COS E LA DESERTIFICAZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COS E LA DESERTIFICAZIONE"

Transcript

1 DESERTIFICAZIONE 1

2 COS E LA DESERTIFICAZIONE Quando si parla di desertificazione non ci si riferisce alla espansione naturale dei deserti ("desertizzazione"), ma a quei processi sociali ed economici attraverso i quali le risorse naturali e il potenziale vitale dei terreni vengono degradati per le pratiche (agricole, ma non solo) insostenibili, per la pressione demografica, per la cattiva gestione del territorio da parte dell'uomo. Ad aggravare questi processi si sovrappongono ovviamente gli eventi naturali (cambiamenti climatici, erosione idrica o eolica, salinizzazione dei terreni), che sono sempre più catastrofici a causa degli interventi dell'uomo sui delicati equilibri dell'ambiente. La desertificazione non può essere identificata come un singolo processo, così facendo si sottovalutano le singole componenti e dinamiche che la caratterizzano, rendendo difficile l identificazione dei problemi che necessitano di soluzioni immediate. 2

3 DEFINIZIONI La desertificazione è la degradazione della terra in aree aride e semi-aride, risultante da vari fattori, tra i quali le variazioni climatiche e le attività umane. (ONU 1990) La desertificazione è un ampia espressione dei processi sociali, economici, naturali e indotti che distruggono l equilibrio naturale del suolo, della vegetazione, dell acqua e dell aria, in zone soggette ad aridità edafica (del suolo) e/o climatica. Attività prolungate di deterioramento portano alla diminuzione, o alla distruzione, del potenziale biologico della terra, al deterioramento delle condizioni di vita e ad un espansione delle zone deserte. (FAO) 3

4 ALCUNI DATI SUL FENOMENO il 39% circa della superficie terrestre è affetta da desertificazione; 250 milioni di persone sono direttamente a contatto con la degradazione della terra nelle regioni aride; più di 100 Paesi nel mondo sono interessati dal fenomeno; la perdita di reddito imputabile alla desertificazione è circa di 45 miliardi di dollari ( miliardi di lire) ogni anno; il 70% dei terreni aridi utilizzati agricoltura sono già degradati; la desertificazione impoverisce le possibilità di produzione alimentare: ogni anno 12 milioni di ettari vengono persi; la desertificazione impoverisce la biodiversità. 4

5 SITUAZIONE MONDIALE Gran parte delle regioni che rischiano di tramutarsi in terre aride si trovano in prossimità delle cinque principali aree desertiche mondiali: il Deserto di Sonora nel Messico nord-occidentale e la sua continuazione nella parte sud-occidentale degli Stati Uniti; il Deserto di Atacama, una sottile striscia costiera in Sud America tra le Ande e l'oceano Pacifico; una larga area desertica che dall'oceano Atlantico corre verso oriente in direzione della Cina e che comprende il Deserto del Sahara, Il Deserto Arabico, i deserti dell'iran e dell'ex-unione Sovietica, il Gran Deserto Indiano (Thar) nel Rajasthan ed infine i deserti del Takla-makan e del Gobi, che si trovano rispettivamente in Cina ed in Mongolia; il Deserto del Kalahari in Sud Africa; Gran parte dell'australia. 5

6 Situazione nel Mondo 6

7 SITUAZIONE ITALIANA Le zone italiane più interessate dal processo di desertificazione sono soprattutto le isole, grandi e piccole, e le coste del Sud: la Sicilia e la Sardegna, le isole Pelage (Lampedusa, Linosa e Lampione), Pantelleria, le Egadi, Ustica e parte delle coste di Puglia, Calabria e Basilicata per un totale di 5 regioni, 13 province per chilometri quadrati di territorio pari al 5,35% dell' Italia. La regione dove più alto è il rischio di terre ''aride e desolate'' e' la Sicilia con il 36,6% del suo territorio sensibile alla desertificazione e 5 province (Siracusa, Enna, Ragusa, Trapani e Agrigento). Seguono la Puglia con il 18,9% del territorio ed anche una zona non costiera (l' interno del Gargano); la Sardegna con il 10,8%. 7

8 Situazione in Italia Il territorio nazionale è stato classificato in: Aree non sensibili (AZZURRO) Aree poco sensibili (GIALLO) Aree mediamente sensibili (ARANCIO) Aree molto sensibili (ROSSO) 8

9 CAUSE DELLA DESERTIFICAZIONE La desertificazione può essere considerata come un processo naturale il cui sviluppo viene intensificato e accelerato da un insieme di fattori causali naturali, accompagnati e rinforzati da fattori causali di origine antropica. I principali processi coinvolti nella desertificazione sono: Degradazione della vegetazione originaria; erosione del suolo; inondazioni e salificazione del suolo; compattazione del suolo indotta dall intenso pascolo di bestiame e dall uso di macchinari pesanti. 9

10 DEGRADO DELLA VEGETAZIONE ORIGINARIA In condizioni naturali, la copertura della vegetazione può variare da scarsa o inesistente, in zone desertiche, a densa e folta nelle aree umide e semi-desertiche. Una volta eliminata la vegetazione originaria, il processo di ripristino è molto lento (deve attraversare degli stadi successionali in cui diversi tipi di vegetazione si alternano, fino all instaurarsi della specie più adatta all ambiente - climax) e dipende dai semi presenti nel suolo e dai livelli di aridità del suolo stesso. Quando le condizioni di umidità diventano inferiori alla norma e l insieme dei nutrienti del suolo si impoverisce e si riduce, la vegetazione naturale perde la possibilità di svilupparsi e lascia il posto a specie adatte a situazioni di aridità e siccità sempre maggiori. 10

