CROAZIA. A cura di: Ambasciata d'italia - CROAZIA. Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it

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1 A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero

2 INDICE PERCHE' Perchè Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi Flussi turistici

3 PERCHE' PERCHÈ Nuovo Stato Membro dell'ue Accesso al mercato - Posizione geografica strategica Manodopera qualificata e a basso costo Stabilità politica Incentivi agli investimenti Nuovo Stato Membro dell'ue Il 1 luglio 2013 la Croazia è entrata a far parte dell'unione Europea. Nell'ambito del Quadro Finanziario Pluriennale UE il Paese potra' contare su circa 11.7 miliardi di euro. Accesso al mercato - Posizione geografica strategica partner commerciale della Bosnia-Erzegovina). La Croazia è facilmente raggiungibile dall'italia in virtù di un'ottima rete autostradale che copre quasi interamente il Paese. Può inoltre servire da "hub" per altri Paesi dei Balcani occidentali, con i quali vanta una lunga consuetudine di scambi (la Croazia è ad es. il primo Manodopera qualificata e a basso costo europea. La Croazia vanta un alto livello di istruzione e la disponibilità di lavoro qualificato in settori specifici. Eccellenti sono inoltre le competenze tecnico-scientifiche e diffusa la conoscenza dell'inglese, del tedesco e dell'italiano. I costi della manodopera sono inferiori alla media Stabilità politica La Croazia presenta una sostanziale stabilità politica. Il Governo in carica dal dicembre 2011 gode di un'ampia maggioranza parlamentare e ha tra le sue priorità la riforma della Pubblica Amministrazione, la lotta alla corruzione, il rilancio dell 'economia ed il consolidamento fiscale, le privatizzazioni e l 'avvio di grandi progetti infrastrutturali. Incentivi agli investimenti La normativa vigente prevede agevolazioni fiscali ed incentivi per gli investitori (v. in particolare la Legge sugli incentivi agli investimenti del 2012 come modificata nel 2013 e la Legge sugli investimenti strategici del 2013). L'assistenza agli investitori è assicurata dall'agenzia "HAMAG Invest" (Agenzia per le piccole imprese e gli investimenti), dal "CEI" (Centro per il monitoraggio del settore energetico e degli investimenti) e dall' "AIK" (Agenzia per gli Investimenti e la Concorrenza), quest'ultima per investimenti di maggiore rilevanza finanziaria. Ultimo aggiornamento: 16/09/2015 DATI GENERALI Forma di stato Superficie Lingua Religione Moneta Repubblica parlamentare Km2 croato Cattolica Kuna Ultimo aggiornamento: 14/01/2013 1

4 DOVE INVESTIRE Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Costruzioni Servizi di alloggio e ristorazione Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle altre industrie manufatturiere Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) La Croazia gia a suo tempo - quale Paese ancora candidato all UE- ha assunto i parametri stabiliti dalla Commissione Europea in base alla Strategia dello sviluppo energetico (emanata nel 2009) e alla successiva normativa attuativa, con i seguenti obbiettivi ed obblighi entro il 2020: migliorare l efficienza energetica del 20%, portare la partecipazione delle fonti rinnovabili al consumo totale di energia al 20% (incluso il 10% nel consumo totale di carburanti per il trasporto), diminuire l emissione di gas a effetto serra. Benché la sensibilità ambientale vada crescendo, le fonti di energia rinnovabile in Croazia non sono ancora sfruttate al meglio, per cui il Paese dovrà adoperarsi affinché l energia da tali fonti venga utilizzata in maniera più consistente. Ciò vale anche per quanto concerne il miglioramento dell efficienza energetica. Nel nuovo quadro 2030 la Commissione Europea ha proposto che la produzione di energia da fonti rinnovabili raggiunga, a livello europeo, un obiettivo vincolante del 20% entro l anno 2020 e del 27% entro il Costruzioni Il settore dell edilizia pubblica e legato in particolare alla costruzione, ampliamento e ristrutturazione di scuole, prigioni, edifici culturali e militari, alla promozione dell efficienza energetica e alla manutenzione della rete stradale locale. In questo ambito, il Governo si sta impegnando ad avviare progetti finanziati con capitale privato, da implementare attraverso il c.d. partenariato pubblico-privato (PPP). Nel settore delle infrastrutture e dei trasporti i progetti piu importanti sono quelli per lo sviluppo delle infrastrutture stradali (prosieguo della costruzione di autostrade e costruzione e ricostruzione di strade statali) e ferroviarie (ammodernamento/ricostruzione di tratti) nonché in ambito idrico, in particolare costruzione, ricostruzione ed ammodernamento delle infrastrutture idriche. Servizi di alloggio e ristorazione Il settore turistico è oggetto di particolare attenzione da parte del Governo, anche in considerazione della sua rilevanza per l'economia del Paese, con un contributo al PIL pari a circa il 15%. La Croazia attualmente dispone di 620 alberghi (dati gennaio 2015), tuttora con prevalenza di strutture a 3 stelle (49,4%), con una quota crescente di strutture a 4 stelle (33%) e un incidenza bassa di unita a 5 stelle (ca. il 4,8%). Oltre alle unita alberghiere sono presenti sul territorio numerose strutture complementari quali aparthotel, villaggi turistici / villaggi alberghieri di vari tipi, pensioni private ecc. La Croazia dispone in totale di ca. un milione di posti letto in tutti i tipi di strutture ricettive, di cui ca. 104 mila negli alberghi. La capacita ricettiva nautica consiste in 70 porti turistici veri e propri, 9 strutture sulla terraferma e numerose ubicazioni per l ancoraggio; in totale sono 56 le marine che dispongono di ormeggi in mare e di posti per il rimessaggio; sono disponibili ulteriori ormeggi nei porti turistici. Secondo i progetti del Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture e del Ministero del Turismo dovrebbero essere costruiti ulteriori ormeggi (specialmente quelli in mare) come pure ampliate le strutture (ricettive ed altre) legate alla nautica. Entro il 2020 sono previsti investimenti pubblici per un valore di 7 miliardi di euro per la realizzazione di circa 150 progetti finalizzati alla costruzione e ricostruzione di alberghi e resort, piccoli alberghi familiari e pensioni private, nonché agli investimenti nei porti del turismo nautico e in nuove strutture turistiche quali campi da golf, centri congressi, parchi tematici, ecc. Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura La Croazia dispone di una superficie ad uso agricolo di circa 3 milioni di ettari: quella effettivamente utilizzata si estende su 1,3 milioni di ettari ed e per lo più di proprietà privata. L agricoltura (compresa la pesca e il settore forestale) partecipa (dati 2014) a circa il 3,6% del PIL (10% nel 1990). Nel Paese esistono tre aree geografiche e climatiche (pianura nella parte settentrionale a clima continentale; zona litoranea, costa e isole con clima mediterraneo; zona montuosa nella parte centrale del paese) che determinano il tipo e l orientamento della produzione agricola. Nonostante le favorevoli condizioni climatiche e la buona configurazione dei terreni, le risorse del Paese non sono sfruttate al massimo, lasciando ancora ampi spazi per investimenti nella produzione agro-alimentare e nella zootecnica. Anche il settore delle biotecnologie va assumendo importanza crescente, in particolare per la soluzione di problemi ambientali (controllo dell inquinamento, eliminazione di rifiuti tossici, recupero dei metalli dalle scorie minerarie, ecc.) e nei processi d interesse industriale. Prodotti delle altre industrie manufatturiere Nel settore industriale croato sussistono opportunità di collaborazione industriale e vi sono ampi spazi per la costituzione di joint-venture italo-croate e/o per investimenti diretti italiani associati a nuovi processi produttivi e tecnologici. Opportunità di collaborazione si 2

