Ricerca Operativa e Logistica Dott. F.Carrabs e Dott.ssa M.Gentili. Introduzione alla Logistica: Definizioni principali Problemi di decisione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ricerca Operativa e Logistica Dott. F.Carrabs e Dott.ssa M.Gentili. Introduzione alla Logistica: Definizioni principali Problemi di decisione"

Transcript

1 Ricerca Operativa e Logistica Dott. F.Carrabs e Dott.ssa M.Gentili Introduzione alla Logistica: Definizioni principali Problemi di decisione

2 Introduzione La logistica è la disciplina che studia le procedure ed i metodi atti a pianificare e controllare i flussi dei materiali e le relative informazioni nelle imprese produttrici e distributrici di beni, in quelle erogatrici di servizi nonché nelle organizzazioni militari.

3 Nel settore industriale, le attività logistiche sono: 1. Logistica degli approvvigionamenti: - a monte degli impianti produttivi: gestione rifornimenti materie prime e materiali per il piano di produzione 2. Logistica interna: - negli impianti produttivi: ricevimento e stoccaggio materiali, prelievo dal magazzino, movimentazione dei semilavorati fino all imballo dei prodotti finiti 3. Logistica distributiva: - a valle degli impianti produttivi: rifornimento dei punti vendita e/o clienti Introduzione

4 Introduzione Nel settore dei servizi, le attività logistiche sono: 1. Distribuzione di beni (acqua, gas, elettricità, ecc.) 2. Distribuzione della posta; 3. Raccolta rifiuti solidi urbani; 4. Manutenzione di reti (stradali, elettriche, del gas ecc.). Nel settore militare, le attività logistiche sono: 1. Spostamento delle truppe; 2. Rifornimento delle truppe con vettovaglie, armi, munizioni carburanti, medicinali, ecc.

5 Introduzione Le attività logistiche assorbono ingenti risorse finanziare, materiali ed umane ed hanno un profondo impatto sulla redditività e competitività di un impresa. Nei paesi industrializzati l incidenza del costo complessivo delle attività logistiche sul PIL è tra il 10 ed il 15%. In Italia è circa il 12% (Confetra, Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) I costi logistici nel settore industriale della produzione di beni: - tra il 5% ed il 20% nell industria alimentare - tra il 10% ed il 12% nell industria meccanica - tra il 5% ed il 6% nell industria farmaceutica Anche nel settore dei servizi i costi logistici sono rilevanti: ad esempio, in Italia la spesa per la raccolta dei rifiuti si aggira intorno ai 3 miliardi di euro l anno. Questi dati spiegano il sempre maggior interesse verso una gestione efficiente della logistica.

6 Vediamo adesso in breve: - Che cosa è un sistema logistico: struttura e funzionamento dei principali sistemi logistici - Principali attività di pianificazione e di gestione di un sistema logistico: - Strategie di Distribuzione - Obiettivi di gestione - Attività di stoccaggio - Trasporto Merci

7 Classificazione dei sistemi logistici I sistemi logistici delle imprese di produzione e di distribuzione si compongono di centri (nodi logistici, facilities ) dove vengono svolte attività di trasformazione, assemblaggio, imballaggio, stoccaggio e vendita. Una rappresentazione schematica dell intero sistema logistico, supply chain o catena logistica, può essere la seguente: Vi si trovano: 1. Fornitori, 2. Impianti di produzione 3. Magazzini principali (Central Distr.Center CDC) 4. Magazzini secondari (Region.Distr.Center RDC) 5. Punti di domanda (tipicamente rappresentati dai rivenditori).

8 Classificazione dei sistemi logistici Un sistema completo comprendente tutte le attività, dall approvvigionamento dei materiali fino alla distribuzione dei prodotti finiti è detto catena logistica (supply chain). I sistemi Logistici si possono classificare in base al livello di integrazione verticale: 1. Sistema integrato verticalmente. Tutte le componenti del sistema logistico appartengono e sono gestite da un unica entità 2. Sistema non integrato verticalmente (Outsourcing). L impresa produttrice delega ad altri soggetti alcune (o tutte) le attività logistiche (trasporto, imballaggio e personalizzazione dei prodotti, immagazzinamento, controlli di qualità, ecc.)

9 Classificazione dei sistemi logistici Questo fenomeno (outsourcing) è reso possibile dall esistenza di aziende specializzate nelle suddette funzioni (produttori d i componenti, spedizionieri, imprese commerciali, ecc.), che offrono i loro servizi ad una molteplicità di imprese clienti, conseguendo così economie di scala. Le ragioni che stanno alla base di un allontanamento dal modello integrato sono, in generale, le seguenti: 1. l esigenza di specializzarsi nei processi di trasformazione che rappresentano il cuore dell attività di un azienda manifatturiera; 2. la necessità di limitare gli investimenti legati alla disponibilità di magazzini, veicoli, personale, richiesti per lo svolgimento di attività non strategiche 3. la possibilità di abbattere i costi relativi alle attività logistiche, acquistandole da operatori specializzati che le esercitano secondo un migliore rapporto efficacia-efficienza.

10 Classificazione dei sistemi logistici I sistemi Logistici si possono classificare anche in base ala relazione tra domanda del prodotto e produzione del bene stesso: 3. Sistemi su commessa (pull, make-to-order). I prodotti vengono realizzati solo quando sono richiesti. Gli ordini dei clienti influenzano il piano di produzione e quest ultimo determina il fabbisogno di materiali e componenti degli impianti di trasformazione e assemblaggio. 4. Sistemi su base magazzino (push, make-to-stock). Il piano di produzione si basa su previsioni della domanda. Le informazioni provenienti dal mercato (domande rilevate in passato, indagini di mercato, ecc.) sono impiegate per prevedere la domanda futura.

