Armonizzazione dei sistemi contabili D.lgs. 118 del 23/06/2011 -corretto ed integrato dal D.lgs. 126 del 10/08/2014

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1 Armonizzazione dei sistemi contabili D.lgs. 118 del 23/06/2011 -corretto ed integrato dal D.lgs. 126 del 10/08/2014 Dott. Antonino Mineo Responsabile ASFEL Sicilia Dottore Commercialista Revisore Enti pubblici 1

2 A. Il contesto 1. I destinatari 2. Le finalità 3. Le norme di riferimento B. Contenuti del D.Lgs. 118/ Il Piano dei conti Integrato 2. Gli schemi di Bilancio comuni 3. La Classificazione di Entrate e Spese 4. Il Bilancio Consolidato con enti e società 5. La sperimentazione C. Regole Contabili Uniformi PROGRAMMA I principi Contabili D. Il principio della Competenza finanziaria potenziata Il Fondo Crediti di dubbia e difficile esigibilità E. Il Fondo Pluriennale Vincolato F. Suggerimenti operativi : 1. La fase di avvio della sperimentazione 2. Il Decreto correttivo 3. Il Riaccertamento Straordinario dei Residui 2

3 PREMESSA PERCORSO CHE NELLA FASE DI START UP IMPEGNERA PER IL PROSSIMO FUTURO ( 5 ANNI) MOMENTO DEL CAMBIAMENTO CAMBIAMENTO RADICALE POLITICHE DI RISPARMIO - RAZIONALIZZAZIONE (SPENDING REWIEW) SPERIMENTAZIONE WORK IN PROGRESS SPERIMENTAZIONE - PROCESSO BOTTON-UP - 2 FASI TAPPA DI AVVICIINAMENTO AL BILANCIO DI CASSA GRADUALE ELIMINAZIONE DEI RESIDUI DISAVANZO TECNICO NUOVI SCHEMI DI BILANCIO DIVERSI LIVELLI DI AUTORIZZAZIONE ALLE VARIAZIONI (CONSIGLIO GIUNTA RESPONSABILE DEL SETTORE AFFARI FINANZIARI) DOMANDA: A QUANTO AMMONTANO I CREDITI E I DEBITI DI OGNI ENTE? 3

4 ANTICIPARE I TEMPI SUGGERIMENTI COINVOLGIMENTO DI TUTTA LA STRUTTURA FORMAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE CHE CONCORRE ALL ACCERTAMENTO DELLE ENTRATE E ALLA GESTIONE DELLA SPESA SIA CHE PREDISPONE GLI ATTI CHE CHI LI REGISTRA) AGGIORNARE I FLUSSI DOCUMENTALI (ATTI E MODULISTICA) AGGIORNARE LE PROCEDURE INFORMATICHE CONIVOLGERE IN PARTICOLARE IL SETTORE LL.PP. COINVOLGERE IL TESORIERE AVERE CHIARA LA SCADENZA GIURIDICA 4

5 ERRORI INTERPRETATIVI SOTTOVALUTARE IL PROCESSO RINVIARE LO STESSO PENSARE CHE SI TRATTI DI UNA MERA PROCEDURA INFORMATICA PENSARE CHE SIA SOLO UN ADEGUAMENTO FORMALE DI RAPPRESENTAZIIONE DEI BILANCI NON VALUTARE O SOTTOVALUTARE GLI EFFETTI DELL EMERSIONE DELLE CRITICITA DI OGNI ENTE E DELLA PROPRIA SITUAZIONE ECONOMICA_FINANZIARIA_PATRIMONIALE QUALI RESIDUI IMPROPRI, AVANZO O QUOTE DI AVANZO FITTIZIE ECC. 5

6 ATTIVITA PRELIMINARI AGGIORNARE GLI INVENTARI REVISIONE STRAORDINARIA DEI RESIDUI INDICAZIONE IN OGNI DETRAMINA DELLA SCADENZA COINVOLGERE LA PARTECIPATE ALLEGARE AL PIANO DELLE OO.PP. IL CRONOPROGRAMMA SCADENZARE LE ATTIVITA ACQUISIRE DIMESTICHEZZA CON IL PRINCIPIO DI COMPETENZA FINANZIARIA POTENZIATO E CON IL FPV 6

7 DAL I GENNAIO 2015 IL PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE RICLASSIFICAZIONE CONTABILE DALLA CODIFICA 194/96 ALLA 118/2011 L ADEGUAMENTO AI NUOVI PRINCIPI CONTABILI PRINCIPIO DELLA COMPETENZA FINANZIARIA POTENZIATA RIACCERTAMENTO STRAORDINARIO DEI RESIDUI ATTUALE SISTEMA AUTORIZZATORIO NUOVO SISTEMA CONOSCITIVO ADOZIONE DEI NUOVI SCHEMI DI BILANCIO L ADOZIONE DI UN PIANO DEI CONTI UNICO INTEGRATO DAL 2016 ATTUALE SISTEMA CONOSCITIVO NUOVO SISTEMA AUTORIZZATORIO AFFIANCAMENTO DELLA CONTABILITA ECONOMICO PATRIMONIALE 7

8 Armonizzazione dei sistemi contabili Gli incontri propongono un percorso volto ad identificare e qualificare i punti cardine su cui ruota la riforma, le criticità applicative e le soluzioni ipotizzate. Occorrerà familiarizzare con alcuni nuovi oggetti : disciplina normativa ; principi contabili art. 3 ; schemi di bilancio comuni art. 11; piano dei conti integrato art 4; principio della competenza potenziata ; fondo crediti di dubbia esigibilità; fondo pluriennale vincolato; sperimentazione e prima applicazione art 36; riaccertamento straordinario dei residui 8

9 La cornice della riforma La riforma nasce dall esigenza di adeguare le regole che presiedono al governo della finanza pubblica e alla gestione del bilancio alla: Adesione all Unione Monetaria Esigenza di consolidamento dei conti pubblici degli stati nazionali per la definizione di efficaci politiche di salvaguardia della moneta unica Trattato di Maastricht Patto di Stabilità e cresc.1997 Fiscal Compact 2012 (MODIFICA DELL ART. 81 DELLA COSTITUZIONE) Evoluzione del sistema economico Esigenza di disporre di informazioni contabili sulla spendita di risorse pubbliche che siano rapidamente reperibili, al fine rendere tempestive le politiche anticicliche rispetto a fenomeni di crisi macroeconomica Nuovo assetto istituzionale dei rapporti tra Stato ed enti decentrati Esigenza di giustapporre sistemi omogenei di contabilizzazione alle legittime opportunità di autonomia dettate dalle riforme del federalismo fiscale 9

10 1: I destinatari Aggregato delle Amministrazioni Pubbliche, come definito dall ISTAT, secondo le regole di contabilità nazionale. Contempla un significativo ampliamento rispetto all abrogata legge 468/78. (Università- Autorità portuali ) Molti Enti (Regioni) non hanno correttamente identificato autonomia contabile ed autonomia finanziaria 10

11 2: Le finalità Si è reso così necessario un governo unitario della finanza pubblica, da attuare attraverso: Le 3 CON dei Bilanci Arrmonizzati (*) (CONtrollabilità CONfrontabilità- CONsolidabilità) Governo Locale Controllo Centrale Riorganizzazione contabile della PA (disallineamento tra autonomia finanziaria e autonomia contabile); Graduale eliminazione delle Gestioni dei Residui (Principio di Competenza Finanziaria Potenziata) Adozione di un Bilancio di cassa Fatturazione elettronica (marzo 2015 (*) Differenza rispetto all armonizzazione nel settore privato che ha riguardato solo la 11

12 2: Le finalità (segue) SUPERAMENTO CRITICITA DELL ATTUALE SISTEMA - PRESENZA DI RILEVANTI RESIDUI ATTIVI - AGGRAVAMENTO DERIVANTE DA APPLICAZIONE DI AVANZI DUBBI - INCONGRUENZA TRA I RISULTATI DI AMMINISTRAZIONE E LE CRISI DI LIQUIDITA - DIFFICOLTA DI RILEVAZIONE DI CREDITI/DEBITI CERTI LIQUIDI ED ESIGIBILI - DIFFICOLTA DI CONSOLIDAMENTO - PRINCIPI CONTABILI NON OBBLIGATORI 12

