Riferimenti per comandi e attività

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1 IBM Tivoli Enterprise Console Riferimenti per comandi e attività Versione 3.9 SC

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3 IBM Tivoli Enterprise Console Riferimenti per comandi e attività Versione 3.9 SC

4 Nota Prima di utilizzare queste informazioni e il prodotto supportato, leggere la sezione Informazioni particolari a pagina 171. Prima edizione (agosto 2003) Questa edizione si applica alla versione 3, release 9 di IBM Tivoli Enterprise Console (numero di prodotto 5698-TEC) e a tutti i successivi release e modifiche, se non diversamente indicato nelle nuove edizioni. Copyright International Business Machines Corporation Tutti i diritti riservati.

5 Indice Informazioni su questo manuale.... v A chi si rivolge questo manuale v Pubblicazioni v Libreria IBM Tivoli Enterprise Console....v Pubblicazioni correlate vi Accesso alle pubblicazioni in linea......vi Come ordinare le pubblicazioni vi Come contattare il supporto software..... vii Partecipazione ai newsgroup vii Convenzioni utilizzate in questo manuale.... viii Convenzioni typeface viii Variabili e percorsi dipendenti dal sistema operativo ix Sintassi della riga comandi ix Capitolo 1. Comandi Definizione dell ambiente Tivoli Utilizzo dei comandi Tivoli Riferimenti all oggetto Nomi registrati Percorsi oggetto Comandi di Tivoli Enterprise Console Comandi della console Comandi origine Comandi messaggi eventi Comandi server degli eventi Comandi rule base Comandi del database Comandi ACF (Adapter Configuration Facility).. 6 Comandi dell adattatore chkclass postemsg postzmsg tec_console TECAgent upgrade_gui.sh waddac wchkclass wconsole wcrtdefcfg wcrtebizgroups wcrtmtgroups wcrtnvgroups wcrtsrc wcrtteccfg wdbconfig.sh wdbmaint.sh wdelac wdelsrc wlsac wlsaddflt wlsadenv wlsadgui wlsadval wlsaeenv wlsemsg wlsesvrcfg wlssrc wmigcon wpostemsg (versione nodo finale) wpostemsg (versione nodo gestito) wpostzmsg (versione nodo finale) wpostzmsg (versione nodo gestito) wrb wrb_default_rb wrbupgrade wsendresp wsetac wsetaddflt wsetadenv wsetadgui wsetadval wsetaeenv wsetemsg wsetesvrcfg wsetsrc wsighup wstartesvr wstartmaint.sh wstatesvr wstopesvr wstopmaint.sh wstoptecgw wtdbclear wtdbclear.pl wtdbspace wtdbstat wtdumper wtdumprl wtdumptr wtecexport wtecimport wtouchac Capitolo 2. Attività Script e nomi di attività Output delle attività Change_Severity Clean_Database Clear_Closed_Events Clear_Reception_Log Close_Event Dump_Event_Repository Event_Query Find_Similar_Events Forward_Event Log_Event_To_File Popup_Message Send_ Send_Event Copyright IBM Corp iii

6 Start_Maintenance Wake_Up_Netscape Capitolo 3. Variabili di ambiente disponibili nelle attività Descrizioni delle variabili Esempi Dump di variabili di ambiente quando si esegue un attività da una regola Dump di variabili di ambiente quando si esegue un programma dalla console degli eventi Appendice. Parametri di configurazione Informazioni particolari Marchi Indice analitico iv IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

7 Informazioni su questo manuale Il prodotto IBM Tivoli Enterprise Console è un applicazione di gestione eventi basata su regole che integra la gestione dei sistemi, della rete, del database e dell applicazione che assicura la disponibilità dei servizi IT di un organizzazione. IBM Tivoli Enterprise Console Command and Task Reference descrive i comandi, le attività Tivoli Enterprise Console disponibili nella libreria delle attività fornita con il prodotto Tivoli Enterprise Console e le variabili di ambiente disponibili in questa libreria. A chi si rivolge questo manuale Pubblicazioni Questo manuale si rivolge agli amministratori Tivoli Enterprise Console che desiderano utilizzare la CLI (Command Line Interface) e configurare attività Tivoli Enterprise Console. È necessario che i lettori di questo testo già conoscano il seguente software: v v I sistemi operativi utilizzati dalla propria azienda Tivoli Management Framework Questa sezione elenca le pubblicazioni presenti nella libreria Tivoli Enterprise Console e i documenti correlati. Inoltre, descrive le modalità di accesso alle pubblicazioni Tivoli in linea e le modalità di ordinazione delle pubblicazioni Tivoli. Libreria IBM Tivoli Enterprise Console Nella libreria Tivoli Enterprise Console sono disponibili i seguenti documenti: v v v v v v v IBM Tivoli Enterprise Console Adapters Guide, SC Fornisce informazioni sugli adattatori supportati, incluse le procedure di installazione e di configurazione di questi adattatori. IBM Tivoli Enterprise Console Command and Task Reference, SC Fornisce dettagli sui comandi di Tivoli Enterprise Console, sulle attività predefinite fornite nella libreria delle attività e sulle variabili di ambiente disponibili per le attività che vengono eseguite con un evento. IBM Tivoli Enterprise Console Installation Guide, SC Descrive le modalità di installazione, di aggiornamento e di disinstallazione del prodotto Tivoli Enterprise Console. IBM Tivoli Enterprise Console Release Notes, SC Fornisce informazioni specifiche del release che diventano disponibili solo nel periodo che precede immediatamente l introduzione del prodotto sul mercato. IBM Tivoli Enterprise Console Rule Developer s Guide, SC Descrive le modalità di sviluppo e di integrazione delle regole per la correlazione degli eventi e la gestione degli eventi automatizzati. IBM Tivoli Enterprise Console Rule Set Reference, SC Fornisce informazioni di riferimento sulle rule set di Tivoli Enterprise Console. IBM Tivoli Enterprise Console User s Guide, SC Copyright IBM Corp v

