Regolamento Didattico del CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN ARCHITETTURA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Regolamento Didattico del CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN ARCHITETTURA"

Transcript

1 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN ARCHITETTURA LM-4 c.u. - Classe delle Lauree Magistrali in Architettura e Ingegneria Edile Architettura REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 1 Obiettivi formativi specifici e profili professionali Art. 2 Curricula e piani di studio individuali Art. 3 Requisiti per l ammissione e modalità di verifica Art. 4 Quadro generale delle attività formative e dei SSD di riferimento Art. 5 Insegnamenti e propedeuticità Art. 6 Tipologia delle forme didattiche e modalità di verifica della preparazione Art. 7 Attività a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a del DM 270/04) modalità di verifica e relativi crediti Art. 8 Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d del DM 270/04) modalità di verifica e relativi crediti Art. 9 Lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c del DM 270/04) modalità di verifica e relativi crediti Art. 10 Altre competenze, modalità di verifica e relativi crediti Art. 11 Tirocinio (art.10, comma 5, lettera e del DM 270/04) modalità di verifica e relativi crediti Art. 12 Prova finale modalità di verifica e relativi crediti Art. 13 Obblighi degli studenti Art. 14 Trasferimento da altri corsi di studio Art. 15 Obsolescenza dei crediti acquisiti Art. 16 Copertura insegnamenti Art. 17 Attività di ricerca a supporto delle attività formative Art. 18 Rinvio Art. 1 Obiettivi formativi specifici e profili professionali Il corso, nel rispetto dei contenuti formativi qualificanti della classe, ha come obiettivo specifico la formazione di un professionista con le competenze che caratterizzano la figura dell'architetto generalista in riferimento alla Dir. CE 2005/36 che disciplina ed equipara l'esercizio della professione di architetto in ambito europeo. Il corso si differenzia da quelli della stessa classe LM4 presenti nell'offerta formativa della Facoltà in quanto orientato ad un tipo formazione generalista fondata su studi equamente ripartiti tra le discipline. Il corso il cui elemento principale è l'architettura, nel rispetto dell'endecalogo della direttiva 85/384/CEE, deve mantenere un equilibrio tra gli aspetti teorici e pratici della formazione in architettura e garantire l'acquisizione delle seguenti capacità, conoscenze e competenze: 1. capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche; 2. adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell'architettura nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti; 3. conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica; 4. adeguata conoscenza in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione; 5. capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare tra loro creazioni architettoniche e spazi, in funzione dei bisogni e della misura dell'uomo; 6. capacità di capire l'importanza della professione e delle funzioni dell'architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali; 7. conoscenza dei metodi d'indagine e di preparazione del progetto di costruzione; 8. conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici; Allegato al verbale del Consiglio di Facoltà n. 5 del 29/04/ di 9

2 9. conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli internamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici; 10. capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti, nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione; 11. conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l'integrazione dei piani nella pianificazione. In particolare, il percorso formativo, che si articola in insegnamenti a prevalente contenuto teorico ed insegnamenti pratico operativi, è strutturato in tre periodi o cicli formativi. Il primo ciclo (1 e 2 anno) è orientato prevalentemente alla formazione di base. A tal proposito lo studente, attraverso le verifiche di profitto, dovrà dimostrare, al termine di questo ciclo, di aver appreso i fondamenti: - Della logica dell'architettura - Della storia dell'architettura - Delle matematiche per l'architettura - Delle discipline propedeutiche al controllo tecnico e alla costruzione del progetto di architettura, - Dei metodi e delle tecniche tradizionali ed informatiche della rappresentazione dell'architettura. Il secondo ciclo (3 e 4 anno) è destinato alla formazione complessa. Al termine di questo lo studente, attraverso le verifiche di profitto, dovrà dimostrare di aver cognizioni nell'ambito: - Della progettazione architettonica urbana e del paesaggio. - Della progettazione urbanistica. - Della tecnica e della costruzione dell'architettura. - Del restauro architettonico. - Della storia e della critica dell'architettura. - Del controllo climatico e ambientale dell'edificio. - Della progettazione ecosostenibile e ambientalmente consapevole. - Degli aspetti giuridico economici e valutativi del processo progettuale e realizzativo dell'architettura. - Del rilievo e della rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente. Il terzo ciclo (5 anno) è destinato al progetto integrale dell'architettura che ha il suo compimento nel laboratorio di tesi destinato alla redazione dell'elaborato dell'esame di laurea supportato dalla conoscenza del "technical english", dai tirocini e dalle materie a scelta dello studente. Nell'ambito dei primi due cicli, ciascuna annualità avrà un preciso obiettivo formativo di uscita a cui concorreranno i contenuti disciplinari minimi degli insegnamenti previsti al fine di garantire una formazione compiuta e condivisa degli obiettivi. A compimento di ciascuno dei primi due cicli è previsto un workshop che propone un'esperienza progettuale, con il contributo di varie discipline tra cui le abilità informatiche, strutturata sulla partecipazione a concorsi di architettura per studenti in corso di validità nel periodo di svolgimento dei workshop. Le tematiche da affrontare saranno congruenti con il percorso formativo sviluppato nel corso del biennio. Art. 2 Curricula e piani di studio individuali Il Regolamento didattico del Corso di Studio può prevedere uno o più curricula, costituenti l insieme delle attività formative, con le eventuali propedeuticità, che lo studente è tenuto obbligatoriamente a seguire ai fini del conseguimento del titolo, così come disposto dall art. 19 del RDdF. Ogni studente ha la facoltà di presentare un curriculum individuale che deve comunque soddisfare i requisiti generali indicati dal Corso di Studio. Il piano degli studi individuale è sottoposto per l approvazione al CCS, che può delegarne l esame o anche l approvazione a strutture a ciò deputate o a singoli docenti. Le attività formative a scelta dello studente, nei curricula liberi, dovranno in ogni caso corrispondere ai requisiti culturali o professionali coerenti agli obbiettivi formativi dichiarati al precedente art. 1, fermo restando che: - i contenuti di tali attività formative non siano ripetitivi di contenuti compresi in altri insegnamenti già presenti nel curriculum; - ogni proposta di attività formativa corrisponda ad almeno 4 Crediti Formativi Universitari (CFU). Allegato al verbale del Consiglio di Facoltà n. 5 del 29/04/ di 9

