DAIORT Direzione Assistenza Infermieristica Ostetrica Riabilitativa e Tecnica

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1 DAIORT Direzione Assistenza Infermieristica Ostetrica Riabilitativa e Tecnica PROTOCOLLO PER IL TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA PRESSIONE Gruppo di Lavoro CPSI Coordinatore U.O.C. III Medicina Sonia Silvestrini CPSE U.O.C. DAIORT Giuseppe Marchesani CPSI Coordinatore U.O.C. Sub Intensiva/A Gianluca Nacci CPSI U.O.C. III Medicina Lorenza Latini CPSI U.O.C. III Medicina Caterina Belmonte CPSI II Gruppo Operatorio Renata Raimondo DOTT.SSA Salvatori Elia U.O.C. III Medicina DOTT. Paolo Carfagna U.O.C. II Medicina Direttore U.O.C. III Medicina Direttore DAIORT Griglia di approvazione Dott. Giuseppe Lavra Dott. Ivo Camicioli 1

2 AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA Protocollo per Il Trattamento delle Lesioni da Pressione DATA ELABORAZIONE Novembre 2013 Rev. Maggio 2014 INDICE Oggetto pag. 3 Scopo della procedura pag 3 Operatori coinvolti pag. 3 Campo di applicazione pag. 3 Matrice delle responsabilità nel TRATTAMENTO delle lesioni da pressione pag. 3 Sequenza di azioni nel TRATTAMENTO delle lesioni da pressione pag. 4 Stadiazione e Protocollo di TRATTAMENTO delle lesioni da pressione pag. 6 All. 1 Linee Guida Aziendali Scala di Braden pag. 7 All. 2/a e 2/b Scala di Push-Tool pag. 8 All. 2/c Scheda di Rilevazione delle Lesioni Cutanee pag.10 All. 3 Consenso Informato paziente pag. 11 All. 4 Wound bed Preparation pag. 12 All. 5 Principali Antisettici utilizzati & conosciuti pag. 13 All. 6 Schede di Medicazioni pag. 14 All. 7 Glossario del Wound Care pag. 23 All. 8 Codici prodotti per medicazioni pag. 26 Bibliografia / Sitografia pag. 27 DIFFUSIONE CPS Infermieri, CPSI Coordinatori, Medici, Personale di Supporto REDATTO CPSI Coordinatore dell Assistenza U.O.C. III Medicina Sonia Silvestrini Wound Specialist 2

3 AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA Protocollo per il Trattamento delle Lesioni da Pressione DATA ELABORAZIONE Novembre 2013 Rev. Maggio 2014 Oggetto: gestione del trattamento delle lesioni da pressione. Scopo della procedura: standardizzare, mediante una sequenza logica di azioni, i comportamenti degli operatori sanitari relativamente alla gestione del trattamento delle lesioni da pressione. Operatori coinvolti: Infermieri, Coordinatori Unità Operative, Medici Unità Operative, Personale di Supporto Campo di applicazione: il protocollo di trattamento viene applicato ad ogni paziente che presenti lesioni da pressione, avendo cura di posizionare il materasso antidecubito al paziente costretto a letto per prevenirne l insorgenza Matrice di responsabilità nel TRATTAMENTO delle lesioni da pressione DAIORT Infermiere Coordinatore Personale Medico di Supporto Diffusione R R Applicazione R R C R Approvvigionamento dispositivi C R C Valutazione della lesione R R Preparazione del letto della R/C ferita (Wound bed preparation) Valutazione carica batterica C R Trattamento della necrosi C/R R Gestione dell essudato C/R R Correzione disfunzione R cellulare Correzione squilibrio R biochimico Terapia antimicrobica C R Medicazione R/C C Valutazione Procedura R R R C = Collaborativo R = Responsabile 3

