DAL BANDO WELFARE AZIENDALE E INTERAZIENDALE ALLO SVILUPPO DI RETI TERRITORIALI. Dott. Piergiorgio Guizzi C.C.I.A.A. di Brescia, 08 ottobre 2013
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1 DAL BANDO WELFARE AZIENDALE E INTERAZIENDALE ALLO SVILUPPO DI RETI TERRITORIALI Dott. Piergiorgio Guizzi C.C.I.A.A. di Brescia, 08 ottobre 2013
2 RETI TERRITORIALI OBIETTIVO Attivazione di reti territoriali tra enti del territorio, aziende e parti sociali per promuovere interventi e servizi innovativi in risposta alle esigenze di conciliazione tra vita professionale e vita familiare delle lavoratrici e dei lavoratori
3 RETI TERRITORIALI OBIETTIVO BENEFICI SOLO PER I DIPENDENTI LAVORATORI? E PER LE AZIENDE? Individuare i benefici che può ricevere l organizzazione e le persone coinvolte
4 OBIETTIVO I dispositivi di welfare aziendale producono un aumento del benessere (personale, familiare e lavorativo) del dipendente, ma anche il miglioramento del clima lavorativo, della fidelizzazione del personale, della qualità prodotto/servizio, ma anche l abbassamento dei tassi di turnover e di assenteismo.
5 Perché parlare di organizzazione del lavoro? - Parlare di sviluppo e di crescita implica promuovere azioni trasversali nell area del capitale umano, del lavoro e delle imprese. L innovazione che conduce alla ripresa non nasce solo dall investimento scientifico e tecnologico, ma anche e necessariamente dall investimento sul capitale umano. - Migliorare la condizione lavorativa dei propri collaboratori, in termini di qualità, permette lo sviluppo dell adattabilità e per questo occorre adottare modelli organizzativi flessibili. - La promozione della flessibilità organizzativa, in una azione di reciprocità, si traduce per i lavoratori e le lavoratrici in maggiore e miglior armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro, consentendo allo stesso tempo alle aziende di essere maggiormente produttive.
6 RETI TERRITORIALI: QUALI OBIETTIVI? 1) Mettere in filiera le varie realtà che stanno realizzando progetti di welfare; 2) Attraverso i soggetti capofila estendere il coinvolgimento delle imprese interessate a percorsi di conciliazione e di welfare; 3) Creare le condizioni perché le azioni non si concludano con l esaurimento delle risorse garantite dai vari bandi.
7 RETI TERRITORIALI: QUALI OBIETTIVI? 4) Costituire un gruppo di lavoro in ASL per sviluppare interventi sul territorio, anche con il coinvolgimento dei PdZ e dei comuni, promuovendo azioni non solo per i dipendenti delle imprese ma anche per i cittadini; 5) Coinvolgere imprese, terzo settore e comuni che unendo le risorse disponibili per sviluppare progetti che non hanno avuto accesso al bando welfare regionale.
8 Dgr 4221 del 25/10/2012 «MISURE A SOSTEGNO DEL WELFARE AZIENDALE ED INTERAZIENDALE E DELLA CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO IN LOMBARDIA»
9 UN BANDO INTEGRATO: DUE FOCUS Focus impresa: sostegno alle iniziative di welfare aziendale e interaziendale previste all interno di accordi di secondo livello Focus persona: sostegno alla conciliazione famiglia lavoro dei genitori che rientrano al lavoro dopo il congedo per la nascita di un figlio
10 Esempi di Interventi ammissibili: 1. Interventi di flessibilità aziendale (flessibilità oraria in entrata e uscita e pausa pranzo; permessi e/o riduzione temporanea ore lavoro; telelavoro e/o altre modalità contrattuali flessibili job sharing, cowork,ecc.); 2. Servizi di cura per i figli (doposcuola e supporto studio; centri ricreativi per i figli dei dipendenti aperti nei periodi di chiusura delle scuole; soggiorni estivi e vacanze studio; sostegno per le rette di asili e scuole materne, baby sitter aziendale; sostegno all acquisto di libri scolastici; erogazione borse di studio per l università per i figli dei dipendenti; servizi e/o contributi aziendali per il sostegno al diritto allo studio dei figli dei dipendenti)
11 Esempi di Interventi ammissibili: 3. Servizi di accudimento e cura familiari con disabilità e/o non autosufficienti (sostegno all utilizzo dei servizi di cura e assistenza a domicilio; supporto ai care giver; servizi trasporto e/o accompagnamento); 4. Iniziative di supporto economico-finanziario e sociale (polizze assicurative, anche a sostegno dei familiari; previdenza integrativa; convenzioni per l acquisto di beni o servizi o per il trasporto dei figli dei dipendenti; contributi economici straordinari a fronte di eventi incidenti sulla capacità lavorativa a causa di gravi patologie invalidanti);
12 Esempi di Interventi ammissibili: 5. Iniziative di benessere dei dipendenti e di time saving (servizi di time saving quali il maggiordomo aziendale, distrigo pratiche, stireria,ecc; iniziative di prevenzione per il benessere e la salute; attività culturali, check up medici e prelievi in azienda; supporto di counseling per dipendenti e familiari; servizi o contributi per il sostegno del diritto allo studio per i dipendenti) 6. Iniziative per agevolare il rientro dei dipendenti dalla maternità, da congedi parentali o da lunghe assenze per malattia;
13 Esempi di Interventi ammissibili: 7. Iniziative per promuovere l utilizzo dei congedi parentali da parte dei padri; 8. Progetti di innovazione sociale (modelli organizzativi di semplificazione e facilitazione di accesso a servizi per il welfare; applicazione di modelli di investimento sociale innovativi, modelli di condivisione e apertura alla collettività di servizi pubblici)
14 Durata Progetto: 12 mesi Contributo richiedibile: - Max ,00 fino a 10 dipendenti - Max ,00 da 11 a 50 dipendenti o lavoratori destinatari - Max ,00 da 61 a 250 dipendenti; - Max ,00 oltre 250 dipendenti. Il contributo regionale può essere concesso fino a max 80% della spesa complessiva.
