Apparent Life-Threatening Events (ALTE):Linee guida. Raffaele Piumelli Centro Regionale SIDS /AOU-Meyer

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Apparent Life-Threatening Events (ALTE):Linee guida. Raffaele Piumelli Centro Regionale SIDS /AOU-Meyer"

Transcript

1 Apparent Life-Threatening Events (ALTE):Linee guida Raffaele Piumelli Centro Regionale SIDS /AOU-Meyer

2 1994

3 ALTE/Background Still descrive alcuni lattanti che vanno incontro a crisi di apnea e cianosi. Alcuni di essi sopravvivono altri muoiono. Gli episodi sono spesso recidivanti ed esistono fasi intercritiche asintomatiche L Autore ipotizza che la sede delle alterazioni possa essere troncoencefalica e conclude affermando che questi bambini: should be watched closely by someone night and day (Lancet-1923)

4 Near miss for SIDS (Pediatrics-1972)

5

6 Ciò che è necessario è un termine in grado di descrivere un gruppo di bambini che hanno presentato un episodio che ha richiesto un intervento vigoroso da parte del soccorritore. Alcuni di questi episodi posso essere causati da un apnea ma altri possono essere imputabili a convulsioni, inalazione, erronea valutazione da parte del soccorritore, o altro. ( Nickerson BG-Pediatrics 1982)

7 Apparent Life-Threatening Event (ALTE) An episode that is frightening to the observer and is characterized by some combination of apnea (central or occasionally obstructive), color change (usually cyanotic or pallid but occasionally erythematous or plethoric), marked change in muscle tone (usually marked limpness), choking or gagging. In some cases the observer fears that the infant has died. Previously used terminology such as aborted crib death or near-miss SIDS should be abandoned because it implies a possibly misleading close association between this type of spell and SIDS. (NICHD-1986)

8 Epidemiologia Incidenza: %0 (!?) Accessi DEA : 0,6-0.8% nei bambini<1anno Ospedalizzazioni: 2.3% Mortalità complessiva: 7.6%

9 Linee guida per la gestione del bambino con storia clinica di Apparent Life-Threatening Events (ALTE) Documento di Consenso Documento approvato dalle seguenti Società Scientifiche e Gruppi di Studio: Società Italiana di Neonatologia Società Italiana per lo Studio e la Prevenzione della Morte Improvvisa in Età Pediatrica Gruppo di Studio Multidisciplinare SIP sui Disturbi Respiratori nel Sonno Gruppo di Studio SIP sulla SIDS Promotori e Coordinatori dei Gruppi di Studio e Soc. Scientifiche: G.Donzelli, G.C.Gallone, F.Macagno, M.P.Villa Hanno partecipato come moderatori e relatori: E.G.Barlocco,G.Bevilacqua,L.Caselli,S.Cucchiara,M.DeMartino,L.DeSimone,R.Domenici,R.Ferrari,G.Donzelli, G.C.Gallone,G.Gensini,I.Giani,L.Lega,E.Lombardi,F.Macagno,M.Macchiaiolo,F.Mannelli,A.Meozzi,G.Messina, E.Micheletti,L.Nespoli,A.Pampaloni,R.Pazzaglia,M.S.Pignotti,R.Piumelli,S.Pratesi,L.Rizzo,S.Sani,E.Scarano, M.Stramba-Badiale,C.Surrenti,M.Turini,A.Vierucci,M.P.Villa,G.C.Zampi. Hanno contribuito alla stesura: R.Piumelli,L.Caselli,M.F.Paternoster,L.Nespoli,L.Nosetti,G.C.Gallone e G.Donzelli. (Firenze, Gennaio 2001)

10 For the ESPID European Society who contributed Bentele K, Belhadi B, Hurgoiv V, Irgens LM, Kohlendorfer U,Krous HF, Poets CF, Rambaud C, Didinger G, Sutter M, Specialists at large for the Study and Prevention of Infant to the present consensus statement: Death (ESPID). Members of the Blair P, Byard RW, Cosmi EV, Fleming PJ, Franco P,Grogaard J, Groswasser J,Huber J, Jorch G, Jura J, Kaczmorski M,Katz-Salamon M, Kelmanson I, Kerbl R, KiechlKurz R, L Hoir M, Mallet E, Milerad J, Naulaers G,Neubauer D, Perk Y, Piumelli R, Rognum TO, Sawaguchi T, Schlaud M, Shatz A, Sperl W, Wi llinger M, O,StoltenburgTonkin S, Van Reempts P,Wasilewska J, Wilske J, Zotter H. who contributed to the present consensus statement: Adamson R, Brooke H, Devlieger H, Follett F, Gaultier C, Gingras J,Gozal D, Harper R, Hessel L, Hunt CE, Horne RSC,Jenik A, Keens T, Lahorgue M, Marcus C, Rivarola MR,Sebastiani P, Scaillet S, Thach BT, Togari H, Vecchierini MF,Willinger M.

11 ALTE: main causes identified I. Digestive problems (~ 50%) Gastro-oesophageal reflux Infection Volvulus Intussusception Dumping syndrome Chemolaryngeal reflex Aspiration and choking 2. Neurological problems ( 30%) Convulsive disorders (isolated or associated with intracranial haemorrhage, hydrocephalus, developmental deficits or hypoxia) Intracranial infection Intracranial hypertension (brain tumour, subdural haematoma, or congenital metabolic disease) Vasovagal reflexes (breath-holding spells or other causes of enhanced vagal responses) Congenital malformations of the brainstem Muscular problems (myopathy) Congenital central alveolar hypoventilation

12 ALTE: main causes identified 3. Respiratory problems (20%) Airway and pulmonary infection (respiratory syncytial virus, pertussis or Mycoplasma infection) Congenital airway abnormalities (Pierre-Robin syndrome, airway cysts, angiomas, or malacia) Airway obstructions (inspiration of vomit or foreign material) Obstructive sleep apnoea 4. Cardiovascular problems (5%) Heart rhythm abnormalities (Wolff-Parkinson-White, long Q-Tc syndromes, or other heart rhythm abnormalities) Congenital cardiac malformations Abnormalities of great vessels Myocarditis Cardiomyopathy

13 ALTE: main causes identified 5. Metabolic and endocrine problems (5%) Anomalies of mitochondrial fatty acid oxidation (medium chain acyl-coa dehyrogenase deficiency). Urea cycle defects (arginase deficiency) Galactosaemia Leigh or Reye syndrome Nesidioblastosis Menkes syndrome 6. Other conditions (5%) Nutritional errors (excess feeding volumes) Medications Accidental smothering and asphyxia Accidental carbon monoxide intoxication Drug toxicity Child abuse Munchausen by Proxy syndrome 7. Idiopathic ALTE (~ 50%)

14 Suggested approach to investigation of first ALTE Examination: To include SaO2 and fundoscopy for haemorrages As soon after the event possible: Blood haemoglobin,glucose and lactate Chest radiograph,ecg,postnasal swab for pertussis.urine microscopy and urine storage (toxycology,metabolic diseases) Admit for period of observation Consider contacting family practitioner/health visitor for information Normal examination,infant<2 months, lactate<2mmol/l: Reassure parents Resuscitation training and/or follow up Abnormal examination Diagnosis unclear after 24 hours: Consider further investigation (Davies F, Emerg Med J-2002)

15 Suggested approach to investigation of first ALTE Further investigations should consider the following disorders: gastro-oesophageal reflux seizures intracranial abnormalities hypocalcemia cardiac arrhytmias upper airway disorders *Consider factitious illness if ALTE recurs. (Davies F, Emerg Med J-2002)

16 Raccolta accurata dell anamnesi ed attenta valutazione clinica Considerare la possibilità di un abuso Controllare la glicemia Si è trattato di un episodio breve, a risoluzione spontanea e correlato al pasto? Si Dimettere se: Esame clinico normale Non stress familiare Possibile follow-up (Mc Govern MC,Arch Dis Child-2004,mod.)

