LA SICUREZZA EFFICACE

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1 LA SICUREZZA EFFICACE I Sistemi di Gestione Salute e Sicurezza sul lavoro e la normativa italiana Ing. Oreste Benigni

2 Perché sicurezza? Clienti STAKEHOLDER Lavoratori ed organizzazioni sindacali Fornitori Ambiente Società civile Norme cogenti

3 Alcuni dati Eventi complessivi (temporanei > 3 g, permanenti, mortali) : , di cui; Temporanei: ; Permanenti: ; Mortali: 1.193; 0 - ATTIVITA' VARIE METALLI E MACCHINARI COSTRUZIONI E IMPIANTI Ambienti di lavoro Mezzi di sollevamento e trasporto Materiali, sostanze, radiazioni Attrezzature, apparecchiature, ecc Macchine Parti di macchine Persone, animali, vegetali Recipienti e contenitori Impianti di distribuzione Vuol dire circa 2500 denunce di infortuni al giorno di cui 4-5 mortali, e 16,5 milioni di giornate lavorative perse per infortuni malattie professionali in un anno; Costo sociale: circa 45 MLD /anno INAIL,

4 E inoltre Tipicamente le investigazioni post-infortunio mostrano che le cause possono essere ascritte a: 80% A COMPORTAMENTO INSICURO; 20% A CONDIZIONE INSICURA; Non è possibile prescindere dall orientamento dei comportamenti (behaviour based safety).

5 Leggere i dati Necessità di un approccio scientifico alla analisi degli incidenti Esiste una diretta correlazione tra: gli incidenti gravi (1); gli incidenti in generale (30); gli eventi in corrispondenza dei quali non si sono verificati danni o lesioni ma con stesse dinamiche di causalità (300); Le anomalie di esercizio (alcune migliaia);

6 Il contesto normativo: TU DLgs 81/08 Costituisce la norma fondamentale in tema di prevenzione dei rischi sul lavoro; Comprende tutte le normative precedenti sulla salute e sicurezza sul lavoro, assorbendo ed abrogando, tra l altro: DPR 547/55 DPR 303/56 (escl art. 64) DPR164/56; DLgs 626/94; DLgs 494/96; Costituito da 306 articoli, 13 titoli, 51 allegati; Comprende varie innovazioni tra cui (es. titolo I): Campo di applicazione; Definizioni; Delega delle funzioni di rilevanza penale; Obblighi del Datore di Lavoro, del Preposto, dei Dirigenti; Diritti dei RLS; Muta il quadro sanzionatorio (principio di specialità); Comprende le disposizioni esistenti (ed alcune nuove) in materia di fattori di rischio specifici (nei titoli II-XI);

7 Il contesto normativo: TU DLgs 81/08 Titolo I: Principi Comuni; Titolo II: Luoghi di Lavoro; Titolo III: Attrezzature, DPI; Titolo IV: Cantieri temporanei e mobili; Titolo V: Segnaletica; Titolo VI: Movimentazioni manuali dei carichi; Titolo VII: Videoterminali; Titolo VIII: Agenti Fisici Capo II: Rumore; Capo III: Vibrazioni meccaniche; Capo IV: Campi elettromagnetici; Capo V: Radiazioni ottiche artificiali; Titolo IX: Sostanze pericolose: Capo I: Agenti Chimici; Capo II: Agenti cancerogeni e mutageni Capo III: Amianto; Titolo X: Sostanze biologiche; Titolo XI: Atmosfere esplosive; Titolo XII: Disposizioni in materia penale e di procedura penale; Titolo XIII: Norme transitorie e finali;

