Capitolato speciale per fornitura e messa in opera di dispersori profondi per protezione catodica ed opere accessorie PARTE III

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1 Capitolato speciale per fornitura e messa in opera di dispersori profondi per protezione catodica ed opere accessorie PARTE III Luglio 2013 rev. 0 pag. 1 di 8

2 Indice CAPITOLO PAGINA 1 - PREMESSA DESCRIZIONE SINTETICA DELL OPERA 3 3 OGGETTO DELL OFFERTA DEFINIZIONI CRITERI GENERALI DEL PROGETTO DISPERSORI VERTICALI PROFONDI EROGAZIONE DEI DISPERSORE RESISTENZA DEL DISPERSORE MATERIALE ANODICO DEI DISPERSORI DIMENSIONE DEI DISPERSORI E ASSEMBLAGGIO LETTO DI POSA CAVI ELETTRICI DI COLLEGAMENTO ACCESSORI TUBO DI SFIATO E SIGILLATURA TECNICHE ESECUTIVE POSA IN OPERA DEL DISPERSORE COLLAUDO D ACCETTAZIONE CONTROLLI E PROVE DEL COLLAUDO D ACCETTAZIONE CLAUSOLE DI GARANZIA PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO DOCUMENTI DI CONTROLLO DELLE FORNITURE 8 22 VARIE 8 Luglio 2013 rev. 0 pag. 2 di 8

3 1 - PREMESSA Il presente capitolato speciale definisce i criteri e i requisiti generali per: fornitura, realizzazione e collegamento di n 5 dispersori profondi per protezione catodica; opere edili accessorie (collegamenti e posizionamento quadri elettici). 2 - DESCRIZIONE SINTETICA DELL OPERA Ogni opera per la posa di un dispersore finalizzato alla protezione catodica della rete in acciaio prevede sommariamente la realizzazione di: allestimento dell area di cantiere ed organizzazione del traffico; preparazione e realizzazione dello scavo di saggio per la localizzazione di eventuali sottoservizi non segnalati o non correttamente segnalati sulle cartografie degli Enti distributori (es. ENEL, Terna, Telecom, Fastweb, Acquedotto, Fognature, ecc.). Il saggio iniziale, dovrà essere portato alle quote da piano di campagna come previsto da ciascun PSC allegato redatto per ogni cantiere; messa in posto di un tubo guida per la perforazione (posizionamento della trivella) e il contestuale rinterro dello scavo di saggio; Perforazione di un pozzo sino ad una profondità stimata di circa 90 metri, l inserimento e collegamento del dispersore, ripristino del foro; Taglio del manto stradale e realizzazione dello scavo lungo la direttrice della tubazione esistente, a cui seguiranno la posa del corrugato per il passaggio collegamenti al Quadro Elettrico, alla tubazione, ecc. Il tutto è specificato nel PSC allegato redatto per ogni cantiere; Rinterro dello scavo, sistemazione delle aree oggetto dell intervento, bitumazione, ecc ; Rimozione dell area di cantiere (compresa pulizia). 3 - OGGETTO DELL OFFERTA L offerta deve contenere la quotazione complessiva per le attività relative ai seguenti cinque impianti di protezione catodica: Via Argine Polcevera, Via Merano, Via Ludovico Muratori, Via delle Fabbriche, Via San Carlo di Cese. L offerta, che deve prevedere l esecuzione di tutte le attività sopra descritte, nulla escluse, per dare il lavoro finito ed a regola d arte, comprende altresì la fornitura di quanto necessario all esecuzione dell impianto tra cui, a titolo esemplificativo e non esaustivo: materiale occorrente alla trivellazione (tubo guida, bentonite, materiali di consumo, tubo di sfiato, ecc.); materiale costituente il dispersore (anodi, centratori, ecc.); materiale costituente l impianto elettrico (guaine, cavi, morsetti, giunzioni, resine, ecc.); materiale edile (pozzetti, chiusini, inerti per riempimento e ripristini, ecc.); apparecchiature elettriche di protezione catodica (armadio ed alimentatore, elettrodi di riferimento, ecc.); Le caratteristiche delle forniture sono di seguito meglio descritte. Luglio 2013 rev. 0 pag. 3 di 8

