ANZI A NO' RI P OSA progetto pilota di teatro e arti visive
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- Chiara Pugliese
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1 ANZI A NO' RI P OSA progetto pilota di teatro e arti visive SINTESI PROGETTUALE ANZIaNO' RIpOSA è un progetto pilota che nasce dall'incontro dei bisogni rilevati presso la Casa di Riposo di Beinette e la una comunità locale, in sinergia un gruppo di professionisti delle arti visive e di teatro sociale. La finalità generale è l empowerment a diversi livelli: degli anziani nel loro ambiente di riferimento rendendoli protagonisti con i loro visi e i loro racconti, della struttura stessa verso la comunità interna(gli operatori) ed esterna (il Paese). con i volontari dell Associazione Agape Il progetto verrà: - promosso grazie a metodologie espressive e partecipative; - attivato nel processo di sviluppo di comunità; - valorizzato con lo scambio virtuoso di esperienze, idee e piccole creazioni significative; entro la festa Non è un paese per vecchi ideata e organizzata dai partecipanti, aperta a tutta la cittadinanza. ELEMENTI QUALITATIVI LA MOSTRA FOTOGRAFICA: NON E UN PAESE PER VECCHI Si propone di creare dei momenti d'incontro tra gli anziani e un gruppo di giovani fotografi nel quotidiano del normale svolgersi delle attività della struttura, stimolare l'incontro tra diverse generazioni, mettere in luce della bellezza dei visi degli utenti e aprire la struttura a persone esterne. Parte delle foto sono già state fatte e attendono di essere stampate per allestire una mostra permanente in cui le vite degli ospiti FORMAZIONE: Le interviste _ i racconti 1
2 Si attiverà un percorso di formazione con la forma del laboratorio, rivolto volontari dell Associazione Agape, in convenzione con la struttura in modo da poter formare dei gruppi di lavoro misti che raccolgano, tramite interviste, i racconti degli ospiti. LA FESTA: Non è un paese per vecchi Si organizzerà un evento pubblico in cui la struttura aprirà le porte alla comunità per un momento di festa, una merenda comunitaria, con musica e la possibilità di visitare la mostra fotografica.. Un percorso guidato alla mostra accompagnato da attori che, tramite la tecnica del teatro di narrazione, sveleranno le storie degli abitanti della casa di riposo e il lavoro fatto, in una cornice conviviale. Si auspica il coinvolgimento di un numero significativo di anziani per coglierne gli aspetti più significativi. Qualunque siano le condizioni di partenza del progetto si ritiene l azione sinergica con volontari, operatori, direttore fondamentale al virtuoso sviluppo dei processi di partecipazione. Il percorso laboratoriale di formazione promuove sensibilizzazione, entro la cornice protetta del gioco teatrale, dello sviluppo di comunità e del lavoro di gruppo. Le attività e tecniche proposte sono da declinarsi a seconda del gruppo. I TEMPI Il progetto si svolgerà in base alle diverse fasi, in modo da rispettare e soddisfare i desideri dei diversi attori, gli utenti partecipanti verranno individuati dagli operatori delle due strutture coinvolte e in base all'interesse dimostrato. I partecipanti verranno informati inizialmente sugli obiettivi del percorso e sull importanza della loro partecipazione. A partire dalla fase di contatto e dai rimandi degli operatori, volontari e utenti il percorso potrà essere definito nei suoi tratti specifici. Si auspica la collaborazione continua con tutti gli operatori e i volontari. SALVAGUARDIA DEL PROCESSO e VALORIZZAZIONE DEI RISULTATI A partire dalla creazione del materiale fotografico e dalla messa in scena dei racconti si auspica la realizzazione di un momento ad alto carattere interattivo e interdisciplinare, che rispecchino il processo svolto dal gruppo rispettandone bisogni e la sensibilità. L obiettivo risiede nel prendere coscienza della ricchezza di ogni stagione della vita e dei diversi momenti, creare empatia tra tra le diverse generazioni e comunicare tramite la festa offerta ai propri concittadini la propria esistenza e storia. 2
