Anno 4 N 23 Lunedì 21 Novembre 2011

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1 E enti TERRITORIO ISTITUZIONI IMPRESE Inserto pubblicitario gratuito Anno 4 N 23 ANALISI / Aumentano le prepagate, in calo le revolving. Più della metà nel nord Italia Meno contanti, più carte di pagamento Il rapporto dell Abi fotografa il trend in atto: 80 milioni di carte in circolazione, 1,2 milioni di Pos negli esercizi commerciali e 47mila Atm per il prelievo BANCHE & FINANZA Gli italiani sempre più tecnologici e informatizzati, pratici e votati all efficienza. Nel rapporto con le banche e con i soldi cambiano i tempi, le mode e pure le abitudini. È l era dell internet banking, con web, smartphone, telefono o cellulare sempre alla mano per tenere d occhio il conto corrente ed eseguire le classiche operazioni bancarie, oltre che del conto on line. Ma non solo. Sempre nell ottica della praticità e dell immediatezza, le banconote sembrano cedere il passo a beneficio delle carte di pagamento. Meno contanti in tasca e più card, pronte all uso, sicure da scippi, efficienti in caso il budget di spesa superi i propositi quotidiane. Questa la tendenza, di fatto, che parla di circa 80 milioni le carte di pagamento bancarie in circolazione in Italia, con un aumento del 4% in un anno e dell 8% negli ultimi tre. In crescita anzitutto le prepagate, con il +16 per cento, seguono quelle di credito Call center, l alternativa allo sportello più utilizzata per fare operazioni Operazioni bancarie, servizi e assistenza sempre più comodi e veloci per ottimizzare i tempi della banca e del cliente. Questa la strada intrapresa dagli istituti di credito italiani già da qualche anno, senza non pochi apprezzamenti degli utenti: aumentano gli italiani che si rivolgono ai call center delle banche oltre che allo sportello per fare operazioni e pagamenti, accedere ai servizi bancari, ottenere informazioni e assistenza. Circa 65 milioni nel 2010 le chiamate presso i call center (+13% sull anno prima). Nel 45% dei casi le telefonate sono state fatte da cellulari, poiché per coniugare comodità ed economicità l 85% degli istituti ha dedicato un numero verde ai diversi servizi, gratuito anche dal telefonino e talvolta dall estero. In tutto, ogni call center bancario ha erogato in media 28 servizi tramite operatore e 5,4 tramite risponditore automatico Ivr (Interactive voice responder). Anche in questo caso a tirare le somme è stato l Osservatorio sui call center bancari (Abi Lab e Ufficio analisi gestionali dell Abi). (+6%) e di debito (+1%). Calo invece per le revolving (-6%). A scattarne la fotografia è il rapporto dell Abi, l Associazione bancaria italiana, presentato nei giorni scorsi (dati a fine dicembre 2010), nel convegno Carte, a Palazzo dei Congressi a Roma. Insomma, un trend che ha preso piede da qualche anno e che continua senza soste, complice la capillare presenza di infrastrutture per fare pagamenti e prelievi, nonché le tecnologie di ultima generazione come tablet e device interattivi per i mobile payment, con soluzioni innovative che vanno dai pagamenti contactless alle transazioni in remoto. In sintesi, ricerca alla mano (Abi - Consorzio Bancomat), le 80 milioni di carte in circolazione sono in buona parte carte di debito come Bancomat (33,3 milioni) e carte di credito (più di 36 milioni). In larga diffusione le prepagate (oltre 5 milioni) e in diminuzione le revolving (3 milioni). Il denaro di plastica è diffuso in tutto il Belpaese: il Sud e le isole ne detengono il 20 per cento, rispetto al Nord (56%) e al centro (24%). Non tutte però sono attive, ad avere effettuato almeno un operazione nel 2010 sono 54 milioni (68%). Una cosa è certa. Pagare con le carte i propri acquisti oggi è sempre più facile. Del resto, negli esercizi commerciali sono istallati 1,2 milioni di Pos e nel 2010 le carte usate per fare acquisti e pagamenti sono state 48 milioni, pari in generale a 1,6 miliardi di transazioni su Pos (+3%), per un ammontare complessivo di 130 miliardi di euro. E anche prelevare denaro contante non è un problema. Oggi l Italia conta circa 47mila Atm, oltretutto con altri servizi innovativi rispetto al semplice prelievo.

2 2 Banche & Finanza Iniziative volte a favorire i progetti sul territorio L Associazione per la Finanza di Progetto si pone come interlocutore tecnico e propositivo attuale e difficile congiuntura internazionale, con una L crisi finanziaria tra le più drammatiche degli ultimi cento anni, pone con forza all attenzione della politica e degli operatori economici la questione delle risorse a fronte di una domanda di infrastrutture, di riqualificazione e di servizi essenziali per mantenere livelli adeguati di qualità della vita delle popolazioni. Le necessarie politiche di austerità e di contenimento delle spese da parte del sistema pubblico, in conseguenza dell eccezionale indebitamento, esige oggi una crescita del ricorso al finanziamento privato se si vuole concretamente tentare di avviare una qualche forma di ripresa sistematica che possa dare risposte sufficienti ad esigenze che sempre più vanno ad interessare aspetti essenziali della vita sociale. Da diversi anni la E enti TERRITORIO ISTITUZIONI IMPRESE Ins. Pub. gratuito Proprietario ed editore Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Carlo Pisacane Pero (MI) Associazione per la Finanza di Progetto promuove iniziative volte a sostenere con forza la finanza di progetto proponendosi come un interlocutore tecnico e propositivo. Nel convegno Finanza di progetto e partenariato pubblico privato: peculiarità ed opportunità nel mercato della Campania, organizzato dall Associazione e svoltosi lo scorso anno, si è evidenziato, come il mercato rappresenti circa un terzo del complessivo mercato delle opere pubbliche, settore in forte trasformazione e sempre di più bisognoso di risorse private e che le esperienze realizzate in Campania sono state diverse, alcune importanti. Anche in Campania - forse con un certo ritardo - si inizia a individuare nelle forme della finanza di progetto con capitali privati uno strumento a cui ricorrere per migliorare la qualità Stampatori: ll Sole 24 Ore S.p.A. - Via Busto Arsizio, Milano; Il Sole 24 Ore S.p.A. - Via Tiburtina Valeria; Km 68, Carsoli (Aq); Società Editrice Arena S.p.A. - Via Torricelli, Caselle di Sommacampagna - (VR); Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A Località Fossatone - Medicina - (BO); Centro Stampa Editoriale S.r.l. - Via Del Lavoro, Grisignano di Zocco - (VI); Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Via dell Industria, Erbusco - (BS); dei servizi di rete, dalle fognature all elettricità. È in questo ambito che stanno crescendo progetti che guardano ad impianti legati alla produzione e all utilizzo di fonti energetiche alternative, tra cui il fotovoltaico. Ma potenzialità sicuramente interessanti possono essere trovate ad esempio anche nella geotermia. Anche in considerazione delle caratteristiche geologiche delle nostre terre. Da segnalare anche il crescente interesse verso la riqualificazione di edifici o aree degradate. I dati dell Osservatorio regionale appalti: Sitar Campania per le procedure Project Financing ex art. 153 del Codice (Dlgs. 163/06) e Concessioni ex artt.142 del Codice (Dlgs. 163/06), per il periodo , in Campania, presentati in un recente convegno (vedi grafici), evidenziano la forte distanza tra Programmato, Bandi ed Aggiudicazioni, sia in termini di numero di interventi che di importi. L Associazione propone pertanto la creazione di una struttura di assistenza alle amministrazioni locali, da realizzare in collaborazione con uno o più istituti di credito, e con il patrocinio della Regione, volta ad affiancare e sostenere i soggetti aggiudicatori che intendono attivare procedure di project financing e partenariato pubblico privato (Ppp). In questo modo si contribuirebbe a sviluppare un mercato delle competenze in tema di finanza di progetto e Ppp, sia dal lato della domanda, fornendo le risorse affinché i soggetti pubblici possano dotarsi in modo autonomo delle competenze necessarie, sia dal lato dell offerta, favorendo lo sviluppo sul mercato di operatori professionali qualificati. L Associazione propone infine di utilizzare la finanza di progetto per soddisfare la domanda pubblica di servizi Ict, quali quelli per migliorare la governance e la vivibilità della città, e per innovare la pubblica amministrazione. È importante evidenziare che la governance del servizio pubblico rimarrebbe in capo alla pubblica amministrazione. Campania n interventi Bandi 46 Aggiudicazioni 18 Programmato 821 Campania Importi (Mil.ni ) Bandi 1031,6 Aggiudicazioni 251 Programmato 6925,9 Elaborazione AFP su dati STAR Campania L ENTE L Associazione per la Finanza di Progetto è un ente senza scopo di lucro; propone l applicazione della finanza di progetto anche ad ambiti come l urbanistica per la riqualificazione delle città, l edilizia sanitaria, l housing sociale e negli interventi di risparmio energetico. Ne sono soci Acen, Ance e Anci Campania, Dipartimento di Economia aziendale dell Università Federico II di Napoli, Ordini degli architetti, dei dottori commercialisti, degli ingegneri di Napoli, Provveditorato opere pubbliche Campania e Molise, Unione industriali di Napoli. Il Consiglio direttivo è composto da: Luigi Vinci, presidente, Marone e Zagaria, vice presidenti, e da Esposito, Massaro, Pisciotta, Rossi. Per maggiori informazioni

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4 4 Banche & Finanza ORDINE DEGLI INGEGNERI DI NAPOLI / All assemblea dei presidenti sono state presentate le proposte Le ragioni di una crisi e la via per lo sviluppo: il ruolo degli ingegneri nelle possibili soluzioni Realizzare prodotti e servizi innovativi che interpretino le nuove esigenze Luigi Vinci, presidente dell ordine degli ingegneri di Napoli Il futuro passa da competitività, qualità e innovazione. Idee chiare per l Ordine degli ingegneri di Napoli, in prima linea per lo sviluppo del Paese e con proposte concrete. Il presupposto è noto: il sopravvento della finanza sull economia reale ha prodotto una gravissima crisi socioeconomica. A pochi giorni dal varo del maxiemendamento alla legge di Stabilità, Luigi Vinci, presidente dell Ordine ci dice: L elevato debito pubblico, la scarsa crescita da almeno quindici anni, la mancanza di riforme strutturali dello Stato e di un efficace sburocratizzazione, gli scarsi investimenti in ricerca e sviluppo, la poca meritocrazia e la poca legalità stanno mettendo in serio pericolo l Italia. Tirare le somme è facile. Le interconnessioni delle economie, ma anche la crisi del modello di sviluppo richiedono nuove soluzioni. La via di uscita è investire nei settori a espansione sostenibile. L Occidente e l Italia devono competere su qualità e innovazione - continua il presidente dell Ordine di Napoli -, intercettando i bisogni di bene e servizi della società della conoscenza. Centrale il ruolo degli ingegneri, per natura e storia in grado di contribuire alla formulazione Incontro presso la facoltà di ingegneria della Federico II con l assessore Regionale della Campania ai lavori pubblci e alla Protezione Civile Eduardo Cosenza di misure socioeconomiche di tipo generale e di incidere sul modello di sviluppo. Gli ingegneri sono in primo piano per l elaborazione di idee e la realizzazione di prodotti e servizi che interpretano le esigenze della nuova economia. Questi dovranno essere innovativi e avere la capacità di rendere efficiente e competitivo l intero sistema sociale e produttivo del Paese, sottolinea Luigi Vinci. La posizione dell Ordine di Napoli è condivisa dagli altri Ordini degli ingegneri, consapevoli che servono regole rivolte a responsabilizzare di più verso il Paese anche sul piano etico e, al contempo, a dare un rinnovato riconoscimento del ruolo e nuovi spazi e strumenti per operare con efficacia. La riforma prenda atto del ruolo che i nostri Ordini si sono autonomamente già dati - afferma determinato Vinci -, vale a dire luoghi di cultura, formazione e promozione delle competenze aperti a tutti, a servizio della società e dei territori, non condizionati da interessi politici, economici o commerciali. L 8 ottobre, nell ultima assemblea dei presidenti d Italia, il Consiglio dell Ordine di Napoli e le sue 37 commissioni nei vari settori dell ingegneria hanno presentato proposte per lo sviluppo del Paese, tutte di competenza degli ingegneri, che sono state consegnate al sottosegretario all Economia e Finanza, Bruno Cesario il 10 ottobre. Successivamente, il 14 ottobre, in occasione di un convegno a Ravello, sono state presentate anche al ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione Renato Brunetta. Come il formare la pubblica amministrazione e i cittadini all uso delle nuove tecnologie Ict per una burocrazia efficiente che metta al centro le esigenze dei cittadini, delle imprese, dei professionisti, di tutti i soggetti socioeconomici. In sostanza, una burocrazia che riduca e renda certi i tempi per la realizzazione delle opere, sia le infrastrutture materiali che le immateriali - continua il presidente -, nonché i tempi per impiantare un attività di impresa, avere permessi a costruire, accedere al credito e riscuotere dallo Stato e dalle amministrazioni pubbliche i pagamenti delle opere e delle prestazioni rese, oltre che i tempi del processo civile pure con l informatizzazione della giustizia. Riforme indispensabili per le aziende e per attrarre investimenti esteri in Italia, in particolare nel Mezzogiorno. Ciò è possibile con riforme a costo zero per lo Stato e risparmio per i cittadini - continua Vinci -, come la proposta del ministro Brunetta che impedisce alla Pa di richiedere documenti e certificazioni già in suo possesso per attività da intraprendere. Nel 2010 lo Stivale, nella graduatoria degli indicatori di sviluppo della Banca Mondiale, è all 80 posto su 183 Paesi, per l attrattività a investire in Italia. Per Enforcing Contracts al 157 posto, per Dealing with Construction Permits 92, per Starting a Business al 68. Ed ecco le altre proposte. Sviluppare infrastrutture materiali e immateriali; liberalizzazione dei servizi pubblici non strategici; interventi a sostegno dei nuovi beni e servizi; interventi strutturali per rendere più sicuri il territorio, gli edifici pubblici e privati; sviluppo di iniziative di partenariato pubblico-privato per la realizzazione di opere e servizi; interventi per l inserimento dei giovani nel mondo del lavoro; lotta a evasione e illegalità. Su questo terreno l Ordine degli ingegneri di Napoli si muove da anni e non manca di sollecitare la politica e il sistema creditizio con attività continue, alcune riprese in diretta dalla propria web-tv e sul sito Internet dell Ordine