11 EROSIONE DEL SUOLO L erosione è un processo complesso influenzato da numerosi fattori quali il clima, il tipo di suoli, le forme del paesaggio, l idrologia, la vegetazione e le colture, nonché i sistemi di lavorazione e di coltivazione. Tali fattori sono tra loro correlati ed in grado di determinare, in differente misura, l entità del processo erosivo e le sue variazioni nello spazio e nel tempo. L erosione può essere naturale o accelerata a causa dell attività antropica (insediamenti, deforestazione, ). Il degrado della vegetazione originaria crea condizioni in cui, in assenza di barriere naturali, violente precipitazioni e venti persistenti impoveriscono il suolo trascinandone via gli strati superficiali ricchi di humus. L erosione eolica modella le rocce e forma cumuli di minerali, mentre l erosione idrica modifica drasticamente il terreno, creando dei solchi profondi attraverso i quali vengono trascinati via i nutrienti del terreno. 11

12 SALIFICAZIONE E INONDAZIONE I processi di inondazione e salificazione sono tra loro collegati, in quanto gli eventi di inondazione spesso causano la salificazione del suolo. La salificazione può essere causata anche da un irrigazione con acque non sufficientemente desalificate su terreni poco permeabili o irrigando con quantità d acqua troppo basse per mantenere la salinità a livelli minimi. La salificazione è un processo molto più dannoso per i suoli coltivabili di quanto non lo sia l inondazione. Nei terreni coltivati, le falde acquifere che si trovano a 50 cm dalla superficie sono coinvolte in processi di modificazione dei contenuti minerali, mentre in presenza di salificazione, le acque che si trovano anche a profondità di alcuni metri dalla superficie possono subire gli effetti delle pratiche di coltivazione, modificando l equilibrio dei nutrienti del suolo, che ne risultano impoveriti. 12

13 COMPATTAZIONE DEL SUOLO I suoli delle regioni aride sono particolarmente soggetti alla compattazione poiché sono naturalmente poveri di materiale organico, non sono sottoposti a gelate severe e successivo disgelo, e sono spesso aridi fin negli strati più profondi. Tutte queste condizioni favoriscono la compattazione del terreno, processo che viene accelerato dalla presenza costante di mezzi pesanti e da alte densità di animali di grande taglia per periodi prolungati, nonché dalla pioggia battente intensa per periodi relativamente brevi. La pressione esercitata dagli zoccoli del bestiame e dai trattori compatta il suolo per uno spessore di circa 30 cm in profondità, mentre il movimento delle zolle mediante dissodamento del terreno compatta il suolo negli strati più profondi, al di sotto del livello di affondamento delle lame degli aratri. Questo fenomeno contribuisce alla degradazione del terreno e indirettamente alla desertificazione. 13

14 Schema delle interazioni tra i diversi fattori che contribuiscono alla desertificazione dei suoli. I processi di maggior rilievo sono la riduzione della vegetazione e il deterioramento del suolo, che possono essere il risultato di azioni umane (Ciclo di retroazione sociale) o di fenomeni naturali (Ciclo di retroazione biofisico). Le cause della riduzione della vegetazione e della degradazione del suolo possono essere naturali (in presenza di anni particolarmente aridi), o derivare dalle attività umane. Il ciclo sociale implica un processo di emarginazione per aumento della povertà e un accrescimento della pressione esercitata da popolazioni locali su suoli già degradati. Il ciclo biofisico comprende effetti di aumento della temperatura atmosferica in superficie e la diminuzione della traspirazione, entrambi dovuti alla mancanza di vegetazione. L assenza di vegetazione rende il suolo non protetto dalla perdita di radiazioni, così umidità e microventilazione vengono a mancare, causando lo stazionamento delle masse d aria, che a sua volta impedisce la formazione di cumuli nuvolosi a diversa temperatura, e quindi il verificarsi di precipitazioni piovose. 14

15 Aumento popolazione in aree rurali Emarginazione sociale Sovrappascolo/ raccolta di legname Ciclo di retroazione sociale Diminuzione del suolo produttivo Aridità Attività umana RIDUZIONE DELLA VEGETAZIONE e DEGRADAZIONE DEL SUOLO Aumento dell effetto albedo Riduzione delle precipitazioni Ciclo di retroazione biofisico Perdita di radiazioni Riduzione della traspirazione Stazionamento di masse d aria 15

16 CAUSE ED EFFETTI I diversi processi legati alla desertificazione hanno luogo in tempi e luoghi diversi, secondo come viene utilizzata l area in fase di desertificazione. L uso del suolo determina quali processi vengono innescati e l intensità delle attività svolte ne determina la velocità di sviluppo. Tre principali tipi di uso del suolo possono essere identificati nelle regioni aride: il pascolo; l agricoltura di tipo arido; l agricoltura con sistemi di irrigazione. Altre attività quali l estrazione di minerali, il turismo e lo sviluppo urbano hanno un impatto meno forte, ma non meno rilevante. 16

17 IL PASCOLO Il processo di desertificazione delle terre aride adibite a pascolo attraversa tre fasi: 1. le specie vegetali di tipo erbaceo perenne vengono sostituite da specie annuali e da arbusti legnosi; 2. la vegetazione di ogni tipo si riduce, lasciando il suolo senza protezione dalle forze erosive eoliche, idriche e di compattazione; 3. la compattazione del suolo, provocata dal transito intenso di bestiame che impedisce la crescita di vegetazione, porta ad un aumento dell erosione eolica e dilavamento. Le attività, ed il loro effetti, associate alla pastorizia, sono il sovrappascolo, il disboscamento, il fuoco. 17

