Progetto educativo ASILO NIDO. Nanna Bella

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetto educativo ASILO NIDO. Nanna Bella"

Transcript

1 Progetto educativo ASILO NIDO Nanna Bella

2 INDICE PROGETTO EDUCATIVO pag. 2 Introduzione pag. 2 Finalità del sevizio pag. 3 Gruppo di lavoro pag. 5 La famiglia al nido pag. 6 Primi incontri con i genitori pag. 6 L ambientamento pag. 7 Occasioni di scambio con le famiglie pag. 8 Modello pag. 10 L Osservazione pag.10 La Progettazione pag.10 Il Gioco pag.11 I Percorsi tematici pag.11 La Lettura ad alta voce pag.20 La Documentazione delle esperienze pag.22 Il Coinvolgimento delle famiglie pag.22 L Aggiornamento professionale pag.22 Lo spazio pag.23 Il tempo pag.47

3 ASILO NIDO NANNA BELLA DI SELEX ES PROGETTO EDUCATIVO INTRODUZIONE Inaugurato a Roma il 28 settembre del 2006, l Asilo Nido Aziendale Nanna Bella è gestito dal Consorzio Kids ed è convenzionato con Roma Capitale. Ha una capienza di 69 posti: 25 riservati ai bambini provenienti dalle liste comunali e 44 ai figli dei dipendenti della Selex ES e di alcune altre società del gruppo di Finmeccanica, con cui il Consorzio Kids ha una convenzione. L Asilo Nido della SELEX ES è stato costruito con il supporto della Regione Lazio e di Roma Capitale. L ubicazione del servizio nel cuore della Tiburtina Valley, una grande area industriale che si estende lungo l asse della via Tiburtina, caratterizzata da un alta concentrazione di aziende specializzate nell hi tec, come la SELEX ES, di cui il servizio fa parte. Infatti la popolazione che ruota intorno alla struttura è per lo più composta da lavoratori impiegati in questo settore, per i quali, con la realizzazione del complesso che ospita l Asilo Nido, l Istituzione e l Azienda hanno offerto una soluzione in grado di armonizzare la vita lavorativa con quella familiare. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo, all art. 16, afferma che La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato. L Asilo Nido Aziendale risponde quindi, non solo alle esigenze educative dei bambini, ma anche a quelle socio educative della famiglia, per la quale rappresenta uno spazio di sostegno e con cui concorre alla crescita e alla formazione dei bambini, affermando il loro diritto all educazione. Un bambino educato forma una società civile. Un bambino creativo è un bambino felice. (B. Munari) 2

4 FINALITA DEL SERVIZIO L Asilo Nido è inteso come contesto di vita, di relazioni e di apprendimento progettato e costruito a misura dei bambini e delle bambine per poter rispondere ai loro BISOGNI: CORPOREI DI PREVEDIBILITÀ E SICUREZZA DI AMORE DI STIMA E DI AUTOREALIZZAZIONE DI SCOPERTA CONOSCENZA E CREATIVITÀ L Asilo Nido riconosce inoltre i seguenti DIRITTI NATURALI DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, ben sintetizzati dal prezioso contributo di Gianfranco Zavalloni: 1. IL DIRITTO ALL'OZIO a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti 2. IL DIRITTO A SPORCARSI a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti 3. IL DIRITTO AGLI ODORI a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura 4. IL DIRITTO AL DIALOGO ad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare 5. IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco 6. IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura 7. IL DIRITTO ALLA STRADA a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade 8. IL DIRITTO AL SELVAGGIO a costruire un rifugio gioco nei boschetti ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi 9. IL DIRITTO AL SILENZIO ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua 10. IL DIRITTO ALLE SFUMATURE a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle 3

5 Parlare dei bisogni e dei diritti dei bambini e delle bambine è un modo di riflettere sulla necessità che nell Asilo Nido i bambini stiano bene. In questa prospettiva i bambini vengono riconosciuti come persone attive e competenti, che hanno bisogno di un ambiente adeguato per crescere, manifestarsi e comunicare, dove potersi muovere in autonomia e sicurezza. Bambini soggetti di esperienze, di bisogni e di conoscenze, protagonisti della propria storia e capaci d interagire con l ambiente. I bambini e le bambine che frequentano l Asilo Nido Nanna Bella sono divisi secondo le età e in base al conseguimento di alcuni importanti processi di sviluppo, in tre sezioni: Gli Anatroccoli : dai 3 ai 12 mesi; I Paperottoli dai 13 ai 23 mesi; I Cignottoli dai 24 ai 36 mesi. Le educatrici sono in tutto 14 e sono distribuite secondo un rapporto di 1 a 5, nella sezione degli Anatroccoli, e di 1 a 6 nelle altre due. Il modello educativo prevede la figura di riferimento: un educatrice del gruppo si propone come interlocutrice privilegiata sia nei confronti dei bambini e delle bambine che dei genitori, accompagnandoli per tutto il percorso di crescita al nido. La divisione dei bambini avviene sulla base dell età e delle abilità raggiunte, per creare dei sottogruppi il più possibile omogenei anche all interno della stessa sezione. 4

6 GRUPPO DI LAVORO Il gruppo di lavoro si compone di diverse figure professionali con specifiche competenze in ambito evolutivo che, a diversi livelli funzionali, rappresentano il fondamentale punto di riferimento per il bambino e la sua famiglia: Una coordinatrice psico pedagogica alla quale è affidato il raggiungimento degli obiettivi del progetto educativo e il benessere dei bambini. Essa svolge inoltre una funzione di sostegno e di guida per il lavoro degli educatori anche in rapporto alla loro formazione, oltre che di promozione e valutazione della qualità del servizio offerto, di monitoraggio e documentazione delle esperienze e di sperimentazione di soluzioni innovative. Rappresenta un punto di riferimento importante per le famiglie. Il personale educativo, distribuito secondo un rapporto di un educatrice ogni sei bambini, ha il compito di garantire la cura, l educazione e la promozione del benessere dei bambini attraverso proposte educative che tengano conto dei loro livelli di sviluppo, bisogni e richieste e che siano esplicitate alle famiglie mediante la condivisione del progetto educativo e lo scambio continuo. Tutte le educatrici impiegate nell attività sono in possesso dei titoli di studio di Stato richiesti dal Comune di Roma. Una docente extra curricolare, esperta in letteratura infantile, che, oltre a essere responsabile dell aggiornamento bibliografico della Biblioteca e delle attività previste dal progetto Giochiamo all Imperfetto, si occupa della ricerca di occasioni di formazione e di scambio con realtà educative di qualità, della realizzazione di laboratori espressivi e della documentazione delle esperienze condivise. Il personale di cucina, responsabile della preparazione e distribuzione dei pasti nel rispetto delle tabelle nutrizionali e del menù costruito ad hoc dal Pediatra del Nido e a disposizione dei genitori, della corretta conservazione degli alimenti, del riordino e della pulizia della cucina. Il personale ausiliario, oltre a dover garantire la cura, la pulizia e la sistemazione degli ambienti, svolge un importante ruolo di supporto per il lavoro educativo nelle sezioni. Un pediatra a disposizione degli utenti del nido una volta alla settimana per tutelare la salute e lo sviluppo dei bambini con interventi di tipo preventivo, di diagnosi, cura e assistenza sanitaria. 5

7 LA FAMIGLIA AL NIDO Accogliere un bambino significa accogliere un genitore con un bambino in braccio. L asilo nido rappresenta il primo ingresso del bambino in una comunità diversa da quella del nucleo familiare e offre ai genitori la possibilità di condividere il percorso di crescita del proprio bambino con ulteriori adulti significativi: educatori e altri genitori. Il coinvolgimento delle famiglie è dunque centrale nel progetto educativo e ad esso vengono dedicati diversi momenti, dagli incontri finalizzati all iscrizione alle occasioni di partecipazione alla vita del nido (riunioni, feste, laboratori, etc.) Primi incontri con i genitori Una volta formalizzata l iscrizione, la metodologia seguita prevede un primo incontro plenario con le famiglie, la coordinatrice, il gruppo educativo e il pediatra, che si svolge in genere a metà luglio, per favorire una conoscenza reciproca e condividere le modalità d inserimento e le scelte educative proposte, oltre ad eventuali perplessità e necessità legate alla nuova esperienza. In base all età dei bambini, vengono creati dei sottogruppi e, per ogni sottogruppo, un educatrice si propone come interlocutrice privilegiata per il bambino e per la sua famiglia. 6

