POLITICA DI COESIONE E CULTURA Un contributo all occupazione

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1 COMMISSIONE EUROPEA COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE E AL COMITATO DELLE REGIONI POLITICA DI COESIONE E CULTURA Un contributo all occupazione

2 I. INTRODUZIONE essenziale dell identità del continente. Ma le potenzialità e le possibilità d innovazione che ne derivano sono ancora in gran parte da sfruttare. Il libro bianco Crescita, competitività, occupazione ha individuato nella cultura un settore capace di offrire nuove possibilità di occupazione. Con la sua recente comunicazione dal titolo Interventi strutturali comunitari e occupazione 1, la Commissione ha proposto un quadro di riferimento per la realizzazione di investimenti a forte intensità di mano d opera sovvenzionati dai Fondi strutturali. La crescente importanza della cultura è strettamente legata ai recenti sviluppi dell economia. In primo luogo, l espansione culturale è collegata all evoluzione della società, caratterizzata dal declino delle industrie tradizionali a favore dei servizi. In secondo luogo, il cambiamento dello stile di vita (soprattutto, la maggiore mobilità) e l aumento del tempo libero generano una maggiore domanda di attività di svago, e specialmente di cultura. Queste due tendenze possono favorire gli aspetti economicamente redditizi della cultura. Sono sempre più strette e varie le relazioni tra la vita culturale (istituzioni pubbliche di carattere culturale e socioculturale: teatri, musei, centri artistici, località artistiche urbane e rurali, scuole d arte e di musica, ecc.) e l economia culturale (mercato musicale, artistico, letterario e librario, produzione cinematografica, televisiva e video; fotografia, design, arti plastiche e spettacolo, architettura, mestieri artistici, tutela dei monumenti storici, turismo). In tale contesto, la cultura può offrire un notevole contributo all occupazione. I prodotti e le industrie culturali possono creare nuovi posti di lavoro, in modo ben più efficace delle misure classiche, quali la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale. La cultura non è soltanto un attività pubblica che crea spese supplementari: essa svolge anche un ruolo sempre più importante nell economia privata, introducendovi un forte potenziale di crescita ed elementi di creatività, d innovazione e di produzione benefici per le economie regionali e locali. Ad esempio, la cultura contribuisce ampiamente allo sviluppo dei contenuti e delle applicazioni, elementi di competitività fondamentali nella società dell informazione. In base all articolo 130 A del trattato, la Comunità favorisce le azioni volte a rafforzare la coesione economica e sociale; le azioni culturali possono entrare nel campo di applicazione di tale norma, alle condizioni definite qui di seguito. Inoltre, l articolo 128 del trattato specifica che la Comunità tiene conto degli aspetti culturali nell azione che svolge nell ambito delle altre politiche. 1 COM (96) 109 def., del 20 marzo

3 È molto difficile dare una definizione globale della cultura in tutta la sua varietà. L articolo Una delle risorse più preziose dell Europa è la varietà del suo patrimonio culturale, elemento 128, paragrafo 2, del trattato prevede che la Comunità svolga un ruolo (di coordinamento, di sostegno o di integrazione delle azioni svolte dagli Stati membri) nei settori relativi al miglioramento della conoscenza e della diffusione della cultura e della storia dei popoli europei, alla conservazione e alla salvaguardia del patrimonio culturale d importanza europea, agli scambi culturali non commerciali, nonché alla creazione artistica e letteraria (compreso il settore audiovisivo). I regolamenti dei Fondi strutturali, pur non menzionando esplicitamente la cultura, offrono alcune possibilità di sostenere azioni culturali, nei seguenti contesti: a) investimenti produttivi che permettano di creare o di mantenere posti di lavoro durevoli (art. 1, lettera a, del regolamento FESR); b) investimenti nel settore delle infrastrutture (art. 1, lettera b, del regolamento FESR); c) sviluppo del potenziale endogeno delle regioni, tramite misure volte a promuovere e sostenere iniziative per lo sviluppo locale (art. 1, lettera c, del regolamento FESR); d) programmi di formazione e di azione a favore dell occupazione nei settori in espansione del turismo e del tempo libero, nonché nel settore artistico (art. 1 del regolamento FSE); e) promozione degli investimenti a favore del turismo e dell artigianato (compresi i miglioramenti dei fabbricati d abitazione nelle aziende agricole), nonché, nell ambito dell obiettivo 1, ristrutturazione e sviluppo dei villaggi e tutela e conservazione del patrimonio rurale, se i relativi finanziamenti non sono forniti dal FESR (art. 5 del regolamento FEAOG). Esistono inoltre possibilità di sostenere progetti pilota innovativi che favoriscano soprattutto lo scambio di esperienze e la cooperazione tra regioni o comunità locali (art. 10 FESR, art. 6 FSE, art. 8 FEAOG, art. 4 SFOP). La presente comunicazione riguarda la cultura solo per quanto riguarda i suoi collegamenti alla coesione economica e sociale e allo sviluppo regionale che beneficia dell intervento dei Fondi strutturali. Essa rientra in una prospettiva più generale, proponendosi di individuare, nel quadro degli interventi dei Fondi strutturali, le zone che presentano un potenziale di occupazione ancora sottoutilizzato. Si tratta di porre le basi di una discussione sull aiuto che i Fondi strutturali possono apportare alla cultura, 3