11 Canali Di Distribuzione Occorre distinguere tra a) clienti consumatori e b) clienti industriali. a) Nel caso di clienti consumatori si distinguono quattro possibili canali: 1) Consumatore rifornito direttamente dal produttore (vendita porta a porta, fiere di prodotti ortofrutticoli ) 2) I prodotti sono venduti ai dettaglianti (retailers) e successivamente ai consumatori finali 3) I dettaglianti sono riforniti dai grossisti (wholesalers) quando ogni punto vendita necessità di piccoli lotti di numerosi prodotti 4) Le imprese produttrici si fanno rappresentare presso i grossisti da agenti (spesso nel settore alimentare ed abbigliamento)

12 Canali Di Distribuzione b) Nel caso di clienti industriali si distinguono tre possibili canali:

13 Canali Di Distribuzione Ogni intermediario contribuisce a far aumentare il costo finale del bene Esempio nel settore degli elettrodomestici: Se il sistema logistico è integrato verticalmente a valle dei processi produttivi, l impresa produttrice si assume l onere di gestione della distribuzione con propri magazzini, mezzi di trasporto ed equipaggi. In caso contrario, alcune o tutte le attività logistiche sono svolte da altri soggetti come, ad esempio, i grossisti, gli spedizionieri ed i gestori di magazzini pubblici.

14 Obiettivi di Gestione Compito della gestione logistica è seguire il flusso di tutti i materiali che attraversano i nodi logistici dai fornitori ai clienti per effettuarne una gestione integrata finalizzata al soddisfacimento del cliente minimizzando però i costi totali di gestione. Rientriamo quindi nei concetti dell analisi multi obiettivo dove si vogliono ottimizzare contemporaneamente più obiettivi (a volte contrastanti).

15 Obiettivi di Gestione Qualitativamente la relazione tra costo totale di gestione logistica e volume (ricavi) delle vendite in funzione del livello di servizio è la seguente: La relazione funzionale tra ricavi vendite e livello di servizio è di difficile determinazione, tuttavia il profitto massimo si realizza per valori elevati del livello di servizio (ma inferiori al massimo) Nella pratica si preferisce selezionare l alternativa a costo minimo che garantisce un prestabilito livello di servizio

16 Obiettivi di Gestione Nella gestione di un sistema logistico occorre tener conto di tre aspetti 1. Livello di servizio fornito al cliente Grado di soddisfazione complessivo del cliente 2. Capitale investito Risorse finanziarie sotto forma di immobili, attrezzature 3. Costo di esercizio Risorse finanziarie consumate per lo svolgimento delle attività logistiche Il livello di servizio ha un ruolo preminente soprattutto nei mercati caratterizzati da prodotti omogenei e di basso valore unitario, dove la competizione tra le imprese riguarda soprattutto la modalità di distribuzione.

17 Livello di Servizio: Tempo di fornitura Il tempo di fornitura (order-cycle time) è un buon indicatore del livello di servizio. Il tempo di fornitura è il tempo che intercorre tra l emissione di un ordine di acquisto e la consegna della merce. Supponiamo che la rete distributiva sia costituita da magazzini principali (CDCs) e secondari (RDCs). Se il bene ordinato è disponibile nel RDC la consegna è celere; In caso contrario occorre anche attendere che il RDC si rifornisca dal CDC. Se inoltre anche il CDC non dispone del bene occorre attendere che questo venga prodotto Il tempo di fornitura pertanto è una variabile aleatoria (multimodale). Il tempo di fornitura può essere ridotto con opportune procedure (priorità) e grazie all impiego delle tecnologie informatiche e telematiche (ICT).

18 Costi: Stoccaggio delle Merci Le scorte (inventory) sono merci temporaneamente inutilizzate in un punto della catena logistica: Scorte di lavorazione (work-in-process, WIP) Prodotti finiti stoccati presso un magazzino Scorte viaggianti (in-transit inventory) Costi delle scorte: Capitale immobilizzato Costi fissi per la struttura Costi di movimentazione delle merci Costi del personale Motivazioni per avere le scorte: Contenimento costi Contenimento tempi di fornitura Protezione contro l aleatorietà della domanda e dei tempi di trasporto Disponibilità di prodotti stagionali Speculazione

19 Costi: Trasporto Merci Il servizio di trasporto merci (freight transportation) ha lo scopo di ridurre il costo dei beni sul mercato perché: Consente di raggiungere mercati lontani e quindi, incentivando la produzione, permette di utilizzare economie di scala dei processi produttivi ( con l impiego di impianti automatizzati e di forza lavoro specializzata); Stimola la competizione (le imprese locali si trovano a dovere competere con imprese straniere) con conseguenti vantaggi per il consumatore; Rende disponibili beni deperibili in ampi mercati; Tuttavia le attività di trasporto incidono fortemente sul costo finale e sul livello di servizio, pertanto la loro pianificazione e il loro controllo hanno un ruolo importante.

20 Costi: Trasporto Merci Principali aspetti del trasporto merci: 1. Unità di carico bancale (pallet) Container. 2. Operazioni di trasporto: Con unico vettore (door-to-door) Multi-vettore. 3. Modalità di trasporto: Trasporto ferroviario: economico relativamente lento poco affidabile; Trasporto su gomma (Autotrasporto) Trasporto aereo Trasporto marittimo Trasporto in condotta (pipeline).

