DICEMBRE Paesaggio nordico di Orlando Fantin. Periodico di informazione dell A.S.S. N. 5 Bassa Friulana

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1 giornale base natale 1012.qxp 22/12/ Pagina 1 Periodico di informazione dell A.S.S. N. 5 Bassa Friulana DICEMBRE 2010 Sono particolarmente lieto di rivolgere a tutti Voi ed ai Vostri familiari i miei più sentiti Auguri di Buone Feste. Sono felice di poterlo fare al termine di un anno che ci ha visti impegnati come mai nella professione e nelle attività quotidiane. E stato un periodo impegnativo anche duro, per molti aspetti, ma che ci ha dimostrato di potercela fare sempre e comunque. La crisi mondiale che ci accompagna da qualche anno non è ancora sconfitta, le finanze pubbliche di molti Paesi dell Unione Europea sono sotto tensione e anche la nostra Regione ha dovuto fronteggiare una minore disponibilità di risorse. E in questi momenti che la coesione sociale, la fermezza nei valori, l impegno e il sacrificio possono fare la differenza. Così è sicuramente stato per noi e sono certo così sarà anche in futuro. Il Vostro impegno e la consueta determinazione hanno consentito, anche per l anno 2010, di garantire ottime performance professionali sia in termini quantitativi che qualitativi. Laddove siamo stati chiamati a garantire il servizio, a volte anche con meno risorse, non siamo stati sopraffatti, ma ancora protagonisti. Per questo va a tutti voi la mia più sentita riconoscenza e gratitudine. I riscontri della vostra professionalità sono quotidiani. Attestati di compiacimento per i risultati conseguiti sono giunti sia da rappresentanti istituzionali, sia da moltissimi cittadini che giornalmente usufruiscono dei nostri servizi. Quante volte avete sentito dire grazie, quante volte è comparso un sorriso che vi ha gratificato. Si dice che in Sanità le buone pratiche non fanno notizia ed è vero perché, se cosi non fosse, non basterebbero le pagine di un giornale per raccontare le mille storie ed i mille successi che avete trattato. Se vi è stata qualche lamentala è stata da voi interpretata quale stimolo a fare meglio ed anche per questo va la mia ammirazione. Nel corso dell anno siamo stati chiamati ad applicare il nuovo Piano Sanitario Regionale. Tale attività è ancora in corso ed è stata da noi sfruttata quale occasione per valorizzare le molte eccellenze presenti in Azienda e per ripensare modelli organizzativi che favoriscono il diretto contatto con il cittadino/utente. La riorganizzazione è resa possibile ancora una volta per la vostra generosa disponibilità ed abnegazione e comunque consentirà di affrontare l anno 2011 finalmente con delle azioni di sviluppo colmando mancanze in alcuni servizi attese da molto tempo. Per queste e per molte altre ragioni auspico che gli ultimi giorni di questo 2010 possiate passarli in serenità e con i Vostri cari. A tutti Buon Natale ed uno Splendido Paolo Bordon Paesaggio nordico di Orlando Fantin

2 giornale base natale 1012.qxp 22/12/ Pagina 2 La testa, il cuore e la punta delle dita Tre cose sono necessarie ad un buon musicista: la testa, il cuore e la punta delle dita. Credo che questa massima di Mozart possa essere applicata anche ai genitori di oggi, in special modo per quanto riguarda le dita delle mani per coloro che hanno figli piccoli, di età inferiore all anno. Studi condotti all università del Colorado e in altri centri hanno dimostrato che i neonati, le cui madri hanno una certa difficoltà nel toccarli, cullarli o semplicemente parlare loro nei primi mesi di vita, presentano più frequentemente ritardi della crescita e/o dello sviluppo psicomotorio. Recenti ricerche dei processi sensitivi, motori e cognitivi del neonato costituiscono oggi la premessa per rivalutare i comportamenti tenuti dai genitori in contesti culturali del mondo non industrializzato: ad esempio, l uso del marsupio è stato valutato in uno studio condotto in molte regioni dell Africa e dell America Latina; questo modo di portare il bambino favorisce sensazioni reciproche ed un senso di sicurezza grazie allo stretto contatto corporeo, senza però ridurre la libertà di movimento del genitore. In un epoca in cui l educazione genitoriale oscilla tra paura di viziare tenendo troppo in braccio i propri figli (toccando troppo) e il desiderio di crescerli in fretta, così da renderli presto autonomi, gli studi di René Spitz, John Bowlby, Mary Ainsworth e Marshall H. Klaus ben ci illuminano sull importanza della formazione del legame e dello stile d attaccamento nello sviluppo dell individuo. Lo stile di attaccamento non è un dato soggettivo insito nella natura propria del bambino, ma il risultato del modo in cui i genitori si prendono cura del bambino. Ritengo che il massaggio infantile possa rappresentare un opportunità non solo per le madri, che grazie all allattamento già godono di una dimensione tattile, ma anche per i padri di trovare uno spazio fisico in cui intessere una positiva interazione con il proprio figlio (cit. Roberto Rossini). Nel reparto di pediatria di Palmanova, è iniziata una nuova esperienza con il corso di massaggio infantile I.A.I.M. L International Association of Infant Massage è stata fondata da Vimala McClure, ed è la prima organizzazione mondiale in questo settore. Sebbene il massaggio infantile esista da secoli in molti paesi del mondo, McClure è stata la prima persona che abbia realizzato un programma professionale. Nel 1992 l IAIM è diventata una organizzazione nazionale regolarmente costituita in Chapters (associazioni nazionali) affiliati in tutto il mondo. Questa organizzazione simboleggia l unione di tutti coloro che sostengono l idea del contatto in ogni sua forma. La competenza sta nel metodo che viene adottato per lavorare in consenso con i genitori, con chi si occupa dei bambini, con educatori specialisti in campo sanitario e ricercatori. E un corso che si articola in cinque sedute, una per settimana, della durata di sessanta/novanta minuti dove viene esposta la storia dell IAIM e del massaggio infantile, le linee guida del corso, le varie posture, le sequenze dei massaggi che vengono introdotte gradualmente di volta in volta; inoltre viene illustrata la sequenza per ridurre le coliche gassose dei piccoli. Ogni seduta inizia con un rompighiaccio e termina con la discussione su eventuali difficoltà che i