13 2: Le finalità (segue) VANTAGGI DEL NUOVO SISTEMA - CONOSCENZA DEI DEI CREDITI/DEBITI CERTI LIQUIDI ED ESIGIBILI - EVITARE L ACCERTAMENTO DI ENTRATE FUTURE INCERTE E DI IMPEGNI IMPROPRI - EVITARE AVANZI GONFIATI - RAFFORZARE LA PROGRAMMAZIONE DI BILANCIO ESTENSIONE A PIU ANNUALITA - AVVICINARE LA COMPETENZA FINANZIARIA A QUELLA ECONOMICA - FAVORIRE LA MODULAZIONE DEI DEBITI SECONTO LE EFFETTIVE ESIGENZE - ARMONIZZARE LE SCADENZE DEI BILANCI - DARE CREDIBILITA ALLA GESTIONE DEI RESIDUI 13

14 Disposizioni normative (segue) Il quadro che ne risulta è il seguente: Settore Pubblico Normativa di riferimento Stato Legge 31 dicembre 2009, n. 196 (Titolo VI) Enti Territoriali Legge 5 maggio 2009, n. 42 (art. 2) D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 (Titolo I) DPCM 28 dicembre 2011 (sperimentazione); D.L 31 agosto 2013 n. 102 (conv in L. 124 del 28/10/13 D.Lgs. 10 agosto 2014 n. 126 Sanità D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 (Titolo II) Università Legge 30 dicembre 2010, n. 240 Altre Amministrazioni Pubbliche (es. autorità portuali) Legge 31 dicembre 2009, n. 196 (art. 2) D. Lgs. 31 maggio 2011, n

15 Art. 3 del D. Lgs. n. 118/2011: Regole Contabili Uniformi Le amministrazioni pubbliche conformano la propria gestione ai principi contabili generali contenuti nell allegato 1 ed ai principi contabili applicati, definiti con le modalità di cui all art. 36 comma 5 Art. 36 comma 5 del D. Lgs. n. 118/2011: In considerazione degli esiti della sperimentazione, con decreti legislativi omissis sono de finiti i contenuti specifici del principio di competenza finanziaria di cui al punto 16 dell allegato 1 e possono essere ridefiniti i principi contabili generali; inoltre sono definiti i principi contabili applicati di cui all art. 3; il livello minimo di articolazione del piano dei conti integrato omissis gli schemi di bilancio omissis costruzione di un sistema di indicatori di risultato omissis modalità di attuazione della classificazione per missioni e programmi 16

16 Principi contabili generali Allegato 1 del D. Lgs. n. 118/2011 contiene 18 principi: 1. annualità 2. unità 3. Universalità - Sono incompatibili le Gestioni fuori Bilancio (solo se ammesse) 4. integrità 5. veridicità, attendibilità, correttezza e comprensibilità 6. significatività e rilevanza 7. flessibilità 8. congruità 9. Prudenza 10. coerenza 11. continuità e costanza 12. comparabilità e verificabilità 13. neutralità 14. pubblicità 15. equilibrio di bilancio (pareggio finanziario) 16. competenza finanziaria 17. competenza economica 18. prevalenza della sostanza sulla forma 17

17 Principio contabile della competenza finanziaria Il principio della competenza potenziato consente di: conoscere i debiti effettivi delle amministrazioni pubbliche; evitare l accertamento di entrate future e di impegni inesistenti; rafforzare la programmazione di bilancio; favorire la modulazione dei debiti secondo gli effettivi fabbisogni; avvicinare la competenza finanziaria a quella economica. Il principio della competenza potenziato distingue: Il momento della registrazione dell impegno Quando l obbligazione giuridica sorge Il momento dell imputazione contabile Quando l obbligazione giuridica diventa esigibile 25

18 Principio della competenza finanziaria La competenza finanziaria costituisce il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive (accertamenti e impegni) Differenza tra operazione finanziariamente perfezionata e obbligazione giuridicamente perfezionata Il bilancio di previsione annuale e quello pluriennale hanno carattere autorizzatorio, costituendo limite agli impegni di spesa, fatta eccezione per le partite di giro/servizi per conto di terzi e per i rimborsi delle anticipazioni di cassa La funzione autorizzatoria fa riferimento anche alle entrate per accensione di prestiti Rif. allegato 1 al DPCM 28/12/

19 Principio della competenza finanziaria tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive, che danno luogo a entrate e spese per l ente, devono essere registrate nelle scritture contabili quando l obbligazione è perfezionata con imputazione all esercizio in cui l obbligazione viene a scadenza transazione elementare Art. 5 tit. 1 D.Lgs. 118/2011 è in ogni caso, fatta salva la piena copertura finanziaria degli impegni di spesa giuridicamente assunti a prescindere dall esercizio finanziario in cui gli stessi sono imputati Rif. allegato 1 al DPCM 28/12/

20 Principio della competenza finanziaria ancora sul concetto di scadenza: le obbligazioni giuridiche perfezionate sono registrate nelle scritture contabili al momento della nascita dell obbligazione, imputandole all esercizio in cui l obbligazione viene a scadenza la scadenza dell obbligazione è il momento in cui l obbligazione diventa esigibile Rif. allegato 2 al DPCM 28/12/

21 Principio della competenza finanziaria Entrata requisiti accertamento: 1. la ragione del credito che da luogo a obbligazione attiva 2. il titolo giuridico che supporta il credito 3. l individuazione del soggetto debitore 4. l ammontare del credito 5. la relativa scadenza Rif. allegato 1 al DPCM 28 dic

22 Principio della competenza finanziaria ancora sul concetto di scadenza: la consolidata giurisprudenza della Corte di Cassazione definisce come esigibile un credito per il quale non vi siano ostacoli alla sua riscossione ed è consentito, quindi, pretendere l adempimento. non si dubita, quindi, della coincidenza tra esigibilità e possibilità di esercitare il diritto di credito Rif. allegato 2 al DPCM 28/

23 Entrata Principio della competenza finanziaria non è più possibile accertare per cassa ; la prassi di prudenza che consisteva nel considerare accertate alcune tipologie di entrata, solo quando si manifestava il materiale introito, non sarà più praticabile occorre dunque, al fine di dare completa manifestazione dei crediti vantati dall amministrazione, procedere al pieno accertamento delle entrate, ogni qual volta se ne manifestino i requisiti ne risulteranno accertate anche entrate di dubbia e/o difficile esazione Rif. allegato 2 al DPCM 28 dic

24 Principio della competenza finanziaria Entrata sono accertate per l intero importo del credito anche le entrate di dubbia e difficile esazione, per le quali non è certa la riscossione integrale, quali le sanzioni amministrative al codice della strada, gli oneri di urbanizzazione, i proventi derivanti dalla lotta all evasione, ecc per i crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell esercizio è effettuato un accantonamento al fondo dei crediti di dubbia esigibilità, vincolando a tal fine una quota dell avanzo di amministrazione Rif. allegato 2 al DPC8 dic

25 Principio della competenza finanziaria (allegato 1 al DPCM 28 dic 2011) Entrata requisiti accertamento: Vengo riproposti i requisiti previsti dall art. 179 D.lgs. 267/2000: L accertamento avviene sulla base del principio della competenza finanziaria secondo il quale un entrata e` accertabile, nell esercizio finanziario in cui e` sorto il diritto di credito e quest ultimo sia connotato dei requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità (Principio n. 2 punto n.16) Rif. allegato 1 al DPCM 28 dic

