CATALOGO FORMAZIONE 2010

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1 CATALOGO FORMAZIONE 2010

2 Studia prima la scienza e poi seguita la pratica nata da essa scienza. Quelli che s innamorano della pratica senza scienza, sono come i nocchieri che entrano nella nave senza timone o bussola Leonardo Da Vinci

3 Che cos è I.S.F.A.I. I.S.F.A.I., Istituto Superiore di Formazione per le Aziende le Imprese, è un emanazione del Policlinico di Monza, atta a svolgere attività formativa rivolta alle aziende ed imprese del territorio. Ha la sua sede istituzionale presso l, ove si trovano aule didattiche e un campus per gli studenti e una seconda importante sede operativa presso Novarello Villaggio Azzurro di Granozzo con Monticello in provincia di Novara. Gli ambiti di formazione erogata Area clinica Area prevenzione Qualità e management Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro Competenze trasversali Informatica I numeri di I.S.F.A.I. (DATI RELATIVI ALL ANNO 2009) VERANO NOVARELLO Totale corsi effettuati Totale ore di formazione erogate Totale partecipanti Totale crediti erogati L organizzazione di I.S.F.A.I. DIREZIONE GENERALE Alessandro Cagliani DIREZIONE AMMINISTRATIVA Manuela Frigerio DIREZIONE ORGANIZZATIVA Anna Carta DIREZIONE DIDATTICA Laura Berra DIREZIONE COMUNICAZIONE E MARKETING Tiziana Venturini 5

4 La nostra formazione FORMAZIONE UNIVERSITARIA È la punta di diamante dell offerta formativa di I.S.F.A.I. Nasce dalla collaborazione con l Università Campus Bio-Medico di Roma e garantisce la possibilità di acquisire certificati di Master di I livello. FORMAZIONE PROFESSIONALE I.S.F.A.I. è in grado di offrire corsi di formazione professionale per il conseguimento di qualifiche regionali, valevoli sull intero territorio nazionale. In particolare i percorsi attualmente attivi sono quelli per Operatori Socio Sanitari e per Ausiliari Socio Assistenziali. FORMAZIONE A CATALOGO Rappresenta la proposta formativa di I.S.F.A.I. alle aziende ed ai singoli operatori sanitari e non. Sono state individuate 7 aree tematiche: Clinica Prevenzione Qualità e management Istituzionale-legislativa Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro Emergenze Trasversale La maggior parte dei percorsi previsti all interno di tutte le aree sono accreditati ECM e sono quindi valevoli ai fini dell aggiornamento obbligatorio del personale sanitario. FORMAZIONE SU COMMESSA I.S.F.A.I. è in grado di offrire alle aziende ed imprese un servizio completo dalla progettazione all erogazione in ambito formativo. La qualità del prodotto è garantita dall approfondimento delle richieste provenienti dall azienda o impresa che si rivolge ad I.S.F.A.I. per soddisfare la propria domanda di formazione, approfondimento volto a individuare le particolari esigenze operative, le competenze attese dei formandi, e in generale qualsiasi elemento utile a definire le caratteristiche che dovrà possedere il progetto formativo. In qualità di provider ECM accreditato in ambito nazionale, I.S.F.A.I. è in grado di portare a termine anche le pratiche di accreditamento per gli eventi richiesti. FORMAZIONE FINANZIATA Proponendosi sul mercato come ente di formazione accreditato in Regione Lombardia, I.S.F.A.I. è in grado di partecipare a bandi per la realizzazione di attività formative e attività di sistema volte a garantire alle aziende e imprese la possibilità di fruire in forma agevolata di formazione generale e specifica per i propri operatori. Analogamente I.S.F.A.I. è in grado di indirizzare le proprie competenze nell ambito della progettazione e dell erogazione di formazione finanziata tramite fondi privati, quali i fondi interprofessionali. Comitato scientifico DIRETTORE Prof. Elio Guido Rondanelli MEMBRI DEL COMITATO Prof..ssa Maria Grazia De Marinis Dott. Tarcisio Cambiaghi Prof. Marzio Guido Mezzetti Dott. Clemente Ponzetti Dott. Duilio Loi Dott Alvaro Porta Dott. Giovannino Maio Dott.ssa Tiziana Venturini Sig.a Emanuela Brenna