21 I modi di trasporto si differenziano per almeno 3 caratteristiche: Costo Tempo di consegna Capacità

22 Trasporto Merci Costi di trasporto: Ammortamento, manutenzione, assicurazione veicoli Retribuzione equipaggi Carburante Operazioni di carico e scarico Trasporto aereo > su gomma > su ferro > via mare Tempi di consegna: Durata del trasferimento di merci dall origine alla destinazione, comprensivo dei vari tempi di trasferimento nel caso di trasporto multivettore

23 Trasporto Merci Costi di trasporto: Ammortamento, manutenzione, assicurazione veicoli Retribuzione equipaggi Carburante Operazioni di carico e scarico Trasporto aereo > su gomma > su ferro > via mare Tempi di transito: Comprensivo dei vari tempi di trasferimento nel caso di trasporto multi-vettore

24 Aspetti decisionali Poiché la gestione logistica considera gli aspetti di pianificazione, implementazione e controllo della rete logistica, questa coinvolge un gran numero di attività decisionali di tipo: - strategico - tattico - operativo

25 Aspetti decisionali Decisioni chiave di tipo strategico sono scelte di lungo periodo e riguardano la definizione della struttura del sistema e l acquisizione di risorse che richiedono cospicui investimenti: Determinare il numero di magazzini Determinare la localizzazione di ogni magazzino Determinare la dimensione di ogni magazzino Allocare spazio per i vari prodotti in un magazzino Determinare come allocare i clienti ai magazzini Assumendo note e non modificabili le localizzazione degli impianti e dei clienti. Obiettivo: Minimizzare il costo annuale dell intero sistema (produzione, acquisto materiali, gestione scorte, gestione impianti, trasporto). Trade-off Bilanciare i costi di apertura di nuovi magazzini con il vantaggio di essere più vicino ai clienti.

26 Decisioni chiave di tipo tattico: Allocazione della domanda ai nodi logistici Allocazione di veicoli ai collegamenti tra i nodi logistici Definizione di un opportuna politica di inventario Decisioni chiave di tipo operativo: Aspetti decisionali Definizione di piani di lavoro settimanali o quotidiani Approvvigionamento dei centri di distribuzione Consegne dei prodotti finiti ai vari clienti Spesso queste scelte possono avvenire in tempo reale modificando dinamicamente i piani di lavoro sulla base degli ordini dei clienti e di altre informazioni che si rendono disponibili.

27 Principali aree di intervento Localizzazione dei nodi logistici Localizzazione e Dimensionamento degli Impianti di Produzione Localizzazione e Dimensionamento dei Centri di Distribuzione Localizzazione e Dimensionamento di Reti TLC Pianificazione della Produzione Determinazione quantità da produrre e periodi produttivi Allocazione del budget ai progetti (Zaino Portfolio management ) Gestione delle Scorte Determinazione della dimensione ottimale delle scorte Gestione fisica del magazzino Pianificazione della Distribuzione Dimensionamento delle flotte ( VRP ) Strategie di Routing (Trasporto) e TSP

28 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Decisioni di localizzazione (1/6) Le decisioni di localizzazione (location) rientrano nell ambito della programmazione a medio o a lungo periodo. Mirano a stabilire la tipologia, l ubicazione e le dimensioni di nuovi nodi logistici, nonché la dismissione, lo spostamento e/o il ridimensionamento di eventuali nodi preesistenti.

29 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Decisioni di localizzazione (2/6) Obiettivo: minimizzazione del costo logistico totale, relativo ad un orizzonte temporale prestabilito, espresso dalla somma di: costi associati alle attività dei nodi (costi di produzione, di stoccaggio, ecc.); costi di trasporto tra i nodi e dai nodi ai clienti (e/o viceversa). Vincoli più comuni: dimensione massima dei nodi nei diversi siti; minimo livello di servizio logistico assicurato ai clienti.

30 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Decisioni di localizzazione (3/6) Si presentano: in caso di realizzazione di un sistema logistico ex novo ; in caso di ristrutturazione di sistemi logistici preesistenti, in seguito a variazioni della struttura dei costi e/o del volume, della distribuzione spaziale e/o delle caratteristiche tipologiche della domanda.

31 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Decisioni di localizzazione (4/6) Richiedono cospicui investimenti qualora i nodi logistici vadano acquisiti o realizzati; in tal caso sono difficilmente reversibili nel medio e nel breve periodo. Sono inscindibili dalle decisioni di allocazione della domanda ai nodi logistici.

32 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Decisioni di localizzazione (5/6) Esempio In un sistema di distribuzione a due livelli, l apertura di un nuovo RDC può rendere necessaria una revisione dei distretti di vendita ed essere accompagnata da una diversa allocazione degli RDC ai CDC e dei CDC agli impianti di produzione. Per questo motivo i problemi di localizzazione sono talvolta indicati come modelli di localizzazione-allocazione.

33 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Decisioni di localizzazione (6/6) Ad esse possono corrispondere variazioni del volume e delle caratteristiche della domanda totale. Ad esempio, l apertura di un nuovo RDC può portare all acquisizione di clienti che in precedenza non potevano essere serviti con un adeguato livello di servizio perché troppo distanti.

34 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Aspetti Modellistici Fattori Dominanti nelle Scelte Numero di Nodi Logistici Orizzonte di Pianificazione Omogeneità dei Flussi Materiali Tipologia dei Nodi Logistici Discretizzazione delle Scelte Flussi Materiali in Ingresso e in Uscita ai Nodi Logistici Frazionabilità della Domanda Grado di Aggregazione dei Dati Modalità di Trasporto

35 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Fattori Dominanti nelle Scelte Nel caso di impianti o di centri di distribuzione, sono i fattori economici a dominare. Nella localizzazione dei dettaglianti il fattore critico è il costo del sito meno il guadagno. Per un nodo logistico di servizio pubblico (ospedale, banca, ecc.), l accessibilità è il fattore primario di localizzazione.

