Notiziario dell Associazione Provinciale Allevatori di Taranto Numero 21 - Aprile/Giugno 2010

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1 Notiziario dell Associazione Provinciale Allevatori di Taranto Numero 21 - Aprile/Giugno 2010 Martina, la riscossa dei giovani Registrazione Tribunale di Taranto n.4 del 4 marzo - 4 aprile 2005 Dalla genomica ecco il futuro Distribuzione gratuita - Spedizione in abbonamento postale 70%

2 LINO CAROLI IN PENSIONE - Dopo 34 anni nell APA di Taranto, ecco che Lino Caroli è andato in pensione avendo raggiunto i 65 anni di età. Era il 15 luglio del 1976 quando Lino ha iniziato a lavorare con una Associazione Allevatori di Taranto che da allora è profondamente cambiata. Uno dei mutamenti che lui ha accompagnato ed agevolato è stato quello relativo all innovazione tecnologica. A Fedele, ma appunto tutti noi lo conosciamo come Lino, va uno speciale saluto da parte di Mondo Zootecnico di cui lui ha agevolato il varo mettendo in piedi il non facile sistema per l indirizzario e la spedizione. Un augurio di serena pensione a te, caro Lino, in compagnia di tua moglie Imma e di tua figlia Erika (nella foto il saluto dell ultimo giorno con i colleghi). VENDO n. 1 trattrice agricola 4 km fabbrica tipo New Holland Italia, Fiat 80/66 DT/4, anno di immatricolazione Rivolgersi all azienda agricola Chiancarello di Andrea D Oria, tel VENDO n. 34 vitelle, manze e giovenche di razza Frisona con risanamento già effettuato. Rivolgersi a Vito Greco, azienda Zappone di Martina Franca, tel VENDO pesa per animali carrellata. Rivolgersi a Gianfranco De Felice, Crispiano, tel VENDO carro miscelatore semovente (accessoriato) Faresin Leader 2000 da 20 mc, con 1800 ore di lavoro. Rivolgersi a Pasquale Di Girolamo, Santeramo (Ba), tel

3 IN QUESTO NUMERO Compro & Vendo - Annunci gratuiti pag. 2 Italialleva, ancora in tempo per aderire pag. 4 La politica riscopre la zootecnia pugliese pag. 6 Martina, invasione di giovani allevatori! pag. 10 Chefs, ambasciatori del tipico di Puglia pag. 13 Genomica bovina, la grande sfida pag. 15 Bruna, valutazione genetica mondiale pag. 16 Frisona, scelte migliori su giovani capi pag. 20 La Pezzata Rossa a Martina sta bene pag. 23 3

4 Italialleva, ancora in tempo per aderire Un modo per comunicare la qualità dei nostri prodotti Un marchio per valorizzare i prodotti genuini dei nostri allevatori e per difendere i consumatori da rischi come quelli della mozzarella blu. Italialleva si muove in questa direzione già da molto tempo, e anche qui a Taranto come nel resto della Puglia, proseguono le adesioni. Ma cosa è richiesto? E che vantaggi offre il marchio Italialleva? Per l allevatore - Nessun costo aggiuntivo - Accompagnamento verso gli standard del pacchetto igiene e benessere Per la filiera - certezza dell origine del prodotto zootecnico - certificazione delle produzioni zootecniche secondo destinazione d uso - garanzia del prodotto per rintracciabilità, sicurezza alimentare, benessere animale - garanzia del rispetto dei disciplinari di produzione in caso di produzioni DOP, IGP, STG, e prodotti di qualità - Maggiore certezza per il consumatore, con la possibilità da parte della filiera di utilizzare il marchio Italialleva - AIA di immediata riconoscibilità. Chi vuole saperne di più, o vuole aderire può rivolgersi direttamente all APA. In ogni caso, qui affianco, anticipiamo ai lettori di Mondo Zootecnico il modulo da compilare per Italialleva.

5 ADERISCI ANCHE TU Spett.le AIA Oggetto: Richiesta di concessione all uso del marchio ITALIALLEVA Il sottoscritto (Nome Cognome), CF (Inserire CF Legale Rappresentante) in qualità di Legale Rappresentante dell azienda (specificare nome e tipologia di azienda), con sede in (inserire sede legale), P.IVA (Inserire P.IVA), iscritta alla CCIAA di (inserire provincia) n. (inserire n iscrizione). CHIEDE la concessione d uso del marchio e la conseguente iscrizione nell elenco dei concessionari per i seguenti prodotti: 1. ; 2. ; 3. ; 4. ; DICHIARA che i conferenti (*) per i prodotti sopra elencati sono: Denominazione Codice ASL Specie allevata (*) per un numero consistente di allevamenti, si consiglia di fornire i dati in formato Excel A TAL FINE FORNISCE copia manuali HACCP (ai sensi dei regolamenti 178/02; 852/04 ;853/04) e rintracciabilità se in possesso di certificazioni di qualità, copia dei certificati Il referente da contattare per le successive comunicazioni: Sig. Indirizzo Provincia Comune CAP Telefono 1 Telefono 2 Fax web site In fede RIVOLGITI DIRETTAMENTE ALL APA

6 La politica riscopre la zootecnia pugliese Dalla mostra di Martina Franca il via al rinnovamento di Giovanni Cappiello (*) Al centro l assessore regionale Stefàno inaugura la Mostra, alla sua sinistra il presidente Laterza e il sindaco di Martina Palazzo, alla sua destra il presidente Paradiso e il consigliere regionale Pentassuglia L a politica non è più insensibile alle problematiche, ma anche ai successi, della zootecnia pugliese. Per la prima volta, dopo anni di assenza sia a Martina che a Noci, un assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia ha partecipato alla Mostra Interregionale del Centro Sud della Razza Bruna e Frisona. Ciò non accadeva da quando, con l interruzione durata otto anni e causata dallo smantellamento del vecchio Foro Boario, si era probabilmente appannata la visibilità di un settore come quello zootecnico: simbolo delle bontà di Puglia. Le conseguenze di questa disattenzione le conosciamo: prima fra tutti la mancata approvazione della legge zootecnica regionale, che il settore attende da anni e di cui ha un bisogno non più rinviabile. Ma ora crediamo che qualcosa stia cambiando poiché al fianco di funzionari regionali sempre a noi vicini in Mostra è venuto per ben due volte l assessore regionale Dario Stefàno. E stato con noi sia il giorno dell inaugurazione che quello della premiazione, trattenendosi per ore; ha visto da vicino la zootecnia di eccellenza, con i suoi punti deboli ed i suoi pregi. Desidero ringraziarlo pubblicamente, sottolineando come nelle settimane dopo la Mostra di Martina sia pure con i pesanti tagli prospettati dal Governo centrale ci siano poi stati altri incontri formali in Regione anche insieme al presidente APA Taranto Vito Paradiso. Come già anticipato durante una affollata conferenza stampa di presentazione tenutasi alcuni giorni prima dell evento, quest anno la Mostra, organizzata come di consueto dalle APA di Taranto e Bari, prevedeva un folto programma in cui venivano colti tutti i risvolti di carattere tecnico, di filiera e di promozione turistico-gastronomica del nostro settore. Infatti, il venerdì 15 abbiamo 6

