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1 14 Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna Anno 2012

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3 14 Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna Anno 2012

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5 Indice 1. PREMESSA METODOLOGICA LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI IN SARDEGNA La produzione dei rifiuti urbani Andamento storico della produzione dei rifiuti urbani Produzione di rifiuti da popolazione residente e da fluttuanti LA DESTINAZIONE DEI RIFIUTI Andamento storico della destinazione dei rifiuti urbani La situazione impiantistica: stato autorizzativo ed evoluzione degli impianti di trattamento/smaltimento pubblici LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN SARDEGNA L evoluzione della raccolta differenziata Andamento storico della raccolta differenziata La destinazione della frazione organica La destinazione degli altri materiali da raccolta differenziata La raccolta e la gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) La raccolta differenziata a livello comunale e le migliori prestazioni LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI Destinazione dei rifiuti a smaltimento Elaborazione ed analisi di dettaglio del flusso di rifiuti negli impianti di smaltimento Stima dello smaltimento e recupero effettivo dei rifiuti urbani nel Energia elettrica prodotta dal trattamento dei rifiuti urbani nel Scarti del processo di termovalorizzazione dei rifiuti urbani Capacità residua delle discariche per rifiuti urbani nel IL SISTEMA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI. 106

6 6.1. Quadro generale delle modalità gestionali della raccolta Le raccolte secco-umido e analisi della loro struttura Le raccolte delle principali frazioni valorizzabili e dei materiali di imballaggio Le strutture a supporto del servizio di raccolta differenziata LA QUALITÀ DEI RIFIUTI URBANI RILEVATA NEL CALCOLO DEI RIFIUTI URBANI BIODEGRADABILI COLLOCATI IN DISCARICA QUADRO DEI COSTI SOSTENUTI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN AMBITO COMUNALE NEL Quadro delle tariffe applicate per lo smaltimento dei rifiuti Quadro dei costi del servizio di gestione dei rifiuti Analisi dei dati relativi al fondo penalità/premialità 139 ALLEGATO 1 TABELLA ANALITICA SULLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI COMUNALI E INDICAZIONE DEI RELATIVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO 145 ALLEGATO 2 TABELLA ANALITICA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DI RIFIUTI URBANI IN AMBITO COMUNALE 147 ALLEGATO 3 QUADRO ANALITICO DEI COSTI DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN AMBITO COMUNALE 149 ALLEGATO 4 MONITORAGGIO DEL PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI URBANI 151

7 Il 14 Rapporto Regionale dei rifiuti urbani in Sardegna, redatto dalla Sezione regionale del Catasto dei rifiuti dell, con la collaborazione degli osservatori provinciali dei rifiuti e dell Assessorato della Difesa dell Ambiente della Regione, fornisce il quadro regionale sulla produzione e sulla gestione dei rifiuti urbani per il I risultati raggiunti nel 2012 denotano essenzialmente un lieve aumento della raccolta differenziata, che raggiunge il 48,5%, che si accompagna ad un ulteriore diminuzione dei rifiuti prodotti in regione e, per la prima volta, dei rifiuti differenziati; l aumento della quantità dei rifiuti a recupero, in particolare la frazione organica grazie all avvio di nuovi impianti di compostaggio pubblici e privati; la diminuzione dei rifiuti mandati direttamente a discarica. Relativamente all incremento della raccolta differenziata, si può osservare come, pur trattandosi di un buon risultato a livello generale, anche confrontato con i risultati nazionali, un tasso di crescita così poco significativo rappresenta comunque una battuta d arresto nello sviluppo della raccolta, che impedisce il raggiungimento del 65% previsto per il Eppure non mancano a livello regionale lodevoli esempi di comuni virtuosi, anche di medie dimensioni, che hanno adottato politiche di gestione dei rifiuti che hanno consentito loro di raggiungere il 70% ed oltre: ben 89 comuni hanno infatti raggiunto e superato il 65% di RD e fra questi, 12 comuni hanno superato addirittura il 70%, segnale che il risultato è realizzabile. Ad essi tuttavia si contrappone una certa inerzia da parte di alcuni territori nell adottare strategie di raccolta e separazione più performanti, che consentano finalmente di rispettare gli obbiettivi di legge. Si tratta, come noto, di alcuni capoluoghi di provincia, e di alcuni comuni a forte vocazione turistica, per i quali è necessario dotarsi al più presto di sistemi di raccolta capillari. Per i comuni che già hanno intrapreso la strada di una efficace separazione è necessario continuare nell educazione e sensibilizzazione dei cittadini al fine di incrementare ulteriormente le quote di rifiuti raccolti separatamente, potenziando la raccolta di quei materiali per i quali i risultati sono ancora insoddisfacenti, quali legno e tessili, e migliorando la cernita degli ingombranti. I risultati delle analisi merceologiche del secco residuo indicano infatti come questo sia possibile. La realizzazione degli ecocentri finanziati nel corso della programmazione comunitaria , dovrebbe dare un buon contributo in questo senso. Oramai possiamo dire che in buona parte del territorio regionale la raccolta differenziata sia un comportamento irreversibile che va però in qualche modo perfezionato, agendo in modo capillare per 1

8 ridurre le frazioni estranee presenti nei materiali differenziati e per contenere ulteriormente il rifiuto residuale a smaltimento che, comprendendo ancora più della metà dei materiali raccolti, rappresenta un costo economico ed ambientale per il singolo comune e per l intera regione. Altrettanto capillare deve essere l azione di riduzione della produzione dei rifiuti, obiettivo da considerarsi prioritario nelle politiche di gestione degli stessi. Sebbene negli ultimi anni ci sia stata una diminuzione della produzione dei rifiuti urbani, sia a livello regionale che a livello nazionale, occorre sottolineare che questo risultato si è probabilmente verificato, in buona parte, a causa della recessione economica in atto; si rende quindi indispensabile nei prossimi anni adottare a livello regionale anche delle azioni concrete in questo senso, come d altra parte sia il Piano Regionale di Prevenzione dei Rifiuti che il Piano nazionale, di recente approvazione, indicano. Un buon incentivo alla riduzione si potrebbe avere anche dall adozione di tariffe puntuali di gestione dei rifiuti a livello comunale, rapportate all effettiva produzione di ciascun cittadino, ma certo in questo senso le recenti e confuse normative nazionali in materia non agevolano i comuni che volessero adottare meccanismi di questo genere. Tuttavia non si può non perseguire questa strada, considerato che la riduzione dei rifiuti è la prima azione da porre in essere per una corretta gestione dei rifiuti. Il miglioramento della performance di raccolta differenziata e la riduzione della produzione dei rifiuti urbani sono sfide che il territorio regionale sta progressivamente vincendo, tuttavia, va segnalato che all orizzonte si profila un nuovo obiettivo che l Unione Europea ci impone, ovvero l effettivo recupero dei rifiuti: ciò sposta l attenzione dalla quantità della raccolta, pur lasciando vigente l obbiettivo del 65% di raccolta differenziata, alla sua qualità e all effettiva valorizzazione del rifiuto raccolto. Questo nuovo obiettivo richiederà di adottare comportamenti più attenti e ambientalmente sostenibili rispetto a quelli attuali, che tuttavia stanno già portando buoni frutti. In tal senso il Rapporto 2012 mostra la diminuzione netta dell avvio a smaltimento della frazione organica differenziata, che in parte negli anni scorsi andava a semplice biostabilizzazione, e l aumento del compost prodotto, per la cui valorizzazione la Regione si è impegnata in un accordo di programma con il Consorzio italiano Compostatori. In tale ambito, naturalmente, l obbiettivo a breve termine consiste nel completamento del panorama impiantistico di trattamento dell organico, in particolare con l entrata in esercizio degli impianti di compostaggio di Sassari e di Macomer, non ancora avviati nel 2012; in tal modo si potranno evitare i disagi ed i costi che comportano gli spostamenti dei rifiuti da territori fra loro anche lontani. Per quanto concerne la gestione del secco residuo, nelle more del completamento del necessario parco impiantistico di termovalorizzazione, merita di essere sottolineata la diminuzione dei rifiuti avviati direttamente a discarica, risultato ottenuto grazie all avvio dell impianto di selezione e 2

9 biostabilizzazione di Sassari, che tuttavia non deve far dimenticare come i rifiuti a smaltimento rappresentino nel 2012 ancora una quota elevata dei rifiuti gestiti, che per lo più, anche se dopo trattamento, è destinata a discarica. In conclusione, la lettura dei dati del 14 Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani, conferma gli obiettivi che la Regione dovrà conseguire nel breve termine, ovvero l affermazione della raccolta differenziata nei territori in ritardo, il completamento della dotazione impiantistica di Piano e la riduzione degli scarti della raccolta: solo così potremo essere preparati alle sfide che gli obbiettivi di recupero dei materiali ci pongono oltre che preservare ulteriormente il nostro territorio dall impatto che la gestione dei rifiuti può produrre. L Assessore della Difesa dell Ambiente On. Andrea Mario Biancareddu Il Direttore Generale dell Bruno Simola 3

10 1. PREMESSA METODOLOGICA. La collaborazione fra l, la RAS e gli Enti Provinciali ha permesso anche nel 2012 di raccogliere ed elaborare le informazioni sui rifiuti urbani prodotti dai comuni sardi e gestiti dai numerosi impianti e piattaforme dell isola, utilizzate per la stesura del 14 rapporto regionale. In continuità con gli anni precedenti è stata adottata la stessa metodologia dei rapporti sui rifiuti urbani degli anni passati, assicurando così anche una maggiore facilità di confronto con i dati storici; essendo rimasta invariata negli anni ed essendo stata illustrata più volte verranno qui segnalate unicamente eventuali modifiche o differenze occorse nell acquisizione dei dati e nell analisi e validazione degli stessi. I questionari inviati ai comuni hanno subito minimi cambiamenti rispetto a quelli utilizzati il precedente anno e le informazioni richieste hanno riguardato: i quantitativi di rifiuti prodotti, suddivisi per CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti); la forma e le modalità di gestione dei rifiuti adottate; i quantitativi delle diverse frazioni prodotte dalla raccolta differenziata; la destinazione dei rifiuti (impianti di trattamento, recupero, smaltimento dei RU); le tariffe relative alle diverse fasi ed i costi sostenuti per la gestione dell intero servizio. I dati richiesti dall agli impianti, ditte e piattaforme di conferimento dei rifiuti sono stati come di consuetudine utilizzati, attraverso l incrocio con quelli comunali, per la validazione di questi ultimi. Per quanto anche quest anno la percentuale di risposta dei Comuni sia stata abbastanza elevata (96,3%) leggermente più elevata di quella dello scorso anno (94,4%), permangono tuttavia ancora i consueti problemi delle schede non compilate in tutte le loro parti, soprattutto quelle relative alle informazioni sulla gestione dell attività di raccolta, alla destinazione dei rifiuti ed al dettaglio dei costi relativi al servizio di igiene urbana, nonché la compilazione con dati contraddittori o discordanti per quello che riguarda i quantitativi conferiti presso gli impianti; queste circostanze portano di fatto a dover contattare più volte i referenti provinciali, o direttamente i referenti comunali, al fine di ottenere delle rettifiche e chiarimenti. Nella Tab. 1.1 e nel relativo grafico di Fig. 1. viene illustrato il quadro relativo alle risposte dei comuni ai questionari dal 2009 al Si nota come la provincia con la percentuale minore di risposta sia quella di Carbonia-Iglesias seguita da quelle di Olbia - Tempio e Nuoro. 4

11 Tab Percentuale di risposte ai questionari comunali dal 2009 al Provincia N. Comuni Anno 2012 Anno 2011 Anno 2010 Anno 2009 Risposte % Risposte % Risposte % Risposte % Cagliari , , , ,6 Carbonia- Iglesias Medio Campidano , , , , Nuoro , , , ,1 Ogliastra , Olbia- Tempio , , , Oristano , , , ,9 Sassari ,5 TOTALE , , ,4 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Fig Variazione della percentuale di risposte ai questionari comunali dal 2009 al Ormai da diversi anni invece la percentuale di risposta degli impianti di gestione/trattamento rifiuti ha raggiunto il 100% ma con tempi di risposta non sempre aderenti alle tempistiche richieste. Anche le piattaforme convenzionate con i consorzi di filiera (CONAI), ormai da anni stabilmente rispondono totalmente ai questionari, mentre permangono le maggiori difficoltà a ricevere i dati dagli altri impianti di messa in riserva e trattamento delle frazioni differenziate, soprattutto laddove si tratti di strutture nuove o di piccole dimensioni utilizzate da singoli comuni, o talvolta fuori territorio regionale, 5

12 che a volte diventano difficilmente contattabili tanto che è stato necessario in alcuni casi, richiedere l invio di documentazione direttamente dai comuni (formulari, certificazioni trimestrali) per poter validare il dato comunale; infine le percentuali di risposta più basse sono state, in linea comunque con gli anni passati, quelle delle ditte di raccolta. Le fonti dei dati utilizzate sono in generale quelle degli impianti di destinazione dei rifiuti, ma solo dopo confronto e verifica con il dato proveniente dai Comuni, ed in particolare: I rifiuti indifferenziati ripartiti nelle frazioni del secco indifferenziato (CER ), ingombranti allo smaltimento (CER destinati alla discarica) e rifiuti da spazzamento stradale (CER ): sono stati utilizzati i dati di produzione provenienti dalle dichiarazioni degli impianti di smaltimento. I rifiuti provenienti dalla separazione della frazione organica e dello scarto verde (CER , , ): sono stati utilizzati i dati di produzione provenienti dalle dichiarazioni degli impianti di compostaggio e trattamento del rifiuto. I rifiuti valorizzabili provenienti dalla raccolta differenziata (vetro, carta/cartone, plastiche, metalli, legno e altri materiali di imballaggio): sono stati utilizzati i dati provenienti dalle dichiarazioni degli impianti di recupero, e in particolare dalle piattaforme CONAI. Le altre frazioni provenienti dalla raccolta differenziata (materiali ferrosi, RAEE, pericolosi, ecc.): i risultati esposti derivano dalle piattaforme e dai centri di rottamazione/trattamento. Le informazioni relative alla qualità dei rifiuti, ai flussi delle frazioni dei rifiuti negli impianti: sono state utilizzate le informazioni fornite dagli impianti di gestione e trattamento dei rifiuti. Per il calcolo dei costi sostenuti dai comuni per la gestione dei rifiuti sono state utilizzate esclusivamente le informazioni provenienti dai questionari comunali. L analisi della congruenza e completezza dei dati forniti dai singoli soggetti è basilare per l attività di validazione che consiste nel confrontare accuratamente i dati forniti dai comuni e quelli forniti dagli impianti al fine di ottenere una ragionevole congruenza degli stessi; attraverso questa fase si arriva infatti ad evidenziare eventuali carenze o errori che, attraverso ulteriori contatti con i soggetti in esame, devono essere corretti. Nell analisi e validazione dei dati raccolti sono risultati, come ogni anno, particolarmente impegnative le verifiche sui dati relativi ai comuni appartenenti nell arco del 2012 ad uno o più consorzi o associazioni di comuni, soprattutto laddove la compilazione delle schede consortili non sono state accurate e soprattutto laddove il conferimento presso gli impianti non avvenga sempre a nome 6

13 dell associazione/consorzio. Capita spesso infatti che presso alcuni impianti e piattaforme gli interi quantitativi consortili di rifiuti, spesso provenienti da ecocentri, vengano registrati a nome di un solo comune; in tali casi a meno che non si abbiano a disposizione i dati mensili (disponibili solo per il secco indifferenziato e l umido) è particolarmente impegnativo suddividere i quantitativi da attribuire ai singoli comuni. E proprio dall analisi dei dati mensili che ci si è accorti che alcuni comuni nel 2012 per diversi mesi consecutivi non risulta abbiano conferito presso alcun impianto il secco residuo (CER La casistica è ampia poiché si passa da comuni che non hanno conferito per un solo mese nell'arco dell anno, a Comuni che addirittura non hanno conferito per 6 o 9 mesi consecutivi; è proprio per quanto riguarda questi ultimi che, di conseguenza, risultano falsate anche tutte le elaborazioni riguardanti la RD e pertanto si è considerato di non pubblicare né le percentuali di RD, né i procapite di rifiuti di questi Comuni negli allegati A e B di questo rapporto, né tantomeno questi comuni sono stati considerati nelle tabelle dei migliori risultati a livello regionale. Tali anomalie sono state segnalate alle relative Amministrazioni Provinciali di appartenenza. Per altri comuni per i quali le mensilità mancanti risultano poche, e che comunque presentano procapite di indifferenziato abbastanza in linea con quelli di altri comuni aventi ugual dimensione ma conferimenti di secco residuo regolari, permangono più che altro dubbi sulla saltuarietà dei conferimenti più che sulla quantità totale; per tali comuni si è comunque deciso di pubblicare i dati delle elaborazioni effettuate. Permane, anche se leggermente in miglioramento, la difficoltà di ottenere dagli impianti dati corretti e attendibili sul flusso dei rifiuti al loro interno, indispensabili alle elaborazioni su cui si basano quei capitoli che affrontano tutte le problematiche che vanno dalla situazione impiantistica, allo smaltimento dei rifiuti, sino al calcolo dei rifiuti urbani biodegradabili (RUB) collocati in discarica, utili e indispensabili al fine d inquadrare lo stato impiantistico generale, la sua efficienza e i risultati ottenuti oltre che per l elaborazione dei prospetti che annualmente l invia all ISPRA per la redazione del rapporto nazionale sui rifiuti e per le statistiche nazionali e comunitarie. I prospetti elaborati dopo l analisi e la validazione dei dati sono stati infine inviati alle amministrazioni provinciali col dettaglio dei singoli comuni appartenenti al loro territorio, in modo che possano a loro procedere ad elaborare i rapporti di loro stretta competenza. 7

14 2. LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI IN SARDEGNA La produzione dei rifiuti urbani. Nella redazione del rapporto e relativi allegati sono state seguite ed applicate le modalità di calcolo che l ISPRA utilizza per stimare la produzione totale di rifiuti urbani e conseguenti indici. La produzione totale di rifiuti urbani sull intero territorio regionale è stimata calcolando la somma delle quantità provenienti dalla Raccolta Differenziata (RD), nelle sue diverse frazioni, cui si aggiungono i Rifiuti allo smaltimento, costituiti dall insieme dei RU indifferenziati (CER ), ossia i rifiuti avviati alla filiera del trattamento del secco residuo non riciclabile, dai rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale (CER ) e dagli ingombranti non avviati al recupero (CER ). Il dettaglio del calcolo è descritto nella formula seguente: RU totali = RD + RU indifferenziati (CER ) + Ingombranti non avviati a recupero (CER ) + Rifiuti spazzamento stradale (CER ) dove: RD = Somma del peso di tutte le frazioni oggetto di raccolta differenziata Applicando tale formula, la stima per il 2012 del totale di RU è risultata pari a ,54 tonnellate (nel 2011 erano ,45); questo dato mostra dunque una diminuzione di ,91 t (pari al 5,04%) dei RU totali prodotti in Sardegna, rispetto al precedente anno, che conferma il trend decrescente in atto ormai dal I rifiuti destinati allo smaltimento sono risultati ,90 tonnellate ( ,72 nel 2011) e derivano dalla somma delle ,23 tonnellate ( ,72 nel 2011) di rifiuto indifferenziato (CER ), delle ,99 tonnellate (13.059,21 nel 2011) di rifiuti ingombranti allo smaltimento (CER ) e ,68 tonnellate (13.125,79 nel 2011) derivanti dallo spazzamento stradale (CER ). Nel 2012 anche i rifiuti raccolti in maniera differenziata hanno fatto registrare una leggera diminuzione rispetto al 2011 (- 2%): si passa infatti dalle ,71 tonnellate del 2011 alle ,64 tonnellate del 2012, dato che non deve trarre in inganno poiché, rapportato al quantitativo totale dei RU fa registrare comunque per il 2012 un valore di RD (48,5%) su base regionale in leggero aumento rispetto al 2011 (47,1%). 8

15 t/anno REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA La tabella 2.1 e il relativo grafico di Fig. 2.1 mostrano in modo inequivocabile l andamento della produzione di rifiuti negli ultimi anni (dal 2005), dei RU totali, dei rifiuti raccolti in maniera differenziata e dei rifiuti indifferenziati. Tab. 2.1 Variazione della produzione dei rifiuti urbani in Sardegna dal 2005 al anno Rifiuti differenziati (t) Rifiuti indifferenziati (t) Rifiuti totali (t) Rifiuti differenziati Rifiuti indifferenziati Rifiuti totali Fig Variazione delle quantità di rifiuti prodotti dal 2005 al La Tab. 2.2 che segue riporta, aggregati per provincia, i risultati delle elaborazioni sui dati del 2012, mentre nella tabella successiva (Tab. 2.3) viene presentato, sempre su base provinciale, il confronto dei dati 2012 con quelli dell anno precedente. 9

16 Tab Produzione dei rifiuti urbani in Sardegna nell anno Provincia Popolazione Istat al Rifiuti Indifferenziati da abitanti residenti Rifiuti indifferenziati da abitanti fluttuanti Rifiuti ingombranti allo smaltimento Rifiuti da spazzamento stradale Produzione Totale Rifiuti allo smaltimento Rifiuti da Raccolta differenziata Produzione totale di Rifiuti Urbani Produzione Pro-capite RU totali (kg/ab/a) % R.D. Incidenza provinciale su RU totale % Cagliari , , , , , , , ,5% 33,46 Carbonia-Iglesias , ,33 789, , , , , ,3% 7,37 Medio Campidano ,17 340,33 537,72 593, , , , ,5% 5,20 Nuoro , ,32 992, , , , , ,1% 7,31 Ogliastra ,54 980,08 307,50 423, , , , ,0% 2,60 Olbia-Tempio , , ,65 598, , , , ,5% 16,53 Oristano ,06 741,51 556, , , , , ,8% 8,26 Sassari , , , , , , , ,0% 19,27 TOTALE , , , , , , , ,5%

17 Tab Confronto fra le produzioni dei rifiuti - anni ANNO 2012 ANNO 2011 PROVINCIA Popolazione residente 2012 Totale Indifferenziata Totale RD Totale RU %RD Incidenza provinciale su RU totale % Produzione pro-capite RU al giorno (kg/ab/die) Popolazione residente 2011 Totale Indifferenziata Totale RD Totale RU %RD Incidenza provinciale su RU totale % Produzione pro-capite RU al giorno (kg/ab/die) Cagliari , , ,24 49,5% 33,46 1, , , , ,69 49,1% 33,31 1,29 Carbonia-Iglesias , , ,85 49,3% 7,37 1, , , , ,05 46,6% 7,39 1,24 Medio Campidano , , ,82 62,5% 5,20 1, , , , ,58 60,5% 5,21 1,12 Nuoro , , ,21 56,1% 7,31 0, , , , ,93 50,1% 7,39 1,01 Ogliastra , , ,98 58,0% 2,60 0, , , , ,15 56,0% 2,54 0,95 Olbia-Tempio , , ,35 34,5% 16,53 2, , , , ,23 34,5% 17,01 2,33 Oristano , , ,47 63,8% 8,26 1, , , , ,70 61,0% 8,05 1,06 Sassari , , ,62 44,0% 19,27 1, , , , ,12 43,1% 19,08 1,23 TOTALE , , ,54 48,5% 100 1, , , , ,45 47,1% 100,00 1,30 11

18 La produzione media pro capite annua, rilevabile dalla Tab. 2.2 mostra un valore di 460 kg/ab/anno per il 2012; tale indice, è ulteriormente sceso di 15 kg/ab/anno rispetto all anno precedente, confermando la tendenza alla diminuzione nella produzione di RU totali determinato soprattutto, dalla crisi dei consumi in atto da ormai qualche anno. A riguardo tuttavia è necessario chiarire come la diminuzione di materiali raccolti si è accompagnata alla diminuzione della popolazione residente dichiarata dall ISTAT, di unità (passata da abitanti del 2011 a abitanti del 2012), probabilmente anche a causa dell aggiornamento dovuto al censimento Questo dato deve essere sempre tenuto a mente nell interpretazione dei dati procapite del Nella seguente tabella 2.4 è stata riportata, per gli anni dal 2009 al 2012, l incidenza percentuale di ogni provincia, sul totale annuo dei RU prodotti a livello regionale. Tab. 2.4 Variazione dell incidenza percentuale delle province, sul totale regionale di RU, dal 2009 al Provincia Cagliari 33,07 32,87 33,31 33,46 Sassari 19,41 19,24 19,08 19,27 Oristano 7,77 7,94 8,05 8,26 Nuoro 7,77 7,35 7,39 7,31 Olbia-Tempio 16,8 17,6 17,01 16,53 Carbonia-Iglesias 7,56 7,36 7,39 7,37 Medio Campidano 5,14 5,2 5,21 5,20 Ogliastra 2,44 2,45 2,54 2,60 La lettura di questa tabella, dove le province sono riportate in ordine decrescente per numero di abitanti, e del seguente grafico di Fig. 2.2, evidenzia come la produzione di RU totali a livello provinciale segua la distribuzione provinciale della popolazione tranne che per la provincia di Olbia- Tempio che, come più volte osservato anche negli anni scorsi, pur essendo la quinta provincia per numero di abitanti, produce più rifiuti delle province più popolose come Nuoro e Oristano verosimilmente a causa del numero elevato di abitanti fluttuanti, come verrà meglio illustrato più avanti. 12

