CPS Napoli. Regolamento interno. Art. 1 Costituzione della Consulta Provinciale. Art. 2 Funzioni della Consulta

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1 CPS Napoli Consulta Provinciale degli Studenti di Napoli Regolamento interno Bozza di regolamento stilata da: Turco Gabriele Esposito Antonio Art. 1 Costituzione della Consulta Provinciale E istituita la Consulta Provinciale degli Studenti di Napoli ai sensi dell art. 6 del D.P.R. 567/96 e relative modifiche ed integrazioni (D.P.R. 156/99, D.P.R. 105/2001, D.P.R. 301/2005, DPR 268/2007) e si dota del presente regolamento che ne disciplina le funzioni ed i compiti, e che mai può andare in contrasto con il D.P.R. da cui è istituita. La Consulta Provinciale degli Studenti di Napoli - CPS Napoli - è costituita da due rappresentanti per ciascun istituto di istruzione secondaria superiore della provincia, eletti a scrutinio segreto, e con carica biennale secondo le modalità descritte nell' O.M. 215/91. Art. 2 Funzioni della Consulta La CPS ha il compito di assicurare il più ampio confronto fra gli studenti e le studentesse di tutte le istituzioni di istruzione secondaria superiore della provincia di Napoli e le sue funzioni sono di tipo propositivo, informativo e di confronto. Comma 1: Ruolo della CPS La Consulta: 1) Garantisce a ciascun istituto d'istruzione secondaria superiore, tramite i propri rappresentanti, i propri referenti scolastici e/o i propri studenti interessati, un adeguata informazione per quanto riguarda l'evoluzione del sistema scolastico, con particolare attenzione alle iniziative promosse dall Ufficio Scolastico e dal Ministero. 2) Promuove il confronto e la discussione riguardo a tutto ciò che concerne l'istruzione, e si propone di analizzare e valutare in maniera critica e costruttiva ogni provvedimento e ogni iniziativa scolastica, al fine di riuscire a far emergere una sintesi delle migliori idee utili a migliorare il sistema dell'istruzione e/o dei suoi singoli aspetti. 3) Agisce come organo istituzionale con funzione propositiva in seno all Ufficio Scolastico Provinciale di Napoli. 4) Promuove iniziative culturali condivise che superino la dimensione del singolo istituto, e assolve il compito di facilitare i rapporti fra gli istituti d'istruzione secondaria superiore. 5) Stipula gli eventuali accordi e convenzioni con enti pubblici e privati che possano collaborare alle iniziative da essa proposte. 6) Partecipa al coordinamento regionale delle CPS Campania e al Consiglio Nazionale dei Presidenti delle Consulte Provinciali degli Studenti. 7) Designa, in sede di Coordinamento Regionale delle Consulte Provinciali degli Studenti, i rappresentanti degli studenti nell'organo di garanzia regionale previsto dall'art. 5, comma 4, del D.P.R. 24 giugno 1998, n napoli@spazioconsulte.it Mandato 2011/2013 Questo documento è scaricabile in forma libera dal sito Pag. 1 di 10

2 Art. 3 Organi interni alla Consulta La Consulta Provinciale degli Studenti di Napoli consta di una serie di organi interni con funzioni e compiti definiti dal presente regolamento: Plenaria, Giunta Esecutiva, Ufficio di Presidenza, Ambiti territoriali, Coordinamento Territoriale, commissioni tematiche. Comma 1: Plenaria L organo di Plenaria della Consulta rappresenta il maggiore momento di democrazia, partecipazione e protagonismo studentesco. Fanno parte della Plenaria tutti gli studenti eletti alla CPS nelle scuole d'istruzione secondaria superiore della Provincia. Comma 2: Ufficio di Presidenza Il compito dell Ufficio di Presidenza è quello di coordinare il lavoro della Consulta. 1) E composto dal presidente più due vicepresidenti. 2) Il Presidente rappresenta l unità della Plenaria in sede pubblica ed istituzionale e risponde direttamente di qualsiasi inadempienza amministrativa ed operativa della Consulta. Rende atti effettivi con la propria firma verbali, delibere e ratifiche anche economiche, come da art. 10. Comma 3 Ambiti territoriali e Coordinamento Territoriale (C.T.) La CPS Napoli si articola in 13 Ambiti Territoriali, ognuno costituito dai rappresentanti delle scuole dei comuni di appartenenza: 1. Ambito Flegreo: Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Procida, Barano d Ischia, Casamicciola Terme, Forio d Ischia, Ischia, Lacco Ameno, Serrara Fontana. 