Sommario 3.AMMINISTRAZIONE 5.AMMINISTRAZIONE 8.SVILUPPO ECONOMICO & ARTIGIANATO 9.SERVIZI SOCIALI/SCUOLA. 11.ASSOCIAZIONISMO Il Volontariato oggi

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2 Sommario PEDARANOTIZIE Rassegna Periodica Trimestrale Anno XXIV n. 87 Giugno 2006 Direttore Anthony Emanuele Barbagallo Sindaco Direttore Responsabile Salvo De Luca Redazione Mario Calabretta, Giuseppe Distefano, Domenico Pappalardo, Giuseppe Pappalardo, Pina Tomaselli, Salvatore Tringali, Enza Zappalà Segretaria di Redazione Agata Petralia 1.EDITORIALE 2.EVENTI 3.AMMINISTRAZIONE 5.AMMINISTRAZIONE 6.CONSIGLIO COMUNALE 8.SVILUPPO ECONOMICO & ARTIGIANATO 9.SERVIZI SOCIALI/SCUOLA Nel ricordo di un grande maestro La Sala Consiliare Comunale intitolata al dott. Giuseppe Pappalardo Il Piano delle Opere Pubbliche Il Bilancio Comunale Il Presidente del Consiglio Interventi dei capi gruppo Pedara aderisce al distretto produttivo del basalto etneo L asilo nido comunale si rinnova Piccoli attori, grandi protagonisti Testi Cettina Bonanno, Mario Calabretta, Maria Stella Caramagno, Silvia Carciola, Giuseppe Consoli, Alfio Cristaudo, Sara De Francisci, Marilio Del Cè, Salvo De Luca, Orazio Di Mauro, Salvo Failla, Antonio Fallica, Carmelo Fallica, Alessandro Laudani, Gaetano Laudani, Mario Laudani, Giuseppe Pappalardo, Laura Petralia, Tommaso Pezzino, Rosario Pulvirenti, Carla Ragusa, Giusi Sanfilippo, Nello Toscano, Enza Zappalà Hanno collaborato Alfredo Distefano, Francesco Laudani, Roberto Laudani, Gaetano Petralia, Franco Moschetto, Antonio Sciuto Fotografie Cettina Bonanno, Felice Carciola, Archivio Ass.ne Culturale Centro Storico, Archivio Comunale, Giuseppe Consoli, Giuseppe Distefano, Gabriele Fasanaro, SDL images Direzione, Redazione ed Amministrazione Sede Municipale Piazza don Bosco PEDARA (CT) Tel fax pedaranotizie@comune.pedara.ct.it segreteria@comune.pedara.ct.it Registrazione del Tribunale di Catania n. 626/ PRIMO PIANO La Pentecoste dei giovani a Pedara 11.TERRITORIO Più attenzione per il territorio comunale 11.ASSOCIAZIONISMO Il Volontariato oggi 12.ASSOCIAZIONISMO Il CGS Miaramandeha al concorso Holymusic giovani 2006 di Castel di Lama (AP) 13.ASSOCIAZIONISMO Le Confraternite di Pedara al raduno nazionale di Lanciano 14.ARTE & CULTURA Il Martirio del cavaliere 17.CULTURA Il proverbio - Poesia & Narrativa 18.TURISMO Quando il Turismo sposa la Cultura 19.RUBRICHE Medicina & Salute - Sport & Tempo Libero 20.NOTIZIE IN BREVE Città flash 21.VARIE Numeri Utili - Avviso - Prossimamente Grafica, impaginazione e stampa I-WORK s.r.l. Via G. Patanè, 13/A Catania DISTRIBUZIONE GRATUITA Finito di stampare nel mese di ottobre È il sito ufficiale del Comune di Pedara. All interno si possono trovare gli aggiornamenti sulle attività dell Amministrazione, i servizi, gli avvenimenti, i numeri utili e notizie sulla Città. In copertina La Pentecoste dei giovani INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Il Titolare del trattamento informa che i dati utilizzati per la redazione e l invio della rivista sono impiegati nel pieno rispetto del Decreto Legislativo 196/2003. Quanto utilizzato per uso redazionale potrà essere trattato da incaricati designati dal Titolare e da soggetti esterni che concorrono allo svolgimento del servizio. L Editore garantisce la massima riservatezza dei dati e la possibilità di richiederne la rettifica o la cancellazione.

3 Nel ricordo di un grande maestro di Anthony Emanuele Barbagallo Sindaco di Pedara Cari Concittadini, lo scorso giugno abbiamo intitolato l Aula Consiliare al compianto Pippo Pappalardo; un gesto semplice ma significativo per una generazione che ha visto in lui un esempio di correttezza, onestà, semplicità. Conobbi il dott. Pappalardo nell autunno del 1997, nel corso della campagna elettorale per le elezioni amministrative. Quando mi presentai e gli parlai un po di me (mi sembrò giusto farlo nei confronti di una istituzione della Politica pedarese) lui tagliò corto: già so tutto iù mi nfummai prima di fariti mentiri nda lista. Era così, a volte pure un po burbero. Da allora tanti ricordi, tante giornate vissute insieme a parlare degli atti da fare o delle decisioni da prendere. Di lui ricorderemo sempre le grandi doti di amministratore diligente e preparato. Era sua buona abitudine ogni mattina, prima della giunta (di solito ancora oggi fissata per le 19,00), controllare scrupolosamente gli atti da approvare e verificare le ripercussioni sulle casse dell Ente. Rispettoso dei colleghi amministratori, amava ascoltare più che intervenire alle riunioni e ai dibattiti; un uomo di squadra, pronto a prendersi le proprie responsabilità ma anche a fare un passo indietro per il bene del gruppo. Celebre il caso del dicembre 1997 quando rinunciò alla nomina ad assessore per fare scorrere un consigliere comunale in più della lista a cui apparteneva. In Politica, ve lo assicuro, merce più unica che rara. Come ogni Pedarese, legatissimo alla campagna ( u voscu ) ed alla famiglia (non so quante riunioni abbiamo interrotto per la necessità di andare a prendere la sorella). Il 2 ottobre 2000 fummo entrambi nominati assessori. Come tutte le nuove composizioni di organi di governo, la prima seduta fu repentina. Mi diedero l incarico di andare a cercare Pippo che a casa non rispondeva al telefono. Andai a colpo sicuro indovinate dov era? In piazza, seduto sul terrazzo del Circolo Unione. Per Pippo la piazza era importantissima: lui misurava la bontà dell azione del governo locale dal riscontro che riceveva dalle persone che incontrava in giro. La stessa piazza che nella primavera del 2002 lo scelse come Sindaco. In quel maggio freddo io ebbi l onore (insieme a Giuseppe Rizzo) di chiudere la campagna elettorale. E quella sera, tra le altre cose, rilevai come la scelta sul candidato sindaco non era frutto di accordi di governo, ma nasceva da una forte legittimazione popolare, dalla gente comune, dalla piazza che chiedeva Pippo Pappalardo Sindaco. Degli ultimi anni di amministrazione mi resterà il ricordo di una maturazione definitiva, della consapevolezza delle scelte. Mi resterà il ricordo di un Pedarese innamorato della propria città. Pippo amava Pedara in ogni sua forma: la gente, i monumenti, le strade, i modi di fare Mi resterà il ricordo di un Sindaco (altra dote rara) capace di tornare con giudizio sulle proprie scelte dopo avere ascoltato gli altri. Mi resterà il ricordo di un uomo che sentì il bisogno di traghettare una giovane generazione di amministratori (il sottoscritto, Francesco Laudani, Mario Laudani, Antonio Fallica, Antonio Moschetto ed altri ancora) verso il futuro. Spesso amava intrattenersi con noi, spesso ci dava consigli, spesso voleva sapere come la pensavamo ( i carusi sa n ascutari sempri diceva); spesso anche quando la malattia lo aggrediva sempre più Negli ultimi giorni, ad una cara persona disse con rammarico: a di carusi c avissa vulutu nzignari nautri quattro cosi ; a noi, cari Concittadini, invece, resta un grande rimpianto: quello di non aver mai imparato abbastanza! Un caro saluto. Veduta notturna del Municipio EDITORIALE 1

