INVESTIRE NEL FUTURO
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- Fortunato Lorenzi
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1 EUROPEAN TRADE UNION COMMITTEE FOR EDUCATION COMITATO SINDACALE EUROPEO DEGLI INSEGNANTI EFEE THE EUROPEAN FEDERATION OF EDUCATION EMPLOYERS INVESTIRE NEL FUTURO Dichiarazione congiunta sull'istruzione, la formazione e la ricerca Obiettivo della presente dichiarazione congiunta è esprimere il nostro punto di vista comune in tema di istruzione, formazione e ricerca in modo da delineare il contesto in cui il Comitato per il dialogo sociale settoriale nel campo dell'educazione affronterà il suo primo programma di lavoro. Se è vero che il ruolo delle parti sociali si concentra essenzialmente sulle questioni occupazionali e affini, la presente dichiarazione copre anche aspetti della politica dell'educazione che rientrano nelle responsabilità degli Stati membri. Questo stato di cose è compreso e accettato dalle parti sociali del settore dell'educazione, ma riteniamo che il nostro programma di lavoro concordato debba essere portato avanti sulla base di una visione comune di questo più ampio contesto politico. 1. I sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro ottengono un riconoscimento quali parti sociali a livello europeo nel settore dell'educazione in un momento estremamente difficile. L'Europa sta affrontando la più grave crisi finanziaria e recessione economica su scala mondiale dagli anni '30, la rapida crescita di importanti nuovi concorrenti economici in Asia e in America Latina, l'invecchiamento della popolazione e il problema crescente dell'integrazione dei migranti provenienti da paesi terzi. 2. Per assicurare in futuro la prosperità economica e il benessere sociale nell'ue si deve far leva su un'economia basata sull'innovazione, sulle conoscenze e sulle competenze. L'UE è una potenza economica, ma la nostra popolazione rappresenta una percentuale sempre più piccola della popolazione mondiale ed è soltanto applicando in modo efficace le conoscenze, le abilità e le competenze che l'ue continuerà ad assicurare il proprio successo economico e a mantenere una buona qualità della vita corroborata da livelli elevati di protezione sociale. 3. L'istruzione, la formazione e la ricerca sono al centro della strategia Europa Non può esservi "un'economia sociale più intelligente e più verde basata sulla conoscenza" (documento di consultazione della Commissione sul futuro della strategia Europa 2020) se non si garantisce un equo accesso all'istruzione e a una formazione di qualità a tutti i livelli, dalla scuola elementare alla ricerca avanzata. ETUCE : Boulevard du Roi Albert II, 5 9 ème étage - B-1210 Bruxelles Tél / 92 Fax secretariat@csee-etuce.org EFEE : Rue des deux Eglises, 26 B-1000 Bruxelles General Secretary: Bianka Stege bianka.stege@educationemployers.eu
2 4. Un simile accesso equo e di elevata qualità dipende da livelli sostanziali d'investimento nel personale insegnante e nei formatori, nel personale direttivo e di sostegno, in edifici, libri e attrezzature, comprese le TIC. 5. Sia i docenti sia i datori di lavoro nel settore dell'educazione hanno la responsabilità di innovare, di essere flessibili per adattarsi al cambiamento e aperti e responsabili nei confronti del mondo esterno. 6. Le parti sociali del settore dell'educazione riconoscono che un'educazione su base ampia, a partire dalla prima infanzia, sviluppa le "competenze trasversali" che consentono alle persone di agire efficacemente sia nella collettività sia nel mercato del lavoro. Oltre alle abilità essenziali di base (lettura e scrittura, calcolo, risoluzione di problemi e informatica), queste competenze comprendono atteggiamenti e valori quali la capacità di lavorare in gruppo, la tolleranza e l'accettazione della diversità, la disponibilità ad assumersi responsabilità personali e di occuparsi dei membri più vulnerabili della società. 7. Per fare dell'apprendimento permanente una realtà gli erogatori di educazione a tutti i livelli devono conferire ai discenti la capacità di apprendere. Le conoscenze e le abilità legate a un lavoro specifico cambiano in modo talmente rapido che per la maggior parte delle persone la riuscita sul mercato del lavoro dipenderà dal fatto di accettare l'idea di dover acquisire nuove abilità e competenze lungo tutto l'arco della vita. A tal fine gli Stati membri e i datori di lavoro devono fare gli investimenti opportuni e adottare le soluzioni organizzative necessarie per assicurare che tutti i cittadini europei fruiscano di opportunità valide di apprendimento permanente. 