4 AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA Protocollo per il Trattamento delle Lesioni da Pressione DATA ELABORAZIONE Novembre 2013 Rev. Maggio 2014 Sequenza di azioni nel TRATTAMENTO delle lesioni da pressione Rassicura il paziente INFERMIERE Valuta il rischio d insorgenza di lesioni con la scala di Braden (Linee Guida Aziendali All. n. 1) Posiziona il materasso antidecubito al letto del paziente Tratta le cause meccaniche Diagnostica lo stadio della lesione Compila la scala Push Tool (All. n. 2) Compila la Scheda di Rilevazione delle Lesioni Cutanee ( All. n.2/c) Fotografa la lesione (Raccomandazione Linea Guida), previo consenso formale del paziente (All. n. 3) Prepara il letto della lesione (Wound bed preparation attraverso il T.I.M.E. - All.4) Attua la Medicazione più appropriata in base allo stadio della lesione diagnosticato Somministra terapia prescritta Provvede all approvvigionamento dispositivi per medicazioni Richiede Materasso Antidecubito COORDINATORE 4

5 PERSONALE DI SUPPORTO Collabora nel posizionamento del materasso antidecubito Collabora nel posizionare in modo corretto il paziente per la medicazione Supporta l infermiere in medicazioni complicate Riordina i materiali utilizzati MEDICO Tratta le cause d interesse clinico Rassicura il paziente Valuta la carica batterica (ev. tampone colturale) Gestisce la necrosi Corregge la disfunzione cellulare Corregge lo squilibrio biochimico Prescrive terapia Richiede, se lo ritiene necessario, l intervento del chirurgo generale, del chirurgo plastico e/o del vulnologo 5

6 STADIAZIONE & PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA PRESSIONE 1 2 CATEGORIA Aspetto Obiettivo MEDICAZIONE Eritema (arrossamento) non Ripristinare la vascolarizzazione e Irrigazione con Soluzione Fisiologica a temperatura ambiente, asciugare con garze sterili tamponando e non frizionando, poi reversibile alla digitopressione prevenire l ulcerazione cutanea posizionare sulla lesione Idrobenda trasparente semipermeabile in poliuretano. Tale medicazione può rimanere in sede fino a 7 (nei pazienti di pelle scura si ha giorni. una colorazione rossa, blu, porpora) Flittena Ferita a spessore parziale che coinvolge l epidermide e/o il derma Abrasione Perdita parziale dello spessore cutaneo Evitare la pressione del liquido raccolto nel tessuto sottostante e la rottura completa della vescica con essiccamento del tessuto Riepitelizzazione Irrigazione con Soluzione Fisiologica a temperatura ambiente, asciugare con garze sterili tamponando e non frizionando, forare la vescica con manovra asettica senza rimuovere il tetto e coprire con idrocolloidi in placca. Tale medicazione può rimanere in sede fino sino a 3-5 giorni. Disinfezione con Iodiopovidone 10%, (diluito al 10% con Soluz.Fisiol.) ed irrigazioni con Soluzione Fisiologica o Ringer a temperatura ambiente, asciugare con garze sterili tamponando e non frizionando, applicare idrobenda trasparente semipermeabile in poliuretano. Tale medicazione può rimanere in sede fino sino a 3-5 giorni. 3 Lesione con prevalente aspetto necrotico Lesione con sola (o prevalente) perdita di sostanza Rimuovere la necrosi e mantenere l ambiente umido Riempire lo spazio vuoto Disinfezione con Iodiopovidone 10%( diluito al 10% con Soluz.Fisiol.) ed irrigazioni con Soluzione Fisiologica o Ringer a temperatura ambiente, rimozione del tessuto non vitale, risciacquare con la stessa, asciugare con garze sterili,applicare pomata enzimatica/idrogeli ed una medicazione secondaria di copertura, ossia, idrocolloidi in placca semipermeabile in poliuretano.tale medicazione può rimanere in sede fino sino a max 3 giorni. Disinfezione con Iodiopovidone 10% ( diluito al 10% con Soluz.Fisiol.) ed irrigazioni con Soluzione Fisiologica o Ringer a temperatura ambiente, riempire la cavità della lesione con schiume in poliuretano, applicare crema ossido di zinco su cute perilesionale, posizionare sulla superficie n.2 compresse sovrapposte di garze grasse, concludere con applicazione di schiuma in poliuretano.nel caso in cui siano coinvolti gli arti è preferibile eseguire fasciatura con benda orlata garza idrofila dopo la medicazione secondaria di copertura. Tale medicazione può rimanere in sede fino sino a max 3 giorni. 4 Lesione a tutto spessore con distruzione estesa, necrosi tissutale e danni ai muscoli, alle ossa, alle strutture di supporto Rimuovere la necrosi, mantenere l ambiente umido, riempire lo spazio vuoto, controllare l infezione e le eventuali complicanze, favorire la riparazione tissutale Disinfezione con Iodiopovidone 10% ed irrigazioni con Soluzione Fisiologica o Ringer a temperatura ambiente, asciugare con garze sterili, applicare pomata enzimatica/idrogeli, riempire la cavità della lesione con schiume in poliuretano, applicare crema ossido di zinco su cute perilesionale, posizionare sulla superficie n.2 compresse sovrapposte di garze grasse, concludere con applicazione di schiuma in poliuretano. Dopo una detersione accurata e protratta per 2-4 settimane senza miglioramento, procedere con eventuale debridment chirurgico e/o innesti con chirurgia plastica. Nel caso in cui siano coinvolti gli arti è preferibile eseguire fasciatura con benda orlata garza idrofila dopo la medicazione secondaria di copertura. Tale medicazione può rimanere in sede fino sino a max 3 giorni. 5 Non stadiabile : profondità non valutabile. Il letto della lesione è ricoperto da slough e/o da un escara Rimuovere l escara Idem come al IV grado. N.B. : un escara sui talloni stabile,asciutta, aderente, intatta senza eritema o fluttuazioni si considera come naturale biologica copertura del corpo e non va rimossa 6 Sospetto danno ai tessuti profondi : profondità non valutabile. Area violacea o marrone/rossiccia a cute intatta o flittene a contenuto ematico e l area perilesionale presenta boggy Controllare evoluzione ed individuare il danno ai tessuti profondi Idem come al IV grado. N.B. : La medicazione va rinnovata in anticipo nel caso in cui ci siano sue dislocazioni e anche quotidianamente se necessario, ad esempio se particolarmente essudante, contaminata e/o produttiva. Le medicazioni applicate vicino all'ano vanno controllate con maggiore attenzione perché difficilmente rimangono intatte. 6

