Comune di San Fedele Intelvi Provincia di Como. Relazione Tecnico Descrittiva. Recupero ex Albergo. Località Alpe di Orimento

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1 Comune di San Fedele Intelvi Provincia di Como Recupero ex Albergo Località Alpe di Orimento Relazione Tecnico Descrittiva Proprietà Comunità Montana Lario Intelvese Via Roma n San Fedele Intelvi Progetto Dott. Arch. Giuseppe Antonacci Via Roma n Castiglione Intelvi Telefono e fax 031/ Marzo 2007

2 Caratteristiche generali L edificio, oggetto della richiesta di Permesso di Costruire, fa parte del complesso di edifici soggetto agli interventi di recupero e potenziamento dell area alpina denominata Orimento in Comune di San Fedele Intelvi, che è oggetto di un nuovo grande programma triennale dal titolo : Progetto Strategico per la Promozione del Turismo Ambientale nel Territorio Trans Frontaliero avviato dalla Comunità Montana Lario Intelvese in collaborazione con la Regione della Valle di Muggio, Val Mara e Val Salorino e finanziato dal Fondo Europeo INTERREG IIIA e dalla Regione Lombardia. In questo quadro generale si colloca il recupero funzionale dell edificio, denominato ex albergo, per la realizzazione di una struttura a destinazione agrituristica, con alloggio e possibilità di degustazione. L edificio in questione è distinto al N.C.E.U. al foglio n 13, al mappale n 2381, censito con scheda n in data 12/08/1940; si presume sia stato realizzato fra la metà del 1800 e l inizio del La destinazione d uso originaria era albergo, che il progetto riconferma. L edificio è già da molto tempo in disuso ed è in pessime condizioni di manutenzione. Le opere previste in progetto sono conformi a quanto previsto dalle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. Vigente, in quanto si mantiene la destinazione d uso esistente attuando solo opere di ristrutturazione edilizia e di adeguamento statico e igienico. 2

3 Lo stato attuale L edificio sorge su di una piccola porzione di terreno affacciato sulla Valle del Breggia, terreno posto su due livelli collegati fra loro sul lato ovest da una scaletta in masselli di pietra e adagiata sul terreno e sul lato est da una dolce rampa che partendo da uno dei cancelli, posto sulla strada, raggiunge l ingresso principale dell edificio, posto al piano primo sul lato nord. L edificio è principalmente composto da due blocchi distinti per dimensioni e per numero di piani; infatti la parte sulla sinistra, guardando con le spalle alla Valle, è composta da un piano terra, con il lato nord contro terra, destinato a cantine, ripostiglio e cisterna per la raccolta dell acqua piovana; un piano rialzato destinato a zona giorno ed un piano sottotetto destinato, nella parte accessibile a camere da letto. Mentre la parte di destra è composta da un piano terra anch esso con il lato nord contro terra e comprende un locale giorno e una cisterna per la raccolta dell acqua piovana, un piano rialzato che comprende un locale giorno ed una camera da letto, un piano primo, raggiungibile con una scala in legno, e composto da tre camere da letto; dallo stesso piano si accede ad un ampio sottotetto. La struttura verticale portante di tutto l edificio è in muratura di pietrame di grosso spessore completata, all interno con intonaco di sabbia e calce, all esterno i fronti sud e ovest sono lasciati con la pietra a vista. Le strutture orizzontali sono in legno, ad eccezione di due impalcati che separano le cantine al piano terra dai locali giorno del piano rialzato; tali solai sono composti da poutrelle in ferro e mattoni pieni il primo, mentre il secondo è composto sempre da poutrelle con interposto un getto di c.l.s 3

4 Il progetto Il progetto prevede la riqualificazione di tutto l edificio mediante opere di ristrutturazione mantenendo il più possibile i materiali originali. Infatti sarà mantenuto il più possibile l aspetto di rifugio alpino, dell edificio, conservando le facciate in pietra e ripristinando l intonaco colorato. I serramenti e gli antoni saranno sostituiti, con nuovi, che ne manterranno le caratteristiche e la forma. Il manto di copertura e tutta l orditura sia quella primaria sia quella secondaria di distribuzione verrà sostituita, senza modificarne le altezze interne e la sagoma esterna, Verrà sostanzialmente mantenuto l aspetto esterno attuale con la sola eccezione della facciata sud, dove è prevista l apertura di nuove finestre per poter aumentare l apporto di luce e i ricambi d aria in due locali ora carenti. Prospetto Nord Facciate Scrostamento di tutto l intonaco e successivo rifacimento e pitturazione con la posa di un porticato di protezione dell ingresso. Prospetto Ovest Facciate Per la parte alta tre piani è previsto lo scrostamento di tutto l intonaco e successivamente il completo rifacimento e pitturazione, per la parte costituita da due piani sarà mantenuta l attuale finitura in pietra con il ripristino della parti interessate alla modifica delle aperture con la posa di davanzali in pietra. Prospetto Sud Facciate Sarà mantenuta l attuale finitura in pietra con il ripristino delle solo parti interessate dalla modifica delle apertura con la posa dei davanzali in pietra. 4