8 v v Fornisce una panoramica sul prodotto Tivoli Enterprise Console e descrive le modalità di configurazione e di utilizzo del prodotto Tivoli Enterprise Console per la gestione degli eventi. IBM Tivoli Enterprise Console Warehouse Enablement Pack: Implementation Guide, SC Descrive le modalità di installazione e di configurazione del pacchetto di abilitazione warehouse per il prodotto Tivoli Enterprise Console è descrive il flusso dati e le strutture utilizzate dal pacchetto warehouse. Tivoli Event Integration Facility Reference, SC Descrive le modalità di sviluppo di adattatori evento adatti al proprio ambiente di rete e alle esigenze specifiche della propria azienda. Inoltre, questo documento descrive come filtrare gli eventi all origine. Pubblicazioni correlate Il Tivoli Software Glossary (glossario Tivoli) include definizioni di molti dei termini tecnici correlati al software Tivoli. Il Tivoli Software Glossary è disponibile, solo in lingua inglese, al seguente sito Web: Per accedere al glossario, fare clic sul collegamento Glossario che si trova nel pannello sinistro della finestra della libreria del software Tivoli. Accesso alle pubblicazioni in linea Il CD della documentazione contiene le pubblicazioni che si trovano nella libreria del prodotto. Le pubblicazioni sono disponibili nei formati PDF, HTML o entrambi. Per istruzioni sulle modalità di accesso alla documentazione, consultare il file readme disponibile sul CD. IBM invia pubblicazioni per questo e tutti gli altri prodotti Tivoli, non appena diventano disponibili e tutte le volte che vengono aggiornate, al sito Web Tivoli Software Information Center. Per accedere al Tivoli Software Information Center, visitare la libreria del software Tivoli al seguente indirizzo Web: Scorrere verso il basso e fare clic sul collegamento Product manuals. Nella finestra Tivoli Technical Product Documents Alphabetical Listing, fare clic sul collegamento IBM Tivoli Enterprise Console per accedere alla libreria del prodotto che si trova nel Tivoli Information Center. Nota: Se si stampano documenti PDF su fogli non in formato lettera, selezionare la casella di spunta Adatta a nella finestra di stampa di Adobe Acrobat. Questa opzione è disponibile quando si fa clic su File Stampa. Adatta a assicura di adattare il formato lettera ai fogli che si stanno utilizzando. Come ordinare le pubblicazioni È possibile ordinare molte pubblicazioni Tivoli in linea al seguente sito Web: cgibin/pbi.cgi vi IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

9 Inoltre, è possibile ordinarle telefonicamente chiamando ad uno dei seguenti numeri: v Negli Stati Uniti: v In Canada: Per gli altri paesi, visitare il seguente sito Web per l elenco dei numeri telefonici: Come contattare il supporto software In caso di problemi con qualunque prodotto Tivoli, visitare il sito Web per il supporto software IBM al seguente indirizzo: Se si desidera contattare il supporto software, consultare IBM Software Support Guide al seguente sito Web: Questa guida fornisce le informazioni necessarie per contattare l assistenza software IBM, a seconda della gravità del problema, nonché le seguenti informazioni: v v Registrazione e eleggibilità Partecipazione ai newsgroup v Numeri di telefono ed indirizzi , a seconda del paese di appartenenza Informazioni di cui è necessario disporre prima di contattare il supporto software IBM I gruppi di utenti forniscono ai professionisti del software un forum che consente di scambiare idee e di comunicare le proprie conoscenze tecniche o dettagli relativi alla propria esperienza in merito a questo prodotto. I newsgroup sono disponibili su Internet ed è possibile parteciparvi utilizzando normali programmi di lettura delle news. Questi gruppi sono stati concepiti principalmente per favorire la comunicazione tra utenti e in alcun modo possono sostituire il supporto formale. Per accedere a un newsgroup, utilizzare le istruzioni appropriate per il proprio browser. Per un browser Microsoft Internet Explorer, utilizzare le seguenti istruzioni: 1. Aprire il browser. 2. Dal menu Strumenti, fare clic su Opzioni Internet. 3. Nella finestra Opzioni Internet, fare clic sulla scheda Programmi. 4. Nell elenco Newsgroup, fare clic sulla freccia giù, quindi fare clic su Outlook Express. 5. Fare clic su OK. 6. Chiudere Internet Explorer, quindi aprirlo di nuovo. 7. Tagliare e incollare l indirizzo del newsgroup di un prodotto nel campo Indirizzo del browser e premere Invio per aprire il newsgroup. Per un browser Netscape Navigator, utilizzare le seguenti istruzioni: Informazioni su questo manuale vii

10 1. Aprire il browser. 2. Dal menu Edit, fare clic su Preferences. Viene visualizzata la finestra corrispondente. 3. Nella visualizzazione Category, fare clic su Mail & Newsgroups per visualizzare le impostazioni Mail & Newsgroups. 4. Selezionare la casella di spunta Use Netscape mail as the default mail application. 5. Fare clic su OK. 6. Chiudere Netscape Navigator, quindi aprirlo di nuovo. 7. Tagliare e incollare l indirizzo del newsgroup di un prodotto nel campo Address del browser e premere Invio per aprire il newsgroup. IBM Tivoli Enterprise Console: news://news.software.ibm.com/ibm.software.tivoli.enterprise-console IBM Tivoli NetView for UNIX e IBM Tivoli NetView per Windows: news://news.software.ibm.com/ibm.software.tivoli.netview-unix-windows Convenzioni utilizzate in questo manuale In questo manuale vengono utilizzate diverse convenzioni per termini e azioni speciali, comandi e percorsi dipendenti dal sistema operativo e per la sintassi dei comandi. Convenzioni typeface In questo manuale vengono utilizzate le seguenti convenzioni typeface: Grassetto v I comandi in formato minuscolo o misto che altrimenti non potrebbero essere riconosciuti dal testo circostante Corsivo v v v v v Controlli di interfaccia (caselle di spunta, pulsanti di comando, pulsanti di opzione, pulsanti di selezione, campi, cartelle, icone, caselle di elenco, voci contenute all interno delle caselle di elenco, elenchi a più colonne, contenitori, opzioni di menu, nomi di menu, schede), etichette (come Suggerimento: e Considerazioni sul sistema operativo:) Parole chiave e parametri contenuti nel testo Parole definite nel testo Parole sulle quali si desidera porre maggiore enfasi Nuovi termini presenti nel testo (fatta eccezione per quelli in un elenco di definizioni) v Variabili e valori che l utente deve fornire A spaziatura fissa v Esempi ed esempi di codice v v v Nomi di file, parole chiavi utilizzate nella programmazione e altri elementi difficili da distinguere dal testo circostante Testo di messaggi e prompt indirizzati all utente Il testo che l utente deve digitare viii IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