17 Raccolta accurata dell anamnesi ed attenta valutazione clinica Considerare la possibilità di un abuso Controllare la glicemia Si è trattato di un episodio breve, a risoluzione spontanea e correlato al pasto? No Ricovero: Osservazione e monitoraggio cardiorespiratorio per almeno 24 ore Stabilire se la storia o la valutazione clinica indirizzano verso una possibile diagnosi Possibile diagnosi Trattare di conseguenza Indirizzo diagnostico incerto Esami ematologici:emocromo,pcr,elettroliti,ega,astra,ammonio, ematologici: lattato,piruvato,emocoltura Esami urinari: Es urine,urinocoltura,es tossicologici,es metabolici Indagini per affezioni vie respiratorie,ecg,eeg,eco cerebrale,indagini per RGE Diagnosi incerta,episodio grave e/o ricorrente Prendere in considerazione indagini più invasive (Mc Govern MC,Arch Dis Child-2004,mod.)

18 ALTE Episodio de aparente amenaza a la vida GUIA DE PRACTICA CLINICA Comité de muerte subita infantil-alape ICD Otras e inespecíficas apnea de sueño

19

20 ALTE Historia Clinica Examen físico Relato del episodio ALTE MENOR ALTE MAYOR SI Factores de Riesgo INTERNACION NO ESTUDIOS INICIALES AMBULATORIO NO DIAGNOSTICO ESTUDIOS POSTERIORES MONITOREO TRATAMIENTO ETIOLOGICO DIAGNOSTICO NO SI NO Factores de Riesgo TRATAMIENTO ETIOLOGICO CURSO DE RCP PREVENCION DE SMSL

21 (Tieder SJ et al. J Pediatr-2008)

22 Le singole strutture dovrebbero sviluppare linee-guida utilizzando gli studi disponibili come riferimento.. (Percelay JM, J Pediatr-2008)

23 Resta il fatto che non sono ancora disponibili linee-guida evidence-based in grado di limitare il ricorso ad esami costosi ma al contempo di evitare il rischio di non individuare malattie potenzialmente mortali

24 ALTE/ Principali problematiche relative alla gestione clinica Approccio clinico multidisciplinare molto accurato data l eterogeneità delle patologie chiamate in causa Rischio di recidive (30-60% nei casi gravi) Elevato numero di ricoveri impropri e riammissioni Disomogenea distribuzione delle risorse Stress familiare spesso considerevole

25

26

27 Necessità della Linea Guida Aggiornare le acquisizioni scientifiche sull argomento Rendere il più possibile omogeneo l approccio clinico/strumentale ai pazienti con ALTE Delineare i futuri indirizzi di ricerca

28 Scopo e Destinatari Scopo della linea guida: selezione e valutazione della letteratura medica finalizzata alla formulazione delle raccomandazioni per la diagnosi e la gestione clinica dei bambini con storia di ALTE Destinatari principali: neonatologi pediatri ospedalieri e pediatri di famiglia medici dei servizi di emergenza e dei pronto soccorso

29 Metodi Per la stesura delle linee guida, è stato programmato un piano di lavoro articolato in più fasi: 1)Costituzione di un gruppo di esperti nell ambito della problematica ALTE composto da rappresentanti della Società Italiana di Pediatria (SIP) e società affiliate e di associazioni di genitori e di infermieri 2)Individuazione e formulazione da parte del gruppo di esperti dei quesiti scientifici più rilevanti 3) Revisione della letteratura in base a una strategia di ricerca in grado di rintracciare tutte le prove scientifiche relative ai quesiti identificati

30 Metodi Definizione dei livelli di prova e della forza delle raccomandazioni. LIVELLI DI PROVA I = Prove ottenute da più studi clinici controllati randomizzati e/o da revisioni sistematiche di studi randomizzati II = prove ottenute da un solo studio randomizzato di disegno adeguato III= prove ottenute da studi di coorte con controlli concorrenti o storici o loro metanalisi IV= prove ottenute da studi retrospettivi tipo caso-controllo o loro metanalisi V= prove ottenute da studi di casistica (serie di casi) senza gruppo di controllo VI= prove basate sull opinione di esperti autorevoli o di comitati di esperti come indicato in linee guida o in consensus conference, o basata su opinioni dei membri del gruppo di lavoro responsabile di questa linea guida FORZA DELLE RACCOMANDAZIONI A= l esecuzione di quella particolare procedura o test diagnostico è fortemente raccomandata (indica una particolare raccomandazione sostenuta da prove scientifiche di buona qualità, anche se non necessariamente di tipo I o II) B= si nutrono dei dubbi sul fatto che quella particolare procedura/intervento debba sempre essere raccomandata/o, ma si ritiene che la sua esecuzione debba essere attentamente considerata C= esiste una sostanziale incertezza a favore o contro la raccomandazione di eseguire la procedura o l intervento D= l esecuzione della procedura non è raccomandata E= si sconsiglia fortemente l esecuzione della procedura

31 Quesiti 1- E tuttora valido l acronimo ALTE? 2- Quale è la reale incidenza di questi episodi? 3- Da cosa può essere provocato un ALTE? 4- Quali sono i dati anamnestici da raccogliere? 5- Quali sono le indicazioni su come effettuare l esame clinico? 6- Quali sono gli esami di primo approccio da effettuare? 7- Quali sono gli esami specifici da effettuare? 8- Quando deve essere ricoverato un bambino con storia clinica di ALTE? 9- E sempre Indicato il monitoraggio ospedaliero nei bambini con ALTE? 10- Esiste indicazione al monitoraggio domiciliare dei bambini con ALTE? 11- Quali sono le complicanze degli ALTE? 12- E necessario un follow-up nei casi di ALTE? 13- Esiste una relazione tra ALTE e SIDS?