4 La Sala Consiliare Comunale intitolata al dott. GIUSEPPE PAPPALARDO di Enza Zappalà Adue anni dalla sua prematura scomparsa, lo scorso primo giugno, l Amministrazione Comunale ha voluto rendere ufficialmente omaggio al sindaco Giuseppe Pappalardo intitolandogli la Sala Consiliare. La cerimonia è stata preceduta da una messa di suffragio celebrata dal salesiano don Giuseppe Dolcimascolo nella Basilica di Santa Caterina alla quale hanno partecipato, con commozione, i parenti, gli amici e gli impiegati comunali. Prima della cerimonia pubblica, il nostro Primo Cittadino e la sorella del compianto sindaco Pappalardo hanno scoperto una stele commemorativa posta all ingresso della Sala Consiliare e realizzata dall arch. Salvatore Di Mauro. Ad onorare la memoria dell amministratore scomparso sono intervenuti, quindi, il Sindaco, avv. Anthony Barbagallo, il Presidente del Consiglio Comunale, dott. Mario Laudani - che per primo si è adoperato per questo riconoscimento - la signora Carla Ragusa, a nome della famiglia Pappalardo e gli ex sindaci Carmelo Fallica e Nunzio Rapisarda, mentre venivano proiettate alcune immagini a ricordo del dott. Pappalardo e della sua vita vissuta per la famiglia, la professione e la Comunità. Il dott. Giuseppe Pappalardo PROFILO BIOGRAFICO DEL DOTT. GIUSEPPE PAPPALARDO Nato a Pedara il 30 gennaio 1937, figlio di Antonino e Santina Bonaccorsi, frequenta le scuole medie presso il Collegio Salesiano. Si diploma in ragioneria nel luglio 1957, inizia a lavorare all hotel Bonaccorsi e prosegue gli studi in Economia e Commercio laureandosi il 30 marzo 1966; nel 1968 conseguirà l abilitazione all esercizio della professione di Dottore Commercialista. L 1 ottobre 1975, quale vincitore del relativo concorso di Stato, prende servizio presso l Ufficio Imposte di Susa (TO) e lì si trasferisce assistito amorevolmente dalla sorella Graziella fino all 1 gennaio 1980 quando, eletto Consigliere Comunale, ottiene il trasferimento presso l Ufficio Imposte di Giarre. Rimarrà in servizio fino all 1 gennaio 1998 quando arriverà per lui la dolce pensione. Questo è quanto scrive il Direttore dell Ufficio Imposte di Giarre: A far data dall 1 giugno 1998 il dott. Giuseppe Pappalardo ha lasciato l Amministrazione per dimissioni volontarie. La scelta del dott. Pappalardo da una parte impone il dovere di augurare, a nome di tutti ed in maniera sentita, le migliori fortune e soprattutto tanta serenità, ma per altro verso fa emergere la mancanza di un funzionario di grande valore, dotato di elevata cultura e signorilità, capacissimo nel lavoro di istituto, pronto nell aggiornamento, apprezzato e stimato, dentro e fuori dall Ufficio, per le sue doti umane e professionali; ed io, che ho avuto la fortuna di averlo vicino, desidero sottolineare la lealtà, la correttezza ed il grande senso di collaborazione; l ufficio ha perso sicuramente un pilastro. Rimasto orfano di padre, riversa in modo veramente encomiabile un amore immenso verso la mamma Santina e la sorella Graziella. Questo affetto viene manifestato con tanta passionalità che diventa difficile non riscontrarlo nelle attività che svolge in seno alla famiglia e in quelle derivanti dai rapporti in ufficio e Istituzionali. Sensibile a quanto la natura offre al suo sguardo, coltiva con devozione la terra e i frutti da essa elargiti. Infine, è legato affettuosamente ai suoi cani che considera amici fraterni, coi quali condivide il suo relax e il suo svago, soffrendo per un eventuale distacco. Dopo aver ricoperto vari incarichi istituzionali presso il nostro Comune, viene eletto Sindaco nel A dicembre del 2003 viene colpito da una grave malattia che lentamente lo condurrà alla morte. Tale deprecato evento avviene l 1 giugno del Dott. Carmelo Fallica La stele commemorativa posta all ingresso dell aula EVENTI A nome della famiglia di Pippo Pappalardo, ringrazio vivamente il Sindaco e tutta l Amministrazione Comunale; un ringraziamento particolare lo porgiamo a Mario Laudani che tanto si è prodigato per la realizzazione di questo progetto. Grazie Mario, grazie per la stima e l affetto che nutrivi per Pippo! Noi ti ricordiamo così, Pippo. Chi ti ha conosciuto sa quale legame inscindibile vi fosse tra Te e il Comune che consideravi una cara dimora. Tra queste mura eri felice perché sentivi di poter realizzare i tuoi obiettivi che nascevano dal grande amore per questo Paese. Ci lusinga davvero tanto l intitolazione di quest Aula Consiliare, ma soprattutto fa sì che il tuo ricordo viva per sempre nella memoria di tutti: di noi che abbiamo avuto il privilegio di averti nelle nostre vite, ma anche di chi non ti ha conosciuto, affinché sappia che fu Sindaco di Pedara un uomo semplice, buono, onesto e amico di tutti, che amò il suo paese più di se stesso. Carla Ragusa 2

5 pedaranotizie Particolare di piazza Don Bosco Il Piano Annuale e Triennale delle OPERE PUBBLICHE Il quadro programmatico prevede notevoli investimenti nell arco di un periodo di media durata, indicativo della strategia politica che l Amministrazione intende mettere in atto al servizio dei cittadini L o scorso mese di maggio, unitamente al bilancio di previsione, il Consiglio Comunale ha approvato il Programma Triennale delle Opere Pubbliche ed il relativo Piano Annuale per l anno Questo importante documento di programmazione triennale costituisce il perno essenziale del processo di pianificazione di interventi programmatici futuri riguardanti le opere pubbliche ed i servizi. Con uno sguardo attento alle disponibilità e agli effettivi costi da sostenere, sono stati individuati gli obiettivi primari da conseguire, attuando gradualmente, attraverso un vincolato programma, la realizzazione di opere che sicuramente in futuro trasformeranno il volto della città. Capita spesso in casi come questo, di leggere nei notiziari dei Comuni articoli simili riguardanti deliberazioni sulle opere pubbliche che si intendono realizzare nell arco di un triennio. Talvolta capita di scorrere lunghi elenchi di una quantità cospicua di queste opere che spaziano su tutti i campi, dall urbanistica all edilizia pubblica, dagli interventi sulla rete idrica ed elettrica a quelli relativi alle manutenzioni ed ai risanamenti. Nella lettura e nell analisi di questi programmi, spesso è difficile capire se nell elenco delle previsioni vi è una linea guida, un percorso programmatico volto a perseguire una precisa idea di sviluppo della città, uno specifico piano che abbia una matrice polare capace di condurre a logici concatenamenti. Nel Piano Triennale approvato recentemente dal Consiglio Comunale, analizzando l elenco delle opere pubbliche da realizzare - almeno per una parte di esse emerge chiaramente una linea programmatica di interventi con un insieme di opere concatenate le une alle altre. La realizzazione di alcune di esse si iscrive di certo in una idea urbanistica di modificazione di quella parte del territorio urbano che più rappresenta le emergenze architettoniche, urbanistiche e ambientali della città. Il progetto di ripristino dei prospetti ad angolo tra via Ammiraglio Toscano e piazza Don Diego, l allargamento della strada tra la stessa via Ammiraglio Toscano e la piazza Del Popolo, la realizzazione di un ampio marciapiede davanti la chiesa di S. Antonio Abate e del parco di Monte Troina, la riqualificazione del parco comunale e delle aree di piazza Don Bosco e quella di alcuni prospetti lungo il corso Ara di Giove sottintendono e aderiscono ad una finalità comune: ridisegnare il volto della nuova città. L idea di realizzare un parco sul Monte Troina certamente ridefinisce il baricentro delle aree del parco comunale. Oggi si tratta semplicemente di un area parzialmente agricola e nella maggior parte in stato di abbandono. La fruizione dell intero sito a carattere naturalistico trova la giusta risonanza con il parco urbano in uno scambio di valenze diverse, pur tuttavia convergenti. Il progetto di riqualificazione delle aree di piazza Don Bosco e del sottostante parco si rende necessario anche per rimodularle definitivamente con la sovrastante villa. Quest ultima, progettata negli anni 60 del 900, in atto è scollegata e non integrata al restante AMMINISTRAZIONE di Marilio Del Cè 3

6 AMMINISTRAZIONE Particolare del parco Belvedere Via della Resistenza sarà allargata parco perché entrambe le aree sono state realizzate in tempi diversi e con filosofie diverse, con geometrie elementari e simmetriche di giardino all italiana sopra, con vasti spazi naturali sotto. Lo schema di massima del progetto indica un insieme sistematico di interventi che pongono in essere, attraverso nuovi percorsi, l integrazione di tutte le superfici creando un parco con carattere unitario. L intervento su piazza Don Diego, invece, risana una ferita urbanistica inflitta oltre 50 anni fa a seguito dello sventramento di casa Laudani e la successiva creazione della via Ammiraglio Toscano, anche se, di fatto, non sarà più possibile ripristinare l immagine originaria della bella piazza vernacolare che un tempo era piazza Umberto, oggi piazza Don Diego. Essa risultava essere chiusa sul lato ovest con il prospetto continuo della casa della famiglia Laudani che, pur abitando nella residenza interna, su piazza Don Diego aveva un affaccio di rappresentanza. Questo fabbricato, il Circolo Unione ed il palazzo baronale più a nord, costituivano la quinta degli edifici civili che autocelebravano il potere delle famiglie più benestanti di Pedara, contrapponendosi ideologicamente alla Chiesa Madre, elemento certamente rappresentativo del potere religioso. L allargamento della via Ammiraglio Toscano in direzione di piazza del Popolo risolverà meglio l accesso alla piazza stessa, con enorme beneficio per il traffico veicolare. Anche quest area meriterebbe uno studio più approfondito con la realizzazione di opere ed interventi che disegnino una volta per sempre una piazza che possa essere definita veramente tale. La realizzazione di una vasta aiuola di fronte la chiesa di S. Antonio Abate consentirà di interrompere la continuità urbanistica di corso Ara di Giove, realizzando un oasi spaziale, giusta cerniera fra il traffico veicolare e le funzioni residenziali e commerciali del quartiere. Anche se non fa parte dell elenco delle opere pubbliche triennali, merita una particolare trattazione l iniziativa intrapresa dall Amministrazione Comunale di coordinare un intervento di restauro dei prospetti che sorgono tra piazza Don Diego e corso Ara di Giove: in particolare, la quinta urbana formata dagli edifici che vanno dal Circolo Unione fino alla casa Monastra. Il progetto prevede il rifacimento dei prospetti con la soppressione di tutte le superfetazioni, l interramento dei cavidotti aerei ed il rifacimento dei paramenti esterni con materiali e colori conformi e coerenti a quelli usati all epoca delle costruzioni. L Amministrazione Comunale, con una propria iniziativa, ha invitato e riunito tutti i proprietari degli immobili in questione, riscontrando in loro la disponibili- 4