genitori possono aver incontrato durante la sessione. Congiungi il tuo cuore a quello del tuo bambino. Toccalo usando le mani, gli occhi e il cuore. Lascialo interagire con il mondo che vive e respira. Vimala McClure. Leda Treleani - Pediatria Palmanova Badge: novità Ogni giorno strisciando il badge diamo il via alla nostra giornata di lavoro. Questo gesto segnala la nostra presenza in servizio e attiva quello che, in termini giuslavoristici, viene indicato come sinallagma contrattuale, più precisamente quelle che sono le conseguenze connesse alla nostra posizione di lavoratori subordinati: a fronte del lavoro prestato sorge il diritto alla remunerazione della prestazione, le ferie, la malattia, le coperture assicurative e previdenziali per citarne alcuni. Questo strumento si presta ad utilizzi distorti dei quali, in non poche occasioni, ha avuto modo di occuparsi la giurisprudenza. Il legislatore, con la recente novella del D.Lgs. n. 165/2001 Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, ad opera del D.Lgs. n. 150/2009, ha ritenuto di intervenire in maniera molto rigorosa sul versante delle responsabilità per combattere il fenomeno delle false attestazioni in servizio: ha scelto, infatti, la sanzione disciplinare estrema del licenziamento, accompagnata anche da sanzioni di carattere penale e patrimoniale. L art. 55-quater Licenziamento disciplinare, prevede la sanzione del licenziamento, tra l altro, nel caso di falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia. Ed il successivo art. 55-quinquies False attestazioni o certificazioni prevede che, fermo quanto previsto dal codice penale, il lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustifica l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con 2

3 giornale base natale 1012.qxp 22/12/ Pagina 3 la multa da euro 400 ad euro La medesima pena si applica al medico e a chiunque altro concorre nella commissione del delitto. Inoltre, sempre lo stesso articolo precisa che il lavoratore, ferme la responsabilità penale e disciplinare e le relative sanzioni, è obbligato a risarcire il danno patrimoniale, pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione, nonché il danno all'immagine subiti dall'amministrazione. Il dipendente che attesta in maniera falsa la propria presenza in servizio apre la strada al contenzioso, quindi, in sede penale, in sede civile per il risarcimento del danno e in sede erariale per il danno patrimoniale e all immagine delle amministrazione e non ultimo in sede disciplinare. Le nuove disposizioni fanno salva la applicazione di ulteriori norme del codice penale connesse a tale condotta e anche di recente la Corte di Cassazione ha avuto modo di affrontare il tema della responsabilità penale del dipendente che alterando il rapporto-presenze faceva figurare la presenza in servizio non effettuato. La Cassazione ha ritenuto che tale comportamento integri la truffa aggravata.secondo la sentenza in commento la falsa attestazione del dipendente pubblico in merito alla propria presenza in ufficio riportata sui cartellini marcatempo o nei fogli presenza, è condotta fraudolenta, idonea oggettivamente a indurre in errore l amministrazione di appartenenza circa la presenza sul luogo di lavoro ed è dunque suscettibile di integrare il reato di truffa aggravata, ove il pubblico dipendente si allontani senza far risultare, mediante timbratura del cartellino o della scheda magnetica, i periodi di essenza (Cass. Pen. n del ). La dottrina e la giurisprudenza hanno dibattuto sulla natura e le conseguenze di questo comportamento anche dal punto di vista squisitamente legato alla natura di pubblico ufficiale del dipendente pubblico, in particolare in relazione alla configurabilità del reato di falso ideologico in atto pubblico. Fino al 2006 tale indirizzo era prevalente e si basava sulla considerazione che pur essendo il rapporto di lavoro privatizzato, la timbratura non esauriva la propria rilevanza nell ambito del rapporto di lavoro, riverberandosi le conseguenze di tale comportamento sulla organizzazione della pubblica amministrazione per gli aspetti legati alla regolarità della attività dell ufficio nel quale il dipendente era incardinato e alla esplicazione della funzione pubblica. Nel 2006 le Sezioni unite della Cassazione hanno affermato che la condotta del dipendente che falsifica la propria presenza in servizio non configura il reato di falso in atto pubblico, in quanto i cartellini e i fogli presenza non avrebbero natura di atto pubblico non essendo espressione di una funzione pubblica, ma si collocano sul piano attinente alla prestazione di lavoro e hanno, pertanto, rilievo esclusivo sul piano strettamente contrattuale. Pertanto, rimanendo nelle dinamiche del rapporto di lavoro la alterazione delle timbrature configurerebbe il reato di falso in scrittura privata. meno grave, ma pur sempre reato La Cassazione si è occupata anche della complicità nel caso in cui un dipendente si faceva timbrare dal collega l entrata o l uscita. Il dipendente che si avvaleva della cortesia del collega è stato licenziato, truffa e concorso nella truffa per tutti. Truffa ai danni dell Amministrazione anche nel caso di dipendenti che si erano recati in mensa senza timbrare l uscita dal servizio con l apposito marcatempo. L omissione è stata ritenuta idonea a indurre in inganno il datore di lavoro circa la durata del servizio dei dipendenti coinvolti, oltre a provocare un danno all azienda, in quanto il pasto veniva consumato in orario di servizio. La Corte dei Conti in sede di giudizio per la responsabilità amministrativa si è occupata del caso di un dipendente che si assentava dall ufficio durante l orario, senza autorizzazione e senza timbratura del cartellino, per recarsi a fare colazione al bar fuori della sede di servizio. La Corte ha condannato il dipendente al risarcimento del danno patrimoniale subito dalla amministrazione. Un comportamento sicuramente deplorevole può per il dipendente pubblico avere conseguenze molto gravi da un punto di vista disciplinare fino al licenziamento, ma anche a quanto pare, costare la galera. Elena Cussigh - Gestione Risorse Umane 3