26 Schemi di bilancio comuni: LE ENTRATE Le Entrate sono classificate secondo i successivi livelli di dettaglio: a) Titoli, secondo la fonte di provenienza b) Tipologie, in base alla natura delle entrate, nell ambito di ciascuna fonte di provenienza c) Categorie, in base all oggetto dell entrata, nell ambito della tipologia di appartenenza I capitoli costituiscono le unità elementari ai fini della gestione e della rendicontazione Rif. D. Lgs. n. 118/2011 Art. 15 commi 1, 2 34

27 Schemi di bilancio comuni: Le Entrate E.T.tt.CC.cc.aaa Classificazione fonte D.lgs. 118/2011 D.P.R. 194/1996.normativa Titoli T Titoli Tipologie tt Categorie CC Capitoli cc Categorie Risorse Capitoli (eventuali articoli) aaa 35

28 UN ESEMPIO PIANO DEI CONTI INTEGRATO: ENTRATA E Imposta municipale propria riscossa a seguito dell attività ordinaria di gestione livello Voce Codice denominazione I ENTRATE CORRENTI E TITOLO II TRIBUTI E TIPOLOGIA III IMPOSTE TASSE E PROVENTI ASSIMILATI E CATEGORIA IV (livello minimo articolazione per allegato al bilancio) IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA E CAPITOLO V Imposta municipale propria riscossa a seguito dell attività ordinaria di gestione E Articolo 36

29 Schemi di bilancio comuni: LE ENTRATE Art. 25 commi 1 e 2 del D. Lgs. n. 118/2011 distingue: Le entrate ricorrenti la cui acquisizione è prevista a regime Le entrate non ricorrenti sono appositamente contraddistinte anche per la quota di particolari proventi ritenuti non ripetitivi Si ritiene ricorrente una Entrata che si presenta con continuità in almeno 5 esercizi 37

30 Schemi di bilancio comuni: LE ENTRATE In ogni caso, per loro natura sono considerate NON ricorrenti: I contributi per la sanatoria di abusi edilizi I condoni Le entrate da recupero evasione Le plusvalenze da alienazioni Le entrate per eventi calamitosi Le accensioni di prestiti Tutti i trasferimenti in C/capitale (salvo specifica eccezione Eccedenze di entrate ricorrenti oltre la media dei 5 anni precedenti 38

31 Classificazione delle Entrate BILANCIO ARMONIZZATO TITOLO 1 Entrate correnti di natura Tributaria, contributiva e perequativa TITOLO 2 Trasferimenti correnti TITOLO 3 Entrate Extratributarie TITOLO 4 Entrate in conto capitale TITOLO 5 Entrate da riduzioni di attività finanziarie TITOLO 6 Accensione Prestiti TITOLO 7 Anticipazione da istituto Tesoriere/cassiere TITOLO 9 Entrate per conto terzi e partite di giro TITOLO 1 Entrate Tributarie VECCHIO BILANCIO TITOLO 2 Entrate derivanti da contributi e trasf. Correnti dello Stato, della regione e di altri enti TITOLO 3 Entrate Extratributarie TITOLO 4 Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale, e da riscossione di crediti TITOLO 5 Entrate derivanti da accensioni di prestiti TITOLO 6 Entrate per conto terzi 39

32 Classificazione delle Entrate 1 LE ENTRATE DEL BILANCIO ARMONIZZATO PER TITOLI E TIPOLOGIE TITOLO 1 ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA TITOLO 2 TRASFERIMENTI CORRENTI TITOLO 3 ENTRATE EXTRATRIBUTARIE Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati Tipologia 104: Compartecipazioni di tributi Tipologia 301: Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali Tipologia 302: Fondi perequativi dalla Regione o Provincia Auton. Tipologia 101: Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche Tipologia 102: Trasferimenti correnti da Famiglie Tipologia 103: Trasferimenti correnti da Imprese Tipologia 104: Trasferimenti correnti da Istituzioni Sociali Private Tipologia 105: Trasferimenti correnti dall UE e dal Resto del Mondo Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni Tipologia 200: Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti Tipologia 300: Interessi attivi Tipologia 400: Altre entrate da redditi da capitale Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti 40

33 TITOLO 4 ENTRATE IN CONTO CAPITALE Classificazione delle Entrate 2 LE ENTRATE DEL BILANCIO ARMONIZZATO PER TITOLI E TIPOLOGIE TITOLO 5 ENTRATE DA RIDUZIONE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE TITOLO 6 ACCENSIONE PRESTITI Tipologia 100: Tributi in conto capitale Tipologia 200: Contributi agli investimenti Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale Tipologia 400: Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale Tipologia 100: Alienazione di attività finanziarie Tipologia 200: Riscossione di crediti Riscossione crediti di breve termine Tipologia 300: Riscossione crediti di medio-lungo termine Tipologia 400: Altre entrate per riduzione di attività finanziarie Tipologia 100: Emissione di titoli obbligazionari Tipologia 200: Accensione Prestiti a breve termine Tipologia 300: Accensione Mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine Tipologia 400: Altre forme di indebitamento 41

34 Classificazione delle Entrate 3 LE ENTRATE DEL BILANCIO ARMONIZZATO PER TITOLI E TIPOLOGIE TITOLO 7 ANTICIPAZIONI DA ISTITUTO TESORIERE/CASSIERE TITOLO 9 ENTRATE DA RIDUZIONE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE Tipologia 100: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Tipologia 100: Entrate per partite di giro Tipologia 200: Entrate per conto terzi 42

35 Entrata: Applicazione principio della competenza finanziaria potenziata TIPOLOGIA ENTRATA ATTO DI RIFERIMENTO SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE entrate tributarie tramite ruoli ordinari (tares/tari) ruolo o liste di carico predisposte dall'ente. N.B. A decorrere dell'entrata in vigore dei nuovi principi contabili le entrate per le quali è stato già emesso il ruolo ma che non erano state accertate (accertate al momento dell'incasso). Potranno continuare ad essere accertate per cassa fino al loro esaurimento Esercizio in cui sono emessi i ruoli ordinari o liste di carico a condizione che la scadenza per la riscossione del tributo sia prevista entro i termini di approvazione del rendiconto (nei casi in cui la legge consente espressamente l'emissione di ruoli con scadenza nell'esercizio successivo) entrate tributarie riscosse attraverso stato o altra p.a. entrate tributarie in autoliquidazione dei contribuenti (es. imu) atto di amministrativo di impegno (bilancio stato o altra p.a.) Sulla base delle risc. Anno prec. Non superiore alla stima dip. finanze portale federalismo esercizio in cui è emesso l atto di riferimento (da parte dello stato o p.a.) entro chiusura rendiconto oppure entro la scadenza approvazione dello stesso o nell eserc. di competenza 43

36 TIPOLOGIA ENTRATA ATTO DI RIFERIMENTO SCADENZA/IMPUTAZIONE Principio della competenza finanziaria CONTABILE tassa automobilistica (bollo auto) elenco veicoli circolanti in una data regione iscritti al Accertata per cassa - imputazione al momento della riscossione (eccezione) PRA Accertata per cassa - imputazione al momento della riscossione (eccezione) imposta provinciale di trascrizione IPT Registrazione formalità relative ad atti di trascrizione di veicoli presso ACI- PRA Accertata per cassa - imputazione al momento della riscossione (eccezione) imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli (rcauto) Tasse rilascio licenze per la caccia e la Tesserini Caccia e Pesca premi assicurativi pagati alle società assicurative per la RC auto Tesserini Caccia e Pesca entro chiusura rendiconto oppure entro la scadenza approvazione dello stesso Accertate per cassa - imputazione al momento della riscossione (eccezione) 44