4 II. CULTURA E SVILUPPO REGIONALE La cultura è collegata allo sviluppo regionale e al concetto stesso di coesione economica e sociale; nella sua complessità, essa esprime infatti l identità e il potenziale endogeno di una regione o di una località. In particolare, le attività culturali sono una caratteristica importante delle città europee; è quindi essenziale integrare l aiuto alla cultura fornito dai Fondi strutturali nella politica comunitaria relativa alle città, attualmente in corso di elaborazione. Al tempo stesso, la cultura regionale e locale è perennemente soggetta a influenze interregionali o internazionali. Tale legame è esplicitamente riconosciuto nel recente invito della Commissione a presentare proposte per la cooperazione interregionale in materia culturale, elaborate da comunità regionali e locali ( ) 2. Secondo la normativa in vigore, le attività culturali possono beneficiare di finanziamenti dei Fondi strutturali soltanto se collegate allo sviluppo regionale o locale: occorre, insomma, che esse contribuiscano a creare un occupazione durevole e siano parte integrante delle strategie per lo sviluppo di una località o di una regione. L importanza della cultura per lo sviluppo regionale ha tre aspetti. Anzitutto, la cultura è fonte di occupazione: le attività collegate al patrimonio culturale, e i prodotti e le industrie a vocazione culturale, creano, direttamente e indirettamente, posti di lavoro. In secondo luogo, la cultura è un fattore sempre più decisivo per la localizzazione di nuovi investimenti, in quanto potenzia l immagine e l attrattiva di una regione; essa può quindi avere un ruolo importante nel rinnovamento di zone urbane svantaggiate o di zone rurali. Infine, la cultura può favorire l integrazione e contribuire in tal modo alla coesione sociale. 1. Il potenziale della cultura ai fini dell occupazione Non disponiamo di informazioni sufficienti sul legame tra la cultura e la creazione di occupazione a livello regionale: mancano ancora studi e dati relativi all intero territorio europeo. Il settore della cultura, infatti, non è omogeneo e può essere valutato soltanto attraverso diverse categorie statistiche. Inoltre, variano molto le modalità per la definizione e la classificazione statistica della cultura nei vari Stati membri. 2 (C(95)253/11), GU C 253 del