19 Carbonia-Iglesias; 7,37 Medio Campidano; 5,20 Ogliastra; 2,60 Cagliari; 33,46 Olbia-Tempio; 16,53 Nuoro; 7,31 Oristano; 8,26 Sassari; 19,27 Fig Incidenza percentuale della produzione di RU totali per provincia nel Andamento storico della produzione dei rifiuti urbani. Il grafico di Fig. 2.3, di seguito riportato, mostra l andamento dal 2000 della produzione totale di RU in Sardegna ed è ricavato sintetizzando i dati dei primi anni (sino al 2007) ottenuti dai rapporti prodotti dall Osservatorio Regionale Rifiuti dell Assessorato Ambiente della RAS e successivamente direttamente dai rapporti annuali prodotti dall. L analisi di tale grafico mostra come il quantitativo di RU totali nel 2012 sia il più basso registrato dal 2001 (quando ancora la raccolta differenziata rappresentava solo il 2,1% rispetto alle t di RU totali), a conferma sia della crisi generalizzata a livello nazionale in atto da qualche anno, ma forse anche ad un comportamento più attento e meno consumistico della popolazione. 13

20 Fig. 2.3 Andamento storico della produzione di rifiuti urbani in Sardegna (dati espressi in t/anno). Nella successiva tabella (Tab. 2.5) è riportato il confronto dei quantitativi annuali di rifiuti urbani totali, disaggregati a livello provinciale, oltre che le variazioni percentuali dei quantitativi di RU provinciali e regionali per tre diverse finestre temporali ( ; ; ). L analisi congiunta della Tab. 2.5 e della figura 2.3 mostra come a partire dal 2005, si è manifestata una diminuzione nella produzione totale di rifiuti, che solo nel 2007 ha subito una lieve crescita, dovuta però a problemi di raccolta e catalogazione dei dati risolte almeno in parte negli anni successivi, ma che poi ha ripreso il suo trend negativo 14

21 Tab Confronto produzione rifiuti urbani in Sardegna nel periodo 2001/2012. Variazione Decennio Var media annua nel periodo Var media annua nel periodo Variazione periodo Variazione Quinquennio Variazione (%) (%) (%) (%) (%) Cagliari ,71-2,20-12,06% -14,70% -4,62% Carbonia-Iglesias ,82-2,86-13,64% -18,08% -5,29% Medio Campidano ,16-0,72-17,40% -8,73% -5,28% Nuoro ,97-2,13-16,22% -16,04% -6,14% Ogliastra ,63 0,66-19,71% 0,52% -2,66% Olbia-Tempio ,75 0,58 23,64% -5,33% -7,72% Oristano ,58-1,58-18,58% -10,14% -2,63% Sassari ,21-2,13-6,54% -13,90% -4,11% TOTALE ,30-1,62-8,24% -12,47% -5,04% 15

22 Considerando la variazione, a livello regionale, della produzione annuale di rifiuti nel quinquennio dal 2007 al 2012 notiamo una diminuzione annua media dell 1,62%, con valori doppi nel periodo e tripli nel periodo A livello provinciale la riduzione nella produzione totale dei rifiuti risulta meno marcata per le province di Oristano e Ogliastra, uniche a mostrare una diminuzione sotto al 3 %, mentre tutte le altre variano dal 4% sino al quasi 8% della provincia di Olbia-Tempio. Parte dei dati della Tab. 2.5, relativi ai quantitativi di RU totali negli anni dal , sono stati riportati nel sottostante grafico di Fig. 2.4, il quale meglio evidenzia come tutte le province mostrino un andamento analogo, con trend negativo più o meno accentuato; come già sottolineato la provincia di Olbia - Tempio, che già dal 2011 aveva invertito la tendenza alla crescita della produzione di RU totali e si era allineata con la tendenza negativa delle altre province, quest anno risulta essere quella che mostra la più alta percentuale di decremento nella produzione totale di rifiuti Fig Andamento storico dal 2007 al 2012 della produzione RU - Dettaglio provinciale. Nella mappa tematica regionale, presentata nella Fig. 2.6, è stata riportata la variazione in percentuale della produzione di RU tra il 2011 ed il 2012, con dettaglio comunale per fasce di variazione, dalla quale si può osservare che solo 7 comuni (la cui popolazione totale ammonta a residenti) mostrano una riduzione della loro produzione di RU maggiore del -30%. Si tratta per lo più dei comuni i cui conferimenti non sono stati costanti nei mesi soprattutto per l indifferenziato, mentre spicca il caso del comune di Siniscola (che ha una popolazione di oltre abitanti) che nel 2012 ha cominciato 16

23 a fare una raccolta rifiuti porta a porta con conseguente diminuzione delle quantità raccolte totali del 37%. Esaminando le altre fasce, 56 sono i comuni (rappresentanti residenti) per i quali è diminuita la produzione di RU in una percentuale compresa fra il -30% ed -10%; mentre sono ben 215, contro 194 del 2011, i comuni (rappresentanti residenti) che quest anno hanno registrato una diminuzione della loro produzione di meno del 10% o presentano quantità molto simili allo scorso anno; infine troviamo i comuni che hanno prodotto quantitativi maggiori dello scorso anno entro il +10% (85 comuni che rappresentano residenti) e quelli che hanno mostrato quantità superiori al 10% rispetto al 2011 (14 comuni per residenti). Ricordiamo comunque che tali variazioni sono spesso connesse ad una serie di fattori, come ad esempio la modifica della modalità di raccolta dei rifiuti da un anno all altro o l adesione/abbandono di forme di associazioni di comuni per la raccolta dei rifiuti o ancora l apertura di ecocentri comunali. 17

24 Fig Variazione percentuale della produzione di rifiuti urbani tra il 2011 e il

25 Anche il procapite di produzione di RU totali, che viene espresso in kg/abitante/anno, come anticipato nelle pagine precedenti, ha subito conseguentemente un ulteriore riduzione rispetto al 2011 proseguendo quindi, il trend negativo iniziato nel I valori in diminuzione dal 2007 possono facilmente essere osservati, sia per le singole province che a livello regionale, nella Tab. 2.6 riportata di seguito. Tab. 2.6 Storico delle produzioni procapite di rifiuti totali a livello provinciale e regionale anni (kg/abitante/anno). Provincia Produzione Pro capite di RU differenza Cagliari Carbonia- Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia- Tempio Oristano Sassari Totale Si osserva come tutte le province hanno subito un decremento più o meno marcato di tale indice ma Olbia - Tempio mostra, per il secondo anno di fila, la diminuzione più marcata (- 30 Kg ad abitante) anche se più che dimezzata rispetto a quella presentata fra il 2011 e il 2010 (- 71 Kg/ab/a); nonostante ciò il procapite di questa provincia è visibilmente il più alto e quasi doppio rispetto a tutte le altre province a conferma sempre della correlazione con l incremento di popolazione stagionale dovuto alle presenze turistiche, che in tale provincia sono stimate in circa il 29%, anche se già dallo scorso anno in leggero calo molto probabilmente a causa della crisi economica generale in atto da qualche anno. Anche il procapite delle province di Carbonia - Iglesias e Nuoro subisce un visibile decremento di -19 kg/ab/anno e il Medio Campidano di -17 kg/ab/anno, mentre le altre province mostrano una diminuzione più moderata compresa fra -5 e -12 kg/ab/anno. 19

26 Di seguito è riportata la mappa (Fig. 2.7) della distribuzione della produzione pro-capite di RU, a livello comunale. La distribuzione che si nota in tale mappa rispecchia la solita maggior incidenza dei comuni costieri rispetto ai comuni dell entroterra con una maggior concentrazione nel nord Sardegna, dove fra l altro alte produzioni pro-capite di RU spesso si accompagnano a performance insoddisfacenti di raccolta differenziata, come nel caso dei comuni di San Teodoro, Stintino, Olbia e Golfo Aranci; invece i comuni con elevate produzioni procapite di rifiuti, collocati nel sud dell isola, sono quantomeno caratterizzati da un buon livello di RD (50% e superiori). Nella zona centrale del territorio regionale si continua a notare come gli anni passati il maggior numero di comuni ricadenti nella fascia più bassa di produzione pro capite di rifiuti urbani cioè quella inferiore ai 300 kg/ab/anno; sono inoltre sensibilmente diminuiti i comuni con produzione procapite di rifiuti compresa fra 400 e 600 Kg/ab/anno (47 comuni nel 2012 contro gli 84 del 2011), sostituiti da comuni che nel 2012 mostrano una produzione pro capite compresa fra 300 e 400 kg/ab/anno. 20

27 Fig. 2.7 Produzione pro capite di rifiuti urbani (kg/abitante/anno) nel 2012 distribuzione comunale. 21

28 2.3. Produzione di rifiuti da popolazione residente e da fluttuanti. La presenza di popolazione non residente, particolarmente nei comuni a vocazione turistica, nei quali si riscontrano nei mesi estivi degli aumenti della produzione di rifiuti piuttosto evidenti, viene annualmente stimata avvalendosi di un metodo ormai in uso da diversi anni. Tale metodologia prende in considerazione i quantitativi di rifiuto secco indifferenziato ( secco residuo CER ) prodotto mensilmente a livello comunale, unica frazione assieme all umido di cui si dispone di dati mensili dagli impianti di smaltimento/conferimento, riferiti ai diversi comuni del territorio regionale. L analisi dei quantitativi mensili permette infatti di valutare le eccedenze delle punte di produzione del rifiuto secco indifferenziato; in questo modo è possibile stimare il contributo di rifiuti attribuibile alla cosiddetta popolazione fluttuante e di conseguenza utile a quantificare i rifiuti prodotti dalla sola popolazione residente ed importante per valutare, e nel caso rimodulare, in modo più preciso il sistema di captazione e recupero dei rifiuti prodotti. Sono molteplici i fattori che sicuramente influenzano, oltre alle presenze turistiche, le variazioni dei quantitativi di rifiuti prodotti a livello comunale, come ad esempio la possibile differente capacità produttiva nelle diverse stagioni, o le fluttuazioni degli abitanti residenti in un dato comune che per ragioni di lavoro o studio si spostano durante l anno verso i centri più grossi ecc, ma il dato che si ricava da quest analisi consente di fare se non altro una stima di massima dell incidenza degli abitanti fluttuanti sulla produzione annuale dei rifiuti. Ad ogni modo, stimando la quantità di rifiuto secco indifferenziato inviato allo smaltimento e derivato dagli abitanti fluttuanti, è possibile poi applicare la stessa incidenza percentuale sul totale del rifiuto prodotto. Applicando quindi tale criterio è risultato che nel 2012 su un totale di ,23 t di secco residuo, CER , sono attribuibili alla popolazione residente circa t, mentre il contributo riferito agli abitanti fluttuanti, ovvero attribuibile alle presenze turistiche principalmente legate ai mesi estivi, è stimato in circa t di rifiuto; l incidenza di tale quantitativo sul totale prodotto risulta quindi essere del 9,3%, anche quest anno in leggero calo rispetto a quanto registrato nel 2011 (9,6%) e soprattutto rispetto al 2010 (10%). Applicando la stessa percentuale anche ai RU totali ( ,54 t), si stima che la quota attribuibile ai fluttuanti sia di ,29 t e quindi le restanti ,26 t rappresentano la quota prodotta dai soli residenti. 22

29 Disaggregando i dati ottenuti a livello provinciale, come mostrato nella sottostante Tab. 2.7, si osserva che fra il procapite di rifiuti urbani totali e il procapite da soli residenti c è una differenza mediamente di circa kg/abitante/anno escludendo chiaramente la provincia di Olbia - Tempio per la quale si registra, come in passato e per le stesse considerazioni fatte in precedenza riguardanti le presenze turistiche, una differenza di circa 215 kg/abitanti/anno. Anche a livello regionale la stima sulla produzione pro-capite della sola popolazione residente mostra una differenza di circa 17 kg/abitante/anno rispetto al procapite calcolato su tutta la popolazione. Tab Incidenza dei fluttuanti sulla produzione rifiuti urbani in Sardegna nel Provincia % rifiuti da fluttuanti 2012 Rifiuti Indifferenziati da abitanti residenti Rifiuti indifferenziati da abitanti fluttuanti Stima produzione rifiuti totali da residenti Stima produzione rifiuti totali da fluttuanti Produzione totale di Rifiuti Urbani Produzione Pro-capite sui RU totali (kg/ab/a) Produzione Pro-capite da soli residenti sui RU totali (kg/ab/a) Cagliari 3, , , , , , Carbonia- Iglesias Medio Campidano 4, , , , , , , ,76 327, ,59 942, , Nuoro 8, , , , , , Ogliastra 12, ,93 962, , , , Olbia- Tempio 26, , , , , , Oristano 3, ,56 704, , , , Sassari 5, , , , , , Totale 9, , , , , ,

30 3. LA DESTINAZIONE DEI RIFIUTI Andamento storico della destinazione dei rifiuti urbani. Come già evidenziato nel capitolo precedente, nel 2012 si è verificata un ulteriore diminuzione dei rifiuti raccolti del 5%, pari a circa t, che si inserisce nel trend di flessione già evidenziato dal 2010 al 2011 quando era stata del 3,7%. Se si analizza l evoluzione della produzione il maggiore decremento (7,5%) riguarda le quantità di rifiuti inviate a smaltimento, circa t in meno, che comprendono i rifiuti indifferenziati (CER ), i rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale (CER ) e gli ingombranti allo smaltimento (CER ), mentre per la prima volta la diminuzione riguarda anche i rifiuti inviati a recupero, ma è più contenuta (2,2%), pari a t circa. Tab Andamento della produzione dei rifiuti dal 2006 al Anno Rifiuti Urbani totali Rifiuti allo smaltimento Rifiuti da Raccolta Differenziata , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,64 Come si può evincere dall analisi dei dati nazionali anticipati da ISPRA per il 2012 e di studi già pubblicati da altre regioni, si tratta di un trend che riguarda tutta l Italia e le motivazioni potrebbero essere imputabili in larga parte alla difficile congiuntura economica generale, che ha le sue conseguenze sui consumi e dunque anche sui rifiuti prodotti dalle famiglie e dalle attività produttive site in ambito comunale. Ricordiamo infatti che parte dei rifiuti urbani è costituito dai cosiddetti rifiuti assimilati, ovvero prodotti da attività produttive inserite nel territorio comunale che vengono assimilati per quantità e qualità a quelli di origine domestica e raccolti dal servizio di igiene urbana comunale, la cui contrazione potrebbe avere avuto conseguenze sul totale raccolto soprattutto nei grandi centri urbani. Soffermandoci sull analisi del dato del 2012, è importante invece verificare quale è stata la destinazione dei rifiuti in base alla tipologia di trattamento a cui vengono inviati. 24

31 Il grafico di figura 3.1 mostra che circa il 48,5% dei rifiuti viene differenziato, il resto si divide fra quelli inviati direttamente a discarica e quelli inviati ad impianti di trattamento, ovvero ad impianti di selezione e successivi trattamenti. Discarica ; 7,9% impianto di trattamento ; 43,6% Racc. Differenziata/ Recupero; 48,5% Fig. 3.1 Prima destinazione dei rifiuti per tipologia di destinazione anno Nel 2012 il dato più evidente è il forte decremento dell utilizzo della discarica come prima e diretta destinazione dei rifiuti a smaltimento, che passa dal 16% all 8%, a favore dell invio a trattamento che passa dal 36,8% al 43,6% a seguito soprattutto della messa a regime dell impianto di selezione del Comune di Sassari in località Scala Erre, che ha ridotto drasticamente la quantità di rifiuti indifferenziati CER inviati a discarica. Se si esamina più nel dettaglio la quantità dei rifiuti inviata ad impianto di trattamento, ovvero disaggregando il 43,6% totale del grafico Fig. 3.1, nelle tre voci principali di destinazione, si osserva nella Fig. 3.2 come la selezione seguita dall incenerimento venga impiegata per il trattamento nel 16,7% dei rifiuti, costante rispetto al 2011, mentre il ricorso al processo di selezione e stabilizzazione raggiunge il 27% come somma del selezionato a discarica ed a stabilizzazione, in aumento rispetto al 20,5% del

32 invio diretto a Discarica controllata ; 7,9% raccolta differenziata ; 48,5% Selezionato a Incenerimento; 16,4% Selezionato in discarica; 17,7% Selezionato a Stabilizzazione; 9,5% Fig Destinazione dei rifiuti urbani per tipologia di destinazione - dettaglio delle destinazioni finali. I rifiuti selezionati in impianti di trattamento che vengono poi inviati ad un processo di biostabilizzazione, a causa dell elevato contenuto di materia organica, sono circa il 9,5%, in aumento rispetto al 7,3% del L analisi del grafico seguente (Fig. 3.3) riporta il dettaglio della destinazione finale dei soli rifiuti a smaltimento e mostra come circa il 50% dei rifiuti a smaltimento va in discarica direttamente o dopo la selezione. E però necessario sottolineare che oltre a questi rifiuti, lo smaltimento in discarica interessa in ultima istanza il materiale inviato a discarica a valle dei processi di selezione, ovvero che si genera dal trattamento del 18% dei rifiuti della figura 3.3 (biostabilizzato, ceneri e scorie da termovalorizzazione). Pertanto le percentuali salgono ulteriormente fino a raggiungere il 74% di materiali a discarica sul totale dei rifiuti urbani a smaltimento,come meglio illustrato al capitolo 5, indicativo di quanto le politiche di gestione dei rifiuti nonché i meccanismi incentivanti regionali debbano ancora di più concentrarsi sulla minimizzazione dei rifiuti cosiddetti residuali (che sfuggono alla raccolta differenziata e che appunto vanno a smaltimento) che diversamente continuano a richiedere sempre nuovi spazi di discarica, con conseguenti costi economici ed ambientali. 26

33 Direttamente a discarica; 15,36% Selezionato in discarica; 34,31% Selezionato a Stabilizzazione; 18,47% Selezionato a Incenerimento; 31,86% Fig Destinazione dei rifiuti a smaltimento per tipologia di destinazione effettiva - Anno Nella Fig. 3.4 sono invece riportate le quantità in percentuale conferite alle diverse destinazioni nell arco del periodo secondo le tre macrocategorie già illustrate in figura ,0% 70,0% ,0% ,0% 48,5% 43,6% ,0% ,0% ,0% ,0% 7,9% ,0% Racc. Differenziata/ Recupero Impianti di trattamento Discarica 2012 Fig Confronto delle destinazioni dei rifiuti (dati percentuali). 27

34 Nel grafico di Fig. 3.5 si possono confrontare le destinazioni dei rifiuti nelle serie storiche dal 1998 al ,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% Racc. Differenziata/ Recupero Impianti di trattamento Discarica Fig Andamento temporale della % di incidenza delle destinazioni per la gestione dei rifiuti urbani in Sardegna. 28

35 Tab Destinazione dei rifiuti urbani in Sardegna nel periodo 1998/2012 (tonnellate/anno e percentuale). Destinazione Racc. Differenziata/ Recupero Impianti di trattamento 6705, Discarica (1) Totale , Destinazione Racc. Differenziata/ Recupero Impianti di trattamento 0,90% 1,26% 1,72% 2,12% 2,81% 3,77% 5,34% 9,91% 19,78% 27,90% 34,71% 42,50% 44,87% 47,11% 48,5% 26,84% 25,49% 24,66% 25,42% 28,45% 32,00% 39,20% 40,06% 38,59% 42,45% 36,28% 34,35% 40,97% 36,81% 43,6% Discarica (1) 72,26% 73,25% 73,62% 72,47% 68,74% 64,22% 55,46% 50,03% 41,63% 29,64% 29,01% 23,16% 14,16% 16,08% 7,9% Totale 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,0% (1) Fino al 2005 le quantità a discarica sono comprensive anche delle quote di rifiuti, decrescenti negli anni, inviate a discariche non controllate (le discariche cosiddette monocomunali), il cui utilizzo è cessato definitivamente dal

36 3.2. La situazione impiantistica: stato autorizzativo ed evoluzione degli impianti di trattamento/smaltimento pubblici. La situazione impiantistica del 2012 mostra come tutti gli impianti di smaltimento dei rifiuti in esercizio sono oramai dotati di linee di trattamento; alcuni di essi (Villacidro, Ozieri, CACIP di Capoterra, Tempio, Olbia, CIPOR di Arborea) sono dotati anche di linea di compostaggio di qualità e pertanto in essi avviene anche il recupero del rifiuto organico da raccolta differenziata. Per quanto riguarda il recupero dei rifiuti organici, nel presente paragrafo si descrive la situazione completa delle linee di compostaggio inserite in impianti complessi già indicati e dei due impianti di compostaggio di titolarità pubblica, l impianto CISA di Serramanna (VS) e l impianto di Osini, località Quirra (OG), della provincia Ogliastra; la situazione di quelli privati dedicati esclusivamente a questo trattamento è presentata invece nel capitolo 4, insieme al quadro delle piattaforme per il conferimento degli altri materiali da raccolta differenziata. Di seguito si riporta una panoramica sintetica degli assetti impiantistici pubblici autorizzati ed operativi al Impianto di Capoterra, CACIP. La piattaforma del CACIP ha un assetto autorizzato che prevede: - due forni a griglia della potenzialità di 6,24 t/h ciascuno; - un forno a griglia della potenzialità di 7 t/h; - un impianto di compostaggio della potenzialità di t/anno. L assetto autorizzato prevede l invio diretto dell indifferenziato ai forni senza passare per una fase preventiva di selezione, salvo una triturazione e deferrizzazione a monte dei forni a griglia. Non viene creato pertanto un flusso di sottovaglio indirizzato alla stabilizzazione; l impianto di compostaggio è invece dedicato totalmente al trattamento di materiale organico proveniente da raccolta differenziata per la produzione di compost di qualità. Impianto di trattamento rifiuti del Comune di Carbonia, in loc. Sa Terredda. L impianto del Comune di Carbonia, sito in località Sa Terredda, è dotato di impianto di selezione e stabilizzazione, operativo dal 2010, ed autorizzato per una capacità produttiva pari a t/anno di rifiuti; la discarica è invece oramai esaurita e pertanto l impianto si appoggia alla discarica del Consorzio per la Zona industriale di Interesse Regionale, sita in loc. Is Candiazzus Iglesias, che da novembre 2012 è operativa con una volumetria autorizzata di m 3. 30

37 Piattaforma di trattamento rifiuti di Villacidro. L impianto di Villacidro è un impianto complesso dotato di: - sezione di selezione e annessa area di stabilizzazione; - sezione di digestione anaerobica; - impianto di compostaggio di qualità; - discarica. Il flusso complessivo di rifiuti totali in ingresso, esclusi quelli inviati allo smaltimento in discarica, non può superare le t/anno. L impianto di selezione è a totale servizio della linea di digestione anaerobica che riceve solo organico da raccolta differenziata; pertanto i rifiuti indifferenziati in ingresso non subiscono trattamenti di selezione e stabilizzazione. La volumetria della discarica autorizzata è invece pari a m 3 al netto della copertura finale. Piattaforma di trattamento rifiuti di Arborea (OR). La piattaforma di trattamento rifiuti, aveva cominciato a fine 2011 l attività in via sperimentale, con l avvio dell impianto di selezione e compostaggio, per quantità limitate, mentre dal 2012 è pienamente operativa. L impianto è costituito da una sezione di selezione e biostabilizzazione di potenzialità pari a t/anno, da una sezione di compostaggio di qualità di potenzialità pari a t/anno, da una discarica di servizio per rifiuti non pericolosi di m 3. Si fa presente che a luglio 2012 a seguito delle caratteristiche merceologiche del rifiuto in ingresso, l impianto ha imitato alla sola fase di deferrizzazione e triturazione il trattamento del rifiuto indifferenziato in ingresso, bypassando di fatto la sezione di vagliatura e di conseguenza di biostabilizzazione, che vengono riattivate solo in caso di conferimenti specifici. L impianto è, nelle previsioni, dotato anche di una sezione di stoccaggio e prima valorizzazione di imballaggi e frazioni merceologiche similari non ancora realizzata nel Piattaforma di trattamento rifiuti di Macomer. L assetto impiantistico autorizzato del 2012 include: - impianto di selezione meccanica con una potenzialità di 15 t/h; - n. 2 forni di incenerimento a letto fluido con capacità effettiva di 3 t/h di sovvalli con PCI di kcal/h provenienti dalla linea di selezione; - impianto di stabilizzazione relativamente al flusso di frazione organica da selezione meccanica con potenzialità di t/a FORSU; 31

38 - discarica controllata con volumetria autorizzato di m 3 al netto della copertura finale distinta in due comparti: settore destinato all'abbancamento di sovvalli e organico stabilizzato settore destinato allo smaltimento di scorie e ceneri inertizzati. Nel 2012 non è ancora avviato il previsto impianto di compostaggio dell organico da raccolta differenziata con potenzialità di t/a di FORSU da RD e di t/a di verde strutturante; Impianto di Sassari località Scala Erre. L impianto sito in località di Scala Erre, di cui è titolare il Comune di Sassari, è dotato di un impianto di selezione e stabilizzazione, della potenzialità di t/anno, totalmente operativo dal 2012 e di discarica di servizio per un volume complessivo autorizzato pari a m 3. Con l AIA rilasciata nel 2008 sono stati approvati la costruzione e l esercizio e di compostaggio di qualità, con una potenzialità di t/anno che nel 2012 non è ancora stata realizzata. Piattaforma di trattamento rifiuti di Ozieri. L impianto, di proprietà del Consorzio per la Zona di Sviluppo Industriale di Chilivani Ozieri, è dotato di sezione di selezione, stabilizzazione della sostanza organica con una potenzialità da progetto pari a t/anno (40 t/giorno) per la selezione meccanica, di cui t/anno (19 t/giorno) per la biostabilizzazione, e di una sezione di compostaggio di qualità autorizzata a trattare fino a t/anno di frazione organica da raccolta differenziata e fanghi e t/anno di sfalci e rifiuti ligneocellulosici. L impianto si completa con una discarica di servizio autorizzata per m 3. Piattaforma di trattamento rifiuti di Tempio. L impianto, di proprietà dell Unione dei Comuni Alta Gallura, è dotato di linea di selezione e stabilizzazione per una potenzialità totale di t/anno per la selezione e di t/anno per la biostabilizzazione (280 t/sett) oltre che di una linea dedicata al compostaggio di qualità per una potenzialità totale pari a t/anno (525 t/sett). L autorizzazione include inoltre una piattaforma per le frazioni secche valorizzabili ( t/anno) e una per la gestione di rifiuti ingombranti, RUP e RAEE (2.470 t/anno). Piattaforma di trattamento rifiuti di Olbia. L impianto di trattamento rifiuti del CIPNES è dotato di linea di selezione e stabilizzazione per una potenzialità pari a t/anno, di linea dedicata al compostaggio di qualità per una potenzialità 32