4 4 - DEFINIZIONI. Anodi: i elettrodi positivi di un sistema di protezione catodica. Alla loro superficie (area anodica) si svolgono processi di ossidazione. Letto di posa: costituito da bentonite, disposto intorno agli anodi e alla tubazione di sfiato dei gas prodotti. Il suo scopo principale è di ridurre la resistenza del dispersore verso terra. Dispersore: costituito da uno o più anodi installati nel terreno con la funzione di distribuire la corrente erogata dall'unità di alimentazione verso le strutture interrate da proteggere catodicamente. Dispersori verticali profondi: costituiti da uno o più anodi disposti in pozzo trivellato verticalmente e se necessario opportunamente distanziati tra loro. Nello scavo viene posato il letto di posa in bentonite, il tubo di sfiato, i centratori. 5 - CRITERI GENERALI DEL PROGETTO. Gli impianti dovranno essere dimensionati per una durata minima di almeno 10 anni. 6 - DISPERSORI VERTICALI PROFONDI. Il progetto operativo dei dispersori è specifica competenza e responsabilità del Fornitore il quale avrà come riferimento le norme tecniche cogenti, lo stato dell'arte corrente, il rispetto dei requisiti della Committente espressi tramite la presente specifica, le norme e la documentazione di riferimento, il rispetto delle esigenze funzionali e di sicurezza. 7 - EROGAZIONE DEI DISPERSORE. La corrente massima di erogazione deve essere di almeno 10 A, che dovrà essere verificata senza superare la massima tensione ammissibile di 50 V regolata dall alimentatore (tra tubazione e dispersore). 8 - RESISTENZA DEL DISPERSORE. Per assicurare una erogazione massima di 10 A con una tensione massima di alimentazione di 50 V, la massima resistenza ohmica del dispersore, tenuto conto anche dei contributi termodinamici e delle cadute ohmiche nei cavi, non deve superare i 4 Ohm circa. 9 - MATERIALE ANODICO DEI DISPERSORI. Gli anodi per la realizzazione del dispersore verticale saranno di Ferro A00 con le seguenti caratteristiche: tipo anodo: tondo pieno; dimensioni anodo: diametro nominale 70 mm. Luglio 2013 rev. 0 pag. 4 di 8

5 10 - DIMENSIONE DEI DISPERSORI E ASSEMBLAGGIO. Il dispersore sarà costituito da un numero di barre sufficienti a garantire la durata minima richiesta di 10 anni con erogato di 10 A e con una massa in ferro non inferiore a kg. L'assemblaggio tra le barre dovrà essere eseguito a regola d arte, ricoperto con guaina termorestringente. La lunghezza inattiva del dispersore dovrà essere di almeno 40 metri misurata tra il livello di campagna e la testa della prima barra del dispersore stesso LETTO DI POSA. Il letto di posa, o backfill, dovrà essere costituito da bentonite idonea per dispersori verticali profondi e tale da rendere possibile la compattazione attorno al dispersore senza necessità di interventi meccanici CAVI ELETTRICI DI COLLEGAMENTO. Al dispersore (catena di anodi) saranno collegati almeno 3 cavi flessibili in rame di sezione non minore di 16 mm2 posizionati e collegati alla testa, al centro ed alla fine del dispersore stesso. La loro lunghezza dovrà essere adeguata alla profondità di posa del dispersore per evitare giunzioni all interno della trivellazione ACCESSORI. Gli anodi da impiegare nei dispersori verticali dovranno essere completi di centratore, allo scopo di mantenere l'anodo al centro del foro e della colonna costituita dal letto di posa TUBO DI SFIATO E SIGILLATURA Nei dispersori verticali profondi dovrà essere installato, per tutto il perforo, un opportuno tubo di sfiato in materiale plastico idoneo allo smaltimento dei gas anodici e a prevenire il blocco da gas del dispersore stesso. A fine lavori dovrà essere opportunamente sigillata la testa del dispersore con cementazione effettuata con malta geotecnica. La sigillatura ha come funzione principale: bloccare tubi e cavi a riparo di eventuali movimentazioni future del terreno; garantire il rispetto di eventuali falde acquifere TECNICHE ESECUTIVE. Esecuzione del Pozzo. I pozzi per la posa di dispersori verticali profondi sono eseguiti mediante perforazione con circolazione di fanghi bentonitici e/o mediante compressore ad aria. Luglio 2013 rev. 0 pag. 5 di 8