7 Identificativo Paziente All. 1 Nosologico (RAD).. Nome... Cognome. U.O. Richiedente.Letto.. Indicatori e Variabili Percezione sensoriale Abilità a rispondere in modo corretto alla sensazione di disagio correlata alla pressione Umidità. Grado di esposizione della pelle all umidità. Attività. Grado di attività fisica Mobilità. Capacità di cambiare e di controllare le posizioni del corpo. Nutrizione Assunzione usuale di cibo Frizionamento e scivolamento Punteggio da 16 a 13 Punteggio <13 Scala di Braden Valut. Non limitata. Risponde agli ordini Verbali. Non ha deficit sensoriale che limiti la capacità di sentire ed esprimere il dolore o il disagio Raramente bagnato. La pelle è abitualmente asciutta. Le lenzuola sono cambiate ad intervalli di routine Cammina frequentemente Cammina al di fuori della camera almeno 2 volte al giorno e dentro la camera 1 volta ogni due ore (al di fuori delle ore di riposo) Limitazioni assenti Si sposta frequentemente e senza assistenza Eccellente Mangia la maggior parte del cibo, non rifiuta mai il pasto, talvolta mangia tra i pasti. Non necessita di integratori Sistema medio rischio Air Express Sistema Alto Rischio Autosure Float Leggermente limitata. Risponde agli ordini verbali Ma non può comunicare Sempre il suo disagio o il bisogno di cambiare posizione. O Ha impedimenti al sensorio che limita la capacità di avvertire il dolore o il disagio in 1 o 2 estremità. Occasionalmente bagnato La pelle è occasionalmente umida, richiede un cambio di lenzuola extra 1 volta al giorno Cammina occasionalmente Cammina occasionalmente durante il giorno ma per brevi distanze con o senza aiuto. Trascorre la maggior parte di ogni turno a letto o sulla sedia Parzialmente limitata Cambia frequentemente la posizione con minimi spostamenti del corpo Adeguata Mangia più della metà dei pasti, 4 porzioni o più di proteine al giorno. Usualmente assume integratori. O Si alimenta artificialmente con NPT o NE, assumendo il quantitativo nutrizionale necessario. Senza problemi apparenti Si sposta nel letto e sulla sedia in modo autonomo ed ha sufficiente forza muscolare per sollevarsi completamente durante i movimenti Molto limitata. Risponde solo a stimoli dolorosi. Non può comunicare il proprio disagio se non gemendo o agitandosi. O Ha impedimento al sensorio che limita la percezione del dolore almeno per la metà del corpo. Spesso bagnato Pelle sovente ma non sempre umida. Le lenzuola devono essere cambiate almeno 1 volta per turno. In poltrona Capacità di camminare severamente limitata o inesistente. Non mantiene la posizione eretta e/o deve essere assistito nello spostamento sulla sedia a rotelle Molto limitata Cambia occasionalmente posizione del corpo o delle estremità, ma è incapace di fare frequenti o significativi cambiamenti di posizione senza aiuto Probabilmente inadeguata Raramente mangia un pasto completo, generalmente mangia la metà dei cibi offerti. Le proteine assunte includono 3 porzioni di carne o latticini al giorno, occasionalmente integratori alimentari. O Riceve meno quantità ottimale di dieta liquida o enterale (con SNG) Problema potenziale Si muove poco e necessita di assistenza minima. Durante lo spostamento la cute fa attrito con le lenzuola o con il piano della poltrona, occasionalmente può slittare DATA..../.../../ Completamente limitata. Non vi è risposta (non geme, non Si contrae o afferra)allo stimolo Doloroso, a causa del diminuito livello di coscienza od alla sedazione. O Limitata capacità di percepire Dolore in molte zone del corpo. Costantemente bagnato La pelle mantenuta costantemente umida dalla traspirazione, dall urina, ecc. Ogni volta che il paziente si muove o si gira lo si trova sempre bagnato Allettato Costretto a letto Completamente immobile Non può fare alcun cambiamento di posizione senza assistenza Molto povera Non mangia mai un pasto completo. Raramente mangia più di 1/3 di qualsiasi cibo offerto. 2 o meno porzioni di proteine al giorno. Assume pochi liquidi e nessun integratore. O E a digiuno o mantenuto con fleboclisi o beve bevande per più di 5 giorni. Problema Richiede da una moderata a una massima assistenza nei movimenti. Frequentemente scivola nel letto o nella poltrona. Frequentemente richiede riposizionamenti con la massima assistenza. Sono presenti spasticità, contratture, agitazione. Che causano costantemente attrito contro il piano del letto e della poltrona Valutazione Totale Firma dell Infermiere Valutatore La presente scheda deve essere conservata nella Cartella Clinica del Paziente 7