3 La presentazione del piano di studi è stabilita, per gli studenti degli anni successivi al primo, dal 15 luglio al 31 ottobre. Eventuali modifiche dei piani di studio possono essere accettate fino al 31 dicembre. Trascorso il 31 dicembre, in caso di inadempienza dello studente, il Consiglio di Facoltà, su proposta della Commissione didattica del Corso di Studio, assegna d ufficio un piano di studi coerente al profilo della carriera già eventualmente conseguita. Art. 3 Requisiti per l ammissione e modalità di verifica Il requisito fondamentale per essere ammessi al Corso di Laurea magistrale in Architettura è il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o equivalente titolo conseguito all'estero riconosciuto idoneo. Il Corso di Laurea a ciclo unico prevede il numero programmato in base all'art. 1 della L.264/99 (G.U. n. 183 del ). L'immatricolazione è subordinata al superamento di prove d'accesso secondo i criteri e modalità di ammissione, come da disposizioni ministeriali; l ammissione è subordinata al posizionamento utile nella graduatoria risultante a seguito dell espletamento delle prove di accesso stabilite in sede ministeriale. Su proposta del Consiglio di Corso di Studio, può essere definita la soglia minima di punteggio al di sotto della quale si rende obbligatorio il recupero di carenze formative in ingresso. Le modalità di recupero delle carenze formative in ingresso sono rinviate a specifiche deliberazioni assunte di anno in anno tenuto conto delle specificità emerse a seguito degli esiti della prova di ammissione. Qualora dall esito delle prove di verifica risultassero ammessi studenti che hanno dimostrato carenze in una o più delle categorie di conoscenza previste, il Consiglio del Corso di Studi (CCS) può attivarsi per definire le modalità atte al recupero dei debiti eventualmente anche attraverso formazione a distanza (e-learning) che dovranno essere saldati entro il 31 Dicembre di ogni anno. Su proposta del CCS, il CdF, verificata la disponibilità delle risorse finanziarie, umane e logistiche necessarie all attivazione del recupero dei debiti, provvede ad organizzarne l attuazione. Il recupero delle carenze formative può essere assolto anche in collaborazione mediante convenzione con strutture esterne. All atto di immatricolazione dello studente, è possibile riconoscere CFU in corrispondenza a documentate attività formative (verifica abbreviazione di corso). Sono riconoscibili crediti sulla base di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso ai sensi del art. 4 DM 16/3/2007. Su richiesta dello studente, il CCS valuta la relativa carriera pregressa del richiedente, ne stabilisce il valore in CFU e ne sottopone l approvazione al CdF. Art. 4 Quadro generale delle attività formative e dei SSD di riferimento La durata del CdL è di cinque anni e prevede le seguenti attività formative: Attività formative di base ambito disciplinare settore CFU Discipline matematiche MAT/07 Fisica matematica 8 per l'architettura Discipline fisicotecniche ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale 12 ed impiantistiche per l'architettura Discipline storiche per ICAR/18 Storia dell'architettura 20 l'architettura Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente ICAR/17 Disegno 24 Allegato al verbale del Consiglio di Facoltà n. 5 del 29/04/ di 9

4 Totale crediti riservati alle attività di base (da DM min 56) 64 Attività formative caratterizzanti Progettazione architettonica e urbana C11 ICAR/14 Composizione architettonica e urbana 40 crediti da assegnarsi complessivamente all'ambito Progettazione architettonica e urbana 40 Teorie e tecniche per il restauro architettonico C21 ICAR/19 Restauro 12 crediti da assegnarsi complessivamente all'ambito Teorie e tecniche per il restauro architettonico 12 Analisi e progettazione strutturale per l'architettura C31 ICAR/08 Scienza delle costruzioni 12 C32 ICAR/09 Tecnica delle costruzioni 12 crediti da assegnarsi complessivamente all'ambito Analisi e progettazione strutturale per l'architettura 24 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale C41 ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica 8 C42 ICAR/21 Urbanistica 12 crediti da assegnarsi complessivamente all'ambito Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale 20 Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia C51 ICAR/12 Tecnologia dell'architettura 18 crediti da assegnarsi complessivamente all'ambito Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia 18 Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica C61 ICAR/22 Estimo 8 crediti da assegnarsi complessivamente all'ambito Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica 8 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l'architettura e l'urbanistica C71 IUS/10 Diritto amministrativo 6 crediti da assegnarsi complessivamente all'ambito Discipline economiche, sociali, giuridiche per l'architettura e l'urbanistica 6 Allegato al verbale del Consiglio di Facoltà n. 5 del 29/04/ di 9

