CONVEGNO NAZIONALE TURISMO ACCOGLIENZA IN TUTTO E PER TUTTI 2.0

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1 CONVEGNO NAZIONALE TURISMO ACCOGLIENZA IN TUTTO E PER TUTTI 2.0 Buongiorno a tutti, grazie per essere qui oggi per questo importante convegno, turismo 2. 0 accoglienza in tutto e per tutti. In fase di registrazione avete ricevuto una cartella con tutto il programma della giornata. È un programma molto ricco tutti i relatori stanno arrivando al Borgo Medievale. Possiamo iniziare con i saluti istituzionali che introdurranno una giornata di lavoro. La giornata di oggi è organizzata dalla CPD Torino in collaborazione con la Regione Piemonte. È nata in momento in cui tutte le associazioni di volontariato erano avvolte da individualismo e ha capito che per trasformare la società e dare benefici e messaggi giusti l unica via poteva essere quella delle reti delle associazioni. Negli anni 90 il Presidente della CPD diventa Paolo Ferrero qui con noi e in quel momento si trasforma, cambia pelle e inizia a essere sempre più presente. Negli anni ha iniziato a occuparsi di turismo, è stato il primo a occuparsi di turismo per tutti grazie al progetto della Regione Turismabile, ormai turismo per tutti non solo per Italia. Solo ultimamente sta partecipando a degli importanti progetti europei. Questo significa che l Italia e il Piemonte sono visti all avanguardia per il turismo per tutti. Nel luglio di questo anno proprio per l attività e l ostinazione che ha avuto il Presidente, Paolo Ferrero ha ricevuto dalla città di Torino la massima onorificenza che si possa dare: il Sigillo civico. Cedo la parola al nostro Presidente. FERRERO: Buongiorno, saluto innanzitutto qui al tavolo l Assessore Parigi, ringrazio Cerrato e poi Presidente Magliano, Monica Cerutti e tutti voi autorità. Viaggiare, scoprire e conoscere è un diritto di tutti. Questo è il tema della giornata internazionale delle persone con disabilità, un giorno importante per tutte le persone con disabilità che dal 1997 ci vede impegnati con tante iniziative per fare riflettere la società sull inclusione sociale delle persone con disabilità. Quest anno parliamo di turismo inteso come possibilità per tutti di organizzare e vivere un viaggio o una vacanza di qualità, ovviamente accessibile ma soprattutto piacevole, divertente, appagante. La CPD è particolarmente attiva in questo campo con il progetto Turismabile e il settore turismo per tutti, che tramite attività di formazione, sensibilizzazione e verifica dell accessibilità, dico verifica dell accessibilità, sta al fianco di tutte le realtà impegnate nella promozione di un turismo più sostenibile e inclusivo per tutti. In questa giornata parliamo soprattutto di accoglienza, che è la base della qualità di ogni esperienza di viaggio, soggiorno, vacanza. Come recita d altra parte il sottotitolo del Convegno: accoglienza in tutto e per tutti. Non ci può essere un turismo accessibile senza accoglienza per tutti, è un atteggiamento che dovrebbero avere tutti gli operatori della filiera turistica e che noi come CPD continuiamo a diffondere attraverso i nostri progetti e tramite momenti come questo. Momenti dove operatori, istituzioni, associazioni di categoria e persone con disabilità si confrontano. È un cambiamento culturale quello che noi promoviamo, un cambiamento rispetto al quale accessibilità strutturale e accoglienza per tutti devono diventare i cardini della filiera turistica e culturale. Un cambiamento che noi speriamo possiate e vogliate continuare a condividere e sostenere anche quando questa giornata sarà conclusa, perché la strada per il turismo per tutti e per il Piemonte è fatta dall impegno e del contributo di tutti, nessuno escluso. Gli interventi di questa giornata, i relatori che si alterneranno, tutti di

2 alto profilo e provenienti da esperienze molto diverse tra loro sono per noi la migliore testimonianza che il cammino tracciato negli anni da Turismabile è oggi una strada percorsa da tante realtà e tanti professionisti ai quali con piacere cedo la parola augurando a tutti buon lavoro Grazie al Presidente Ferrero. La parola a Silvio Magliano. MAGLIANO : Grazie, è con piacere che porto questo saluto. Il tema di oggi ha a che fare con il futuro e la speranza e l eccellenza. Come sempre la consulta riesce a fare ciò che a nessuno è possibile. Era stata emanata una ordinanza e questo luogo non doveva essere accessibile a nessuno invece la consulta è riuscita a rendere accessibile. Questi sono i piccoli miracoli che riesce a realizzare. Quello che accade oggi è la restituzione di un lavoro di tanti anni che dice che c è qualcuno che non si arrende mai. In sala ci sono tanti giovani. Tante persone, vi chiederei di guardare a quello che la consulta ha fatto sul tema Turismabile, perché dice di guardare a un cambiamento costante, le barriere non sono insormontabili. Le barriere non erano neanche più fisiche e mentali perché se qualcuno vuole andare in un posto e vedere quel posto cosa che gli sarebbe precluso se non ci fossero i volontari della consulta e Turismabile, ora lo si può fare. Questa è una cosa delle più belle che verrà raccontata e mi auguro che si sappia con attenzione sostenere chi sta portando le frontiere del volontariato sempre più in là. I volontari sono le sentinelle, a volte riescono a realizzare cose che venivano considerate inimmaginabili. Questo è il compito, la capacità che il Presidente Ferrero in questi anni ha dimostrato. Io mi auguro che insieme si continui a dare una mano a questi volontari e a questa istituzione, perché racconta di ciò che sembrava impossibile e oggi sembra quasi normale. Visto che venti anni fa sembrava impossibile muoversi in città oggi lo è, sembrava impossibile andare in montagna e oggi lo è. Una giornata come questa non è solo la restituzione di un grande cammino ma anche la prospettiva di futuro su come si può affrontare e superare la difficoltà. Mi scuso se non posso rimanere oltre ma devo ritornare in Consiglio comunale ci tenevo a portare questo saluto e per quello che mi compete avrà sempre il sostegno e l aiuto che con il volontariato si sprigionino le forze migliori di questa società. Grazie. Grazie a Silvio Magliano. La parola al nostro nuovo assessore regionale, che sta studiando in modo approfondito la nostra regione per farla sempre crescere di più. Il Piemonte ormai è una delle mete turistiche più ambite, tanto si può fare e l accoglienza deve essere al centro delle nostre strategie. ASSESSORE PARIGI: Buongiorno a tutti, anche io la ringrazio tantissimo per il suo lavoro Presidente, per il lavoro di tutti, anche io sono d accordo con quanto detto dal collega Magliano, che veramente il volontariato rappresenta uno dei valori di resistenza in questo paese, che quindi va seguito e supportato. Questo è un impegno che in prima persona prendo, nel senso che credo moltissimo nel vostro progetto. Voglio però anche dire che l accoglienza è fatta di gesti pratici ma anche tecnici, è fatta soprattutto di un atteggiamento, di una postura personale, perché l accoglienza riguarda il nostro rapporto con gli altri e non solo con le persone disabili, riguarda la nostra capacità di assumere il punto di vista degli altri. Credo che sia un qualcosa che vada coltivato ed è per questo che come Regione Piemonte stiamo studiando un turismo accademy, qualcosa che non dia per scontato questo atteggiamento facendo una sorta di

3 modo di stare al mondo e stile di vita di ognuno di noi. Noi lo facciamo per il turismo ma dovrebbe essere per tutti, io uso sempre la parola postura perché penso che tutto nasca dagli individui. Se vogliamo una regione accogliente dobbiamo essere tutti accoglienti, questo è il motivo che mi i spinge a pensare di fare dei corsi per tutti gli operatori in questo settore. Non basta solo immaginare dei macrosistemi, bisogna immaginare microsistemi, abituare, è un buon allenamento per la democrazia di questo paese. Accogliere quello che non ci è simile. Questo vale in tantissimi settori e non solo questo. È un impegno che prendiamo, il prossimo anno abbiamo due grandi appuntamenti sia per la città di Torino che per la Regione Piemonte, che sono l expo e l ostensione della Sindone, avremo un afflusso di persone che non potrà concentrarsi solo su Torino, quello che noi stiamo cercando di collegare è con i territori limitrofi in modo che ne abbiano i giusti benefici. Già per queste due occasioni in funzione di queste due occasioni io credo che sia importante non solo occuparsi di rendere accessibile la città e i territori limitrofi ma parlare, provare a immaginare in funzione dei corsi di formazione non solo per l offerta turistica ma anche per le guide turistiche, quindi riuscire a lavorare su questi due fronti. Non vi rubo altro tempo, se non dicendo che è un tema che mi sta molto a cuore, che seguirò per quanto mi è possibile con tutta la passione e l attenzione. Auguro buon lavoro, mi scuso di dovere andare via ma come sempre gli assessori hanno un infilata di problematiche una dietro l altra ma oggi pomeriggio ci sarà il nostro direttore di turismo e cultura, quindi lo sguardo attento della regione sarà garantito. Grazie e buon lavoro. Grazie, salutiamo l assessore. Ormai è alcuni anni che conosco Osiride, in questi anni mi ha insegnato molto sul settore del turismo. Una dalle prime cose che Osiride mi ha detto mi ha colpito e fatto riflettere, l accessibilità totale è una utopia, è inutile fare tanti convegni sulla accessibilità totale ma molto si può fare e molto si deve ancora fare. L accessibilità non è solo l abbattimento di una barriera ma soprattutto l abbattimento di certi pregiudizi mentali che abbiamo. Molto spesso si può parlare di turismo accessibile, ma forse dobbiamo parlare di cultura attraverso un cambiamento della cultura e della società si può fare molto e ottenere grandi risultati nel settore della accoglienza e del turismo. La parola per un saluto a Monica Cerruti, assessore alle politiche giovanili, alle pari opportunità e tante altre deleghe. CERUTTI: Buongiorno a tutti, anche io ringrazio per questo invito e debbo dire che come assessore alle pari opportunità, tralascio le altre deleghe, credo molto che sia stato importante oggi avere questo doppio invito a me e all Assessore al turismo, così come venerdì ero in compagnia dell Assessore alle Politiche sociali, perché le pari opportunità le possiamo portare avanti, è quello il mio compito, in modo trasversale, cioè collegando il tema pari opportunità a tutti gli ambiti di lavoro degli altri miei colleghi di Giunta. Da questo punto di vista credo nell affermazione delle pari opportunità e mi sembra anche la scelta oggi di avere concentrato questo convegno sul tema turismo. Innanzitutto le pari opportunità non in una ottica assistenziale, rispetto a quella che è la disabilità. Da questo tutto di vista il centro del lavoro che abbiamo iniziato a portare avanti è l affermazione di diritti, perché questo è l elemento centrale. Diritti innanzitutto, venerdì abbiamo avuto modo di cimentarci con le problematiche dell accessibilità, quindi diritto alla mobilità. Da questo punto di vista ricordo e l ho ricordato venerdì le mie esperienze precedenti, una condivisa con il Presidente della consulta che era stato quello di progettare insieme a degli studenti di architettura dei