32

33 La LG è disponibile:

34 Anamnesi

35

36 Anamnesi

37 Anamnesi

38 Anamnesi

39 Anamnesi

40 Anamnesi

41 Anamnesi

42 Pediatr Rev Aug;

43

44

45

46 ALTE: main causes identified 5. Metabolic and endocrine problems (5%) Anomalies of mitochondrial fatty acid oxidation (medium chain acyl-coa dehyrogenase deficiency). Urea cycle defects (arginase deficiency) Galactosaemia Leigh or Reye syndrome Nesidioblastosis Menkes syndrome 6. Other conditions (5%) Nutritional errors (excess feeding volumes) Medications Accidental smothering and asphyxia Accidental carbon monoxide intoxication Drug toxicity Child abuse Munchausen by Proxy syndrome 7. Idiopathic ALTE (~ 50%)

47 Alterazioni a carico del SNA nei bambini con IALTE Eccessiva sudorazione notturna (Kahn A, Pediatrics-1987) Alterazioni della variabilità cardiaca (HRV) (Edner A, Acta Pediatr-2000)

48 Alterazioni del drive respiratorio nei bambini con IALTE Ridotta responsività ai challenges ipossici ed ipercapnici (Hunt CE, Pediatr Res-1981) Maggior numero di pause apnoiche (Hunt CE, J Pediatr-1983) Incremento del respiro periodico (Oren J, Pediatrics-1989)

49 Alterazioni delle vie respiratorie superiori nei bambini con IALTE Associazione epidemiologica tra IALTE e disturbi respiratori nel sonno (SDB) in famiglie con ridotto calibro delle vie aeree superiori (Gulleminault C, Pediatr Res-2001) Elevata incidenza di OSAS in nuclei familiari con SIDS/ALTE plurimi (Mc Namara F, J Pediatr-2000) Ostruzione a livello laringeo in ex-pretermine con storia clinica di ALTE (Ruggins NR, Pediatrics-1993) Ridotte dimensioni della mandibola nei bambini con IALTE (Horne HA, J Pediatr-2006)

50 ALTE & Sonno Ritardo maturativo del sonno REM nei bambini con ALTE di sesso maschile (Cornwell AC, Neuropediatrics-1992) Insorgenza del sonno in fase REM dopo un periodo di veglia (Cornwell AC, J Sleep Res-1993) Aumentato livello della soglia di arousal,maggiore instabilità del sonno NREM e incompleta maturazione del sonno nei bambini con ALTE (Miano S. et al, Clin Neurophysiol-2012)

51 Esiste una relazione tra ALTE & SIDS? Età di insorgenza: Leggermente inferiore rispetto alla SIDS (1-3 settimane) Orario dell evento: Prevalentemente diurno (82% dei casi) Aumento del rischio di SIDS: 25% se l episodio si è risolto solo dopo manovre rianimatorie SIDS precedute da ALTE: ~10% Kahn A, Clinical problems in Apparent Life-Threatening Events. In SIDS: Istituzioni Cultura e Comunità. G. Donzelli e R. Piumelli eds. Firenze 1995

52 Esiste una relazione tra ALTE & SIDS? European Concerted Action on SIDS (ECAS) Studio caso/controllo condotto in 20 regioni Europee: 745 casi di SIDS/2411 controlli Raccolta dati effettuata tra il 1992 ed il 1996 Una storia clinica di ALTE era presente nell 11% dei casi ed era associata ad un significativo aumento del rischio di SIDS:OR 2.76 (CI 95%; ) (Carpenter R et al., The Lancet 2004)

53 Esiste una relazione tra ALTE & SIDS? Studio condotto in Tirolo, raccolta dati effettuata tra il 1993 ed il 2001 (164 ALTE) Incidenza: 2.46, IALTE: 73 (44.5%) Incidenza degli ALTE non influenzata dalla campagna di riduzione del rischio Non fattori di rischio in comune a parte il fumo in gravidanza Insorgenza più precoce rispetto alle SIDS Nessuna SIDS successiva nel gruppo degli ALTE (Kohlendorfer-Kiechl U, Arch Dis Child-2004)

54 Il Collaborative Home Infant Monitoring Evaluation (CHIME) N A termine sani IALTE 4 5 Pretermine Tot al e bambi ni 1079 Fratelli di vittime SIDS Termine 5 0 Pretermine A termine Pretermine Asintomatici 7 6 Sintomatici Bambini sottoposti a monitoraggio domiciliare in pletismografia induttiva per oltre ore ( JAMA,2001)

55 Esiste una relazione tra ALTE e SIDS? *Dati del Collaborative Home Infant Monitoring Evaluation (CHIME) Fattori di rischio divergenti: Tempo di comparsa (SIDS più tardiva) Multiparità (SIDS++++) Giovane età materna (SIDS++++) (Hoppenbrouwers T et al- The J of Ped-2008)

56 Esiste una relazione tra ALTE e SIDS? *Dati del Collaborative Home Infant Monitoring Evaluation (CHIME) Fattori di rischio comuni: Fumo materno di sigaretta Sesso maschile Bassa età gestazionale Peso alla nascita molto basso (VLBW) (Hoppenbrouwers T et al- The J of Ped-2008)

57 Genetica e SIDS L allele L lungo incrementa l efficacia del promoter del gene della proteina trasportatrice (5-HTT) della serotonina (5-HT). Ne consegue una ridotta concentrazione extracellulare di serotonina. I bambini deceduti per SIDS presentano con maggior frequenza l allele L (Hunt CE, in: R. Piumelli SIDS Conoscerla per ridurne il rischio,2008)

58 Genetica e SIDS/IALTE 5HTT polymorphisms in IALTE remarked the role of L/L genotype (P <.00001) and L (P <.00001), as previously demonstrated in SIDS (Nonnis Marzano F et al. Pediatrics-2012)

59 Modello eziopatogenetico del triplice rischio Vulnerabilità biologica Fattori di rischio epidemiologico Fascia di età critica SIDS (Kinney H-1994)

60 E ipotizzabile un modello eziopatogenetico del triplice rischio per IALTE? Vulnerabilità biologica: Ridotta risposta all ipossia/ipercapnia Apnee ostruttive Instabilità del drive respiratorio Esagerate risposte vagali Predisposizione genetica Fascia di età critica: Legg<SIDS Fattori di rischio epidemiologico: Esposizione al fumo Basso peso alla nascita Infezioni IALTE

61

62

63 Pensare di evitare errori è un ideale meschino, se non osiamo affrontare problemi che sono così difficili da rendere l'errore quasi inevitabile, non vi sarà allora sviluppo della conoscenza. In effetti, è dalle nostre teorie più ardite, incluse quelle che sono erronee, che noi impariamo di più. Nessuno può evitare di fare errori; la cosa grande è imparare da essi. (K.Popper-La teoria del pensiero oggettivo)

64 Apparent Vero? Falso? Finto? historia :indagine

65 Monitoraggio intraospedaliero e domiciliare

66 Materiali e metodi: pazienti (10th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008) n. 111 Età media: 2 mesi e 22 giorni (1-341) sesso età EG IA PN ordine di genitura allattamento periodo dell anno Monitoraggio impedenzometrico e saturimetrico documentato episodio unico o recidivante risoluzione quadro clinico esami ematochimici esami strumentali