2. Ambito Giuglianese: Calvizzano, Giugliano in Campania, Marano, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Qualiano, Villaricca. 3. Ambito Nord: Arzano, Casandrino, Casavatore, Casoria, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Sant Antimo. 4. Ambito Acerra: Pomigliano: Acerra, Afragola, Brusciano, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Castello di Cisterna, Mariglianella, Pomigliano d Arco. 5. Ambito Nolano: Camposano, Casamarciano, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Liveri, Marigliano, Nola, Roccarainola, San Paolo Belsito, San Vitaliano, Saviano, Scisciano, Tufino, Visciano. 6. Ambito Vesuviano Interno: Carbonara di Nola, Cercola, Ottaviano, Palma Campania, Poggiomarino, Pollena Trocchia, San Gennaro Vesuviano, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant Anastasia, Somma Vesuviana, Striano, Terzigno, Volla, Massa di Somma. 7. Ambito Vesuviano Costiero: Boscoreale, Boscotrecase, Castellamare di Stabia, Pompei, Portici, Ercolano, San Giorgio a Cremano, Sant Antonio Abate, Torre Annunziata, Torre del Greco, Santa Maria la Carità, Trecase. 8. Ambito Sorrentino: Agerola, Anacapri, Capri, Casola di Napoli, Gragnano, Lettere, Massalubrense, Meta, Piano di Sorrento, Pimonte, Sant Agnello, Sorrento, Vico Equense. 9. Prima e Seconda municipalità di Napoli città, comprendente i quartieri di: Chiaia, Posillipo, San Ferdinando, Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, San Giuseppe, Porto 10. Terza e Quarta municipalità di Napoli città, comprendente i quartieri di: S. Carlo all'arena, Stella, S. Lorenzo, Zona Industriale, Vicaria, Poggioreale 11. Quinta e Sesta municipalità di Napoli città, comprendente i quartieri di: Vomero, Arenella, Ponticelli, S. Giovanni a Teduccio, Barra 12. Settima e Ottava municipalità di Napoli città, comprendente i quartieri di: Secondigliano, Miano, S. Pietro a Patierno, Piscinola, Chiaiano, Scampia 13. Nona e Decima municipalità di Napoli città, comprendente i quartieri di: Soccavo, Pianura, Bagnoli, Fuorigrotta Tutti e 13 gli Ambiti hanno un proprio coordinatore che fa parte dell organo di Coordinamento Territoriale (C.T.) napoli@spazioconsulte.it Mandato 2011/2013 Questo documento è scaricabile in forma libera dal sito Pag. 2 di 10

3 Comma 4: Commissioni Tematiche 1. I membri della Plenaria si possono riunire in commissioni o comitati tematici ristretti istituibili dalla Assemblea Plenaria secondo i criteri ritenuti meglio opportuni. 2. Essi possono essere sciolte dalla Plenaria in ogni occasione. 3. Il numero dei membri di ogni commissione/comitato non può essere inferiore a Ogni membro della Plenaria, ad esclusione dell ufficio di presidenza e dei coordinatori territoriali, deve formalmente essere iscritto ad una e una sola commissione, anche se di fatto può partecipare ai lavori di più commissioni. 5. Il numero massimo di Commissioni Tematiche, onde evitare dispersione di forza lavoro, non può essere superiore a Nel caso in cui le 7 commissioni funzionino per bene e ci siano i presupposti di persone e progetti è possibile, dopo il vaglio dell Ufficio di Presidenza, istituire una Commissione straordinaria durante l anno scolastico in corso. Comma 5 Giunta Esecutiva (Consiglio di presidenza nel DPR 567/96) Della Giunta Esecutiva fanno parte di diritto: 1) L ufficio di presidenza. 2) I presidenti delle commissioni tematiche. 3) I coordinatori territoriali scelti secondo le modalità dell art. 6. Nel caso in cui decada l Ufficio di Presidenza, decadono sia i coordinatori territoriali che i presidenti di commissione. Art. 4 Funzionamento della Plenaria: Comma 1 1) Elegge l Ufficio di Presidenza e istituisce le commissioni tematiche. 2) Ha compito propositivo sui progetti che la Consulta dovrà intraprendere, i quali sono soggetti a delibera in Giunta Esecutiva per l approvazione. Nel caso in cui la Giunta intervenisse con modifiche ed emendamenti al progetto, esso dovrà essere riapprovato dalla plenaria. 3) Ha il compito di ratificare decisioni e spese notevoli deliberate dalla Giunta Esecutiva. 4) Può non riconoscere e delegittimare qualunque decisione presa nelle riunioni della Giunta Esecutiva seguite alla più recente riunione dell Assemblea Plenaria. 5) In maggioranza assoluta dei presenti decide sull approvazione delle eventuali modifiche da apporre al presente regolamento. Comma 2: Discussione e decisioni in Plenaria 1) La discussione è regolata dalla Giunta o da un moderatore da essa designato. 