18 Il sovrappascolo È il fenomeno che più comunemente determina la desertificazione nelle zone aride: il bestiame domestico esercita una pressione eccessiva sulla vegetazione originaria, distruggendola e favorendo la crescita di specie meno adatte al pascolo, specie legnose e velenose, che non sono più in competizione con le specie di cui si ciba il bestiame. Il risultato è una generale distruzione della vegetazione e l esposizione del suolo a processi di erosione che formano profondi canali che non permettono l infiltrazione nel suolo all acqua piovana, bensì il solo scorrimento in superficie. L esercizio di queste forze crea un processo di desertificazione irreversibile, poiché il ripristino delle condizioni naturali diventa proibitivamente costoso e difficile da realizzare. Il nomadismo pastorale è una delle attività che più si adatta agli ambienti aridi, poiché il movimento delle mandrie fornisce ai pascoli un periodo di riposo, in cui la vegetazione originale viene ripristinata e il suolo non è sottoposto a continue pressioni meccaniche. Negli ultimi decenni, la creazione di servizi veterinari localizzati e la perforazione di pozzi ha permesso l acquisizione di abitudini sedentarie di popolazioni in precedenza nomadi, creando uno squilibrio dell ecosistema naturale ed accelerando il processo di desertificazione. 18

19 Il disboscamento Una delle attività legate al pastoralismo è il disboscamento, per la produzione di legname, destinato a molteplici usi. Con l acquisizione di abitudini sedentarie aumenta la necessità di costruire abitazioni permanenti, spesso in legno. Inoltre, il movimento delle mandrie ha bisogno di essere regolamentato e circoscritto da recinzioni in legno. In aree isolate dove l elettricità non esiste, il legname è la principale ed unica fonte di energia per illuminare, cucinare e riscaldare. In condizioni di sedentarietà, la popolazione cresce e la richiesta di legname aumenta. Il fuoco Benché il fuoco abbia cause naturali nei climi aridi e possa anche avere effetti positivi sulla vegetazione, esso è spesso usato dall uomo nelle pratiche di pastorizia per pulire il terreno da piante non utili all allevamento del bestiame. Le dimensioni degli effetti del fuoco dipende dal momento dell anno in cui il fuoco è applicato, dalla sua intensità ed estensione, e da come il suolo viene gestito dopo il suo passaggio. Se applicato al momento sbagliato, esso facilita l erosione dei suoli, privandoli della protezione contro venti e piogge. 19

20 L AGRICOLTURA DI TIPO ARIDO L effetto delle pratiche agricole in zone aride è immediato: la distruzione della vegetazione originaria, che viene sostituita da coltivazioni finalizzate alla dieta alimentare dell uomo. Il suolo viene ricoperto di vegetazione solo durante periodi limitati dell anno, per rimanere scoperto durante i mesi in cui viene esposto alle piogge e ai venti. Il risultato è un suolo fortemente eroso. Se vengono usati mezzi meccanici, inoltre, il suolo viene compresso, moltiplicando le attività erosive. Gli effetti di tale uso del suolo sono: Erosione; Infiltrazioni saline; Compattazione del suolo. 20

21 L erosione Quando vengono avviate attività agricole su suoli aridi, gli strati superficiali vengono esposti a fenomeni di erosione indotti dall azione del vento e dell acqua. Con il susseguirsi delle stagioni agricole (semina, crescita e raccolta), gli strati superiori del suolo vengono continuamente eliminati, distruggendo anche le particelle organiche contenuti in essi. Gli effetti subiti sono quelli di una continua riduzione della produzione agricola, causata da una progressiva scomparsa di ogni sostanza nutritiva. Negli stadi di erosione avanzati, si avrà la formazione di solchi, canali e dune sabbiose. I venti possono a volte essere talmente violenti da provocare danni irreversibili alle foglie, per abrasione o per otturazione degli stomi3. Nel secondo caso, le tempeste di sabbia risultano particolarmente dannose. 21

22 Le infiltrazioni saline La salificazione dei suoli per infiltrazioni saline è un problema molto diffuso nelle zone aride dell Australia centrale e degli Stati Uniti. È un processo legato al fatto che la vegetazione originaria, dotata di radici profonde, viene sostituita da specie con radici poco sviluppate, che traspirano meno acqua, creando suoli particolarmente salati negli strati più profondi. In coltivi che sorgono su pendii, la percolazione di acqua nel suolo fino agli strati profondi provoca lo scioglimento delle sostanze ioniche nell acqua, che penetra in profondità, portando i sali a valle ed estendendo il raggio d azione del processo di salificazione. La compattazione del suolo Il suolo di aree intensamente coltivate viene compattato negli strati superficiali in seguito alla perdita di nutrienti organici e in seguito all esposizione alla forza meccanica esercitata dalla pioggia. Negli strati più profondi, la compattazione viene provocata dall uso di macchinari pesanti e da arature effettuate sempre alla stessa profondità. L essiccamento superficiale del suolo (che spesso crea una crosta di terreno molto arido in superficie) rende difficile la germinazione dei semi rimasti in forma quiescente, facilita l erosione da parte del vento e dell acqua e impedisce la penetrazione dell acqua negli strati più profondi del suolo. 22

23 L AGRICOLTURA CON SISTEMI D IRRIGAZIONE Gli eventi di salificazione e inondazione sono associati all irrigazione. Mentre l inondazione può danneggiare i raccolti e diminuirne la produzione, la salificazione, che di solito accompagna gli eventi di inondazione, pone seriamente in pericolo la fertilità del suolo. La salificazione è provocata da un elevato tasso di evaporazione superficiale e dall innalzamento delle falde acquifere che portano con sé i sali in esse dissolti, provocando l accumulo dei sali in superficie in quantità nocive per la sopravvivenza delle componenti organiche del suolo. Le attività umane legate alla pratica di irrigazione e i loro effetti sono: Inondazioni; Salificazione; Compattazione del suolo. 23