5 presentano in particolare nei seguenti settori: lavorazione del legno, considerata la notevole ricchezza di materia prima: circa 2 milioni di ettari di foreste (l 84% composto da latifoglie - in particolare faggio e rovere - e il 16% da conifere - soprattutto abete e ginepro); lavorazione della plastica: specialmente produzione di prodotti/elementi per l edilizia, tubi (per acquedotti, gas, canalizzazione, telecomunicazioni) e profili, imballaggi; settore metalmeccanico: produzione di parti/elementi/componenti per l industria automobilistica, produzione di veicoli su rotaia, produzione di attrezzature navali e produzione di macchine ed attrezzature per l industria della trasformazione. Ultimo aggiornamento: 16/09/2015 3

6 COSA VENDERE Macchinari e apparecchiature Prodotti della metallurgia Prodotti chimici Prodotti alimentari Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Macchinari e apparecchiature Anche se la Germania e tradizionalmente il principale fornitore di macchine ed attrezzature agricole, l'italia occupa una posizione piuttosto importante in questo settore: circa un quinto del valore complessivo delle importazioni croate si riferisce, infatti, a prodotti italiani. Le forniture italiane riguardano in particolare presse, torchi ed attrezzature simili per la fabbricazione del vino, macchine per la preparazione o la lavorazione del suolo, per la raccolta e la trebbiatura dei prodotti agricoli, per la pulitura, la cernita e la vagliatura dei cereali (erpici, zappatrici, vari tipi di tosatrici e falciatrici), le macchine per l'industria alimentare. La produzione locale e piuttosto ridotta e la presenza italiana risulta rilevante in particolare per l importazione di macchine ed apparecchi per l estrazione o la preparazione di oli, per la produzione di paste alimentari, per la vinificazione, per la panificazione, per la preparazione di frutta ed ortaggi. Per quanto riguarda le macchine per la lavorazione di metalli, le importazioni dall Italia riguardano in particolare le macchine per lavorazione a deformazione (34% dell export italiano di macchine utensili lavorazione metalli), che comprende rullatrici, curvatrici, piegatrici, raddrizzatrici e spianatrici (sia convenzionali che a CN), nonche presse, cesoie e punzonatrici. Circa le macchine ad asportazione (21% dell'export italianoi), le forniture italiane riguardano soprattutto banchi di lavoro, torni e segatrici. Prodotti della metallurgia Oltre il 28% delle importazioni croate di ferro ed acciaio si riferisce a prodotti italiani e tale quota è in aumento. In questo segmento si colloca circa il 6,4% del valore totale delle importazioni croate dall Italia. Inoltre, circa il 14% delle importazioni croate di metalli non ferrosi è riconducibile a prodotti italiani Prodotti chimici L industria della trasformazione/lavorazione della plastica è di tradizionale importanza per l economia croata; in tale settore i segmenti più importanti sono la produzione di prodotti ed elementi per l edilizia, la produzione di tubi (per acquedotti, gas, canalizzazione, telecomunicazioni) e profili, nonché la produzione di imballaggi. Per quanto concerne le materie prime, le forniture italiane riguardano prevalentemente le materie plastiche e i prodotti chimici organici. Si rilevano inoltre medicinali e farmaci nonche oli eteri, profumi e prodotti da toletta. Prodotti alimentari La produzione locale è in grado di soddisfare solo parzialmente il fabbisogno nazionale di prodotti alimentari e circa l 11% del valore totale delle importazioni croate è costituito da prodotti del settore agro-alimentare. I prodotti alimentari maggiormente importati sono quelli industriali ad alto livello di lavorazione. La Croazia importa i prodotti agro-alimentari da ca. 125 Paesi del mondo. Premesso che la graduatoria dei Paesi fornitori varia notevolmente a seconda dalla tipologia del prodotto, l Italia e la Germania si alternano da anni ai primi due posti. L Italia, anche per affinità gastronomica e culturale, detiene una posizione di leadership nelle importazioni croate di una vasta gamma di prodotti agroalimentari (ca. il 12% delle importazioni croate del settore riguarda prodotti italiani) e le forniture italiane sono ancora più rilevanti in determinati gruppi di prodotti (paste alimentari, riso, formaggi, salumi, pomodori freschi e lavorati, va fresca, mandarini, arance, mele ) Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Si registra un continuo aumento delle importazioni croate di abbigliamento e maglieria e l Italia detiene in questo settore una posizione di rilievo (ca. il 38% del valore delle importazioni di abbigliamento). Tuttavia e da considerare la concorrenza da parte dei paesi dell Estremo Oriente e in particolare della Cina, da dove la Croazia importa prevalentemente capi di bassa qualità. L importazione da altri Paesi si riferisce invece ad una gamma alquanto diversificata, che va da un prodotto di qualità medio-bassa fino a prodotti di altissima qualità. Il cliente croato è molto esigente e attento alla moda europea e il mercato locale offre diversi marchi internazionali, tra i quali spiccano anche i più importanti marchi italiani. Lo strumento del franchising si sta velocemente affermando. Ultimo aggiornamento: 16/09/2015 4