7 assistito ad un riuscitissimo incontro degli chefs pugliesi della Federazione Italiana Cuochi con le aziende della filiera zootecnica, nell area dedicata della Mostra, in cui si sono creati i migliori presupposti perché le nostre produzioni tipiche (con Italialleva e i prodotti lattiero caseari e del settore carne) venissero messe in contatto con quella ristorazione di qualità che consentirebbe una adeguata valorizzazione. La difficile situazione finanziaria e l onda lunga della problematica sanitaria per la Blue Tongue potevano compromettere l organizzazione della Mostra Interregionale 2010 delle razze Bruna e Frisona, programmata da molto tempo nella bella ed ospitale cittadina barocca di Martina Franca, in provincia di Taranto, dal 15 al 18 aprile. La grande disponibilità e sensibilità dalla Regione Puglia verso il settore zootecnico e il tempestivo intervento dei funzionari dell Assessorato alla Sanità hanno consentito però il regolare svolgimento della manifestazione. Evidentemente la Mostra che, lo ricordiamo, ha saputo attirare oltre 200 capi provenienti dalle regioni Basilicata, Lazio, Campania e Puglia, pur citando le assenze annunciate dalla Sicilia e dalla Calabria dovute alla Blue Tongue, doveva essere sofferta, come sofferte sono del resto tutte le Manifestazioni che nel nostro settore zootecnico cerchiamo di proporre, assecondando prima di tutto i desideri dei nostri allevatori e accomunando la passione e l impegno che gli stessi dimostrano in queste circostanze. Successivamente il convegno tecnico sulla Genomica e sulle prospettive della razza bruna e frisona in Italia, con relatori di assoluto valore quali il direttore ANARB Enrico Santus e il direttore ANAFI Giorgio Burchiellaro, ha evidenziato le evoluzioni che la ricerca sta proponendo alle nostre aziende, nella prospettiva di una migliore gestione del management. In conclusione della serata, dopo il riuscito convegno che ha riscosso l attenzione e il gradimento degli allevatori presenti e degli addetti e tecnici del settore, le proposte che nel pomeriggio erano state prospettate nell incontro tra gli chefs ed i produttori della filiera, hanno visto la loro concretizzazione con un magnifico buffet. Oltre 300 invitati, nel contesto di un Foro Boario di Martina Franca assolutamente inventato e adattato per l occasione a sala da ricevimento, hanno potuto gustare le prelibatezze della tipica cucina rurale con la collaborazione avviata con l Istituto Alberghiero e della Ristorazione di Crispiano. La tipicità è emersa, con gusto e con grande eleganza, evidenziando la qualità dei nostri prodotti e per questa serata che ritengo rimarrà memorabile ringraziamo i nostri sponsor Bettino Siciliani della Masseria Colombo per aver messo a disposizione l ottima carne al 100% di podolica, la Cantina Dolcemorso per i vini di eccellenza della nuova DOC Colline Ioniche Tarantine e che sono stati nuovamente premiati, sia al Vinitaly di Verona e al Concorso nazionale dei Vini da Pesce. 7

8 Per lo squisito capocollo di Martina Franca, quello certificato, ringraziamo Angelo Costantini e il Presìdio Slow Food del capocollo. Uno speciale riconoscimento alla famiglia di Lorenzo Carbotti per aver messo a disposizione sia i formaggi, che il suo mezzo aziendale per il trasporto delle derrate alimentari dalla scuola alberghiera di Crispiano nonché alla famiglia di Giovanni Giannico, per lo squisito pane di Laterza abbinato ai suoi formaggi. Vorrei, infine, ricordare che l idea e il progetto di coinvolgimento degli chefs arrivati da tutta la Puglia e con gli chef ed allievi di Crispiano sono stati frutto del lavoro instancabile della nostra giornalista Antonella Millarte, da tanti anni nostro addetto stampa nonché direttore responsabile di Mondo Zootecnico. Molti di voi avranno riconosciuto, nella grafica dell edizione 2010, la bellissima Masseria Tagliente di Martina, dove le immagini sono state realizzate con la collaborazione delle famiglie Turnone e Amatulli che ringraziamo. Non possiamo trascurare la grande ospitalità che, ancora una volta, il sindaco di Martina Franca Franco Palazzo ed il suo segretario Giuseppe Pellegrini ci hanno riservato. La giornata successiva di sabato ha rappresentato il momento tecnico più coinvolgente per il mondo degli allevatori presenti, che orgogliosamente erano lì presenti per far sfilare le loro bovine di razza Frisona e Bruna, di cui illustriamo a parte i risultati delle gare. Grande partecipazione di folla con alcune migliaia di presenze, circa 50 gli stand del comparto zootecnico commerciale, con 10 stand della filiera agro alimentare e 10 espositori di attrezzature e macchine, oltre 200 capi di razza bruna e frisona, con uno stand Italialleva, con le altre razze allevate nella Regione Puglia. Questi sono i numeri che in sintesi hanno rappresentato una Manifestazione che, grazie ad enormi sacrifici e ad una grande disponibilità del Comune ospitante di Martina Franca, ci ha consentito di proporre il meglio della zootecnia da latte meridionale in un contesto altamente significativo. La domenica ha visto infine un entusiasmante gara tra i giovani sia dell Agafi che del Bjc, in cui la conduzione degli animali nel ring, la valutazione morfologica e la preparazione e tolettatura degli stessi hanno rappresentato i momenti più significativi di coinvolgimento di quella che rappresenta la generazione del futuro del nostro mondo zootecnico. In conclusione le premiazioni e i saluti finali delle autorità e dei presidenti delle Apa di Taranto e Bari, hanno concluso un evento sicuramente riuscito, che l anno prossimo ci vedrà pronti e presenti a Noci, con la nazionale della razza Bruna. (*) Direttore APA di Taranto e ARA Puglia 8