8 È l educatrice di riferimento del bambino che contatta direttamente i genitori per stabilire la data del colloquio individuale che rappresenta un occasione di scambio e conoscenza della storia, delle consuetudini, della cultura e delle tradizioni espresse dalla famiglia e delle peculiarità del carattere, dell indole e delle abitudini del bambino, per dare a ognuno la possibilità di vivere al meglio il percorso educativo. Durante l ambientamento i genitori incontrano il pediatra del nido con cui scambiano informazioni relative allo stato di salute del bambino, alla situazione vaccinale e alle abitudini alimentari. L ambientamento L ambientamento è un processo evolutivo che consente di fare proprio un ambiente nuovo, di ambientarsi. L ambientamento è un evento di transizione, emotivamente complesso, un evento straordinario, inteso nel suo significato etimologico di: fuori dall ordinario. È il periodo necessario affinché bambini, genitori ed educatrici si integrino nel contesto comunicativorelazionale che si realizza con il loro incontro nel servizio. I bambini dovranno imparare a tollerare il disagio derivante dal distacco dalle figure familiari e dall incontro con nuovi ambienti e persone con cui stabilire delle relazioni significative. I genitori dovranno imparare a fidarsi dell educatrice che si prenderà cura del loro bambino o della loro bambina e dell ambiente che li accoglierà. L educatrice dovrà cercare di entrare in sintonia con il bambino, imparando a rispondere in modo adeguato ai suoi bisogni, e con i suoi genitori, con i quali dovrà costruire una relazione di fiducia, improntata alla chiarezza e trasparenza degli obiettivi del proprio intervento. 7

9 MODALITA E TEMPI DELL AMBIENTAMENTO Le modalità di ambientamento, che possono essere proposte ai genitori sono diverse, a seconda delle scelte del gruppo delle educatrici, della situazione della singola sezione, delle particolari esigenze del genitore e del numero dei bambini e delle bambine da inserire. L ambientamento può essere effettuato per piccoli gruppi di bambini e bambine con i loro genitori o individualmente (il bambino e/o la bambina con un genitore). La durata dell ambientamento non può essere fissata in partenza, varia a seconda della reazione del bambino e/o della bambina alla nuova situazione e al tempo che gli occorre per conoscere i nuovi spazi, accettare i nuovi giochi e i compagni ed "attaccarsi" ai nuovi adulti. Talvolta può essere necessario anche "fare qualche passo indietro" rallentando i tempi previsti, poiché la fretta di concludere l ambientamento e lasciare il bambino e/o la bambina per tempi lunghi all Asilo Nido può compromettere la positiva accettazione della nuova esperienza. Di media l ambientamento si realizza in due settimane; nella prima settimana si circoscrive il tempo di permanenza ad un paio di ore al giorno, in modo da favorire nel bambino e/o nella bambina il desiderio di tornare e proporgli con gradualità le nuove routine come il pranzo e il riposo. Occasioni di scambio con le famiglie Le occasioni di scambio tra il gruppo di lavoro e le famiglie sono quotidiane e riguardano sia lo stato di benessere fisico dei bambini che aspetti più generali dell esperienza di gioco e di crescita condivisa. Avvengono sia al mattino, all arrivo del bambino al nido, che in uscita durante il ricongiungimento con il genitore, sia attraverso i fogli pappa affissi in bacheca, che direttamente con l educatrice che accoglie e riconsegna il bambino. Ci sono poi le documentazioni fotografiche e didascaliche, presenti sulle pareti del corridoio d ingresso e in quello su cui si affacciano le sezioni, e il sito internet, nel quale si possono trovare brevi narrazioni di ciò che il bambino fa insieme agli altri e di ciò che accade al nido. Passato il primo periodo dedicato all ambientamento, il gruppo delle educatrici, incontra i genitori per la condivisione delle proposte educative pensate per i loro bambini nel corso della prima riunione di sezione dell anno. A questo appuntamento, seguono una serie di occasioni e momenti cooperativi che coinvolgono i genitori direttamente nel progetto educativo: si tratta delle feste (Natale e Festa di fine anno) e dei laboratori I nonni al nido, I papà al nido e Le mamme al nido. In occasione della seconda riunione di sezione, i genitori vengono invitati a partecipare a dei laboratori, per costruire insieme alle educatrici materiale didattico e di gioco per i loro figli. 8

10 9

11 MODELLO Il modello educativo dell Asilo Nido Nanna Bella, coerentemente con le finalità Istituzionali e le indicazioni Nazionali, promuove un progetto pedagogico che sviluppa le capacità dei bambini e delle bambine, attraverso l utilizzo di alcuni importanti strumenti d elezione, quali: l osservazione, la progettazione, il gioco, la lettura ad alta voce, la documentazione delle esperienze, il coinvolgimento delle famiglie e l aggiornamento professionale. L Osservazione Osservare come il bambino interagisce e pensa la realtà che lo circonda è una pratica quotidiana che consente d individuare i criteri per l intervento, per la programmazione e per la verifica. Le insegnanti, osservando le dinamiche, i comportamenti e le esigenze dei bambini, possono riorganizzare, attraverso progetti, un intervento educativo non intrusivo, che sostiene l iniziativa del bambino per stimolarne non tanto acquisizioni di conoscenze specifiche quanto piuttosto una più solida identità, una progressiva autonomia, una diffusa competenza. Osservare significa essere pronto ad avere delle sorprese (E. Bick). La Progettazione La programmazione delle proposte educative inizia con il riconoscimento delle esigenze e dei bisogni specifici dei bambini e delle bambine, con l obiettivo di facilitare un apprendimento collaborativo e strutturato. Ogni contesto di gioco, di relazione, di apprendimento è pensato e realizzato in modo da favorire il benessere dei bambini e delle bambine, le loro relazioni, le loro scoperte, le loro conoscenze. La programmazione è aperta e flessibile, in modo da prevedere interventi funzionali ed individualizzati per il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti, privilegiando continuità e coerenza nelle proposte educative. 10

12 Il gioco Il gioco è, per il bambino, il mezzo naturale per imparare. E il mezzo con cui imparare a concentrarsi, a far lavorare la sua fantasia, a sviluppare idee, a imitare il comportamento degli adulti, ad esercitare la capacità di controllo sul suo mondo. Attraverso il gioco i bambini e le bambine esprimono la propria personalità combinando elementi fantastici con quelli reali, che imitano e riproducono con la propria esperienza. Giocando i bambini e le bambine imparano ad orientarsi, acquisiscono una buona conoscenza della realtà fisica e sociale che gli servirà nei complessi giochi simbolici, con i quali si sperimenteranno dal secondo anno di vita. Giocare fa bene per la soddisfazione intrinseca che deriva dal fare, dall agire, fa bene perché il gioco restituisce al bambino il senso del proprio agire, la consapevolezza della propria esistenza nel mondo, la percezione del proprio corpo, delle proprie abilità e competenze, la possibilità di poter intervenire sulla realtà, manipolandola e trasformandola. Giocare fa bene perché consente di esprimere, attraversare, liberare contenuti emotivi (R. Bosi). 11

13 Offrire ai bambini e alle bambine che frequentano l Asilo Nido la possibilità di giocare in modo ricco significa quindi aiutarli a maturare competenze cognitive, sociali, emotive fondamentali, ma anche a manifestare il proprio punto di vista sul mondo, nonché di fare esperienza del senso dell esistere e della felicità. Tra i giochi che favoriscono il bisogno dei bambini e delle bambine di sperimentare le abilità che gradualmente si sviluppano, nel corso della loro permanenza all Asilo Nido, quelli maggiormente rappresentativi sono: il cestino dei tesori, il gioco euristico ed il gioco simbolico. Il cestino dei tesori Il cestino dei tesori è un esperienza di gioco, nata da un idea di Elinor Goldschmied, (1994), che viene proposta, alle bambine e ai bambini più piccoli del nido, di 6 12 mesi, da quando sono in grado di stare seduti, per stimolare la loro curiosità innata per la scoperta, sperimentando autonomamente le proprietà fisiche dei materiali. All interno di un grande cestino di vimini, posizionato su un tappeto, vengono disposti vari oggetti di uso comune e di materiale naturale, come utensili di legno (mestoli), pentoline di metallo, tessuti di vario pellame, cordoncini, cerniere, scatoline con coperchio, sfere di varie dimensioni, stoffe, etc. 12

14 Nel rapporto col Cestino dei Tesori i bambini compiono azioni diverse sugli oggetti in relazione alla fase evolutiva: i più piccoli portano alla bocca, battono, fanno rotolare, successivamente fanno altre scoperte, mettono dentro, tirano fuori, infilano, sfilano contenitori piccoli che entrano in contenitori più grandi, rocchetti e rotoli per capelli che possono far rotolare come una palla, etc. 13