24 Le inondazioni Le inondazioni riducono la produzione del raccolto perché diminuiscono l aerazione del suolo. Per la maggior parte delle piante coltivate, il livello di profondità a cui si incontra l acqua costituisce il limite di crescita delle radici. Le radici non sopravvivono in suoli non aerati, se non hanno sviluppato meccanismi di adattamento. Le inondazioni portano al sollevamento delle falde acquifere sottostanti, impedendo lo sviluppo delle radici delle piante coltivate, e alla salificazione della superficie del suolo per eccessiva evaporazione superficiale. La salificazione La desertificazione provocata dalla salificazione è il risultato dell accumulo di sali solubili nel suolo a livelli non tollerabili per le piante. I sali accumulati possono trovarsi in superficie, formando delle incrostazioni, oppure negli strati più profondi. I processi di percolazione trasportano i sali in profondità, mentre l evaporazione superficiale li trasporta negli strati superiori. Specie vegetali diverse hanno livelli di tolleranza al sale che variano secondo le loro caratteristiche biologiche specifiche. 24

25 PREVENZIONE Per fermare il processo di continua degradazione del suolo, si dovrebbero adottate efficaci misure di prevenzione in tutte le zone aride della terra e, stabilendo delle priorità, intervenire nelle zone meno degradate, in quanto meno costosi e con maggiori probabilità di riuscita risulteranno gli interventi di recupero. Le attività finalizzate a combattere la desertificazione devono essere di lunga durata temporale e di ampio respiro, cioè parte di ampi programmi di sviluppo delle comunità locali. L ostacolo maggiore a cui si deve far fronte nei programmi anti-desertificazione è quello non trascurabile della crescita della popolazione umana. Inevitabilmente, l aumento del numero di persone sulla terra comporta, come si è visto, l avvio di processi di degrado dell ambiente (sovrappascolo, coltivazione di aree semi-aride, ). 25

26 Un programma teso a combattere la desertificazione dovrebbe avere le seguenti quattro componenti: 1. L impegno delle autorità governative locali, per lo sviluppo di una politica e ambientale tesa a regolamentare lo sfruttamento delle risorse naturali; 2. La concentrazione degli sforzi sulle aree ancora in grado di essere recuperate, in cui il processo di desertificazione non ha completamente distrutto riducendole a veri e propri deserti. Le attività intraprese in aree completamente desertiche hanno, infatti, scarse probabilità di ottenere risultati soddisfacenti, anche a fronte di investimenti ingenti e prolungati; 3. Lo sviluppo di industrie e di manifatture su piccola scala. Gli artigiani sono le persone più adatte alla partecipazione nei programmi di sviluppo: hanno la capacità di fornire strumenti che possono facilmente sostituire sofisticate macchine usate nei paesi più ricchi; 4. A livello sociale, un miglioramento delle condizioni economiche e la riqualificazione dell educazione primaria, elementi indispensabili alla formazione professionalità da spendere nel settore della lotta alla desertificazione. 26

27 PROGETTI PER LA LOTTA ALLA DESERTIFICAZIONE Gestione integrata delle risorse e controllo della desertificazione in Sudan: Questo progetto quinquennale è stato sviluppato da organizzazioni internazionali quale la FAO e le Nazioni Unite, dal 1992 al La zona interessata è El Odaya, in Sudan. Il progetto, incentrato su una grossa componente di educazione ambientale, mirava ad istituire una commissione locale che regolasse e controllasse l uso delle risorse, dopo aver coinvolto la popolazione locale a un intensa attività di recupero del suolo mediante rimboschimenti, recinzioni e la costruzione di serbatoi per la raccolta dell acqua. Progetto di consolidamento delle dune costiere in Mauritania: Questo progetto, finanziato dalla Banca Mondiale, si è sviluppato in tre fasi, tra il 1983 e il 1998, ed ha avuto un esito positivo nella stabilizzazione delle dune mobili lungo una parte della costa della Mauritania, in Africa occidentale. Il progetto ha permesso il rimboschimento della zona con la piantagione di circa alberi, che ha portato alla stabilizzazione delle dune 27

28 LOTTA ALLA DESERTIFICAZIONE IN ITALIA La Comunità Europea ha stabilito un programma di lotta alla desertificazione per arrestare il processo di degradazione dei suoli in alcune regioni dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Il programma MEDALUS (MEditerranean Desertification And Land USe) è stato avviato nel 1991, esso comprende: 1. studi climatologici; 2. osservazioni sul campo; 3. sviluppo di modelli matematici che simulano i processi di desertificazione; 4. valutazione dell impatto di fattori climatici, sociali ed economici sul territorio; 5. sviluppo di tecniche di monitoraggio su vasta scala, mediante l utilizzo di immagini prodotte da sensori a bordo dei satelliti. Sono stati selezionati due casi di studio particolari: Metodi di agricoltura avanzata contro la desertificazione in Israele; Protezione di aree degradate in Sardegna. 28

Desertificazione: situazione attuale nelle maggiori aree del globo

Desertificazione: situazione attuale nelle maggiori aree del globo Desertificazione: situazione attuale nelle maggiori aree del globo Situazione mondiale Cause antropiche di degrado del suolo Estensione (milioni di ha) % sul totale Deforestazione Allevamento intensivo

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE AD USO INDUSTRIALE per la produzione di ENERGIA IDROELETTRICA nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE attraverso lo sfruttamento

Dettagli

Le correnti e le maree. Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze. Prof. Neri Rolando

Le correnti e le maree. Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze. Prof. Neri Rolando 1 Le correnti e le maree Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze Prof. Neri Rolando Le correnti marine Le correnti marine sono spostamenti orizzontali di ingenti masse di acqua che seguono direzioni

Dettagli

EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITÀ E SULL AGROECOSISTEMA BOSCHI-BRIANTI-MELEGA CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITA Molti studi affermano che i cambiamenti climatici

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Tecnologie di Chimica Applicata LA CORROSIONE Nei terreni

Dettagli

GLI AMBIENTI L Antartide L Antartide è un continente, sepolto sotto una calotta di ghiaccio Dai suoi bordi si staccano degli iceberg Dalla calotta di ghiaccio emergono cime di montagne fra cui un grande

Dettagli

Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto

Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto L'acqua inquinata Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto il suolo (falde acquifere). Va tenuto

Dettagli

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Tra il 1990 e il 2008 le importazioni ed i consumi dell Europa hanno contribuito alla deforestazione di 9 milioni di ettari (una superficie

Dettagli

Base di lavoro. Idea principale

Base di lavoro. Idea principale Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi

Dettagli

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI.

STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI. SCUOLA 21 classe 2^ OPA STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI. Tra i maggiori detentori di risorse minerarie figurano i quattro più vasti paesi del mondo: Russia

Dettagli

Quale futuro per i servizi di consulenza a supporto delle aziende agricole

Quale futuro per i servizi di consulenza a supporto delle aziende agricole Quale futuro per i servizi di consulenza a supporto delle aziende agricole Consiglio dell'ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Alberto Giuliani Coordinatore dipartimento Sviluppo Rurale

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ...

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ... VOLUME 1 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE ACQUE INTERNE 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: valle... ghiacciaio... vulcano... cratere...

Dettagli

LEGNO IMPREGNATO IN AUTOCLAVE

LEGNO IMPREGNATO IN AUTOCLAVE Il brico dalle mille idee... LEGNO IMPREGNATO IN AUTOCLAVE Il legno all esterno e l impregnazione in autoclave 2 Il deterioramento del legno all esterno I manufatti in legno esposti all'esterno sono sottoposti

Dettagli

Decentramento e federalismo

Decentramento e federalismo Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;

Dettagli

ELIMINARE LA FAME E LA POVERTÀ

ELIMINARE LA FAME E LA POVERTÀ Secondo le Nazioni Unite, circa 25 mila persone muoiono di fame tutti i giorni, soprattutto bambini e anziani. Per ELIMINARE LA FAME E LA POVERTÀ, è prioritario affrontare la questione della terra, del

Dettagli

AGRICOLTURA DI PIANTAGIONE

AGRICOLTURA DI PIANTAGIONE AGRICOLTURA DI PIANTAGIONE Agricoltura di piantagione : basata sulla monocoltura di piante tropicali caffè, cacao, tè, cocco banane. Dipendenza dei paesi poveri dai ricchi. Spesso i lavoratori vengono

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

Tecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014

Tecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014 Tecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014 Gli interventi di ripristino vegetazionale rappresentano la fase conclusiva dei lavori

Dettagli

Unità di Apprendimento ideata da Sabrina Ercolani nell'ambito dell'attività per l'integrazione.

Unità di Apprendimento ideata da Sabrina Ercolani nell'ambito dell'attività per l'integrazione. Unità di Apprendimento ideata da Sabrina Ercolani nell'ambito dell'attività per l'integrazione. Destinatario: alunno con deficit cognitivo di grado lieve e sindrome ipercinetica da danno cerebrale lieve

Dettagli

Associazione Umanitaria Terra del Terzo Mondo ONLUS RIFORESTAZIONE A GASSA CHARE ETIOPIA

Associazione Umanitaria Terra del Terzo Mondo ONLUS RIFORESTAZIONE A GASSA CHARE ETIOPIA Associazione Umanitaria Terra del Terzo Mondo ONLUS RIFORESTAZIONE A GASSA CHARE ETIOPIA LA POVERTÀ CONDUCE DIRETTAMENTE AL DEGRADO AMBIENTALE, PERCHÉ I POVERI NON PENSANO AL FUTURO E TAGLIERANNO ANCHE

Dettagli

INTEGRAZIONE PROGETTO AGRICOLTURA PER LA VITA (sistema di irrigazione)

INTEGRAZIONE PROGETTO AGRICOLTURA PER LA VITA (sistema di irrigazione) INTEGRAZIONE PROGETTO AGRICOLTURA PER LA VITA (sistema di irrigazione) PAESE D INTERVENTO: LOCALITA (villaggio - città): Zona/Regione: TOGO Agoenyivè Distretto Agoè- Lomè DURATA DEL PROGETTO DATA INIZIO

Dettagli

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti L EUROPA E LE RISORSE AMBIENTALI, ENERGETICHE E ALIMENTARI BOLOGNA, 16 MARZO 2015 LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA Silva Marzetti Scuola di Economia, Management e Statistica Università

Dettagli

Acqua: bene comune dell umanità

Acqua: bene comune dell umanità Acqua: bene comune dell umanità Carenza d acqua Quante persone colpisce? Nel mondo 1.680 milioni di persone non hanno accesso all acqua potabile. Con l attuale crescita dei modelli di consumo, nel 2.020

Dettagli

La globalizzazione e l economia

La globalizzazione e l economia La globalizzazione e l economia La globalizzazione Oggi nel mondo sono scomparse sia le distanze fisiche sia le distanze culturali. La cultura è diventata di massa: ovunque nel mondo abbiamo stili di vita

Dettagli

Perché sprecare se...

Perché sprecare se... Perché sprecare se... Emergenza acqua Dal ciclo dell'acqua dipendono sia le condizioni climatiche e ambientali, sia i processi di fotosintesi e respirazione, che rendono possibile la vita sul nostro pianeta.