9 Mostra Bovina Interregionale del Centro Sud delle razze Bruna e Frisona aprile 2010 ASSOCIAZIONI PROVINCIALI ALLEVATORI di TARANTO e BARI PREMI PREMI RAZZA FRISONA RAZZA BRUNA Fra i più premiati spicca l azienda di Campo di Merlo (Roma) che ha conquistato ben sette premi su 13. Azelio Marsicola ha ricevuto il titolo di campionessa manze e giovenche con Dal Damion Infuture, riserva Fusillo Wilmer Cosca degli allevatori martinesi fratelli Fusillo dell az. Croce Grande, menzione d onore per Airraid Diaria dei fratelli Perrone di Laterza (TA). Sempre della romana Marsicola la vittoria per la campionessa vacche e per la campionessa vacche adulte, ed anche i relativi secondi posti. La campionessa riserva vacche giovani è andata all azienda di Cosimo Damiano Gallone dell APA di Brindisi ed ai fratelli Fusillo di Martina. La menzione d onore vacche adulte è stata attribuita agli allevatori arrivati da Roma: i f.lli di Marziantonio e l azienda Riccucci, che si sono aggiudicati pure la menzione d onore vacche, e la migliore mammella vacche adulte. Ad un altra azienda del Lazio, quella di Enrico Finocchietti (di Fiumicino), il premio per la miglior mammella delle vacche giovani. Hanno conquistato la giuria gli splendidi animali presentati dalla Murgia pugliese. Sul podio, come campionessa Manze e Giovenche, Zaster Clarett dell azienda di Vito Capurso di Laterza (Taranto), e Oropa dell az. Agricola San Pietro di Noci (Bari) come campionessa riserva della stessa categoria. Terza assoluta manze Marub Cina dell azienda Angelo Gentile di Mottola (Taranto) Doppio riconoscimento a Pelosa Jolt Dea di Domenico e Giantommaso Pavone di Putignano (Bari) come campionessa vacche e migliore mammella della mostra. Campionessa riserva vacche è stata Goriana di Nicola Mancino di Gioia del Colle (Bari). Terza assoluta Teodolinda dell Agricola San Pietro di Noci (Bari). 9

10 Martina, invasione di giovani allevatori! Bruna e Frisona, entusiasti e numerosissimi nel ring di Donato Nuzzi (*) e Nicola Paradiso (**) Giovani, a noi la Mostra Interregionale del Centro Sud decisamente piace. E lo abbiamo dimostrato, ancora una volta, partecipando numerosissimi a Martina. Anzi, di fatto, l attesissimo appuntamento è diventato il ritrovo generale di tutti gli iscritti ai club giovanili delle razze Bruna e Frisona e, alla fine della fiera, si traggono conclusioni e considerazioni. Qualche difficoltà sappiamo di averla creata, e facciamo riferimento all impossibilità di rispettare l orario della domenica mattina. Ma di certo, il prossimo anno, preso atto della risposta tanto numerosa ed entusiasta di noi giovani credo che ci sarà dedicata, già dal programma iniziale, qualche ora in più! BRUNA JUNIOR CLUB Oltre ai Club di Taranto e di Bari, si sono aggiunti tanti ragazzi provenienti da Potenza, Matera e Brindisi che non si sono sottratti alla partecipazione ai vari concorsi organizzati dai più numerosi padroni di casa. Come già accade alla Nazionale, anche qui, gli addetti ai lavori che hanno animato le stalle del Foro Boario, avevano un età media sotto i trent anni. Molti ragazzi, pieni di entusiasmo hanno presentato gli animali, che con tanta pazienza avevano preparato a casa, e tutti si sono distinti per professionalità e bravura durante i lavori di valutazione delle categorie. Per quanto riguarda le iniziative, è proprio il caso di dire: formula vincente non si cambia. La lotteria giunta alla quarta edizione è ormai diventata un appuntamento irrinunciabile di tutta la manifestazione. Quest anno in palio c era Ernesta, una vitella del socio BJC Paolo Quarato di Martina Franca, che ringraziamo ancora una volta per la disponibilità mostrata. Questo era il primo di sette premi tutti molto interessanti. Siamo riusciti a vendere ben 500 i biglietti, e la vitella è stata vinta dai fratelli Pugliese di Gioia del Colle, altri due soci del BJC che tutti conosciamo molto bene. Anche quest anno non poteva mancare il gadget dei due BJC pugliesi, sempre diverso e sempre apprezzato. Per questo evento è stata realizzata una t-shirt color azzurro con ben grande il logo del club pugliese. Per quanto riguarda i concorsi della domenica, la gara di giudizio a squadre su quattro valide primipare, ha visto primeggiare il gruppo formato dai fratelli Domenico e Donato Pugliese e Giuseppe Laterza; tutti del BJC di Bari, che hanno ricevuto in premio gadget BJC e dosi di materiale seminale. Nella gara di conduzione junior da 0 a 16 anni una ventina di validi conduttori hanno riempito il ring: a vincere è stato un fuoriclasse navigato: Cosimo Boccardi del BJC di Taranto. Secondo classificato il fresco e giovane Giuseppe Laterza del BJC di Bari. Al terzo posto una giovane promessa: Angelo Miccolis del BJC barese. In questa categoria sono stati assegnati anche due premi speciali: due coppe offerte dall APA di Taranto. Una è andata al più giovanissimo conduttore Francesco Porfido di Matera, di soli 18 mesi, che credo abbia stabilito un nuovo record mondiale! L altra è stata consegnata a Danny Turnone, di 7 anni, del BJC di Taranto, per essersi distinto con la bravura dimostrata nonostante la giovane età durante i lavori di giudizio delle categorie conducendo da solo una vitella e una manza 2^ classificata nella cat mesi, di 10

