Associazione Modellistica Magellano di Cinisello Balsamo Istituto Alberghiero di Arma di Taggia

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1 L amministrazione comunale di Santo Stefano al Mare si propone di organizzare una mostra dedicata al Capitano Enrico Alberto D Albertis. La mostra si terrà nella Sala Consiliare Comunale, al piano primo di una torre antibarbaresca a pianta ennagonale costruita nel 1561, che fu di proprietà del Capitano D Albertis ed oggi prestigiosa sede comunale, da sabato 5 a domenica 20 agosto L Amministrazione comunale di Santo Stefano al Mare chiederà la collaborazione di : Associazione culturale Amici del Castello D Albertis di Genova Museo Etnografico Castello D Albertis di Genova Associazione culturale Liberi Orizzonti di Santo Stefano al mare Associazione Modellistica Magellano di Cinisello Balsamo Istituto Alberghiero di Arma di Taggia

2 Il capitano Enrico Alberto D Albertis: un ligure alla scoperta del mondo Enrico Alberto D'Albertis ( ), un uomo eclettico: marinaio, esploratore, scrittore, spirito avventuroso che ha attraversato la storia di mezzo secolo a cavallo del 1900, il Capitano D Albertis ( ) lega la sua vita al mare e ai viaggi inserendosi in modo esemplare nella vicenda culturale e scientifica di fine 800, epoca delle grandi scoperte, dei viaggi di scienza e di avventura, dell esotismo, dell interesse per le nascenti scienze antropologiche ed etnologiche. Arruolatosi nella Marina Militare passa alla Marina Mercantile, per dedicarsi infine, a tempo pieno, alla navigazione da diporto. Fonda il primo Yacht Club Italiano (1879) e a bordo del Violante e del Corsaro, i suoi due cutter, viaggia solcando dapprima il Mediterraneo ed infine l Atlantico, per seguire la rotta di Cristoforo Colombo (1893) fino a San Salvador, utilizzando, quando possibile, gli strumenti nautici da lui ricostruiti su modello di quelli in uso ai tempi del Grande Navigatore. Frequentando il Marchese G. Doria ed il cenacolo di esploratori e naturalisti riunitisi intorno a lui, cerca di rendersi utile alla ricerca e durante i suoi viaggi esegue analisi talassografiche, algologiche ed ittiologiche.

3 Genova:Castello d'albertis Segnala ad Arturo Issel resti preistorici in alcune grotte della Liguria e con lui conduce le prime campagne di scavo. Compie tre volte il giro del mondo utilizzando i più svariati mezzi di trasporto, dalla nave al cavallo, dal treno al cammello e raccoglie numerose testimonianze della cultura delle popolazioni che visita, formando così le ricche collezioni del suo museo allestito all interno del castello D Albertis in Genova. Coltiva amicizie e collaborazioni nel campo dell arte, della musica e della gnomonica. Costruisce 103 meridiane in tutto il mondo e fu definito da Edmondo De Amicis, suo amico, "un girovago pintor di meridiane"; scatta migliaia di fotografie, anch esse conservate, come i volumi della sua biblioteca e le centinaia di disegni per la costruzione del castello, tra gli innumerevoli ricordi di una vita all insegna dell avventura. Attraverso la esposizione di fotografie d epoca, quadri, modelli di navi, strumenti nautici, testi originali e riproduzioni di suoi scritti, cartografie su cui seguire le rotte dei viaggi del Capitano si potrà apprezzare la vita di questo illustre ligure. Il Castello D'Albertis domina la città di Genova affacciandosi sul porto dalla collina di Montegalletto. Ideato dal Capitano Enrico Alberto D'Albertis con il gusto del collage architettonico e del revival neogotico, è stato eretto su resti di fortificazioni cinquecentesche e tardomedievali tra il 1886 e il 1892 con la supervisione di Alfredo D'Andrade. Alla sua morte (1932) il capitano dona il castello e le sue collezioni alla città di Genova,

4 restituendole non solo la dimora da lui stesso fantasiosamente arricchita di rimandi esotici, neogotici ed ispano-moreschi, ma anche un pezzo della storia di Genova: un bastione della cinta muraria cinquecentesca contenente i resti basamentali di una torre della precedente cinta medievale, su cui poggia la costruzione del castello stesso. Il Castello visto dall'alto, nel suo lussureggiante articolato giardino Ecco come lo descrive chi lo ha visitato quando il Capitano era ancora in vita: Più che una abitazione privata si direbbe un museo. Gli ambienti sono quasi tutti appropriati, dedicati a collezioni artistiche e scientifiche. E vi è pure una quantità enorme di ricordi personali. ( ) Le collezioni artistiche e storiche occupano sale e sale: l'arredamento è di per sé stesso opera d arte come nella superba camera da pranzo in forma di antica caminata genovese col focolare monumentale, coi fregi araldici e simbolici, con gli affreschi navali in stile arcaico. ( ) Le collezioni scientifiche occupano i piani terreni. Nel grande atrio sono disposte piroghe e pagaie degli arcipelaghi australiani, accanto a colubrine e cannoncini del nostro cinquecento, e ossami giganteschi di balenottere, gusci mostruosi di tartarughe, archi e zagaglie e mazzi di freccie neozelandesi dalle punte di ossidiana. Nelle sale, oltre l'atrio, sta classificata in ordine di museo l immensa raccolta dell esploratore Luigi Maria D'Albertis, cugino del Capitano: il busto marmoreo, le armi personali dell'illustre viaggiatore e la bandiera che sventolò i colori italiani in un punto fin'allora inaccessibile agli europei, nella Nuova Guinea. In questi ultimi anni una quantità di cimeli di guerra, orientali e europei s'è aggiunta ed ingombra con artistico disordine i viali, le loggie e i corridoi del Castello. È meraviglioso tutto quello che ha saputo radunare in tutte le parti del mondo, ma è mirabile soprattutto lo spirito di eclettismo sicuro e signorile che lo ha guidato nelle sue raccolte. In quella massa di oggetti della provenienza e dell indole più disparata si sente, viva, l'anima aperta a ogni sentimento di bellezza, a ogni manifestazione della scienza. (G.Pessagno, La Gazzetta di Genova, 31 gennaio 1921). L Amministrazione comunale di Santo Stefano al mare è certa che gli abitanti, i numerosi ospiti di Santo Stefano al mare e soprattutto del Porto Marina degli Aregai, visitando la Mostra potranno rivivere le emozioni con cui il Capitano D Albertis ha vissuto avventurosamente il mare e la ricerca, come testimoniano le numerose opere scritte dal capitano:

