Gli Stent Endovascolari

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gli Stent Endovascolari"

Transcript

1 Gli Stent Endovascolari

2 L Aterosclerosi Con il termine aterosclerosi si indica un ispessimento localizzato della parete del vaso, che tende così ad occludere il lume del condotto. Tale patologia può condurre a gravi complicanze, quali infarto del miocardio e ischemia, fino alla morte nei casi più gravi. Numerosi studi su animali hanno dimostrato che lesioni allo stadio iniziale possono regredire con diete povere di colesterolo, ristabilendo le condizioni normali. Per le lesioni avanzate occorre invece rivolgersi a trattamenti di tipo chirurgico. La chirurgia vascolare invasiva è stato uno dei primi metodi impiegati per il trattamento di queste patologie, mediante bypass omologhi, spesso realizzati con tratti di vena safena L operazione viene effettuata tagliando un tratto di vena degli arti inferiori. La chirurgia vascolare non invasiva si basa sull utilizzo di varie forme di energia (meccanica, termica, ecc.) applicata direttamente alle lesioni aterosclerotiche tramite speciali dispositivi che raggiungono l arteria stenotica passando prima all interno di altre arterie, cui si accede attraverso piccole incisioni nella pelle.

3 Angioplastica transluminale percutanea (PTA) L'angioplastica è una metodica mini-invasiva che consente di dilatare un restringimento del lume di un vaso sanguigno (stenosi) per mezzo di uno speciale catetere a palloncino introdotto da un'arteria (generalmente l'arteria femorale comune) portato fino al vaso stenotico e successivamente gonfiato in corrispondenza della stenosi, in modo da ripristinare il normale diametro del vaso e permettere un incremento del flusso sanguigno. La procedura di angioplastica si esegue in anestesia locale: il paziente è quindi sveglio e cosciente. L'intervento dura mediamente intorno ai 45 minuti - 1 ora, a seconda della complessità della lesione da trattare. In alcuni Laboratori di Emodinamica viene posizionato un introduttore anche in vena femorale allo scopo di disporre di una vena per ogni emergenza che dovesse insorgere durante l'esecuzione dell'esame. Ad esempio potrebbe essere necessario introdurre, attraverso tale vena, un catetere collegato con un pacemaker esterno che stimoli il cuore a battere correttamente.

4 Angioplastica transluminale percutanea (PTA) I cateteri a palloncino sono capaci di tollerare una pressione di gonfiaggio fino a 20 atmosfere, ciò che consente loro di raggiungere, una volta completamente gonfi, un diametro variabile da 2 a 4 mm in base al diametro del vaso normale. Questi cateteri, grazie ad una guida metallica di calibro estremamente ridotto, vengono fatti procedere all'interno delle coronarie fino a raggiungere il restringimento che occlude totalmente o parzialmente il vaso: a questo punto il palloncino viene gonfiato modellando e frantumando" la placca aterosclerotica e restituendo in questo modo un adeguato diametro al vaso.

5 Angioplastica con palloncino

6 Complicanze Praticamente qualsiasi vaso stenotico può essere sottoposto ad angioplastica: le applicazioni più comuni sono nel campo della cardiologia interventistica (angioplastica delle arterie coronarie) e nel trattamento delle lesioni stenotiche degli arti inferiori. I risultati dell'angioplastica (successo tecnico e durata dello stesso) dipendono da numerosi fattori tra i quali sede ed entità della stenosi sono quelli più rilevanti Deve inoltre essere considerata la composizione della placca che determina la stenosi (infatti placche con maggiore componente di calcio sono più resistenti alla dilatazione). Nel 20-30% dei casi entro 6 mesi dalla procedura, la stenosi coronarica precedentemente dilatata tende a riformarsi (restenosi) costituendo nuovamente un ostacolo al flusso sanguigno ed impedendo così una normale irrorazione del corrispondente territorio miocardico. In questi casi la PTA può essere ripetuta con le stesse probabilità di successo e senza aumento dei rischi.

7 Angioplastica con palloncino Purtroppo le esigenze legate al raggiungimento di una buona dilatazione del vaso possono scontrarsi con la necessità di mantenere integra la placca esistente. Fratturando la placca del materiale si possono creare emboli. Tuttavia, in condizioni normali, il palloncino produce una sorta di spiaccicamento della placca sulla parete. Altri problemi sono legati alla possibile sovradilatazione che può causare Riocclusione immediata (per collasso della parete) Dilatazione aneurismatica Restenosi per iperplasia intimale Nasce da qui l esigenza di installare permanentemente una protesi endoluminare in grado di mantenere pervio il lume nel tempo.il cosiddetto STENT Il posizionamento dello stent consente di mantenere, dopo l angioplastica, il calibro arterioso voluto e di schiacciare i frammenti parietali lasciando un lume cilindrico esente da turbolenze Il primo impianto di uno stent coronarico risale al 1986 da parte di Puel

8 Lo Stent Lo stent è una struttura metallica cilindrica a maglie che viene introdotta nel lume dell arteria e viene fatta espandere a livello dell ostruzione fino a che il suo diametro è pari a quello originario del vaso. In questo modo si riduce la stenosi (ossia il restringimento), sia in fase acuta che a lungo termine.