11 proprietà dello zio. Nella categoria senior tra i 17 concorrenti a imporsi è stato uno strepitoso Domenico Pugliese che ha fatto doppietta vincendo tutti e due i concorsi, e non è la prima volta. Al secondo posto ecco Antonio Natile e al terzo Antonio D Onghia, anche loro di Bari. A tutti i vincitori sono state consegnate delle coppe, gadget del BJC e dosi di materiale seminale. Dopo l estrazione della lotteria, siamo passati a saluti e ringraziamenti espressi dai presidenti Nuzzi e Pedone, nei riguardi delle due APA organizzatrici, dell ANARB e del folto e interessato pubblico che ha seguito il lavoro che i ragazzi dei vari club hanno profuso, con tanta passione e impegno durante tutto il periodo fieristico. DAIRY CLUB FRISONA Anche i D.C. Frisona hanno portato in campo la loro voglia di dimostrare (semmai ce ne fosse ancora bisogno) di essere in grado di rapportarsi a palcoscenici importanti come quelli offerti dalle competizioni giovanili dell Interregionale di Martina Franca. Le danze si sono aperte, come consuetudine, con la gara di giudizio morfologico, divisa nelle due categorie Junior e Senior, nella quale la massiva presenza dei partecipanti nel ring che accerchiavano letteralmente i quattro soggetti che dovevano essere valutati, quasi innervosiva i poveri animali che forse mai si sono trovati in una situazione del genere nella loro vita! Confrontando i punteggi delle schede dei vari partecipanti di quest anno a Martina, con i punteggi di Noci 2009, ho potuto notare un miglioramento della media dei punteggi stessi. Questo dato può essere letto come tangibile segno del fatto che i ragazzi stiano crescendo, oltre che nel saper fare, anche nel saper valutare con la loro testa. La vera sorpresa della giornata, a mio parere, è stata però la gara di conduzione Junior, alla quale ha partecipato un numero elevatissimo di ragazzini davvero agguerriti! Le vitelle in fiera non sono bastate, e per questo abbiamo assistito a scene a volte davvero esilaranti, in cui alcuni bambini, pur di partecipare, erano disposti a condurre vitelle alte più del doppio di loro! Il tutto in un clima di festa in cui ho notato, rispetto alle passate edizioni, un maggiore coinvolgimento da parte dei genitori che sono sempre più disponibili a lasciare per un attimo la gestione degli animali nelle stalle della fiera per accompagnare i propri figli nel ring. Questo è un aspetto che mi lascia davvero ben sperare per il futuro dei D.C. perché sono ben consapevole che la passione per il mondo zootecnico, se da un lato è innata, dall altro trae un nutrimento essenziale dagli stimoli e dalla guida che solo un padre può offrire al proprio figlio. E stato poi bello ritrovare ragazzi come Patrizio Laterza, da sempre in prima linea nelle attività del Dairy Club tarantino, che iniziano a portare i propri animali allevati nel ring dell Interregionale, andandosi ad unire alla folta schiera di navigati fieraioli che 11

12 il Club già annovera tra gli iscritti, come Nuzzi, Saponari, Paciulli e tanti altri. Per quanto riguarda i vincitori delle competizioni AGAFI, l albo d oro vede quest anno aggiungere i nomi di Franco Semeraro (Bari), Antonio Giannini (Bari) e Angelo D Onghia (Taranto) per la gara di giudizio Junior e quelli di Domenico Nuzzi (Taranto), Francesco Cristallo (Bari) e Carlo Lillo (Matera) per quanto riguarda i Senior. La gara di conduzione Junior ha visto primeggiare la star Carlo Semeraro davanti a Francesco Simeone ed il piccolo Colecchia. Infine, ad aggiudicarsi la gara di conduzione Senior, è stato anche in questo caso l Asso piglia tutto Domenico Nuzzi seguito da Vanni Saponari e dal romano Giovanni Battaglia. Ci tengo infine a ringraziare, oltre alle APA di Bari e Taranto, anche gli amici dell ANAFI ed il grande Mauro Carra che ci hanno supportato in tutto, come sempre, e che hanno omaggiato i vincitori con gadget belli e utili. (*) Presidente BRUNA JUNIOR Club di Taranto (**) Presidente DAIRY Club FRISONA di Taranto 12

13 Chefs, ambasciatori del tipico di Puglia Successo della prima edizione varata a Martina di Antonella Millarte Da oltre 30 anni il Foro Boario di Martina Franca ospita la Mostra Interregionale del Centro Sud della Razza Bruna e Frisona. L evento è sempre stato caratterizzato da peculiarità tecniche per lo più dedicate agli addetti ai lavori. Negli ultimi 3-4 anni c è stata una crescente attenzione ai consumatori con stand in cui il pubblico ha potuto degustare e acquistare i prodotti tipici delle nostre masserie che spesso, purtroppo, rimangono poco conosciuti ed apprezzati e pertanto rischiano di scomparire. Per l edizione 2010 l idea che ho proposto, come giornalista specializzata nell agroalimentare, è stata quella di continuare a investire nel rapporto con il consumatore e al contempo di aprire una nuova collaborazione con gli chefs. Il contatto a ristorante fra clienti e chef è l anello mancante della filiera che porta le nostre bontà dalle masserie fino alle nostre tavole. E da qui è nata la prima edizione del progetto CHEFS: AMBASCIA- TORI DEL TIPICO DI PUGLIA. L azione si è sviluppata in due direzioni: con l Associazione Regionale (e le Sopra il Prof. Pasquale Cutillo, sotto da sinistra Giacomo Giancaspro, vice presidente nazionale FIC, a destra Antonella Millarte con gli allievi chef Provinciali) Cuochi di Puglia e l Istituto Prof.le di Stato Servizi Alberghieri e Ristorazione di Crispiano. I risultati a Martina Franca si sono visti con una eccezionale affluenza di chefs arrivati da tutta la Puglia. Una cinquantina di divise bianche, fra le quali Giacomo Giancaspro che è il vice presidente nazionale F.I.C. (Federazione Italiana Cuochi) ha incontrato le 12 aziende che hanno proposto i nostri prodotti tipici di Taranto, Bari, Lecce e Matera. Il Taranto Culinary Team, guidato dal prof. Domenico Lillo, ha anche coinvolto i giovani campioni in erba che si stanno preparando per la competizione di Lussemburgo e, si spera, porteranno sul palcoscenico mondiale una delle eccellenze degustate a Martina. Sovrana del buon gusto la podolica che, ha fatto vivere agli chefs un momento indimenticabile con la degustazione di un caciocavallo 100% di podolica, invecchiato in grotta per 24 mesi e messo a disposizione da una delle tre aziende italiane d avanguardia del settore (la masseria Colombo di Mottola). Tutto esaurito per la cena degustazione con elaboratissimo menu di carne podolica & tradizione realizzato, con alta maestria, dal team dell ISISS di Crispiano diretto dalla prof. Concetta Patianna. Hanno saputo stupire - sotto la guida del coordinatore Prof. Cosimo Caliandro - con piatti elaborati come la podolica flambè col mosto di verdeca. 13

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15 Genomica bovina, la grande sfida di Antonella Millarte Le prime volte ne abbiamo sentito parlare a proposito di un altra grande sfida: quella della sconfitta del male del secolo. La genomica riguarda, infatti, dati rilevati in campo per una tecnologia nata in relazione alla medicina umana: l obiettivo è l individuazione dei marcatori per le patologie tumorali. In realtà, questa nuova avventura scientifica si sta rivelando molto più ampia ed entusiasmante. Da qui, nell ultimo biennio, la corsa agli studi ed alle applicazioni anche nella zootecnia di eccellenza. Ma cos è un genoma? E l insieme di tutto il Dna, e dei geni che lo costituiscono, ovvero l intero patrimonio genetico di una specie. In altre parole è un pacchetto biochimico di tutti i programmi necessari allo sviluppo e alla strutturazione definitiva degli individui della stessa specie, che avviene attraverso la sintesi di specifiche proteine. I geni contengono le informazioni sulle caratteristiche anatomiche e le funzioni dell organismo. Da qui ha preso il via la corsa alla genomica anche per i bovini sulla quale cercheremo di capirne di più con l aiuto di due esperti del settore. Sono Enrico Santus, direttore nazionale della Razza Bruna e coordinatore internazionale di Intergenomics, e Giorgio Burchiellaro, direttore nazionale della Razza Frisona che a Martina Franca, nel corso della Mostra Interregionale di aprile, hanno brillantemente illustrato i due progetti al pari di quanto fatto da Verona fino a Parigi, portando i nostri allevatori già nel vicino futuro. Notiziario dell APA di di Taranto Numero Aprile/Giugno