4 percorsi accessibili, Mirafiori sud e accertando con persone che avevano problemi sia disabilità motoria e sensoriale vedere quali dovevano essere le barriere da eliminare per far sì che ci fosse un accesso ai servizi. È molto importante l aspetto della costruzione dei progetti insieme alle persone che hanno le difficoltà rispetto alla disabilità sia motoria che sensoriale, è importante la sensibilità delle istituzioni. Qui ricordo un altro dei progetti che abbiamo condiviso e che certamente è molto complesso ma che le istituzioni devono portare avanti, era stato in Consiglio comunale la delibera di vincolo dell assegnazione del patrocinio alla città di Torino solo a quelle associazioni, rispetto ai loro locali o solo quegli eventi che fossero privi di barriere architettoniche o che dessero dei supporti perché le persone disabili vi potessero partecipare. Questa è stata una delibera molto complessa e in qualche modo edulcorata proprio perché era un impegno forte, questo lo dobbiamo riprendere in regione e lavorare. Prima la collega diceva: attenzione all accoglienza, all elemento che può essere uno dei fenomeni da sviluppare per promuovere il turismo. Credo che da questo punto di vista ci sia una intesa da portare avanti e il Piemonte che in questo vede una fonte di sviluppo deve potere pensare a turismo che dia accessibilità a tutti e quindi sia anche concepito rispetto a quella che chiamiamo la lotta, le discriminazione a 360 gradi può attendo alla visibilità, alle persone anziane, alle specificità di un turismo femminile, cioè avere questa opportunità di una attenzione a 360 gradi che faccia sì che pur avendo già delle ricchezze sul nostro territorio possiamo avere una carta in più. È chiaro che c è una attenzione sicuramente orientata, come ho detto all inizio, sul fronte dei diritti, ma è anche una attenzione di carattere economico, leggevo dati del 2012 che stimolano il turismo accessibile per circa 800 miliardi di euro questa è una delle considerazioni che continuo a sottolineare, quelle comunità in cui valgono i diritti che sono avanti su questo fronte sono anche comunità economicamente forti. Questo è un aspetto importante che non deve essere sottovalutato proprio perché anche in un momento di crisi soprattutto in questo ci devono essere delle attenzione che sono legate a portare avanti quello che è il tema dei diritti e quindi una società che porti avanti pari opportunità per tutto e per tutti, ma nello stesso tempo può essere un fattore economico e di traino di cui possiamo avere un grande bisogno in un momento che sappiamo tutti non essere di particolare ricchezza. Ben venga un approfondimento di questo genere e ben venga un lavoro da parte delle istituzioni proprio con una attenzione anche a quelle che sono delle diverse declinazioni delle differenze nella popolazione anche quella che può essere la popolazione turistica considerando la diversità una ricchezza e una opportunità. Grazie. Grazie all Assessore Cerutti. A me viene da aggiungere venga la collaborazione con le istituzioni. Oggi pomeriggio presenteremo dei progetti attuati grazie a un bando della regione. Confrontandomi con gli operatori e abbiamo capito che cosa vuole dire turismo per tutti, disabilità, quanti pregiudizi dobbiamo eliminare e soprattutto che il nostro territorio deve essere raccontato nel giusto modo, nel modo corretto. Certe strutture, certe attività che possono sembrare non accessibili e non accoglienti in realtà con piccoli accorgimenti o con la giusta e corretta spiegazione, racconto di queste attività possono diventare un qualcosa di attrattivo per il turista. Grazie per l intervento dell Assessore Cerrutti. Possiamo iniziare con i lavori della giornata. La giornata si chiama turismo 2. 0, il 2. 0 immagino che sia dovuto al futuro e alla postazione alla nostra destra, chi non è presente in sala può seguire il convegno in streaming può partecipare e con i blogger presenti possono intervenire e porre delle

5 domande a chi parlerà, a chi interverrà. Possiamo partire con la prima sessione: l arte dell accoglienza. Chiedo di raggiungermi: Silvia Salmeri, Giuseppe Antonucci, Alessandro Comoletti. Gli organizzatori mi chiedono di stare nei tempi, abbiamo 15 minuti a testa, con uno sguardo al Po e uno all orologio darei la parola a Silvia Salmeri di destinazione umana che ci parlerà di persone che persone che fanno turismo e trasmettono emozioni, il turismo è emozione e quindi il vostro network è una buona opportunità per il territorio SALMERI: Buongiorno a tutti, desidero ringraziarvi sia a nome di destinazione umana sia a nome dell associazione Voland che da più di venti anni opera nella provincia di Bologna per la promozione delle autonomie delle persone disabili, nella vita e nel lavoro, associazione di cui faccio parte. A febbraio nel Comune di In provincia di Bologna inaugureremo una casa costruita in collaborazione della regione per la promozione delle attività per le persone disabili vi invito a seguire questo progetto innovativo. Come avrete capito mi chiamo Silvia, mi occupo di consulenza nel mondo del turismo rurale, è banale dire che mi piace viaggiare sia nel nostro paese sia in tutto il mondo. Viaggiando capitano degli imprevisti, questo anno siamo finiti in questa spiaggia californiana non raggiunta di mezzi pubblici non sapevamo come tornare a casa, c è sempre chi accoglie l autostop che crede nel valore dell accoglienza itinerante in questo caso un ragazzo di nome Tomas studente americano che ci riportato alla base. Mi sembrava un esempio carino per iniziare a raccontarvi quello che secondo me è accoglienza che è una cultura, un atteggiamento più che requisiti tecnici. La mia passione per il turismo è nata per caso perché sono laureata in scienze politiche, i miei genitori mi davano già spacciata in realtà a pochi mesi dalla laurea ho iniziato a lavorare come impiegata in un ufficio di forniture ospedaliere, non era quello che mi immaginavo, dopo 4 anni ho preso la decisione di licenziarmi per avere un bed and breakfast e breakfast, non erano interessati alle mie belle camere e alla colazione, al territorio ma notavo che desideravano condividere con me la loro storia, ascoltare la mia ed essere accolti e ascoltati. Questo per dire che in quel momento non è che avessi una storia eclatante ma rappresentavo per loro un messaggio positivo di un sogno che si stava realizzando, questo era il valore aggiunto. Dato che parliamo di accoglienza mi sono chiesta se ci fosse una differenza tra accogliere e ospitare e ho cercato l etimologia di accogliere. Attraverso una presunta forma latina questa è composto da insieme e leggere, raccogliere, l accoglienza è una apertura, cioè che così viene raccolto o ricevuto viene fatto entrare in una casa, in un gruppo in se stessi, vuole dire mettersi in gioco e questo esprime una sfumature ulteriore. Chi accoglie rende partecipe di qualcosa di proprio si offre, si spalanca verso l altro diventando un tutt uno con lui. Su destinazione umana che è il progetto che vi vorrei raccontare e ho fondato, ci occupiamo di accoglienza, è un portale di strutture ricettive in tutta Italia, non chiediamo al viaggiatore dove vuole andare ma chi desidera conoscere, non troverete le strutture o dove vuoi andare ma chi accoglie, il viaggiatore è spinto a leggere le storie dei nostri gestori a vedere cosa propongono e sulla base dell esperienza che più desidera vivere partirà per la sua prossima destinazione. Noi crediamo che l essere formalizzato sul luogo chiuda gli orizzonti. Ribaltando la concezione del viaggio crediamo che rimettendo al centro dell attenzione il valore dell incontro i nostri orizzonti si aprano perché magari finiamo in un luogo sconosciuto ma non meno meritevole di essere visitato soprattutto se con persone che ce li fanno vivere in modo autentico. Faccio un