9 Altre tecniche L aterectomia è una tecnica che non agisce meccanicamente sulla placca in modo da spingerla verso la parete del vaso, ma provvede alla rimozione della stessa mediante un tagliente a forma di calice posto in rotazione ad elevata velocità. Sullo stesso principio dell aterectomia si basa il sistema Rotablator che utilizza fini schegge di diamante, incastonate sulla superficie di un ellissoide metallico all apice del catetere; quest ultimo è messo in rotazione da un albero rotante che passa al suo interno. La placca viene così ridotta in minuti frammenti ben sopportati dalla circolazione sanguigna. Infine l angioplastica laser utilizza una luce monocromatica prodotta da un laser che viene concentrata su una zona molto ristretta. Si ottiene così l ablazione diretta del materiale della placca.

10 Cos è uno stent? Lo stent è sostanzialmente una rete metallica radio-opaca, capace di esercitare una certa sollecitazione radiale sulle pareti arteriose al fine di mantenere pervio il lume vasale. Gli stent sono guidati in sede mediante un catetere e la loro espansione può essere assicurata mediante un palloncino oppure (stent autoespandibili) lasciando riassumere loro il calibro nominale una volta lberati dal catetere nel quale sono ripiegati.

11 I vantaggi degli stent Tra le tecniche di chirurgia non invasiva, lo stent ha il sicuro vantaggio di evitare il ritorno elastico dell arteria. Inoltre permette la creazione di un lume largo e liscio di diametro uguale o superiore all arteria originale,superando i problemi di eccentricità e fragilità delle placche che tendono a diventare più rigide con il passare del tempo. Data la sua struttura reticolare lo stent è infatti capace di contenere dissezioni intimali postoperatorie, che possono rivelarsi pericolose perché da qui si può avere il distacco di emboli Per tale motivo lo stent viene usato a volte anche dopo avere eseguito una angioplastica con palloncino.

12 Caratteristiche di uno stent ideale Le caratteristiche di uno stent ideale possono essere riassunte in: Ottima flessibilità e maneggevolezza (permette di poter procedere lungo vasi iliaci tortuosi senza modificarne l anatomia) Basso profilo (conformati in modo tale da produrre il minor attrito possibile al contatto con le pareti delle arterie) Sistema di rilascio facile e preciso (palloncino negli stent espandibili su pallone o ritiro della guaina in quelli autoespandibili. I primi hanno il vantaggio di poter essere rilasciati con la massima precisione, si possono sovradilatare e mostrano un elevata forza in direzione radiale anche se sono meno flessibili e non si possono riposizionare. Gli autoespandibili sono molto flessibili e si possono riposizionare se la guaina non è stata ritirata interamente ma sono meno precisi nel rilascio) Sistema di introduzione di piccolo diametro (no traumi vasali) Elevata resistenza meccanica (in particolare radiale) Compliance simile a quella del vaso Sicuro ancoraggio (fondamentale onde evitare complicanze come migrazioni) Ottima visibilità radioscopica Disponibile in differenti lunghezze e diametri

13 Tecnologie di fabbricazione Un tipico stent coronarico ha spessore variabile tra mm a 0.2 mm, diametro interno prima dell'espansione da 0.99 mm a 1.15 mm, e dopo espansione, il diametro esterno e la lunghezza possono raggiungere rispettivamente valori da 2 mm a 6 mm e da 7 mm a 45 mm. Gli stent attuali sono costruiti in acciaio inossidabile, tantalio, alcuni in leghe Platino-Iridio (90%Pt, 10%Ir), e, in tempi recenti, anche in lega Nichel-Titanio, Ni-Ti, a memoria di forma (Nitinol) Il materiale può essere lavorato in due modi diversi: viene prodotta una serie di fili metallici sottilissimi (fino a mm di diametro), che vengono poi disposti elicoidalmente e cosi brasati o saldati, con il risultato di ottenere una struttura reticolare (tecnologia piuttosto costosa) si ottengono per estrusione tubi cavi metallici dalla parete molto sottile (anche mm di spessore), successivamente intagliati con tecnologia di taglio laser, ottenendo direttamente la geometria desiderata, senza bisogno di giunzioni meccaniche o termiche.