2) Qualora la discussione possa facilmente sfociare in discorsi che possono minare la neutralità del regolatore designato, la discussione può essere moderata da uno dei tutor o dal professore referente. 3) Questo può fissare una durata massima degli interventi allo scopo di mantenere la "par condicio". 4) Chi modera è tenuto a cedere immediatamente la parola, anche al di fuori dell'ordine di parola, qualora questa sia richiesta su mozione d'ordine. 5) Può essere concessa la parola, anche al di fuori dell ordine di iscrizione. 6) Eventuali argomenti da discutere, proposti dai membri della Consulta, vanno trasmessi alla Giunta per l'iscrizione all'ordine del giorno, che è obbligatoria se gli argomenti sono presentati da un terzo dei presenti della Plenaria. 7) La Giunta è comunque tenuta a considerare l'argomento presentato, qualora non vi siano problemi di tempo di discussione. 8) Anche se la plenaria è aperta a chiunque voglia parteciparvi e dare il suo contributo, hanno diritto di voto esclusivamente i rappresentanti della Consulta Provinciale di Napoli, perciò durante le votazioni chiunque napoli@spazioconsulte.it Mandato 2011/2013 Questo documento è scaricabile in forma libera dal sito Pag. 3 di 10

4 non faccia parte di tale organo è tenuto a non interferire con la votazione (sia esso dirigente scolastico, professore referente, rappresentante d' istituto, tutor in Consulta o altro). 9) Per la fase pianificazione/programmazione/progettazione la Giunta e l Assemblea Plenaria possono avvalersi dell aiuto di esperti e facilitatori, verificata la compatibilità con il Piano finanziario. Art. 5 Funzionamento dell Ufficio di Presidenza Comma 1: Elezione 1) Possono candidarsi tutti i membri di Consulta interessati, che non abbiano già una nomina come coordinatore territoriale, in tal caso non è possibile la candidatura. 2) Il voto viene espresso scrivendo il nome del candidato prescelto su scheda bianca vidimata dal seggio elettorale con timbro della consulta e firma del presidente del seggio. Una volta espressa la preferenza in cabina elettorale, o in un luogo predisposto in modo che non venga violata la segretezza del voto, la scheda va piegata e inserita nell'urna del seggio. 3) Il Presidente della CPS Napoli è eletto alla prima plenaria utile dell'anno scolastico (in corso). 4) All'elezione partecipano tutti i rappresentanti della CPS Napoli che hanno regolarizzato la loro elezione all' USP Napoli. 5) L'elezione dell ufficio di presidenza ha luogo per scrutinio segreto. 6) Il primo eletto diviene presidente della CPS Napoli, il secondo ed il terzo rispettivamente diventano vicepresidenti della CPS Napoli. 7) In caso di pareggio si effettua il ballottaggio dei soli candidati in pareggio alla prima plenaria utile. 8) Si precisa inoltre che le candidature sono nominali e non per lista, così da favorire un più ampio confronto tra i rappresentanti. 9) La carica dell ufficio di Presidenza ha carica biennale. Nel caso in cui decadano almeno due membri per qualsiasi motivo, decade anche il terzo. Nulla vieta ad un rappresentante di candidarsi una seconda volta. Comma 2: Funzionamento 1) Il Presidente della Consulta Provinciale di Napoli si riunisce periodicamente insieme gli altri presidenti di consulta nel Consiglio Nazionale dei Presidenti delle Consulte provinciali degli studenti, come da art. 6 bis del D.P.R. 268/ ) In caso di assenza del Presidente, le sue funzioni sono assunte da uno dei due Vicepresidenti delegato ad hoc. 3) All Ufficio di Presidenza spetta il dovere di redigere i verbali di tutte le sedute di Plenaria e di Giunta, di custodirli, e di renderli sempre consultabili a chiunque studente della Consulta lo richieda. 4) In caso di assenze non giustificate in numero uguale o superiore a 2 dalle riunioni della Giunta Esecutiva e/o della Plenaria, il componente dell Ufficio di Presidenza decade automaticamente, previa ratifica della Giunta Esecutiva. Le assenze giustificate sono: per motivi di salute e/o istituzionali e/o scolastici, adeguatamente giustificate. Art. 6 Funzionamento del Coordinamento Territoriale (C.T.) 1) Ogni Ambito territoriale si avvale di un coordinatore e di un vice-coordinatore, secondo metodi di votazione scelti dalla maggioranza relativa dei rappresentanti del coordinamento tra votazione palese, appello nominale o scrutinio segreto. 2) Ogni coordinatore ha il compito di coordinare i progetti della consulta all' interno del suo ambito di appartenenza. 3) Ogni coordinatore ha il compito di diffondere la Consulta ed i suoi progetti specialmente nelle scuole del suo coordinamento che non sono rappresentate in plenaria. napoli@spazioconsulte.it Mandato 2011/2013 Questo documento è scaricabile in forma libera dal sito Pag. 4 di 10

