Bilancio Consolidato Gruppo Conafi Prestitò Al 31 Dicembre 2012

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1 Bilancio Consolidato Gruppo Conafi Prestitò Al 31 Dicembre 2012 Sede legale e Direzione Generale: via Cordero di Pamparato, 15 - Torino Codice Fiscale, Partita IVA, Registro delle Imprese di Torino n UIF : iscrizione elenco generale ex art. 106 T.U.B al n Banca D Italia : iscrizione elenco speciale ex art.107 T.U.B Associata UFI Associata Assofin 1

2 Sommario Cariche sociali e società di revisione Introduzione...5 Struttura del gruppo...6 BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO CONAFI PRESTITÓ AL Relazioni degli amministratori sulla gestione consolidata...8 Lettera del Presidente...9 Azionisti...11 Trend del titolo...11 Internal dealing...13 Azioni proprie: Piano di buy back...14 Mercato di riferimento...14 Quadro normativo e regolamentare...14 Analisi della situazione economica e finanziaria del gruppo Conafi...17 Conto economico sintetico...18 Stato patrimoniale sintetico...20 Prospetto di raccordo fra patrimonio netto di Conafi S.p.A. e quello consolidato Informativa di settore: le Business Unit...22 Le società del Gruppo e rapporti con parti correlate Principali rischi e incertezze a cui Conafi S.p.A. e il Gruppo sono esposti.38 Normativa: le disposizioni di Vigilanza e la gestione dei rischi.40 Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari...41 Eventi e operazioni significative non ricorrenti..42 Operazioni atipiche e/o inusuali...42 Attività di ricerca e sviluppo...42 Altri fatti di rilievo del periodo...42 Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell esercizio...43 Evoluzione prevedibile della gestione...43 Ulteriori informazioni sulle politiche d impresa...44 Schemi di bilancio consolidato...45 Stato Patrimoniale Consolidato...46 Conto Economico e Prospetto della redditività complessiva consolidata...47 Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato...48 Rendiconto finanziario

3 Nota integrativa al bilancio consolidato...51 Parte A: Politiche contabili...52 Parte B: Informazioni sullo Stato Patrimoniale...77 Parte C: Informazioni sul Conto Economico...96 Parte D: Altre informazioni Attestazione ai sensi dell art. 81-ter del regolamento Consob n /99 e successive modifiche e integrazioni BILANCIO DI CONAFI PRESTITÒ S.p.A. AL Relazione degli amministratori sulla gestione Analisi della situazione economica e finanziaria Conto economico sintetico Stato patrimoniale sintetico La Produzione.147 Rapporti con le imprese del Gruppo Schemi di bilancio Stato Patrimoniale Conto Economico e Prospetto della redditività complessiva Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto Rendiconto finanziario Nota integrativa Parte A: Politiche contabili Parte B: Informazioni sullo Stato Patrimoniale Parte C: Informazioni sul Conto Economico Parte D: Altre Informazioni Allegati di bilancio Attestazione ai sensi dell art. 81-ter del regolamento Consob n /99 e successive modifiche e integrazioni

4 CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE Consiglio di Amministrazione Nunzio Chiolo Simona Chiolo Vimercati Giuseppe Mauro Pontillo Carlo Colombotti Massimiliano Naef Roberto Accornero Presidente e Amministratore Delegato Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Collegio Sindacale Renato Bogoni Eros De march Vittorio Ferreri Massimo Pellanda Giovanni Battista Palmisano Presidente Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Sindaco Supplente Sindaco Supplente Marco Gerardo Claudio Forte Direttore Generale Vice Direttore Generale Mazars S.p.A. Società di Revisione 4

5 INTRODUZIONE 5

6 Struttura del Gruppo Conafi al 31 dicembre 2012 CONAFI PRESTITO' S.P.A. Capogruppo ALBA FINANZIARIA S.P.A. (Partecipata 100% Conafi) H.P.B. S.P.A. (Partecipata 100% Conafi) ITALIFIN S.R.L. (Partecipata 100% Conafi) ALTA ITALIA SERVIZI S.R.L. (Partecipata 100% H.P.B.) EURIS EUROPE S.R.L.in liquidazione (Partecipata 51% H.P.B.) 6

