L attenzione mediatica e il risveglio delle aziende

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L attenzione mediatica e il risveglio delle aziende"

Transcript

1 Organizzazione della sicurezza e salute sul lavoro: come cambia lo scenario per la applicazione della responsabilità amministrativa anche in questo settore Alessandro Mazzeranghi, MECQ S.r.l. L attenzione mediatica e il risveglio delle aziende Quella citata nel titolo è una questione importante, introdotta nel settembre 2007 tramite la Legge 123/2007, colpevolmente ignorata da molte aziende. Solo oggi si osserva una presa di coscienza e di interesse, principalmente a seguito della sentenza THYSSEN, estremamente pubblicizzata dai media, e al tempo stesso letteralmente sconvolgente in quanto sentenza che cambia il modo di intendere gli infortuni sul lavoro, o almeno quelli caratterizzati da una elevata gravità. Aspettiamo ora di vedere cosa succederà al processo per la strage di Viareggio, dove ancora è stata invocata la responsabilità amministrativa di alcuni enti coinvolti. Il nostro colpevolmente, però, non era orientato solo alla mancata protezione delle aziende, ma anche e soprattutto al fatto che tramite un modello organizzativo come delineato dall articolo 30 del D.Lgs. 81/2008 si effettua davvero una opera di prevenzione concreta degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Non è assolutamente detto, e non lo crede chi scrive, che all articolo 30 sia indicato tutto quanto necessario e utile, ma sicuramente, se escludiamo la pretesa di esaustività, all articolo 30 vengono date dritte importanti al fine di avere un sistema che realmente riduca gli infortuni e le malattie professionali. Vediamo quali sono gli aspetti legali di base che hanno portato alla stesura dell articolo 30, per poi passare alla interpretazione operativa di cosa le aziende devono fare per rispettarlo. Come noto la responsabilità amministrativa delle aziende, ovvero la possibilità di punire le aziende (più correttamente: gli enti) in caso talune gravi fattispecie di reato compiute da persone fisiche che operano per le aziende, nasce col D.Lgs. 231/2001, e inizialmente si applica principalmente a reati di area amministrativa (per esempio la corruzione di funzionari pubblici). Nel 2007 vengono introdotti all interno dei reati per cui è possibile invocare la responsabilità amministrativa, anche i reati di lesioni colpose gravi o gravissime e di omicidio colposo, commessi in violazione della legislazione in materia di sicurezza e salute sul lavoro.

2 È la prima volta che reati colposi vengono inseriti nel catalogo del D.Lgs. 231/2001. Non è quindi assolutamente facile capire cosa dovrebbe essere il modello organizzativo esimente, previsto dal D.Lgs. 231/2001 come strumento per esimente, appunto, la azienda dalla responsabilità, in questo caso specifico che è davvero del tutto nuovo; non solo per la colposità dei reati ma anche per il numero di soggetti potenzialmente coinvolti in azienda quali persone fisiche che potrebbero commettere un reato di tale fattispecie. Per questo, alcuni mesi dopo, nel D.Lgs. 81/2008 viene introdotto uno specifico articolo che vuole chiarire come devono essere costruiti i citati modelli esimenti. Come sempre tutto questo può essere visto come una angheria nei confronti delle aziende che potrebbero essere penalizzate e punite anche senza avere vere colpe specifiche. E la lamentela non sarebbe tanto assurda per quelle aziende che pretendono di continuare a ritenere la sicurezza e la salute sul lavoro come due elementi marginali rispetto al funzionamento e al successo aziendale. Se vogliamo quindi sintetizzare il fine dell articolo 30 possiamo esprimerlo come segue: costringere le aziende, o almeno quelle di maggior valore, a impostare le attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali come vere e proprie attività strategiche per la sopravvivenza del business, e ottenere una chiara registrazione di tutte le azioni svolte a favore della sicurezza e della salute sul lavoro. La parola costringere suona male, ma è questo lo spirito dell intero D.Lgs. 231/2001, tanto che si parla di comportamenti etici imposti per legge. Le indicazioni dell articolo 30 Quindi che si deve fare? Cosa pretende questo articolo 30 per consentirci di proteggere preventivamente l azienda da eventuali sanzioni? Pensare che gli infortuni e le malattie professionali possano essere evitati in assoluto è irragionevole; e per questo l articolo 30 insiste su una attenta organizzazione della prevenzione e della protezione. Non chiede una organizzazione volta al miglioramento continuo, come quella delineata dalla norma BS OHSAS 18001:2007, bensì una organizzazione orientata alla concreta prevenzione degli infortuni tramite il controllo dei rischi residui. Quindi i passaggi delineati dal comma 1 dell articolo 30, hanno il senso di richiedere che siano messe in atto tutte le misure perché in azienda siano garantiti, in ordine di importanza: Prima di tutto la conformità di tutto quanto presente nei luoghi di lavoro ai requisiti di legge e di norma applicabili. Raggiunta la conformità, il secondo elemento è la valutazione dei rischi, ovvero si chiede che tutti i rischi siano valutati e che siano programmate le misure di miglioramento possibili per un migliore controllo dei rischi residui, ovvero di quei rischi che restano presenti non ostante la conformità. Tutto questo si desume dal combinato disposto dell articolo 30, comma 1 lettera b, e dell articolo 28.