7 tà a condurre le operazioni di restauro. Ha pertanto coordinato un progetto, già in fase esecutiva, assicurando tutti gli interventi necessari per parte comunale. Questo piano evidenzia come, da un azione sinergica pubblico-privata, sia possibile ottenere, nel caso specifico, la riqualificazione di una parte del centro storico. C è da auspicare che questa iniziativa possa essere ancora utilizzata ed applicata ad altre parti del tessuto urbano, innescando una reazione a catena di risanamento su tutto il centro storico. Ritornando al Piano Annuale relativo al 2006 predisposto dall Amministrazione Comunale e, nello specifico, dall Assessorato ai Lavori Pubblici, esso prevede consistenti investimenti che, nell anno in corso, ammontano a circa ,00 suddivisi tra urbanizzazione, infrastrutture e servizi. La riqualificazione del patrimonio architettonico e la viabilità occupano un posto di rilievo così come precedentemente abbiamo descritto, non tralasciando però la manutenzione e la sicurezza stradale. Lo studio presentato ed approvato di recente indica le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali ed economichefinanziarie di ogni singolo progetto, tenendo conto delle componenti storico-artistiche, architettoniche, paesaggistiche e di sostenibilità ambientale. Vi è da aggiungere che le opere introdotte nell intero Programma Triennale sono molto impegnative, alcune anche coraggiose sia per le scelte progettuali, sia per il sostegno economico che richiedono. Il Bilancio Comunale Il Comune è l ente locale che provvede alla tutela ed allo sviluppo degli interessi della collettività. Le scelte programmatiche finalizzate al raggiungimento di tali obiettivi vengono riassunte nei documenti di bilancio che fotografano da un lato il quadro delle risorse disponibili, dall altro il loro impiego. Il bilancio, quindi, non è soltanto un insieme di numeri o uno strumento riservato agli esperti: esso influisce sul vivere quotidiano dei cittadini, dà l'impronta alla Comunità e stabilisce le priorità in tanti settori diversi, dalle opere pubbliche ai servizi sociali, dalla scuola alle attività culturali. Poiché gli obiettivi dell Ente hanno una natura sociale, è imprescindibile che il Bilancio, pur se non in maniera analitica, sia reso visibile e comprensibile a tutti assolvendo, così, ai criteri di chiarezza, trasparenza e comunicazione di cui l'amministrazione si occupa nella sua funzione di costante dialogo con i cittadini. Di seguito, riportiamo in forma sintetica i dati relativi al rendiconto di gestione dell esercizio 2005: FONDO CASSA AL RISCOSSIONI PAGAMENTI FONDO CASSA AL RESIDUI ATTIVI RESIDUI PASSIVI C/Residui C/Competenza C/Residui C/Competenza C/Residui C/Competenza C/Residui C/Competenza , , , , , , , , , , , , , ,92 AVANZO DI AMM.NE AL ,41 di cui ,00 vincolato scaturente per ,00 dai proventi OO.UU. per ,00 dallo svincolo del Fondi FERS per ,00 dal rimborso somme IACP L importo di cui sopra, così come previsto nel bilancio 2006, sarà reinvestito per il finanziamento di spese in C/Capitale nel modo seguente: Interventi nelle strade comunali ,00 Interventi per impianti di pubblica illuminazione ,00 Viabilità e riqualificazione del centro storico ,00 AMMINISTRAZIONE 5

8 Il Presidente del Consiglio Cari concittadini, è già trascorso un anno dalla mia elezione a Presidente del Consiglio e dall insediamento del Consiglio Comunale e come ogni anniversario o ricorrenza credo sia giusto fermarsi per riflettere sul proprio operato e su quello del Consiglio. Dopo una fase iniziale di rodaggio, l attività Consiliare è entrata subito nel vivo nonostante le divergenze di opinione e di vedute tra maggioranza e minoranza. Con immenso piacere ho constatato come da entrambi i fronti l obiettivo principale non sia stato arroccarsi su posizioni sterili ed inadeguate, ma di espletare quella funzione pubblica e sociale propria della società civile. Non sono di certo mancati degli scontri, ma la capacità di mediazione e la propensione al dialogo e al confronto hanno sempre prevalso. Tra le tante delibere approvate nell ultimo anno, ricordiamo l approvazione del piano particolareggiato, gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione come quello del palazzo Pulvirenti, l istituzione di un Consiglio dei Ragazzi, l intitolazione dell Aula Consiliare al compianto sindaco dott. Giuseppe Pappalardo. Vorrei concludere questo mio intervento con una riflessione personale: la nostra attività amministrativa di certo non è perfetta, ha pecche e difetti a cui cercheremo di rimediare, ma allo stesso tempo è un esempio di come si possa fare politica senza far rimbalzare la colpa dei problemi o le mancanze da una fazione politica all altra. Si tratta insomma di saper lavorare in sinergia superando le divergenze. Uscendo da un periodo in cui si sono succedute due tornate elettorali, quella nazionale e quella regionale, e vivendo giorni caratterizzati dall incertezza su chi ci governerà, l augurio e l auspicio che faccio a tutti è che i nostri rappresentanti politici siano disposti all esercizio della funzione pubblica intesa come confronto e dialogo e se necessario siano disposti anche al compromesso, il tutto per il raggiungimento del bene comune. Mario Laudani Interventi dei Capi Gruppo Alleanza Nazionale Intervento non pervenuto Movimento per l Autonomia CONSIGLIOCOMUNALE Il Consiglio Comunale ha affrontato per la prima volta dalle elezioni comunali del 2005 la fase del Bilancio di previsione. Questa fase è una delle più delicate in quanto in essa il Consiglio determina quali sono i famosi cordoni della borsa da cui la Giunta dovrà attingere per l amministrazione del Comune. In pratica si tratta di tracciare la rotta verso cui l Amministrazione dovrà marciare nel corso dell intero anno finanziario. Il nostro gruppo ha cercato di coordinare una strategia efficace per far sì che quanto progettato in fase di campagna elettorale sia più facilmente raggiungibile. Innanzitutto è stato previsto un capitolo di spesa specifico per la metanizzazione, un atto dovuto dopo anni di assoluto immobilismo. Questo capitolo è stato dotato di una somma che, se pur corposa, non potrà certo realizzare tutte le necessità riscontrate, ma sicuramente sarà la base di partenza per una progettualità efficace alla risoluzione della tematica. Per quanto riguarda il percorso di sviluppo turistico del paese, il gruppo MPA ha riscontrato una necessità primaria e cioè la riqualificazione urbana di alcuni spazi del centro storico. Si tratta di interventi importanti, coraggiosi da certi punti di vista, dato che da 20 anni a questa parte nessuna Amministrazione ha minimamente pensato di toccare questi punti. Inoltre l inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche del progetto per i capannoni per i Carri Mariani rispetta un 6