36 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Numero di Nodi Logistici Localizzare un singolo nodo logistico evita il bisogno di considerare aspetti tra loro competitivi: - suddivisione della domanda tra i nodi logistici, - effetti di consolidamento delle merci in stock, - costi dei nodi logistici. I costi di trasporto sono di primaria importanza. In altri termini, localizzare un singolo nodo logistico è più semplice!

37 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Orizzonte di Pianificazione Problemi monoperiodali: la decisione di localizzazione viene attuata all inizio dell orizzonte di pianificazione (ad esempio, un quinquennio) sulla base dell andamento previsto della domanda e dei costi. Problemi multiperiodali: occorre stabilire, all inizio dell orizzonte di pianificazione, una successione di modifiche all assetto del sistema logistico da realizzarsi in corrispondenza di istanti di tempo successivi.

38 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Omogeneità dei Flussi Materiali Modelli a singolo prodotto (single-commodity): si ipotizza l esistenza di un flusso omogeneo di materiali nel sistema logistico. Modelli multi-prodotto (multi-commodity): si considera una molteplicità di prodotti, diversi per costo o per natura (ad esempio, componenti e prodotti finiti). In questo caso, a ciascuna classe di prodotti simili è associato un insieme di variabili decisionali che ne descrivono la produzione, lo stoccaggio e/o il trasporto.

39 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Tipologia dei Nodi Logistici Problemi mono-tipo: la decisione di localizzazione riguarda un solo tipo di nodi logistici (ad esempio, soltanto gli RDC). Problemi multi-tipo: occorre localizzare due o più tipi di nodi (ad esempio, i CDC e gli RDC).

40 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Discretizzazione delle Scelte Problemi continui: si esplorano possibili localizzazione in uno spazio continuo. Problemi discreti: le decisioni di localizzazione comportano la selezione dei nodi logistici da una lista di possibili scelte che sono state precedentemente identificate per la loro ragionevolezza (casi più comuni)

41 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Flussi Materiali in Ingresso e in Uscita ai Nodi (1/3) Nei sistemi logistici più complessi possono esistere flussi materiali tra nodi di uno stesso tipo. Problemi a un livello: gli unici flussi presi in esame sono quelli tra i nodi da localizzare e quelli a valle, oppure tra i nodi a monte e quelli da localizzare. Esempio: localizzazione di impianti per la produzione di beni con un peso o un volume molto minore di quello dei materiali utilizzati.

42 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Flussi Materiali in Ingresso e in Uscita ai Nodi (2/3) Problemi a due livelli: è indispensabile tenere conto dei flussi materiali tra i nodi da localizzare e quelli a monte e a valle. Esempio: in un sistema logistico costituito da punti di approvvigionamento, impianti di produzione e punti di domanda, la decisione di localizzazione degli impianti può richiedere la valutazione dei flussi materiali dai punti di approvvigionamento agli stabilimenti di produzione e da questi ai punti di domanda.

43 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Flussi Materiali in Ingresso e in Uscita ai Nodi (3/3) Impianti di Produzione Punti di Approvvigionamento Punti di Domanda Problema di localizzazione mono-tipo a due livelli

44 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Frazionabilità della Domanda In alcuni sistemi di distribuzione si richiede che la domanda di un cliente sia servita da un unico nodo logistico (per motivi amministrativi e/o contabili), mentre in altri è consentito che essa sia soddisfatta da due o più centri.

45 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Grado di Aggregazione dei Dati I problemi di localizzazione tipicamente comportano la valutazione di un gran numero di configurazioni di rete. Per gestire la dimensione dei problemi e ottenere una soluzione, talvolta è necessario aggregare i dati. Ad esempio, la localizzazione può corrispondere ad un area geografica grande come una città (non utilizzabile per problemi intra-città, come la localizzazione di dettaglianti). L aggregazione dei dati porta ovviamente della perdita di informazioni e pertanto a degli errori nel processo di decisione.

46 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Modalità di Trasporto (1/5) Nella maggior parte dei modelli di localizzazione si suppone che i collegamenti tra i nodi del sistema logistico siano diretti. Tale soluzione risulta conveniente se i veicoli viaggiano a pieno carico (trasporto full-load).

47 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Modalità di Trasporto (2/5) Nella distribuzione o nella raccolta di piccoli carichi, invece, uno stesso veicolo serve generalmente numerosi punti (ad esempio, i dettaglianti di un quartiere). In questo contesto, i costi di trasporto sono determinati dall ordine con il quale i clienti vengono visitati e, quindi, l ubicazione ottimale dei nodi logistici dipende dalle rotte dei veicoli (modelli di location-routing).

48 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Modalità di Trasporto (3/5) L interdipendenza tra l ubicazione dei nodi logistici e le rotte dei veicoli che effettuano il trasporto è particolarmente forte nei problemi di distribuzione della posta, di raccolta dei rifiuti solidi urbani e di manutenzioni di reti, per i quali gli utenti sono situati in modo quasi continuo lungo i rami di una rete stradale.

49 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Modalità di Trasporto (4/5) Esempio Si consideri il problema di localizzazione di un centro di distribuzione che deve servire 3 punti di domanda situati nei vertici del triangolo ABC A O B C

50 STRATEGIE DI LOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE DEI NODI LOGISTICI Modalità di Trasporto (5/5) Nell ipotesi che il costo di apertura del centro sia indipendente dal sito, possono presentarsi due casi limite: ciascun cliente richiede un rifornimento a pieno carico: l ubicazione ottimale del centro di distribuzione corrisponde al punto di Steiner O; la somma delle domande dei tre punti è inferiore o uguale alla capacità del veicolo: il centro può essere localizzato in un qualsiasi punto del perimetro del triangolo ABC.