4 giornale base natale 1012.qxp 22/12/ Pagina 4 Calendario corsi in programma Per eventuali informazioni ci si può rivolgere al proprio referente di dipartimento o all Area di Formazione Aziendale (0432/ per i corsi interni, 0432/ per gli aspetti amministrativi dei corsi interni ed esterni; per le strutture afferenti a Palmanova dal lunedì al venerdì dalle ore alle ore 14.00, per le strutture afferenti a Latisana il martedì e il giovedì dalle ore alle ore al numero cfa@ass5.sanita.fvg.it). Possibili variazioni o integrazioni del programma verranno comunicate quanto prima. GLI ABSTRACT DI TUTTI I CORSI CHE L AZIENDA PROPONE SONO DISPONIBILI SUL SITO: 4

5 giornale base natale 1012.qxp 22/12/ Pagina 5 Dalla Bassa ai Balcani per la salute mentale L Azienda Sanitaria Bassa Friulana, con molti altri partner italiani e Serbi, ha aderito ad un progetto promosso dalla Caritas, che vede impegnati gli operatori del Dipartimento di Salute Mentale nello scambio fra l Italia e la Serbia, in un percorso di conoscenza e di crescita professionale reciproche. Ciò che stiamo per raccontare nasce dal nostro primo viaggio in Serbia, quattro giorni nei Balcani, alla scoperta di un sistema sanitario e di un approccio al disagio psichico decisamente diversi dai nostri; viaggio reso possibile dai tre operatori della Caritas di Trieste che ci hanno accompagnato in questa avventura. Omar, Sara e Stefano, tre persone meravigliose che con il loro carico di umanità e di professionalità (da Mostar all Aquila, tornando sempre ai centri di accoglienza ed ascolto di Trieste) ci hanno permesso di vivere l esperienza, di entrare un po nelle pieghe di una cultura così diversa dalla nostra. Ma non così distante. Gli eventi bellici degli anni Novanta ed il collasso socioeconomico in cui la Serbia è caduta, come conseguenza all'embargo internazionale, hanno enfatizzato i problemi legati alla salute mentale, soprattutto Gli operatori di Sabaç, il primo a sinistra è Mika in questi ultimi anni. Gli ospedali psichiatrici, assieme ai reparti psichiatrici ospedalieri, sono gli unici servizi a disposizione delle persone che vivono il disagio psichico: il numero di pazienti ricoverati è enorme (tra 800 e 1300 persone) ed essi vivono in condizioni di degrado umano e mancanza di dignità (mancano cibo, letti, servizi igienici e medicine), inoltre nel corso degli anni le risorse hanno subito una drastica riduzione. I cambiamenti di democratizzazione degli ultimi anni hanno permesso, assieme alle iniziative di Caritas e Oms, una sensibilizzazione comunitaria riguardo al problema della salute mentale, ed hanno contribuito a modificare il contesto sociopolitico, consentendo la creazione, nell'ambito del ministero della Sanità serbo, della Commissione Nazionale sulla Salute Mentale. Sono questi cambiamenti, ma soprattutto la collaborazione tra la Caritas di Trieste e la Caritas di Belgrado, che hanno permesso questo nostro viaggio, su invito di alcuni colleghi serbi che nello scorso aprile erano venuti a visitare le strutture del Dipartimento di Salute Mentale della Bassa Friulana. Uno degli obiettivi che ci eravamo prefissate era andare là a vedere di persona la situazione della salute mentale in Serbia, per poter contribuire con le nostre esperienze e con le nostre attività, ma per avere anche la possibilità di un confronto diretto con gli operatori, per trasmettere e per imparare modalità di relazione diverse, in ulteriori, possibili, incontri. Durante i quattro giorni di permanenza siamo state in due città, Valjevo e Sabaç entrambe ad ovest di Belgrado e con una media di abitanti; qui abbiamo incontrate tante persone, ma di due in particolare vi vogliamo raccontare. Si tratta dei direttori delle Caritas delle due città: Rade, uomo, serbo, cattolico, marito, padre, una storia familiare profondamente segnata dalla presenza del regime e una storia personale che, partita dalla frequentazione di ambienti legati alla criminalità locale, approda ad una scelta di fede e di vita che lo porta ad assumersi l'incarico di direttore della Caritas locale; Mika, un uomo che davvero arriva dalla strada: un trascorso come pugile, pesi medi, la partecipazione ad incontri a livello europeo, le città tappezzate dai suoi poster, poi all improvviso la conversione religiosa, nel pieno della sua carriera, e la scelta di lasciare fama e soldi per occuparsi di chi non aveva avuto le sue stesse fortune. Entrambi ci raccontano le storie delle Caritas che dirigono: il difficile inizio segnato dalla presenza importante di un prete italiano e le difficoltà legate ad un contesto a maggioranza ortodossa che guarda con sospetto alle attività di un'associazione di fede cattolica e che rende più delicata l'interlocuzione con le istituzioni locali. Significativa la frase di Rade: Dopo che ho iniziato l'attività con la Caritas mi sono accorto di quante persone stanno male, prima non si vedevano. Entrambe le realtà nel corso degli anni hanno attivato molte e diverse iniziative (tra le altre il centro d'ascolto, il servizio di assistenza domiciliare e, ultimo in ordine di tempo, il progetto di promozione della salute mentale) che sono sostenute da un'organizzazione che ha cinque dipendenti e un bilancio retto solamente sugli aiuti che due Caritas friulane hanno inviato finora. È in un ambito come questo che da circa 8 mesi un'infermiera della Caritas e due operatori del reparto di psichiatria dell'ospedale generale di Valjevo effettuano delle visite domiciliari ad alcune persone che vivono l'esperienza del disagio psichico. La proposta della Caritas di avviare questa sperimentazione ha incontrato l'interesse e la disponibilità della responsabile del reparto, medico psichiatra che ha letto Basaglia e che conosce alcune esperienze italiane che a lui si rifanno, e che ha consentito ad alcuni suoi operatori di partecipare a questa attività. Insieme ai tre operatori dedicati alla sperimentazione abbiamo partecipato ad alcune visite domiciliari: le persone ci hanno fatto entrare nelle loro case e conoscere le loro famiglie con un accoglienza ed una disponibilità che ci ha disarmate, così come ci ha stupito la capacità La sede Caritas di Valjevo, con la maglia rossa Rade 5