8 Contiene le disposizioni normative relative alle Direttive: 2003/10/CE (Rumore), Il contesto normativo: TU DLgs da 81/08 X a XXIII. 2002/44/CE (Vibrazioni meccaniche), 2002/40/CE (Campi elettromagnetici) 2006/25/CE (Radiazioni ottiche artificiali) Allegati XXXV, XXXVI, XXXVII, con metodi di valutazione e valori limite. Contiene le disposizioni normative precedentemente incluse nel DLgs 626/94 e Titolo I: Principi Comuni; Titolo II: Luoghi di Lavoro; relative ad agenti chimici, cancerogeni e Titolo III: Attrezzature, DPI; Titolo IV: Cantieri temporanei e mobili; Titolo V: Segnaletica; Allegati da XXXVIII a XLIII. Titolo VI: Movimentazioni manuali dei carichi; Titolo VII: Videoterminali; Titolo VIII: Agenti Fisici mutageni. Contiene inoltre la disciplina per le lavorazioni rischi di esposizione ad amianto. Contiene le disposizioni normative Capo II: Rumore; precedentemente incluse nel DLgs 626/94 e Capo III: Vibrazioni meccaniche; relative ad agenti biologici e per lavoratori Capo IV: Campi elettromagnetici; esposti ad atmosfere potenzialmente esplosive. Capo V: Radiazioni ottiche artificiali; Allegati da XLIV a XLVIII (Biologici) e da XLIX a LI. Titolo IX: Sostanze pericolose: Capo I: Agenti Chimici; Capo II: Agenti cancerogeni e mutageni Capo III: Amianto; Titolo X: Sostanze biologiche; Titolo XI: Atmosfere esplosive; Contiene il DLgs 494/96 e s.m.i, il DPR164/56. Prevede inoltre gli allegati Contiene le prescrizioni del DLgs 493/96. Allegati da Definizioni, Campo di Importanti XXIV novità a XXXII es. nella Applicazione, Delega e figura del Responsabile dei Modalità, Modelli di Lavori e sul fronte organizzazione e gestione, Ricomprende dell obbligo nomina DUVRI, Obblighi titolo II di DLgs del 626/94, coordinatore Formazione, DPR547/55, per la RLST, Ricomprende sicurezza DPR303/56. in Tit. fase III, di IV progettazione. DLgs All.to 626/94. IV Allti V,VI,VII,VIII contengono i requisiti minimi di sicurezza delle attrezzature, le prescrizioni Contiene di uso, le le prescrizioni verifiche di del Tit. V attrezzature. DLgs 626/94 Schemi Allegato per individuazione XXXIII DPI ed elenco degli stessi. Contiene le prescrizioni del Tit. VI DLgs 626/94 Allegato XXXIV sui requisiti minimi attrezzature e ambiente Titolo XII: Disposizioni in materia penale e di procedura penale; Titolo XIII: Norme transitorie e finali;

9 Il contesto normativo: TU DLgs 81/08 Al centro dei criteri di prevenzione, viene ribadito il ruolo della: definire migliorare Effettuata: in tutte le aziende; VALUTAZIONE DEI RISCHI riesaminare Preventivamente all inizio attività lavorative; Estesa a tutti i rischi; Rielaborata periodicamente; programmare Ma soprattutto un processo PERMANENTE.

10 Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche: la colpa organizzativa Introdotto dal DLgs 231/01, attribuisce responsabilità dirette all Ente in caso di reati da cui l Ente trae vantaggio, commessi da: Soggetti in posizione apicale; Soggetti sottoposti al controllo dei primi; Il DLgs 123/07 (art.9) prevede l applicazione del DLgs 231/01, in caso di reati di omicidio colposo o lesioni colpose gravi o gravissime commessi in violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro; E necessario che il reato sia stato commesso nell interesse dell Ente stesso; Le sanzioni molto severe anche se ridotte dal DLgs 81/08 sono di tipo: sia pecuniario che interdittivo.

11 Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche: la colpa organizzativa Art. 583 Circostanze aggravanti La lesione personale e' grave, e si applica la reclusione da tre a sette anni: 1) se dal fatto deriva una malattia che metta in pericolo la vita della persona offesa, ovvero una malattia o un'incapacita' di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai quaranta giorni; 2) se il fatto produce l'indebolimento permanente di un senso o di un organo; La lesione personale e' gravissima, e si applica la reclusione da sei a dodici anni, se dal fatto deriva: 1) una malattia certamente o probabilmente insanabile; 2) la perdita di un senso; 3) la perdita di un arto, o una mutilazione che renda l'arto inservibile, ovvero la perdita dell'uso di un organo o della capacita' di procreare, ovvero una permanente e grave difficolta' della favella; 4) la deformazione, ovvero lo sfregio permanente del viso; Attenzione: inabilità temporanea > 40 g : lesione personale grave

12 Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche: la colpa organizzativa Il DLgs 231/01 prevede efficacia esimente dalle responsabilità dell Ente in caso di: Vi sia un modello di organizzazione e gestione idoneo a prevenire reati della specie in oggetto; Vi sia un Organismo di Vigilanza con autonomia di iniziativa e controllo; Il reato sia stato commesso eludendo i modelli di organizzazione e non vi sia stata insufficiente vigilanza. Il DLgs 81/08 (art. 30) specifica le caratteristiche del modello di organizzazione e gestione da attuare ed indica nei modelli: Linee guida UNI-INAIL (2001); British Standard OSHAS18001:2007; come idonei a possedere i requisiti previsti dall articolo 30 stesso.

13 Quale sicurezza? E un processo permanente Non è pensabile un ottica di sicurezza come adempimento di compiti puntuali disconnessi dalle operations ; Necessità di un approccio integrato ovvero una part of the business ; 15

14 La sicurezza efficace Il processo: la applicazione dei principi e delle tecniche della Salute e Sicurezza sul lavoro al business; L output effettivo: il trend degli infortuni e delle malattie professionali; L output previsto: 0 infortuni, 0 malattie professionali, 100% legal compliance; L input: risorse tecniche, strumentali, professionali; Efficacia: grado di realizzazione delle attività pianificate e di conseguimento dei risultati pianificati. Siamo efficaci? I nostri metodi sono idonei a conseguire l output previsto? Le nostre misurazioni sono rappresentative?

