LIGHTING DESIGNER Gianni Ronchetti Architetto Valmadrera, 10/06/2014

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1 Valmadrera, 10/06/2014 La gestione della luce Lo scopo di questo articolo è di far comprendere in modo chiaro che la gestione della luce può essere ottenuta anche in modo semplice e funzionale, e peraltro con costi contenuti. Spesso la parola domotica incute timore ed a volte repulsione in quanto suscita perplessità di possibili complicazioni, difficoltà d uso, difficile gestione e di investimenti elevati. Con la generale premessa che il nostro obiettivo è quello che invece sia funzionale e sia un supporto che faciliti una serie di attività ed in particolare che consenta, alla luce di adattarsi alle esigenze delle persone quali fruitrici e non viceversa, come succede nella stragrande maggioranza dei casi. Eh si, la luce possiamo calibrarla, manovrarla, adattarla alle situazioni a noi più convenienti e piacevoli, cosi che sia una percezione tattile. Come progettare un impianto domotico per un abitazione. 1) COME PARTIRE PER PROGETTARE UN IMPIANTO DOMOTICO Il primo passo è quello di scegliere il controller da usare per il sistema, che può essere ad es. un dispositivo dedicato o un PC. Esso contiene il software con le istruzioni sul come gestire gli apparecchi che desideriamo monitorare e comandare. Per controllare un determinato sottosistema ad es. quello di illuminazione - dovremo poi scegliere dei moduli e componenti adatti: in questo caso, dimmer, interruttori, relé, sensori di luce, di movimento, etc. (che non necessitano di nuovi fili se c'è un cavo neutro nel punto in cui vogliamo installarli). La stessa cosa faremo, ma con moduli di tipo diverso, se vogliamo realizzare un sottosistema audio che trasmetta in ogni stanza un segnale prelevato da stereo, Tv o altro dispositivo, o se vogliamo climatizzare ogni stanza in modo indipendente. Un altro sottosistema molto utile potrebbe essere dedicato al controllo dei consumi, monitorando in tempo reale la potenza assorbita dai vari elettrodomestici. E un altro alla sicurezza e videosorveglianza. E così via.

2 2) I SOFTWARE PER LA PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DOMOTICO A. Esistono in commercio numerosi potenti software che permettono agli esperti di progettare sistemi domotici ed i relativi impianti elettrici. B. In genere, è sufficiente fornire al programma dei dati in ingresso ricavati da uno studio preliminare per ottenere schemi circuitali intelligenti e con simboli internazionali facilmente riconoscibili, il che ne rende assai semplice l'uso. C. E possibile usare il software anche per programmare il tipo di ordini che si possono impartire e le relative azioni da intraprendere, e per produrre un'interfaccia grafica (ad es. una touch screen per tablet) che permetta all'utente di gestire facilmente, stanza per stanza o da un'unica postazione centralizzata (magari mobile), il sistema domotico progettato.

3 3) LA COLLABORAZIONE FRA CLIENTE E PROGETTISTA Lavorare con un progettista di domotica non è molto differente che lavorare con un interior designer, un architetto o un altro progettista professionista. Questi ultimi devono capire le esigenze ed i desiderata del cliente, analizzare l'edificio e gli impianti esistenti, ed individuare le soluzioni più intelligenti e i singoli moduli/apparecchi che permettono di implementare il progetto sottostante, una volta definito con il cliente. Per ottenere risultati ottimali, un sistema di domotica dovrebbe essere progettato, installato e programmato da un esperto e accreditato professionista in tale campo, non legato a un singolo marchio di prodotti per poter scegliere di volta in volta quelli più adatti al caso ed al cliente specifico, e ad un dato budget. Egli deve essere in grado non solo di programmare il software di controllo, ma anche di integrare in modo opportuno i vari apparati elettronici che compongono il sistema, assicurando inoltre che l'impianto finale soddisfi le aspettative del cliente e rispetti l'estetica dell'appartamento.

4 4) UNA METODOLOGIA PROGETTUALE COLLAUDATA La metodologia tipica che permette di realizzare un progetto di domotica si compone dei seguenti sette passi: (1) individuare gli obiettivi del lavoro insieme al cliente, che deve venire messo al corrente delle potenzialità offerte dalle attuali tecnologie; (2) progettazione del sistema, da realizzare con l'interazione con il cliente ed anche con il costruttore, se l'edificio è nuovo, o l'architetto se è in ristrutturazione: si tratta di decidere quali sottosistemi implementare e quali metodi di comunicazione fra le componenti impiegare; (3) selezione dell'installatore; (4) installazione di cavi e infrastrutture elettriche, di illuminazione, audio, video e di comunicazione; (5) gestione del progetto: si ottiene interfacciando cliente, progettista ed installatore; (6) selezione e installazione dei prodotti: il cliente decide quali componenti implementare in base al budget disponibile; 7) passaggio di consegne e lezioni, per permettere al cliente di imparare ad usare al meglio il sistema.

5 5) LE FUNZIONI ED I COMPONENTI IN UNA "CASA INTELLIGENTE" Una "casa intelligente" è un sistema di domotica computerizzato che controlla alcune o tutte le funzioni della casa in modo automatico. Esso può includere il controllo di: porte e altri accessi, sistemi di tv a circuito chiuso, audio distribuito, consumi energetici, home cinema, climatizzazione estiva ed invernale, illuminazione degli ambienti, impianto di irrigazione, sistemi di sicurezza, telefoni e comunicazioni, serramenti e tende, piscine, etc. Tali funzioni possono essere controllate in remoto da qualsiasi parte del mondo attraverso un computer connesso a Internet o un dispositivo mobile quale uno smartphone. I componenti fondamentali di un sistema domotico ben progettato includono l'hardware del sistema di controllo, la programmazione del software di controllo e delle relative interfacce-utente, i vari dispositivi da comandare, i collegamenti via cavo o wireless, le connessioni via Internet ad alta velocità, le sorgenti di energia di emergenza per far funzionare il sistema in caso di black-out, etc. Nel prossimo numero esempi pratici di due abitazioni con riferimenti anche economici.