5 "Campagna dello yacht Corsaro in America", in Rivista Marittima, anno XXVI, fascicolo XII, supplemento, Roma 1893, pp "Come la navigazione da diporto possa validamente contribuire allo studio della Geografia fisica dei mari e dei laghi" in Atti I Cong. Geogr. It., (Genova 1892), Genova, 1894 vol. II, pp "Come si formarono le cascate dello Zambesi" Caffaro di Genova 22 novembre "Crociera del Corsaro a San Salvador" Milano, Treves, 1898; Torino, Paravia,1920. "Crociera del Corsaro alle Azzorre" Milano, Treves, "Crociera del Corsaro alle isole Madeira e Canarie" Genova, R. Istituto Sordomuti, 1884; Torino, Paravia, "Crociera del Violante comandato dal Capitano Armatore E. D'Albertis durante l'anno 1876" (Viaggio del 'Violante' da Genova a Costantinopoli); Genova R. Istituto Sordomuti, 1877, 8 br. cop. ill. (posticcia) pp. 320 con num. fig. n.t. tav. f.t. ed una carta lit. a colori ripiegata in antip. "Davanti alle grandi cascate dello Zambesi" Caffaro di Genova 18 novembre "Della balestriglia e dell'istrumento astronomico adoperato dal pilota indiano Maleno Canà nel primo viaggio alle Indie fatto da Vasco de Gama nel " in "Atti I Congr. Geogr. It. (Genova, 1892), Genova, 1894 vol. II, pp "Di fronte alle cascate Vittoria" Caffaro di Genova 20 novembre "Il Niagara africano" Caffaro di Genova 19 novembre "In Africa Victoria Nyanza e Benadir" Bergamo, Istituto Arti Grafiche, "Intorno alle cascate dello Zambesi" Caffaro di Genova 21 novembre "La bandiera italiana a San Salvador" Caffaro di Genova 18 ottobre "La forza idraulica delle cascate dello Zambesi" Caffaro di Genova 23 novembre "Le costruzioni navali e l'arte della navigazione ai tempi di Cristoforo Colombo" in "Raccolta di documenti e studi, pubblicata dalla R. Commissione Colombiana per il IV centenario della scoperta dell'america", Roma, parte IV, vol. 1, "Lettere dall'altro emisfero" N. 16 puntate. Suppl. al Caffaro di Genova, 21 ottobre-15 novembre "Memoria storica sulle comunicazioni interoceaniche attraverso il grande istmo americano e breve cenno sui diversi canali progettati" in "Giornale della Soc. delle letture e conversazioni scientifiche di Genova", Genova III, t. IX, pp.8-51, Genova Tip. Sambolino, "Periplo dell'africa" Libreria Int. F.lli Treves, Genova, "Priorità dei Genovesi nella scoperta delle Azzorre" in Atti del Terzo Congresso Geografico Italiano, vol. II, Tipografia Ricci, Firenze 1899.

6 "Sulla traccia del primo viaggio di Cristoforo Colombo verso l'america" in "Boll. Soc. Geogr. It.", Roma S. III, vol. VI (1893), pp "Una crociera sul Nilo, Khartoum, Gondokoro" Torino, Paravia, 1904; Torino, Paravia, "Una gita al Kordofan" Caffaro di Genova maggio 1912 (2 puntate). "Una gita all'harrar" Milano Treves, "Una gita alle rovine di Zimbabui" in "Boll. Soc. Geogr. It..", Roma s. IV, vol. IX (1908), pp "Una notte al Cabo Tormentoso" Caffaro di Genova 30 settembre-12 ottobre "Una visione dell'isola di Ascensione" Caffaro di Genova 3 dicembre "Una visita a Giuseppe Garibaldi. Riminiscenze" Ann. Del R. Yacht Club Italiano, "Una visita all'isola di Sant'Elena" (2 puntate), Caffaro di Genova agosto "Una visita alla gran diga di Assuan" Caffaro di Genova 31 marzo "Victoria Falls - Tre giorni alle grandiose cascate dello Zambesi" Caffaro di Genova 16 novembre 1908.