15 Un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro (SGSL - OHSMS) Un sistema di attività coordinate per tenere sotto controllo un organizzazione; Che comprende gli aspetti di salute e sicurezza per Eliminare sistematicamente la possibilità di incidenti attraverso l assicurazione che i rischi dell ambiente di lavoro siano controllati in modo sistematico;

16 Il SGSL UNI-INAIL - 1 Modello organizzativo non utilizzabile per certificazione; Finalità: raggiungimento degli obiettivi di salute e sicurezza in una prospettiva efficace costi/benefici; Sequenza ciclica:pianificazione, attuazione, monitoraggio e riesame ; Politica per la salute e sicurezza: dimostrazione dell impegno della leadership, e, verso l esterno, dell azienda (Core Value); Pianificazione: coerente con il sistema gestionale adottato: [ ] si dovrebbe tendere a che le procedure organizzative/operative necessarie alla gestione della attività dell Azienda vengano integrate dalle componenti di salute e sicurezza necessarie senza creare duplicazioni e parallelismi 13

17 Il SGSL UNI-INAIL - 2 Struttura ed organizzazione del sistema; Il sistema deve essere parte del sistema di gestione generale d impresa; I ruoli e responsabilità devono essere definiti in coerenza con lo schema organizzativo dell azienda assegnazione del ruolo compresi i compiti in materia di sicurezza; Importanza della comunicazione, del coinvolgimento, della consapevolezza di ognuno. Documentazione funzionale al sistema ma non condizionante ; Rilevamento dei risultati miglioramento continuo; Gestione operativa: monitoraggio obiettivi; Gestione del sistema: monitoraggio di funzionalità; Riesame del sistema

18 Integrazione normativa PLAN Nel sistema di gestione sono integrati i documenti cogenti previsti dalla Legge, quali: Nomine; Documenti di valutazione dei rischi; Programma di miglioramento; ACT CHECK DO

19 Dal DVR ad un SGSL

20 OSHAS 18001: Standard sviluppato in ottica di certificazione; Sviluppo di versione 99; principali cambiamenti: Enfasi sugli aspetti di health ; Modello PDCA sviluppato integralmente; Maggiore compatibilità con ISO14001:2004 ISO9001:2000; Standard: contiene requisiti obiettivamente misurabili; Scopo finale: Support and promote good OH&S practices in balance with socio economic needs

21 OSHAS 18001: System requirements: Policy: deve essere realistica - deve contenere un impegno al miglioramento continuo; Planning: devono essere stabilite procedure per: hazard identification IDENTIFICARE; risk assessment VALUTARE; determining controls CONTROLLARE; Implementation and operation: definizione di risorse, ruoli e responsabilità, competenze, consapevolezza, comunicazione. Requisiti per documentazione e controllo della documentazione. Checking: misure qualitative e quantitative. Utilizzabili: risultati di ispezioni, pre-valutazioni di nuovi impianti, macchine o simili, ma anche ispezioni a specifici aspetti e comportamenti, benchmarking. Incident investigation (anche su near miss); Management review: revisione almeno annuale. E compiuta dal top management, contiene indirizzi per il miglioramento continuo.

22 Aziende certificate Al 31/12/2007: 1083 Siti produttivi certificati 18001:1999; Prevalenza in Lombardia, Veneto, Toscana.

23 Alcuni tool. Nell ottica di intervento sui comportamenti, occorre: Rendere gli aspetti di sicurezza connessi al business, destratificando il ruolo Safety Manager ed incaricando gli operational di gestire gli aspetti di sicurezza (la responsabilità verso il basso); Es. Morning Meeting che inizia con la sicurezza; JSA applicate dal Team Leader; Introdurre comportamenti virtuosi (es. Individual Feedback - incentivo all emulazione) e rendere rigoroso il rispetto delle regole (es. lock/unlock); Introdurre e rendere pubblici gli indicatori della sicurezza (Infortuni mancati, statistiche sui comportamenti); L obiettivo non è ispezionare le persone, ma rendere le stesse consapevoli del ruolo e degli effetti sulla sicurezza

24 Behavior Based Safety

25 Contatti: Via G. Bruno, Pisa (PI) Tel Fax segreteria@consorzioquinn.it

26 Bibliografia ISPESL Banca dati interattiva degli Infortuni sul Lavoro , BSI, BS OSHAS 18001:2007 Occupational Health and Safety Management System Requirement ; BSI, BS OSHAS 18002:2007 Occupational Health and Safety Management System Guidelines for implementation of OSHAS ; UNI-INAIL: Linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) 2001; UNI-INAIL: Linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) Guida Operativa 2003; SINCERT: RT12-01 Prescrizioni per l accreditamento degli Organismi di Certificazione operanti la certificazione dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza dei lavoratori, 2006; Annuario Ufficiale del Sistema Italiano per la Qualità, ; H.W. Heinrich Industrial Accident Prevention, A Scientific Approach, McGraw Hill;

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