39 totale di t/anno e di discarica di servizio che a fine 2011 è stata autorizzata ad una volumetria di m 3. Ancora, l impianto è dotato di una piattaforma di valorizzazione delle frazioni differenziate di t/anno e di una piattaforma di stoccaggio ingombranti per 2500 t/anno Impianto di compostaggio di Serramanna (CISA). L impianto di compostaggio di qualità di titolarità del Consorzio CISA sito in Comune di Serramanna, località Pruni Cristis può trattare una quantità complessiva di rifiuti pari a t/a di cui t/a di frazione organica da raccolta differenziata, t/a di fanghi, t/a di scarti ligneo-cellulosici. Impianto compostaggio di Osini (OG) località Quirra. L impianto di compostaggio di qualità di titolarità della Provincia Ogliastra ha una potenzialità di t/a, di cui circa t/a di FORSU e t/a di strutturante verde. Il quadro dell assetto impiantistico e autorizzativo degli impianti pubblici aggiornato al 2012 è riportato di seguito nella Tab

40 Tab Assetto impiantistico e autorizzativo Titolare Impianto Prov. Comune Tipologia Data rilascio autorizzazione Potenzialità Autorizzata Operatività nel 2012 Consorzio industriale provinciale di Cagliari (CACIP) CA Capoterra Impianto di incenerimento per rifiuti urbani, impianto di trattamento biologico aerobico, impianto di compostaggio di rifiuti organici da RD (compost di qualità) Determinazione AIA n. 216 del 10/11/2010 della provincia di CA Incenerimento: 15,6 Gcal/ora cadauno per le linee a griglia A e B, 17,5 Gcal/ora per la linea C e 12 Gcal/ora per il rotante. Stabilizzazione e compostaggio: t/a. Operativo Comune di Carbonia CI Carbonia Discarica per rifiuti non pericolosi urbani Impianto di selezione e stabilizzazione Det. AIA n. 18 del della provincia di CI, modificata con Det. n. 75 del Det AIA n.97 del della provincia di CI Volumetria discarica: m t m3. Impianto di selezione e stabilizzazione: t/anno. Chiuso Operativo Consorzio per la Zona industriale di Interesse Regionale di Iglesias CI Iglesias Discarica per rifiuti non pericolosi urbani. Det. AIA n. 198 del 06/08/2010, della provincia di CI, modificata dalla Det.n 304 DEL Volumetria discarica totale: m3. Volumetria modulo autorizzato nel 2012: m 3 Operativo da novembre 2012 Consorzio per la Zona Industriale di Macomer NU Macomer Impianto di incenerimento per rifiuti urbani, impianto di stabilizzazione di rifiuti selezionati; impianto di compostaggio di rifiuti organici da RD (compost di qualità); discarica per rifiuti non pericolosi urbani Det. AIA n del 25/06/2010 della provincia di NU Incenerimento: due forni letto fluido: kcal/h cad. Stabilizzazione: t/a f.o. da sel. Meccanica; Compostaggio: t/a f.o. da RD t/a strutturante; Discarica: m3. Operativo tranne la sezione di compostaggio di qualità Consorzio Industriale Provinciale Oristanese OR Arborea Impianto di trattamento meccanico, biologico aerobico e impianto di compostaggio di rifiuti organici da RD (compost di qualità); discarica per rifiuti non pericolosi urbani; impianto di stoccaggio e prima valorizzazione imballaggi. Det. AIA n.323 del 04/08/2008 della provincia di OR Impianto selezione e stabilizzazione: t/anno; impianto di compostaggio: fino a t/anno; discarica per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi: m3 piattaforma di stoccaggio e prima valorizzazione imballaggi: t/anno Operativo tranne la sezione di stoccaggio e prima valorizzazione Consorzio Industriale Provinciale Gallura (CIPNES) OT Olbia Impianto di trattamento meccanico, biologico aerobico e impianto di compostaggio di rifiuti organici da RD (compost di qualità); discarica per rifiuti non pericolosi urbani piattaforma di valorizzazione delle frazioni da rd e piattaforma ingombranti Det. AIA n. 420 del 28/10/2011 della provincia di OT Impianto selezione e stabilizzazione: t/anno; impianto di compostaggio: t/anno; discarica per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi: m m m3.(all atto dell autorizzazione il residuo era m3) Piattaforma di valorizzazione delle frazioni differenziate t/anno Piattaforma di stoccaggio ingombranti t/anno Operativo 34

41 Titolare Impianto Prov. Comune Tipologia Data rilascio Aia Potenzialità Autorizzata Unione Comuni Alta Gallura Consorzio Zona di Sviluppo Industriale Chilivani-Ozieri OT SS Tempio Pausania Ozieri Comune di Sassari SS Sassari Impianto di trattamento meccanico, biologico aerobico; impianto di compostaggio di rifiuti organici da RD (compost di qualità); piattaforma di valorizzazione delle frazioni da rd Discarica per rifiuti non pericolosi urbani Impianto selezione e stabilizzazione; impianto di compostaggio Discarica per rifiuti non pericolosi urbani; impianto di selezione e stabilizzazione e di compostaggio di qualità Det. AIA n. 207 del 24/06/2010 della provincia di OT Det. AIA n.3 del 16/12/2009 della provincia di SS Det. AIA n.7 del 17/10/2010 della provincia di SS Det. AIA n.1 del 22/09/2008 della provincia di SS Impianto selezione: t/a; impianto stabilizzazione: t/anno; impianto di compostaggio: t/anno; piattaforma di valorizzazione delle frazioni da rd: t/anno; Piattaforma di gestione ingombranti, RUP e RAEE per t/anno. Volumetria discarica: modulo I m3 (chiuso); modulo II m3. Impianto selezione e stabilizzazione: t/anno (40 t/giorno); impianto di compostaggio: t/anno (30 t/giorno). Discarica per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi: modulo 8: ,51 m3; modulo 6: ,42 m3; impianto selezione e stabilizzazione: t/anno; impianto di compostaggio: t/anno. Operatività nel 2012 Operativo Operativo Operativo Operativo tranne l impianto di compostaggio Consorzio Industriale Provinciale Medio Campidano Villacidro VS Villacidro Impianto trattamento meccanico biologico anaerobico; discarica per rifiuti non pericolosi urbani; impianto di compostaggio Det.AIA n del 05/03/2010, della provincia VS Flusso complessivo rifiuti (esclusa discarica): t/anno; R3 (digestione e compostaggio): t/anno; stabilizzazione t/anno previa selez. mecc. Aut. per t/anno; Volumetria discarica: m3. Operativo Consorzio Intercomunale di Salvaguardia Ambientale (CISA) VS Serramanna Impianto di compostaggio di qualità della frazione organica differenziata. Autorizzazione ex art.210 del D.Lgs. 152/2006 : Det. n. 33 del 5/02/2008 della RAS e successiva modifica con det. n. 8 del 16/02/2009 della provincia VS Quantità complessiva di rifiuti da trattare pari a t/a di cui t/a di frazione organica da raccolta differenziata, t/a di fanghi, t/a di scarti ligneocellulosici. Operativo Provincia Ogliastra OG Quirra Impianto di compostaggio di qualità della frazione organica differenziata Autorizzazione ex art.210 del D.Lgs. 152/2006 n del 07/07/2009 della provincia OG Potenzialità di t/a, di cui circa t/a di FORSU e t/a di strutturante verde. Operativo 35

42 4. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN SARDEGNA. La raccolta differenziata è la raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo ed alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico, come viene definita dal d.lgs. n. 205 del 2010 in attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti. Utilizzando la formula per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata applicata anche nei precedenti rapporti regionali e che viene di seguito riportata integralmente sono stati elaborati una serie di parametri e valori che ci permettono di quantificare e confrontare, per tutte le frazioni merceologiche più importanti, l evoluzione della raccolta differenziata nel % RD = Σ RD * 100 Σ (RD+RU) Nella formula esposta troviamo che: RU rappresenta la somma dei termini: rifiuti indifferenziati (CER ) rifiuti ingombranti non avviati a recupero (CER ) rifiuti dalla pulizia delle strade (CER ). Σ RD è la somma del peso di tutte le frazioni oggetto di raccolta differenziata con le specifiche di seguito menzionate: la percentuale di RD si riferisce alle quantità, intercettate attraverso i sistemi di raccolta selettiva, di frazioni merceologiche che possono essere destinate al recupero e riciclaggio e che, per il loro successivo sfruttamento, necessitano solo di operazioni di trattamento semplificato per acquisire valore aggiunto sul mercato; nelle aliquote di RD non vanno considerati i materiali di costruzione e demolizione, anche provenienti da piccole ristrutturazioni domestiche, che non concorrono alla produzione di rifiuti urbani perché considerati rifiuti speciali all origine; 36

43 i rifiuti derivanti dalla pulizia dei litorali e da spazzamento stradale non vengono conteggiati nelle aliquote di RD poiché concorrono alla produzione dei rifiuti urbani attraverso il conteggio nella quota di rifiuto indifferenziato destinato allo smaltimento; i rifiuti ingombranti, destinati allo smaltimento finale in discarica, non vanno considerati tra le frazioni differenziate, mentre rientrano nelle aliquote di RD i rifiuti ingombranti destinati al recupero di materia e alla valorizzazione energetica; i rifiuti pericolosi di origine domestica avviati al trattamento vengono conteggiati come frazioni di RD, seppure siano generalmente indirizzati allo smaltimento; vengono raccolti selettivamente per migliorare la qualità del rifiuto urbano riducendone la pericolosità, anche con riferimento alla frazione indifferenziata; allo stesso modo non fanno parte delle aliquote di RD le quantità di sostanza organica prodotta dalla pratica del compostaggio domestico, che si valuta invece come attività di riduzione dei rifiuti alla fonte. Ne consegue che le frazioni merceologiche che concorrono al calcolo della raccolta differenziata sono: Sostanza organica: intesa come frazione umida da rifiuti di cucina, rifiuti di mercati e da rifiuti di giardini. Rifiuti di imballaggio: si suddividono a loro volta nelle tipologie in base ai diversi materiali: vetro ed imballaggi in vetro; carta/cartone ed imballaggi in carta-cartone; plastiche ed imballaggi in plastica; imballaggi in metallo; legno e imballaggi in legno. RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Pericolosi (RUP): pile, batterie e accumulatori; farmaci; contenitori T/F; 37

44 Altri materiali al recupero: metalli; ingombranti al recupero o al trattamento energetico; tessili ed abbigliamento e imballaggi in materiale tessile; imballaggi misti. oli e grassi. Si ricorda invece che i rifiuti speciali non assimilati e non assimilabili agli urbani e le frazioni merceologiche omogenee la cui raccolta non viene effettuata direttamente dal gestore dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani non vengono computati nelle elaborazioni ed analisi di RD. Le elaborazioni di seguito riportate sono il risultato di analisi congiunte dei dati forniti dai comuni e di quelli forniti dagli impianti che, comunque, in caso di difformità sono presi come dati di riferimento L evoluzione della raccolta differenziata. Nel 2012 il quantitativo di rifiuti raccolti in modo differenziato sul territorio regionale è risultato pari a ,64 tonnellate ed ha portato la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani al 48,5% (+1,4% rispetto al 47,1% registrato nel 2011). Nel 2012 come già esposto al capitolo 2, anche i rifiuti raccolti in maniera differenziata hanno fatto registrare una leggera diminuzione rispetto al 2011 (- 2%) passando dalle ,71 tonnellate del 2011 alle ,64 tonnellate del La percentuale raggiunta nel 2012 è ancora tuttavia al di sotto dell obbiettivo del 65% di RD da raggiungere entro il , fissato dalla vigente legge nazionale (D.lgs 152/2006 e successive modifiche) e ribadite dal Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani redatto nel Nella seguente tabella (Tab. 4.1) sono riportati, a livello provinciale, i quantitativi delle principali frazioni merceologiche e i risultati ottenuti di RD per il 2012; gli stessi dati su base comunale sono invece consultabili nell Allegato 2 del Rapporto, mentre nella Tab. 4.2 è riportato il confronto dei dati 2011 e

45 Tab Quantità di materiale raccolto in modo differenziato nel dettaglio provinciale. Provincia Popolazione ISTAT al 31/12/2012 Scarto alimentare (FORSU) Scarto verde Vetro Carta/ Cartone Plastiche Imballaggi in metallo Legno RAEE Pericolosi RUP Altri materiali al recupero Totale RD Totale indifferenziata Totale RU RD % Gettito RD (kg/ab/ anno) Cagliari , , , , , ,0 568, ,3 181, , , , ,2 49,5% 227 Carbonia- Iglesias Medio Campidano , , , , ,2 390,1 3,3 507,0 41,6 409, , , ,9 49,3% ,5 428, , , ,7 242,6 3,4 295,0 21,2 167, , , ,8 62,5% 244 Nuoro ,4 356, , , ,8 191,9 136,8 806,7 37,0 474, , , ,2 56,1% 196 Ogliastra ,3 33, , ,4 789,9 214,0 3,8 356,2 27,1 186, , , ,0 58,0% 199 Olbia Tempio , , , , ,6 228,1 488, ,2 76, , , , ,3 34,5% 282 Oristano , , , , ,5 460,3 79,7 641,1 45,6 533, , , ,5 63,8% 244 Sassari , , , , ,0 167, , ,7 179, , , , ,6 44,0% 194 TOTALE , , , , , , , ,2 610, , , , ,5 48,5%

46 Il grafico di Fig. 4.1 mostra la ripartizione del rifiuto raccolto in maniera differenziata nel 2012 nelle diverse frazioni merceologiche che lo compongono. Plastiche; 6,88% Imballaggi in metallo; 0,98% Legno ; 0,67% RAEE; 2,34% Pericolosi RUP; 0,17% Altri materiali al recupero; 1,73% Carta / Cartone; 19,75% Scarto alimentare (FORSU); 43,49% Vetro; 15,51% Scarto verde; 8,48% Fig Ripartizione percentuale del materiale raccolto in maniera differenziata nel L analisi congiunta di questi elaborati permette di fare diverse osservazioni: - la frazione costituita dal materiale organico, come somma dello scarto alimentare e dello scarto verde, rappresenta anche nel 2012 la frazione con la percentuale maggiore (51,97% del totale) pur mostrando, rispetto al 2011, una minima diminuzione (circa 1%); se si considerano le due frazioni separatamente si nota che lo scarto alimentare è diminuito di circa t, che rappresentano un 3% in meno rispetto al quantitativo raccolto nel 2011; mentre lo scarto verde ha perso circa t, che rappresentano un abbondante 8% in meno rispetto ai quantitativi del 2011; - la carta pur avendo fatto registrare un lievissimo calo (-0,37%) rispetto al 2011, rappresenta per quantità la seconda frazione raccolta in maniera differenziata occupando il 19,75% sul totale di RD esattamente come lo scorso anno; - per il vetro (15,51%), il discorso è simile, avendo fatto registrare un lievissimo miglioramento (+0,35% rispetto al 2011) e rappresentando, anche nel 2012, la terza frazione (15,11% nel 2011) raccolta in maniera differenziata; 40

47 - le uniche frazioni che mostrano un incremento reale sono anche quest anno le plastiche (6,88%) con 1.257,44 t in più rispetto al 2011 (+5,25%) e gli imballaggi in metallo (0,98%) con 683,06 t in più rispetto al 2011 (+23,58%); - il legno è invece diminuito passando da 2739 t a circa 2446 t (-11%) e nel grafico passa dallo 0,73% allo 0,67%; - i RAEE hanno subito una diminuzione di circa 1360 t, passando dalle 9925,96 t del 2011 alle 8565,17 t nel 2012 e sono passati dal rappresentare il 2,34% sul totale dei rifiuti differenziati nel 2012 contro il 2,6% nel 2011; - i rifiuti urbani pericolosi RUP (0,17%), come già accennato, vengono raccolti in maniera differenziata e mostrano una diminuzione dei quantitativi raccolti rispetto 2011, circa del 16%; - infine gli altri materiali al recupero (1,73%), sono diminuiti di circa il 6% rispetto al 2011 e raggiungono circa t. 41

48 Tab Confronto fra le quantità di materiale raccolto in modo differenziato nel e percentuale di differenza. Popolazione ISTAT Scarto alimentare (FORSU) Scarto verde Vetro Carta / Cartone Plastiche Imballaggi in metallo Legno RAEE Pericolosi RUP Altri materiali al recupero Totale RD , , , , , , , ,17 610, , , , , , , , , , ,96 728, , ,71 differenza % -2,06% -3,00% -8,37% 0,35% -0,73% 5,25% 23,58% -10,68% -13,71% -16,30% -6,11% -2,23% 42

49 Il raggruppamento altri materiali al recupero comprende i quantitativi raccolti in maniera differenziata di diverse frazioni come ad esempio metalli, imballaggi misti, ingombranti al recupero, abbigliamento e tessili, oli domestici e merita un breve approfondimento. Nel grafico di Fig. 4.2 sono rappresentati i contributi percentuali delle varie tipologie di rifiuti che compongono tale categoria con i relativi quantitativi raccolti. Oli e grassi combustibili t/a 204,0 3% Pneumatici t/a 423,6 7% Tessili ed abbigliamento t/a 600,5 9% Ingombranti al recupero t/a 1364,0 22% Metalli t/a 3754,7 59% Fig Composizione percentuale e quantitativi raccolti del raggruppamento Altri materiali al recupero - anno Si evidenzia che anche nel 2012 la percentuale maggiore (più del 59%) è rappresentata dai metalli (CER ) e che gli ingombranti al recupero, anche nel 2012, occupano la seconda categoria per importanza pur avendo subìto rispetto al 2011 (26%) un calo di circa 4,5 punti percentuali. Al contrario, per quanto riguarda la frazione dei Tessili ed abbigliamento e soprattutto per gli Oli e Grassi combustibili si evidenzia un aumento dei quantitativi raccolti abbastanza evidente rispetto al 2011, con aumenti percentuali sul totale della categoria altri materiali al recupero, dell ordine di circa 3 punti percentuali in entrambi i casi. Per entrambe queste due categorie un numero sempre maggiore di comuni ha attivato convenzioni e accordi con ditte che provvedono alla raccolta di questi materiali, sia con il porta a porta, sia tramite gli ecocentri, ed infatti i quantitativi degli oli e grassi raccolti passano da 25,5 t del 2011 a circa 204 t nel 2012; per tessili ed abbigliamento si passa da circa 400 t del 2011 a circa 600 t nel 2012, che fra l altro con tutta probabilità è una quantità sottostimata giacché in molti casi questi materiali vengono 43

50 conferiti a cooperative e associazioni dai singoli cittadini ma si tratta sempre di materiali sottratti allo smaltimento. In particolare la categoria tessili ed abbigliamento, per quanto in crescita, raggiunge procapite ancora abbastanza bassi, circa 0,3 kg/ab; stante anche i risultati delle merceologiche, nelle quali raggruppata con il legno risulta pari al 10% del rifiuto indifferenziato, il recupero di tale frazione potrebbe avere margini di crescita. A livello nazionale il dato procapite è infatti di 1,3 kg/abitante e il CONAU (Consorzio Nazionale Abiti e Accessori Usati) stima che potrebbe arrivare a 3,5 kg procapite. Si ricorda come a marzo 2012, ANCI e CONAU hanno stipulato un accordo di programma per la raccolta differenziata che dovrebbe dare impulso alla raccolta di una frazione, che ricordiamo, rientra fra le biodegradabili e dunque incide sulle quote di RUB a discarica. L analisi del procapite di RD mostra che a livello regionale il dato è rimasto praticamente stabile, anche a causa del già citato decremento della popolazione residente nei dati forniti dall ISTAT fra il 2011 e il Tab. 4.3 Confronto fra procapite RD e percentuale RD anni 2011 e PROVINCIA Procapite RD (kg/ab/ anno) 2011 Procapite RD (kg/ab/ anno) 2012 Differenza procapite RD Percentuale RD 2011 Percentuale RD 2012 Differenza % RD Cagliari 230,7 226,8-3,9 49,1% 49,5% 0,4% Carbonia- Iglesias Medio Campidano 211,2 214,3 3,1 46,6% 49,3% 2,7% 246,2 243,7-2,5 60,5% 62,5% 2,0% Nuoro 184,1 195,7 11,6 50,1% 56,1% 6,0% Ogliastra 194,7 198,6 3,8 56,0% 58,0% 2,0% Olbia-Tempio 293,0 282,4-10,7 34,5% 34,5% 0,0% Oristano 236,3 243,9 7,6 61,0% 63,8% 2,8% Sassari 194,2 194,3 0,1 43,1% 44,0% 0,9% Totale 223,6 223,2-0,4 47,1% 48,5% 1,4% Sono state messe a confronto, a livello provinciale, Tab. 4.3, alcune delle variabili come ad esempio il procapite/annuo di RD e la percentuale di RD, per il 2011 e il 2012, che si ritiene siano significative per illustrare meglio la situazione regionale sulla raccolta differenziata e le variazioni avvenute. 44

51 Dall analisi dei dati emerge che nessuna provincia è riuscita, pur migliorando la percentuale di RD rispetto al 2011, a raggiungere l obiettivo del 65% previsto dal D.Lgs. 152/2006. Le sole province del Medio Campidano (62,5%) e di Oristano (circa 63,8%) si sono avvicinate al target, pur senza grandi miglioramenti, visto che già nel 2011 si erano distinte dalle altre presentando percentuali di RD superiori al 60%. La provincia dell Ogliastra (58%) e quella di Nuoro (56,1%) pur avendo migliorato le loro perfomance di RD rispetto al 2011, rispettivamente del 2% e di un ottimo 6%, rimangono comunque ancora sotto il 60%. Tutte le altre province continuano a mostrare percentuali di RD sotto al 50% con miglioramenti minimi rispetto al 2011, con l eccezione di Carbonia-Iglesias che è riuscita a migliorare di oltre 2 punti percentuali. Dalla lettura della tabella, spicca il dato della provincia di Olbia-Tempio che mostra come sempre il procapite più elevato (282 kg/abitante/anno) anche se ulteriormente diminuito di circa 11 kg/ab/anno (già nel 2011 rispetto al 2010 era diminuito di circa 12 kg/ab/anno); la provincia di Nuoro mostra un aumento di quasi 12 kg/ab/anno rispetto al 2011, mentre per la provincia di Oristano si registra un aumento di circa 8 kg/ab/anno; per tutte le altre province i dati mostrano variazioni, positive o negative, comunque minime. Per analizzare e approfondire ulteriormente lo sviluppo nella raccolta differenziata nel 2012 si può eseguire un confronto dei dati di procapite delle frazioni maggiori con i dati nazionali e le migliori prestazioni regionali ad oggi disponibili, (Tab. 4.4), relativi all anno 2011, pubblicati dall ISPRA; per i soli dati nazionali sono riportati anche i dati provvisori per il 2012 (1). Dai dati riportati si nota come il procapite di organico sia assolutamente di tutto rispetto, e superiore al dato medio nel nord Italia; anche il vetro mostra procapite superiore alla media nazionale sia 2011 che 2012, ma certo migliorabile visti i risultati delle regioni più performanti del Nord; meno brillanti i risultati della carta, inferiori alla media nazionale, ancora lontani dai dati delle regioni più performanti, sebbene di molto superiori ai dati delle regioni del sud Italia. Sulla plastica i risultati sono migliorati dal 2011 per quanto ancora i procapite siano sotto di oltre 4 kg/ab rispetto alle regioni del nord e 10 kg/ab rispetto a quelli dell Emilia Romagna. Sui RAEE invece la situazione è in linea con i migliori risultati nazionali e per quanto in diminuzione rispetto al 2011 (come lo è d altra parte anche a livello nazionale) la regione è vicina alla media del 1 I dati riportati sono desunti dalla tabella 2.6 di pag.54, capitolo 2, del Rapporto Rifiuti Urbani - Edizione 2013, pubblicato dall ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, relativo ai dati sui rifiuti del 2011 e contenente una stima anche dei dati