5 Banche & Finanza 5 UNICREDIT / Nel Mezzogiorno e nel Sud Italia conta 789 sportelli e dipendenti Aprire il territorio ai mercati internazionali Fondamentale per far ripartire il Paese Favorire incontri di business ed incentivare le collaborazioni tra università e imprese UniCredit è una realtà di rilevanti dimensioni e composita, che ha nel Mezzogiorno d Italia e nel Sud uno dei suoi sensibili punti di interesse. In questo territorio conta infatti 789 sportelli (pari a una quota di mercato del 15%) e dipendenti. Importanti sono anche i dati economici di questo istituto, che annovera una quota di mercato impieghi del 15.48% e una quota di mercato raccolta dell 11% (dati aggiornati a giugno 2011). UniCredit traduce l impegno nei confronti del Mezzogiorno in una rete concreta di iniziative, tutte percorse da un obiettivo: aprire il territorio all estero, creare legami e Felice Delle Femine, responsabile di Territorio Centro Sud Una rete concreta di iniziative per aprire il territorio all estero, creare legami e contatti tra mercati internazionali e i beni e servizi generati in questa parte d Italia contatti tra mercati internazionali e i beni e servizi generati in questa parte d Italia. Che si tratti di veri e propri incontri di business tra imprenditori stranieri e italiani (come in occasione del Bari East Gate Export), o delle collaborazioni instaurate dalla banca con università e imprese, o ancora del supporto alle start up dei giovani, tutto concorre a supportare un economia locale che ha desiderio di crescere e generare profitti. Conferma Felice Delle Femine, responsabile del Territorio Centro Sud di UniCredit: Uno degli obiettivi principali di UniCredit al Sud è quello di stimolare la crescita in un area che oggi più che mai è fondamentale per la ripartenza di tutto il Paese. Aprire quindi le porte dei mercati internazionali alle imprese meridionali è una Ripresa Italia è il nuovo progetto del Gruppo a sostegno delle imprese I sostegno concreto di UniCredit alle aziende del Mezzogiorno d Italia di piccola dimensione prende il nome di Ripresa Italia. Il progetto, avviato in maggio, nasce dalla collaborazione con Confartigianato Imprese. Dare linfa alle aziende ha significato, in questi mesi, fornire loro liquidità, per continuare a investire e sostenere dunque la politica economica del territorio. Facilitato in questo modo il credito, le aziende hanno potuto dare linfa al proprio business, e aprirsi alle opportunità fornite dai mercati esteri. Il plafond messo a disposizione da UniCredit attraverso Ripresa Italia agli artigiani ha avuto tre obiettivi principali: sostenere gli investimenti produttivi, migliorare la struttura finanziaria delle imprese e anche la loro struttura patrimoniale attraverso interventi finanziari ad hoc. A supporto del sistema imprenditoriale campano è giunto invece il sostegno dell Unione Europea attraverso lo strumento Jeremie (Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises): UniCredit ha in questo caso lavorato in joint venture con MedioCredito Centrale per gestire i 156 milioni di euro dedicati alle piccole e medie imprese della Campania. In Basilicata, il sostegno al territorio e alle imprese locali avviene, protagonista sempre Uni- Credit, in accordo con Sviluppo Basilicata, la società finanziaria in house alla Regione incaricata dalla stessa della gestione degli strumenti finanziari regionali promossi per lo sviluppo e la competitività delle imprese lucane. Attraverso la rete della banca, le imprese possono accedere al Fondo di Garanzia Regionale PO Fesr destinato agli investimenti e al Fondo di Garanzia Regionale per il Circolante delle Imprese. Con il Talento delle Idee si premiano i giovani e le start up più innovative La forza di UniCredit non prescinde dalle persone. Siano esse clienti da consigliare o giovani talenti da sostenere. Per quanto riguarda la propria clientela di riferimento, UniCredit ha dato vita a un interessante progetto, in collaborazione con ben 12 associazioni dei consumatori. Lo scopo? Fornire, direttamente in banca, attraverso desk ad hoc, informazioni al pubblico in merito al denaro, ai risparmi, alla banca, alla finanza, ma anche alla gestione economica della casa. Le informazioni vengono fornite in modo gratuito per due mattine a settimana. Il progetto, ben presente nel Mezzogiorno, ha una valenza nazionale. Ben consapevole che la crescita di un Paese è strettamente correlata ai propri giovani, UniCredit ha poi inteso far emergere i migliori talenti, dando vita, anche al Sud, al concorso Il Talento delle Idee. Le migliori start up in grado di affermarsi sul mercato e diventare aziende competitive vengono premiate con premi in denaro, finanziamenti personalizzati, master di alto profilo volti a potenziare le capacità imprenditoriali. I migliori progetti saranno valutati da commissioni locali composte dai rappresentanti dei Consigli di Territorio Uni- Credit, di UniCredit e dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Il concorso avrà poi oltre alla fase regionale un momento nazionale, nel quale le diverse esperienze dei vari territori si confronteranno per far emergere la migliore, che verrà poi premiata a giugno del La scommessa sui giovani è, per UniCredit, un modo efficace di valorizzare veri talenti ed è contestualmente un modo per far sviluppare l economia del Paese. È fondamentale anche il sostegno alle famiglie nelle loro esigenze finanziarie e nella gestione del risparmio in un momento particolarmente complesso e difficile della chiavi su cui UniCredit sta lavorando in questi mesi. Non ci limitiamo ad accompagnare le imprese nel mondo, ma facciamo incontrare la domanda estera con l offerta italiana. Lavoriamo per creare un processo di internazionalizzazione che generi valore per il territorio; in quest ottica abbiamo in programma per fine mese a Napoli il progetto 100 Imprese - Mediterranean Taste dove, coinvolgendo alcuni dei settori merceologici più rappresentativi delle specificità del territorio, come quello agroalimentare, si promuoverà proprio il made in Italy verso la Repubblica Ceca e la Federazione Russa, Paesi che forniscono interessanti prospettive di crescita. Prosegue Delle Femine: Siamo inoltre convinti che favorire un processo di aggregazione delle nostre imprese possa aiutare a superare i limiti della dimensione delle nostre aziende nella competizione internazionale; ecco perché abbiamo lanciato il Bond delle Reti, una forma di finanziamento innovativa con caratteristiche e condizioni particolarmente vantaggiose per le imprese che decidono di aggregarsi. L impegno di Unicredit per il tessuto economico del Sud con vocazione al mercato nazionale trova inoltre conferma nelle iniziative regionali volte a sostenere lo sviluppo di nuove opportunità commerciali e i programmi di investimento anche per infrastrutture. È inoltre fondamentale anche il nostro sostegno alle famiglie nelle loro esigenze finanziarie e nella gestione del risparmio in un momento particolarmente complesso e difficile per tutto il sistema. Complementare è l impegno di UniCredit sul territorio siciliano, come spiega Roberto Bertola, responsabile di Territorio Sicilia: Lo sviluppo dell isola passa per una doppia via: importare più turisti ed esportare più merci. Abbiamo creato il Sicilia Convention Bureau, al fine di aumentare il turismo congressuale, che riteniamo possa costituire un potente strumento di sviluppo e di destagionalizzazione dei flussi turistici. Per favorire l esportazione abbiamo avviato, in collaborazione con gli atenei di Catania e Palermo, la Export business School, una iniziativa di formazione specialistica al fine di rafforzare la competitività delle aziende che operano sui mercati internazionali. Stiamo spingendo per la costituzione di reti d impresa. In questo modo le imprese non perdono la propria identità, ma si accorpano per fare qualcosa insieme. Abbiamo individuato alcune imprese nel catanese che operano nel minieolico e vogliamo portare questo esempio nel resto della Sicilia. Conclude Bertola: Abbiamo in fase di avanzata realizzazione un significativo programma di innovazione tecnologica, attraverso l adozione del mandato informatico per gli enti di cui svolgiamo il servizio di tesoreria, finalizzato a migliorare, velocizzare e rendere ancora più sicura la gestione delle tesorerie offerta dalla nostra banca. Roberto Bertola, responsabile di Territorio Sicilia

6 6 Banche & Finanza INIZIATIVE / Sottoscrivibili sul Mot di Borsa Italiana Collocamento diretto al retail di titoli di Stato all emissione Il dipartimento del Tesoro sta preparando il debutto per la piattaforma online dedicata ai piccoli risparmiatori Si lavora per il trading online. Il dipartimento del Tesoro sta preparando il debutto. Al vaglio nuove modalità di collocamento diretto al retail di titoli di Stato che sarà possibile sottoscrivere all emissione, senza recarsi fisicamente in banca. Il tutto grazie a sistemi di trading online bancari aderenti alla piattaforma Mot di Borsa Italiana - London Stock Exchange Group. Il Mot è il Mercato dei titoli di Stato e delle obbligazioni. Ben preciso l intento che si vuole perseguire. I sistemi di trading online, sempre più utilizzati dagli investitori individuali che preferiscono prendere in assoluta autonomia le proprie decisioni di investimento, saranno sfruttati anche dal Tesoro. Il dipartimento, con questo nuovo canale, punta ad ampliare l efficacia del collocamento dei titoli di Stato italiani, ma pure, tramite formule ancora allo studio degli esperti, premiare la fiducia dei piccoli risparmiatori. Il progetto è stato peraltro illustrato nei particolari a fine ottobre, in un seminario a tema che si è tenuto a Milano in occasione della nona edizione del Trading Online Expo di Borsa Italiana. In pratica, proprio nell ambito dell evento di settore rivolto al mondo dei trader professionisti e dei piccoli risparmiatori. Così ha commentato Maria Cannata, capo del Debito pubblico: I risparmiatori italiani hanno una lunga tradizione di sottoscrizione dei titoli di Stato. La domanda domestica, istituzionale e privata, ha sostenuto soddisfacentemente le emissioni di titoli di Stato anche nelle fasi di turbolenza sui mercati internazionali, ma le sfide del mercato e l evoluzione tecnologica impongono miglioramenti continui. Ovvero, ora che le abitudini di investimento stanno cambiando, l offerta del Tesoro deve saper evolvere per non perdere, anzi per premiare la fiducia dei risparmiatori. Ci auguriamo che questo progetto apra una nuova stagione con gli investitori privati, attraverso un rapporto più diretto e più vicino ai nuovi bisogni di informazione e di tutela del risparmio privato, ha auspicato Maria Cannata. Un progetto innovativo questo in fase di definizione, ambizioso e consistente negli obiettivi. Che, naturalmente, nel corso dello stesso seminario ha visto pure il commento di Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana. Siamo molto felici dell idea del Tesoro di effettuare il collocamento diretto di titoli di Stato sul Mot - ha affermato -. Si tratta di un innovativo progetto che sottolinea la concreta attenzione del Tesoro per tutti gli investitori, anche privati, che potranno investire in modo diretto e immediato in strumenti di così alto interesse e diffusione. Ha continuato poi a spiegare che questo è il primo passo di una collaborazione più ampia che prevede nuove attività pure nell ambito dell educazione finanziaria. Ma non solo: L iniziativa - ha continuato l amministratore - rappresenta un importante riconoscimento del lavoro svolto da Borsa Italiana in questi anni che ha reso il Mot il più grande mercato retail telematico di obbligazioni e titoli di Stato in Europa sia per contratti conclusi che per controvalore scambiato. Il Mot è il più grande mercato telematico in Europa di obbligazioni e titoli di stato Il Mercato dei titoli di Stato e delle obbligazioni - Mot - è l unico mercato regolamentato italiano dedicato attraverso i suoi due segmenti DomesticMot ed Euro- Mot alle negoziazioni di titoli di Stato italiani ed esteri, obbligazioni bancarie e corporate sia domestiche che internazionali, titoli sovrannazionali e asset backed securities. Basta qualche numero per darne la misura. Nei primi dieci mesi di quest anno sul mercato Mot di Borsa Italiana sono stati conclusi contratti per un controvalore pari circa a 154 miliardi di euro. Non per nulla, il mercato Mot si conferma il più grande mercato retail elettronico in Europa sia per contratti conclusi che per controvalore scambiato.