14 Tipologie di stent in commercio Gli stent più diffusi in ambito clinico sono tre: il Wallstent, il Gianturco-Roubin ed il Palmaz- Schatz Lo stent coronarico di Gianturco- Roubin è composto di un unico filamento di acciaio chirurgico inossidabile. Il monofilamento è avvolto con una serie di spirali attorno al palloncino delegato all espansione. E consegnato premontato sul palloncino ed è leggermente incassato nel materiale costituente quest ultimo per evitarne lo scivolamento durante la apposizione. Marker radiopachi sono montati agli estremi per facilitarne il corretto posizionamento nel sito della lesione tramite fluoroscopia.

15 Tipologie di stent in commercio Lo stent coronarico Palmaz- Schatz è disegnato specificatamente per l utilizzo nelle arterie coronariche. E posto su un palloncino per angioplastica che dilata lo stent fino al corretto diametro una volta che questo ha raggiunto il luogo della lesione. E costituito da un tubo cilindrico con diametro tra 1.2 e 1.6 mm; il cilindro è poi tagliato con un laser che asporta delle celle la cui forma in pianta è rettangolare. Una volta espanso assume la forma di più successioni verticali di rombi che si avvolgono attorno ad un cilindro. Lo stent viene fornito premontato sul suo palloncino in configurazione inespansa. Due marker radioopachi sono collocati alle sue estremità per verificarne il corretto posizionamento tramite fluoroscopia.

16 Tipologie di stent in commercio Lo stent coronarico Wallstent Il Wallstent è stato il primo stent ad essere usato nell'uomo ed è il solo stent autoespandibile in uso clinico. Consiste in una rete d acciaio flessibile ed è disponibile in diverse lunghezze. Inserito nella sezione di interesse, è fatto avanzare fino alla sede della stenosi, successivamente viene aperto allontanando la membrana che lo ricopre. Tale stent non richiede l'utilizzo del palloncino e mantiene comunque una forza radiale residua anche dopo la dilatazione. È molto soggetto a fenomeni di ristenosi Altro svantaggio è la difficoltà ad effettuare un corretto piazzamento, visto che si ha un elevato accorciamento ad espansione avvenuta.

17 Materiali a memoria di forma Insieme al campo ortodontico il campo vascolare è quello dove sono più diffusi i dispositivi in SMA. In particolare vengono realizzati stent coronarici autoespandibili che sfruttano la pseudo-elasticità Lo stent (inizialmente a temperatura minore di quella corporea) è compresso da una membrana protettiva e montato su un catetere: quando, dopo l inserimento dello stent nel corpo, la membrana è rimossa, l aumento di temperatura fa si che lo stent cerchi di recuperare la forma originaria espandendosi e quindi inducendo un allargamento della zona stenotica.

18 Ristenosi Sebbene l applicazione degli stent produca risultati immediatamente positivi, in circa il 40 per cento dei casi, l'arteria dilatata va incontro ad un nuovo restringimento (ristenosi) nei sei mesi successivi.

19 Ristenosi Quando uno stent viene impiantato, come conseguenza dell'elevata pressione dovuta all espansione, si determina una lesione nella parete dell'arteria che interessa non soltanto la tunica intima, ma anche quella media. Questo rappresenta un ulteriore stimolo all'aggregazione piastrinica, già sollecitata dalla trombogenicità della superficie metallica dello stent. Inoltre, in virtù della lesione si innesca un processo multifattoriale che porta alla iperplasia neointimale e quindi alla ristenosi.

20 Ristenosi Per ovviare a tutta questa serie di problemi, sono state testate delle terapie sistematiche, come l'uso di antiaggreganti piastrinici per evitare l insorgere di trombi e la brachiterapia, per contrastare la formazione di nuovo tessuto all'interno dello stent e quindi inibire la ristenosi. Questa tecnica prevede l'uso di radiazioni per bloccare la proliferazione cellulare, viene però applicata in chi ha già sviluppato ristenosi dopo impianto di stent. Una strada perseguibile è risultata quella di portare il farmaco direttamente sulla regione interessata dalla lesione. Si è, quindi, provato, nella metà degli anni '90, a somministrare localmente, con particolari cateteri, sostanze in grado di prevenire la proliferazione.

21 Stent medicati Questo approccio ha aperto la strada al concetto dello stent medicato (coated stent). I tentativi fatti e quelli ancora in fase di studio sono numerosi, come lo sono i farmaci a disposizione e le tecniche per depositarli sullo stent. La strada più interessante per la realizzazione del rivestimento è quella basata sull'utilizzo di materiali polimerici e proprio per questo motivo la maggior parte degli stent a rilascio di farmaco sono basati sull'utilizzo di una matrice polimerica. Questi stent sono formati da 3 componenti: lo stent metallico con catetere a palloncino; il rivestimento in polimero sintetico (silicone, poliuretani, PMMA ecc), che permette il rilascio del farmaco nella parete vasale alle concentrazioni richieste e secondo una precisa cinetica; l agente farmacologico antiproliferativo. Al polimero spetta il compito di controllare il rilascio di farmaco, evitando soprattutto che venga perso durante il trasporto all'interno dell'aorta, prima dell'impianto nella sede coronarica oggetto della lesione. Inoltre l introduzione di polimeri non deve variare le proprietà meccaniche dello stent, infatti la matrice polimerica non deve accrescere lo spessore dello stent e soprattutto non deve subire danni durante l impianto e l apertura dello stent.

