La rappresentazione del futuro in epoche di crisi. Potenza 3 ottobre 2013

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1 La rappresentazione del futuro in epoche di crisi Potenza 3 ottobre 2013 Salvatore Soresi Università di Padova

2 da Pearson (1909) a Holland (1959) al Miur (???) L uomo giusto al posto giusto! Lo scopo dell orientamento e stato quello di suggerire e consigliare alle persone di scegliere ambienti formativi e lavorativi a loro adatti in quanto in possesso dei tratti e delle caratteristiche auspicate ed attese.

3 CONVINCIMENTI E PRESUNZIONI DELL ORIENTAMENTO TRADIZIONALE Le persone possono essere descritte considerando profili psicoattitudinali, requisiti di accesso, bilanci di competenze al fine di predire il successo; Le caratteristiche e le aspettative della formazione e del lavoro possono essere precisate e previste sarebbe così possibile anticipare e facilitare l incontro tra domanda ed offerta, consigliare, raccomandare, orientare le scelte sarebbero pertanto legittime le operazioni di scelta, di selezione di studenti e lavoratori sulla base di criteri di congruenza, di occupabilità, di meritocrazia.

4 Pensieri del passato Credevamo che le persone, che i contesti fossero stabili e che esistessero per tutti ampie possibilità di scelta. Credevamo di riuscire ad accontentare tutti, studenti e agenzie scolastiche, lavoratori e datori di lavoro, cittadini e stati, persone e le imprese.

5 il futuro non è più quello di una volta! L avenir est comme le reste: il n est plus ce qu il était (Paul Valéry, Paris, 1931)

6 Il futuro ricco di possibilità e significati sarà per pochi perché la stima più alta sarà accordata all innovazione, all invenzione, alla scoperta, sia economica che scientifica o tecnica; all originale, all inedito, al mai visto (Pomian, 1981, p. 108)

7 Il futuro ricco di possibilità e significati sarà per pochi A causa del mito della competizione, del merito e dell eccellenza le probabilità di inclusione per gran parte della curva normale della popolazione giovanile, saranno decisamente basse.

8 La competizione per un lavoro interessate, piacevole e dignitoso, assumerà toni sempre più intensi e ci troveremo probabilmente a pensare spesso all attualità dell espressione di Hobbes: Homo homini lupus

9 la persona inefficiente sarà tagliata fuori dalla cittadinanza, perché nessuno ne riconoscerà la proporzionalità di risorse. Chi è inefficiente (o meno efficiente della media) non avrà titolo per partecipare al processo produttivo; ne resterà inesorabilmente emarginato perchè il lavoro decente sarà solo per gli efficienti. Per gli altri vi sarà il lavoro indecente oppure la pubblica compassione. (Zamagni, 2012, p. 60).

10 La crisi del lavoro e del futuro Da diritto per tutti è diventato un privilegio per pochi quello decente, quello attraente e piacevole, sarà destinato a pochissimi anche il diritto al benessere, alla salute, alla ricerca della felicità, si sta affievolendo così come l idea di uno sviluppo equo e sostenibile per ogni parte della terra

11 Non penso al futuro Non c è nulla cui pensare. Mi occupa già a sufficienza il presente Il problema non è l incertezza del futuro. Il vero problema è l incertezza, l indefinitezza del presente Pensare da qui ad un anno è già troppo!

12 Si sente frequentemente preoccupato Demos, 2013

13 Il futuro è talmente incerto che per molti è persino inutile fare progetti per sé o per la propria famiglia: Il 63,6 % degli Italiani ritiene oggi che Per i giovani che vogliono fare carriera l unica speranza è andare all estero (nel 2008 erano il 48,8%!) Per il 59,2% oggi è inutile fare progetti perché il futuro è incerto e carico di rischi (nel 2006 era il 43,8%!)

14 La generazione Neet (Not in Education, Employment or Training) Si tratta di una generazione esposta ad una serie di rischi anche psicosociali a causa di sfiducia generalizzata verso la politica, le istituzioni e verso tutti i principi dell autorità. Famiglia compresa. Secondo l Istat sono oltre 2 milioni e 200 mila: il 22% dei giovani fra i 15 e i 19 anni. Sono la generazione sospesa, dal futuro interrotto perché non è in grado di individuarlo e tanto meno di progettarlo.