8 All. 2/a Indicazioni Osservare e misurare le ulcere da pressione. Classificare l'ulcera rispetto alla superficie, l'essudato e il tipo di tessuto della ferita. Registrazione di un sub-score per ciascuna di queste caratteristiche dell'ulcera. Aggiungere il sub-punteggi per ottenere il punteggio totale. Un confronto tra i punteggi totali misurati nel tempo, fornisce una indicazione del miglioramento o peggioramento della cicatrizzazione delle ulcere di pressione. Lunghezza X Larghezza 0 0 cm2 1 <0.3 cm cm cm2 4 1,1-2 cm cm2 Punteggio Quantità Essudato Tipo di Tessuto 0 Nessuno 0 Chiusa cm2 1 Poco 1 Tessuto Epiteliale cm 2 Moderato 2 Tessuto Di Granulazione cm2 3 Molto 3 Slough cm 4 Tessuto Necrotico 10 >24 cm2 Punteggio Punteggio Punteggio Totale Lunghezza x larghezza: Misurare la lunghezza massima (testa ai piedi) e la massima larghezza (lato a lato) con un righello centimetro. Moltiplica queste due misure (lunghezza x larghezza) per ottenere una stima di superficie in centimetri quadrati (cm2). Consiglio: non tirare ad indovinare! Utilizzare sempre un righello centimetro e utilizzare sempre lo stesso metodo ogni volta che l'ulcera è misurata. Essudato Quantità: Stimare la quantità di essudato (drenaggio) presenti dopo la rimozione della medicazione e prima di applicare qualsiasi agente topico per l'ulcera. Stimare l'essudato (drenaggio) come nessuno, poco, moderato o molto. Tipo di tessuto: Questo si riferisce ai tipi di tessuto che sono presenti nella ferita (ulcera) letto. Score come un "4" se non vi è alcun presente tessuto necrotico. Score come un "3" se c'è qualsiasi quantità di slough presente e del tessuto necrotico è assente. Score come un "2" se la ferita è pulita e contiene tessuto di granulazione. Una ferita superficiale che è reepithelializing è segnato come un "1". Quando la ferita è chiusa, il punteggio come uno "0". 4 - tessuto necrotico (escara): nero, marrone, marrone chiaro o di un tessuto che aderisce saldamente al letto della ferita o ulcera bordi e può essere più deciso o più morbido di cute circostante. 3 - Slough: tessuto giallo o bianco che aderisce al letto dell'ulcera in stringhe o grumi spessi, o è mucinoso. 2 - tessuto di granulazione: robusto tessuto di colore rosa o rosso con una lucida, umida, aspetto granulare. 1 - tessuto epiteliale: per le ulcere superficiali, nuovi o rosa lucido tessuto (della pelle) che cresce nelle dai bordi o come isole sulla superficie dell'ulcera. 0 - Chiusa: la ferita è completamente ricoperta di epitelio (pelle nuova). 8