22 Stent medicati

23 Specifiche di progetto BIOCOMPATIBILE (resistenza alla corrosione, non trombogenico) RADIOOPACO (visibile ai raggi X per poterne giudicare il corretto posizionamento, leghe Ni-Ti meglio dell acciaio che ha bisogno di marker) RIGIDO RADIALMENTE (deve fornire sostegno all arteria stenotica e allo stesso tempo vincere la rigidezza della placca e dell arteria, gli stent espandibili sono più rigidi e quindi migliori degli autoespandibili) FLESSIBILE (deve attraversare tratti tortuosi e poter essere applicato anche in tratti curvi) ESPANDIBILE (impossibilità di migrazione) AREA DI CONTATTO MINIMA (generalmente il valore è compreso tra il 7 e il 20%, alti valori aumentano la trombogenicità) FISSATO NELL ARTERIA (caratteristica collegata all espansione radiale e al coefficiente di attrito stent-parete) RESISTENTE ALLA FATICA (la pressione sanguigna è variabile ciclicamente) SENZA MECCANOTOSSICITA (Tolleranza da parte dell organismo da un punto di vista meccanico, l interazione stent / parete causa tensioni all interno delle cellule provocando una risposta riocclusiva, Importanza del disegno geometrico in termini di minimizzazione degli sforzi)

24 Un esempio di analisi progettuale La letteratura propone numerosi studi numerici condotti con l intento di caratterizzare e comparare il comportamento meccanico,in termini sia di flessibilità che di caratteristiche di apertura, di diversi stent isolati, i.e. senza tenere conto di alcun effetto di interazione con il vaso di impianto Altri lavori indagano circa l interazione biomeccanica fra stent, placca aterosclerotica e vaso, considerando sia approcci dinamici tesi a caratterizzare stati critici di impatto nella fase di impianto, che statici D altro canto, il continuo sviluppo di nuove tipologie di stent, sia in termini di geometrie che di materiali, associato al costante tentativo di minimizzare gli effetti di interazione patologica e massimizzare i casi clinici trattabili per via endovascolare, lascia costantemente aperto il dibattito scientifico correlato all analisi delle prestazioni biomeccaniche di tali dispositivi. Attraverso modelli tridimensionali agli elementi finiti, si analizzano diverse tipologie di stent endovascolari disponibili in commercio, tenendo conto della non linearità costitutiva e geometrica dei materiali coinvolti

25 Step 1: geometria e materiali

26 Step 2: creazione mesh

27 Step 3: soluzione e analisi risultati

28 Step 3: soluzione e analisi risultati

RISOLUZIONE N. 72/E. Roma, 3 agosto 2015

RISOLUZIONE N. 72/E. Roma, 3 agosto 2015 RISOLUZIONE N. 72/E Direzione Centrale Normativa Roma, 3 agosto 2015 OGGETTO: Interpello - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 ALFA SPA Punto n. 33, tabella A, parte seconda, DPR 26 ottobre 1972,

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico CHRYSO Flexò: la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico IL SISTEMA, COPERTO DA BREVETTO INTERNAZIONALE, PER OTTIMIZZARE LA PRESTAZIONE TERMICA

Dettagli

Novità. Il carico immediato in implantologia.

Novità. Il carico immediato in implantologia. Novità. Il carico immediato in implantologia. FAQ Che cosa è il carico immediato? Come è possibile rimettere i denti in prima seduta sugli impianti endoossei? Che possibilità dà al paziente il carico immediato?

Dettagli

AMBULATORIO DI DIAGNOSTICA VASCOLARE

AMBULATORIO DI DIAGNOSTICA VASCOLARE Centro Cardiovascolare Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina Area Vascolare AMBULATORIO DI DIAGNOSTICA VASCOLARE Processo patologico L aterosclerosi è una malattia lenta e progressiva delle arterie

Dettagli

Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro)

Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) E dipendente dalla temperatura:capacità di riposizionamento di difetti ed atomi (diffusione

Dettagli

ESERCITAZIONE Scrittura di un programma CNC per la fresatura di un componente dato

ESERCITAZIONE Scrittura di un programma CNC per la fresatura di un componente dato ESERCITAZIONE Scrittura di un programma CNC per la fresatura di un componente dato Nella presente esercitazione si redige il programma CNC per la fresatura del pezzo illustrato nelle Figure 1 e 2. Figura