67 ALTE da causa nota Monitoraggio impedenzometrico e saturimetrico documentato nella norma 23 pz (38%) alterato 37 pz (62%) (10 th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008)

68 ALTE da causa nota: Patterns rilevati 1. Fasi di respiro periodico 2 Ex-pretermine 1 Epilessia 3 RGE 1 Laringomalacia 2. Desaturazioni senza apnee centrali né bradicardie 8 RGE 1 Bronchiolite 2 OSAS (10 th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008)

69 3. Apnee centrali con desaturazioni 1 Broncopolmonite 5 RGE 1 Sindrome del QT lungo 4. Desaturazioni con apnea e bradicardia 3 RGE 1 RGE + Iperreattività vagale 1 Ipomagnesemia (10 th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008)

70 5. Desaturazioni con tachicardia 1 Sindrome di Noonan con Epilessia e RGE 6. Episodi di apnea isolata 2 RGE 1 RGE + Iperreattività vagale 1 Aritmia Cardiaca (10 th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008)

71 ALTE da causa nota: ripartizione per patologia 28RGE 4BP 3P+RGE 3RGE+IVU 2RGE+IV 1RGE+L+OSA 1BP+DIA 1BCO 1DIA 1B 2L 3E 1CC 1E+RGE 2RDS 1SQTl 1AC 1OSA 1IpoM 1Bl 1Pt (10 th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008)

72 Risultati: ALTE da causa nota vs ALTE idiopatici 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 54% 46% 0% ALTE IALTE (10 th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008)

73 ALTE IDIOPATICO Monitoraggio impedenzometrico e saturimetrico documentato nella norma 14 pz (27%) alterato 37 pz (73%) (10 th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008)

74 IALTE Patterns rilevati Numero pazienti Apnea Desaturazioni Bradicardia Apnea con bradicardia Apnea con desaturazioni Apnea con bradicardia e desaturazioni 14 (38%) 9 (24%) 5 (14%) 4 (11%) 3 (8%) 2 (5%) (10 th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008)

75 Correlazione tra variabili del monitoraggio e variabili clinico-anamnestiche (10 th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008) ALTE vs IALTE : n. eventi cardiorespiratori (p=0,22) ALTE + IALTE sesso maschile (p=0,010) parto cesareo (p=0,043) minore età gestazionale (p=0,015) basso indice di Apgar (p=0,005) maggiore età (p=0,04) stimolazione (p=0,006) allattamento (p=0,34) ordine di genitura (p=0,52) episodio unico o recidivante (p=0,58)

76 Apparent Vero? Falso? Finto?

77 Le singole strutture dovrebbero sviluppare linee-guida utilizzando gli studi disponibili come riferimento.. (Percelay JM, J Pediatr-2008)

78 Resta il fatto che non sono ancora disponibili linee-guida evidence-based in grado di limitare il ricorso ad esami costosi ma al contempo di evitare il rischio di non individuare malattie potenzialmente mortali

79

80

81 Data analysis

82 Esiste una relazione tra ALTE & SIDS? European Concerted Action on SIDS (ECAS) Studio caso/controllo condotto in 20 regioni Europee: 745 casi di SIDS/2411 controlli Raccolta dati effettuata tra il 1992 ed il 1996 Una storia clinica di ALTE era presente nell 11% dei casi ed era associata ad un significativo aumento del rischio di SIDS:OR 2.76 (CI 95%; ) (Carpenter R et al., The Lancet 2004)

83 Esiste una relazione tra ALTE & SIDS? Incidenza: 0,5-10%o dei lattanti (!?) Età di insorgenza: Leggermente inferiore rispetto alla SIDS (1-3 settimane) Orario dell evento: Prevalentemente diurno (82% dei casi) Aumento del rischio di SIDS: 25% se l episodio si è risolto solo dopo manovre rianimatorie SIDS precedute da ALTE: ~10% Kahn A, Clinical problems in Apparent Life-Threatening Events. In SIDS: Istituzioni Cultura e Comunità. G. Donzelli e R. Piumelli eds. Firenze 1995

84 Esiste una relazione tra ALTE e SIDS? *Dati del Collaborative Home monitoring Evaluation (CHIME) Fattori di rischio in comune: Fumo materno di sigaretta Sesso maschile Bassa età gestazionale Peso alla nascita molto basso (VLBW) (Hoppenbrouwers T et al- The J of Ped-2008)

85 Esiste una relazione tra ALTE e SIDS? *Dati del Collaborative Home Monitoring Evaluation (CHIME) Fattori di rischio divergenti: Basso peso alla nascita (SIDS++++) Tempo di comparsa (SIDS più tardiva) Multiparità (SIDS++++) Giovane età materna (SIDS++++) (Hoppenbrouwers T et al- The J of Ped-2008)

86 Esiste una relazione tra ALTE & SIDS? Studio condotto in Tirolo ( ) (N ALTE= 164) Incidenza: 2.46, ALTE idiopatici (IALTE):73 (44.5%) Incidenza degli ALTE non influenzata dalla campagna di riduzione del rischio Non fattori di rischio in comune a parte il fumo in gravidanza Insorgenza più precoce rispetto alle SIDS Nessuna SIDS successiva nel gruppo degli ALTE (Kohlendorfer-Kiechl U, Arch Dis Child-2004)

87 Modello eziopatogenetico del triplice rischio Vulnerabilità biologica Fattori di rischio epidemiologico Fascia di età critica SIDS (Kinney H-1994)

88 Modello eziopatogenetico del triplice rischio Vulnerabilità biologica: Alterazioni troncoencefaliche Fattori di rischio epidemiologico: Fascia di età critica: Posizione prona nel sonno Fumo di sigaretta Ipertermia Massima incidenza tra il II ed il IV mese di vita SIDS

89 E ipotizzabile un modello eziopatogenetico del triplice rischio per IALTE? Vulnerabilità biologica: Ridotta risposta all ipossia/ipercapnia Apnee ostruttive Instabilità del drive respiratorio Esagerate risposte vagali Predisposizione genetica (?) Fattori di rischio epidemiologico: Esposizione al fumo Basso peso alla nascita Infezioni Fascia di età critica: Legg<SIDS IALTE

90

91

92 Apparent Vero? Falso? Finto? historia :indagine

93 Sincope:definizione Transitoria perdita di coscienza e del tono muscolare (Willis J, Ped in Rev-2000)

94 Sincope/Classificazione eziologica Cardiaca Non cardiaca Neurocardiogena

95 Contributo dei test diagnostici nei bambini con ALTE ~ 18% dei test sono risultati positivi ~ 6% dei test hanno contribuito alla diagnosi (Brand DA, Pediatrics 2005)

96 Sincope nel neonato e nel lattante/classificazione eziologica

97 Digestive problems

98

99 Centro Regionale SIDS/Mission Rilevazione epidemiologica Campagna di riduzione del rischio Attività clinica Monitoraggio e telemonitoraggio ospedaliero e domiciliare Counseling Ricerca