5 Totale crediti riservati alle attività caratterizzanti (da DM min 100) 128 Attività formative affini ed integrative A11 ICAR/16 Architettura degli interni e allestimento 6 A12 L-ART/01 Storia dell'arte medievale 4 A13 ICAR/12 Tecnologia dell'architettura 6 A14 MAT/06 Probabilita' e statistica matematica 8 A15 SECS-P/06 Economia applicata 6 Totale crediti per le attività affini ed integrative Altre attività formative (D.M. 270 art.10 5) ambito disciplinare CFU A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) 20 Per la prova finale e la lingua Per la prova finale 26 straniera (art.10, comma 5, lettera c) Per la conoscenza di almeno una lingua straniera 6 Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) Ulteriori conoscenze linguistiche 0 Abilità informatiche e telematiche 4 Tirocini formativi e di orientamento 0 Altre conoscenze utili per l'inserimento nel 14 mondo del lavoro Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) Totale crediti riservati alle altre attività formative 78 CFU totali per il conseguimento del titolo 300 Per la specifica denominazione degli insegnamenti, indicazione degli SSD di riferimento e l eventuale articolazione in moduli si rimanda al Manifesto degli Studi. Le attività formative danno luogo all acquisizione da parte degli studenti che ne usufruiscono di Crediti Formativi Universitari (CFU), ai sensi della normativa vigente. A ciascun credito formativo universitario corrispondono 25 ore di impegno complessivo per studente. La quantità media di impegno complessivo di apprendimento svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è fissata convenzionalmente in 60 crediti. La frazione dell impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale, nel rispetto del limite minimo del 50% previsto dalla normativa vigente, è differenziata in riferimento alle diverse tipologie didattiche: 60% per i corsi a didattica frontale, 50% per i corsi in cui prevale attività di esercitazione o assistite equivalenti. In riferimento a questi ultimi, in considerazione dell alto contenuto sperimentale o pratico, e al fine di fornire agli studenti la massima assistenza in aula o nei laboratori didattici di Facoltà, la percentuale di impegno individuale può essere ulteriormente ridotta fino al limite minimo del 40%. Le frazioni dell impegno orario sono determinate nel Manifesto degli Studi. I crediti formativi corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente previo il superamento dell esame o a seguito di altra forma di verifica della preparazione o delle competenze conseguite previste. Le attività didattiche sono ordinariamente ripartite in periodi articolati tra il 15 settembre e il 30 giugno e determinati annualmente. Il numero delle ore settimanali e la loro distribuzione sono determinati in relazione alla programmazione degli insegnamenti e alle esigenze di funzionalità del calendario didattico. 8 Allegato al verbale del Consiglio di Facoltà n. 5 del 29/04/ di 9

6 Su parere del Consiglio di Corso di Studio sono assegnati gli obblighi di frequenza dell impegno in aula sull ammontare complessivo dei crediti, privilegiando i corsi in cui prevale attività di esercitazione o assistita equivalente. Su proposta della Commissione didattica del Corso di Studio, sono disposti appositi percorsi formativi rallentati per studenti che, per particolari motivi, non possano conseguire il titolo nell intervallo della sua durata legale. Tali percorsi sono concordati con gli interessati nel rispetto delle propedeuticità e degli obiettivi formativi da conseguire. Art. 5 Insegnamenti e propedeuticità Il percorso formativo si articola in insegnamenti a prevalente contenuto teorico ed insegnamenti pratico operativi, ed è strutturato in tre periodi o cicli formativi. Il primo ciclo (1 e 2 anno) è orientato prevalentemente alla formazione di base. Il secondo ciclo (3 e 4 anno) è destinato alla formazione complessa. Al termine di questo lo studente, attraverso le verifiche di profitto, dovrà dimostrare di aver cognizioni nell'ambito. Il terzo ciclo (5 anno) è destinato al progetto integrale dell'architettura che ha il suo compimento nel laboratorio di tesi destinato alla redazione dell'elaborato dell'esame di laurea. Per le propedeuticità tra i singoli insegnamenti e le eventuali propedeuticità per il passaggio tra i cicli (passaggio dal 2 al 3 ciclo) si rimanda al Manifesto degli Studi. Art. 6 Tipologia delle forme didattiche e modalità di verifica della preparazione Le forme didattiche previste sono: a) Laboratori (LB): attività formativa finalizzata essenzialmente allo sviluppo di un processo progettuale da svolgere prevalentemente con attività condotte in aula. Dà luogo a un unico esame di profitto valutato in trentesimi. b) Corsi integrati (CI): attività formativa unitaria articolata in più insegnamenti di Settori Scientifico-Disciplinari diversi. Dà luogo a un unico esame di profitto valutato in trentesimi. c) Corsi coordinati (CC): attività formativa unitaria articolata in più insegnamenti del medesimo Settore Scientifico-Disciplinare. Dà luogo a un unico esame di profitto valutato in trentesimi. c) Corsi monodisciplinari (CM): attività formativa, unitaria appartenente ad un unico Settore Scientifico-Disciplinare. d) Tirocini (T): attività pratico-formativa e di orientamento, da svolgersi presso strutture produttive e di servizio esterne alla struttura didattica, finalizzata a realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Per l istituzione, l organizzazione e le relative certificazioni si rinvia alla normativa vigente in materia. Dà luogo a idoneità. e) Workshop (WS): attività pratico-formativa intensiva finalizzata ad un processo progettuale. Dà luogo a idoneità. f) Studio individuale (SI): complesso dell impegno autonomo che lo studente deve praticare al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dalla relativa attività formativa. I laureati magistrali a ciclo unico in Architettura, attraverso i due cicli biennali di formazione (di base e complessa) acquisiranno livelli di conoscenza teorico-metodologica in grado di recepire le complessità operative e culturali del progetto di architettura. Le modalità di verifica del raggiungimento di questi obiettivi, oltre agli esami tradizionali, prevedono una serie di verifiche in itinere attraverso vari strumenti intermedi programmati (prove applicative, produzione di elaborati teorici o tecnici, ecc.). Il carattere laboratoriale di alcuni corsi prevede una valutazione e verifica continua dell'evoluzione conoscitiva degli studenti. In virtù delle conoscenze disciplinari di base fondate sulle undici aree della direttiva europea, i laureati del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura saranno in grado di organizzare metodologicamente le conoscenze acquisite al fine di sviluppare capacità critiche in grado di colloquiare produttivamente con più saperi specialistici. La modalità di verifica delle capacità di applicare conoscenza e comprensione, avverrà attraverso prove di profitto orali e/o scritto-grafiche, attraverso una serie di verifiche programmate in itinere di varia natura. La natura stessa dei laboratori, destinati a porre le condizioni per la soluzione specifici problemi di carattere operativo e progettuale, implica una costante e continua verifica delle capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il Corso di Laurea Magistrale Architettura a ciclo unico promuove il momento critico e la ricerca autonoma e personale. All'interno del Corso si svolgeranno la didattica frontale, i laboratori Allegato al verbale del Consiglio di Facoltà n. 5 del 29/04/ di 9

