INDICE PARTE PRIMA SPECIFICHE TECNICHE GENERALI

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1 INDICE PARTE PRIMA SPECIFICHE TECNICHE GENERALI Art. 1 PREMESSE pag. 1 Art. 2 PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER L ESECUZIONE DELLA FORNITURA pag. 2 Art. 3 LEGGI, NORMATIVE E REGOLAMENTI DI RIFERIMENTO pag. 2 Art. 4 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI ARREDI pag Materiali pag Attrezzature pag Alzata tecnica portaservizi pag Materiali pag Struttura pag Destinazioni d uso pag Modularità pag Accessibilità pag Mensole pag Tralicciature pag Corpi illuminanti pag Postazioni di lavoro per banchi fissi pag Materiali pag Struttura pag Destinazione d uso pag Modularità pag Piani di lavoro pag Mobiletti Armadi Pensili pag Tavoli antivibranti pag Sgabelli Poltroncine pag Cappe chimiche pag Struttura pag Dotazioni pag Superfici di lavoro pag Certificazioni pag Armadio di sicurezza per prodotti infiammabili pag Norme tecniche pag Struttura pag Dotazioni (requisiti minimi) pag Dimensioni esterne minime richieste pag Armadio di sicurezza per Acidi e Basi pag Norme tecniche pag Struttura pag Dotazioni (requisiti minimi) pag Dimensioni esterne minime richieste pag Armadio prodotti Chimici pag Norme tecniche pag. 13 Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 1

2 Struttura pag Dotazioni (requisiti minimi) pag Dimensioni esterne minime richieste pag. 13 Art. 5 CARATTERISTICHE GENERALI DELLE APPARECCHIATURE pag Frigorifero da laboratorio pag Congelatore da laboratorio -20 pag Congelatore la laboratorio -80 pag Stufa da laboratorio pag Cabina di sicurezza biologica Bio-Hazard Classe IIA pag Incubatore per colture in atmosfera di CO2 pag Camera climatica pag Autoclave da pavimento pag. 16 Art. 6 IMPIANTI ELETTRICI E RELATIVI ACCESSORI pag. 17 Art. 7 IMPIANTI IDRAULICI GAS SCARICHI pag. 18 Art. 8 IMPIANTI DI ASPIRAZIONE CAPPE ARMADI pag. 19 DESCRIZIONE ARREDI LABORATORI PARTE SECONDA Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 2

3 PARTE PRIMA SPECIFICHE TECNICHE GENERALI Art. 1 PREMESSE L'appalto ha per oggetto la fornitura e la posa in opera di arredi tecnici da laboratorio, per le necessità di attività didattiche dei laboratori dei Corso di laurea afferenti alla Facoltà di Scienze MM.FF.NN. sede di Taranto La struttura dei laboratori che si intendono realizzare dovrà essere di massima flessibilità e permettere la realizzazione di eventuali nuove configurazioni organizzative. L Amministrazione potrà definire in qualsiasi momento una diversa organizzazione, una diversa tipologia e collocazione delle strumentazioni, senza esercitare interventi invasivi e senza dimettere alcuna tipologia di arredo/materiale. Pertanto il sistema deve permettere il facile posizionamento da parte dell utente di qualunque accessorio disponibile sul mercato, senza richiedere significativi interventi modificativi delle strutture componenti il sistema stesso. Lo scopo delle presenti Specifiche Tecniche è quello di elencare le normative, le prescrizioni e i suggerimenti che dovranno essere adottati per la fornitura e la posa in opera degli arredi tecnici da laboratorio. In particolare le ditte partecipanti dovranno adottare tutti gli accorgimenti per: - consentire che ogni attività possa essere realizzata nel rispetto delle norme di legge e dei criteri di buona tecnica; - rendere la fornitura idonea alla normativa antincendio vigente; - limitare il carico di incendio e attenersi alle direttive sulle misure per la prevenzione incendi; - limitare la possibile creazione di atmosfere esplosive; - evitare che gli impianti elettrici possano risultare fonte di innesco di eventuali atmosfere esplosive. All'atto della fornitura le ditte dovranno provvedere all'inserimento, ove necessario, di arredi, mezzi tecnici e corredi tecnologici tendenti ad eliminare particolari situazioni anomale quali: - rischi da prodotti tossici o genotossici; - rischi da prodotti caustici od infettivi; - rischi da folgorazioni elettriche; - rischi di inquinamento atmosferico e ambientale; - rischi da incendio. In particolare dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari per: Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 3

4 - limitazione del carico d'incendio; - limitazione della possibile creazione delle atmosfere esplosive; - evitare che gli impianti elettrici possano risultare fonte di innesco di eventuali atmosfere esplosive. I prodotti offerti dovranno essere realizzati da fabbricanti certificati secondo ISO 9001:2000, e venduti da organizzazioni certificate secondo ISO 9001:2000, se diverse dai fabbricanti. Le precisazioni tecniche dettate devono intendersi di carattere generale nel senso che i requisiti funzionali richiesti possono essere ottenuti, oltre che secondo quanto indicato anche con sistemi e lavorazioni equivalenti. I dati metrici non sono tassativi, ma devono essere rispettati per l'esplicazione delle funzioni cui l'arredo da fornire è destinato come già previsto precedentemente. Art. 2 PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER L ESECUZIONE DELLA FORNITURA Per l'appalto della fornitura degli arredi tecnici di laboratorio si precisa quanto segue: - l'offerta per la fornitura degli arredi tecnici dovrà rispettare le indicazioni contenute nelle tavole tecniche di progetto, nei computi metrici e negli allegati progettuali; - sarà a carico dell'appaltatore la realizzazione della distribuzione impiantistica (elettrica, gas tecnici, aria, vuoto, telefonica, idrica, di scarico, etc.) ai punti previsti per la connessione con gli elementi funzionali; Le Imprese partecipanti, pena esclusione, dovranno essere iscritte negli elenchi di quelle autorizzate a rilasciare certificazioni ai sensi del D.M. 37/2008 (ex Lex 46/90), di conformità per gli impianti elettrici, idrici, e del gas, Art. 3 LEGGI, NORMATIVE E REGOLAMENTI DI RIFERIMENTO - D.Lgs 81/2008 Testo Unico sulla sicurezza - D.P.R n D.P.R n D.M Circ. M n D.P.R n. 689 Determinazione delle Aziende e lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione degli incendi al controllo dei comandi dei Vigili del Fuoco e successive modificazioni ed integrazioni. - D.P.R concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi - Legge 26/7/1965 n D.P.R n Legge n D.M Legge: n. 186 per impianti elettrici - D.M. 37/2008 (ex 46/90) Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 4