Dott. Alessandro Cagliani Sig.a Simonetta Raiteri Sig. Albino Marche Corpo docenti Si vanno ad elencare alcuni dei collaboratori stabili all interno del nostro corpo docenti: Prof. Paolo Colombo Direttore Dipartimento di Chirurgia generale Prof.ssa Maria Grazia De Marinis Presidente Corso di Laurea in Infermieristica Campus Biomedico di Roma Prof. Luciano Maria Ghezzi Direttore Dipartimento di Ortopedia e traumatologia Prof. Boutros Pierre Khlat Medico intensivista-rianimatore Prof. Marzio Guido Mezzetti Responsabile Servizio di Anestesia e rianimazione Prof. Alberto Peretti Filosofo Prof. Pietro Pizzi Responsabile U.O. Chirurgia generale Prof. Giuseppe Specchia Direttore Dipartimento di Cardiologia Avv. Francesco Dal Piaz - Avvocato Foro di Torino Avv. Gabigliani - Penalista Avv. Vincenzo Lamastra - Avvocato Foro di Milano Dott.ssa Carla Auguadro Medico cardiologo Dott.ssa Cinzia Ballabeni Responsabile Servizio di Dialisi Dott. Luca Benci Giurista Dott. Carlo Bergamaschi Fisico, esperto in radiazioni ionizzanti Dott. Fabio Bruni Medico cardiologo Dott. Paolo Bruni Direttore Sanitario ASO di Novara Dott.ssa Anna Carta Dirigente infermieristico Dott. Ignazio Cataldo Responsabile U.O. di Chirurgia toracica Dott. Marcello Chimienti Responsabile Servizio di Elettrofisiologia cardiaca Dott. Francesco D Errico Responsabile Servizio di Chirurgia senologica Dott. Alberto Fumagalli Responsabile U.O.Chirurgia plastico Dott. Raffaele Galato Medico nefrologo Dott. Giuseppe Gallone Medico cardiologo Dott.ssa Cristiana Laghezza Responsabile Qualità Policlinico di Monza Dott. Davide Lochis Responsabile Servizio di Gastroenterologia Dott. Duilio Loi Formatore Dott. Giuliano Lucani Direttore Scientifico Breast Unit Dott.ssa Sonia Maccari Naturopata Dott. Paolo Magnani Auditor ISO 9001 Dott. Giovannino Maio Responsabile Settore Igiene e Sicurezza ambienti di lavoro del Gruppo Policlinico di Monza Dott.ssa Anna Moruzzi Medico anestesista e rianimatore Dott.ssa Silvia Panisi Psicologa - Psicoterapeuta Dott. Paolo Pollina Auditor ISO 9001 Dott. Franco Ripa Direttore SC Controllo di gestione ASLTO4 Dott. Alberto Ruggeri Medico anestesista Dott.ssa Marta Sacchi Medico competente ai sensi del D Lgs 1/0 Dott. Roberto Sacco Direttore Sanitario di Presidio ASLTO5 Dott. Domenico Scicchitano Chirurgo toracico Dott. Robeto Terzi Medico del lavoro Direttore Sanitario Clinica La Vialarda, Biella Dott. Massimo Tura Responsabile U.O. di urologia Dott. Giorgio Vitari Procuratore Capo della Repubblica di Vercelli GFT - Gruppo Formazione Triage Manuela Bernardi - Tecnico della riabilitazione Roberta Canonica - Tecnico della riabilitazione Virginia Cool - Fisiokinesiterapeuta Lorena Coggiola - International Teacher Bobath - IBITA (International Bobath Instructor Training Association) Cristina Erba - Coordinatore sala operatoria Rossella Esci - Infermiere Andrea Luigi Falzotti - Infermiere Francesco Lo Moro - Tecnico della riabilitazione Philippe de Paepe - Fisiokinesiterapeuta Luisa Putzu - Tecnico della riabilitazione Anna Barbara Quarto - Infermiere Mattero Rigamonti - Tecnico della riabilitazione 6 7

5 Indice dei corsi MASTER SPECIALISTICI - Master di I livello in management infermieristico per le funzioni di coordinamento 12 FORMAZIONE PROFESSIONALE - Corso di qualifica professionale di operatore socio sanitario (Deliberazione Giunta Regione Lombardia del 1 Luglio n. VIII/005101) 16 - Corso di qualifica professionale per Ausiliario Socio Assistenziale (ASA) (Deliberazione Giunta Regione Lombardia n. VIII del 24 luglio 200) 17 AREA CLINICA - Diagnostica del carcinoma polmonare e assistenza al paziente portatore di drenaggio toracico 20 - Competenze dell infermiere in sala operatoria 21 - Indicazione, preparazione e trattamento del paziente sottoposto a intervento chirurgico di gastrectomia 22 - Indicazione, preparazione e trattamento del paziente sottoposto a intervento chirurgico di emicolectomia 23 - Indicazione, preparazione e trattamento