7 mono e pluridisciplinari, i tirocini e i workshop intesi come momento riassuntivo di ogni ciclo formativo. Ulteriori verifiche saranno costituite dagli esami di profitto e la discussione della tesi finale. La verifica di questi punti, in seno agli esami di profitto e all'esame di tesi, sarà oggetto di discussione finalizzata al controllo metodologico delle relazioni tra aspetti teorici, tecnici e pratico operativi. La formazione dell'allievo architetto avverrà attraverso continui aggiornamenti e, verificando le ricadute formative delle attività di ricerca, in modo da consentire di governare i veloci e mutevoli processi di modificazione dei territori metropolitani. Art. 7 Attività a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a del DM 270/04) modalità di verifica e relativi crediti Agli studenti deve essere garantita la libertà di scelta tra tutti gli insegnamenti attivati nell Ateneo, consentendo anche l acquisizione di ulteriori crediti formativi nelle discipline di base e caratterizzanti. La coerenza con il progetto formativo si riferisce al singolo piano di studio presentato e andrà perciò valutata dal competente organo didattico con riferimento all adeguatezza delle motivazioni eventualmente fornite. Il numero dei crediti è pari a 20. Art. 8 Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d del DM 270/04) modalità di verifica e relativi crediti Ulteriori attività formative sono volte ad acquisire, abilità informatiche e telematiche e per preparare all inserimento nel mondo del lavoro, nonché ad agevolare le future scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso. La verifica di quanto esperito sarà documentata dall attestazione di frequenza ed acquisita attraverso l'idoneità. Il numero complessivo dei crediti è pari a 18. Art. 9 Lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c del DM 270/04) modalità di verifica e relativi crediti La lingua straniera è l inglese tecnico inteso come supporto alla prova finale. La verifica di quanto esperito sarà documentata dall attestazione di frequenza ed acquisita attraverso l'idoneità. Il numero dei crediti è pari a 6. Art. 10 Altre competenze, modalità di verifica e relativi crediti A compimento dei primi due cicli è previsto un workshop che propone un'esperienza progettuale, con il contributo di varie attività formative tra cui le abilità informatiche, strutturata sulla partecipazione a concorsi di architettura per studenti in corso di validità nel periodo di svolgimento dei workshop. Le tematiche da affrontare saranno congruenti con il percorso formativo sviluppato nel corso del biennio. Il numero dei crediti è pari a 4. Art. 11 Tirocinio (art.10, comma 5, lettera e del DM 270/04) modalità di verifica e relativi crediti Per preparare l inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, sono previsti tirocini formativi presso imprese, pubbliche amministrazioni, enti pubblici o privati, ivi compresi quelli del terzo settore, studi professionali e collegi professionali, sulla base di apposite convenzioni. La verifica di quanto esperito sarà documentata dall attestazione di frequenza ed acquisita attraverso l'idoneità. Il numero dei crediti è pari a 8. Art. 12 Prova finale modalità di verifica e relativi crediti La prova finale a carattere progettuale o teorico sperimentale, consiste nella discussione di uno o più elaborati redatti nel laboratorio di tesi, svolto nel corso del quinto anno sotto la guida di un docente relatore. Tali elaborati, supportati dalla conoscenza del "technical english" e preferibilmente coordinati con tirocini e materie a scelta dello studente costituiscono strumento Allegato al verbale del Consiglio di Facoltà n. 5 del 29/04/ di 9