6 Le caratteristiche geometriche del pozzo dipendono: dal tipo e dalle dimensioni dell'anodo da posare in opera; dal numero di anodi; dalla profondità minima specificata; dalle caratteristiche litologiche dei terreni che devono essere attraversati. In ogni caso la profondità deve essere tale da garantire la protezione della struttura senza creare nessun tipo di interferenza elettrica a strutture estranee. Il diametro del foro deve essere tale da permettere: un'agevole messa in opera degli anodi che non devono subire danneggiamenti durante la posa; l'inserimento e la compattazione del backfill senza operazioni meccaniche aggiuntive. In genere il diametro del foro varia a seconda delle caratteristiche del terreno, preferibilmente il foro deve essere protetto con un rivestimento recuperabile tipo camicia per evitare crolli durante la trivellazione. Il fornitore del dispersore deve fornire informazioni dettagliate sulle caratteristiche geometriche del foro, sulle modalità di messa in opera degli anodi e sulle particolari esigenze a cui attenersi in sede di esecuzione. Il Fornitore deve mettere a disposizione tutta l attrezzatura per le opere edili, la perforazione, la corretta posa degli anodi e il personale necessario per l'esecuzione delle opere richieste a regola d'arte, secondo le leggi e i regolamenti vigenti. Le attrezzature devono possedere caratteristiche tali da garantire la continuità operativa e la sicurezza del personale. Tutte le attrezzature devono essere conformi alle prescrizioni vigenti per la sicurezza del lavoro e devono essere impiegate nel rispetto delle stesse POSA IN OPERA DEL DISPERSORE La lunghezza del cavo di collegamento deve essere adeguata alla profondità del pozzo, senza giunzioni all'interno dello stesso. Prima della posa, dovrà essere verificata l'integrità dei singoli anodi, dei cavi elettrici e dei collegamenti. Durante la discesa degli anodi nel pozzo, dovrà essere assicurato il corretto riempimento del foro. Varianti di realizzazione e di posa dei dispersori, rispetto a quanto sopra richiamato, potranno essere proposte dal Fornitore in sede di offerta purché in grado di assicurare le prestazioni richieste. La messa in opera del dispersore comprenderà anche la fornitura e l'installazione, in superficie, di un pozzetto in ghisa 50x50. Durante la posa del dispersore dovrà essere assicurato che i cavi non subiscano abrasioni contro corpi metallici. La posa in opera deve essere eseguita a regola d'arte, con l'ausilio di idonee attrezzature e procedure di installazione e nel rispetto delle norme di sicurezza COLLAUDO D ACCETTAZIONE Scopo del collaudo di accettazione è di accertare, tramite la verifica dei documenti e l'esecuzione di controlli e prove, la conformità dei dispersori al progetto originale, nonché di accertare la rispondenza alle richieste della Committente e di rilevare eventuali difetti inerenti i materiali di fabbricazione. Il collaudo di accettazione sarà eseguito su tutti i dispersori oggetto dell appalto Luglio 2013 rev. 0 pag. 6 di 8