del paziente sottoposto a intervento chirurgico duodenocefalopancreasectomia 24 - Indicazione, preparazione e trattamento del paziente sottoposto a intervento chirurgico alle vie biliari e VLS 25 - Metodiche di depurazione extra renale (emodialisi, emofiltrazione, dialisi peritoneale) 26 - Indicazione, preparazione e trattamento del paziente sottoposto a intervento chirurgico di cistectomia e prostatectomia 27 - Posizionamento del Contropulsatore Aortico e assistenza infermieristica al paziente contropulsato in rianimazione 2 - Indicazione, preparazione e trattamento del paziente sottoposto a intervento chirurgico di artroprotesi d anca e posizionamento di chiodi endomidollari femoro/tibiali 29 - Linee guida per il buon uso del sangue e degli emoderivati: plasma, piastrine e albumina 30 - La fisiologia del movimento come presupposto all osservazione e alla pianificazione del trattamento riabilitativo 30 - Corso di linfodrenaggio 31 AREA DELLA PREVENZIONE - Educazione alla salute ed educazione terapeutica 34 - Educazione terapeutica: formazione per infermieri 34 - Prevenzione di malattie cardiovascolari 35 - Prevenzione in oncologia 36 - Prevenzione di malattie infettive 36 - Esposizione degli operatori sanitari a rischio biologico specifico: HIV, HbV, AH1N1 - Comportamento post esposizione 37 - Prevenzione degli incidenti 3 - Percorsi diagnostico-terapeutici in senologia 39 AREA QUALITÀ E MANAGEMENT - La certificazione di qualità nei servizi sanitari: approccio per processi alla norma UNI EN ISO 9001: Il Sistema Qualità nel laboratorio analisi 43 - La gestione di una Unità Operativa 43 - La conduzione efficace delle riunioni 44 - Management e leadership: come comunicare con i collaboratori difficili 45 - D.Lgs. 231/2001 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche 46 - Il ruolo e la responsabilità del coordinatore delle professioni sanitarie alla luce delle più recenti innovazioni normative e contrattuali 47 - Il Ben Essere e la dimensione etica come leve e strumenti per il governo delle persone 4 - La qualità della documentazione sanitaria 49 - Corso di formazione manageriale in tema di Rischio Clinico 50 - Il Progetto formativo Rischio Clinico 51 AREA SICUREZZA - D.Lgs. 1/0 - Formazione di base 54 - D.Lgs. 1/0 - Movimentazione Manuale Carichi 55 - D.Lgs. 1/0 - Rischio chimico e rischio biologico 56 - D.Lgs. 1/0 - I videoterminali: utilizzo sistematico e abituale all interno delle strutture sanitarie 57 - D.Lgs. 1/0 - Aggiornamento per RSPP e ASPP 5 - D.Lgs. 1/0 - Antincendio a rischio elevato 59 - D.Lgs. 1/0 - Antincendio a rischio medio 60 - D.Lgs. 1/0 - Antincendio a rischio basso 61 - D.Lgs. 1/0 - Corso per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) 62 - D.M. 3/ Primo soccorso e gestione delle emergenze 63 - D.M. 3/ Primo soccorso (aziende gruppo B e C) 64 - D.M. 3/ Primo soccorso (aziende gruppo B e C) - aggiornamento 65 - D.M. 3/ Primo soccorso per le attività sportive 65 AREA ISTITUZIONALE-LEGISLATIVA - Accanimento terapeutico: cure di fine vita e rifiuto delle cure - aspetti medico-deontologici 6 - D.Lgs. 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali 6 - La responsabilità giuridica nella prescrizione e nella somministrazione di farmaci 69 - La responsabilità giuridica nel dipartimento di emergenza 70 AREA EMERGENZE - Triage in Pronto Soccorso 74 - Basic Life Support with early defibrillation BLS-D 76 - Infezioni gravi in rianimazione 77 - Shock settico dalla fisiopatologia alla terapia 7 - Principi di terapia antibiotica nel paziente critico 79 - Impianti protesici cardiovascolari, ortopedici, neurochirurgici: complicanze infettive post operatorie 0 - Corso di Elettrocardiografia per infermieri 1 - Primo soccorso agli ustionati 2 AREA TRASVERSALE - Strumenti per leggere le reazioni e i meccanismi di difesa nella relazione: uso dell enneagramma Strumenti per leggere le reazioni e i meccanismi di difesa nella relazione: uso dell enneagramma Corso di italiano per stranieri 7 9