8 di verifica finale. Il valore della prova finale come momento di sintesi delle cognizioni acquisite dovrà, accanto alla verifica delle competenze specifiche richieste per l'architetto generalista, accertare che lo studente abbia acquisito, in maniera completa e integrata, conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicarle, autonomia di giudizio, abilità comunicativa e capacità di apprendimento autonomo nell'ottica di una formazione continua anche auto-diretta. Per la prova finale l'attribuzione dei 26 CFU sotto forma di idoneità è conferita durante la prelaurea, alla quale gli studenti accederanno soltanto se il lavoro si troverà ad uno stato di avanzamento, debitamente attestato dal docente relatore, pari al 70% dell'intero lavoro. La commissione di prelaurea accerta, a seguito di ampia ed articolata discussione, la qualità del lavoro di tesi, nonché dell acquisita conoscenza degli aspetti teorici delle discipline coinvolte, e della capacità di integrare tra loro i diversi aspetti disciplinari concorrenti. La tesi di laurea, introdotta del relatore, consiste nell'illustrazione, attraverso la proiezione di un elaborato multimediale, del lavoro prodotto da parte del laureando nonché nella presentazione di un dossier che raccoglie, in forma testuale e grafica, il prodotto elaborato e nell'esposizione di due tavole grafiche esemplificative. Il manifesto degli studi determina in modo specifico l organizzazione temporale e didattica del laboratorio di tesi. Gli elaborati di tesi ulteriormente approfonditi ed integrati saranno illustrati nella seduta di laurea. La valutazione finale anche in considerazione dei crediti attribuiti al laboratorio di tesi e dell incidenza del curriculum, può impegnare fino al 9% della votazione complessiva espressa in centodecimi. In sede di valutazione, la commissione accerterà la maturazione del candidato e la capacità di sintetizzare l apporto di più discipline, valutando il carattere originale, ed eventualmente sperimentale della tesi esposta anche ai fini dell eventuale assegnazione della lode per i candidati che abbiano raggiunto il punteggio massimo. Art. 13 Obblighi degli studenti Il progetto formativo del Corso di Laurea presuppone l obbligo di frequenza per ogni attività didattica, fissato in almeno il settanta per cento delle ore assegnate all attività formativa, escludendo ovviamente quelle riservate allo studio individuale. La frequenza è accertabile dal docente titolare dell'attività formativa mentre per quelle svolte all esterno, la frequenza deve essere dichiarata mediante un attestato rilasciato dalla struttura responsabile. Gli obblighi di frequenza per gli Studenti lavoratori e impegnati a tempo parziale sono disciplinati dal Consiglio di Facoltà sentito il competente Consiglio di Corso di Studio nei limiti di quanto disposto dal regolamento Didattico di Facoltà. Art. 14 Trasferimento da altri corsi di studio Il Consiglio di Corso di Studio delibera sul riconoscimento dei crediti nei casi di trasferimento da altro ateneo, di passaggio ad altro Corso di Studio o di svolgimento di parti di attività formative in altro ateneo italiano o straniero, anche attraverso l adozione di un piano di studi individuale. Il Consiglio di Corso di Studio delibera altresì sul riconoscimento della carriera percorsa da studenti che abbiano già conseguito il titolo di studio presso l Ateneo o in altra università italiana e che chiedano, contestualmente all iscrizione, l abbreviazione degli studi. Questa può essere concessa previa valutazione e convalida dei crediti formativi considerati riconoscibili in relazione al Corso di Studio prescelto. I crediti eventualmente conseguiti non riconosciuti ai fini del conseguimento del titolo di studio rimangono comunque registrati nella carriera scolastica dell interessato. Per la disciplina del riconoscimento dei crediti si rinvia la più generale art. 26 del Regolamento didattico di facoltà. Art. 15 Obsolescenza dei crediti acquisiti Allegato al verbale del Consiglio di Facoltà n. 5 del 29/04/ di 9

9 I crediti formativi corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente previo il superamento dell esame o a seguito di altra forma di verifica della preparazione o delle competenze conseguite prevista nel Regolamento Didattico del Corso di Studio. Il Corso di Studio prevede forme di verifica periodica dei crediti acquisiti, al fine di valutarne la non obsolescenza dei contenuti conoscitivi e di assegnare debiti formativi nelle materie per le quali sia riscontrata obsolescenza della preparazione. Per la definizione delle modalità si rinvia al manifesto degli studi. Art. 16 Copertura insegnamenti Il Consiglio di Corso di Studio propone gli insegnamenti da attivare e le modalità delle relative coperture sulla base del manifesto degli studi entro il 15 maggio. L attività didattica di docenti esterni, anche al fine dell eventuale rinnovo dell incarico, dovrà essere sottoposta a verifica del Consiglio di Facoltà sulla base di parere espresso dal Presidente del Consiglio di Corso di Studi nel quale è stato svolto l insegnamento. Art. 17 Attività di ricerca a supporto delle attività formative A supporto e integrazione della didattica, il Corso di Studio promuove attività culturali (seminari, conferenze, convegni) finalizzati alla trasmissione agli studenti di conoscenze ed esperienze conseguite nei diversi settori coerenti con gli obiettivi formativi. Le attività formative possono avvalersi degli esiti di ricerca e delle strumentazioni in dotazione alle strutture di ricerca dipartimentali ed interdipartimentali. Per la definizione delle modalità si rinvia al manifesto degli studi. Art. 18 Rinvio Per quanto non espressamente indicato nel presente Regolamento Didattico, si rinvia al Regolamento Didattico di Facoltà. Allegato al verbale del Consiglio di Facoltà n. 5 del 29/04/ di 9

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 Ingegneria meccanica DM 270/2004,

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA IN CULTURE E TECNICHE DELLA MODA CLASSE L- 3 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso

Dettagli

Facoltà: ECONOMIA - SEDE DI RIMINI Corso: 8847 - ECONOMIA DEL TURISMO (L) Ordinamento: DM270 Titolo: ECONOMIA DEL TURISMO Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede Di Rimini Corso di Laurea

Dettagli

Facoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

WEBLAB - SCHEDA DOCUMENTO N 154

WEBLAB - SCHEDA DOCUMENTO N 154 WEBLAB - SCHEDA DOCUMENTO N 154 TIPO DI DOCUMENTO: PROGRAMMA CORSO DI FORMAZIONE TIPOLOGIA CORSO: Corso universitario TIPO DI CORSO: Corso di Laurea specialistica TITOLO: Manutenzione e gestione edilizia

Dettagli

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Titolo: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Dettagli

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE

Dettagli

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea di I livello in OTTICA e OPTOMETRIA Il Regolamento Didattico specifica gli aspetti

Dettagli

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA Scuola di Ingegneria e Architettura Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA Art. 1 Requisiti per l'accesso al Corso Per essere ammessi al Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica è necessario il possesso di

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN Scienze per la formazione

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali Titolo: SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE Testo: LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE - CLASSE L- 20 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO

REGOLAMENTO DIDATTICO REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI STUDIO: Culture e tecniche del costume e della moda FACOLTÀ: Lettere e Filosofia CLASSE: 23 Art. 1 Coerenza tra crediti delle attività formative e obiettivi formativi programmati