5 Norme e raccomandazioni CEI inerenti: - Impianti Fascicolo 206 bis - Messa a terra Fascicolo 176-S/423 - Edifici civili Fascicolo Luoghi con pericolo di esplosione 64.2 Fascicolo "Norme per gli impianti elettrici nel luoghi con pericolo di esplosione e di incendio edizione vigente". - Utilizzatori Fascicolo 668 Norme tecniche comunitarie (di paesi europei) sui prodotti e/o i materiali costituenti gli arredi con particolare riferimento a: - Norma DIN "Laboratory furniture; laboratory benches, basic components, overall dimensions", - Norma EN banchi da laboratorio - Norma EN armadi e mobiletti - Norma DIN "Laboratory furniture; fume cupboards; type, main dimension"; - Norma EN Safety Cupboards; requirements, testing - Norma DIN "Safety Cupboards; requirements, testing"; - Norma EN Fume Cupboards; requirements, testing ; - Norma DIN "Laboratory furniture; laboratory benches, requirements for laboratory benches of general use; - Norma DIN 4102 (parti 2', 5^, 6^). - DIN 4102 "Fíre behavior of building materials and components" - DIN "Testing of wood chipboards; determination of variation ín tickness due to moisture" - DIN «Testing of wood chípboard; determination of tensile and strenght vertical to the chipboard plane; Normative UNI e UNI-CIG (Unificazione Italiana - Norme per l'utilizzo del gas naturale) ed in particolare: - UNI "Tubi di PVC rigido per condotte di fluidi, in pressione. Tipi dimensioni e caratteristiche - UNI "Tubi dì PVC rigido e raccordi per condotte di scarico e ventilazione all'interno dei fabbricati. Tipi, dimensioni e requisiti". - UNI "Tubi di PVC rigido. Metodo di prova". - UNI CIG 7140/72 e 7141/72 - "Sulla erogazìone dei. fluidi all'interno dei laboratori e la relativa colorazione dei rubinetti", ovvero secondo EN UNI CIG Edízìone giugno Impianti di derivazione di utenza gas - progettazione, costruzione e collaudo; - UNI CIG 9860/FA.1 - Edizione giugno Impianti di derivazione di utenza - Foglio di aggiornamento n. 1; - UNI CIG Edizione novembre Tubí flessibili non metallici per allacciamento; - UNI CIG 7140/FA.1 - Edizione aprile 1995 Tubi flessibili non metallici per allacciamento - Foglio di aggiornamento n. 1. Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 5

6 e in generale eventuali prescrizioni indicate per i singoli componenti che compongono la fornitura, anche se qui non specificatamente menzionate. Il rispetto delle norme sopraelencate è inteso nel senso restrittivo. Le Ditte partecipanti, nella redazione dell offerta, potranno proporre soluzioni con riferimenti normativi diversi purchè di natura equivalente o superiore a quelli prescritti. Art. 4 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI ARREDI 4.1 MATERIALI Tutti i materiali impiegati per la realizzazione degli arredi tecnici descritti nella presente specifica dovranno essere di prima qualità, privi di difetti intrinseci e adeguati ognuno all'uso a cui sono destinati. Gli standards di riferimento, successivamente indicati, dei materiali che saranno utilizzati per i componenti, rappresentano requisiti minimi e pertanto il concorrente potrà proporre solo materiali di livello uguale o superiore a quelli richiesti, documentandone le caratteristiche e l'origine. Tutte le strutture, i pannelli, i rivestimenti, le verniciature e gli impianti a bordo arredo dovranno essere realizzati con materiali ignifughi omologati secondo la normativa vigente. Allo scopo di contenere al massimo il carico termico dei laboratori i materiali utilizzati dovranno essere metallici o, in subordine di tipo legnoso Classe 1, nonché a basso contenuto di formaldeide. L origine dei materiali legnosi dovrà essere compatibile con le misure di riduzione sull impatto ambientale. Tutti i materiali utilizzati dovranno essere facilmente riciclabili al termine della loro vita di laboratorio. Tutte le masse metalliche devono essere predisposte per il collegamento ai nodi equipotenziali della rete di terra. L'esecuzione generale dei banchi, sia a parete che centrali, è da intendersi conforme ai suggerimenti delle norme DIN e DIN 12926, nonché alla norma EN ATTREZZATURE Tutte le attrezzature debbono essere realizzate con componenti modulari, sostituibili od integrabili in ogni momento. Per ragioni di uniformità e di spazi disponibili il dimensionamento deve corrispondere di massima alle misure riportate negli allegati. Le dimensioni riportate devono però intendersi come indicative. La tolleranza massima ammissibile delle dimensioni di cui al presente articolo non Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 6

7 dovrà essere superiore al ±5%. E'ammesso che i tipi di arredo offerti si scostino lievemente da quanto indicato ma, in ogni caso, deve essere sempre assicurata la perfetta modularità degli elementi e degli accessori. Gli standard di riferimento dei materiali da impiegare, indicati, rappresentano il requisito minimo di accettabilità. L'Appaltatore potrà perciò proporre solo l'impiego di materiali del tipo richiesto o di classe superiore. Tutti i rivestimenti, le verniciature e gli impianti a bordo arredo devono essere realizzati con materiali ignifughi rispondenti alla normativa italiana CSE 2/75/A e CSE RF 3/77 (classe 1), oppure in materiale metallico. In particolare, l'esecuzione generale dei banchi, sia a parete che centrali, sarà conforme ai suggerimenti emessi dalle norme DIN12922 e DIN o equivalenti, nonché alla EN La struttura dell arredo dovrà essere in metallo trattato contro la corrosione. I banchi da lavoro, a parete o centrali, le cappe di aspirazione, ecc. dovranno essere completamente smontabili e ricomponibili, con una totale e facile intercambiabilítà nel tempo di tutti i componenti con particolare riferimento alle strutture ed ai piani di lavoro che potranno essere riutilizzati in qualunque momento per ricomporre indifferentemente banchi centrali o a parete. Tutte le utenze dei fluidi e di elettricità dovranno essere poste su pannelli, che anche dopo l avvenuta installazione della fornitura siano facilmente riposizionabili in configurazioni diverse per soddisfare nuove esigenze degli utilizzatori. 4.3 ALZATA TECNICA PORTASERVIZI Materiale: Acciaio zincato per elettrolisi, verniciato elettrostaticamente con polvere di resina epossidica fissata a 210 C, spessore minimo 75µm. La qualità e l aderenza devono essere controllate mediante prova di quadrettatura sec. DIN e tramite scalfitura sec. DIN Struttura: Cavedi con sezione a forma triangolare, quadra o rettangolare di altezza 1300, 1600,1900 e 2500mm circa. L elemento dovrà essere realizzato per contenere moduli portautenze quali: - elettriche - telefoniche e dati - fluidi - gas Dovrà contenere le predisposizioni per l alloggiare pensili e ripiani portareagenti da collocare ad altezze variabili fino a 2500mm. circa Destinazione d uso: Ogni elemento dovrà consentire il passaggio degli impianti tecnologici dal controsoffitto o dal pavimento e dovrà essere così predisposto: Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 7