9 nostro preciso impegno assunto con i volontari dei due partiti. Si tratta del primo passo verso la realizzazione di strutture adeguate alle esigenze che i nostri devoti ragazzi esprimono nella realizzazione di queste magnifiche opere votive. Non potendomi dilungare oltre auguro a tutta la cittadinanza un felice periodo estivo. Antonio Fallica Alleanza ed Impegno per Pedara A distanza di un anno dall inizio della legislatura è doveroso, da parte nostra, fare un bilancio dell Amministrazione e del suo operato. Quale miglior momento se non quello dell analisi del bilancio di previsione dell anno 2006 che rappresenta l atto principale di una Amministrazione. L esame del bilancio ci ha permesso di fare delle considerazioni di natura politico-amministrativa: in esso si può notare l utilizzo per intero del fondo di riserva ed il superamento della soglia fissata per il patto di stabilità; le entrate extratributarie sono quasi tutte in diminuzione e per contro sono previste sempre più spese per incarichi esterni e commissioni senza il corretto ridimensionamento delle stesse come, fra l altro, richiesto dalla Corte dei Conti. Metà dell avanzo di amministrazione è destinato per opere pubbliche, e precisamente per il progetto di riqualificazione di piazza Don Bosco che, di fatto, rappresenta un inutile stravolgimento della stessa, con un enorme sperpero di denaro pubblico. Inoltre, nel suddetto bilancio non si fa alcun cenno ad un problema che investe l intera collettività, cioè il randagismo; faccenda questa molto seria già affrontata nel Consiglio Comunale precedente a quello del bilancio e dove il Consiglio stesso si impegnava a fare un indagine di mercato ed indicare, quindi, un adeguata cifra da iscrivere nel bilancio Queste considerazioni ed altre hanno portato il nostro gruppo al voto contrario. Questo bilancio, quindi, non apporta sostanziali novità a favore dell Amministrazione, né si individuano in esso spiragli di progettualità a breve, media e lunga scadenza, se non quella di portare a compimento opere già progettate precedentemente e di condurre alla meno peggio l ordinaria amministrazione. Rosario Pulvirenti Gruppo Misto La travagliata vita del Gruppo Misto si colora di nuovi episodi. Dopo l abbandono dei rispettivi gruppi da parte di tre consiglieri, il numero di quelli presenti nelle file del gruppo misto era diventato addirittura di 11. Più della metà del Consiglio Comunale. La formazione del nuovo gruppo consiliare ha fatto scendere il numero a 7 consiglieri, numero che rappresenta comunque più di un quarto dell intera Assemblea. Attualmente il gruppo misto è formato, oltre che dal sottoscritto, dai consiglieri Laudani Mario, Verdi Milena, Deodati Giuseppe, Cristaudo Alfio che si riconoscono nella coalizione di maggioranza, e dai consiglieri Rizzo Giuseppe e Moschetto Giuseppe. L attività consiliare recente si è caratterizzata soprattutto per l approvazione del Bilancio Preventivo che dota l Amministrazione Barbagallo della possibilità di operare per la prima volta con un bilancio cucito sopra le proprie esigenze. Orazio Di Mauro Indipendenti di Centro Nel mese di aprile u.s. si è costituito il gruppo consiliare Indipendenti di Centro (IDC). Nato sull'iniziativa sinergica dei consiglieri Giuseppe Scarantino (ex FI), Monica Lombardo (ex AN) e Salvo Failla (ex AN), si propone di apportare un'impronta di novità nella dialettica interna all'amministrazione Barbagallo, all'insegna della più nobile cultura centrista e nel segno della migliore tradizione moderata locale, volte entrambe al raggiungimento di una politica fattiva sempre tesa alla ricerca di risultati concreti forieri sempre più di maggiori consensi in una comunità che cresce. Salvo Failla CONSIGLIOCOMUNALE 7

10 Pedara aderisce al distretto produttivo del BASALTO ETNEO Come fare sistema con l avvio di un nuovo sviluppo economico del territorio. L innovazione tecnologica ed una moderna politica del credito e degli investimenti Nell ambito dei nuovi criteri di individuazione e riconoscimento dei distretti produttivi stabiliti dalla Regione Siciliana, la Provincia Regionale di Catania, in accordo con le istituzioni locali, ha recentemente promosso uno specifico distretto produttivo del basalto dell Etna denominandolo AETNA. In virtù di tale iniziativa e nell interesse delle attività imprenditoriali presenti Attraverso un sistema di relazioni utili a coinvolgere soprattutto le numerose imprese artigiane, si prevede un ampia partecipazione dettata dal duplice obiettivo di fare sistema e di creare un unico progetto che, nella realizzazione del distretto produttivo, favorisca l avvio di un nuovo sviluppo economico del territorio. Il progetto rappresenta una grande opportunità per tutte quelle realtà locali che operano da decenni nel settore, ma che necessitano di un notevole supporto anche istituzionale per immettere sul mercato le proprie produzioni - spiega il geom. Giuseppe Distefano, Assessore Comunale all Artigianato. L invito è rivolto, quindi, ai titolari di cave, ai produttori di manufatti, agli scalpellini, agli artigiani. L Amministrazione Provinciale crede nel successo di questa iniziativa anche perché, nei suoi aspetti tecnici, il distretto produttivo dovrebbe seguire specifiche linee di intervento strategico: una nuova politica per lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la tutela, il miglioramento e la riqualificazione ambientale, la valorizzazione del territorio, lo sviluppo degli standard qualitativi, la creazione e la promozione di un marchio che identifichi i materiali e le lavorazioni, la promozione dei prodotti e le Esempio di architettura rurale realizzata in pietra lavica nel territorio, anche il Comune di Pedara ha aderito al distretto, sottoscrivendo il patto e riconoscendo alla Provincia Regionale di Catania il ruolo di rappresentante legale. esportazioni, la ricerca e l innovazione tecnologica, una nuova politica del credito e degli investimenti. Per ultimo, ma non per questo meno importante, si garantirebbe una particolare assistenza anche nell ambito dei mezzi e delle infrastrutture. SVILUPPOECONOMICO&ARTIGIANATO Elementi in pietra in un balcone del centro storico LA PIETRA LAVICA Fin da tempi remoti, l ampio utilizzo di questo particolare elemento derivante dall estrazione ha dato da vivere a tantissime famiglie. Nelle numerose cave sparse sul territorio emerse la figura del pirriaturi, l uomo della perriera, colui che, con pochi attrezzi, estraeva i blocchi di pietra destinati all edilizia urbana e stradale. Contemporaneamente si diffusero anche gli intagliatori, veri maestri scultori che personalmente sceglievano la pietra con la quale dare vita ad opere bellissime (archi, balconi, colonne, finestre, balaustre) che ancora arricchiscono chiese, strade e cortili, oggi patrimonio artistico e culturale di molti centri storici. L estrazione e la lavorazione della pietra avviene oggi con l utilizzo di macchinari meccanici moderni. Se da una parte essa è lava che distrugge, dall altra si offre come indispensabile elemento per costruire o ricostruire ciò che ha distrutto. Per l edilizia era usata quella più dura e compatta che veniva più o meno trattata (smussata, regolarmente squadrata e levigata) a seconda della lavorabilità, destinazione d impiego e quindi della convenienza economica. La pietra destinata alle decorazioni, invece, doveva essere facilmente rifinita a mano e quindi si preferiva usare quella più porosa e meno compatta. Grazie all opera degli scalpellini si ammirano pregevoli capolavori emersi come per magia dalla dura pietra grezza a testimoniare come dalla cruda e dura lava solidificata sia possibile, grazie all uomo, creare opere e lavori inimmaginabili. 8

11 L asilo nido comunale si rinnova di Giusi Sanfilippo L Assessorato Regionale alla Famiglia ha recentemente finanziato i lavori di manutenzione straordinaria dell asilo nido comunale per un totale di ,00. Grazie alla fruttuosa ed intensa collaborazione tra l On. Raffaele Stancanelli e l Assessore Comunale ai Servizi Sociali Francesco Laudani, in tempi strettissimi si cercherà di portare a compimento un lavoro che, come fine, ha certamente quello di offrire e garantire un servizio adeguato ai piccoli frequentatori. Durante i mesi estivi sono previsti diversi interventi di ristrutturazione dell edificio, come l importante adeguamento degli impianti (idrico, elettrico, telefonico e di riscaldamento): la loro messa a norma è indispensabile per rendere sicura tutta la struttura. Questa operazione si inserisce in un quadro di più ampio respiro - esordisce l Assessore Francesco Laudani - volto al potenziamento degli asili nido esistenti sul territorio ed alla creazione di nuovi, dando pertanto una risposta concreta alle esigenze delle mamme lavoratrici che, così, possono disporre di una struttura valida che consente la crescita intellettuale, emotiva e psico-motoria dei propri figli. Piccoli attori, grandi protagonisti Un viaggio dentro una fiaba antica, quella di Pinocchio, per cogliere i sentimenti più intimi dei personaggi Aconclusione dell anno scolastico e del progetto extracurriculare riservato alle attività teatrali, lo scorso 7 giugno gli alunni delle classi 5 a A e 5 a B del plesso di scuola primaria G. Faro presso il teatro Don Bosco di Pedara hanno proposto una rielaborazione del racconto di Collodi, attraverso un particolare approfondimento dei suoi personaggi più noti. Il musical Pinocchio, scritto da Saverio Marconi e Pierluigi Ronchetti e musicato interamente dai Pooh, è un affascinante e moderna rivisitazione della favola dove, in una notte di tempesta, un tronco spezzato chiede aiuto alla luna e riceve la vita; dove Geppetto ha una fidanzata e sogna un figlio perfetto per ritrovarsi poi con un burattino che, come tutti i figli, vuole scoprire il mondo a modo suo; dove il grillo ammonisce Pinocchio a ritmo di rap e dove nel Paese dei Balocchi si va con un moderno scuolabus. Chicca finale, la danza delle sirene che, in un bellissimo mondo sottomarino, incoraggiano Pinocchio a tornare su ad affrontare la vita. I bravissimi attori in erba si sono esibiti con disinvoltura e padronanza del proprio ruolo e si sono impegnati al massimo Un momento dello spettacolo delle loro capacità realizzando una gradevole performance di oltre due ore, fra canti, danze - alcune delle quali coreografate dagli stessi alunni - e animati dialoghi che hanno divertito ma anche commosso il numeroso pubblico per la profondità dei sentimenti manifestati e dei temi affrontati, quali il rapporto genitori-figli, l amicizia, la diversità, il senso della vita. Lo spettacolo, che ha richiesto 5 mesi di preparazione da parte delle docenti Angela Castorina, Carmelita Pappalardo, Giusy Pappalardo e Gemy Spaziano, ha visto 14 cambi di scena realizzati e gestiti interamente dalle insegnanti usando materiale riciclato, e la realizzazione di 45 costumi da parte dei genitori, alcuni dei quali hanno anche partecipato attivamente alla fase organizzativa dando un validissimo supporto alle docenti. A tal proposito si citano i signori Mario Garofano, Giuseppe Pappalardo, Giovanni Sapienza, Angelo Caruso e Gigi Trovato, nonché la signora Enza Salvo, tra l altro encomiabile rappresentante di classe per 5 anni insieme alla signora Adele Centrò. Il successo dello spettacolo è stato reso possibile anche grazie al generoso contributo dell Amministrazione Comunale di Pedara, all affettuosa e sentita collaborazione della Dirigenza, dell Ufficio Amministrativo e dei Collaboratori Scolastici dell I.C.S. S. Casella e, non ultima, alla disponibilità dell Istituto Salesiano S. Giuseppe. Il musical si è concluso fra gli applausi e la commozione del pubblico e dei protagonisti, comprese le docenti che si sono dichiarate felici, orgogliose e soddisfatte dei loro piccoli grandi attori e indimenticabili alunni, con i quali hanno condiviso i 5 anni di Scuola Primaria. SERVIZISOCIALI/SCUOLA 9