52 Nord Italia e i dati di raccolta sono assolutamente superiori a centro e sud Italia ed alla media nazionale. Per quanto concerne la raccolta del legno è evidente il ritardo generale della regione; infine nella raccolta dei metalli (somma degli imballaggi in metallo e degli altri metalli raccolti in maniera differenziata) si è superata la media nazionale Ragionando in termini di procapite di RD la situazione è assolutamente positiva rispetto al dato nazionale 2011 e 2012 ma certo migliorabile, stanti i dati superiori del nord Italia più alti di 45 kg/ab. Tab Quantità procapite delle frazioni differenziate raccolte per provincia e regionale 2011 e confronto con dati ISPRA (kg/ab/anno). Provincia Frazione organica Vetro Carta Plastica Metallo Legno RAEE Procapite RD Cagliari 121,9 33,6 46,3 13,6 1,0 4,0 226,80 Carbonia-Iglesias 111,1 37,4 38,0 17,3 0,0 4,0 214,35 Medio Campidano 150,1 36,1 36,8 13,3 0,0 2,9 243,68 Nuoro 87,3 34,2 45,7 18,1 0,9 5,1 195,67 Ogliastra 81,4 44,6 45,1 13,8 0,1 6,2 198,57 Olbia-Tempio 166,8 33,1 47,9 11,9 3,2 8,4 282,37 Oristano 133,1 39,9 45,8 14,4 0,5 3,9 236,30 Sassari 85,5 31,3 41,4 19,2 3,5 7,5 194,29 Totale ,0 34,6 44,1 15,4 4,47 (2) 1,5 5,2 223,21 nord Italia ,8 38,2 66,1 19,8 7,6 18,3 5,5 269,2 centro Italia ,3 22,3 61,9 11,1 4,5 10,2 4,3 183 sud Italia ,5 19,4 26,7 5,8 2,1 3,7 2,5 116,3 Totale Italia ,7 28,6 51,6 13,3 5,1 11,7 4,2 199,3 Migliore perfomance regionale 2011 dati Italia provvisori ,4 84,3 25, ,7 6,9 336,9 (Emilia Romagna) (Valle d'aosta) (Emilia Romagna) (Emilia Romagna) (Valle d Aosta) (Valle d Aosta) (Friuli V. Giulia e Trentino Alto Adige) (Emilia Romagna) 80,9 27,6 51,2 14,3 4,1 10,2 3,7 201,4 2 Per la categoria Metallo il dato complessivo regionale si riferisce alla somma di imballaggi e altre tipologie di rifiuti in metallo 46

53 Rispetto invece agli obbiettivi che il Piano Regionale dei rifiuti ha stabilito debbano essere raggiunti entro il , nella Tab. 4.5 il confronto mostra come ancora una volta permangano distanze simili a quanto registrato nel 2011 per altre tutte le frazioni ad eccezione di lievi miglioramenti per carta e plastica; e addirittura un lieve aumento del gap per organico e legno. Tab Quantità procapite delle frazioni differenziate raccolte nel 2012 e confronto con obbiettivi del Piano Regionale (kg/ab/anno). Frazione organica Vetro Carta/ Cartone Plastiche legno Procapite RD Obiettivi del piano regionale Totale ,5 223 L analisi dei dati della raccolta differenziata a livello provinciale viene sinteticamente rappresentata nel seguente grafico dove è possibile osservare il contributo provinciale sul totale raccolto a livello regionale (100%) per ognuna delle principali frazioni di RD e dove per ogni frazione compaiono le province in ordine di popolosità. Frazione organica Vetro Cagliari Carta/Cartone Plastiche Imballaggi in metallo Legno RAEE Altri Sassari Oristano Nuoro Olbia-Tempio Carbonia-Iglesias Medio Campidano Ogliastra 0% 20% 40% 60% 80% 100% Fig Contributi percentuali delle principali frazioni a livello provinciale anno

54 L analisi dei dati mostra alcune situazioni abbastanza evidenti come ad esempio nella frazione degli imballaggi in metallo dove la provincia di Cagliari (la più popolosa) raccogliere il 47% delle quantità raccolte a livello regionale e per la percentuale restante si nota che la provincia di Sassari (la seconda come numero di abitanti) mostra un intercettamento di questa frazione decisamente ridotto rispetto a province meno popolose come Oristano, Carbonia-Iglesias e Medio Campidano. La frazione legno mostra che le quantità maggiori sono raccolte dalla provincia di Sassari che arriva a coprire il 48% del totale regionale e che diverse province come Carbonia-Iglesias, Medio Campidano e Ogliastra ancora non hanno attivato o comunque non sono riuscite ancora a organizzare una buona raccolta di questa frazione o come Oristano solo in minima parte. Si tratta comunque di una raccolta che oggi coinvolge solo il 16% dei Comuni, ovvero solo il 16% ha potato anche una quantità minima di legno differenziato negli impianti. Di seguito vengono riportati i grafici delle distribuzioni percentuali, a livello provinciale, relativi alle maggiori frazioni quali organico, vetro, carta e plastica, la cui somma rappresenta a livello regionale il 94% del totale di rifiuti raccolti in maniera differenziata; anche a livello provinciale tale somma non scende sotto il 92 % e arriva al 97% nel caso del Medio Campidano. Della frazione organica (Fig. 4.4), sono state raccolte in modo differenziato nel 2012 circa t, ( t rispetto al 2011) delle quali la frazione verde rappresenta in media a livello regionale il 16%, con valori provinciali che oscillano dall1% (Ogliastra) al 14% (Cagliari) tranne che per la provincia di Olbia - Tempio dove il verde rappresenta addirittura il 60% dell organico raccolto. Del totale raccolto in maniera differenziata, il 35% proviene dalla provincia di Cagliari; il 15% dalla provincia di Sassari; il 13% dalla provincia di Olbia - Tempio mentre la provincia di Oristano contribuisce per l 11% ed infine le altre province concorrono per percentuali comprese fra il 3% e l 8%. Oristano 11% Sassari 15% Cagliari 35% Olbia-Tempio 13% Ogliastra 3% Nuoro 7% Medio Campidano 8% Carbonia-Iglesias 8% Fig Distribuzione percentuale a livello provinciale della frazione organica nel

55 Anche nel caso della frazione vetro (Fig. 4.5), di cui nel 2012 sono state raccolte ,63 t (circa 196 t/anno in più rispetto al 2011), il contributo a livello provinciale è direttamente proporzionale alla popolosità passando dal 5% della provincia dell Ogliastra, per arrivare al contributo del 33% di Cagliari. Oristano 11% Sassari 18% Cagliari 33% Olbia-Tempio 9% Ogliastra 5% Nuoro 10% Medio Campidano 6% Carbonia-Iglesias 8% Fig Distribuzione percentuale a livello provinciale del vetro nel La distribuzione provinciale delle circa tonnellate (circa 532 t in meno rispetto al 2011) di carta (Fig. 4.6) mostra invece che la provincia di Olbia - Tempio (quinta per popolosità) insieme ad Oristano e Nuoro (province con popolazione maggiore) rappresentano il terzo contributo per quantità dopo Cagliari (35%) e Sassari (19%). Come per le altre frazioni illustrate, le restanti province raccolgono carta in maniera differenziata, in quantità abbastanza proporzionale alla relativa popolazione. Oristano 10% Sassari 19% Cagliari 35% Olbia-Tempio 10% Nuoro 10% Ogliastra 4% Medio Campidano 5% Carbonia-Iglesias 7% Fig Distribuzione percentuale a livello provinciale della carta nel

56 Sassari 25% Cagliari 30% Oristano 9% Olbia-Tempio 7% Ogliastra 3% Nuoro 12% Medio Campidano 5% Carbonia-Iglesias 9% Fig Distribuzione percentuale a livello provinciale della plastica nel Le circa t di plastica (Fig. 4.7), che cresce di t rispetto al 2011, provengono per più del 55% dalle province di Cagliari (30%) e di Sassari (25%); la restante percentuale è principalmente occupata dalla provincia di Nuoro (quarta per popolosità) con il 12% della raccolta regionale, seguita da Oristano e Carbonia - Iglesias col 9% e a seguire le altre province con percentuali minori. 50

57 4.2. Andamento storico della raccolta differenziata Nella seguente Tab. 4.6 sono state messe a confronto le percentuali provinciali dal 2007 al 2012 in modo da evidenziare l evoluzione della raccolta differenziata in ogni provincia. Estrapolando da questa tabella i soli dati relativi agli ultimi 3 anni, dal 2010 al 2012, è stato costruito il grafico di Fig. 4.8, nel quale sono stati messi a confronto le percentuali di raccolta differenziata sia a livello provinciale che regionale. Tab Percentuali provinciali di RD dal 2007 al PROVINCIA %RD 2007 %RD 2008 %RD 2009 %RD 2010 %RD 2011 %RD 2012 Cagliari 27,6% 35,6% 46,2% 46,7% 49,1% 49,5% Carbonia-Iglesias 20,2% 28,5% 37,2% 46,7% 46,6% 49,3% Medio-Campidano 59,1% 58,7% 60,6% 60,4% 60,5% 62,5% Nuoro 27,7% 32,3% 44,8% 49,9% 50,1% 56,1% Ogliastra 42,8% 52,3% 53,6% 54,8% 56,0% 58,0% Olbia-Tempio 25,5% 28,5% 30,6% 33,3% 34,5% 34,5% Oristano 37,5% 40,6% 58,7% 60,9% 61,0% 63,8% Sassari 19,8% 30,9% 34,9% 37,7% 43,1% 44,0% Totale 27,9% 34,7% 42,5% 44,9% 47,1% 48,5% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% %RD 2010 %RD 2011 %RD ,0% 0,0% Fig Percentuali provinciali di RD a confronto dal 2010 al

58 Sono stati riportati nella Tab. 4.7 i dati storici, a partire dal 2007, relativi ai quantitativi delle principali frazioni di rifiuti raccolti in maniera differenziata. Si ricorda che per quanto concerne il raggruppamento Altri materiali al recupero, quello che sembra un brusco decremento fra il 2009 e il 2010, è invece dovuto allo scorporo del dato del legno che fino al 2010 era parte di questo raggruppamento. Nelle elaborazioni non sono riportati i dati dei RUP, perché a causa delle minime quantità raccolte il loro contributo non sarebbe visivamente apprezzabile. Tab Andamento delle quantità dei principali materiali raccolti anni Organico Vetro Carta Plastica Legno Imballaggi in metallo RAEE Altri materiali al recupero , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,36 Il sottostante grafico di Fig. 4.9 illustra meglio le variazioni avvenute negli anni per le frazioni sopra riportate in tabella Organico Vetro Carta / Cartone Plastiche Imballaggi in metallo Legno % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% RAEE Altri materiali al recupero Fig Confronto dal 2007 al 2012 delle % delle frazioni maggiori raccolte a livello regionale. 52

59 Si riportano di seguito dei grafici specifici per gruppi di materiali che analizzano più in dettaglio le variazioni, avvenute fra il 2007 e il 2012, dei valori percentuali delle frazioni principali, esclusi i RAEE che sono stati analizzati separatamente nel successivo paragrafo La frazione organica (scarto alimentare e scarto verde), è rappresentata nel seguente grafico di Fig nel quale si nota che l apporto fornito negli anni dallo scarto verde, tranne che nel 2007 (23%), ha rappresentato costantemente una percentuale sul totale della frazione in esame compresa fra il 16 18% (con una lievissima tendenza alla diminuzione dal 2010 verso il 2012) % scarto verde sul tot organico % scarto alimentare sul tot organico Fig Percentuali di scarto alimentare e scarto verde nell organico dal 2007 al Osservando poi il vetro, la carta e la plastica, si nota che per le prime due sono minime le variazioni registrate negli anni (fra il 13 e 15% per il vetro e fra 18-19% per la carta) e l andamento è molto simile fra loro; per quanto riguarda la plastica invece si osserva un trend positivo decisamente più marcato con valori che nel 2012 arrivano al 7% sul totale di RD. 53

60 % sul totale di RD annuale % sul totale della RD REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 20,0% 18,0% 16,0% 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% ,0% 2,0% 0,0% Vetro Carta Plastica Fig Evoluzione delle percentuali di vetro, carta e plastica sul totale di RD dal 2007 al Il grafico di Fig mostra invece come sono variate negli anni le quantità raccolte di frazioni come il legno e gli imballaggi in metallo, frazioni che prese singolarmente non hanno sino ad oggi raggiunto percentuali elevate ma che prese insieme rivestono comunque una discreta importanza. 0,01 0,009 0,008 0,007 0,006 0,005 0,004 Legno Imballaggi in metallo 0,003 0,002 0, Fig Evoluzione delle percentuali di legno e imballaggi in metallo sul totale di RD, dal 2007 al

61 4.3. La destinazione della frazione organica. La quota di frazione organica raccolta nel 2012 è pari a t e rappresenta circa il 25% del rifiuto totale raccolto e circa il 52% sul totale dei materiali raccolti in maniera differenziata, per quanto i quantitativi raccolti si siano ridotti, come già esposto, di quasi t dal Nel corso del 2012 sono stati avviati ulteriori tre impianti di compostaggio e stabilizzazione, uno di titolarità pubblica, quello di Olbia del CIPNES, due invece privati, quello della VERDE VITA srl di Portotorres e il piccolo impianto della Steni Ambiente srl, che tratta solo sfalci verdi, ad Arzachena (SS). Il quadro degli impianti operanti nel 2012 è riportato nella Tab La potenzialità autorizzata al recupero totale è pertanto, nel 2012, di circa t di rifiuti. Impianto Macomer ; 1,2% Impianto compostaggio CACIP Capoterra; 26,8% Impianto Compostaggio Impianto compostaggio PRO.MI.SA. SRL; 1,6% Verde vita srl; 2,1% altri; 0,2% impianto Carbonia; 1,2% Impianto Compostaggio Osini; 2,4% Impianto CINES Olbia; 3,3% Impianto compostaggio Ozieri; 4,5% Impianto di Compostaggio Sarda Compost S.r.l.; 6,4% Impianto compostaggio Tempio; 8,7% Impianto Villacidro ; 21,1% Impianto compostaggio Arborea (CipOr); 11,0% Impianto Compostaggio "Pruni Cristis" Serramanna CISA; 9,4% Fig Conferimento della frazione organica anno 2012 ( 3 ). 3 Nella categoria altri sono cumulati i dati degli impianti di San Teodoro e di Arzachena, poco significativi quantitativamente. 55

62 Nel grafico di Fig è rappresentata la distribuzione della frazione organica presso gli impianti a livello regionale. Rispetto al 2011 le quote inviate agli impianti che ricevono i maggiori quantitativi, ovvero quelli del CACIP di Capoterra e di Villacidro è solo leggermente diminuita (un punto e due punti percentuali rispettivamente), mentre sono drasticamente diminuite le quote degli impianti che stabilizzano unicamente l organico grazie alle quote sempre più basse di rifiuti conferiti all impianto di trattamento di Carbonia e Macomer e grazie all avvio della sezione di compostaggio del CIPNES di Olbia. Emerge la quota intercettata dall impianto di Arborea, che risulta essere il terzo impianto regionale per quantità raccolte, che avviato a fine 2011, copre nel 2012 la provincia di Oristano e si ritaglia l 11% del totale. Seguono l impianto del CISA di Serramanna, l impianto di Tempio e quello privato della Sarda Compost che raccoglie tuttavia solo sfalci verdi. 56

63 Impianto di compostaggio Impianto di trattamento REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Tab Impianti di destinazione della frazione organica operativi nel Titolare Prov. Gestore Località Tipologia di trattamento Comune di Carbonia Consorzio per la Zona Industriale di Macomer Consorzio industriale provinciale di Cagliari (CACIP) Consorzio Industriale Provinciale Nord Est Sardegna CIPNES( 4 ) Unione Comuni Alta Gallura Consorzio Zona di Sviluppo Industriale Chilivani-Ozieri Consorzio Industriale Provinciale Medio Campidano Villacidro Promisa s.r.l Provincia Ogliastra Consorzio Intercomunale di Salvaguardia Ambientale -CISA Sarda Compost s.r.l. Consorzio Industriale di Oristano Comune di San Teodoro Verde Vita srl( 5 ) STENI Ambiente srl CI NU CA OT OT SS VS CA OG VS OT OR OT SS OT De Vizia S.n.c. Tossilo S.p.A. Tecnocasic S.C.P.A CIPNES Secit S.p.A. Secit S.p.A. Villaservice S.p.A. Promisa S.r.l Ogliastra Compost srl CISA Service S.p.A. Sarda Compost S.r.l. Società Vittadello S.p.A. Puliedil srl Verde Vita srl STENI Ambiente srl Carbonia -Località "Sa Terredda" Macomer - Località "Tossilo" Capoterra - Strada Dorsale Consortile Km. 10,500 Olbia - Località "Spiritu Santu" Tempio Pausania - S.S. 127 Km. 41,00 Località "Parapinta" Ozieri - Località "Coldianu" Villacidro - Zona Industriale Località "Cannamenda" Quartu S. Elena - Località "Ganni'" Osini (Og) Località Quirra- S.S.125 Km.90,8 Serramanna Loc. Pruni Cristi Olbia Località Spiritu Santu - Arborea- Località "Masangioni" San Teodoro - Località La Canna Porto Torres-Via Domenico Millellire - Z.I. La Marinella Arzachena - Localita' Naseddu, Lotto 09 stabilizzazione di rifiuti selezionati stabilizzazione di rifiuti selezionati compostaggio di rifiuti organici da RD (compost di qualità) compostaggio di rifiuti organici da RD (compost di qualità) Impianto di trattamento meccanico, biologico aerobico e impianto di compostaggio Impianto di trattamento meccanico, biologico aerobico, impianto di compostaggio di rifiuti organici da RD Impianto trattamento meccanico biologico anaerobico (digestore); impianto di compostaggio Impianto di compostaggio della frazione verde da RD Impianto di compostaggio di rifiuti organici da RD Impianto di compostaggio di rifiuti organici da RD Impianto di compostaggio della frazione verde da RD Impianto di compostaggio di rifiuti organici da RD Impianto di compostaggio della frazione verde da RD Impianto di compostaggio di rifiuti organici da RD Impianto di compostaggio della frazione verde da RD Potenzialità autorizzata a recupero , , , , ,00 (compresa linea di digestione anaerobica) 4.000, , , , , , ,00 900,00 4 L impianto di compostaggio è stata avviato a maggio 2012, prima di allora le quantità di organico ricevuto hanno subito un trattamento di stabilizzazione. 5 L impianto di compostaggio è stata avviato a luglio

64 VS SS OT OR OG NU CI CA impianto Macomer impianto Villacidro impianto CIPNES Olbia Impianto Carbonia impianto Promisa Impianto Osini Impianto San Teodoro impianto Sardacompost impianto Capoterra CACIP impianto Tempio Impianto CISA-Serramanna Impianto Ozieri impianto Steni Arzachena Impianto Verde Vita impianto CIPOR- Arborea 0% 20% 40% 60% 80% 100% Fig Destinazione dei rifiuti organici per provincia e per impianto di destinazione. La Fig rappresenta i quantitativi di frazione organica da RD inviati ai singoli impianti per ogni provincia; le province di Ogliastra e Oristano hanno conferito la loro frazione organica in prevalenza ad un solo impianto (circa il 96% ad Arborea nel caso di Oristano e circa il 99% all impianto di Osini per l Ogliastra) mentre per le altre province la situazione è più variegata. La provincia del Medio Campidano conferisce la frazione organica raccolta principalmente all impianto di Villacidro (circa l 81,5%) e al CISA di Serramanna (18,5%); la provincia di Cagliari invece conferisce principalmente presso il CACIP (poco più del 72%) e al CISA (circa il 14,5%) mentre il resto viene conferito a Villacidro ed all impianto privato della PROMISA di Quartu che tratta soltanto rifiuti CER , ovvero sfalci verdi. Una piccola parte, a seguito di alcune interruzioni di attività del CACIP è stata conferita a trattamento nell impianto di Carbonia (2,7%). La provincia di Carbonia, che è priva di impianti di recupero nel proprio territorio, si divide fra Villacidro e CISA (42% e 38%) e per il resto conferisce a CACIP mentre circa il 3,2% va a stabilizzazione all impianto di Carbonia. I comuni della provincia di Nuoro, anch essi privi di impianto di recupero nel territorio, nel 2012 hanno conferito principalmente (83%) presso l impianto di Villacidro; il 14% di rifiuti organici è andato a stabilizzazione a Macomer, mentre il restante è andato al CIPNES di Olbia. 58

65 La destinazione della frazione organica da parte dei comuni delle province di Sassari e Olbia - Tempio mostra una distribuzione fra i vari impianti più frammentata. In particolare fino all avvio dell impianto privato della Verde Vita srl a Porto Torres avvenuto a luglio 2012, alcuni comuni della provincia di Sassari sono andati all impianto di Villacidro; il comune di Sassari si è servito dell impianto di Villacidro per tutto il 2012 e questo ha determinato il 20,6% del totale provinciale conferito a questo impianto. L impianto Verde vita ha raccolto per il 2012 il 14% dei rifiuti organici della Provincia, mentre il 33% è andato a Tempio e il 30% ad Ozieri. La situazione dei comuni di Olbia Tempio è caratterizzata dal conferimento del 46,5% del rifiuto organico all impianto privato della Sarda Compost, che riceve solo scarti verdi, raccolti in maniera copiosa in provincia, a testimonianza di come la raccolta dell organico in questa provincia sia sbilanciata verso il verde urbano ed ancora raccolga quantità limitate di scarto alimentare; il resto del materiale raccolto va agli impianti di Tempio ed Olbia (23,6% e 28,5%). Nelle tabelle seguenti vengono illustrati i dati del flusso della frazione organica da raccolta differenziata, inviata sia agli impianti di compostaggio (Tab. 4.9 a), sia agli impianti di tipo meccanico aerobico dotati di linea di biostabilizzazione (Tab. 4.9 b), sia all unico impianto di digestione anaerobica (Tab. 4.9 c) operante in Sardegna, a Villacidro. Nel 2012 su un totale di t di organico separato con raccolta differenziata, ben il 96,5% va a impianti di compostaggio/digestione anaerobica (era l 85% nel 2011) mentre il restante 3,5% va a biostabilizzazione e quindi viene poi smaltito in discarica. Sul totale dei rifiuti in ingresso ad impianti di compostaggio il 19%, circa t, diventa compost riutilizzabile come ammendante per i terreni, ma si ritiene che il dato sia sottostimato in quanto alcuni impianti non hanno dichiarato parte del compost prodotto nel 2012 giacché esso era in attesa di maturazione finale e/o certificazione (ad esempio l impianto di Villacidro) anche perché alcuni di questi impianti erano nel loro primo periodo di attività. Il 20% dei totali in uscita è costituito da scarti di processo, pari a t; di questi circa t sono classificati con il CER ovvero compost fuori specifica, in quanto il prodotto che non rispetta gli standard imposti dal D.Lgs. 75/2010 e va finire a smaltimento in discarica o a incenerimento. Sul totale degli scarti prodotti, circa t vanno a finire all inceneritore del CACIP mentre il restante finisce in discarica. In alcuni casi (impianti di Ozieri, Tempio e del CACIP) la quantità di scarti è ancora molto elevata, ma certamente la strada intrapresa è buona; inoltre grazie al completamento della fase di maturazione dell impianto di compostaggio di Villacidro, circa ii 60% del digestato che si produce all impianto di digestione anaerobica a Villacidro va successivamente a compostaggio, mentre nel 2011 esso aveva come unica come destinazione finale la discarica; inoltre si riducono gli scarti a discarica di questo impianto (erano circa t nel 2011 e sono t nel 2012, con ingressi simili all impianto). 59

66 Da questa analisi è lecito aspettarsi dagli anni prossimi migliori produzioni di compost, sia in termini qualitativi che quantitativi; a tal fine, oltre all ingresso a regime degli impianti avviati nel 2012, è necessario migliorare la qualità dei rifiuti in ingresso soprattutto in alcuni impianti dove sono alte le percentuali degli scarti, responsabili di problemi gestionali nelle sezioni di selezione del materiale e di minori produzioni di compost di qualità. Si rammenta che proprio per il miglioramento delle iniziative di compostaggio e al fine di incentivare la produzione di compost di qualità la Regione ha stipulato un accordo di programma a fine 2011 con il CIC, Consorzio Italiano Compostatori, che ha già messo in campo azioni di formazione ed affiancamento gli impianti già dal 2012 e che mira all istituzione di un marchio del compost di qualità regionale. Sempre nel 2012 l Assessorato della difesa dell ambiente della Regione con nota n.6201 del ha chiesto a tutti gli impianti di effettuare delle analisi merceologiche sulla frazione organica in ingresso, semestralmente e su ogni Comune/associazione di comuni conferente, utilizzando anche un format unico per la sera delle informazioni. Le elaborazioni relative a tali dati verranno riportate in uno specifico report sulla produzione del compost in Sardegna a cura del CIC, di prossima edizione. 60

67 Tab. 4.9 a - Flusso di organico in impianti di compostaggio - anno Impianto Impianto CIPOR- Arborea (OR) Impianto Steni Ambiente - Arzachena (SS) Impianto Comune di San Teodoro (OT) A B C D E Scarto alimentare da raccolta comunale (Cer ) Scarto verde da raccolta comunale (Cer ) Altri rifiuti da RD comunale Flussi organici da privati e fanghi Strutturant e ricircolato Quantità totale in ingresso (A+B+C+D+E) Scarti (1) Compost prodotto % scarti % compost prodotto , ,52-86, , ,52 27,08 180,62 568,85-749, ,86 0,00 90,18 153, , , ,01 0,00 Impianto Promisa srl (CA) , , ,02 200, ,00 4,85 29,13 Impianto Osini (OG) 4.583,65 33,85-18,80 500, ,30 150, ,00 2,94 28,27 Impianto Sardacompost (OT) , , ,49 3, ,00 0,02 49,86 Impianto Cacip Capoterra (Ca) , , , , , ,84 32,36 13,28 Impianto Tempio (OT) , ,68 8,44 219, , , ,00 34,89 10,39 Impianto Ozieri (SS) 7.385, ,60 490, , , ,36 52,98 15,99 impianto Villacidro (VS) 5.163,00 982, ,12 ( 2 ) 319, , ,06 115,00 16,67 0,64( 3 ) Impianto CISA-Serramanna (VS) , ,33 18, , ,19 576, ,00 2,66 30,97 Impianto CIPNES OLBIA 3.736,36 698,21 5,95 78, , ,91 115,00 47,50 2,54 Impianto VERDE VITA - Porto Torres (SS) 2.959, ,60 49, , ,19 72,01 221,00 1,26 3,85 Totali , ,57 14, , , , , ,06 19,67 19,23 1 li scarti non sono comprensivi dei percolati; nel caso di Villacidro, Olbia-Cipnes, San Teodoro e Capoterra-Cacip il dato comprende quantità di compost fuori specifica. 2 Il dato comprende il digestato in arrivo dalla sezione anaerobica e la frazione leggera proveniente dalla selezione in testa alla digestione anaerobica che insieme costituiscono e latri scarti ricircolati; non ci sono apporti da privati veri e propri 3 L impianto di Villacidro non ha fornito i dati del compost prodotto giacché a fine 2012 i cumuli erano ancora in attesa di certificazione. Pertanto il dato è sicuramente sottostimato 61