7 BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO CONAFI PRESTITÓ AL

8 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE CONSOLIDATA 8

9 Lettera del Presidente Signori Azionisti, nel corso dell esercizio 2012 Conafi Prestitò, pur mantenendo una posizione di tutto rispetto nel settore della Cessione del Quinto, mercato nel quale sfrutta la propria conoscenza ed esperienza maturata in 25 anni di attività, ha proseguito nel percorso di razionalizzazione del perimetro corporate già avviato nel L attuale struttura gestionale del Gruppo riflette pertanto il processo di adattamento all evoluzione del mercato del credito e dei meccanismi di trasferimento della liquidità da parte del sistema bancario. Nell ambito del core business Conafi Prestitò ritiene che il settore della Cessione del Quinto possa continuare ad offrire importanti sviluppi in futuro grazie alle caratteristiche del prodotto e ad un mercato di riferimento che negli anni si sta gradualmente normalizzando, proseguendo nella naturale armonizzazione di quei comportamenti distorsivi e asimmetrici di alcuni operatori del settore. In tale direzione la Società ha proseguito nel corso del 2012 l attività di valorizzazione e di selezione della propria rete distributiva nonostante la situazione regolamentare sia ancora in via di ultimazione: secondo i dati Assofin relativi al 2012, l'erogazione dei finanziamenti nel settore del credito al consumo risulta in flessione del 12% rispetto al La quota erogata complessiva si attesta a 48 miliardi di euro, confermando il trend di rallentamento del credito alle famiglie. In particolare, i prestiti personali e finalizzati hanno subito rispettivamente un ridimensionamento del 15,5% e del 13,5% rispetto al 2011, mentre i finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio e pensione registrano una contrazione del 20,7%. Parallelamente al mercato, seppur in misura minore, anche l attività di collocamento del Gruppo Conafi nel settore dei finanziamenti con cessione del quinto ha rilevato una contrazione dei volumi di vendite ( -18%) con un valore intermediato espresso in montante lordo di 84 milioni di euro contro i 103 dell esercizio precedente. Per contro tuttavia, la nuova produzione e stata caratterizzata da coefficienti di redditività mediamente piu elevati rispetto all esercizio precedente tanto da poter in gran parte compensare la riduzione delle commissioni di intermediazione nette conseguenti alla riduzione dei volumi limitandone la flessione all 1,7%. Oltre al rafforzamento dei margini commissionali le politiche commerciali del 2012 sono state altresì qualificate da un attenta valutazione del rischio di credito, privilegiando nel processo di delibera dei finanziamenti il settore dei Pensionati e degli Statali rispetto al comparto dei Pubblici e dei Privati, che presentano maggiori livelli di rischio; mentre i primi due hanno limitato la diminuzione del numero dei contratti intermediati rispettivamente dell 11,3% e del 14,5% i secondi hanno raggiunto percentuali di riduzione rispettivamente del 35,9% e del 31,7%. In un contesto operativo ancora complesso che pone forti vincoli al reperimento di adeguate fonti di provvista in grado di garantire il pieno accoglimento delle richieste di finanziamento pervenute, la Società ha attuato alcune importanti contromisure di breve e medio termine: la razionalizzazione della struttura del Gruppo, l efficientamento dei processi decisionali e il contenimento dei costi operativi di gestione, con l avvio tra l altro del programma di cassa integrazione a rotazione, attivato da giugno 2012 e che coinvolge circa il 50% della forza lavoro complessiva. In tale direzione, nell ambito delle proprie azioni strategiche e nell ottica di una coerente ed efficiente gestione della propria tesoreria la Società ha strutturato internamente la funzione di Asset Management, specializzata nella gestione delle proprie disponibilità liquide, al fine di cogliere le opportunità che si presentano sul mercato. Il coordinamento di queste azioni strategiche ed operative, seppure in un momento congiunturale negativo, ha permesso alla Società di chiudere l esercizio del 2012 in utile, mantenendo tra l altro la propria struttura in equilibrio finanziario e patrimoniale. Il risultato positivo consolidato dell esercizio 2012, pari a 1,7 milioni di euro, evidenzia infatti un significativo miglioramento rispetto all esercizio precedente che si chiudeva con una perdita netta di 3,8 milioni di euro. Diversi sono i fattori che hanno contribuito favorevolmente al raggiungimento di questo risultato. Una migliore remunerazione dei depositi bancari e una più efficiente gestione della liquidità aziendale hanno generato nel 2012 maggiori ricavi per oltre 2 milioni di euro mentre gli interventi correttivi posti in essere con l obiettivo di ridurre i costi operativi di gestione hanno realizzato a livello consolidato un risparmio del costo del lavoro di 1,2 milioni di euro, una riduzione della spesa per investimenti pubblicitari di 1,5 milioni e, infine, un decremento di altri costi generali inclusivi dei compensi ai Consigli di amministrazione per complessivi 0,8 milioni di euro. La conseguenza di questo processo di ristrutturazione e di programmato contenimento dei costi ha consentito un netto miglioramento del Cost to income che dal 121% dell esercizio precedente si e ridotto al 75 % nel Per quanto attiene, infine, alla ridefinizione del perimetro di Gruppo sono proseguite nel 2012 le operazioni di fusione per incorporazione già iniziate nell esercizio precedente e che hanno coinvolto soprattutto le società del settore Corporate. Come sarà ampiamente descritto nel prosieguo della presente relazione si e addivenuto al perfezionamento della fusione per incorporazione di Via Advisor Corporate Finance Srl, Consulenze e finanze srl, Immobilservice Srl e Prestito case Srl nella holding HPB Spa, alla fusione per incorporazione di Network e Business Srl in Alta Italia Servizi Srl e, per ultimo, alla fusione per incorporazione di 9

10 Rencredit Servizi di Recupero crediti Srl nella capogruppo Conafi Spa. Tali operazioni di semplificazioni societarie hanno bensì prodotto nel 2012 un risparmio di costi operativi di circa 0,4 milioni di euro. Nonostante il prolungarsi di una situazione complessa dal punto di vista dello scenario economico-finanziario e normativo ponga alcuni limiti al reperimento delle fonti di provvista e all orizzonte previsionale, il Gruppo proseguirà nell ottimizzazione del proprio modello operativo al fine di cogliere prontamente le nuove opportunità di mercato. Presidente e Amministratore Delegato Nunzio Chiolo 10

11 Azionisti Trend del titolo CONAFI PRESTITÒ , , , ,3 28/2/12 13/4/12 29/5/12 11/7/12 24/8/12 8/10/12 20/11/12 9/1/13 21/2/13 Volume Prezzo Nel 2012 il prezzo del titolo Conafi Prestitò si è attestato in media a Euro 0,628 raggiungendo il valore massimo di Euro 0,705 in data 20 marzo Da metà luglio il titolo rivela un trend in sensibile ascesa, che è proseguito nei mesi successivi dell anno, registrando scambi particolarmente elevati tra fine agosto e inizio settembre. Nel corso del 2012, i volumi medi sono stati pari a unità scambiate giornalmente. Mercato MTA ISIN IT Reuters CNP.MI Bloomberg CNP IM Numero azioni Capitalizzazione ( mln) al 28/02/ ,16 Volumi medi giornalieri (dal 02/01/2012) Dati aggiornati al 01/03/

12 Principali dati per azione Conafi Prestitò 31/12/ /12/2011 Utile (perdita) ( ) N. azioni ordinarie all'inizio dell'esercizio Azioni emesse nell'esercizio 0 0 N. di azioni ordinario alla fine dell'esercizio N. medio ponderato di azioni ordinarie Utile Base per Azione (Euro) 0,044-0,085 Mercato 28,78% Nusia s.r.l 45,09% Laperchia Maria 4,82% Conafi Prestitò SpA 9,22% Banca Pop Emilia Romagna s.c.a.r.l. 5,87% Alite s.r.l 6,23% Dati aggiornati al 01/03/2013 Azionista % quota Nusia s.r.l. 45,09% Alite s.r.l. 6,23% Banca Pop. Emilia Romagna s.c.a.r.l. 5,87% Conafi Prestitò S.p.A. 9,22% Laperchia Maria 4,82% Mercato 28,78% Fonte: Società Nota: Nunzio Chiolo possiede il 100% di Nusia srl che detiene a sua volta la totalità del capitale sociale di Alite srl; pertanto Nunzio Chiolo detiene complessivamente una quota pari al 51,31% di Conafi Spa. 12