6 passo indietro perché credo che sia uno spunto utile nel contesto di oggi. Destinazione umana è un progetto di vivi sostenibile, una associazione che opera da più di tre anni in Italia un team di liberi professionisti che occupa di turismo rurali. Fino a giugno le strutture ricettive che aderivano avevano una pagina di visibilità sul sito poi abbiamo deciso di separare la rete lo abbiamo fatto perché riconduceva subito a qualcosa di tecnico, ci capitava che ci contattassero altre strutture, noi avevamo un valore più profondo che andavano al di là della sostenibilità ambientale, ma valore di accoglienza e racconto di esperienza messa in condivisione. Crediamo che chi conduce un determinato stile di vita abbia il rispetto per l ambiente che lo circonda. Abbiamo deciso di lanciare il portale destinazione umana per separare da quello che poteva essere un requisito tecnico, credo che lo stesso discorso valga l accoglienza. Se un gestore ha la cultura dell accoglienza ha una sensibilità per tutte le persone disabili e non, non si tratta solo di avere i requisiti tecnici. Vi porto un esempio ribaltato. Se la persona disabile non fosse quella che viene accolta ma quella che ci accoglie. Questa è la storia di Luca, un ragazzo down che ha un bed and breakfast sul portale descrive la sua struttura come un posto in cui si va oltre. La sua descrizione. Nel bed and breakfast mi occupo della accoglienza degli ospiti con la maggiore parte riesco a instaurare rapporti di amicizia mi occupo della gestione della struttura con mio fratello, mi piace chiacchierare con i nuovi amici con i quali instauro rapporti di amicizia. Conosco il territorio e lo so spiegare bene, è bello vedere che il mio ottimismo e il mio carisma non lasciano indifferente il mio ospite. Per lavorare bene servono ottimismo e carisma. Ringraziamo Silvia con il progetto di destinazione umana. Vorrei fare notare che stiamo parlando sempre più di accoglienza e meno di turismo, forse dobbiamo iniziare a capire che prima fare turismo dobbiamo essere una città accogliente. Cito sempre una frase di Dallara. Dice che i primi turisti di un luogo sono i cittadini stessi se i cittadini non sanno accogliere nel modo giusto e trasmettere le emozioni giuste non faremo mai turismo. Grazie ancora a Silvia Salmeri. Diamo la parola a Giuseppe Antonucci di ISIT e poi Comoletti Presidente di Fedealberghi che ci parleranno di tue punti di vista e accoglienza. In occasione di questo convegno ho raccolto un po di informazioni sul turismo accessibile in Europa. Quello che mi ha colpito, il dato, l ho trovato sul sito della comunità europea, la definizione è il turismo accessibile consiste nel permettere a tutti di godere una esperienza. L altro dato impressionante per il turismo di lavoro è l opportunità che il turismo accessibile ci viene offerto. In base alle stime dell O.N.U. nel mondo vivono 650 milioni di persone disabili, se si contano i loro familiari arriviamo a 2 miliardi di persone al mondo ovvero un terzo della popolazione mondiale. Significa che noi abbiamo due miliardi di potenziali clienti che possiamo portare sul nostro territorio, forse gli operatori turistici non si sono ancora resi conto di questa opportunità. ANTONUCCI: Buongiorno a tutti, grazie per questa occasione che mi viene data, vedo che ci sono un bel numero di persone ad ascoltare. Io sono Presidente dell ISIT da poche settimane, ho raccolto un testimone importante dall architetto Monzeglio, che ha seguito il Presidente Ferrero. Per una serie di motivi mi piace pensare che il mio inserimento in questo ruolo, la richiesta che mi hanno fatto per ricoprire questo ruolo importantissimo e molto impegnativo derivi dal fatto che ho un punto di vista diverso rispetto a quello che è il turismo come tradizionalmente lo vediamo. Io sono un atleta

7 paraolimpico oltre che un viaggiatore e mi capita di muovermi in giro per il mondo trovando mille difficoltà che si possono trovare quando ci si muove con la carrozzina come succede a me o con altre disabilità e soprattutto quando si va in posti con un numero di carrozzine più alto rispetto a una o due che si possono prevedere. In questo contesto faccio parte anche di una associazione che si chiama sport di più che si occupa di sport per disabili da venti anni. Il ruolo dell istituto per il turismo per tutti mi affascina moltissimo perché ho scoperto che ci sono dei numeri come quelli che sono stati descritti appena adesso e anche prima, numeri importantissimi per i quali l attenzione deve essere amplificata per continuare quella linea che fino a ora è stata messa in evidenza dell accoglienza. Trovare accoglienza è un elemento importantissimo per ogni viaggiatore. Nel caso specifico dei viaggiatori con disabilità o esigenze particolari diventa ancora più importante ma può dare un valore aggiunto agli operatori che si spendono per andare alla ricerca di alcuni dettagli che possono rendere migliori i soggiorni e comunque il pezzo di vita. A me piace moltissimo pensare, come si è detto poco, che il periodo che si trascorse in una località quando si affronta un viaggio è un periodo di vita alla stregua di quello che si fa nella città dove si vive abitualmente, con la differenza che durante quel periodo si incontrano persone nuove, abitudini nuove, luoghi diversi da scoprire e tutta una serie di novità che comunque non sono estranei al nostro quotidiano, alla nostra vita che conduciamo durante il resto dell anno. In questo contesto credo che sia un elemento importante la centralità dell originalità e delle caratteristiche proprie dei posti che visitiamo non come un turismo di consumo ma come un turismo di qualità, come una visita di qualità. Pertanto io vedo gli alberghi o i villaggi o i bed and breakfast come protagonisti per offrire alle persone che arrivano un menu di esperienze che devono cercare di essere il primo elemento, come hai appena detto, di contagio da parte degli abitanti del luogo che in quel caso sono i turisti del luogo che insegnano o mostrano ai nuovi arrivati queste caratteristiche. Nello specifico per quanto riguarda invece l accoglienza per le persone disabili ovviamente sappiamo benissimo che ci sono un sacco di difficoltà da affrontare. Infatti uno degli obiettivi che mi piacerà perseguire insieme alla squadra fantastica che ho, delle persone che ci sono alla consulta, come l architetto Monzeglio, Nadia Giovanna, persone che hanno competenza e passione nel mettere a fuoco le situazioni che secondo me dovremo in qualche modo censire per avere un quadro di quelle che potranno essere le scalette di priorità nei vari ambiti per iniziare dei lavori insieme a tutti per una crescita reciproca, perché sono sicurissimo che alcune lacune che si presentano derivino dal fatto che non ci sia una piena consapevolezza di quelle che sono le esigenze particolari. Vi posso fare qualche esempio per spiegare quali sono le difficoltà principali quando delle squadre con una ventina o anche meno di persone con disabilità in carrozzina arrivano in un albergo e trovano una stanza accessibile o massimo due, negli alberghi più dotati, quelli a più stelle, trovano una stanza per ogni piano, quindi diventa più problematico un soggiorno per gruppi di persone. Una proposta sarebbe quella di invitare gli albergatori che fanno dei lavori di ammodernamento delle strutture, di mettere la doccia a pavimento, che amplia il bagno e è fruibile sia dai clienti normodotati che dai clienti a carrozzina perché grazie a una semplice sedia da giardino si sposta dalla carrozzina alla doccia e si è creato così un numero abbastanza importante di stanze che possono essere frequentate anche da persone in carrozzina. Questa sarebbe una ottima disponibilità e secondo me un elemento migliorativo per l accoglienza che potrebbe in qualche modo andare in direzione di una nuova offerta, di una nuova modalità per ospitare le squadre o le persone che si muovono in comitiva e potere

8 ampliare l offerta che si mette a disposizione. Io ho preparato alcune foto che mettono in evidenza quali sono le particolari esigenze che possono emergere quando si viaggia. Per esempio ci sono queste immagini che fanno vedere alcuni luoghi che fino a poco fa non era possibile pensare di visitare. Qui ci sono due atleti che hanno delle disabilità abbastanza importanti eppure svolgono tutte le attività compresa quella sportiva che li portano a girare, ci sono tanti ostacoli che invece noi affrontiamo tutti i giorni che possono agevolare e rendere più facile la vita delle persone che hanno problemi di deambulazione o hanno dei passeggini da portare in giro e quindi una serie di difficoltà. Sono caratteristiche per migliorare l accoglienza, una serie di difficoltà che si incontrano nella vita quotidiana. Io credo che in Italia abbiamo un grosso vantaggio rispetto ad altri posti del mondo, che è quello di avere a disposizione una offerta veramente eccellente per quanto riguarda i luoghi, l enogastronomia e la cultura che abbiamo da mettere a disposizione. Il fatto di riuscire a spendere un po di attenzione in più per migliorare l accoglienza potrebbe essere un valore aggiunto che potrebbe in questo periodo di crisi, ma non prettamente legato a questa, darci la possibilità di crescere e di avere uno sviluppo soprattutto rivolto a una migliore qualità della vita per tutti, perché poi quello che è buono per chi si trova temporaneamente a vivere in una situazione ovviamente è ottimo per chi la vive tutti i giorni. Questa è una cosa che possiamo mettere in campo e per la quale mi impegnerò e vi ringrazio. Grazie. Hai fatto bene a fare vedere delle fotografie perché spesso lo identifichiamo con una fotografia, in realtà può essere il menù per celiaci, per i vegetariani, il passeggino per i bambini, l anziano, per un arco temporale breve deve muoversi con le stampelle. Oggi dobbiamo sdoganare alcune idee che abbiamo fissato erroneamente nel nostro pensiero. Diamo la parola ad Alessandro Moletti, Presidente di Federalberghi, ha scoperto che il futuro poteva e può essere il turismo, ora Torino è una delle mete più interessanti nei prossimi mesi abbiamo di fronte a noi delle grandi sfide che dobbiamo cercare di concretizzare, expo 2015, l ostensione della Sindone, la visita del Papa, il bicentenario di Don Bosco, il riconoscimento da parte dell Unesco, nel 2016 avremo l adunata degli alpini a Monferrato, il prossimo anno Torino è capitale europea dello sport, ci sono tanti eventi e dobbiamo ben figurare. Prego Comoletti, il punto di vista dell accoglienza da parte dell albergatore. COMOLETTI: La città di Torino è pronta per quanto ci sarà il prossimo anno, il nostro banco di prova sono state le olimpiadi e le paraolimpiadi. A me oggi era stato detto di parlare di accoglienza e di questo parlerò in termini generali. Il convegno di oggi ha un tema specifico, non parlerò né di misure, né di norme, diamo per buono che le strutture le rispettino, diamo per buono che chi ha fatto queste norme abbia fatto un buon lavoro però mi è piaciuto l altro giorno sulla stampa avevo visto la foto di alcuni assessori che girano per la città bendati. L accoglienza sì, te la insegnano a scuola, all alberghiero, puoi impararla ma è anche qualcosa che abbiamo nel nostro animo. Io faccio sempre questo esempio, non è difficile sapere accogliere una persona, dobbiamo immaginarci sempre come vorremmo essere accolti in una città straniera come arriviamo. Come accoglieremo un parente che arriva a casa nostra? Gli apriamo la porta, lo salutiamo, lo chiamiamo per nome, lo accompagniamo se è una persona anziana gli prendiamo la valigia e poi lo accompagniamo nella camera che abbiamo preparato per lui. Accogliere un disabile non è assolutamente differente, al di là di quello che può essere l imbarazzo, ma che non deve esserci, il principio è lo stesso, devo comportarmi come vorrei essere