6 Master specialistici Direttore Didattico: Prof.ssa Daniela Tartaglini Direttrice infermieristica del Policlinico Universitario Campus Bio Medico di Roma 11

7 Master di I livello in management infermieristico per le funzioni di coordinamento Da una collaborazione tra Università del Campus Biomedico di Roma ed il Policlinico di Monza nasce l organizzazione del master di coordinamento in management che conferisce il titolo di coordinatore infermieristico in ottemperanza all art. 6 della L. 43/2006 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l istituzione dei relativi ordini professionali. Al termine del corso gli studenti saranno in grado di: gestire risorse umane e relazioni nell ambito di gruppi di lavoro interdisciplinari sviluppando modalità organizzative innovative gestire le risorse economiche e finanziarie gestire informazioni e processi di comunicazione con l utilizzo di adeguata tecnologia e documentazione gestire processi, progetti e valutazioni nell ambito del coordinamento dei servizi gestire progetti di qualità nell ottica del miglioramento continuo dei servizi Il corso è strutturato in 4 aree tematiche che prevedono forme integrate di attività teoriche, apprendimento individuale ed esperienze sul campo con un approccio per problemi. A conclusione di ogni area tematica lo studente dovrà superare una prova di valutazione che potrà consistere in una breve prova scritta e/o nella presentazione e discussione di un progetto. Il superamento di tali prove consentirà di poter accedere alla prova finale che consiste nella elaborazione e discussione di una tesi. In particolare la struttura del corso è così schematicamente riassumibile: 1. Area Competenze di base 2. Area delle Competenze organizzative 3. Area delle Competenze economico-finanziarie 4. Area delle competenze gestionali 4.1. La gestione del servizio 4.2. La gestione del cambiamento 4.3. La gestione del personale L iniziativa è rivolta ad infermieri ed ostetriche in possesso di maturità quinquennale e di Diploma Universitario o di titolo riconosciuto come equipollente* (legge gennaio 2002 n.1), che abbiano maturato un esperienza professionale di almeno 2 anni. * Diploma di Infermiere professionale, Diploma Universitario in Scienze Infermieristiche, Diploma universitario per Infermiere, Diploma di laurea in Infermiere, Diploma di Vigilatrice d infanzia. Il Master in Management Infermieristico per funzioni di coordinamento ha durata biennale, per un totale di ore ( ), corrispondenti a 60 crediti formativi universitari (ovvero 1 credito ogni 25 ore, come previsto dal D.M. 509/1999). Impegnerà i partecipanti per 22 incontri nel corso dei due anni. Le lezioni avranno inizio il 4 marzo La tassa d iscrizione al Master è di euro da versare in 2 rate entro le seguenti date: - 1 a rata di euro all atto d iscrizione - 2 a rata di euro entro il 11 marzo 2011 Sono inoltre da versare euro 50 all atto della domanda di iscrizione. 12

8 Formazione professionale Direttore Didattico: Dott.ssa Anna Carta Coordinatrice dei Servizi Sanitari e Responsabile Formazione del Policlinico di Monza 15

9 Corso di qualifica professionale di operatore socio sanitario (Deliberazione Giunta Regionale del 1 Luglio 2007 n. VIII/005101) L O.S.S. è l operatore che svolge attività indirizzata a: Soddisfare i bisogni primari della persona, in un contesto sociale e sanitario. Favorire il benessere e l autonomia dell utente. I contesti considerati per lo svolgimento delle attività sono: Servizi di tipo socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali e semiresidenziali. Ambiti ospedalieri o domiciliari dell utente in collaborazione con altri operatori, di uguale o diverso profilo professionale sanitario o sociale, con criteri multidisciplinari. Acquisire competenze in merito a: Elementi di legislazione sociale e previdenziale socio assistenziale Elementi di legislazione sanitaria Organizzazione e metodologia dei servizi sanitari Organizzazione