100 Anamnesi Esami di primo livello

101 Apparent Life-Threatenig Events- ALTE Linea guida diagnostico assistenziale Coordinatore: Dr. Raffaele Piumelli (Firenze) Supervisore: Prof. Riccardo Longhi (Como) Gruppo di Lavoro Multidisciplinare 1a Sottocommissione: Coordinatore: Prof. Giampaolo Donzelli (Firenze) Membri: Dr. Niccolò Nassi (Firenze) Dr. Elena Chiappini (Firenze) Dr. Francesco Lapi (Firenze) Dr. Alfredo Vannacci (Firenze) Dr. Paolo Becherucci (Firenze) Tematica: Definizione, epidemiologia ed eziopatogenesi 2a Sottocommissione: Coordinatore: Prof. Luigi Nespoli (Varese) Membri: Dr. Francesco Mari (Firenze) Dr. Luana Nosetti (Varese) Dr. Alessandro Rimini (Genova) Dr. Silvia Salvatore (Varese) Tematica: Anamnesi, Esame obiettivo, Esami di primo approccio,esami specifici. 3a Sottocommissione: Coordinatore: Dr. Renato Cutrera (Roma) Membri: Dr. Maria Giovanna Paglietti (Roma) Dr. Antonella Palmieri (Genova) Dr. Raffaele Pomo (Palermo) Dr. Antonio Vitale (Avellino) Tematica: Indicazioni al ricovero, complicanze, indicazioni al monitoraggio domiciliare, follow-up 4a Sottocommissione: Coordinatore: Prof. Cinzia Magnani (Parma) Membri: Dr. Ada Macchiarini: Ass. Genitori Semi per la SIDS Onlus (Firenze) Prof. Francesco Nonnis-Marzano (Parma) Marinella Sgariboldi (Firenze) Tematica: Prevenzione, formazione e ricerca

102 ECG FC Impedenza toracica 2 Polso SpO Flusso nasale

103 STUDIO MULTICENTRICO ITALIANO: FIRENZE, VARESE, PALERMO R.Piumelli, N.Nassi, E.Lombardi, L.Nespoli, N.Nosetti, R.Pomo, L.Mazza, G.Donzelli (10th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008)

104 Anamnesi

105 Alterazioni a carico del SNA nei bambini con IALTE I bambini con ALTE imputabili ad OSAS presentano: a) riduzione della risposta cardiaca al tilt-test,ipotensione posturale (n-rem) b) alterazione della regolazione pressoria con incremento della soglia di arousal (REM) (Harrington C, Am J Resp Critic Care Med-2002) Ipertono Vagale (Lucet V, Biol Neonate-2000)

106 ALTE da causa nota: ripartizione per patologia 28RGE 4BP 3P+RGE 3RGE+IVU 2RGE+IV 1RGE+L+OSA 1BP+DIA 1BCO 1DIA 1B 2L 3E 1CC 1E+RGE 2RDS 1SQTl 1AC 1OSA 1IpoM 1Bl 1Pt (10 th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008)

107 Risultati: ALTE da causa nota vs ALTE idiopatici (n 111) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 54% 46% 0% ALTE IALTE (10 th SIDS Int. Conf.- Portsmouth 2008)

http://sip.it http://www.snlgiss.it/lgss_lg_alte

http://sip.it http://www.snlgiss.it/lgss_lg_alte 1. Definizione ed incidenza 2. La Linea guida della società italiana di pediatria 3. Il Monitoraggio domiciliare e il Centro SIDS 4. Corsi di primo soccorso PBLS-D http://sip.it http://www.snlgiss.it/lgss_lg_alte

Dettagli

PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO IPOTIZZATI

PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO IPOTIZZATI SIDS Può essere chiamata SIDS la morte di un bambino (di età < 1 anno) che sia Improvvisa Inspiegabile anche dopo un accurata valutazione del caso comprendente: )L esecuzione di autopsia )L esame dello

Dettagli

Ernia discale: trattamento

Ernia discale: trattamento Martedì Salute GAM 3 dicembre 2013 Ernia discale: trattamento Dott. Antonio Bruno Chirurgia i Vertebrale Clinica Cellini, Torino Resp. Dott J. Demangos LIVELLI DI PROVA Metodologia LDP: probabilità che

Dettagli

Centro Regionale SIDS: definizione e obiettivi

Centro Regionale SIDS: definizione e obiettivi Centro Regione Liguria SIDS-ALTE Percorsi condivisi Antonella Palmieri Responsabile Centro Regione Liguria SIDS-ALTE UOC Pronto Soccorso Medicina d Urgenza-Osservazione Direttore Prof. Di Pietro Istituto

Dettagli

Individuazione e gestione dei soggetti a rischio

Individuazione e gestione dei soggetti a rischio Individuazione e gestione dei soggetti a rischio Emanuela MALORGIO Malorgio Torino, 27-1-2009 Azienda Ospedaliera O.I.R.M - S. Anna Torino SIDS: categorie a rischio A.L.T.E. A.L.T.E. Apparent Life-Threatening

Dettagli

OFFERTA DI MONITORAGGIO DOMICILIARE PRESSO IL CENTRO ALTE E SIDS DI LA SPEZIA

OFFERTA DI MONITORAGGIO DOMICILIARE PRESSO IL CENTRO ALTE E SIDS DI LA SPEZIA OFFERTA DI MONITORAGGIO DOMICILIARE PRESSO IL CENTRO ALTE E SIDS DI LA SPEZIA M.F. CORONA AMBULATORIO SIDS-ALTE S. PARMIGIANI M. F. CORONA S.C. PEDIATRIA E NEONATOLOGIA - C.I. P.O. LEVANTE LIGURE LA SPEZIA

Dettagli

Manca qualcosa: cosa c èc. di sbagliato nell usare l età alla diagnosi/decesso o la latenza nei casi. Farina OJC 15 maggio 2013

Manca qualcosa: cosa c èc. di sbagliato nell usare l età alla diagnosi/decesso o la latenza nei casi. Farina OJC 15 maggio 2013 Manca qualcosa: cosa c èc di sbagliato nell usare l età alla diagnosi/decesso o la latenza nei casi Consonni, Epidemiol Prev,, 2013 Farina OJC 15 maggio 2013 Introduzione Negli ultimi decenni l epidemiologia

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007 DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell

Dettagli

LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO: il consenso informato

LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO: il consenso informato LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO: il consenso informato LA HARVARD MEDICAL PRACTICE, ATTRAVERSO LA REVISIONE DELLE CARTELLE CLINICHE, HA STIMATO LA PERCENTUALE DI ERRORE NELL ORDINE DEL 3,7% DEI RICOVERI

Dettagli

Shift work and chronic disease: the epidemiological evidence

Shift work and chronic disease: the epidemiological evidence Shift work and chronic disease: the epidemiological evidence X-S. Wang, M. E. G. Armstrong, B. J. Cairns, T. J. Key and R. C. Travis Cancer Epidemiology Unit, University of Oxford, Oxford, UK. Occupational

Dettagli

Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno.

Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno. Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno. Beatrice Dalla Barba Formatore Azienda Ospedaliera: Ostetrica E.Righetti PERCHE E COSI IMPORTANTE PROMUOVERE L ALLATTAMENTO AL SENO? L AS nei

Dettagli

Il monitoraggio ECG prolungato

Il monitoraggio ECG prolungato Il monitoraggio ECG prolungato dr. Claudio Peila S.C. Cardiologia ASL TO3 Pinerolo To LA SINCOPE: DALLE LINEE GUIDA ALLA PRATICA CLINICA: Per una gestione condivisa ospedale-territorio 30 marzo 2012 2009

Dettagli

LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA

LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA Beatrice Berluti, Andrea Luigi Tranquilli Istituto di Scienze Materno-infantili Sezione di Clinica Ostetrica e Ginecologica Parlare di malattie autoimmuni in gravidanza

Dettagli

Fattori che influenzano la sensibilità e il valore predittivo positivo di una Sorveglianza

Fattori che influenzano la sensibilità e il valore predittivo positivo di una Sorveglianza Fattori che influenzano la sensibilità e il valore predittivo positivo di una Sorveglianza Paolo Giorgi Rossi Agenzia di Sanità Pubblica, Regione Lazio Roma, 27/02/06 Le leggi di Finagle sull informazione

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

La prevenzione delle malattie cardiovascolari e da stress occupazionale negli ambienti di lavoro

La prevenzione delle malattie cardiovascolari e da stress occupazionale negli ambienti di lavoro La prevenzione delle malattie cardiovascolari e da stress occupazionale negli ambienti di lavoro L esperienza di prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro condotta dal medico

Dettagli

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Allegato I Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Conclusioni scientifiche Vista la relazione di valutazione del comitato di valutazione

Dettagli

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data

Dettagli

ATTIVITA AMBULATORIALE

ATTIVITA AMBULATORIALE Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA O.I.R.M.-S.ANNA di rilievo nazionale ad alta specializzazione materno infantile 10126 Torino Corso Spezia 60 tel. 011313.4444

Dettagli

Esiste un legame. tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia

Esiste un legame. tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia Esiste un legame tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia I disturbi del sonno Il sonno è talmente importante che gli esseri umani

Dettagli

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali

Dettagli

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza) IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org

Dettagli

Le linee guida evidence based

Le linee guida evidence based Le linee guida evidence based Linee guida: definizione Raccomandazioni di comportamento clinico, prodotte attraverso un processo sistematico, allo scopo di assistere medici e pazienti nel decidere quali

Dettagli

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI 1 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE IGIENE E SANITÀ Aree

Dettagli

Altri interventi preventivi in età pediatrica, Emilia-Romagna - 2011

Altri interventi preventivi in età pediatrica, Emilia-Romagna - 2011 Altri interventi preventivi in età pediatrica, Emilia-Romagna - 2011 Chiara Cuoghi e Simona Di Mario 10 Ottobre 2012 Parleremo di - Posizione supina nel sonno (livello regionale) dal 2002 - Uso dei mezzi

Dettagli

Incidenti ed Incidenti Mancati

Incidenti ed Incidenti Mancati Incidenti ed Incidenti Mancati 1/16 MEMORIA PASSATO INTELLIGENZA PRESENTE PREVISIONE Casi storici... La sicurezza oggi FUTURO La sicurezza domani 2/16 Ciò che è accaduto in passato accadrà ancora. Ciò

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

19/01/12 ASL 04. La ventilazione in SLEEP APNEA -BILEVEL. Sestri levante 21-10-2011. Pellegrina Moretti

19/01/12 ASL 04. La ventilazione in SLEEP APNEA -BILEVEL. Sestri levante 21-10-2011. Pellegrina Moretti ASL 04 La ventilazione in SLEEP APNEA -BILEVEL Sestri levante 21-10-2011 Pellegrina Moretti BILEVEL OBIETTIVI:migliorare ventilazione alveolare migliorare ossigenazione arteriosa prevenire atelettasia

Dettagli

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale

Dettagli

Migliorare l appropriatezza del trattamento della depressione in Italia. Un progetto concreto

Migliorare l appropriatezza del trattamento della depressione in Italia. Un progetto concreto Migliorare l appropriatezza del trattamento della depressione in Italia. Un progetto concreto Dr. Giuseppe Tibaldi - Torino Dr. Carmine Munizza - Torino Dr. Luigi Ferrannini - Genova Matera, 5 Novembre

Dettagli

Igiene nelle Scienze motorie

Igiene nelle Scienze motorie Igiene nelle Scienze motorie Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

PROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI ANNI DI VITA

PROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI ANNI DI VITA PROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI ANNI DI VITA FORMAZIONE SULLE EVIDENZE SCIENTIFICHE E SULLE STRATEGIE DI IMPLEMENTAZIONE DELLA CAMPAGNA La Campagna Nazionale Maria Caterina Sateriale Chiara Cuoghi Azienda

Dettagli

GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO

GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO DIPARTIMENTO DI MEDICINA DI LABORATORIO GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E CODICE: IOP.CPOsan.09 REV 6 del 06/07/10 Pag. 1 di 5 1. SCOPO E APPLICABILITA Scopo di questa

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

Sinossi dei disegni di studio

Sinossi dei disegni di studio Sinossi dei disegni di studio di intervento osservazionali serie di casi trasversale ecologici individuali quasisperimentali sperimentali (RCT) coorte caso-controllo Studi caso-controllo Il punto di partenza

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

Nascere oggi in Italia: luci e ombre

Nascere oggi in Italia: luci e ombre Nascere oggi in Italia: luci e ombre Mario De Curtis Convegno: I Gemelli in Età Pediatrica: Epigenetica, Epidemiologia e Clinica Roma, 4-5 Ottobre 2013 mario.decurtis@uniroma1.it Cambiamenti demografici

Dettagli

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento

Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento Protocollo n. 26/DDA/2012 Oggetto: progettualità per la valutazione, formazione, educazione alimentare e motoria Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento

Dettagli

Italian Resuscitation Council BLS. Basic Life Support BLS IRC 2005. Rianimazione Cardiopolmonare Precoce. Secondo linee guida ERC/IRC 2005

Italian Resuscitation Council BLS. Basic Life Support BLS IRC 2005. Rianimazione Cardiopolmonare Precoce. Secondo linee guida ERC/IRC 2005 Italian Resuscitation Council BLS Basic Life Support Rianimazione Cardiopolmonare Precoce Secondo linee guida ERC/IRC 2005 Corso BLS OBIETTIVO E STRUTTURA OBIETTIVO DEL CORSO È ACQUISIRE Conoscenze teoriche