6 giornale base natale 1012.qxp 22/12/ Pagina 6 degli operatori di intervenire in un contesto così diverso da quello ospedaliero, unico contesto da loro conosciuto fino a otto mesi prima. Al termine delle visite abbiamo partecipato alla riunione d èquipe multi professionale ed abbiamo avuto modo di scambiare le nostre esperienze rispondendo alle loro numerose domande. Questa esperienza si è conclusa con una grande curiosità da parte dei colleghi serbi di conoscere in modo più approfondito l'attività territoriale che si svolge nei dipartimenti di salute mentale della nostra regione. Abbiamo quindi proposto uno specifico viaggio, per fare in modo che potessero partecipare alle nostre attività al 24 ore di Palmanova, ma in particolare alle visite domiciliari, cosa che si è concretizzata a metà novembre. Ci hanno raggiunto 13 operatori (medici, infermieri, assistenti sociali dei servizi psichiatrici, dei Comuni e della Caritas) che, in un tour de force di cinque giorni hanno visitato anche alcune realtà di Trieste, di Tolmezzo e di Gorizia. Il fulcro della visita sono stati i due giorni trascorsi tra Palmanova e Latisana: la descrizione del Dipartimento di Salute Mentale è stata seguita dai racconti delle storie delle persone che afferiscono ai nostri servizi e che gli operatori il giorno dopo hanno avuto modo di visitare a domicilio. Questa esperienza è stata caratterizzata da una grande partecipazione non solo degli ospiti, ma anche degli operatori del dipartimento coinvolti, incuriositi e desiderosi di uno scambio che si è dimostrato molto arricchente sotto il profilo professionale ed umano. Ci siamo salutati con l'impegno a proseguire questi nostri scambi di esperienze, sia in Italia che in Serbia, nei prossimi mesi. Meri Marin, Greta Zavattin Dipartimento di Salute Mentale IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT... salutando il dr. Montanar Il 31 ottobre 2010 il dottor Fabio Montanar ha lasciato l Ospedale per raggiunti limiti di età al fine di una meritata quiescenza. Erano appena iniziati gli anni 70 quando un giovane medico, ex allievo della Grande Famiglia dei Salesiani, Laureato all Università di Modena, congedato come Ufficiale Medico degli Alpini (servizio svolto in Carnia), dopo iniziali proposte di lavoro in Ortopedia, prendeva servizio come Assistente Medico presso la Divisione di Medicina dell Ospedale di Palmanova allora diretta dal compianto dr. Roberto Ronchitelli. Questo è l inizio della grande avventura del Medico Internista Fabio Montanar, proveniente da San Martino di Terzo di Aquileia. Da subito sono emerse la natura e le capacità del giovane dottore: - interesse nello studio dei diversi quadri clinici con raccolta e certosina catalogazione di tutto quello che è stato scritto su ogni specifico caso clinico; - studio e fondazione dell endoscopia digestiva presso il nostro Ospedale (EGDS, ERCP, Laparoscopia, Celioscopia). All inizio degli anni 90 il nostro ancor giovane dottore era così cresciuto in esperienza e competenza che nulla ostacolava ormai la sua promozione a Primario di quella Divisione Medica che nel contempo era diventata la più vera e valida ragione professionale che dava un senso meraviglioso alla sua vita. Le peculiarità medico-organizzative del nuovo primario hanno portato tutti noi a sviluppare specifici campi di interesse specialistico e ci ha indirizzati e aiutati a gestire le situazioni cliniche che quotidianamente si presentavano con una capacità internista unica. Gli ambulatori di Endoscopia, Pneumologia, Diabetologia, Endocrinologia, Reumatologia, Ematologia, Ecocolordoppler arterioso/venoso e dell istituendo malattie tromboemboliche sono esempi di attività che in questo tempo hanno assunto una autonomia gestionale nello spirito voluto dal suo promotore. Da sempre il suo pensiero operativo è stato quello di dare sicurezza al reparto di degenza con una presenza continua giorno dopo giorno per tutti questi ultimi 20 anni. L organizzazione medico-infermieristica del reparto ha occupato un posto privilegiato nei suoi pensieri senza peraltro intaccare le attività ambulatoriali che negli anni hanno ricevuto sempre maggiori risorse. Questa breve sintesi sull impegno di studio e di lavoro di una vita dedicata in modo esclusivo alla Divisione Medica dell Ospedale di Palmanova non può esprimere al meglio il percorso individuale fatto con ognuno di noi accanto a lui guida sicura e punto di riferimento e di collaborazione per ogni difficoltà che si manifestava nel lavoro quotidiano. Una storia che abbiamo condiviso e per questo sentiamo di ringraziarti. Grazie: -per esser sempre stato presente nelle nostre difficoltà lavorative; - per gli urli finalizzati a far crescere tutti noi; - per gli apprezzamenti che abbiamo ricevuto; - per l integrità morale; - per aver sempre protetto la Tua Divisione Medica; - per l esempio di assoluta dedizione alla missione; - per aver condiviso e perseverato sempre nel mettere il malato con i suoi bisogni al centro dell assistenza; - perché ogni giorno la lettura delle consegne infermieristiche era un riconoscimento silenzioso del nostro lavoro; - per la gioia espressa ogni volta che giungeva la bella notizia è volata una cicogna fra il suo personale ; Grazie da parte nostra perché se siamo ancora insieme ci sarà un motivo. Il personale della Medicina dell Ospedale di Palmanova 6

7 giornale base natale 1012.qxp 22/12/ Pagina 7... salutando il dott. Pennestre... L'appuntamento è per una mattina di inizio autunno a Gorizia presso il parcheggio del PalaBigot; le previsioni meteo non sono buone e la notte è trascorsa quasi insonne ascoltando e cercando di interpretare ogni alito di vento. Estraggo dal bagagliaio la mountain bike che pare un puledro metallico. Claudio Pennestre già gira nervosamente su e giù per il parcheggio impaziente di dar sfogo quanto prima alla gagliarda muscolatura. Ancora indecisi per le condizioni meteo, si parte... Già dopo poche decine di metri ci si inerpica sul Monte Calvario con una serie di ripidi tornanti che non perdonano. Per fortuna dura poco; subito il dedalo di stradine che compongono gli itinerari di Slow Collio ci accoglie e ci guida in un percorso molto suggestivo e appagante che attraversa i comuni di Mossa, Capriva e Cormons, ai piedi di colline ininterrottamente ricoperte di vigneti. Attraversiamo boschetti, gagliardi corsi d'acqua scorrono ai lati, le rane gracidano, aironi e garzette ci controllano con sospetto, l'odore del mosto che esce dalle cantine ci inebria, mentre qualche timido raggio di sole fa capolino tra le nuvole. Ma non c'è tempo per romanticismi: con impeto possente le ruote