5 4) Il Coordinamento Territoriale è un organo a se della Consulta adibito all' organizzazione quanto più possibile efficiente e all' informazione e propaganda dei progetti e del significato della consulta all' interno delle scuole del territorio. 5) Si riunisce alla fine di ogni plenaria ed anche al di fuori degli orari preposti, se necessario, per coordinare meglio i progetti. 6) Hanno diritto di partecipare alla Giunta Esecutiva in numero uguale al numero dei presidenti delle commissioni +1 (es. 6 presidenti di commissioni tematiche = 7 coordinatori territoriali aventi diritto in Giunta) suddivisi in: numero uguale tra coordinatori del comune di Napoli e provincia. Qualora gli aventi diritto di partecipare in Giunta fossero dispari la maggioranza dei posti va alla provincia. Questo al fine di portare in Giunta consapevolezza sulla vastità del territorio e coordinare al meglio i progetti in modo che nessuna scuola del territorio venga esclusa. 7) I coordinatori facenti parte della Giunta Esecutiva vengono scelti ad alzata di mano. Ogni coordinatore può votare un solo rappresentante per la Giunta. In caso di ballottaggio per l ultimo posto, si procede ad una rivotazione dei soli candidati entrati in ballottaggio. 8) La carica di ogni singolo coordinatore/vice coordinatore è annuale SE prossimo al diploma (quinto anno), questo onde evitare slittamenti che possano colpire negativamente l operatività della consulta qualora la carica fosse biennale e il coordinatore alla fine del primo anno esca dalla consulta perché diplomato e gli si subentri per slittamento un candidato dell anno prima non voluto dal coordinamento. 9) In caso di assenze non giustificate in numero uguale o superiore a 2 dalle riunioni della Giunta Esecutiva e/o della Plenaria, il coordinatore territoriale decade automaticamente, previa ratifica della Giunta Esecutiva o della maggioranza degli altri coordinatori territoriale. Le assenze giustificate sono: per motivi di salute e/o istituzionali previa prova che conferma l impossibilità di partecipazione. 10) I coordinatori territoriale, onde garantire una più efficiente gestione del territorio non possono partecipare ufficialmente ad una qualunque delle commissioni tematiche, così da concentrare i propri sforzi sul coordinamento territoriale e sul far conoscere la consulta ad un numero sempre crescente di istituti scolastici. Art. 7 Funzionamento delle Commissioni Tematiche: Comma 1: Compiti 1) Lavorare al fine di conseguire un preciso obiettivo 2) Occuparsi di un singolo aspetto di un problema o di un iniziativa, in modo da snellire i tempi di lavoro della Consulta. 3) Stabilire autonomamente le modalità di lavoro migliori per raggiungere i singoli obiettivi. Comma 2: Costituzione Un presidente: 1) Responsabile e rappresentante in tutte le sedi della commissione, ha il compito di coordinare i progetti, convocare periodicamente la commissione e fungere da moderatore durante le discussioni per garantirne un migliore svolgimento. 2) Ha inoltre l'obbligo di partecipare alle riunioni della Giunta Esecutiva; è tenuto a curare l'elenco degli iscritti alla propria commissione e a scrivere il verbale della sessione, da redigere secondo le modalità previste dall'art.7, qualora nessun altro si proponga volontario. 3) Un vice-presidente: sostituisce il presidente in caso di assenza. 4) In caso di assenze non giustificate in numero uguale o superiore a 2 dalle riunioni della Giunta Esecutiva e/o della Plenaria e/o della commissione/comitato, il coordinatore decade automaticamente, previa ratifica della Giunta Esecutiva o della maggioranza degli aderenti al comitato/commissione. Le assenze giustificate sono: per motivi di salute e/o istituzionali previa prova che conferma l impossibilità di partecipazione. 5) La carica di ogni singolo presidente/vicepresidente di commissione è annuale. napoli@spazioconsulte.it Mandato 2011/2013 Questo documento è scaricabile in forma libera dal sito Pag. 5 di 10