8. Nel contempo, l'educazione non dovrebbe limitarsi ai bisogni del mercato del lavoro. C'è sempre spazio per un "apprendimento fine a sé stesso" come anche per la ricerca tecnologica orientata alle aziende. L'educazione reca inoltre un importante contributo alla coesione sociale, alla cittadinanza attiva, alla parità e alla diversità culturale, fattori questi che consentono di vivere e lavorare insieme in una società democratica. 9. La spesa per l'istruzione, la formazione e la ricerca, da parte delle autorità pubbliche, delle istituzioni private, dei datori di lavoro o dei 2
3 singoli, dovrebbe essere considerata un elemento essenziale per una crescita sostenibile e per il benessere sociale e andrebbe interpretata quindi come un investimento nel futuro. 10. Le economie destinate ad avere successo nel futuro saranno caratterizzate in misura crescente da validi sistemi d'istruzione e formazione. In un periodo di recessione economica globale è quindi importante come non mai valorizzare appieno le potenzialità dei singoli individui e promuovere un investimento maggiore, più efficiente e più mirato in un'istruzione e in una formazione di qualità nonché gli sviluppi e i cambiamenti organizzativi opportuni. Migliorare e adattare le conoscenze e le abilità di tutti i cittadini è essenziale per uscire dalla crisi come anche per affrontare le sfide di lungo periodo sul piano della competitività economica mondiale, dell'occupazione e dell'inclusione sociale. 11. Nell'ottica delle parti sociali a livello europeo nel settore dell'educazione i programmi di consolidamento fiscale che sono ora attuati in diversi Stati membri dovrebbero dare priorità ai capitoli di spesa che costituiscono un investimento nel futuro e quindi supportare l'accesso all'apprendimento a tutti i livelli. 12. Gli attori nel mondo dell'educazione sanno bene che nello stanziamento e nella spesa di denaro pubblico si deve dimostrare l'efficacia dei costi e si deve essere capaci di adattarsi alle condizioni generali delle finanze pubbliche. 13. Vi sono migliaia di variabili che potrebbero servire a spiegare perché alcuni sistemi educativi o alcune istituzioni d'insegnamento hanno più successo di altri. Uno dei principali vantaggi del dialogo sociale europeo nel settore dell'educazione consisterà nella possibilità di conoscere le esperienze fatte in altri paesi. Le parti sociali europee nel settore dell'educazione accettano appieno il fatto che l'educazione continui a rientrare nelle competenze nazionali e che non vada quindi regolamentata a livello europeo. Vi è però ampio spazio per un coordinamento europeo delle politiche, ad esempio facendo leva su strumenti quali il metodo di coordinamento aperto, in modo da definire parametri di riferimento in determinati ambiti dell'istruzione e della formazione. Il successo dei programmi UE nel campo dell'istruzione e della formazione, come ad esempio il programma per l'apprendimento permanente, oltre a Leonardo e Erasmus, e il processo volontario di armonizzazione delle qualifiche dimostrano che l'europa ha ampie possibilità di fungere da catalizzatore per apportare miglioramenti a 3
4 un sistema decentrato. Anche le parti sociali possono svolgere una funzione affine analizzando i motivi alla base delle soluzioni educative di maggiore successo e identificando in quale misura tali fattori potrebbero essere valorizzati in contesti e paesi diversi. 14. Il contributo delle parti sociali può in effetti migliorare i risultati dei processi UE grazie alla vicinanza delle parti sociali con gli erogatori d'istruzione a tutti i livelli, dall'educazione nella prima infanzia, alle scuole, ai licei e alle università. Spetta quindi alle parti sociali europee lavorare di concerto per influenzare le iniziative europee in modo da far sì che esse siano utili e praticabili. 