9 All. 2/b Pressure Ulcer Healing Chart Per monitorare le tendenze in punteggi PUSH nel tempo- Usare una sola pagina per ogni ulcera Nome Paziente n. Ricovero U.O. Sede Ulcera Data Pressure Ulcer Healing Record (Punteggio di guarigione dell ulcera da pressione) Data Lunghezza X Larghezza Quantità Essudato Tipo di Tessuto Punteggio Totale Push Punteggio Totale Push Pressure Ulcer Healing Graph (Grafico di guarigione del ulcera da Data Guarigione = 0 pressione) 9

10 Firma Infermiere Valutatore... Firma Infermiere Valutatore... 10

11 All. 3 CONSENSO al RILEVAMENTO DELLE IMMAGINI FOTOGRAFICHE (Il presente modulo può essere compilato e sottoscritto dall utente o dal personale incaricato che raccoglie le dichiarazioni orali dell utente e che sottoscrive il modulo per attestazione) REPARTO RAD Nome e Cognome Paziente (stampatello) Cognome Nome Sede Ulcera AUTORIZZA L utilizzo del materiale iconografico per i seguenti fini : - didattici ovvero di ricerca; - pubblicazione su riviste mediche, siti internet, libri di testo; Si precisa che per la tutela della privacy in ottemperanza al D. Lgs. 196/2003: - non verranno trattati, pubblicati o diffusi dati personali o sensibili alla persona; - dalle immagini non sarà possibile risalire all identità, credo religioso, politico, razza o provenienza della persona; - il materiale iconografico verrà utilizzato solo per gli usi espressamente sopra indicati e nel rispetto del D. Lgs 196/2003. Il trattamento del materiale è comunque effettuato con l osservanza di tutte le misure cautelative della sicurezza e riservatezza dei dati previste dalla normativa vigente. Data Firma (Dell utente * o dell incaricato dell Azienda che raccoglie e attesta le dichiarazioni dell utente) * Nel caso di utente minorenne firma l esercente la potestà genitoriale 11

12 AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA Protocollo per il Trattamento delle Lesioni da Pressione DATA ELABORAZIONE Novembre 2013 Rev. Maggio 2014 All. 4 WOUND BED PREPARATION (preparazione del letto della lesione) T Tessuto necrotico o devitalizzato I Infezione o infiammazione M Macerazione o secchezza : squilibrio dei fluidi E Epidermide : margini che non progrediscono sul letto della ferita La presenza di tessuto necrotico e/o devitalizzato ostacola la guarigione: impedisce la valutazione delle dimensioni, della profondità della lesione e delle strutture interessate al processo ulcerativo; è focolaio di infezione, prolunga la fase infiammatoria, ostacola meccanicamente la contrazione e disturba il processo di riepitelizzazione. L infezione ostacola la guarigione della ferita contribuendo alla sua cronicizzazione; la continua presenza di microrganismi virulenti porta a una risposta infiammatoria massiccia e persistente e l aumento di citochine e di attività proteasica, unito alla ridotta attività dei fattori di crescita, contribuisce a danneggiare l organismo ospite. La disidratazione cutanea rallenta la migrazione delle cellule epiteliali, mentre l eccesso di essudato causa la macerazione dei margini della ferita e promuove un ambiente biochimico ostile che blocca l azione dei fattori di crescita La mancata risposta agli stimoli dei fattori di crescita condiziona un arresto della proliferazione e della migrazione dei cheratinociti perilesionali, con conseguente mancata chiusura della lesione. 12