1. Considerazioni preliminari

1. Considerazioni preliminari 1. Considerazioni preliminari Uno dei principali aspetti decisionali della gestione logistica è decidere dove localizzare nuove facility, come impianti, magazzini, rivenditori. Ad esempio, consideriamo

Dettagli

LA LOGISTICA INTEGRATA

LA LOGISTICA INTEGRATA dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono

Dettagli

Logi.C.A. Consulting 1

Logi.C.A. Consulting 1 La Logistica La logistica, nell ambito del processo di gestione della supply chain : Pianifica Implementa Controlla l efficiente ed efficace flusso e immagazzinamento dei beni commerciali, l efficiente

Dettagli

Il sistema logistico integrato

Il sistema logistico integrato Il sistema logistico integrato Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto

Dettagli

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico 1. Introduzione Le Scorte sono costituite in prevalenza da materie prime, da accessori/componenti, da materiali di consumo. Rappresentano

Dettagli

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti Corso di Gestione dei Flussi di informazione Programmazione operativa della produzione Processo di approvigionamento Programmazione operativa

Dettagli

Analisi della catena logistica. Analisi della catena logistica 1

Analisi della catena logistica. Analisi della catena logistica 1 Analisi della catena logistica Analisi della catena logistica 1 La visione tradizionale della logistica nel settore manifatturiero Utile 4% Costi della Logistica 21% Utile Costi logistici Costi del Marketing

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

VI SONO SEMPRE SPAZI DI RECUPERO, PURCHÉ LO SI VOGLIA E SI ABBIA LA CREATIVITÀ E LA DETERMINAZIONE PER FARLO.

VI SONO SEMPRE SPAZI DI RECUPERO, PURCHÉ LO SI VOGLIA E SI ABBIA LA CREATIVITÀ E LA DETERMINAZIONE PER FARLO. gruppo gruppo VI SONO SEMPRE SPAZI DI RECUPERO, PURCHÉ LO SI VOGLIA E SI ABBIA LA CREATIVITÀ E LA DETERMINAZIONE PER FARLO. Aderente a Confindustria Cuneo Azienda con sistema di gestione certificato ISO

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Pag. 1/6 Sessione ordinaria 2015 Il candidato, dopo aver letto attentamente, opti per una sola delle due tracce ed affronti la soluzione del tema e di due quesiti tra i quattro proposti nella traccia selezionata.

Dettagli

Controllo di gestione budget settoriali budget economico

Controllo di gestione budget settoriali budget economico Controllo di gestione budget settoriali budget economico TEMA Pianificazione, programmazione e controllo di gestione costituiscono le tre fasi del processo globale attraverso il quale l impresa realizza

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli

Page 1. GESTIONE DEI CANALI DI MARKETING, SUPPLY CHAIN MANAGEMENT E DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO (CAP. 16, 17, 18) Unit 11 Slide 11.2.

Page 1. GESTIONE DEI CANALI DI MARKETING, SUPPLY CHAIN MANAGEMENT E DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO (CAP. 16, 17, 18) Unit 11 Slide 11.2. COMUNICAZIONE D IMPRESA Anno Accademico 2014/2015 GESTIONE DEI CANALI DI MARKETING, SUPPLY CHAIN MANAGEMENT E DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO (CAP. 16, 17, 18) Unit 11 Slide 11.2.1 SODDISFARE LE OPPORTUNITÀ

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA

TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione

Dettagli

Ottava Edizione. La Programmazione e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri

Ottava Edizione. La Programmazione e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri Ottava Edizione La e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri e Controllo di Produzione : compiti 2 Rendere disponibili le informazioni necessarie per: Gestire in modo efficiente ed efficace il

Dettagli

Logistica industriale e gestione degli approvvigionamenti

Logistica industriale e gestione degli approvvigionamenti Logistica industriale e gestione degli approvvigionamenti ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE CAP. 16 Una definizione La logistica è il sistema di connessione tra l approvvigionamento dei materiali, la trasformazione

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

Logistica. Giovanni Righini. Anno accademico 2010-11. Dipartimento di Tecnologie dell Informazione - Università degli Studi di Milano (Crema)

Logistica. Giovanni Righini. Anno accademico 2010-11. Dipartimento di Tecnologie dell Informazione - Università degli Studi di Milano (Crema) Logistica Giovanni Righini Dipartimento di Tecnologie dell Informazione - Università degli Studi di Milano (Crema) Anno accademico 2010-11 Definizione La logistica è la disciplina che studia come organizzare

Dettagli

La gestione dell incertezza nella Supply Chain: la scorta di sicurezza. La scorta di sicurezza nella supply chain 1

La gestione dell incertezza nella Supply Chain: la scorta di sicurezza. La scorta di sicurezza nella supply chain 1 a gestione dell incertezza nella Supply Chain: la scorta di sicurezza a scorta di sicurezza nella supply chain 1 Il ruolo della giacenza nella supply chain Migliora l adattamento di domanda / fornitura

Dettagli

LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE.

LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE. LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE. E COAN) Prof.ssa Claudia SALVATORE Università degli Studi del Molise

Dettagli

Imprese multinazionali e outsourcing

Imprese multinazionali e outsourcing Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui

Dettagli

Programmazione e controllo

Programmazione e controllo Programmazione e controllo Capitolo 1 L attività di direzione e il sistema di misurazione dei costi Un quadro di riferimento 1.a. I tratti caratteristici dell attività di direzione nelle imprese moderne

Dettagli

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner ERPGestionaleCRM partner La soluzione software per le aziende di produzione di macchine Abbiamo trovato un software e un partner che conoscono e integrano le particolarità del nostro settore. Questo ci

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca. Liceo Tecnologico. Indirizzo Logistica e Trasporti

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca. Liceo Tecnologico. Indirizzo Logistica e Trasporti Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Liceo Tecnologico Indicazioni nazionali per i Piani di Studio Personalizzati Obiettivi Specifici di Apprendimento Allegato_C8-LT-08-Logistica

Dettagli

Ottava Edizione. Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri

Ottava Edizione. Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri Ottava Edizione Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri Fenomeni di obsolescenza 2 Determinati da: Prodotto inidoneo al segmento di mercato (es: computer) Effetto moda (es: abbigliamento) Mancato

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

La logistica del farmaco Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it

La logistica del farmaco Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it La logistica del farmaco Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it Organizzazione dell azienda farmacia e Farmacoeconomia Definizione e compiti della funzione produzione e logistica Definizione Insieme

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Corso di Economia e Organizzazione Aziendale

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Corso di Economia e Organizzazione Aziendale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di prof.ssa Maria Sole Brioschi CST-E01 Corsi 208422 e 328422 Anno Accademico 2008/2009 Contabilità analitica : elementi di base La contabilità generale ha per oggetto

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

Controllo di Gestione

Controllo di Gestione Pianificazione e controllo del business aziendale Controllo di Gestione In un contesto altamente complesso e competitivo quale quello moderno, il controllo di gestione ricopre un ruolo quanto mai strategico:

Dettagli

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso

Dettagli

Programmazione disciplina: Tecniche professionali dei servizi commerciali. Impostare ed elaborare le scritture di assestamento.

Programmazione disciplina: Tecniche professionali dei servizi commerciali. Impostare ed elaborare le scritture di assestamento. MODULO 0 LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO E LA CHIUSURA DEI CONTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO Impostare ed elaborare le scritture di assestamento. Elaborare le scritture di chiusura CONOSCENZE Il concetto di

Dettagli

Ricerca Operativa e Logistica Dott. F.Carrabs e Dott.ssa M.Gentili. Introduzione

Ricerca Operativa e Logistica Dott. F.Carrabs e Dott.ssa M.Gentili. Introduzione Ricerca Operativa e Logistica Dott. F.Carrabs e Dott.ssa M.Gentili Introduzione La Ricerca Operativa La Ricerca Operativa è una disciplina relativamente recente. Il termine Ricerca Operativa è stato coniato

Dettagli

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it La scelta dei canali di entrata Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa Individuare il canale che, meglio degli altri può essere efficace per la propria attività nei mercati esteri non è semplice

Dettagli

Il caso FrescoMagic s.r.l.

Il caso FrescoMagic s.r.l. LE TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLE SCORTE Il caso FrescoMagic s.r.l. Le scorte servono a fronteggiare in ogni momento improvvise esigenze di produzione e di vendita Rilevano importanza perché

Dettagli

La scelta del livello ottimo della disponibilità del prodotto. La disponibilità del prodotto 1

La scelta del livello ottimo della disponibilità del prodotto. La disponibilità del prodotto 1 La scelta del livello ottimo della disponibilità del prodotto La disponibilità del prodotto 1 Linea guida Importanza della disponibilità del prodotto Fattori influenzanti il livello ottimo della disponibilità

Dettagli

Per dimostrare i benefici della citylogistics in presenza di condizioni favorevoli per farla decollare, abbiamo deciso di costruire un modello di

Per dimostrare i benefici della citylogistics in presenza di condizioni favorevoli per farla decollare, abbiamo deciso di costruire un modello di Per dimostrare i benefici della citylogistics in presenza di condizioni favorevoli per farla decollare, abbiamo deciso di costruire un modello di simulazione con l aiuto della società Flexcon di Torino

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 TRASPORTI Processo Trasporto intermodale, logistica integrata e distribuzione Sequenza di processo

Dettagli

La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean :

La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean : Consulenza di Direzione Management Consulting Formazione Manageriale HR & Training Esperienza e Innovazione La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean : un passo chiave nel percorso

Dettagli

Sistemi informativi aziendali struttura e processi

Sistemi informativi aziendali struttura e processi Sistemi informativi aziendali struttura e processi Concetti generali sull informatica aziendale Copyright 2011 Pearson Italia Prime definizioni Informatica Scienza che studia i principi di rappresentazione

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) L organizzazione: concetti generali b) La struttura organizzativa c) I principali modelli di struttura organizzativa a) La struttura plurifunzionale b) La struttura

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE

TECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE

Dettagli

Come cambia la distribuzione in rete

Come cambia la distribuzione in rete E-COMMERCE Come cambia la distribuzione in rete Ruolo degli intermediari commerciali: trasferire prodotti e servizi secondo le modalità preferite dal cliente e al prezzo per lui accessibili CRITICITA DELLA

Dettagli

La progettazione della catena di distribuzione nella supply chain. Progettare la catena distributiva 1

La progettazione della catena di distribuzione nella supply chain. Progettare la catena distributiva 1 La progettazione della catena di distribuzione nella supply chain Progettare la catena distributiva Linea guida Il ruolo della distribuzione nella Supply Chain Fattori che influenzano il progetto della

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Cap.1 - L impresa come sistema