8 - zona per le utenze dei fluidi e dei gas separata da quella per linee elettriche, trasmissione dati e telefoniche; - con punti per l ancoraggio di supporti per vari componenti, in orizzontale o verticale Modularità: Elemento portante che con il suo sviluppo verticale deve permettere la totale indipendenza dal piano di lavoro. Deve essere facilmente configurabile sia a seguire il perimetro dei banchi che nell alloggiamento delle utenze necessarie al posto di lavoro. Gli elementi dovranno essere disponibili, dove richiesto, anche in moduli di altezze minori, posizionabili sul piano di lavoro dei banchi, alimentati dalla zona sottostante del banco. Altezze 400, 700 e 1000mm circa Accessibilità: La struttura deve essere indipendente e facilmente ispezionabile e deve consentire opere di ordinaria e di straordinaria manutenzione. Laddove richiesto le Ditte partecipanti dovranno offrire dei moduli tecnici portaimpianti di opportuna profondità, provvisti di pannelli per la erogazione delle utenze e di pannellature anteriori di mascheramento, asportabili così da consentire gli interventi manutentivi. Le alzate portaservizi dei banchi centrali dovranno essere prive di pannellature al livello superiore a quello del piano di lavoro (cm 75/90). Ciò al fine di rendere immediata la vista del piano lavoro della postazione di fronte oltre che a permettere agevolmente l eventuale passaggio di oggetti d uso comune da un fronte all altro del banco. Le utenze dovranno essere alloggiate in montati verticali di ingombro ridotto Al fine di consentire, anche in fasi successive, l'utilizzo e applicazione dei vari accessori, le alzate tecniche dovranno essere dotate di supporti atti al fissaggio dei vari componenti che potranno essere richiesti, secondo l'uso e la destinazione del modulo, quali: mensole portareagenti, sistemi di illuminazione, tralicciature, portamonitor, ecc. Tali supporti dovranno poter essere applicati a varie altezze, in modo da consentirne il posizionamento in funzione delle esigenze dell'operatore Mensole Mensole portareagenti da fissare tra gli elementi portautenze a varie altezze secondo le necessità, di dimensione variabile: da 900, 1200, 1500 e 1800mm circa. La profondità dovrà prevedere almeno n. 2 dimensioni: 150 e 300mm minimo. Ripiani portareagenti con sagomatura a forma di vasca per il contenimento di un eventuale versamento di liquidi, con superficie per l appoggio in vetro goffrato di adeguato spessore, alloggiato al di sotto del filo di contenimento a costituire un bordino contro la caduta accidentale di bottiglie od oggetti Tralicciature Le tralicciature componibili applicabili agli elementi verticali delle alzate tecniche o ai fondali delle cappe, dovranno essere realizzate con snodi in ottone nichelato e barre in tubolari di acciaio inox AISI 316 L. Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 8

9 4.3.8 Corpi Illuminanti Nelle zone sottostanti i pensili o le mensole portareagenti, dovranno essere posizionati idonei corpi illuminanti, di tipo fluorescente. Sia la lampada che il relativo interruttore dovranno avere lo stesso grado di protezione richiesto per gli impianti elettrici dei laboratori (grado minimo IP 44). 4.4 POSTAZIONI DI LAVORO PER BANCHI FISSI Materiale: Acciaio zincato per elettrolisi, verniciato elettrostaticamente con polvere di resina epossidica fissata a 210 C, spessore minimo 75µm. La qualità e l aderenza devono essere controllate mediante prova di quadrettatura sec. DIN e tramite scalfitura sec. DIN Struttura: Tubolare a sezione rettangolare (minimo mm. 40x60) in acciaio sec. DIN 2395 con piedi sagomati a C, ad U rovescia oppure ad A per I banchi destinati a carichi sul piano di peso rilevante, barre di collegamento e piedini filettati livellabili. Altezze: 750/900mm Destinazione d uso: Devono costituire la struttura portante dei banchi alla quale saranno agganciati anche gli eventuali mobiletti di tipo sospeso Modularità: Il telaio dovrà essere costituito da n. 2 piedi sagomati a C (oppure ad U rovescia, oppure ad A ), n. 3 elementi orizzontali di collegamento e delle dimensioni variabili: 600, 900, 1200, 1500, 1800mm. circa. Nota: I banchi dotati di questo tipo di struttura portante dovranno essere accessibili in qualsiasi punto dell area sottostante per manutenzione e pulizia e pertanto saranno tassativamente esclusi telai per banchi con tubolari verticali posti in corrispondenza dell area frontale dei banchi medesimi, ad eccezione di quelli ad U rovescia, o ad A. 4.5 PIANI DI LAVORO Piano di lavoro con rivestimento in LAMINATO costituito da pannello in legno pressato sec. DIN 68763, incollatura V20 legnante: resina ureica, spessore min. 28 mm, peso specifico apparente min. 730 Kg/Mc, resistenza alla flessione sec. DIN 52362, rigonfiamento sec. DIN Rivestimento del pannello di legno con laminato di resina melaminica sec. DIN Resistente alla luce sec. DIN 53388, resistenza contro l abrasione e agli urti sec. DIN Bordatura perimetrale in plastica per la protezione dagli urti e costituente profilo soft. Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 9