e metodologia dei servizi sociali Elementi di etica e deontologia Elementi di diritto del lavoro e rapporto di dipendenza Psicologia Sociologia Epidemiologia e igiene Anatomia e fisiologia Disposizioni generali in materia di protezione salute e della sicurezza dei lavoratori Normativa specifica OSS Elementi di legislazione nazionale e regionale a contenuto socio-assistenziale e previdenziale Elementi di legislazione sanitaria e organizzazione dei servizi Elementi di etica e deontologia Elementi di diritto del lavoro ISO 9001:200 in ambito sanitario Sicurezza sui luoghi di lavoro Elementi di psicologia Elementi di comunicazione Il comportamento sociale e il contesto I gruppi La relazione d aiuto Analisi delle motivazioni individuali alla scelta e all adesione del percorso formativo La condizione della persona assistita La condizione dell OSS I soggetti dell assistenza L animazione come momento di socializzazione Introduzione alla sociologia Anatomia e fisiologia Patologia Gerontologia ed elementi di geriatria Psichiatria e salute mentale Mobilità e trasporto Dietetica Handicap Metodologia del lavoro sanitario Alimentazione Igiene ambientale e confort alberghiero Farmacologia Attività assistenziale rivolte alla persona Elementi di pronto soccorso Esercitazioni pratiche assistenziali Persone di età compresa tra i 1 e i 64 anni in possesso di diploma di scuola media superiore o di qualifica di I livello triennale o di qualifica ASA 1000 ore totali ripartite in: ore d aula di lezioni teoriche ore di esercitazioni pratiche ore di tirocinio presso residenze sanitarie assistenziali accreditate dalla Regione e strutture di ricovero e cura accreditate con il SSR. Nessuno A partire da ottobre ,00 euro (esente IVA) Corso di qualifica professionale per Ausiliario Socio Assistenziale (ASA) (Deliberazione Giunta Regionale n. VIII 7693 del 24luglio 200) L ausiliario socio-assistenziale è un operatore con professionalità polivalente che opera nell area sociale e, in forza di una specifica formazione, interviene direttamente con l utente (singolo o famiglia) al fine di recuperare le sue risorse in una prospettiva di autonomia/supporto della vita quotidiana. Acquisire competenze in merito a: Assistenza diretta ed aiuto alberghiero Intervento igienico sanitario e di carattere sociale Supporto gestionale, gestionale organizzativo Normativa specifica ASA Elementi di legislazione nazionale e regionale a contenuto socio-assistenziale e previdenziale Elementi di legislazione sanitaria e organizzazione dei servizi Elementi di diritto del lavoro ISO 9001:200 in ambito sanitario Sicurezza sui luoghi di lavoro Elementi di comunicazione Il comportamento sociale e il contesto I gruppi La condizione della persona assistita I soggetti dell assistenza L animazione come momento di socializzazione Alimentazione Igiene ambientale e confort alberghiero Attività assistenziale rivolte alla persona Esercitazioni pratiche assistenziali Persone di età compresa tra i 1 e i 64 anni in possesso di licenza di terza media 00 ore totali ripartite in: ore d aula di lezioni teoriche ore di esercitazioni pratiche ore di tirocinio presso residenze sanitarie assistenziali accreditate dalla Regione e strutture di ricovero e cura accreditate con il SSR. Nessuno A partire da ottobre ,00 euro (esente IVA) 16 17

10 Area clinica Direttore Didattico: Dott. Alvaro Porta Primario div. Medicina Generale e Direttore di Dipartimento Area Medica Docente Università Bicocca NORD corso Fisioterapia riabilitativa - Ematologia e fisiopatologia microcircolo 19