5 Malgrado questa carenza di informazioni statistiche, è possibile delineare qualche tendenza generale. L importanza della cultura per lo sviluppo economico e sociale era già stata ricordata nel documento della Commissione sulle iniziative per lo sviluppo 3. I progetti di tipo culturale sono spesso legati, direttamente o indirettamente, alla promozione dal turismo; ma anche sotto altre forme la cultura contribuisce, in modo più o meno diretto, all occupazione e allo sviluppo regionale. Per aumentare l effetto dell azione culturale sull occupazione, occorre investire nella promozione del luogo d insediamento e dei progetti culturali sovvenzionati, e migliorare i servizi turistici ad essi collegati. In tal modo, il turismo e la cultura si potenziano a vicenda e, se beneficiano di un sostegno adeguato, possono aumentare l impatto dell intervento dei Fondi strutturali. Anche la capienza alberghiera può costituire un fattore importante. Sviluppo della cultura e del turismo nelle zone rurali A Västra Sverige (Svezia), il programma per l obiettivo 5b prevede uno stanziamento pari al 20 % dell importo messo a disposizione dai Fondi strutturali, a favore di un asse specifico turismo e cultura. Tra gli obiettivi principali sono previsti l elaborazione di un analisi di mercato, la creazione di un inventario delle risorse culturali della zona e il sostegno alle attrezzature turistiche, come gli uffici d accoglienza, gli alberghi, i musei e altre istituzioni culturali. Si calcola che tale misura possa creare, direttamente o indirettamente, circa 100 posti di lavoro. a) Effetti diretti sull occupazione La cultura è fonte diretta di occupazione in quanto crea nuove imprese, in particolare PMI. La formazione e l istruzione nel settore della cultura aumentano inoltre il potenziale di occupazione di una regione. La creazione di nuove competenze e di nuove forme di attività di tipo culturale offre nuove possibilità di occupazione; un ruolo essenziale a tale proposito è svolto dalle cooperative, dalle associazioni e dalle fondazioni che occupano spesso emarginati o disoccupati. In particolare, l espansione dei prodotti e delle industrie culturali, derivante dall evoluzione del costume, costituisce un potenziale di occupazione sempre più importante, soprattutto nell ambito dei servizi multimediali e della società dell informazione. 3 SEC(95) 564, marzo

6 Sostegno alle industrie della cultura e della comunicazione Nel Regno Unito, diversi programmi dedicati all obiettivo 2 per il periodo prevedono un azione specifica di sostegno alle industrie culturali. La definizione delle priorità dei programmi varia secondo le caratteristiche regionali ( Servizi culturali e servizi di produzione, Turismo, industrie culturali e valorizzazione dell immagine, ecc.). In alcune grandi zone (Greater Manchester, Lancashire, Cheshire, North East, London, Yorkshire ed Humberside), agli obiettivi di tipo culturale sono destinate in via prioritaria percentuali tra l 11 e il 17% degli stanziamenti globali dei Fondi strutturali. Ad esempio, il documento unico di programmazione per l Inghilterra nord-occidentale (Greater Manchester, Lancashire, Cheshire) prevede, nell ambito dell obiettivo Turismo e industrie culturali: valorizzazione dell immagine della regione, un aiuto all industria culturale e multimediale. I fini dell azione sono i seguenti : - stimolare la crescita a lungo termine e l occupazione, mediante una strategia coordinata a favore delle industrie culturali (in particolare delle PMI); - sfruttare il potenziale di crescita e di occupazione delle industrie collegate ai mezzi di comunicazione (compresa la società dell informazione); - migliorare le reti e la cooperazione tra le varie industrie culturali. Si calcola che circa 700 imprese beneficieranno di un aiuto: ciò dovrebbe permettere di creare o conservare circa 2000 posti di lavoro. Le risorse direttamente destinate al settore culturale nell ambito dei programmi dei Fondi strutturali per il periodo ammontano a circa 400 milioni di ecu. Le cifre vanno tuttavia considerate con prudenza, data l impostazione per programmi. Poiché l azione culturale si nasconde spesso dietro misure di varia denominazione, non si dispone in realtà di cifre precise. D altra parte, l importo apparentemente modesto delle risorse che i Fondi strutturali destinano alla cultura va visto in relazione con l impatto qualitativo delle misure in questione: l aiuto alla cultura, pur essendo molto meno costoso degli investimenti per le altre infrastrutture, può contribuire nelle stesse proporzioni ad accrescere l attrattiva di una località o di una regione. 6