3 Solo dopo avere fatto tutto quanto necessario dal punto di vista strettamente tecnico (eliminazione dei rischi alla fonte o misure di protezione collettive) si passa al terzo elemento, ovvero alla organizzazione di tutti i processi rilevanti per garantire la sicurezza. Qui bisogna precisare che il disposto di legge parla di quei processi che, direttamente, svolgono funzioni di sicurezza (gestione delle emergenze, per esempio), mentre noi interpretiamo anche di regolamentare quei processi che non nascono con finalità di sicurezza esplicite, ma sono comunque determinanti per garantire la conformità e la sicurezza; fra questi possiamo indicare gli acquisti (parte della gestione del cambiamento come prevista dall articolo 28) e la manutenzione che viene ben esplicitata dall articolo 71. Dopodiché l elenco prosegue, e termina con la parte inerente la vigilanza e gli audit interni, che rappresentano il primo (ma non l unico) strumento per verificare che tutto il sistema funzioni come deve. Possiamo capire, già senza ulteriori precisazioni da parte dell articolo 30, che l autocontrollo da parte di chi deve fare sicurezza, ma armonizzando ciò con altri fattori, non è uno strumento di controllo sufficientemente affidabile. Quello che ci interessa evidenziare, oltre ai dettagli tecnici, è che l articolo 30 ragiona (senza mai dirlo esplicitamente) per processi. Ovvero solo se i processi aziendali sono gestiti avendo come obiettivo anche la sicurezza e la salute sul lavoro, si riesce ad attuare un modello organizzativo che abbia davvero caratteristiche esimenti. Tanto che le prime parole dell articolo 30 indicano che il modello, per essere esimente, deve garantire (tutta una serie di cose). Piccolo flash sulla conformità: per garantire la conformità di macchine, impianti, ambienti ecc. non è solo necessaria una verifica iniziale, a cui potrebbero seguire i necessari adeguamenti, ma anche un opera di mantenimento che è propria del processo di manutenzione. Garantire invece che tutti i rischi siano adeguatamente valutati, significa avere un sistema di gestione dei cambiamenti in azienda che dovrà tenere conto anche degli aspetti di sicurezza. Come si può intuire non sono solo gli aspetti pratici della sicurezza che devono andare a fare parte del modello; anche le questioni organizzative devono essere strutturate tenendo in conto gli opportuni aspetti legati alla sicurezza e alla salute sul lavoro. E fra non molto dovremo tenere conto anche dell ambiente. Altri due aspetti vengono messi fortemente in evidenza dall articolo 30 ai commi 2 e 3 rispettivamente. Per prima cosa viene indicato con forza che tutte le attività svolte in azienda a vantaggio della sicurezza e della salute sul lavoro devono essere registrate. Questa è una novità: non solo agire ma anche documentare. Era già ovvio a molti che in sede difensiva le registrazioni sono una delle armi più potenti. Qui però viene messo come requisito. La difficoltà è nel trovare il giusto equilibrio. È altresì evidente che fra tante cose dette dall articolo 30 e dal D.Lgs. 81/2008, gran parte hanno una concreta valenza di prevenzione; le registrazioni hanno la stessa valenza, o il senso è solo quello di facilitare il giudizio su una azienda all interno della quale si sia verificato un infortunio o una malattia professionale? Chi scrive è convinto che diverse registrazioni (per esempio nella manutenzione) possano essere utili, se