11 Diagnostica del carcinoma polmonare Assistenza al paziente portatore di drenaggio toracico In Italia si stimano oltre nuovi casi di tumore ogni anno nelle persone fino agli 4 anni di età. Pur tenendo conto dell aumento dei casi dovuto all invecchiamento della popolazione, in media un uomo ogni tre e una donna ogni quattro ha la probabilità di avere una diagnosi di tumore nel corso della vita media (0-74 anni). In Italia muoiono per tumore del polmone circa persone all anno (circa uomini e donne), rappresentando la prima causa di morte oncologica negli uomini e la seconda nelle donne. Secondo l ultimo rapporto ISTAT, la mortalità per tumore diminuisce del 2 per cento circa l anno, ma nel caso del cancro polmonare tale diminuzione riguarda solo gli uomini mentre nelle donne i decessi sono aumentati dell 1,5 per cento. In chirurgia toracica il drenaggio toracico è un presidio atto ad eliminare qualsiasi eventuale accumulo di materiale biologico all interno dello spazio pleurico, permettendo la riespansione polmonare e lo scambio gassoso. Una raccolta aerea o liquida occupante lo spazio pleurico,struttura anatomica relativamente inestensibile,può interferire con il corretto funzionamento degli apparati cardio-circolatorio e respiratorio. Le indicazioni al posizionamento del drenaggio toracico possono essere di due tipi,evacuative o di accesso alla cavità toracica. Standardizzare e formalizzare l assistenza infermieristica al paziente portatore di drenaggio toracico Il tumore del polmone Clinica Metodologia diagnostica Esami diagnostici: esame radiologico citologia escreato tc torace (mdc) broncoscopia biopsia trans-toracica toracentesi Aspetti infermieristici in clinica Assistenza pre-operatoria al paziente operato al torace. Assistenza post-operatoria al paziente operato al torace. Drenaggio toracico: assistenza infermieristica nell introduzione di un drenaggio toracico in reparto assistenza infermieristica nella sorveglianza dei drenaggi pleurici Assistenza infermieristica in terapia antiblastica per etp polmonare. Test ECM Medici, infermieri, tecnici di radiologia, tecnici della riabilitazione Mercoledì 10 marzo 2010 Venerdì 26 novembre 2010 Competenze dell infermiere in sala operatoria Il corso ha quale obiettivo quello di fornire una adeguata preparazione teorico pratica in termine di conoscenze, abilità, processi infermieristici e tecniche specialistiche specifiche nell ambito del ruolo dell infermiere in sala operatoria e al tempo stesso di fornire quegli elementi base per: comunicare efficacemente con i colleghi e con gli altri membri dell equipe in condizioni di stress; acquisire elementi legislativi che determinano e influenzano l ambito operativo; collaborare con il medico nelle procedure chirurgiche; fornire al paziente il necessario ambito di comprensione psicologica. Far acquisire agli infermieri competenze specialistiche che gli consentano di: pianificare, gestire attuare e valutare l assistenza del paziente nella fase precedente all intervento, durante l intervento ed immediatamente successiva (risveglio); attuare tecniche di strumentazione chirurgica nelle diverse fasi dell intervento in differenti specialità chirurgiche; assistere il paziente nella fase perioperatoria e durante le procedure interventistiche principali; collaborare con il medico nelle procedure chirurgiche; utilizzare e gestire le apparecchiature chirurgiche; agire come consulente per gli altri operatori per migliorare la qualità dell assistenza, per gestire situazioni complesse sul piano clinico, relazionale ed etico. I giorno La responsabilità professionale in sala operatoria La sala operatoria: struttura e norme generali La sterilizzazione in sala operatoria II giorno Il ruolo dell infermiere fuori campo nell assistenza infermieristica in sala operatoria Il ruolo dell infermiere strumentista nell assistenza infermieristica in sala operatoria Pausa pranzo Responsabilità di equipe infermieristica Medici e infermieri 16 ore 16 Sabato 13 marzo 2010 e sabato 10 aprile 2010 Sabato 20 marzo 2010 e sabato 17 aprile ,00 euro (esente IVA) 20 21