37 TIPOLOGIA ENTRATA ATTO DI RIFERIMENTO SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE Principio della competenza finanziaria gestione servizi pubblici (es. mense scolastiche trasporto scolastico) idonea documentazione predisposta dall'ente Imputazione all'esercizio in cui il servizio è reso all'utenza N.B. Tale principio si applica anche nel caso in cui la gestione del servizio sia affidati a terzi entrate di patrimoniali di natura pubblica (es. cosap) atto amministrativo concessorio Termine/ni di pagamento indicato/ti nell'atto concessorio entrate patrimoniali di diritto privato (es. canoni di locazione) trasferimenti e contributi da altre amministrazione pubbliche (stato, regione e province) Contratto di locazione atto amministrativo di impegno dell'ente erogante N.B. è necessario che l'ente ne dia comunicazione ai destinatari. Il Ministero degli Interno divulga gli importi delle c.d. spettanze dei vari enti tramite sito internet istituzionale Termine/ni di pagamento indicato/ti nel contratto di locazione Coincide con l'esercizio finanziario dell'atto amministrativo di impegno dell'ente erogante - tenere conto delle modalità temporali e scadenze indicate nell'atto di impegno 45

38 TIPOLOGIA ENTRATA ATTO DI RIFERIMENTO SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE Principio della competenza finanziaria Contributi/trasferimenti a rendicontazione da soggetti che adottano il principio di competenza finanziaria Atto amministrativo di impegno dell ente erogante Coincide con l esercizio finanziario di impegno dell ente erogante tenere conto delle modalità temporali e scadenze dell atto di impegno Contributi / trasferimenti a rendicontazione da soggetti che non adottano il principio di competenza finanziaria atto amministrativo di impegno dell'ente erogante Imputazione agli esercizi in cui l'ente beneficiario prevede di impegnare la spesa (cronoprogramma). Il diritto di riscuotere il contributo (esigibilità) sorge a seguito della realizzazione della spesa con riferimento alla quale la rendicontazione è resa 46

39 TIPOLOGIA ENTRATA Contributi/trasferimenti a rendicontazione da soggetti che adottano il principio di competenza finanziaria ATTO DI RIFERIMENTO SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE Principio della competenza finanziaria atto amministrativo di impegno dell'ente erogante Imputazione ai medesimi esercizi cui sono stati registrati gli impegni dall'ente erogante. Fasi: a) l'ente erogante è tenuto ad impegnare l'intera spesa prevista nell'atto amministrativo b) Imputazione agli esercizi in cui è prevista la realizzazione della spesa da parte dell'ente beneficiario (cronoprogramma) c) l'ente beneficiario ha titolo di accertare le entrate con imputazione ai medesimi esercizi cui sono stati registrati gli impegni. Variazioni in corso di gestione. Nel corso della gestione si potrebbe verificare un andamento differente rispetto a quello previsto. In questo caso: - l'ente beneficiario provvede dare tempestiva comunicazione all'ente erogante aggiornando il cronoprogramma della spesa - Entrambi gli enti provvedono alle necessarie variazioni degli stanziamenti di bilancio di previsione ed alla reimputazione degli accertamenti e degli impegni agli esercizi in cui le entrate e le spese sono divenute esigibili

40 TIPOLOGIA ENTRATA ATTO DI RIFERIMENTO SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE Contributi del Ministero della Giustizia ai Comuni per Uffici Giudiziari Principio Formale della comunicazione competenza di finanziaria riconoscimento del credito nei confronti del Comune da parte del Ministero della Giustizia a seguito: o dell'esame della rendicontazione presentata O In assenza di questa sulla base dell'effettivo incasso atto amministrativo di impegno dell ente erogante E' annualmente considerato esigibile il 70% del contributo globalmente erogato nell'anno precedente o in mancanza con riferimento all'ultimo esercizio in cui Il Ministero ha erogato il contributo a favore del comune Permessi di costruire atto amministrativo (permesso di costruire). N.B. La registrazione contabile avviene nell'esercizio in cui è rilasciato il permesso Imputazione coincide con i termini di pagamento previsti nel permesso di costruire o Una prima quota è collegata al rilascio del permesso al soggetto richiedente ed è imputata nell'esercizio in cui è rilasciato il permesso (salvo la possibilità di rateazione) o Una seconda quota è imputata nell'esercizio che sulla base del termine stabilito dal regolamento si preveda venga riscossa (in caso di incertezza - massimo entro 60 giorni dalla conclusione dell'opera)

41 TIPOLOGIA ENTRATA ATTO DI RIFERIMENTO SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE Principio della competenza finanziaria Sanzioni e interessi correlati a ruoli coattivi o ingiunzione ex r.d. 639/1910 Cartella esattoriale- ingiunzione fiscale ex r.d. 639/1910 Accertati per cassa - imputazione al momento della riscossione avvisi di accertamento emessi per entrate in precedenza non accertate Avviso di accertamento Si procede alla registrazione quando l'avviso diviene definitivo Interessi attivi Atto amministrativo o Contratto Imputazione nell'esercizio in cui l'obbligazione giuridica attiva risulta esigibile Interessi di mora Atto amministrativo/atto di natura privatistica Sono accertate ed imputate al momento dell'incasso Interessi bancari estratto conto - comunicazione della banca o incasso prima dell'approvazione del rendiconto In caso di interessi bancari esigibili al 31/12 e comunicati nei primi mesi dell'anno successivo - l'accertamento si registra l'anno successivo e l'imputazione avviene nell'anno precedente 49

42 TIPOLOGIA ENTRATA ATTO DI RIFERIMENTO SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE Principio della competenza finanziaria Altre cessioni di beni (es. beni mobili) Concessioni di diritti su beni demaniali o patrimoniali Assunzione di prestiti (mutuo o prestito obbligazionario) Contratto che trasferisce la proprietà Atto amministrativo Contratto di mutuo o prestito - provvedimento di concessione del Prestito (se disciplinato da legge) Contratto di prestito che disponga a seconda degli effettivi utilizzi della somma messa a disposizione dall'ente erogante Imputazione all'esercizio previsto dal contratto per l'esecuzione dell'obbligazione pecuniaria All'esercizio previsto dall'atto per l'esecuzione dell'obbligazione pecuniaria Nell'esercizio nel quale la somma oggetto del prestito è esigibile (momento in cui sono rese disponibili le somme). N.B. nel caso in cui la Cassa Depositi Presiti rende immediatamente disponibili le somme oggetto di finanziamento in un apposito conto intestato all'ente. L'entrata sarà interamente accertata ed imputata nell'esercizio. 50

43 TIPOLOGIA ENTRATA ATTO DI RIFERIMENTO SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE Aperture di credito Principio Contratto della di mutuo o competenza prestito - finanziaria provvedimento di concessione del Prestito (se disciplinato da legge). Contratto di prestito che disponga a seconda degli effettivi utilizzi della somma messa a disposizione dall'ente erogante Gli importi degli accertamenti ed i relativi esercizi a cui sono imputati corrispondono a quelli degli impegni della corrispondente spesa di investimento che l'apertura è chiamata a finanziare (cronoprogramma delle spese). Entrate extratributarie (es. sanzioni amministrative) Atto amministrativo (verbale - ingiunzione ex l. 689/1981) Esercizio in cui il credito è esigibile = diritto alla riscossione (es. notifica sanzione amministrativa). Per altre entrate verificare le scadenze previste da regolamenti, leggi o atti Amministrativi 51

44 Entrate UE TIPOLOGIA ENTRATA ATTO DI RIFERIMENTO SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE Principio della competenza finanziaria Piano economico- finanziario approvato dalla Commissione Europea N.B. le entrate UE sono accertate facendo distinzione tra quota finanziata direttamente dalla UE e quota di cofinanziamento nazionale (statale, fondi di rotazione regionali) Imputazione negli esercizi in cui l'ente beneficiario ha programmato di eseguire la spesa Eventuali erogazioni di acconti sono imputati nell'esercizio in cui sono stati incassati Cessione di immobili Rogito che trasferisce la proprietà. N.B. L'obbligazione giuridica attiva nasce al momento della sottoscrizione del rogito e non al momento dell'aggiudicazione definitiva della gara. L'accertamento è registrato anticipatamente nel caso in cui l'entrata sia incassata prima del rogito Imputazione all'esercizio previsto nel contratto per l'esecuzione dell'obbligazione pecuniaria. N.B. In caso di pagamento differito l'imputazione dell'entrata si realizza nel primo esercizio se il pagamento non avviene oltre 12 mesi dell'anno successivo 52