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

-La crisi della diversità

-La crisi della diversità -La crisi della diversità La diversità culturale e la diversità biologica sono legati strettamente. Ovunque le comunità locali hanno sviluppato il proprio sapere, hanno trovato il modo di ricavare i mezzi

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

biologica era al culmine. Oggi, man mano che la popolazione umana si accresce aumentano gli p

biologica era al culmine. Oggi, man mano che la popolazione umana si accresce aumentano gli p La specie umana è comparsa sulla Terra nel momento in cui la diversità biologica era al culmine. Oggi, man mano che la popolazione umana si accresce aumentano gli p effetti distruttivi nei confronti delle

Dettagli

Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti

Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti Cos è la biodiversità? Il termine biodiversità è stato coniato nel 1988 dall'entomologo americano Edward

Dettagli

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Nel passato sono stati molti e forse troppi i soggetti che hanno promosso un educazione

Dettagli

BOSCHI E BIODIVERSITÀ. Rete Natura 2000

BOSCHI E BIODIVERSITÀ. Rete Natura 2000 BOSCHI E BIODIVERSITÀ Introduzione I boschi sono un patrimonio di tutti. Li vediamo, li attraversiamo, li ammiriamo e li utilizziamo. Ma vanno anche tutelati: sono ecosistemi complessi dove molte forme

Dettagli

Laboratorio UniMondo - Simone Zocca

Laboratorio UniMondo - Simone Zocca Laboratorio UniMondo - Simone Zocca Classe 1 A Liceo Nazione: Romania La Romania è un paese dell est europeo, confinante con Bulgaria, Ucraina, Ungheria e Moldavia, ma anche con il Mar Nero. La sua capitale

Dettagli

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo La Francia fisica PONTE DI TRANSITO In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo Scuola Media Piancavallo www.scuolapiancavallo.it Pagina 1 di 5 geografico ma anche economico e politico. Per

Dettagli

ISO 12944 Standard mondiale sulla corrosione

ISO 12944 Standard mondiale sulla corrosione ISO 12944 Standard mondiale sulla corrosione 2 3 ISO 12944 Pitture e vernici - Protezione dalla corrosione di strutture in acciaio per sistemi di verniciatura di protezione La norma ISO 12944 (parti 1-8)

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Silvia Ricci Associazione Mazingira

Silvia Ricci Associazione Mazingira Legna, carbone e sterco: uso delle biomasse nei Paesi in Via di Sviluppo Silvia Ricci Associazione Mazingira La combustione di legno o altri materiali organici facilmente disponibili fu la più antica forma

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

Cuba: un grande potenziale di fonti energetiche rinnovabili. Giugno 2010

Cuba: un grande potenziale di fonti energetiche rinnovabili. Giugno 2010 Cuba: un grande potenziale di fonti energetiche rinnovabili Giugno 2010 Parte I La sua geografia e lo sviluppo L'arcipelago é formato da oltre 4000 isole, isolotti e atolli. È la più grande isola dei Caraibi.

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE - L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. - Esplora i

Dettagli

Dai censimenti ai registri statistici: l uso delle fonti amministrative per la produzione dell informazione statistica

Dai censimenti ai registri statistici: l uso delle fonti amministrative per la produzione dell informazione statistica L agricoltura in Sardegna I dati del Censimento per la valutazione e programmazione delle politiche regionali Dai censimenti ai registri statistici: l uso delle fonti amministrative per la produzione dell

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

LA DISINFEZIONE CON IL CALORE: «Una tecnica che premia Produttori e Consumatori. Marco Mingozzi Giovanni Zambardi

LA DISINFEZIONE CON IL CALORE: «Una tecnica che premia Produttori e Consumatori. Marco Mingozzi Giovanni Zambardi LA DISINFEZIONE CON IL CALORE: «Una tecnica che premia Produttori e Consumatori Marco Mingozzi Giovanni Zambardi Le Officine Mingozzi si occupano della costruzione, sperimentazione ed espansione dei campi

Dettagli

MACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI. Harcourt Brace & Company

MACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI. Harcourt Brace & Company MACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI Economie aperte o chiuse Un economia chiusa è un economia che non interagisce con altre economie nel mondo. Non ci sono esportazioni, non ci sono

Dettagli

La Sfida agli Squilibri

La Sfida agli Squilibri Progetto Food for Learnig - Somalia La Sfida agli Squilibri GLI OBIETTIVI di SVILUPPO DEL MILLENNIO RAGIONI DELLO SQUILIBRIO C è cibo a sufficienza per sfamare l'intera popolazione mondiale di oltre 7

Dettagli

Bianca Francesca Berardi Classe 1^ Liceo Esposizione di Geostoria a.s. 2012-2013 AL CENTRO DEL MEDITERRANEO

Bianca Francesca Berardi Classe 1^ Liceo Esposizione di Geostoria a.s. 2012-2013 AL CENTRO DEL MEDITERRANEO Bianca Francesca Berardi Classe 1^ Liceo Esposizione di Geostoria a.s. 2012-2013 AL CENTRO DEL MEDITERRANEO LA POSIZIONE E IL MARE La POSIZIONE al centro del Mediterraneo e la forma peninsulare rendono

Dettagli

Le attività umane. Mondadori Education

Le attività umane. Mondadori Education Le attività umane L economia di uno Stato comprende le risorse naturali e le attività lavorative praticate dai suoi cittadini. L economia è divisa in tre settori: primario, secondario, terziario. Il settore

Dettagli

I Biomi. Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN

I Biomi. Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN I Biomi Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN La vita delle piante e degli animali delle comunità naturali è determinata principalmente dal clima

Dettagli

BIODIVERSITÀ DEI SUOLI ITALIANI: IL CONTRIBUTO DEGLI ACARI ORIBATEI

BIODIVERSITÀ DEI SUOLI ITALIANI: IL CONTRIBUTO DEGLI ACARI ORIBATEI Università degli Studi di Siena Dipartimento di Biologia Evolutiva BIODIVERSITÀ DEI SUOLI ITALIANI: IL CONTRIBUTO DEGLI ACARI ORIBATEI Massimo MIGLIORINI, Fabio BERNINI Gli Acari sono un gruppo di aracnidi

Dettagli

Lo scenario energetico in Italia

Lo scenario energetico in Italia Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità

Dettagli

I PAESAGGI NATURALI DELLA FASCIA TROPICALE

I PAESAGGI NATURALI DELLA FASCIA TROPICALE 1 I PAESAGGI NATURALI DELLA FASCIA TROPICALE Nella fascia tropicale ci sono tre paesaggi: la foresta pluviale, la savana, il deserto. ZONA VICINO ALL EQUATORE FORESTA PLUVIALE Clima: le temperature sono

Dettagli

CAODURO spa - Cavazzale (VI) Via Chiuppese fraz. Cavazzale 36010 Monticello C. Otto tel. 0444.945959 fax 0444.945164 info@caoduro.it - www.caoduro.