4 non altro come strumento che porta conoscenza, ma l indicazione di registrare tutto onestamente mette paura. Paura concretamente confermata quando si prova a farlo: perché oltre alla registrazione, ovvero alla azione che produce la registrazione, c è anche una fase di raccolta, archiviazione e gestione di tutte queste registrazioni, che non è affatto banale. Altra richiesta dell articolo 30: l articolazione di funzioni, che tradotta sarebbe la somma di organigramma e mansionario. Questo perché ogni figura aziendale sappia esattamente i propri compiti (e le proprie responsabilità) sul tema della sicurezza e della salute sul lavoro. Certo è che se questa articolazione di funzioni deve assegnare chiaramente tutti i compiti di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali che devono essere messi in atto all interno della azienda, non si concretizzerà in una serie di indicazioni generiche ma dovrà essere estremamente specifica. I rischi potenziali sono: dare una definizione talmente rigida da ingessare l azienda (succede se si pretende di definire le responsabilità sulla base di ragionamenti teorici piuttosto che invece partire dalle situazioni di fatto), dimenticare qualcosa di importante (direi che è quasi inevitabile, almeno nella prima versione, e questo lascia evidentemente dei punti scoperti dal nostro modello), e infine creare situazioni di conflitto interno dovute a sovrapposizioni di compiti e responsabilità. Alla fine sono tutte questioni che si superano con buon senso e volontà di migliorare l organizzazione rendendola efficace nella prevenzione, ma anche efficiente nel funzionamento complessivo. Che fare in pratica? L idea che il modello sia una sovra struttura deve essere immediatamente fugata. Il modello non è qualcosa di nuovo a livello organizzativo, ma la razionalizzazione di ciò che già esiste in funzione di obiettivi che solo in parte sono nuovi. Non serve l atto di scrivere un codice etico per dire che un infortunio sul lavoro è un qualcosa che ogni azienda vuole evitare. Quindi in ogni azienda già si opera per avere un buon livello di salute e di sicurezza. Lo stesso, nelle aziende sane, per gli altri reati: corruzione, concussione, falso in bilancio Il fatto che molti aspetti evidenziati nel catalogo di reati del D.Lgs. 231/2001, siano comunque chiaramente percepiti come disvalori dal punto di vista della morale comune, comporta che vengano comunque messe in atto misure preventive. Forse, anzi diremmo certamente, è possibile discutere l efficacia (adeguatezza in termini di prevenzione) di queste misure. E proprio qui interviene il modello, col suo approccio analitico e sistematico. Quindi se il modello non è una struttura che si posiziona sopra la organizzazione aziendale, necessariamente è un qualcosa che si situa dentro la organizzazione. E per inserire qualcosa all interno della organizzazione non basta la volontà di pochi ma serve la collaborazione di tutti. Questa affermazione di principio (??) comporta qualche conseguenza pratica. Partiamo dal codice etico: sarebbe bene che chi lo legge non fosse assalito dagli sbadigli e che non scoppiasse a ridere. Quindi il codice etico deve rappresentare la volontà della direzione, non come se fosse un compitino scritto per rispondere al titolo di un tema, ma come se fosse la base del modo di fare business della azienda. Se la