45 TIPOLOGIA ENTRATA ATTO DI RIFERIMENTO SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE Principio della competenza finanziaria Sanzioni per violazione del codice della strada Verbale (titolo esecutivo) N.B. Per le sanzioni non riscosse - trascorsi 60 giorni - si provvede ad integrare l'accertamento originario con maggiori somme iscritte al ruolo (differenza tra somma iscritta al ruolo e somma originariamente accertata). E' possibile accertare per cassa le maggiori entrate derivanti da interessi e sanzioni per ritardato pagamento Accertamento ed Imputazione contabile alla data di notifica del verbale (non quindi alla data di emissione) - da tale momento l'obbligazione è esigibile. N.B. nel caso in cui il verbale notificato non indichi l'importo della sanzione - oggetto di determinazione successiva - l'accertamento dell'entrata è effettuato sulla base della notifica dell'atto che quantifica la sanzione. 53

46 Classificazione delle SPESE Il passaggio dal vecchio al nuovo sistema comporta: La riclassificazione delle voci dall ex 194/96 al nuovo D.Lgs.115/2011; L applicazione (conoscenza) del nuovo principio di competenza finanziaria potenziata; L operazione di riaccertamento straordinario dei residui secondo il nuovo principio Rif. D. Lgs n. 118/2011 Art. 12 comma 1 - Art. 13 commi 1, 2, - Art. 14 commi 1, 2, 3 54

47 Premessa : Considerazioni su applicazione principio di competenza finanziaria potenziata per l imputazione di spese Per ogni impegno di spesa nell esercizio in chiusura verificare al 31/12 se: 1- L obbligazione si è giuridicamente perfezionata (es. ordinazione effettuata e merce consegnata) l impegno va imputato all esercizio in chiusura anche se pagato nel nuovo L impegno costituirà un Residuo Passivo 2- L obbligazione NON si è giuridicamente perfezionata (es. ordinazione NON effettuata e merce NON consegnata) l impegno va cancellato ancorché rimanga come prenotazione di impegno 3-L obbligazione si è giuridicamente perfezionata (es. ordinazione effettuata ma merce non pervenuta: Esigibilità esercizio successivo L impegno va cancellato e reimputato nell esercizio successivo mediante iscrizione dell importo nel FPV Spesa- Nell esercizio successivo si iscrive in Entrata del FPV l importo e si imputa la spesa 55

48 Classificazione delle SPESE Le spese sono classificate secondo criteri omogenei individuati dai regolamenti comunitari allo scopo di: assicurare maggiore trasparenza delle informazioni riguardanti la destinazione delle risorse pubbliche; agevolare la "lettura"; consentire ampia comparabilità dei dati di bilancio e permetterne l'aggregazione. Rif. D. Lgs n. 118/2011 Art. 12 comma 1 - Art. 13 commi 1, 2, - Art. 14 commi 1, 2, 3 56

49 Principio della competenza finanziaria Spesa Ogni procedimento amministrativo che comporta spesa deve trovare, fin dall avvio, la relativa attestazione di copertura finanziaria ed essere prenotato nelle scritture contabili del relativo esercizio L impegno costituisce la prima fase del procedimento di spesa con la quale viene registrata nelle scritture contabili la spesa conseguente ad una obbligazione giuridicamente perfezionata Rif. allegato 2 al DPCM 28 dic

50 Principio della competenza finanziaria Spesa requisiti impegno (elementi costitutivi): 1. la ragione del debito 2. indicazione della somma da pagare 3. il soggetto creditore 4. la scadenza dell obbligazione 5. la specificazione del vincolo costituito sullo stanziamento di bilancio Rif. allegato 2 al DPCM 28 dic

51 Principio della competenza finanziaria Spesa conseguenze operative del principio necessità dell impiego del bilancio pluriennale autorizzatorio, quanto più puntuale e diffuso, ogni volta che la scadenza lo richiede e non sia necessario operare diversamente per effetto di speciali disposizioni (vedi correlazioni con entrate) la spesa relativa all acquisizione di beni e servizi va contabilizzata nell esercizio in cui si perfeziona l obbligazione e tenendo conto della scadenza dell obbligazione medesima, con riferimento al manifestarsi dell esigibilità delle somme da parte del contraente Rif. allegato 2 al DPCM 28/12/

52 Principio della competenza finanziaria Spesa tipologie - Personale nell esercizio di riferimento, automaticamente all inizio dell esercizio, per l intero importo risultante dai così detti tabellari nell esercizio in cui è firmato il contratto collettivo per le obbligazioni derivanti da rinnovi contrattuali del personale dipendente, compresi i relativi oneri riflessi a carico dell ente e quelli derivanti da eventuali effetti retroattivi del nuovo contratto Rif. allegato 2 al DPCM 28/12/

53 Principio della competenza finanziaria Spesa tipologie Acquisto di beni e servizi nell esercizio in cui risulta adempiuta completamente la prestazione da cui scaturisce l obbligazione negli esercizi considerati nel bilancio pluriennale, per la quota annuale della fornitura di beni e servizi nel caso di contratti di affitto e di somministrazione periodica ultrannuale Rif. allegato 2 al DPCM 28/12/

54 Principio della competenza finanziaria Spesa tipologie Investimento sono impegnate negli esercizi in cui scadono le singole obbligazioni passive derivanti dal contratto, sulla base del cronoprogramma ne può derivare, in ragione della tipologia della fonte (esigibilità, in entrata), uno scostamento tra esercizio di imputazione delle entrate e delle spese Rif. allegato 2 al DPCM 28/12//

55 Principio della competenza finanziaria Spesa conseguenze operative del principio per i trasferimenti occorre prendere a riferimento le norme di legge o regolamentari che disciplinano l assegnazione, per il momento (l esercizio) in cui effettuare la scrittura e quelle che disciplinano l erogazione per individuare la relativa scadenza e selezionare l esercizio in cui imputare la spesa nulla si osserva per l utilizzo di beni di terzi e per gli interessi passivi: l onere dell obbligazione è imputato nell esercizio in cui si manifesta la scadenza Rif. allegato 2 al DPCM 28/12/

56 Principio della competenza finanziaria Spesa Fondo Pluriennale Vincolato Quando la fonte di finanziamento presenta: vincolo di destinazione a determinate tipologie di spesa disallineamento di esigibilità rispetto al manifestarsi delle scadenze del debito che ne consegue Fondo Pluriennale Vincolato Rif. allegato 2 al DPCM 28/12/

57 SPESA: Applicazione principio della competenza finanziaria potenziata TIPOLOGIA SPESA Prestazioni di Servizi Acquisto di beni Contratti di affitto o forniture periodiche Spese per la riscossione di tributi Gettoni di presenza dei consiglieri Utilizzo beni di terzi Incarichi Legali Indennità di fine mandato SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE Nell esercizio in cui risulta completamente adempiuta l obbligazione (prestazione o fornitura Per quota annuale Nell esercizio di accertamento delle corrispondenti entrate Nell esercizio in cui la prestazione è resa Nell esercizio in cui l obbligazione viene a scadere (es. data pagamento da contratto del canone di locazione) In deroga al Principio nell esercizio in cui è stato effettuato l affidamento. al 31/12 SE NON ESIGIBILE cancellare l impegno ed utilizzare il FPV Prevedere apposito Fondo spese per indennità di fine mandato 65

58 SPESA: Applicazione principio della competenza finanziaria potenziata TIPOLOGIA SPESA Spesa del personale - Tabellare Spesa del personale Rinnovi contrattuali Spesa del personale Trattamento accessorio Spesa per i dipendenti dell Avvocatura Spesa per trasferimenti Spesa per interessi passivi Nell esercizio di riferimento SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE Nell esercizio in cui è firmato il rinnovo vedere approfondimento - Nell esercizio di liquidazione della spesa, se liquidato nell esercizio successivo a quello di riferimento diversamente le somme stanziate vanno vincolate nell avanzo vedere approfondimento - Nell esercizio di riferimento o accantonare apposito fondo Nell esercizio in cui viene adottato l atto amministrativo dell erogazione del contributo Nell esercizio in cui viene a scadenza l obbligazione giuridica Spesa per imposte a tasse Nell esercizio di liquidazione vedere approfondimenti per IVA e IRAP 66

