PIANIFICAZIONE CIMITERIALE: FRA NUOVE REGOLE E ANTICHI DOVERI VENERDI 20 MAGGIO 2011 HOTEL MEDITERRANEO

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1 PIANIFICAZIONE CIMITERIALE: FRA NUOVE REGOLE E ANTICHI DOVERI VENERDI 20 MAGGIO 2011 HOTEL MEDITERRANEO

2 Nella città medievale o rinascimentale i luoghi della sepoltura sono ricompresi all'interno delle mura, questa funzione è assolta nei sagrati delle chiese o nelle cappelle. Vivi e morti trovano una contiguità quotidiana, fino a quando nasce l'esigenza di costruire una separazione, una sorta di "altra città".

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4 La città illuminista produce l'idea architettonica del cimitero, che rappresenta uno dei più significativi cambiamenti urbani della città moderna. Il cimitero in qualche modo costituisce un modello ridotto di città. L'interno è la trasposizione della struttura urbana, geometrica e orientata come nella città storica, ordinata da percorsi, lungo i quali si formano nodalità monumentali, in analogia con i tessuti urbani

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6 Come la città, i cimiteri sono luoghi della memoria collettiva, spazi nei quali sono custoditi i segni dello scorrere del tempo, le storie dei loro abitanti. Il cimitero rappresenta una reinvenzione della città, a cui costantemente rimanda, in una sorta di metamorfosi della strutta urbana e dei suoi elementi costitutivi. La città dei morti, generata da quella dei vivi, è pensata con una propria autonoma struttura

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8 Il coinvolgimento di competenze tra enti diversi (comuni, aziende sanitarie, regioni, autorità giudiziaria), l'intreccio con le funzioni di stato civile, Il coinvolgimento di competenze tra enti diversi (comuni, aziende sanitarie, regioni, autorità giudiziaria), l'intreccio con le funzioni di stato civile, l'impatto che le nuove procedure di semplificazione dell'attività amministrativa hanno avuto sulla materia, i continui rinvii sulle modifiche del regolamento nazionale del 1990 che disciplina la polizia mortuaria, testimoniano l'esigenza di una maggior attenzione su questa materia.

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10 il Regolamento di polizia mortuaria approvato con D.P.R. n. 285 del 10 settembre Si tratta di un regolamento del Ministero della Sanità che trova la sua legittimazione nel citato Testo Unico delle Leggi Sanitarie approvato con R.D. n del 27 luglio 1934.

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12 Recentemente è stata approvata la legge n. 130 del 30 marzo 2001 recante "nuove disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri". Tale legge, disciplinando la pratica funeraria della cremazione, introduce la possibilità della dispersione delle ceneri e della loro conservazione domiciliare.

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14 Con la modifica del Titolo V della Costituzione, dopo il Referendum confermativo del 2001, alle Regioni sono state riconosciute potestà normative sulle materie sanitarie, ivi compresa anche la materia funeraria, mantenendo in capo allo Stato Centrale il compito di definire specifiche norme quadro generali o di principio.

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16 Numerose regioni, tra cui Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Puglia, Campania, Veneto, Liguria ed altre ancora, hanno deliberato in proposito, ed altre lo stanno ancora facendo, senza che, a livello centrale sia stata aggiornata la normativa con l approvazione di una Legge quadro, la cui proposta è tutt ora giacente in Commissione Sanità del Senato della Repubblica.

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18 Le Regioni stanno intervenendo sulla materia, svolgendo il ruolo loro affidato dalla Costituzione, che ha demandato la materia della tutela della salute alla competenza legislativa concorrente di Stato e Regioni, con l approvazione di specifiche leggi su questa materia igienico-sanitaria.

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20 Considerando la grande mobilità dei cittadini nel nostro paese e la frequenza con la quale un decesso coinvolge realtà territoriali molto diverse e lontane (il luogo del decesso spesso non è quello della sepoltura), sarebbe auspicabile una normativa di riferimento nazionale unitaria.

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22 In un intreccio di competenze e funzioni tra Stato Centrale, Regioni e Comuni auspichiamo la necessità e l urgenza di attivare processi di rinnovamento, innovazione e qualificazione di un settore, quello funebre e cimiteriale, trascurato da molto tempo e sempre più lontano dalla realtà dei paesi europei.

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