6 6) Le decisioni prese dalle commissioni tematiche e dai comitati tecnici vengono formalmente riconosciute proprie da parte dei membri della CPS Napoli tramite ratifica della Assemblea Plenaria o della Giunta Esecutiva. Art. 8 Funzionamento della Giunta Esecutiva (Consiglio di presidenza nel DPR 567/96): Comma 1: Formazione 1) E' formata dall' Ufficio di Presidenza, dai presidenti delle commissioni tematiche e dai coordinatori territoriali (scelti all' interno del C.T. secondo metodo descritto nell' art. 6). 2) E' aiutato dai tutor e dalla professoressa referente che hanno un ruolo puramente informativo e consultorio. Comma 2: Compiti 1) Convocare l Assemblea plenaria della Consulta Provinciale degli Studenti e delle Studentesse in posti facilmente raggiungibili e vagliati perciò dai coordinatori territoriali. 2) Stabilire l'ordine del giorno delle riunioni. 3) Dirigere gli interventi e moderare le discussioni. 4) Ricevere petizioni, proposte e mozioni delle varie componenti e, se di competenza della Consulta, inserirle nella prima riunione di calendario. 5) Deliberare e/o Curare l'esecuzione delle delibere, attenendosi alle indicazioni della Plenaria qualora l'oggetto delle delibere sia già stato discusso nella stessa. 6) Ricevere dall Ufficio Scolastico Provinciale di Napoli tutte le informazioni concernenti le questioni da dibattere e la relativa documentazione. 7) Rettificare e deliberare le spese ed i progetti portati in grembo dalla Plenaria. 8) È l unico organo della Consulta che può deliberare sulle spese sostenute e da sostenere. Art. 9 Delibere 1) Ogni deliberazione della CPS Napoli è presa a maggioranza dei rappresentanti presenti. In caso di parità di voti, la proposta si intende non approvata. 2) Prima della votazione di una proposta per la cui approvazione sia richiesto il voto favorevole di una maggioranza dei rappresentanti, può essere disposto dal Presidente l'accertamento del numero dei presenti. 3) Cominciata la votazione, questa non può essere interrotta e non è più concessa la parola fino alla proclamazione del voto, salvo che per un richiamo alle disposizioni del Regolamento relative alla esecuzione della votazione in corso o per segnalare irregolarità nella votazione stessa. 4) I voti in Assemblea sono espressi per alzata di mano, per votazione nominale, o a scrutinio segreto. Le votazioni nominali sono effettuate con appello. 5) L'Assemblea vota normalmente per alzata di mano, a meno che quindici rappresentanti chiedano la votazione nominale o che venti chiedano quella a scrutinio segreto. La relativa richiesta, anche verbale, dev'essere presentata dopo la chiusura della discussione e prima che il Presidente abbia invitato l organo a votare. Se il numero dei richiedenti presenti nell'aula al momento dell'indizione della votazione è inferiore a quindici per la votazione nominale o a venti per quella a scrutinio segreto, la richiesta si intende ritirata. I rappresentanti richiedenti sono considerati presenti, agli effetti del numero legale, ancorché non partecipino alla votazione. 6) Si fa ricorso al procedimento nominale ogni qualvolta sia richiesta la controprova di una votazione per alzata di mano. Tale controprova deve essere richiesta immediatamente dopo la proclamazione del risultato, ed il Presidente, prima di disporla, ordina la chiusura delle porte di accesso all'aula. napoli@spazioconsulte.it Mandato 2011/2013 Questo documento è scaricabile in forma libera dal sito Pag. 6 di 10

7 7) La controprova non può essere ammessa allorché l'esito del voto appaia evidente al di là di ogni ragionevole dubbio. Ne consegue pertanto che spetta al prudente apprezzamento del Presidente di valutare la sussistenza dei requisiti di fatto in presenza dei quali accogliere la richiesta di controprova. 8) La votazione nominale ha luogo con appello. Dopo la chiusura della votazione viene consegnato al Presidente, a cura dei Segretari, l'elenco dei rappresentanti votanti con l'indicazione del voto da ciascuno espresso. Il Presidente proclama quindi l'esito della votazione. 9) In ogni caso di irregolarità delle votazioni, il Presidente, apprezzate le circostanze, può annullarle e disporne l'immediata rinnovazione. 