7 Tutela degli edifici storici Tra il 1986 e il 1992, il programma integrato mediterraneo (PIM) per l isola di Creta ha sovvenzionato, con la partecipazione del FESR, il restauro dei centri storici della Canea e di Retimno (Grecia). Il contributo comunitario alla spesa totale (7 milioni di ecu) è ammontato a 4,9 milioni di ecu. Gli obiettivi previsti erano la stabilizzazione e il restauro di monumenti storici, nonché il miglioramento dell accesso a tali monumenti e dell ambiente che li circonda. Il programma costituisce un esempio di combinazione tra la tutela del patrimonio architettonico e il miglioramento dell ambiente, da cui consegue un notevole aumento dell attrattiva turistica delle località interessate. Nell ambito del quadro comunitario di sostegno per l Italia del , il FESR ha partecipato al restauro del castello di Lagopesole ad Avigliano (Basilicata). Il progetto costituisce un buon esempio di associazione tra la tutela del patrimonio culturale, da un lato, e l uso commerciale, la ricerca culturale e la protezione dell ambiente, dall altro. Anzitutto, il castello restaurato accoglierà un istituzione incaricata del restauro e del reimpiego dei monumenti storici nel Mezzogiorno, nonché della sorveglianza dell ambiente. Esso ospiterà inoltre il centro nazionale per la salvaguardia delle foreste. Infine, la cooperativa del castello, installata nell edificio rinnovato, organizza gite guidate, conferenze, mostre e manifestazioni musicali e teatrali, e gestisce un ristorante ad uso dei visitatori. b) Gli effetti indiretti sull occupazione e il fattore immagine della cultura: come migliorare la qualità dei luoghi d insediamento Non si può tracciare una netta separazione tra gli effetti diretti sull occupazione e quelli indiretti: a lungo termine, infatti, gli effetti diretti sono spesso completati da quelli indiretti. Si pensi, ad esempio, agli aiuti per l apertura di sale teatrali o musicali e di musei. Gli effetti delle manifestazioni culturali non si misurano soltanto dall aumento del numero di turisti: la creazione o il mantenimento di PMI collegate al settore culturale (servizi di appoggio e di assistenza, fornitori, imprese edilizie, centri di formazione, servizi di prenotazione) offrono possibilità di occupazione sempre crescenti. 7

8 Si tende ancora a sottovalutare l importanza degli effetti indiretti della cultura e la funzione che essa svolge nel migliorare l immagine e l attrattiva di una regione o di una località d insediamento. La vita culturale contribuisce sempre di più a creare un ambiente in grado di attirare gli investimenti, in particolare nei settori moderni e innovativi. In un mondo caratterizzato da una mobilità sempre maggiore, chi deve scegliere tra due località concorrenti ai fini di un investimento tiene particolare conto di determinate caratteristiche, come l ambiente culturale e naturale (le decisioni relative alla scelta dei luoghi di vita e di lavoro sono spesso strettamente collegate). 2. Cultura, iniziative di sviluppo locale e sviluppo sostenibile Le misure a favore della cultura raggiungono la loro massima efficacia quando si integrano in una strategia di sviluppo sostenibile. La crescita economica, la coesione sociale, la protezione dell ambiente e l azione culturale non sono necessariamente in opposizione, anzi sono spesso strettamente collegate tra loro. Cultura, sviluppo sostenibile e riconversione industriale Il programma Zechenbahn Ruhrgebiet (Germania) costituisce un buon esempio di integrazione della cultura in una strategia di sviluppo sostenibile. Nell ambito di RECHAR II ( ), i Fondi strutturali contribuiscono al rinnovo di una rete ferroviaria dismessa, che collega località carbonifere e siderurgiche. Una parte importante del progetto consiste nel restaurare antiche stazioni ed edifici collocati lungo la rete, che appartengono al patrimonio di architettura industriale della regione. L inserimento della tutela del patrimonio industriale in un grande programma di sviluppo turistico e urbano (che implica anche il recupero di località industriali abbandonate) mostra come la cultura possa, migliorando l immagine della regione, attirando visitatori e creando occupazione, collocarsi nell ambito di strategie di sviluppo locale. Questo collegamento è evidente soprattutto a livello locale, laddove il successo delle strategie di sviluppo puo essere determinato da condizioni molto specifiche (cultura locale in materia di innovazione e di politica imprenditoriale, organizzazione della comunità, attitudini tecniche, specificità architettoniche): le iniziative per lo sviluppo locale sono pertanto strumenti indispensabili per valorizzare la dimensione culturale. Ad esempio, la cultura può contribuire ampiamente alle strategie di sviluppo urbano, in quanto le infrastrutture culturali aumentano l attrattiva di una località e ne migliorano la qualità della vita e l immagine, mentre gli investimenti produttivi nelle imprese a carattere culturale creano occupazione a lungo termine. 8