Cap.1 - L impresa come sistema Cap.1 - L impresa come sistema Indice: L impresa come sistema dinamico L impresa come sistema complesso e gerarchico La progettazione del sistema impresa Modelli organizzativi per la gestione Proprietà

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

Il controllo dei centri di responsabilità

Il controllo dei centri di responsabilità Il controllo dei centri di responsabilità 1 I centri di responsabilità Definizione: Una particolare sub-unità organizzativa il cui soggetto titolare è responsabile dei risultati, in termini dei efficacia

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

Pianificazione e Gestione delle Scorte Sergio Cavalieri Università degli Studi di Bergamo

Pianificazione e Gestione delle Scorte Sergio Cavalieri Università degli Studi di Bergamo Pianificazione e Gestione delle Scorte Sergio Cavalieri Università degli Studi di Bergamo http://progest.unibg.it 1 Perché detenere le scorte Per coprire i picchi di domanda Per coprire il tempo e la distanza

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

La Catena del Valore. Un sistema di classificazione delle risorse e delle competenze. Attività di supporto. Margine.

La Catena del Valore. Un sistema di classificazione delle risorse e delle competenze. Attività di supporto. Margine. La Catena del Valore Un sistema di classificazione delle risorse e delle competenze Attività di supporto Infrastrutture, Finanza, Approvvigionamenti Ricerca e Sviluppo Gestione e sviluppo risorse umane

Dettagli

La Gestione della Produzione

La Gestione della Produzione La Gestione della Produzione E il processo decisionale attraverso il quale sono organizzate le risorse produttive al fine di conseguire determinati obiettivi. Si estrinseca temporalmente attraverso tre

Dettagli

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari Il marketing dei servizi La gestione degli intermediari Gli intermediari nei servizi: canali diretti Le imprese di servizi distribuiscono la propria offerta in alcuni casi direttamente, in altri casi si

Dettagli

Introduzione Azienda ed organizzazione

Introduzione Azienda ed organizzazione Introduzione Azienda ed organizzazione 1 L AZIENDA E IL SUO AMBIENTE AZIENDA: sistema aperto che instaura rapporti di input e output con l ambiente esterno, sociale e naturale Condizioni fondamentali per

Dettagli

I processi aziendali e l industria della cornice di legno.

I processi aziendali e l industria della cornice di legno. I processi aziendali e l industria della cornice di legno. Productio Flow può essere classificato come un sistema software progettato ad hoc sulle esigenze gestionali dell industria della cornice di legno

Dettagli

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche.

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche. soluzioni di business intelligence Revorg Business Intelligence Utilizza al meglio i dati aziendali per le tue decisioni di business Business Intelligence Revorg Roadmap Definizione degli obiettivi di

Dettagli

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze 110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo

Dettagli

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Gabriella Calderisi - DigitPA 2 dicembre 2010 Dicembre 2010 Dominio.gov.it Cos è un dominio? Se Internet è una grande città, i

Dettagli

Technical Document Release Version 1.0. Product Sheet. MediaSpot. Creazione e gestione palinsesto pubblicitario

Technical Document Release Version 1.0. Product Sheet. MediaSpot. Creazione e gestione palinsesto pubblicitario Technical Document Release Version 1.0 Product Sheet MediaSpot Creazione e gestione palinsesto pubblicitario MediaSpot MediaSpot è il software di SI Media sviluppato per la gestione completa dei contratti

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Magazzini industriali

Magazzini industriali Magazzini industriali Magazzini industriali 1 Funzioni Proteggere le merci a scorta Si devono conservare i materiali e componenti impiegati in produzione, quelli realizzati durante i cicli di produzione

Dettagli

Barcode Inventory System

Barcode Inventory System Barcode Inventory System BIS è un sistema di front-end che permette di collegare le funzioni di campo proprie della gestione del magazzino con il sistema informativo ERP. Progettato essenzialmente come

Dettagli

Sistemi Informativi e Sistemi ERP

Sistemi Informativi e Sistemi ERP Sistemi Informativi e Sistemi Trasformare i dati in conoscenza per supportare le decisioni CAPODAGLIO E ASSOCIATI 1 I SISTEMI INFORMATIVI LI - E IMPRESA SISTEMA DI OPERAZIONI ECONOMICHE SVOLTE DA UN DATO

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

Le IMPRESE INDUSTRIALI

Le IMPRESE INDUSTRIALI Le IMPRESE INDUSTRIALI Economia Aziendale 5 I.T.C.G. Saraceno Morbegno Laboratorio di Ec. Aziendale 5 B Prog. Mercurio Prof. Pellegrini Claudio ASPETTI GENERALI E STRATEGIE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI LA

Dettagli

Capitolo XIV. La gestione della produzione

Capitolo XIV. La gestione della produzione Capitolo XIV La gestione della produzione La funzione di produzione Approvvigionamenti La funzione di produzione riguarda il processo di trasformazione dei beni, ossia l insieme l di operazioni mediante

Dettagli

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il raggiungimento degli obiettivi avendo come fine il mantenimento

Dettagli

LE SOLUZIONI PER L AUTO AZIENDALE

LE SOLUZIONI PER L AUTO AZIENDALE LE SOLUZIONI PER L AUTO AZIENDALE Ermanno Molinari Bologna, martedì 13 novembre 2012 iziativa LE SOLUZIONI PER L AUTO AZIENDALE L ascesa delle auto aziendali coincide con l avvento della motorizzazione

Dettagli

Liceo Tecnologico. Indirizzo Logistica e Trasporti. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati

Liceo Tecnologico. Indirizzo Logistica e Trasporti. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Discipline con attività di laboratorio 3 4 5 Sistemi di trasporti 132 132 132 Tecnologie informatiche, dell automazione e della comunicazione 66