7 18 - CONTROLLI E PROVE DEL COLLAUDO D ACCETTAZIONE Le prove del collaudo saranno effettuate da personale della Committente secondo le norme UNI In particolare saranno eseguite le seguenti prove: misura della profondità della perforazione con il recupero delle aste di trivellazione alla presenza di un tecnico di Genova Reti Gas S.r.l., il quale, in contraddittorio con il fornitore verificherà il numero degli aste posate e la relativa lunghezza del perforo; misura di resistenza del dispersore; misura della corrente massima erogabile; verifica della corrispondenza della resistenza del dispersore con quella prevista dal progetto CLAUSOLE DI GARANZIA. Il Fornitore dovrà garantire alla Committente quanto previsto di seguito: il valore della resistenza verso terra del dispersore, con tensione applicata di 50 V tra alimentatore e struttura, non deve essere superiore al valore definito nella Specifica di Progetto in funzione della corrente massima richiesta; il valore di resistenza verso terra del dispersore, registrato nel collaudo di accettazione, non deve essere superiore, con la tolleranza del +10%, al rispettivo limite massimo ammesso e deve permanere al di sotto di tale limite per un periodo di 12 mesi a partire dalla data del collaudo stesso. Il superamento di tale valore prima del termine dei 12 mesi comporterà la sostituzione del dispersore a totale carico del fornitore PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO Il materiale in fornitura a Genova Reti Gas deve essere conforme alle leggi ed alle norme tecniche vigenti alla data della stipula del contratto. A titolo esemplificativo e non esaustivo si elencano alcune norme. Linee Guida APCE UNI EN CEN TS UNI EN UNI UNI 9783 UNI UNI EN ISO 8044 CEI IEC 502 UNI Protezione catodica della rete di acciaio di trasporto del gas naturale. Protezione catodica. Livelli di competenza e certificazione del personale Valutazione del rischio di corrosione da corrente alternata Protezione catodica di strutture metalliche interrate o immerse. Principi-generali e applicazione per condotte. Protezione catodica di strutture metalliche interrate. Criteri generali per l attuazione, le verifiche e i controlli ad integrazione di UNI EN anche in presenza di correnti disperse. Protezione catodica di strutture metalliche interrate - Interferenze elettriche tra strutture metalliche interrate. Qualificazione e certificazione del personale addetto alla protezione Catodica. Principi generali. Corrosione di metalli e leghe - Termini fondamentali e definizioni. Cavi elettrici isolati. Protezione catodica strutture metalliche interrate. Anodi e dispersori per Impianti a corrente impressa. Criteri di progettazione ed installazione. Luglio 2013 rev. 0 pag. 7 di 8

8 21 - DOCUMENTI DI CONTROLLO DELLE FORNITURE L appaltatore deve fornire i seguenti documenti: DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ La dichiarazione di conformità alla normativa vigente dei materiali utilizzati e dei collaudi ( D.M. 16,04.08) DICHIARAZIONE DI CONFORMITA Dichiarazione di conformità alla norma UNI Il certificato deve essere conforme con quanto prescritto dalla Norma UNI CEI EN Criteri generali per la dichiarazione EN Criteri generali per la dichiarazione di conformità rilasciata dal fornitore. DOCUMENTO DEI RISULTATI DI PROVA Prove di collaudo; lo schema funzionale; il disegno costruttivo; l elenco delle apparecchiature e materiali impiegati; eventuali certificazioni dei prodotti manuali. 22 VARIE I contenuti di ciascun PSC (Piano di sicurezza e di coordinamento in fase di progettazione) riportano tutte le indicazioni e specifiche necessarie a realizzare l opera. Il PSC è parte integrante e obbligatoria alla presente specifica di realizzazione dell opera. Il fornitore si dovrà quindi attenere ad entrambi i documenti. Luglio 2013 rev. 0 pag. 8 di 8

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