68 Tab. 4.9 b - Flusso di organico da RD da raccolta comunale a biostabilizzazione - anno Impianto Quantità Conferita Quantità alla biostabilizzazione Biostabilizzato prodotto e smaltito in discarica Scarti avviati in discarica Organico non trattato avviato in discarica Organico a incenerimento Impianto Carbonia 2.292, , ,91 0,00 0,00 0,00 Impianto Macomer 2.258, , ,22 0,00 0,00 0,00 Impianto Olbia 2.130, , ,89 0,00 0,00 0,00 Totali 6.680, , ,01 0,00 0,00 0,00 Tab. 4.9 c - Flusso di organico a digestione anaerobica - anno Impianto Scarto alimentar e da raccolta comunale (CER ) Scarto verde da raccolta comunale (CER ) Altri rifiuti da raccolta comunale Flussi da privati Quantità alla digestione Digestato prodotto Digestato a compostaggio digestato a discarica Scarti avviati in discarica Impianto Villacidro ,94 0,46 8,26 54, , , , , ,73 62

69 4.4. La destinazione degli altri materiali da raccolta differenziata. Le destinazioni principali delle altre maggiori frazioni raccolte in maniera differenziata sono indicate nella seguente tabella, per ogni frazione, ordinate in ordine decrescente in base alle quantità raccolte; sono riportati in grassetto i centri di conferimento aderenti al sistema Conai-Consorzi di filiera in base all accordo Regione Conai, per i quali è previsto il riconoscimento dei centri di raccolta. Tab Principali impianti e piattaforme di conferimento dei principali materiali da RD. Carta Plastica Vetro Legno Imballaggi metallo Raee Papiro Sarda, Cagliari So.Ma. Ricicla srl, Assemini (CA) Ecosansperate, San Sperate (CA) RGM, Muros (SS) Ecosansperate, San Sperate (CA) West Recycling, Uta (CA) Gesam, Sassari Gesam, Sassari Gesam, Sassari Impianto CACIP Macchiareddu (CA) ASA di Olianas Claudio, Gergei (CA) ASPIR SARDA, Sassari Recupero Carta srl, Santa Giusta (OR) Piattaforma Tergu (SS) ASA di Olianas Claudio, Gergei (CA) SE_TRAND, Settimo San Pietro (CA) C_A_P_R_I scarl, Guasila (CA) Eco Olbia, Olbia So.Ma. Ricicla srl, Assemini (CA) C_A_P_R_I scarl, Guasila (CA) RGM, Muros (SS) Impianto Alta Gallura, Tempio (OT) Impianto Alta Gallura Tempio (OT) Metalla Srl, San Sperate (CA) Impianto Alta Gallura, Tempio (OT) CMT SpA Villasor (CA) CMT SpA Villasor (CA) ASA di Olianas Claudio, Gergei (CA) C_A_P_R_I scarl, Guasila (CA) Impianto Alta Gallura Tempio (OT) Impianto CIPNES Olbia RGM, Muros (SS) SARDA ROTTAMI SARDA ROTTAMI, Porto Torres (SS) Ecocentro Demolizioni, Siniscola (NU) RGM, Muros (SS) Impianto Alta Gallura Tempio Piattaforma Tergu (SS) Gesam, Sassari Eco Service Sarda snc- Assemini (CA) Impianto Alta Gallura, Tempio (OT) C_A_P_R_I scarl, Guasila (CA) RGM, Muros (SS) Impianto CIPNES Olbia Metalla Srl, San Sperate (CA) Impianto Tossilo Macomer (NU) SE_TRAND, Settimo San Pietro (CA) ASA di Olianas Claudio, Gergei (CA) Impianto CIPNES Olbia IN.SA, Domusnovas (CI) Piattaforma Tergu (SS) Gesam, Sassari Eurodemolizioni e Raccolta Ecologica SRL (OR) Piattaforma Tergu (SS) Piattaforma Unione dei comuni Logudoro- Ozieri Impianto Tossilo Macomer (NU) Ecoldor, Dorgali (NU) Eco Centro Sardegna-Bolotana (Nu) ECOSERVICE, Sant'Antonio di Gallura (OT) ROMEG, Sassari (SS) Cartiera Logudoro MAR SERVIZI- Iglesias (CI) Impianto CIPNES Olbia Eco Olbia Olbia (OT) 63

70 Si sottolinea come spesso si tratti di centri di primo conferimento, e pertanto talvolta i materiali poi vengono recapitati a impianti fuori regione o subiscono passaggi successivi ad impianti sempre regionali ed inclusi nella lista, come succede ad esempio per la piattaforma dell Unione del Logudoro che invia poi la carta raccolta alla Cartiera Logudoro, o per l impianto di Tossilo che invia la carta a Recupero Carta e la plastica alla Gesam di Sassari. Per ciascuna di queste frazioni separatamente vengono di seguito presentati i grafici delle percentuali conferite presso ciascun impianto, accorpando per maggiore chiarezza gli impianti/piattaforme che ricevono piccole quantità di materiali in un unica categoria denominata altri Impianti. La raccolta della carta e cartone, come già esposto, mostra nel 2012 una lieve flessione di circa 500 t rispetto al 2011; il grafico di Fig mostra che la percentuale maggiore viene conferita presso la Papiro Sarda (29%), come nel 2011; la Recupero Carta, sua associata, resta invece stabile sul 16%. Rimane stabile la quota di Gesam mentre in lieve ulteriore diminuzione la carta ricevuta da So. Ma. Ricicla e dall impianto di Tempio. Impianto Alta Gallura, Tempio (OT) 6% RGM, Muros (SS) 5% CMT SpA Villasor (CA) 5% So_Ma_ Ricicla, Assemini (CA) 12% C_A_P_R_I scarl, Guasila (CA) 3% altri impianti 7% Recupero Carta srl, Santa Giusta (OR) 16% Papiro Sarda, Cagliari 29% Gesam, Sassari 17% Fig Conferimenti di carta/cartone anno Si conferma la quota raccolta dalla piattaforma di Villasor della CMT spa che raccoglie circa il 5%, oltre agli aumenti di circa 1-1,5 punti percentuali di altre piattaforme come RGM di Muros (SS), Tergu 64

71 e C.a.p.r.i. di Guasila. Negli altri impianti sono accorpati, come poco sopra detto, diversi impianti che tuttavia insieme raccolgono circa t di carta, pari al 7% del totale. La plastica nel 2012 mostra un incremento di ulteriori t rispetto al 2011 (+5%) e nel grafico di Fig sono rappresentate le quantità conferite ripartite per impianto; il 39% va a So.Ma. Ricicla, in calo rispetto al 45% del 2011, a seguito probabilmente dell affermarsi della piattaforma CMT di Villasor (6%) e all aumento delle quantità conferita alla ditta C.a.p.r.i. di Guasila (7%). Si tratta di impianti che servono soprattutto il sud della Sardegna. Nel Nord Sardegna i comuni si sono serviti prevalentemente della ditta Gesam (26%) e dell impianto di Tergu (12%). Le piattaforme restanti quali l ASA di Gergei (Ca), la RGM di Muros, la piattaforma dell Unione Alta Gallura di Tempio e gli impianti raggruppati nella categoria altri Altri impianti si spartiscono circa l 8%. ASA Di Olianas Claudio, Gergei (CA) 2% CMT SpA Villasor (CA) 6% Impianto Alta Gallura Tempio 2% RGM, Muros (SS) 2% Altri impianti 4% C_A_P_R_I scarl Guasila 7% Piattaforma Tergu (SS) 12% So_Ma_ Ricicla, Assemini (CA) 39% Gesam, Sassari 26% Fig Conferimento della plastica - anno Il vetro raccolto nel 2012 è in un leggero aumento, circa 200 t rispetto al 2011 e la distribuzione fra i vari impianti di destinazione viene illustrata nel grafico di Fig

72 Piattaforma Tergu (SS) C_A_P_R_I scarl, Guasila (CA) 7% Impianto Alta Gallura Tempio (OT) 7% 2% Altri Impianti 1% RGM, Muros (SS) 10% ASA Di Olianas Claudio, Gergei (CA) 11% Ecosansperate, San Sperate (CA) 48% Gesam, Sassari 14% Fig Conferimenti del vetro anno L Ecosansperate come negli ultimi anni è la piattaforma che riceve la percentuale più alta dei conferimenti di vetro (48%), pur con un ulteriore leggero calo rispetto al Seguono la Gesam di Sassari e l ASA che registrano un calo di circa 3% ciascuna, la prima probabilmente a favore della RGM di Muros e la seconda a favore della ditta C.a.p.r.i. di Guasila. In lieve aumento l impianto di Tempio e in leggero calo quello di Tergu. La somma dei quantitativi raccolti dalle altre piattaforme minori non subisce variazioni e si attesta sull 1%. 66

73 Il legno raccolto nel 2012 è in calo di circa 290 t rispetto al 2011 e raggiunge il quantitativo di t. La distribuzione di Fig mostra come il 60% vada alla RGM di Muros, che fra l altro nel 2012 è ancora l unico impianto nell isola associato al consorzio di recupero Rilegno, e ben il 17% all inceneritore del CACIP ove tra l altro va a confluire anche il legno conferito alla SETRAND (10%). SE_TRAND, Settimo San Pietro (CA) 10% Impianto Alta Gallura, Tempio (OT) 5% Impianto Gesam, CIPNES Olbia Sassari 4% 3% altri impianti 1% Impianto CACIP, Capoterra (CA) 17% RGM, Muros (SS) 60% Fig Conferimenti del legno anno Seguono l impianto di Tempio (5%) e di Olbia - Cipnes (4%) mentre piccole quote vanno alla Gesam e ad altri impianti. Infine la raccolta degli imballaggi in metallo (CER ) ha raggiunto nel 2012 le t di materiale, in aumento di 680 t rispetto al 2011, ed in Fig è rappresentata la distribuzione per impianto. Si osservi come la maggiore quota viene conferita all Ecosansperate (67%) seguita da ASA che raccoglie solo il 14% rispetto al 27,1% del 2011, a seguito dell affermarsi della ditta C.a.p.r.i. di Guasila che ne riceve il 9%, un dato raddoppiato rispetto al I restanti quantitativi si trovano conferiti, con percentuali comprese fra il 4% ed il 2%, in impianti come quello di Tempio e l RGM. Nella categoria denominata Altri impianti si trovano raggruppati i quantitativi minimi o non significativi conferiti presso diversi impianti che raggiungono nell insieme il 4%. 67

74 Impianto Alta Gallura Tempio (OT) 4% C_A_P_R_I scarl, Guasila (CA) 9% RGM, Muros (SS) 2% altri impianti 4% Ecosansperate, San Sperate (CA) 67% ASA Di Olianas Claudio, Gergei (CA) 14% Fig Conferimenti di imballaggi in metallo anno Fra gli altri materiali al recupero riportati nelle elaborazioni dei materiali raccolti in maniera differenziata, rivestono una certa importanza, viste le quantità, i metalli identificati col codice CER , che nel 2012 sono stati pari a 3.754,681 t, in aumento rispetto alle t del 2011 e che sono stati conferiti ad un numero davvero molteplice di soggetti (25 impianti, fra i quali alcuni sono da inquadrarsi nella categoria degli autodemolitori). Come si nota nel grafico di Fig. 4.20, le quantità maggiori sono andate alla Sarda Rottami di Porto Torres (24%), seguita dalla Siderpirina di Olbia (12%) e dalla West Recycling di Uta (10%) mentre i restanti impianti hanno ricevuto meno del 10% a testa; infine nella categoria altri impianti (4%) è stato necessario associare 16 soggetti che hanno ricevuto minime quantità, fra cui un soggetto fuori regione cui conferisce il comune di Lanusei (OG). 68

75 altri impianti; 665,431; 18% SARDA ROTTAMI; 898,78; 24% Siderpirina Olbia; 437,63; 12% West Recycling ; 382,06; 10% Metalla Srl; 140,22; 4% INSA srl; 154,04; 4% Eco Olbia ; 205,75; 5% Ecocentro Demolizioni; 264,18; 7% ROMEG; 316,55; 8% Eurodemolizioni e Raccolta Ecologica SRL; 290,04; 8% Fig Conferimenti di metallo anno Si segnala come soprattutto per i conferimenti di questo materiale è stato necessario talvolta chiedere documentazione comprovante i conferimenti, direttamente ai comuni produttori, a seguito della mancata risposta al questionario da parte di qualche impianto, per poter conteggiare anche quantità importanti di rifiuti (es. al Comune di Olbia per i dati della ditta Siderpirina, che non ha risposto alla richiesta dati). In ultimo, si vuole sottolineare come nel 2012 sono stati segnalati dagli impianti circa 725 t di rifiuti catalogati come CER , ferro da costruzione e demolizioni, conferiti dai comuni e per molti di essi dichiarati come risultato della raccolta differenziata, tuttavia questi rifiuti non possono essere contabilizzati nella raccolta degli urbani secondo le indicazioni di ISPRA, in quanto si tratta di rifiuti della categoria degli inerti e dunque speciali. Questo fenomeno è stato quantitativamente più rilevante nelle province di Cagliari e Sassari. 69

76 4.5. La raccolta e la gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). La raccolta dei RAEE, rifiuti derivati da apparecchiature elettriche ed elettroniche, registra in Sardegna una quantità raccolta pari a circa t, ed un procapite regionale di 5,22 kg/ab/anno che conferma la regione come la più virtuosa del sud Italia e con valori procapite in linea con le regioni del Nord Italia. Si tratta tuttavia in entrambi i casi di dati in calo rispetto al dato 2011 (circa il 5%), ma il trend risulta in diminuzione dal 2009 quando la raccolta aveva toccato oltre t a seguito dell entrata in vigore dell obbligo di raccolta, trend che si registra a livello nazionale anche a causa della riduzione dei consumi. Nel grafico di Fig si riporta l andamento della raccolta dei RAEE a partire dal E doveroso osservare come questo trend in diminuzione potrebbe rendere difficile raggiungere l obbiettivo previsto dalla nuova direttiva sui RAEE, direttiva 2012/19/Ue, che a breve dovrà essere recepita dalla normativa nazionale e che prevede degli obbiettivi di raccolta del 45% dell immesso sul mercato degli ultimi tre anni; benché attualmente non si conosca la metodologia di calcolo che verrà adottata dall Unione europea, si può prevedere che l obbiettivo da raggiungere sia senz altro superiore ai 4 kg/ab/anno previsti dal D.Lgs n. 151/2005, pertanto è assolutamente necessario che la raccolta venga estesa a tutti i comuni e che sia ulteriormente incentivato il conferimento delle vecchie apparecchiature elettroniche negli ecocentri e nei centri di acquisto dei nuovi dispositivi, anche e soprattutto per le lampade e le sorgenti luminose la cui raccolta è ancora abbastanza ridotta (è il raggruppamento R5 previsto dalla norma). 70

77 Fig Raccolta totale di RAEE Nella Fig è raffigurato l andamento della raccolta procapite dei RAEE nelle province, dal quale emerge come le province Ogliastra, Olbia - Tempio e Sassari abbiano raccolte procapite sopra la media regionale, la provincia di Nuoro si attesti invece sulla media mentre le altre province siano sotto la media e non raggiungano neanche l obbiettivo dei 4kg/ab/anno stabiliti dalla normativa attualmente vigente in materia, D.lgs 151/ ,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 Fig Gettito procapite di RAEE (kg/ab/anno) nel

78 Nella tabella 4.11 sono riportati i dati della raccolta per provincia, dove emerge che 38 comuni, per una popolazione totale di persone, in Sardegna non conferiscono alcun tipo di RAEE agli impianti e spicca il fatto che la maggior percentuale di comuni e popolazione non servita sia in provincia Ogliastra, dove il procapite è fra i più alti della Regione; questo fatto è un segnale di come la raccolta potrebbe ancora crescere anche nelle aree già performanti ma anche del fatto che esistono delle forti contraddizioni fra comuni che raccolgono molti materiali e comuni che sembrano non occuparsi della raccolta di questi materiali, fra l altro preziosi per la ricchezza in materiali pregiati e riciclabili ma dannosi se abbandonati o gestiti non correttamente. Tab Situazione della raccolta dei RAEE nel 2012 per provincia. Provincia Totale Comuni Popolazione totale RAEE totali raccolti (t) Procapite RAEE kg/ab/ anno Comuni non conferenti RAEE Numero comuni procapite inferiore a 1 kg/ab/anno Numero comuni procapite 1-4 kg/ab/ anno Numero comuni procapite 4-15 kg/ab/ anno Numero comuni procapite maggiore di 15 kg/ab/ anno Cagliari ,26 4, Carbonia-Iglesias ,96 3, Medio Campidano ,00 2, Nuoro ,72 5, Ogliastra ,24 6, Olbia-Tempio ,21 8, Oristano ,08 3, Sassari ,70 7, Totale ,17 5, Ancora vi sono 47 comuni, per abitanti, il 5% del totale, che non raggiungono la raccolta di 1 kg/ab/anno e ben 121 comuni che non raggiungono i 4 kg/ab/anno e che comprendono circa il 35% della popolazione (pari a ); fra questi spiccano per dimensione Iglesias (con solo 1,26 kg ad abitante, e che però ha attivato una nuova modalità di gestione dei rifiuti a fine 2012 e dunque dovrebbe avere ampi margini di miglioramento), Sanluri, nonché Cagliari, Monserrato, Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Sinnai e Villacidro che in ogni caso superano i 3 kg/abitante e che tuttavia sono sede di grandi centri commerciali che conferiscono direttamente i rifiuti raccolti con l uno contro uno ai luoghi di raggruppamento della grande distribuzione senza conferirli agli ecocentri comunali; la presenza di tali centri tuttavia solo in parte può spiegare una raccolta comunale più bassa, giacché altri comuni con situazioni simili (Sassari, Sestu, Oristano, Tortolì) raggiungono quote ben più elevate. Gli altri capoluoghi superano i 4 Kg/ab/anno, con Nuoro e Tortolì che superano gli 8 kg ad abitante. 72

79 Si segnalano le migliori performance di raccolta, che concernono per lo più comuni a forte vocazione turistica, quali Arzachena, Santa Teresa di Gallura, Padria e Stintino che superano i 15 kg/abitante nonché Pula e La Maddalena che superano i 30 kg/abitante. La raccolta dei RAEE trova sicuramente un incentivo laddove la raccolta sia supportata dalla presenza di centri di raccolta (Tab. 4.12), che coincidono per lo più con ecocentri comunali o intercomunali e che, dai dati pubblicati nel Dossier sulla gestione dei RAEE in Sardegna 2012 dal Centro di Coordinamento RAEE, in Sardegna sono 131, contro i 107 del 2011, con incremento evidente nella provincia di Sassari e un leggero aumento di centri nelle provincie di Nuoro ed Oristano. Anche in questo rapporto annuale si è preferito utilizzare i dati del CdC RAEE e non quelli derivanti del questionario comunale per il conteggio dei centri di raccolta RAEE perché la compilazione è stata ritenuta carente in queste parti. Dei centri di raccolta operanti nel 2012, 63 sono aperti anche alla distribuzione, contro i 27 del 2011, ovvero consentono l accesso agli esercizi commerciali che conferiscono i RAEE provenienti dal ritiro uno contro uno. Sono inoltre operativi in Sardegna 3 Luoghi di raggruppamento della distribuzione (Ldr) in quanto ai centri già esistenti di Sestu (CA) e Sassari se ne é aggiunto uno a Tortolì (OG); si tratta di centri di raccolta attivati dai produttori in forza del D.lgs. 65/2010 dove vengono conferiti i RAEE che provengono dai cittadini che consegnano i loro rifiuti elettronici ai punti vendita nell'ambito del sistema "uno contro uno". Tab Presenza di Centri di Raccolta (CDR) RAEE per provincia (fonte CDC RAEE). Provincia Numero totale CDR Centri aperti alla distribuzione Ldr Cagliari Carbonia-Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano Sassari Totale

80 Proprio sui RAEE si vuole segnalare come, poiché spesso la raccolta avviene attraverso gli ecocentri, nel caso di rifiuti provenienti da unioni/associazioni di comuni sia stato talvolta difficoltoso attribuire i rifiuti all associazione e non al singolo comune, soprattutto laddove l impianto non era a conoscenza del conferimento di più comuni ad uno stesso ecocentro e laddove, come è capitato spesso, gli stessi consorzi ed associazioni hanno omesso nel questionario di segnalare di raccogliere RAEE e di servirsi di un unico ecocentro. Questo a testimonianza ancora una volta come solo la corretta compilazioni dei questionari comunali possa consentire una corretta distribuzione delle produzioni di rifiuti a livello comunale. Nel grafico di Fig è invece riportato il quadro degli impianti a cui vengono conferiti i RAEE, ed emerge come il 46% dei RAEE raccolti a livello regionale viene conferito alla West Recycling di Uta (CA). Il restante 26% va alla Aspir Sarda di Sassari, che raddoppia la quota rispetto al 2011, seguita da Eco Olbia (8%), Metalla srl di San Sperate (6%), Sarda Rottami di Porto Torres (5%) ed Ecocentro Demolizioni di Oristano (4%). Altre piattaforme di conferimento sono raggruppate in un unica categoria denominata Altri impianti che raggruppa il 2% sul totale regionale. Ecocentro Impianto Tempio Demolizioni, 3% SARDA Siniscola (NU) ROTTAMI, Porto 4% Torres (SS) 5% Metalla Srl, San Sperate (CA) 6% Eco Olbia, Olbia 8% altri impianti 2% West Recycling, Uta (CA) 46% ASPIR SARDA, Sassari 26% Fig impianti di prima destinazione dei RAEE anno

81 4.6. La raccolta differenziata a livello comunale e le migliori prestazioni. In questo paragrafo sono riportati i dati di sintesi a livello comunale e messe in evidenza le migliori prestazioni della raccolta differenziata raggiunte nel Il dato aggregato in classi per percentuale di RD raggiunta a livello comunale (i cui dettagli sono contenuti nell Allegato 2) sono riportati nella sottostante Tab e mostrati nel grafico di Fig Si tratta delle stesse classi riportate nella mappa successiva di Fig. 4.25; tali rappresentazioni evidenziano come 89 comuni, che coprono poco meno del 15% della popolazione hanno superato l obbiettivo del 65% e di questi 12 hanno superato il 70% (3,52% della popolazione), mentre circa il 50% della popolazione è collocata in comuni che superano il 50% di RD per un totale di 223 comuni, di cui 84 si collocano fra il 60 ed il 65% e dunque abbastanza vicini all obbiettivo Rimangono poi 53 comuni nell ampia fascia dal 30% al 50% (26,7% della popolazione) mentre 5 comuni non superano il 30% e 5 neanche il 20%, ma in tutti in casi i numeri di queste categorie sono in diminuzione rispetto al Tab Risultati della raccolta differenziata per classi. % RD N. COMUNI % Comuni N. ABITANTI % Abitanti > ,18% ,52% 65% - 70% 77 20,42% ,93% 60% - 65% 84 22,28% ,12% 50% - 60% ,87% ,40% 30% - 50% 53 14,06% ,71% 20% - 30% 5 1,33% ,97% < 20% 5 1,33% ,31% Nd (9) 2 0,53% 334 0,02% 9 Sono compresi in questa categoria due comuni della provincia di Oristano per i quali non è stato possibile effettuare calcoli di raccolta differenziata giacché i dati sono considerati carenti, come già evidenziato al capitolo 1. 75

82 < 20% 20% - 30% 30% - 50% 50% - 60% 60% - 65% 65% - 70% > 70 % Abitanti; 2,31% 5 % Abitanti; 3,97% 5 % Abitanti; 26,71% 53 % Abitanti; 34,40% % Abitanti; 18,12% 84 % Abitanti; 10,93% 77 % Abitanti; 3,52% Fig Distribuzione in classi dei risultati di RD nel 2012 La mappa regionale (Fig. 4.25) della distribuzione della percentuale di RD a livello comunale agevola anche la localizzazione nel territorio delle aree che hanno raggiunto i migliori risultati. 76