15 Il gioco euristico Il Gioco Euristico viene proposto dai 12 ai 24 mesi ed è l evoluzione naturale del Cestino dei Tesori (E. Goldschmied, 1994). Con il gioco Euristico si favorisce l esplorazione spontanea degli oggetti di uso comune, offrendo ai bambini e alle bambine non solo un esperienza sensoriale, ma anche l opportunità di determinare le proprie azioni. Il Gioco Euristico si avvale di materiali in parte simili a quelli utilizzati per il Cestino dei Tesori, arricchiti di una serie di oggetti di varietà di forme, dimensioni, pesi, colori e funzioni, associabili tra loro e attraverso i quali i bambini e le bambine possono fare delle scoperte. Gli oggetti raccolti (cucchiai, rotoli di cartoncino, palline, pigne, pezzi di tessuto, mollette di legno, bigodini, pezzi di tubo di gomma, barattoli, coperchi, ecc.) vengono divisi in sacche di tela o eventualmente in contenitori, mettendo in ognuno un gruppo di oggetti (tutte le palline, in una sacca, le mollette in un altra, ecc) che vengono quindi proposti ai bambini e alle bambine, lasciando che li svuotino e li esplorino. Il gioco si svolge per terra, in un ambiente protetto e privo di altri stimoli. Alla fine del gioco, che in genere dura c.ca mezz ora, i bambini e le bambine vengono invitati a riordinare gli oggetti, riponendoli nelle sacche. 14

16 Proporre questo gioco in modo costante aiuta a migliorare la concentrazione, il coinvolgimento oculo motorio, le capacità sensoriali percettive (caldo freddo), uditive e il pensiero logico (dentrofuori, aperto chiuso). I bambini e le bambine in questo spazio selezionano spontaneamente tra una vasta gamma di materiali. Il gioco simbolico Tra la fine del primo anno di vita e l inizio del secondo i comportamenti dei bambini e delle bambine si modificano profondamente: con lo sviluppo del linguaggio possono facilmente prendere iniziative nella realtà sociale, che comincia ad essere imitata, organizzata e raccontata attraverso il gioco simbolico e di finzione. Le azioni del far finta sono simulazioni delle attività di routine quotidiana, attraverso le quali i bambini sviluppano le competenze sociali, l abilità di formare e usare simboli, la capacità di elaborare temi narrativi: così i bambini fingono di bere, danno il biberon alla bambola, la mettono a letto, parlano al telefono, preparano da mangiare, stirano, etc. 15

17 Con il progredire dell attività di simbolizzazione anche le forme del gioco simbolico cambiano. Nei primi atti di finzione il bambino ha un ruolo attivo e i compagni di gioco, reali o immaginari che siano, ne hanno uno passivo: a poco a poco anche la bambola viene fatta recitare, parla, mangia da sola, cammina. In breve tempo aumentano le capacità di operare trasformazioni simboliche e diminuisce pertanto la necessità di oggetti realistici perché qualsiasi cosa può assumere diverse funzioni e può essere utilizzata in molti modi. Le azioni non saranno più episodiche ma verranno organizzate in sequenze coerenti e sarà possibile rintracciare un tema di gioco espresso linguisticamente. 16

18 I Percorsi tematici Progettare per percorsi tematici è un modo di offrire ai bambini la possibilità di vivere esperienze connesse tra loro da un argomento, un personaggio, un elemento, ecc., Il tema proposto diventa il fil rouge che accompagna i bambini in un percorso fatto di scoperte, curiosità, invenzioni, esplorazioni e racconti, che li aiuta ad orientarsi, a ricordare e ad esprimersi. Il fil rouge è un punto di vista dal quale guardare, un posto da cui partire per vivere esperienze personali e/o di gruppo. Il tema del percorso viene scelto e condiviso dal gruppo educativo e dalla docente extracurricolare con la quale s intraprendono esperienze di gioco che favoriscono nei bambini lo sviluppo di dimensioni narrative e creative. Esperienze di segni Il percorso tematico scelto per quest anno è dedicato al segno, inteso come la traccia che il bambino lascia di sé. Dapprima in modo casuale, come effetto di giochi senso motori, poi in modo sempre più intenzionale, a includere significati simbolici. 17

19 L impronta del piede sulla sabbia, della mano sulla farina, il segno del bagnato su un muro. Il segno del sugo dentro il piatto. Una matita su un foglio, un pennarello che colora il corpo; il bambino scopre la possibilità di lasciare una traccia di sé nel mondo: è un esperienza piena di meraviglia! Via via che la traccia diventa sempre più volontaria, si carica di significato simbolico. Il segno diviene dunque anche narrativo. E un segno che racconta di sé, di personaggi, di storie. 18

20 Il percorso sul segno grafico si basa sulla consapevolezza che lo scarabocchio non è il brutto anatroccolo del disegno, ma rinvia e si collega a qualcosa che sta a metà strada tra mondo esterno e mondo interno del bambino e ha a che vedere con il senso d identità, di appartenenza e con il sentimento del diritto di occupare uno spazio. Con l intento di offrire ai bambini e alle bambine la possibilità di esprimersi in modo libero e ricco, nel corso dell esperienze di gioco grafico verranno proposti diversi supporti (cartoncini lisci, ondulati, fogli trasparenti, pluriball, ecc.) su cui sperimentare in modo graduale, vari strumenti come pennarelli, pastelli, evidenziatori, tratto pen, ecc. presentati in tavolozze assortite. La ricchezza dei materiali crea una dimensione esplorativa che suggerisce riflessioni, osservazioni, ipotesi, apprendimenti, esplorazioni di spazi, forme, colori, emozioni. Le proposte si svolgeranno in piccoli gruppi; per i più grandi anche al tavolo, per i più piccoli i supporti saranno sempre di grandi dimensioni: teli con le farine, il semolino, ecc.; fogli che ricoprono il pavimento da percorrere con strumenti grafici di vario genere. Osservare e documentare queste esplorazioni grafiche, e insieme le parole, i gesti, le tonalità verbali che le accompagneranno, offrirà una preziosa occasione di raccontare e significare l esperienza dei segni lasciati dai bambini. 19

21 La Lettura ad alta voce Le storie sono doni d amore. (Lewis Carrol) La lettura ad alta voce è una pratica di grande importanza nella fascia d età 0 3 anni. Nella dimensione narrativa che si costruisce tra adulto e gruppo di bambini, le fiabe creano un territorio comune di idee, immagini ed emozioni, che contribuisce a strutturare e arricchire il mondo interiore del bambino. L abitudine all ascolto, inoltre, aiuta a dilatare i tempi di concentrazione e la capacità di esprimersi. La lettura di storie, oltre ad essere praticata abitualmente in vari momenti della giornata, rientra, insieme al prestito, nel progetto strutturato Giochiamo all Imperfetto, che, coinvolgendo i bambini in attività legate alla narrazione (lettura ad alta voce, drammatizzazione, teatro delle ombre, marionette, carte di B. Munari, ecc.) si pone l obiettivo di alimentarne la creatività, intesa non come capacità artistica, ma come mente libera e critica, produttrice di idee e pensieri. 20

22 Per creare un rapporto significativo e positivo tra bambino e lettura, che possa poi dar vita a futuri lettori, è necessaria la cooperazione di tutti gli adulti di riferimento, dagli educatori ai genitori. Il prestito dei libri è, dunque, un ulteriore fondamentale pratica che garantisce la continuità tra nido e casa. Oggi biblio io Servizio di prestito libri Ogni venerdì pomeriggio, sino al lunedì mattina, i bambini possono portare a casa due libri, che trasportano dentro una sacchetta di cotone. La sacchetta ha l obiettivo di comunicare al bambino che il libro è un gioco delicato, che va trattato con cura. 21

23 La documentazione delle esperienze La documentazione delle esperienze è centrale nel lavoro del gruppo educativo, per l opportunità che offre di rendere visibile e trasparente la vita nel servizio, di condividere con i genitori le esperienze che i figli vivono al nido, di riflettere sull efficacia delle proposte educative e, infine, di comunicare ai bambini che i loro sforzi, le loro idee e i loro lavori sono valorizzati. Il coinvolgimento delle famiglie La collaborazione con le famiglie, nel rispetto reciproco delle competenze, è di fondamentale importanza per favorire uno sviluppo armonico e sereno del bambino. Nel corso dell anno sono per questo previsti, oltre ai consuetudinari colloqui individuali e alle riunioni collettive, alcuni momenti di condivisione, in cui l Asilo Nido apre le porte alle famiglie. L aggiornamento professionale L aggiornamento è una pratica che fa parte dell agire educativo e si realizza attraverso: la costante consultazione di testi e riviste di settore, lo scambio con altri servizi; i corsi di formazione, sia quelli promossi dal Comune di Roma Capitale sia ricercati nel panorama nazionale; la documentazione e la riflessione sui fatti educativi. L aggiornamento come azione di costruzione di professionalità contribuisce a realizzare quel passaggio dal lavoro spontaneo al lavoro controllato scientificamente, che si determina trasformando l evento educativo in evento pedagogico. 22