Dettagli

SELEZIONE DEI PAZIENTI. MATERIALI Stent autoespandibili Filtri di protezione cerebrale distale TECNICHE

SELEZIONE DEI PAZIENTI. MATERIALI Stent autoespandibili Filtri di protezione cerebrale distale TECNICHE SELEZIONE DEI PAZIENTI MATERIALI Stent autoespandibili Filtri di protezione cerebrale distale TECNICHE SELEZIONE DEL PAZIENTE COMPLICANZE 0-1% SELEZIONE DEL PAZIENTE Valutazione polispecialistica: Collaborazione

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni

Dettagli

Si classifica come una grandezza intensiva

Si classifica come una grandezza intensiva CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del

Dettagli

Approccio intermedio fra i precedenti

Approccio intermedio fra i precedenti Modelli usati per simulare il sistema respiratorio Ingegneria Biomedica Anno Accademico 2008-0909 Tommaso Sbrana Un modello è una rappresentazione di un oggetto o di un fenomeno che ne riproduce alcune

Dettagli

PROTOCOLLO CHIRURGICO PER ESPANSORI

PROTOCOLLO CHIRURGICO PER ESPANSORI E S P A N S O R I E O S T E O T O M I ESPANSORI BTLocK 4 mm Gli espansori sono dei dispositivi utili all implantologo per creare siti osteotomici di difficile realizzazione con le procedure chirurgiche

Dettagli

LE VALVOLE TERMOSTATICHE

LE VALVOLE TERMOSTATICHE LE VALVOLE TERMOSTATICHE Per classificare ed individuare le valvole termostatiche si deve valutare che cosa si vuole ottenere dal loro funzionamento. Per raggiungere un risparmio energetico (cosa per la

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Un kit per tutte le esigenze di cementazione In molti casi, la tenuta delle protesi totali è insoddisfacente.

Dettagli

N. 15 sistema occludente per difetti interatriali a doppio disco autoespandibili

N. 15 sistema occludente per difetti interatriali a doppio disco autoespandibili ALLEGATO CAPITOLATO PROCEDURA APERTA FORNITURA PROTESI E DISPOSITIVI MEDICI PER LA S.C. CARDIOLOGIA PEDIATRICA. ANNI DUE CON OPZIONE PROROGA PER UN ALTRO ANNO. COD. CIG vari LOTTO 1 N. 15 sistema occludente

Dettagli

L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo.

L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo. Cos è un aneurisma L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo. Il tratto di arteria che dal cuore attraversa il torace è chiamata aorta toracica e mentre quella

Dettagli

ANGIOPLASTICA CORONARICA CONSENSO INFORMATO CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA PER EMODINAMICA E

ANGIOPLASTICA CORONARICA CONSENSO INFORMATO CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA PER EMODINAMICA E Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare e Area Critica Cardiologia Interventistica Dott. Antonio Manari - Direttore CONSENSO INFORMATO PER EMODINAMICA E CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA ANGIOPLASTICA CORONARICA

Dettagli

GIUNTI STRUTTURALI 91

GIUNTI STRUTTURALI 91 90 GIUNTI STRUTTURALI 91 INTRODUZIONE Gli edifici di grandi dimensioni aventi cubature superiori ai 3000 m 3 sono generalmente costituiti da più corpi di fabbrica l uno accostato all altro, ma appaiono

Dettagli

Riscaldatori a cartuccia

Riscaldatori a cartuccia Riscaldatori a cartuccia Cartuccia Pg01 di 14 2011-01 E.M.P. Srl - Italy - www.emp.it Riscaldatori a cartuccia HD Alta densità di potenza Descrizione La tecnologia costruttiva dei riscaldatori a cartuccia

Dettagli

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa

Dettagli

SL 27-IM Sensore di livello piezoresistivo INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

SL 27-IM Sensore di livello piezoresistivo INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE SL 27-IM Sensore di livello piezoresistivo INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DESCRIZIONE... 3 Generalità... 3 Principio di misura... 3 Tipologia del sensore... 3 INSTALLAZIONE... 4 Aerazione... 4 Montaggio

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni.

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Premessa Purtroppo, durante gli eventi calamitosi che si verificano durante le emergenze idrogeologiche, succede spesso che le barriere

Dettagli

Trasportatori a nastro

Trasportatori a nastro Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1

Dettagli

Osteointegrazione. Definizione della American Academy of Implants Dentistry:

Osteointegrazione. Definizione della American Academy of Implants Dentistry: Osteointegrazione 1 Osteointegrazione Definizione della American Academy of Implants Dentistry: "Contatto che interviene senza interposizione di tessuto non osseo tra osso normale rimodellato e un impianto

Dettagli

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com Attuatore per traiettorie non lineari dotato di

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO. Stent ricoperto in eptfe per l uso nelle arterie iliache e femorali.