CAODURO spa - Cavazzale (VI) Via Chiuppese fraz. Cavazzale 36010 Monticello C. Otto tel. 0444.945959 fax 0444.945164 info@caoduro.it - www.caoduro. Le Prove di GENT Prove realizzate nella primavera del 1998 a Gent in Belgio in un edificio lungo 50 m, largo 20 m e alto 12 m costruito appositamente per prove di grandi incendi. Dotato di impianto di

Dettagli

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.)

L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.) L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.) una componente biotica (esseri viventi) - (batteri, funghi, piante, animali, ecc.) ECOLOGIA (Häckel 1866) Scienza

Dettagli

ENERGIA E CENTRALI SOLARI

ENERGIA E CENTRALI SOLARI ENERGIA E CENTRALI SOLARI Si dice solare l energia raggiante sprigionata dal Sole per effetto di reazioni nucleari (fusione dell idrogeno) e trasmessa alla Terra sotto forma di radiazione elettromagnetica.

Dettagli

Colora tu l avventura Alla scoperta dell energia

Colora tu l avventura Alla scoperta dell energia Colora tu l avventura Alla scoperta dell energia Energia deriva dalla parola greca energheia che significa attività. Nei tempi antichi il termine energia venne usato per indicare forza, vigore, potenza

Dettagli

Programma Conferenze Centro Epson Meteo Maggio 2015

Programma Conferenze Centro Epson Meteo Maggio 2015 Nel contesto di Aquae Venezia 2015 Programma Conferenze Centro Epson Meteo Maggio 2015 (Programma aggiornato al 23 Maggio 2015) 7 Maggio 2015 Il clima che cambia: effetti su ambiente e salute Flavio Galbiati

Dettagli

Aiutare le. popolazioni povere delle aree rurali. a sconfiggere la povertà. Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali

Aiutare le. popolazioni povere delle aree rurali. a sconfiggere la povertà. Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali a sconfiggere la povertà Per maggiori informazioni sulla lotta per sconfiggere la povertà, visitate i siti: www.ifad.org www.ruralpovertyportal.org Fondo

Dettagli

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Carlo Scataglini GEOGRAFIA facile per la classe quarta Le carte geografiche, il tempo

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

I centri storici Casamassima, Sammichele, Turi SCENARI per valorizzare l identità

I centri storici Casamassima, Sammichele, Turi SCENARI per valorizzare l identità I centri storici Casamassima, Sammichele, Turi SCENARI per valorizzare l identità Francesco Maiorano ANCSA Associazioni Nazionale Centri Storici e Artistici PIST Peucetia Turi-Casamassima-Sammichele obiettivo

Dettagli

2010 Anno mondiale della Biodiversità. a colloquio con. Costantino Bonomi. Per saperne di più: http://www.mtsn.tn.it/seedbank/index.

2010 Anno mondiale della Biodiversità. a colloquio con. Costantino Bonomi. Per saperne di più: http://www.mtsn.tn.it/seedbank/index. FOCUS ORIZZONTI 2010 Anno mondiale della Biodiversità La Banca dei semi presso il Museo Tridentino di Scienze Naturali a colloquio con Costantino Bonomi Per saperne di più: http://www.mtsn.tn.it/seedbank/index.html

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010 Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia Grano Italia, Bologna 30 settembre - 1 ottobre 2010 Aula Magna della Facoltà di Agraria Prof. Gabriele Canali SMEA, Alta Scuola

Dettagli

Nuovi limiti di qualità dell aria

Nuovi limiti di qualità dell aria Nuovi limiti di qualità dell aria DEA - Dipartimento di Energia e Ambiente - CISM http://www.cism.it/departments/energy-and-environment/ Premessa Le emissioni inquinanti si traducono in concentrazioni

Dettagli

Quale cibo per il futuro?

Quale cibo per il futuro? Quale cibo per il futuro? C. Forni Laboratorio di Botanica e Fitotecnologie Università degli Studi di Roma Tor Vergata forni@uniroma2.it Frascati Scienza 22 9 14 1 Le piante sono costituite da tante molecole

Dettagli

N. 14: Produzioni e consumi energetici italiani (v. Q. n. 06)

N. 14: Produzioni e consumi energetici italiani (v. Q. n. 06) N. 14: Produzioni e consumi energetici italiani (v. Q. n. 06) 1. Introduzione I consumi di energia all utilizzatore (domestico, industriale, commerciale, per trasporti, agricolo, amministrativo, ecc) nelle

Dettagli

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

Sostanza organica e potenzialità di sequestro di CO2 nei suoli agricoli emilianoromagnoli

Sostanza organica e potenzialità di sequestro di CO2 nei suoli agricoli emilianoromagnoli Convegno L Agricoltura Conservativa esperienze concrete e misure di incentivazione Giovedì 30 ottobre 2014, ore 9,30 Tecnopolo di Reggio Emilia Piazzale Europa, 1 RE Sostanza organica e potenzialità di

Dettagli

ACQUA, ARIA E TERRENO

ACQUA, ARIA E TERRENO ACQUA, ARIA E TERRENO PREMESSA Gli impianti d irrigazione a goccia svolgono un ruolo fondamentale negli apporti irrigui alle colture. Se utilizzato correttamente permette un sano sviluppo della pianta