59 SPESA: Applicazione principio della competenza finanziaria potenziata TIPOLOGIA SPESA Spesa per oneri straordinari della gestione corrente, svalutazione crediti e fondi di riserva Spesa di investimento SCADENZA/IMPUTAZIONE CONTABILE Nell esercizio di riferimento nel rispetto dei principi di competenza e prudenza Nell esercizio in cui sorge l obbligazione secondo il cronoprogramma 67

60 Schemi di bilancio comuni Regolamento (CE) n. 2223/1996: Il sistema europeo dei conti nazionali e regionali (SEC-95) è un sistema contabile comparabile a livello internazionale che descrive in maniera sistematica e dettagliata il complesso di una economia, i suoi componenti e le sue relazioni con altre economie Il SEC è costituito da due principali serie di tavole: I conti per settore istituzionale Il quadro delle interdipendenze tra operatori e i conti per branca di attività economica 68

61 Schemi di bilancio comuni Classificazione COFOG e Commissione COPAFF: La classificazione COFOG (classification of function of government): è una classificazione internazionale adottata come standard del SEC-95 è stata impiegata per l elaborazione dei comuni schemi di bilancio, articolati per missioni e programmi, coerenti con la classificazione economico funzionale La commissione COPAFF (commissione paritetica per l attuazione del federalismo fiscale): è stata istituita per effetto della Legge n. 42/2009 al suo interno è stato costituito un gruppo di lavoro bilanci delle regioni e degli enti locali 69

62 Schemi di bilancio comuni Art. 14 comma 1 del D. Lgs. n. 118/2011 : I documenti di bilancio ripartiscono le spese in: Missioni, individuano le funzioni e gli obiettivi strategici della spesa e consentono il collegamento tra flussi finanziari e politiche pubbliche settoriali; sono definite in relazione al riparto delle competenze di cui agli articolo 117 e 118 Cost. e tenendo conto di quelle del Bilancio dello Stato Programmi, individuano aggregati omogenei di attività diretti al conseguimento degli obiettivi strategici; il programma è raccordato alla codifica COFOG; la realizzazione dei programmi è attribuita ad un unico centro di responsabilità amministrativa Macroaggregati, articolazioni dei PROGRAMMI secondo la natura economica della SPESA Art. 14 comma 1 del D. Lgs. n. 118/

63 Schemi di bilancio comuni I documenti di bilancio ripartiscono le spese in: I Macroaggregati sono rappresentati in appositi allegati e costituiscono il primo raccordo tra la classificazione funzionale del bilancio decisionale ed il piano dei conti integrato Ai fini della gestione, i macroaggregati sono ripartiti in capitoli, che possono essere suddivisi in articoli. I capitoli e gli articoli si raccordano al livello minimo di articolazione del piano dei conti integrato Art. 14 comma 1 del D. Lgs. n. 118/

64 Schemi di bilancio comuni: Le Spese Classificazione fonte D.lgs. 118/2011 D.P.R. 194/1996 vvvvvvvvvvvnormativa Classificazione Missioni Titoli Programmi Titoli Macroaggregati Capitoli (eventuali articoli) Funzioni Servizi Interventi Capitoli 72

65 UN ESEMPIO PIANO DEI CONTI INTEGRATO: SPESA U Carta, cancelleria stampati livello Voce Codice denominazione I SPESE CORRENTI U TITOLO II ACQUISTO DI BENI E SERVIZI U MACROAGGREGATO III ACQUISTO DI BENI U CATEGORIA IV (livello minimo articolazione per allegato al bilancio) ALTRI BENI DI CONSUMO U CAPITOLO V Carta, cancelleria e stampati U Articolo 73

66 Schemi di bilancio comuni Missione, Programma, Titolo Denominazione Missione 01 Servizi istituzionali e generali, di gestione e controllo 0101 Programma 01 Organi istituzionali importo Titolo 1 Spese correnti previsione di competenza 0,00 di cui già impegnato 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 Spese correnti - previsione di cassa 0,00 Titolo 2 Spese c/capitale previsione di competenza 0,00 di cui già impegnato 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 Spese c/capitale previsione di cassa 0,00 Totale programma 01 Organi istituzionali 0,00 74

67 Schemi di bilancio comuni Raffronto Macroaggregati Codici Intervento Spesa Corrente 01 Redditi da lavoro dipendente 01 Spese di personale 02 Imposte e tasse a carico ente 07 Imposte e tasse 03 Acquisto di beni e servizi 02 Acquisto di beni di consumo 03 Prestazioni di servizio 04 Utilizzo di beni di terzi 04 Trasferimenti correnti 05 Trasferimenti correnti 05 Trasferimenti per tributi 06 Fondi perequativi (solo regioni) 06 Rimborsi e poste correttive di entrata 07 Interessi passivi 06 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 08 Altre spese per redditi da capitale Altre spese correnti 08 Oneri straordinari della gestione corrente 09 Ammortamenti di esercizio 10 Fondo svalutazione crediti 11 Fondo di riserva 75

68 Schemi di bilancio comuni Raffronto Macroaggregati Codici Intervento spesa c/capitale 01 Tributi in c/capitale carico ente Investimenti fissi lordi 01 Acquisizione di beni immobili 02 Espropri e servitù onerose 03 Acquisti beni per realizzazioni in economia 04 Utilizzo beni di terzi per relizzazioni in economia 05 Acquisto di beni mobili 06 Incarichi professionali esterni 03 Contributi agli investimenti Trasferimenti in c/capitale 07 Trasferimenti di capitale 05 Altre spese in c/capitale 03 Acquisto di beni per realizzazioni in economia Titolo III Macroaggregato 01 Titolo III Macroaggregato 01 Titolo III Macroaggregato Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 08 Partecipazioni azionarie 09 Conferimenti di capitale 10 Cessione di crediti e anticipazioni 76

69 Principio della competenza finanziaria Entrata Fondo crediti di dubbia esigibilità caratteristiche: è una posta di spesa stanziata per ogni entrata con caratteristiche di dubbia e/o difficile esazione calcolata sull andamento del rapporto tra accertamenti e riscossioni degli ultimi cinque esercizi precedenti (ricavare il rapporto medio) Rif. allegato 2 al DPCM 28 dic

70 Principio della competenza finanziaria Entrata Fondo crediti di dubbia esigibilità caratteristiche: l accantonamento non può essere oggetto di impegno genera economia di spesa che alimenta l avanzo di amministrazione, quale quota vincolata al successivo riaccertamento negativo di entrate dichiarate, da ultimo, non esigibili a fronte dell eventuale incasso di somme eccedenti la quota accantonata sul versante spesa nel fondo svalutazione crediti, il fondo stesso può essere ridotto, anche corso di esercizio Rif. allegato 2 al DPCM 28 dic

71 Principio della competenza finanziaria Entrata Fondo crediti di dubbia esigibilità caratteristiche: il calcolo per la determinazione dell entità del fondo crediti di dubbia esigibilità sui residui va fatto applicando all ammontare dei residui attivi la media dell incidenza degli accertamenti non riscossi sui ruoli o sugli altri strumenti coattivi, negli ultimi cinque esercizi viene articolato distintamente in ragione della differente natura dei crediti (tracciabilità dell ammontare del fondo ) Rif. allegato 2 al DPCM 28 dic