Dettagli

Le prestazioni della Supply Chain

Le prestazioni della Supply Chain Le prestazioni della Supply Chain L ottenimento dell adattamento strategico e la sua portata Le prestazioni della Supply Chain 1 Linea guida Le strategie Competitiva e della supply chain L ottenimento

Dettagli

rilascio del Prototipo Gestione SAL cantieri e subappalti. 3 mesi 4-8 mesi 20gg 90% Controllo di Gestione Avanzato del 2 mesi 6-10 mesi 15gg 90%

rilascio del Prototipo Gestione SAL cantieri e subappalti. 3 mesi 4-8 mesi 20gg 90% Controllo di Gestione Avanzato del 2 mesi 6-10 mesi 15gg 90% In questo mondo informatico sempre in frenetica e continua evoluzione difficile per le aziende IT medio - grandi rimanere al passo con la tecnologia, mentre per quelle piccole quasi impossibile avere le

Dettagli

Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni

Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni Economia e Organizzazione Aziendale Modulo 4 - L organizzazione aziendale Unità didattica 1 Concetti base dell organizzazione Antonio Dallara Concetto di organizzazione

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

RICERCA DEI SERIVIZI NELL EVOLUZIONE DELLA SUPPLY CHAIN

RICERCA DEI SERIVIZI NELL EVOLUZIONE DELLA SUPPLY CHAIN RICERCA DEI SERIVIZI NELL EVOLUZIONE DELLA SUPPLY CHAIN Le strategie adottate dalle imprese nel gestire le fasi a monte del processo produttivo sono cambiate seguendo una traiettoria ben precisa. Le tappe

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione

Dettagli

LOGISTICA SU PALMARE GESTIONE DINAMICA DEL MAGAZZINO

LOGISTICA SU PALMARE GESTIONE DINAMICA DEL MAGAZZINO LOGISTICA SU PALMARE GESTIONE DINAMICA DEL MAGAZZINO > > Dall antichità fino al 20 secolo, la logistica costituiva una prerogativa esclusivamente militare; essa rappresentava quel particolare ramo dell'arte

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

Sistemi di supporto alle decisioni

Sistemi di supporto alle decisioni Sistemi di supporto alle decisioni Introduzione I sistemi di supporto alle decisioni, DSS (decision support system), sono strumenti informatici che utilizzano dati e modelli matematici a supporto del decision

Dettagli

LOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience.

LOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience. LOGISTIC MANAGER. CONTESTO: La figura professionale Logistic Manager trova la sua collocazione in aziende operanti nell ambito del trasporto/logistica, di media/piccola o grande dimensione, in cui v è

Dettagli

Il sistema informativo aziendale

Il sistema informativo aziendale Il sistema informativo aziendale insieme delle attività connesse alla raccolta, analisi e rappresentazione delle informazioni interne ed esterne all'azienda dati indispensabili per poter valutare lo stato

Dettagli

Soluzioni integrate per la gestione del magazzino

Soluzioni integrate per la gestione del magazzino Soluzioni integrate per la gestione del magazzino whsystem Light è la versione di whsystem dedicata alla gestione di magazzini convenzionali. Questa variante prevede un modulo aggiuntivo progettato per

Dettagli

LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO

LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO Prof R Bauer Strumenti di analisi e lettura del bilancio: L analisi di bilancio può essere condotta con : A) la riclassificazione degli schemi di bilancio;

Dettagli

Concetto e sistema di Marketing

Concetto e sistema di Marketing Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09

Dettagli

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260

Dettagli

SoftwareSirio Modelli di Board

SoftwareSirio Modelli di Board SoftwareSirio Modelli di Board Business Intelligence e Performance Management vendite logistica e acquisti commesse scadenziari riclassificazione di bilancio Sirio informatica e sistemi SpA Sirio informatica

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

FUSIONI E ACQUISIZIONI

FUSIONI E ACQUISIZIONI FUSIONI E ACQUISIZIONI 1. Fusioni e acquisizioni: concetti introduttivi 2. Il valore del controllo di un impresa 3. La redditività di un acquisizione 4. Alcuni tipi particolari di acquisizioni: LBO, MBO

Dettagli

XMART per gestire il retail non food

XMART per gestire il retail non food XMART per gestire il retail non food Le aziende retail che oggi competono nei mercati specializzati, sono obbligati a gestire una complessità sempre maggiore; per questo, hanno bisogno di un valido strumento

Dettagli

INVENTORY MANAGEMENT. Case studies

INVENTORY MANAGEMENT. Case studies INVENTORY MANAGEMENT INVENTORY MANAGEMENT Il corso ha la finalità di fornire i metodi e gli strumenti necessari per una corretta pianificazione delle scorte nel sistema produttivo e distributivo e per

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Università degli studi di Bergamo Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Economia e Organizzazione Aziendale Prof.

Università degli studi di Bergamo Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Economia e Organizzazione Aziendale Prof. Università degli studi di Bergamo Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Economia e Organizzazione Aziendale Prof. Michele Meoli Esercitazione: Analisi di Break-Even (o analisi del punto

Dettagli

Impresa: sistema sociale aperto e dinamico. Impiega risorse differenziate (scarse) per

Impresa: sistema sociale aperto e dinamico. Impiega risorse differenziate (scarse) per Impresa: sistema sociale aperto e dinamico Organizzazione economica (Contenuto economico Attività e Obiettivi) Impiega risorse differenziate (scarse) per svolgere processi di acquisizione, produzione di

Dettagli

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE

Dettagli