INDICE VOLUME II. 1 Stati nazionali ed economia-mondo. 2 Il secolo delle rivoluzioni

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1 INDICE VOLUME II 1 Stati nazionali ed economia-mondo 1 Stato assoluto e Stato parlamentare Il bisogno di pace per lo sviluppo dei commerci dopo le Guerre di religione porta al rafforzamento del potere dello Stato, che assume le due forme principali di Stato assoluto in Francia e di Stato parlamentare in Inghilterra. 2 La nascita dell economia-mondo In questo capitolo si spiega il significato dell espressione economia-mondo, coniata da Fernand Braudel, e di quella di commercio triangolare ad essa strettamente connessa per il suo mettere in comunicazione l Europa con l Africa, dalla quale i bianchi prelevano decine di migliaia di schiavi pagandoli con armi, tessuti ecc., e con l America centrale, dove li scambiano con oro, caffè, cioccolato, zucchero e altri prodotti allora ritenuti preziosi. Il concetto di economia-mondo sarà il filo rosso che percorre la storia mondiale, diventando globalizzazione nel Novecento, nonostante la crisi del 1929 e quella odierna, entrambe caratterizzate dall abbandono del liberismo e dal ritorno al proibizionismo. 3 Gli Stati italiani nella morsa degli Stati nazionali Mentre decollano la Gran Bretagna, l Olanda e la Francia, gli Stati italiani quasi interamente dominati dalla Spagna non reggono il confronto con gli Stati nazionali e rimangono al palo. Rallentano le città; tuttavia restano attivi i piccoli centri soprattutto nella Pianura padana. La civiltà europea nell economia-mondo Dalle Guerre di religione il Seicento emerge come un secolo prerivoluzionario: si usano le nuove piante alimentari di tre continenti, si modificano i costumi e Galileo fonda il metodo scientifico che cambierà il volto del mondo. 2 Il secolo delle rivoluzioni 5 Illuminismo e Ragione Il concetto-chiave del capitolo è centrato sui Lumi della Ragione, cioè su quella facoltà naturale di tutti gli uomini che permette di osservare la realtà in modo laico, quindi senza i veli della religione o, peggio, delle superstizioni. Ne nasce un movimento che smantella i diritti divini dei re e i privilegi di sangue dell aristocrazia, ponendo le basi per una radicale rivoluzione del modo di concepire i rapporti sociali e la funzione delle leggi. 1

2 6 La Rivoluzione americana Le prime ad applicare l Illuminismo alla politica sono le 13 colonie americane dell Inghilterra che, attraverso una guerra, conquistano l indipendenza e fondano gli Stati Uniti. La loro Costituzione garantirà i diritti naturali e si baserà su un altro principio illuministico: quello della divisione dei poteri, che salvaguarda i popoli dalla dittatura. 7 La Prima rivoluzione industriale Il concetto principale del capitolo è quello di energia, per la quale un inventore, James Watt, riesce a trovare una nuova fonte più potente di quelle dell acqua e del vento, il vapore, dando così inizio all era delle macchine e alla Rivoluzione industriale. Perché fabbricare e utilizzare le macchine sia possibile è necessario accumulare un capitale da investire, ed è questo il secondo concetto-chiave del capitolo, che esamina il grande balzo in avanti della Gran Bretagna sia sotto il profilo del commercio triangolare, base delle nuove ricchezze, sia sotto quello della riforma dei campi chiusi, che consolida economicamente la vecchia aristocrazia dei Lord e crea una nuova categoria di piccoli nobili, la gentry. 8 La Rivoluzione francese Il capitolo divide la Rivoluzione in due fasi: una fase moderata, durante la quale, nonostante alcuni episodi di violenza come la presa della Bastiglia e il trasferimento della famiglia reale a Parigi, prevalgono l insegnamento illuminista e la borghesia, che puntano entrambi a varare la Costituzione del 91, la quale trasforma la monarchia assoluta in monarchia parlamentare. La seconda fase è più complessa. Qui, all inizio, non è più la borghesia a imporre i suoi principi, ma il popolo, che trasforma il movimento in rivoluzione democratica (perché impone elezioni a suffragio universale) e repubblicana (perché rovescia la monarchia). Poi, sul drammatico sfondo della fame, della guerra e della rivolta delle campagne, la democrazia viene distrutta dalla dittatura di Robespierre, basata sul Terrore. Alla fine le energie rivoluzionarie si esauriscono permettendo prima il Direttorio e poi il colpo di Stato di Napoleone. 9 Napoleone conquistatore e legislatore Qui si seguono l ascesa e la caduta di un uomo dotato di un talento eccezionale che sfida gli eserciti dell intera Europa e attraverso leggi modernissime diffonde nelle terre conquistate molti dei princìpi dell Illuminismo. In contraddizione con questi ultimi, si comporta però da sovrano assoluto e non sa fermarsi in tempo, andando incontro a una fine rovinosa. La civiltà del progresso contro le donne Mentre il progresso scientifico e tecnico procede a ritmi sempre più veloci e, dove si afferma, anche le classi popolari cominciano a far sentire la loro voce, le donne restano mortificate da una categoria maschile che, di qualunque ceto sia, nega loro l affrancamento economico, i diritti politici e la libertà individuale. Rappresenta un caso estremamente significativo la sorte di Olympe de Gouges, giornalista e protofemminista, autrice di una Dichiarazione dei diritti delle donne che declina al femminile la Dichiarazione dei diritti dell uomo e del cittadino e che viene personalmente attaccata da Robespierre, il quale se ne libera mandandola alla ghigliottina. 2

