CONCETTI E PROBLEMI DEL POINT OF CARE TESTING

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1 ACCREDITED FOR ORGANIZATION BY JOINT COMMISSION INTERNATIONAL CONCETTI E PROBLEMI DEL POINT OF CARE TESTING Maurizio Canaletti

2 Comprendere e fissare bene i concetti fondamentali del Point of Care Testing aiuta a conoscere e anticipare i problemi che accompagnano l avvio e l implementazione dei processi.

3 CONCETTI FONDAMENTALI DI RIFERIMENTO I principali criteri definiti dalle raccomandazioni di riferimento, come quelle elaborate dall Institute of Medicine (IoM), auspicano che un sistema sanitario del III millennio sia: sicuro: eviti di fare danni efficace: basato sull evidenza centrato sul paziente: rispettoso dei bisogni e dei valori dell individuo tempestivo: capace di minimizzare i ritardi efficiente: in grado di evitare gli sprechi equo: di pari qualità per tutti P. Cappelletti

4 ATTENTA E ACCURATA GESIONE RISCHIO CLINICO la medicina non è una scienza esatta (variabile umana) l errore è una componente inevitabile della realtà umana ogni pratica medica comporta una certa dose di rischio EVENTI AVVERSI

5 RISCHIO CLINICO danni o disagi imputabili, anche se in modo non volontario, alle cure mediche prestate durante un periodo di degenza che causano un prolungamento della degenza stessa, un peggioramento delle condizioni di salute o la morte

6 GARANZIA DI QUALITA DEL SISTEMA elaborazione di procedure e istruzioni operative che garantiscano la stessa qualità analitica del laboratorio acquisizione di strumentazione semplice e che dia garanzie di sicurezza monitoraggio continuativo degli outcomes neutralità del sito diagnostico

7 LINEE GUIDA DI RIFERIMENTO

8 SEMPLICITA DELLA STRUMENTAZIONE - assenza di manutenzioni - semplicità d uso e di rifornimento - calibrazione e controllo automatico SICUREZZA - operatore ridotta possibilità di contatto con il materiale biologico trattato - paziente identificazione refrigerazione controllata monitoraggio preanalitico sistema approvvigionamento (scadenze) gestione scorte

9 IPSG1: IDENTIFICARE CORRETTAMENTE IL PAZIENTE

10 DISTRIBUZIONE ERRORI NEL PROCESSO ANALITICO ANALITICA 14 % (40% in POCT) POSTANALITICA PREANALITICA 18 % 68 %

11 VARIABILI PREANALITICHE PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ELABORAZIONE E DIFFUSIONE DI PROCEDURE STANDARDIZZATE prelievo non corretto (modalità e presidi) o interferenze contaminazione conservazione (tempo e temperatura) trasporto (modalità allestimento)

12 QUALITA ANALITICA totale connettività del sistema precisione e accuratezza del dato neutralità del sito diagnostico monitoraggio continuo (risultati e performance) esclusione automatica di valori non conformi calibrazione automatica CQ giornalieri (automatico) VEQ (verifica allineamento strumentale) eventi avversi (miglioramento continuo) tracciabilità totale

13 SCHEDA EVENTI AVVERSI POSTAZIONE N STRUMENTO DESCRIZIONE EVENTO INTERVENTO CORRETTIVO ORA CHIAMATA ORA INTERVENTO OPERATORE

14 LA GOVERNANCE CLINICA Deve essere creata una autorevole struttura di governance clinica che garantisca, oltre al rispetto della normativa e degli standard di accreditamento, una chiara e puntuale distribuzione di responsabilità e competenze

15 COMITATO DIRETTIVO MULTIDISCIPLINALE (CDM) È l organismo che si occupa della governance clinica. È costituito dal direttore della Patologia Clinica, da un Responsabile di Risultato (responsabile di struttura per il QC) e un Supervisore (SV) TSLB Coordinatore. Questi valuta le esigenze, stabilisce una gerarchia di priorità e delimita la cornice entro cui collocare il sistema per ottimizzare gli outcome sanitari.

16 SUPERVISORE (SV) Il TSLB Coordinatore supervisiona il sistema, misura gli indicatori di processo, provvede all organizzazione generale del POCT mantenendo i collegamenti tra i soggetti coinvolti, garantendo, anche elaborando appropriati interventi di formazione continua, la partecipazione attiva dei medici, degli infermieri, dei TNFP, dei Referenti di Struttura (RS). Provvede al mantenimento degli standard di sicurezza e qualitativi, valuta le competenze degli operatori, supervisiona la manutenzione, la gestione del magazzino e la connettività. In collaborazione con il gruppo operativo (GO) provvede alla formazione di base e continua necessaria.