13 AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA Protocollo per il Trattamento delle Lesioni da Pressione DATA ELABORAZIONE Novembre 2013 Rev. Maggio 2014 All. 5 PRINCIPALI ANTISETTICI UTILIZZATI & CONOSCIUTI ANTISETTICO CATEGORIA VANTAGGI SVANTAGGI Acqua Ossigenata Agente ossidante nessuno - Inattivato dalle catalasi - Irritante / citotossico Permanganato di Agente ossidante Tollerabilità tissutale Tinge potassio Ipoclorito di Sodio Alogeno Rapidità d azione - Irritante - Inattivato da proteine Iodiopovidone Alogeno Spettro d azione - Tinge - Tossicità tissutale - Inattivato da proteine - Tirotossico Nitrato d argento Metallo pesante Spettro d azione - Tinge - Tossicità tissutale Merbromina (mercurocromo) Cloro (Chlorexidina) Metallo pesante Spettro d azione - Tinge - Tossicità tissutale Antisettico Ampio Spettro di - Dermatite in soggetti a formula chimica Azione ipersensibili 13

14 AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA Protocollo per il Trattamento delle Lesioni da Pressione DATA ELABORAZIONE Novembre 2013 Rev. Maggio 2014 All. 6 SCHEDE DI MEDICAZIONI ALGINATI Azione Indicazioni Vantaggi Svantaggi Gli alginati derivano dalle alghe brune. I prodotti sono costituiti da fibre morbide,scarsamente o non tessute a forme di corde ( fibre ritorte)o di tamponi. Gli alginati sono assorbenti e si adattano perfettamente alla forma della lesione. L'alginato che può essere a base di calcio e/o sodio interagisce con l'essudato della lesione e forma un gel morbido che mantiene umido l'ambiente di cicatrizzazione della lesione. I prodotti a base di ioni calcio possono avere azione favorente il processo di coagulazione. Un alginato è in grado di assorbire anche fino a 20volte il suo peso. L'alto potere assorbente di questa categoria e la loro possibilità di adattarsi a qualsiasi fondo della lesione agevola l'allontanamento dei residui batterici attraverso il loro inglobamento nella matrice gelificata. Attraverso la loro azione permettono l'assorbimento e la lisi anche di stadi ridotti di slough e fibrina. Gli alginati possono essere impiegati come medicazioni primarie nel caso di lesioni drenati a spessore parziale o a tutto spessore,di lesioni con un essudato da moderato ad abbondante, di lesioni a tunnel, di lesioni infette o non infette, e di lesioni umide rosse e gialle. Quelli contenenti ioni calcio possono trovare indicazione nelle lesioni sanguinanti, e come prima medicazione dopo toeletta chirurgica. Assorbono fino a 20 volte il loro peso formano un gel all'interno della lesione per mantenere l'ambiente umido favoriscono il debridement autolitico riempiono le zone morte sono facile applicazion e e rimozione favoriscono l'emostasi (quelli con ioni calcio) Sono sconsigliati per le lesioni con un essudato lieve o con escara secca gli alginati sono prodotti non selettivi e pertanto assorbendo ogni elemento acquoso sul letto della lesione possono disidratare il letto della stessa richiedono una medicazione secondaria 14