7 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Il 18 febbraio 2015 si è insediata la Presidente della Repubblica Kolinda Grabar-Kitarovic, candidata del centrodestra, prima donna a ricoprire l'incarico, succede al socialdemocratico Ivo Josipovic. L Esecutivo, in carica dal dicembre 2011, è espressione di una coalizione di centrosinistra tra i Socialdemocratici del Primo Ministro Milanović, il Partito Popolare del Primo Vicepremier e Ministro degli Esteri Pusić, la Dieta Democratica Istriana e il Partito dei Pensionati. Sia il Premier Milanović che la Vicepremier Pusić sono amici del nostro Paese e hanno sottolineato a più riprese la forte domanda di Italia che caratterizza la Croazia di oggi, frutto degli strettissimi legami politici, economici e culturali tra i due Paesi. Nel corso dell'anno, in data ancora da stabilire, si terranno le elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento. Si sfideranno la coalizione di centrosinistra al momento al governo e la coalizione di centrodestra che ha appena riconquistato (dopo quindici anni) la Presidenza della Repubblica, mentre si affacciano sulla scena nuovi soggetti politici per i quali le prossime elezioni rappresenteranno un importante test (dal partito ORAH, di ispirazione di sinistra ecologista, a "Barriera Umana", che si ispira al Movimento 5 Stelle italiano e ad altri soggetti europei analoghi). Non si ravvisano problematiche relative alla società civile. Non vi sono in Croazia conflitti di stampo etnico-religioso. Si segnala che alcune tensioni di stampo etnico sono emerse nella regione di Vukovar, con particolare riferimento all applicazione del bilinguismo (croato/serbo con uso dell alfabeto cirillico), che rimane tutt ora problematica dando luogo ad episodici scontri. Ultimo aggiornamento: 09/09/2015 RELAZIONI INTERNAZIONALI Il Governo di coalizione di centro-sinistra ha mantenuto inalterate le linee direttrici della politica estera croata, basate sull adesione all Unione Europea e sull Alleanza Atlantica. La Croazia è membro della NATO dal 1 aprile 2009 e della UE dal 1 luglio 2013, e contribuisce a varie missioni internazionali quali Resolute Support ed EUPOL in Afghanistan, KFOR in Kosovo, ATALANTA nel contrasto alla pirateria marittima. Nel quadro dell appartenenza euroatlantica, Zagabria è attiva soprattutto nell ambito della Regione dei Balcani Occidentali, rispetto alla quale ha maturato la consapevolezza del proprio valore aggiunto, promuovendo il percorso di integrazione europea dell area. Al riguardo, la Croazia ha particolarmente apprezzato l azione portata avanti dall Italia nel corso del Semestre di Presidenza a sostegno dell allargamento, a partire dalla partecipazione, in apertura del Semestre, dell On. Ministro Mogherini al Croatia Forum di Dubrovnik (10-12 luglio 2014), dedicato lo scorso anno alla prospettiva europea dei Balcani Occidentali. Oltre all'integrazione europea, la priorità della politica estera è data al rapporto con i Paesi limitrofi della regione del sud-est europeo. La Croazia sostiene con convinzione l allargamento dell UE a tutti i Paesi dell area, ritenendo che solo la prospettiva europea (ed atlantica) sia in grado di creare nei Balcani sicurezza e stabilità politica ed economica. Zagabria è stata poi tra i nostri partner più attivi nell elaborazione della Strategia UE per la Regione Adriatico-Ionica, approvata dal Consiglio Europeo di ottobre e varata con un evento di lancio lo scorso novembre a Bruxelles, presieduto dal Ministro degli Esteri Gentiloni. La Strategia, oltre a permettere una più funzionale allocazione delle risorse comunitarie, è composta da quattro Paesi UE (Italia, Slovenia, Croazia e Grecia) e da quattro non-ue (Montenegro, Serbia, Albania e Bosnia-Erzegovina). Per questo rappresenta un fondamentale strumento di avvicinamento agli standard comunitari per i Paesi che aspirano alla membership, ed ha un forte valore aggiunto sul piano politico, agganciando stabilmente tali Paesi a una prospettiva europea. Ultimo aggiornamento: 09/09/2015 5