16 Bruna, valutazione genetica mondiale La selezione nasce unendo pedigree e fenotipi di Enrico Santus (*) Otto Stati, anche extra europei, ed un traguardo comune da raggiungere: fornire a tutti i Paesi aderenti la valutazione genomica per la Bruna. E sarà la prima volta che, a livello mondiale, ciò avviene e potrà essere condivisa come infrastruttura anche per altre razze attraverso Interbull, che è l Agenzia mondiale per la valutazione genetica ed ha sede in Svezia. Il progetto genomica è iniziato a luglio 2009 e Intergenomics coinvolge, oltre all Italia, la Svizzera, l Austria, la Germania, la Francia, la Slovenia e gli Stati Uniti, e Interbull in Svezia. Ma vediamo quali sono i nuovi scenari di collaborazione internazionale nel campo genomico, con riferimento a Intergenomics, partendo dalle cosiddette istruzioni per l uso. Le premesse si basano sul Pedigree (traccia il flusso dei geni nella popolazione) e sui Dati di campo (i fenotipi), con riferimento ai caratteri interessanti economicamente e rilevabili in modo oggettivo. Dall unione del Pedigree e dei fenotipi nasce la possibilità di fare selezione. Ciò significa tracciare i genotipi interessanti economicamente, scegliere gli animali e programmarne la riproduzione. E le analisi Genomiche? Come si inseriscono in questo scenario? Il cosiddetto G-Pedigree scaturisce da Pedigree + analisi genomiche, insomma le analisi genomiche aiutano a costruire un pedigree molto più raffinato di quanto in nostro possesso oggi, permettendo di amplificare il ruolo della selezione. UN PEDIGREE PIU DETTAGLIATO La premessa è che il pedigree di un animale serve, selettivamente, per tracciare il flusso dei geni tra generazioni. Solo che il pedigree tradizionale che sarebbe l anagrafica di un soggetto, è adatto a tracciare in media tali flussi. Come ben sappiamo avviene che i fratelli pieni si considerano uguali, come fossero gemelli. Ma come ben sappiamo i fratelli pieni, anche se in media condividono il 50% dei geni, hanno combinazioni anche molto diverse tra di loro. Con una analisi genomica leggiamo queste combinazioni evidenziando le differenze anche tra parenti molto stretti. Le informazioni genomiche, in altre parole integrano il pedigree permettendo di 16

17 tracciare meglio i flussi di geni. Quindi, volendo sintetizzare: l Analisi Genomica significa avere a disposizione un pedigree più accurato. UNA NUOVA TERMINOLOGIA Ad alcuni potrà sembrare un po troppo presto ma credo che sia già tempo per i nostri allevatori di cominciare a familiarizzare con una nuova terminologia. Iniziamo da EBV che in inglese è Estimated breeding value ed in italiano è Indice Genetico migliorato dalla genomica o indice genetico che include anche le informazioni genomiche. Ma da dove lo otteniamo? Dal DGV + EBV ovvero dall Indice Genetico Marcatori + l Indice Genetico. I PROBLEMI ANCORA APERTI La ricerca sta facendo i suoi passi in avanti, con estrema difficoltà ed i quesiti appassionanti ma non semplici da risolvere, sono ancora numerosi. Al momento i ricercatori si chiedono, per esempio, se non ci sia un vantaggio eccessivo per i giovani tori provati genomicamente rispetto ai tori provati con le prove di progenie. E, ancora, si cerca di comprendere quale sia l attendibilità per il singolo toro. Infine, ed è forse il quesito più rilevante in termini pratici ed economici: che peso dare agli indici genomici rispetto agli indici tradizionali? NUOVI SCENARI INTERNAZIONALI La valutazione genetica dei bovini da latte sta subendo una grande trasformazione in seguito alla proposta di Meuwiessen (2001) di utilizzare una mappa densa di marcatori per la valutazione genetica dei giovani tori. Oltre 15 nazioni stanno già incorporando informazioni genomiche nelle loro valutazioni genetiche. Per realizzare gli obiettivi che ci siamo posti sono necessarie popolazioni di riferimento numerose così da poter stimare equazioni di stima affidabili. E bene essere chiari in proposito: per le popolazioni medie e piccole, costruire tali popolazioni di riferimento solo con dati nazionali, sarà difficile se non addirittura impossibile. Anche per popolazioni più grandi i confini nazionali sono assolutamente insufficienti. Lo scambio di genotipi o la collaborazione internazionale, pertanto, diventa un approccio interessante per affrontare tale problema di numeri e da qui la necessità di collaborazione internazionale avviata con Francia, Germania, USA, Olanda. L iniziativa della Federazione Europea ha riguardato l Archivio centrale delle risorse genomiche (2008). Ed anche qui i quesiti da porsi sono numerosi: che tori sono stati genotipizzati? Da chi? Con quale chip di analisi? Quando? La risposta è stata quella di approntare inizialmente un archivio dove NON ci sono i dati delle analisi, ma solo le informazioni generali sui tori che sono stati genotipizzati. Con un progetto organico di collaborazione internazionale, quindi, miriamo ad evitare le doppie analisi, a massimizzare lo sfruttamento delle risorse, a favorire lo scambio dei genotipi a livello internazionale. La federazione Europea, dopo la creazione del database sulle risorse genomiche, ha coordinato le trattative con Interbull per la creazione di Inter- 17