3 Il tema che unirà tutti i racconti sarà individuato dagli operatori e dagli utenti attraverso la valutazione dei bisogni interessi e sensibilità degli utenti coinvolti alla ricerca di quei simboli e quelle parole chiave che sappiano rendere conto dei dubbi e dei bisogni che animano le fasi della vita umana. DISSEMINAZIONE e FOLLOW-UP Parte integrante del progetto è la raccolta dei materiali documentativi del percorso e degli ambienti abitati, fotografie, video, interviste. Dall esperienza della Festa Non è un paese per vecchi si cercherà di creare una mostra fotografica itinerante per informare e stimolare riflessioni sulle stagioni delle età a partire dai volti, dalle parole e dalle idee dei protagonisti del progetto. FINALITÀ Il progetto ANZIaNO' RIpOSA promuove la partecipazione in quanto valore indispensabile per essere fautori del proprio essere e del proprio stare, nel confronto tra generazioni eterogenee con vissuti differenti ma con un punto in comune: la voglia di non essere dimenticati e messi da parte; l'anziano come risorsa per la comunità. La partecipazione -rende la persona soggetto della propria esistenza e non oggetto da assistere; -enfatizza il potenziale individuale e collettivo; -promuove l autostima e fortifica l identità del soggetto articolando opinioni ed esperienze che si - trasformano in risorse personali; -sviluppa le abilità comunicative, relazionali e cooperative. BENEFICIARI anziani della Struttura e del Centro Diurno (66 in totale) parenti e amici degli ospiti operatori e volontari della struttura gli abitanti del paese Formazione dei volontari si intende per volontari sia le persone già attive all'interno della casa di riposo sia i ragazzi esterni, giovani volontari -6 incontri serali da 1ora e 30minuti - 2 ore con un gruppo non superiore a 15 persone 3
4 + 4 (da definire col gruppo) incontri-intervista con gli ospiti della struttura Mostra fotografica - 5 giornate aperte a un gruppo/classe di fotografia coadiuvati da Nicolò Rosso, fotografo professionista. Performance teatrale - 5 incontri di 3 ore per l'allestimento della visita guidata Valutazione - 1 incontro di 3 ore circa (con partecipanti e insegnanti dell intero percorso) Équipe progettuale - 2 operatrici (Nicolò Rosso responsabile mostra fotografica, Naima Vallinotti educatrice coordinatrice). LE ARTI VISIVE L'arte fotografica La fotografia in senso assoluto è uno strappo della realtà, così come il restauratore fa uno strappo dell affresco, e nello stesso tempo è una parentesi, è un sottrarre la realtà dal suo sistema di insieme per stabilire uno sguardo privilegiato, volutamente concentrato; non esiste uno sguardo a 360 nella fotografia in quanto il mezzo lo impedisce, in qualche modo esiste lo sguardo del fotografo, come quello dell artista; allora è interessante vedere come la fotografia, all inizio, potenziata dalla sua virtuale moltiplicazione, ha scosso il privilegio dell unicum artistico, ha trovato una diffusione e nuovi modelli, che non erano quelli della Pittura dove c era il principe, il committente. La fotografia ha cominciato a portare l occhio, direi un occhio quasi ciclopico, unico, armato anche di attenzione compassionevole verso ciò che è mortale, fragile e caduco, ha iniziato a fotografare gli emigranti, i contadini, niente si sottraeva all attenzione dell occhio fotografico e quindi la fotografia ha fondato una democrazia dello sguardo, assecondata dall aristocrazia del fotografo, che è data dalla sua capacità di produrre, fondare, una sua iconografia personale. (Achille Bonito Oliva) La mostra verrà creata e allestita utilizzando la tecnica fotografica del reportage, l'artista entra in contatto con i soggetti e la loro realtà come ospite non invasivo e cerca di cogliere e catturare con l'obiettivo gli aspetti più naturali e al contempo significativi nei loro volti. Il metodo che viene utilizzato è lo studio dell'ambiente, l'osservazione la delicata presa di coscienza che fotografare il vissuto e la realtà di una persona significa mettere in luce le bellezze e le debolezze di un individuo. Tramite le rughe e gli sguardi l'occhio attento dell'artista racconterà in modo emozionale e diretto una realtà che spesso non si riesce a comprendere nella profondità di quello che è, un'opera d'arte che nasce dall'unione di soggetti, l'uno non può esistere senza l'altro. 4