8 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Dopo sei anni di recessione che ha determinato una riduzione del Prodotto interno lordo di circa il 13,5% rispetto ai valori del 2008, il primo semestre del 2015 ha evidenziato segnali incoraggianti. Secondo i dati diffusi dalla Banca Centrale e dal Dipartimento di Statistica, il PIL è risultato in aumento nei primi due trimestri rispettivamente dello 0,5% e dell 1,2% rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. Il dato più ottimistico è quello del secondo trimestre 2015 che ha superato largamente le previsioni degli analisti più accreditati, che davano l'incremento del PIL tra lo 0,5% e lo 0,7%. Sono così tre i trimestri consecutivi di crescita, considerando il +0,2% rilevato nel quarto trimestre del Il maggior contributo è arrivato dall incremento della domanda interna, soprattutto esportazioni di beni e servizi cresciute di oltre il 12%. consumi privati aumentati del 2,5% e dalle La produzione industriale è aumentata dell'1,6% rispetto al primo semestre Anche l occupazione è tornata a crescere. A fine giugno 2015, il tasso di disoccupazione è stato del 16,1%, con un decremento del 2,1% su base annua, il livello più basso negli ultimi sei anni. All aumento dell occupazione è anche seguito un aumento dei salari reali del 3,2%. L inflazione a giugno 2015 è stata pari a -0,4% rispetto al mese di maggio 2015 è a 0 su base annua per effetto soprattutto della diminuzione dei prezzi dei beni energetici e del debole aumento della spesa per consumi e investimenti pubblici. Il maggiore aumento delle esportazioni (+12,2%) rispetto a quello registrato dalle importazioni (+6,2%) ha favorito una diminuzione del saldo negativo dell'1% circa rispetto a quello rilevato nel primo semestre del L Unione Europea rimane il principale mercato per la Croazia, con un interscambio di circa 10,8 miliardi di euro (+13% rispetto allo stesso periodo del 2014). L Italia rappresenta per la Croazia il primo mercato di destinazione e il secondo Paese fornitore dopo la Germania. Gli investimenti diretti esteri, che si erano ridotti quasi ininterrottamente dal 2008, hanno registrato una sostanziale ripresa nel 2014 (+2,102 miliardi di euro). Il saldo positivo è continuato anche nei primi sei mesi del 2015, con 498 milioni di euro di investimenti effettuati. I principali investitori sono l Austria (21,2%), i Paesi Bassi (20,1%), la Germania (8,8 %) e l Ungheria (7,3%). L Italia è il settimo investitore straniero, con circa 1,4 miliardi di Euro investiti dal 1993 a fine giugno 2015 (4,7% del totale). Rimane seria la situazione delle finanze pubbliche: dopo l apertura ad inizio 2014 di una procedura di infrazione per deficit eccessivo da parte della Commissione Europea (deficit al 5,4% e debito al 75,7% nel 2013), il Governo croato è intervenuto a più riprese con distinte manovre finanziarie per recepire le raccomandazioni della Commissione, che ha chiesto di portare il deficit al 4,6% del PIL nel 2014, al 3,5% nel 2015 e al 2,7% nel Le misure adottate fino ad ora non sono state tuttavia efficaci dal momento che nel 2014 il deficit si è attestato al 5,7% e il debito all 81,4% del PIL. Il trend negativo si sta confermando anche in questa prima parte dell'anno. A marzo 2015, il deficit è risultato pari al 5% ed il debito all 87,7% del PIL. Ultimo aggiornamento: 02/11/2015 POLITICA ECONOMICA Dopo l apertura ad inizio 2014 di una procedura di infrazione per deficit eccessivo da parte della Commissione Europea (deficit al 5,4% e debito al 75,7% nel 2013), il Governo croato è intervenuto a più riprese con distinte manovre finanziarie per recepire le raccomandazioni della Commissione, che ha chiesto di portare il deficit al 4,6% del PIL nel 2014, al 3,5% nel 2015 e al 2,7% nel Le misure adottate fino ad ora non sono state tuttavia efficaci dal momento che nel 2014 il deficit si è attestato al 5,7% e il debito all 81,4% del PIL. A marzo 2015, il deficit è risultato pari al 5% ed il debito all 87,7% del PIL. La Banca Centrale croata è responsabile della supervisione del settore finanziario e la politica economica del Governo asseconda quella monetaria della Banca Centrale. Questa si è più volte espressa in favore di riforme strutturali che consentano una diminuzione della spesa pubblica e ha attuato una politica monetaria restrittiva sin dal 2006, consentendo di affrontare la crisi finanziaria con una certa solidità. E' riuscita inoltre a mantenere stabile il tasso di cambio della kuna, fattore determinante anche considerato l'alto indebitamento in valuta estera, preservando in tal modo la stabilità dell'intero settore finanziario. L'Esecutivo dovrà impegnarsi al massimo nella prosecuzione di una seria lotta all'evasione fiscale e alla corruzione, ancora molto diffusa a livello locale, e portare a termine una riforma organica del mercato del lavoro, dei sistemi sanitario e pensionistico e della pubblica amministrazione. Tutti gli osservatori internazionali chiedono inoltre al Paese di continuare lo sforzo per aprire il mercato agli investimenti esteri, superando le lentezze burocratiche e gli ostacoli di varia natura che ancora permangono. Ultimo aggiornamento: 09/09/2015 6

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10 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln ) Variazione del PIL reale (%) -1,7-0,3-2,2-1,1-0,4 Popolazione (mln) 4,3 4,3 4,3 4,3 4,2 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) Disoccupazione (%) 17,6 17,8 19,1 20,3 20,3 Debito pubblico (% PIL) 57 63,7 69,2 80,8 81,4 Inflazione (%) 1,1 2,3 3,4 2,2-0,2 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) -2,5 2,5-3 3,1 4,3 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia-agenzia ICE di Zagabria su dati del Ministero delle Finanze, della Banca Nazionale della Croazia, EIU (PIL nominale, variazione, debito pubblico, inflazione, disoccupazione), FMI/BANCA MONDIALE (PIL pro capite a parita di potere d'acquisto in dollari). Ultimo aggiornamento: 14/09/2015 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 8