11 v I valori di argomenti od opzioni di comando Variabili e percorsi dipendenti dal sistema operativo Questo manuale utilizza la convenzione UNIX per la specifica di variabili di ambiente e per la notazione delle directory. Quando si utilizza la riga comandi Windows, sostituire la variabile$ con la variabile% % per le variabili di ambiente e sostituire ogni barra (/) con una barra retroversa nei percorsi di directory (\). Nota: Se si utilizza la shell bash su un sistema Windows, è possibile utilizzare le convenzioni UNIX. Sintassi della riga comandi Questo manuale utilizza i seguenti caratteri speciali per definire la sintassi del comando: [ ] Identifica un argomento facoltativo. Gli argomenti che non si trovano tra parentesi quadre sono obbligatori.... Indica che è possibile specificare più valori per l argomento precedente. Indica informazioni che si escludono reciprocamente. È possibile utilizzare l argomento alla sinistra del separatore o quello alla sua destra. Non è possibile utilizzare entrambi gli argomenti in un singolo uso del comando. { } Delimita una serie di argomenti che si escludono reciprocamente quando uno degli argomenti è obbligatorio. Se gli argomenti sono facoltativi, si trovano tra parentesi quadre ([ ]). Note: 1. Il numero massimo di caratteri contenuti in un argomento è Racchiudere tra apici singoli o tra virgolette i valori di argomento con spaziatura incorporata. Ad esempio: wsetsrc [ S server] [ l label] [ n name] source L argomento source è l unico argomento obbligatorio per il comando wsetsrc. Le parentesi tra gli argomenti indicano che essi sono facoltativi. Un altro esempio è il comando wlsac: wlsac [ l f format] [key... ] profile In questo esempio, gli argomenti l e f format si escludono a vicenda e sono facoltativi. L argomento profile è obbligatorio. L argomento key è facoltativo. Inoltre, le ellissi (...) che seguono l argomento key indicano che è possibile specificare più nomi chiave. Un altro esempio è il comando wrb import: wrb import {rule_pack rule_set}... Informazioni su questo manuale ix

12 In questo esempio, gli argomenti rule_pack e rule_set si escludono a vicenda, ma occorre specificarne uno. Inoltre, le ellissi (...) indicano che è possibile specificare più pacchetti di regole o rule set. x IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

13 Capitolo 1. Comandi Questo capitolo descrive il modo in cui definire un ambiente Tivoli per utilizzare comandi Tivoli e fornisce dettagli su ciascun comando di Tivoli Enterprise Console. Definizione dell ambiente Tivoli Durante l installazione di Tivoli Management Framework, sono stati creati due file di setup che consentono di definire in maniera semplice i percorsi di ricerca e le variabili di ambiente corretti. Questi file sono disponibili su qualsiasi client o server nella TMR (Tivoli Management Region). Completare la seguente procedura per configurare l ambiente di sistema UNIX per eseguire i comandi Tivoli Enterprise: 1. Collegarsi a un client Tivoli Enterprise oppure a un server Tivoli Enterprise su cui l amministratore Tivoli Enterprise dispone di un alias con ruolo super per la TMR. Consultare Tivoli Management Framework User s Guide per dettagli sulla definizione di amministratori Tivoli Enterprise con ruoli di autorizzazione per la TMR. 2. Sono disponibili due script di setup e di inizializzazione dell ambiente: uno per la shell Bourne e uno per la shell C. Se si utilizza la shell Bourne, eseguire il seguente comando:. /etc/tivoli/setup_env.sh Se si utilizza la shell C, eseguire il seguente comando: source /etc/tivoli/setup_env.csh Immettere i seguenti comandi da un prompt di comandi Windows per impostare l ambiente di sistema Windows per i comandi Tivoli: 1. %SystemRoot%\system32\drivers\etc\Tivoli\setup_env 2. sh Utilizzo dei comandi Tivoli Nota: Il secondo comando è facoltativo. Alcuni comandi Windows sono script e devono essere eseguiti con sh; molti comandi possono essere eseguiti dalla riga comandi. A questo punto, si dispone di un ambiente pronto per eseguire operazioni Tivoli. Utilizzare i comandi Tivoli per effettuare operazioni di sistema da una riga comandi anziché utilizzare il desktop Tivoli. Spesso è più conveniente o appropriato richiamare un operazione di applicazione di gestione Tivoli dalla riga comandi anziché dal desktop; ad esempio: v v v v Se non si ha ha accesso ad un pannello grafico, come quando ci si collega tramite una linea telefonica oppure quando si eseguono script di manutenzione. Un numero di operazioni viene raggruppato all interno di uno script shell. Si utilizza l editor Emacs e non si desidera lasciare la tastiera per utilizzare il mouse e si preferisce richiamare un comando da una shell. Un operazione non è disponibile utilizzando il desktop Tivoli. Copyright IBM Corp