13 La comunicazione finanziaria Conafi Prestitò continua a mantenere un dialogo costante con i suoi Investitori attraverso una politica di comunicazione svolta dalla funzione di Investor Relations interna ed esterna, cui è affidato il compito di gestire i rapporti con la comunità finanziaria. Durante l anno 2012 la Società ha partecipato alla Small Cap Conference, organizzata da Borsa Italiana in data 29 novembre. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito istituzionale alla sezione Investor Relations, che raccoglie tutti i documenti economico-finanziari dalla quotazione ad oggi (comunicati stampa, presentazioni istituzionali, pubblicazioni periodiche e aggiornamenti in tempo reale sul titolo). Sono inoltre disponibili agli azionisti i seguenti contatti: Conafi Prestitò S.p.A. IR TOP S.r.l. Via Cordero di Pamparato, Torino Via C. Cantù, Milano Tel: Tel: /3 Fax: Fax: investor_relator@conafi.it ir.conafi@irtop.com Calendario finanziario marzo 2013 CdA: Esame ed approvazione Progetto di Bilancio aprile 2013 Assemblea degli Azionisti: Approvazione del Bilancio di esercizio maggio 2013 CdA: Esame e approvazione del Resoconto intermedio di gestione al agosto 2013 CdA: Esame e approvazione della Relazione Finanziaria al novembre 2013 CdA: Esame e approvazione del Resoconto intermedio di gestione al Internal Dealing Riguardo alle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche in Conafi SpA., si fornisce nelle tabelle che seguono l informativa richiesta dall art. 152 octies del Regolamento Consob n del 14/5/99 e successive modifiche e integrazioni. Dettaglio: DATA 09/05/2012 SOGGETTO Maria Laperchia TIPO DI OPERAZIONE STRUMENTO FINANZIARIO QUANTITA PREZZO ( ) CONTROVALORE ( ) Acquisto Azioni ordinarie , Riepilogo : Cognome e Nome Ruolo Società Partecipata N. azioni possedute al 31/12/2011 N. azioni acquistate N. azioni vendute N. azioni possedute a fine 2012 Chiolo Nunzio Presidente e Amministratore Delegato Conafi S.p.A (*) Vimercati Giuseppe Consigliere Conafi S.p.A Laperchia Maria Dirigente Conafi S.p.A (*) di cui indirettamente

14 Azioni proprie: Piano di buy back Aggiornamento programma di acquisto azioni proprie Nel corso del 2012 non sono state effettuate operazioni di alcun tipo sulle azioni proprie e pertanto i saldi al 31/12/12 risultano invariati rispetto alla fine dell esercizio precedente. Pertanto, alla data del 31/12/2012 la Conafi Prestitò detiene complessivamente n azioni proprie, pari al 9,21946 % del capitale sociale per un controvalore pari a euro. Il mercato monetario e finanziario Mercato di riferimento Nel corso del 2012 il tasso di riferimento della BCE ha registrato una sola variazione in diminuzione, passando dall 1% allo 0,75% nel mese di luglio scorso, mentre il tasso Euribor a tre mesi ha evidenziato una riduzione molto significativa passando dall 1,3% di inizio anno allo 0,188% di fine 2012; il principale parametro di riferimento per il settore della cessione del quinto l Eurirs 5Y è passato dall 1,67% di Gennaio 2012 allo 0,81% di fine anno; occorre osservare come tali andamenti abbiano perso la loro connotazione di indicazione di trend di mercato, in quanto la perdurante crisi di liquidità nei mercati finanziari ed i vincoli dei bilanci bancari, impongono al sistema nancario di aggiungere ai tassi di impiego spread molto significativi Il mercato del credito al consumo Nel corso del 2012 il trend di rallentamento del credito alle famiglie si è rafforzato, con gli indicatori congiunturali che testimoniano la marcata debolezza del comparto che, in una fase caratterizzata da elementi di forte criticità per le famiglie e gli operatori, si manifestano in misura ancora più intensa rispetto a quanto evidenziato durante la recessione del Secondo i dati pubblicati da Assofin, l Associazione di categoria che rappresenta i maggiori operatori del mercato del credito al consumo e immobiliare, l evoluzione complessiva dei flussi erogati nel 2012 registra ancora un calo (-11,70%), risultando in riduzione da ormai quattro anni consecutivi. Il flusso di nuove operazioni finanziate si è attestato a 48,7 miliardi di Euro contro un flusso di 51,0 miliardi conseguito nell anno 2011; in termini di numero di operazioni si evidenzia un numero complessivo di 146 milioni in aumento del 3% rispetto al Anche nello scorso esercizio si è quindi manifestata la distonia tra flessione dei volumi e aumento del numero delle operazioni dovuto al rilevate incremento di operazioni ascrivibili alle carte rateali, notoriamente di importo contenuto rispetto alle altre categorie di prodotti; in assenza di tale prodotto si sarebbe registrato un calo del 9%. Con riferimento alle diverse componenti che costituiscono il mercato del credito al consumo, il comparto della cessione del quinto ha registrato una riduzione di volumi ancora più significativa dell anno precedente passando da -9,0% a -20,7%, mentre il calo in termini di numero operazioni è stato ancora più marcato: -28,2%; le altre forme di finanziamento hanno altresì registrato diminuzioni, di volumi come i prestiti finalizzati nel loro complesso (-2,5%),e più in dettaglio quelli relativi all acquisto di autoveicoli e motocicli (-18,0%) ed a finanziamenti veicoli business -23,7%; i prestiti personali evidenziano una riduzione rispetto al 2011 in termini di volumi pari a -15,4%. Le carte rateali mostrano un segno positivo con un + 0,7% rispetto all esercizio precedente. Il comparto della cessione del quinto ha prodotto nel 2012 un flusso di circa Euro 4,07 miliardi, in diminuzione di circa Euro 450 mln rispetto all anno precedente. Tra le diverse componenti si rilevano segnali negativi per tutte le tipologie di clientela; più in particolare i finanziamenti ai pensionati si riducono dell 17,5% rispetto all anno precedente con un flusso netto di 1,7 miliardi, mentre i prestiti ai dipendenti statali e pubblici diminuiscono rispettivamente del 24,9% e del 18,7% per un controvalore di Euro 1,56 miliardi ed Euro 0,8 miliardi. Quadro normativo e regolamentare Nel corso del 2012 sono stati emanati diversi provvedimenti di carattere legislativo e regolamentare che hanno interessato la società, sia nell ambito della propria attività specifica sia quale società quotata; con riferimento all operato della Banca d Italia, che verrà successivamente meglio dettagliato, è proseguita l emanazione di diversi provvedimenti di cui alcuni ancora in consultazione, inerenti l attività degli intermediari finanziari sia relativi a quanto previsto dal D.Lgs. n. 141/2010 sia a tematiche più generali, quali l antiriciclaggio e le segnalazioni di vigilanza. 14