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea in Sicurezza dei sistemi

Dettagli

edile Data del DM di approvazione del ordinamento 31/03/2004 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 01/04/2004 didattico

edile Data del DM di approvazione del ordinamento 31/03/2004 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 01/04/2004 didattico Scheda informativa Università Classe Nome del corso Universita' degli Studi di PADOVA 4/S - Classe delle lauree specialistiche in architettura e ingegneria edile Data del DM di approvazione del ordinamento

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE Art. 1 - Denominazione e classe di appartenenza E` istituito presso l'università degli Studi di Torino il Corso di Laurea

Dettagli

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE ARCHITETTURA E PROGETTO DELL AMBIENTE URBANO REGOLAMENTO DIDATTICO

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE ARCHITETTURA E PROGETTO DELL AMBIENTE URBANO REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE ARCHITETTURA E PROGETTO DELL AMBIENTE URBANO REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 1 Obiettivi formativi specifici e profili professionali Il Corso di Laurea in Architettura e progetto

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Scienze del lavoro (classe delle

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.

Dettagli

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA MAGISTRALE IN GEOGRAFIA E PROCESSI TERRITORIALI CLASSE LM- 80 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA - Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA (LM41)

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA (LM41) Page 1 of 5 Facoltà: MEDICINA E CHIRURGIA Corso: 8415 - MEDICINA E CHIRURGIA (LM) Ordinamento: DM270 Titolo: MEDICINA E CHIRURGIA Testo: Scuola di Medicina e Chirurgia REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 UNIVERSITA DEL SALENTO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 Nel seguito saranno

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it

Dettagli

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) MODALITA PER IL RICONOSCIMENTO CREDITI Dopo le fasi dell immatricolazione riportate nel Bando (http://www.univaq.it/section.php?id=1670&idcorso=574)

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO E DELL ESAME FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO Art. 1 Ambito di applicazione Il presente

Dettagli

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale.

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale. SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento di MANAGEMENT E MARKETING - Parte normativa- Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso Per essere ammessi al corso di laurea è

Dettagli

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE 1. Denominazione del corso di studi Scienze psicologiche 2. Classe di appartenenza

Dettagli

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA, CLASSE LMG/01 REGOLAMENTO DIDATTICO. Art. 1 Definizioni

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA, CLASSE LMG/01 REGOLAMENTO DIDATTICO. Art. 1 Definizioni FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA, CLASSE LMG/01 1. Ai sensi del presente Regolamento si intende: REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 1 Definizioni a) per Facoltà: la Facoltà

Dettagli

Classe delle lauree magistrali in architettura e ingegneria edile-architettura

Classe delle lauree magistrali in architettura e ingegneria edile-architettura Classe delle lauree magistrali in architettura e ingegneria edile-architettura Versione approvata dal CUN OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA (CLASSE LM-6 BIOLOGIA) Art. 1 Premesse e finalità

Dettagli

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L)

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L) SEDE DI FORLI - Corso: Ordinamento: SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L) DM270 MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE Scuola di Lingue

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Economia e finanza

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA -

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA - Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA MAGISTRALE IN CINEMA, TELEVISIONE E PRODUZIONE MULTIMEDIALE CLASSE LM-65 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA - Art. 1 Requisiti per l'accesso

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO SUI CREDITI FORMATIVI DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL SANNIO (D.R. n. 304 del 13 aprile 2004) Articolo 1 Finalità 1.

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo

Dettagli

Facoltà: LETTERE E FILOSOFIA Corso: 0966 - CINEMA, TELEVISIONE E PRODUZIONE MULTIMEDIALE (LM) Ordinamento: DM270

Facoltà: LETTERE E FILOSOFIA Corso: 0966 - CINEMA, TELEVISIONE E PRODUZIONE MULTIMEDIALE (LM) Ordinamento: DM270 Page 1 of 5 Facoltà: LETTERE E FILOSOFIA Corso: 0966 - CINEMA, TELEVISIONE E PRODUZIONE MULTIMEDIALE (LM) Ordinamento: DM270 Titolo: CINEMA, TELEVISIONE E PRODUZIONE MULTIMEDIALE Testo: LAUREA MAGISTRALE

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali Titolo: DAMS - DISCIPLINE DELLE ARTI, DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO Testo: LAUREA IN DAMS Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo CLASSE L- 3 REGOLAMENTO

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 Alla Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative afferiscono i seguenti corsi di laurea di specialistica: a) corso

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN GIURISPRUDENZA (CLASSE LMG/01 GIURISPRUDENZA) Art. 1 Premesse

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA 1. Domanda: I c.d. requisiti Sapienza sono di applicazione obbligatoria o sono solo raccomandazioni? Risposta: Il possesso dei requisiti Sapienza è obbligatorio per tutti i corsi che vengono istituiti

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA) in PRODUZIONI ANIMALI (Classe L-38) Ai sensi del D.M. 270/2004 Art. 1 Finalità 1.

Dettagli

8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L)

8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L) Page 1 of 6 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L) Titolo: EDUCAZIONE PROFESSIONALE

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI CONSULENTE DEL LAVORO ED ESPERTO DI RELAZIONI INDUSTRIALI

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI CONSULENTE DEL LAVORO ED ESPERTO DI RELAZIONI INDUSTRIALI CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI CONSULENTE DEL LAVORO ED ESPERTO DI RELAZIONI INDUSTRIALI (Modificato con delibere del CdF e CdS del 22.01.03, del 07.05.2003, del 8.10.2003; del 25.02.2004;

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche Art. 1 Le seguenti disposizioni disciplinano l organizzazione didattica del Corso di Laurea in Scienze giuridiche, in conformità alle

Dettagli

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale.