7 Banche & Finanza 7 A difesa dei valori fondanti del Credito Cooperativo Bcc S.Vincenzo dè Paoli di Casagiove supporta la comunità ma è anche un forte punto di aggregazione Le Banche di Credito Cooperativo uniscono due identità distinte, sia pur non rivali: quella del mercato, dove i soggetti operano accettandone le regole, e quella della socialità, dove l ente genera esternalità positive a vantaggio dell intera collettività. Questa duplice natura rende le cooperative di credito una realtà difficile da spiegare e complessa da governare. La storia ultracentenaria del Credito Cooperativo bene illustra che qualora una delle due identità sia stata preferita all altra, la Cooperativa ha vissuto momenti di grande declino ed emarginazione, definendo tacitamente che l equilibrio tra queste due identità rappresenti la chiave del successo della Cooperativa stessa. Riuscire a tenerne l equilibrio rappresenta la strategia da seguire nei prossimi anni. Mentre la banca commerciale dà valore al mercato, la banca di Credito Cooperativo passa dal mercato a valori quali la Mentre la banca commerciale dà valore al mercato, la banca di Credito Cooperativo passa dal mercato a valori quali la mutualità, governance democratica, reciprocità, fraternità, autonomia e indipendenza mutualità, governance democratica, reciprocità, fraternità, autonomia e indipendenza. Tutti questi valori rappresentano i principi regolativi a fondamento dell impresa cooperativa. Anche la Bcc di Casagiove ha saputo dimostrare di essere intimamente legata allo sviluppo solidale della Provincia, consentendo uguali opportunità anche a soggetti privi di adeguate condizioni economiche e, pertanto, poco competitivi a livello di mercato. In questi ultimi anni, che hanno visto l economia globale entrare in una recessione economica senza uguali, la Bcc di Casagiove ha continuato a seguire la sua mission : quella di aiutare e supportare la propria comunità. Alla luce di quanto citato, nella piena consapevolezza del forte ruolo sociale ricoperto dalla Bcc nel territorio, è difficile comprendere le ragioni che hanno spinto la classe politica a voler fortemente penalizzare le cooperative, e quindi le Bcc in quanto tali, con la nuova manovra fiscale. Quest ultima manovra prevede un aumento della tassazione del 10% per gli utili accantonati a riserva per tutte le cooperative. Ciò senza alcuna considerazione sui risultati conseguiti dalle Bcc anche in termini di impiego: a giugno gli impieghi delle Bcc erano cresciuti del 5,5% rispetto all 1,2% delle Banche tradizionali che meno delle Bcc si sono occupate al sostegno dell Economia. In questo periodo di crisi le Bcc hanno fatto da argine rispetto alla crisi dispiegando appieno la propria funzione anticiclica: hanno sostenuto produzione ed occupazione, credito e prossimità ai territori e hanno trattenuto fiducia, energie Valentino Grant, presidente Consiglio di Amministrazione e capacità progettuali, consentendo che non si disperdessero, ma si capitalizzassero verso il futuro. La Bcc di Casagiove, oggi come nel passato, non vuole perdere questa opportunità di confermare la propria natura di Banca differente, di Banca con un anima e continuare il suo percorso, già lungo di 90 anni, verso quell obiettivo comune che la vede come promotrice instancabile dello sviluppo economico e sociale della propria comunità, rafforzando allo stesso tempo la propria identità di impresa cooperativa. Per poter accrescere la propria capacità di contagio nella nostra Provincia, la Bcc di Casagiove deve far crescere la propria dimensione, oggi troppo grande per Casagiove ma non sufficientemente grande per la Provincia. L area di competenza, assegnata alla Bcc di Casagiove, è rappresentata da 15 Comuni, con una popolazione di circa 270mila abitanti e con quasi 100mil famiglie: area abbastanza omogenea con una sua compattezza geografica salvo alcuni comuni marginali che propendono verso la Provincia di Benevento. La compagine sociale è composta da soci, naturalmente con oltre la metà concentrati su Casagiove. La clientela, anche se in numeri diversi (9.242) rispetta le stesse proporzione indicate per i soci tra Casagiove (3.471) e gli altri comuni. L opportunità di orientare la propria politica di intervento oltre i confini consolidati e tradizionali per una crescita e un coinvolgimento più ampio del territorio porta a riflessioni semplici e quasi elementari: la Bcc deve avere competenza anche in aree con insediamenti industriali: non può essere specificatamente sospinta verso le piccole e medie imprese o esclusivamente verso le famiglie. Coscienti di tutto ciò, il progetto di crescita prevede un piano di sviluppo il cui obiettivo primario è la centralità del socio. Banca, dunque, che non è solo istituto finanziario ma anche punto di aggregazione.

8 8 Banche & Finanza Recupero crediti per banche e finanziarie In quest ambito opera dal 1992 Starcredit, che gestisce annualmente circa 250mila posizioni In questo momento storico nel quale le banche e le società finanziarie sono aggredite dai mercati che le costringono a continue ricapitalizzazioni, uno strumento che potrebbe garantire un maggiore cash flow è il ricorso a consolidate società di recupero crediti. Opera in questo settore da quasi vent anni (il traguardo lo taglierà nel 2012) Starcredit, fondata nel 1992 da Massimo Nocera che oggi la guida da amministratore in cordata con il socio Carlo Giordano. Sin dagli inizi orientata al recupero credito per conto di istituti di credito e finanziarie, Starcredit ha da sempre affrontato il suo settore con soluzioni d avanguardia: È stata la prima società ad avere reti dedicate per i diversi settori finanziari - spiega Nocera -. Ciò ha consentito una maggiore professionalizzazione e focalizzazione dei funzionari esterni, che sono formati nel proprio settore operativo: dal leasing al credito al consumo, dal factoring al settore commerciale. Un approccio che ha consentito di consolidare importanti percentuali di successo: dall 80 al 90% sui crediti a giorni di arretrato; attorno al 60% sui crediti vantati da oltre 6-7 mesi; circa il 30/40% per le posizioni post-contenzioso. La specializzazione dei professionisti che operano in Starcredit consente di soddisfare le società mandanti, ma anche di dare consulenza ai clienti/debitori, privati o aziendali, rendendoli edotti su ciò che potrebbe generare Massimo Nocera il persistente mancato pagamento e proporre soluzioni che più si attagliano alla loro situazione economica e patrimoniale. Come per esempio rinegoziazioni, messa a disposizione dei cespiti, accodamento delle rate o canoni, ipotesi di saldo e stralcio. Linea guida di tutta l attività ed elemento che distingue Starcredit nel settore è il rigoroso rispetto di tutte le normative vigenti in materia di privacy, e antiriciclaggio, sottolinea l amministratore. Una puntuale osservanza del codice deontologico che l ha portata ad essere anche tra i soci fondatori di Unirec, l associazione che riunisce le realtà di settore, caratterizzata da severi criteri di selezione in riferimento ai requisiti morali e patrimoniali per l adesione. Con tre sedi operative, il quartier generale a Napoli e filiali a Roma e Firenze, Starcredit conta 130 collaboratori, segue recuperi credito in tutta Italia e nel 2012 ha in programma l apertura di una sede anche a Milano, anticipa Nocera. Cerchiamo di essere l occhio vigile dei nostri committenti sul territorio - prosegue il direttore dell area leasing, Francesco Minutolo -, fornendo indicazioni in fase di valutazione delle richieste di finanziamento. Negli ultimi mesi la società ha ulteriormente affinato il suo sistema operativo. Stiamo sperimentando la sinergia Phone collection & Home collection che - aggiunge il professionista - riteniamo utile ad abbattere i tempi morti delle procedure Carlo Giordano meccanizzate. In pratica, si procede ad una lavorazione contemporanea delle posizioni affidate. Questo sistema - sottolinea Nocera - permette di avere una continuità d intervento, riducendo i tempi morti che possono incancrenire il credito e permettendo di avere un reale monitoraggio della situazione patrimoniale del cliente/debitore. I crediti sono vantati sempre più anche dalle aziende commerciali. Ed è proprio per rispondere ad una domanda crescente che Starcredit ha potenziato la sua attenzione nei confronti di questa realtà, pur mantenendo il rapporto costante con banche e finanziarie. Starcredit gestisce annualmente circa 250mila posizioni ed è per questo che seleziona giovani disposti a diventare consulenti del credito, motivati da un lavoro che richiede mobilità piuttosto che sedentarietà. Ed è proprio così che è cominciata la scommessa imprenditoriale di Nocera, che lo vedeva impegnato in prima linea nella gestione del recupero Homecollection. Serietà professionale, credibilità e passione sono stati, e sono, gli elementi fondamentali della nostra crescita costante, conclude l amministratore Nocera.

9 Banche & Finanza 9 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Un ovazione per la nuova Banca del Cilento e Lucania Sud nell ultima assemblea dei soci a Vallo della Lucania: su 876 voti, tra presenze e deleghe, una maggioranza schiacciante di 871 consensi a favore della nuova creatura del Credito Cooperativo del Mezzogiorno, tre i voti contrari, due le astensioni. Un percorso di un anno per arrivare ad un istituto di credito cooperativo che raggruppa un territorio vasto con competenze in tre regioni, Campania, Basilicata e Calabria, quattro provincie, Salerno, Potenza, Matera e Cosenza, tra due mari, dal Tirreno allo Ionio. Questo anche il senso del nuovo, nell iconografia due monti in verde, a rappresentare i due parchi nazionali, quello del Cilento e Vallo di Diano e quello del Pollino, i due mari, il sorriso dei soci, considerate le potenzialità del nuovo istituto di credito cooperativo. E stato più volte affermato, nel corso della pianificazione e dei preparativi all assemblea, che questo territorio ripercorre quello dell Antica Lucania, un comprensorio omogeneo per tradizioni e cultura, una community con tipologie etnologiche pressoché identiche. La storia della Banca del Cilento e Lucania Sud comincia nel settembre, ottobre dello scorso anno: un incontro tra l ex Presidente della Banca del Cilento, Franco Chirico, il Direttore Generale Ciro Solimeno, il Presidente, Nicola Cantisano, e il Vicepresidente Carmine Marandola, della Banca Lucania Sud, cominciano a tracciare un percorso che ha poi condotto alla fusione per incorporazione. Il rispetto di Basilea 3, la necessità di crescere, l aspirazione ad offrire servizi bancari nuovi ed efficienti per le comunità locali, queste le ragioni di quel primo incontro. Da quel momento in poi, tutte le attività compiute dalle due banche si sono indirizzate a un monitoraggio costante per indagare e definire la situazione economico-patrimoniale. Queste attività portano, a fine marzo, alla redazione del Piano di fusione per incorporazione tra la Banca del Cilento e la Banca della Lucania Sud, approvato dal CdA della Banca del Cilento, l istituto di credito cooperativo che ha pianificato e condotto l intera operazione. In questo documento, la Banca del Cilento ha illustrato gli obiettivi che si intendevano conseguire con l operazione, i vantaggi e i costi. Cominciava a nascere, in quel periodo, il nuovo modello di istituto di credito cooperativo. Per la nuova banca, la relazione metteva in atto e portava avanti una serie di elementi informativi, ritenuti poi adeguati dalla Banca d Italia, quanto alla situazione tecnica, alla struttura organizzativa, alle procedure informatico-contabili e al personale, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, con particolare riferimento al relativo costo. Nel piano di fusione, un attenzione particolare all analisi del relativo rischio creditizio, analisi condotta sul piano dell indagine contabile ed andamentale del portafoglio crediti, cosa già effettuata dalla Federazione Campana, unitamente ad un sistema di analisi a campione delle principali posizioni, condotta sempre da personale esperto della Federazione. L analisi conduceva a definire un importo possibile delle sofferenze delle due banche al 31dicembre 2011, le prove di stress su questo dato fecero considerare compatibile questo dato rispetto alla condizione complessiva della nuova banca fino. Il 19 giugno di quest anno, si insediava il nuovo consiglio di amministrazione della Banca del Cilento, il neopresidente Francesco Castiello, con la maggioranza assoluta del CdA, chiese alla Banca d Italia una sospensione del progetto di fusione per ulteriori approfondimenti, nel rispetto del principio della sana e prudente gestione del credito. Accolta la sospensione dalla Banca d Italia, il nuovo CdA pretese una nuova verifica della Federazione Campana, verifica che venne svolta nei primi quindici giorni di luglio di quest anno e fu condotta sulla base di criteri più selettivi e stringenti, evidenziando scritturazioni a sofferenze maggiori, confermando in sostanza le stime fatte in precedenza, nonostante il peggioramento della situazione congiunturale dovuta alla crisi economica generale in atto. Da undici sportelli, arriviamo a diciassette. Avere conquistato, in un colpo solo, sei sportelli, è un passo di decisiva importanza queste le dichiarazioni a caldo del presidente della nuova Banca del Cilento e Lucania Sud, Francesco Castiello. Una banca che prende sostanza e amplia lo spettro dell offerta finanziaria alle imprese di una vasta comunità locale. L operazione continua il presidente Castiello consente di allargarci in un territorio nel quale la consorella assorbita faceva affidamenti prevalentemente verso le famiglie, noi, come Banca del Cilento, facevamo fidi, affidamenti di crediti, prevalentemente a favore delle imprese, quindi vi è questa complementarietà che permette di orientare uno sviluppo omogeneo. Il futuro della nuova banca sarà il finanziamento dello sviluppo locale, in particolare le piccole e medie imprese, che si trovano nelle aree d insediamento produttivo nei due territori, quello del basso Cilento e quello della Basilicata e dell alta Calabria. La sfida, superato il passaggio della fusione con le deliberazioni delle assemblee sociali, a meno di una settimana l una dall altra, prima la Banca Lucania Sud, il primo novembre, poi la Banca del Cilento, lo scorso 5 novembre, è ora quella di organizzare e rendere omogeneo i servizi sul territorio. Il nuovo modello di gestione prevede cinque settori territoriali afferma il direttore della Banca del Cilento e Lucania Sud, dottor Ciro Solimeno due in più rispetto a quanti ne avevamo in precedenza: il primo settore, Vallo Pedemontana, raggruppa le due filiali di Vallo della Lucania e quella di Futani, il settore due, Vallo Zona Mare Centro, le filiali di Omignano, Casal Velino, Acciaroli e Perito, il settore tre, Vallo Zona Mare, le filiali di Sapri, Camerota, Maratea e Scario. A questi tre settori se ne aggiungono altri due nuovi: il settore quattro, la Zona del Mercure, con le filiali di Viggianello, Francavilla e San Severino Lucana, il settore cinque, il Sinni, con le filiali di Senise, Colobraro e Valsinni. L organigramma della nuova Banca del Cilento e Lucania Sud Il 25 febbraio 2011, la Federazione Campan ha proposto alla Banca del Cilento la pianificazione delle operazioni da svolgere per giungere a convocare, nelle due banche interessate, le assemblee straordinarie per la decisione finale sulla fusione a partire dalla metà di ottobre in poi e giungere all avvio operativo della nuova Banca dal primo gennaio Tra il 14 e il 31 marzo 2011 la verifica a distanza sulla situazione creditizia di tipo informatico accedendo direttamente agli archivi informatici della consorella. E stata così effettuata una prima attività di indagine e classificazione delle posizioni di credito, un intervento è risultato propedeutico all analisi sul campo, realizzato poi nel mese di luglio. Tra fine marzo e inizio aprile, la consulenza verbale all allora presidente, avvocato Franco Chirico, sulla possibilità di non procedere al rinnovo delle cariche sociali in scadenza, e far operare gli organi in scadenza in prorogatio, fino alla fusione. Questa eventulità venne esclusa. A fine giugno si è ulteriormente proceduto con le verifiche sulla situazione creditizia di tipo informatico accedendo agli archivi informatici della consorella. Nei giorni 7, 8 e 11 luglio, l intervento presso la sede di Francavilla sul Sinni della Banca Lucania Sud per accertare, a campione, se i rapporti creditizi risultavano classificati a voce propria. La settimana successiva, si è proceduto alla redazione degli elenchi delle posizioni analizzate con l indicazione delle relative classificazioni ritenute corrette. Contestualmente è stato inviato a mezzo di posta elettronica la documentazione prodotta all indirizzo del Direttore e della Segreteria della Banca del Cilento. Il 2 settembre 2011, la Federazione è intervenuta presso la Banca del Cilento per ricalibrare la tempistica degli adempimenti da effettuare a seguito dell autorizzazione della Banca d Italia, avvenuta il 10 agosto 2011, in modo da permettere il rispetto del programma iniziale, già stabilito in data 25 febbraio 2011, e la decorrenza degli effetti dell operazione dal primo gennaio 2012, con definizione dell aggiornato percorso temporale per l espletamento delle connesse incombenze.