15 FOCUS PERSONA Dote conciliazione Servizi alla persona: COSA E La DOTE è l insieme di risorse in denaro e servizi riservato alla persona, utilizzabile presso gli operatori delle reti regionali, per la fruizione di uno o più servizi (per il lavoro, per la formazione, per la conciliazione, ecc.)
16 FOCUS PERSONA Dote conciliazione servizi alla persona: CONTENUTO Consiste in un rimborso per l utilizzo di uno o più dei seguenti SERVIZI: A) SERVIZI PER L INFANZIA (Asilo nido, Micronido, Centro prima infanzia, Nido Famiglia, Baby sitting, Baby Parking, Ludoteca, altri servizi per l infanzia) B) SERVIZI SOCIO EDUCATIVI ASSISTENZIALI AI MINORI DI 14 ANNI (accompagnamento dei figli a scuola, a visite mediche, servizi preposti nell ambito delle attività estive, nell ambito delle attività pre e post scuola, centri ricreativi ed educativi) C) ALTRI SERVIZI (servizi di assistenza domiciliare (esclusa ADI e SAD già a carico della spesa pubblica), centro di accoglienza diurni per anziani non autosufficienti e persone disabili, attività associative presso strutture autorizzate) La persona sceglie i servizi di cui usufruire dalla Filiera di Conciliazione INDIPENDENTEMENTE dal proprio territorio di residenza/domicilio.
17 FOCUS PERSONA Dote conciliazione: TARGET (1) A) In via prioritaria, in attuazione della l.r. 7/2012 art. 6, i genitori dipendenti di: - MPMI che abbiano avviato azioni per l introduzione di misure di welfare, diverse dalla facilitazione dell accesso ai servizi di cura tramite un sostegno economico (quale ad esempio rimborso/ dote/ voucher); - grandi Imprese che abbiano avviato azioni per l introduzione di misure di welfare, diverse dalla facilitazione dell accesso ai servizi di cura tramite un sostegno economico, in aggregazione con le MPMI; - grande Distribuzione che abbia avviato azioni per l introduzione di misure di welfare, diverse dalla facilitazione dell accesso ai servizi di cura tramite un sostegno economico, per almeno tre filiali in Lombardia;
18 FOCUS PERSONA Dote conciliazione: TARGET (2) B) Sono altresì ammissibili: -I dipendenti delle suddette imprese dove non ci sia previsione di cui all art. 6 l.r. 7/2012 -> che rientrano al lavoro da un congedo effettivo e continuativo di maternità/parentale della durata minima di un mese e che fanno richiesta di dote entro il terzo anno di vita del figlio e non oltre due mesi dal rientro al lavoro. -libere professioniste iscritte agli albi o iscritte alla gestione separata che fanno richiesta di dote entro il terzo anno di vita del figlio e non oltre due mesi dal rientro al lavoro -> residenti o domiciliati in Lombardia Sono altresì ammissibili tutti i casi equiparati, per diritti ed indennità, al congedo di maternità/parentale, come previsto dalla Legge 8 Marzo 2000, n. 53 Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi della città.
19 FOCUS PERSONA Dote conciliazione Servizi alla persona: VALORE Valore massimo mensile max 200 /mese Durata massima della Dote è pari a 8 mesi fruibili nell arco di 12 mesi VALORE MASSIMO DELLA DOTE 200 X 8 mesi = Il valore della Dote è indipendente dal numero di figli in quanto la titolarità è del genitore che ne fa richiesta. Ciascun genitore ha diritto ad una sola dote per tutta la durata dell avviso. No cumulabilità con contributi a valere sugli stessi servizi. Termine ultimo per richiedere la Dote: (salvo esaurimento risorse) Termine ultimo per fruire dei servizi: Non vale la retroattività dei servizi.
20 FOCUS PERSONA Dote conciliazione: RISORSE Euro ,00. Ciascun territorio, come da Piano di riparto ex. DGR 4221/2012, ha la seguente disponibilità finanziaria Ambito territoriale Importo assegnato A.S.L. DELLA PROVINCIA DI BERGAMO ,44 A.S.L. DELLA PROVINCIA DI BRESCIA ,85 A.S.L. DELLA PROVINCIA DI COMO ,52 A.S.L. DELLA PROVINCIA DI CREMONA ,65 A.S.L. DELLA PROVINCIA DI LECCO ,34 A.S.L. DELLA PROVINCIA DI LODI ,04 A.S.L. DELLA PROVINCIA DI MANTOVA ,30 A.S.L. DI MILANO ,10 A.S.L. DELLA PROVINCIA DI MILANO ,62 A.S.L. DELLA PROVINCIA DI MILANO ,20 A.S.L DELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA ,03 A.S.L. DELLA PROVINCIA DI PAVIA ,60 A.S.L. DELLA PROVINCIA DI SONDRIO ,77 A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE ,79 A.S.L. DI VALLECAMONICA-SEBINO ,75
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