12 pedaranotizie La Pentecoste dei GIOVANI a Pedara Un appuntamento ormai entrato nella tradizione della Chiesa catanese di Silvia Carciola e Cettina Bonanno C PRIMOPIANO inquanta giorni dopo la Pasqua, la Chiesa celebra la festa di Pentecoste ricordando la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli riuniti nel cenacolo. Domenica 4 giugno 2006, in occasione di tale ricorrenza, la nostra cittadina ha respirato una ventata di colore, entusiasmo e vitalità grazie alla presenza di tanti giovani provenienti dalle varie comunità parrocchiali, dai movimenti e dalle associazioni della diocesi, giunti nel parco Belvedere per vivere insieme un pomeriggio di preghiera, di musica, di testimonianza. È la Pentecoste dei giovani, un appuntamento che si rinnova ormai da 18 anni, da quando il precedente vescovo, mons. Luigi Bommarito, pensò di istituire una festa esclusiva per i giovani, nel giorno in cui tutti vengono invitati a riflettere sul dono dello Spirito. Guadagnata la parte centrale del parco, i gruppi convenuti sono stati accolti dal Sindaco, avv. Anthony Barbagallo, con un cordiale ed affettuoso saluto. Lo slogan che ha accompagnato la manifestazione di quest anno è stata la frase del Vangelo pronunciata da Gesù: Sarete miei testimoni. Con ciò si è voluto dare risalto al coraggio di testimoniare il messaggio cristiano, la Parola di Dio che riconcilia e dona pienezza alla vita. Si è trattato di un evento dalla forte spiritualità, specialmente nel momento dell adorazione eucaristica guidata dal vescovo, mons. Gristina, e seguita, in raccoglimento, da tutta la 10 ti della iniziazione cristiana (battesimo, cresima, eucaristia) ad un giovane. Il tutto in una cornice gioiosa e coinvolgente di musica e canti guidati dal coro e dall orchestra, costituiti da giovani musicisti giunti dalle varie parrocchie della diocesi. A conclusione, il vescovo ha salutato i giovani dando loro l arrivederci all anno prossimo nel comune di Misterbianco. Il buon risultato organizzativo della manifestazione è stato il frutto del coraggioso impegno di molteplici realtà chiamate ad operare in comune accordo: l ufficio e l equipe della Pastorale Giovanile di Catania, i giovani delle comunità parrocchiali pedaresi - che hanno curato l accoglienza attraverso l animazione sul palco ed il censimento L intervento del Sindaco Anthony Barbagallo giovane assemblea. Dicevamo che è stato anche un pomeriggio di musica. L inizio, infatti, è stato un continuo diffondersi di note di accoglienza e di invito a prendere parte alla festa dello Spirito. Successivamente, il palco ha ospitato i giovani musicisti dell ODA e, prima che la pioggia costringesse tutti a trasferirsi nella Basilica di S. Caterina, anche i Metatrone, un gruppo catanese che interpreta canzoni di ispirazione cristiana con musiche metal ed hard rock melodico. La nostra chiesa, nella sua magnificenza ha ospitato, quindi, la seconda parte del programma con la celebrazione della messa di Pentecoste durante la quale sono stati amministrati i sacramen- Il momento dell Adorazione Eucaristica dei gruppi in arrivo - i sacerdoti, la Fraternita di Misericordia, i volontari della Protezione Civile, l Amministrazione Comunale con il Sindaco e l Assessore al Volontariato che hanno colto l importanza dell evento ed hanno contribuito attivamente alla sua realizzazione.

13 Più attenzione per il territorio comunale Per un Comune la segnaletica è il biglietto da visita che viene presentato agli ospiti, e la sua cura contribuisce decisamente a promuovere una positiva immagine dei luoghi. L Assessorato Comunale alla Promozione del Territorio ha recentemente avviato una politica di riorganizzazione degli strumenti che consentono di accrescere il livello qualitativo della segnaletica stradale, e conferirle un ruolo connotativo e di riqualificazione del territorio. Lo stato di disordine e di confusione che si è determinato nel corso del tempo ha indubbiamente provocato un impatto negativo sulla viabilità, oltre ad aver causato riflessi sull ambiente e sul paesaggio. Mirando, ora, ad una loro graduale manutenzione efficace ed utile, diverse indicazioni sono state sostituite con altre più idonee, ed inoltre sono stati collocati dei pannelli informativi integrativi che permettono ai visitatori di orientarsi meglio, anche nella ricerca dei vari servizi offerti dalla ristorazione e dalle strutture ricettive locali. Si tratta, nel complesso, di strumenti che danno la possibilità di vivere i luoghi senza difficoltà di accesso, e suggeriscono mete più facilmente localizzabili. Contemporaneamente, gli ingressi al paese sono stati arredati con nuove grandi icone di accoglienza, realizzate in pietra lavica ceramizzata. Il Volontariato oggi di Maria Stella Caramagno Sabato 24 Giugno u. s., a conclusione del progetto di promozione del volontariato realizzato dalla Misericordia di Pedara, ente capofila in rete con l A.N.VV.F. (delegazione di Pedara), e Donne Insieme onlus, presso la sala congressi dell Hotel Bonaccorsi si è tenuto il convegno sul tema: La presenza del Volontariato nella società moderna: ruoli e prospettive. Erano presenti: l avv. Anthony Barbagallo, Sindaco di Pedara; la dott.ssa Vincenza Speranza, Direttore Coordinatore del Dipartimento di Giustizia Minorile; l ing. Salvatore Cocina, Dirigente Generale del Dipartimento di Protezione Civile - Regione Sicilia; l avv. Giovanni Altavilla, delegato del Centro Servizi per il Volontariato Etneo; Lina Leonardi, Dirigente dell Unità Operativa Centro per l Impiego di Tremestieri Etneo; il rev.do sac. Barbaro Scionti, parroco della Basilica S. Caterina di Pedara; il prof. Sebastiano Sciuto - rappresentante della locale Ass.ne Nazionale VV.FF. in congedo; Agata Tempera, Presidente dell Ass.ne Donne Insieme onlus; Alfio Emilio Velis - Direttore del Centro di Formazione Professionale - Misericordia di Pedara. Il governatore della Misericordia, Alfredo Distefano, moderatore dell incontro, ha dato il benvenuto agli oltre 230 partecipanti. I relatori hanno trattato tematiche interessanti sul volontariato visto da diverse angolature, discutendo, in particolar modo, sulle associazioni di volontariato nella società di oggi. I temi affrontati sono stati i seguenti: A. funzione civile, morale ed etica; B. il volontariato espletato come servizio civile dai giovani che provano questa nuova forma di esperienza lavorativa; C. l importante funzione che svolge il volontario nell ambito della Protezione Civile per tutelare l integrità della vita, dei beni, degli insediamenti, nelle emergenze derivanti da eventi calamitosi e come, oggi più che mai, gli interventi di solidarietà si ampliano e si consolidano anche nell ambito internazionale; D. il volontariato stesso va protetto da quelle associazioni che, nascondendosi sotto l acronimo O.N.L.U.S., strumentalizzano i volontari impiegandoli in forme di lavoro nero; questi ultimi motivati da reali necessità di bisogno, vengono alla fine sfruttati per scopi economici; E. la Chiesa quale comunità di amore favorevole e partecipe a queste forme di solidarietà sociale; F. il volontariato etneo che viene seguito e motivato dal CSVE per ottimizzare l organizzazione delle varie associazioni, per meglio operare sul territorio di competenza. Ci sono stati molti interventi liberi da parte dei presenti, interessati alle problematiche trattate ed infine è stato consegnato l attestato di partecipazione del VII Corso di Primo Soccorso ai 130 corsisti che hanno superato l esame finale. Il progetto di Formazione del Volontario e di promozione espletato è inserito in un programma più ampio svolto sempre in rete e finanziato dal Centro Servizi del Volontariato Etneo che, in un ottica di decentramento, ha creato i Distretti Territoriali nominando il governatore Alfredo Distefano quale referente del Distretto Territoriale Catania 6 comprendente i comuni di: Valverde, San Gregorio, San Giovanni La Punta, Trecastagni, Pedara, Nicolosi, Gravina di Catania, Sant Agata Li Battiati, Tremestieri Etneo, Mascalucia, San Pietro Clarenza, Camporotondo Etneo e Viagrande. Un momento del convegno TERRITORIO/ASSOCIAZIONISMO 11