14 Riferimenti all oggetto La maggior parte dei comandi degli utenti finali Tivoli inizia con una w, come ad esempio i comandi Tivoli. I comandi degli utenti finali Tivoli che non utilizzano servizi Tivoli non iniziano con una w. La maggior parte dei comandi viene sviluppata anche con una sintassi w+verbo+oggetto, che corrisponde al modo in cui viene concepita l azione. Ad esempio, per creare un utente, utilizzare il comando wcrtusr. Per cancellare un utente, utilizzare il comando wdelusr. Quando da un comando si fa riferimento ad un oggetto, tale riferimento non è un riferimento oggetto assoluto come quelli utilizzati nella programmazione. Al contrario, viene utilizzato un nome di facile utilizzo per l utente. Tale nome deriva da un nome fornito ad un oggetto dall utente dell applicazione (ad esempio, quando viene creata un area della politica). Con i comandi CLI è possibile utilizzare due diversi formati di nomi: v v Nomi registrati Percorsi oggetto I programmi della riga comandi Tivoli supportano entrambi gli schemi di denominazione. A volte risulterà più conveniente utilizzare un formato piuttosto che l altro. Nomi registrati Ciascuna TMR contiene un registro dei nomi. Il registro dei nomi è una tabella a due dimensioni che contiene i nomi e i tipi di oggetto. I nomi registrati sono nomi di oggetti che possono essere consultati nel registro dei nomi in base al nome dell istanza e al tipo di risorsa. Ogni oggetto o risorsa dispone di un nome e di un tipo. Ad esempio, una stampante può avere come nome apple e come tipo printer. Tutti gli oggetti contenuti nella TMR da consultare devono essere registrati nel registro dei nomi al momento della loro creazione, eliminati quando vengono cancellati e spostati quando viene modificata la loro etichetta. Per la maggior parte delle risorse del prodotto Tivoli Enterprise Console, queste azioni vengono gestite automaticamente. Consultare IBM Tivoli Management Framework Planning for Deployment Guide per un elenco completo dei tipi di risorsa e scambio di informazioni. L uso del registro dei nomi facilita lo scambio delle risorse tra più aree Tivoli. Consultare IBM Tivoli Management Framework Planning for Deployment Guide per una descrizione completa delle aree Tivoli e delle interconnessioni tra aree. Utilizzare il comando wlookup per ricercare una risorsa. Ad esempio, per visualizzare tutti i tipi di risorse registrate, utilizzare il seguente comando: % wlookup R Consultare IBM Tivoli Management Framework Reference Manual per una descrizione dettagliata e la sintassi del comando wlookup. 2 IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

15 Altri comandi che utilizzano nomi registrati sono wls e wmv. Ad esempio, per elencare gli oggetti sul desktop dell amministratore Jerry, immettere il seguente comando: dove Administrator è la risorsa e jerry è l istanza. Percorsi oggetto I percorsi oggetto sono simili ai nomi percorso contenuti nel file system e possono essere relativi o assoluti. Un percorso assoluto è quello che inizia con una barra (/). Un percorso relativo può iniziare con qualsiasi carattere diverso da una barra (/), compresi i componenti componenti percorso per la directory corrente (.) e directory parent (..). Alcuni esempi di nomi percorso oggetto utilizzati come argomenti per i comandi wls e wmv sono: wls /Regions/Servers wmv../servers/ayers-rock /Regions/Servers La sintassi per specificare una risorsa utilizzando lo stile del nome percorso oggetto è: /distinguished/parent/[type:]name dove: distinguished è un tipo di risorsa. parent type name è l inizio del nome percorso oggetto. è un etichetta esplicita facoltativa. è l istanza specifica su cui si desidera eseguire alcune operazioni. Utilizzare lo specificatore type facoltativo quando è necessario denominare una particolare risorsa che ha lo stesso nome di altre risorse di diverso tipo. Ad esempio, supporre che l area della politica Engineering disponga di un gestore profilo denominato Server e di una area secondaria della politica denominata Server. Per specificare il gestore profilo attraverso un nome percorso oggetto, è possibile utilizzare il seguente comando: wls /Regions/Engineering/ProfileManager:Servers Comandi di Tivoli Enterprise Console Le seguenti sezioni descrivono brevemente i comandi di Tivoli Enterprise Console per ciascun componente. Capitolo 1. Comandi 3

16 Comandi della console Comando tec_console wconsole wcrtdefcfg wcrtebizgroups wcrtmtgroups wcrtnvgroups wcrtteccfg wlsemsg wmigcon wsendresp wsetemsg wtecexport wtecimport Scopo Avvia una console degli eventi. Gestisce le console degli eventi. Crea una configurazione di default nella console degli eventi. Crea i gruppi e-business nella console degli eventi. Crea un gruppo eventi per visualizzare gli host che si trovano in modalità manutenzione nella console degli eventi. Crea i gruppi eventi richiesti per utilizzare la rule set netview.rls. Crea una configurazione di default per il prodotto Tivoli Enterprise Console. Elenca gli eventi ricevuti per una console. Questo comando richiede i servizi Tivoli Management Framework. Migra console, gruppi eventi e filtri gruppo eventi Tivoli Enterprise Console Versione 3.6 alla Versione 3.7.x, Versione 3.8 e Versione 3.9. Visualizza una risposta indirizzata ad un amministratore. Modifica un evento. Questo comando richiede i servizi Tivoli Management Framework. Esporta le definizioni della console degli eventi in un file. Importa le definizioni della console degli eventi da un file a una TMR differente. Comandi origine Comando wcrtsrc wdelsrc wlssrc wsetsrc Scopo Crea un origine sul server degli eventi. Cancella un origine dall elenco del server eventi. Elenca le origini esistenti sul server degli eventi. Reimposta gli attributi dell origine evento. Comandi messaggi eventi Comando postemsg postzmsg TECAgent wpostemsg (versione nodo finale) wpostemsg (versione nodo gestito) wpostzmsg (versione nodo finale) wpostzmsg (versione nodo gestito) Scopo Invia un evento al server degli eventi. Questo comando non richiede servizi Tivoli Management Framework. Invia un evento al server degli eventi utilizzando una comunicazione non Tivoli. Invia un evento al server degli eventi utilizzando una comunicazione Tivoli oppure non Tivoli. Invia un evento al server degli eventi. Questo comando richiede i servizi di Tivoli Management Framework. Invia un evento al server degli eventi. Questo comando richiede i servizi Tivoli Management Framework. Invia un evento al server degli eventi utilizzando una comunicazione nodo finale Tivoli su un gateway Tivoli Enterprise Console oppure una comunicazione non Tivoli direttamente sul server degli eventi. Invia un evento al server degli eventi utilizzando la comunicazione del nodo gestito Tivoli oppure la comunicazione non Tivoli. 4 IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

