MailWasher Free Edition

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1 Copyright Alessandro de Simone ( - È vietato trascrivere, copiare, stampare, tradurre, riprodurre o divulgare il presente documento, anche parzialmente, senza l autorizzazione scritta dell autore. I siti Internet, le case editrici e le pubblicazioni di settore che intendano utilizzare questo documento possono contattare l autore (magix@alessandrodesimone.net) per gli accordi del caso. Copyright Alessandro de Simone ( No transcribing, no copyng, no reproducing, no translating, no printing, no publishing this document even if partially without author s written authorization. Websites and publishing house who wish to employ this document must write the author (magix@alessandrodesimone.net). MailWasher Free Edition A causa della complessità dell'argomento, e dell'importanza del programma stesso, ho preferito dapprima realizzare una documentazione sul fenomeno dello spam e su come limitarlo. Per consultare la documentazione in oggetto riferirsi alla sezione specifica del sito ( MailWasher free, è disponibile presso il sito sotto forma di un file compresso autoestraente di nome MailWasherFree.exe, lungo 3,27 KB. A seconda della distribuzione del programma, questo può non richiedere la registrazione, ma con l'invio di un piccolo contributo Figura 1. Le schermate sul copyright che compaiono durante l installazione di MailWasher. In primo piano la finestra che compare nell'help in linea dopo la registrazione. Copyright Pag. 1

2 volontario si riceve via un codice che - inserito in una finestra specifica del programma - elimina la presenza di un banner auto-pubblicitario. Non appena il programma di installazione viene lanciato, compare la solita serie di finestre che indicano la sua corretta installazione (figura 1). Le finestre più importanti sono le prime due; viene infatti descritta le limitazioni della versione free rispetto alla pro (gestione di un solo account di posta elettronica, assenza di accesso al server HotMail/MSN) oltre alla consueta informativa sul copyright. Prima di usare MailWasher Come spiegato in altra parte di questo sito, MailWasher ci mette direttamente in collegamento con il server del nostro provider (in pratica, il gestore Internet al quale ci appoggiamo per la gestione della nostra posta. Per esempio: Libero, Tiscali, Tin e così via). In questo modo ci viene data la possibilità di dare una sbirciatina a tutti i messaggi di posta che sono residenti sul server, prima ancora di scaricarli sul nostro PC. Quest ultima operazione, infatti, la faremo poi come di consueto, aprendo in seguito il nostro client di posta elettronica (cioè Outlook Express, Netscape Navigator, Eudora, eccetera). Dunque: dapprima con MailWasher diamo un occhiata alla posta in attesa di essere scaricata; in seguito usando il nostro programma di posta elettronica preferito la scarichiamo sul nostro PC. Sembrerebbe che in questo modo ci accingiamo a compiere un operazione inutilmente doppia: non sarebbe meglio scaricare direttamente la posta, senza tante complicazioni? La risposta è ovviamente negativa: se un messaggio contiene un virus è molto meglio che questo sia individuato prima che giunga sul nostro computer. Analogamente, se individuiamo, direttamente sul server, alcune mail che non abbiamo richiesto e che molto probabilmente è solo spazzatura (spam) è certamente molto meglio cancellarle prima ancora che raggiungano il nostro PC. Inoltre - ed è soprattutto in quest ultima occasione che MailWasher evidenzia la sua utilità non solo possiamo assegnare l etichetta di non gradito al mittente delle mail indesiderate, ma è addirittura possibile restituire a quello stesso mittente la posta che ci ha inviato, facendogli credere che il nostro indirizzo di posta non esista. Nel primo caso (classificazione di mittente non gradito ) ogni volta che useremo MailWasher, e il programma individuerà quel mittente, il programma ce lo segnalerà automaticamente, lasciando a noi la scelta se consentire lo scaricamento della mail (sul nostro PC), cancellarla (direttamente sul server) oppure restituirla al mittente; in quest ultimo caso la lettera verrà rispedita al mittente con una probabilità abbastanza elevata di non essere più disturbati in futuro. Primi passi con MailWasher Nella figura 2 si può notare la finestra che compare quando si apre per la prima volta MailWasher. In alto scorre un banner auto-pubblicitario, che ovviamente verrà rimosso (come, appunto, in figura 2) quando si registrerà la versione. Se non risulta attiva una connessione Internet compare un opportuna finestra di avviso in tal senso (in primo piano nella figura). Per il momento possiamo evitare di connetterci a Internet, in quanto dobbiamo ancora assegnare alcune impostazioni di base. Copyright Pag. 2