11 BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale mln mln mln. 3 % -0,1 % PRINCIPALI DESTINATARI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) ITALIA ITALIA ITALIA BOSNIA ED ERZEGOVINA BOSNIA ED ERZEGOVINA BOSNIA ED ERZEGOVINA GERMANIA 989 GERMANIA SLOVENIA Italia Position: Italia Position: Italia Position:nd nd Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura ,9 440 Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari ,4 800 Bevande ,6 124 Tabacco 60 49,8 40 Prodotti tessili 82 98,7 126 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) ,8 589 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili ,6 306 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio ,1 512 Carta e prodotti in carta ,7 172 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 1 1,1 1 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio ,9 930 Prodotti chimici ,2 634 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici ,6 421 Articoli in gomma e materie plastiche ,5 255 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi ,8 388 Prodotti della metallurgia ,8 382 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature ,4 658 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi ,8 309 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche ,4 683 Macchinari e apparecchiature ,1 843 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) ,8 223 Mobili ,2 316 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 52 61,1 83 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) ,5 341 Altri prodotti e attività ,1 393 Elaborazione Ufficio di Zagabria dell'ice-agenzia in base ai dati dell'istat croato (dati definitivi revisionati) 9

12 IMPORT Import Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale mln mln mln. 3,1 % -0,1 % PRINCIPALI FORNITORI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) ITALIA GERMANIA GERMANIA GERMANIA ITALIA ITALIA RUSSIA SLOVENIA SLOVENIA Italia Posizione: Italia Posizione: Italia Posizione: nd nd Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura ,9 495 Prodotti delle miniere e delle cave , Prodotti alimentari , Bevande ,5 140 Tabacco 50 48,7 55 Prodotti tessili ,8 385 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) ,3 773 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili ,5 498 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio ,2 203 Carta e prodotti in carta ,8 440 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 3 3,4 3 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio , Prodotti chimici , Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici ,8 710 Articoli in gomma e materie plastiche ,1 677 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi ,2 296 Prodotti della metallurgia ,9 911 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature ,9 559 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi , Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche ,4 739 Macchinari e apparecchiature , Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi ,2 894 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) ,1 233 Mobili ,9 222 Prodotti delle altre industrie manufatturiere ,5 325 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) ,1 517 Altri prodotti e attività ,9 129 Elaborazione Ufficio di Zagabria dell'ice-agenzia in base ai dati dell'istat croato (dati definitivi revisionati) OSSERVAZIONI Nell esaminare gli scambi commerciali va tenuto conto che a seguito dell adesione della Croazia all Unione Europea (1 luglio 2013) la rilevazione dei flussi commerciali in entrata viene effettuata per paese fornitore mentre prima del 1 luglio 2013 era per paese produttore. Nel 2014 l interscambio commerciale e stato pari a 27,5 miliardi di (del 5,3% superiore rispetto a 2013). In aumento sono risultate sia le esportazioni (+8,1%) che le importazioni (+3,6). La Croazia realizza scambi commerciali principalmente con i Paesi dell'ue: nel 2014 l interscambio Croazia UE e stato pari a 19,7 miliardi di (il 71,6% dell interscambio commerciale croato totale; +8,6%). Il principale partner commerciale e stata l Italia (interscambio pari a 3,89 miliardi di euro, + 9,1%; 14,1% del totale) seguita dalla Germania (3,76 miliardi di euro; 13,7% del totale, aumento dell 8,9%). I dati nelle tabelle di cui sopra relativi agli scambi merceologici sono stati riportati in base alla classifica ATECO (conforme alla classificazione dell UE NACE Rev.2), ovvero in base al criterio produttivo. La classificazione internazionale Standard International Trade Classification (SITC, Rev. 4), invece, effettua le rilevazioni per settore merceologico, sia all import che all export. In base a tali dati risulta che la Croazia importa prevalentemente macchinari ed attrezzature industriali (specialmente macchine/attrezzature/impianti elettrici e macchine utensili), nonché mezzi di trasporto. 10

13 Nel 2014 il valore complessivo delle importazioni e stato del 3,6% superiore rispetto all import realizzato nel 2013; gli aumenti piu significativi si sono verificati nelle importazioni di prodotti appartenenti alla sezione prodotti finiti vari (+25%) in particolare nell import di abbigliamento (+67,4%) e calzature (+20,1%), e in quelle di alcuni gruppi di prodotti appartenenti alla sezione alimenti ed animali vivi per il quale si e verificato un aumento globale del 10%. L aumento del valore dell import nella sezione macchine e mezzi di trasporto ( +2,8%) si riferisce in particolare ai veicoli stradali (+17,8%), altri mezzi di trasporto (+31,3%; in questa voce sono incluse anche le importazioni temporanee di navi/imbarcazioni per lavori di manutenzione e revisione) e apparecchi per telecomunicazioni (+12,9%). Il calo piu significativo (in termini di valore) si è verificato nelle importazioni di combustibili (- 11,3%), in particolare di gas (-42,3%) e di petrolio e derivati (- 7,8%). Le flessioni hanno riguardato anche il valore dell import di alcuni gruppi prodotti nella sezione macchinari e mezzi di trasporto, in particolare macchine motrici (-20,3%) e macchine/apparecchi e dispositivi elettrici (- 9,2%). Gli scambi commerciali aumentano anche nel corso del primo semestre del 2015 e l interscambio ha superato 14,5 miliardi di (+8,4% rispetto al primo semestre del 2014). Nel primo semestre del 2015 l interscambio Croazia UE e stato pari a 10,8 miliardi di euro (il 74,3% dell interscambio croato totale, +13%). Nel primo semestre del 2015 l Italia ha perso la posizione del primo partner e si colloca al secondo posto dopo la Germania. Il valore dell interscambio bilaterale è di 1,99 miliardi di euro (13,7% del totale dell interscambio commerciale croato; crescita del 4,3% rispetto al primo semestre 2014). L Italia si conferma tuttora quale principale mercato di destinazione; le esportazioni croate verso l'italia sono state pari a a 747 milioni di euro (+2,9%) ma rimane il secondo fornitore. Il valore delle forniture italiane è in aumento (+5,1%) e ha raggiunto 1,24 miliardi di euro (13,7% dell import croato). In questo periodo il principale partner commerciale risulta la Germania (interscambio pari a 2,02 miliardi di euro, +7,8%, 14,1% del totale) seguita, a breve distanza, dall'italia 11