Dettagli

LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO

LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA CONSULENZA GENETICA PRENATALE Fare Dr. Renato clic per Scarinci modificare lo stile del sottotitolo dello schema GENETICA CLINICA Costituisce la parte applicativa

Dettagli

IL RUOLO DEL PS NELLA CATENA DEL SOCCORSO

IL RUOLO DEL PS NELLA CATENA DEL SOCCORSO ARRESTO CARDIACO: IL RUOLO DEL PRONTO SOCCORSO Dr.ssa Rita Previati U.O. Medicina Emergenza-Urgenza Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara Società Medico Chirurgica Azienda Ospedaliero-Universitaria

Dettagli

Progetto per la Gestione del Rischio Clinico Azienda ASL 3 Nuoro 2007-2008

Progetto per la Gestione del Rischio Clinico Azienda ASL 3 Nuoro 2007-2008 Progetto per la Gestione del Rischio Clinico Azienda ASL 3 Nuoro 2007-2008 Gennaio 2007 Pagina 1 di 7 RESPONSABILE SCIENTIFICO Dottor Antonio Maria Pinna Clinical Risk Manager ASL 3 Nuoro COORDINATORE

Dettagli

L insegnamento del primo soccorso per il personale delle scuole di Roma Capitale. Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza Pediatrica

L insegnamento del primo soccorso per il personale delle scuole di Roma Capitale. Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza Pediatrica L insegnamento del primo soccorso per il personale delle scuole di Roma Capitale Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza Pediatrica Con il nuovo corso PBLS SIMEUP redatto secondo le nuove linee

Dettagli

Emilia Romagna. Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio

Emilia Romagna. Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Annalisa Rosso Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Sapienza Università di Roma Emilia

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO REGIONE LOMBARDIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Centro di Ricerca Lino Rossi per lo studio e la prevenzione della morte inaspettata perinatale e della SIDS Istituto di Anatomia Patologica CONSIGLIO

Dettagli

Il processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato

Il processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato Il processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato Pergusa 6 Dicembre 2013 Sala Congressi Hotel Garden Processo infermieristico o Nursing Il processo infermieristico

Dettagli

Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara

Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara VACCINO ANTI MORBILLO, ROSOLIA, PAROTITE E VARICELLA Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara Morbillo, parotite, rosolia e varicella sono patologie

Dettagli

Maria Cristina Cimicchi, Tiziana Risolo, Paola Saccò, Carlo Percudani Ambulatorio Diabetologico di Colorno, DCP AUSL di Parma

Maria Cristina Cimicchi, Tiziana Risolo, Paola Saccò, Carlo Percudani Ambulatorio Diabetologico di Colorno, DCP AUSL di Parma Educazione terapeutica strutturata nel diabete tipo 2. L'esperienza dell'ambulatorio infermieristico del Team diabetologico del Polo Sanitario di Colorno Maria Cristina Cimicchi, Tiziana Risolo, Paola

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute

Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Francesca de Donato Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio\ASLRME Centro di Competenza DPC Roma, 17 dicembre

Dettagli

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

Il progetto regionale di ricerca MACONDO Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la

Dettagli

Pediatric Alarm. Intercettamento precoce del peggioramento clinico. C. Bondone, I. Bergese, M.C. Rossi, A. F. Urbino

Pediatric Alarm. Intercettamento precoce del peggioramento clinico. C. Bondone, I. Bergese, M.C. Rossi, A. F. Urbino Pediatric Alarm Intercettamento precoce del peggioramento clinico C. Bondone, I. Bergese, M.C. Rossi, A. F. Urbino Centro di Riferimento SIMEUP Torino, Ospedale Infantile Regina Margherita REGIONE PIEMONTE

Dettagli

RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI

RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI (Elaborazione a cura della dott.ssa Filomena Lo sasso dirigente

Dettagli

PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO

PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO Il programma di prevenzione cardiovascolare è stato attivato nella Regione Veneto nel corso del 2008, dopo una fase di preparazione durata

Dettagli

Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi

Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi MODULO DI PRESENTAZIONE per la valutazione e l accreditamento di progetti di AUDIT CLINICO GENERALITÀ Titolo del Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la

Dettagli

l Allegato II Sala Cesari Casa del Donatore Bologna, sabato 16 gennaio 2016

l Allegato II Sala Cesari Casa del Donatore Bologna, sabato 16 gennaio 2016 Decreto Ministero della Salute 2.11.2015 pubblicato su GURI SG n.300 del 28.12.2015 "Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti" Coordinatore del Comitato

Dettagli

La Regione Toscana contro il dolore. Il controllo e la cura del dolore sono diritti del cittadino

La Regione Toscana contro il dolore. Il controllo e la cura del dolore sono diritti del cittadino La Regione Toscana contro il dolore Il controllo e la cura del dolore sono diritti del cittadino Indice Insieme per curare il dolore inutile Misurare il dolore Controllare il dolore La morfina non è una

Dettagli

REFLUSSO GASTROESOFAGEO. Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005

REFLUSSO GASTROESOFAGEO. Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005 REFLUSSO GASTROESOFAGEO Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005 MRGE: sintomi extraesofagei MRGE: molto diffusa e frequente nella pratica clinica. Manifestazioni

Dettagli

Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione. Castenaso e Granarolo dell Emilia

Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione. Castenaso e Granarolo dell Emilia Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione ubicato nei comuni di Castenaso e Granarolo dell Emilia Il contributo dell Azienda USL di Bologna Dr. Paolo Pandolfi Dipartimento

Dettagli

Epidemiologia generale

Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione» Epidemiologia generale Disciplina che ha come

Dettagli

Lezione 9: Principi Etici e Assistenza al Termine della Vita. Corso di Rianimazione Neonatale

Lezione 9: Principi Etici e Assistenza al Termine della Vita. Corso di Rianimazione Neonatale Lezione 9: Principi Etici e Assistenza al Termine della Vita Corso di Rianimazione Neonatale Principi etici e cure al termine della vita Contenuto della Lezione: Principi etici sull inizio o sull interruzione

Dettagli

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria

Dettagli

Seconda Parte Specifica di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 31/07/2015

Seconda Parte Specifica di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 31/07/2015 Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Domanda #1 (codice domanda: n.641) : In epidemiologia, una variabile di confondimento è una variabile: A: associata sia alla

Dettagli

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli

Misure della relazione di occorrenza

Misure della relazione di occorrenza Misure della relazione di occorrenza (associazione tra un determinante e l outcome) Misure di effetto (teoriche) Misure di associazione (stime empiriche delle precedenti) EFFETTO: quantità di cambiamento

Dettagli

Stress lavoro correlato: potenzialità e limiti nei risultati del monitoraggio Uil sulle modalità applicative dell obbligo di valutazione

Stress lavoro correlato: potenzialità e limiti nei risultati del monitoraggio Uil sulle modalità applicative dell obbligo di valutazione Convegno UIL Bologna 23 ottobre 2014 La valutazione dello stress lavoro-correlato: potenzialità e limiti di un obbligo legislativo Stress lavoro correlato: potenzialità e limiti nei risultati del monitoraggio