10 10 Banche & Finanza Attenzione allo sviluppo dell area in cui è insediata La Banca del Crotonese è nata nel 2003 dalla fusione di due Bcc, conta sei filiali tra le province di Crotone e Cosenza. Da sempre fornisce servizi alle famiglie e alle aziende del territorio Ottavio Rizzuto, presidente della Banca del Crotonese Ci sono vivacità, impegno, voglia di fare e di crescere insieme ai soci e ai clienti nelle parole del presidente della Banca del Crotonese Ottavio Rizzuto, che racconta di una struttura bancaria fortemente legata al suo territorio, piccola ma agguerrita, che si sta dimostrando realtà capace di supportare la crescita economica dello stesso. La Banca del Crotonese, nata nel 2003 dalla fusione di due Bcc (una delle quali attiva già da 50 anni), conta sei filiali, cinque nella provincia di Crotone e una nella provincia di Cosenza, per un totale di 35 dipendenti. Cinque risorse, tutte provenienti dal territorio e neolaureate, sono state assunte proprio nell ultimo anno, a dimostrazione di un attenzione sempre capillare nei confronti dello sviluppo dell area nella quale la banca è insediata. I valori fondanti della Banca del Crotonese, spiega il direttore generale Giampiero Gallo: Sono quelli classici del credito cooperativo, in termini di mutualismo, cooperazione, trasparenza nella gestione bancaria e assistenza alla clientela, per favorire la crescita del territorio. Lo slogan della banca è, da questo punto di vista illuminante: insieme per il bene comune. La banca, che fornisce servizi e prodotti a una clientela privata e alle aziende (con una uguale ripartizione degli impieghi), ha in progetto di radicarsi sempre più nel territorio, un ambito complesso e articolato, ma anche con potenzialità e opportunità economiche. Nei primi nove mesi del 2011 la Banca del Crotonese è cresciuta con gli impieghi di circa 4 milioni di euro (+7%); il piano strategico dell istituto, , prevede l apertura di una filiale anche nella città di Crotone, in modo da assistere meglio le aziende che ruotano attorno a questa sede e di espandere il bacino d utenza. L apertura della sede di Crotone, spiega il presidente Ottavio Rizzuto: Chiude un circuito territoriale che al momento vede le filiali disposte a macchia di leopardo, una raffigurazione figlia dell origine della banca da due altre realtà. Noi vogliamo essere presenti laddove il cliente vive e lavora e la città di Crotone rappresenta il centro di interessi economici e finanziari più importante del territorio ove la banca opera. L intenzione è quella di continuare a rivolgerci sempre più, come accennato, alle famiglie e agli operatori economici di media e piccola dimensione. I nostri parametri sono restrittivi in termini di fido massimo concedibile, proprio per destinare più risorse possibili a tale tipologia di clientela. Riusciamo a essere efficaci in questa selezione perché crediamo che il radicamento sul territorio e la conoscenza delle persone siano fondamentali. Proprio la conoscenza diretta è un plus, che associato ai moderni sistemi di valutazione creditizia ci fa procedere con prudenza e fiducia nell erogazione dei servizi. Con una politica accorta di conoscenza, trasparenza e attenzione al cliente, la banca si sta muovendo, pur in un periodo burrascoso per i mercati, allargando il proprio business: sono infatti cresciuti i clienti sia privati che le aziende. Il futuro? È costellato di impegno, sempre nel solco della riorganizzazione attuata da qualche anno. Il piano strategico che viene redatto in questi mesi, relativo al , ha come punto nodale, come detto, l apertura di una filiale a Crotone. Inoltre, prosegue il direttore Gallo: Stiamo lavorando per diminuire l incidenza del credito deteriorato e ci applichiamo, grazie all impegno quotidiano di tutti i nostri collaboratori, per poter partecipare attivamente alla crescita del territorio, che possedendo dei punti di forza quali la presenza del turismo e delle fonti energetiche non ha che da crescere con opportuni investimenti. In quanto banca di credito cooperativo, desideriamo infine continuare a comprendere le necessità della clientela e servirla a 360 gradi con operazioni di cross selling, avendo a cuore in primis le esigenze dei nostri soci. Diffusione delle filiali della Banca del Crotonese

11 Banche & Finanza 11 BANCA CARIME / Vicina all economia delle regioni meridionali, in attesa della ripresa auspicata Sostegno attivo alle aziende e ai giovani Contenute al minimo possibile le ripercussioni sul costo dei finanziamenti In un quadro economico-finanziario molto complicato e difficile, Banca Carime, che pure ha visto aumentare lo stock del credito problematico, ha continuato ad assistere l economia delle regioni meridionali facendo registrare una crescita degli impieghi che a settembre si manteneva ancora al livello del 4% rispetto al Così il direttore generale, Raffaele Avantaggiato, certifica il ruolo di banca del territorio che caratterizza l istituto di credito. Le inevitabili ripercussioni sul costo dei finanziamenti per i clienti prenditori aggiunge sono state contenute al minimo possibile, accettando un ulteriore compressione dei margini economici per la banca. Analizzando le caratteristiche delle imprese che nel territorio meridionale possono guardare, nonostante tutto, con tranquillità il tanto atteso ciclo di ripresa, il direttore sottolinea come la nostra realtà produttiva si è via via caratterizzata per la presenza di settori ad alto contenuto di innovazione: le energie rinnovabili, l agro alimentare di qualità, le prime applicazioni delle nano tecnologie, l aerospaziale, la meccatronica, il trattamento dei rifiuti. Il comparto produttivo più avanzato consoliderà gradualmente le sue posizioni ; nei settori più tradizionali emergeranno le imprese dotate di solidi mezzi patrimoniali e di strategie adeguate. Processi di concentrazione e di ulteriore polarizzazione, prosegue, sono già riscontrabili anche nel settore del commercio, soprattutto in riferimento alla grande distribuzione. Un processo in cui gli imprenditori del territorio giocano un ruolo fondamentale, per capacità organizzative e vision. I campioni non ci mancano, sottolinea infatti il manager, e credo che l imprenditoria sana del Sud abbia caratteristiche ampiamente positive, tanto da riuscire ad affermarsi anche in contesti competitivi molto difficili. L auspicio è che i migliori possano essere d esempio e che attraverso un laborioso lavoro di concertazione tra privato e pubblico, Raffaele Avantaggiato, direttore generale di Banca Carime tra mondo dell istruzione e della ricerca e mondo delle imprese banche incluse si raggiunga una massa critica tale di know how, di innovazione, di coraggio imprenditoriale, di intelligenza sociale e di consapevolezza dei propri mezzi, che il Meridione ha in abbondanza, da generare la voglia e l entusiasmo dell intraprendere, per fare in modo che si irrobustisca il tessuto connettivo della nostra economia. È perciò che il direttore spera che sia definitivamente abbandonata la distribuzione a pioggia delle risorse pubbliche, perché questo processo deve essere sostenuto da politiche adeguate e da direttive strategiche coerenti, concentrando le risorse su un numero ristretto di priorità. Uno sguardo di prospettiva che Banca Carime sostiene preoccupandosi anche di costruire un rapporto particolare con i giovani, che per noi sono un valore importante ed assoluto, contribuendo alla loro educazione finanziaria e ad un approccio etico alla finanza e all economia. Da 4 anni siamo presenti con un progetto di informazione e L agenzia centrale di Bari programmi didattici dedicati nelle scuole di ogni ordine e grado delle Regioni in cui opera, evidenzia il direttore, lavorando da tempo a stretto contatto con le istituzioni scolastiche regionali, provinciali e nazionali. Il dovere sociale di contribuire a far crescere il livello culturale delle comunità di cui facciamo parte è iscritto nel nostro Dna di banca del territorio, sottolinea Avantaggiato, che cita con orgoglio, tra le tante iniziative, l adesione di Banca Carime ad un programma di educazione finanziaria promosso dalla Regione Calabria e dall Abi, che ha fra i suoi obiettivi anche quello di far comprendere ai giovani il valore della legalità. Gli sportelli dell istituto hanno poi a disposizione una vasta gamma di prodotti pensati per loro ed in funzione di un sano e lungimirante risparmio, che oggi è ancora la vera forza del nostro sistema, conclude il direttore. Con uno di questi prodotti, I want to be, Banca Carime ha vinto anche l Innovation Award di Milano Finanza. BCC MONTE PRUNO / Numeri in crescita per la banca che vanta ad oggi soci Coerenza, rispetto e uniformità nel rapporto con la clientela. Con i giovani in primo piano Michele Albanese, direttore generale Risultati raggiunti grazie a iniziative orientate alle famiglie e alle imprese valori, quelli solidi che I permettono sviluppo, crescita, supporto. È questo che conta per la Bcc Monte Pruno di Roscigno e di Laurino. E tutti i risultati raggiunti sono il frutto di strategie mirate, iniziative e servizi orientati alle famiglie, ai giovani, alle imprese, nonché convenzioni importanti improntate esclusivamente sui valori autentici. Coerenza, amicizia, rispetto: è un modo inedito di fare banca questo della Banca Monte Pruno, peraltro ponendo al centro della sua azione anzitutto i giovani e il loro futuro. Ma partiamo dall inizio. Coerenza, ecco un cardine dal qualche non si può prescindere se si vuole investire nello sviluppo. Lavoro in questo ambito da trent anni - dice il direttore generale Michele Albanese - e ho notato come, negli ultimi anni, anche la normativa specifica di settore sia sempre più improntata a criteri di coerenza e uniformità sia nel rapporto con la clientela, sia nel rapporto con le istituzioni di vigilanza che con le controparti bancarie. Il valore dell amicizia è un altro pilastro della Banca Monte Pruno e per le Bcc in generale, intente a raggiungere la denominazione di Bancamica, che è anche il nome della rivista online di Banca Monte Pruno. Stesso discorso per il rispetto: È un ingrediente essenziale per ognuno di noi, in particolare se si fa parte di una squadra dove si lavora insieme. A mio avviso il raggiungimento di un risultato passa anche attraverso il rispetto, afferma il presidente Filippo Mordente. Nel parlare di rispetto viene facile collegarsi alla valorizzazione dei giovani, un tema focale per la Banca Monte Pruno, in un territorio ricco di leve, ma costretto a fare i conti con le cosiddette fughe di cervelli. La nostra società è diventata sempre più dura - spiega il direttore generale - e le risorse tendono a diminuire, così per garantire la continuità si concede poco spazio alle nuove leve, che per Un modo inedito di fare banca questo della Banca Monte Pruno di Roscigno e di Laurino. Con progetti e iniziative mirate alle esigenze del territorio, in particolare per i giovani e il loro futuro mancanza di esperienza e di opportunità potrebbero non assicurare il rendimento richiesto. Al contrario i giovani devono poter esprimere il proprio parere e le proprie idee, farsi portavoce e realizzatori in prima persona di progetti e di iniziative, imparare sul campo cosa significa proporre, condividere e realizzare. Da qui il via all associazione Giovani Monte Pruno, gestita appunto da giovani di età inferiore a 35 anni, figli e/o nipoti di soci e clienti della banca, che si occupa di tematiche giovanili, sia a carattere sociale e di divertimento, sia su argomenti più importanti e profondi. Il progetto - sottolinea il presidente Mordente - ben si lega al tema del rispetto, ovvero stare insieme, condividere idee di interesse comune, realizzare insieme un progetto sono elementi che possono verificarsi solo con il comune senso del rispetto altrui, delle istanze di ciascuno e dei pensieri proposti. La politica della Banca Monte Pruno, improntata su valori alti, non manca di dare i suoi frutti, mettendo a segno tutti numeri in crescita. A settembre di quest anno la raccolta totale ha raggiunto i euro, mentre gli impieghi sono stati pari a , i titoli di proprietà , il patrimonio , l utile (con stima a fine anno). Il tutto per una banca che vanta soci. Diversi i prodotti e le iniziative mirati alle esigenze del territorio, soprattutto per i giovani. Ad esempio, dopo l adesione al Protocollo d intesa finalizzato a favorire la concessione di finanziamenti a giovani studenti, è stato sottoscritto, sempre in collaborazione con il ministero della Gioventù e l Abi, un accordo che consente l accesso al credito, per l acquisto della prima casa, a favore delle giovani coppie o dei nuclei monogenitoriali. E, ancora, nel Progetto di Marketing è stato definito un pacchetto di prodotti in grado di soddisfare le esigenze della clientela giovanile dedita all attività imprenditoriale (come un conto corrente business a condizioni favorevoli). Due però i progetti principali rivolti al target dei giovani imprenditori: Shell Inventa Giovani, un programma che ha proposto attività di formazione specifiche per giovani tra 18 e 35 anni domiciliati in Basilicata, e il percorso Giovani Imprenditori in collaborazione con SeF Consulting, la società di formazione del Credito Cooperativo. Numerose le altre iniziative, dagli stage all organizzazione di eventi e incontri per le nuove generazioni.