72 Principio della competenza finanziaria Entrata Fondo crediti di dubbia esigibilità prima applicazione: nel primo esercizio di applicazione è possibile stanziare in bilancio una quota almeno pari al 50% dell importo dell accantonamento quantificato nel prospetto riguardante il F.C.D.D.E. allegato al bilancio di previsione nel secondo esercizio lo stanziamento di bilancio riguardante il F.C.D.D.E. è pari almeno al 75% dell accantonamento quantificato nel prospetto riguardante il F.C.D.D.E.. allegato al bilancio di previsione dal terzo esercizio l accantonamento al fondo è effettuato per l intero importo Rif. allegato 2 al DPCM 28 dic

73 Principio della competenza finanziaria Entrata Fondo crediti di dubbia esigibilità caratteristiche: Al fine di adeguare l importo del fondo svalutazione crediti si procede: in sede di assestamento, alla variazione dello stanziamento di bilancio riguardante l accantonamento al fondo svalutazione crediti; in sede di rendiconto, vincolando o svincolando le necessarie quote dell avanzo di amministrazione Rif. allegato 2 al DPCM 28 dic Rif. allegato 2 al DPCM 28 dic

74 LA GESTIONE DEL FONDO VINCOLATO PER I CREDITI DI DIFFICILE E DUBBIA ESIGIBILITA FCDDE In applicazione del principio della universalità,devono essere accertate per l'intero importo del credito anche le entrate di dubbia e difficile esazione, per le quali non è certa la riscossione integrale. Tuttavia, al fine di preservare i principi di prudenza e veridicità, ai crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell'esercizio deve corrispondere uno specifico accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, che in contabilità finanziaria deve intendersi come un fondo rischi diretto ad evitare che le entrate di dubbia e difficile esazione previste ed accertate nel corso dell'esercizio possano finanziare delle spese esigibili nel corso del medesimo esercizio. Per quantificare il fondo, in occasione della predisposizione del bilancio di previsione, è necessario: 1. individuare le categorie di entrate stanziate che possono dare luogo a crediti di dubbia e difficile esazione; 2. calcolare, per ciascuna entrata di cui al punto 1), la media tra incassi e accertamenti degli ultimi 5 esercizi; 3. per le entrate che negli esercizi precedenti all'adozione dei nuovi principi erano state accertate per cassa, il fondo crediti di dubbia esigibilità è determinato sulla base di dati extra-contabili, ad esempio confrontando il totale dei ruoli ordinari emessi negli ultimi cinque anni con gli incassi complessivi (senza distinguere gli incassi relativi ai ruoli ordinari da quelli 83 relativi ai ruoli coattivi) registrati nei medesimi esercizi.

75 COME CALCOLARE LA MEDIA Ci sono tre modalità diverse per calcolare la media. Media semplice (sia la media fra totale incassato e totale accertato, sia la media dei rapporti annui); Rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio - rispetto alla sommatoria degli accertamenti di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi; Media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e lo 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio 84

76 Per ciascuna formula è possibile determinare il rapporto tra incassi di competenza e i relativi accertamenti, considerando tra gli incassi anche le riscossioni effettuate nell'anno successivo in conto residui dell'anno precedente: incassi di competenza es. X + incassi esercizio X+1 in c/residui X Accertamenti esercizio X 85

77 Analizziamo dettagliatamente le attività che costituiscono le fasi di cui sopra: 1) INDIVIDUARE LE CATEGORIE DI ENTRATE STANZIATE CHE POSSONO DARE LUOGO A CREDITI DI DUBBIA E DIFFICILE ESAZIONE. (nota: la scelta del livello di analisi, è lasciata al singolo ente, il quale può decidere di fare riferimento alle tipologie o di scendere a un maggiore livello di analisi, è costituito dalle categorie, o dai capitoli; tuttavia è sempre meglio ragionare a livello di PEG e quindi di capitolo). Non richiedono l'accantonamento al fondo svalutazione crediti: i trasferimenti da altre amministrazioni pubbliche, perché destinate a essere accertate a seguito dell'assunzione dell'impegno da parte dell'amministrazione erogante; i crediti assistiti da fidejussione; le entrate tributarie (ordinarie) che, in base ai nuovi principi contabili sono accertate per cassa 86

78 E' necessario dare adeguata illustrazione nella Nota Integrativa al Bilancio per le entrate che l'ente non considera di dubbia e difficile esazione, per le quali quindi non si provvede all'accantonamento al fondo. 2) CALCOLARE, PER CIASCUNA ENTRATA DI CUI AL PUNTO 1), LA MEDIA TRA INCASSI E ACCERTAMENTI DEGLI ULTIMI 5 ESERCIZI CON LE SEGUENTI REGOLE A PARTIRE DAL IN RIFERIMENTO ALL'ANNO 2015 Si considerano gli incassi in c/competenza e in c/residui. Analizziamo il calcolo della media in base alle 3 modalità; Esempio : alle entrate per sanzioni a violazioni del codice della strada 87

79 a: Media semplice Esercizio di riferimento Accertato incassato Media per anno % ,00% ,19% ,67% ,74% Media semplice 73,65 Nel nostro caso la media semplice (somma delle medie/5) dell'incassato sull'impegnato è di 73,65%, quindi nel 2015 a fronte di uno stanziamento di 1250, l'accantonamento al Fondo dovrà essere pari a 329,38 calcolato applicando la percentuale del complemento a 100 di 73,65%, ovvero 26,35% (100,00-73,65) a 1250 (1250 x 26,35%) e quindi 329,38. 88

80 b: Rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio rispetto alla sommatoria degli accertamenti di ciascun anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi; Esercizio di riferimento Accertato Applicazione pesi incassato Applicazione pesi Media incassato accertato (0,35) (0,35) BIENNIO , (0,10) (0,10) TRIENNIO TOTALI % 89

81 c: Media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio. Esercizio di riferimento Accertato incassato Media incassato su accertato % ,00% ,19% ,67% ,74% 9.47 Applicazione pesi 71,50% Nel nostro caso la media ponderata con questo metodo è del 71,50%, quindi nel 2015 a fronte di uno stanziamento di 1250, l'accantonamento al Fondo dovrà essere pari al 28,50% (100,00-71,50) e quindi di 356,25. Il responsabile finanziario dell'ente sceglie la modalità di calcolo della media per ciascuna tipologia di entrata o per tutte le tipologie di entrata, indicandone la motivazione nella nota integrativa al bilancio. Per le entrate che negli esercizi precedenti all'adozione dei nuovi principi erano state accertate per cassa, il fondo è determinato sulla base di dati extra-contabili, ad esempio confrontando il totale dei ruoli ordinari emessi negli ultimi cinque anni con gli incassi complessivi (senza distinguere gli incassi relativi ai ruoli ordinari da quelli relativi ai ruoli coattivi) registrati nei medesimi esercizi. 90

82 IN RIFERIMENTO AGLI ANNI Per le entrate accertate per competenza, la media sarà calcolata facendo riferimento agli incassi in c/competenza e in c/residui e agli accertamenti del primo quadriennio del quinquennio precedente e al rapporto tra gli incassi di competenza e gli accertamenti dell'anno precedente ESERCIZIO ACCERTATO INCASSATO MEDIA INC/ACCERT % TOT. ULTIMO ANNO % ,00% ,00% ,00% ,00% TOT. QUADRIENN ,08% MEDIA 88,85% Nel nostro caso la media ponderata con questo metodo è dell'88,85%, quindi nel 2016 a fronte di uno stanziamento di 1300, l'accantonamento al Fondo dovrà essere pari all'11,15% ( ,85) e quindi di 144,95. Per le entrate accertate per cassa, si calcola la media facendo riferimento ai dati extra-contabili dei primi quattro anni del quinquennio precedente e ai dati contabili rilevati nell' esercizio precedente 91