15 BIOMATERIALI E SOSTITUTI CUTANEI In questa categoria è da considerarsi prevalente da tempo come biomateriale l'utilizzo dell'acido ialuronico(a.i.). L'acido ialuronico, mucopolisaccaride acido che costituisce oltre il 50% della sostanza fondamentale del derma, condiziona il processo fisiologico della riparazione tissutale. Il suo apporto locale crea le condizioni ottimali per la migrazione e la proliferazione delle cellule preposte alla formazione del nuovo tessuto e stimola l'attività fagocitarla dei macrofagi. A contatto con gli essudati della lesione i prodotti a base A.I. Si trasformano in gel e ne rilasciano i costituenti. Si possono presentare come tessuti fibrosi, in piastra o in stringa, puri o su supporto in garza o veicolato insieme all'alginato in granuli. In questa categoria abbiamo inserito anche i prodotti che contengono aminoacidi per uso topico. Aminoacidi essenziali che hanno dimostrato efficacia terapeutica nella stimolazione dei tessuti e nella formazione del tessuto di granulazione. Sono presenti anche derivati di cellulosa resa cristallina grazie ad un processo biotecnologico brevettato. Questa lamina posta sulle lesioni in fase di ricapitalizzazione crea un microambiente ottimale ai fini della riepitelizzazione, utile quindi come sostituzione temporanea degli strati superficiali della cute. Alcuni prodotti in questa categoria vengono impiegati come sostituti cutanei, per cui tutti i prodotti del wound care realizzati specificamente per questa funzione sono stati inseriti in questa categoria di prodotti. Alcuni di questi prodotti infine, sono registrati come farmaci, per cui in questo caso verranno segnalati con asterisco (*) a fianco del nome. Azione Indicazioni Vantaggi Svantaggi I prodotti a base di acido ialuronico ed in genere i biomateriali, stimolano la riparazione e la rigenerazione della cute, e possono essere impiegati in ogni tipologia di lesione, anche cavitarie. Spesso sono medicazioni primarie che richiedono pertanto una copertura secondaria. Accelerano i normali processi riparativi Non aderiscono Facilitano la gestione dell'essudo della ferita ( la formazione con alginato di sodio) Necessi tano di una medicaz ione seconda ria non sono indicati sulle lesioni infette e sulle lesioni con fondo con depositi di necrosi gialla (slough) o escara Costi elevati 15

16 COLLAGENI Azione Indicazioni Vantaggi Svantaggi L'utilizzo del Collagene durante il processo cicatriziale delle lesioni stimola la deposizione e l'organizzazione di fibre di collagene appena formate e di tessuto granuloso nel letto della lesione. Inoltre stimola lo sviluppo di nuovo tessuto, creando cosi le condizioni favorevoli alla cicatrizzazione. Le medicazioni a base di collagene sono confezionate in tamponi, particelle e gel, Le medicazioni a base di collagene possono essere impiegate come medicazione primarie in caso di lesioni a spessore parziale e a tutto spessore,lesioni infette e non infette, lesioni a tunnel,lesioni con essudato da minimo ad abbondante, lesioni superficiali, siti di donazioni e nel caso di lesioni rosse o gialle. Sono assorbenti mantengono la zona cutanea interessata umida e quindi favorevole alla cicatrizzazione possono essere impiegati in combinazione con altri agenti topici si conformano bene alla superficie della lesione sono antiaderenti sono facile applicazione rimozione CARBOSSIMETILCELLULOSA (CMC) ED AFFINI Azione Indicazioni Vantaggi Svantaggi Fibre non tessute di carbossimetilcellulosa sodica in grado di assorbire rapidamente e di trattenere liquidi. La medicina interagisce subito con l'essudato grazie alla sua trasformazione in gel coesivo che crea un ambiente umido. Alcune possono contenere fibre di alginato che vanno a potenziare il grado di assorbimento interagendo con il fondo delle lesione. Le formulazioni pure hanno la capacità di trattenere all'interno i liquidi e di non cederli sotto compressione; in tal modo si ha un controllo della carica batterica che viene inglobata insieme all'essudato. Sono medicazioni primarie e/o secondarie in base all'abbinamento con l'alginato e con prodotti di copertura come le schiume. Si presentano in piastra od in fibra. Sono indicate per le lesioni da moderatamente a fortemente essudati, anche in fase di granulazione. Possono essere utilizzate senza problemi anche nelle lesioni vascolari in considerazione della loro capacità di assorbire i liquidi senza rilascio ( la versione pura), Elevato potere di assorbimento, capacità di ritenzione di liquidi sotto compressione ( la versione pura), maggiore resistenza allo sfaldamento rispetto ai semplici alginati. Necessita il più delle volte di una medicazione secondaria di copertura. 16