83 Fig Percentuale di RD Distribuzione comunale anno

84 Nella tabella successiva (Tab 4.14) compare, per ogni classe di popolazione, l elenco dei 10 comuni che si sono distinti per alte percentuali di RD, in ordine decrescente di percentuale: nella prima fascia demografica, che copre la fascia di popolazione compresa fra 0 e 2000, la miglior percentuale, che è anche la migliore a livello regionale, la detiene il comune di Tergu, che nel 2011 aveva circa il 65% e dunque è in decisa crescita, seguito dai comuni di Lei e Narbolia, quest ultimo l anno scorso non compariva nell elenco delle migliori prestazioni e aveva circa il 51%. Seguono subito dopo Putifigari, Nurachi ed Ussassai che mostra tuttavia una flessione di quasi 6 punti percentuali dal Seguono Cardedu e Siamanna, che nel 2011 non erano nell elenco, Pimentel e Ballao. Nella successiva fascia demografica (comuni dai 2000 ai 5000 abitanti) si conferma il primato di Pabillonis, al 70,7%, seguito da Marrubiu che invece non compariva fra i migliori 10 del Confermano un ottimo risultato i comuni di Uras, Nuraminis, Valledoria, Siurgus Donigala e Villa San Pietro, mentre entrano nel 2012 nella lista i comuni di Sardara, Riola Sardo e Santa Giusta. Nella fascia che comprende i Comuni con popolazione compresa fra 5000 e abitanti, le percentuali di RD sono cresciute: nel 2011 il massimo raggiunto era il 66% mentre nel 2012 il Comune di Maracalagonis raggiunge il 72,6%, seguito da Serrenti con il 71,4% e San Sperate con il 70,6%. Gli altri comuni quali Cabras, Orosei, Samassi, Pula, Arbus e Ittiri si confermano fra i migliori e fa il suo ingresso nei migliori risultati il comune di Villasor. Nella fascia dei comuni maggiori, con popolazione superiore ai abitanti, il range di valori percentuali per questa categoria è più elevato del 2011 e vede sempre Capoterra al primo posto con il 73,3% di raccolta differenziata, secondo risultato assoluto del 2012: si tratta di un comune che dal 2008 risulta il comune più virtuoso di questa fascia. Seguono Terralba con il 67% e Sant Antioco (65,9%, leggermente in calo rispetto al 2011); troviamo poi l unico capoluogo di provincia a superare la soglia del 65% ovvero Oristano (65,7%), stabile rispetto al Confermate le posizioni di Carbonia ed Assemini mentre compare Villacidro che lo scorso anno aveva fatto registrare il 56% e nel 2012 raggiunge il 62,2%. Positivo ancora l ingresso fra le migliori prestazioni di due comuni del nord Sardegna ovvero Sorso e La Maddalena che nel 2011 avevano rispettivamente il 43% e il 56% e che nel 2012 superano il 60%. 78

85 Tab Migliori risultati di RD a livello comunale, disaggregati per fasce demografiche anno Fascia Demografica abitanti Fascia Demografica abitanti Fascia Demografica abitanti Fascia Demografica > abitanti Comune Prov. % RD Gettito Comune Prov. % RD Gettito Comune Prov. % RD Gettito Comune Prov. % RD Gettito Tergu SS 79,4 204,2 Pabillonis VS 70,7 242,1 Maracalagonis CA 72,6 293,9 Capoterra CA 73,3 295,1 Lei NU 72,6 232,6 Marrubiu OR 70,2 313,2 Serrenti VS 71,4 267,2 Terralba OR 67,6 269,6 Narbolia OR 72,6 294,4 Uras OR 69,6 301,6 San Sperate CA 70,6 227,4 Sant'Antioco CI 65,9 306,0 Putifigari SS 71,8 232,5 Siurgus Donigala CA 69,4 147,6 Cabras OR 66,6 314,2 Oristano OR 65,7 312,1 Nurachi OR 71,2 211,4 Sardara VS 69,2 296,1 Orosei NU 65,8 354,0 Assemini CA 63,1 217,8 Ussassai OG 70,6 207,7 Nuraminis CA 68,5 264,1 Samassi VS 65,4 256,7 Carbonia CI 62,2 270,9 Cardedu OG 69,4 244,1 Villa San Pietro CA 68,3 223,3 Pula CA 65,1 483,2 Villacidro VS 62,2 210,9 Siamanna OR 69,2 223,4 Valledoria SS 68,1 376,8 Villasor CA 64,5 277,5 Sorso SS 62,1 265,4 Pimentel CA 68,8 202,7 Riola Sardo OR 67,5 210,4 Arbus VS 64,4 285,2 La Maddalena OT 60,8 418,3 Ballao CA 68,4 143,3 Santa Giusta OR 67,0 210,4 Ittiri SS 64,1 242,5 Selargius CA 59,1 224,7 N.B.: Il Gettito procapite è espresso in kg/ab/anno. 79

86 Volendo approfondire i risultati dei centri con popolazione superiore ai abitanti, Tab. 4.15, troviamo la stessa classifica del 2011 con Oristano oltre il 65%, Nuoro poco sotto il 60% seguito da Quartu Sant Elena. Non si modificano di molto le situazioni di Alghero e Sassari, che si sono solo invertite in classifica, mentre cala di poco la percentuale di RD del capoluogo Cagliari e di quasi 3 punti quella di Olbia. Si sottolinea come ancora molti dei centri maggiori nel 2012 non abbiano adottato raccolte efficienti, di cui esistono buoni esempi sia nel territorio regionale, come visto, sia in campo nazionale e questo penalizza il raggiungimento del 65% a livello regionale richiesto dalla normativa regionale e dal Piano Regionale, oltre che determinare ancora quantità troppo elevate di rifiuti a smaltimento. Tab Risultati di RD a livello comunale per comuni sopra i abitanti anno Comune Provincia Popolazione al 31/12/2012 RD % Gettito RD kg/ab/anno Gettito RU totali kg/ab/anno Oristano OR ,7% Nuoro NU ,8% Quartu Sant'Elena CA ,5% Sassari SS ,7% Alghero SS ,0% Cagliari CA ,5% Olbia OT ,3% Confrontando infine i risultati ottenuti a livello comunale nel 2011 e quelli raggiunti nel 2012, si segnala il comune di Siniscola, che avendo attivato un sistema di raccolta porta a porta a marzo 2012 passa dal 6% al 57% di RD. Nelle Tab. 4.17a e Tab. 4.17b a fine paragrafo vengono presentati, per le stesse fasce demografiche utilizzate in precedenza e per ognuna delle principali frazioni raccolte, i dieci migliori risultati ottenuti in base al procapite di ciascuna frazione; oltre che il gettito procapite viene riportata in tabella anche la percentuale che quella frazione rappresenta sul totale raccolto separatamente. Si ricorda per maggiori dettagli di visionare l allegato 2. Si nota come sulla raccolta dell organico i procapite ottenuti sono ben maggiori della media procapite regionale che come già esposto è stata pari a 116 kg/ab, anche se indubbiamente questo capita per lo 80

87 più in comuni a grande flusso turistico o con ampi territori e frazioni a mare, cui tuttavia va dato atto proprio dell ottimo risultato in condizione di popolazione maggiorata dai flussi turistici, situazione che impone maggiori frequenze di ritiro e costi maggiori. Gli unici due comuni che entrano in classifica senza essere comuni a vocazione turistica sono Samatzai e Sardara, segno di una raccolta efficace, vista anche l alta percentuale che l organico rappresenta sul totale e il raggiungimento dell obbiettivo di superamento del 65% di RD per entrambi. Si noti che per i comuni di Aglientu e soprattutto di Olbia l alto procapite di organico deriva dall alta quantità di sfalci verdi raccolti, che sono quasi tripli dello scarto alimentare nel primo caso e costituiscono la quasi totalità della frazione raccolta nel caso di Olbia; sia per questi due comuni che per Badesi, ancora il livello di RD generale raggiunta è molto meno elevato che per gli altri comuni in lista. Analizzando i dati di raccolta del vetro i migliori risultati si hanno in comuni a vocazione turistica, eccezion fatta per due comuni ogliastrini, Ussassai fra i piccoli comuni e Jerzu nella fascia abitanti, che si attestano su medie di kg/ab/anno che sono doppie del procapite regionale del 2012 (34,6 kg/ab). Si fa notare come nei casi di Stintino e Aglientu fra i piccoli comuni e Arzachena fra i centri maggiori, l elevato procapite non è corredato da una RD generale soddisfacente; la stessa situazione si ripete identica per la carta per gli stessi due comuni. Passando alla carta, il cui procapite medio regionale è di circa 44 kg/abitante, il discorso è pressoché analogo: salvo la presenza dei comuni di Jerzu e Ussassai, sono sempre i comuni a vocazione turistica che ottengono elevati procapite. Fra i centri maggiori vi sono i capoluoghi di Nuoro ed Oristano dove la raccolta di grandi quantità di carta può essere certo propiziata dalla presenza di uffici pubblici ed ospedali ma rappresenta comunque un ottimo risultato che deve fungere da esempio per gli altri capoluoghi e centri maggiori, dove pure in presenza di situazioni di attività di servizio simili i procapite rimangono più bassi di una decina di kg/abitante. In ultimo la plastica (procapite regionale medio di 15 kg/ab/anno), dove i centri a vocazione turistica hanno ancora buoni risultati procapite ma il centro con il migliore procapite regionale è il comune di Tergu fra i piccoli comuni, che è sede di una piattaforma di raccolta convenzionata con Corepla; nella fascia invece si distingue sempre il comune di Jerzu, mentre fra i comuni di dimensione maggiore si osservano i procapite di Nuoro e Siniscola. I comuni di Banari e Siligo, che sono associati, sono riportati nella stessa riga perché hanno risultato uguale. Fra tutti i comuni in lista si segnala che Stintino e Golfo Aranci accompagnano l alto procapite a percentuali di RD sotto il 30%, mentre gli altri superano tutti il 50% ed in molti casi anche il 60%. In via generale si vuole fare notare che i comuni di Domus De Maria, Trinità d'agultu e Vignola, Palau, Muravera, Santa Teresa di Gallura e la Maddalena compaiono fra i migliori per tutte le frazioni, ognuno nella propria fascia di appartenenza di popolazione. 81

88 Rispetto alla situazione del 2011, fra i comuni sotto i 2000 abitanti nella lista i comuni sono rimasti più o meno gli stessi, talvolta con ordine diverso, eccetto per la plastica dove Tergu compare per la prima volta. Nella fascia dei comuni fra e abitanti, l unica novità è il comune di Jerzu che compare su plastica, carta e vetro, e Golfo Aranci nella plastica. Nei comuni con popolazione compresa fra i e i abitanti la situazione è simile, con i comuni di Muravera, Pula, e Santa Teresa di Gallura sempre nelle prime posizioni e le altre posizioni occupate da comuni turistici, ma nel vetro compare Lotzorai. Fra i comuni maggiori si consolida la posizione di La Maddalena che nel 2011 non aveva raggiunto ancora standard così elevati per la plastica, e di Arzachena in generale la situazione dei Comuni che compaiono, salvo i citati ingressi di Siniscola per le plastiche e Quartucciu per il vetro, non è molto dissimile. Sul legno, visti i quantitativi raccolti e l estensione della raccolta ancora limitata, si è voluto fare invece un unico prospetto sintetico (Tab. 4.16) dove per fascia sono riportati i migliori procapite. Tab Quadro dei migliori risultati di RD del Legno ed imballaggi di legno disaggregato per fascia demografica nel anno 2012 (kg/ab/anno) Comune Prov. Gettito RD Stintino SS Fascia Demografica abitanti Tergu SS 8 14 Palau SS 27 Osilo SS Fascia Demografica abitanti 6 Fonni NU 5 Santa Teresa di Gallura OT 25 Castelsardo SS Fascia Demografica abitanti 8 Pula CA 7 La Maddalena SS 23 Sorso SS Fascia Demografica 7 > abitanti Sassari SS 6 Si notano i procapite assolutamente elevati di La Maddalena e Santa Teresa di Gallura e Palau, mentre fra i piccoli comuni è ancora Stintino a distinguersi. 82

89 Ancora una volta per lo più parliamo di comuni con alti flussi turistici, ad eccezione di Fonni, Sassari e Sorso, collocati al nord della Sardegna, che per adesso è l unica area che raccoglie in maniera un po più estesa questo materiale. 83

90 Tab a - Quadro dei migliori risultati di RD riferito alle principali frazioni merceologiche disaggregato per fascia demografica - anno ORGANICO VETRO CARTA/CARTONE PLASTICHE Fascia Demografica Fascia Demografica Fascia Demografica Fascia Demografica abitanti abitanti abitanti abitanti Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettit o Domus de Maria CA 34, Domus de Maria CA 15, Domus de Maria CA 8,15 83 Tergu SS 16,84 43 Aglientu OT 20, Stintino SS 6, Stintino SS 5,21 82 Domus de Maria CA 3,94 40 Castiadas CA 25, Castiadas CA 11,26 92 Castiadas CA 8,13 66 Ussassai OG 10,75 32 Badesi OT 23,1 199 Ussassai OG 23,11 68 Ussassai OG 20,19 59 Stintino SS 1,94 30 Samatzai CA 45, Aglientu OT 4,48 67 Cardedu OG 15,45 54 Banari e Siligo SS 8,2 26 Fascia Demografica Fascia Demografica Fascia Demografica Fascia Demografica abitanti abitanti abitanti abitanti Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Villasimius CA 29, Villasimius CA 9, Palau OT 8, Jerzu OG 9,03 36 Palau OT 24, Lotzorai OG 24, Villasimius CA 6,9 90 Trinità d'agultu e Vignola Trinità d'agultu e Vignola OT 3,35 35 OT 27, Palau OT 8, Arborea OR 18,76 89 Palau OT 2,71 35 Valledoria SS 38, Trinità d'agultu e Vignola OT 9,03 93 Trinità d'agultu e Vignola OT 7,42 77 Valledoria SS 5,63 31 Sardara VS 46, Jerzu OG 16,89 67 Jerzu OG 16,34 64 Golfo Aranci OT 1,85 28 N.B. : Le percentuali riportate in questa tabella sono calcolate per ogni singola frazione sul totale di RU del Comune. Il Gettito riportato è espresso in kg/ab/anno. Gettit o 84

91 4.17 b - Quadro dei migliori risultati di RD riferito alle principali frazioni merceologiche disaggregato per fascia demografica anno 2012 ORGANICO VETRO CARTA/CARTONE PLASTICHE Fascia Demografica Fascia Demografica Fascia Demografica Fascia Demografica abitanti abitanti abitanti abitanti Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Maracalagonis CA 46, Pula CA 11,25 83 Santa Teresa di Gallura Cabras OR 40, Orosei NU 14,69 79 Muravera CA 7,44 76 OT 7,12 82 Orosei NU 7,56 41 Santa Teresa di Gallura OT 2,43 28 Muravera CA 38, Muravera CA 7,31 74 Orosei NU 12,2 66 Pula CA 3,71 28 Santa Teresa di Gallura OT 35, Santa Teresa di Gallura OT 6,17 71 Pula CA 8,72 65 Muravera CA 2,36 24 Pula CA 32, Carloforte CI 10,63 58 Dorgali NU 13,41 61 Bosa OR 4,84 23 Fascia Demografica Fascia Demografica Fascia Demografica Fascia Demografica >10000 abitanti >10000 abitanti >10000 abitanti >10000 abitanti Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Arzachena OT 22, Arzachena OT 6,66 77 Tortolì OG 14,46 82 La Maddalena OT 4,22 29 La Maddalena OT 29, La Maddalena OT 8,52 59 Oristano OR 15,03 71 Nuoro NU 6,65 26 Olbia OT 18, Quartucciu CA 15,48 58 La Maddalena OT 10,1 70 Siniscola NU 6,22 25 Sant'Antioco CI 36, Tortolì OG 9,41 53 Nuoro NU 17,16 68 Sorso SS 5,86 25 Capoterra CA 41, Sant'Antioco CI 10,88 50 Arzachena OT 5,81 67 Sant'Antioco CI 4,88 23 N.B. : Le percentuali riportate in questa tabella sono calcolate per ogni singola frazione sul totale di RU del Comune. Il Gettito riportato è espresso in kg/ab/anno. 85

92 5. LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI Destinazione dei rifiuti a smaltimento. I rifiuti che hanno come destinazione lo smaltimento nel 2012 sono pari a circa t corrispondenti al 51,5% del totale raccolto e sono costituiti principalmente da tre tipologie di rifiuti: rifiuti indifferenziati, ingombranti allo smaltimento e rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale (CER , CER e CER ). La destinazione finale di questi rifiuti è costituita dai nove impianti di trattamento di titolarità pubblica attivi illustrati nel capitolo 3 e di seguito (Tab.5.1) si riporta nel dettaglio, il confronto dei conferimenti di rifiuti negli impianti in questione negli anni 2011 e 2012, mentre nel grafico di Fig. 5.1 è riportato l andamento dello smaltimento nel triennio del totale delle tre frazioni di rifiuto a smaltimento. Tab Confronto dei conferimenti di rifiuti urbani da raccolta comunale avviati allo smaltimento in Sardegna (dati espressi in t/anno). Impianto RU tot 2012 RU tot 2011 Diff (%) Diff (t) Impianto - Carbonia % Impianto- Sassari % Impianto - Arborea % Impianto - Ozieri % -222 Impianto - Villacidro % Impianto - Olbia % Impianto - Capoterra % Impianto - Macomer % Impianto -Tempio % Totale % Se si entra nel dettaglio del singolo impianto si nota come: nell impianto di Macomer si è avuto, in termini assoluti, il decremento più rilevante in termini di rifiuti in ingresso; i conferimenti si sono ridotti di circa t rispetto al 2011, pari al 48%; grazie all avvio a regime dell impianto di Arborea; 86

93 seguono nel decremento gli impianti di Tempio e di Carbonia, 22% e 14% rispettivamente, anche a seguito della chiusura della discarica per quest ultimo che ha comportato il conferimento di ingombranti e altre frazioni in altre strutture; nell impianto di Capoterra la quantità trattata è invece diminuita del 8%, per un quantitativo di 9500 t; negli impianti di Ozieri e di Olbia si è avuto un leggero calo dei conferimenti, corrispondenti al 2% e al 4%, rispettivamente; nell impianto di Villacidro invece si assiste ad un incremento lieve del 4%; per l impianto di Arborea si nota invece un elevato incremento, giustificabile con il fatto che nel 2011 esso si trovava ancora in fase di avvio ed aveva ricevuto una ridotta quantità di rifiuti in via sperimentale; esso è andato a regime proprio nel Fig Smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati nel triennio La distribuzione del totale smaltito per singolo impianto di trattamento/smaltimento dei rifiuti urbani è riportata nella Fig Esaminando sempre tutte e tre le frazioni congiuntamente, si evidenzia come la ripartizione totale fra gli impianti rimanga costante rispetto al 2011 per quasi tutti salvo un leggero aumento di rifiuti a Villacidro (che nel 2011 raggiungeva il 9%) ed il ridimensionamento del totale conferito a Macomer a causa dell entrata in esercizio dell impianto di Arborea. 87

94 Impianto-Tempio 4% Impianto-Capoterra 26% Impianto-Villacidro 11% Impianto - Macomer 8% Impianto -Olbia 18% Impianto - Sassari 17% Impianto - Carbonia 7% Impianto - Ozieri 3% Impianto - Arborea 6% Fig Destinazione dei rifiuti urbani a smaltimento nel Limitando l attenzione ai soli rifiuti urbani indifferenziati prodotti nel 2012 (CER ), la quantità raccolta è stata pari a t e nel grafico di Fig. 5.3 è indicata la destinazione e la percentuale di conferimento di questi rifiuti ai diversi impianti, per provincia. VS SS OT OR OG NU CI CA Impianto - Carbonia impianto- Sassari impianto-arborea Impianto-Ozieri Piattaforma-Villacidro Piattaforma -Olbia Impianto-Cagliari Piattaforma - Macomer Impianto-Tempio 0% 20% 40% 60% 80% 100% Fig Destinazione dei rifiuti indifferenziati (CER ) per provincia e impianto di destinazione. 88

95 Anche nel 2012 le province di Nuoro e Ogliastra conferiscono all impianto di selezione ed incenerimento di Macomer, mentre la provincia di Oristano invia i rifiuti pressoché interamente al nuovo impianto di Arborea, salvo le piccole quantità che alcuni comuni aderenti a consorzi interprovinciali conferiscono a CACIP e Villacidro. I comuni della provincia di Carbonia-Iglesias conferiscono tutto il rifiuto indifferenziato all impianto di Carbonia mentre i comuni della provincia di Cagliari trasportano la frazione indifferenziata dei rifiuti all impianto del CACIP a Capoterra (circa l 82% del quantitativo totale) e la parte restante all impianto di Villacidro con distribuzione praticamente identica al La provincia del Medio Campidano utilizza per il 94% la piattaforma di trattamento del Consorzio industriale di Villacidro, in aumento rispetto all 86% del 2011, e manda il restante dei rifiuti all impianto del CACIP. La provincia di Olbia-Tempio conferisce per l 87% all impianto del CIPNES di Olbia ed in misura minore all impianto dell unione Alta Gallura di Tempio; la provincia di Sassari per l 80% conferisce l indifferenziato prevalentemente presso la discarica di Sassari in località Scala Erre ed il resto fra l impianto di Tempio (7%) e quello di Ozieri (13%). I conferimenti provinciali delle altre due frazioni, ingombranti a smaltimento e spazzamento stradale, sono illustrati in Fig. 5.4 e 5.5 rispettivamente. Nel grafico di Fig. 5.4 è illustrato il conferimento degli ingombranti a smaltimento (nel 2012 sono circa t) nei diversi impianti e per provincia. VS SS OT OR OG NU CI Piattaforma-Villacidro Piattaforma -Olbia Piattaforma - Macomer Impianto- Sassari Impianto - Ozieri Impianto - Arborea CA 0% 20% 40% 60% 80% 100% Fig Destinazione dei rifiuti urbani ingombranti a smaltimento nel

96 Le province di Cagliari, Carbonia - Iglesias e Medio Campidano mandano interamente questi rifiuti alla discarica di Villacidro. Le province di Nuoro e Ogliastra utilizzano la discarica di servizio dell impianto di Macomer e in forma residuale quella di Ozieri. I comuni della provincia di Oristano utilizzano invece la discarica a servizio dell impianto di Arborea per il 90% ed il resto lo smaltiscono a Villacidro. La provincia di Olbia - Tempio, che anche nel 2012, come già riportato nel capitolo 2, è la maggiore produttrice di questi rifiuti, conferisce pressoché interamente all impianto del CIPNES di Olbia; infine la provincia di Sassari che, come nel 2011, manda il 78% all impianto di Sassari ed il resto ad Ozieri. Lo spazzamento stradale, che nel 2012 risulta in leggera diminuzione, pari a t, è un rifiuto che si genera dalla pulizia meccanizzata delle strade. Esso trova collocazione in discarica a Villacidro per il Medio Campidano che ne manda solo piccole quantità al CACIP; la provincia di Cagliari conferisce al CACIP per il 60% ed il 40% viene smaltito a Villacidro, percentuale quest ultima in netto aumento rispetto al Sempre all impianto di Villacidro conferiscono i comuni della provincia di Carbonia - Iglesias, che portano solo un residuale 3% al CACIP. L impianto di Macomer è l impianto di conferimento per le province di Nuoro e Ogliastra mentre la provincia di Oristano conferisce pressoché interamente all impianto di Arborea. La provincia di Olbia - Tempio si serve dell impianto di Tempio per l 85% dei suoi rifiuti ed il resto viene smaltito al CIPNES di Olbia. La provincia di Sassari invia alla discarica a servizio dell impianto di Sassari il 90% ed il resto è inviato ad Ozieri. VS SS OT OR OG NU CI CA Piattaforma-Villacidro Piattaforma -Olbia Piattaforma - Macomer Impianto- Sassari Impianto - Ozieri Impianto - Arborea impianto - Cagliari impianto - Tempio 0% 20% 40% 60% 80% 100% Fig Destinazione dei rifiuti urbani di spazzamento stradale nel

97 Se si analizza la distribuzione del totale del rifiuto indifferenziato (CER ) negli impianti, illustrata nella Fig. 5.6, si nota che anche quest anno la quantità maggiore è inviata al CACIP che riceve il 28% del totale smaltito, seguito da Olbia, Sassari e Villacidro mentre Macomer passa dal 15% del 2011 all 8% del 2012 a causa soprattutto dell avvio a regime dell impianto di Arborea. Impianto - Macomer 8% Impianto-Tempio 4% Impianto - Carbonia 7% Impianto- Sassari 17% Impianto-Cagliari 28% Impianto-Arborea 5% Impianto-Villacidro 10% Impianto -Olbia 18% Impianto-Ozieri 3% Destinazione dei rifiuti urbani indifferenziati CER Impianto - Ozieri 7% Impianto- Sassari 18% Impianto - Arborea 4% Impianto- Villacidro 21% Impianto - Cagliari 23% Impianto - Tempio 4% Impianto- Villacidro 31% Impianto - Macomer 8% Impianto - Olbia 42% Impianto - Arborea 13% Impianto- Sassari 14% Impianto - Ozieri 1% Impianto - Olbia 1% Impianto - Macomer 13% Destinazione degli Ingombranti a smaltimento CER Destinazione dei rifiuti urbani spazzamento stradale CER Fig. Fig Destinazione per impianto delle frazioni a smaltimento nel