18 Genomics. Ma ha anche coordinato gli accordi tra le associazioni aderenti, oltre ad aver aperto gli accordi all entrata anche di partner extra europei come gli Stati Uniti d America. Allo stato attuale i partecipanti sono: Austria (Arge Braunvieh), Francia (BGS), Germania (AHG-Kempten), Slovenia (ZRGRPS), Svizzera (SBVZ), Stati Uniti (BSCBA). E, in Italia, mi piace sottolineare che con l ANARB i partecipanti sono le Associazioni Allevatori! I PRODOTTI PREVISTI Da tanto lavoro e dagli investimenti in corso a livello internazionale ci attendiamo una serie di prodotti che, riteniamo, saranno di grande utilità ed interesse per i nostri allevatori ad iniziare da Indici Genetici Genomici (GEBV) per i principali caratteri. Inoltre, nuove stime delle correlazioni genetiche tra Paesi e controllo di qualità dei dati forniti da laboratori diversi. Senza trascurare la identificazione degli animali capostipiti nella razza a livello mondiale. E, poi, parametri strutturali della popolazione (esempio subpopolazioni, flusso dei geni tra queste connessione tra popolazioni, tracce della selezione). In definitiva, insomma, i parametri genetici della popolazione: popolazione effettiva, andamento della consanguineità LE AZIONI IN CORSO Stiamo procedendo ad individuare degli standard per i laboratori di analisi, alla verifica dei genotipi disponibili, ad analisi e calcolo delle equazioni di stima. I vantaggi? Un ente super partes analizza tutti i dati insieme. La razza riesce a raggiungere un ottimo numero di tori nelle equazioni di predizione. Si migliora la collaborazione tecnica internazionale in un campo nuovo. Si mantiene centrale il ruolo delle Associazioni Allevatori e di Interbull. Si raggiunge l obiettivo (valutazioni genomiche affidabili) senza affrontare il principale ostacolo (proprietà dei dati e loro riservatezza). INTERGENOMICS, COSA NON E Non delega ad Interbull tutto il lavoro di ricerca: il lavoro è seguito e svolto da un gruppo di genetisti internazionale. Non si chiede ad Interbull di genotipizzare nulla: i genotipi sono dei Paesi che li inviano. Non si scambiano i genotipi: la proprietà del dato viene mantenuta A questo punto, allora, è indispensabile illustrare con chiarezza cosa Intergenomics è: un SERVIZIO richiesto dai Paesi membri ad Interbull per una elaborazione comune e simultanea delle informazioni genomiche e delle informazioni tradizionali. E un PRO- GETTO COFINANZIATO dalle associazioni aderenti che porterà a benefici anche per Interbull: standardizzazione procedure, scelta metodi di riferimento, maggiore conoscenza delle piattaforme di sviluppo. LE REGOLE DEL GIOCO Sono di tre tipi gli accordi che stanno regolando questa attività di ricerca sulla genomica. L Accordo 1 (Interbull-Federazione europea) prevede che sia la Federazione a coordinare l invio dei dati e a cofinanziare lo sviluppo. Il progetto ha durata di 18 mesi ed è aperto ad altre popolazioni extraeuropee previo pagamento di una quota fissa di entrata. I dati forniti ad Interbull sono riservati ed Interbull non li può trasferire a nessuno, nemmeno tra i partecipanti al progetto. In seguito all Accordo 2 (Interbull 18

19 Singola associazione) ecco che l Anarb invia i dati, Interbull mantiene i dati riservati e l Anarb non scambia dati con nessuno al di fuori del progetto. Dall Accordo 3 (tra associazioni aderenti) scaturiscono gli impegni a genotipizzare anche per i prossimi anni il massimo numero di tori possibile, a non chiudere i programmi di prove di progenie, a non scambiare dati con chi non aderisce al progetto. NON SIAMO ANCORA ARRIVATI Siamo vicini ma non ancora pronti a tagliare il traguardo anche se, come si può ben immaginare, ci sono forti pressioni commerciali per una rapida introduzione dei risultati. Occorre dire, però, che il livello di complessità dei meccanismi di trasmissione dei caratteri è ENORME e lungi dall essere spiegato totalmente dalle tecnologie oggi a disposizione. Voglio fare un esempio riferito al cosidetto Copy Number Variant o CNV. Sono copie della stessa sequenza ripetuta apparentemente senza senso. Nella genomica umana indica un legame importante con suscettibilità a malattie. E nei bovini? Non lo sappiamo con esattezza. Altro caso analogo è quello della Epigenetica: tutto ciò che è trasmesso di generazione in generazione ma non viene spiegato dalla sola sequenza di basi del DNA. (*) Direttore nazionale Razza Bruna Coordinatore Internazionale Intergenomics

20 Frisona, scelte migliori su giovani capi Università, associazioni e ministero al lavoro insieme di Giorgio Burchiellaro (*) La genomica sembra essere la nuova frontiera della ricerca scientifica, e l ANAFI si è già orientata in questa direzione da tempo. L introduzione della genomica nel programma di selezione della Frisona Italiana è uno dei progetti pianificati per il 2010 e per il quale abbiamo investito notevoli risorse, umane e tecniche. Ma l ANAFI già da alcuni anni sta collaborando con il mondo della ricerca e con i centri di fecondazione artificiale (FA) italiani. Prevediamo nei prossimi mesi di procedere alla messa a punto di indici genomici mirati inizialmente a migliorare le scelte delle madri di toro e dei giovani tori da avviare alla Fecondazione Artificiale. Nel 2010, infatti, si è previsto di ampliare ulteriormente tale attività con nuove sinergie con gli uffici ricerca e sviluppo di altre razze e nuove collaborazioni con il mondo universitario. Non dimentichiamo che gli indici genomici sono strettamente collegati agli attuali indici dei tori provati ad alta attendibilità (basati sulle performance delle figlie). NUOVA SELEZIONE Ma cosa ci possiamo attendere dalla Selezione Genomica? Innanzitutto scelte migliori sugli animali giovani. Quindi, indici più accurati per i caratteri funzionali e sanitari a bassa ereditabilità. Inoltre, la possibilità di selezionare per nuovi caratteri. Mentre l attendibilità degli indici dei tori provati sarà poco influenzata dalla genomica. ALL ESTERO E di fondamentale importanza il numero di tori provati con analisi del DNA per lo sviluppo della genomica. Per questo sono in atto diversi accordi a livello internazionale. In particolare nel Nord Europa è stato costituito Eurogenomics che include Germania, Francia, Olanda e Paesi Scandinavi con capi ciascuno. Nel Nord America esiste un Consorzio tra Stati Uniti e Canada, con altri capi in totale. Mentre nel resto d Europa sono in corso trattative per altri accordi. ANAFI è in contatto con diversi gruppi Internazionali è stà valutando le 20