24 LO SPAZIO Per supportare e incoraggiare esperienze positive di gioco, socializzazione, scoperta e apprendimento, l organizzazione degli spazi, l allestimento dei centri d interesse e la disponibilità dei materiali svolgono un ruolo fondamentale per i bambini e le bambine che frequentano l asilo nido. Lo spazio non è un contenitore neutro, veicola sempre messaggi, lo spazio parla, ha un suo linguaggio specifico, suggerisce comportamenti, determina stati d animo, trasmette messaggi visivi, è portatore di significati e di simboli... Lo spazio nido è un luogo di relazioni con altri bambini, altri adulti, veicola vissuti individuali, di coppia di gruppo...è uno spazio di vita e come spazio di vita la sua organizzazione e atmosfera incidono fortemente sulla qualità delle esperienze e dei rapporti sociali al suo interno. (R. Bosi) Gli spazi esterni e interni, le forme, gli arredi, le tinte, la disposizione dei materiali e i giochi che caratterizzano l Asilo Nido Nanna Bella sono stati pensati e realizzati a misura dei bambini e delle bambine che lo abitano, in un ottica d integrazione del progetto architettonico con quello educativo, secondo il concetto della forma che segue la funzione. Il fabbricato che ospita il servizio si estende su un area di 3000 mq e si configura come una somma di volumi facilmente riconoscibili (il cilindro, il parallelepipedo il triangolo), geometrie semplici che si sviluppano intorno ad un grande spazio cilindrico centrale, fulcro delle attività in comune dell'asilo: La Piazza. La suddivisione in blocchi separati riflette l organizzazione degli spazi interni, che comprendono, oltre al grande spazio cilindrico centrale per le attività comuni, la zona della cucina, le sale per le attività e il riposo di ciascuna sezione, i locali riservati al personale. 23

25 I volumi esterni, ispirati al tema del gioco, sono tinteggiati con colori primari oppure rivestiti di materiale metallico. All interno, le finiture e i cromatismi sono più caldi: la copertura del cilindro centrale è fatta con travi di legno lamellare e il pavimento di tutti gli ambienti riservati ai bambini è in PVC, ricoperto da uno strato di parquet e dotato di una finitura in legno. I corridoi e le aule per il pranzo sono tinteggiate di giallo, mentre le sale per il riposo di azzurro. I locali adibiti alla cucina e ai servizi igienici sono rivestiti con piastrelle smaltate dai colori primari e accesi. Il parco esterno è molto ampio, curato e abitato da diverse piante e alberi da frutto. Attrezzato per i giochi all aria aperta, offre ai bambini e alle bambine diverse opportunità di gioco ed esplorazione. 24

26 L ingresso al nido è preceduto da un vano di vetro che ha la funzione di mitigare gli sbalzi termici. Le vetrate sono state decorate dalle educatrici con immagini tratte dai quadri di Mirò, con il duplice obiettivo di: rendere la porta trasparente più visibile e sicura per i bambini e di personalizzare il primo luogo d accesso al servizio con i personaggi di un pittore amato dai bambini, per la particolarità dei colori e delle forme che utilizza. 25

27 Sulla parete sinistra dell accoglienza è allestita una libreria, ricca di fiabe tradizionali e contemporanee, libri sensoriali, interattivi, pop up, testi selezionati per stimolare i vari aspetti dell intelligenza e affrontare, in modo adeguato, le tematiche vicine ai bambini. Fermarsi a leggere un libro con il proprio genitore è diventato per alcuni bambini un rituale che precede l uscita e che consente a entrambi di condividere un esperienza. Il venerdì i bambini possono prendere in prestito due libri da portare a casa nel fine settimana, utilizzando una sacchetta di cotone che gli è stata regalata dal servizio a Natale. La sacchetta ha l obiettivo di comunicare che il libro è un gioco delicato, che va trattato con cura. 26

28 Proseguendo per il corridoio d ingresso s incontrano gli spogliatoi dei bambini e, nelle bacheche sulle pareti, le documentazioni rivolte agli adulti che raccontano, attraverso fotografie e didascalie, il pensiero educativo del servizio, dalla figura di riferimento all idea di bambino, che si vuole condividere con i genitori, sino alla rappresentazione del tema conduttore dell anno. 27

29 Infondo al corridoio d ingresso si trova una delle due sezioni dove i cignottoli vivono le loro esperienze di gioco e alcune routine. All ingresso è presente il tavolo delle meraviglie, dove ogni settimana le educatrici allestiscono le nuove proposte, e l albero con le foto dei bambini di questo gruppo, scattate durante varie esperienze di gioco al nido. Sulla parete sono documentate le produzioni di alcuni bambini al percorso tematico dell anno. 28

30 Accanto, sulla sinistra, è presente uno scaffale contenente materiale per i giochi cognitivi e di costruzione e un tavolo ad essi dedicato. Nella stanza accanto c è la sala ninne. Nell angolo in fondo, a destra, è allestito lo spazio riservato alla lettura, alla drammatizzazione e alle attività espressive che i bambini utilizzano sia liberamente che con l educatrice. 29

31 Oltre questo spazio, al di là della parete, si trova il bagno e di fronte l angolo riservato alle esperienze grafiche. Uscendo dalla sezione, sulla destra, si sviluppa il corridoio interno su cui si affacciano le tre sezioni che ospitano rispettivamente i paperottoli, un gruppo di cignottoli e gli anatroccoli. 30

32 Questi spazi sono caratterizzati e suddivisi da ampie vetrate decorate, secondo un sistema studiato per favorire nei bambini e nelle loro famiglie un senso di familiarità e trasparenza dei processi. La delimitazione dell asilo con il parco esterno è affidata ad ampie vetrate, seguendo lo stesso sistema utilizzato per la suddivisione delle sezioni con il quale si crea un continuum tra il mondo esterno, la natura, i cambiamenti climatici e le occasioni di relazione e conoscenza che avvengono all interno. Anche sulle pareti di questo corridoio sono state predisposte delle bacheche allestite con le documentazioni, rivolte ai genitori, dedicate alle esperienze di gioco dei bambini. In quella che precede l ingresso della sezione dei paperottoli c è un poster sulle prime esperienze grafiche. Ad altezza bambino una coppia di specchi deformanti. 31

33 Per identificare le sezioni di riferimento, sulle porte di accesso, a vetri e scorrevoli, sono stati applicati degli adesivi raffiguranti delle immagini tratte da, Il primo passo, un albo illustrato, presente nella biblioteca del nido che racconta della conquista dell autonomia di un passerotto. L immagine adesiva, raffigurata sulla porta della prima sezione che s incontra, quella dei paperottoli, è di un gruppo di tre paperi con la scritta Insieme, per valorizzare la dimensione della socialità che nasce e si sviluppa in questo momento di vita. Entrando nella sezione, sulla parete destra del corridoio d ingresso, ad altezza bambino ci sono appese le foto che ritraggono i bambini in situazioni di gioco al nido. 32

34 Sulla parete in alto sono appese delle stampe di H. Matisse. A destra la sala igienica e sulla parete di fronte, ad altezza adulti, una documentazione sulla condivisione delle esperienze al nido, ad altezza bambino, uno specchio e una pedana per il gioco delle costruzioni. Oltre l ingresso si sviluppa uno spazio quadrangolare in cui sono allestiti diversi centri d interesse che, con il passare dei mesi, vengono rinnovati di proposte e materiali. Subito a destra del corridoio d ingresso, dove, all inizio dell anno, si privilegia soprattutto il gioco euristico, in seguito vengono introdotte anche altre proposte. 33

35 Nello spazio accanto sono allestiti due pannelli per i travasi con la farina gialla, dove i bambini giocano in piccoli gruppi. Dall altra parte della sala, utilizzando delle strisce di tessuto appese al soffitto, è allestito uno spazio del Cucù. 34

36 Oltre a giocare a nascondersi e riapparire i bambini possono leggere la filastrocca di Wiskey il ragnetto le cui immagini appaiono e scompaiono, aprendo le pagine chiuse con lo stretch. Accanto al Cucù, separato da uno scaffale dove sono disponibili diversi materiali di gioco, per lo più cognitivo, c è un altro centro d interesse, dove i bambini in piccolo gruppo possono fare esperienze di gioco seduti al tavolo. 35

37 Sulla vetrata di destra è allestito un pannello per il gioco dei travasi con le palline da ping pong, i tappi di sughero e le catenelle. C è inoltre una macchina di legno per il gioco simbolico. Oltre la sala principale c è la stanza delle ninne dove i bambini fanno il riposo pomeridiano. 36