3 Figura 2. Aspetto di una copia di MailWasher regolarmente registrata; si noti l assenza del menu Register, presente invece subito dopo l installazione. Il classico menu con cinque voci (File, , Register, Tools, Help) sovrasta la barra degli strumenti, costituito da cinque pulsanti. Invece di descrivere acriticamente menu e pulsanti, in questo Tutorial descriverò le fasi da compiere per mettersi subito all opera e sperimentare le funzionalità messe a disposizione dal programma. Per questo motivo è assolutamente indispensabile che sul server ci sia qualche in attesa di essere scaricata! Se abbiamo appena usato Outlook Express (o il nostro programma preferito di posta elettronica) è molto probabile che il server sia vuoto e non contenga alcuna lettera. In questo caso il collegamento di MailWasher al nostro provider, pur funzionando perfettamente, non sortirà alcun effetto e potremmo erroneamente concludere che il programma presenti qualche problema. Se è parecchio tempo che non usate il programma di posta elettronica, e quindi siete abbastanza sicuri che sul server risieda almeno una mail, saltate le istruzioni qui di seguito riportate. In caso contrario, e ripeto prima ancora di usare MailWasher 1) Collegatevi a Internet 2) Aprite il client di posta elettronica (che d ora in poi, per semplicità, supporremo sia Outlook Express) 3) Scrivete un paio di , contenente del testo qualunque, indirizzandole al vostro stesso indirizzo . 4) Inviate le lettere premendo il menu Strumenti/Invia tutti. Dobbiamo insomma, in un modo o in un altro, avere la certezza che sul server sia presente qualche lettera che ci permetta di verificare le funzionalità vantate da MailWasher. Nel secondo caso (cioè inviando al vostro stesso indirizzo alcune mail) è però assolutamente necessario impostare il vostro client di posta in modo da evitare corti circuiti. Se, infatti, dopo aver creato le mail premete direttamente il pulsante Invia/Ricevi (oppure attivate il menu Strumenti/Invia e ricevi/invia e ricevi tutti ) Outlook Express invierà immediatamente le mail che avete appena scritto e subito dopo si metterà all opera per scaricare la posta; come è facile intuire, in questo modo le vostre mail torneranno immediatamente nel vostro PC, vanificando lo sforzo compiuto. Ecco quindi perché è necessario assicurarsi il solo invio della posta, evitando di attivare per errore anche la Copyright Pag. 3

4 ricezione. C è un altro modo, però, per assicurarsi che sul server rimanga in ogni caso la posta che inviamo a noi stessi (oltre, ovviamente, a tutta la posta che i nostri corrispondenti ci inviano). Con il menu Strumenti/Account/Posta elettronica selezionate il nome dell account (se ne avete più di uno) su cui volete applicare la tecnica che sto per descrivere e premete il pulsante Proprietà. Nella finestra che compare, attivate la sezione Impostazioni avanzate (vedi figura 3) e apponete un segno di spunta sulla casella Recapito/Conserva una copia dei messaggi sul server. Grazie a tale impostazione, la posta che scaricherete con Outlook Express rimarrà sul server anche se ciò può sembrare inutile: a che può servire, infatti, mantenere una copia delle mail se queste sono state regolarmente scaricate sul nostro PC? Semplice: la tecnica potrebbe essere utile se scarichiamo le mail con il PC dell ufficio e, una volta tornati a casa, desideriamo ottenere una copia delle stesse anche sul computer di casa nostra. Figura 3. Come lasciare sul server del nostro provider la nostra posta, anche in seguito al download (impostazioni di Outlook Express). Ma torniamo a noi: abbiamo aperto per la prima volta MailWasher e non vediamo l ora di usarlo. Dobbiamo innanzitutto dirgli a quale server connettersi, con quale protocollo, con quale user ID e con password. Complicato? Certo: ed è per questo che MailWasher farà tutte queste operazioni al posto nostro! Per evitare, quindi, di digitare inutilmente tutte le informazioni che sono del resto già presenti nel nostro PC, basterà Copyright Pag. 4