12 12 Banche & Finanza BCC CENTRO CALABRIA / Una realtà che ha soci, 7 sportelli e 50 dipendenti Offrire una presenza creditizia di qualità ed essere un interlocutore solido e capace La banca presta anche servizio di tesoreria per numerosi comuni Nel 2011 ha tagliato il traguardo dei primi vent anni d attività e può dire di essere diventato un solido attore economico del territorio, rivolgendo ad esso non solo tutti i suoi servizi finanziari, ma anche parte del suo utile di bilancio. Si presenta così oggi la Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria, che divenne operativa nel giugno del 1991 a Cropani, in provincia di Catanzaro, per volontà dei primi 160 soci. Siamo nati nel Sud del Sud in un momento in cui tutto il sistema bancario meridionale si è trovato in crisi, con l obiettivo di contribuire alla crescita economica e sociale della comunità locale, sottolinea il presidente, Giuseppe Spagnuolo. Una realtà che ha saputo da subito reagire, investire con oculatezza ed allargare ben presto il proprio raggio d azione. Oggi conta circa soci, ha 7 sportelli di cui 2 a Catanzaro, 2 a Lamezia Terme e gli altri diffusi nella provincia, che copre quasi interamente. Con 50 dipendenti, la Bcc Centro Calabria ha una raccolta di circa 170 milioni di euro ed impieghi per circa 120 milioni. Profondamente ancorata alla propria missione di essere banca del territorio, l istituto di credito in questa congiuntura difficile ha continuato a erogare credito alle imprese e alle famiglie, evidenzia il presidente. Lo ha fatto con disponibilità, ma anche con oculatezza, tanto che il rapporto tra sofferenze nette ed impieghi è in linea con la media italiana e al di sotto di quella regionale. Certo, ammette, Spagnuolo, fare Giuseppe Spagnuolo, presidente della Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria impresa in Calabria è difficile e fare banca lo è ancora di più, ma la nostra Bcc non si è mai scoraggiata. L obiettivo è dare una presenza creditizia di qualità, efficiente; essere un interlocutore solido e capace, aggiornato rispetto ai servizi più innovativi che possano sostenere il tessuto produttivo e le famiglie. Perciò, evidenzia il presidente, siamo pienamente inseriti, attraverso la Federazione calabrese delle Bcc, nel sistema nazionale del Credito Cooperativo, condividendone valori e strategie. La Calabria è una Regione che ha bisogno di un Credito Cooperativo efficiente che possa essere lievito dello sviluppo economico e sociale delle comunità locali, nella logica del mutualismo e della solidarietà. In questi vent anni, prosegue, crediamo di aver contribuito ad un processo che è andato in questa direzione, valorizzando le relazioni interpersonali, sostenendo economicamente le imprese meritevoli, le famiglie, gli enti, le associazioni, i giovani, dimostrando di poter coniugare l attenzione al territorio con una gestione efficiente dell impresa banca. La Bcc Centro Calabria presta servizio di tesoreria per numerosi Comuni, una Comunità montana, Consorzi di bonifica e, in pool con l Istituto Centrale Banche Popolari, gestisce la tesoreria dell Arcea, l Istituto regionale che provvede alle erogazioni comunitarie in agricoltura. Insieme ad altre Bcc italiane è impegnata, inoltre, nel progetto di assistenza tecnica e formazione al credito cooperativo argentino. L attenzione alla compagine sociale non è solo in termini meramente economici, poiché fa parte dello stile del credito cooperativo intervenire sul patrimonio storico-culturale dell area in cui opera. Tra le diverse iniziative che la Bcc Centro Calabria ha sostenuto in questi anni, vi è stata la valorizzazione di un nome di spicco del teatro sintetico futurista, il cropanese Alfonso Dolce. L Istituto di credito ha pubblicato tutte le sue opere La Calabria è una regione che ha bisogno di un Credito Cooperativo efficiente, che possa essere lievito dello sviluppo economico e sociale delle comunità locali, nella logica della solidarietà teatrali e ha organizzato un seminario di studi sulla sua figura, promovendo poi la rappresentazione dei suoi testi sia in regione che a Roma. Innumerevoli poi i finanziamenti destinati al recupero di opere d arte (è stato anche rifatto il pavimento della Insigne Collegiata S. Maria Assunta di Cropani e restaurate diverse tele) e all assistenza alle famiglie bisognose, attraverso le attività delle parrocchie del territorio.

13 Banche & Finanza BCC AGRIGENTINO / La banca, nata a inizio 2008, serve clienti In prima linea con famiglie, giovani e aziende Tra le varie iniziative in corso, quella con Caritas di Agrigento per il progetto Mediocredito EticoSociale e il concorso Risparmiare da giovani U na banca giovane, perché operativa di fatto da non più di tre anni, ma anche perché rappresentata da un team di dipendenti che si aggira attorno ai 30 anni di età, come pure per i soci intorno ai 40 anni. Una banca giovane soprattutto nelle idee e nei progetti al servizio del territorio. È presto fatto l identikit della Bcc Agrigentino, con inizio e apertura al pubblico del primo sportello a gennaio È oggi la conferma di un impegno sul territorio che non manca di dare frutti positivi tutti i giorni e di vedere l istituto di credito in prima linea a fianco delle famiglie, dei giovani, delle imprese. È la testimonianza di un ulteriore successo del modello Credito Cooperativo e di una tradizione che si identifica come presenza puntuale e concreta sul territorio, fatta di valori, cultura, strategie. Questi i meriti, mission imprescindibile, per la Bcc Agrigentino. A darne atto gli stessi numeri messi a segno, visibilmente in crescita. Partita con una raccolta bancaria che nel 2008 era a quota 18 milioni e 158mila euro, è arrivata al 2010 con un risultato più che raddoppiato, pari a 39 milioni e 461mila euro. Quanto agli impieghi, 8 milioni e 654mila euro nel 2008, 15 milioni e 913mila nel 2009 e 23 milioni e 69mila nel Aumentato in questi tre anni di vita pure il numero dei soci, dai del 2008 ai del È presente sul territorio con due sedi, la principale ad Agrigento e quella distaccata a Grotte, per servire oltre clienti. Insomma, un istituto di credito ambizioso che, in un momento di crisi come quello attuale, ha saputo muoversi con destrezza, forte peraltro del supporto determinante per la sua nascita da parte della Cassa Rurale di Treviglio. Sin dallo stato progettuale questa è stata la banca tutor che ha accompagnato la Bcc Agrigentino nella fase di start up. Guardare al futuro consapevolmente è il pilastro sostanziale su cui è calibrata l azione concreta della Banca di Credito Cooperativo di Agrigento. Nella situazione di crisi che viviamo quotidianamen- te - dice il direttore generale Giuseppe Parrinello - con diversi effetti sui rapporti di lavoro, sul reddito disponibile delle famiglie e sulla capacità di risparmio per il domani è fondamentale per una banca pensare al futuro in termini nuovi e in questa chiave dare supporto alla propria clientela, dalle famiglie ai giovani, alle imprese e al territorio nel complesso. In questo senso ritengo che la Bcc Agrigentino, con la sua natura giuridica e mutualistica, sia un interlocutore principale nella provincia. La Bcc Agrigentino aderisce al protocollo d intesa Terramica, formalizzato lo scorso 11 novembre tra Confindustria Agrigento, Cciaa di Agrigento e alcuni Comuni della Provincia, oltre alle principali organizzazioni sindacali, in merito a un conto denominato start up e destinato alle imprese di nuova costituzione con costi e imposta di bollo azzerati. Né manca l attenzione al mondo dei Confidi e a strumenti agevolativi messi a disposizione delle imprese. È il caso dei prestiti al commercio agevolati ai sensi della legge regionale 32/2000 e le garanzie gratuite rilasciate a valere della legge 662/96 con fondi gestiti dal mediocredito centrale. Una convenzione impor- tante è quella con la Caritas di Agrigento per il progetto Microcredito EticoSociale, il concorso Risparmiare da giovani. Si tratta di un iniziativa peculiare, con l obiettivo di sensibilizzare gli studenti delle scuole medie ed elementari sulla funzione e sul valore etico sociale del risparmio. Invece, tra i prodotti per le famiglie spicca il Conto Tricolore, promozione inaugurata in omaggio ai 150 anni della Repubblica Italiana, riservata a chi decide di sostituire il suo conto corrente, intrattenuto presso altra banca di credito ordinario, con uno acceso presso la Bcc Agrigentino. Inaugurazione della sede di Bcc Agrigentino 13 Vantaggiose le condizioni: ai clienti che decidano di accedervi viene offerto a 2, 1 o zero euro al mese un conto corrente che include diversi benefit e servizi. Forte successo poi per l iniziativa La convenienza della cooperazione con agevolazione e sconti per il singolo socio di euro Ha portato alla creazione del circuito di scontistica Happy Pay automatizzato e collegato alle carte di debito/credito rilasciate dalla banca, per risparmiare sugli acquisti negli esercizi aderenti. Il tutto nel rispetto di un indole bancaria puntata sempre ad assistere e supportare i clienti.