5 direzione non è convinta e non trasmette chiaramente questa convinzione, allora è ben difficile che tutti si impegnino in un rinnovamento organizzativo. Risolta la questione del codice etico, e in genere di tutte le parti del modello che contengono dichiarazioni di principio o regole estremamente generali (come per esempio: non tenere alcun comportamento che possa mettere a rischio la salute o la sicurezza degli altri lavoratori), si rende necessaria una notevole chiarezza di obiettivi. In ambito sicurezza e salute sul lavoro, i reati ex D.Lgs. 231/2001 pertinenti si prevengono tramite una doppia linea di condotta: per i reati che potrebbero essere commessi da figure apicali tramite la chiarificazione degli intendimenti aziendali e un controllo attento sull operato della direzione (quindi il modello deve garantire quelle registrazioni che poi consentono di esercitare un controllo adeguato); per gli altri reati che potrebbero essere commessi da altri soggetti per pigrizia, negligenza o distrazione, è prima di tutto necessaria la definizione di un insieme di regole pratiche, molto legate ad aspetti operativi, che prevengano i comportamenti scorretti che possono condurre a infortuni o malattie professionali. Quindi ne segue che il livello di dettaglio e capillarità del modello in materia di sicurezza e salute sul lavoro è decisamente diverso da quello delle altre parti del modello che non vanno a riguardare così tante persone e errori così minuti e di basso livello. Un esempio di cosa vorremmo prevenire: qualcuno, per spengere un piccolo principio di incendio, utilizza un estintore scaricandolo parzialmente; poi per pigrizia decide di riportarlo a magazzino per farlo sostituire, non subito ma in un secondo momento; poi si scorda completamente la questione. ne segue che l estintore resta al suo posto, ma parzialmente scarico. Se in un secondo tempo qualcuno confida nell efficienza dell estintore e nella sua completa carica per affrontare un vero incendio, ebbene rischia di farsi seriamente del male. In sostanza la questione si ricapitola in poche domande: il nostro uomo (quello che ha commesso l errore) poteva usare l estintore? Sapeva esattamente come comportarsi (compresi i tempi) con l estintore parzialmente scarico? Qualcuno vigilava sul comportamento dei lavoratori? Il magazzino sapeva come agire con gli estintori riportati dal reparto? Esisteva comunque una verifica periodica degli approntamenti anti incendio? Ecc. ecc. Altra questione importante e innovativa, dal punto di vista della sicurezza, è la centralità dei processi nella azione di prevenzione. È difficile dedurre questo aspetto direttamente e immediatamente dalla lettura dell articolo 30. Solo ragionando su come concretamente costruire il modello ci rendiamo conto che molti aspetti importanti non sono riconducibili a semplici e puntuali regole operative. Esistono molti aspetti significativi che ad oggi venivano gestiti sulla base del buon senso, e che invece in termini di modello dovranno essere chiariti. E questo probabilmente porterà a un vantaggio, nei termini di garantire (nei limiti del possibile) che tutto quanto utile per la sicurezza e la salute venga realmente fatto. Proviamo a considerare alcuni aspetti rappresentativi:

6 gestione dell orario di lavoro per evitare che la stanchezza incida sulla sicurezza durante il lavoro; per esempio adottando un sistema che eviti di concedere pause di riposo inferiori alle 11 ore fra due turni consecutivi. sembra elementare ma spesso accade, invece, che chi gestisce i turni con i lavoratori non è al corrente di tutti i vincoli di cui deve tenere conto. ancora gestione dei turni; per esempio avere una organizzazione che a priori assicura che su ogni turno siano presenti un numero adeguato di addetti all anti incendio e al primo soccorso. gestione delle modifiche a macchine e impianti produttivi: è opportuno avere un punto di controllo precoce che consenta di conoscere se le modifiche che si vogliono introdurre impattano sulla marcatura CE, e quali sono le conseguenze pratiche di una eventuale ricertificazione; manutenzioni programmate e verifiche periodiche: è utile avere una analisi dei guasti, malfunzionamenti, deterioramenti ecc. potenzialmente pericolosi che validi il piano di manutenzione e di verifiche periodiche adottato dalla azienda; Riteniamo che le esemplificazioni riportate sopra evidenzino come molti processi abbiano impatti sulla sicurezza, anche senza essere i classici processi rilevanti per la sicurezza (gestione emergenze, gestione lavori in appalto, sorveglianza sanitaria ecc.). Quindi una attenta analisi dei processi aziendali, per correggerli ove necessario, e per inserire i corretti punti di controllo e registrazione relativi alla sicurezza e alla salute sul lavoro, è una evidente necessità per la corretta implementazione del modello organizzativo. Questo ultimo aspetto fornisce una ulteriore motivazione all importanza della reale adesione dell alta direzione al progetto di implementazione del modello. Se, infatti, là dove si definiscono regole di dettaglio operativo il management ha poco da dire, quando si mette mano ai processi si invade proprio uno degli ambiti di competenza della direzione. E quindi è il caso di avere una sorta di adesione preventiva, prima di avviare qualunque operazione di analisi dei processi volta alla implementazione del modello. Nella esperienza concreta, se la questione modello viene affrontata razionalmente, è proprio la piena adesione della direzione il passaggio più delicato. D altra parte non sembra che un atteggiamento diverso, volto ad un approccio indolore abbia mai portato risultati soddisfacenti; nella esperienza di chi scrive spesso cercando di non spaventare si sono imbastiti modelli privi di sostanza, che si fermano alla superficie della prevenzione dei reati, e che restano solo raccolte di buone intenzioni. Conclusioni I modelli esimenti non sono obbligatori, ma sono ormai una necessità all interno di una corretta gestione manageriale delle aziende. Fortunatamente l implementazione di un modello realmente efficacie dal punto di vista esimente comporta anche una generale maggiore efficienza dei processi aziendali sotto il profilo della riduzione degli sprechi, del miglioramento della qualità del prodotto ecc., che indirettamente ripaga l investimento anche sotto il profilo economico.