Dettagli

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone

Dettagli

Acqua azzurra, acqua chiara. Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao

Acqua azzurra, acqua chiara. Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao Acqua azzurra, acqua chiara Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao Proprietà fisiche Ecosistemi acquatici Origine della vita Ciclo dell acqua Acqua Scoperte Sensazioni Leggi La

Dettagli

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta Il clima delle Alpi Il clima della Valle d Aosta Precipitazioni durante l alluvione del 2000 Temperature estreme registrate in Valle d Aosta Il ruolo delle montagne

Dettagli

J.H. C. Classe I B Virgilio. C.G. Classe V B Virgilio

J.H. C. Classe I B Virgilio. C.G. Classe V B Virgilio J.H. C. Classe I B Virgilio C.G. Classe V B Virgilio Classe V A Virgilio Il suolo è uno dei beni più preziosi dell umanità. Consente la vita dei vegetali, degli animali e dell uomo sulla superficie della

Dettagli

Bollettino Agrometeorologico Viticoltura

Bollettino Agrometeorologico Viticoltura Viale Bornata 11 25123 Brescia tel 3.362285-3677 assistenzatecnica@centrovitivinicoloprovinciale.it Bollettini e schede del Manuale di Viticoltura del CVP su: www.centrovitivinicoloprovinciale.it - BOLLETTINO

Dettagli

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele.

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele. La macchia mediterranea Creato da Francesco e Samuele. La macchia mediterranea La macchia mediterranea si chiama così perché é formata da vegetazione che ama i terreni asciutti, il sole, molta luce, un

Dettagli

Moneta e Tasso di cambio

Moneta e Tasso di cambio Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta

Dettagli

L IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEI SUOLI PER LE POLITICHE DI PROTEZIONE AMBIENTALE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

L IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEI SUOLI PER LE POLITICHE DI PROTEZIONE AMBIENTALE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE L IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEI SUOLI PER LE POLITICHE DI PROTEZIONE AMBIENTALE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE SUOLI E GEOMORFOLOGIA DEL TERRITORIO PADOVANO Convegno 23.10.2013 Aula Magna Galileo Galilei

Dettagli

Opportunità e problematiche dei siti Natura 2000 in aree agricole Barbara Calaciura

Opportunità e problematiche dei siti Natura 2000 in aree agricole Barbara Calaciura Opportunità e problematiche dei siti Natura 2000 in aree agricole Barbara Calaciura Seminario Agenzie Regionali di Protezione dell Ambiente (ARPA-APPA) 3-5 ottobre 2012 Sala Conferenze ISPRA - Roma Agricoltura

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Amministrazione, finanza e marketing - Turismo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Amministrazione, finanza e marketing - Turismo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca MATERIA GEOGRAFIA CLASSE PRIMA INDIRIZZO AFM / TUR. DESCRIZIONE Unità di Apprendimento UdA n. 1 Titolo: FORMA E SUPERFICIE DELLA TERRA Interpretare il linguaggio cartografico. - I sistemi di riferimento

Dettagli

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

1. La situazione economica e del mercato del lavoro 1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

P.Volpe. Dip. Chim. Generale e Organica Applicata. Università di Torino

P.Volpe. Dip. Chim. Generale e Organica Applicata. Università di Torino P.Volpe. Dip. Chim. Generale e Organica Applicata. Università di Torino Dalla tabella si può vedere come la catena dell uranio è divisa in due dal Rn-222 e come nella parte che lo precede la radioattività

Dettagli

I collettori solari termici

I collettori solari termici I collettori solari termici a cura di Flavio CONTI, ing. LUVINATE (Varese) Tel. 0332 821398 Collettori solari a BASSA temperatura I collettori solari a bassa temperatura utilizzati normalmente negli impianti

Dettagli

Quanta acqua serve per produrre un kg di carta?

Quanta acqua serve per produrre un kg di carta? Quanta acqua serve per produrre un kg di carta? a) nuova 10 litri / riciclata 0,5 litri b) nuova 100 litri / riciclata 2 litri c) nuova 350 litri / riciclata 70 litri Quasi nessun prodotto può essere fabbricato

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

Cambiamento climatico. EMISSIONI DI GAS SERRA: Cosa ha contribuito in maniera significativa alla loro riduzione?

Cambiamento climatico. EMISSIONI DI GAS SERRA: Cosa ha contribuito in maniera significativa alla loro riduzione? Cambiamento climatico EMISSIONI DI GAS SERRA: Cosa ha contribuito in maniera significativa alla loro riduzione? La sostituzione dei CFC! Un ruolo chiave è stato quello degli idrofluorocarburi (HFC) I CFC,

Dettagli

I rapporti economici internazionali. Liberismo e protezionismo La Bilancia dei pagamenti Il cambio La globalizzazione

I rapporti economici internazionali. Liberismo e protezionismo La Bilancia dei pagamenti Il cambio La globalizzazione I rapporti economici internazionali Liberismo e protezionismo La Bilancia dei pagamenti Il cambio La globalizzazione Il commercio internazionale E costituito da tutti gli scambi di beni e servizi tra gli

Dettagli

Slow Food. for Africa. 10.000 orti. per coltivare il futuro. Paola Viesi. Paola Viesi

Slow Food. for Africa. 10.000 orti. per coltivare il futuro. Paola Viesi. Paola Viesi Slow Food for Africa Paola Viesi 10.000 orti per coltivare il futuro Paola Viesi Diecimila orti: verso una nuova Africa straordinaria ricchezza di biodiversità Slow Food parte da questa ricchezza e cerca

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

La coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide

La coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide La coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide Giuseppe Carli, Presidente Sezione colture industriali di ASSOSEMENTI Bergamo, 6 febbraio 2015 Il successo del mais il MAIS

Dettagli