10) Ogni proposta, dopo essere stata approvata articolo per articolo, è sottoposto a votazione finale per l'approvazione del complesso. 11) Se uno o più articoli non vengono approvati vengono deliberati lo stesso gli articoli approvati. 12) Ai fini della validità giuridica di una delibera è obbligatorio utilizzare la formula L'Assemblea/Giunta approva/non approva [oggetto della delibera]. 13) E' obbligatorio per ogni delibera indicare il numero dei votanti, della maggioranza richiesta, degli astenuti, dei favorevoli e dei contrari. 14) Ogni rappresentante ha diritto ad effettuare una dichiarazione di voto, ed è obbligatorio che la stessa venga verbalizzata. Art. 10 Convocazione della Plenaria e della Giunta: 1) La Plenaria è convocata, in prima seduta, dalla Giunta uscente e/o dall USP di Napoli entro 15 giorni dallo svolgimento delle elezioni dei rappresentanti degli studenti di ogni istituto d'istruzione secondaria superiore della provincia di Napoli. In seguito la Consulta si riunisce periodicamente, in una sede messa a disposizione dall USP di Napoli o, eventualmente, da un istituto d'istruzione secondaria superiore. 2) Delle sedute, che sono pubbliche ai sensi dell'art.2 della legge n.748 dell'2/10/1977, salvo motivi di sicurezza, viene redatto verbale, come da art. 11, distribuito nelle sedute successive e che rimane a disposizione di quanti, fra gli aventi diritto, ne facciano richiesta alla Giunta. I verbali di interesse generale saranno resi pubblici attraverso il sito web. 3) Su richiesta di uno o più componenti, la Consulta può invitare alle sedute, a titolo consultivo e senza diritto di voto, persone che direttamente o indirettamente possano portare uno specifico contributo alle iniziative programmate o alla soluzione di problemi inerenti alla stessa. 4) L'avviso di convocazione, contenente l'ordine del giorno, sarà inviato ai componenti della Consulta via posta elettronica o via fax, tramite l'istituto di appartenenza, con preavviso di almeno cinque giorni per le convocazioni ordinarie e 48 ore per quelle urgenti, che possono essere convocate anche per via breve (ex. Sms, , ecc.). 5) Le lettere e/o i fax di convocazione devono sempre riportare gli argomenti all'ordine del giorno, l'ora, il giorno di convocazione, la sede e l'eventuale motivo di urgenza. Possono essere proposti argomenti non compresi nell'ordine del giorno solo al termine della discussione dello stesso. 6) La Giunta si riunisce periodicamente, in una sede appositamente attrezzata e messa a disposizione dal USP di Napoli, secondo quanto stabilito dalla stessa o dall Ufficio di Presidenza. 7) La Giunta è tenuta a convocare d'urgenza la Plenaria, qualora ne sia richiesto da almeno un terzo dei componenti la Consulta, su motivato ordine del giorno. napoli@spazioconsulte.it Mandato 2011/2013 Questo documento è scaricabile in forma libera dal sito Pag. 7 di 10

8 Art. 11 Convocazione degli Ambiti territoriali, del C.T., e delle commissioni tematiche: 1) Gli Ambiti Territoriali, il C.T. e le Commissioni Tematiche possono riunirsi in sedi e in orari diversi, a seconda delle esigenze di lavoro. 2) La convocazione dell Ambito Territoriale viene effettuata dal coordinatore territoriale o, in sua assenza, dal vice-coordinatore. 3) La convocazione della Commissione Tematica viene effettuata dal presidente di commissione o, in sua assenza, dal vice-presidente. 4) La convocazione del C.T. viene effettuata dall' ufficio di presidenza qualora almeno un terzo dei coordinatori territoriali (5 coordinatori) ne faccia richiesta. 5) Gli Ambiti Territoriali, il C.T. e le Commissioni Tematiche possono anche essere convocati all inizio o al termine di una seduta dell organo di Plenaria dalla Presidenza. 6) Il luogo in cui viene effettuata la riunione dell Ambito Territoriale è deciso dal Coordinatore Territoriale. 7) Il luogo in cui viene effettuata la riunione della Commissione Tematica è deciso dal presidente di commissione. 8) Il luogo in cui viene effettuata la riunione del C.T. è deciso dall' Ufficio di Presidenza. Art. 12 Verbali: Comma 1: Quando richiesto 1) Per ogni riunione di Giunta Esecutiva e di Plenaria viene redatto un verbale dall Ufficio di Presidenza. 2) Per ogni riunione d' Ambito viene redatto un verbale dal coordinatore territoriale. 