38 Proseguendo lungo il corridoio sulla destra, si sviluppa la sezione che ospita un gruppo di cignottoli. Sulla porta di accesso è riprodotta l immagine di un giovane cigno che spicca il volo, accompagnato dalla frase: Faccio da me!, per sottolineare l acquisizione dell autonomia alla fine del percorso. È costituita da tre vani continui: un ingresso, una sala igienica e una sala quadrata. A parte l ingresso, che privilegia attività di lettura, di espressione e drammatizzazione, il resto dello spazio è costituito da ambienti che riproducono attività dell agire quotidiano, che i bambini utilizzano sperimentandosi con il gioco del far finta di... Gli ambienti riprodotti sono la cucina, il cambio e i travestimenti. Un angolo è riservato anche al gioco con gli animali della fattoria e della savana, per il quale le educatrici hanno costruito degli scenari. Nell antibagno, infine è allestita una sabbiera per i giochi con la sabbia. 37

39 38

40 39

41 L ultima sezione che s incontra proseguendo nel corridoio è quella che ospita gli Anatroccoli, bambini dai 3 ai 12 mesi. Sulla porta di accesso alla sezione è presente l immagine di un unico anatroccolo che prova a compiere i primi passi, con la scritta Eccomi!, per enfatizzare la dimensione egocentrica del bambino di 3 12 mesi, che sperimenta le sue abilità psico motorie. Lo spazio della sezione è caratterizzato da 4 vani: un corridoio d ingresso, la sala igienica; la sala principale e la stanza delle ninne. Nel corridoio d ingresso è allestito, da un lato, un pannello sensoriale di legno, realizzato dalle educatrici; dall altro, un corrimano e uno specchio e diversi pannelli con degli stimoli sonori. Le pareti in alto sono allestite con dei quadri e delle bacheche, dove si documentano per gli adulti le proposte e le esperienze di gioco condivise con i bambini. Particolare rilevanza è data alle filastrocche, per gli stimoli che offrono nello sviluppo del linguaggio. Sul lato sinistro, sono infatti appesi due quadri con due filastrocche: una ricamata su tela e una scritta a mano; dall altro lato sono esposte le tovagliette di stoffa, realizzate dalle educatrici insieme ai genitori, con le foto e le rime che ritraggono i bambini in situazioni di gioco al nido. 40

42 La sala igienica dispone di un antibagno, dove sono collocati il fasciatoio e il lavello per le attività di cura dei bambini; sulla parete gli appendini in cui i genitori lasciano la sacca con i cambi che riportano a casa a fine giornata. La sala principale ha una forma quadrangolare ed è così organizzata: a sinistra è rivestita con dei tappeti e dei cuscini morbidi, uno specchio e un corrimano a parete e, nell angolo in alto, un baldacchino di tulle bianco che scende a formare una tana e al centro è posizionato il mobile Primi passi ; a destra, uno scaffale contenente dei cestini composti da diversi materiali accessibili ai bambini; lungo le altre pareti i tavoli semicircolari con i seggioloni, dove i bambini consumano i pasti e svolgono alcune attività seduti; 41

43 42

44 Attigua alla sala principale si sviluppa la sala ninne che contiene venti grandi culle di legno, dove i bambini fanno il riposino mattutino e pomeridiano. Proseguendo per il corridoio interno, oltre la sezione degli anatroccoli si accede alla Piazza, luogo polifunzionale dove i bambini, medi e grandi, consumano i pasti e realizzano i laboratori e dove si svolgono gli incontri e le feste con i genitori. Di forma circolare e molto ampia, è allestita in 4 spicchi : in uno ci sono i tavoli e le sedie; in un altro un salottino con dei tappeti morbidi, per i momenti di lettura condivisa; in un terzo si trovano il carrello e il percorso psicomotorio per lo svolgimento delle attività motorie all interno; l ultimo spicchio, infine, ospita il laboratorio grafico pittorico. 43

45 44

46 45

47 Accanto alla Piazza, con ingresso indipendente, si sviluppa la cucina dove ogni giorno vengono preparati i pasti per i piccoli ospiti e per il personale operante nel servizio. 46

48 IL TEMPO L esperienza del bambino al nido s inserisce non solo in uno spazio, ma anche in un tempo e in una causalità in cui l affettività rappresenta il collante dell esperienza stessa. Il tempo, inizialmente vissuto come situazione fisiologica di attesa e stanchezza, diviene in seguito una categoria attraverso la quale collocare in una sequenza coerente gli avvenimenti. Le routine sono situazioni che determinano scansioni temporali ripetute ogni giorno in modo uguale in ogni sezione: la loro regolarità e prevedibilità danno sicurezza al bambino e gli permettono di orientarsi rispetto ai tempi della giornata. Per momenti di routine s intendono quindi i momenti di accoglienza al mattino, il cambio, la merenda, il pranzo, il sonno e il commiato. L accoglienza è un delicato momento di transizione, che necessita di prudenza e progressività, ma anche di decisione e di chiarezza per adulti e bambini. È necessario che avvenga in modo sereno ed evitando i rituali troppo lunghi. Si svolge in sezione dove i genitori accompagnano i propri figli, scambiano saluti ed eventuali informazioni con le educatrici di riferimento e lasciano la sacca con i cambi. E importante che il genitore saluti il bambino rassicurandolo rispetto ai motivi e ai tempi del distacco, con brevi frasi come Mamma/papà va a lavoro, a più tardi. L educatrice accoglierà il bambino, rassicurandolo e contenendone eventuali stati d ansia, pur lasciandolo libero di esprimere le proprie emozioni. Il cambio e le attività di cura devono essere svolte con attenzione, instaurando una relazione affettuosa e ludica con il bambino. Per il bambino è importante che le routine quotidiane di pulizia siano svolte con tranquillità dalle educatrici: l immagine del corpo è preziosa e l atteggiamento verso sé stessi è fortemente legato alle prime esperienze tra le mani degli adulti. Il momento del pranzo, o più in generale, il rapporto che il bambino stabilisce con l alimentazione, è uno degli ambiti più delicati e importanti nella sua crescita. Nel fondamentale passaggio che va dallo scambio diadico nell alimentazione, all acquisizione di una reale autonomia, sono sottese abilità e competenze, sia affettive che cognitive. Nello specifico, il momento del pranzo, all interno di una struttura educativa, come l Asilo Nido, rappresenta, non solo un momento in cui i bambini sperimentano nuove sensazioni olfattivo gustative e tattili, sviluppando specifiche preferenze culinarie, ma anche uno spazio di acquisizione di autonomia, di socializzazione e di condivisione. La presenza del gruppo dei pari e insieme delle figure di riferimento consente di creare un sistema di feedback interattivo in cui le varie acquisizioni vengono di volta in volta sperimentate, raffinate e negoziate. In questo senso il cibo, gli alimenti e le stesse stoviglie rappresentano dei mediatori in grado di connettere il bambino ad un sé sempre più attivo, in grado di incidere sull ambiente esterno. La scelta del gruppo educativo di utilizzare anche per i più piccoli piatti di coccio, brocche e bicchieri di vetro, tovaglia, forchette e cucchiai, s inserisce all interno di un progetto più ampio volto a favorire lo sviluppo dell autonomia e della cura dell ambiente. 47

49 Il sonno rappresenta sicuramente uno dei momenti più delicati della giornata. Il bambino per potersi abbandonare con fiducia e per lasciare temporaneamente ciò che lo circonda, deve essere rassicurato dall educatrice di riferimento attraverso la costruzione di abitudini individuali (orsetti, peluche, oggetto transizionale) e di gruppo (ninna nanna, racconto di una fiaba). Il riconoscimento ed il rispetto di questa abitudine e dell emozione che questo momento scatena permettono ad adulti e bambini di creare gradualmente uno spazio privilegiato. Il commiato definisce per il bambino la giornata trascorsa al nido e il ricongiungimento con il genitore. È un momento molto significativo tanto per il bambino, che soddisfa la sua attesa, quanto per il genitore che riabbraccia il proprio figlio e scambia con le figure educative importanti informazioni sull andamento della giornata. 48

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964 Pagina 1 di 7 PREMESSA E FINALITA La sezione primavera nasce, all interno della scuola dell Infanzia nel settembre 2007 come sperimentazione messa in atto dal Ministro Fioroni e continua fino ad oggi.