14 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) Saldo dei Servizi (mln. ) Saldo dei Redditi (mln. ) Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. ) Saldo delle partite correnti (mln. ) 131, Riserve internazionali (mln. ) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 09/09/

15 INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: (OUTWARD) Stock di investimenti diretti esteri del paese: (Outward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 9,5 % 9,5 % % 13,1 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 4.229,4 mln ,8 mln ,4 mln ,7 mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) PAESI BASSI 1.373,5 PAESI BASSI 1.338,4 PAESI BASSI 1.377,3 PAESI BASSI 2.836,2 BOSNIA ED ERZEGOVINA 569,9 SERBIA 661,8 BOSNIA ED ERZEGOVINA SERBIA 489,9 BOSNIA ED ERZEGOVINA 662 BOSNIA ED ERZEGOVINA 633,6 SERBIA 651,4 SERBIA 685,2 Italia Position:16 39,8 Italia Position:15 40 Italia Position:16 33,6 Italia Position:16 27,8 Settori (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 26 36,2 36,4 34,3 Prodotti delle miniere e delle cave -85,5-108,5-158,7-167,4 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 327,7 340,2 524,7 559,7 Prodotti tessili e abbigliamento 40,2 41, ,3 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione ,5 21,1 18,2 20,1 Mobili 20,4 18,5 18,5 25,3 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio ,8 118,2-114,2 Chimica e prodotti chimici ,9 649,2 652,1 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 25,7 27,5 44,3 36,7 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 13 58,4 80,2 106,4 Macchinari e apparecchiature 29, ,6 33,7 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 30,8 33,8 41,6 37,2 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 0,7 0,5 2,5 1 Costruzioni 58 55,8 30,9 26,2 Servizi di informazione e comunicazione 70, ,4 82,1 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 1.081, , , ,9 Trasporto e magazzinaggio ,5 213,1 120,8 Servizi di alloggio e ristorazione 2,7 2,8 2,8 6,8 Attività finanziarie e assicurative 183,9 210,1 242,5 273,9 Attività immobiliari 8,6-3,7 16,3 23 Attività amministrative e di servizi di supporto ,5 536,5 836,6 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 0,2 0,2 23,9 1 Elaborazioni dell'ufficio di Zagabria dell'ice-agenzia in base ai dati della Banca Nazionale Croata 13

16 STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: (Inward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 55,1 % 58,6 % 60,1 % 68,3 % nd % nd % Totale (mln e var. %) ,2 mln mln ,8 mln ,7 mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI AUSTRIA 5.166,5 AUSTRIA 5.866,3 AUSTRIA 5.980,6 AUSTRIA 6.379,7 PAESI BASSI 3.549,7 PAESI BASSI 3.295,4 PAESI BASSI 3.431,3 PAESI BASSI 5.898,2 GERMANIA 3.298,2 GERMANIA 3.194,3 GERMANIA 3.208,4 GERMANIA Italia Position: ,9 Italia Position: ,8 Italia Position: ,1 Italia Position:6 1 Settori (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 208,5 209,2 224,5 220,8 Prodotti delle miniere e delle cave 191,1 134,1 122,6 125,3 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 363,8 333,4 416,4 401,7 Prodotti tessili e abbigliamento ,8 238,9 270,8 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione ,5 246,4 287,3 Mobili 1,6 2 0,9-12,7 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 1.606, , Chimica e prodotti chimici 1.498, , , ,5 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 117,6 121,8 125,4 124,7 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 99, ,3 194,1 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 929,7 925, ,8 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 29,7 29,7 31,5 31,8 Macchinari e apparecchiature 295,9 288,5 308,8 289,8 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 76,6 76,3 74,2 75,1 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) -8,5-8,4-4,7-4,9 Costruzioni 175,9 226,3 255 Servizi di informazione e comunicazione 1.857, , , ,8 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 58 63,9 88,7 102 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 153,6 163, ,2 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 4.169, ,7 Trasporto e magazzinaggio 211,4 169,5 218,1 230,9 Servizi di alloggio e ristorazione 594,6 710,8 725,1 870,7 Attività finanziarie e assicurative 7.529, , , ,3 Attività immobiliari , , Attività amministrative e di servizi di supporto 795, , ,1 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 4,9 4,9 4,9 4,9 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 273,5 383,5 399,6 430,8 Elaborazioni dell'ufficio di Zagabria dell'ice-agenzia in base ai dati della Banca Nazionale Croata OSSERVAZIONI La vigente normativa in materia societaria equipara l investitore straniero all investitore locale. Considerato che non è necessario effettuare una registrazione particolare in quanto investitore straniero, i dati divulgati dalla Banca Nazionale Croata (BNC), classificati per Paese di provenienza dei flussi finanziari, non riflettono in modo preciso la provenienza dei capitali investiti. Inoltre numerose imprese che effettuano investimenti in Croazia si avvalgono di triangolazioni finanziarie. Nel periodo compreso fra il 1993 e il 2014 l ammontare degli IDE effettuati in Croazia e stato pari a 29,423 miliardi di (dati revisionati), di cui 2,102 miliardi di nel Nel periodo complessivo ( ) il principale investitore risulta l Austria (21,7%), seguita dai Paesi Bassi (20,0%), dalla Germania (8,5%), dall'ungheria (7,4%), dal Lussemburgo (6,0%) e dall'italia (4,95%). 14