9 Formazione culturale e rinnovamento urbano Un altro esempio notevole di integrazione della cultura in un progetto di risanamento urbano è quello volto a vivacizzare il centro storico di Marsiglia con la creazione della Città della musica nel quartiere di Belsunce. Il programma (il cui costo totale ammonta a 10 milioni di ecu) ha ricevuto 4 milioni di ecu dal FESR in quanto progetto pilota in ambiente urbano, ai sensi dell articolo 10 del regolamento FESR. L obiettivo è la formazione musicale di studenti, operai, impiegati e abitanti del quartiere, con interventi di musica multiculturale, attività creative, presentazioni visive e concerti. Gli abitanti più svantaggiati del quartiere (giovani immigrati disoccupati) potranno così avere un punto di riferimento; ciò li aiuterà a formarsi un identità e a progettare il loro futuro, nonché a comunicare con gli altri abitanti del quartiere e della città, in modo da integrarsi meglio sul piano sociale e culturale. Le attività culturali incoraggiano spesso persone insufficientemente qualificate o disabili, che rischiano di essere escluse dal mercato del lavoro, ad impegnarsi per la propria reintegrazione nell ambiente sociale ed economico. Cultura, reintegrazione sociale, formazione e turismo A Kölding (Danimarca), un gruppo di giovani esclusi dal mercato del lavoro ha trasformato un vecchio sottomarino russo in un attrazione turistica. Il progetto, sovvenzionato dalle autorità comunali con un contributo del 40% da parte del FSE (obiettivo 3), associava esperienze pratiche e teoriche. Dopo una formazione di base (insegnamento della storia e delle lingue, formazione al lavoro di guida turistica), i partecipanti potevano scegliere tra vari corsi (elettronica, marketing, metallurgia) e apprendistati (editoria, comunicazione, allestimento di un museo sottomarino ecc.). Nei primi 3 anni hanno partecipato al progetto 110 persone, di cui 69 hanno trovato un lavoro o seguono corsi di formazione. Nelle zone rurali, i prodotti e le attività sono spesso strettamente legati alle radici culturali della regione. Manifestazioni specifiche di questo patrimonio sono, ad esempio, le feste del vino collegate alle vendemmie, le tradizioni locali di fabbricazione del pane e le particolari forme dell economia di transumanza delle regioni alpine. Tali manifestazioni contribuiscono allo sviluppo regionale e al turismo, rafforzando al tempo stesso il senso di appartenenza di una popolazione al suo territorio. Nell ambito dell iniziativa LEADER, ad esempio, numerosi progetti locali sono collegati alla cultura: essi contribuiscono a promuovere l identità regionale, a valorizzare il patrimonio culturale, a creare infrastrutture culturali permanenti (ecomusei, centri culturali) e ad organizzare attività culturali specifiche (festival, cinema itineranti). 9