15 Le principali novità legislative Nel mese di Settembre 2012 è stato emanato il Decreto legislativo n.169 il quale ha corretto alcune disposizioni del D.Lgs. n.141/2010; in particolare il provvedimento legislativo è intervenuto sui temi relativi agli obblighi inerenti la trasparenza, alle responsabilità degli intermediari finanziari sull attività della rete commerciale, all operatività dell Organismo Agenti e Mediatori e la sua entrata a regime, nonché nell ambito dei rapporti contrattuali fra gli agenti in attività finanziaria e gli intermediari finanziari. Nel corso del passato esercizio ha trovato piena applicazione quanto previsto dall art.36 della Legge n.214/2011, il quale prevede il divieto di assumere o esercitare cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti ed operanti nel mercato del credito, assicurativo e finanziario, con riferimento ai membri dei Consigli di amministrazione, del Collegio sindacale ed ai funzionari di vertice di società quotate. In data 13/11 u.s. è entrato in vigore il D.Lgs. n.184/2012 il quale ha apportato modifiche ad alcuni articoli del D.Lgs. n.58/1998, mentre il D.Lgs. n.91 del 18/06/2012 ha modificato ed integrato il D.Lgs n.27/2010 inerente l esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate. Con il Decreto Legislativo del 13 Agosto 2010, in conformità con quanto stabilito dall art 128-undecies TUB, è stato istituito l Organismo per la gestione degli elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi, denominato in breve OAM. vigilato dalla Banca d Italia come previsto dall art. 128-ter decies TUB, la cui entrata in funzione è stata stabilita con effetto 30 Giugno L Organismo è competente, in via autonoma ed esclusiva per la gestione degli elenchi degli agenti operanti in attività finanziarie e dei mediatori creditizi previsti dagli articoli 128 quater e 128 sexies del TUB. Tale Organismo provvede all iscrizione degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi nei rispettivi elenchi previa verifica dei requisiti previsti dal citato Decreto Legislativo, svolgendo inoltre ogni altra attività strumentale o connessa che risulti necessaria per il governo dei nuovi elenchi. In particolare l OAM si occupa di: a) disciplinare la propria struttura e quella delle eventuali sezioni territoriali garantendone l efficienza dell attività; b) istituire l elenco degli Agenti in attività finanziaria e quello per i Mediatori creditizi, provvedendo alla loro amministrazione, stabilendo e riscuotendo i contributi e le altre somme dovute per l iscrizione negli elenchi nella misura, modalità e termini sanciti dall OAM, al fine di assicurare il regolare svolgimento delle attività dell Organismo stesso; c) verificare la permanenza e la persistenza dei requisiti di professionalità necessari per l iscrizione negli elenchi; d) controllare l assenza di cause di incompatibilità, di sospensione e di cancellazione nei confronti degli iscritti negli elenchi; e) vigilare sul rispetto delle disposizioni applicabili agli iscritti; f) curare l'aggiornamento professionale degli iscritti; g) stabilire gli standard relativi ai corsi di formazione tenuti presso le società di mediazione e le agenzie in attività finanziaria per i propri direttori, dipendenti, collaboratori, amministratori; h) fissare i temi e i contenuti della prova valutativa alla quale si devono sottoporre gli Agenti in attività finanziaria e i Mediatori creditizi nel rispetto dei casi previsti dal Decreto Legislativo, nonché i dipendenti e collaboratori delle società iscritte negli elenchi; i) vigilare sulla conformità del dovere di aggiornamento professionale da parte degli Agenti e dei Madiatori. L OAM è un associazione di natura privata, senza fini di lucro, con personalità giuridica, inoltre dotata di autonomia finanziaria, organizzativa e statutaria. Tale Organismo è provvisto dei poteri sanzionatori attribuitigli al fine di poter svolgere con efficacia i propri compiti ed è a sua volta L OAM è dotato di un proprio Statuto. I membri dell organo di gestione sono scelti all interno delle categorie degli agenti in attività finanziaria, dei mediatori creditizi, delle banche, degli intermediari finanziari e ancora degli istituti di pagamento e degli istituti di moneta elettronica. L operato della Banca d Italia L Organo di Vigilanza ha emanato nel corso del 2012 diversi provvedimenti riguardanti l attività degli Intermediari finanziari fra i quali quello relativo alle esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate per le quali è stato ridotto il limite da 180 giorni a 90, nonché quello relativo alle disposizioni di vigilanza in materia di sanzioni e procedura sanzionatoria ed amministrativa. Banca d Italia ha peraltro posto in consultazione il 5 aggiornamento della Circolare n. 272 ed il 50 aggiornamento dellacircolare n. 154 nei quali è prevista l estensione della matrice dei conti agli intermediari finanziari con l obiettivo di armonizzare gli schemi 15