12 Indicazione, preparazione e trattamento del paziente sottoposto a intervento chirurgico di gastrectomia Lo stomaco è un organo cavo situato nell addome superiore. Ha la forma di un sacco allungato ed è l organo più ampio dell apparato digerente. La patologia di interesse chirurgico dello stomaco si può dividere in: Alterazioni della giunzione gastro-esofagea, l ernia jatale; Ulcera gastrica e duodenale; Tumori benigni e maligni dello stomaco. In Occidente il carcinoma dello stomaco rappresenta la quinta causa di morte per neoplasia. Soltanto il 20 % dei pazienti affetti da ca gastrico risultano operabili. Nel sesso maschile l incidenza è più elevata che in quello femminile. approfondire le basi di anatomia e fisiologia dell apparato digerente conoscere le principali patologie e le indicazioni che conducono all intervento chirurgico valutare un adeguata preparazione pre-operatoria, in degenza e in sala operatoria descrivere l intervento chirurgico (dettagliare la tecnica) personalizzare il decorso post-operatorio acquisire competenze relazionali su pazienti affetti da patologie gastriche al fine di educarli ad un adeguato stile di vita. Cenni di anatomia e fisiologia Cenni di patologia Preparazione pre operatoria Tecnica chirurgica Decorso post operatorio Dimissione Test ECM Medici e infermieri Sabato 24 aprile 2010 Sabato maggio 2010 Indicazione, preparazione e trattamento del paziente sottoposto a intervento chirurgico di emicolectomia Il cancro del colon è, tra le malattie neoplastiche, relativamente frequente, soprattutto al di sopra dei 50 anni. I polipi adenomatosi e la rettocolite sono le precancerosi conosciute; tra le condizioni di rischio si segnala la familiarità, con incidenza particolarmente elevata in alcuni gruppi familiari. La malattia è particolarmente frequente nelle aree di benessere, tra cui il nostro paese e sembra essere legata a fattori ambientali e in particolare al tipo di alimentazione. La diagnosi viene posta mediante colonscopia con biopsia; nei casi in cui il tumore rappresenti un ostacolo invalicabile dallo strumento a fibre ottiche, l indagine deve essere associata al clisma opaco, che consente la visualizzazione di tutto il colon. L ecografia o la TC addominale vengono utilizzati per valutare l estensione della malattia. Le opzioni chirurgiche per questo tipo di patologia sono ormai standardizzate, con limiti di resezione ben definiti. La prognosi a distanza, grazie ad un approccio terapeutico multidisciplinare, è notevolmente migliorata, in particolare negli stadi iniziali di malattia. Particolarmente importante è il follow-up oncologico post-operatorio, in quanto recidive precoci di malattia o metastasi epatiche uniche o circoscritte possono ancora giovarsi di un trattamento di asportazione chirurgica. approfondire le basi di anatomia e fisiologia dell apparato digerente conoscere le principali patologie e le indicazioni che conducono all intervento chirurgico valutare un adeguata preparazione pre-operatoria, in degenza e in sala operatoria descrivere l intervento chirurgico (dettagliare la tecnica) personalizzare il decorso post-operatorio acquisire competenze relazionali su pazienti affetti da patologie oncologiche/chirurgiche. Cenni di anatomia e fisiologia Cenni di patologia Preparazione pre operatoria Tecnica chirurgica Decorso post operatorio Dimissione Test ECM Medici e infermieri Sabato 15 maggio 2010 Sabato 22 maggio

13 Indicazione, preparazione e trattamento del paziente sottoposto a intervento chirurgico duodenocefalopancreasectomia Il pancreas è una ghiandola posta profondamente nella cavità addominale, in stretta contiguità con il duodeno da cui è circondato ed al quale è connesso da un dotto (Wirsung) che porta il succo prodotto dagli acini pancreatici nell intestino. Ogni anno a circa 32 mila individui negli Stati Uniti e a più di 60 mila in Europa viene diagnosticata questa condizione oncologica. A seconda dell estensione del tumore al momento della diagnosi, la prognosi è considerata generalmente grave, e ai cinque anni dalla diagnosi si registrano pochi malati di carcinoma del pancreas ancora in vita. La remissione completa di questo tumore è un evento possibile anche se ancora estremamente raro. Circa il 95% dei tumori pancreatici sono del tipo