14 14 Banche & Finanza ANALISI / Secondo il rapporto di Banca d Italia Economie regionali la ripresa viene dal Nord, trainata soprattutto dall export Le esportazioni sono l ossigeno del sistema produttivo Nel 2010 i prestiti bancari sono cresciuti in tutta Italia, ma nel Mezzogiorno c è stata un accelerazione Nel suo rapporto Economie regionali, la Banca d Italia evidenzia come la ripresa che ha interessato il 2010 e parte del 2011 si sia concentrata più al Nord che nel Mezzogiorno del Paese, perché trainata soprattutto dall export. Al Sud, dove nel 2009 la flessione del Prodotto interno lordo (Pil) era stata più contenuta, la crescita è stata appena positiva (0,2 da -4,3), mentre complessivamente in Italia nel 2010 il Pil ha registrato un +1,3%. Le esportazioni si confermano l ossigeno del sistema produttivo, a fronte di un mercato interno stagnante: pur rappresentando nel Mezzogiorno una quota modesta delle esportazioni nazionali (il 9%), hanno mostrato una ripresa lievemente più intensa rispetto alle altre aree del Paese (17%) dopo la forte contrazione nel biennio di crisi. Nei dodici mesi del 2010, al Sud si è avuta invece una crescita poco significativa dei consumi (0,6%), che sono legati all andamento dei livelli occupazioni e del reddito disponibile. Dal lato dell offerta, la crescita del valore aggiunto dell industria in senso stretto e dei servizi, a livello italiano ha fatto registrare rispettivamente un +4,8 ed un +1%, ma le percentuali sono decisamente inferiori nel Mezzogiorno, in cui ha pesato il settore delle costruzioni ed il calo del numero delle transazioni nel settore immobiliare. Nel primo trimestre del 2011 il Pil è cresciuto dello 0,1% nella media nazionale; gli indicatori qualitativi dell Istat sul livello degli ordini e della produzione confermano un quadro territorialmente differenziato: nel Mezzogiorno sono rimasti sostanzialmente stazionari sui livelli degli ultimi mesi del Secondo le aspettative rilevate con l indagine Invind, le imprese indicano per il 2011 una sostanziale stazionarietà del fatturato e un calo degli investimenti, più pronunciato nel Mezzogiorno. Nel 2010 si è attenuato il calo dell occupazione, che era stato particolarmente marcato nel La dinamica è rimasta però negativa nel Mezzogiorno; al Centro gli occupati sono risultati stabili. Al calo nel Mezzogiorno ha contribuito anche il settore dei servizi, che in tutte le altre aree del Paese ha invece fornito un contributo positivo, compensando la caduta registrata dall industria in senso stretto. La dinamica del settore dei servizi ha risentito anche della flessione del numero dei dipendenti pubblici, che incidono maggiormente sull occupazione del Mezzogiorno. Nel 2010 i prestiti bancari sono risultati in crescita in tutte le aree del Paese e nel Mezzogiorno si è registrata un accelerazione. La dinamica ha riflesso soprattutto il recupero, in tutte le macroaree, dei prestiti alle imprese. I finanziamenti alle famiglie, che erano aumentati anche nel 2009, hanno accelerato in misura più contenuta. I prestiti dei primi cinque gruppi bancari, dopo la marcata flessione del 2009, sono tornati a crescere in tutte le aree territoriali. Nel Mezzogiorno, dove la flessione nel periodo più intenso della crisi era stata lieve, sono tornati ad aumentare (+2,2%). Secondo l indagine di Banca d Italia, su oltre 400 banche, la domanda di prestiti delle imprese si è rafforzata in tutte le aree territoriali, sostenuta dalle esigenze di copertura del capitale circolante e dal perdurante ricorso a operazioni di ristrutturazione del debito bancario, a fronte di una dinamica ancora debole della componente legata agli investimenti. Tuttavia, osserva la stessa Banca d Italia, le difficoltà di accesso al credito restano più elevate nelle aree meridionali: nel corso del 2010 l incidenza delle imprese che hanno richiesto nuovi finanziamenti senza ottenerli è stata pari all 11,9% nel Mezzogiorno, una quota superiore al doppio di quella delle altre macroaree. Anche la domanda di mutui per l acquisto di abitazioni da parte delle famiglie ha ripreso vigore in tutte le macroaree, più marcatamente nel Mezzogiorno. Nei primi tre mesi del 2011 il tasso di crescita dei prestiti bancari è aumentato ovunque. Una dinamica che continua a riflettere l andamento dei crediti alle imprese, che assorbono circa la metà dei prestiti delle banche. BCC SAN CALOGERO / Nata oltre 30 anni fa, la banca oggi conta circa soci Lavorare per lo sviluppo del territorio L istituto ha accompagnato intere generazioni di imprenditori dando loro fiducia Ha cambiato la storia di un territorio e continua a lavorare per il suo sviluppo. La Banca di Credito Cooperativo di San Calogero (Vibo Valentia), fondata oltre 30 anni fa come Cassa rurale e artigiana, non smentisce la propria origine di banca nata dalla gente per la gente, come tiene a evidenziare Antonino Barone, presidente dell Istituto calabrese. Dal 28 novembre del ricorda - i 120 soci fondatori, con tenacia e determinazione, con capacità e lungimiranza, sono riusciti a portare a termine un progetto destinato, in pochi anni, a rivoluzionare le sorti economiche, sociali e culturali dei nostri luoghi e della nostra gente. L Istituto ha, infatti, accompagnato intere generazioni di imprenditori dando loro fiducia e strumenti per progredire nel lavoro e crescere in autonomia nella gestione e nelle strategie delle proprie imprese. Ha esaltato le potenzialità ed i progetti delle famiglie che ad essa si sono rivolte in ragione dell essere più che dell avere, affrancandole da ogni pregiudizio e da schemi di valutazione riduttivi della persona e dei suoi valori di riferimento. Le nostre Bcc - sottolinea Barone - sono società di persone e non di capitali, e come tali avvertono il dovere di ridistribuire alle persone un dividendo diverso, che sia rappresentativo, per le nostre difficili comunità, di valori insostituibili e senza prezzo, che puntano all emancipazione dei nostri luoghi e al progresso dei nostri figli. Ne è emersa e continua a emergere una Calabria nuova, che mentre afferma antiche tradizioni, cerca di dare ai propri figli punti di riferimento certi insieme agli alti valori della generosità e dell ospitalità che tutti ci riconoscono. Non a caso la Banca di San Calogero, nell ambito della sua attività di valorizzazione del territorio, ha promosso numerose iniziative culturali e sociali per la comunità, come il concorso di fotografia subacquea nei fondali di Capo Vaticano o l estemporanea di pittura itinerante. Intanto i suoi soci sono più che decuplicati, passando a Ma viviamo in una terra Antonino Barone, presidente della Bcc di San Calogero - aggiunge il presidente - dove l economia è debole perché tutti i determinanti dell economia sono deboli, e dunque sono deboli economicamente le famiglie, le imprese e le stesse banche. Come se non bastasse, una serie interminabile di circostanze ha interferito negativamente sbilanciando il baricentro della nostra economia che appare troppo concentrato in un area del Paese e contribuendo ad accelerare quel processo di globalizzazione di cui, purtroppo, non siamo protagonisti. Secondo il presidente, in un tale contesto una moderna Bcc deve essere ancora più attenta a ricoprire adeguatamente il proprio ruolo. Rischiamo di perdere opportunità di sviluppo e allontanarci dal progresso - avverte Barone - relegandoci a ruoli di secondo piano, che stridono con il livello dell intelligenza dei nostri giovani ancora costretti a programmare il loro futuro in altre aree geografiche del Paese. Siamo consapevoli che il futuro si programma con un impegno quotidiano improntato ad una gestione libera, sana, prudente, per non assistere impotenti ad un ulteriore declino morale. Dovremo essere capaci di riproporci all attenzione di tutti per valori positivi su cui rifondare le legittime aspettative dei nostri giovani: il lavoro e lo sviluppo. D altra parte, dal Dopoguerra ad oggi, le generazioni che hanno governato gli anni dell indiscutibile progresso rispetto alle condizioni precedenti, non hanno saputo colmare il divario economico tra il Sud ed il Nord del Paese, finendo per accentuare differenze economiche, sociali, culturali e politiche. Siamo consapevoli - conclude Barone - delle nostre responsabilità sul fronte del governo delle economie per evitare ulteriori ritardi e difficoltà. Come segno della nostra partecipazione a questo processo, nel 150 anniversario dell Unità d Italia, due grandissimi tricolori hanno coperto le facciate nord e sud della nostra sede centrale, perché il Nord ed il Sud hanno ancora voglia e bisogno di riconoscersi nel tricolore. La nostra Banca è anche questo e vuole guardare il futuro ad occhi aperti.

15 Banche & Finanza 15 BCC DI TERRA D OTRANTO / Vanta una consolidata presenza sul territorio salentino Una banca ben presente nel sostegno e nel rilancio dell economia locale L istituto di credito vuole essere anche un attivo generatore di solidarietà e cultura Il Salento è la terra del barocco, ma è sempre stata anche la terra delle banche locali. Dopo la stagione delle fusioni ed acquisizioni da parte dei grandi istituti di credito, oggi ne sono rimaste pochissime, ma questa vocazione è rimasta. È il caso della Bcc di Terra d Otranto, capace di svolgere una funzione importante per il territorio: diventare un solido punto di riferimento per Carmiano e Melendugno, le comunità che ne hanno promosso la nascita, ed estendere nel tempo il suo raggio d azione a 31 comuni della Provincia di Lecce attraverso gli ulteriori presidi di Lecce, Monteroni, Borgagne e Otranto. Nata nel 1957 come Cassa Rurale ed Artigiana di Carmiano, ha assunto l attuale denominazione nel 1996 dopo la fusione per incorporazione del Credito Cooperativo di Melendugno e Borgagne ed oggi vanta una consolidata Leonardo Mansueto, direttore generale della Bcc di Terra d Otranto presenza nel proprio mercato di riferimento come banca del territorio. Si tratta per lo più di un tessuto economico fatto di piccole e medie imprese, spesso familiari, che operano prevalentemente nel settore del terziario, dell agricoltura Sede della Bcc di Terra d Otranto e del turismo. La crisi che ormai da tempo affligge l economia in generale - sottolinea il direttore generale della Bcc di Terra d Otranto, Leonardo Mansueto - si è trasformata in una nuova opportunità per rafforzare la nostra mission di banca anticiclica. Un ruolo tanto più importante considerando la debolezza strutturale del territorio di riferimento e la ridotta presenza delle banche locali che per decenni hanno valorizzato il sistema economico del Salento. Oggi la Bcc di Terra d Otranto è l unica banca di credito cooperativo presente nel suo territorio di competenza che comprende anche Lecce, capoluogo di provincia e città di circa 100mila abitanti. Questo si traduce, di fatto, in una grande opportunità di sviluppo per la banca, ma anche in una forte responsabilità nei confronti della collettività. L impegno della Bcc di Terra d Otranto, presieduta da Rosario Indennidate, non tradisce nei numeri le forti aspettative del territorio, anzi va oltre: nel primo semestre di quest anno, infatti, come fa notare il direttore, gli impieghi lordi della Bcc di Terra d Otranto, sono passati da 124 milioni circa a 134 milioni, mettendo a segno un progresso dell 8,11% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente e a fronte di una crescita dell intero sistema bancario limitata al 4,9%. Bene è andata anche la raccolta diretta che da 165 milioni è arrivata a 173, crescendo in misura superiore a quella dell intero sistema (+5,13% verso +0,9% dell intero sistema bancario) a conferma di un solido e crescente legame con una clientela che oggi comprende quasi duemila soci. Risultati conseguiti non per caso, ma per la grande attenzione che il Consiglio di Amministrazione riserva ai due fronti, le esigenze della clientela e quelle, sempre più stringenti, della qualità del credito e di rafforzamento dei coefficienti patrimoniali. Sul primo punto la Bcc di Terra d Otranto, nel primo semestre 2011, registra una positiva contrazione delle sofferenze lorde (-3,02%) in controtendenza rispetto al sistema bancario che alla stessa data mostra un tasso di incremento delle partite in default pari al 24,5%. Sul secondo punto la banca presenta oggi un tier 1 capital ratio del 12% che è, pertanto, ben superiore a quel livello del 9% oggi richiesto dall Eba (European Bank Authority). Questo - rimarca il direttore generale - è di certo un ulteriore e significativo indicatore di solidità, che mette la banca in grado di mantenere alto il sostegno all economia locale oggi più che mai bisognosa di una banca differente per forza. La Bcc di Terra d Otranto non vuole tuttavia essere solo un valido partner che si pone come sostegno e rilancio dell economia locale: vuole essere anche un attivo generatore di solidarietà e cultura, nel rispetto dello spirito statutario. Numerose sono infatti le iniziative, piccole e grandi, a favore dei soci (condizioni agevolate, borse di studio, spettacoli o gite sociali) che contribuiscono a dare il vero valore aggiunto della Bcc di Terra d Otranto. BCC DEI DUE MARI DI CALABRIA / Con alle spalle 100 anni di storia, la banca vive oggi una fase di brillante attività Prodotti ad hoc per ogni target di cliente Tra le varie iniziative in corso, l istituto ha posto un attenzione specifica verso i giovani e le donne La prima edizione della FIera del Credito Cooperativo italiano Questo è un anno importante, per la Bcc dei Due Mari di Calabria, perché festeggia i cento anni della sua storia. Un secolo fa nasceva la Cassa Rurale Cattolica di Terranova da Sibari, che via via negli anni, con le adesioni della Cassa di Corigliano, l incorporazione della Cassa di Fagnano e per ultimo la fusione con Villapiana, ha dato luogo all attuale Bcc dei Due Mari di Calabria. In questi 100 anni la banca è stata una risorsa per il territorio, e attualmente vive una fase di brillante rilancio, per cui ha i numeri per continuare ad essere un player di riferimento per altri 100 anni ancora. Partendo da quelle che sono le sue caratteristiche cruciali: le Bcc sono le vere banche etiche, per natura non hanno scopo di lucro, e investono ogni ricavo per lo sviluppo del territorio di appartenenza. La tradizione cattolica, che ha segnato le radici del movimento cooperativo, ancora oggi sollecita tutto il mondo della finanza a ritrovare la vocazione di servizio e di sostegno all economia di un territorio. La difficile congiuntura economica che viviamo vede una finanza senza etica e senza regole: è uno dei punti critici sui quali riflettere, per ridare alla politica e alla società civile la forza di essere garanti dei valori di giustizia, equità e attenzione alle fasce più deboli. Tra gli eventi che la Banca sta promuovendo nel territorio d appartenenza c è la prima edizione della Fiera del Credito Cooperativo italiano. Operatori economici e aziende di sette regioni di recente si sono ritrovati a Corigliano, per conoscersi, confrontarsi, Assemblea dei soci della Banca dei Due Mari di Calabria scambiarsi idee, proprio su iniziativa della Due Mari. Il primo mattone, e un mattone consistente, di quello che potrà essere la vera unione del credito cooperativo, è partito da qui, dalla Due Mari, dalla Calabria. Un altra significativa iniziativa è la recente stipula di un patto con alcuni Comuni, che consente lo smobilizzo dei crediti vantati dagli imprenditori nei loro confronti. In questo modo le aziende in difficoltà non devono subire i pesanti ritardi burocratici, ma possono disporre subito delle somme che avanzano dall ente pubblico, non vanno in sofferenza e mettono in movimento l economia della zona. L attenzione forte posta nei confronti della clientela - specie in un periodo di difficoltà congiunturale dovuto a una crisi dalla portata internazionale - si estrinseca in una serie di prodotti ad hoc pensati per ogni target di cliente, dalla donna (Conto Io Donna) ai giovanissimi (Conto Paperone e Conto Giovani), oltre che per i soci della banca. Per loro l istituto ha pensato il conto personale So-ci conto. Vanno inoltre sottolineate le concessioni di credito veloce, i mutui a tasso agevolato. La politica commerciale adottata dall istituto si fonda su precisi capisaldi: le politiche nei confronti dei soci, l attenzione specifica verso i giovani e le donne, un catalogo prodotti efficace, un immagine della banca coerente con la mission, l impegno nei confronti del personale. Inoltre, per valorizzare ogni singolo cliente, e capire realmente cosa questi si attenda da una banca di credito cooperativo, sono stati attivati progetti di customer satisfaction. Assolutamente rilevante è anche l impegno nei confronti della qualità della relazione: solo attraverso una comunicazione proficua con le persone, infatti, possono nascere progetti di business a favore della clientela, specie di quella ad elevato spessore commerciale. La Due Mari è una banca che ha il sapore, il colore e l odore della terra e del mare: già i due mari del nome richiamano alla mente la bellezza di un territorio unico, ricco di opportunità da far emergere e di aziende e privati da sostenere.