3 3 Il Risorgimento 10 Restaurazione e Romanticismo La generazione successiva a quella vissuta ai tempi della Rivoluzione francese e di Napoleone, disgustata dalla violenza e disillusa dalla derive autoritarie dell imperatore, passa dall Illuminismo al Romanticismo. Si trova a dover fronteggiare il periodo della Restaurazione, che ovunque significa ritorno all assolutismo e repressione delle idee di uguaglianza, libertà e patria (che in quest epoca prende il nome di nazione ). L individualismo e il carattere eroico che caratterizzano una parte del Romanticismo la spingono a reagire con i moti, rivolte di pochi (diverse dalle rivoluzioni, che investono invece un intero popolo) per ottenere le Costituzioni, l Indipendenza e l Unità nazionale. 11 Il 48 e la Prima guerra d Indipendenza Il 1848 è l anno straordinario in cui si trovano uniti contro l assolutismo i popoli di 12 Stati europei senza distinzione di classe: i borghesi insieme agli operai e ai contadini. Le rivoluzioni partono da Palermo e dilagano in tutta Europa. In Italia esplodono Venezia, Milano, protagonista delle gloriose Cinque giornate, Brescia, Modena e Parma, inducendo Carlo Alberto di Savoia ad appoggiare, ma senza successo, i rivoltosi del Nord contro l Austria. A Roma Mazzini fonda la Repubblica romana, alla quale dà la prima Costituzione democratica italiana, e Garibaldi tenta inutilmente di difenderla dall attacco dei Francesi, accorsi in difesa del papa. Il 1848 è anche l anno del Manifesto del Partito comunista di Karl Marx e Friedrich Engels. 12 Il re, Cavour, Garibaldi: la Seconda guerra d Indipendenza Le tre figure del titolo rappresentano le tre anime del Risorgimento italiano. Il capitolo segue la frenetica preparazione politica di Cavour e la sua tormentata alleanza con la Francia, non trascura il ruolo di Vittorio Emanuele II, spesso bistrattato senza riconoscere i suoi meriti, e si sofferma sul fondamentale intervento di Garibaldi e sul mito che ben presto lo circonda. I tre protagonisti sono una chiave per comprendere le tre tendenze della futura politica italiana: quella liberale e monarchica ma fortemente anticlericale della Destra storica, quella del re, militare e accentratrice, che vorrebbe una conciliazione col Vaticano, e quella mazziniana e democratica da cui poi nascerà il movimento socialista. 13 Brigantaggio e compimento dell Unità d Italia Si segue la politica della Destra storica, liberista in economia, preoccupata del brigantaggio (del quale si analizzano le spesso equivocate radici sociali), del bilancio dello Stato e quindi fautrice di pesantissime tasse che gravano su tutte le classi sociali e, in politica estera, volta a sanare la questione veneta e la questione romana in un gioco di alleanze che la porterà a una posizione antifrancese e all alleanza con la Prussia. Grazie alla Guerra austro-prussiana il Veneto torna all Italia e grazie alla Guerra franco-prussiana i bersaglieri entrano a Porta Pia e liberano Roma. Nonostante questi successi la destra cade sulla sua politica economica e viene sostituita al governo dalla Sinistra storica, che passa al protezionismo. La civiltà dell Italia unita Una carrellata sui mali del Paese arretratezza economica, analfabetismo, malattie ma anche sugli sforzi della Sinistra storica che, grazie al protezionismo, segna il primo timido inizio dell industrializzazione italiana e che dichiara guerra all analfabetismo con la Riforma Coppino 3