5 FASI DELL INTERVENTO fase I - CONTATTO E PROGRAMMAZIONE CON LA STRUTTURA -individuare gli utenti da coinvolgere -avviare la comunicazione interna circa il progetto -orientare la proposta formativa ai bisogni e interessi dei beneficiari -calendarizzare gli incontri e concordare con tutti gli operatori il loro livello di coinvolgimento e sostegno al progetto. fase II - ATTIVAZIONE LABORATORI realizzare i 6 incontri di formazione/laboratorio. - introduzione al teatro (giochi e piccoli esercizi corporali divertenti e stimolanti che affrontano temi quali la percezione di sè, il lavoro con gli altri, le scelte condivise con il gruppo) - giochi di educazione non formale per definire l'argomento conduttore del interviste - simulazioni di interviste e giochi di ruolo. Far emergere, conoscere, raccogliere stimoli e suggestioni sulla scuola in cui si opera ai fini dell organizzazione della Festa dei Diritti - condurre le interviste da parte dei volontari agli ospiti. fase III - EDITOR DELLE INTERVISTE, ALLESTIMENTO NARRAZIONI consulenti - mettere in forma teatrale le interviste - allestire le performance. fase IV - IDEAZIONE, ORGANIZZAZIONE e REALIZZAZIONE DELLA FESTA OBIETTIVI OPERATIVI i volontari facilitati dagli operatori -ideare il programma della giornata -organizzazione in commissioni per preparazione e gestione della giornata della Festa -realizzazione materiali/soluzioni di allestimento -comunicazione e promozione interna e esterna (famiglie) 5
6 i volontari con referenti delle strutture -coinvolgimento degli operatori non direttamente coinvolti con il progetto ma sensibili e interessati ai suoi temi -coinvolgimento delle famiglie Responsabili e coordinatore -promozione dell evento tramite giornali -coordinamento generale all organizzazione della Festa dei Diritti. fase IV - VALUTAZIONE-OBIETTIVI OPERATIVI -raccogliere vissuti e rimandi da parte dei partecipanti e dei volontari al fine di facilitare la rielaborazione dell esperienza (metodi teatrali e di educazione non formale) -confrontarsi con i volontari e gli operatori che hanno sostenuto il processo riguardo esiti, criticità, punti di forza e possibili sviluppi -fare una sessione di valutazione interna all Équipe progettuale. fase VI - DISSEMINAZIONE DEI RISULTATI creazione della mostra itinerante - lo sviluppo della mostra è trasversale all intero progetto traendone stimoli e materiali. OBIETTIVI OPERATIVI -raccolta materiali documentativi e artistici (audio, video e altro) -ideazione della mostra itinerante da parte dell Équipe progettuale -realizzazione della mostra itinerante -promozione e distribuzione. BUGGET PER LA RELAIZZZAZIONE DEL PROGETTO Costi del personale: Naima Vallinotti: educatrice esperta con esperienza in diverse strutture per anziani. Possiede partita iva, impegnata per circa 600 ore con incontri settimanali con gli ospiti: 2.000,00 6
7 Niccolo Rosso: fotoreporter, già vincitori di concorsi nazionali ed europei di fotografia. Impegnato per circa 300 ore: 1.000,00 Tipografia: per stampa foto su plastica in maxi formato per la mostra fotografica, i pannelli terminata la mostra abbelliranno al struttura, se richiesto potranno essere contrassegnati con logo TENA: 2.000,00 Materiale di promozione: Volantini, cartoline con foto dei volti degli anziani da spedire alle famiglie di Beinette per invito alla festa e visita mostra: 1.000,00 TOTALE RICHIESTO: 6.000,00 Tutti i costi dell iniziativa saranno documentati e definiti sulla base di preventivi specifici per ciascuna attività, si fornirà tutta la documentazione richiesta. I costi non previsti saranno a carico della Parrocchia e degli altri partners coinvolti: comune, associazioni Beinette; 28 maggio 2012 Per Informazioni o chiarimenti: dott. Graziano Pellegrino Direttore Casa di Riposo Casa nostra Tel direzione.casanostra@gmail.com 7
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