SCHEDA PRODOTTO. Stent ricoperto in eptfe per l uso nelle arterie iliache e femorali. NOME COMMERCIALE NOME GENERICO PRODUTTORE SCHEDA Fluency PLUS Stent ricoperto in eptfe per l uso nelle arterie iliache e femorali. Bard FORNITORE Bard INDICAZIONE D USO Stenosi residue con perfusione compromessa

Dettagli

Materiali, Sviluppo, Soluzioni. Prodotti di Molibdeno per la industria del vetro

Materiali, Sviluppo, Soluzioni. Prodotti di Molibdeno per la industria del vetro Materiali, Sviluppo, Soluzioni Prodotti di Molibdeno per la industria del vetro H.C. Starck, Molibdeno Materiali come il molibdeno e il tungsteno, sono vitali per le applicazioni di fusione, omogeneizzazione

Dettagli

PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA

PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA LABORATORIO DI MACCHINE ELETTRICHE PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA PROVE SULLA MACCHINA A C. C. Contenuti Le prove di laboratorio che verranno prese in esame riguardano: la misura a freddo, in

Dettagli

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST RESISTENZA DEI MATERIALI TEST 1. Nello studio della resistenza dei materiali, i corpi: a) sono tali per cui esiste sempre una proporzionalità diretta tra sollecitazione e deformazione b) sono considerati

Dettagli

I capicorda (terminali) per funi d acciaio forniscono una terminazione di testa alla fune stessa.

I capicorda (terminali) per funi d acciaio forniscono una terminazione di testa alla fune stessa. PRODOTTI INDUSTRIALI & NAVALI S.p.A. capicorda I capicorda (terminali) per funi d acciaio forniscono una terminazione di testa alla fune stessa. Si dividono in tre tipi: - A cuneo (autobloccanti) in cui

Dettagli

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili le qualità del poliuretano espanso flessibile www.aipef.it numero 22 Maggio11 il Materiale Tipologie 1 il Materiale Traspirabilità 2 il Processo 5

Dettagli

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici La tecnologia del serraggio idraulico ad espansione si è evoluto fino a raggiungere livelli di precisione e di affidabilità tali da poter soddisfare

Dettagli

Tecnologie innovative in materiali a memoria di forma: strutture autoassemblanti e stampa 4D

Tecnologie innovative in materiali a memoria di forma: strutture autoassemblanti e stampa 4D Tecnologie innovative in materiali a memoria di forma: strutture autoassemblanti e stampa 4D Elena Mauro Relatore prof Ferdinando Auricchio Correlatore Elisa Boatti Correlatore Giulia Scalet Dipartimento

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

Tecnologia e design. Soluzioni per docce a filo pavimento.

Tecnologia e design. Soluzioni per docce a filo pavimento. Tecnologia e design. Soluzioni per docce a filo pavimento. Più facile da installare - Più facile da vendere Le docce a filo pavimento rappresentano l ultima tendenza dell area bagno e aprono nuove opportunità

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

Cateterismo cardiaco e coronarografia

Cateterismo cardiaco e coronarografia Cateterismo cardiaco e coronarografia Nel suo significato più ampio indica l inserzione di un catetere all interno delle cavità cardiache (destra e sinistra). Viene eseguito per: analizzare campioni di

Dettagli

L incendio Incendio a bordo 1 La normativa nel campo marittimo cura, in particolar modo, tutto quanto può essere connesso con il sinistro marittimo più frequente: l incendio a bordo. Sono previsti, nella

Dettagli

Lavori intelligenti per il risparmio energetico

Lavori intelligenti per il risparmio energetico Città di San Donà di Piave Assessorato all Ambiente SPORTELLO ENERGIA Lavori intelligenti per il risparmio energetico SOLARE TERMICO Un impianto a collettori solari (anche detto a pannelli solari termici

Dettagli

LEZIONI N 24 E 25 UNIONI SALDATE

LEZIONI N 24 E 25 UNIONI SALDATE LEZIONI N 24 E 25 UNIONI SALDATE Le saldature si realizzano prevalentemente con il metodo dell arco elettrico, utilizzando elettrodi rivestiti, che forniscono il materiale di apporto. Il collegamento è

Dettagli

20.18-ITA Assemblaggio valvole AGS a triplo servizio

20.18-ITA Assemblaggio valvole AGS a triplo servizio TM Le valvole a servizio triplo AGS Victaulic sono costituite da una valvola a farfalla Vic-300 AGS Serie W761 e da una valvola Vic-Check AGS serie W715 (componenti spediti singolarmente, non assiemati).

Dettagli

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.