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale. Allegato 2 Art. 4. Crediti formativi universitari Testo approvato Rilievi CUN Testo adeguato ai rilievi 1. Il credito formativo universitario (cfu) - di seguito denominato credito - è l unità di misura

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN MARKETING E ORGANIZZAZIONE D IMPRESA (CLASSE L-18 Scienze dell economia e della gestione aziendale) Art. 1 Premesse e finalità 1. Il presente Regolamento disciplina

Dettagli

Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli atenei

Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli atenei Testo aggiornato al 13 gennaio 2006 Decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509 Gazzetta Ufficiale 4 gennaio 2000, n. 2 Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli atenei IL MINISTRO

Dettagli

Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis)

Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Modalità per il riconoscimento crediti Dopo le fasi dell immatricolazione

Dettagli

Scaricato da http://www.italiaoggi.it Tutti i diritti riservati ai legittimi titolari. Art.1

Scaricato da http://www.italiaoggi.it Tutti i diritti riservati ai legittimi titolari. Art.1 D i s c i p l i n a d e l l e c l a s s i d i l a u r e a t r i e n n a l i Art.1 1. Il presente decreto definisce, ai sensi dell'articolo 4 del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, le classi

Dettagli

2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2

2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2 2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Accordo con l Ordine di Firenze relativo al DM del 05.XI.2010 Accordo tra l Ordine dei Dottori

Dettagli

VADEMECUM NORMATIVO PER L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI TFA II CICLO

VADEMECUM NORMATIVO PER L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI TFA II CICLO VADEMECUM NORMATIVO PER L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI TFA II CICLO Prova scritta Art.6 D.M.312/2014 comma 2 DISPOSIZIONI NORMATIVE E MINISTERIALI Le prove di accesso vertono sui programmi disciplinari

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche

Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche Articolo 1 - Denominazione del Corso e Classe di appartenenza È istituito presso l Università degli Studi della Basilicata il Corso

Dettagli

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN ARCHITETTURA LM4 (In corso di definizione)

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN ARCHITETTURA LM4 (In corso di definizione) CORSO DI LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN ARCHITETTURA LM4 (In corso di definizione) L opportunità di attivare un Corso di Laurea Magistrale biennale in Architettura nella Classe LM4 deriva da una serie di

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA Università degli Studi di Cagliari Regolamento Didattico del Corso di Studi in Ingegneria Elettrica, A.A. 2007/08 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA Art. 1. Articolazione del Corso di Laurea in Ingegneria

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE (CLASSE L-18 SCIENZE DELL ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE)

Dettagli

Scuola di Giurisprudenza

Scuola di Giurisprudenza Scuola di Giurisprudenza PARTE NORMATIVA DEL REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN GIURISPRUDENZA - sede di Bologna ART. 1 REQUISITI PER L'ACCESSO AL CORSO Per essere ammesso

Dettagli

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 SEZIONE UNDICESIMA FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 Alla Facoltà di Economia (sede di Piacenza) afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Economia aziendale b)

Dettagli

Sentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi

Sentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi Documento contenente le linee guida per l attivazione dei Corsi di studio delle professioni sanitarie (DM 8 gennaio 2009 e DI 19 febbraio 2009) a partire dall offerta formativa dell a.a. 2011-2012 In attesa

Dettagli

Corso di laurea triennale in: Consulenza Aziendale e Giuridica

Corso di laurea triennale in: Consulenza Aziendale e Giuridica Corsi di laurea triennale sede di Venezia Guida della Facoltà di Economia a.a. 004-0 Corso di laurea triennale in: Consulenza Aziendale e Giuridica Classe di appartenenza: Classe delle lauree in Scienze

Dettagli

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E INTERNAZIONALI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INTERNAZIONALI INTERNATIONAL STUDIES (Classe LM 52 Relazioni

Dettagli

Regolamento didattico Corso di Laurea Magistrale in Management e Sviluppo Socioeconomico (LM 56)

Regolamento didattico Corso di Laurea Magistrale in Management e Sviluppo Socioeconomico (LM 56) Regolamento didattico Corso di Laurea Magistrale in Management e Sviluppo Socioeconomico (LM 56) Obiettivi formativi Il Corso di Laurea Magistrale in Management e Sviluppo Socioeconomico ha l obiettivo

Dettagli

Regolamento didattico del corso di laurea triennale in Giurista dell Impresa e dell Amministrazione. Parte generale

Regolamento didattico del corso di laurea triennale in Giurista dell Impresa e dell Amministrazione. Parte generale Regolamento didattico del corso di laurea triennale in Giurista dell Impresa e dell Amministrazione Capo I. Disposizioni generali Parte generale Art. 1. Ambito di competenza 1. Il presente Regolamento

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA (CLASSE LM-40 Matematica) Art. 1 Premesse

Dettagli

DOCENTI Docenti universitari provenienti da università Statali e Pontificie; professionisti, ricercatori, esperti del settore italiani e stranieri.

DOCENTI Docenti universitari provenienti da università Statali e Pontificie; professionisti, ricercatori, esperti del settore italiani e stranieri. OBIETTIVI FORMATIVI Scopo del Master è di consentire l approfondimento delle tematiche della progettazione, dell adeguamento e del recupero degli Edifici per il culto. DOCENTI Docenti universitari provenienti

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI (emanato con Decreto Rettorale N. 645 del 12/03/2003) ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Titoli per l accesso...

Dettagli

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1 SEZIONE DODICESIMA FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1 Alla Facoltà di Psicologia afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche Laurea in Scienze e tecniche

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE (CLASSE LM/SNT1 - SCIENZE

Dettagli

SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI REGOLAMENTO DIDATTICO DELLA FACOLTA DI ARCHITETTURA INDICE. Titolo I Organi rappresentativi... pag.

SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI REGOLAMENTO DIDATTICO DELLA FACOLTA DI ARCHITETTURA INDICE. Titolo I Organi rappresentativi... pag. SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI REGOLAMENTO DIDATTICO DELLA FACOLTA DI ARCHITETTURA INDICE Titolo I Organi rappresentativi... pag. 2 art. 1 Organi della Facoltà di Architettura... pag. 2 art.

Dettagli

Regolamento del Corso di laurea triennale in Scienze giuridiche (1) classe n. 31 delle Lauree in SCIENZE GIURIDICHE. I - Disposizioni generali

Regolamento del Corso di laurea triennale in Scienze giuridiche (1) classe n. 31 delle Lauree in SCIENZE GIURIDICHE. I - Disposizioni generali 1 Regolamento del Corso di laurea triennale in Scienze giuridiche (1) classe n. 31 delle Lauree in SCIENZE GIURIDICHE I - Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e finalità del Regolamento 1. Il presente

Dettagli

REGOLAMENTO*DIDATTICO*GENERALE**

REGOLAMENTO*DIDATTICO*GENERALE** REGOLAMENTO*DIDATTICO*GENERALE** Articolo1*AmbitodiApplicazione Articolo2*Titoli Articolo3*CorsidiStudio Articolo4* IstituzioneomodificazionedeiCorsidiStudio Articolo5*OrdinamentiDidattici Articolo6*AttivitàdidattichedeiCorsidiStudio

Dettagli

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE ORDINAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA GESTIONALE Art. 1 Istituzione. Presso la Facoltà di Ingegneria sede di

Dettagli

antropologico( e( scientifico*letterario,( orientata( al( conseguimento( del( livello( formativo( richiesto(dall'area(professionale;(

antropologico( e( scientifico*letterario,( orientata( al( conseguimento( del( livello( formativo( richiesto(dall'area(professionale;( REGOLAMENTO*DIDATTICO* * Corso*di*Studio*in*Scienze*della*Mediazione*Linguistica*Classe*di*Laurea*L=12* Articolo1*AttivazionedelCorsodiStudio Articolo2*ObiettiviformativiqualificantidellaClassediLaureaL*12

Dettagli

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti,

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, aziende, ecc.) che offre agli studenti l'occasione per

Dettagli

(Emanato con D.R. n. 1032/15 del 02.11.2015) REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN GIURISPRUDENZA (LMG01) Art. 1 Oggetto

(Emanato con D.R. n. 1032/15 del 02.11.2015) REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN GIURISPRUDENZA (LMG01) Art. 1 Oggetto REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN GIURISPRUDENZA (LMG01) Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina le finalità, l organizzazione e il funzionamento del Corso di studio in Giurisprudenza

Dettagli

Articolo 1 Definizioni e finalità

Articolo 1 Definizioni e finalità Università di Cassino Facoltà di Ingegneria Regolamento didattico dei corsi di laurea magistrale in LM-23 - Classe delle Lauree Magistrali in INGEGNERIA CIVILE Ingegneria Civile LM -27 Classe delle Lauree

Dettagli

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Chimica

Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Chimica Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Chimica Articolo 1 - Denominazione del Corso e Classe di appartenenza È istituito presso l Università degli Studi della Basilicata il Corso di Laurea in Chimica,

Dettagli

produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 12/11/2001

produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 12/11/2001 Scheda informativa Università Classe Nome del corso Politecnico di TORINO Data del DM di approvazione del ordinamento 23/09/2002 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 05/11/2002 didattico

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea classe LM-24 in Ingegneria Edile per il Recupero conforme al D.M. 270

Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea classe LM-24 in Ingegneria Edile per il Recupero conforme al D.M. 270 52 Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea classe LM-24 in Ingegneria Edile per il Recupero conforme al D.M. 270 Denominazione del corso di studio: Ingegneria Edile per il Recupero Classe di appartenenza:

Dettagli

b) studenti laureati in Scienze giuridiche di altro Ateneo

b) studenti laureati in Scienze giuridiche di altro Ateneo Sull ottavo punto all o.d.g.: Organizzazione didattica: a) accesso degli studenti lavoratori agli appelli riservati; b) passaggi al corso di laurea magistrale (da Servizi giuridici, da precedenti ordinamenti,

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria A cura della Prof.ssa Paola Giacone Giacobbe a.s. 2010-2011 Il Sistema

Dettagli

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila I1L LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: CDCS DI RIFERIMENTO: PERCORSI FORMATIVI: SEDE: Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Ingegneria Elettrica

Dettagli

I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI

I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI Sigle: CFU=Crediti Formativi Universitari SSD=Settore Scientifico-Disciplinare ISCRIZIONE

Dettagli

I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA

I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: LM-28 Ingegneria Elettrica NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIFERIMENTO: Ingegneria Industriale

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 Art. 1. FINALITA Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trieste è istituito il Master Universitario

Dettagli

Consiglio Degli Studi di Architettura del 19/04/2011

Consiglio Degli Studi di Architettura del 19/04/2011 Linee guida relative a apprendistato/tirocinio nell'ambito della Laurea in Scienze dell'architettura o della Laurea Magistrale in Architettura (DM 270/2004) Consiglio Degli Studi di Architettura del 19/04/2011

Dettagli

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e l organizzazione dei Master nell Università Telematica Universitas Mercatorum. L Ateneo

Dettagli

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI INDIRIZZO INTERPRETATIVO-COMPOSITIVO (Decreto M.I.U.R. dell 8 gennaio 2004 Autorizzazione A.F.A.M. prot. 4114 del 9 Settembre 2004)

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Testo in vigore dal 20.08.2009 1 Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione 2. La valutazione è espressione

Dettagli