5 1) Attivare il menu Tools/Account 2) Dalla finestra che compare (figura 4, A) premete il pulsante Import. A questo punto MailWasher individuerà tutti gli account e tutti i client di posta elettronica eventualmente presenti (la figura 4 si riferisce a un PC su cui era installato solo Outlook Express) e li visualizzerà in un apposita finestra a scorrimento (figura 4, B). 3) Selezionate quello desiderato, vale a dire su cui volete far agire MailWasher, e premete il pulsante Import. 4) Premete il pulsante Close (figura 4, C) ma solo se non siete curiosi. Io, ovviamente, vi consiglio di non avere fretta e di dare un occhiata alla finestra che compare premendo il pulsante Properties. Figura 4. Importazione dei dati dell'account memorizzati in Outlook Express. La finestra Properties Questa finestra dovrebbe visualizzare, razionalmente suddivise nelle tre sezioni, le informazioni prelevate dalle Preferences del nostro programma di posta elettronica. La figura 5 (di)mostra infatti che le informazioni sono effettivamente quelle che ci si aspetta. In realtà il campo della password è all inizio vuoto anche se, in Outlook Express, risulta presente il segno di spunta nella casella Remember password. Il motivo è da ricercare nel fatto che, per motivi di sicurezza, Outlook Express cripta la password e non è quindi possibile estrarla dalle impostazioni di Windows. Se, quindi, volete che la password rimanga sempre memorizzata anche con MailWasher non dovete fare altro che digitarla nell apposito spazio (indicato dalla freccia in figura 5) e apporre il segno di spunta. Le istruzioni originali del programma avvertono che in alcuni (rari) casi è possibile che MailWasher non riesca ad estrarre i dati necessari ed è quindi necessario che l utente li inserisca a mano. O onor del vero tale eventualità non si è Copyright Pag. 5

6 presentata su nessuno dei tre PC su cui ho installato MailWasher e ritengo quindi che l eventualità segnalata sia piuttosto remota. Figura 5. La finestra Properties di MailWasher. Finalmente si incomincia! Bene, abbiamo installato MailWasher, abbiamo importato i dati della nostra casella (facendoli prelevare automaticamente dal programma di posta elettronica preferito) siamo ragionevolmente sicuri che sul server siano presenti almeno le mail che ci siamo autospediti. Cliccando sul primo pulsante del programma ( Check Mail ) viene immediatamente effettuato un tentativo di connessione. Se, per un motivo qualsiasi, il programma non riesce ad accedere alla rete, avremo l unico effetto di far comparire un messaggio in tal senso (figura 6, A). Figura 6. MailWasher, in fase di connessione, viene individuato da un eventuale programma di Firewall. Ovvio che bisogna consentire l'accesso al web. Il programma, infatti, non appartiene a quella categoria di applicativi che, in mancanza di connessione a Internet, fa comparire la consueta finestra di richiesta di connessione. Se questo è il caso, attivate a mano una connessione Internet e premete nuovamente il Copyright Pag. 6

7 pulsante Check Mail. Se avete un firewall, caso molto probabile se siete prudenti, comparirà la finestra relativa che chiede l autorizzazione (figura 6, B). Ovvio che dovete rispondere affermativamente, altrimenti MailWasher non potrà svolgere il suo lavoro. Se siete stati frettolosi nella fase iniziale, vale a dire quando MailWasher vi ha chiesto di digitare la password, comparirà una serie di avvisi in tal senso: il collage di figura 7 dimostra ciò che succede se è stato impostato uno userid o una password errati (o entrambi). Viene comunque mostrata la finestra specifica, che permette all utente di apportare le eventuali correzioni del caso. Figura 7. Finestre che compaiono in caso di errata impostazione dei parametri userid, password (o entrambi). Rispediamo al mittente la spazzatura Siamo finalmente riusciti a connettere MailWasher al nostro server di posta: lo dimostra la presenza delle due righe presenti nell elenco di MailWasher (figura 8, A, B) corrispondenti alle due mail che abbiamo inviato; la prima contiene un semplicissimo messaggio ( Questa è la mail n. 1 ), mentre la seconda, oltre al messaggio, contiene anche un allegato. Cliccando due volte sul "Subject" delle mail (e *non* sulla zona in cui sono le caselle in cui apporre i segni di spunta) compare l anteprima specifica di MailWasher (quella che vediamo, quindi, non è la finestra di anteprima del programma di posta elettronica) che permette di valutare il contenuto della mail (figura 9). Copyright Pag. 7