14 Il CGS Miaramandeha al concorso Holymusic giovani 2006 di Castel di Lama (AP) Anche Pedara protagonista del festival internazionale di musica per la preghiera di Tommaso Pezzino ASSOCIAZIONISMO Musica, parole, note, poesia, infinito Queste sono le parole che descrivono appieno l esperienza vissuta a Castel di Lama (AP) dai giovani del CGS Miaramandeha. Purtroppo, però, nessuno potrebbe condividere con noi queste sensazioni se ci fermassimo solo a questo. Proveremo allora, in queste poche righe, a riassumere una straordinaria occasione di crescita artistica, professionale, umana e cristiana, di cui per tre giorni siamo stati protagonisti. Eravamo partiti per affrontare una sfida ; siamo tornati più preparati ad affrontare la nostra sfida, che è quella di continuare con impegno e professionalità a comunicare valori cristiani e salesiani attraverso la musica, l animazione, il teatro, lo spettacolo. Tutto inizia quando decidiamo di partecipare al concorso Holymusic giovani 2006, il festival internazionale di musica per la preghiera. Siamo stati selezionati con il nostro brano In questa notte, scritto da Alfio Moschetto e ci siamo recati a Castel di Lama, piccolo centro in provincia di Ascoli Piceno. Per l occasione abbiamo sentito la grande vicinanza dell Amministrazione Comunale di Pedara, nelle persone del Sindaco e del Vice Sindaco, che immediatamente hanno condiviso con noi la grande soddisfazione e la straordinaria occasione che 15 loro giovani avrebbero di lì a poco vissuto. Ci rendiamo conto di essere protagonisti di un evento. Infatti ci troviamo inizialmente a cantare con altri 50 ragazzi provenienti da tutta Italia e non solo, con i quali ci accomunava il fatto di credere che la musica cristiana potesse essere realizzata con estrema professionalità e giungere a livelli artistici notevoli. Tutto questo arricchito dalla presenza di artisti provenienti - è davvero il caso di dirlo - da tutto il mondo: dagli Stati Uniti alla Spagna, dal Nord Europa all Africa, dall Asia a Pedara! Le serate a cui abbiamo partecipato, cantando la nostra canzone e non solo, sono state condotte da noti personaggi della televisione italiana del calibro di Francesca Fialdini, inviata di A sua Immagine e voce di Radio Vaticana; Lorena Bianchetti, conduttrice per sei anni di A sua Immagine, collaboratrice del TG1, oggi alla guida di Al posto tuo, fortunata e discussa trasmissione in onda su RAIDUE; Marco Federici, collaboratore stabile dell Ufficio Nazionale di Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana, con delega per le Giornate Mondiali della Gioventù. Tra gli ospiti che abbiamo avuto la fortuna di incontrare, spiccano il Venerabile Imamura Gensthu Roshi, Direttore dell Ufficio Missionario Europeo del Buddismo Zen Soto; il noto giornalista del TG1 Vincenzo Mollica; il vaticanista di RAIUNO Fabio Zavattaro; Filomeno Lopes, in arte Fifito, un giovane della Guinea Bissau, teologo, filosofo ed esperto di comunicazione sociale, oltre che grande musicista; padre Jomy, un prete spagnolo che suona musica rock; Vallimar Jansen, straordinaria artista Gospel cattolica; suor Anna Nobili, eccezionale ballerina; e poi artisti e gruppi provenienti da esperienze diversissime, ma tutti con un amore infinito per la musica che apre le porte del cielo. L organizzazione dell evento è stata curata dall équipe della HOPEMUSIC SCHOOL, una scuola di musica cristiana, fondata e gestita dall Ufficio Nazionale di Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana. Si tratta di professionisti della musica e dello spettacolo, che formano giovani artisti che hanno scelto la musica cristiana come veicolo per comunicare la loro fede. Il tutto con un altissimo livello di professionalità, qualità artistica, formazione cristiana. Probabilmente il primo canto dell uomo è stato un canto di preghiera aperta verso l Infinito, verso quella dimensione trascendente che in ognuno è presente, indipendentemente dalla propria provenienza geografica, dal colore della pelle, dalla religione a cui appartiene. Questa è stata l esperienza di Holymusic 2006, il confronto con gli altri, l ascolto, la preghiera, la crescita umana, artistica e professionale. Ci siamo sentiti parte di un grande coro di voci che cantano il desiderio di entrare in comunione con Dio e con i suoi figli! 12

15 Le CONFRATERNITE di Pedara al raduno nazionale di Lanciano di Giuseppe Consoli Sarà capitato a tutti, sicuramente sarà capitato anche a voi, di incontrare qualche conoscente in un luogo lontano da quelli solitamente frequentati. Alla stazione o all aeroporto di una grande città, in qualche piazza famosa, in un luogo qualsiasi insomma, avete incontrato qualcuno che in paese salutate a stento e con cui scambiate solo La confraternita di San Biagio qualche frase fatta. Invece, lontano da casa scatta un sentimento di amicizia, di solidarietà o, più giustamente, un sentimento di appartenenza allo stesso luogo, alla stessa cultura, allo stesso accento dialettale che d un tratto ti avvicina, abbatte quegli inutili steccati, e ci si sente come amici. Così è stato per noi la mattina del 4 giugno 2006 in quel di Lanciano. Sapevamo già che avremmo incontrato compaesani, ma alla vista degli altri ci siamo sentiti uniti, più forti, più numerosi, quasi rappresentassimo la nostra comunità pedarese in quella cittadina dell Abruzzo, a me come a molti sconosciuta, nota come la Città Eucaristica, perché custodisce le memorie del Miracolo dell Eucaristia. Eravamo partiti con itinerari diversi, noi della neo Confraternita del Circolo di San Giuseppe e i veterani (avevano partecipato allo stesso raduno dell anno precedente a Catania) della Confraternita di San Biagio, per raggiungere il luogo dove si sarebbe svolto il XVI Cammino di Fraternità delle Confraternite delle Diocesi d Italia, che quest anno aveva come tema Le Confraternite: testimoni di Gesù Risorto e speranza nel Mondo. Il programma della manifestazione era ricco di incontri, di riflessioni, di avvenimenti culturali e di festeggiamenti. Noi avevamo optato per la domenica, giorno conclusivo della manifestazione, perché prevedeva gli appuntamenti più importanti. La giornata, da un punto di vista meteorologico, non faceva presagire nulla di buono, anzi si era aperta con qualche acquazzone. Credo siano state le preghiere, le nostre, unite a quelle delle centinaia di Confraternite venute da quasi tutta Italia, in prevalenza dal Centro e dal Sud - qualcuna era venuta anche dalla Spagna - a liberare il cielo dalle nuvole e a consentire la celebrazione della Messa all aperto. Era presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Carlo La confraternita di San Giuseppe Ghidelli, Arcivescovo di Lanciano- Ortona, e concelebrata da S. E. Rev.ma Mons. Armando Brambilla, Delegato CEI per le Confraternite ed i Sodalizi. Davanti l altare, allestito su un palco, svettavano le croci e gli stendardi delle Confraternite liguri, tra le più antiche e ricche di tradizioni. A chiusura della messa, dopo che Mons. Brambilla aveva affidato alla città di Cagliari il mandato per il XVII Cammino di Fraternità, si è vissuta la parte più suggestiva del raduno, che ha coinvolto tutta la Città di Lanciano. Su un percorso di alcuni chilometri, una dopo l altra, le centinaia di Confraternite, con passo lento e costante, hanno innalzato i loro stendardi, le loro croci, i loro bastoni, e con le loro divise - alcune antichissime, ricche di ricami - hanno intrapreso il Cammino di Fraternità, meditando in religioso silenzio quanto avevano recepito dai Vescovi. Anche se breve, è stata una bella esperienza, uno scambio di riflessioni con fratelli vicini e lontani, di strette di mani, di sorrisi, di immaginette, di informazioni: un momento gioioso, di turismo sano che ha coinvolto direttamente anche i tanti familiari che hanno accompagnato i confratelli. Non so se questo incontro sia servito alle nostre Confraternite; sono sicuro, però, che questo confronto con una realtà così allargata abbia consentito di avviare o di riprendere un cammino già presente nelle nostre tradizioni religiose e di indirizzarlo in un contesto nuovo ai valori fondanti di questi sodalizi. ASSOCIAZIONISMO 13