7 Resta quindi da fare una sola ma importantissima considerazione: non ha alcun senso la implementazione di un modello organizzativo superficiale che comporta l introduzione di sovrastrutture inutili anche sotto il profilo esimente, e dannose sotto il profilo della performance aziendale. Meglio procedere con calma e cautela, eventualmente prendendosi i tempi necessari, ma orientare subito l investimento ad un obiettivo ambizioso per completezza ed efficacia. Ovvero è di gran lunga meglio lavorare sui processi piuttosto che tentare di prevenire i reati con regole indipendenti realizzate e applicate ad hoc.

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE?

REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE? 13 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE? Dott. Ing. Massimo

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

UNA (DOVEROSA) PREMESSA: COSA CI FACCIAMOI QUI?

UNA (DOVEROSA) PREMESSA: COSA CI FACCIAMOI QUI? ACQUISTO DI MACCHINE, ATTREZZATURE DI LAVORO E IMPIANTI INDUSTRIALI ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/2008 E DELLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE (RECEPITA DAL D.LGS. 17/2010) SELEZIONE DEL FORNITORE, SPECIFICHE

Dettagli

BS OHSAS 18001:2007 OHSAS 18001. Revisione 00. 22 marzo 2012. Sara Zullo (Firma) Preparato da

BS OHSAS 18001:2007 OHSAS 18001. Revisione 00. 22 marzo 2012. Sara Zullo (Firma) Preparato da 22 marzo 2012 OHSAS 18001 BS OHSAS 18001:2007 Revisione 00 Preparato da Sara Zullo (Firma) Altea S.p.A. Strada Cavalli 42, 28831 Feriolo di Baveno (VB) T +39 0323 280811 F +39 0323 2808110 www.alteanet.it

Dettagli

4. Modello in tema di tutela della sicurezza sul lavoro

4. Modello in tema di tutela della sicurezza sul lavoro 4. Modello in tema di tutela della sicurezza sul lavoro 4.1 Previsioni del d.lgs. 81/2008 Il d.lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 ha sostanzialmente innovato la legislazione in materia di sicurezza e salute

Dettagli

STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008

STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008 DECRETO LEGISLATIVO n. 81 del 9 aprile 2008 UNICO TESTO NORMATIVO in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO

Dettagli

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall

Dettagli

LA SICUREZZA SUL LAVORO LA NORMA BS OHSAS 18001 E LA CERTIFICAZIONE

LA SICUREZZA SUL LAVORO LA NORMA BS OHSAS 18001 E LA CERTIFICAZIONE G E S T I R E LA SICUREZZA SUL LAVORO LA NORMA E LA CERTIFICAZIONE Premessa La sicurezza sui luoghi di lavoro è un argomento che da molto tempo è all attenzione del nostro Paese. Gli incidenti sui luoghi

Dettagli

La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi

La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi Bologna, 12 Giugno 2009 STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. Via Borghi Mamo N. 15-40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045 WWW.STUDIONERI.COM

Dettagli

Scheda informativa gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro

Scheda informativa gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro Scheda informativa gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro Questa scheda informativa offre indicazioni generali per le persone che gestiscono un azienda o un iniziativa imprenditoriale