3) Per ogni riunione del C.T. Viene redatto un verbale a turno da uno dei coordinatori territoriali. 4) Per ogni riunione di Commissione tematica viene redatto un verbale dal Presidente di Commissione. Comma 2: Forma del verbale E necessario che nel verbale figurino: 1) Carta intestata della CPS Napoli (scaricabile liberamente in formati.doc.docx.odf.pdf dal sito web); 2) L ordine del giorno; 3) Nominativi del più alto in grado in quel momento presente e del segretario verbalizzante; 4) Il numero dei membri presenti all'atto dell'appello iniziale, e ogni eventuale variazione nel corso della riunione; 5) Una sommatoria relazione di quanto avvenuto durante la riunione; 6) Riferimenti agli atti e ai documenti considerati; 7) Precisa attestazione delle delibere proposte e messe in atto; 8) Esatto resoconto dei risultati di ogni votazione; 9) Firma del segretario verbalizzante (esclusa nella documentazione pdf); 10) Firma del più alto in grado in quel momento presente (esclusa nella documentazione pdf). Per ogni verbale verranno redatte due versioni: 1) Formato elettronico PDF, recante intestazione della CPS Napoli, senza firma, in quanto liberamente distribuito sul web. 2) Formato cartaceo completo di timbro e firma del più alto di grado in quel momento presente, custodito nell USP di Napoli come atto ufficiale. Comma 3: Impugnazioni Qualsiasi rappresentante può in qualsiasi momento chiedere una rilettura pubblica di un verbale o di parte di esso. Qualora un rappresentante sostenesse che quanto riportato a verbale non corrisponda a realtà, sarà sottoposto a votazione l'annullamento integrale del processo verbale o di una o più delibere. napoli@spazioconsulte.it Mandato 2011/2013 Questo documento è scaricabile in forma libera dal sito Pag. 8 di 10

9 Art. 13 Tutor: 1) All inizio di ogni anno scolastico la nuova Giunta Esecutiva può nominare, in numero non superiore a tre, dei Tutor: studenti diplomati e non, che hanno accumulato esperienza in Consulta e che si sono distinti particolarmente come membri di una precedente Giunta esecutiva o dei precedenti (C.T.). 2) I tutor hanno funzioni propositiva e hanno il compito di aiutare la nuova Consulta attraverso le sue varie iniziative da intraprendere grazie alla loro accumulata esperienza passata. 3) I Tutor possono partecipare alle riunioni di Giunta Esecutiva e di Plenaria in qualità consultiva, pertanto non hanno diritto di voto in nessuna circostanza. 4) Il rimborso delle spese connesse alle loro attività con la CPS rientra nel merito delle spese effettuate dalla Consulta. 5) Il tutor è giudicato tale fino alla fine dell anno scolastico, una volta terminato l anno scolastico ed insediato il nuovo ufficio di presidenza la sua carica decade. 6) Si può essere tutor una sola volta, una volta che un tutor decade per fine mandato non può essere eletto più in tale ruolo. Art. 14 Apartiticità La CPS Napoli si dichiara un organo apartitico e, in quanto tale, rifiuta l ostentazione di simboli che facciano riferimento ad associazioni politiche e/o studentesche. Art.15 Apertura al pubblico 1) Ogni riunione di qualsiasi organo della CPS (Plenaria, Giunta, C.T., Ambiti, Commissioni) è aperto al pubblico esterno secondo la normativa 11/10/1977 n ) Onde favorire uno sviluppo semplificato di informazioni da parte della CPS, chiunque ne faccia richiesta può ricevere informazioni per mezzo di: newsletter, social network, iscrizione al sito web, o di altro mezzo di diffusione di massa. Anche se non facente parte della Consulta Provinciale degli Studenti. Art. 16 Sponsor 1) Qualunque Azienda, ente o qualsivoglia Associazione, regolarmente registrata, può richiedere di diventare sponsor della Consulta nell' aiutare a finanziare i progetti proposti. 2) Ogni sponsor si impegna ad offrire prezzi speciale al partner CPS Napoli. 3) La CPS Napoli si impegna a riconoscere, nei limiti dell economicità e della libera concorrenza, i propri sponsor come prime scelte e primi intermediari per qualunque cose riguardi il loro ambito applicativo. 