98 Nel grafico a sinistra in basso, della stessa figura, è illustrata la distribuzione degli ingombranti a smaltimento, di cui il 42% è conferito alla discarica a servizio dell impianto di Olbia, che serve la provincia che ne ha la maggiore produzione, seguita da Villacidro e Sassari; mentre nel grafico in basso a destra si può notare come lo spazzamento stradale nel 2012 abbia come principale destinazione la discarica di Villacidro, per il 31%, superando il CACIP (dove trova collocazione all impianto di inertizzazione, prima dell invio a discariche esterne) che ne riceve il 23%; il restante è stato inviato alla discarica di Ozieri, Macomer, Oristano e Sassari, mentre gli altri impianti ne smaltiscono quote minime Elaborazione ed analisi di dettaglio del flusso di rifiuti negli impianti di smaltimento. Nel seguente paragrafo viene illustrata la tipologia di trattamento a cui sono sottoposte le tre categorie di rifiuti provenienti da raccolta comunale destinate allo smaltimento. Nella Tab. 5.1 del paragrafo precedente erano riportati proprio i flussi dei rifiuti urbani conferiti agli impianti di smaltimento, mentre nella tabella 5.2 che segue è riportato in dettaglio il flusso interno che essi seguono negli impianti, limitando l attenzione ai soli rifiuti urbani conferiti. Nella tabella è riportato un ulteriore dettaglio sul flusso interno, in funzione del fatto che il rifiuto selezionato (sovvallo) sia stato inviato a discarica o incenerimento ed a stabilizzazione (sottovaglio). Le quantità intermedie del processo ( selezionato in discarica, selezionato a incenerimento, ceneri e scorie...) sono delle quantità stimate proporzionalmente alla quantità dei rifiuti urbani da raccolta comunale, giacché i quantitativi totali a disposizione sono relativi al flusso complessivo dell impianto. Nel 2012, rispetto al totale in ingresso, il quantitativo inviato direttamente a discarica è diminuito in maniera decisiva grazie all avvio a regime dell impianto di selezione e biostabilizzazione di Sassari ed è pari al 15% (era il 30% del totale nel 2011). Sono di conseguenza aumentate le quantità a selezione. Analizzando nel dettaglio il flusso dei rifiuti dopo la selezione si osserva come sia in leggera diminuzione il quantitativo di sovvallo incenerito (erano oltre t nel 2011) a causa soprattutto del diminuito flusso in ingresso all impianto CACIP mentre il totale del sovvallo di Carbonia incenerito (sempre al CACIP) è quantitativamente simile al 2011 e quello incenerito nell impianto di Macomer - Tossilo è aumentato (erano t e t rispettivamente nel 2011). 92

99 Il sovvallo a discarica è di conseguenza in aumento così come il biostabilizzato in discarica, rispettivamente pari circa al 34% ed al 18% dei rifiuti a smaltimento del 2012 (nel 2011 erano circa e rispettivamente pari al 25% e 14% del totale). Se si osservano nel dettaglio i quantitativi totali smaltiti si può notare un ulteriore diminuzione delle quantità smaltite di t, pari al 9%, (fra il 2010 ed il 2011 era stata pari a t circa) dovuta principalmente alla riduzione dei rifiuti indifferenziati, mentre gli ingombranti allo smaltimento e i residui di spazzamento stradale sono diminuiti soltanto di circa il 3%. 93

100 Tab Conferimento dei rifiuti urbani da raccolta comunale avviati allo smaltimento disaggregati per impianto nel Impianto RU Indifferenziati misti Rifiuti in ingresso Ingombranti a smaltimento Residui spazzamento stradale Totale RU non riciclabili a smaltimento Ripartizione per Impianto % Discarica controllata Destinazione Impianto di selezione Selezionato ad Incenerimento Dettaglio Impianto di selezione Selezionato in discarica Selezionato a Stabilizzazione Impianto Carbonia (4) , ,96 6, , , , ,43 Impianto- Sassari ( (1) , , , ,23 16, , , , ,63 Impianto-Oristano (1) ,67 508, , ,39 5, , , ,62 996,05 Impianto -Ozieri (1) ,78 904,26 172, ,14 3, , , , ,54 Impianto-Villacidro (1) , , , ,62 10, , Impianto -Olbia (1) , ,97 86, ,22 18, , , , ,97 Impianto-Cagliari (3) , , ,86 26, , , ,36 322,08 - Impianto - Macomer (1) , , , ,82 8, , , , , ,85 Impianto-Tempio ,30-513, ,22 3, , , ,66 Totale , , , ,46 100, , , , , ,13 (1) Comprensivo di impianto e discarica di servizio; ( 2) I rifiuti di spazzamento stradale sono destinati alla piattaforma di inertizzazione; (3) L impianto non opera una selezione meccanica dei rifiuti ma solo una triturazione e deferrizzazione prima della termovalorizzazione; (4) L impianto ha esaurito il modulo di discarica ed ha utilizzato da novembre 2012 la discarica di Iglesias, località Is Candiazzus. 94

101 A partire dai dati della precedente Tab. 5.2 è possibile fare un elaborazione ulteriore sui rifiuti urbani a smaltimento effettivamente mandati in discarica alla fine dei processi di trattamento, elaborazione riportata nella Tab Si noti come i quantitativi in tabella indichino quanti rifiuti urbani, tal quali o trattati, abbiano come destinazione la discarica, sia che essa sia di servizio o sia esterna, come accade nel caso dell impianto del CACIP e dell impianto di Tempio e di Carbonia (che non hanno discarica di servizio o l hanno esaurita) e in parte per l impianto di Macomer. Tab Rifiuti urbani allo smaltimento in discarica Anno 2012 (tonnellate/anno). I A B C D Impianto Totale RU a smaltimento in ingresso Invio diretto a discarica controllata Biostabilizzato +scarti +Sovvalli a discarica Ceneri e scorie incenerimento a discarica A+B+C Totale a discarica D/I % RIFIUTI TOTALI a discarica Impianto - Carbonia ,96 0, ,87 0, ,87 71,11% Impianto- Sassari , , ,25 0, ,11 85,55% Impianto - Oristano , , ,64 0, ,76 97,75% Impianto - Ozieri , , ,28 0, ,64 92,70% Impianto - Villacidro , ,62 0,00 0, ,62 100,00% Impianto - Olbia , , ,54 0, ,39 96,85% Impianto - Capoterra , ,42 322, , ,63 36,48% Impianto - Macomer , , , , ,09 50,69% Impianto -Tempio ,22 0, ,07 0, ,07 98,08% Totale , , , , ,19 73,71% Il totale a discarica deriva dalla somma dei rifiuti direttamente inviati a discarica senza trattamento, di norma rifiuti ingombranti (CER ) e spazzamento stradale (CER ), e nell impianto di Villacidro anche di rifiuto indifferenziato CER , a cui si aggiungono gli scarti della selezione, i sovvalli da selezione ed il biostabilizzato, che nascono dai processi di trattamento meccanico- 95

102 biologico per lo più del rifiuto indifferenziato e che hanno anch essi come destinazione la discarica ed infine gli scarti degli impianti di incenerimento. In maniera analoga al 2011, nel 2012 il totale dei rifiuti avviati a discarica, sul totale dei rifiuti a smaltimento, è circa il 73% del rifiuto in ingresso, ovvero interessa il 38% del totale dei rifiuti urbani raccolti nel 2012; poiché il totale dei rifiuti raccolti ed inviati a smaltimento sul totale dei rifiuti prodotti 2012 è pari al 51,5%, la riduzione dal 51,5% al 38% rappresenta un beneficio derivante dal trattamento subito dai rifiuti. Dai dati dei singoli impianti invece, si osserva come nell impianto di Villacidro si raggiunge il 100% dei rifiuti a discarica, poiché si tratta di un impianto che non effettua selezione dei rifiuti indifferenziati, dal momento che a seguito dei risultati provinciali raggiunti nella riduzione dei rifiuti biodegradabili a discarica, è stato ammesso l invio diretto dell indifferenziato a discarica senza ulteriori trattamenti. Anche l impianto del CIPOR di Arborea presenta una percentuale molto alta, superiore al 97%, giacché a seguito dei risultati delle analisi merceologiche attestanti il basso valore dell organico contenuto nel rifiuto indifferenziato, l impianto da metà 2012 ha attivato il bypass della linea di vagliatura, limitandosi a sottoporre il rifiuto in ingresso a solo deferrizzazione e riduzione volumetrica prima della pressatura e dello smaltimento in discarica di servizio. Esaminando la situazione degli impianti dotati di linea di trattamento, emerge una riduzione di soli pochi punti percentuali delle quantità in discarica rispetto all ingresso negli impianti di Tempio, Olbia ed Ozieri dove operano impianti di selezione e stabilizzazione; tale riduzione è invece più evidente in quello di Sassari, mentre la percentuale dell impianto di Carbonia è in parte dovuta all invio a termovalorizzazione di una quota del sovvallo, presso l impianto del CACIP. Sono ovviamente inferiori le percentuali raggiunte dagli impianti di termovalorizzazione del CACIP a Capoterra, dove i materiali a discarica sono per lo più ceneri e scorie prodotte dal processo, dal momento che l impianto non effettua selezione e biostabilizzazione dei rifiuti, e di Macomer dove però oltre al biostabilizzato, scarti, ceneri e scorie vanno a finire in discarica anche parti dei sovvalli, a seguito della ridotta operatività della sezione di incenerimento ormai obsoleta. Se dal punto di vista quantitativo i rifiuti a discarica negli impianti di trattamento meccanico biologico non subiscono sempre rilevanti riduzioni quantitative rispetto ai totali all ingresso, il rifiuto che va a discarica trattato, stabilizzato e privato dunque della componente organica, ha sicuramente un minore impatto del rifiuto tal quale e la collocazione finale a discarica è pertanto meno problematica dal punto di vista ambientale. Sarebbe auspicabile nei prossimi anni sostenere e supportare un ulteriore sforzo per la riduzione dei rifiuti residuali a smaltimento, migliorando l intercettazione dei rifiuti valorizzabili con la raccolta porta a porta nei territori in ritardo e incentivando il recupero, ancora insoddisfacente, di alcune frazioni di materiali valorizzabili; inoltre sarebbe fondamentale limitare al minimo la macrocategoria dei cosiddetti 96

103 ingombranti, oggi ancora troppo numerosi allo smaltimento soprattutto nel nord Sardegna, sui quali la cernita dei materiali valorizzabili può sicuramente portare ulteriori sviluppi nel recupero. Gli impianti esaminati non smaltiscono tuttavia soltanto i rifiuti urbani descritti, ma ricevono anche quantità di altre tipologie di rifiuti urbani quali scarto alimentare e verde da giardini e parchi (CER e CER ), che per motivi legati al ritardo nella realizzazione di alcuni impianti di recupero, vengono avviati a smaltimento previa stabilizzazione; questi flussi nel 2012 sono in netta diminuzione e si registrano nell impianto di Olbia solo per la prima parte dell anno, negli impianti di Macomer e Carbonia per un totale di circa a t (contro le del 2011) per tutto l anno. Vengono poi smaltite altre piccole quantità di altri rifiuti urbani che hanno comunque come destinazione lo smaltimento (medicinali scaduti, pneumatici ecc), oltre che rifiuti indifferenziati ed ingombranti da privati, talvolta della stessa natura di quelli urbani, ma non assimilati agli stessi e pertanto raccolti al di fuori della raccolta comunale, fanghi di depurazione e scarti provenienti dal trattamento delle frazioni di rifiuti urbani. Nella tabella seguente (Tab. 5.4) viene presentato il flusso completo degli impianti, comprensivo di tutti i rifiuti allo smaltimento, al fine di stimare l effettivo impiego degli impianti di trattamento/smaltimento. 97

104 Tab Conferimento complessivo a smaltimento di rifiuti (urbani e non) negli impianti dedicati (t) - anno Impianto Rifiuti Urbani misti indifferenziati da raccolta comunale Ingombranti a smaltimento e residui da spazzamento stradale Altri Rifiuti urbani da raccolta comunale (scarto umido, scarto verde, legno, tessili,...) Rifiuti Conferimento privati Fanghi di depurazione Scarti/Sovvalli da impianti esterni di smaltimento e recupero (1) Totale in ingresso Incidenza % Impianto - Carbonia , , ,36 6% Impianto- Sassari , , ,06 10,05 253, ,17 13% Impianto - Arborea , ,72-81,16 46, ,29 4% Impianto - Ozieri , ,36-588,18 234, , ,86 9% Impianto - Villacidro , ,00-555,36 261, , ,94 14% Impianto - Olbia , , , , , ,51 16% Impianto - Capoterra , , , , , , ,69 27% Impianto - Macomer , , ,26 773,28 22, ,68 7% Impianto -Tempio ,30 513,92-151, , ,01 3% Totale , , , , , ,17 (2) 100% (1) Comprende anche gli scarti degli impianti di compostaggio e recupero non inclusi nella lista degli impianti della tabella. (2) Dato non inserito; poiché la maggior parte degli scarti indicati in questa colonna provengono da operazioni di smaltimento derivanti dal trattamento degli stessi rifiuti in ingresso, al fine di evitare doppi computi, è bene non considerare il dato complessivo dello smaltito in Sardegna come sommatoria delle colonne della tabella; tale dato è stato pertanto volutamente non inserito e viene usato solo perché utile nel calcolo dell incidenza che ciascun impianto ha nello smaltimento. 98

105 Dall esame dei dati riportati in Tab. 5.4 emerge come, oltre al conferimento di circa t di rifiuti urbani a smaltimento, il sistema impiantistico pubblico di trattamento/smaltimento sostiene il trattamento di circa t di altri rifiuti urbani (nel 2011 erano t dunque in netta diminuzione grazie all aumentato invio a recupero dei rifiuti organici), e di circa rifiuti provenienti da privati, in leggera diminuzione rispetto ai t del 2011, oltre i fanghi, questi abbastanza costanti rispetto al 2011 (600 t in meno). Sempre nella Tab. 5.4 una colonna è dedicata agli scarti esterni che vengono trasferiti negli impianti di smaltimento dotati di linea di incenerimento o di discarica; si tratta di scarti provenienti da operazioni di trattamento e di recupero e compostaggio di rifiuti, che vengono dunque smaltiti presso impianti diversi da quelli di produzione. Nel 2012 il quantitativo di questi scarti è pari a t, inferiore al dato 2011 che era di circa t/a, segno di un minore trasferimento di rifiuti. I dati relativi ai soli scarti degli impianti di recupero e compostaggio non compresi nella lista di questi nove impianti, è quantificabile in t. Questa diminuzione è per lo più attribuibile alla riduzione di sovvalli inviati ad Ozieri da Tossilo e Tempio, difatti Ozieri nel 2011 trattava t di scarti esterni ed il contributo da Tossilo nel 2012 è calato di circa t e quello di Tempio di t; sono in aumento di circa t gli scarti smaltiti nella discarica di Villacidro ( nel 2011) a seguito del conferimento degli scarti di Carbonia, prima dell avvio della discarica di Iglesias. È invece dimezzata la quantità di scarti del compostaggio del CACIP che transitano a Villacidro (6.400 t contro le del 2011) Stima dello smaltimento e recupero effettivo dei rifiuti urbani nel In questo paragrafo si vuole stimare l efficacia del sistema di gestione di rifiuti in Sardegna, ovvero fare una valutazione di quanto rifiuto raccolto nel 2012 vada a smaltimento e quanto a recupero effettivo; come nei rapporti precedenti pertanto si effettua una stima a partire dai dati relativi alla raccolta differenziata presentati nel capitolo 4 e dai dati presentati al paragrafo 5.2. Per ottenere quanto va effettivamente a smaltimento è necessario aggiungere al totale dei rifiuti provenienti dalla raccolta comunale certamente inviati a smaltimento (i rifiuti urbani misti CER , lo spazzamento stradale CER e gli ingombranti a smaltimento CER ), le frazioni differenziate non inviate al recupero e gli scarti dai processi di recupero, esposte qui di seguito: 1. l organico differenziato inviato a impianti di biostabilizzazione (e dunque non a recupero in impianto di compostaggio/digestione anaerobica) pari a t; in netta diminuzione rispetto 99

106 al 2011 (quando era pari a t) grazie all avvio degli impianti di compostaggio di Oristano e Olbia; 2. le altre frazioni differenziate non recuperate (costituite per metà da tessili, medicinali, pneumatici, toner e altre fazioni minori inviate per lo più ad incenerimento e il resto da imballaggi di carta, plastica e legno inviati a smaltimento) pari a t, anche esse in ulteriore diminuzione rispetto al 2012, grazie soprattutto all avvio della piattaforma di recupero dell impianto di Olbia; 3. gli scarti delle piattaforme di stoccaggio e recupero della raccolta differenziata (vetro, carta/cartone, plastiche, imballaggi metallo, legno, RAEE, pericolosi e altri materiali al recupero) costituiti dalle frazioni estranee e dai materiali non recuperabili (es. materiali sporchi, troppo frammentati ecc..), stimati pari al 10% di quanto conferito; si segnala che la misurazione di questi scarti è resa difficoltosa dal fatto che non sempre la selezione dei materiali da RD dalle frazioni estranee avviene in impianti in Sardegna, giacché tal volta le piattaforme del territorio si limitano a pressare il materiale per l invio a centri di recupero che poi effettuano loro stessi la separazione, pertanto si ritiene di continuare a utilizzare una stima; 4. gli scarti dell organico da raccolta urbana inviato a recupero (R3) ossia gli scarti degli impianti di compostaggio e di digestione anaerobica, (scarti da selezione delle diverse fasi del processo che vengono inviati a smaltimento, comprendente compost fuori specifica e digestato a discarica) pari a circa , in diminuzione rispetto ai t del 2011; questo dato è stimato dal momento che il totale degli scarti fornito è in realtà complessivo del trattamento di umido da raccolta comunale e umido da privati e pertanto si fa una stima proporzionale agli ingressi agli impianti, già dati esposti nelle tabelle del capitolo 4. Dal calcolo cosi condotto si rileva come poco più del 60% dei rifiuti è smaltito, in diminuzione rispetto al 66% del 2011, mentre il restante 40% è recuperato; questo miglioramento è certamente da attribuire soprattutto all avvio dei nuovi impianti di compostaggio che hanno sottratto importanti quote di materia agli impianti dotati di solo processo di stabilizzazione. Per migliorare ulteriormente questo dato, è necessario un ulteriore sforzo di riduzione del rifiuto indifferenziato CER ottimizzando l intercettazione delle frazioni ancora lontane degli obbiettivi del Piano Regionale (carta, plastica, legno) soprattutto nei territori più in ritardo (grossi centri e Nord Sardegna); è inoltre necessario incrementare la selezione degli ingombranti per ridurne la quota ancora elevata che viene destinata a smaltimento. L avvio degli impianti di compostaggio previsti a Macomer, Carbonia e Sassari dovrebbe poi a breve ridurre ancora l organico non recuperato. 100

107 E contemporaneamente necessario compiere un ulteriore sforzo sulla qualità del rifiuto recuperato, in termini di riduzione delle frazioni estranee, ad esempio anche con forme differenziate di tariffazione, con la collaborazione dei comuni e degli impianti, al fine di ridurre al minimo gli scarti dell organico e degli imballaggi che nel caso dell organico, determinano maggiori costi di selezione e smaltimento, e nel caso degli imballaggi determinano oltre a quantitativi maggiori di scarti da smaltire contributi dei consorzi di filiera Conai più bassi e dunque minori introiti nelle casse comunali. A Rifiuti Urbani misti indifferenziati da raccolta comunale CER ,230 Ingombranti a smaltimento e residui da spazzamento stradale da raccolta comunale B C CER CER ,670 Rifiuti urbani da raccolta comunale (scarto umido + scarto verde, legno, pneumatici, tessili, ecc) inviati a smaltimento 6.680,730 D Totale a smaltimento (A+B+C) ,630 E Totali materiali da RD (Vetro, Carta/Cartone, Plastiche, Imballaggi metallo, legno, RAEE, Pericolosi, Altri materiali al recupero) ,626 F Totali materiali valorizzabili RD inviata a smaltimento 1.352,110 G TOTALE a recupero E-F ,516 H Scarti piattaforme (10% di G) ,952 Scarti compostaggio di qualità e digestione anaerobica ,92 I L Totale inviato a smaltimento (D+H+I) ,50 M Totale rifiuti prodotti ,541 Percentuale smaltimento (L/M) 60,2% 101

108 5.4. Energia elettrica prodotta dal trattamento dei rifiuti urbani nel Nel prospetto seguente si riportano i dati principali della produzione di energia elettrica rilevati nel 2011 per i tre impianti di trattamento rifiuti urbani dotati di sezioni di recupero energetico (impianti di termovalorizzazione di Capoterra del CACIP e Macomer - Tossilo e impianto di digestione anaerobica di Villacidro). Nella stessa tabella è riportata inoltre la produzione di energia specifica, ossia riferita al quantitativo di rifiuti (espressi in tonnellate) in ingresso ai forni nei primi due impianti e alla sezione di digestione anaerobica nel caso dell impianto di Villacidro. Tab Produzione di energia elettrica - anno Impianto Energia prodotta nel 2012 (Mwh) Stima rendimento* (%) Produzione specifica (kwh/t) Incremento prod energia % Impianto di termovalorizzazione di Capoterra ,4 6,61% 364,424-1% Impianto di termovalorizzazione di Macomer 5.325,8 5,69% 271,0 32% Impianto di digestione anaerobica di Villacidro 1.882,4 3,16% 55,2 83% (*) per la stima del rendimento elettrico degli impianti di termovalorizzazione si è utilizzato il valore medio del potere calorifico del sovvallo dichiarato dagli stessi impianti per il Rispetto al 2011 l energia generata nel 2012 è praticamente costante al CACIP, cosi come la produzione specifica, mentre entrambe queste due produzioni sono in aumento a Macomer a seguito dell aumento delle quantità di sovvalli inceneriti. I valori di recupero energetico dei due impianti, sia in termini di rendimento che di produzione specifica di energia, sono stati confrontati con i valori di riferimento delle Migliori Tecniche Disponibili (MTD) o BAT di settore. Secondo quanto indicato nelle MTD da una tonnellata di RU indifferenziati si recuperano attualmente (in funzione della taglia dell impianto e della sua vetustà) da 300 a 640 kwh e poiché l impianto del CACIP incenerisce per l 80% di fatto rifiuto indifferenziato non trattato (viene effettuata solo una deferrizzazione a monte) esso si colloca soltanto nella parte bassa di questo range; nel caso dell impianto di Macomer che incenerisce solo rifiuti pretrattati, (sovvallo da selezione di rifiuti indifferenziati) i valori previsti dalle BAT sono decisamente superiori ( kwh/t) e 102

109 l impianto si colloca molto sotto queste indicazioni. Anche i rendimenti dei due impianti non raggiungono i valori guida delle BAT (10). L impianto di digestione anaerobica di Villacidro migliora invece il dato della produzione energetica sia totale (circa 1000 MWh nel 2011) che per tonnellata rifiuto (circa 34 KWh/t nel 2011), grazie ad una produzione di biogas per tonnellata di rifiuto molto maggiore rispetto al 2011 (49 contro 29 mc/t); si tratta di impianto totalmente differente, che tratta rifiuti organici selezionati, in cui la conversione energetica viene effettuata mediante preventivo stadio biologico (digestione anaerobica del materiale organico proveniente dalla selezione e dalla RD) e successiva combustione del biogas. Non possedendo dati di rilevazioni dirette sul potere calorifico del rifiuto del 2012 in ingresso al digestore, si è ipotizzato cautelativamente un potere calorifico dell organico in alimentazione dell ordine di 1500 kcal/kg. 10 Il rendimento elettrico netto (%) previsto dalle MTD è diversificato per tecnologia: Forno a griglia 14-27, Forno a tamburo rotante 10-16, Forno a letto fluido (l impianto del CACIP ha tre forni a griglia dove brucia l 86% dei rifiuti che entrano ad incenerimento ed un rotante dove si brucia il resto, mentre Macomer - Tossilo ha due linee a letto fluido). 103

110 5.5. Scarti del processo di termovalorizzazione dei rifiuti urbani. Nel prospetto seguente, Tab. 5.6, si riportano i dati di produzione di ceneri e scorie dai processi di incenerimento degli impianti di Capoterra e Macomer. Si tratta di quantità complessive importanti che vanno ad impattare per circa t di rifiuti speciali che hanno destinazione la discarica. Tab Produzione di ceneri e scorie negli impianti di incenerimento Impianto Quantità di scorie e ceneri 2012 (t/a) Produzione % rispetto al totale trattato Produzione specifica scorie (kg/t) Produzione specifica ceneri (kg/t) Quantità scorie e ceneri prodotte teoriche secondo le MTD (range t/a) Impianto di Capoterra ,76 32% 232,03 88, , ,67 Impianto di Macomer 3.883,70 20% 136,94 60, , ,53 I valori di produzione specifica di scorie e ceneri sono ulteriormente diminuiti in totale al CACIP (nel 2011 erano t) ed è leggermente diminuita anche la produzione specifica per kg di rifiuto trattato e la percentuale rispetto al rifiuto trattato (il 32% del 2012 contro il 33% nel 2011) ma le produzioni specifiche per tonnellata di rifiuto trattato rimangono superiori ai valori delle MTD (migliori tecniche disponibili) di riferimento (produzione specifica di scorie pari a 200 kg/t di rifiuto e di ceneri pari a kg/t di rifiuto trattato). Nel caso di Macomer la quantità prodotta è cresciuta rispetto al dato 2011 a causa dell aumento delle quantità dei rifiuti inceneriti ma è anche leggermente cresciuta (dal 19% al 20%) la produzione di residui sul totale in ingresso. Le scorie e le ceneri di Macomer hanno come destinazione un apposito modulo della discarica di servizio all impianto mentre i residui del CACIP hanno come destinazione la discarica della Riverso a Carbonia e la discarica dell Ecoserdiana a Serdiana; nel 2012 non sono segnalate scorie inviate a recupero. 104