16 segnaletici statistici trasmessi da banche e intermediari finanziari, con effetti positivi sulla gestione, produzione e qualità delle informazioni sia per la Banca d'italia che per gli intermediari finanziari, i quali riceveranno, inoltre, un beneficio in termini di maggiori informazioni disponibili per un autovalutazione dei rischi e del posizionamento sul mercato, considerato che saranno destinatari di un flusso di ritorno analogo a quello oggi inviato alle banche. A fine 2012 è stato altresì posto in consultazione il provvedimento che prevede la creazione dello archivio delle perdite storicamente registrate sulle posizioni in default, con lo scopo di costruire un archivio che raccolga dati sull attività di recupero dei crediti svolta dagli intermediari vigilati (bancari e finanziari), permettendo di calcolare i tassi di perdita registrati storicamente sulle posizioni deteriorate (default); la costruzione di tale archivio sarà altresì funzionale alla stima delle expected losses che tutti gli intermediari saranno chiamati a effettuare nell ambito del nuovo modello contabile di impairment che dovrebbe sostituire l attuale modello incurred losses previsto dallo IAS 39. La segnalazione avrà anche finalità di vigilanza informativa sugli intermediari che adottano o intendono adottare i modelli interni avanzati per il rischio di credito (AIRB), con particolare riferimento al calcolo della loss given default (LGD). Ad inizio dell esercizio 2012 Banca d Italia ha posto in consultazione il Provvedimento recante disposizioni attuative in materia di adeguata verifica della clientela, ai sensi dell art. 7, comma 2, del Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231 (cd. normativa antiriciclaggio) che peraltro, pur essendosi conclusa la consultazione non è ancora stato emanato nella versione definitiva; sempre nell ambito di quanto previsto dalla Legge 231/2007, l Organo di Vigilanza a Marzo 2012 ha ritenuto opportuno richiamare l attenzione di tutti gli intermediari sulla necessità di una scrupolosa applicazione degli obblighi imposti dal d.lgs. 231/2007 e dalle disposizioni attuative, con particolare riferimento all esternalizzazione delle attività relative alla registrazione nell archivio unico informatico (AUI). In tema di Arbitro Bancario Finanziario in data 13/11 u.s. la Banca d Italia ha emanato le Disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari. Si segnala che il Provvedimento posto in consultazione da Banca d Italia in data 12/01/2012, avente ad oggetto lo schema delle nuove disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari in attuazione del D.Lgs. n. 141/2010, non è ancora stato emanato nella versione definitiva, pur essendo terminata la consultazione in data 12/03/2012.; si ricorda che tale documento conferma la scelta di applicare agli intermediari finanziari, pur osservando un principio di proporzionalità, un regime di vigilanza equivalente a quello delle banche fondato sui tre pilastri dell accordo di Basilea: -Requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi di credito, di controparte, di mercato ed operativi; -L adozione da parte degli intermediari di una strategia e di un processo di controllo dell adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica (Processo ICAAP); -Obblighi di informativa al pubblico riguardante l adeguatezza patrimoniale. In materia di concentrazione dei rischi, Banca d Italia e intervenuta con comunicazione del 10/12/12 elevando il limite del 25% del patrimonio di vigilanza al 40% ma richiedendo sulla parte eccedente il 25% uno specifico requisito patrimoniale crescente all aumentare della scadenza. Tale regime transitorio e applicabile sino al a decorrere dalle segnalazioni di vigilanza riferite al L operato di Consob Nel corso del 2012 la Consob ha emanato diversi provvedimenti che sono stati posti in consultazione fra cui si segnala quello emanato il 10/08 u.s. ed avente ad oggetto la disciplina dei servizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e delle relative società di gestione in attuazione del D.Lgs.27/2010 inerente l esercizio di alcuni diritti degli azionisti delle società quotate, quello del 05/04 u.s. concernente la Camera di conciliazione e arbitrato presso la Consob nonché quello emanato il 07/03/2012 congiuntamente a Banca d Italia avente ad oggetto le politiche e le prassi di remunerazione ed incentivazione. In data 20/04/2012 è stato altresì diffuso il documento redatto da Consob, Banca d Italia ed Isvap avente ad oggetto i criteri per l applicazione dell art. 36 della Legge n.214/2011 (cd. divieto di interlocking), nonché in data 16/05/2012 il documento redatto dagli stessi organi di vigilanza contenente il trattamento da adottare in relazione alle imposte anticipate derivanti dall applicazione dalla Legge 214/

17 Analisi della situazione economica e finanziaria del Gruppo Conafi I dati di stato patrimoniale e di conto economico al sono stati predisposti in conformità agli IAS/IFRS e sono comparati ai dati del bilancio consolidato al Si informa che gli schemi utilizzati sono quelli previsti dalle nuove Istruzioni per la redazione dei bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell elenco speciale emanata dalla Banca d Italia in data 13 marzo 2012 e, ove possibile quale aggiornamento delle Istruzioni allegate al Regolamento del 14 febbraio Si riportano qui di seguito alcune tabelle con i principali aggregati economici e patrimoniali seguite da una breve descrizione delle maggiori differenze intervenute fra i due periodi di riferimento. Per riconciliare i dati riportati nei prospetti sintetici con i dati indicati negli schemi di bilancio riportiamo qui di seguito l elenco delle aggregazioni effettuate : Nel conto economico: - Altri oneri/proventi finanziari : somma delle voci 50, 60 e 90 - Rettifiche di valore nette su immobilizzazioni : somma delle voci 120 e 130 Nello stato patrimoniale: - Immobilizzazioni : somma delle voci 100 e 110 dell attivo - Altre attività : somma delle voci 120 e 140 dell attivo - Altre passività : somma delle voci 70 e 90 del passivo - Fondi per rischi e oneri e TFR: somma delle voci 100 e 110 del passivo Il perimetro di consolidamento presenta una variazione rispetto all esercizio precedente per l acquisizione della partecipazione al 100% in Immobilservice S.r.l., e successiva fusione per incorporazione in H.P.B S.p.a. Sono state inoltre effettuate le seguenti operazioni che modificano la composizione delle società incluse nel consolidamento: - Fusione per incorporazione di Rencredit S.r.l.( già appartenente al gruppo al 100% al ) in Conafi S.p.a. - Fusione per incorporazione di Consulenze &Finanze S.rl., Prestito Case S.rl. e Via Advisors S.r.l. ( già appartenenti al gruppo al 100% al ) in H.P.B S.p.a. - Fusione per incorporazione della Network & Business S.r.l ( detenuta al 70% dal ) nella Alta Italia Servizi S.r.l. Per una migliore rappresentazione e lettura dei dati del bilancio consolidato si precisa che, coerentemente con le istruzioni di Banca d Italia per la compilazione delle Segnalazioni di Vigilanza (che includono fra le commissioni attive anche le commissioni ricevute per la consulenza finanziaria alle imprese), abbiamo ritenuto di classificare fra le commissioni nette anche i proventi e gli oneri diretti relativi alle attività consulenziali svolte dalle società controllate operanti nei settori della finanza ordinaria, straordinaria e agevolata. 17