17 Comandi server degli eventi Comando wlsesvrcfg wsetesvrcfg wstartesvr wstartmaint.sh wstatesvr wstopesvr wstopmaint.sh Scopo Elenca i parametri di configurazione di un server degli eventi in esecuzione. Imposta i parametri di configurazione per il server degli eventi. Avvia il server degli eventi. Notifica al server degli eventi che un host è stato messo in modalità manutenzione. Visualizza lo stato del server degli eventi. Arresta il server degli eventi. Notifica al server degli eventi che la modalità manutenzione in uscita o pianificata per una risorsa di rete è stata annullata. Comandi rule base Comando chkclass upgrade_gui.sh wchkclass wrb wrb_default_rb wrbupgrade Scopo Controlla la validità di un file di definizione della classe evento rispetto a una directory rule base. Questo comando serve a sviluppare classi in un ambiente utilizzando una comunicazione non Tivoli. Aggiorna le regole create dal rule builder versione e precedenti alla sintassi supportata dal rule compiler fornito in questa versione del prodotto Tivoli Enterprise Console. Controlla la validità di file di definizione della classe evento rispetto a una directory rule base. Questo comando serve a sviluppare classi in un ambiente Tivoli Enterprise Console. Gestisce le rule base. Disattiva le rule set nella rule base di default. Aggiorna le rule base e i file degli eventi BAROC creati con Tivoli Enterprise Console versioni precedenti alla 3.7 al formato per la versione 3.7 e successive. Comandi del database Comando wdbconfig.sh wdbmaint.sh wtdbclear wtdbclear.pl wtdbspace wtdbstat wtdumper wtdumprl wtdumptr Scopo Esegue gli script di configurazione del database generati. Aggiorna le statistiche di distribuzione dei dati del database e riorganizza il database. Elimina gli eventi dal database degli eventi. Elimina gli eventi dal database degli eventi. Fornisce statistiche per il database. Visualizza lo stato del server del database. Genera un report degli eventi elaborati dal contenitore eventi. Genera un report degli eventi ricevuti dalla registrazione di ricezione. Genera un report delle attività completate. Capitolo 1. Comandi 5

18 Comandi ACF (Adapter Configuration Facility) Comando waddac wdelac wlsac wlsaddflt wlsadenv wlsadgui wlsadval wlsaeenv wsetac wsetaddflt wsetadenv wsetadgui wsetadval wsetaeenv wstoptecgw wtouchac Scopo Aggiunge un record di configurazione dell adattatore per un ACP (Adapter Configuration Profile). Rimuove un record di configurazione dell adattatore dall ACP. Mostra record di configurazione dell adattatore dall ACP. Mostra record di configurazione dell adattatore dall ACP. Mostra un elenco installato delle variabili di ambiente EIF (Event Integration Facility) specifiche dell adattatore. Mostra un collegamento installato nei tool di configurazione estesa specifici dell adattatore. Mostra le informazioni di convalida installate per un tipo di adattatore. Mostra le variabili di ambiente disponibili nel nodo finale dell ACP. Modifica un record di configurazione dell adattatore esistente in un ACP. Aggiunge o imposta un record di configurazione dell adattatore per il valore di default del tipo di adattatore. Installa un elenco di variabili di ambiente EIF riconosciute per un tipo di adattatore. Installa un collegamento dalla GUI ACF ad un tool di configurazione specifico del tipo. Installa informazioni di convalida per un tipo di adattatore. Modifica le variabili di ambiente memorizzate sui nodi finali dell ACP. Arresta il gateway Tivoli Enterprise Console. Aggiorna l ora di modifica sul record dell ACP per forzare la ridistribuzione. Comandi dell adattatore Comando wsighup Scopo Ricarica i file di configurazione e di formattazione per l adattatore del log eventi di Windows e l adattatore del log eventi di Windows NT. 6 IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

19 chkclass Controlla la validità di un file di definizione classe evento rispetto ad una directory rule base. Sintassi chkclass [ k rule_base_dir] class_file Descrizione Il comando chkclass assicura che un file di definizione della classe evento sia valido per la directory rule base specificata dall argomento rule_base_dir. L argomento rule_base_dir utilizzato con l opzione k è facoltativo solo se non è stata impostata la variabile di ambiente $TEC_KB_DIR (che non viene impostata automaticamente). Questo comando viene fornito per sviluppare classi su un sistema sul quale non è installato Tivoli Management Framework. Nota: Se, invece, Tivoli Management Framework è installato sul sistema, utilizzare il comando wchkclass. Autorizzazione Nessuna Opzioni class_file Specifica il percorso del file di definizione della classe evento da controllare. L argomento path deve specificare un nome percorso assoluto. k rule_base_dir Specifica la directory rule base. Il valore di default è la directory definita dalla variabile di ambiente $TEC_KB_DIR. Esempi Il seguente esempio controlla il file di definizione della classe evento /install/bin/hpux/tme/tec /classfile1 rispetto alla directory rule base specificata dalla variabile di ambiente $TEC_KB_DIR: chkclass /install/bin/hpux/tme/tec/classfile1 Consultare inoltre wchkclass Capitolo 1. Comandi 7