17 Per quanto riguarda la distribuzione settoriale, nel periodo la maggior parte degli IDE si e indirizzata verso il settore bancario, finanziario e delle assicurazioni (24,8,%), il settore commerciale (14,3%), le attività immobiliari (11,3%), le attività di servizi alle imprese (11,3%) nonché i settori altamente tecnologici, in particolare i servizi informatici e le telecomunicazioni (6,83%). 15

18 INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: (OUTWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: (Outward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 0 % % % 3,7 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 169,3 mln. -63,5 mln. -118,5 mln ,3 mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) BOSNIA ED ERZEGOVINA 36,8 SERBIA 171,9 SLOVENIA 85,1 PAESI BASSI 1.458,9 RUSSIA 35,2 BOSNIA ED ERZEGOVINA 63,7 PAESI BASSI 38,9 SLOVENIA 356,2 SERBIA 23,1 LUSSEMBURGO 40,7 BOSNIA ED ERZEGOVINA 28,4 BOSNIA ED ERZEGOVINA 61 Italia Position:nd -3,3 Italia Position:20 0,2 Italia Position:nd -6,4 Italia Position:nd -5,8 Settori (mln. )) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 0 13,3 0,1-2 Prodotti delle miniere e delle cave -46, ,2-8,7 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 18,7 12,6 184,5 35 Prodotti tessili e abbigliamento nd 1,7 1,1-3,7 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione 8,8-31,3 0,5 1,9 Mobili -1,9-1,9 4,8 2 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio - 214,3 Chimica e prodotti chimici -64,7-311,1-39,2-169,6-232,4-37,7 2,9 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 2,4 1,8 16,8-7,6 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi -77,9 45,4 21,8 26,2 Macchinari e apparecchiature -0,9 0,1-1,3 5,2 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 3,5 3 7,8-4,4 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 9,4-0,2 2-1,5 Costruzioni 27,3-2,2-24,9-4,8 Servizi di informazione e comunicazione 2,2 6,9 5,4-0,4 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 26,6 244,2 16,2 97,5 Trasporto e magazzinaggio -13,9-61,5 2,6 92,3 Attività finanziarie e assicurative 37,8 26,2 32,4 31,2 Attività immobiliari 27 4,9 19,8 6,8 Attività amministrative e di servizi di supporto 104,1 24, ,1 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 0 3 0,8 0 Elaborazioni dell'ufficio di Zagabria dell'ice-agenzia in base ai dati della Banca Nazionale Croata 16

19 FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: (INWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: (Inward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 2,3 % 2,5 % 1,8 % 6,7 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 1.009,6 mln ,6 mln. 766,1 mln ,9 mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI AUSTRIA 322,8 AUSTRIA 699,8 PAESI BASSI 195,9 PAESI BASSI 2.406,8 GERMANIA 226,9 REP.CECA 312,1 GERMANIA 130,5 SVIZZERA 513 LUSSEMBURGO 133,5 LUSSEMBURGO 180 AUSTRIA 106,1 AUSTRIA 407,3 Italia Position:13 17,1 Italia Position:6 34,9 Italia Position:4 83,3 Italia Position:9 32,7 Settori (mln. )) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 68,3 0,6 15,3-3,7 Prodotti delle miniere e delle cave ,7-11,5 2,7 Costruzioni Prodotti alimentari, bevande e tabacco ,6 Prodotti tessili e abbigliamento 38 7,8 10,1 31,9 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione 8,3-46,2 2,9 40,9 Mobili -1,8 0,4-1,1-13,6 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 68,6 13,1-119,6 Chimica e prodotti chimici 58,2-46,1 26,9 133,2 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 1 4,2 3,6-0,7 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 59,8-5,9 106,4-6,1 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 51,6-4,1-20,7 32,8 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 0 0 1,9 0,3 Macchinari e apparecchiature -18,7-7,4 20,3-19 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 9-0,3-2 0,9-121,4-34,7 50,3 28,8 99,3 Servizi di informazione e comunicazione 62-29,6 6,5 125,3 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 10,2 5,9 24,8 13,4 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 18,6 10 8,3 0,2 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli - 100,6 107, ,6 Trasporto e magazzinaggio 10,4-41,8 48,4 12,8 Servizi di alloggio e ristorazione -28,9 53,6 14,2 145,7 Attività finanziarie e assicurative 352,1 97,8-59,8 213,8 Attività immobiliari 405,3 290,3 366,5 264,2 Attività amministrative e di servizi di supporto 40,7 587,8 198, ,2 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 54, ,1 31,3 Elaborazioni dell'ufficio di Zagabria dell'ice-agenzia in base ai dati della Banca Nazionale Croata OSSERVAZIONI In base alle rilevazioni della Banca Nazionale Croata, nel 2014 l ammontare degli IDE effettuati in Croazia (flussi) è stato pari a 2,899 miliardi milioni di euro. Il principale investitore risultano i Paesi Bassi (83%), seguiti dalla Svizzera (17,7%) e dall'austria (14,1%). Solo l 1,1% degli IDE realizzati nel 2014 proviene direttamente dall Italia (posizione n. 9). Disinvestimenti, invece, dalla Germania (-815,8 milioni di euro) e dall Ungheria (-91,7 milioni di euro). Nel 2014 gli IDE hanno riguardato prevalentemente le attività di servizi alle imprese (attivita' amministrative e servizi di supporto; 1,755 miliardi di euro, ovvero il 60,6% del totale). Nei primi sei mesi del 2015, gli investimenti effettuati sono stati pari a 498 milioni di euro (-45% rispetto al 1 semestre del 2014). Gli investimenti provenienti dall'italia sono stati pari a 25,7 milioni di Euro. 17