18 Conto Economico Sintetico : VALORI 31/12/12 31/12/11 Variazione % Margine di interesse ,6% Commissioni nette (2,1%) Altri Oneri/Proventi Finanziari (29) (6041,4%) Margine di intermediazione ,3% Spese Amministrative (8.421) (12.380) (32,0%) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (252) 97 (359,8%) Rettifiche di valore nette su Immobilizzazioni (811) (851) (4,7%) Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti (1.307) (1.384) (5,6%) Altri Oneri/Proventi di gestione (330) (336) (1,8%) Risultato della gestione operativa (3.741) (154,1%) Utili (Perdite) da cessione di investimenti (17) 0 0,0% Imposte sul reddito (296) (75) 294,7% Utile (perdita) netto (3.816) (144,8%) Utile (Perdita) di pertinenza di terzi (138) (248) (44,4%) Utile (perdita) del Gruppo (3.568) (151,8%) Conto Economico Sintetico : INDICATORI 31/12/12 31/12/11 Variazione % Cost to income (74,7%) (121,2%) (38,4%) Spese amministrative complessive / margine intermediazione 64,1% 111,4% (42,5%) Spese per il personale / margine intermediazione 38,5% 59,9% (35,8%) Altre Spese amministrative / margine intermediazione 25,6% 51,5% (50,3%) Altre Spese amministrative escluse spese di pubblicità / margine intermediazione 20,8% 32,4% (35,6%) Risultato della gestione operativa / margine intermediazione 15,4% (33,7%) (145,7%) ROE ( utile / patrimonio netto) 3,3% (6,6%) (150,1%) Il risultato della gestione operativa a livello di gruppo, positivo per m, evidenzia al 31/12/12 un consistente miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2011 ( m ) a cui hanno contribuito in modo significativo sia la crescita del margine di intermediazione per m che un risparmio di spese amministrative di m. Rispetto all esercizio precedente infatti il Gruppo ha potuto beneficiare sia di un miglioramento dei tassi attivi applicati sui depositi bancari, sia di un margine commissionale sulle pratiche di finanziamento in forte crescita che ha parzialmente compensato la riduzione delle commissioni nette conseguenti alla riduzione dei volumi e sia dei risultati positivi conseguiti dall attività di negoziazione di strumenti finanziari intrapresa nel secondo semestre A tal proposito, nel mese di agosto la società ha dato avvio ad un nuovo percorso di gestione attiva della liquidità aziendale attraverso la negoziazione di titoli azionari quotati sul mercato regolamentato nazionale ( MTA) che ha contribuito positivamente al risultato d esercizio per m ( m al netto delle commissioni di negoziazione). Il margine di interesse risulta in aumento di 498 m rispetto al 2011, per effetto dell incremento dei tassi medi di impiego sui conti correnti bancari. Le commissioni nette si attestano a m contro i m dell anno precedente registrando un decremento del 2,1% a fronte di una riduzione dei volumi dei finanziamenti del 18% in termini di montante lordo intermediato L andamento trimestrale evidenzia una flessione costante delle commissioni nette nel corso di tutto il Le spese amministrative ammontano complessivamente a m ( m al ) con una riduzione del 32% rispetto al Il costo per il personale inoltre, pari a m, si riduce rispetto all esercizio precedente del 24% per effetto della cassa integrazione in deroga iniziata nel mese di giugno, e della diminuzione del numero medio dei dipendenti (27 unità espresse in termini di F.T.E medio). 18

19 Anche le altre spese amministrative fanno registrare un consistente decremento del 41,2 % ( m ), dovuto prevalentemente alla riduzione delle spese pubblicitarie e promozionali per m (-70,5%). Gli accantonamenti netti ai fondi rischi del 2012 ammontano a 252 m, rispetto ad un effetto positivo nel 2011 pari a 97 m, e includono accantonamenti prudenziali a fronte di sinistri ancora da liquidare dalle compagnie di assicurazione per 100 m e accantonamenti netti al fondi rischi per spese legali per 106 m. La rettifica positiva dell esercizio precedente beneficiava di una miglior stima del valore attuale del fondo indennità suppletiva clientela agenti derivante dall applicazione di una serie storica delle liquidazioni effettive piu aggiornata. Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni operate nel 2012 ammontano complessivamente a 811 m, e includono la svalutazione da impairment test dell avviamento delle seguenti società partecipate: Euris S.p.a. in liquidazione per 254 m ; Alta Italia Servizi S.r.l. per 87 m ; e Italifin S.rl. per 113 m. Per una trattazione piu dettagliata in merito si rimanda alla parte A -Politiche contabili sezione 4-Altri aspetti. Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti pari a m, comprendono sia le svalutazioni specifiche effettuate a fronte di crediti in incaglio, in sofferenza e scaduti da oltre 90 giorni, sia le rettifiche collettive di prestiti intermediati su mandato e collocati con la clausola del Patto del non riscosso per riscosso (voce 100). Le prime evidenziano un accantonamento di m, rispetto ad un accantonamento di m al Le seconde presentano una ripresa di valore di 132 m contro accantonamento di 169 m dell esercizio precedente. Le imposte sul reddito dell esercizio 2012 evidenziano un saldo di 296 m. L importo e costituito da imposte correnti Irap per 408 m, da imposte relative agli esercizi precedenti positive per 109 m, e da Ires anticipata e differita positiva per 3 m. Per maggiori dettagli e informazioni sulle dinamiche delle voci di bilancio si rimanda alle tabelle riportate nella Note di commento al bilancio consolidato. Per quanto riguarda invece maggiori dettagli in merito all andamento della produzione effettuata si rimanda al capitolo successivo dedicato all informativa di settore. In riferimento alla Raccomandazione del CESR B la Conafi Prestitò S.p.A. ha ritenuto di non dover aderire alla facoltà concessa alle società quotate di utilizzare indicatori alternativi di performance diversi da quelli già forniti nella presente relazione. 19