21 migliori opportunità. PROGETTI SVILUPPATI E scattato il conto alla rovescia perché subito dopo l estate sono attesi i primi risultati delle attività progettuali portate avanti da SELMOL, PROZOO e ANA- FI con i CENTRI DI F.A. In tutto ciò sono coinvolti Università, Associazioni TERMIZOO, SEMEN ITALY-G2000 e CIZ che prevede il testaggio di tutti i tori nati dal 2000 al 2005 (non compresi in Selmol e Prozoo) e i loro principali progenitori (padri e nonni materni). Gli obiettivi? Nell immediato disporre di indici genomici ufficiali per tori giovani, madri di toro, tori provati, tori esteri al progetto genomica hanno sottoscritto un accordo con ANAFI per consentire l uso dei genotipi dei loro tori per tutte le attività utili allo sviluppo tecnico della valutazione genetica con l integrazione della genomica, compresa la loro messa a disposizione per progetti di ricerca, eventuali collaborazioni internazionali e nazionali per specie e razza, Ministero dell Agricoltura. Finora le genotipizzazioni effettuate dal progetto SELMOL, attraverso il laboratorio GENESEEK.sono state circa 1.035, e la conclusione del progetto è attesa per settembre ANAFI ha condiviso un progetto con i Centri di F.A. nazionali per arrivare a produrre indici genomici con una accuratezza sufficiente per giungere all attivazione di un servizio di routine, e collaborare alla realizzazione di conversioni internazionali degli indici genomici. Ai due progetti di ricerca Selmol e Prozoo che insieme hanno genotipizzato circa tori provati, si sono aggiunti i circa del progetto con i centri di fa ELPZOO, IN- senza figli in Italia. A più lungo termine si dovranno rivedere i parametri dello schema di selezione, migliorare la selezione per i caratteri funzionali e inserire nuovi caratteri (sanitari) in selezione. ESIGENZE INNOVATIVE La gestione di grandi quantità di informazioni da elaborare per il calcolo di indici genomici ha richiesto nuovi investimenti in software e hardware. I ricercatori ANAFI stanno mettendo a punto programmi per la stima degli effetti degli SNP, il calcolo di indici marcatori, dell attendibilità e quello di indici genomici (tradizionali+genoma) in collaborazione con i gruppi di ricerca di SELMOL, PROZOO e altre ANA. I centri di F.A. che hanno aderito futuri sviluppi di INTERBULL. Si sono impegnati a non divulgare gli indici frutto di tale progetto fino alla loro ufficializzazione, con le stesse regole degli attuali indici preliminari. Prima dell attivazione di un servizio di routine c è ancora un po di strada da percorrere. Sarà necessario definire regole, costi e modalità del futuro servizio e rimodulare le attività del laboratorio del Sistema Allevatori. GENOMICA AL FEMMINILE Un altra sfida di non poco conto è lo studio della genomica in linea femminile. Gli stessi valori ricavati dai tori ad alta attendibilità potranno essere applicati anche alle vacche e alle manze per ottenere indici genomici con attendibi- 21

22 lità sensibilmente più alta degli indici attuali. Ovviamente il servizio di genotipizzazione delle femmine dovrà essere offerto agli allevatori. Restano, però, diversi aspetti da chiarire per arrivare a definire le caratteristiche di un servizio di routine. In altri Paesi si è notato un sensibile ridimensionamento delle vacche con gli indici genetici più estremi, probabilmente dovuto all eliminazione di effetti preferenziali più presenti in tale gruppo di vacche. Non possiamo avere la certezza che tale fenomeno si riscontri anche in Italia, ma per poter valutare gli indici genomici delle vacche è necessario disporre di un elevato numero di vacche con analisi genomica. FUTURI SCENARI Si può ipotizzare che in un futuro, non molto lontano, tutti tori di F.A. dovranno avere una stima genomica. Questo comporta l obbligo di disporre dell analisi genomica per giovani tori da avviare al centro genetico e dei loro padri e madri, lo stesso per i tori di importazione seme e per le vacche potenziali madri di toro. Si dovranno valutare eventuali oneri aggiuntivi sia per gli allevatori e i centri di F.A. ma questo è un campo tutto da esplorare. I centri di Fa potranno differenziare le loro scelte competitive ampliando il numero di torelli genotipizzati e riducendo il numero di quelli avviati alle prove di progenie. Come? Mantenendo un minor numero di tori in attesa e stoccando seme per tutti gli altri. La maggior parte di tali decisioni dipende dai valori di attendibilità degli indici genomici che aumentano con l aumentare del numero di animali genotipizzati disponibili per la stima dei valori dei marcatori (snps). Gli scenari dipenderanno quindi anche da eventuali accordi con altri paesi e futuri, e da ulteriori sviluppi di Interbull per quanto riguarda l inclusione di indici genomici. UE INDICI GENOMICI A livello di Unione europea è in corso di discussione la possibilità di esportare come tori provati anche i tori senza figlie ma con indici genomici. Oggi tale possibilità dipende dalla disponibilità dei singoli paesi ad accettare il materiale seminali di tali tori. Nell Unione Europea le stime genetiche devono essere approvate da Interbull per l autorizzazione di vendita di seme all estero. Al momento non esiste una metodologia ufficiale per il calcolo dell attendibilità degli indici genomici. PIANO DI SELEZIONE ANAFI suggerisce di tenere ben presenti quattro punti essenziali per la selezione aziendale: ottimizzare l obiettivo scelto, mantenere o migliorare la morfologia e la funzionalità, utilizzare dati attendibili, contenere il costo del seme. Commercialmente si possono trovare tori per tutti i gusti e per tutte le tasche. Noi riteniamo che si debba cominciare stabilendo gli obiettivi prioritari del proprio allevamento, e quindi utilizzare uno strumento affidabile. Il programma di accoppiamento offerto dall ANAFI e dalle APA è uno strumento super partes, non legato a nessuna organizzazione commerciale e che poggiando su di una solida base scientifica ci permette di trovare la migliore soluzione per i nostri bisogni. (*) Direttore Nazionale ANAFI 22

23 La Pezzata Rossa a Martina sta bene Angelo Greco sta avendo risultati interessanti di Lorenzo Degano (*) Una innovazione, come la razza Pezzata Rossa in Puglia, ed una tradizione di qualità di chi con grande impegno si dedica all allevamento da generazioni. Siamo a Martina Franca, nell azienda di Angelo Gentile che potremo conoscere meglio, approfondendo allo stesso tempo la conoscenza della Pezzata Rossa. Le statistiche AIA descrivono la P.R.I. come una razza in espansione con un continuo incremento del numero di vacche controllate e, soprattutto, d allevatori (negli ultimi 10 anni vacche e +711 allevamenti). Sono soprattutto il Trentino Alto Adige, la Sicilia e il Piemonte le regioni interessate da questo fenomeno, anche sono diverse le aree dove la Pezzata Rossa si sta facendo spazio, zone in cui la presenza dell ANAPRI (Ass. Naz. All. Pezzata Rossa Italiana) si fa sempre più assidua. Diamo uno sguardo ad una realtà in crescita: la Puglia. La Pezzata Rossa Italiana in Puglia La presenza della P.R.I. in Puglia è tuttora numericamente limitata (tabella 1), siamo ancora ai primi passi, passi che pian piano si stanno allungando: nel 2009 erano oltre le vacche controllate in questa regione di cui 635 di razza P.R.I. perlopiù concentrate a Bari e Taranto; numeri relativamente piccoli, ma in aumento poiché rispetto al 2005 il dato di consistenza è praticamente raddoppiato. Ciò che è più interessante è che sono molti i nuovi allevatori che si sono avvicinati alla P.R.I.; negli anni, come l esperienza di altre regioni insegna, sono proprio questi nuovi allevatori che contribuiscono alla crescita numerica della razza. I dati produttivi sono di assoluto rispetto, con medie a lattazione che superano i 68 quintali nella provincia di Bari e i 72 quintali in quella di Taranto, con un tenore proteico medio prossimo al dato Nazionale. 23