15. Il mondo dell'educazione si trova ad affrontare molte sfide. Stando ai dati più recenti relativi ai parametri di riferimento europei si devono migliorare alcuni standard di base. Fatte salve le considerazioni espresse al paragrafo 8 della presente dichiarazione, le parti sociali del settore dell'educazione riconoscono che vanno rafforzati i legami tra il mondo dell'istruzione, in particolare quello dell'istruzione e formazione professionali, e il mondo del lavoro. In generale i datori di lavoro partecipano al processo educativo investendo nella formazione interna alle imprese per assicurare che queste dispongano delle abilità di cui hanno bisogno per uscire dalla crisi economica. Molti paesi hanno difficoltà a sostituire il personale docente che invecchia e a migliorare l'equilibrio di genere nell'insegnamento. Molte scuole si trovano a dover tener conto di una popolazione molto più diversificata che in passato sul piano etnico e linguistico. 16. La mobilità dei lavoratori è diventata un fattore sempre più importante ed è un elemento di cui gli erogatori di educazione devono tener conto. Le parti sociali europee nel settore dell'educazione sostengono gli sforzi profusi dagli Stati membri nell'ambito del processo di Copenaghen al fine di realizzare un quadro europeo delle qualifiche, un sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale (ECVET) e un quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità (EQAVET). 17. L'istruzione e la formazione professionali sono un elemento integrante del settore dell'educazione e hanno una valenza di tutto rilievo per il raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa Occorrono misure appropriate per renderle più attraenti per i discenti sia giovani, sia adulti. L'apprendimento non formale e informale apporta un importante valore aggiunto alle conoscenze e andrebbe integrato nel sistema di certificazione dell'istruzione e 4
5 della formazione professionali. 18. La formazione degli insegnanti è essenziale per assicurare un flusso costante di personale di elevata qualità in grado di rispondere ai bisogni dei diversi settori del sistema educativo nonché per garantire lo sviluppo professionale continuo nelle varie fasi della carriera degli insegnanti. La formazione degli insegnanti deve essere radicata nelle scuole ed essere ispirata ai risultati delle ricerche convalidate in merito alle migliori strategie didattiche. 19. Il contributo dell'istruzione superiore alla crescita economica, alla coesione sociale e alla trasmissione di cultura e valori è sempre stato debitamente riconosciuto. Negli ultimi decenni si è registrata un'enorme espansione del numero di studenti che beneficiano dell'istruzione superiore. Lo spirito d'innovazione dimostrato dal settore nello sviluppo di nuove discipline e modalità di studio testimonia che tale reattività può essere raggiunta senza compromettere la libertà accademica e che l'istruzione superiore va sostenuta quale bene d'interesse generale di lungo periodo. 20. Un'istruzione superiore qualitativamente sostenibile è anche essenziale per una ricerca di qualità elevata basata sul principio della libertà d'indagine. 21. Per analizzare queste sfide e formulare risposte pratiche le parti sociali del settore dell'educazione, a tutti i livelli, dal dialogo sociale europeo alla singola istituzione d'insegnamento, sono chiamate a svolgere un ruolo importante in collaborazione con tutte le parti interessate sulla base delle norme invalse a livello di UE e di OIL in materia di dialogo sociale. 22. Le parti sociali europee nel settore dell'educazione esprimono il loro compiacimento per il fatto di poter contribuire allo sviluppo di programmi e iniziative europei legati al settore dell'educazione, ad esempio alla strategia Europa Il futuro dell'europa dipende in ampia misura dagli sforzi dei nostri aderenti e siamo consapevoli dell'importanza del nostro ruolo al fine di valorizzare il loro contributo a tal fine. 23. Concludendo, concordiamo che: "Proprio nei momenti di difficoltà economica occorre insistere sull'irrinunciabile importanza strategica di mantenere sistemi d'istruzione e di formazione aperti ed efficienti e qualitativamente validi, quali mezzi per migliorare la competitività futura promuovendo nel contempo la coesione sociale e la cittadinanza attiva". (Consiglio dei ministri, febbraio 5
6 2009). 6
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