15 Chi si occupa di futuro è costretto ad immaginare, a pensare in divenire, ad accettare il rischio dell errore nel formulare ipotesi ed anticipazioni. è chiamato ad accettare l incertezza e il disagio; a ragionare in modo probabilistico; a stabilire coinvolgimenti ed alleanze per modificare la probabilità del verificarsi di condizioni e situazioni sfavorevoli.

16 A chi si occupa di futuro piace provare ad inventare soluzioni a problemi che ancora non esistono ad immaginare e a prospettare visioni e scenari anche improbabili ed utopistici. Il passato è legato al ricordo; il presente è prosaico e ateo, il futuro è il regno della poesia, delle attese, delle speranze, delle possibilità e della casualità infinita (Feuerbach ( )

17 È urgente avviare un serio processo di accertamento e certificazione delle competenze degli orientatori e degli operatori dei servizi per l impiego e ripensare alle azioni e alle attività di supporto alla progettazione e all inserimento lavorativo. gli orientatori dovranno diventare dei provocatori, dovranno riuscire a scuotere i rassegnati in quanto la paura, la sfiducia e l ancoraggio al presente fanno passare la voglia di futuro e anche, pertanto, di orientamento

18 per milleni ci hanno insegnato ad essere modesti, a inibire i desideri ad abbassare la soglia delle pretese piuttosto che come innalzare le attese e le speranze.. Il monito che stoicamente veniva avanzato recitava che si potrà diventare ricchi solamente si sarà poveri di desideri! (Bodei, 2007, p. 15).

19 Potrai fare il tuo lavoro ideale? NO! *A pensarlo è il 32,4 degli studenti e lo sono soprattutto quelli di genere maschile (36,2% vs 28,8%; p<.004); tra i liceali coloro che lo faranno sono il 79%; il 61% e al 64% quelli degli istituti tecnici e professionali. (p<.001) Il livello di successo scolastico non fa registrare differenze significative a differenza del livello socioecomico: continuano ad essere soprattutto quelli che appartengo ai livelli inferiori a percepire che dovranno rinunciare alla loro professione ideale (37, 2% vs 27% ; p<.001)

20 a noi rimangono le cose difficili da fare poco interesse per il futuro e per il lavoro; scarse credenze di efficacia; negative aspettative di risultato sentimenti di pessimismo difficoltà nel mettere a fuoco obiettivi atteggiamenti passivi; poche risorse e supporti ambientali poca curiosità e poco interesse nei confronti della vita e di ciò che ci accade attorno; non hanno appreso ad essere inclusivi ed essere rispettosi delle diversità anche nei luoghi di lavoro.

21 Per affrontare il futuro e l incertezza. è necessario diffondere e sviluppare cultura, nuovi strumenti concettuali e nuove abilità, facendo in modo che tutto ciò venga posseduto dal più gran numero possibile di cittadini e non solo da coloro che andranno ai licei o rousciranno a superare le prove di ammissione a questo o quel corso universitario.

22 In situazioni di crisi, di incertezza e di rischi di strumentalizzazioni l orientamento, invece di valutare e diagnosticare dovrebbe preoccuparsi soprattutto di insegnare: a valutare i rischi e ad affrontare le situazioni difficili ed impreviste a dire anche di no, a trasformare l indecisione in risorsa e l incertezza in opportunità, a cogliere le occasioni, a sostenere i propri diritti, interessi, valori, desideri ed aspettative; a stare con gli altri, a lavorare assieme e in contesti multiculturali; ad esplorare nuovi scenari, nuove opportunità

23 Anche le scuole hanno delle responsabilità dovrebbero: diventare il luogo privilegiato di azioni precoci e preventive di orientamento; contrastare di più la tendenza a presentare la formazione esclusivamente in termini funzionali, come condizione per aumentare le probabilità del successo lavorativo e sociale; smetterla, parlando di orientamento, di farsi sedurre da imprenditori e professionisti di successo, di rinforzare le motivazioni di tipo estrinseco proponendo, alla fine, messaggi analoghi a quelli della pubblicità: ciò che conta è il successo, i soldi, l apparire, il mostrarsi l essere competitivi

24 Grazie per la vostra attenzione e buon futuro a tutti!