5 Prospetto Est Facciate E previsto il totale scrostamento con il successivo rifacimento e pitturazione. L interno Il progetto prevede il recupero funzionale di tutti i locali esistenti comprendendo in alcuni casi anche la sostituzione di alcune strutture orizzontali, quali solai in legno, attualmente molto degradati. Questi interventi sono evidenziati e descritti nella tavola n 04 bis. Partendo, nella descrizione, dal piano terra, vengono confermate le destinazioni di alcuni vani, quali le cisterne per la raccolta dell acqua piovana per poterla usare nei servizi igienici (cassette dei wc), in sostituzione dell acqua potabile. Tali cisterne sono collegate a pozzi perdenti esistenti. Inoltre in altri vani come cantine e ripostiglio, verrà collocata la centrale termica per garantire l integrazione del riscaldamento e l acqua calda per i servizi. Al piano rialzato è prevista, nella parte centrale, con l ingresso da nord, la collocazione dell ingresso principale, un locale soggiorno pranzo con grande camino, inoltre sfruttando l altezza notevole, del vano, sarà possibile ricavare un soppalco in legno con destinazione soggiorno. Sempre in questo piano, nella parte di sinistra, voltando le spalle alla valle, troverà spazio la cucina e la dispensa e la parte giorno dell alloggio del custode/gestore. Mentre nella parte destra troveranno posto, in senso orario, un piccolo servizio direttamente utilizzabile dalla zona ingresso, due camere singole ed una doppia con i servizi igienici all interno, in quest ultima utilizzabile anche da persone disabili. Al piano primo, per quanto riguarda la parte centrale, come dicevamo è occupata dal soppalco e da una scala in legno, a vista, che porta alla parte destra alle tre camere singole corredate di servizi igienici; nella parte di sinistra trovano posto due camere da letto ed un bagno collegato da una scala al piano sottostante della zona giorno del custode. Nel piano sottotetto saranno ricavate due camere singole con annessi servizi igienici; per cui la disponibilità complessiva sarà di nove posti letto. Le opere interne relative a tutti i vani saranno principalmente quelle di una nuova distribuzione tipologica, del rifacimento completo degli intonaci, degli impianti e delle finiture dei pavimenti e dei rivestimenti. 5

6 Le sistemazioni esterne Sono escluse dal presente appalto. Le reti tecnologiche Per garantire la completa efficienza dell immobile, tutte le reti tecnologiche o urbanizzazioni saranno completamente rifatte, mentre per quanto riguarda gli scarichi fognari, trovandosi l edificio in zona non fognata, occorre rivedere, con i moderni processi, il sistema di smaltimento. Le acque meteoriche provenienti dalla copertura dell edificio, saranno raccolte e convogliate nelle due cisterne esistenti, poiché è previsto il reimpiego delle acque nei servizi igienici; l eventuale troppo pieno potrà essere scaricato in due separati pozzi perdenti esistenti. Il processo previsto per lo smaltimento del refluo domestico (cucine e bagni) è costituito da un impianto di fitodepurazione. Il refluo è pretrattato per mezzo di una biologica Imhoff e un degrassatore, quindi avviato al bacino di fitodepurazione (vedi tavola n 3 bis). 6