9 accolto quando arrivo, se arriva una persona in carrozzina la si saluta normalmente, lo si guarda negli occhi non facendo lo scanner della carrozzina, gli assegno la camera facendo un percorso normale evitando di fare passare un gradino. La camera per i disabili, la legge ci dice quante camere bisogna avere, sono d accordo con te sul fatto che dovrebbero essere in numero superiore, anche perché ormai le camere negli alberghi hanno dimensioni gigantesche e di conseguenze anche i bagni, quindi di camere ce ne possono essere di più, gli accorgimenti sono minimi. Una volta i sanitari erano bassi perché erano poggiati per terra, adesso quelli sospesi, si possono mettere a 20 centimetri, è più facile pulirmi, quindi rendere i bagni quasi tutti accessibili. La camera per il disabile, perché non può essere la suite? Non può essere la camera più in fondo nel posto più disgraziato, può essere una suite. Per quanto riguarda la accessibilità ci focalizziamo sulle persone che girano in carrozzini, ma ci sono altre forme di difficoltà. Prima veniva accennato alle persone ipovedenti, non sempre girano da soli, molto spesso sono persone che Accompagnate scusate. Mia sorella è cieca ma è testona e gira sempre da sola. I taxi e i treni permettono di potere viaggiare. Quando arriva una persona in albergo non credo che sia una offesa offrire il braccio, libera di rifiutarlo, generalmente non lo fa. La si accompagna, si cerca il documento, lo si può accompagnare senza fare un percorso a ostacoli, quindi ci possono essere i carrelli aspirapolvere nei corridoi, ma il buon senso mi dice: lo accompagno, parlando, raccontando il percorso, sono tutte cose che vengono memorizzate, contano i passi, se intravedono le luci le contano per sapere quante sono per arrivare nella camera, non lo si abbandona sulla porta ma si descriva la camera, si fa toccare con mano gli interruttori, si descrive il bagno, questo fa parte di quel sistema di accoglienza che viene insegnato, però è molto bello poter mettere del proprio. Si parlava di celiaci, questa è una disabilità più facile da gestire, compatibilmente con la categoria dell albergo o, se vado in un albergo a cinque stelle mi aspetto che il menù della colazione comprenda una varietà di cibi a me destinata, se vado in una stella o due stelle dove pago meno, pur avendo l attenzione il menù sarà ridotto, una marmellata, del pane, delle fette biscottate non hanno costi proibitivi. Questo fa parte di quel mondo di attenzione che stiamo via via, al di là degli obblighi di legge, alle persone che vengono da noi a lavorare cerchiamo di fare capire questo. L accoglienza non è una mera formalità, non è solo fatta da formalità e formalismi, è un qualcosa che ci devi mettere del tuo, non è difficile, molto spesso quando sento parlare di rispetto di norme a volte rimango un attimo sospettoso, perché a volte dietro le norme ci si nasconde dicendo: la norma mi diceva quello, l ho rispettata, ma non è quello. L accoglienza che noi vogliamo riservare è una accoglienza con delle calore umano, perché è quello contro noi desideriamo ricevere quando noi stessi viaggiamo. In più siamo anche sensibili su quei numeri che ci hanno detto. Siamo imprenditori, il potere aumentare il potenziale di clientela nelle nostre trutture visti i numeri può essere una cosa che si può fare riflettere anche perché le persone disabili che girano molto spesso sono persone con una discreta disponibilità economica, quindi sono degli ottimi, potenziali e buoni clienti che possono, se riesco a creare una struttura, un ambiente molto simpatico, familiare e accogliente, può essere una soluzione a un periodo che molto roseo non è. Grazie. Ringraziamo Comoletti, Silvia Salmeni di destinazione umano e Giuseppe Antonucci. Grazie. Iniziamo la sessione dedicata all accoglienza per tutti nei grandi eventi chiedo di venire a Fosca Nomis, Antonio Garino. Don Marco Brunetti.

10 Ricordo sempre accoglienza per tutti per partecipare via twitter per partecipare all evento. Possiamo iniziare con Expò Se pensiamo a questo dobbiamo pensare al più grande evento mondiale e a qualcosa che essendo creato per una occasione specifica dovrebbe rappresentare il mondo perfetto, quindi anche perfetto da un punto dell accessibilità, un qualcosa che nell arco dei prossimi mesi dovrà trasmettere a delle best practice. NOMIS: Buongiorno a tutti, ringrazio moltissimo per l invito e la consulta per avere organizzato questa giornata di lavoro molto interessante, che mi dà l opportunità di raccontare il lavoro che nel mondo reale sta portando avanti Expò 2015 per garantire uno spazio che sia accessibile per tutti. Per tutte le persone con disabilità ma anche con esigenze speciali, è quello che è stato detto da chi mi ha preceduto. Vi do qualche dato sull ex po, stiamo parlando di un evento che durerà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 che sarà vicino a Torino, con l alta velocità da Torino saranno 35 minuti di treno e se uno abita all dall altra parte di Milano ci mette lo stesso tempo. È più vicino a noi probabilmente di quanto nella nostra immaginazione pensiamo. Ancora più mi fa piacere l attenzione a questo tema. Stiamo parlando di un evento che prevede la presenza di 20 milioni di visitatori un dato molto alto rispetto alle precedenti. L obiettivo della società Expò 2015 che sta lavorando sul tema dell accessibilità è garantire una esperienza di visita che sia fruibile e autonoma per tutte le persone, questo è il nostro obiettivo. Come stiamo lavorando? È stato attivato a partire da giugno 2014 un programma di azioni specifiche volto a questo, è stata individuata una persona che sono io, lavoro alla società Expò dal 2009 occupandomi dei partecipanti speciali. Il nostro modo di lavorare è molto attento alle relazioni che vengono dal mondo dell associazionismo, importante interlocutore per raggiungere il nostro obiettivo. I target sono visitatori che hanno esigenze specifiche, persone con disabilità motoria, uditiva, intellettiva, donne in gravidanza, anziani, persone con bambini piccoli, persone obese, persone che hanno infortuni temporanei, persone che hanno problemi di salute, intolleranze alimentari, prima si parlava di persone con celiachia, voi sapete il tema dell Expò nutrire il pianeta energia per la vita con questo tema non si può non avere attenzione per questi temi, anche per chi è vegetariano, vegano o esigenze legate alle religioni. Pensando che sono tutti visitatori, tutte le persone saranno visitatori, qualcuno ha qualche esigenza in più. Vengono in Expò per fare una visita gratificante, prima si parlava di accoglienza, quindi deve essere accogliente, stiamo lavorando con un programma trasversale, molto spesso l atteggiamento naturale di una serie di altre funzioni è quella di affrontare il tema dell accessibilità come un problema di risolvere. In realtà questa è una opportunità per garantire una migliore accessibilità per tutti al sito perché fare in modo che ci sia un maggiore numero di visitatori all ex po. L approccio non deve essere quello di avere a che fare le persone malate, metto sul piatto i riscontri nostri, è una giornata di studio e mi fa piacere condividere. Consideriamo persone con esigenze particolari, non bisogna considerare solo l aspetto medico sanitario ma anche questo era un approccio all inizio ma visitatori. Questo è una dimensione culturale sulla quale abbiamo lavorato all interno della società Expò un cambiamento culturale che ci consente di trovare soluzioni adeguate a un approccio più adeguato rispetto al tema. Questo è il masterplan, è il chilometro e mezzo quadrato l ex po. Questa strada principale che vedete è la strada su cui affacciano tutti i paesi, tutti quei blu sono i paesi, vederlo fisicamente dà una idea di cosa stiamo parlando. Questo è il sito dell Expò tutti gli spazi blu, tutti i lotti sono costruiti dai paesi, ovviamente il nostro lavoro come