Dettagli

Tutti i bambini sono uguali. Ogni persona ha il diritto di esprimere la sua opinione, anche i bambini

Tutti i bambini sono uguali. Ogni persona ha il diritto di esprimere la sua opinione, anche i bambini Tutti i bambini sono uguali I bambini di genitori turchi o bosniaci hanno gli stessi diritti dei bambini di genitori svizzeri. Nessun bambino deve essere penalizzato solo perché ha la pelle di un colore

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

DALLA TESTA AI PIEDI

DALLA TESTA AI PIEDI PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento

Dettagli

Programmazione Nido Monti 2014-2015

Programmazione Nido Monti 2014-2015 Programmazione Nido Monti 2014-2015 OBIETTIVI GENERALI L obiettivo generale è ambientare il bambino nel contesto educativo e relazionale dell Asilo Nido rispettando e valorizzando l individualità del bambino

Dettagli

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1º GRADO 93010 - D E L I A

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1º GRADO 93010 - D E L I A BLA, BLA, BLA, ANNO SCOLASTICO 2008/2009 MOTIVAZIONE L età dei bambini della scuola dell infanzia è particolarmente feconda poiché, proprio in questo periodo, l interesse e la curiosità, se vengono alimentati,

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano)

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) Cervignano del Friuli PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) 1 PRESENTAZIONE CHI SIAMO Il Nido è un Servizio Comunale, gestito da personale della Cooperativa ITACA, in

Dettagli

SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15

SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 PREMESSA I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un tempo carico di aspettative ma

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA

ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA LA SCUOLA DELL INFANZIA La scuola dell infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età E la risposta al loro diritto all

Dettagli

NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065

NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065 NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065 A) PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO 1.TIPOLOGIA DEL SERVIZIO (artt. 3, 4, 5 L.R. n. 20/2005) Nido d infanzia

Dettagli

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con:

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con: La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con: V E NIDO DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE R ENTI LOCALI T QUARTIERE I C SCUOLA DELL INFANZIA FAMIGLIA

Dettagli

Progettazione anno scolastico 2014-2015. Nido Il grillo parlante

Progettazione anno scolastico 2014-2015. Nido Il grillo parlante Progettazione anno scolastico 2014-2015 Nido Il grillo parlante Il tema dell alimentazione è molto vasto, coinvolgente, affascinante e per qualcuno un po faticoso. La progettazione Il mondo dei sapori

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio I bambini imparano ciò che vivono. Se un bambino vive nella

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

LA SALA DELLE FARFALLE

LA SALA DELLE FARFALLE GIOCHI D INTIMITA CON LA CREMA Obiettivi: Favorire il rilassamento. Promuovere e consolidare la percezione dello schema corporeo. Incentivare la relazione di fiducia tra adulto e bambino. Stimolare la

Dettagli

*MUSICA AL NIDO* PIPPO

*MUSICA AL NIDO* PIPPO Programmazione Sezione Piccoli Anno scolastico 2008-2009 *MUSICA AL NIDO* PIPPO UN UCCELLINO DALLE ALI A cura di: Cristina Frattini Anna Menetto Roberta Panciera Silvia Zulian Asilo Nido TRILLI, Sez. Piccoli

Dettagli

ASILO NIDO PROGETTO EDUCATIVO ROSA & CELESTE 2. Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, 73 05100 TERNI. Pagina 1 di 5

ASILO NIDO PROGETTO EDUCATIVO ROSA & CELESTE 2. Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, 73 05100 TERNI. Pagina 1 di 5 ASILO NIDO ROSA & CELESTE 2 Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, 73 05100 TERNI PROGETTO EDUCATIVO Pagina 1 di 5 PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA L asilo nido Rosa & Celeste 2 nasce da un indagine

Dettagli

PROGRAMMMAZIONE DIDATTICA

PROGRAMMMAZIONE DIDATTICA ISTITUTO COMPRENSIVO G. D ANNUNZIO SCUOLA DELL INFANZIA NAUSICAA A.S.2012-13 PROGRAMMMAZIONE DIDATTICA MOTIVAZIONE Il progetto alimentazione, filo conduttore di quest anno scolastico, nasce dal desiderio

Dettagli

Sottogruppo progetto pedagogico

Sottogruppo progetto pedagogico COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi

Dettagli

PROGETTO NIDO FELICE

PROGETTO NIDO FELICE Nido Amici dei bimbi PROGETTO NIDO FELICE Percorso di inserimento al Nido PREMESSA L ingresso al nido rappresenta: - un momento molto delicato per ogni bambino/a, perché è la prima importante esperienza

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli

ASILO NIDO CASCINA LEVADA

ASILO NIDO CASCINA LEVADA UNA GIORNATA TIPO e Il METODO EDUCATIVO ASILO NIDO CASCINA LEVADA 7.30-9.30: accoglienza personalizzata, riferita ai diversi gruppi di età utilizzando le zone appositamente allestite in modo caldo, confortevole

Dettagli

OBIETTIVI GENERALI. Conoscenza dello spazio, rispetto degli altri. Sviluppo del senso di orientamento. Socializzazione tra i bambini e aumento

OBIETTIVI GENERALI. Conoscenza dello spazio, rispetto degli altri. Sviluppo del senso di orientamento. Socializzazione tra i bambini e aumento OBIETTIVI GENERALI Il progetto offre a tutti gli alunni, l'opportunità di praticare attività motoria nella scuola dell infanzia, secondo itinerari e processi organici graduali di apprendimento commisurati

Dettagli

ASILO NIDO NAVAROLI PIANO DI OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) ANNO SCOLASTICO 2014-2015

ASILO NIDO NAVAROLI PIANO DI OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ASILO NIDO NAVAROLI PIANO DI OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) ANNO SCOLASTICO 2014-2015 INDICE Il Piano dell Offerta Formativa 1 Presentazione del Asilo Nido Navaroli 1-2 La nostra idea di bambino 3 Partecipazione

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE a.s. 2014-15

PROGETTAZIONE ANNUALE a.s. 2014-15 PROGETTAZIONE ANNUALE a.s. 2014-15 Esplorare..dire, fare, abbracciare.. Le educatrici del nido, nel corso dell anno 2014-2015 proporranno ai bambini un percorso didattico intitolato Esplorare dire, fare,

Dettagli

Programmazione annuale gruppo di apprendimento bambini anni 3 A. S.2013-2014

Programmazione annuale gruppo di apprendimento bambini anni 3 A. S.2013-2014 SCUOLA DELL INFANZIA DI TAVULLIA NASCONDINO Programmazione annuale gruppo di apprendimento bambini anni 3 A. S.2013-2014 INTRODUZIONE MOTIVAZIONE Le insegnanti referenti del gruppo dei bambini di tre anni

Dettagli

Relatore: Paula Eleta

Relatore: Paula Eleta A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013. Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!!

SCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013. Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!! SCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!! Il tempo dell accoglienza Accogliere i bambini significa, in primo luogo, predisporre un ambiente

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

CONTENUTI/CONOSCENZE ABILITA /OBIETTIVI COMPETENZE COMPITI SIGNIFICATIVI. emozioni utilizzando il linguaggio del corpo

CONTENUTI/CONOSCENZE ABILITA /OBIETTIVI COMPETENZE COMPITI SIGNIFICATIVI. emozioni utilizzando il linguaggio del corpo ETA : 3 ANNI Immagini, suoni e colori CONTENUTI/CONOSCENZE ABILITA /OBIETTIVI COMPETENZE COMPITI SIGNIFICATIVI Tecniche di rappresentazione grafica Ascoltare brani musicali Approccio all utilizzo dei diversi

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Momo alla conquista del tempo

Momo alla conquista del tempo Momo alla conquista del tempo La vita è fatta di eventi che si susseguono nel tempo che ci è dato da vivere. Vogliamo imparare con i bambini a considerare il tempo come occasione propizia per costruire

Dettagli

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara nido comunale d infanzia Aquilone Identità e filosofia di un ambiente Storia Il nido d infanzia comunale Aquilone viene inaugurato nel 1974. Nasce come nido costituito da tre sezioni

Dettagli

SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA

SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA titolo documento SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA SCOPO e CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente modulo costituisce la scheda da utilizzare per la valutazione del processo

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

Via M. Gioia, 51-20124 MILANO Tel: 02.66981648 fax: 02.66984364e mail: primaria@consolatricemilano.it www.consolatricemilano.it

Via M. Gioia, 51-20124 MILANO Tel: 02.66981648 fax: 02.66984364e mail: primaria@consolatricemilano.it www.consolatricemilano.it Via M. Gioia, 51-20124 MILANO Tel: 02.66981648 fax: 02.66984364e mail: primaria@consolatricemilano.it www.consolatricemilano.it 1 PREMESSA Il Nido Gioia è diviso in due sezioni che, indicativamente corrispondono

Dettagli

Il ciliegio. Nido d infanzia. Nido comunale d infanzia Gualtieri RE. Comune di Gualtieri

Il ciliegio. Nido d infanzia. Nido comunale d infanzia Gualtieri RE. Comune di Gualtieri Nido d infanzia Comune di Gualtieri Il ciliegio Nido comunale d infanzia Il ciliegio Gualtieri RE Via G. di Vittorio tel. 0522 828603 nidociliegio@alice.it www.asbr.it storia 1978 Il nido d infanzia Il

Dettagli

FIABE, FAVOLE E FANTASIA

FIABE, FAVOLE E FANTASIA SCUOLA DELL INFANZIA SACRO CUORE DI NOVARA LABORATORIO DI STORIE FIABE, FAVOLE E FANTASIA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 SEZIONE COCCINELLE (BAMBINI DI 4 ANNI) INSEGNANTE: BRUGNONE MARIA Il progetto laboratoriale

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO

SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO PROGETTO ACCOGLIENZA MOTIVAZIONE L Ingresso alla Scuola dell Infanzia costituisce l inizio di un nuovo cammino, che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza

Dettagli

CENTRO ESTIVO 2013. Progetto per l animazione estiva. per bambini dai 3 ai 6 anni. dal 1 al 2 agosto 2013

CENTRO ESTIVO 2013. Progetto per l animazione estiva. per bambini dai 3 ai 6 anni. dal 1 al 2 agosto 2013 CENTRO ESTIVO 2013 Progetto per l animazione estiva per bambini dai 3 ai 6 anni dal 1 al 2 agosto 2013 Scuola Materna della Divina Volontà - Tauriano 1 GIUSTIFICAZIONE DELLA PROPOSTA Un esperienza che

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

Unità di lavoro Che bocca grande hai! E per mangiare meglio!