20 postemsg Invia un evento al server degli eventi utilizzando una comunicazione non Tivoli. Sintassi postemsg S server f configuration_file [ m message] [ r severity] [attribute=value...] class source Descrizione Il comando postemsg invia un evento a un server di gestione degli eventi. Questo comando non richiede l uso di servizi Tivoli Management Framework e funziona in ambienti in cui il software Tivoli non è installato. Note: 1. Sebbene questo comando sia ancora supportato, per l invio di eventi mediante una comunicazione non Tivoli, si preferisce utilizzare il comando postzmsg. 2. Se Tivoli Management Framework è installato sul sistema, è possibile utilizzare il comando wpostzmsg (versione nodo gestito) or wpostzmsg (versione nodo finale). 3. Poiché i file di cache non possono essere condivisi dalle applicazioni, non utilizzare un file di configurazione per questo comando che sia eseguito da un altro programma (ad esempio, un adattatore). Poiché questo comando non ha accesso ai cataloghi di messaggi per i pacchetti supporto lingue, postemsg visualizza i messaggi di errore solo in inglese. Autorizzazione Nessuna Opzioni attribute=value Assegna un valore a qualsiasi attributo valido. L attributo deve essere quello definito per la classe evento. Separare più espressioni attribute=value con spazi. class source Specifica la classe dell evento. Deve corrispondere ad una classe configurata sul server. Le classi vengono definite dall adattatore ed elencate nel file BAROC dell adattatore. Se nel nome della classe sono presenti spazi vuoti, racchiudere questo nome tra virgolette. Specifica l origine dell evento. Se nel nome dell origine sono presenti spazi vuoti, racchiudere questo nome tra virgolette. f configuration_file Specifica il nome del file di configurazione dell adattatore. Specificare l argomento S o l argomento f. Per ulteriori informazioni sui file di configurazione, consultare IBM Tivoli Enterprise Console Event Integration Facility Reference. m message Specifica il testo dell evento, racchiuso tra virgolette. r severity Specifica una severità. La severità deve essere quella definita per la classe evento. 8 IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

21 S server Specifica il nome host oppure l indirizzo IP del server. Utilizzare questa opzione solo se il port mapper è in esecuzione sul server degli eventi. Specificare l argomento S o f. Esempi Il seguente esempio per gli ambienti UNIX invia un messaggio di verifica che visualizza un evento Su_Failure sulle console degli eventi: postemsg -S tecbox -r WARNING -m "su login failure." Su_Failure LOGFILE Consultare inoltre postzmsg, TECAgent, wpostemsg (versione nodo finale), wpostemsg (versione nodo gestito), wpostzmsg (versione nodo finale), wpostzmsg (versione nodo gestito), wsetemsg Capitolo 1. Comandi 9

22 postzmsg Invia un evento al server degli eventi utilizzando una comunicazione non Tivoli. Sintassi postzmsg S server f configuration_file [ m message] [ r severity] [attribute=value...] class source Descrizione Il comando postzmsg invia un evento a un server degli eventi. Questo comando non richiede l uso di servizi Tivoli Management Framework e funziona in ambienti in cui il software Tivoli non è installato. Poiché questo comando non ha accesso ai cataloghi di messaggi per i pacchetti supporto lingue, postzmsg visualizza i messaggi di errore solo in inglese. Note: 1. Se Tivoli Management Framework è installato sul sistema, è possibile utilizzare il comando wpostzmsg (versione nodo finale) or wpostzmsg (versione nodo gestito). 2. Poiché i file di cache non possono essere condivisi dalle applicazioni, non utilizzare un file di configurazione per questo comando che sia eseguito da un altro programma (ad esempio, un adattatore). Autorizzazione Nessuna Opzioni attribute=value Assegna un valore a qualsiasi attributo valido. L attributo deve essere quello definito per la classe evento. Separare più espressioni attribute=value con spazi. class source Specifica la classe dell evento. Deve corrispondere ad una classe configurata sul server. Le classi vengono definite dall adattatore ed elencate nel file BAROC dell adattatore. Se nel nome della classe sono presenti spazi vuoti, racchiudere questo nome tra virgolette. Specifica l origine dell evento. Se nel nome dell origine sono presenti spazi vuoti, racchiudere questo nome tra virgolette. f configuration_file Specifica il nome del file di configurazione. Specificare l argomento S o f. Per ulteriori informazioni sui file di configurazione, consultare IBM Tivoli Enterprise Console Event Integration Facility Reference. m message Il testo dell evento, racchiuso tra virgolette. r severity Specifica una severità. La severità deve essere quella definita per la classe evento. S server Specifica il nome host oppure l indirizzo IP del server. Utilizzare questa opzione solo se il port mapper è in esecuzione sul server degli eventi. Specificare l argomento S o f. 10 IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

23 Esempi Il seguente esempio per gli ambienti UNIX invia un messaggio di verifica che visualizza un evento Su_Failure sulle console degli eventi: postzmsg -S tecbox r WARNING m "su login failure." Su_Failure LOGFILE Consultare inoltre postemsg, TECAgent, wpostemsg (versione nodo finale), wpostemsg (versione nodo gestito), wpostzmsg (versione nodo finale), wpostzmsg (versione nodo gestito), wsetemsg Capitolo 1. Comandi 11