83 DALL ANNO 2020 Dopo cinque anni dall adozione del nuovo principio di competenza il fondo svalutazione crediti è determinato sulla base della media, calcolata come media semplice, calcolata rispetto agli incassi in c/competenza e agli accertamenti nel quinquennio precedente GRADUALITA' DI ISCRIZIONE IN BILANCIO DEL FONDO La normativa prevede una gradualità nella definizione del fondo con riferimento all'importo dell'accantonamento da effettuare. Nel primo esercizio di applicazione una quota almeno pari al 50%; Nel secondo eserciziouna quota pari almeno al 75%; Dal terzo esercizio l'accantonamento al fondo è effettuato per l'intero importo. Sempre seguendo il nostro esempio, nel 2015 l'accantonamento non deve essere necessariamente 329,38, ma una quota non inferiore al 50% corrispondente ad un importo maggiore di 164,70. In sede di rendiconto, fin dal primo esercizio di applicazione del presente principio, l'ente accantona nell'avanzo di amministrazione l'intero fondo. 92

84 ATTIVITA' DA EFFETTUARE IN CORSO DI ESERCIZIO PER LA RIDETERMINAZIONE DEL FONDO In corso di esercizio (almeno in sede di assestamento del bilancio e, in ogni caso, attraverso una variazione di bilancio di competenza del Consiglio), utilizzando lo stesso livello di analisi che è stato seguito per calcolare la media in sede di previsione si verifica la necessità di adeguare il fondo crediti di dubbia esigibilità in considerazione del livello degli stanziamenti e degli accertamenti. PROCEDIMENTO 1 la % da destinare al fondo all atto dell assestamento > alla corrispondente % utilizzata al momento della previsione Se il complemento a 100 dell'incidenza percentuale degli incassi di competenza rispetto agli accertamenti in c/competenza dell'esercizio (o all'importo degli stanziamenti di competenza se maggiore di quello accertato) è superiore alla percentuale dell'accantonamento al fondo crediti utilizzata in sede di bilancio di previsione allora è necessario rideterminare il fondo applicando tale percentuale all'importo maggiore tra lo stanziamento e l'accertamento rilevato alla data in cui si procede all adeguamento 2 la % da destinare al fondo all atto dell assestamento < alla corrispondente % utilizzata al momento della previsione Se il complemento a 100 dell'incidenza percentuale degli incassi di competenza rispetto agli accertamenti in c/competenza dell'esercizio (o all'importo degli stanziamenti di competenza se maggiore di quello accertato) è inferiore alla percentuale dell'accantonamento al fondo crediti utilizzata in sede di bilancio di previsione, il fondo sarà adeguato applicando tale percentuale alla previsione o agli accertamenti (in riferimento al valore più grande) e non quella utilizzata in sede di bilancio di previsione. Anche in sede di verifica della congruità dello stanziamento di bilancio, nel primo esercizio di applicazione della riforma è possibile continuare a fare riferimento al 50% dell'accantonamento minimo determinato applicando il presente principio contabile, e nel secondo esercizio al 75% 93 di tale importo.

85 ESEMPIO DI RIVALUTAZIONE DEL FONDO FASE PREVISIONALE Nella fase previsionale si è calcolato il fondo applicando l'aliquota calcolata in base ad uno dei tre metodi esposti. Tale percentuale è pari 45%. 94

86 FASE DI ASSESTAMENTO Nella fase di assestamento si ha: STANZIAMENTO 1.000,00 ACCERTATO 1.200,00 INCASSATO IN C/C 500,00 Siamo in presenza di un valore di accertato superiore a quello stanziato. Si calcola il rapporto tra gli incassi in c/competenza e gli accertamenti di competenza che è pari a 41,7% (500/1.200); Si confronta il conseguente complemento a 100, pari a 58,3%, con la percentuale utilizzata per il bilancio di previsione ai fini del calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità (che era pari al 45%). Siccome il complemento a 100 è pari al 58,3% che è superiore alla percentuale utilizzata per determinare il fondo (45%) in sede di bilancio di previsione, allora si dovrà rideterminare il fondo applicando agli accertamenti (valore più grande rispetto alla previsione) la stessa percentuale del 45,00%. Quindi il fondo dovrà essere aumentato è sarà pari a 1.200,00 x 45% ovvero 540,00. Per garantire il pareggio di bilancio, lo stanziamento relativo alle entrate derivanti dalle sanzioni per violazione al codice della strada, che ha registrato maggiori accertamenti rispetto allo stanziamento, è incrementato di 90,00 (540,00-450,00). 95

87 VARIAZIONI IN AUMENTO SULLO STANZIATO IN CORSO DI ESERCIZIO Il 31 agosto si ha la seguente configurazione: STANZIAMENTO 2.400,00 ACCERTATO 2.000,00 INCASSATO IN C/C 1.500,00 Si calcola il rapporto tra gli incassi e lo stanziamento (pari al 62,5%) e il correlato complemento a 100 pari a 37,5% che risulta inferiore alla percentuale del 45% applicata in sede di bilancio. Quindi: Si ridetermina pertanto la percentuale da adottare per il calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità, pari al 37,5%; Tale percentuale la si applica allo stanziamento di 2.400,00 (l'importo maggiore tra lo stanziato e l'accertamento); S'individua l'importo cui il fondo crediti di dubbia esigibilità deve essere adeguato, ovvero 900,00 (2.400,00 x 37,5%); S'incrementa, quindi, il fondo crediti di dubbia esigibilità di 360,00 (pari alla differenza tra 900,00 e 540,00 96

88 ULTIMA VARIAZIONE DI BILANCIO Il 30 novembre, in occasione dell'ultima variazione di bilancio, si verifica che: STANZIAMENTO 2.400,00 ACCERTATO 2.200,00 INCASSATO IN C/C 2.000,00 Si calcola il rapporto tra gli incassi e lo stanziamento che è pari all'83,3% e il correlato complemento a 100, pari al 16,7%,che è inferiore alla percentuale del fondo crediti di dubbia esigibilità del 37,5% applicata in bilancio e, di conseguenza, è possibile ridurre la percentuale da utilizzare per calcolare il fondo crediti di dubbia esigibilità. Quindi: Si applica tale percentuale, pari al 16,7% a 2.400,00 (l'importo maggiore tra lo stanziato e l'accertamento); S'individua l'importo cui il fondo crediti di dubbia esigibilità deve essere adeguato che è pari a 401,00 (2.400,00 x 16,7%). Si effettua la riduzione del fondo per 499,00 (900,00-401,00). 97

89 CONGRUITA' DEL FONDO IN OCCASIONE DEL RENDICONTO In occasione della redazione del rendiconto è verificata la congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità accantonata nel risultato di amministrazione, facendo riferimento all'importo complessivo dei residui attivi, sia di competenza dell'esercizio cui si riferisce il rendiconto, sia degli esercizi precedenti. A tal fine si provvede a: a) Determinare, per ciascuna delle categorie di entrate su cui si è effettuato il calcolo del fondo, l'importo dei residui complessivo come risultano alla fine dell'esercizio appena concluso, a seguito dell'operazione di riaccertamento ordinario di cui all'articolo 7, comma 3, del presente decreto; b) Calcolare, in corrispondenza di ciascuna entrata di cui al punto a), la media del rapporto tra gli incassi (in c/residui) e l'importo dei residui attivi all'inizio di ogni anno degli ultimi 5 esercizi. c) Applicare all'importo complessivo dei residui classificati secondo le modalità di cui al punto a) una percentuale pari al complemento a 100 delle medie di cui al punto b). Con riferimento alla lettera b) la media può essere calcolata secondo le seguenti modalità: a. media semplice (sia la media fra totale incassato e totale accertato, sia la media dei rapporti annui); b. rapporto tra la sommatoria degli incassi in c/residui di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio - rispetto alla sommatoria degli residui attivi al 1 gennaio di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi; c. media ponderata del rapporto tra incassi in c/residui e i residui attivi all'inizio ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e lo 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio; Se il fondo crediti di dubbia esigibilità complessivo accantonato nel risultato di amministrazione (costituito dalle quote del risultato di amministrazioni vincolato nei precedenti esercizi e dall'accantonamento effettuato nell'esercizio cui si riferisce il rendiconto) è inferiore all'importo considerato congruo è necessario incrementare conseguentemente la quota del risultato di amministrazione dedicata al fondo crediti di dubbia 98 esigibilità

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