11 società, quindi organizzatore è riuscire a fare in modo che gli spazi di nostra competenza, le sale conferenze, le aree a servizi siano effettivamente accessibili, c è però tutta una dimensione dell Expò che in carico alla gestione e costruzione dei singoli paesi, quindi noi dobbiamo garantire l accessibilità per i nostri spazi e poi stiamo lavorando dando suggerimenti a tutti gli altri paesi. Esiste la norma, quindi rispettare la legge è il primo passaggio ma se vogliamo raggiungere gli obiettivi di cui parlavamo prima il rispetto della norma non è sufficiente. C è una dimensione fisica di visita, una di accessibilità alle informazioni e agli eventi, come questa mattina con la traduzione mettere tutti in condizione di potere visitare, vedere i padiglioni e fruire di eventi realizzati all interno dell esposizione universale. Stiamo lavorando con tutte le dizioni, c è una dimensione infrastrutturale che è già avviata, è abbastanza avanti ma questo lavoro è stato fatto con gli architetti, con un lavoro di indirizzo con i paesi e coloro che costruiscono, sono state date indicazioni chiare. C è un dialogo costante con il mondo delle associazioni, quindi anche con la consulta abbiamo avviato un dialogo e un confronto proprio per riuscire a capire e studiare insieme quali sono le soluzioni migliori. Sempre nella logica di confronto abbiamo anche avviato un dialogo più strutturale con le associazioni quindi con FISH e FAND in modo da avere un confronto costante con loro su alcuni passaggi rilevanti per noi. Abbiamo Lino a ora parlato di questo chilometro e mezzo quadrato, perché poi l Expò sia accessibile è necessario che tutto che c è intorno sia accessibile per cui ciò di cui si parla oggi è importante. Se non rendo autonoma e accessibile la visita intorno a quello spazio per tutte quelle realtà intorno che già stanno lavorando su questo tema e possano agganciarsi e generalmente dai dati EURISCO chi verrà farà un fine settimana o una settimana. È fondamentale che il sistema turistico, il sistema di accoglienza effettivamente sia in grado di accogliere e quindi creare la necessaria sinergia. Noi stiamo dialogando con la regione Lombardia e comune di Milano per ragioni di opportunità ma è importante un lavoro con la Regione Piemonte viste le eccellenze in questa regione. Io poi sono torinese, ci tengo molto che anche il nostro sistema territoriale riesca a cogliere la grandissima opportunità che sarà l Expò di Milano perché esistono tante eccellenze sul nostro territorio ce possono essere valorizzate. C è un sistema di trasporti che riguarda l ATM, la metropolitana, i treni e SEA, Malpensa. Sono cerchi concentrici, c è l Expò ma poi ci sono una serie di realtà intorno che è necessario usino l occasione dell esposizione mondiale e fare in modo che tutto il sistema sia accessibile. Queste sono alcune questioni generali, per dire le aree di lavoro su cui siamo impegnati. L accessibilità al sito, i padiglioni, gli elementi di arredo, il tema, prima si parlava dell albergo e fare in più la stanza in realtà nella logica dell universal design dovrebbe essere tutto accessibile dalla stanza alla suite. Le esperienze culinarie, didattiche, museali e artistiche, conferenze e convegni perché anche questi saranno un pezzo importante. La qualità dell accoglienza, prima si parlava d accoglienza, ci sarà un tema di formazione del personale, dei volontari, persone che saranno presenti e gestiranno nella parte di operation il sito e anche indicazioni che diremo ai padiglioni perché abbiano specifica attenzione e competenza nell accoglienza. La disponibilità di ausili per la mobilità stiamo ragionando su come farlo perché abbiamo ricevuto richieste più di quanto pensassimo. Uno dei grandi temi sono le code fuori dai padiglioni, fuori dall Expò e anche su questo ci sarà attenzione, tutta la parte della comunicazioni il sito e tutto il resto che siano effettivamente accessibili e rappresentino un biglietto da visita positivo nei confronti di tutti i potenziali visitatori e che abbiano anche delle informazioni dedicate. La regione Lombardia con il Comune di Milano hanno realizzato un sito web che si chiama Expò facile che raccoglie tutto

12 quello che è fuori dall Expò per arrivare. Si creerà un link di informazione perché è nostro interesse perché si possa arrivare, se si riesce a sintetizzare le informazioni sull accessibilità e sull offerta turistica sarà possibile ottimizzare. Lascio la schermata e poi metterò a disposizione la presentazione con tutti i dati. Un elemento, la polis di Expò rispetto ai biglietti è che sarà previsto un biglietto ridotto per le persone con disabilità ma c è una police molto ampia rispetto all accompagnatore gratuito, questo è un primo segnale che è aperto al pubblico l acquisto dei biglietti, un segnale di accoglienza perché vogliamo che sia uno spazio a disposizione, accogliente per tutti, pronti a raccogliere osservazioni, commenti, proposte su come migliorare perché durerà sei mesi, quindi in itinere avremo la possibilità di migliorare ma prima meglio e creare legami e sinergie con tutti i soggetti che hanno voglia di lavorare su questo tema. Grazie. Grazie. Ci ha fatto capire ancora una volta che l Expò è e deve essere un opportunità non solo per Milano ma per tutto il territorio, quantomeno il nord Milano deve creare una offerta di un certo tipo. Se abbiamo lavorato bene nel 2015 questa vetrina internazionale dovrà portarci una ricaduta importante anche negli anni successivi. La parola ad Antonio Garino che ci parlerà di accoglienza per tutti. È un osservatorio privilegiato quello dell aeroporto perché ha il polso della situazione di quanti sono i turisti, in particolare turisti stranieri con disabilità che vengono in Italia. Gli operatori italiani puntano ai mercati esteri come l aeroporto di Torino si sta proponendo al mercato e all occasione di Expò 2015 GARINO: Grazie per averci invitato e averci dato la possibilità di spiegare cosa succede dietro le quinte. Io vi farò vedere una serie di diapositive che fotografano l evoluzione della problematica. È molto chiaro da questa diagramma dell evoluzione negli anni. Noi questo anno raggiungeremo le 20 mila assistente in un anno, che è un numero assolutamente impensabile, se pensiamo al 2006 quando è stato introdotto il Regolamento CEE Guardate la progressione di questi numeri è significativa del fatto che le persone che usufruiscono di questo servizio hanno preso confidenza e hanno più confidenza nel trasporto aereo. La fiducia di essere affidate a professionisti e che sanno cosa stanno facendo. Questo è il numero che vi dicevo prima, abbiamo ancora i numeri di dicembre, ho tralasciato il 2013 che è stato un anno in cui il trasporto aereo ha sofferto, ma se guardate i numeri i passeggeri a ridotta mobilità hanno continuato a viaggiare, sicuramente supereremo le 20 mila unità. Questo è semplicemente per farvi capire quali tipo di assistenza diamo, la categoria maggiore che utilizza questo servizio sono tre tipi di gravità differente a seconda del tipo di assistenza che viene dato. Vi dico solo che chi ha una VCHC ha bisogno di due persone e se pensiamo che hanno disabilità serie abbiamo persone che hanno usufruito, hanno preso l aereo e hanno viaggiato. Questa slide mi serve per fare capire il lavoro che stiamo facendo. Per agire al meglio abbiamo bisogno di sapere quali sono le persone che hanno bisogno del nostro servizio il nostro servizio funziona dalle 15 di mattina alle 24 sempre. È affiancato sempre dalla presenza della Croce Rossa. A seconda delle fasce di necessità dobbiamo organizzare il nostro personale affinché la risposta sia tempestiva, non possiamo fare aspettare la persona e l aereo deve rispettare una serie di orari che fanno sì che i passeggeri siano tutti a bordo contestualmente. Tutte le compagnie aeree hanno un sistema diverso. Non cercano opporre di resistenza nel creare un meccanismo uguale per tutti. Quello che stiamo cercando di spingere è quello di avere una sorta di

13 meccanismo che impedisca di finalizzare la presenza in aereo senza la possibilità di esprimere la possibilità di avere un servizio, questo ci dà la certezza di avere la fotografia di quel volo in quel giorno. Ho i dati del 2013, la situazione sta evolvendo in positivo, sono in miglioramento. Questo in generale come funziona il flusso dell informazione, ci sono delle prenotazioni, si convogliano queste informazioni negli aeroporti, funziona così in tutto il mondo, gli aeroporti predispongono delle risorse e il servizio viene effettuato in arrivo e in partenza e in transito. Ci sono persone che poi cambiano anche l aereo. Tutto questo viene fatto con una squadra di persone molto in gamba, non perché le organizzo io, sono persone dotate di alta sensibilità. Negli anni in accordo con la consulta abbiamo costruito una struttura di cui sono molto fiero, la cui formazione è continua, formazione teorica e pratica. Oltretutto il personale dell aeroporto segue un corso ogni cinque anni, tutta la struttura è coinvolta non solo le persone che si occupano di questa strada speciale, ma tutti, hanno una sensibilizzazione nei confonti di questa categoria. Vi faccio solo vedere che negli anni noi abbiamo investito anche parecchio denaro per cercare di renderci sempre più competitivi, questa è una particolare sedia che ci serve per entrare nei corridoi degli aerei che sono molto stretti, conducono la persona al suo posto con comodità e sicurezza, abbiamo mezzi in assetto variabile che fanno sì che il passeggero possa entrare nel nostro mezzo in sicurezza, l ultimo acquisto è una scala fatta a rampe senza gradini i passeggeri possono salire e scendere senza differenziazioni. Una parola sulla nostra sala amica è un centro per l accoglienza in aeroporto. Stiamo studiando il modo per cerare una struttura similare all interno dopo i controlli di sicurezza per fare sì che si possa accesso ai bar e alle strutture commerciali in attesa di prendere l aereo. Ancora due cose. Inaugureremo la prossima settimana dei luoghi deputati allo sviluppo dell informazione legati a Expò 2015 l ultima slide riguarda in accordo con la consulta dare dei questionari per capire perché queste persone viaggiano: cure mediche, svago, turismo e attività sportiva che dopo le paraolimpiadi a avuto molto sviluppo. L idea era quella di coinvolgere le persone in partenza e in arriva e capire chi sono e esigenze hanno per il nostro aeroporto. Grazie. Grazie ad Antonio Gavino. Prima dell intervento di don Brunetti chiederei di raggiungerci l europarlamentare Cirio. Oggi stiamo parlando di Turismabile, che nasce all indomani delle olimpiadi di Torino 2006 ma nel momento in cui Alberto Cirio era assessore della Regione Piemonte per il turismo ha avuto un grosso sviluppo. Grazie all assessorato e alla consulta si è fatto un grande lavoro a livello culturale e adesso Turismabile è visto come un progetto da raggiungere da molte regioni italiane e anche da alcuni stati europei. Sappiamo che la consulta con il progetto Turismabile hanno già fatto parecchi incontri all estero per creare delle reti e per sviluppare progetti in comune. Da un osservatorio privilegiato quale quello di Bruxelles Alberto Cirio può darci i giusti consigli per lo sviluppo di questo progetto non solo italiano ma a livello europeo. CIRIO: Grazie per questo invito, per me è una occasione piacevole sotto il profilo emotivo, perché mi fa tornare indietro di qualche mese, a quando ho svolto per più di quattro anni il ruolo di assessore al turismo di questa regione. Tra l altro so che questa mattina l Assessore Parigi veniva ad aprire i vostri lavori. Credo che in questo settore, quello del turismo accessibile la Regione Piemonte abbia avuto da sempre un grande credo, il che ha superato anche i cambi delle Amministrazioni regionali, questo credo