24 tec_console Avvia la console degli eventi Tivoli Enterprise Console. Sintassi tec_console [ u userid] [ p password] [ h hostname[:port]] [ e event_group] [ nowindow] [&] Descrizione Il comando tec_console avvia la console degli eventi. Questo comando si trova in $BINDIR/bin su un nodo gestito con la console degli eventi installata. Su un host non TME, il comando si trova nella directory in cui è stata installata la console degli eventi. È possibile eseguire questo comando in background per visualizzare di nuovo il prompt di comandi della sessione. Quando si esegue questo comando su un nodo gestito, è necessario inizializzare l ambiente Tivoli. Quando si emette il comando tec_console da una shell bash su un sistema Windows, includere l estensione nome file.cmd. Ad esempio: tec_console.cmd & Il processo server dell interfaccia utente si interfaccia con la console degli eventi per richiamare gli eventi dal contenitore e per raggruppare le richieste di aggiornamento del database e inoltrarle al processo di distribuzione Tivoli Enterprise Console. Nella directory dell utente viene creata una directory.tmeconsole, in cui vengono salvati i valori globali della console dell utente. È necessario che l opzione login client remoto consentito di Tivoli Management Framework sia impostata su TRUE affinché questo comando possa funzionare. È possibile visualizzare l impostazione corrente con il comando odadmin odinfo. Per impostare questa opzione, utilizzare il seguente comando: odadmin set_allow_rconnect TRUE La modifica diventa immediatamente operativa. Autorizzazione Per gli operatori: user, RIM_view, RIM_update Per gli amministratori: user, RIM_view, RIM_update, senior Gli amministratori e gli operatori Tivoli Enterprise Console richiedono i ruoli TMR come mostrato nella seguente tabella. Inoltre, nella tabella vengono riportate le viste di Tivoli Enterprise Console disponibili per questi due tipi di utente. Per ulteriori informazioni sui ruoli richiesti per gli utenti di Tivoli Enterprise Console, consultare Tivoli Enterprise Console User s Guide. Utente console Amministratore Ruoli della TMR (Tivoli Management Region) RIM_view, RIM_update, senior Viste console Configurazione, viste priorità e sommario e viewer degli eventi 12 IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

25 Utente console Operatore Ruoli della TMR (Tivoli Management Region) RIM_view, RIM_update, utente Viste console Viste priorità e sommario e viewer degli eventi Opzioni & Eseguire il comando in background in modo che il prompt dei comandi sia disponibile per l uso. e event_group Mostra il gruppo eventi specificato nel Viewer degli eventi all avvio della console. Nota: Per questa opzione è necessario designare un gruppo eventi con più parole denominato in maniera differente, a seconda che si utilizzi un sistema operativo UNIX o Windows. In tutti i sistemi operativi, il nome del gruppo eventi è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Per i sistemi operativi UNIX, questo nome deve essere racchiuso tra virgolette: tec_console -e "All Events" Per i sistemi operativi Windows, questo nome non deve essere racchiuso tra virgolette: tec_console.cmd -e All Events h hostname[:port] L host deve essere un nodo gestito su cui l ID utente e la password devono essere autenticati da Tivoli Management Framework. Specificare questa opzione come hostname:port se si utilizza una porta diversa dalla 94. nowindow Chiudere la finestra DOS (solo per sistemi Windows). p password La password per l ID di login dell amministratore Tivoli. u userid L ID di login dell amministratore Tivoli. Esempi Il seguente esempio avvia una console degli eventi su un host UNIX in background. All utente viene richiesto il nome host, l ID di login e la password. tec_console & Il seguente esempio avvia una console degli eventi su un host Windows in background e mostra il gruppo eventi NT nel Viewer degli eventi. All utente viene richiesto il nome host, l ID di login e la password. tec_console.cmd -e NT & Capitolo 1. Comandi 13

26 TECAgent Invia un evento al server degli eventi utilizzando una comunicazione Tivoli oppure non Tivoli. Sintassi java com.tivoli.tec.event_delivery.tecagent SENDER f configuration_file [ m message] [ r severity] [attribute=value...] class source Descrizione Il comando TECAgent invia un evento a un server degli eventi. Questo comando può funzionare utilizzando un trasporto nodo finale, un trasporto nodo gestito oppure una comunicazione non Tivoli, a seconda della configurazione. Nota: Poiché i file di cache non possono essere condivisi dalle applicazioni, non utilizzare un file di configurazione per questo comando che sia eseguito da un altro programma (ad esempio, un adattatore). Il comando TECAgent è contenuto nel file evd.jar che si trova in $BINDIR/../generic_unix/TME/TEC. Prima di eseguire questo comando, è necessario effettuare le seguenti operazioni di configurazione: v v v Se si utilizza un trasporto nodo gestito (TME) o nodo finale (LCF) nel file di configurazione, occorre creare l ambiente Tivoli appropriato, setup_env.sh o lcf_env.sh Aggiungere il file eseguibile Java al percorso. Un file eseguibile Java fornito con il prodotto Tivoli Enterprise Console si trova in $BINDIR/TME/TEC/jre/bin. Aggiungere i file jar appropriati al CLASSPATH da $BINDIR/../generic_unix/TME/TEC: evd.jar e log.jar Autorizzazione user Opzioni jcf.jar, ibmjsse.jar e jsafe.zip se si utilizza un trasporto nodo gestito (TME) zce.jar e xerces jar, se si esegue State Based Correlation attribute=value... Assegna un valore a qualsiasi attributo valido. L attributo deve essere quello definito per la classe evento. Separare più espressioni attribute=value con spazi. class source Specifica la classe dell evento. Deve corrispondere ad una classe configurata sul server. Le classi vengono definite dall adattatore ed elencate nel file BAROC dell adattatore. Se nel nome della classe sono presenti spazi vuoti, racchiudere questo nome tra virgolette. Specifica l origine dell evento. Se nel nome dell origine sono presenti spazi vuoti, racchiudere questo nome tra virgolette. f configuration_file Specifica il nome del file di configurazione. Per ulteriori informazioni sui file di configurazione, consultare IBM Tivoli Enterprise Console Event Integration Facility Reference. 14 IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

27 m message Il testo dell evento, racchiuso tra virgolette. r severity Specifica una severità. La severità deve essere quella definita per la classe evento. Esempi Il seguente esempio invia un messaggio di verifica che visualizza un evento Su_Failure sulle console degli eventi: java com.tivoli.tec.event_delivery.tecagent SENDER f myconfig.conf m "su login failure." Su_Failure LOGFILE Consultare inoltre postemsg, postzmsg, wpostemsg (versione nodo finale), wpostemsg (versione nodo gestito), wpostzmsg (versione nodo finale), wpostzmsg (versione nodo gestito), wsetemsg Capitolo 1. Comandi 15