16 16 Banche & Finanza BCC DI FISCIANO / Fondata nel 1980, la banca ha oggi oltre 800 soci e ottomila clienti Coniugare i valori antichi con la modernità di un istituto a misura d uomo I capisaldi seguiti sono cooperazione, mutualità e localismo Quarta nella superclassifica relativa alle banche di minori dimensioni redatta dalla rivista di settore BancaFinanza (ottobre 2010) per equilibrio, solidità, redditività e produttività. Seconda nella graduatoria stilata in base alla produttività e ancora seconda per la redditività nell anno In tempi difficili la Banca di Credito Cooperativo di Fisciano, in provincia di Salerno, ha saputo coniugare i valori antichi del Credito Cooperativo con la modernità di un istituto di credito a misura d uomo che è parte integrante della comunità locale. Il legame con il territorio è forse la caratteristica principale del mondo del Credito Cooperativo che prima di tutto è un movimento culturale che punta a produrre capitale sociale fatto di collaborazione, partecipazione, competenza, senso di responsabilità, cultura della legalità. Fondata il 29 marzo 1980 come Cassa Rurale ed Artigiana di Fisciano con più di 300 soci fondatori, la banca ispira la sua azione ai capisaldi del credito cooperativo che sono cooperazione, mutualità e localismo. Principi che si traducono in una serie di importanti iniziative di solidarietà a sostegno dei nuclei familiari più svantaggiati, come il Fondo Memoriale Gaetano Sessa, costituito in collaborazione con la Fondazione della Comunità Salernitana. Obiettivo del Fondo la lotta alla povertà e l incoraggiare lo sviluppo economico locale, attraverso l erogazione del microcredito, per favorire la nascita di piccole imprese. Senza dimenticare i risultati di bilancio, come testimonia la classifica di BancaFinanza, l istituto di credito è attivo anche con una serie di iniziative come la carta prepagata Ateneum, che permette di usufruire di sconti e agevolazioni presso punti vendita convenzionati, tra cui la Farmacia Comunale di Fisciano, dove è possibile usufruire di sconti del 10% al 15% su prodotti senza obbligo di prescrizione, prodotti da banco, ma anche cosmetici, articoli di automedicazione e altri prodotti non medicinali. La convenzione è solo l ultima di una lunga serie che la Bcc di Fisciano ha stipulato per Ateneum con imprese e negozi del territorio, coerente con l operato che la Banca svolge quotidianamente al servizio dei giovani e del territorio. Obiettivo primario - ha detto il presidente della Bcc Domenico Sessa - è quello di garantire agli studenti universitari presenti sul territorio e più in generale ai giovani, un numero sempre maggiore di servizi, semplificando, anche attraverso agevolazioni economiche, il loro percorso di studi. Guidata dal presidente Sessa, e dal direttore generale Domenico Prezioso, la banca ha oggi oltre 800 soci costituiti in gran parte da imprenditori e commercianti, artigiani e agricoltori, impiegati e professionisti. I clienti sono oltre ottomila e sono sparsi Domenico Sessa, presidente della Bcc di Fisciano in un area che comprende i comuni di Fisciano, Mercato San Severino, Baronissi, Montoro Superiore e Inferiore e altri comuni della zona. In continuo contatto con le consorelle, la Federazione regionale, la rete nazionale e le Società prodotto, la Bcc di Fisciano ha presentato nel 2010 il primo Bilancio Sociale che ha il compito di informare gli stakeholders (soci, clienti, dipendenti, comunità locale) riguardo l operato della banca e quanto questa sia stata coerente nel rispettare gli scopi statutari e quanto valore abbia creato per i portatori d interesse e per tutta la comunità. A 30 anni dalla sua nascita, ha sottolineato il presidente Sessa, la Bcc Fisciano ha adeguato la sua funzione, la sua struttura e le sue modalità operative alle sfide che le nuove tecnologie dell informazione e mercati sempre più globali e competitivi pongono a tutti noi e alle nostre imprese. Ma questa capacità di continuo rinnovamento non ha modificato i valori di riferimento che erano e sono tutt oggi punti distintivi del nostro modo di concepire l attività creditizia e finanziaria: sviluppo, solidarietà e previdenza. Il segreto del successo è sottolineato dal direttore generale Prezioso, secondo il quale le banche di Credito Cooperativo hanno una conoscenza più approfondita della clientela, che da subito si approccia a un clima familiare che ispira fiducia. Al punto che l istituto di credito diventa anche un punto di incontro sociale. Il cliente, una volta risolte le proprie esigenze finanziarie, trova nel nostro dipendente un punto di riferimento così solido da chiedere aiuto anche su ciò che concerne la vita provata e problematiche quotidiane non propriamente di carattere economico. E poi c è il legame con il tessuto industriale, le università. Tutto quanto può fare crescere il territorio, il vero patrimonio della Bcc di Fisciano. Domenico Prezioso, direttore generale Assemblea generale dei soci 2011 ur Community Educhiamoci al Risparmio è un Oprogetto realizzato dalla Bcc di Fisciano in collaborazione con Patti Chiari e Junior achievement. Si rivolge agli alunni delle quinte classi delle scuole primarie e si propone di spiegare l economia ai più piccoli attraverso un percorso particolare che vede la didattica coniugata ad attività ludiche capaci di suscitare la curiosità dei bambini. Il progetto, giunto quest anno alla seconda edizione, prevede una serie di lezioni per le quali ogni alunno avrà in dotazione un kit con tutto l occorrente per un viaggio alla scoperta dell economia e per capire ruoli e funzioni di una tipica comunità locale. Lo scopo finale è quello di imparare ad usare in maniera intelligente e responsabile il denaro, capire qual è il ruolo delle banche nella nostra comunità, conoscere il senso del risparmio. Gli alunni delle scuole, inoltre, una volta concluso il percorso formativo, ricevono in dono dalla Banca di Credito Cooperativo di Fisciano il loro primo libretto di risparmio, Il piccolo risparmiatore, con una piccola somma di denaro, per imparare già da bambini a gestire i propri soldi. Un territorio con enormi potenzialità Bcc di Fisciano ha inaugurato una filiale a Bracigliano Dall inizio dell anno La Banca di Credito Cooperativo di Fisciano ha inaugurato numerosi servizi: una nuova filiale a Bracigliano, dove, in occasione della cerimonia di inaugurazione, il sindaco Ferdinando Albano ha sottolineato l importante occasione di sviluppo che costituisce la presenza del Bcc per i suoi concittadini, pieni di spirito e iniziativa imprenditoriale, in un territorio con enormi potenzialità e notevoli risorse quale quello di Bracigliano. Il presidente della Bcc Fisciano, Domenico Sessa, elogiandone l operosità e l integrità dei lavoratori, ha ricordato che anche nel nuovo contesto si lavorerà come sempre senza mai perdere di vista i Spiegare l economia ai piccoli valori e la missione che contraddistinguono l istituto di credito di Fisciano: l essere profondamente radicati nella realtà territoriale e contribuire al suo sviluppo, il rapporto diretto con il cliente, la centralità della persona. Una Bcc solida e affidabile, che anche in una fase difficile di crisi non ha interrotto la sua attività di erogazione creditizia, azione in questa fase fortemente limitata dagli altri istituti. È di recente apertura anche un nuovo sportello bancomat a Baronissi, altro comune di competenza. È un iniziativa che risponde alle esigenze di tanti cittadini e dei numerosi clienti del nostro istituto di credito, ha sottolineato il presidente Sessa.

17 Banche & Finanza 17 Centro Sociale della Bcc di Leverano (in realizzazione): Casa di riposo per anziani e Centro Riabilitativo per Disabili Una banca a tutto tondo impegnata anche nel sociale Bcc di Leverano ha messo la persona al centro delle strategie economia mondiale richiede, oggi più che mai, L istituzioni e punti di riferimento certi, per poter transitare da un evoluzione economica e sociale ad un altra. Tradizione ed innovazione dei servizi bancari e finanziari svolgono, in tale scenario, un ruolo di primo piano, soprattutto se a fornirli sono istituti di credito storici, ben radicati sul territorio. Tra questi spicca la Banca di Credito Cooperativo di Leverano (LE), con filiali in Leverano, Porto Cesareo, Veglie, Nardò e Copertino. Una Banca a tutto tondo, che ha espresso lo scorso anno numeri da primato, con la chiusura di un bilancio 2010, che ha raggiunto un utile di ,11 di euro ed una raccolta di 137 milioni, con impieghi realizzati per 95 milioni. Il trend di crescita si è mantenuto nel 2011, con importanti ricadute per il territorio in termini di sviluppo sociale e mantenimento degli equilibri economici, nonostante una profonda crisi finanziaria e occupazionale, che il Paese sta attraversando. La storia affascinante di questa banca inizia nel lontano 6 luglio 1952, quando fu costituita l allora Cassa Rurale ed artigiana di Leverano. Nel 1953, poi, fu rilasciata da parte della Banca d Italia l autorizzazione all esercizio dell attività bancaria. Dal Dopoguerra ad oggi la Cassa Rurale, diventata Banca di Credito Cooperativo, ha superato momenti storici difficili, stando al fianco del territorio, investendo nel capitale umano ed innovando gli strumenti al servizio dei clienti. A testimoniare tale dinamismo non solo la recente autorizzazione per l apertura di una filiale a Copertino, ma anche gli interventi in campo sociale, culturale, etico ed ambientale. Tra questi, molti i progetti portati a termine: la raccolta fondi Pro Nicolò, Lilt Lecce - Delegazione di Leverano: Diritto alla salute, Lotta al Cancro, il Progetto Studio, Bcc - La banca dell energia pulita, Premi Uni Salento oltre alle Borse di studio per la scuola d italiano per stranieri e Occhio alla spesa. Non solo: prolificano anche le attività in ambito del terzo settore e del sociale, con l acquisto di un autoambulanza, di automezzi per la Protezione Civile e per il trasporto dei diversamente abili. La Bcc di Leverano, all interno degli indirizzi della propria mission, ha posto con forza un attenzione operativa alle fasce della popolazione più fragili, alle imprese a capitale sociale, artigiani, commercianti, professionisti. In tale contesto, la Bcc di Leverano si muove anche con distinzione nel campo degli investimenti etici, come ha ricordato il suo presidente Lorenzo Zecca, attraverso la proposta di specifici fondi, tra cui quelli d investimento Aureo Finanza etica ed altri prodotti, che permettono di investire i propri risparmi in titoli di imprese e Stati che si impegnano a rispettare l ambiente ed i diritti umani. Sempre in tema ambientale le proposte della Banca vanno verso modelli di comportamento sostenibili, con proposte per il risparmio energetico e l utilizzo di energie rinnovabili. In sostanza, la persona è stata messa al centro delle scelte aziendali: la Bcc ha costruito, insieme ai propri clienti, le giuste misure del credito all interno dei mutati scenari internazionali; particolare attenzione è stata, infatti, rivolta verso quei comportamenti virtuosi che conducono alla finanza responsabile. I risparmiatori sono stati condotti per mano nel valutare bene gli strumenti di investimento, in relazione al proprio stile di vita, al territorio, al contesto sociale. Nei servizi e linee creditizie praticate dalla Bcc di Leverano viene posta molta attenzione al concetto di sostenibilità del debito : un investimento ben realizzato merita un buon appoggio creditizio nella misura in cui il debito che ne consegue risulti facilmente rimborsabile. Pragmatismo, amore per l identità locale e per la propria terra hanno portato recentemente la Bcc a dar il via ad un progetto con importanti ricadute sociali: la costruzione della Casa di riposo per anziani e centro diurno socio-educativo e riabilitativo a Leverano, a testimonianza della vicinanza della Banca alla comunità locale. Sede sociale e direzione generale a Leverano Filiali in: Leverano, Porto Cesareo, Veglie, Nardò e Copertino