10 Piani di lavoro in GRES MONOLITICO smaltato in lastre di grandi superfici sec. DIN e DIN con sagoma antidebordante perimetrale per ciascuna lastra. Spessore min. della lastra 30mm. Resistente agli urti e agli acidi sec. DIN e DIN 7184 Le VASCHE DI LAVAGGIO dovranno essere sempre realizzati con materiali in armonia con la tipologia dei piani di lavoro ovvero in gres monolitico sui piani del medesimo materiale, in acciaio inox sui piani in acciaio inox, in polipropilene sui piani in laminato plastico o sugli elementi di collegamento tra gli elementi portautenze ove richiesto. La profondità di vaschette e lavelli dovrà essere adeguata al tipo di lavorazione cui sono destinati, ad esempio per lavorazioni chimiche, biologiche, di lavaggio, etc. Nelle aree di lavaggio i mobiletti sotto i lavelli dovranno essere privi della parete interna di fondo per favorire il collegamento delle adduzioni di acqua e degli scarichi e dovranno essere a tutta altezza (da quota pavimento a sotto il livello piano di lavoro) e rifiniti da zoccolatura. Ove richiesto le aree di lavaggio dovranno prevedere oltre che le rubinetterie di acqua anche doccette di emergenza estraibili lavaocchi. 4.6 MOBILETTI ARMADI PENSILI Realizzati in acciaio zincato per elettrolisi, verniciato elettrostaticamente con polvere di resina epossidica fissata a 210 C, spessore minimo 75µm. La qualità e l aderenza devono essere controllate mediante prova di quadrettatura sec. DIN e tramite scalfitura sec. DIN In subordine i mobiletti potranno essere realizzati utilizzando pannelli in agglomerati di legno classe E1, spess. Min. 18mm, con rivestimento melaminico in finitura antigraffio su entrambe le facce. I mobiletti dovranno essere del tipo: - con zoccolo, da utilizzare come elementi struttura portante dei banchi. Altezza minima richiesta: 750mm (al netto dello zoccolo). - con ruote da posizionare liberamente sotto banchi provvisti di telaio con n. 4 ruote piroettanti di cui le due anteriori provviste di freno. Dotati di profilo superiore per l afferraggio e lo spostamento. Altezza minima richiesta: 600mm (al netto delle ruote). Le possibili configurazioni sono: - Con cassetti e chiusura con chiave, centralizzata; - Ad ante battenti con n. 1 ripiano interno; - Misti (Ante e cassetti) con n. 1 ripiano nella zona ad ante. Tutti i mobiletti devono essere dotati di maniglie metalliche sporgenti dal profilo frontale, prive di spigoli vivi e di facile afferraggio. Ogni singola anta o cassetto dovrà essere realizzata/o con profilo superiore inclinato a 45 per evitare il deposito della polvere. I mobiletti costruiti in acciaio, ove offerti, dovranno avere ciascuna anta o frontale di cassetto realizzata/o in doppia lamiera riempita di materiale fonoassorbente a nido d ape o equivalente. Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 10

11 I cassetti dovranno essere dotati di guide metalliche a rulli in tandem con carrello di scorrimento in plastica e dovranno essere dotati di blocco al termine della corsa di estrazione ed adeguati contrappesi per evitare il ribaltamento a cassetti aperti, a pieno carico. I pensili dovranno essere del tipo: - a doppia anta battente - a vetri scorrevoli Altezza minima: 600mm Profondità minima: 350mm Dotazione minima: n. 1 ripiano interno I pensili ad ante battenti dovranno avere ciascuna anta realizzata in doppia lamiera riempita di materiale fonoassorbente a nido d ape o equivalente. Devono essere dotati di maniglie metalliche sporgente dal profilo frontale, prive di spigoli vivi e di facile afferraggio. I pensili a vetri dovranno essere dotati di cristalli di sicurezza scorrevoli tramite binari e coppie di guide in alluminio o altro metallo, e relativi carrelli di scorrimento. Le coppie di guide dovranno essere dotate di ruote teflonate interne e dispositivo di chiusura con chiave a pulsante-serratura, da azionarsi a pressione. I pensili dovranno essere di realizzati in moduli: 900, 1200, 1500mm Gli armadi da laboratorio dovranno essere del tipo: - ad ante battenti (ad 1 o 2 ante) - a vetri di sicurezza scorrevoli Altezza 2000mm circa. Profondità minima 450mm. Larghezze mm 1000, 1200, 1500, 1800 Gli armadi devono essere dotati di - ante battenti a doppia parete riempita con fibre isolanti disposte a nido d ape - vetri di sicurezza scorrevoli. - 3 ripiani regolabili in altezza - chiusura con chiave. Gli armadi con vetri scorrevoli dovranno essere dotati di cristalli di sicurezza apribili tramite binari e coppie di guide in alluminio o altro metallo, e relativi carrelli di scorrimento. Le coppie di guide dovranno essere dotate di ruote teflonate interne e dispositivo di chiusura con chiave a pulsante-serratura, da azionarsi a pressione. Gli armadi contenitori ( mobiletti, armadi, pensili) dovranno essere certificati EN e DIN parte TAVOLI ANTIVIBRANTI Tavolo antioscillante ed in grado di assorbire e non trasmettere vibrazioni per l utilizzo di strumenti di pesatura ad altissima precisione. Costruito esternamente in acciaio zincato per elettrolisi, verniciata elettrostaticamente con polvere 70A di resina epossidica fissata a 210 C, con spessore minimo di 75 µm Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 11

12 La qualità e l aderenza della verniciatura vengono controllate mediante prova di quadrettatura sec. DIN e tramite scalfittura sec. DIN Struttura interna in marmo poggiata sulla struttura esterna tramite cuscinetti di gomma Da fornire con altezze da terra di mm 750 o 900 a seconda della necessità. 4.8 SGABELLI POLTRONCINE Sedia a colonna alta (sgabello) o bassa (poltroncina) per laboratorio con schienale medio, sedile in poliuretano; reggischienale con ovalina per regolazione in altezza e profondità; elevazione con pompa a gas; Basamento con anello poggiapiedi incorporato alla base in acciaio cromato regolabile meccanicamente. Basamento a 5 razze in nylon con piedini fissi (sgabello) o su ruote (poltroncina), dotati di scivoli di scorrimento per gli spostamenti (a mano). 4.9 CAPPE CHIMICHE Le cappe e i relativi mobiletti saranno appoggiati a pavimento. I collegamenti agli impianti di aspirazione dovranno essere eseguiti con tubazioni di adeguato diametro, proporzionale al volume d'aria da aspirare ed al percorso prestabilito. Tutte le tubazioni dovranno essere in PVC serie ventilazione e montate con l'impiego di pezzi speciali, staffe, giunti elastici e quanto altro occorra per dare l'impianto funzionante in opera. Allo scopo di limitare i costi di gestione riferiti alla dispersione termica dovuta ai sistemi di estrazione le cappe dovranno garantire le prestazioni dichiarate con il consumo di aria minimo possibile Struttura: Acciaio zincato per elettrolisi, verniciato elettrostaticamente con polvere di resina epossidica fissata a 210 C, spessore minimo 75µm, le cui superfici, liscie e senza pori, impediscano contaminazioni pericolose con sostanze a rischio. La qualità e l aderenza devono essere controllate mediante prova di quadrettatura sec. DIN e tramite scalfitura sec. DIN In subordine le cappe potranno essere realizzate utilizzando pannelli in agglomerati di legno classe E1, spess. Min. 18mm, con rivestimento melaminico in finitura antigraffio su entrambe le faccie. Nel caso di cappe costruite con pannelli di agglomerati di legno la struttura portante, indipendente, deve essere realizzata in acciaio ST 1203 DIN 1541 rivestito di resina epossidica 75 µm. Struttura dotata, nelle parti laterali anteriori, di colonne di utenze ergonomicamente ottimizzate. Sul lato sinistro saranno contenute le utenze di gas e fluidi. Sul lato destro saranno contenute le utenze elettriche e gli elementi di equipaggiamento elettronico. E ammessa anche la presenza di prese elettriche su pannelli al di sotto del piano di lavoro. Unità di illuminazione isolata dalla zona di lavoro. Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 12

13 4.9.2 Dotazioni: La cappa deve essere fornita di un saliscendi frontale che ha la funzione di proteggere l utente da schizzi ed evaporazioni di sostanze pericolose e garantire l ottimale ingresso d aria per un miglior funzionamento della cappa. Deve essere in vetro di sicurezza scorrevole su guide, con possibilità di apertura anche orizzontale. Predisposta per l allacciamento all impianto di aspirazione con un giunto di raccordo di diametro 200mm., con piano di lavoro in gres monolitico con antidebordante e vaschetta di scarico. La cappa potrà alloggiare sotto il piano di lavoro un mobiletto a due ante o un armadio di sicurezza per infiammabili o un acidi e basi. Le utenze di gas e fluidi dovranno essere predisposte in un lato della cappa e distribuite verticalmente. Sono richiesti i seguenti equipaggiamenti minimi: - controllo motoaspiratore; - unità di supervisione dei parametri di funzionalità; - unità di controllo automatico della velocità dell aria di aspirazione (quando indicato); - pannello n. 3 prese Shuko; - lampada con sezionatore; - utenza acqua; - utenza gas; Le utenze devono essere divise in gruppi omogenei : Fluidi e Gas Elettricità Superfici di lavoro: Le cappe avranno misure frontali diverse, come sotto specificato, e dovranno consentire l introduzione di attrezzature di ingombro anche rilevante, pertanto dovranno avere superfici di lavoro ampie, con dimensioni nette minime non inferiori a Larghezza esterna (mm) Profondità utile (mm) Larghezza utile (mm) e devono essere fornite di un saliscendi frontale che oltre che proteggere l utente da schizzi ed evaporazioni di sostanze pericolose, abbia un profilo aerodinamico tale da garantire l ottimale ingresso d aria, il perfetto lavaggio di aria del piano di lavoro ed il corretto funzionamento della cappa Certificazioni: Le cappe chimiche dovranno disporre delle seguenti certificazioni alle norme tecniche di seguito riportate: Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 13

14 - EN parte 1, 2, 3 (con indicazione, ove disponibile degli indici di robustezza durante il funzionamento) 4.10 ARMADIO DI SICUREZZA PER PRODOTTI INFIAMMABILI Norme tecniche: Deve essere realizzato secondo le disposizioni della Norma EN p 1. Deve avere certificato di conformità alla Norma EN sez. 1. Resistente al fuoco fino a 850 C. Tempo minimo di resistenza al fuoco: 90 minuti Struttura: La struttura deve essere composta da doppia parete in acciaio ST 1203, secondo DIN 1541, con intercapedine coibentata. Isolamento termico realizzato con almeno 80 mm di silicato di calcio in conformità alla Norma DIN Dotazioni (requisiti minimi) - Deve avere porta a battente. - I bordi della porta e delle giunture devono essere provvisti di guarnizioni termoespandenti in conformità alla Norma DIN L'areazione interna deve essere garantita da un apertura d ingresso aria ed una di uscita aria; entrambe dotate di valvola a tenuta di fiamma. - Deve essere prevista chiusura automatica delle valvole in e out all innalzamento temperatura ambiente oltre il livello previsto (70 C). - Giunto di raccordo per l allacciamento all impianto di aspirazione DN Serratura di sicurezza. - Piedini regolabili. - Due ripiani a vaschetta regolabili in altezza da 3.2 l cad. - Vasca raccolta liquidi da minimo 10 lt. - Ripiano traforato copri vasca. - Contrassegni di sicurezza come richiesto dalla Norma EN Dimensioni esterne minime richieste Nei casi di armadi da installare nei vani sottostanti cappe chimiche - Larghezza 1400mm - Profondità 500mm - Altezza 700mm 4.11 ARMADIO DI SICUREZZA PER ACIDI E BASI Norme tecniche Realizzato secondo le disposizioni della Norma DIN VDE 0789 P100/84, DIN VDE 0700 P1 A6/91 DIN P1/ Struttura: Materiale di costruzione dell armadio: Polipropilene. Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 14

15 Deve essere diviso in due comparti separati, uno per gli acidi e uno per le basi. Deve essere dotato di una anta per ciascun comparto, con all interno di ciascuna due cassetti estraibili su guide con sistema di bloccaggio per evitarne la completa fuoriuscita. L'espulsione dei vapori deve essere garantita a mezzo passante da 75 mm Dotazioni (requisiti minimi) - Comparto per acidi dotato di due cassetti ad alto profilo, con vasca di raccolta (capacità 13lt): - Comparto per basi dotato di due cassetti ad alto profilo, con vasca di raccolta (capacità 13lt); - Vano superiore dotato di sportello con apertura a ribalta per l alloggiamento dell elettroaspiratore e/o ricovero supplementare materiali; - Elettroaspiratore; - Piedini regolabili per allineare perfettamente l armadio; - Contrassegni di sicurezza come richiesto dalla norma Dimensioni esterne minime richieste Nei casi di armadi da installare nei vani sottostanti cappe chimiche: - Larghezza 1400mm - Profondità 500mm - Altezza 700mm 4.12 ARMADIO DI SICUREZZA PER PRODOTTI CHIMICI Norme tecniche Realizzato secondo le disposizioni della Norma DIN VDE 0789 P100/84, DIN VDE 0700 P1 A6/91 DIN P1/84 e DIN Struttura: Struttura in acciaio ST 1203 secondo DIN Espulsione dei vapori a mezzo passante da 50 mm Dotazioni (requisiti minimi) - Elettroaspiratore - Serratura di sicurezza - Tre ripiani interni posizionabili in altezza con capacità di carico di 30 Kg ciascuno - Piedini regolabili per allineare perfettamente l armadio - Contrassegni di sicurezza come richiesto dalla Norma Dimensioni esterne minime richieste - Larghezza 900mm - Profondità 500mm - Altezza 1900mm Art. 5 CARATTERISTICHE GENERALI DELLE APPARECCHIATURE 5.1 Frigorifero da laboratorio Temperatura: +4 Capacità: 360 litri interno termoformato in plastica antiabrasione Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 15

16 struttura esterna in lamiera d acciaio verniciato bianco, trattata con resine epossidiche interno termoformato in plastica antiabrasione porta cieca reversibile termostato di regolazione analogico compressore ermetico con condensazione ad aria 5.2 Congelatore da laboratorio -20 Temperatura: -20 Capacità: 270 litri struttura esterna in lamiera d acciaio verniciato bianco, trattata con resine epossidiche interno in plastica ABS antiabrasione dotato di cassetti scorrevoli doppio accumulatore di freddo pannello di controllo con display temperatura allarme ottico ed acustico dispositivo automatico di congelamento rapido 5.3 Congelatore da laboratorio -80 temperatura di esercizio - 80 C dimensioni esterne cm 100x 90x 200 circa (L, P, H) capacità 500 litri circa, struttura esterna in lamiera d acciaio fosfatata verniciata bianco, trattata con resine epossidiche porta di servizio dalle stesse caratteristiche costruttive della struttura portante, fornita di chiusura con chiave e speciali guarnizioni in gomma serpentina a gas caldo per sistema ancticondena sulla cornice porta n3 controsportelli interni in polistirolo antiurto adeguatamente isolato sistema di raffreddamento con doppio compressore di tipo ermetico vasca interna in acciaio inox, con angoli arrotondati, avvolta da serpentina in rame per un veloce e costante raffreddamento circuito frigorifero funzionante con fluidi di tipo ecologico, senza CFC sistema di regolazione e controllo per il controllo della temperatura e del sistema di allarme sistema di allarme elettronico, acustico e visivo 2 ripiani interni regolabili in acciaio inox kit per il sistema di raffreddamento ausiliario a CO 2 completo di tubo flessibile 5.4 Stufa da laboratorio modello a convezione guidata struttura esterna in acciaio rivestito con vernice epossidica camera interna in acciaio inox n 2 ripiani grigliati termoregolazione digitale della temperatura da +5 C sopra ambiente a +250 C precisione 1,5% dispositivo di sicurezza per sovratemperatura indipendente Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 16

17 5.5 Cabina di sicurezza a flusso laminare Bio-Hazard in classe IIA due filtri assoluti HEPA H14 (EN1822) con efficienza 99,999% con particelle di 0.3 micron e di un prefiltro aggiuntivo antipolvere; struttura portante, camera e piano di lavoro in acciaio inox; finestra frontale in vetro di sicurezza multistrato inclinato di 10 ; vasca di raccolta sottostante il piano di lavoro dotata di valvola per lo scarico; apribile manualmente per operazioni di pulizia provvista di motoventilatore, raddrizzatore in caso di sbalzi di tensione, variatore elettronico per la regolazione del flusso laminare e manometro differenziale per indicare il grado di intasamento dei filtri; n 1 rubinetto gas CH 4 ; n 1 rubinetto per vuoto; n 2 prese elettriche per ogni lato,. tipo standard italiano 2P+T da 16A s n 1 lampada fluorescente e n 1lampada germicida UV con dispositivo di esclusione in caso di schermo alzato; supporto per cappa 5.6 Incubatore per colture in atmosfera di CO2 sistema di riscaldamento con camicia d aria ciclo automatico di sterilizzazione ad umido a 90 C, senza necessita di smontaggio dei sensori sensore ottico livello acqua fisso, resistente alle alte temperature segnalazione visiva ed acustica di allarme di livello minimo acqua camera interna con capacità di 150l in acciaio inox e angoli arrotondati sistema di misurazione e regolazione regolato da microprocessore funzione autostart (per calibrare direttamente la sonda CO 2 in fase di avvio) ventola in acciaio inox autoclavabile sensore di misurazione CO2 a termoconducibilità incapsulato ermeticamente e protetto da filtro sterile Range di CO 2 ; Vol 0-20% Precisione regolazione CO 2 : vol % ±0.1 Range di temperatura: +3C oltre la temperatura ambiente a +55 C Tempo di ripristino dopo apertura porta < ug 10 min Umidità > uguale 95% RH Filtro HEPA esterno per la purificazione della CO 2 in ingresso 3 ripiani interni 5.7 Camera climatica Campo di temperatura Capacità utile: Campo di umidità con luci spente: Campo di umidità con luci accese: Punto di rugiada Illuminazione da - 10 C a +60 C con lampade spente da +10 C a +60 C con lampade accese circa 650 litri dal 20% al 90% (± 4%, senza carico interno) Nel campo di temp da - 10 C a +60 C dal 20% al 80% (± 5%,senza carico interno) Nel campo di temp da+10 C a +50 C +5 C Max lux Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 17

18 Rumorosità: <65 db circa, mis davanti alla sorgente ad una distanza di 1 metro 5.8 Autoclave da pavimento sistema di preriscaldo sistema dotato di autospegnimento unico serbatoio camera di sterilizzazione in acciaio inox AISI 304 valvola di sicurezza isolamento della camera con materiale ceramico certificato sistema di controllo integrato completa di cestello e accessori Art. 6 IMPIANTI ELETTRICI E RELATIVI ACCESSORI Le aree oggetto dell appalto, in relazione alla tipologia di utilizzo e per effetto delle rilevanti presenze di materiali combustibili, sono classificate come ambienti a maggior rischio in caso di incendio, pertanto gli impianti dovranno essere realizzati in conformità alle norme CEI 64.8, ed in particolare: Le condutture verranno realizzate utilizzando cavi multipolari o unipolari isolati in materiale non propagante la fiamma e a bassa emissione di fumi tossici, tipo FG70M1 e N07G9K. La sezione minima dovrà essere di 1,5 mm 2, in ogni caso le sezioni dovranno essere tali da rispettare le limitazioni termiche, protetto in tubazioni tali da garantire un grado di protezione pari a IP55 Le protezioni delle condutture interne agli arredi, dovranno essere realizzate con dispositivi magnetotermici-differenziali con soglia di taratura di 0,03 A. Inoltre ogni pannello portaprese dovrà essere protetto da interruttori magnetotermici da 10A o 16A 6kA. Ad ogni interruttore potranno essere collegate un massimo di 3 prese da 16A. Le prese di tipo interbloccato dovranno essere protette singolarmente mediante fusibili adeguati. Tutti i componenti dell impianto, ad esclusione delle condutture, dovranno garantire un grado di protezione minimo IP44 o essere posti entro involucri con grado di protezione minimo IP44. I componenti dovranno comunque essere racchiusi in custodie non propaganti l'incendio e con robustezza tale da resistere alle casuali sollecitazioni meccaniche. Tutti gli apparecchi di comando, derivazioni ed utilizzo, posizionati sui banchi o cappe, dovranno essere inseriti in appositi quadri, con grado di protezione minimo IP44, con caratteristiche idonee e relativa certificazione. Detti quadri dovranno essere modulari ed intercambiabili e permettere l'alloggiamento, su ciascuna, di almeno 3 prese e, di appositi interruttori magnetotermici o differenziali. Le giunzioni, le derivazioni e le connessioni dovranno essere realizzate con dispositivi conformi alle normative CEI con morsettiere di tipo "antiallentamento". Dovrà essere possibile una completa ispezionabilità degli impianti ed in particolare dei singoli quadri portautenze, senza dover agire sulle parti non direttamente coinvolte. Tutti i materiali dovranno essere costruttivamente rispondenti alle norme CEI, alle tabelle di unificazione CEI-UNEL e provvisti, ove richiesto dalle vigenti normative, della marchiature CE. I pannelli elettrici dovranno essere di tipo a pannello modulare Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 18

19 - da inserire nei vani portautenze (verticali e/o orizzontali) della struttura Banchi/Cappe; - a torretta, fissati sui piani di lavoro Le prese elettriche dovranno avere un involucro in materiale isolante termoplastico autoestinguente con coperchio a molla di colore a seconda della tensione dell impiego. Conformi alle norme 23-12CEI e CEI EN / e CEI 23-5/23-16 Grado di protezione minimo IP44. Configurazioni: Prese Shuko con o senza protezioni (magnetotermiche o differenziali ove richiesto), 2P+terra, 16A, 220V monofase Prese interbloccate monofase 2P + terra, 220V, 16A Prese interbloccate trifase + neutro 3P + terra + neutro, 380V, 32 Art. 7 IMPIANTI IDRAULICI - GAS SCARICHI Le reti di distribuzione di acqua dovranno essere realizzati con tubazioni in polietilene per sistemi di acqua alimentare. Le reti di distribuzione dei gas dovranno essere realizzati in acciaio inox, con giunzioni saldate con sistema idoneo all applicazione inerente alla presente fornitura. La posa in opera dell impianto idraulico e della rete di distribuzione dei fluidi e gas dovrà essere realizzato con partenze nei punti di stacco esistenti, fino alle predisposizione sui vari arredi e secondo le indicazioni della D.L. o dal tecnico incaricato. Le reti di scarico all'interno degli arredi o pareti, dovranno essere eseguite in GEBERIT, di diametro minimo esterno di mm.40; dovranno correre nelle apposite intercapedini esistenti nei banchi, nelle cappe o nelle pareti. A valle di ogni modulo tecnico dovrà essere installato un sifone di giusta capacità e facilmente ispezionabile. Punti di ispezione della rete di scarico dovranno essere realizzati ovunque se ne presenti la necessità. I rubinetti dovranno essere di tipo: - a torretta, fissati direttamente sui piani di lavoro - da alzata portautenze, fissati sulle cassette intercambiabili delle colonne - per cappa, con comando remoto. Tutti gli erogatori, posizionati sia sui banchi che sulle cappe, dovranno essere installati su supporti modulari intercambiabili, inseribili sulle alzate tecniche. I corpi delle rubinetterie dovranno essere realizzati in ottone fuso a forte spessore e dovranno essere rivestiti con verniciatura antiacido. Le manopole dovranno essere in materiale plastico a norma ed avere colorazioni diverse a seconda del fluido come sec. DIN 12920, ovvero come da EN I riduttori di pressione, ove specificato, dovranno essere di tipo di II stadio, di tipo a membrana e meccanismo di caricamento a molla, con corpo in ottone cromato e comprendere n. 1 Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 19

20 manometro. Dovranno essere privi inoltre di componenti o parti che possano dar luogo ad inquinamento di gas puri del tipo per analisi chimica strumentale. Caratteristiche: Attacco G3/8 e G1/2 sec. DIN 2999, parte 1 Beccuccio oliva con collegamento a vite sec. DIN Vitone con regolazione normale o chiusura ceramica apri/chiudi. Pressione limite di ingresso 10BAR Per i rubinetti dell acqua dovranno essere forniti di beccuccio orientabile a canna per il posizionamento nella vasca sottostante. Tutti i rubinetti dei gas dovranno essere omologati DIN/DVGW 92.01E870. Art. 8 IMPIANTI DI ASPIRAZIONE CAPPE ARMADI Gli impianti di aspirazione fumi dovranno essere eseguiti con tubazioni di adeguato diametro, proporzionale al volume d'aria da aspirare ed al percorso prestabilito. Tutte le tubazioni dovranno essere in pvc. serie ventilazione e montate con l'impiego di pezzi speciali, staffe, giunti elastici e quanto altro occorra per dare l'impianto funzionante in opera. Gli aspiratori dovranno essere del tipo centrifugo, costruiti internamente in pvc. con girante in polipropilene o materiale similare aventi le seguenti caratteristiche. - Aspiratore per esterni, centrifugo stampato completamente ad iniezione, - Carcassa orientabile in Polipropilene resistente ai raggi U.V., - Ventola in polipropilene con mozzo in nylon grafitato, - Supporto motore in ferro con verniciatura epossidica completo di tamponi antivibranti, - Motore trifase a 1 velocità potenze 0.50/1,5 HP a seconda delle localizzazioni, - Interruttore di sicurezza, montato sul basamento dell elettroaspiratore. - Protezione elettrica IP 55 L aspiratore dovrà essere corredato di dichiarazione di conformità CE. In ogni caso: nella posa delle tubazioni dovranno essere evitati percorsi lunghi e tortuosi e quindi l'impiego di aspiratori ad alta prevalenza; evitati livelli sonori molesti che potrebbero derivare dall'impiego di ventilatori ad alta velocità dalla conseguente risonanza delle tubazioni; tutti gli attacchi tra corpi vibranti e strutture di ogni genere dovranno essere in gomma per garantire il massimo isolamento acustico; Gli impianti di aspirazione dovranno essere dimensionati in modo tale da garantire i seguenti flussi di aria. - Cappe chimiche, con saliscendi in posizione di lavoro, h. cm 40 dal piano, velocità del flusso: 0,35-0,45 m/sec; - Armadi aspirati, = 30/50 mc/h. Sono escluse dal presente appalto le eventuali opere murarie per la formazione di fori, tracce o modifiche alle coperture. Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 20

21 PARTE SECONDA DESCRIZIONE ARREDI LABORATORI LABORATORIO BIOCHIMICA, BIOLOGIA VEGETALE, FISIOLOGIA Fornitura e posa in opera di n 3 banchi centrali delle dimensioni di cm 330lx150px90/190h, ognuno dei quali così composto: struttura portante con telaio a C, piano di lavoro in gres monolitico con antidebordante perimetrale; sono previste due vasche in gres monolitico da posizionare alle due estremità del banco, complete di miscelatore acqua c/f; n 4 mobiletti da cm 100 a singola anta aventi funzione strutturale posti agli estremi del banco su entrambi i fronti; uno dei suddetti mobiletti deve avere funzione di sottolavello n 6 mobiletti da cm 45 su ruote con anta e cassetto superiore, dotati di serratura; n 2 alzate portaservizi bifronte da cm 90lx190h, ognuna equipaggiata con: n 4 pannelli elettrici da 3 prese shuko 220V 16A + int. magnet. da 16A n 1 rubinetti gas CH 4 ; n 2 mensole portareagenti da cm 90x15 da predisporre su un livello n 2 mensole portareagenti da cm 90x30 da predisporre su un livello n 2 lampade per l illuminazione del posto di lavoro pannelli di chiusura banco nota: le alzate portaservizi dei banchi centrali dovranno essere prive di pannellature al livello superiore a quello del piano di lavoro (cm 90). Ciò al fine di rendere immediata la vista del piano lavoro della postazione di fronte oltre che a permettere agevolmente l eventuale passaggio di oggetti d uso comune da un fronte all altro del banco. Le utenze dovranno essere alloggiate in montati verticali di ingombro ridotto Fornitura e posa in opera di n 1 postazione di lavaggio a parete delle dimensioni di cm 180lx75px90h così composta: struttura portante realizzata con mobiletti strutturali n 2 lavelli con piano e vasca in gres monolitico con antidebordante perimetrale da cm 90 n 2 mobiletti da cm 90 a due ante aventi funzione strutturale n 2 miscelatori acqua c/f applicati sul piano di lavoro n 2 colavetreria a pioli in pvc pannelli di chiusura banco Fornitura e posa in opera di n 1 cappa chimica da cm 150lx90px250h certificata EN ed equipaggiata così come di seguito descritto: piano di lavoro in gres monolitico con antidebordante. n 1 rubinetto acqua c/f,n 1 vaschetta in gres n 1 rubinetto gas CH 4 ; n 1 riduttore gas N 2 ; Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 21

22 n 1 riduttore miscela gas: aria + 5% anidride carbonica; n 4 prese elettriche shuko 220V 16A n 1 lampada interna IP54 n 1 unità di supervisione dei parametri di funzionalità n 1 armadio di sicurezza da cm 140 per lo stoccaggio di acidi e basi, posto al di sotto del piano di lavoro; n 1 elettroaspitratore opportunamente dimensionato in PVC, alimentazione trifase pannelli di chiusura cappa Fornitura e posa in opera di n 1 cappa a flusso laminare in classe II A, con spazio di lavoro 120 cm ed equipaggiata così come di seguito descritto: due filtri assoluti HEPA H14 (EN1822) con efficienza 99,999% con particelle di 0.3 micron e di un prefiltro aggiuntivo antipolvere; struttura portante, camera e piano di lavoro in acciaio inox; finestra frontale in vetro di sicurezza multistrato inclinato di 10 ; vasca di raccolta sottostante il piano di lavoro dotata di valvola per lo scarico; apribile manualmente per operazioni di pulizia provvista di motoventilatore, raddrizzatore in caso di sbalzi di tensione, variatore elettronico per la regolazione del flusso laminare e manometro differenziale per indicare il grado di intasamento dei filtri; n 1 rubinetto gas CH 4 ; n 1 rubinetto per vuoto; n 2 prese elettriche per ogni lato,. tipo standard italiano 2P+T da 16A s n 1 lampada fluorescente e n 1lampada germicida UV con dispositivo di esclusione in caso di schermo alzato, supporto per cappa Fornitura e posa in opera di n 1 riduttore gas CO 2 a muro, posto al lato della cappa a flusso laminare (vedi sopra), in prossimità dell incubatore a CO 2 (vedi di seguito) Fornitura e posa in opera di n 1 incubatore per colture in atmosfera di CO 2, equipaggiato così come di seguito descritto: sistema di riscaldamento con camicia d aria ciclo automatico di sterilizzazione ad umido a 90 C, senza necessita di smontaggio dei sensori sensore ottico livello acqua fisso, resistente alle alte temperature segnalazione visiva ed acustica di allarme di livello minimo acqua camera interna con capacità di 150l in acciaio inox e angoli arrotondati sistema di misurazione e regolazione regolato da microprocessore funzione autostart (per calibrare direttamente la sonda CO 2 in fase di avvio) ventola in acciaio inox autoclavabile sensore di misurazione CO2 a termoconducibilità incapsulato ermeticamente e protetto da filtro sterile Range di CO 2 ; Vol 0-20% Precisione regolazione CO 2 : vol % ±0.1 Range di temperatura: +3C oltre la temperatura ambiente a +55 C Tempo di ripristino dopo apertura porta < ug 10 min Umidità > uguale 95% RH Redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA Pag. 22

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