4) Gli Sponsor non elargiranno denaro diretto alla CPS Napoli, ma pagheranno direttamente i fornitori a nome della CPS Napoli. Art. 17 Risorse finanziarie Comma 1 Deposito e relativo prelievo dei fondi Ogni CPS, non avendo un proprio conto corrente bancario, in quanto non dotata di personalità giuridica, deposita i propri fondi, tramite l USR Campania, presso un istituto superiore della propria provincia che custodirà i suddetti in un capitolo di spesa vincolato. Per poter utilizzare i fondi depositati è necessario che la Consulta deliberi una richiesta di spesa, firmata dal Presidente, ed indirizzata al Preside della scuola detentrice del capitolo di spesa vincolato. Comma 2 Rimborsi istituzionali per spese 1) Sono rimborsate ai membri della Consulta tutte le spese connesse all esercizio della propria carica e adeguatamente dimostrate, previa relativa delibera della Giunta Esecutiva. 2) La richiesta del rimborso delle spese di viaggio andrà accompagnata da un'adeguata descrizione delle circostanze relative ai titoli di viaggio di cui si è usufruito. 3) La richiesta del rimborso delle spese telefoniche andrà accompagnata da un allegato che indichi i numeri di telefono utilizzati per chiamare/mandare messaggi e quelli a cui l'operazione è stata destinata. napoli@spazioconsulte.it Mandato 2011/2013 Questo documento è scaricabile in forma libera dal sito Pag. 9 di 10

10 Comma 3 Piano finanziario annuale All inizio di ciascun anno scolastico, acquisiti i verbali di ratifica delle spese dell anno precedente e presa visione della disponibilità di cassa esistente e di previsione, si procede alla programmazione annuale delle azioni. Ciascun progetto deve essere corredato dalla scheda del piano finanziario, che va a comporre il piano finanziario annuale. Comma 4 Criterio di esecuzione delle spese 1) Una volta eseguito l atto deliberativo di spesa, la Consulta ne dà comunicazione all'istituto presso cui sono depositati i propri fondi con atto firmato dal Presidente. 2) L istituto provvederà al pagamento, senza entrare nel merito delle richieste della Consulta. 3) Per tutto ciò che richiede una gara d'appalto, la Consulta dovrà solo indicare il genere di cose richieste, l istituto provvederà ad eseguire la gara d'appalto ed i relativi acquisti. 4) Per le spese minute la scuola provvederà all'acquisto senza effettuare gara d'appalto. 5) E assolutamente vietato dal presente regolamento qualsiasi tentativo da parte del Presidente della Consulta o di qualsiasi membro della Giunta Esecutiva di influenzare la gara d appalto o di determinare condizioni di mancata trasparenza nella corretta esecuzione delle delibere di spesa. 6) Per spese minute si intendono costi che vanno fino ai IVA esclusa, oltre tale cifra si provvederà ad una gara d' appalto. Art. 18 Modifiche del presente regolamento 1) Le modifiche e le integrazioni del presente regolamento, proposte dalla Giunta Esecutiva o dalla Plenaria, possono essere operate solo ed unicamente dall Organo di Plenaria stesso in seduta avente all ordine del giorno la modifica del regolamento. 2) Per l approvazione è necessaria la maggioranza assoluta dei votanti. Art. 19 Sanzioni applicate ai trasgressori 1) I precedenti e questo stesso articolo costituiscono il regolamento della Consulta Provinciale degli Studenti di Napoli. 2) Qualunque membro della Consulta Provinciale degli Studenti di Napoli è, pertanto, tenuto a rispettarlo. 3) In particolare, si pone in evidenza che il suddetto regolamento è conforme alla normativa vigente e quindi dotato di un potere effettivo. 4) Chiunque lo violi può andare incontro ad una mozione di sfiducia, indipendentemente dalla sua carica. 5) La mozione di sfiducia è emanata dal Presidente della CPS di Napoli, previo parere vincolante della Giunta che decide a maggioranza assoluta dei presenti. 6) Nel caso che a trasgredire il presente regolamento siano il Presidente stesso o un Vicepresidente od un qualunque altro membro della Giunta Esecutiva, l approvazione della mozione di sfiducia richiede la maggioranza qualificata, ossia i 2/3 dei consiglieri presenti, esclusi i diretti indagati che non hanno diritto di voto. 7) Se ad essere posta sotto indagine è, infine, tutta la giunta si pone all ordine del giorno della prima seduta di Plenaria la votazione per una mozione di sfiducia di tutta la Giunta. Se la mozione di sfiducia ha ottenuto la maggioranza assoluta, occorre eleggere una nuova Giunta Esecutiva che resterà in carica per il resto del mandato della Giunta decaduta. napoli@spazioconsulte.it Mandato 2011/2013 Questo documento è scaricabile in forma libera dal sito Pag. 10 di 10

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