14 che sia la cosa più bella, che testimonia il fatto che sono progetti utili e giusti. L aspetto fondamentale quando sono diventato assessore, nel 2010 ho sentito il dovere di procedere in questa direzione e credo che anche oggi si voglia andare avanti. Io guardo all aspetto del turismo con una ottica pragmatica, continuo a occuparmi di questo, mi interessa che le aziende del turismo facciano un buon fatturato se poi quello che facciamo è anche giusto noi uniamo qualcosa di davvero straordinario, ma se parliamo di turismo dobbiamo avere un prodotto, come se produciamo un vestito o una bottiglia di vino dobbiamo avere un prodotto che sia il più possibile accessibile a tutti coloro che lo vogliono gustare. È questa l ottica con la quale si è sviluppato anche il progetto Turismabile ha una gamma di particolarmente giusto, bello e una gamba portante e importante che è il fatturato che da questo turismo noi abbiamo, non dimenticando tanti aspetti che sono pratici, della capacità di spesa di una certa fascia di turisti che è giusto che vedano la nostra terra ma li dobbiamo mettere nelle condizioni di viverla. Mi occupai quando facevo il Presidente della fiera del tartufo parliamo di una quindicina di anni fa, avevamo fatto già un progetto con una associazione che si chiamava Sportabili di Alba, che aveva fotografato e censito tutti i momenti della fiera del tartufo in modo che fosse accessibile a tutti, ci ha permesso di par partire con una fiera accessibile a tutti. Da allora passi avanti sono stati fatti tanti, molti nell ottica della professionalizzazione della nostra accoglienza. Noi dobbiamo arrivare sempre di più a che tutto questo sia normale. Quando mi dicevano: facciamo un bando per premiare le cantine accessibili. Quello che noi in Piemonte siamo riusciti a iniziare a fare oggi, siamo tra le prime regioni in Italia e a Bruxelles ci guardano con ammirazione. Vendere un prodotto turistico a 360 gradi deve essere la normalità. Questa è la sfida che dobbiamo vincere domani. Su questo io credo che noi dobbiamo potere accedere ai finanziamenti dell Europa ancora di più di quanto non si sia fatto fino a oggi. Parlo con persone che hanno saputo vincere progetti tanti, sono molti, vedo i ragazzi dell albergo etico, mi fa molto piacere, vi aspetteremo non il mio collega, la possibilità è che qui c è gente brava a fare progetti europei. Considerato noi che nei 7 anni abbiamo restituito all Europa metà dei soldi che ci aveva dato perché non siamo riusciti a spenderli, parliamo di qualche miliardo di Europa che sono tornati indietro e dal momento che non è come un Amministrazione che li mette come avanzo, quei soldi se non li usa l Italia li usa qualcun altro, li usano quelli che sono pronti a spendere queste risorse. I i sette anni sono finiti, parte la nuova programmazione, piano che si presenterà il prossimo anno e dobbiamo essere pronti a portare le risorse che ci servono. Noi dovremo riuscire a a prendere quel pezzo di risorse europee di cui ignoriamo l esistenza, che sono i i contributi diretti, noi viviamo di contributi indiretti i, cioè vediamo i contributi indiretti quelli che dà a Roma, Torino poi fa il bando e si partecipa ma questo è il 40% dei contributi, c è un 60% che sono diretti, progetti su cui ciascuno di voi, perché siete operatori capaci e intelligenti, potete avere delle idee che vengono finanziate. L Europa nella gestione dei fondi diretti, non fa un bando a crocette, quando parte con la nuova programmazione dice: dammi una idea progettuale di territorio, se mi piace ti chiamo e ci a sediamo intorno a un tavolo, ti metto io insieme ai colleghi portoghesi o Irlandesi e ti faccio lavorare in questa direzione. Senza dimenticare che c è un tutto un settore che come business credo possa interessare che è quello della formazione. Spiego. Io sono reduce da una missione in Moldavia dove si è votato domenica, in cui hanno vinto i filoeuropei, per farla entrare l Europa investirà tre milioni di euro non c è acqua corrente quindi decine e decine di interventi ma una fetta importante è sulla formazione, loro hanno bisogno di formare i loro operatori turistici, vi do una idea, in Moldavia sono

15 cantine patrimonio dell UNESCO, cantine sotterranee, hanno bisogno che qualcuno vada a insegnare come vendere turisticamente, come accogliere e come accogliere in modo accessibile. Qui vuole dire la capacità e la possibilità di partecipare a progetti in cui le nostre aziende del turismo che continueranno a avere la solita mission potranno diversificare l attività, godere di queste risorse continuare anche altrove. Anche questo è giusto e utile sotto il profilo del business che per me come assessore è quello che più interessa, anche come particolare europeo. Quando parliamo di turismo si parla anche di lavoro. Purtroppo cambiano i governi, i i colori politici cambino le età e il Ministero del turismo non c è mai, non è una colpa della destra, della sinistra, non c è, è paradossale. Noi dovremmo avere il Ministero del turismo che quotidianamente dovrebbe essere sui giornali. Se voi lo chiedeste chi è il Ministero nel turismo la gente non lo sa perché non c è questa è una miopia del nostro paese, compensiamola perché ci sono molte risorse importanti. Grazie e buon lavoro. Vorrei salutare con piacere Alberto Cirio, vorrei dirvi che da anni prima di lui feci presente che quei sette gradini nella sede del turismo erano impensabili per una carrozzina, ebbene quando si insediò io corsi per conoscerlo, in 15 giorni mi ha fatto la pedana elevatore, il primo amministratore che in 15 giorni ha fatto una cosa simile. Grazie assessore. Alberto Cirio deve partire, prima di andare ti chiederei di fermarti con i ragazzi di albergo etico, perché a pomeriggio presenteremo un progetto importante. Abbiamo raccolto le esperienze in un libro che presenteremo oggi. Abbiamo parlato di ex po, abbiamo parlato con il direttore degli aerei, il prossimo anno, come abbiamo già detto prima ci troviamo di fronte a dei grandi appuntamenti che dovranno incentivare ancora di più a parlare e a fare capire che anche il turismo religioso è una risorsa fondamentale per la nostra regione. Nell ultima BIT quella del 2014 c era stato un convegno importante il titolo era da pellegrino a turista, un approccio diverso al pellegrino che abitualmente viene sul nostro territorio pensiamo al colle Don Bosco e altre realtà come i Sacri Monti. Le strutture ricettive e gli operatori turistici forse devono organizzarsi ancora per essere accoglienti forse dal punto di vista del capire che il pellegrino è un turista, il bicentenario di Don Bosco è cominciato durerà fino al prossimo anno, la visita del papa, l ostensione della Sindone sono alcuni degli impegni sul nostro territorio, la parola a Don Brunetti. DON BRUNETTI: Grazie per l invito grazie alla consulta che mi ha coinvolto in questa giornata di studio, io sono anche membro della commissione per l ostensione per la Santa Sindone e mi è stata data la delega relativa all accoglienza di persone con difficoltà di mobilità e con altre esigenze particolari. Il primo anno abbiamo diversi eventi di carattere religioso, il più importante è l ostensione della Santa Sindone che noi custodiamo a Torino dal 19 aprile al 19 giugno che si inserisce nel Bicenteranio di San Giovanni Bosco e la visita di Papa Francesco, tutto questo attirerà milioni di pellegrini che hanno bisogno di essere accolti e soprattutto bisogna che tutti i pellegrini si sentano a casa loro e hanno la necessità di accedere qualsiasi sia la loro situazione. All interno del comitato abbiamo sviluppato un piano di accoglienza. Parto da una premessa, perché è ciò che ha messo in moto questa organizzazione. Voi avete visto lo studio testa, sta analizzando alcuni bozzetti fatti da giovani, ha realizzato questo che è il logo dell ostensione della Sindone che riproduce anche il motto, l amore più grande, che è il motto della prossima ostensione della Sindone che indica lo spirito evangelico di carità