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

Il monitoraggio domiciliare e il centro SIDS. Dr. Raffaele Pomo

Il monitoraggio domiciliare e il centro SIDS. Dr. Raffaele Pomo Il monitoraggio domiciliare e il centro SIDS Ospedale Buccheri La Ferla UOC pediatria e neonatologia Centro SIDS ALTE - Servizio di monitoraggio domiciliare Resp. R. Pomo Dr. Raffaele Pomo Il monitoraggio

Dettagli

Convenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità

Convenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità Convenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità Il monitoraggio dell applicazione dell applicazione della Convenzione è uno dei due

Dettagli

meditel Centro Medico Polispecialistico

meditel Centro Medico Polispecialistico meditel Centro Medico Polispecialistico ILProgetto Un vantaggio per LaDonna che accede a percorsi a lei dedicati, nella sicurezza di una struttura qualificata e supportata a livello ospedaliero. IlTerritorio

Dettagli

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Gli eventi acuti che mettono in pericolo la vita del bambino sono molto

Dettagli

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore

Dettagli

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IL PRIMO SOCCORSO NELLE SCUOLE QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LE NORME DEL D.M. 388/03 LE RESPONSABILITA DEL PERSONALE SCOLASTICO PRESENZA

Dettagli

Insegnamento di abilità documentazione del rischio gestione della crisi e Team Teach

Insegnamento di abilità documentazione del rischio gestione della crisi e Team Teach Insegnamento di abilità documentazione del rischio gestione della crisi e Team Teach Elena Clò Analista del Comportamento, BCBA Team Teach intermediate tutor Bologna, 26 marzo 2015 Disturbi dello spettro

Dettagli

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia

Dettagli

BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti

BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello Drssa Grazia Foti MALATTIE CARDIOVASCOLARI Più importante causa di morte nel mondo, (17.3 milioni di morti ogni anno)

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE

DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE Istituto di Genetica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE Address: Istituto di Genetica DSTB - Università degli Studi di Udine P.le Kolbe,1-33100 Udine - ITALIA

Dettagli

R e g i o n e L a z i o

R e g i o n e L a z i o (La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del Progetto o del programma: R e g i o n e L a z i o Progetto per il miglioramento delle coperture vaccinali con particolare

Dettagli

Gruppo di studio Interdisciplinare della Società Italiana di Pediatria Medicina del Sonno (MDRS - SIDS)

Gruppo di studio Interdisciplinare della Società Italiana di Pediatria Medicina del Sonno (MDRS - SIDS) Gruppo di studio Interdisciplinare della Società Italiana di Pediatria Medicina del Sonno (MDRS - SIDS) Associazione Italiana Medicina del Sonno (AIMS) La presente per apportare un contributo costruttivo

Dettagli

PIANO EMERGENZA ONDATE DI CALORE ESTATE 2007

PIANO EMERGENZA ONDATE DI CALORE ESTATE 2007 GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA ASSESSORATO ALLA SANITA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI ASSESSORATO ALL AMBIENTE PIANO EMERGENZA ONDATE DI CALORE Area Generale di Coordinamento Assistenza Sanitaria

Dettagli

Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute

Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute SINTESI RELAZIONE SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE PUGLIESE Bari, 20 luglio 2007 La Legge Regionale 25/2006, disegnando in un quadro organico

Dettagli

Università Cattolica del Sacro Cuore DIPARTIMENTO DI SCIENZE GERONTOLOGICHE, GERIATRICHE E FISIATRICHE RELAZIONE STATO DI AVANZAMENTO LAVORI

Università Cattolica del Sacro Cuore DIPARTIMENTO DI SCIENZE GERONTOLOGICHE, GERIATRICHE E FISIATRICHE RELAZIONE STATO DI AVANZAMENTO LAVORI Università Cattolica del Sacro Cuore DIPARTIMENTO DI SCIENZE GERONTOLOGICHE, GERIATRICHE E FISIATRICHE RELAZIONE STATO DI AVANZAMENTO LAVORI VALIDAZIONE NAZIONALE DI UN INDICATORE PROGNOSTICO BASATO SU

Dettagli

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..

Dettagli

ESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore

ESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore ESERCITAZIONE 2 TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore Modalità di lettura della tabella di contingenza 2x2 sull associazione tra l esposizione

Dettagli

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica

Dettagli

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma Concetti di salute e malattia. La storia naturale delle malattie. Valutazione dell efficacia dei tests diagnostici: sensibilità, specificità e valori predittivi. Gli screening. Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it

Dettagli

Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo

Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Piano di Zona 2011/2015- Area Dipendenze Priorità Politica Azione Difficoltà delle persone con problematiche di gioco d azzardo

Dettagli

Percorso assistenziale integrato per il paziente fumatore nell Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze

Percorso assistenziale integrato per il paziente fumatore nell Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze Percorso assistenziale integrato per il paziente fumatore nell Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze S. Nutini, S. Checcacci, R. Abbate, A. Corrado, A. Morettini, C. Nozzoli, C. Neri Azienda

Dettagli

Quanto peso a 3 anni? Un intervento di rilevazione sistematica del BMI e BMI percentile in età prescolare

Quanto peso a 3 anni? Un intervento di rilevazione sistematica del BMI e BMI percentile in età prescolare Quanto peso a 3 anni? Un intervento di rilevazione sistematica del BMI e BMI percentile in età prescolare Bonvicini Laura 1, Broccoli Serena 1, Davoli Anna Maria 2, Fabbri Alessandra 3, Ferrari Elena 2,

Dettagli

1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4

1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4 1 Accesso Note 1-2 1. Individua i pazienti affetti da Sindrome Metabolica utilizzando l algoritmo per la diagnosi secondo l ATP III fra tutti i pazienti con BMI > 27 o affetti da uno dei disordini che

Dettagli

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,

Dettagli

Self- Management e Adherence nella persona con Asma

Self- Management e Adherence nella persona con Asma 1 Self- Management e Adherence nella persona con Asma (E. Semprini, P. Di Giacomo, CdL in Infermieristica; G.Gardini, Ambulatorio Asma; K. Falcone, L. Lazzari Agli, UO Pneumologia - AUSL Romagna, Rimini)

Dettagli

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008 OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008 Introduzione A seguito dei risultati ottenuti con lo studio di mortalità nel quartiere S. Polo del comune

Dettagli

La Terapia Farmacologica della Depressione Antepartum

La Terapia Farmacologica della Depressione Antepartum Camposampiero 6 Marzo -- 2015 La Terapia Farmacologica della Depressione Antepartum Prof. Cesario Bellantuono Ambulatorio Specialistico DEGRA Disturbi Affettivi in Gravidanza e Puerperio Ancona -Rimini

Dettagli

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO la scuola che aderisce progetta ed organizza l attività dei propri studenti in modo da garantire una pratica quotidiana e/o iniziative ed attività

Dettagli