20 Stato Patrimoniale 31/12/12 Voci dell'attivo 31/12/12 31/12/11 DELTA% Cassa e disponibilità liquide 2 7 (71,4%) Attività finanziarie detenute per la negoziazione ,0% Attività finanziarie disponibili per la vendita ,4% Crediti (10,4%) Immobilizzazioni (27,7%) Altre attività ,4% TOTALE ATTIVO (4,5%) Voci del Passivo e del patrimonio netto 31/12/12 31/12/11 DELTA% Debiti (32,4%) Altre passività ,9% Fondi per rischi e oneri e TFR ,2% Patrimonio netto (1,4%) Patrimonio di pertinenza di terzi (269) (155) 73,5% TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO (4,5%) Le attività finanziarie detenute per la negoziazione, pari a m sono rappresentate interamente da titoli azionari quotati su mercato regolamentato italiano (MTA ) e valutati al valore di mercato del Al 31/12/2011 la società non disponeva di titoli detenuti per la negoziazione. Le attività finanziarie disponibili per la vendita per m sono relative a un piano di investimento in un fondo di private equity.per m. L impegno complessivo sottoscritto dalla società ammonta a m, di cui m devono ancora essere richiamati. I crediti, che complessivamente sono diminuiti del 10,4%, includono crediti verso banche per depositi di conto corrente che registrano un decremento di m, altri crediti verso banche per pratiche in attesa di accreditamento che si decrementano di m, crediti verso enti finanziari che aumentano di m e, infine, crediti verso la clientela che si riducono di m. La riduzione dei crediti verso banche e il contestuale incremento dei crediti verso intermediari finanziari è dovuta al trasferimento della liquidità presso gli intermediari utilizzati per l attività di negoziazione titoli. La posizione finanziaria netta al è pari a m contro i m al , registrando un decremento di m. Tale flessione è attribuibile a nuovi investimenti in attività disponibili per la vendita per m, nonché alla distribuzione di dividendi pari a m. Le disponibilità liquide equivalenti incluse nella posizioni finanziaria netta sono costituite da disponibilità liquide diverse dai conti correnti bancari attivi, depositate temporaneamente presso un intermediario finanziario. Il saldo della cassa e delle disponibilità liquide, che includono i conti correnti attivi bancari e finanziari, come evidenziato nel rendiconto finanziario, è pari a m, in diminuzione rispetto al del 3,3%. Le immobilizzazioni, complessivamente pari a m, comprendono immobilizzazioni materiali per 336 m e immateriali per m. In quest ultima voce e ricompreso il valore dell avviamento derivante dalle aggregazioni aziendali che al ammonta a m contro i m dell esercizio precedente. Ai sensi dello IAS 36 tale posta è stata sottoposta ad impairment test il cui esito parzialmente negativo ha generato svalutazioni per 454 m. Le altre attività al comprendono attività fiscali per m e attività diverse per m. Le attività fiscali correnti sono pari a m, mentre le attività fiscali anticipate ammontano a 2.331m. I debiti, complessivamente pari a m, fanno registrare un decremento di m ( -32,4% rispetto al ). Tale variazione è costituita principalmente dalla riduzione dei debiti nei confronti degli istituti mandanti per il rimborso di rate e estinzioni per 869 m e dal decremento di debiti verso enti finanziari per m dovuto principalmente al pagamento delle rate in scadenza per l acquisto di finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio perfezionato a fine

21 Le altre passività, complessivamente pari a m ( m al ), accolgono i debiti di funzionamento tra i quali i debiti verso fornitori per 1.171m, i risconti passivi sui finanziamenti erogati pari a m, e infine il fondo svalutazione delle garanzie prestate con la clausola del non riscosso per riscosso per m. I fondi per rischi e oneri e TFR presentano un incremento del 28,2 % rispetto all esercizio precedente, principalmente per effetto dell accantonamento netto al fondo indennità suplettiva di clientela agenti pari a 40 m, per l accantonamento netto al fondo per spese legali 106 m, e per la rilevazione di un fondo rischi su crediti per sinistri ancora da liquidare da parte delle compagnie assicurative di 150 m. La riduzione del patrimonio netto del Gruppo, evidenziata dettagliatamente nel prospetto delle variazioni di patrimonio netto al è pari a 769 m. Le variazioni più significative comprendono la distribuzione straordinaria di dividendi della capogruppo Conafi per m avvenuta nell esercizio e l incremento per l utile netto di periodo pari a m. Il patrimonio netto di terzi è negativo per 269 m ed è formato da capitale sociale e riserve negative per 131 m e dalla perdita dell esercizio 2012 di 138 m. Come richiesto dai principi contabili internazionali, fra le riduzioni di patrimonio netto si considerano le azioni proprie in portafoglio, che alla data del 31 dicembre 2012 risultano pari a m. Per maggiori informazioni si rimanda alla parte dedicata all andamento del titolo in cui vengono dati aggiornamenti sul piano di buy back in corso di realizzazione. Per ulteriori informazioni sulla composizione o movimentazione delle voci di bilancio si rimanda alla Parte B: Informazioni sullo Stato Patrimoniale. Posizione finanziaria netta 31/12/12 Voci/Valori 31/12/12 31/12/11 Variazione% Disponibilità liquide 2 7 (71,4%) C/C di corrispondenza attivi (30,4%) Disponibilità liquide equivalenti ,0% Liquidità finanziaria (A) (3,3%) C/C di corrispondenza passivi (26) (22) 18,2% Liquidità finanziaria netta (B) (3,3%) Titoli detenuti per la negoziazione ,0% Finanziamenti in corso di accreditamento (54,5%) Debiti per estinzioni anticipate e rimborsi (2.329) (3. 198) (27,2%) Saldo Finanziario Corrente ( C ) , 2% Posizione Finanziaria Netta ( B + C ) (2,3%) Prospetto di raccordo fra il patrimonio netto e il risultato della capogruppo Conafi S.p.A con quelli consolidati al 31 dicembre 2012 importi in m Risultato di periodo Patrimonio netto Totale da bilancio individuale di Conafi S.p.A Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate con il metodo integrale Valore aggregato delle partecipazioni in società consolidate (14.613) Differenza di consolidamento Svalutazione di Differenza di consolidamento (455) (1.826) Risultati e patrimoni IFRS conseguiti dalle società consolidate integralmente (1.347) Altre rettifiche di consolidamento: a) Storno svalutazione partecipazioni infragruppo b) Svalutazione avviamento (502) c) Storno minusvalenze su partecipazioni infragruppo 21 e) Altre rettifiche e operazioni infragruppo 512 (509) Totale da bilancio consolidato gruppo Conafi S.p.A