Dettagli

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 2 Premessa Con il la Belli S.r.l. vuole creare una sorta di carta dei diritti e doveri morali che definiscono la responsabilità etico-sociale di

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i liste di controllo per il manager r il manager liste di controllo per il manager di contr liste di liste di controllo per il manager i controllo trollo per il man liste di il man liste di controllo per

Dettagli

Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi

Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE Presentazione MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE ex D.Lgs. 231/01 Pag 1 di 6 PREMESSA Con l introduzione nell ordinamento giuridico italiano del D.Lgs. 8 giugno 2001, n.231 qualsiasi soggetto giuridico

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità, Salute

Dettagli

INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300

INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300 INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300 La norma applica a tutti i casi di omicidio colposo o lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul

Dettagli

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica

Dettagli

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 Modelli ex d.lgs. 21/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012 Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 L impatto immediato e diretto della L. 190/2012 sul d.lgs. 21/01 La Legge 190

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Sistemi per la Sicurezza Consulenza. Sicurezza Analisi Consulenza. La La Sicurezza non è un gioco. non è un gioco

Sistemi per la Sicurezza Consulenza. Sicurezza Analisi Consulenza. La La Sicurezza non è un gioco. non è un gioco Sistemi per la Sicurezza Consulenza Sicurezza Analisi Consulenza La La Sicurezza non è un gioco non è un gioco m Il parere del Legale La formazione in materia di sicurezza e salute dei lavoratori ha assunto

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

CERTIFICAZIONE ISO 14001

CERTIFICAZIONE ISO 14001 CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con

Dettagli

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti

Dettagli

L amministratore di sistema. di Michele Iaselli

L amministratore di sistema. di Michele Iaselli L amministratore di sistema di Michele Iaselli Definizione L Amministratore di sistema viene definito dal provvedimento dell Autorità Garante del 27 novembre 2008 come una figura professionale destinata

Dettagli

BENEFICI DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITA E SICUREZZA CERTIFICATI

BENEFICI DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITA E SICUREZZA CERTIFICATI BENEFICI DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITA E SICUREZZA CERTIFICATI CERTIQUALITY Via. G. Giardino, 4 - MILANO 02.806917.1 Armando Romaniello Direttore Marketing CERTIQUALITY D.LGS. 231/01 Legge 123/07 BS

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

MOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio 2014. Dott.ssa Fabiana Maria Pepe

MOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio 2014. Dott.ssa Fabiana Maria Pepe MOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio 2014. Dott.ssa Fabiana Maria Pepe Con il decreto ministeriale 13 febbraio 2014 trovano attuazione le procedure semplificate

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria Dott. Paolo Piani Ancona (26 marzo 2015) 1 Premessa Trattati Il diritto comunitario in tema di assistenza sanitaria (prevale sulle

Dettagli

Benefici della Certificazione Sicurezza OHSAS 18001:2007

Benefici della Certificazione Sicurezza OHSAS 18001:2007 Benefici della Certificazione Sicurezza OHSAS 18001:2007 Premessa Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA

CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA 1. Premessa ISI Italia srl ( di seguito ISI e/o Società ) adotta il seguente Codice di comportamento al fine di promuovere l insieme dei principi etici a cui la società

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Azienda Sanitaria Firenze

Azienda Sanitaria Firenze Azienda Sanitaria Firenze I Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro in relazione al D.Lgs. 231/01 DALLA VERIFICA DELL APPLICAZIONE FORMALE ALLA VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL

Dettagli

Corso formazione su Sistema di gestione della qualità. Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000

Corso formazione su Sistema di gestione della qualità. Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000 Corso formazione su Sistema di gestione della qualità Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000 Concetto di qualità La parola Qualità sta a significare l'insieme delle caratteristiche di un prodotto/servizio

Dettagli

PROPOSTA FORMATIVA 2015

PROPOSTA FORMATIVA 2015 PROPOSTA FORMATIVA 2015 IL NUOVO APPROCCIO DELL AZIONE AMMINISTRATIVA: LA REVISIONE DEL PIANO ANTICORRUZIONE COME STRUMENTO PER MIGLIORARE PERFORMANCE E TRASPARENZA (L.n. 190/2012) La gestione del rischio