8 Figura 8. Delle due mail che ci siamo auto-inviati, la prima contiene un brevissimo messaggio, la seconda anche una foto in allegato. Figura 9. Con un doppio clic sulle singole mail, MailWasher ne visualizza l anteprima. Copyright Pag. 8

9 Supponiamo, ora, che desideriamo considerare indesiderato il mittente di tali mail (cioè noi stessi), ma non solo: vogliamo infatti non solo cancellare le mail in questione direttamente sul server (in modo che in seguito Outlook Express non le scarichi sul nostro PC) ma vogliamo anche creare un messaggio di destinatario sconosciuto e rispedirlo al mittente (cioè, ancora noi stessi ) in modo da fargli credere che il nostro indirizzo di posta elettronica non esista. Questo modo di comportarci, come abbiamo già detto in precedenza, dovrebbe far desistere il mittente, se non altro per evitare che in futuro tutte le mail che spedirà al nostro indirizzo "sconosciuto" gli tornino indietro. Per ottenere quanto ci siamo proposti, diamo uno sguardo alla figura 10 per comprendere il significato delle tre caselle di spunta. Figura 10. Le tre caselle di spunta che gestiscono le funzionalità di MailWasher. La casella Delete. Apponendo un segno di spunta in corrispondenza di questa casella, la mail verrà cancellata direttamente sul server e non potrà quindi essere individuata quando in seguito useremo Outlook Express. L operazione non permette un recupero ed è quindi necessario prestare la massima attenzione prima di impartire l ordine. Per essere più sicuri conviene sempre esaminarne l anteprima. La casella Bounce. Apponendo un segno di spunta in corrispondenza di questa casella MailWasher creerà un falso messaggio di indirizzo inesistente, creando allo scopo la corretta procedura per rendere credibile l operazione. Il mittente riceverà quindi sia il messaggio che notifica l impossibilità di recapitare la mail (vedi figura 10, A) sia i due file che di solito vengono allegati a tali notifiche: vale a dire il messaggio vero e proprio (figura 10, B) comprensivo di tutti gli elementi che lo hanno processato e il report dettagliato (figura 10, C). La casella BlackList. Come dice la parola stessa (BlackList = Lista nera), apponendo un Copyright Pag. 9

10 segno di spunta in corrispondenza di questa casella il mittente verrà immediatamente inserito in uno speciale elenco che verrà consultato da MailWasher ogni volta che useremo il programma. In questo modo tutte le mail che eventualmente dovessero ripresentarsi verranno trattate adeguatamente. Dopo aver esaminato l anteprima delle mail che ci interessano, dopo aver apposto (o rimosso, in caso di ripensamenti) il segno di spunta lì dove necessario, occorre premere il pulsante Process mail per rendere effettivamente valide tutte le impostazioni assegnate. Dopo un intervallo di tempo, ovviamente proporzionale al numero delle mail presenti sul server e alla qualità della connessione, il programma ripresenterà la finestra con un nuovo aspetto. Per sincerarsi che tutte le operazioni sono state compiute basterà premere nuovamente il pulsante Check mail per assicurarsene. Alessandro de Simone - Consulenze per stesura manuali - tutorial multimediali - betatest. Questo spazio è disponibile per il tuo messaggio pubblicitario. Per informazioni, clicca qui o invia un messaggio This space is for your advertisement. Click here for details or Contacts Espace puor votre annonce. Clic ici pour détail ou Contact Il presente Tutorial è stato modificato il giorno 2 aprile 2006 Per ulteriori aggiornamenti consultare il sito Copyright Pag. 10