delle bici solcano il fondo delle stradine di campagna mentre le fibre muscolari spasimano in dolorosa contrattura... Dalla Subìda ci dirigiamo verso il valico italo-sloveno di Vipolze in mezzo a un tripudio di borghi, chiesette e castelli. Per dare un tocco di internazionalità all'impresa, si decide di sconfinare; a pochi metri dal confine l'agriturismo Skerk è chiuso (porca malora...); si sconfina... Appena rientrati sul suolo patrio, la proprietaria dell'agriturismo ci blocca in mezzo alla strada e ci implora di fermarci per una sosta. Impietositi ci si ferma, altrimenti la signora si offende; si mangia e si beve qualcosa controvoglia: un sacrificio... Dopo circa mezz'ora riprendiamo la via del ritorno. Rimetto la bici in macchina e, stanchi ma soddisfatti, ci salutiamo. A Farra d'isonzo inizia a piovere e pioverà per tutto il giorno... Dopo più di 12 anni Claudio Pennestre ci lascia. Un altro pezzo della storia della Bassa se ne va. Ciao vecia ruga... Mario Corbatto Un arrivederci e un grazie a: De Bernardo Giuseppe, Medeossi Maria Teresa, Montanar Fabio, Tiraboschi Maura, Silvestri Angela (P.O Palmanova) Cadamuro Sergio, Fantin Orlando, Lubini Eloisa, Nadalin Enzo, Persi Luana, (P.O. Latisana) Buffon Consuela (Distretto Est) Azzani Giulia, Casamanti Alberto, Moneghini Giovanni, (Dipartimento di Prevenzione) Cozzolino Raffaele (Distretto Ovest) Salomoni Silvia (CSM Palmanova) Pennestre Claudio (Servizio Farmaceutico Palmanova) Un saluto di benvenuto a: Antonini Giulio (Direzione Welfare) Boschi Michelangelo, Garofalo Francesca, Pressi Paola, (P.O. Latisana) Il 31 ottobre é andato in pensione il dr. Orlando Fantin, dopo una lunghissima carriera presso l'ospedale di Latisana, prima come internista nella Divisione di Medicina, ai tempi del dr. Nimis, poi come Direttore dell'area di Emergenza e del Pronto Soccorso. La forte personalità (beh, con un nome così non poteva essere altrimenti!) e la grande capacità organizzativa, hanno facilitato la sua missione: riorganizzare la risposta all'emergenza ed urgenza sanitaria nell'ospedale di Latisana dal 1996 non è certo stato compito facile. La ricerca di personale competente, la responsabilizzazione degli operatori e la ricerca di aggiornamento continuo hanno permesso in pochi anni, in accordo con gli altri dirigenti responsabili, di rispondere in modo appropriato ai bisogni urgenti dei pazienti in Pronto Soccorso, di strutturare una Area di Degenza e Monitoraggio Intensivo per i pazienti critici, da considerare come il luogo sicuro dell'ospedale, così da sopportare anche lo stress estivo di Lignano Sabbiadoro. Lignano Sabbiadoro poi, merita un capitolo a parte! Riconoscere le criticità sanitarie di una stazione turistica così importante per la Bassa Friulana e per la Regione, e riorganizzare la risposta ai bisogni sanitari urgenti delle migliaia di turisti estivi è merito inequivocabile del dr. Fantin. Grazie a lui la Regione ha riconosciuto la complessità del problema e la risposta sanitaria è stata organizzata ricorrendo a risorse professionali non più solo locali, ma anche regionali; il coinvolgimento dell'intero sistema regionale dell'emergenza ha di conseguenza migliorato la qualità e le competenze del servizio fornito all'utente. Ancora più significativo è stato il suo impegno per la progettazione del nuovo Pronto Soccorso di Lignano, che sostituirà a breve l'antica sede del lungomare di Lignano Sabbiadoro; tranquillo Orlando alla festa il taglio del nastro sarà assolutamente tuo! Si potrà dedicare ora ai suoi molteplici interessi culturali, dalla letteratura alla pittura, dai viaggi all'amore per la montagna, ma siamo sicuri che rimarrà sempre presente e operativo nella vita e attività sociali di questa regione e che sarà ancora a lungo attivo e disponibile per le consulenze nostre e dei dirigenti di questa Azienda Sanitaria. Con affetto lo salutano i colleghi di reparto, medici e personale tutto. 7

8 giornale base natale 1012.qxp 22/12/ Pagina 8 Tradizions di Nadâl inte Basse Furlane Lis fiestis di Nadâl e Prindalan ancjemò in dì di vuè a son caraterizâdis di azions e rituâi par propiziâsi, tirâ de nestre bande un futûr di bonstâ e di pâs. E in ta chestis zornadis di fin e di principi dal an, cussì plenis di sugjestions e di magje, al pues ancjemò capitâ, in tancj paîs de Basse Furlane, di viodi grops di personis di ogni etât, ma soredut zovins, che puartant une stele inluminade picjade suntun baston e fate zirâ cuntune manovele, intune rievocazion simboliche dal viaç dai Re Magjos che lavin a cirî Gjesù Bambin a van di borc in borc e di cjase in cjase cjantant lis cjantis de tradizion di Nadâl (lis Pastorelis) par dâ la buine gnove de nassite dal Redentôr e puartâ i augûrs pes fiestis che a son rivadis o pal an gnûf che al sta par scomenzâ. In cambio dai augûrs la int, che daspes ju spiete fûr di cjase par ufrîur un spuntinut, ur dà qualche palanche o cualchi gjenar alimentâr, une butilie, un dolç, un salamp. A son i Cantôrs de Stele, che mantegnin in vite le antighe tradizion des cuestulis di Nadâl e Pifanie, e cussì fasint a metin in evidenze l amôr e l atacament des popolazions de Basse viers lis sôs tradizions religjosis e musicâls. Ogni paîs par cheste cerimonie al à adotât modalitâts cerimoniâls e musicâls diferentis: diferentis lis zornadis (la gnot di Nadâl, il Prindalan, la Pifanie ), diferents i itineraris, diferents i cjants: dut a marcâ che il Cjant de Stele al è un element impuartant de identitât culturâl dai paîs. A San Zorz e tai paîs lenti atôr (Porpêt, il Tor, Malisane, Cjarlins, Maran) la pastorele cjantade pe ocasion e je, o e jere, l Oggi è nato (ma atenz, cjantât in ogni paîs suntune melodie diferente!), opûr Noi siamo i Tre Re,a Cjopris I Tre Res, a Najarêt Oh ce sere benedete!, a Rude Cjantarìn cun devozion, a Morsan Oh staimi atenz, a Strassolt Dormi dormi, e vie indenant: si trate simpri di tescj sempliçs, adats par insegnâ al popul i grancj misteris dal cristianesim. La tradizion dai cjants de stele al è un rît antîc che nus puarte lontans inte storie e inte gjeografie:rît cognossût in dut il arc alpin, intai secui de Cuintririforme Catoliche al è stât promovût e sustignût de Glesie Catoliche tanche bariere spirituâl cuintri lis eresiis protestantis; cul lâ dal timp, cambiant i timps e i contescj socio-economics e culturâi, al