Dettagli

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,

Dettagli

PALO tipo SP VANTAGGI minima quantità di materiale di risulta Ridotto consumo di calcestruzzo

PALO tipo SP VANTAGGI minima quantità di materiale di risulta Ridotto consumo di calcestruzzo PALO tipo SP Il Soil Displacement (SP) è una metodologia di esecuzione del palo di fondazione eseguita senza asportazione di terreno, quindi alternativa ai pali battuti, vibroinfissi e trivellati. La tecnologia

Dettagli

QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ

QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ Ogni prodotto BREBE viene realizzato in conformità alle normative vigenti in materia di prevenzione dalle cadute dall alto rispettando in oltre tutti i più alti standard di qualità.

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato: Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO

Dettagli

Per una rapida e sicura rimozione endovenosa delle vene varicose e delle varici

Per una rapida e sicura rimozione endovenosa delle vene varicose e delle varici Per una rapida e sicura rimozione endovenosa delle vene varicose e delle varici Dove passione e tecnologia si incontrano, nasce l'innovazione... Le vene varicose influenzano la qualità della vita di milioni

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura

Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A. 2010-2011 Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura Resistenza a compressione (1) I materiali lapidei naturali ed artificiali raggiungono

Dettagli

Sistemi di distribuzione a MT e BT

Sistemi di distribuzione a MT e BT Sistemi di distribuzione a MT e BT La posizione ottima in cui porre la cabina di trasformazione coincide con il baricentro elettrico, che il punto in cui si pu supporre concentrata la potenza assorbita

Dettagli

Imprese multinazionali e outsourcing

Imprese multinazionali e outsourcing Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui

Dettagli

Il montante flessibile garantisce un immagine curata della città abbassa spese e costi di manutenzione riduce il rischio di incidenti

Il montante flessibile garantisce un immagine curata della città abbassa spese e costi di manutenzione riduce il rischio di incidenti TECHNICAL SO LUTIONS L innovazione nell ingegneria stradale Il montante flessibile garantisce un immagine curata della città abbassa spese e costi di manutenzione riduce il rischio di incidenti NON CERTO

Dettagli

Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA

Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA turbine eoliche ad asse verticale VAWT A.A. 2008/09 Energie Alternative Prof.B.Fortunato

Dettagli

Implantologia Dentale Osteointegrata

Implantologia Dentale Osteointegrata Implantologia Dentale Osteointegrata Dott.Guido Gandini Odontoiatra Via Zuretti,47/B 20125 Milano Via S.Martino,22 20035 Lissone Cell.+393920472663 Email guido.gandini@fastwebnet.it Che cosa si intende

Dettagli

IL TRASFORMATORE Prof. S. Giannitto Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Il trasformatore

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Proprietà meccaniche Prove meccaniche prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Prova di trazione provini di dimensione standard deformazione

Dettagli

Gestione della memoria centrale

Gestione della memoria centrale Gestione della memoria centrale Un programma per essere eseguito deve risiedere in memoria principale e lo stesso vale per i dati su cui esso opera In un sistema multitasking molti processi vengono eseguiti

Dettagli

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro SCHEDA 1 Occhiali per la protezione degli occhi contro la proiezione di schegge V2-25/06/2013 La

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in

Dettagli

iglidur V400: Resistenza chimica e alle alte temperature

iglidur V400: Resistenza chimica e alle alte temperature iglidur : Resistenza chimica e alle alte temperature Produzione standard a magazzino Eccellente resistenza all usura anche con alberi teneri e temperature fino a +200 C Ottima resistenza agli agenti chimici

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il

Dettagli

DI LUCE SEGNALI. FUTURi. di John Borell, Stephen Lee (*) (*)John Borell lavora alla Steel Art Company, costruttore Americano di insegne luminose.

DI LUCE SEGNALI. FUTURi. di John Borell, Stephen Lee (*) (*)John Borell lavora alla Steel Art Company, costruttore Americano di insegne luminose. FUTURi SEGNALI DI LUCE I SISTEMI PER TAGLIO LASER OFFRONO IMPORTANTI VANTAGGI RISPETTO ALLE TECNICHE TRADIZIONALI NELLA LAVORAZIONE DI MATERIALI ACRILICI CON CUI VENGONO REALIZZATE GRAN PARTE DELLE MODERNE

Dettagli

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza

Dettagli

IMPIANTI DI DEMINERALIZZAZIONE A OSMOSI INVERSA

IMPIANTI DI DEMINERALIZZAZIONE A OSMOSI INVERSA IMPIANTI DI DEMINERALIZZAZIONE A OSMOSI INVERSA OSMOSI INVERSA L osmosi inversa è la separazione di un componente di una soluzione da un altro componente della stessa soluzione per mezzo di una pressione

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara - A.A. 2014/15 Dott. Valerio Muzzioli ORDINAMENTO DEI DATI

Università degli Studi di Ferrara - A.A. 2014/15 Dott. Valerio Muzzioli ORDINAMENTO DEI DATI ORDINAMENTO DEI DATI Quando si ordina un elenco (ovvero una serie di righe contenenti dati correlati), le righe sono ridisposte in base al contenuto di una colonna specificata. Distinguiamo due tipi di