7 Il processo di fitodepurazione L impiego dei vegetali come disperdenti idrici è dovuto al fatto che le piante, per svolgere normalmente l attività vitale, devono avere i propri tessuti permanentemente più o meno saturi d acqua. Con il termine bilancio idrico, si indica appunto il ricambio dell acqua che viene regolato dalle piante in modo che gli introiti siano adeguati alle perdite e di conseguenza che il plasma delle piante sia convenientemente saturo d acqua. Tale bilancio, che è variabile nelle diverse piante, deve essere permanente, senza che mai si verifichino dei deficit o in maniera che gli eventuali deficit siano modesti, rapidamente transitori e subito compensati da più forti introiti. Un tale risultato esige nelle piante lo svolgimento di tre funzioni: l assunzione d acqua dall ambiente, la sua dispersione nell ambiente e la conduzione dell acqua dagli organi che la assorbono a quelli che la disperdono. E evidente che se l assunzione è abbondante, più abbondante è la dispersione. L assunzione è a sua volta abbondante quando l acqua nel terreno è presente in condizioni di saturazione del mezzo. La quantità d acqua che una pianta disperde aumenta notevolmente con l aumentare dell apparato disperdente. L uso di specie a grande lembo fogliare e sempreverdi, pertanto, sembra dover soddisfare pienamente l esigenza della dispersione delle acque domestiche, preventivamente trattate. L impianto è dimensionato per soddisfare le esigenze, sia dell edificio ex albergo, che è oggetto del presente appalto, sia dell edificio polifunzionale sito poco distante. Caratteristiche di funzionamento Il vassoio assorbente è costituito da un bacino, contenente nella parte inferiore ciottoli e ghiaia e nella parte superiore terra vegetale. Sulla superficie vengono piantati arbusti a foglie sempreverdi o altra vegetazione idrofila. Gli effluenti provenienti dai servizi igienici giungono alla biologica Imhoff dove avviene la separazione del materiale solido sedimentabile, si ottiene in questa fase un abbattimento di BOD5 del 30/40 % e di Solidi sospesi del 40/50 %. 7

8 Al fine di ottenere un corretto funzionamento dell impianto si dovrà provvedere alla rimozione dei solidi sedimentati nella zona di digestione con una frequenza di circa due volte l anno, avvalendosi di ditte specializzate. Verificare periodicamente che nel comparto di sedimentazione non vi siano zone di ristagno. I reflui in uscita dalla fossa biologica attraversano un pozzetto di ispezione per la verifica del buon scorrimento dei liquidi e della loro ripartizione all interno del bacino fino al livello superiore dello strato di ghiaia, in modo che l apparato radicale delle piante riesca ad assorbirli. L adduzione dei liquidi al bacino avviene tramite una tubatura in pvc microforato che corre fra lo strato di sabbia e lo strato di ghiaia. Ogni utente ha una superficie disponibile di due metri quadrati. In relazione al corretto funzionamento dell impianto, i reflui vengono interamente assorbiti dalla vegetazione ivi piantumata. L impianto Vasca biologica Imhoff Sistema anaerobico di depurazione dei liquami fecali che pur consentendo in uscita il rispetto dei parametri di efficiente chiarificazione non penalizza la digestione del sedimentato; impianto in grado di proporre zone separate di trattamento fisico (sedimentazione) da zone di trattamento anaerobico (digestione del fango); efficienza depurativa: rimozione fino al 90% del sedimentabile e fino al 50% del BOD5. Degrassatore Dissabbiatore Da utilizzare su scarichi non fecali (cucine, lavanderie) in uscita dalle abitazioni in grado di rimuovere tutte le sostanze galleggianti quindi grassi animali, vegetali o sintetici con ottimo trattenimento delle sostanze sedimentabili. Sistema di subirrigazione a bacino aperto E in grado di consentire il reimpiego dei liquami pretrattati. Ciò che proponiamo è praticamente la creazione di un bacino interrato, della superficie di 130 mq., che raggiunto dai liquami, convogliati con un sistema di tubazioni microforate è in grado di distribuire gli stessi consentendone l assorbimento da parte di piantumazione sempre verde insediata in superficie. Il suddetto bacino contiene nella parte inferiore ciottoli e ghiaia e nella parte superiore terreno vegetale secondo la seguente stratificazione: 8

9 ciottoli per un altezza di 20 cm. pezzatura Ø = 8 cm.; ghiaia per un altezza di 20 cm. pezzatura Ø = 5 cm; sabbia mista per un altezza di 40 cm.; terreno vegetale per il rimanente spessore di cm. I reflui giungono fino al livello dello strato di ghiaia, in modo che l apparato radicale delle piante riesca ad assorbirli. L impianto è dotato di pozzetti di carico e di troppo pieno, di collettori, di tessuto non tessuto idoneo a separare lo strato di terreno vegetale superficiale dallo strato drenante di ciottoli. Marzo 2007 Arch. Giuseppe Antonacci 9

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