adenocarcinoma. La diagnosi precoce del cancro pancreatico è molto difficile perché i sintomi sono molto aspecifici e vari. Il primo intervento di duodeno-cefalo-pancreasectomia (DCP) risale al La localizzazione anatomica della neoplasia definisce il tipo di intervento da compiere e, considerando che la sede d insorgenza più frequente è quella cefalica (50%), si capisce come la duodeno-cefalo-pancreasectomia sia l intervento più rappresentato. approfondire le basi di anatomia e fisiologia dell apparato digerente conoscere le principali patologie e le indicazioni che conducono all intervento chirurgico valutare un adeguata preparazione pre-operatoria, in degenza e in sala operatoria descrivere l intervento chirurgico (dettagliare la tecnica) personalizzare il decorso post-operatorio acquisire competenze relazionali su pazienti affetti da patologie oncologiche/chirurgiche. Cenni di anatomia e fisiologia Cenni di patologia Preparazione pre operatoria Tecnica chirurgica Decorso post operatorio Dimissione Test ECM Tutte le professioni sanitarie Sabato 5 giugno 2010 Sabato 12 giugno 2010 Indicazione, preparazione e trattamento del paziente sottoposto a intervento chirurgico alle vie biliari e VLS Il sistema biliare drena la bile prodotta nel fegato dagli epatociti verso la cistifellea per l immagazzinamento e verso il duodeno per la secrezione intestinale. È costituito da vasi che si possono dividere in intra- ed extraepatici. I dotti principali, destro e sinistro, sono ilari, mentre il dotto epatico comune è extraepatico. Si connette al dotto cistico formando il coledoco che sbocca in duodeno. La calcolosi della via biliare viene trattata sia per via laparoscopica che chirugica tradizionale avvalendosi di tecniche endoscopiche che consentono in corso di intervento di eseguire una esplorazione visiva all interno delle vie biliari. Parte integrante nelle strategie terapeutiche di questi pazienti ha l apporto della Gastroenterologia e della sua sezione di Endoscopia Digestiva cui vengono affidati gli interventi da eseguirsi per via endoscopica (papillosfinterotomie). Sono oggetto di trattamento anche le neoplasie delle vie biliari che, se non suscettibili di un intervento chirurgico, vengono avviate a procedure di intubazione percutanea palliativa. Tali procedure sono realizzate in collaborazione con la Radiologia Interventiva. Il tumore delle vie biliari (colangiocarcinoma) è una delle neoplasie a prognosi peggiore con sopravvivenza media di circa sei mesi dalla diagnosi e con risposta ai chemioterapici virtualmente nulla. Ovunque nel mondo è stato segnalato un progressivo e rapido aumento di incidenza di colangiocarcinoma. La diagnosi della forma extra-epatica è attualmente basata sull esecuzione di multipli esami radiologici ed endoscopici. Gli uomini sono più colpiti delle donne con un rapporto di 2:1.5. L unico trattamento efficace è la resezione chirurgica la quale però è possibile in meno del 30% dei casi. Questo perché la diagnosi di colangiocarcinoma avviene in genere in uno stadio avanzato di malattia quanto il trattamento chirurgico radicale non è possibile. Purtroppo non esiste alcun esame di laboratorio che possa consentire una diagnosi precoce di colangiocarcinoma né nella popolazione generale né nei soggetti a rischio. approfondire le basi di anatomia e fisiologia dell apparato digerente conoscere le principali patologie e le indicazioni che conducono all intervento chirurgico valutare un adeguata preparazione pre-operatoria, in degenza e in sala operatoria descrivere l intervento chirurgico (dettagliare la tecnica) personalizzare il decorso post-operatorio acquisire competenze relazionali su pazienti affetti da patologie oncologiche/chirurgiche. Cenni di anatomia e fisiologia Cenni di patologia Preparazione pre operatoria Tecnica chirurgica Decorso post operatorio Dimissione Test ECM Medici e infermieri Sabato 3 luglio 2010 Sabato 26 giugno

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