è lât al mancul fin cuasi a sparî, ma al è rivât a mantignîsi in zonis di periferie, come iuste apont i paîs de Basse Furlane, dulà che al è restât come une des tradizions che mantegnin ancjemò un interes particolâr sei dal pont di viste religjôs che sociâl. La questule infat in dì di vuè e à un significât dome simbolic (par solit chel che si cjape sù al va in beneficenze), ma il rît de stele al manten intat dut il so atrat no dome pal invît al aveniment religjiôs che al compagne, ma ancje parcè che al à cuistât dapardut il valôr di element fondamentâl par rinfuarzâ i rapuarts sociâi intes comunitâts e al è vivût daspes come un element che al rapresente la identitât culturâl locâl. E alore al è un patrimoni che al merte salvât e tignût vîf! Le festività natalizie e di Capodanno ancora oggigiorno sono caratterizzate da azioni e rituali atti a propiziarsi un futuro di benessere e di pace. E in questi giorni di fine e inizio anno, così carichi di suggestione e di magia, può ancora capitare in tanti paesi della Bassa Friulana di imbattersi in gruppi di persone di ogni età, ma perlopiù giovani, che seguendo una stella illuminata posta in cima ad un asta e fatta girare tramite una puleggia, in una rievocazione simbolica del viaggio dei Re Magi alla ricerca del Bambino Gesù passano di borgo in borgo e di casa in casa cantando i canti della tradizione natalizia (le cosiddette Pastorelle) per annunciare la buona novella della nascita del Redentore e portare gli auguri per le festività arrivate o per l anno nuovo che sta per iniziare. Agli auguri la gente, che spesso aspetta queste persone sull uscio di casa per offrire loro un piccolo spuntino, contraccambia con denaro o generi alimentari, una bottiglia, un dolce, un salame. Sono i Cantori della Stella, che mantengono viva l antica tradizione delle questue natalizie ed epifaniche, e così facendo esprimono l amore e l attaccamento delle popolazioni della Bassa nei confronti delle tradizioni religiose e musicali locali. Ogni paese per questo rito ha adottato, e in molti casi mantenuto, modalità cerimoniali e musicali diverse: diversi i giorni delle questue (la notte di Natale, Capodanno, l Epifania ), diversi gli itinerari seguiti, diversi i canti: quasi a voler sottolineare che il Canto della Stella costituisce un elemento importante dell identità culturale dei singoli paesi. A San Giorgio e nei paesi limitrofi (Porpetto, Torviscosa, Malisana, Carlino, Marano) la Pastorella che si canta, o si cantava, per l occasione è l oggi è nato (ma ogni paese naturalmente usa una melodia diversa!) oppure Noi siamo i Tre Re, a Chiopris I Tre Res, a Nogaredo al Torre Oh ce sere benedete, a Ruda Cjantarìn cun devozion, a Morsano di Strada Oh staimi atenz, a Strassoldo Dormi dormi e via dicendo: si tratta in ogni caso di testi semplici, adatti per far apprendere al popolo i misteri del Cristianesimo. La tradizione dei Canti della Stella è un rito antico che ci porta lontano sia nel tempo che nello spazio: rito noto in tutto l arco alpino, nel corso dei secoli della Controriforma Cattolica è stata promosso e sostenuto dalla Chiesa Cattolica come barriera spirituale contro le eresie protestanti. Col passare del tempo, e cambiando anche i tempi e i contesti socio-economici e culturali, è venuto sempre meno fino quasi a scomparire, ma riuscendo a sopravvivere in aree periferiche, come appunto i paesi della Bassa Friulana, nei quali è rimasto come una delle tradizioni che tuttora mantengono un interesse particolare sia dal punto di vista religioso che sociale. La questua infatti oggigiorno mantiene un significato puramente simbolico (oltretutto il raccolto di solito viene devoluto in beneficenza), ma il rito della stella mantiene intatto tutto il suo fascino non solamente per l invito all avvenimento religioso che accompagna, ma anche perché ha ovunque acquisito il valore di elemento fondamentale per rinforzare i rapporti sociali all interno delle comunità ed è spesso vissuto come elemento che rappresenta l identità culturale locale. E allora si tratta di un patrimonio che va salvaguardato e ravvivato! Silla Stel - Dipartimento di Prevenzione Flavio D Agostini - Area Handicap Adulti 8

9 giornale base natale 1012.qxp 22/12/ Pagina 9 P.A.S.S.I. Promozione della salute, sviluppo sostenibile ed equità sociale: sono state queste le parole chiave della 20 edizione della conferenza internazionale sulla promozione della salute, organizzata a Ginevra dall 11 al 15 luglio 2010 dall International Union for Health Promotion and Education (Iuhpe). Ampio spazio è stato dedicato ai sistemi di sorveglianza e alla necessità di costruire un ponte tra chi si occupa di monitoraggio e raccolta dati e chi fa promozione della salute sul campo. Il convegno è stato anche l occasione per presentare l esperienza del Sistema di Sorveglianza PASSI, acronimo di Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. Anche la nostra Azienda è coinvolta nel PASSI con l'obiettivo di monitorare nella popolazione adulta alcuni fattori comportamentali di rischio per la salute: tabagismo, obesità, consumo di alcol, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, alimentazione scorretta, inattività fisica. PASSI s inserisce nel cuore delle attività politiche e sanitarie intraprese in Italia per promuovere la prevenzione e rientra nel Piano Sanitario Nazionale , che indica la necessità di rendere stabile una periodica sorveglianza dei fattori di rischio comportamentali secondo il modello Behavioral Risk Factor Surveillance System (BRFSS) americano, il quale raccoglie dati in modo continuo tramite interviste telefoniche. Le informazioni raccolte dal PASSI servono per la programmazione aziendale e regionale e consentono una valutazione e un ri-orientamento delle politiche di sanità pubblica a livello locale: programmi di screening oncologici e delle vaccinazioni, prevenzione del rischio cardiovascolare, delle complicanze del diabete e degli incidenti. Ogni mese un campione di residenti nel territorio aziendale di età compresa tra 18 e 69 anni viene estratto con metodo casuale stratificato per sesso ed età dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Queste persone, precedentemente informate tramite lettera, vengono poi contattate telefonicamente per l'effettuazione dell'intervista. Viene utilizzato un questionario