10 Le attività culturali sono tanto più efficaci quanto più beneficiano del potenziale endogeno di una regione; al tempo stesso, l aiuto alle produzioni e alle industrie culturali contribuisce a rafforzare tale potenziale. Le imprese a vocazione culturale sono spesso fortemente dipendenti dalle reti locali o regionali di fornitori e di clienti, e pertanto sono legate alla loro regione o località di insediamento più di altre forme di investimento produttivo. A ciò si aggiunge il fatto che le industrie culturali sono generalmente caratterizzate da una forte intensità di manodopera e forniscono quindi un contributo significativo all occupazione. L investimento culturale (nelle industrie ma anche nelle infrastrutture, compreso il patrimonio culturale) migliora quindi la capacità concorrenziale di una regione rispetto alle altre e costituisce un fattore di successo particolarmente importante sul piano regionale o locale. Le industrie e il patrimonio culturale come parte integrante di un iniziativa per lo sviluppo locale Il progetto Temple Bar a Dublino dimostra come si può ridare vita a un quartiere urbano in abbandono favorendo lo sviluppo delle PMI nel settore culturale. Esso è un esempio perfetto di integrazione della cultura in una strategia globale di sviluppo locale, che comprende lo sviluppo dell edilizia residenziale, dell ambiente, del piccolo commercio, della ristorazione, delle strutture alberghiere e della promozione. Questo progetto a lungo termine ha suscitato la creazione di vari centri culturali (il Centro cinematografico irlandese, laboratori artistici, gallerie d arte, centri di esposizione, un museo sui vichinghi, un centro di creazione orafa, teatri per bambini ecc.). Si organizzano frequenti festival. In quattro anni (fino al dicembre 1995) sono stati investiti 120 milioni di ecu provenienti da fondi pubblici (comunitari e nazionali) e 70 milioni dal settore privato; sono stati creati 1200 posti di lavoro nei settori della cultura e dei servizi; 72 nuove imprese si sono stabilite a Temple Bar, e 150 persone hanno ricevuto una formazione nei settori della cultura e dell ambiente. Temple Bar è ormai considerato come la terza attrazione turistica di Dublino. Per sviluppare in modo durevole l economia locale e regionale, è più opportuno includere prudentemente la cultura nell elaborazione di strategie di sviluppo turistico o economico, che creare nuove attrazioni. Associata agli aspetti tradizionali del turismo di massa (sul litorale o nelle stazioni di sport invernali), la cultura può favorire forme di turismo alternative, meglio ripartite e quindi più durevoli. Essa può inoltre agevolare una migliore distribuzione delle attività turistiche nel corso dell anno, evitando gli affollamenti o i vuoti stagionali, e di conseguenza favorire l occupazione. 10

11 Conservazione dei siti archeologici e turismo non stagionale Nella Sicilia nord-occidentale il FESR, nell ambito del programma regionale multifondi per la Sicilia, ha partecipato agli scavi della città di Segesta. Il contributo del FESR, pari a 3 milioni di ecu, ha permesso di finanziare gran parte del programma, in particolare lo scavo dell agora, dell antica cinta muraria della città, nonché dei resti di una città araba e di una successiva colonia normanna. Il complesso attira numerosi turisti in tutte le stagioni e costituisce un esempio di contributo dei Fondi strutturali al potenziamento del turismo non stagionale e dell occupazione permanente nel settore culturale. L attrattiva dei luoghi aumenta in primavera e in estate grazie a varie manifestazioni culturali (teatri, concerti) organizzate nell antico teatro greco. 3. Scambi culturali interregionali e internazionali: un compito specifico per la Comunità Se l integrazione dei progetti culturali nelle strategie di sviluppo locale e regionale è d importanza vitale, lo scambio di esperienze tra località culturalmente diverse può favorire l innovazione. Il trasferimento delle conoscenze può consentire alle comunità locali o regionali di utilizzare al meglio il loro patrimonio culturale (ad esempio, in materia di promozione), evitando di affidare questo compito a specialisti esterni alla regione. In tale contesto la Commissione svolge un ruolo specifico, organizzando i contatti necessari. I programmi dei Fondi strutturali hanno già finanziato numerosi progetti di cooperazione transfrontaliera in materia di attività culturali. Il recente invito a presentare proposte in materia di cooperazione interregionale a vocazione culturale, ai sensi dell articolo 10 del FESR, si riferisce soprattutto a questo tema e riguarda la cooperazione, entro il 1999, nei settori: del patrimonio storico e architettonico; del patrimonio industriale e tecnologico; del patrimonio artigianale. 11