Dettagli

OSPEDALE C. e G. MAZZONI ASCOLI PICENO UNITA OPERATIVA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA. Direttore: Dott. Gianfranco Gozzi

OSPEDALE C. e G. MAZZONI ASCOLI PICENO UNITA OPERATIVA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA. Direttore: Dott. Gianfranco Gozzi OSPEDALE C. e G. MAZZONI ASCOLI PICENO UNITA OPERATIVA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Direttore: Dott. Gianfranco Gozzi U.O. Ortopedia e Traumatologia Ospedale C. e G. Mazzoni Ascoli Piceno SINTESI PERCUTANEA

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter sotto effetti FV specifici Contenuto La scelta dell'interruttore automatico corretto dipende da diversi fattori.

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DELLE LAVORAZIONI MECCANICHE

CLASSIFICAZIONE DELLE LAVORAZIONI MECCANICHE CLASSIFICAZIONE DELLE LAVORAZIONI MECCANICHE Le lavorazioni meccaniche possono essere classificate secondo diversi criteri. Il criterio che si è dimostrato più utile, in quanto ha permesso di considerare

Dettagli

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS

Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione DC COOLING Alternative cooling solutions UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS Documentazione non registrata,

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

Instruzioni per la lavorazione

Instruzioni per la lavorazione Pagina 1 di 16 302299 Data Nome Red. 2 Elab. 21.04.2006 Hegel Nome Jas Contr. 03.08.2012 Wiegen Data 02.08.12 Pagina 2 di 16 Descrizione delle modifiche Edizione Modifica apportata 1 Cambio di denominazione

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione

Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione Generalità SACE Emax 2 è il nuovo interruttore aperto di ABB SACE

Dettagli

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate

Dettagli

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 DESCRIZIONE PRODOTTO La serie Neoarm è una linea di apparecchi d appoggio strutturali in elastomero armato, costituiti cioè da un blocco in elastomero nel quale sono inseriti

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

LA TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA: LA TECNOLOGIA SLIP RING LA TECNOLOGIA SPIRALE E LA TC MULTISTRATO. www.slidetube.it

LA TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA: LA TECNOLOGIA SLIP RING LA TECNOLOGIA SPIRALE E LA TC MULTISTRATO. www.slidetube.it LA TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA: LA TECNOLOGIA SLIP RING LA TECNOLOGIA SPIRALE E LA TC MULTISTRATO www.slidetube.it INTRODUZIONE Le prestazioni della TC precedentemente illustrate non sono ben rispondenti

Dettagli

UNI EN 795: Protezione contro le cadute dall alto. Requisiti e prove dei dispositivi di ancoraggio

UNI EN 795: Protezione contro le cadute dall alto. Requisiti e prove dei dispositivi di ancoraggio UNI EN 795: Protezione contro le cadute dall alto. Requisiti e prove dei dispositivi di ancoraggio Ing. Salvatore LEANZA 22 Giugno 2012 - Fondazione Ordine degli Ingegneri - Catania UNI EN 795:2002 TITOLO

Dettagli

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013 Il problema delle calcificazioni Este 29.11.2013 il tratto extracranico delle arterie carotidi si presta in maniera ottimale allo studio mediante eco-color-doppler I miglioramenti tecnologici apportati

Dettagli

Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana

Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana Strada Statale Valsesia, 20-13035 Lenta (VC), Tel. (+39) 331 2696084 segreteria@ingegneriasismicaitaliana.it www.ingegneriasismicaitaliana.it Connessioni dissipative

Dettagli

S.U.N. Architettura Luigi Vanvitelli. CdL Archite,ura TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA A 2012_13 prof. S. Rinaldi. Infissi_2 INF_2

S.U.N. Architettura Luigi Vanvitelli. CdL Archite,ura TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA A 2012_13 prof. S. Rinaldi. Infissi_2 INF_2 Infissi_2 SERRAMENTI IN LEGNO I profili di legno sono i principali elementi che caratterizzano le parti strutturali della finestra: Telai fissi, montanti e traversi dell anta, parti complementari (profili

Dettagli

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI Il solaio a travetti tralicciati, noto anche come solaio bausta, è costituito da travetti tralicciati e da elementi di alleggerimento in laterizio. I travetti

Dettagli

Strutturazione logica dei dati: i file

Strutturazione logica dei dati: i file Strutturazione logica dei dati: i file Informazioni più complesse possono essere composte a partire da informazioni elementari Esempio di una banca: supponiamo di voler mantenere all'interno di un computer

Dettagli

Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO

Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra Classificazione dei sistemi in categorie secondo la loro tensione nominale In relazione alla loro tensione nominale i sistemi

Dettagli