17 RESPONSABILE DI RISULTATO (RR) Valuta periodicamente le performance qualitative sia interne che esterne elaborando gli appropriati processi di verifica dell allineamento strumentale e del QC, individua gli interventi correttivi necessari e cura la reportistica dedicata.

18 GRUPPO OPERATIVO (GO) Il gruppo operativo del laboratorio costituito oltre che dal SV e dal RR, da TSLB adeguatamente formati e titolari di delega funzionale, curano e presidiano la routine quotidiana, coadiuvano il SV nelle attività di collegamento periferico, monitoraggio, formazione e addestramento necessarie

19 REFERENTI DI STRUTTURA (RS) Sono infermieri, TNFP, medici delle strutture periferiche che hanno acquisito, previa formazione di base, il requisito di referente POCT. Vigilano sulla corretta applicazione delle procedure POCT nella propria struttura e in collaborazione con il SV e il GO provvedono al mantenimento qualitativo dello strumento e collaborano con il SV alla formazione degli utilizzatori autorizzati di primo livello (A1), aggiornando in modo continuativo gli appositi elenchi

20 OBIETTIVI DEL CDM 1. condivisione del progetto con i stake holders 2. rappresentare la leadership unica per il POCT 3. definire competenze e responsabilità di tutti gli attori del sistema 4. promuovere e favorire la creazione di un clima orientato al trust management

21

22 LA DIMENSIONE TECNOLOGICA NON BASTA L infermiere di reparto ed il tecnico di laboratorio possiedono due tipi di professionalità differenti. Dal reciproco rispetto e dal potenziamento di ciascuna di esse nasce il sinergismo di azione che si potrà esprimere anche nella strutturazione di quella rete di supporto necessaria alla realizzazione di un adeguato approccio diagnostico strumentale, realizzato attraverso l utilizzo di tecnologie all avanguardia, il tutto nell interesse della qualità della prestazione offerta alla persona assistita.

23 IL POCT NELLA AOTS Na, K, Cl, LAC, Hb, COHb, MetaHb 56 Glucometri in 38 strutture 2 Palmari per il dosaggio della creatinina nelle radiologie

24 FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO - di base continua - TLSB GO (consulenza tecnica) - infermieri TSNF RS (estensione periferica del GO) - utilizzatori Seminari specifici per studenti del II anno del corso di laurea in infermieristica.

25 ADDESTRAMENTO E FORMAZIONE VALORI AGGIUNTI crescita culturale confronti multidisciplinari cambio atteggiamenti condivisione di obiettivi comuni enfasi su contenuti etici e deontologici motivazione MIGLIOR APPROCCIO QUOTIDIANO ALLE ATTIVITA

26 AGENAS BUONE PRATICHE IN SANITA 2011 Nella realtà italiana, gli strumenti per il dosaggio della glicemia a letto del paziente, comunemente definiti glucometri, sono utilizzati dagli operatori sanitari o dagli stessi pazienti, senza essere sottoposti a nessuna procedura che ne consenta un uso affidabile e in sicurezza. La strumentazione in oggetto richiede particolari precauzioni di utilizzo, sia nelle modalità preanalitiche, sia nelle opportune pratiche qualitative al fine di garantire la precisione e l'accuratezza del dato analitico prodotto. Per rispondere agli indispensabili criteri di sicurezza per il paziente, tutti i glucometri dell'azienda Ospedaliero Universitaria di Trieste (AOUTS) sono inseriti nel sistema POCT (Point of Care Testing) aziendale e sottoposti a monitoraggio e valutazione continua a cura del Dipartimento Medicina di Laboratorio. Nato nel 2007 con l' obiettivo di adeguare i processi agli standard JCI per l' accreditamento all' eccellenza e successivamente implementato e migliorato fino al riaccreditamento del 2011, il sistema POCT per i glucometri ha provveduto a ricondurre l' utilizzo di detta apparecchiatura alle necessarie condizioni di sicurezza, garantendo la qualità del dato analitico prodotto, sviluppando e diffondendo le procedure specifiche di utilizzo in sicurezza, con relativi monitoraggi e valutazioni continue delle performance, provvedendo alla formazione di base e continua dedicata agli utilizzatori.

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