12 L azione prevista ha i seguenti obiettivi: favorire un approccio integrato dello sviluppo, mobilizzando gli attori regionali e locali in campo politico e amministrativo, nei settori pubblico e privato, e nelle associazioni senza scopo di lucro; promuovere lo scambio di esperienze e di competenze in campo culturale tra autorità regionali e locali, in una prospettiva di coesione a livello comunitario; promuovere l uso di nuove tecnologie dell informazione e della comunicazione. Tra i 228 progetti ammissibili al finanziamento, la Commissione ne ha scelti 33, particolarmente utili ai fini della cooperazione interregionale e dello sviluppo locale e destinati a realizzare azioni innovative nelle zone interessate. Collegare la cooperazione interregionale, la cultura e le nuove tecnologie Sotto la guida di Anversa, le regioni e le città di Uusimaa (FIN), Palermo (IT), Toscana (IT), Porto (POR) e Newcastle (UK) stanno realizzando via Internet un museo virtuale europeo relativo al loro patrimonio storico e destinato, fra l altro, a stimolare lo sviluppo del turismo. Il FESR metterà a disposizione ecu, su un costo totale di 1,165 milioni di ecu. Nell ambito delle iniziative locali in zone rurali, gli aspetti culturali costituiscono parte integrante della rete comunitaria interregionale sostenuta dall iniziativa comunitaria LEADER. Tale rete consente ai gruppi responsabili delle azioni a livello locale di stabilire contatti tra loro e di dialogare su argomenti come l identità regionale o la promozione di prodotti regionali. LEADER promuove anche lo sviluppo di progetti transnazionali, come la cosiddetta Via celtica (Celtic Route), che si fonda sulla cooperazione tra gruppi LEADER in Francia e nel Regno Unito. III. : PROSPETTIVE PER L AVVENIRE Rispetto alle altre forme di aiuto che la Comunità destina specificamente alla cultura, i Fondi strutturali forniscono i principali contributi finanziari ai progetti direttamente o indirettamente legati al settore culturale. Restano tuttavia alcune possibilità inutilizzate di sostenere l azione culturale, anche entro i limiti della normativa in vigore. Tenuto conto della forte concentrazione del potenziale culturale nelle regioni svantaggiate della Comunità, l aiuto dei Fondi strutturali ai progetti a favore della cultura è uno strumento supplementare per sostenere le fragili economie di tali regioni. L inserimento della dimensione culturale nelle strategie per lo sviluppo turistico permette di creare forme di turismo meglio distribuite e più sostenibili, e contribuisce in tal modo a creare posti di lavoro. 12

13 Poiché la vita culturale è sempre più considerata come un elemento importante dell immagine e dell attrattiva di una regione in vista di potenziali investimenti, il settore culturale offre nuovi mezzi per far fronte al declino industriale. Le industrie e i prodotti culturali hanno un forte potenziale di crescita, e pertanto esercitano un effetto benefico sull occupazione a lungo termine. Integrandosi nei principi dello sviluppo urbano, l impresa a vocazione culturale può contribuire in modo creativo e innovativo al rinnovo degli ambienti urbani. L uso del patrimonio industriale e tecnologico in queste zone può inoltre agevolare la creazione di posti di lavoro alternativi. Nelle zone rurali, il recupero del patrimonio culturale insieme ai prodotti e all attività della cultura offre nuove possibilità per fronteggiare lo spopolamento e l abbandono dei villaggi e aggiunge nuove prospettive all attrazione di attività economiche complementari. L integrazione della cultura nelle strategie di sviluppo rurale è indispensabile per l utilizzo delle attività tradizionali ai fini dello sviluppo regionale e turistico, e contribuisce in modo significativo a sviluppare il senso di appartenenza della popolazione rurale al suo territorio. 1. Aiuto alle attività culturali su iniziativa degli Stati membri La qualità dell aiuto alla cultura nell ambito dei quadri comunitari di sostegno e delle iniziative comunitarie dipende dalle strategie degli Stati membri, e quindi delle regioni e delle comunità locali interessate. L approccio dal basso verso l alto nella progettazione di attività culturali è conforme allo stretto collegamento tra la cultura e il potenziale endogeno di una regione. Negli scambi di esperienze interregionali nel settore culturale, ogni azione deve mirare all innovazione piuttosto che all imitazione, pur continuando a fondarsi sulle possibilità proprie delle varie regioni. In tale contesto, l opportunità di intensificare l aiuto alla cultura dev essere valutata in base alla sua capacità di creare posti di lavoro, ai suoi legami con lo sviluppo regionale e alla sua integrazione nelle iniziative per lo sviluppo regionale e locale. La cultura non costituisce soltanto un patrimonio regionale o nazionale: essa è anche uno strumento economico. Risulta quindi opportuno utilizzare in primo luogo le crescenti possibilità di occupazione offerte dai prodotti e dalle industrie culturali innovative e creative, ad esempio da quelle legate al settore multimediale e alla società dell informazione. La Commissione invita gli Stati membri a proporre misure innovative di natura commerciale che superino decisamente il tipo dell aiuto classico al patrimonio culturale o al turismo. In applicazione degli articoli 130A e 128 del trattato e del principio di sussidiarietà, una riflessione approfondita è capace di rafforzare il legame tra i Fondi strutturali e l azione culturale. In futuro, il problema di stabilire più chiaramente i criteri di ammissibilità per i progetti di sviluppo di natura culturale andrà affrontato in modo flessibile, per tener conto delle diverse situazioni ed esigenze regionali. L elaborazione di tali criteri - e, all occorrenza, di nuovi metodi di valutazione - può contribuire a definire meglio il contributo dei Fondi strutturali alla cultura. 13