standardizzato che prevede circa un centinaio di domande suddivise in dieci sezioni (stato di salute e qualità della vita percepita, attività fisica, abitudine al fumo, alimentazione, assunzione di alcol, rischio cardiovascolare, sicurezza stradale, screening oncologici, vaccinazioni, dati socioanagrafici). I dati dei questionari vengono poi inseriti in forma anonima con modalità protetta in un archivio unico nazionale. Nella nostra Azienda Sanitaria il team PASSI, coordinato dalla dott.ssa Silla Stel, è composto da un gruppo di Assistenti Sanitarie del Dipartimento di Prevenzione specificamente formate per condurre le interviste in modo omogeneo e quindi garantire non solo la qualità del rapporto con i cittadini, ma anche la qualità dei dati raccolti. La figura dell'assistente Sanitario - che nel profilo professionale (D.M. n 69 del 17/01/1997) viene definita quale operatore specificamente addetto alla prevenzione, educazione e promozione della salute - si I risultati della sorveglianza 2009 in Friuli-Venezia Giulia (n 1862 interviste) in sintesi rilevano che: il 66% giudica la propria salute positivamente; il 6% ha riferito sintomi di depressione nelle ultime due settimane; il 37% pratica attività fisica raccomandata; il 21% è completamente sedentario; il 42% è in eccesso ponderale (30% in sovrappeso e il 12% obeso); il 29% fuma; il 20% ha riferito di essere iperteso; il 24% ha riferito di avere il colesterolo alto; il 27% è classificabile come bevitore a rischio; il 14% ha riferito di aver guidato sotto l'effetto dell'alcol nell'ultimo mese. cala perfettamente nelle politiche, negli orientamenti dell'oms e degli altri organismi internazionali, i quali raccomandano politiche che vadano oltre la prevenzione del rischio, com'è stata finora intesa la prevenzione in generale. E' necessario, infatti, tenere conto del concetto di globalità della salute in un continuum fra equilibrio interno ed esterno dell'individuo e in relazione all'interscambio con l'ambiente fisico e sociale. L'OMS insiste, inoltre, sulla complessità e unità del sistema di prevenzione, promozione e cura, proponendo azioni ben sintetizzate nella Carta di Ottawa. L'esperienza acquisita in questi anni permette di poter dire che il Sistema PASSI favorisce la vicinanza tra l'azienda Sanitaria e il cittadino, in quanto il Servizio Sanitario ha la possibilità di conoscere i bisogni percepiti dalle singole persone, le loro reali aspettative e raccogliere eventuali suggerimenti. Permette, inoltre, all'intervistatrice di acquisire una maggiore esperienza nella raccolta di dati di tipo epidemiologico-sanitario aumentando l'accettabilità dello studio, proprio perchè gli operatori del SSN risultano più accreditati rispetto ad un anonimo call center. RIFERIMENTI Rosella Malaroda Marzia Spangaro Dipartimento di Prevenzione (National Center for Chronic Disease Prevention and Carta di Ottawa per la promozione della Salute (novembre 1986). D.M. n 69 del 17/01/1997 9

10 giornale base natale 1012.qxp 22/12/ Pagina 10 Camminando tra salute e cultura Sabato 23 ottobre 2010 si è svolta a Palmanova una bella iniziativa a cura del Dipartimento di Prevenzione per promuovere l attività motoria nella popolazione... una camminata non competitiva, gratuita, alla portata di tutti (i partecipanti avevano dai 5 ai 70 anni e più), che voleva coniugare la sensibilizzazione all attività motoria a qualche notizia di storia locale, spesso non presente sui libri scolastici, ma ugualmente interessante. La manifestazione, svolta in collaborazione col Gruppo Marciatori di Palmanova, ha ottenuto il patrocinio del Comune, dell Università della Terza Età di Palmanova, della Scuelute Furlane di Palme, dell AROS, dell Associazione famiglie diabetici della Bassa friulana. Dopo un breve saluto delle autorità e l intervento della scrivente sui benefici dell attività motoria, grazie alla disponibilità delle autorità competenti, accompagnati da due militari, abbiamo potuto apprezzare il Museo Militare di porta Cividale e successivamente accedere al percorso storico: bastioni, lunette napoleoniche e rivellini dai quali abbiamo apprezzato da un altra visuale i colori magici dell autunno. Ci ha fatto da guida Giorgio Mucelli, presidente del gruppo marciatori, che ci ha illustrato la storia della città stellata, ma accanto alla storia ufficiale, anche qualche curiosità, per esempio ci ha indicato anche il luogo dove Mario Monicelli nel 1959 ha girato con Sordi e Gassman La grande Guerra film vincitore del Leone d'oro al Festival del Cinema di Venezia. Non sono mancati piacevoli aneddoti dell Assessore Baldin, del Consigliere Visintin, del signor Bolzicco della Scuelute e ricordi di chi frequentava Palmanova come la scrivente, Alessandra, Renato Il percorso si è concluso con la visita al salone d onore del Municipio e la distribuzione di materiale informativo sui benefici dell attività motoria, e naturalmente, non è mancata la foto di gruppo. Una bella compagnia, un senso di relax, un po di cultura e la voglia di ripetere l iniziativa.il successo della prima edizione della "Camminata" è stato ripetuto sabato 20 novembre. L'iniziativa, che ha avuto il patrocinio anche di Federsanità e dell Associazione Nazionale Dimagrire Insieme, oltre che dei partner precedenti, è stata inserita nelle manifestazioni a corollario della "8 Maratonina di Palmanova" e nonostante il tempo incerto e la breve distanza dall'evento precedente, ha avuto la partecipazione di una trentina di persone fra cui operatori dell'ass5, associate dell'andi, il vicesindaco di Palmanova, il vicepresidente provinciale del CONI. Silla Stel - Dipartimento di Prevenzione Pensieri colorati L ASS 5 Bassa Friulana, la facoltà di Architettura dell Università degli Studi di Trieste, il Rotary Club di Cervignano e Palmanova propongono una mostra di suggerimenti progettuali per la valorizzazione delle aree verdi interne all ospedale di Palmanova, elaborati dagli studenti del corso in Storia dei Giardini. Il professor Fabio Millevoi, docente del corso in Storia dei Giardini e ideatore del progetto denominato Pensieri colorati: il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni, assieme agli studenti ha effettuato un percorso che si è concluso con la realizzazione degli elaborati. I ragazzi hanno saputo reinterpretare con grande e singolare significatività gli spazi verdi interni dell ospedale. I suggerimenti progettuali rimarranno esposti nel velario ingresso principale dell ospedale di Palmanova - per tutto il mese di dicembre. 10