24 Tabella 1: la P.R.I in Puglia (Fonte: Bollettino AIA) Bari Brindisi Foggia Lecce Taranto La Puglia può essere un terreno fertile per la razza, terreno che necessità di essere coltivato attraverso una puntale presenza dei nostri tecnici sul territorio e la promozione in manifestazioni specializzate, come la Mostra Interregionale del Centro Sud, tenutasi a Martina Franca (TA) dal 16 al 18 Aprile, ove si è potuto presentare la razza ad un folto pubblico di allevatori locali; un attività di promozione che nel tempo sicuramente darà i suoi risultati, poiché se un prodotto è buono non resta che farlo conoscere agli interessati, i risultati non tarderanno ad arrivare. L esperienza della Sicilia insegna, dato che alcuni anni fa la presenza di P.R.I. in questa Regione non raggiungeva le 100 unità, mentre oggi sono oltre le vacche controllate (Bollettino AIA 2009). Ma quale miglior promozione per la razza se non la presenza in zona d allevatori che danno lustro alla P.R.I.? Se scorriamo la classifica nazionale dei migliori 60 allevamenti per chili di proteine nelle prime posizioni troviamo l Azienda Greco Angelo di Martina Franca e l Azienda De Novellis Giovanni (Murgia Bari), due importanti realtà della razza in Puglia, anche se sono diversi gli allevamenti che stanno crescendo Bovine Latte Kg Grasso% Prot% Bovine Latte Kg Grasso% Prot% ,63 3,77 3,69 3,64 3,35 3,37 3,28 3, Tabella 2: Performance delle vacche Pezzate Rosse dell allevamento Greco Angelo (Fonte: Bollettino AIA) Vacche PRI presenti Vacche PRI controllate Lattazioni chiuse Latte Kg Grasso % Grasso Kg Proteine % Proteine Kg Parto concepimento Ncs (* 1.000ml) Angelo Greco ,88% 385 3,46% ,69 3,74 4,00 3,59 3,74 L Allevamento della famiglia Greco Approfondiamo la conoscenza dell allevamento Greco Angelo di Martina Franca (TA), un azienda che da pochi anni ha introdotto capi di Pezzata Rossa, ma che sin da subito ha saputo farsi apprezzare. L azienda, immersa nella Murgia, a circa una decina di chilometri dal centro di Martina Franca, è gestita dal titolare Angelo coadiuvato dalla moglie Antonietta e dal figlio Francesco. Conta circa 50 ettari tra proprietà ed affitto, terreni dove vengono coltivati erbai di graminacee (avena, triticale) e leguminose (trifoglio incarnato e veccia). In primavera gli erbai vengono falciati (i fieni di graminacee vengono solitamente fasciati), mentre durante il periodo autunnale ed inizio primavera sono destinati al pascolo, che interessa sia le vacche in latte che il giovane bestiame. Alcuni ettari sono coltivati ad orzo, cereale poi destinato prevalentemente ad integrare la dieta delle manze. L introduzione della 3,42 3,41 3,49 3,44 3,42 P.R.I. nell Allevamento dei Greco risale al 2006, quando vennero acquistate da Friuli 5 manze, animali che da subito mostrarono il loro notevole potenziale produttivo e che si distinguevano per l elevata qualità morfologica, come ebbi già modo di verificare personalmente 4 anni fa durante una visita per le classiche punteggiature. Quest anno in occasione della Fiera di Martina Franca ho trovato il tempo per fa di nuovo visita ai Greco. Passato il cancello dell azienda, sullo sfondo lo splendido trullo dove dimorano i Greco, ecco sulla sinistra la mandria al 24

25 pascolo in un appezzamento delimitato dai classici muri a secco che caratterizzano il paesaggio rurale di questa zona della Puglia. Rimango sorpreso dal fatto che vedo più soggetti dal mantello pezzato rosso che bianco e nero. La situazione diventa più nitida quando tutte le vacche dell azienda sono bloccate in cattura per la punteggiatura: dopo pochi anni, Pezzate Rosse e Frisone numericamente si equivalgono. Dopo i primi soggetti, infatti, ne sono stati acquistati altri in Friuli ed altri ancora sono stati acquistati da piccole stalle locali in procinto di chiudere l attività. Sono circa 60 le vacche mediamente presenti in azienda, di cui in mungitura; a queste si deve aggiungere la rimonta, che conta altrettanti capi. Attualmente variano dalle 20 alle 25 le Pezzate Rosse che quotidianamente vengono munte, numero destinato ad aumentare dato il nutrito gruppo di manze P.R.I. che si sta preparando al parto. I risultati produttivi I dati produttivi sono sbalorditivi soprattutto se si considera che è una mandria costituita prevalentemente da animali giovani: nel 2009 la produzione media aziendale era di 99 quintali al 3,46% di proteine, con un contenuto medio di cellule somatiche di appena cellule/ml. Performance di assoluto livello, abbinate ad un dato medio di parto concepimento accettabile di 131 giornate (il dato medio è solitamente superiore di circa 30 giorni rispetto alla mediana), che fanno rientrare i Greco tra le prime dieci posizioni della classifica Nazionale per chili di proteine. Non mi sorprenderò se nei prossimi anni troveremo questa azienda ai vertici delle classifiche produttive. Questi dati dimostrano una volta di più come la Pezzata Rossa sia una razza che si dimostra in grado di produrre grandi quantità di latte, riuscendo a mantenere parametri qualitativi e di sanità della mandria di prim ordine. Per quanto riguarda l inseminazione delle vacche questa avviene al 100% con riproduttori da inseminazione artificiale. La scelta ricade principalmente su tori che migliorano la mammella, senza trascurare arti, latte e proteine che a parere dei Greco sono le armi essenziali per combattere la crisi attuale, e rilanciare domani il settore. Oltre ai tori giovani di turno, i tori impiegati nel recente periodo sono Oxalin, Rum, Vanstein, Masolino, Frutto, Granado, Hakkinen. (*) Ufficio Tecnico Associazione Nazionale Allevatori Bovini di razza Pezzata Rossa Italiana 25

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