16 Il Martirio del cavaliere Ad oltre 300 anni dalla sua realizzazione, una particolare indagine svela alcune verità sul quadro di Mattia Preti conservato nella nostra Basilica. Pedara Notizie anticipa i risultati di un primo studio scientifico dell opera messa a confronto con la tela identica presente a Malta. L Associazione Culturale Centro Storico di Pedara ha condotto in esclusiva tutte le fasi preliminari del progetto Com è ormai noto, la Basilica di Pedara conserva un quadro che riproduce Il Martirio di S. Caterina, copia della tela che il pittore Mattia Preti, uno dei maestri del barocco italiano, dipinse intorno al 1658 per la chiesa di S. Caterina della Lingua d Italia a La Valletta. L attribuzione della tela come opera di mano pretiana ha sempre destato l interesse di quanti, fra gli studiosi che propendono per inserire l opera nel corpus produttivo del cavaliere calabrese, rivedono nell esecuzione l intervento diretto del pittore. Per ultimo, anche il prof. Keith Sciberras, docente di Storia dell Arte all Università di Malta ed uno degli esperti di Preti e Caravaggio, ha confermato la parziale paternità dell opera durante un suo recente sopralluogo a Pedara. Nel dicembre scorso, quando nell ambito delle celebrazioni centenarie è stato presentato il volume commemorativo sulla chiesa, lo studioso maltese ha annunciato che, a continuazione del programma di valorizzazione e promozione del monumento più importante di Pedara, la tela custodita nella Basilica sarebbe stata la prima opera a far parte di un progetto denominato Preti repeating himself. Tale progetto si pone come l attuazione pratica di ricostruzione a ritroso del momento creativo dell opera stessa. Studiare il modo in cui l artista ripete se stesso anche attraverso l intervento dei propri allievi: ecco di cosa si tratta. La tela di Pedara è una delle innumerevoli opere realizzate nell arco di una lunghissima carriera. Per avviare la particolare indagine è stato necessario trasporre il dipinto - soprattutto i contorni delle figure principali - su un supporto trasparente in modo da farlo diventare negativo della tela, poterlo confrontare con l originale maltese e ricavare, quindi, elementi che potessero soprattutto confermare o meno l uso degli stessi modelli da parte dell autore e della sua bottega. Metodo applicato: l equipe tecnica incaricata ha preparato il materiale e le attrezzature necessarie per l indagine, che è Il quadro conservato nella Basilica di Pedara diventata effettiva qualche mese fa, quando si è costruita l impalcatura per consentire la sovrapposizione dei lucidi da calco. L azione si è svolta a pochissimi millimetri dal dipinto, tratteggiando i contorni dei soggetti, appena visibili, con segni leggeri e delicati, quasi ad accarezzarli. Il lavoro ha impegnato gli studiosi per alcuni giorni. Si è costituito, così, un rapporto intimo e ravvicinato con un capolavoro osservato fin nelle sue trame più profonde, tanto da riconoscere i chiari tratti del pennello e constatare, purtroppo, anche i segni del tempo. Numerose porzioni cromatiche sono perdute per sempre - dichiara Laura Petralia, storico dell arte ed una delle esecutrici ARTE&CULTURA L esecuzione dei rilievi sui lucidi da calco La rifinitura dei contorni 14

17 Una versione dei lucidi dei rilievi - I danni si manifestano maggiormente lungo i bordi perimetrali dove almeno una figura è scomparsa del tutto. L operazione, condotta in esclusiva dall Associazione Culturale Centro Storico di Pedara sotto l Alto Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con la Facoltà di Arte dell Università di Malta, è la prima in assoluto che riguarda le opere pretiane. Ultimato l intervento, gli elaborati ottenuti erano ormai pronti per il confronto stilistico-formale con il quadro di La Valletta. Lo scorso giugno il gruppo di ricerca si è trasferito a Malta dove, presso la cocattedrale di S. Giovanni a La Valletta, l Università locale ha organizzato una conferenza per illustrare a esperti, tecnici del restauro ed operatori culturali la metodologia di studio adottata. Sono intervenuti i rappresentanti della St. John s Co-Cathedral Foundation, del National Museum of Fine Arts, della Superintendence for Cultural Heritage, del Malta Centre for Restoration e dell Istituto Italiano di Cultura presso l Ambasciata d Italia. Il prof. Mario Buhagiar, preside della Facoltà di Arte, durante la propria relazione introduttiva, ha ribadito quanto sia stata importante per gli studiosi la collaborazione con l Associazione Centro Storico nel segnalare l esistenza della tela di Preti a Pedara e nel trasporre il dipinto sui lucidi da calco per le analisi necessarie. Successivamente, tramite l ausilio di una video-proiezione, Salvo De Luca, storiografo e coordinatore del progetto, ha esposto la storia della Basilica, monumento che accoglie il primo quadro oggetto di questa indagine, e l importanza degli antichi legami di Pedara con Malta; Alfio Cristaudo, in qualità di tecnico, ha parlato dell architettura del monumento, mentre Laura Petralia ha illustrato il contenuto artistico della chiesa. Il prof. Sciberras ha curato la presentazione del progetto con un intervento volto ad esporre l utilità dello studio e delle procedure applicate, da estendere necessariamente anche alle copie di altri quadri dipinte da Preti. Dopo la conferenza è arrivato il tanto atteso momento dei risultati. I lucidi eseguiti a Pedara sono stati sovrapposti con attenzione alla tela conservata nel museo della co-cattedrale di San Giovanni. Mentre la delicata operazione veniva video filmata, dall impalcatura i tecnici tenevano ben stese le pellicole. Il silenzio è regnato nella sala, in attesa di una dichiarazione degli esperti: Perfetti! Ha esclamato soddisfatto il prof. Sciberras dopo aver osservato per alcuni intensi minuti i risultati della sovrapposizione; c è una concordanza di elementi tale da confermare come l autore, nel caso della replica di Pedara, abbia eseguito l opera utilizzando gli stessi modelli dell originale di Valletta. È stato svolto un lavoro davvero importante. Ma questo è stato solo l inizio: adesso l operazione sarà estesa anche alle due copie non originali che conosciamo di questo quadro: una esistente sempre a Malta, nella chiesa parrocchiale di S. Caterina a Zejtun, l altra conservata nel museo della cittadina francese di Aix Il quadro di La Valletta en Provence, ex priorato dell Ordine di Malta: in entrambi i casi saranno ancora indispensabili i calchi ed i rilievi realizzati a Pedara. Mentre i tecnici e gli studiosi rivolgevano ancora l attenzione al quadro, Sciberras ha continuato: Un altro traguardo notevole sarà ora datare con certezza l opera di Pedara. Ciò accadrà solo dopo aver analizzato un pigmento cromatico del quadro; certamente non è da escludere che esso possa essere stato realizzato almeno due decenni dopo il primo, quando l artista era già affermato e maturo e a Malta possedeva una bottega ben avviata. Ed è proprio dall isola che il grande artista ARTE&CULTURA 15

18 Due momenti della conferenza svoltasi a Malta La sovrapposizione dei lucidi a La Valletta ARTE&CULTURA inviava le proprie tele ai numerosi committenti. Considerato il provato utilizzo degli stessi modelli, è probabile che il quadro sia giunto a Pedara per spedizione e non che vi sia stato realizzato. L antica cronaca locale non è molto chiara al riguardo: riferisce del dipinto di Mattia Preti fatto venire da Malta ma è logico supporre che a spostarsi non sia stato tanto l autore quanto il quadro realizzato probabilmente più per una committenza di don Diego (che conosceva assai bene l artista ed il suo talento), che per quella di Domenico Di Giovanni il quale, tra l altro, nel periodo in cui l opera sarebbe stata realizzata, era già defunto da tempo, ed i suoi discendenti non Il prof. Sciberras sovrintende all operazione conservarono particolari legami con queste terre. In ogni caso si tratta di una tela successiva a quella di Malta tanto che gli evidenti pentimenti visibili a La Valletta sono del tutto assenti a Pedara. Anche se gli studiosi sono soddisfatti di questo primo, importante risultato, l esperimento avviato può riservare ulteriori sorprese: è dimostrato che l arte e la sua storia riescono sempre a fornire ampi margini di ricerca e scoperte. Per questo gli storici sono continuamente a caccia di documenti, testimonianze e dati scientifici ancora da svelare del tutto. I risultati dettagliati e definitivi di questi studi saranno rivelati in un volume di prossima pubblicazione che sarà presentato sia a Pedara che a Malta, presso l istituto Italiano di Cultura dell Ambasciata d Italia. MATTIA PRETI (Taverna, Catanzaro, La Valletta, Malta, 1699) E nell'eminenza della Pittura, si rende riguardevole, non solo all'italia; ma a tutta l'europa, il Cavalier Gerosolimitano Fra Mattia Preti oggi vivente in Malta, chiamato volgarmente il Cavalier Calabrese 1. Iniziato alla pittura, in seguito ad un importante periodo napoletano (1630), Mattia Preti, conosciuto come il Cavaliere Calabrese, muove i primi importanti passi artistici a Roma, città che lo accoglie durante i ripetuti e fecondi soggiorni (1633; 1636; ; ). La prima produzione del Preti affonda le proprie radici nel maturo caravaggismo napoletano, del quale il pittore rappresenta motivo di continuità. A Roma la creatività dell artista ha modo di manifestarsi in numerose opere come gli affreschi in San Carlo ai Catinari e in S. Andrea della Valle. L ultimo soggiorno romano avvenuto durante gli anni Sessanta del Seicento è interrotto da un importante parentesi napoletana che per lui diviene motivo di grandi arricchimenti scaturiti dai rapporti con il Giordano. Divenuto Cavaliere dell Ordine di Malta già nel 1642, il maestro si volge finalmente alla capitale maltese come patria artistica. Qui concepisce monumentali cicli pittorici per la chiesa di S. Giovanni di La Valletta, nonché numerose tele: testimonianze tangibili di un talento frutto di una rivisitazione complessa e personale, capace di ripetizioni feconde che molto seguito hanno avuto durante il XVIII sec. 1 Padre Giovanni Fiore, Della Calabria Illustrata, Napoli, Tomo 1, 1691, p BIBLIOGRAFIA AA.VV., La pittura in Italia. Il Seicento. Milano, Electa,1989, t. II; Ferrari O., La pittura napoletana da Luca Giordano a Domenico Vaccaro. Le arti figurative in Storia di Napoli, 1970, vol. IV, t. II; Oliveti G., Il Cavalier Calabrese, Mattia Preti a Malta, in Helios Magazine, anno, II, n. 2; Spike J. K., Mattia Preti - Catalogo ragionato dei Dipinti. Centro Di,

19 Tra storia e tradizione Il Proverbio di Mario Calabretta E chi passau casa Savoia? E chi è passata Casa Savoia? L espressione vuol dire fare tabula rasa, razziare tutto. Lasciare tutto spoglio, come dopo il passaggio delle cavallette. Nell ottobre 1713, Vittorio Amedeo di Savoia e la moglie Anna d Orleans giunsero a Palermo, e vennero in metropolitana Basilica solemniter unctis coronatis re e regina di Sicilia. Dopo i consueti festeggiamenti nella capitale, i nuovi regnanti fecero un viaggio attraverso tutta la Sicilia come per prenderne possesso. Lo sfarzoso corteo reale veniva annunciato alle popolazioni da battistrada e corrieri con grido: passa Savoia! Passa Savoia!. Senonchè, il passaggio dei nuovi sovrani fu seguito da una mala annata : una carestia come non si ricordava a memoria d uomo. E, fra le popolazioni immiserite e desolate, rimase proverbiale quel grido: passa Savoia!, come l annuncio d una sciagura, di un castigo di Dio! & POESIA NARRATIVA Anche la composizione letteraria è uno strumento per comunicare e le parole possono diventare veicolo di storie nuove che aiutano a esprimere il mondo che ci circonda, sia esso reale o fantastico, del presente o del passato. A distanza di tempo siamo lieti di ospitare nuovamente coloro che compongono versi o scrivono racconti. I loro elaborati saranno selezionati dalla Redazione e, compatibilmente con gli spazi disponibili, pubblicati in questa rubrica. DICIUNU I CARUSI DI L ORATORIU SALISIANU L infernu esisti però pi cui? Pi chiddi ca nasceru sfurtunati e certamenti ca non è pi nui. Ca semu di chiddi raccumannati. Nuatri tutti oratoriani sapemu a cui fari li prighieri; li nostri santi su salisiani e sanu comu fari u so misteri. ACCUSSÌ VANNIÒ TURI GIANNI Dunca, signori mei, stati a sintìri: aieri lu zu Brasi Peppi Ntoni persi pi strada trentamila liri ch erunu i sordi di la pinsioni. Immaginati lu dispiaciri p iddu ca campa cu l ignizioni Ma la sorti fitenti, comu diri, manna cutugna sempri a li chiù boni. Ma pi fortuna siti genti onesta, ca s i truvati ci purtati prestu prima ca mori e termina la festa. Anchi si i tempi nostri su pirversi, u pidarisi resta sempri onestu A tutti razii e ciau Chiacchiri persi! Gaetano Laudani Tutti li iorna pensunu pi nui; nte so prighieri ogn unu dici: sti carusiddi raccumannu a vui Vergini e Matri Ausiliatrici. Ma non pi chistu duvemu abusari facennu chiddu ca a nui piaci ; non ni scurdamu mai di prigari ca sulu la prighiera duna paci. Si san Giuvanni Boscu fundaturi n avissa fattu nsecutu prighieri, santu non lu faceva lu Signuri: ristava comu tanti: peri peri. Iddu chi so prighieri e nsigmanenti nto Paradisu si la po vantari. Fu na pirsuna cussì ntiligenti ca quasi nuddu lu po supirari. Nello Toscano CULTURA 17

20 Quando il TURISMO sposa la CULTURA Il recupero, la tutela e la rivalutazione delle risorse potrebbero rappresentare per Pedara una vera e propria rinascita della sua specificità. Come trasformare il turista di massa in un viaggiatore consapevole di Sara De Francisci Che il turismo sia un fenomeno in forte espansione, protagonista di un ruolo economico di primo piano, lo sa chiunque abbia provato a viaggiare. Se si apre la pagina di un vocabolario italiano alla voce "turismo" e se ne cerca la definizione, essa apparirà chiara, semplice, senza possibilità di equivoco o di cattiva interpretazione: "Attività consistente nel fare gite, escursioni, viaggi, per svago o a scopo istruttivo". Se poi si vuole esplorare il campo etimologico, anche in questo caso non sussistono dubbi: la parola turismo deriva dal francese "tour", vale a dire "giro", "percorso", "viaggio" adottata/adattata in tutte le lingue o quasi del mondo. Fin qui l'aspetto esteriore: rassicurante e limpido, leggero e sereno come si addice alla pratica che "turismo" implica e sottende. Ma le cose cambiano se dal campo della parola passiamo a quello della fenomenologia, guardando al turismo da un punto di vista economico, culturale, politico, e così via. Allora il discorso si fa assai meno chiaro, per nulla semplice, quantomai in bilico tra positivo e negativo. Fin dai suoi albori, l attività turistica (avviata a vari scopi dal mondo occidentale) è venuta ad essere causa di lacerazioni e cambiamenti, stravolgendo situazioni esistenti da secoli o millenni e introducendo concetti di "civiltà" a senso unico, che spesso hanno implicato la perdita di tradizioni ed usanze. In una società incentrata sul sempre crescente bisogno di progresso e di innovazione, il turismo risulta essere un espressione e una testimonianza concreta delle nuove esigenze della società moderna. Nel corso dei secoli, infatti, l attività turistica, così come lo stile di vita delle popolazioni a cui è strettamente correlata, ha assunto sfumature diverse dettate dai profondi cambiamenti che hanno caratterizzato il nostro secolo. Il turismo, purtroppo, visto come riflesso delle principali caratteristiche della popolazione, risulta essere anche espressione delle cattive abitudini e delle esigenze della contemporaneità che appiattiscono il suo vero significato, rendendolo sempre più espressione di una cultura di massa. La Sicilia, isola dai mille volti, culla di storia e tradizione dove tutto è espressione di un peculiarissimo incontro di culture, è oggi troppo spesso oggetto di un insensato modo di concepire il turismo che riduce il contatto con l Isola in una banale esperienza. Il dilagante fenomeno del turismo di massa può considerarsi come una delle principali cause di gravi disastri naturali che non solo hanno portato ad un notevole depauperamento delle risorse ambientali, ma anche ad un preoccupante appiattimento turistico-culturale. L Isola, agli occhi del turista di massa, diventa sempre più una meta esclusiva del turismo balneare che, di conseguenza, produce degli effetti negativi sul turista al quale viene negata l opportunità di vivere la vera essenza della sicilianità. Il Turismo Sostenibile o Turismo di Qualità, ha come obiettivo principale quello di opporsi al modo irresponsabile di approcciarsi al turismo, dimostrando che ci sono numerose strategie per guardare all Isola da una prospettiva di sviluppo e con la consapevolezza che il nuovo turismo responsabile, che punta al rispetto della Natura e alla promozione di una nuova interpretazione del viaggiare, possa trasformare il turista di massa in un viaggiatore consapevole che cerca nel viaggio un esperienza individuale ed una forte specificità. C è un Isola in cui ogni luogo racconta una storia : è il nuovo slogan di promozione turistica che nasce proprio per eliminare definitivamente ogni contraddizione, aprendo le porte alla creazione di una nuova identità siciliana. Se da una prospettiva generale si passa a considerare il problema da un punto di vista più specifico si evince che la situazione, in effetti, è più preoccupante di quanto si possa pensare. Pedara, per esempio, così come la maggior parte delle realtà storico-culturali presenti nel territorio della provincia di Catania, ha vissuto un periodo di declino dettato dall assenza di una specifica organizzazione responsabile del turismo. Il fenomeno della massificazione ha portato ad un appiattimento generale delle vere possibilità turistico-culturali del paese che, però, è potenzialmente una vera e propria realtà culturale in cui arte, storia e tradizioni racchiudono la pura essenza del suo ricco patrimonio. Un organizzazione più attenta e responsabile del suo territorio, mirata all esaltazione delle sue risorse, potrebbe rappresentare una sicura rinascita della sua specificità. Il recupero, la tutela e la rivalutazione dei valori autoctoni e tradizionali del suo territorio, così come nelle intenzioni della nuova Amministrazione, sono il primo passo verso la salvaguardia dell identità culturale della Comunità locale. L identità storico-culturale di un popolo non rappresenta mai un valore da dimenticare, ma è stimolo e guida per un futuro più consapevole. TURISMO Panorama di Pedara 18

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