Unità di lavoro Che bocca grande hai! E per mangiare meglio! SCUOLA DELL INFANZIA QUADRIFOGLIO ANNO SCOLASTICO 2015/ 2016 PROGETTO: FIABE FUMETTI E MEDIA Unità di lavoro Che bocca grande hai! E per mangiare meglio! TIPOLOGIA LABORATORIO GRUPPO SEZIONE /PLESSO GRUPPO

Dettagli

IL NOSTRO PERCORSO OPERATIVO (8 comuni del Veneto gruppi di nidi e scuole del infanzia)

IL NOSTRO PERCORSO OPERATIVO (8 comuni del Veneto gruppi di nidi e scuole del infanzia) IL NOSTRO PERCORSO OPERATIVO (8 comuni del Veneto gruppi di nidi e scuole del infanzia) modalità e mezzi per organizzare il lavoro didattico sull intercultura e sulla fiaba con i bambini, i genitori e

Dettagli

Scuola dell Infanzia Santa Caterina

Scuola dell Infanzia Santa Caterina Scuola dell Infanzia Santa Caterina Figura 28 Disegno di Sergio - Scuola dell'infanzia Santa Caterina psicomotricità: Bambini in gioco Il progetto aiuta i bambini a migliorare la propria autonomia personale,

Dettagli

PROGETTI INTEGRATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2014-2015 SCUOLA DELL INFANZIA di CASTEL DI CASIO

PROGETTI INTEGRATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2014-2015 SCUOLA DELL INFANZIA di CASTEL DI CASIO PROGETTI INTEGRATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2014-2015 SCUOLA DELL INFANZIA di CASTEL DI CASIO PROGETTO 3-5: UN LIBRO PER. 2 ANNUALITA La tematica scelta come indirizzo principale fra quelli proposti

Dettagli

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA La proposta educativa La proposta Psicomotoria educativa rivolta a bambini dai 2 ai 6 anni, tende ad una armonica formazione della personalità vista come

Dettagli

PROGETTARE PER COMPETENZE

PROGETTARE PER COMPETENZE Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento

Dettagli

Scuola dell Infanzia. Brezzo di Bedero

Scuola dell Infanzia. Brezzo di Bedero Scuola dell Infanzia Brezzo di Bedero PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s. 2014-2015 PREMESSA Un viaggio che ha come finalità il generale miglioramento dello stato di benessere degli individui attraverso corrette

Dettagli

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. Percorso di educazione all ascolto Classi seconde scuola primaria Rosmini Anno scolastico 2009/2010 La principale difficoltà riscontrata negli alunni dall'intero

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara nido comunale d infanzia Birillo Identità e filosofia di un ambiente Storia Il nido d infanzia comunale Birillo viene inaugurato nel 1971. Nasce come nido costituito da due sezioni

Dettagli

Laura Viganò 13.12.10

Laura Viganò 13.12.10 LA SCUOLA dell INFANZIA UN CONTESTO PREDISPOSTO ALL INCLUSIONE Laura Viganò 13.12.10 Alcune caratteristiche proprie della scuola dell infanzia, se riconosciute e condivise dall intero collegio docenti,

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

COS E IL MICRONIDO PICCOLI PASSI E COSA OFFRE

COS E IL MICRONIDO PICCOLI PASSI E COSA OFFRE 1 COS E IL MICRONIDO PICCOLI PASSI E COSA OFFRE La Scuola dell Infanzia Silvio Moretti offre il servizio di Micro-nido ai bambini residenti e non, in età compresa dai 18 ai 36 mesi. Il nido nasce per far

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 Via di Pontaldo, 2 PRATO tel. 0574 635112 E mail info@donmilani.prato.it Sito web:www.donmilani.prato.gov.it Dirigente

Dettagli

Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016)

Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016) Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016) Premessa La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. Nell'uso più comune con il termine

Dettagli

ASILO NIDO MINIMONDO LIBRETTO ILLUSTRATIVO

ASILO NIDO MINIMONDO LIBRETTO ILLUSTRATIVO ASILO NIDO MINIMONDO LIBRETTO ILLUSTRATIVO 1 Il nostro nido Minimondo.un luogo che offre la possibilità di instaurare rapporti significativi, relazioni vere, partecipazione e confronto, accoglienza ed

Dettagli

IL COLORE DELLE EMOZIONI

IL COLORE DELLE EMOZIONI LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE BAMBINI DI 5 ANNI. PREISTORIA I DINOSAURI Sfondo integratore

PROGRAMMAZIONE BAMBINI DI 5 ANNI. PREISTORIA I DINOSAURI Sfondo integratore PROGRAMMAZIONE BAMBINI DI 5 ANNI PREISTORIA I DINOSAURI Sfondo integratore TEMPO CHE TRASFORMA LA MIA STORIA (1) PROGETTO AMBIENTE (2) SCOPRIAMO I DINOSAURI(3) ESTINZIONE DEI DINOSAURI(4) BIG BANG SCOPRIAMO

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA

PROGETTO ACCOGLIENZA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PROGETTO ACCOGLIENZA Scuole dell infanzia dell Istituto Comprensivo di S. Stino di Livenza Progetto pluriennale Nel passaggio da casa a scuola ci sono braccia che lasciano andare,

Dettagli

CENTRO DIURNO ESTIVO 2012. A cura di

CENTRO DIURNO ESTIVO 2012. A cura di Comune di Gudo Visconti (Provincia di Milano) CENTRO DIURNO ESTIVO 2012 Scuola dell Infanzia, Primaria e Primo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado IL SESTO SENSO A cura di Associazione culturale

Dettagli

ASILO NIDO MATER PROGETTO EDUCATIVO

ASILO NIDO MATER PROGETTO EDUCATIVO Premessa ASILO NIDO MATER PROGETTO EDUCATIVO L asilo nido MATER è stato adeguato per l accoglienza di n. 24 bambini della fascia di età da 12 a 36 mesi. Uno spazio è poi riservato a un piccolo numero di

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Questionario per le famiglie

Questionario per le famiglie Allegato Questionari di rilevazione Questionario per le famiglie Cari genitori, i Nidi e le Scuola dell infanzia, già da alcuni anni, sono impegnati in progetti di formazione e valutazione per il miglioramento

Dettagli

PROGETTO CONTINUITÀ a.s. 2013/2014 Sezione Primavera Delfini Verdi-Arancioni Scuola dell Infanzia Maria Bambina

PROGETTO CONTINUITÀ a.s. 2013/2014 Sezione Primavera Delfini Verdi-Arancioni Scuola dell Infanzia Maria Bambina PROGETTO CONTINUITÀ a.s. 2013/2014 Sezione Primavera Delfini Verdi-Arancioni Scuola dell Infanzia Maria Bambina Dalla terra alla tavola Offrire ai bambini la possibilità di creare e curare un piccolo orto

Dettagli

LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA)

LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA) COMPETENZE EUROPEE INFANZIA CAMPO D ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA E CONTENUTI LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA) Ha interiorizzato le nozioni

Dettagli

IDENTITA, CREATIVITA' E COMUNICAZIONE PROGETTO INTERCULTURALE E DI INTEGRAZIONE PER BAMBINI NON ITALOFONI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA A.S.