22 Informativa di Settore: le Business Unit Introduzione Le informazioni relative ai settori di attività operativa del gruppo sono state predisposte nel rispetto del principio del management approach ossia individuando i segmenti operativi in cui l alta direzione struttura i propri report gestionali. I settori operativi sono stati inoltre identificati aggregando in un unico settore le attività che presentano caratteristiche simili sia con riferimento alla tipologia dei servizi venduti che alla classe di clientela. Secondo questa impostazione i risultati del Gruppo sono stati pertanto suddivisi e articolati in tre Business Unit : - RETAIL - CORPORATE - CAPITAL MANAGEMENT. A ciascun settore competono specifiche responsabilità di funzione. In particolare, la Divisione Retail, che rappresenta il core business del Gruppo, ha il compito di rispondere alle esigenze finanziarie delle famiglie mediante l erogazione e/o l intermediazione di finanziamenti con rimborso mediante Cessione del Quinto, e, piu in generale, il collocamento di prodotti finanziari rientranti nell ambito del credito al consumo. Al riguardo, il settore Retail comprende l aggregato dei risultati al delle società Conafi Spa, Alba Finanziaria Spa e Italifin Srl. La Divisione Corporate ha la mission di servire la clientela corporate sia attraverso l offerta di prodotti finanziari ( fideiussioni, leasing, factoring ecc), sia offendo alle imprese attività consulenziale di carattere finanziario ( finanza agevolata, straordinaria ecc). Il perimetro del settore Corporate include, al 31 dicembre 2012, l aggregato di tutte le altre società del gruppo Conafi. Il settore Capital Management, a differenza dei precedenti settori di attività a cui corrispondono di fatto l operato di specifiche società prodotto, rappresenta il centro di supporto finanziario che, attraverso l istituzione di una struttura interna dedicata alla funzione di Asset Management e nell ambito delle proprie scelte strategiche, ha come mission l ottimizzazione e l efficientamento della gestione delle disponibilità liquide risultanti eccedenti rispetto alle esigenze finanziarie sia di Conafi che delle società del gruppo. Data la concentrazione dell attività del Gruppo esclusivamente in ambito nazionale la presentazione dei risultati secondo i raggruppamenti geografici non e stata ritenuta significativa. I risultati per settore di attività sono stati rappresentati secondo gli schemi degli aggregati economici gia utilizzati nella presente Relazione sulla gestione consolidata. Nella tabella sottostante (TAB A), relativa all esercizio 2012, è stato riportato il contributo delle Divisioni al risultato del Gruppo tenendo in considerazione la ripartizione dei costi di Governance e di struttura fra le Business Unit mentre nel prospetto successivo (TAB B) sono sinteticamente esposti alcuni dati economici a confronto con lo stesso periodo dell esercizio precedente e maggiormente dettagliati nelle sezioni dedicate all analisi dei singoli settori di attività. I costi indiretti e di Governance (fra cui i compensi agli organi di controllo, consulenze societarie e organizzative ecc) sono stati attribuiti convenzionalmente alle Business Unit in proporzione all ammontare complessivo dei costi fissi diretti. I dati aggregati per settore sono stati presentati al netto dei rapporti infragruppo generatosi all interno dei settori stessi ma al lordo rapporti esterni ai diversi settori e tralasciando la ripartizione delle imposte fra le B.U ritenuta scarsamente significativa. Per quanto attiene alla suddivisione dei dati di stato patrimoniale fra le Business units con la riconciliazione dei dati stessi con il bilancio consolidato riteniamo non comporti un analisi significativa per due fattori. Il primo riguarda il fatto che, per tecnica contabile, la maggior parte dei crediti del settore Core non sono iscritti in bilancio ma fra le garanzie rilasciate e il secondo che il peso dell attivo del Core rappresenta da solo l 85% del totale aggregato. 22

23 TAB A: (valori espressi in migliaia di euro) CONTO ECONOMICO PER SETTORI AL Voci RETAIL CORPORATE CAPITAL ELISIONI CONSOLIDATO MANAGEMENT MARGINE DI INTERESSE (2) COMMISSIONI NETTE (113) Dividendi e proventi asssimilati Risultato netto dell'attività di negoziazione Utile/Perdita da cessione o riacquisto di attività finanziarie Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento attività finanziarie (1.307) (1.307) 110. Spese Amministrative (6.113) (1.791) (592) 75 (8.421) 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (124) (20) 0 0 (144) 130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (289) (378) 0 0 (667) 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (252) (252) 160. Altri oneri e proventi di gestione 158 (413) 0 (75) (330) RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA (2.092) TAB. B: Confronto dei risultati per settore di attività con l esercizio precedente RETAIL CORPORATE CAPITAL MANAGEMENT Altro/elisioni Totale Margine interessi Anno (2) Anno Commissioni nette Anno (113) Anno (143) Dividendi e proventi assimilati Anno Anno 2011 Risultato netto dell attività di negoziazione Anno Anno 2011 Oneri operativi e rettifiche di valore Anno 2012 (7.918) (2.602) (592) (11.112) Anno 2011 (11.516) (3.443) (67) 143 (14.883) Risultato della gestione operative Anno (2.092) Anno 2011 (1.689) (2.741) 689 (3.741) N dipendenti medi Anno Anno ,5 138,5 23

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