28 upgrade_gui.sh Aggiorna le regole create dal rule builder versione e precedente alla sintassi supportata dal rule compiler fornito in questa versione del prodotto Tivoli Enterprise Console. Sintassi upgrade_gui.sh rule_base_dir Descrizione Se ci sono regole che sono state create dalla versione e precedente del rule builder di Tivoli Enterprise Console, queste regole sono state memorizzate nel file $BINDIR/TME/TEC/rulebase/TEC_RULES/.rule_builder.pro. È possibile utilizzare lo script upgrade_gui.sh nella directory $BINDIR/TME/RULE_BUILDER per convertire queste regole nella sintassi supportata dal rule compiler fornito in questa versione del prodotto Tivoli Enterprise Console. Le regole convertite utilizzano le caratteristiche implementate dalla versione più recente del compilatore e sono semplici da leggere. Se si convertono le regole con questo script, non è più possibile modificare le regole convertite con il rule builder è necessario utilizzare un editor di testo. Nota: Eseguire un backup del file.rule_builder.pro prima di eseguire questo script. Lo script aggiorna le regole di ciascun rule set nel file.rule_builder.pro e le scrive nei file set_rule_name.rls nella directory secondaria TEC_RULES della rule base. Il file.rule_builder.pro viene lasciato vuoto. Autorizzazione Nessuna Opzioni rule_base_dir La directory che contiene la rule base e che a sua volta contiene le regole rule builder da aggiornare. Esempi Il seguente esempio aggiorna le regole del rule builder della rule base che si trova nella directory /rulebases/test/test001: upgrade_gui.sh /rulebases/test/test IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

29 waddac Aggiunge un record di configurazione dell adattatore per ACP. Sintassi waddac adapter_details type profile Descrizione Il comando waddac aggiunge un record per la configurazione di un adattatore degli eventi Tivoli Enterprise Console a un ACP esistente. Quando distribuito sui nodi gestiti di destinazione, il nuovo record renderà effettiva la configurazione dell adattatore riportata dagli argomenti adapter_details forniti, combinati con i valori di default specifici del tipo. Ogni tipo di adattatore presente su ciascun ACP può essere supportato dalle politiche di default per fornire i valori iniziali per le parti della configurazione non fornite dalla chiamata di waddac. Allo stesso modo, le politiche di convalida potrebbero essere presenti per assicurare che una determinata configurazione sia valida in base alle necessità di implementazione dell adattatore degli eventi, di particolari dell installazione e degli aspetti della sicurezza. Il comando waddac scrive il valore chiave del nuovo record adattatore nell output standard. Il valore chiave può essere successivamente utilizzato per modificare o rimuovere il record. È possibile vedere il valore chiave nella parte in alto a destra del pannello di immissione ACP oppure utilizzando il comando wlsac. Autorizzazione admin Opzioni adapter_details Fornisce informazioni di configurazione specifiche dell adattatore, come i percorsi di distribuzione, gli UD utente e il filtraggio degli adattatori, che vengono utilizzate come parametri dell adattatore. b flag=value Imposta la funzionalità flag di un determinato nodo finale su un value particolare. Gli indicatori della funzionalità del nodo finale vengono interpretati durante situazioni speciali che si verificano quando vengono distribuiti i profili, ad esempio nell elaborazione di un record contrassegnato per la cancellazione. Gli indicatori specifici supportati variano in base al nodo finale; tuttavia, quelli attualmente supportati includono: action_fail Controlla la gestione degli errori delle richieste di distribuzione (!command) e (!!command). Per ulteriori informazioni su queste richieste, vedere l opzione D. I valori sono: abort Interrompe la distribuzione. ignore Ignora tutti gli errori. Capitolo 1. Comandi 17

30 expand report Riporta gli errori ma continua con l attività di distribuzione, il comportamento di default. Controlla se il riferimento alle variabili di contesto del nodo finale con formato $variable all interno degli attributi del record devono essere espansi dal codice del nodo finale quando si distribuisce il profilo. Il valore della variabile può essere no per disabilitare l espansione, yes per abilitarla per tutti gli attributi (valore di default) oppure un elenco di nomi di attributi separati da virgola da espandere in modo selettivo solo all interno dei valori di questi attributi. rm_on_del Indica al codice del nodo finale se rimuovere i file di configurazione e i file distribuiti nel momento in cui il record viene distribuito dopo essere stato rimosso. Il valore può essere yes per forzare la rimozione (valore di default), no per disabilitare la rimozione e lasciare i file al proprio posto dopo la cancellazione del record oppure conf per rimuovere solo il file di configurazione dell adattatore primario. run_actions Controlla se le richieste di distribuzione!command e!!command vengono eseguite. Per ulteriori informazioni su queste richieste, vedere l opzione D. I valori possono essere yes o no e yes è quello di default. Gli indicatori di funzionalità o i valori dell indicatore non noti sono consentiti (a meno che la politica di convalida non li rifiuti) e vengono ignorati dal codice del nodo finale. c comment Il testo del commento da associare al nuovo record dell ACP. Il testo del commento viene scritto nel file di configurazione al momento della sua creazione, la volta successiva che viene distribuito il profilo. D destination=source Richiede la distribuzione del file source nel file destination su ogni host di destinazione quando viene distribuito il profilo. Se il nome destination non inizia con una barra in avanti, il nome file reale viene formato aggiungendo destination alla directory di destinazione come data dall opzione d (o dai valori di default della politica). Invece del formato destination=source per una richiesta di distribuzione, la stringa potrebbe essere!command o!!command. Il comando fornito, che potrebbe essere una qualunque istruzione valida per l interprete della riga comandi presente sui nodi di destinazione (di solito, /bin/sh, anche se su sistemi operativi non UNIX potrebbe essere differente), viene eseguito prima (singolo punto esclamativo!) o dopo (!!) che le informazioni di configurazione e tutti i file distribuiti vengano scritti. Possono essere fornite molte opzioni D. 18 IBM Tivoli Enterprise Console: Riferimenti per comandi e attività

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