16 con cui dobbiamo accostarci a questa icona e guardare a fratelli e sorelle che cercano quella speranza. Con questo spirito vogliamo offrire una particolare accoglienza ai pellegrini malati o disabili che vorranno venire a venerare la Sindone. Ci siamo dati alcuni obiettivi un po generali che valgono per tutti gli eventi, il primo è rendere soggetti attivi e protagonisti i malati o i disabili all interno dell ostensione della santa Sindone affidando anche servizi in un ottica di inclusione e partecipazioni. Bisogna che le persone diversamente abili possano essere protagoniste, soggetti, e dare il loro contributo e siano una risorsa in un ottica di inclusione e partecipazione. Il secondo obiettivo è fare sì che i pellegrini malati o disabili trovano accoglienza a tutti i luoghi a partire dal duomo ai percorsi cittadini, ai luoghi di ospitalità, ai trasporti, all assistenza sanitaria agli accompagnatori per tutta la durata della permanenza. Terzo, i malati disabili siano pellegrini tra pellegrini. Non hanno nessun tipo di particolare differenza. Oltre questi obiettivi in che modo cercheremo di rendere soggetti attivi a disabili? Inserire in servizi concreti di volontariato e non solo abbiamo la possibilità di qualche lavoro accessorio per cui faremo in modo che anche persone con difficoltà e disabili possano usufruirne tenendo conto delle competenze che essi esprimono, in punti di informazioni in letture ecc.. Sarà costituito un disability point all interno della segreteria generale per rispondere a tutte le domande con difficoltà di movimento, sarà attivo questo numero e questa mail nei prossimi giorni, probabilmente domani o dopo domani. Per quanto riguarda la venerazione Sindone in duomo che ha sempre caratterizzato la partecipazione di disabili abbiamo previsto alcune situazioni. Innanzitutto i disabili e i loro accompagnatori potranno accedere durante tutto il periodo, non c è nessun giorno precluso o se è precluso lo è per tutti, per esempio abbiamo precluso il 20 e 21 essendoci il Papa dovendo fare la bonifica nessuno potrà accedere ma per tutto il periodo tutti hanno l accesso. Il mercoledì pomeriggio sarà dedicato in modo speciale ai disabili soprattutto se in gruppo. In questo senso sarà possibile prenotare e ci sarà una viabilità agevolata potendo arrivare con i mezzi in piazzetta reale e favorire chi ha difficoltà in più, abbiamo le associazioni di SLA che ci hanno chiesto di partecipare da tutta Europa avremo una presenza massiccia di questi malati che forse arriveranno anche con aerei. Anche qui sarà sufficiente prenotare e ci sarà tutta l assistenza necessaria. Il mercoledì pomeriggio è prevista un area per permettere ai mezzi con disabili per consentire la salita e discesa, per gli altri giorni l accesso è per tutti è prevista una corsia preferenziale per essere accompagnato così pure ci saranno dei varchi per chi non ha la possibilità di fare tutto il percorso che per noi è importante perché il percorso di avvicinamento al duomo prepara alla visita. Su tutti i mezzi di comunicazione saranno di facile riconoscimento così come la segnaletica.. Abbiamo previsto anche una accoglienza particolare per pellegrini e disabili per un giorno cioè chi viene in giornata e ha bisogno di sostare abbiamo previsto quattro luoghi dove uno può telefonare sono il Cottolengo, la consolata e Sermit daranno ospitalità del giorno con possibilità di pranzare, al sacco, attraverso una mensa organizzata. Abbiamo diverse prenotazioni, un associazione ha prenotato una giornata per 700 persone tra cui 300 disabili. Abbiamo anche immaginato per favorire al massimo di organizzare due Achei, li abbiamo chiamati così perché ci rifacciamo alla nostra esperienza legata al pellegrinaggio a Lourdes sono due luoghi dati in comodato, uno la città della scienza e uno al Cottolengo, una sorta di cogestione, non sarà un servizio di tipo alberghiero, metteremo a disposizione questi luoghi attrezzati e assistiti dove potranno trovare ospitalità con un contributo minimo, potranno avere l alloggio, il vitto ovviamente su prenotazione. Abbiamo online la possibilità di prenotare autogestiti da volontari e

17 abbiamo già diversi gruppi che si sono prenotati. Abbiamo aperto le iscrizioni 15 giorni fa ma abbiamo già diversi gruppi che vengono, questo era il secondo livello di accoglienza oltre quello giornaliero per favorire chi viene da fuori. Anche i transfer sarà istituito in collaborazione con l associazioni un servizio di minibus per disabili che potranno fare servizio di navetta, abbiamo 12 associazioni rese disponibili gratuitamente mettendo a disposizione mezzi attrezzarci e autisti che ci daranno una mano per accogliere i pellegrini in stazione o in aeroporto per portarli a visitare in Duomo o altri luoghi legati a Don Bosco e altre cose di questo genere. Per quanto riguarda la comunicazione il responsabile della comunicazione renderà accessibili tutte le informazioni attraverso il sito ufficiale, abbiamo anche fatto una conferenza, si sono firmati gli accordi e anche pubblicazione di opuscoli dedicati dove ci saranno informazioni specifiche si pensa di fare una guida del pellegrino e all interno ci sarà un capitolo dedicato. Chiudo con questa diapositiva che è il sito ufficiale della sindone dove trovate tutte queste indicazioni. Sono già online, fruibili è possibile prenotare come è possibile prenotare per visitare la Sindone perché è obbligatoria la prenotazione. Grazie. Ringraziamo Don Brunetti che insieme a Fosca Nomis ci ha fatto capire le reali opportunità per il Piemonte grazie a questi eventi che si terranno sul territorio ringraziamo Antonio Garino, dal quale dipenderà il futuro turistico del Piemonte. Ricordo che è possibile animare il convegno dal web. Arriviamo alla terza parte: accoglienza e innovazione. Chiamo al tavolo dei relatori Cristiana Giovando, e Ruggieri Giovanni. Ricordo i tempi, si hanno 15 minuti a disposizione. Possiamo iniziare con Cristina Giovando. GIOVANDO: Grazie per l invito, grazie alla consulta. Questo invito permette a parte di festeggiare anche noi questa giornata importante ma consente di dare voce alla fondazione CRT anche le progettualità che vedono la fondazione attenta al welfare e alle disabilità. Questo progetto è un progetto che consente di individuare un itinerario turistico e culturale nel centro storico di Torino. È stato progettato per essere accessibile a tutti tramite una app. Il progetto parte dell esigenza di volere favorire l inclusione turistica delle persone con esigenze particolari, specifiche o con problemi motori, percettivi e anche per andare incontro alle esigenze delle famiglie con bambini. In qualche modo per andare incontro a tutte le situazioni di disabilità, esigenze di minori, anziani, disabili, persone con animali da compagnia o persone con animali di accompagnamento per le disabilità. Dicevo all inizio dell intervento come la fondazione sia sempre stata attenta in questi anni tanto che negli ultimi otto esercizi per l area welfare disabilità abbia impegnato 15 milione mezzo di euro per agosto 1400 interventi finalizzati a favorire integrazione lavorativa delle persone disabili. Vi ricordo due o tre progetti il primo è Vivo meglio, nato nel Progetto che la fondazione fa attraverso dei bandi annuali con i quali si cerca di favorire la vita delle persone disabili, l integrazione sociale piuttosto che ristrutturare le strutture a loro dedicate. Un altro progetto è quello del 2012, quello che operatoli museali disabilità è stato realizzato in collaborazione che ha consentito agli operatori museali di essere ulteriormente preparati ad accogliere tutte le persone con disabilità. Un altro progetto presentato ultimo, è quello in sinergia con gli abbonamenti musei Piemonte dove si potrà donare un abbonamento delle famiglie con bambini con disabilità seguita dalla fondazione e l associazioni.. Voglio ricordare un altro progetto importante, è stato quello

18 sull autismo, quindi la produzione di questo cinematografica di questo fil pulce non c è ha anche consentito la veicolazione del film, è diventato uno strumento di sensibilizzazione anche nelle scuole. Toto come nasce toto? Perché nasce questa iniziativa. Questa iniziativa nasce ed è importante nell ambito delle città storiche e accessibili, è sviluppato dalla Eueuropean Fondation Center, si parlava della valenza internazionale della necessità di attrarre anche fondi europei sicuramente la partecipazione di fondazione alla European ha fatto sì che venisse sviluppato questo progetto, ciascuna associazione ha portato avanti altri progetti, un altra associazione che ha partecipato, quello della banca di Lucca ha fatto un progetto rivolto alla eliminazione delle barriere architettoniche. Il progetto ha una valenza internazionale e di rete, infatti è un lavoro di squadra, perché questo progetto coinvolge attori pubblici e privati, è un esempio di buona pratica e di rete tra pubblico e privato. Hanno partecipato al progetto l istituto italiano per il turismo, la consulta per le persone in difficoltà e la ATL. Gli obiettivi del progetto sono quelli di consentire l accesso e la fruizione di Torino anche ai visitatori con esigenze speciali ma il progetto ha una visibilità più allargata perché è quello di accrescere Torino come fruizione per tutti e questo ha anche una valenza di sviluppo territoriale, cioè la fondazione vuole essere anche attenta allo sviluppo territorialo. In più migliora anche Torino come destinazione accessibile quindi Torino come città che dal 2006 ha cercato di riproporsi a livello turistico con grandi sforzi ma anche buonissimi risultati, tanto che ha raddoppiato la presenza di turisti dal 2004 al 2014 siamo passati da 800 mila a 1 milione e 600. Nello specifico il progetto ha come itinerario un percorso che parte da piazza castello e ritorna a piazza castello. Il percorso si divide in tre sotto percorsi quello indicato in rosso il percorso quadrilatero, quello in bllo e quello in verdè, all interno sono stati individuati 30 punti di interesse che ognuno rientra in sotto categorie. Come è stato scelto l itinerario, è stato scelto tenendo conto della valenza attrattiva della agevole percorribilità in autonomia si è cercato un riconoscimento degli spazi per persone con problemi di tipo sensoriale e percettivo. L app. È disponibile Android e consente di adattare le impostazioni a seconda delle esigenze di ciascuno. A questo punto scelta l impostazione sull app si apriranno i testi descrittivi dei punti di interesse chiaramente adattati a ciascuna disabilità. La navigazione è per mappa e anche un video di trascrizione in lingua dei segni italiana. Dal sito web si possono scaricare tutti gli elementi presenti sull app quindi si può anche utilizzare il sito. Sul sito c è la descrizione dei punti di interesse e in pdf il video, la mappa schematica e anche la stampa in rilievo con tecnica stereoscopica che è utile per l accessibilità dei bambini perché questa mappa utilizzando una particolare carta e inchiostro permette di avere un disegno in rilievo in base alle tematiche e quindi di essere di facile lettera poiché è disponibile un video promozionale, che facciamo partire. Da ieri è scaricabile l app quindi è già funziona bile sul sistema Android. Innanzitutto il progetto vuole e rappresenta il fare rete tra pubblico e privato, ha una attenzione al welfare, come vedere ha una utilità che ci dà contezza di come si possa applicare, ha una attenzione a questi nuovi strumenti mediali, è avvicinabile dai giovani e in più ha permesso di fare rete anche con dei partner europei. Grazie a questo lavoro siamo riusciti, ecco perché mi riallaccio all attrazione ai fondi europei, a partecipare attraverso sei tour europei specializzati, alcune fondazioni europee e anche alla consulta, e alla lega delle città storiche e accessibili a partecipare a un bando europeo selezionato, questa è una conferma ulteriore della necessità di fare rete, della necessità di fare rete pubblico privato con una attenzione in questo caso al welfare e al nostro territorio. Grazie.