14 Andrà inoltre approfondito lo studio dei legami tra l azione culturale, l immagine di una regione e il suo sviluppo, specialmente in termini di occupazione (input e output dell immagine ), e si dovrà procedere a una valutazione della capacità di creare nuovi posti di lavoro, mettendo l accento sul rapporto costo/efficacia. 2. Progetti pilota ai sensi dell articolo 10 del regolamento FESR L articolo 10 del regolamento FESR continuerà a offrire alla Commissione la possibilità di sovvenzionare progetti che richiedano orientamenti o coordinamenti particolari a livello europeo. Grazie all esperienza che sarà acquisita entro il 1999 attraverso i progetti di cooperazione interregionale in campo culturale, dopo un periodo di sperimentazione di due anni, dovrebbe essere possibile elaborare nuovi orientamenti per l applicazione e la diffusione di tali progetti nei quadri comunitari di sostegno e nelle iniziative comunitarie. Inoltre, l articolo 10 deve continuare a essere applicato ai fini di azioni sperimentali che superino i limiti dei quadri comunitari di sostegno e delle iniziative comunitarie, quali lo scambio di esperienze o l innovazione nel settore della cultura. A tale proposito, si cercherà nei prossimi anni di creare una sinergia tra le azioni di sviluppo e di cooperazione regionale e quelle svolte nell ambito dei programmi culturali della Comunità. Occorrerà soprattutto valorizzare il patrimonio culturale comune e il senso di appartenenza dei cittadini all Unione. IV. CONCLUSIONI L importanza crescente della cultura per lo sviluppo regionale dev essere valutata nell ambito della ristrutturazione dell economia, oltre che come risultato dell evoluzione del modo di vivere. In tale prospettiva, il settore culturale dev essere utilizzato più a fondo, allo scopo di rafforzare e diversificare il potenziale di sviluppo locale e regionale, tanto nelle regioni svantaggiate che in quelle che risentono dei cambiamenti strutturali. La cultura è spesso considerata indipendentemente da altri fattori di sviluppo o d immagine; sarebbe invece utile considerarla in maggior misura quale elemento integrante delle strategie per lo sviluppo regionale e locale del mercato del lavoro. Inoltre, per aumentare al massimo gli effetti sull innovazione e sull occupazione, occorre potenziare la sinergia tra il sostegno alla cultura nell ambito dei Fondi strutturali e gli altri programmi legati a questo tema (ad esempio quelli di ricerca e sviluppo, come le reti di sostegno multimediali previste da ESPRIT, Media II e Info 2000). L aiuto alla cultura attraverso i Fondi strutturali permette non soltanto di proteggere e sviluppare gli strumenti culturali (ossia il patrimonio culturale), ma anche di realizzare investimenti produttivi nelle industrie e nei prodotti culturali. Questi ultimi, essendo un settore dell economia privata in rapida espansione, offrono un notevole potenziale di sviluppo, soprattutto nel settore della comunicazione. 14

15 Le potenzialità dei Fondi strutturali in tale contesto non sono ancora utilizzate al meglio. Tenuto conto dell approccio programmatico nonché dell importanza delle strategie di sviluppo basate sul potenziale endogeno, gli Stati membri e le regioni interessate hanno una funzione essenziale nel conferire maggior peso all azione culturale da svolgere nell ambito dei Fondi strutturali. 15

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