18 18 Banche & Finanza TURISMO / Grand Hotel Minareto, relax di lusso sul mare di Siracusa Tradizione millenaria in un atmosfera raffinata Le 92 camere e 4 suite presentano il massimo comfort La ricettività siciliana è nota in tutto il mondo, grazie a strutture moderne che coniugano una tradizione millenaria a servizi innovativi, in grado di soddisfare il turista più esigente. È il caso del Grand Hotel Minareto, che sorge sul promontorio panoramico più suggestivo della Sicilia, dinanzi all Isola di Ortigia, patrimonio dell Unesco, estendendosi per 25mila mq all interno dell Oasi Protetta del Plemmirio. Gli ospiti sono subito accolti da un atmosfera raffinata nella maestosa hall, arricchita da preziosi marmi, statue bronzee postmoderne, bonsai bicentenari e lampadari in cristallo Swarovski. Le 92 camere e le 4 suite, presentano il massimo confort coniugato alla più recente tecnologia. Le Suite, a strapiombo sul mare, mostrano un design moderno e accattivante. Tutte le camere sono dotate di letto matrimoniale, climatizzatore centralizzato, Tv interattive con tastiera per uso gratuito di internet, cassetta di sicurezza, frigo bar, ampio bagno in marmo, con una ricercata linea di cortesia. Il prestigioso Ristorante Nesos La spiaggia esclusiva del Grand Hotel Minareto conduce l ospite attraverso i sapori della gastronomia mediterranea. Ogni piatto, rivisitato con creatività e maestria, viene presentato con estrema cura e raffinatezza. L elegante Roof Garden che si specchia sulla suggestiva Baia delle Latomie è l ideale per una cena romantica a lume di candela con panorama mozzafiato. Unico nel suo genere, il Grand Hotel Minareto dispone di 3 accessi diretti al mare, che consentono agli ospiti di godere sia della soffice sabbia dorata di un esclusiva spiaggia, che dei fondali cristallini della scogliera sulla quale sorge il Resort. Le terrazze panoramiche diventano splendide cornici per sfiziosi coffee break e light lunch, sontuosi banchetti, ma anche per mostre, eventi e workshop. Di recente inaugurazione anche un moderno spazio per la degustazione di vini con a disposizione una ricca carta. Per chi vuol prendersi cura della propria forma fisica anche in vacanza, un ampia palestra con la più innovativa attrezzatura Non ultimo il centro congressi con 5 sale meeting, arredate in modo funzionale ed esclusivo. Studio d ingegneria multidisciplinare Era Associati ha clienti pubblici e privati Era Associati, studio di ingegneria con sedi a Catania e a Roma, nasce nel 2003 su iniziativa di tre ingegneri civili laureati nella città etnea. Lo studio è una struttura multidisciplinare, che annovera tra i suoi clienti sia Enti pubblici, come il Comune e la Provincia di Catania, sia aziende private (tra gli altri, Kuwait Petroleum Italia spa, Unieuro spa gruppo Dixons e Leroy Merlin srl gruppo Adeo); le sue attività si rivolgono prevalentemente ai settori residenziale, turistico, commerciale e industriale. I servizi offerti comprendono la consulenza negli ambiti dell ingegneria civile e industriale, idraulica, elettrica e meccanica; la progettazione; la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza, oltre all assistenza nei rapporti con gli Enti pubblici. Tra i progetti presentati si possono citare Zona Sud : la riconversione funzionale del plesso industriale della Siciliana Carbolio gruppo Cisei (un centro direzionale per uffici ed auditorium da più di 500 posti); la realizzazione di un nuovo punto vendita MediaWorld all interno del centro commerciale Porte di Roma, per cui Era Associati si è occupata dell alta sorveglianza e dei rapporti con la proprietà; le attività di lottizzazione, progettazione, direzione lavori, e coordinamento della sicurezza per il complesso manifatturiero della Idb Spa il produttore dei famosi torroncini del Cavaliere Condorelli. Al momento, lo studio si sta occupando, tra l altro: di una struttura per l elicicoltura (allevamento di chiocciole per uso alimentare) coadiuvata da un impianto solare fotovoltaico da 10 MWp, per cui ha curato la progettazione definitiva, strutturale e idraulica; della ristrutturazione e adeguamento dell ex palazzo delle poste quale nuovo tribunale per conto del Comune di Catania, per cui ha redatto, in associazione col Sair Geie di cui fa parte, lo studio di fattibilità ed il progetto preliminare ed ha l incarico per quello definitivo, esecutivo, Direzione lavori, Sicurezza e contabilità; di lavori di efficientamento energetico effettuando audit e relative progettazioni esecutive, questa esperienza gli ha consentito di partecipare a numerose gare del settore. Il portfolio dei lavori effettuati e in corso conferma la mission esposta sul sito web dello studio: dimostrare che anche al Sud si possono realizzare delle iniziative valide, produttive e altamente professionali. Per maggiori informazioni visitare il sito

19 Banche & Finanza 19 BCC G. TONIOLO / Fondato a San Cataldo (CL), oggi è il più grande istituto di credito cooperativo della Sicilia Servizi e interventi sul territorio a sostegno di famiglie e piccole e medie imprese La banca oggi conta oltre 20 sportelli tra le province di Caltanissetta, Trapani e Palermo Da sinistra il presidente Salvatore Saporito e il direttore generale Tommaso Falzone Da 116 anni promuove e sostiene lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio siciliano in cui opera, ispirando ogni sua attività ai principi cooperativistici e della mutualità che caratterizzano l essenza delle banche cooperative. Vanta una storia secolare la Bcc G. Toniolo di San Cataldo (CL), il più grande istituto di credito cooperativo della Sicilia, che oggi conta 20 sportelli tra le province di Trapani, Palermo e Caltanissetta in cui si conferma banca del territorio, anche in questo momento di crisi economica. Nonostante le difficoltà, abbiamo continuato e continuiamo a sostenere le famiglie e le piccole e medie imprese locali, con i nostri servizi e i nostri interventi, spiega infatti il direttore generale Tommaso Falzone. Un radicamento territoriale, quello della Toniolo, che si esprime anche nei numeri: l anno scorso 406 milioni di impieghi e una raccolta diretta di 756 milioni, cifre che nel 2011 sono confermate ed anzi registrano un incremento. Con una patrimonializzazione di un centinaio di milioni, conta 106 dipendenti ed oltre 700 soci. Contraddistinguono l istituto di credito efficienza e produttività, caratteristiche che onorano la sua lunga tradizione. Rileggendone la storia, infatti, emerge con evidenza il ruolo di protagonista che la Bcc G. Toniolo ha svolto per la promozione delle persone e attraverso di esse delle comunità e del territorio siciliano. Un impegno sul fronte economico, sociale e culturale a tutto tondo, iniziato nel 1895, quando la banca nacque a San Cataldo come cooperativa di credito sull onda dell enciclica Rerum Novarum e per iniziativa di un gruppo illuminato di sacerdoti e laici cattolici siciliani. Tra questi, monsignor Carletta, don Alberto Vassallo, poi nunzio apostolico a Monaco di Baviera e a Bruxelles, monsignor Cammarata e il giovane notaio Luigi Fascianella. La cassa si adoperò da subito, nel rispetto della sua specifica vocazione, di arginare il dilagante strozzinaggio degli usurari dell epoca, sostenendo le categorie sociali più deboli e agevolando la crescita morale, civile, religiosa e cultura della collettività locale. In un primo tempo, e sotto altra denominazione, la Toniolo ebbe sede nei locali della canonica della chiesa di Santo Stefano. In seguito si trasferì al piano terra dell attuale sede centrale, nel cuore di San Cataldo. Nel 1911, un iniziativa che avrebbe portato frutti duraturi. La Banca acquistò una notevole quantità di terreno per costruirvi l istituto M. Ausiliatrice che, portato a compimento nel 1927, fu dato in comodato Un impegno sul fronte economico, sociale e culturale a tutto tondo, iniziato nel 1895, quando la banca nacque a San Cataldo come cooperativa di credito sull onda dell enciclica Rerum Novarum e per iniziativa di un gruppo illuminato di sacerdoti e laici cattolici siciliani d uso (e lo è tuttora) alle suore salesiane. Le quali diedero così inizio ad un intensa attività educativa (scuola elementare, media e istituto magistrale), offrendo un contributo importante in termini di crescita culturale, soprattutto se si considera il contesto povero del centro Sicilia nella prima metà del Novecento. Nel 1933 un altra impresa: la Banca fece costruire un grande silos, all interno del quale gli agricoltori poterono depositare il grano e percepire un acconto per far fronte alle spese più urgenti. Fu ancora la Toniolo ad introdurre a San Cataldo i fertilizzanti chimici, rendendo possibile il raddoppio dei prodotti della terra. Nell immediato secondo Dopoguerra, inoltre, favorì la prima affittanza collettiva degli agricoltori e poi la costruzione della piccola proprietà contadina. Con il passare degli anni, la Bcc G. Toniolo ha continuato a spendersi su più fronti e nel 1983 a San Cataldo è nato il Centro studi sulla cooperazione Arcangelo Cammarata diretto da monsignor Cataldo Naro (poi arcivescovo di Monreale), per promuovere studi e ricerche sul movimento cooperativo e costituire un archivio storico del movimento cooperativo soprattutto di ispirazione cattolica. Costantemente progettuale, la Banca ha avviato da pochi mesi i lavori per la costruzione di un moderno auditorium che potrà ospitare fino a 400 posti a sedere. Grazie a quest ultima iniziativa - conclude il direttore - la Toniolo intende ulteriormente rafforzare la sua presenza culturale nella società siciliana. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA BANCA POPOLARE DEL MEZZOGIORNO: Approvata la relazione trimestrale al 30 settembre 2011 Considerevole incremento dell utile del 92% rispetto al 2010 Nella seduta del 9 novembre scorso, il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare del Mezzogiorno (Gruppo BPER) ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre I risultati si dimostrano più che positivi perché nel terzo trimestre del 2011 si registra un utile pari a 17,07 milioni di euro, con un aumento di oltre il 92% rispetto allo stesso periodo del Il bilancio di questi primi nove mesi di attività mostra segni soddisfacenti anche sul fronte dei volumi amministrati, con un incremento del 3,12% degli impieghi alla clientela rispetto al Tutto ciò a testimonianza del forte sostegno che la Banca continua a garantire all economia del territorio, nonostante l attuale quadro congiunturale sfavorevole. Pur in un contesto economico particolarmente difficile commenta Francesco Lucifero, Presidente della Banca Popolare del Mezzogiorno - i risultati di questo terzo trimestre si confermano ancora una volta soddisfacenti, registrando un utile in considerevole crescita rispetto all anno precedente. La fiducia dei risparmiatori, la capacità e la professionalità delle nostre risorse umane, associato alla vicinanza dei soci e all aumento della clientela, confermano la validità della nostra presenza sul territorio, anche nelle nuove realtà in cui la Banca opera. Un modello che caratterizza il nostro Gruppo bancario, il Gruppo Banca popolare dell Emilia Romagna. Al 30 settembre Il Presidente della Banca 2011 il personale dott. Francesco Lucifero della Banca Popolare del Mezzogiorno si compone di 942 unità, con ben 115 sportelli distribuiti su Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. Nel mese di novembre è prevista anche l apertura di un nuovo sportello a Bari, il terzo in città, che si aggiunge agli sportelli già aperti nel corso dell anno nelle città di Molfetta (BA) e Potenza. La Banca Popolare del Mezzogiorno dimostra ancora una volta di essere solida ed efficiente e di operare al servizio del territorio - aggiunge il Direttore Generale Roberto Vitti - La Banca continua, infatti, ad essere un punto di riferimento per le famiglie e le piccole e medie imprese meridionali; questo atteggiamento positivo è ricambiato da parte dei territori di riferimento con l incremento del prodotto bancario, del numero dei conti correnti, del numero di home banking e di carte di credito. Il nostro obiettivo è mantenere questa gestione equilibrata senza comunque sottovalutare il grave momento di crisi che il Paese sta attraversando. Il Direttore Generale Rapporto tra le dott. Robero Vitti principali grandezze patrimoniali rilevate al 30 settembre 2011 a confronto con i dati del bilancio della Banca al 31/12/2010: Raccolta diretta 3.149,9 mln. (+5,25%) Raccolta indiretta valorizzata 1.079,9 mln. (-9,00%) Raccolta complessiva da clientela 4.229,8 mln. (+1,20%) Crediti verso clientela 2.706,9 mln. (+3,12%) Rapporto sofferenze nette/impieghi 1,71%; Patrimonio netto, comprensivo del risultato di esercizio, 352,7 mln. Soddisfacenti i dati del margine di interesse e del margine di intermediazione rispettivamente cresciuti del 13,31% e del 6,32% rispetto al 30 settembre Qui di seguito le principali risultanze reddituali raffrontate con lo stesso periodo del 2010: Margine di interesse 74,99 mln. (+13,31%); Commissioni nette 41,83 mln. (-0,41%); Margine di intermediazione 116,76 mln (+6,32%); Risultato netto della gestione finanziaria 103,70 mln. (+10,39%); Costi operativi 73,40 mln. (-4,10%); Utile netto 17,07 mln. (+92,68% rispetto all utile al riclassificato). S e d e d i C ro t o n e w w w. b p m e z z o g i o r n o. i t

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