Dettagli

AREA MODELLI ORGANIZZATIVI

AREA MODELLI ORGANIZZATIVI MODELLI ORGANIZZATIVI 1. Crea il tuo sistema qualità 2. Dlgs 231 modello organizzativo come paracadute 3. Crea il tuo sistema privacy 4. Certificazione Etica SA8000 CREA IL TUO SISTEMA QUALITÀ Realizzare

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali

Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali RESPONSABILITA D IMPRESA D.lgs. 231/01 L EVOLUZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI E DI GESTIONE 27 maggio 2014 ore 14.00 Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali Ing. Gennaro

Dettagli

Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica,

Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, Decreto Legislativo 231/2001 Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità

Dettagli

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

IO LAVORO E GUIDO SICURO

IO LAVORO E GUIDO SICURO IO LAVORO E GUIDO SICURO Misano Word Circuit Marco Simoncelli Workshop 22 Marzo 2013 Azienda USL Rimini Pierpaolo Neri Dott. Ing. Pierpaolo Neri 1 Gli argomenti 1. Responsabilità amministrativa delle aziende

Dettagli

Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante. Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013

Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante. Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013 Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013 Perché le innovazioni nella programmazione sono molto rilevanti per la valutazione ex ante e la VAS?

Dettagli

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Capitolo 3 - Dalla strategia al piano editoriale GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Social Toolbox ed i contenuti presenti nel seguente documento (incluso a

Dettagli

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni

Dettagli

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:

Dettagli

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. Gestire i rischi per la sicurezza dei lavoratori con sistemi innovativi: l applicazione dei Sistemi RFID Radio Frequency IDentification a partire dal DVR Prof. Dott. Luca Maria Neri Introduzione: nuove

Dettagli

Implementare un sistema di analisi e gestione del rischio rende efficace e concreto il modello 231

Implementare un sistema di analisi e gestione del rischio rende efficace e concreto il modello 231 RISK MANAGEMENT & BUSINESS CONTINUITY Il Risk Management a supporto dell O.d.V. Implementare un sistema di analisi e gestione del rischio rende efficace e concreto il modello 231 PER L ORGANISMO DI VIGILANZA

Dettagli

LA RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETA E I MODELLI ORGANIZZATIVI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA SICUREZZA SUL LAVORO

LA RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETA E I MODELLI ORGANIZZATIVI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA SICUREZZA SUL LAVORO LA RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETA E I MODELLI ORGANIZZATIVI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA SICUREZZA SUL LAVORO Studio Candussi & Partners Università di Udine 30 aprile 2009 Lo Studio Candussi

Dettagli

D.Lgs. 81/08, Testo Unico Sicurezza e la correlazione con i Sistemi di Gestione certificabili BS OHSAS 18001

D.Lgs. 81/08, Testo Unico Sicurezza e la correlazione con i Sistemi di Gestione certificabili BS OHSAS 18001 D.Lgs. 81/08, Testo Unico Sicurezza e la correlazione con i Sistemi di Gestione certificabili BS OHSAS 18001 CERTIQUALITY VIA G. GIARDINO, 4 20123 MILANO TEL. 02-806917.1 certiquality@certiquality.it www.certiquality.it

Dettagli

La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara

La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Autore: Maurizio Boscarol Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

I Sistemi di Gestione per la Sicurezza: La norma OHSAS 18001: 2007

I Sistemi di Gestione per la Sicurezza: La norma OHSAS 18001: 2007 I Sistemi di Gestione per la Sicurezza: La norma OHSAS 18001: 2007 CHIARA LECIS Co.Meta 25 Giugno 2008 I Sistemi di Gestione per la Sicurezza 1 SGSL: tra adempimenti normativi e miglioramento della gestione

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

PROCEDURE SEMPLIFICATE PER L ADOZIONE DI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG) NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

PROCEDURE SEMPLIFICATE PER L ADOZIONE DI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG) NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE PROCEDURE SEMPLIFICATE PER L ADOZIONE DI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG) NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE RIFERIMENTI Legge 3/8/2007 n.123 (riordino disciplina) -> Introduce nel D.Lgs 231/2001

Dettagli

Il Contributo Specifico del Medico Competente alla Valutazione dei Rischi. VI Congresso Nazionale SMIPG Pisa, 5 Novembre 2010