19 Grazie Cristina Giovando e diamo la parola a Giovanni Ruggeri. Questo è l ultimo intervento della seconda sessione ma è molto importante perché l obiettivo è creare trasferimenti di conoscenza e creare future collaborazioni e progetti. Abbiamo avuto modo di conoscerci ieri insieme al direttore della consulta e alcuni operatori turistici e una cosa che ci ha subito accomunato è il recente riconoscimento da parte dell UNESCO soltanto una settimana prima la Sicilia ha avuto riconosciuto lo zibibbo e anche in Piemonte le colline Lui ci parlerà di un progetto molto interessante che si avvia a partire in queste settimane in Sicilia e potrà avere sviluppi in Piemonte abbinato a progetti che sentiremo nel pomeriggio. RUGGERI: Dopo questa premessa almeno mi darai altri dieci minuti in più. Innanzitutto grazie a voi per essere qui, per la pazienza di ascoltare tutti noi che parliamo, agli organizzatori e un po a tutti per avere deciso di affrontare questo tema del turismo, soprattutto per essere riusciti a strapparmi dalla calda Sicilia e avermi fatto provare questa escursione termica. Saluto i miei studenti dell università che sono collegati e seguono, il messaggio che do è di specializzarsi in questo tipo di turismo, di studiare, anche la rete dell Unione europea e che manda un messaggio alle altre isole che partecipa a questo progetto che illustrerò. Infine al mio studente Willy Genovese, studente disabile diventato durante l adolescenza che collaborerà in questo progetto in maniera attiva. Vorrei non annoiarvi troppo con tutti messaggi che vorrei passarvi. Vi vorrei offrire due riflessioni e poi presentarmi questo progetto, MAST è un acronimo e finanziato dall Unione Europea. Qualche riflessione anche sulle cose interessanti che ho sentito questa mattina e vi ho visto attenti e partecipi. Quando si parte tutti noi abbiamo degli handicap, pensate a chi non conosce le lingue e si trova in Cina, questo concetto della disabilità è molto importante, l idea che bisogna lavorare sul turismo accessibile produce valore a tutti e non solo alle persone che hanno disabilità. È bello perché non si parla più oggi di turismo accessibile come turismo di nicchia limitato che impone imposizione, gli alberghi, gli aeroporti si devono adeguare, la novità è rappresentata dal mercato, molto interessante, è un mercato in termini numerici, di persone che si spostano soprattutto in Europa, che vogliono viaggiare, la metà in Italia fa un viaggio e quindi non è un problema economico ma una voglia di viaggiare, di vivere di più. La domanda di accessibilità in Europa cresce il mercato di aiuta, chiede servizi, viaggi, possibilità di scambi, ci dà una mano, lo chiede alle imprese. Non sono le imprese a creare quelle tristi camere, ma al contrario cambia. Se vedete le percentuali sulla popolazione crescono sempre di più nei paesi dell Unione europea arrivano al 37%, in alcuni casi siamo al 34%, anche il concetto del tasso di disabilità cresce sempre di più in relazione all età, non è più un gruppo di cui prendersi cura dal punto di vista del sociale ma fa parte del settore. Questo ha spinto l Unione Europea e in particolare la commissione Europea, ringraziamo Tajani che più di ogni altro si è speso, tanto che la commissione ha deciso di stanziare una quota considerevole, sta stanziando cifre sul turismo accessibile, sul turismo degli anziani e quello giovanile. La Unione Europea poco si è occupata di turismo accessibile, ma quale è la novità della Unione Europea? Non si parla più di mezzi, il concetto di turismo accessibile si era fermato al trasporto, trasporti possibili a tutti, all alloggio, oggi la nuova sfida è la destinazione, cioè andare in dei luoghi pronti e attrezzarci, come può essere una città o un territorio, quindi va oltre il concetto di servizio. Una città che posso visitare, un luogo naturalistico dove posso muovermi. Nel turismo già ci vuole collaborazione senza quella, network o

20 sistema, il concetto è sempre quello. In questo tipo di turismo è obbligatorio e difficile farlo, però rispetto ad altri a fare, stare insieme e lavorare insieme da parte di pubblico e privato. Proprio le destinazioni e prima ancora quelle più conosciute sono quelle che si vanno trasformando. Nasce l idea di questo progetto, MAST voluto dalla commissione europea che ha fatto un bando si chiama Cosme, al momento c è una seconda richiesta, è aperta e si possono presentare le candidature per nuovi progetti. In tutta Europa ne sono stati presentati più di 60 ne sono stati scelti 8 tra cui il vostro. L Italia ne ha presentati più di tutti è stata la prima per questo tipo di turismo. Progetti in Germania, spagna. Questi fondi servono per creare progetti pilota per le destinazioni. Come un luogo si trasforma e ospitare. La finalità di questo progetto che è stato immaginato e pensato da noi, tra università, network internazionali ha l ambizione di rendere accessibili i siti Unesco, alcuni sono materiali, alcuni immateriali, alcuni naturalistici e altri culturali. Luoghi più attrattivi, che hanno un piano di gestione comune di questo patrimonio, per renderli accessibili o tutto il mondo e non solo al nostro paese. Il concetto è: dove è la differenza e la necessità? Coinvolgere la fondazione UNESCO che fa parte dell Unesco, che collabora con noi, ma la cosa più difficile da realizzare e in questo chiedo l aiuto di altre associazioni, è un progetto della commissione europea non sono fondi da spendere ma fondi che servono per realizzare un progetto che sia sul mercato e che sia rivolto non alle istituzioni, alla collaborazione, a fare in modo che i i collaboratori privati offrano questi tipi di servizi. Questo è lo scopo, perché l operatore privato ha, come il tour operator, ancora non hanno compreso che in questo segmento c è mercato, che c è una grande attrazione, una grande potenzialità e che in realtà devono imparare a offrire. Come si diceva questa mattina, l unico problema è un gup di conoscenza, formazione e informazione, il turismo è tutto lì. Sì, sono le infrastrutture, ma senza l umanità il turismo umano, complimenti alla presentazione dell accoglienza nel bed and breakfast senza le persone che sanno accogliere non riusciamo a fare tanto, non dobbiamo creare solo pacchetti turistici o mettere una pedana quindi passa da una formazione, tanto che i funzionari della commissione europea hanno detto che ci vuole più formazione. La guida turistica, sì, dobbiamo formarla ma deve essere una persona che ha delle disabilità a fare la guida turistica, l accompagnatore deve essere lui. All interno del settore devono entrare a fare parte delle nuove professioni e professionalità che sono rappresentate da chi conosce il problema e non deve solo spiegarlo. Abbiamo bisogno di operatori del turismo di questo tipo di turismo accessibile che non abbiamo ancora in Italia o ne abbiamo pochi rispetto a quanto potremo averne. L idea è di creare dei progetti sperimentali nei siti dell UNESCO in sicilia ne abbiamo sette. Certo è ambizioso il progetto, abbiamo due aree vulcaniche con due vulcani attivi, l Etna e lo Stromboli, andare sul vulcano e vederlo attivo è una esperienza incredibile. Gli attrattori è essere isola e i vulcani, il sito del barocco della val di Noto, della necropoli di Pantalica, della Valle dei Templi ma abbiamo anche altre candidature come Palermo arabo normanna Non desidero fare pubblicità dell isola però l idea di parlare di turismo accessibile nelle isole in luoghi più facili da un punto di vista di collaborazione anche da un punto di vista delle isole anche perché esiste una comunità accogliente, questo aiuta a vedere come si può vivere in una isola, quindi non fare il turista, parola che speriamo di non usare più, ma dire ospite o residente temporaneo gente che sta sul territorio e sperimentarlo nelle isole, piccoli contesti e fare in modo che questi si possano espandere anche in altri territori. Nell Unione europea abbiamo più di tremila isole, questo potrebbe essere una sperimentazione. I partner sono tour operatore, non ci sono partner pubblici se non la fondazione UNESCO. C è il

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