4 sulla obbligatorietà dell istruzione elementare. La sua opera è in gran parte aiutata dal possente movimento migratorio, soprattutto verso l America, che porta denaro attraverso le rimesse e favorisce l alfabetizzazione. 4 Progresso e regresso 14 La Seconda rivoluzione industriale Le parole-chiave qui sono elettricità e petrolio, le fonti di energia che progressivamente sostituiscono il vapore, e chimica, la scienza che, ormai affrancatasi dall alchimia, permette di creare l acciaio, di fare fotografie e film e di rivoluzionare la medicina e l industria alimentare. 15 I primati di Germania, Stati Uniti e Giappone La patria della Seconda rivoluzione industriale non è più in Inghilterra, ma in Germania, asso della chimica, e negli Stati Uniti, dove si approfitta delle ricerche scientifiche europee per produrre prodigiose invenzioni tecniche applicate a un industria praticamente libera da vincoli di legge. In nome dello sviluppo, il Nord industrializzato fa addirittura guerra al Sud latifondista e schiavista e, pagato questo prezzo con la Guerra di secessione, permette il decollo della nazione. Rimangono però esclusi da ogni beneficio gli schiavi liberati che, nel Nord, vengono relegati nei ghetti, e nel Sud addirittura perseguitati dal Ku Klux Klan. Poco dopo, anche il Giappone si libera dei vincoli feudali e, imitando l Occidente, avvia un industrializzazione rapidissima che si accompagna a un organizzazione quasi militare della società. 16 Colonialismo e imperialismo La conquista di colonie che, tra Cinquecento e Settecento, ha dato all Europa il primato sugli altri continenti sembra essersi assopita quando improvvisamente riprende fra Ottocento e Novecento sotto una nuova forma, l imperialismo. La morale cristiana delle nazioni impegnate ora nella conquista militare di Asia e Africa giustifica le stragi e il brutale sfruttamento dei popoli colonizzati con la missione civilizzatrice dell uomo bianco, un concetto dagli esiti spaventosi. La civiltà dei popoli colonizzati Qui si rende giustizia ai popoli che hanno visto il loro naturale sviluppo bloccato dall imperialismo. Essi non sono stati popoli senza storia, come vorrebbe un antropologia ormai superata, hanno conosciuto forme di Stato complesse, si sono resi a volte conniventi dello schiavismo islamico e cristiano, non sono stati solo animisti ma hanno conosciuto queste due grandi religioni e hanno prodotto un arte magnifica in grado di emozionare artisti come Picasso e Modigliani. 4

5 5 La Belle époque: euforia e tragedia 17 La società di massa Ha inizio il Novecento. Il nuovo secolo porta con sé due concetti fondamentali per l esistenza odierna: la nascita della società di massa, in cui consumi, partiti, sindacati coinvolgono strati sempre più ampi della popolazione, e la produzione in serie, dovuta all introduzione della catena di montaggio e del taylorismo. Una quantità enorme di beni di consumo durevoli vengono prodotti a prezzi contenuti o venduti a rate, portando la Rivoluzione industriale all interno delle case. Cominciano a organizzarsi anche le donne. 18 L industrializzazione dell Italia Caduta anche la Sinistra storica, il governo passa quasi ininterrottamente nelle mani di Giolitti, che imprime all Italia una coraggiosa svolta sociale, premessa necessaria di una decisiva svolta economica in grado di far entrare il paese nel novero delle grandi potenze. La svolta sociale viene realizzata da Giolitti impedendo all esecutivo di soffocare nel sangue scioperi e rivendicazioni, convincendo gli industriali a concedere aumenti e allargando così significativamente il mercato dei consumatori. Si insinua però in questo stesso periodo la piaga del nazionalismo, che costringe il governo a varare la vergognosa conquista della Libia. 19 Venti di guerra Il nazionalismo non è solo italiano in questo periodo, ma percorre tutta l Europa insieme ai suoi figli peggiori, il razzismo e il militarismo. Lo scacchiere europeo si configura con una Germania che abbandona la politica di pace e si riarma, un Inghilterra intimorita, una Francia revanchista e tre imperi in disfacimento: quello asburgico, quello russo e quello turco-ottomano. Sarà dai nazionalismi delle mille etnie dell Impero austro-ungarico che scaturirà la scintilla della guerra. 20 La Prima guerra mondiale La guerra scoppia nel 1914 ponendo fine alla Belle Epoque e dà inizio non solo a una inutile strage ma anche a un epoca nuova che vedrà la rovina dell Europa. La storia della Prima guerra mondiale permette di riflettere sulla differenza tra occasione (l attentato all erede al trono austriaco) e cause (la società di massa, i nazionalismi, gli imperialismi, gli imperi troppo grandi). Un altro motivo di riflessione è la mondializzazione: la Grande guerra si trasformerà nel giro di un anno in guerra mondiale grazie all economia-mondo, che non permette più di contenere alcun fenomeno entro i confini locali. Ogni capitolo sarà corredato, come il primo volume, da approfondimenti quali Il cittadino consapevole, Dietro le quinte, Protagonisti, Sincronie, Grandi battaglie. 5