111 5.6. Capacità residua delle discariche per rifiuti urbani nel Nella tabella 5.7 si riporta la capacità residua al dichiarata dalle discariche per rifiuti urbani ed assimilati nel 2012 confrontata con quella riscontrata negli anni precedenti, così da valutare l entità dell utilizzo. I dati di volumetria nel 2012 sono stati potenziati dall avvio delle discariche a servizio dell impianto di Arborea - Cipor ( m 3 ) e di Iglesias Is Candiazzus che funge da discarica di servizio dell impianto di Carbonia (90.000) la cui discarica è esaurita. Il consumo di volumetria va calcolato tenendo in considerazione queste due volumetrie iniziali e della volumetria che la discarica di Macomer ha recuperato grazie agli assestamenti; esso risulta pari a circa , inferiore ai m 3 del Tab Volumetria residua delle discariche autorizzate nel 2012 (mc). Discarica Volumetria residua al Volumetria residua al Volumetria residua al Volumetria residua al Volumetria residua al Volumetria residua al Volumetria residua al Volumetria residua al Sassari , ,7 Ozieri , ,0 Macomer , ,0 Olbia , ,8 Carbonia Villacidro , ,0 Cipor - Arborea (*) ,0 Iglesias (*) ,0 Totali , ,5 (*) discariche operative dal

112 6. IL SISTEMA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI. Nel seguente capitolo sono descritte le modalità di gestione delle raccolte di rifiuti urbani desunte dalle informazioni fornite dai comuni nel questionario di rilevazione Quadro generale delle modalità gestionali della raccolta. L analisi delle risposte date dalle amministrazioni sulla modalità di gestione della raccolta comunale, mostra che sempre un numero maggiore di comuni privilegia la procedura di affidamento in appalto, adottata da 344 comuni su 363 che hanno risposto all apposita domanda del questionario (Tab. 6.1 e Fig. 6.1), mentre in 7 comuni si adottano procedure miste e 12 comuni usano affidare i servizi in economia (16 nel 2011). Tab Modalità di gestione della raccolta dei rifiuti attuata nel Provincia Totale Comuni Totale risposte Tipo di Gestione Appalto Economia Mista Cagliari Carbonia-Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano Sassari Totale

113 Sassari Oristano Olbia-Tempio Ogliastra Nuoro Medio Campidano Tipo di Gestione Appalto Tipo di Gestione Economia Tipo di Gestione Mista Carbonia-Iglesias Cagliari 0% 20% 40% 60% 80% 100% Fig Modalità di gestione amministrativa del servizio - anno Riguardo la scelta delle tecniche di raccolta del rifiuto indifferenziato (o secco residuo CER ), la maggioranza dei comuni dichiara di adottare la tecnica della raccolta domiciliare e solo il 6% (pari a 23 comuni) tecniche miste o con cassonetto come si evidenzia nella Tab. 6.2 e nel grafico di Fig. 6.2 seguenti, in netta ulteriore diminuzione rispetto all anno 2011 quando i comuni che utilizzavano questa tecnica di raccolta erano 63. Tab Tecniche adottate per la raccolta del rifiuto indifferenziato nel Provincia Totale Comuni Totale risposte Cassonetti stradali Mista Raccolta stradale Raccolta domiciliare Raccolta domiciliare integrale Cagliari Carbonia-Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano Sassari Totale

114 Sassari Oristano Olbia-Tempio Ogliastra Nuoro Medio Campidano Carbonia-Iglesias Cassonetti stradali Mista Raccolta stradale Raccolta domiciliare Raccolta domiciliare integrale Cagliari 0% 20% 40% 60% 80% 100% Fig Tipologia delle tecniche di raccolta dell indifferenziato - anno La frequenza adottata per la raccolta del rifiuto indifferenziato, riportata nella tabella 6.3 evidenzia come raccolte infrasettimanali siano adottate nella maggior parte dei comuni. Tuttavia si segnala che una parte dei comuni ha dichiarato di usare una frequenza giornaliera in ogni punto di raccolta, che in alcuni casi, soprattutto per piccoli comuni che adottano la raccolta domiciliare, probabilmente deriva da un errata interpretazione della descrizione delle modalità nel questionario e pertanto il dato effettivo è sicuramente più basso, a favore delle altre due modalità. Tab Frequenza di raccolta dei rifiuti indifferenziati nel Provincia Giornaliera in ogni punto di raccolta Più volte la settimana Settimanale o superiore* Risposte date Totale Comuni Cagliari Carbonia- Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano Sassari Totale * Solo il comune di Sant Antioco (CI) ha dichiarato una frequenza superiore alla settimana. 108

115 Nella Tab. 6.4 sono riportate alcune informazioni di dettaglio sulle associazioni/unioni/consorzi costituite dai Comuni per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti; il numero di associazioni costituite è inferiore al 2011 (erano 36) ma è in aumento il numero dei comuni che aderiscono a forme consortili (erano 198 nel 2011) ed è in leggero aumento la popolazione coinvolta. Tab. 6.4 Associazioni /consorzi /unioni di Comuni per la gestione dei rifiuti nel 2012 (11). Provincia Associazioni costitute N. Comuni associati N. Popolazione associata Comuni associati % Popolazione associata % Produzione RU da Comuni associati % Cagliari ,00 47,89% 24,69% 17,66% Carbonia- Iglesias Medio Campidano ,00 21,74% 9,84% 5,94% ,00 75,00% 44,91% 31,39% Nuoro ,00 63,46% 37,31% 24,55% Ogliastra ,00% 0,00% 0,00% Olbia-Tempio ,00 42,31% 25,58% 15,94% Oristano ,00 69,32% 46,99% 40,32% Sassari ,00 59,09% 18,45% 11,99% Totale ,00 54,11% 26,17% 18,05% A livello provinciale è Il Medio Campidano che detiene la più alta percentuale di comuni associati e Oristano che ha la più alta popolazione coinvolta, pari quasi al 47%. Molto bassa è l adesione a forme consortili di raccolta dei rifiuti nella provincia di Carbonia - Iglesias mentre esse sono ancora totalmente assenti nella provincia Ogliastra Le raccolte secco-umido e analisi della loro struttura. Una delle frazioni che riveste la maggiore importanza fra le tipologie di rifiuti raccolti in maniera separata ed avviati al recupero, è rappresentata dalla frazione umida, la cui separazione è effettuata, sebbene con risultati differenti, oramai in tutto il territorio regionale. La situazione dichiarata dagli impianti nel 2012 è riportata in Tab. 6.5 ed evidenzia come il 99% dei comuni abbiano attivato la separazione della frazione umida. Soltanto un comune infatti non risulta separare i rifiuti organici, ovvero il piccolo comune di Monteleone Rocca Doria (SS). 11 Si precisa che qualora un consorzio comprenda comuni di due province esso è stato attribuito alla provincia più rappresentata; inoltre il dato comprende i comuni che a dicembre 2012 risultavano membri del consorzio.. 109

116 Tab Attivazione della raccolta secco-umido dalle dichiarazioni degli impianti. Provincia N. Comuni ove il servizio è attivo Dichiarazioni impianti abitanti serviti % Comuni % abitanti coperti Cagliari ,00% 100,00% Carbonia-Iglesias ,00% 100,00% Medio Campidano ,00% 100,00% Nuoro ,00% 100,00% Ogliastra ,00% 100,00% Olbia-Tempio ,00% 100,00% Oristano ,00% 100,00% Sassari ,48% 99,97% Totale ,73% 99,99% Le modalità con cui viene effettuata tale raccolta sono esposte nelle Tab. 6.6 e 6.7, per le due categorie di rifiuto principali definite scarto alimentare (CER ) e scarto verde (CER ). Per quel che riguarda lo scarto alimentare, la tecnica più frequente per la raccolta è quella domiciliare, segnalata da 336 comuni (dei 355 comuni che hanno risposto all apposita domanda del questionario) mentre solo una piccola parte (5%), dichiara di utilizzare il cassonetto o una tecnica mista, tecniche che notoriamente forniscono un materiale meno selezionato per il recupero. La tecnica mista è utilizzata fra l altro in alcuni dei grandi centri (Cagliari, Sassari, Iglesias, Olbia). 110

117 Tab Tecniche di raccolta dello scarto alimentare. Provincia Totale Comuni che hanno risposto alla domanda specifica Raccolta Domiciliare % Raccolta Domiciliare mista Cassonetti stradali % Cassonetti stradali e mista Cagliari % 0 1 1% Carbonia-Iglesias % % Medio Campidano % 0 0 0% Nuoro % 1 0 3% Ogliastra % 0 0 0% Olbia-Tempio % % Oristano % 4 0 5% Sassari % 3 1 6% Totale % % Per la raccolta dello scarto verde (Tab. 6.6) sui 147 comuni (nel 2011 solo 97) che hanno dichiarato di separare questa frazione di rifiuto, la maggioranza (l 80%) utilizza la raccolta domiciliare mentre il restante dichiara di utilizzare tecniche miste o con cassonetto. Si ricorda che malgrado l aumento delle dichiarazioni nei comuni che assicurano questo servizio nel 2012, la raccolta del verde è in diminuzione di t. Tab Tecniche di raccolta dello scarto verde. Provincia Totale Comuni che hanno risposto al questionario Totale Comuni che hanno risposto alla domanda specifica Raccolta Domiciliare % Raccolta Domiciliare mista Cassonetti stradali % Cassonetti stradali e mista Cagliari % 5 0 9% Carbonia-Iglesias % % Medio Campidano % % Nuoro % % Ogliastra % % Olbia-Tempio % % Oristano % % Sassari % % Totale % % 111

118 Tab Attivazione della raccolta dell umido con busta compostabile nel Provincia N. Comuni dove la raccolta dell'umido avviene con busta compostabile Totale Comuni risposte Totale Comuni/ Provincia % Comuni intervistati dove la raccolta dell'umido avviene con busta compostabile Popolazione coperta % Cagliari % 97% Carbonia-Iglesias % 90% Medio Campidano % 99% Nuoro % 86% Ogliastra % 96% Olbia-Tempio % 88% Oristano % 98% Sassari % 59% Totale % 87% I comuni che hanno comunicato di utilizzare la busta compostabile per la raccolta dell umido (Tab. 6.8) sono pari al 97% dei comuni intervistati (pari all 87% della popolazione regionale), in leggera diminuzione rispetto al L analisi delle risposte dei comuni sull attivazione di iniziative di compostaggio domestico, la cui situazione regionale è esposta in Tab. 6.9, segnala 119 iniziative (contro le 146 segnalazioni dell anno scorso) concentrate per lo più nelle province di Cagliari, di Nuoro e Oristano che hanno il più alto numero di comuni con servizio attivato. Tab Attivazione di iniziative di compostaggio domestico nel Provincia Popolazione al 31/12/2012 n. Comuni attivazione compostaggio domestico n. risposte Comuni % Comuni coinvolti sul totale degli intervistati % popolazione servita sul totale % popolazione servita sul totale comuni intervistati Cagliari % 27% 27% Carbonia-Iglesias % 61% 67% MedioCampidano % 19% 19% Nuoro % 71% 76% Ogliastra % 53% 53% Olbia-Tempio % 62% 65% Oristano % 37% 38% Sassari % 59% 59% Totale % 45% 46% 112

119 6.3. Le raccolte delle principali frazioni valorizzabili e dei materiali di imballaggio. Nella Tab. 6.13, riportata alla fine di questo paragrafo, è esposto il quadro delle tecniche di raccolta adottate per le frazioni di carta, plastica e vetro ( 12 ). Si assiste ad un ulteriore aumento della raccolta domiciliare della carta che passa dal 92% al 95% dei comuni intervistati e della plastica (dal 91% al 95%); l incremento è soprattutto apprezzabile per il vetro che passa dal 78% all 86% pur rimanendo questa la frazione più raccolta con tecnica di tipo misto e con cassonetto stradale, modalità questa diffusa ancora in Ogliastra e nella provincia di Sassari, ed anche in alcuni grandi centri come Cagliari ed Olbia. Circa il 70% dei comuni che ha risposto al questionario ha dichiarato di adottare la raccolta multimateriale (Tab. 6.10), dato costante rispetto al 2011; questa modalità consiste nella raccolta di vetro insieme agli imballaggi in metallo, cosiddetta multimateriale pesante, adottata per lo più nel centro sud della Sardegna o nella plastica raccolta con gli imballaggi in metallo, multimateriale leggera, modalità adottata nel nord della Sardegna. Tab Attivazione della raccolta congiunta multimateriale nel Provincia N. Comuni dove è attivata la raccolta congiunta N. Comuni intervistati Totale Comuni/ Provincia % Comuni coinvolti sul totale degli intervistati % popolazione servita sul totale comuni intervistati Cagliari % 86% Carbonia-Iglesias % 88% Medio Campidano % 75% Nuoro % 84% Ogliastra % 79% Olbia-Tempio % 19% Oristano % 90% Sassari % 87% Totale % 80% 12 I dati si riferiscono soltanto ai comuni che effettuano la raccolta monomateriale per la plastica e il vetro o che nel caso abbiano effettuato raccolte multimateriali abbiano fornito i dati separati. Inoltre, poiché talvolta lo stesso comune ha indicato più modalità di raccolta per quantità diverse, si è scelta una sola modalità sulla base della descrizione del servizio fornito nel questionario o dall esame delle quantità raccolte nelle diverse modalità. Qualora invece le modalità fossero differenti a seguito dell entrata o uscita da un associazione si è attribuita al comune la modalità adottata dell ultimo periodo. 113

120 Le raccolte delle principali frazioni valorizzabili trovano supporto anche dalle convenzioni che i comuni o gli enti e ditte di raccolta delegate possono firmare con i Consorzi del CONAI come esposto in Tab Tab Comuni convenzionati con consorzi di filiera CONAI - anno 2012 (fonte dati CONAI - ). Consorzio N. Comuni convenzionati % Comuni convenzionati % Abitanti CIAL % 70% RICREA % 61% COMIECO ,5% 86% COREPLA 275 (fonte questionario) 72,9% 88% COREVE 222 (fonte questionario) 58,9% 75% RILEGNO 20 5,31% 10% Nella Tab sono riportati i dati dei comuni convenzionati; ad eccezione dei dati relativi al COREVE e COREPLA (che in assenza di altre fonti informative sono stati estrapolati dai questionari comunali) sono riportati i dati ricavati dagli stessi consorzi di filiera. La copertura in termini di convenzionati per COMIECO e COREPLA è abbastanza soddisfacente, mentre per gli altri consorzi il dato potrebbe migliorare alla luce del fatto che per esempio per il vetro (COREVE), si tratta di materiali la cui raccolta è estesa alla quasi totalità dei comuni. Risulta in aumento il dato dei consorziati a CIAL (imballaggi in alluminio) e RICREA (imballaggi in acciaio) rispettivamente, mentre, seppur in leggera crescita, rimane invece sempre basso il tasso dei convenzionati con il consorzio RILEGNO (imballaggi in legno), che si accompagna al basso recupero ancora attuato degli imballaggi di legno già evidenziato nei capitoli precedenti. Anche i dati relativi al convenzionamento con il COBAT (batterie), sono quelli desunti dai dati comunali (Tab. 6.12), poiché non si dispone di altri dati; esso interessa 118 comuni, pari al 31% del totale, in diminuzione rispetto alle dichiarazioni dell anno 2011; si tratta tuttavia di un dato che sarebbe da verificare con dati ufficiali del Consorzio. Tab Comuni convenzionati con il COBAT - anno Consorzio N. Comuni consorziati Abitanti % Comuni consorziati % Abitanti COBAT (Batterie) % 49% 114

121 Totale risposte Comuni Raccolta Domiciliare % Raccolta Domiciliare Cassonetti Stradali % Cassonetti Stradali misto cassonetto e domiciliare % misto Totale risposte Comuni Raccolta Domiciliare % Raccolta Domiciliare Cassonetti Stradali % Cassonetti Stradali Misto cassonetto domiciliare % Misto Totale risposte Comuni Raccolta Domiciliare % Raccolta Domiciliare Cassonetti Stradali % Cassonetti Stradali Misto cassonetto domiciliare % Misto REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Tab Tecniche della raccolta delle frazioni di rifiuto plastiche carta vetro Provincia Cagliari % 2 3% 0 0% % 1 1% 0 0% % 1 2% 0 0% Carbonia- Iglesias Medio Campidano % 0 0% 2 14% % 0 0% 3 21% % 0 0% 2 14% % 0 0% 0 0% % 0 0% 0 0% % 0 0% 0 0% Nuoro % 0 0% 1 3% % 0 0% 2 5% % 6 15% 1 2% Ogliastra % 1 5% 1 5% % 1 5% 1 5% % 7 32% 1 5% Olbia- Tempio % 3 12% 4 16% % 2 8% 5 21% % 3 13% 5 21% Oristano % 0 0% 0 0% % 0 0% 0 0% % 0 0% 3 3% Sassari % 2 3% 3 5% % 2 3% 1 2% % 18 28% 1 2% Totale % 8 2% 11 3% % 6 2% 12 3% % 35 10% 13 4% 115

122 6.4. Le strutture a supporto del servizio di raccolta differenziata. Nel 2012 sono aumentati fino a diventare 116 i comuni che dichiarano di servirsi di un ecocentro (Tab. 6.14), in aumento rispetto ai 100 comuni del 2011, con una popolazione servita pari al 57%. Si tratta indubbiamente di un dato indicativo e probabilmente anche sottostimato giacché, trattandosi di una informazione di esclusiva provenienza dal questionario comunale, spesso è oggetto di errori di compilazione soprattutto laddove l ecocentro ricada nelle tipologie non soggette ad autorizzazione provinciale; inoltre il numero di comuni serviti da ecocentro non deve essere confuso con il numero di centri di raccolta aperti, in quanto talvolta più comuni si servono di uno stesso ecocentro a valenza sovra comunale. Si tratta di un servizio che contribuisce alla riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati e dell abbandono dei rifiuti nelle campagne e nelle strade giacché consente di conferire fuori calendario di raccolta e anche tipologie di rifiuti per le quali non è previsto specifico circuito di raccolta;per tali motivazioni la realizzazione degli ecocentri è da anni incentivata dalle politiche regionali anche con l erogazione di fondi dedicati. Tab Comuni serviti da ecocentro nel 2012 (dato proveniente dai questionari comunali). Provincia N. Comuni serviti da ecocentro Totale Comuni Provincia % Comuni serviti da ecocentro % popolazione servita Cagliari ,76% 45,81% Carbonia-Iglesias ,09% 62,69% Medio Campidano ,57% 53,57% Nuoro ,92% 60,01% Ogliastra ,78% 49,13% Olbia-Tempio ,46% 66,08% Oristano ,64% 50,18% Sassari ,88% 75,70% Totale ,77% 57,41% 116

123 7. LA QUALITÀ DEI RIFIUTI URBANI RILEVATA NEL La qualità dei rifiuti urbani nel 2012 può essere derivata dall analisi statistica delle indagini merceologiche svolte dagli impianti che ricevono i rifiuti indifferenziati; la maggior parte di questi impianti ha l obbligo di condurre trimestralmente tali indagine come prescrizione autorizzativa contenuta nell AIA; con la nota n del della RAS- Assessorato Ambiente, Servizio tutela dell'atmosfera e del territorio e la successiva nota n.3831 del sono state fornite indicazioni sulle modalità operative di esecuzione dei campionamenti e delle analisi, che devono essere condotte trimestralmente su un campione di comuni significativo stabilito dalla Regione. Nel presente capitolo vengono riportati i calcoli effettuati a partire dalle analisi merceologiche dei rifiuti, effettuate sui rifiuti indifferenziati in ingresso e sul sovvallo da impianti di selezione dagli impianti di trattamento rifiuti e comunicate trimestralmente all. Anche nel 2012 vi è da registrare qualche lacuna nell esecuzione di tali analisi, con impianti che ne hanno eseguite meno del dovuto (impianti di Carbonia e di Villacidro) e impianti che hanno omesso di eseguirne una parte (impianto di Arborea sul sovvallo). Nella Tab. 7.1 seguente sono riportati i valori medi annui della composizione merceologica dei rifiuti indifferenziati, CER , risultante dalle elaborazione dei dati pervenuti dai singoli impianti di trattamento e la media complessiva, quest ultima calcolata secondo due differenti procedure: la media semplice e la media ponderata utilizzando come pesi i quantitativi di rifiuti indifferenziati conferiti nel 2012 a ciascun impianto di trattamento/smaltimento. I valori non ricomprendono la categoria sottovaglio in quanto ridistribuita nelle frazioni sulla base di analisi specifiche eseguite o sulla base dei valori medi generalmente riscontrati. Nel grafico di Fig. 7.1 è riportata la composizione media ponderata, ritenuta più attendibile, della composizione media del rifiuto. 117

124 Sostanza Organica Carta- Cartone Tessili - Legno Plastica Vetro e Inerti Metalli Pannolini/Ass orbenti Altro (Rup) PCI (kcal/kg) U (% t.q.) Ceneri (% t,q,) REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Tab Dati di composizione merceologica e di qualità chimico-fisica dei rifiuti urbani indifferenziati in Sardegna rilevati nel Categorie Merceologiche (Normalizzate) - % Analisi Chimico-Fisiche Impianti/Discariche di rilevazione (n. rilevazioni complessive) Impianto Tempio (8) 17,0 27,7 7,1 23,6 12,1 5,3 7,1 0, ,8 16,8 Impianto Olbia (12) 25,4 30,2 6,2 23,4 5,1 4,8 5,0 0, ,0 37,7 Impianto Ozieri (24) 14,9 28,3 9,6 27,8 2,8 7,1 9,1 0, Impianto Capoterra (48) 17,1 23,4 11,4 26,8 7,6 5,3 8,1 0, Impianto Macomer (16) 18,7 26,9 9,0 30,6 2,0 3,2 7,6 0, Impianto Carbonia (4) 13,7 18,9 16,5 26,7 7,5 4,0 11,5 1, Impianto Sassari (36) 12,03 20,5 8,9 36,2 10,8 3,5 8,0 0, Impianto Villacidro (12) 13,15 25,74 13,78 25,53 4,49 2,20 13,99 1, Impianto Arborea (32) 7,15 23,88 14,54 36,92 2,42 2,14 12,70 0, Media semplice 15,46 25,06 10,77 28,62 6,09 4,16 9,24 0, ,54 22,03 18,72 Media ponderata sui conferimenti 16,6 24,7 10,4 28,4 6,7 4,2 8,5 0,3 2861,01 21,74 20,45 Metalli 4,20 Vetro e Inerti 6,80 Pannolini/Assorbent i 8,50 Sostanza Organica 16,60 Altro (Rup+ pericolosi+ spazzamento) 0,40 Plastica 28,40 Carta-Cartone 24,70 Tessili - Legno 10,40 Fig Composizione merceologica media dei rifiuti urbani indifferenziati in Sardegna dai dati La composizione media del rifiuto secco indifferenziato nel 2012 registra un lieve aumento del contenuto di sostanza organica, che passa dal 15% dell anno 2011 al 16,6% del 2012 mentre diminuisce mediamente la percentuale di carta e plastica a favore di tessili e legno. 118

125 Rispetto al 2012 cresce il contenuto di sostanza organica nei dati dell impianto di Olbia (CIPNES) e di Ozieri e del CACIP, mentre il dato di Arborea registra il minimo del contenuto di organico. Le campagne di monitoraggio hanno rilevato anche i parametri chimico-fisici riportati anch essi nella precedente Tab. 7.1 dalla quale si desume un potere calorifico del rifiuto urbano indifferenziato mediamente pari a 2.861, in aumento rispetto alle 2714 kcal/kg del dato 2011, con una punta registrata di circa 3920 kcal/kg a Villacidro. Nella sottostante Tab. 7.2 sono riportati i dati medi nell ultimo triennio. Tab Confronto percentuale diverse frazioni merceologiche su rifiuti urbani indifferenziati ( ). Categoria merceologica Sostanza Organica 23,5 15,1 16,6 Carta-Cartone 25,7 28,7 24,7 Tessili - Legno 8,6 7,9 10,4 Plastica 25,5 30,1 28,4 Vetro e Inerti 6,2 7,7 6,8 Metalli 3,3 3,3 4,2 Pannolini/Assorbenti 6,8 6,8 8,5 Altro (Rup+ pericolosi+ spazzamento) 0,4 0,4 0,4 Nella Fig. 7.2 sono confrontati i dati rilevati nel 2012 con i dati elaborati negli anni precedenti. Nel grafico, al fine di omogeneizzare le informazioni sono state raggruppate le categorie merceologiche carta/cartone e tessili/legno in unica categoria denominata cellulosico ed è stata esclusa la categoria altro, numericamente trascurabile. 119

126 40,00 35,00 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0, Fig Confronto della composizione merceologica dei rifiuti urbani indifferenziati in Sardegna nel periodo La composizione media del rifiuto urbano totale, riportata in tabella 7.3, è stata stimata sulla base della composizione merceologica rilevata sperimentalmente nei rifiuti indifferenziati e tenendo conto delle quantità di frazioni merceologiche separate alla fonte, compresi gli ingombranti ed i residui dello spazzamento stradale. Tab Dati di composizione merceologica dei rifiuti urbani totali nel Frazione merceologica Composizione media del RU tal quale (%) Sostanza Organica 33,20 Cellulosico 26,88 Plastica 17,01 Vetro e Inerti 10,79 Metalli 2,99 Pannolini/Assorbenti 4,09 Ingombranti e RAEE 3,00 Altro 2,04 Totali 100,00 Frazione biodegradabile (RUB) 64,17 Frazione non biodegradabile 35,83 120

127 Il dato di composizione è riportato nel grafico sottostante di Fig. 7.3 che mostra la qualità del rifiuto prodotto in Sardegna; si osservi come il 64% del rifiuto tal quale è composto da rifiuto biodegradabile o RUB (sostanza organica, cellulosico, pannolini). Pannolini/Assorbenti 4,09% Metalli 2,99% Ingombranti e RAEE 3,00% Altro 2,04% Vetro e Inerti 10,79% Sostanza Organica 33,20% Plastica 17,01% Cellulosico 26,88% Fig Composizione merceologica media dei rifiuti urbani totali in Sardegna dai dati

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