11 giornale base natale 1012.qxp 22/12/ Pagina 11 Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori Posta dei lettori...verso Natale, ma lui non sapeva che era Natale, Berto si trovava in Russia nel bacino minerario di Nova Gorlofka, protagonista della ritirata, vagava infreddolito e affamato quando da lontano si sentì chiamare Berto, Berto! Rabbrividì e pensò: Cemût Berto, cui clame Berto, in Russie! Una sagoma d'uomo avanzava nel gelo e continuava a chiamare: Berto, Berto! Gli andò incontro... stupore e gioia, nel riconoscere Bepo compaesano e amico. Si abbracciarono, si raccontarono la guerra, il freddo, la paura e la fame. Bepo accompagnò l'amico in un'isba poco distante, dove su un tavolo troneggiava un piatto... al jere un platel di vincj vincjecinc centimetris di diametri e al veve parsore dîs, dodis cicimbelis de misure di dîs centimetris par doi di altece......la fame era tanta che si poteva misurare. Le ciambelline erano state impastate con crusca e farina donate dalle donne del luogo. Bepo donò una ciambella a Berto dicendo: Vuè al è il dì di Nadâl! Ebbero la fortuna di tornare, ogni anno il giorno di Natale. Sempre alla stessa ora si ritrovavano in un bar o nell'altro col panettone e una bottiglia a ricordare l'altro Natale, con la promessa che il rito della ciambella doveva continuare anche dopo che uno dei due se ne fosse andato... chi rimane vivo porta la ciambella. Per anni Berto ogni anno a Natale, accanto ai fiori sulla tomba di Bepo ha posato una ciambella. I due amici ora sono insieme, la ciambella della ritirata ha un altro sapore. Graziana Ciani IL VERO NATALE Già a Novembre... dalla scatola scura camuffati da vari suoni per festeggiare il Natale ci propongono spumanti e panettoni. Vecchi babbi Natali e provocanti "babbe natalesse" ci consigliano marche di torroni e per il palato svariate delicatezze. Ma ii Natale è questo? Se appena gli occhi socchiudo una dolcissima fanciulla intravedo che ad una, pur se inattesa proposta, un "SI" umile pronuncia, ma decisa è la risposta. Da quel momento: "Il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi". Ma dove? Qual è la sua casa? - Egli non ha dimora di mattoni è dentro di noi, la sua casa è nell'amore che sappiamo dare, è nel perdono, è nel servizio, è nel buio della prova, è nella volontà di ricominciare -. Ignoro la scatola scura che non sa darmi il vero aiuto, farò più bella la tavola quel giorno, mi nutrirò con qualche appetitosa variante, ma per festeggiare la Sua nascita importante sarà festa grande perché lo riconoscerò come Dio, preparare il mio cuore ad accoglierlo è la sola realtà che vale, questo è il vero Natale! Maria Damonte Accabadora Ben scritto, colto, ma non pesante. Riesce a farti immergere subito in una realtà sarda distante, ma non tanto (anni 50) con i suoi riti, credenze, rapporti umani veri anche se condizionati da pregiudizi, (rimembranze di Niffoi, Camilleri, Sciascia). Maria viene affidata dalla madre vivente (fillu e anima) alla Tsia Bonaria, vecchia sarta senza figli, che nel paese è l Accabadora (da Acabar = finire, colei cioè che mette fine alle sofferenze terrene). Ma questo è un pretesto per una descrizione minimalista, ma non noiosa, anzi delicata, di un paese, Soreni, e dei suoi personaggi, ancorati alle proprie tradizioni, alle proprie storie, con tutti gli aspetti positivi e negativi dell animo umano. E dopo la fuga in continente, Maria torna per assistere Tsia Bonaria, gravemente malata. Alla fine capirà e si sostituirà a lei nell atto allo stesso tempo più atroce e pietoso. Aldo Iop 11

12 giornale base natale 1012.qxp 22/12/ Pagina 12 Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Dal 1 dicembre 2010 nell' Ospedale di Palmanova i referti delle analisi chimico cliniche vengono consegnati presso gli sportelli del Centro Unico di Prenotazione dal lunedì al venerdì dalle alle sabato dalle alle La modalità di ritiro dei referti rimane invariata per cui è necessario: essere in possesso della ricevuta del pagamento del ticket (il pagamento può essere effettuato direttamente allo sportello C.U.P. o tramite la Cassa Automatica); essere in possesso dell invito a pagamento riportante il numero identificativo del prelievo; essere in possesso della delega e della fotocopia del documento d identità del delegante (o di un documento d identità in originale) per il ritiro della documentazione sanitaria non propria. Nuova Scheda-Modulo per Comunicazioni dell Utenza. E disponibile presso tutte le strutture aziendali ed è scaricabile dal sito internet aziendale - sezione Segnalazioni e Suggerimenti oppure sezione U.R.P. Segnalazione e Suggerimenti. Questo modello sostituisce tutti i precedenti. IMPORTANTE: è possibile richiedere l invio postale del referto a domicilio: la richiesta si fa al momento dell accettazione presso il Laboratorio Analisi, il servizio avviene con posta prioritaria ed è GRATUITO. PROGRAMMA DI SCREENING MAMMOGRAFICO CALENDARIO PRIMO SEMESTRE LATISANA dal 25 gennaio al 8 febbraio PALMANOVA dal 4 marzo al 17 marzo CERVIGNANO DEL FRIULI dal 26 aprile al 11 maggio Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione La redazione augura a tutti un Buon Natale ed un sereno 2011 A.S.S.ieme per 5 minuti Periodico Bimestrale dell Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - Bassa Friulana Anno V - Numero 27 Novembre/Dicembre 2010 Reg. presso il trib. di Udine n. 29/06 del Direttore responsabile Daniela Gross Redazione Tiziana Bonardi Melania Fichera Antonietta Guerra Marco Luigiano Meri Marin Chiara Obit Paola Virgolin Contatti Tel Fax redazione@ass5.sanita.fvg.it Posta interna : Redazione giornale c/o Ufficio Relazioni con il Pubblico Impaginazione e Grafica Marco Luigiano Loghi Denis Battaglia Stampa GRAFICHE FILACORDA viale Palmanova, 464/ Udine - Italy tel A questo numero hanno collaborato : Paolo Bordon Graziana Ciani Elena Cussigh Maria Damonte Flavio D Agostini Orlando Fantin Aldo Iop Rosella Malaroda Meri Marin Marzia Spangaro Silla Stel Leda Treleani Greta Zavattin Questo giornale é stampato su carta riciclata 12

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