IDENTITA, CREATIVITA' E COMUNICAZIONE PROGETTO INTERCULTURALE E DI INTEGRAZIONE PER BAMBINI NON ITALOFONI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA A.S. IDENTITA, CREATIVITA' E COMUNICAZIONE PROGETTO INTERCULTURALE E DI INTEGRAZIONE PER BAMBINI NON ITALOFONI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA A.S. 2010-2011 PREMESSA Il lavoro svolto dalla Commissione intercultura

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA

PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini Anno Scolastico 2015-2016 PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA Motivazione: Necessità di accogliere i bambini in modo personalizzato e di farsi carico delle

Dettagli

Circolo Didattico G. Marconi Locorotondo Scuola dell Infanzia. Progetto lettura: Anno Scolastico2009-2010. Anno Scolastico 2009-2010

Circolo Didattico G. Marconi Locorotondo Scuola dell Infanzia. Progetto lettura: Anno Scolastico2009-2010. Anno Scolastico 2009-2010 Circolo Didattico G. Marconi Locorotondo Scuola dell Infanzia Progetto lettura: Anno Scolastico2009-2010 Anno Scolastico 2009-2010 Referente: Rondinone Anna Carmela PREMESSA Educare i bambini alla lettura

Dettagli

Scuola dell Infanzia Maria Zoccatelli Dossobuono

Scuola dell Infanzia Maria Zoccatelli Dossobuono Scuola dell Infanzia Maria Zoccatelli Dossobuono A BRACCIA APERTE Unità di apprendimento IRC sul Natale Anno scolastico 2013-2014 MOTIVAZIONI L esperienza personale intorno alla quale ruota tutto il percorso

Dettagli

IO, CITTADINO DEL MONDO

IO, CITTADINO DEL MONDO Scuola dell Infanzia S.Giuseppe via Emaldi13, Lugo (RA) IO, CITTADINO DEL MONDO VIAGGIARE E UN AVVENTURA FANTASTICA A.S. 2013 / 2014 INTRODUZIONE Quest anno si parte per un viaggio di gruppo tra le culture

Dettagli

Programmazione annuale 2010-2011 Scuola dell infanzia di Coniolo. LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura)

Programmazione annuale 2010-2011 Scuola dell infanzia di Coniolo. LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura) Programmazione annuale 2010-2011 Scuola dell infanzia di Coniolo LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura) Raggruppare e ordinare Confrontare e valutare quantità Utilizzare semplici

Dettagli

Nido Integrato Giovanni XXIII A.E. 2014/2015 IL NIDO INTEGRATO

Nido Integrato Giovanni XXIII A.E. 2014/2015 IL NIDO INTEGRATO IL NIDO INTEGRATO Ecco com è organizzata la settimana al Nido Integrato! Progetto Accoglienza Titolo Una dolce accoglienza Motivazione del progetto L inserimento è un momento delicato nella vita di tutti

Dettagli

Insieme per crescere, pensare, formarsi al domani

Insieme per crescere, pensare, formarsi al domani Insieme per crescere, pensare, formarsi al domani Tutto questo si traduce in : È lo sfondo in cui la scuola accompagna l alunno alla scoperta di se stesso, degli altri, nello spazio e nel tempo attività

Dettagli

Scuola d infanzia paritaria Giovanni Camera (Landriano) Progetto didattico:

Scuola d infanzia paritaria Giovanni Camera (Landriano) Progetto didattico: Scuola d infanzia paritaria Giovanni Camera (Landriano) (Estratto del Piano dell Offerta Formativa) Progetto didattico: FAVOLANDO UNA BOTTEGA FANTASTICA Anno scolastico 2015 2016 Settembre 2015 1 PREMESSA

Dettagli

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006 Scheda allegato A) 3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI PROGETTO PER L INTEGRAZIONE DI ALUNNI STRANIERI NELLA SCUOLA ELEMENTARE ANNO SCOLASTICO 2005/2006 Premessa La scuola si fa portavoce dei valori fondamentali

Dettagli

SCUOLA STATALE DELL INFANZIA QUADRIFOGLIO MADONNA DI TIRANO

SCUOLA STATALE DELL INFANZIA QUADRIFOGLIO MADONNA DI TIRANO SCUOLA STATALE DELL INFANZIA QUADRIFOGLIO MADONNA DI TIRANO PROGETTO DI SEDE Destinatari : Bambini tra i due e i tre anni Tempi : da settembre 2015 a giugno 2016 RESPONSABILE DEL PROGETTO : Cairoli Renata

Dettagli

PROGETTO DISABILITA MULTIPLE COMPLESSE

PROGETTO DISABILITA MULTIPLE COMPLESSE PROGETTO DISABILITA MULTIPLE COMPLESSE Il progetto si inscrive nell ambito di una più ampia proposta psicoeducativa basata su un modello integrato d intervento rivolto al trattamento di bambini/e in situazione

Dettagli

NIDO D INFANZIA PRIMI AMICI INDIRIZZO: VIA SAN NAZARIO, 73 - PROSECCO TELEFONO: 040 2528135-040 225189

NIDO D INFANZIA PRIMI AMICI INDIRIZZO: VIA SAN NAZARIO, 73 - PROSECCO TELEFONO: 040 2528135-040 225189 NIDO D INFANZIA PRIMI AMICI INDIRIZZO: VIA SAN NAZARIO, 73 - PROSECCO TELEFONO: 040 2528135-040 225189 A) PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO 1.TIPOLOGIA DEL SERVIZIO (artt. 3, 4, 5 L.R. n. 20/2005) Nido d infanzia

Dettagli

Progetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie!

Progetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie! Progetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie! P R E M E S S A I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un

Dettagli

Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare

Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare A cura di Dr.ssa BOVE Daniela Laura Cooperativa Sociale AMANI Comune di Brindisi Roma, 18 Gennaio 2010 cambiamenti

Dettagli

Piccola guida all ambientamento al nido

Piccola guida all ambientamento al nido Piccola guida all ambientamento al nido anno educativo 2015-16 Rivisitazione a cura del Coordinamento Pedagogico Servizi Educativi Comunali Comune di Correggio Piccola guida all ambientamento al nido «Che

Dettagli

CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE

CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE Centro Riabilitativo Psicopedagogico Il Timone Vico San Luca 4/3 scala sn. 16123 GENOVA tel. 0102467774 P.Iva 03399250103 email: iltimone@libero.it Il Centro

Dettagli

Allegato A. Laboratorio LIS Intensivo. Programma

Allegato A. Laboratorio LIS Intensivo. Programma Allegato A Laboratorio LIS Intensivo Programma Il Laboratorio LIS Intensivo si svolgerà dall 8 al 17 settembre 2010. L inizio delle attività sarà preceduto da due incontri con gli insegnanti, gli assistenti

Dettagli

Giocare disegnando disegnare giocando. Per imparare a vedere, capire, sperimentare colori, linee, forme. Un progetto per le scuole elementari

Giocare disegnando disegnare giocando. Per imparare a vedere, capire, sperimentare colori, linee, forme. Un progetto per le scuole elementari Giocare disegnando disegnare giocando Per imparare a vedere, capire, sperimentare colori, linee, forme Un progetto per le scuole elementari J. Casajus Giocare disegnando disegnare giocando Per imparare

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE A.S. 2010/2011 SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA SAN GIUSEPPE SULLE ALI DELLE EMOZIONI

PROGETTAZIONE ANNUALE A.S. 2010/2011 SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA SAN GIUSEPPE SULLE ALI DELLE EMOZIONI PROGETTAZIONE ANNUALE A.S. 2010/2011 SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA SAN GIUSEPPE SULLE ALI DELLE EMOZIONI FESTE E RICORRENZE Le feste rappresentano esperienze belle e suggestive da vivere e ricordare per

Dettagli

ASILO NIDO SANTA FAUSTINA KOWALSKA

ASILO NIDO SANTA FAUSTINA KOWALSKA Associazione Dives in Misericordia ASILO NIDO SANTA FAUSTINA KOWALSKA CARTA DEI SERVIZI La seguente CARTA DEI SERVIZI è stata redatta facendo riferimento alla delibera della Giunta Regionale della Campania

Dettagli

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE

Dettagli

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia Progetto accoglienza Le docenti di scuola dell infanzia del IV istituto comp. G. Verga di Siracusa hanno stilato il progetto accoglienza per i bambini iscritti all anno scolastico 2011/2012 Motivazioni

Dettagli

PROMEMORIA PER MAMMA E PAPA

PROMEMORIA PER MAMMA E PAPA PROMEMORIA PER MAMMA E PAPA Anno scolastico 2014 2015 1 Lettera aperta ai genitori Cari genitori, data la necessità di realizzare insieme a voi le condizioni migliori per favorire un buon inserimento del

Dettagli

L'accoglienza presso la Scuola dell infanzia di Via Mercadante 129

L'accoglienza presso la Scuola dell infanzia di Via Mercadante 129 Sezione speciale - L'atrio come spazio educativo L'accoglienza presso la Scuola dell infanzia di Via Mercadante 129 a cura di Enrica Rastello, Direttrice Didattica 1. Presentazione della scuola La scuola

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli