Fornitura di arredi tecnici per il nuovo laboratorio di Istologia Padiglione Malpighi

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1 ALLEGATO H Fornitura di arredi tecnici per il nuovo laboratorio di Istologia Padiglione Malpighi PREMESSE Le prescrizioni progettuali che seguono sono riferite al livello minimo richiesto, le Ditte partecipanti, nella redazione della offerta e del relativo progetto di installazione, potranno proporre soluzioni diverse purchè di qualità e prestazioni superiori ai minimi richiesti. E onere del partecipante evidenziare eventualmente queste caratteristiche nella relazione tecnica in accompagnamento. Nella redazione dell offerta dovranno essere considerate tutte le prescrizione delle leggi e norme attualmente vigenti, applicabili alla realizzazione oggetto dell appalto, anche se non esplicitamente indicate nei documenti di gara. Pertanto gli ambienti dovranno essere dotati di arredi, materiali e impianti tecnologici a loro afferenti, conformi ai criteri di sicurezza più severi, adatti, per caratteristiche morfologiche, alla conduzione dei laboratori, in conformità alle specifiche destinazioni d uso e alle attività lavorative svolte nei laboratori stessi. Tutti gli arredi e le attrezzature debbono essere realizzate con componenti modulari, sostituibili od integrabili in ogni momento. Pertanto il sistema deve permettere: Il facile posizionamento da parte dell'utente, mediante idonei dispositivi e barre di supporto, di qualunque accessorio disponibile sul mercato senza richiedere interventi modificativi delle strutture componenti il sistema stesso. A) il castello portaservizi deve essere indipendente dai piani di lavoro dei banchi, tranne nella posizione in cui sono previste le vasche di lavaggio di grandi dimensioni. B) il castello portaservizi deve essere concepito in modo da permettere il posizionamento dei punti di arrivo dei fluidi e dei quadri elettrici da quota pavimento a tutta l altezza del castello stesso, in modo da poter utilizzare in ogni punto la superficie posteriore. 1

2 C) tutti i fluidi ed i quadri elettrici devono essere facilmente riposizionabili in configurazioni diverse per soddisfare eventuali nuove esigenze degli utilizzatori. D) i ripiani portareagenti o portaoggetti da inserirsi nella parte superiore dei castelli portaservizi devono essere spostabili e posizionabili a diverse altezze, e regolabili in profondità secondo le varie esigenze. Devono inoltre essere predisposti per l applicazione di tralicciature, lampade ed accessori vari. E) La struttura posteriore deve altresi' consentire il posizionamento di pensili e mensole, sia sui banchi centrali che sui banchi a parete, indipendentemente dalle murature restrostanti. Gli arredi, banchi chimici, cappe, tavoli ecc. debbono essere realizzati con strutture modulari e presentare, al di sotto del piano di lavoro ampio spazio per poter inserire contenitori. I piani di lavoro dovranno risultare generalmente a 90 cm. da terra, per i banchi e cm. 75/80 per i tavoli e scrivanie a cui si opera da seduti. Particolare attenzione dovrà essere riservata agli arredi destinati allo specifico supporto delle apparecchiature. In queste zone dei laboratori, con alta concentrazione di apparecchiature, al fine di permetterne la manutenzione, operando facilmente su ogni lato, dovrà essere privilegiato l uso di banchi senza castello portaservizi, le cui alimentazioni nelle composizioni centrali dovranno essere previste in speciali strutture aeree a soffitto. E richiesta una alta capacità di carico dei banchi onde garantire la sicurezza delle apparecchiature anche in fase di movimentazione, ed evitare flessioni della struttura con carico a bordo In queste situazioni il posizionamento degli erogatori primari, per l alimentazione delle apparecchiature, dovrà essere realizzato su idonee strutture pensili portaimpianti poste sopra i banchi mobili, indipendenti da questi e tali da permettere il totale accesso alle apparecchiature. Le condotte impiantistiche dovranno essere completamente indipendenti e autoportanti. Tutte le strutture portanti dovranno essere in metallo adeguatamente protette contro la corrosione. 2

3 Le basi di appoggio dovranno essere di materiale anticorrosione e regolabili con dispositivo a vite per il livellamento. I contenitori da inserire sotto il piano di lavoro e che serviranno come armadietti, cassettiere, ecc., dovranno essere mobili per poter essere riposizionati a piacimento dell'operatore. I contenitori in genere dovranno essere opportunamente protetti contro la corrosione e tali da risultare: 1) resistenti agli acidi, alcali, olii,detergenti; 2) atossici ad elevato isolamento elettrico; 3) resistenti agli urti e abrasioni. Gli arredi tecnici da installarsi in locali destinati a particolari lavorazioni (camera calda e camera bianca), pur mantenendo le stesse caratteristiche di modularita` e componibilita`, dovranno essere rispondenti alle specifiche normative vigenti sia per quanto riguarda la decontaminazione dei piani di lavoro o dei rivestimenti, sia per il corredo tecnologico. In ogni caso sarà oggetto di valutazione positiva, la rispondenza delle attrezzature alle principali norme europee che dovrà essere certificata da ente riconosciuto. In particolare: le cappe chimiche dovranno possedere i certificati di collaudo secondo le norme EN 14175, con marchio di qualità, Gs TuV o similare e relativa certificazione di verifica periodica effettuata presso l Azienda produttrice. Sarà fonte di valutazione positiva il possesso di ulteriori certificazioni internazionali, tipo ANSI AHSRAE (Americane). le cappe contro rischi biologici dovranno possedere i certificati di collaudo secondo le norme EN Gli armadi per infiammabili dovranno possedere i certificati di collaudo secondo le norme EN La componentistica elettrica e i quadri portaprese dovranno possedere le certificazioni CESI o IMQ. I banchi da laboratorio, nelle loro varie tipologie, dovranno possedere i certificati di qualità GS TuV di conformità alla vigente normativa Europea. EN e relativa certificazione di verifica periodica effettuata presso l Azienda produttrice. 3

4 Per ragioni di uniformità e in funzione degli spazi disponibili le dimensioni degli arredi dovranno corrispondere per quanto possibile alle misure riportate negli allegati di progetto. E' ammesso che i tipi offerti si scostino lievemente da quanto indicato ma, in ogni caso, deve essere sempre assicurata la perfetta modularità degli elementi e degli accessori. Gli standard di riferimento, dei materiali e delle tipologie di arredi da impiegare, indicati nelle presenti prescrizioni, rappresentano il requisito minimo di accettabilità. L'Appaltatore potrà perciò proporre solo l'impiego di materiali di classe superiore. Tutti i materiali ed i rivestimenti devono essere di tipo ignifugo rispondenti alla normativa italiana CSE 2/75/A e CSE RF 3/77 (classe minima:1). MODULO TECNICO PORTAIMPIANTI Struttura portante: dovra` essere realizzata con idonei profilati in lamiera di acciaio.sezione minima mm.80x40. Le piantane verticali ed i traversi orizzontali dovranno essere in grado di garantire una ottima rigidita strutturale. Le piantane verticali, con altezze variabili da cm.90 a soffitto, devono essere predisposte per l'accosto o l aggancio, dei vari piani di lavoro, dei relativi accessori (ripiani portareagenti, vetrinette, mobili pensili, impianti di illuminazione localizzati, tralicciature ecc.). L aggancio dei vari accessori, dovrà essere previsto mediante idonee asolature verticali realizzate per tutta l altezza delle piantane. Le strutture dei moduli tecnici centrali, nella zona soprastante i piani di lavoro, dovranno consentire la creazione di "vani passanti". Materiale: Acciaio verniciato elettrostaticamente. Destinazione d uso: All interno dei vari moduli tecnici dovranno poter essere inserite le varie reti impiantistiche. 4

5 A quote diverse, dovranno poter essere inseriti i quadri tecnologici portaservizi, allestiti con: utenze elettriche di tipo modulare, rubinetti per fluidi o gas e vaschette per lo scarico dell'acqua con i relativi erogatori quantità e tipologia come da computo metrico impianti. Le eventuali pannellature, poste a mascheramento delle reti impiantistiche, dovranno essere asportabili senza dover rimuovere il banco antistante. Al fine di consentire,anche in fasi successive, l'utilizzo e l applicazione dei vari accessori, i moduli tecnici dovranno essere dotati, ove necessario, di supporti orizzontali atti al fissaggio dei vari componenti, quali: portareagenti, sistemi di illuminazione, tralicciature, portaterminali, punti di aspirazione localizzata, ripiani portalibri ecc. Tali supporti dovranno poter essere applicati a varie altezze, in modo da consentirne il posizionamento in funzione delle esigenze dell'operatore. Modularità: I quadri modulari portaimpianti, allestiti con utenze elettriche, rubinetti per fluidi o gas, vaschette per lo scarico dell'acqua con i relativi erogatori dovranno essere completamente indipendenti, sostituibili e integrabili. I moduli tecnici dovranno poter essere realizzati con altezze differenti, (modularità di 300 mm.), e con differenti larghezze, (modularità di 600 mm.). Accessibilità: La struttura deve essere indipendente e facilmente ispezionabile e deve consentire gli interventi per opere di ordinaria e di straordinaria manutenzione. POSTAZIONI DI LAVORO CON BANCHI FISSI E TAVOLI PER LAVORAZIONI MANUALI Strutture di base per piani di lavoro Gli arredi, i banchi, i lavelli ed i tavoli, saranno realizzati con strutture modulari indipendenti, completamente smontabili e ricomponibili, con totale e facile intercambiabilità nel tempo di tutti i componenti. 5

6 Le spalle laterali, con sagomatura a C dovranno essere realizzate con tubolari di acciaio, poggianti su piedini in materiale isolante con perno in acciaio, con regolazione a vite. I traversi anteriori e posteriori saranno in tubolari di acciaio. Le giunzioni tra i vari componenti saranno di tipo meccanico, tali da garantire il perfetto assemblaggio e la massima rigidità longitudinale e traversale. I moduli saranno realizzati in diverse dimensioni, tali da poter soddisfare ogni esigenza dimensionale. Le Dimensioni disponibili saranno: lunghezza : cm. 60, 75, 90, 120, 150, 180. Profondità: cm. 65, 75 Altezza del piano di lavoro dal piano pavimento: cm. 60, 80, 90. Nella parte posteriore è dovrà essere posizionabile un pannello di mascheramento degli impianti al fine di consentire le eventuali opere di manutenzione. Le strutture metalliche, onde proteggerle contro la corrosione, dovranno essere sottoposte al seguente trattamento di verniciatura: Procedimento di decapaggio e fosfatizzazione a caldo per l'eliminazione di ogni residuo di scorie e grassi. POSTAZIONI DI LAVORO PER BANCHI STRUMENTALI Materiale: In acciaio e alluminio verniciati elettrostaticamente con polvere di resina epossidica Caratteristiche La struttura portante dei moduli dovrà essere realizzata con trafilati di alluminio di notevoli dimensioni, onde garantire una portata idonea anche per apparecchiature di peso notevole. Le piantane verticali dovranno essere in trafilato di alluminio, con idonea sagomatura e forature filettate per consentire il posizionamento dei piani a varie altezze. 6

7 Avranno una altezza dal suolo di cm. 90, prolungabile con appositi sopralzi aggiuntivi modulari L intera struttura potrà, quindi, crescere in altezza fino ad una quota di 240 cm. dal pavimento. I supporti laterali che reggono il piano di lavoro dovranno essere realizzate in lamiera d acciaio. Il piano, le eventuali mensole e o ripiani intermedi, dovranno essere realizzati in laminato a tutto spessore o altro materiale idoneo indeformabile. L innalzamento delle piantane laterali dovrà consentire la posa di accessori aggiuntivi, quali quadri portaprese, lampade fisse o a braccio mobile, mensole in laminato a spessore, portareagenti in lamiera, supporti per attrezzature informatiche quali PC, tastiere, monitor. Le strutture metalliche, onde proteggerle contro la corrosione, dovranno essere sottoposte al seguente trattamento di verniciatura: Procedimento di decapaggio e fosfatizzazione a caldo per l'eliminazione di ogni residuo di scorie e grassi. La verniciatura dovrà avere ottime caratteristiche di resistenza ed inattaccabilita` agli agenti chimici ed atmosferici. Modularità Le postazioni dovranno essere previste in dimensioni modulari compatibili con quelle dei banchi: 600/900/1200/1500/1800mm. La profondità utile dei piani sarà di mm. 750, mentre la parte centrale o posteriore, sarà predisposta per l inserimento di eventuali dotazioni impiantistiche. Funzionalità L impiego delle postazioni strumentali è previsto in zone o ambienti con alta concentrazione di apparecchiature automatiche al fine di permetterne la manutenzione, operando facilmente su ogni lato. E richiesta una alta capacità di carico dei banchi onde garantire la sicurezza delle apparecchiature anche in fase di movimentazione, ed evitare flessioni della struttura con carico a bordo Il piano di appoggio, onde adattarsi alle varie apparecchiature, dovrà poter essere posizionato a quote differenti,. L operazione dovrà poter essere effettuata senza modifiche alle strutture, alzando o abbassando i supporti laterali del piano. 7

8 Ogni sezione dovrà poter essere allestita con ogni accessorio: portatastiere, mensole portamonitor, portacomputere, pannelli portaprese, eventuali mobiletti, lampade e aspirazioni localizzate. TRAVE PENSILE PORTAIMPIANTI Struttura portante: dovra` essere realizzata con idonei profilati in alluminio idonei per l inserimento di quadri modulari portautenze. La sezione della canala sarà tale da permettere l inserimento al suo interno di linee di fluidi, gas e linee elettriche. Il pensile dovrà essere direttamente agganciato al soffitto o dotato di supporti a pavimento posti all estremità. Dovrà essere prevista la possibilità di aggancio di vari accessori, quali mensole, lampade, aspirazioni localizzate, porta monitors o strumentazione varia, portatastiere etc. I sistemi di aggancio dovranno essere spostabili e riposizionabili a piacere. Nel caso di travi realizzate con supporti a pavimento, la struttura portante orizzontale dovrà permettere la realizzazione di pensili di varia lunghezza. Dovranno comunque potersi realizzare campate con luce sino a 4,5 m., senza alcun supporto intermedio. Materiale: In alluminio verniciato elettrostaticamente con polvere di resina epossidica. Destinazione d uso: Alimentazione di apparecchiature collocate direttamente sul pavimento o installate su postazioni di lavoro fisse o mobili. All interno dei pensili dovranno poter essere inserite le varie reti impiantistiche. I pensili dovranno consentire l installazione ottimale di quadri modulari porta utenze per gas, elettricità, linee dati e voce in posizione ergonomica su ambedue i lati. 8

9 Al fine di consentire, anche in fasi successive, l'utilizzo e l applicazione dei vari accessori, i pensili dovranno essere dotati, ove necessario, di supporti orizzontali atti al fissaggio dei vari componenti. Accessibilità: Il pensile dovrà essere indipendente e facilmente ispezionabile e dovrà consentire opere di ordinaria e di straordinaria manutenzione impiantistica. CAPPE CHIMICHE Le cappe chimiche a ripresa ed espulsione di aria ambiente dovranno garantire la protezione dell operatore dall inalazione di sostanze tossiche e nocive. Saranno autoportanti e direttamente poggianti a pavimento. Struttura La struttura, autoportante, dovra essere realizzata in lamiera piegata e saldata, trattata con vernici epossidiche onde proteggerla contro la corrosione. Ogni singolo particolare dovra essere adeguatamente protetto contro la corrosione mediante: applicazione elettrostatica di polvere di resina epossidica fissata a 180 C, previa trattamento di fosfatizzazione, spessore minimo del film protettivo 65µm. Ogni parte inserita all interno dell'involucro di contenimento dovra essere realizzata con materiali ignifughi (minimo classe 1) e resistenti ai vapori corrosivi. L aspirazione, all'interno del vano di lavoro cappa, dovra avvenire sia nella parte superiore che a livello del piano di lavoro. Le bocchette aspiranti dovranno essere in collegamento con una camera di depressione realizzata mediante l impiego di un doppio fondale. Un attento studio aereodinamico dovra essere dedicato alla conformazione delle spalle laterali che dovranno contenere i comandi per gli erogatori, i servizi elettrici ed i comandi per l aspiratore e la luce. 9

10 La cappa dovrà essere dotata di schermo frontale a scorrimento verticale, realizzato con due o piu` elementi a scorrimento orizzontale in cristallo stratificato da mm. 6/7. Il bordo inferiore del telaio di contenimento dei vetri dovrà essere realizzato con sagomatura aereodinamica, complanare con il bordo di entrata del piano di lavoro, questo onde garantire un'aspirazione diffusa su tutta la larghezza, con eliminazione di ogni angolo morto o di vortici. Corredo tecnologico Gli erogatori dei fluidi e dei gas dovranno avere il comando posto all'esterno ed incassato nelle spalle laterali. I terminali "portagomma" saranno installati all'interno della cappa sui pannelli laterali, in posizione di massima comodita` ed accessibili all'operatore anche in presenza di apparecchiature ingombranti. L eventuale vaschetta di scarico dovra essere posizionata nella spalla laterale in modo da non ingombrare il piano di lavoro ed essere perfettamente accessibile anche in presenza di strumenti voluminosi. I quadri elettrici, contenenti le prese ed i relativi interruttori di protezione e comando, dovranno essere montati all'esterno del vano cappa, su idonei quadri, posizionati nelle doppie spalle laterali. Onde consentire l ingresso dei cavi, senza ingombrare il piano di lavoro, nelle spalle laterali dovranno essere previsti uno o più condotti comunicanti con il vano interno della cappa. I corpi illuminanti, di tipo "stagno", con grado di protezione IP 65, dovranno essere installati sopra il cielino della cappa ed isolati dal vano interno mediante l'interposizione di un vetro stratificato da 6/7 mm. La cappa potrà alloggiare sotto il piano di lavoro, in funzione di quanto specificato: vari tipi di mobiletti o armadi di sicurezza con relativa presa di ventilazione. Certificazioni Sarà oggetto di valutazione positiva il possesso delle certificazioni rilaciate da enti riconosciuti in ambito Europeo, conformi alle seguenti norme tecniche attualmente vigenti: EN 14175, con marchio di qualità, Gs TuV o similare e relativa certificazione di verifica periodica effettuata presso l Azienda produttrice. Sarà motivo di valutazione il possesso delle certificazioni ANSI/ASHRAE 110, emessa da un Ente certificatore riconosciuto. 10

11 UNITA DI CONTROLLO DELLA PORTATA DELLE CAPPE CHIMICHE Al fine di ottimizzare l aspirazione delle cappe e l'espulsione di aria trattata riducendo i consumi energetici. è richiesto il controllo automatico dell'aspirazione, mantenendo costante la velocità dell aria per qualsiasi apertura degli schermi anteriori. PIANI DI LAVORO I piani di lavoro, da posizionare sopra le strutture, saranno realizzati con materiali e caratteristiche idonee ai vari tipi di attivita` svolte nell'ambito dei laboratori, scelti tra le opzioni sottoelencate. Comunque nessun piano dovra' essere vincolato da vaschetta di scarico, erogatori o quadri, ad eccezione delle vasche di lavaggio. Tutti i piani dovranno avere bordi e spigoli arrotondati come richiesto dalle norme antinfortunistiche. Piani di lavoro in LAMIERA PORCELLANATA E VETRIFICATA, costituiti da piastroni continui modulari con dimensioni di circa cm.120x75 o cm.180x75 per modulo. Il piano ed i bordi antidebordanti formano un'unica superficie continua perfettamente liscia senza alcuna giuntura, ottenuta mediante stampaggio ed assolutamente senza saldature. Il piano, dovrà avere una profondità netta e completamente utilizzabile, libera da ogni vincolo (torrette, vaschette, erogatori) pari a 750 mm. Piani di lavoro in ACCIAIO INOX AISI 316, costituiti da piastroni continui modulari con dimensioni di circa cm.120x75 o cm.180x75 per modulo. Il piano ed i bordi antidebordanti formano un'unica superficie continua perfettamente liscia senza alcuna giuntura, ottenuta mediante stampaggio ed assolutamente senza saldature. Il piano dovrà avere una profondità netta e completamente utilizzabile, libera da ogni vincolo (torrette, vaschette, erogatori) pari a 750 mm. Piani di lavoro con RIVESTIMENTO IN LAMINATO PLASTICO costituiti da un supporto in conglomerato idrofugo ignifugo,classificazione V 100 K secondo norme DIN 52364, ed in classe 1 secondo le norme CSE RF 11

12 spessore minimo mm.36, sul quale verra` applicato un rivestimento in laminato plastico da 9/10. Il piano, salvo ove specificatamente indicato, dovrà avere una profondità netta e completamente utilizzabile, libera da ogni vincolo (torrette, vaschette, erogatori) pari a 750 mm. Piani di lavoro in LAMINATO PLASTICO STRATIFICATO - MASSIVO (RESINA FENOLICA) Laminato plastico a tutto spessore compatto ed autoportante. Composto da resine termoindurenti, rafforzate con fibre omogenee di cellulosa e prodotto in condizioni di elevata pressione etemperatura. I pannelli saranno dotati di una superficie decorativa a base di resine melaminiche. Il materiale dovrà presentare caratteristiche di resistenza particolarmente particolarmente idonee all uso nei laboratori: Elevata resistenza all abrasione. Buona resistenza agli agenti chimici in occasione di sversamenti temporanei. Bassa assorbenza all acqua. Eccellente resistenza all umidità. Buona resistenza alle alte temperature: 180 o c. per 20 minima. Buona resistenza ai raggi UV e IR. Il piano, salvo ove specificatamente indicato, dovrà avere una profondità netta e completamente utilizzabile, libera da ogni vincolo (torrette, vaschette, erogatori) pari a 750 mm. I piani incorporanti le VASCHE DI LAVAGGIO potranno essere realizzati, come per i piani di lavoro, in materiali differenti, quali: Piani e vasche in polietilene, piano con bordi perimetrali antidebordanti, ottenuti in unico pezzo stampato. Piani e vasche in acciaio inox, piani con bordi perimetrali antidebordanti, ottenuti mediante stampaggio, vasca applicata mediante saldatura in atmosfera inerte. CABINA A SICUREZZA BIOLOGICA Cappa a flusso laminare verticale di tipo BIOHAZARD, classe II, tipo B3. L apertura frontale della cappa dovrà essere attraversata da un flusso d aria che formerà una barriera fra la zona lavoro e l operatore. Caratteristiche costruttive Superfici interne della zona di lavoro e vasca raccolta liquidi ad angoli arrotondati e raccordati in acciaio inox aisi 304 satinato, piano di lavoro in 12

13 acciaio inox satinato c.s. a settori rimovibili ed autoclavabili in versione cieca e/o forellinata. Schermo frontale basculante provvisto di molle a gas, in vetro laminato stratificato antisfondamento con angolo d'apertura a 130, pannello di chiusura frontale ergonomico in alluminio anodizzato completo di lampada U.V. Illuminazione del piano di lavoro con n. 2 lampade da 36W fluorescenti posizionate in zona non contaminata. Livello minimo d'illuminamento pari a Lux/m2. Struttura portante in lamiera d'acciaio trattata con vernice epossipoliestere resistente ai piu' comuni disinfettanti. Sistema di ventilazione realizzato mediante n. 2 ventilatori, uno di quali deidicato al flusso d'aria unidirezionale che investe la zona di lavoro, in ragione del 70% dell'aria in gioco, e l'altro dedicato alla quota d'aria espulsa pari al 30%. I ventilatori sono di tipo centrifugo a doppia aspirazione, rispettivamente con grado di protezione IP44 e I.P. 20. L impianto di ventilazione deve essere realizzato in modo che nell'eventualita' di malfunzionamento del ventilatore d'espulsione, quello dedicato al ricircolo sia ugualmente in grado di garantire, nella fase di emergenza, l'efficienza di protezione della barriera frontale. Filtrazione dell'aria in ricircolo e espulsione effettuata con filtri HEPA tipo "S" costruiti secondo le norme DIN e BS 3928 aventi un'efficienza paria al 99,999% su particelle da 0,3 micron al test DOP/DOS. Tutte le cabine dovranno essere predisposte per l espulsione all esterno con idoneo elettroventilatore ausiliario. Comandi e controlli Il controllo della ventilazione dovrà essere effettuato con regolazione automatica della velocita' di rotazione dei ventilatori, controllo ottenuta mediante sensori volumetrici di portata ad alta risoluzione interfacciati direttamente con un microprocessore a cui dovrà essere demandato il compito di gestirli e controllarli. Ciò dovrà garantire il loro funzionamento a regime ottimale annullando gli effetti causati dal progressivo intasamento dei filtri HEPA. i dispositivi di allarme di tipo luminoso e acustico dovranno essere attivati in tempo reale da un microprocessore. Monitoraggio e controlli La cappa dovrà essere provvista dei seguenti controlli. Allarme di portata dell'aria di espulsione fuori dalle soglie stabilita; Allarme di velocità di flusso laminare fuori dalle soglie definite; 13

14 Allarme di mancato funzionamento motoventilatore di espulsione; Allarme di mancato funzionamento motoventilatore di flusso laminare; Allarme di schermo frontale in posizione non corretta. Visualizzazione del valore di portata dell'aria espulsa in m 3 /ora (sempre visualizzata) Visualizzazione del velocità di flusso laminare Visualizzazione delle ore di funzionamento della cabina Visualizzazione delle ore di funzionamento della lampada U.V. Visualizzazione della data ultima sostituzione dei filtri assoluti DOTAZIONI Lampade fluorescenti (n. 2) Presa di corrente 4A UNEL IP44 (lato dx cabina) Circuitazione aria compressa e rubinetto (lato dx cabina) realizzati a norme UNI/CIG con tubazione in rame e portagomma diam. 10 mm. (esterno) per il collegamento alla rete d'erogazione Circuitazione gas e rubinetto (lato dx cabina) realizzati a norme UNI/CIG con tubazione in rame e portagomma diam. 10 mm. (esterno) per il collegamento alla rete d'erogazione. Il circuito dovrà essere fornito con sistema automatico di intercettazione del gas che ne blocchi l'erogazione in caso di mancanza di tensione sull'alimentazione generale o diminuzione della portata d'aria in gioco. Predisposizione per test DOP/DOS. CERTIFICAZIONI Le cabine dovranno essere in possesso della Certificazione EN MOBILETTI-ARMADI-PENSILI I contenitori in genere dovranno essere opportunamente protetti contro la corrosione e tali da risultare: 1) resistenti agli acidi, alcali, olii,detergenti; 2) atossici ad elevato isolamento elettrico; 3) resistenti agli urti e abrasioni. Dovranno essere smontabilie realizzati su tutte le faccie in materiale in classe UNO. 14

15 Le antine dovranno essere realizzate con i BORDI ANTERIORI senza spigoli vivi, apribili a 350 gradi con cerniere regolabili. Tutti i mobiletti, inseriti sotto i banchi, dovranno essere intercambiabili. I mobiletti dovranno poter essere spostati facilmente onde consentire una perfetta pulizia delle superfici sottostanti. Pertanto non sono ammessi mobiletti con funzioni strutturali. Le maniglie delle antine e dei cassetti dovranno essere in alluminio o similare. I pensili dovranno essere fissati ad idonee barre portanti, applicate alle pareti od ai moduli tecnici, rivestiti completamente in resina melaminica, con antine in cristallo scorrevoli su guide in materiale autolubrificante, dotati di ripiani regolabili. Gli armadi, componibili, dovranno essere realizzati in pannelli di conglomerato rivestiti in resina melaminica sulle due facce, saranno chiusi frontalmente da cristalli trasparenti colorati, scorrevoli su guide in materiale autolubrificante o da ante a battente, dotate di maniglie in materiale antiacido e cerniere con apertura a 165 gr.. Forniti all'interno di ripiani regolabili e, a richiesta, di cassetti con eventuali serrature. PANNELLI TECNOLOGICI PORTASERVIZI. Dovranno avere tutti le stesse dimensioni, ed essere componibili ed addizionabili per poter virtualmente coprire l'intera superficie dei moduli tecnici o dei moduli di parete, da pavimento o dai piani di lavoro sino a soffitto, cosi' da permettere la piu' AMPIA DISCREZIONALITA' NELLA SCELTA DELLA LORO UBICAZIONE in funzione delle apparecchiature da alimentare. Realizzati in materiale plastico termoformato autoestinguente, resistente agli U.V. agli acidi, ai solventi e ai coloranti Ogni modulo dovra` essere facilmente aggiunto o tolto dalle strutture per essere posizionato in punti differenti. La loro configurazione dovra` permettere l'inserimento di tutte le dotazioni tecnologiche ed elettriche, in gruppi precablati 15

16 Le tubazioni di alimentazione alle rubinetterie di erogazione dovranno essere collegate nel retroquadro unicamente con raccordi saldati. Il collegamento alla tubazione principale dovra` essere posizionato sotto il piano di lavoro onde permettere, tramite la rimozione dei pannelli di copertura una facile ispezione e l'asportazione del quadro stesso. I moduli base che dovranno essere previsti sono i seguenti: Moduli per fluidi e gas a) modulo per servizio di acqua completo di erogatori, vaschette di scarico e tubazioni di raccordo; b) modulo per servizio di gas ed altri fluidi completo di erogatori e tubazioni di raccordo; c) modulo con gruppo miscelatore per acqua calda e fredda per servizio vasche lavaggio completo di tubazioni di raccordo; d) modulo per servizi gas tecnici completo di erogatori con manometri e riduttori di secondo stadio incorporati nel pannello con relative tubazioni di raccordo; Tutte le rubinetterie per acqua e fluidi in genere e gas combustibile, dovranno essere realizzate in ottone OT/58 UNI con rivestimento in smalto epossidico con le seguenti caratteristiche: resistenza alla temperatura: da -70 gr. C. a +185 gr. C. resistenza chimica ai seguenti prodotti: etere, acetone, toluolo, idrocarburi, olii, esteri, acetoni, acido solforico diluito, cloridrico, nitrico diluito, fosforico, ammoniaca e conformi alle seguenti normative: Rubinetterie per acqua: DIN DIN DIN DIN 1988,pressione max di utilizzo 10 bar Rubinetterie per gas metano: UNI UNI-CIG 7140 /72, UNI 7141/ 72. pressioni max di esercizio: per gas di città o metano: 0,2 atm. Per gas liquefatto: 0,5 atm. Rubinetterie per aria compressa e gas fluidi: DIN DIN Rubinetti per altri fluidi: DIN12920-pressione max di esercizio 10 bar rubinetti per vapore : DIN12898-pressione max di esercizio 4 bar I rubinetti per acqua distillata e deionizzata, in funzione di come precisato nelle descrizioni particolareggiate, dovranno essere realizzati in: acciaio inox AISI 316 con chiusura a spillo, pressione di esercizio 10 bar. PVC con chiusura a membrana - pressione max di esercizio 16 Kg/cm 2. 16

17 ottone con rivestimento in nichel-chimico. Moduli per servizi elettrici a) modulo per servizi elettrici completo di prese cablate e cavo di allacciamento alla scatola di derivazione; Ogni pannello portaprese dovrà essere protetto da interruttori magnetotermici da 10A o 16A 6kA o interruttori differenziali 0,03 A, in funzione delle specifiche descrizioni dei singoli quadri. Ad ogni interruttore potranno essere collegate un massimo di 4 prese da 16A. Le prese di tipo interbloccato dovranno essere protette singolarmente mediante fusibili adeguati. Tutti i componenti dell impianto dovranno garantire un grado di protezione minimo IP44 o essere posti entro involucri con grado di protezione minimo IP44. I componenti dovranno comunque essere racchiusi in custodie non propaganti l'incendio e con robustezza tale da resistere alle casuali sollecitazioni meccaniche. I suddetti quadri dovranno essere modulari ed intercambiabili e permettere l'alloggiamento, su ciascuno, di almeno 6 prese e, di appositi interruttori magnetotermici o differenziali. Le giunzioni, le derivazioni e le connessioni dovranno essere realizzate con dispositivi conformi alle normative CEI con morsettiere di tipo "antiallentamento". Dovrà essere possibile una completa ispezionabilità degli impianti ed in particolare dei singoli quadri portautenze, senza dover agire sulle parti non direttamente coinvolte. Tutti i materiali dovranno essere costruttivamente rispondenti alle norme CEI, alle tabelle di unificazione CEI-UNEL. b) modulo per sistemi di controllo e comunicazione contenente le apparecchiature specifiche cablate e con cavo di allacciamento alla scatola di derivazione; c) modulo per connettori di trasmissione dati; d) modulo portaservizi per sistemi di controllo degli impianti di aspirazione localizzati o per cappe chimiche. 17

18 BARRE MULTIUSO E ACCESSORI Al fine di consentire, anche in fasi successive, l'utilizzo e applicazione dei vari accessori, i moduli tecnici dovranno essere dotati, ove necessario, di supporti orizzontali atti al fissaggio dei vari componenti che potranno essere richiesti, secondo l'uso e la destinazione del modulo, quali: portareagenti, sistemi di illuminazione, tralicciature, portaterminali, punti di aspirazione, ripiani portalibri ecc. Tali supporti dovranno poter essere applicati a varie altezze, in modo da consentirne il posizionamento in funzione delle esigenze dell'operatore. Mensole Le mensole potranno essere realizzate in diverse tipologie: in laminato postformato, poggianti sulle travi, o autoportanti in lamiera trattata con resine epossidiche. In ogni caso è richiesto che la profondità utile di ciascun ripiano non sia inferiore a 250 mm. Tutte le mensole dovranno poter essere posizionate a differenti altezze, inoltre le mensole autoportanti dovranno poter essere regolate in profondita secondo le varie esigenze. Tralicciature Le tralicciature componibili applicabili alle travi, alle mensole autoportanti o ai doppi fondali delle cappe, dovranno essere realizzate con snodi in ottone nichelato e barre in tubolari di acciaio inox AISI 316 L. Per impieghi particolarmente gravosi e soprattutto in presenza di acido cloridrico, le tralicciature possono essere realizzate con protezione mediante resine epossidiche applicate a caldo. Colavetrerie Dovranno essere realizzati in acciaio con rivestimento in resine epossidiche con configurazione minima a 20 pioli. Dovranno permettere, su specifica richiesta, l applicazione di un raccogligocce inferiore in acciaio inox, con portagomma per il collegamento dello scarico. Corpi illuminanti Nelle zone sottostanti i pensili o i ripiani portareagenti, destinate a particolari lavori di precisione o a posti di scrittura, dovranno essere posizionati idonei corpi illuminanti, di tipo fluorescente. 18

19 Sia la lampada che il relativo interruttore dovranno avere lo stesso grado di protezione richiesto per gli impianti elettrici dei laboratori (Grado minimo IP 44). Il corpo illuminante, indipende dalla vetrinetta pensile o dal piano portareagenti, dovra' essere fissata alle "barre multiuso", mediante idonei morsetti. Bracci per aspirazione mirata I bracci aspiranti dovranno essere in tubo di alluminio ossidato o in polipropilene, autoportanti, privi di sostegni interni. Gli snodi dovranno essere in polipropilene chimicoresistente antiurto. I bracci dovranno essere di tipo da banco, da parete o da soffitto (a seconda della richiesta) di diam. 75mm, regolabili e facilmente smontabili senza l ausilio di alcuna attrezzatura. Devranno essere dotati, a richiesta, di accessori, quali cappe, prolunghe, supporti intercambiabili. ARMADIO DI SICUREZZA PER PRODOTTI INFIAMMABILI Armadio per lo stoccaggio di solventi e prodotti chimici infiammabili, costruito in lamiera di acciaio a doppia parete con interposto isolamento termico incombustibile e verniciato con vernici eposidiche. Dovrà essere realizzato e certificato secondo le disposizioni della Norma EN Resistente al fuoco fino a 850 C. Porte a semplice o doppie ante provviste di guarnizioni termoespandenti in conformità alla Norma DIN Sistema automatico di chiusura e bloccaggio in presenza di sovratemperature in ambiente o all interno dell armadio. L'areazione interna dovrà essere garantita da un apertura d ingresso aria ed una di uscita aria; entrambe dotate di valvola a tenuta di fiamma. Devrà essere prevista la chiusura automatica delle valvole in e out all innalzamento temperatura ambiente oltre il livello di sicurezza (70 C). Serratura di sicurezza. 19

20 Piedini regolabili. I ripiani interni, a vassoio dovranno essere posizionabili a varie altezze, con un incremento di 60 mm. Nella parte inferiore dovrà essere posizionata la vasca di raccolta per i liquidi sversati. Le ante dovranno riportare i contrassegni di sicurezza come richiesto dalla Norma EN IMPIANTI DI ASPIRAZIONE CAPPE ARMADI Gli impianti di aspirazione fumi dovranno essere eseguiti con tubazioni di adeguato diametro, proporzionale al volume d'aria da aspirare ed al percorso prestabilito. Tutte le tubazioni dovranno essere in pvc. serie ventilazione e montate con l'impiego di pezzi speciali, staffe, giunti elastici e quanto altro occorra per dare l'impianto funzionante in opera. Gli aspiratori dovranno essere del tipo centrifugo, costruiti internamente in pvc. con girante in Moplen o materiale similare aventi le seguenti caratteristiche. - Aspiratore per esterni, centrifugo stampato completamente ad iniezione, - Carcassa orientabile in Polipropilene resistente ai raggi U.V., - Ventola in propilene con mozzo in nylon grafitato, - Supporto motore in ferro con verniciatura epossidica completo di tamponi antivibranti, - Motore trifase a 1 velocità potenze 0.50/1,5 HP a seconda delle localizzazioni, - Interruttore di sicurezza, montato sul basamento dell elettroaspiratore. - Protezione elettrica IP 55 L aspiratore dovrà essere corredato di dichiarazione di conformità CE. Gli aspiratori dovranno essere montati con l'interposizione di giunti antivibranti ed in conformita` a quanto prescritto dalle norme generali prevenzione infortuni. 20

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