Il Contributo Specifico del Medico Competente alla Valutazione dei Rischi. VI Congresso Nazionale SMIPG Pisa, 5 Novembre 2010 Il Contributo Specifico del Medico Competente alla Valutazione dei Rischi VI Congresso Nazionale SMIPG Pisa, 5 Novembre 2010 L'art. 25 c.1 p. a del D.Lgs 81/08 sancisce l'obbligo di collaborazione alla

Dettagli

Il Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro. 26 Marzo 2015

Il Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro. 26 Marzo 2015 Il Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro 26 Marzo 2015 Introduzione Cos é la specifica BS OHSAS 18001:2007 Definisce in maniera dettagliata (specification) le linee guida per l implementazione

Dettagli

Cliccare sul titolo della FAQ per leggere la risposta relativa

Cliccare sul titolo della FAQ per leggere la risposta relativa Cliccare sul titolo della FAQ per leggere la risposta relativa Integrazione SGSL UNI INAIL con ISO 14001 : come si può integrare un SGSL UNI INAIL in un sistema gestione ISO 14001 già esistente?nel dettaglio:

Dettagli

PARTE SPECIALE Sezione VII. Sicurezza e salute sul lavoro

PARTE SPECIALE Sezione VII. Sicurezza e salute sul lavoro PARTE SPECIALE Sezione VII Sicurezza e salute sul lavoro PARTE SPECIALE Sezione VII Sommario 1.Le fattispecie dei reati presupposto (Art. 25 septies D. Lgs. 231/01)... 3 2.Processi Sensibili... 4 3.Regole

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO

1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO Pagina 1 di 5 1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO (rif. punto 4.2 BS OHSAS 18001:2007) 1.1 SCOPO La dichiarazione di politica per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro,

Dettagli

Roma: 27 Ottobre 2015 Corte di Cassazione

Roma: 27 Ottobre 2015 Corte di Cassazione Idoneità dei Modelli organizzativi e di gestione secondo il d.lgs. 81/08, e rapporto con i Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro conformi allo standard BS OHSAS 18001:2007 Roma: 27 Ottobre

Dettagli

Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08. Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG)

Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08. Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08 Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Ivo Dagazzini Rappresentante delle Regioni per la Regione Veneto Direttore

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

Decreto legislativo 231/01 e Sistemi di Gestione

Decreto legislativo 231/01 e Sistemi di Gestione Decreto legislativo 231/01 e Sistemi di Gestione Ivo Caldera Coordinatore Gruppo di Studio AFI Sicurezza e Igiene Ambientale RISK MANAGEMENT E BUSINESS CONTINUITY Milano, 26 marzo 2015 26/03/15 Ivo Caldera

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI NEL LICEO Si riportano, quale esempio e non esaustivi,

Dettagli

«Gruppo Zadíg» - Notiziario n. 4 Maggio 2008

«Gruppo Zadíg» - Notiziario n. 4 Maggio 2008 «Gruppo Zadíg» - Notiziario n. 4 Maggio 2008 T Ü V C E R T D I N E N I S O 9 0 0 1 : 2 0 0 0 N. 4 Maggio 2008 QUALITÀ AMBIENTE SICUREZZA a cura di Zadíg S.r.l. Coordinamento: Ugo Angelo Magri Società:

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Incidenti ed Incidenti Mancati

Incidenti ed Incidenti Mancati Incidenti ed Incidenti Mancati 1/16 MEMORIA PASSATO INTELLIGENZA PRESENTE PREVISIONE Casi storici... La sicurezza oggi FUTURO La sicurezza domani 2/16 Ciò che è accaduto in passato accadrà ancora. Ciò

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

IL PERCORSO DI COACHING

IL PERCORSO DI COACHING IL PERCORSO DI COACHING UNA RISORSA PER IL CAMBIAMENTO PROFESSIONALE E IL POTENZIAMENTO PERSONALE Non c èc nulla che spaventi di più l uomo che prendere coscienza dell immensit immensità di cosa è capace

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due

La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge

Dettagli

Il Preposto nella scuola

Il Preposto nella scuola Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania DIREZIONE GENERALE Organismo Paritetico Regionale ex art. 51 D. lgs. 81/2008 Il Preposto nella scuola

Dettagli