20 MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità gas naturale (riserve) milioni di m3/anno 31,16 23,96 24,32 21,37 legname migliaia m3/anno 4,44 5,24 5,35 5,84 pietra calcarea e marna (riserve estraibili) - materia pri ma per prod. cemento migliaia tonn./anno 432,18 428,62 421,24 417,24 pietra naturale architettonica (riserve estraibili) 000 m3/anno 25,88 27,17 30,83 29,18 sabbia e ghiaia per edilizia (riserve estraibili) migliaia di m3/anno 127,85 129,41 178,83 158,74 18

21 BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea La normativa quadro croata relativa alle attivita con l'estero e' gia da tempo completamente allineata alle regole dell'organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). Considerato che in data 1 luglio 2013 la Croazia ha aderito all UE, tutta la normativa locale doganale e allineata alle disposizioni Comunitarie; gli scambi commerciali della merce con i Paesi dell UE non vengono più considerati quali importazioni e la merce proveniente dai Paesi dell UE non e più oggetto di controllo doganale. Non e, quindi, più necessario che i prodotti di origine comunitaria vengano muniti di appositi certificati ma e sufficiente la documentazione commerciale dalla quale si evinca la tracciabilita del prodotto (questo e particolarmente importante per i prodotti alimentari di origine animale). Premesso che l entrata nell UE ha abolito i dazi doganali, alle frontiere interne rimane, comunque, l obbligo del versamento dell IVA (in croato PDV); l aliquota ordinaria e del 25%. Nella nuova Legge sulle accise, che e entrata in vigore il giorno dell adesione della Croazia all UE, sono state recepite tutte le disposizioni legislative dell UE sulle accise; le disposizioni della Legge in merito agli importi minimimi obbligatori delle accise sono conformi a quelle prescritte dalle Direttive Europee. A seguito dell adesione della Croazia all UE sono entrate in vigore le disposizioni della Legge sugli stranieri relative all ingresso, soggiorno e lavoro di cittadini di stati membri del SEE - Spazio economico europeo e di loro familiari. Successivamente il Governo croato ha emanato il Decreto sull applicazione temporanea delle regole relative all impiego dei cittadini degli Stati membri dell'unione europea e dei loro familiari entrato in vigore, altresì, in data 1 luglio Il Decreto prescrive che l applicazione temporanea delle regole di impiego dei cittadini degli Stati membri dell'unione europea e dei loro familiari verra applicata ai cittadini degli Stati membri dell'unione europea e dei loro familiari che applicano le misure nazionali ovvero le misure derivanti dagli accordi bilaterali. Considerato che a partire dal 1 luglio 2015 l Italia ha abolito la restrizione biennale dell impiego di cittadini croati, lo stesso regime vale per i cittadini italiani in Croazia per i quali non ci sono piu limitazioni di occupazione. Vanno, comunque, rispettate le disposizioni relative al soggiorno in Croazia. Un cittadino di uno Stato membro del SEE che intende soggiornare in Croazia oltre i tre mesi deve, entro e non oltre otto giorni dalla scadenza dei tre mesi di soggiorno, dichiarare il soggiorno temporaneo alla Questura / Commissariato di Polizia competente a seconda del luogo di soggiorno. La Questura rilascia il certificato di registrazione di soggiorno temporaneo e la tessera di soggiorno biometrica avente validita massima di 5 anni Il cittadino di uno Stato membro del SEE ha il diritto al soggiorno permanente trascorsi cinque anni di soggiorno legale continuo in Croazia; in casi eccezionali ha diritto al soggiorno permanente anche prima di cinque anni di soggiorno legale continuo. Ufficio di Zagabria dell ICE-Agenzia in base alle informazioni della Direzione Doganale, del Ministero del Lavoro e del Ministero degli Interni Ultimo aggiornamento: 16/09/

22 COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA Val (0-100) Pos. 144 paesi Val (0-100) Pos. 148 paesi Val (0-100) Pos. 144 paesi GCI 4,1 81 4,1 75 4,1 77 Sub indici Requisiti di base (28,6 %) 4,7 60 4,7 61 4,7 63 Istituzioni (25%) 3,6 98 3,6 93 3,6 87 Infrastrutture (25%) 4,7 39 4,7 42 4,7 44 Ambiente macroeconomico (25%) 4,8 60 4,7 68 4,4 91 Salute e Istruzione Primaria (25%) ,8 66 5,9 60 Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %) ,1 68 4,1 68 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 4,5 56 4,5 51 4,7 53 Efficienza del mercato dei beni (17%) 3, , ,1 105 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 3, , ,9 106 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 3,8 92 3,9 78 3,9 74 Diffusione delle tecnologie (17%) 4,4 50 4,4 45 4,6 44 Dimensione del mercato (17%) 3,6 72 3,6 74 3,6 79 Fattori di innovazione e sofisticazione (21,4 %) 3,4 83 3,5 80 3,5 87 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 3,7 96 3,8 88 3,8 83 Innovazione (50%) 3,1 74 3,1 79 3,1 93 Fonte: dati "World Economic Forum Global Competitiveness Index" Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 14/09/2015 Val (0-100) Pos. 184 paesi Val (0-100) Pos. 184 paesi Val (0-100) Pos. 186 paesi Indice di Liberta Economica 60, , ,4 87 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati The Heritage Foundation Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 14/09/2015 OSSERVAZIONI L'Indice di libertà economica è composto da dieci indicatori, calcolati annualmente utilizzando una scala da 0 a 100. Nell Index of Economic Freedom del 2015, la Croazia si è classificata all'81 posto, migliore posizione di sempre ma peggiore di altre economie emergenti dell'area e complessivamente sotto la media regionale. La Croazia risulta libera al 61,5%, con un miglioramento pari a 1,1 punti percentuali rispetto al Dall analisi degli specifici indicatori che concorrono a determinare l indice, risultano migliorati cinque dei dieci indicatori. In particolare, la pressione fiscale, la gestione del denaro pubblico, il livello di corruzione, il mercato del lavoro, il mercato monetario. Ultimo aggiornamento: 14/09/

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