17 ENZIMI Azione Indicazioni Vantaggi Svantaggi I prodotti a base di enzimi possono penetrare nelle necrosi e sono in grado di ridurre la carica cellulare morta ed i depositi proteici presenti sul letto della lesione attraverso la lisi dei ponti che li mantengono adesi ai tessuti sani. I prodotti presenti nel mercato italiano sono prevalentemente costituiti da collagenasi o proteasi aspecifiche,ma esistono in commercio anche fibrinolisina e desossiribonucleasi, papaina ed anche la catalasi equina. Questi enzimi agiscono come è intuitivo su elementi proteici differenti per cui anche clinicamente gli effetti visibili potrebbero essere diversi. Ad esempio la collagenesi agisce prevalentemente sui ponti di collagene ed elastina alla base delle necrosi, mentre la papaina lavora più sui i tessuti superficiali della necrosi ove c'è una maggiore concentrazione di fibrina e fibronectina. Questa lisi superficiale può determinare anche un aumento della macerazione ed irritazione perilesionale. Alcuni sono distribuiti come farmaci, per cui nella classificazione verranno indicati i numeri AIC e non CND Rimozione non chirurgica dei tessuti devitalizzati e dei depositi di fibrina Permettono la rimozione dei tessuti in modo non traumatico ricucendo il dolore percepito dal paziente. Possono determinar e irritazione perilesiona le possono venire inattivi da prodotti chimici come gli antisettici. Soprattutto quelli a base di ioni metallici e dall'acqua ossigenata. Tempi di rimozione piuttosto lunghi FILM DI POLIURETANO Azione Indicazioni Vantaggi Svantaggi Le pellicole trasparenti in poliuretano sono medicazioni costituite da una membrana in poliuretano adesiva e semipermeabile variano in spessore e dimensione. Esse sono impermeabili all'acqua, ai batteri e agli agenti contaminati in genere; tuttavia permettono ai vapore acqueo di attraversare la barriera. La permeabilità è molto variabile in base alla lavorazione del prodotto, per cui l'mvtr (tasso di traspirabilità al vapore acqueo) può variare di 8-10 volte circa nella stessa categoria, Queste medicazioni mantengono un ambiente umido favorendo la formazione di tessuto di granulazione e l'autolisi del tessuto necrotico, Non hanno potere assorbente. Le pellicole in poliuretano possono essere impiegate sia come medicazioni primarie che secondarie per prevenire e curare le ulcere da pressione al I stadio, le lesioni a spessore parziale con essudato minimo o assente, e le lesioni con tessuto necrotico o con presenza di escare. Impiegate in abbinamento con idrogel su lesioni necrotiche secche, possono potenziare l'azione favorendo l'autolisi. Trattengono l'umidità sono impermeabili ai batteri e altri agenti contaminati favoriscono il debridement auto litico consentono di osservare la lesione non richiedono medicazioni secondarie Alcune di queste medicazioni non sono adatte nel caso di lesioni infette a causa della loro scarsa traspirabilità non sono raccomandate in caso di lesioni con essudato da moderato ad abbondante in quanto non sono in grado di assorbirlo non sono raccomandate in caso di cute fragile richiedono una zona cutanea intatta per l'applicazione del bordo adesivo della medicazione possono essere di difficile applicazione nelle zone ad alta frizione si possono staccare 17

18 IDROCOLLOIDI Azione Indicazioni Vantaggi Svantaggi Gli idrocolloidi sono medicazioni semioccluderinti costituite da sostanze come la gelatina,la pectina e la carbossimetilcellulosa. La composizione dello strato di medicazione che va a contatto con la lesione può variare considerevolmente. Alcuni idrocolloidi possono rilasciare un residuo nella lesione ed altri possono aderire alla cute intorno alla lesione. La matrice è coperta da un film di poliuretano che ne può condizionare la permeabilità, per cui spesso sono scarsamente permeabili. Gli idrocolloidi sono presenti in una seria di forme, dimensioni, proprietà adesive e formati, comprendenti adesivi, paste e polveri. Gli idrocolloidi possono essere usati nelle medicazioni primarie o secondarie di ulcere da pressione, lesioni a spessore parziale e a tutto spessore, lesioni con presenza di necrosi o escara, e lesioni con lieve o scarso essudato. Sono impermeabili ai batteri e altre contaminazioni possono favorire il debridement autolitico, a causa della loro scarsa permeabilità.anche se vengono utilizzati principalmente per tale scopo sono autoadesive e si modellano bene permettono un assorbimento da lieve a moderato minimizzano il trauma cutaneo del fondo della lesione al cambio di medicazione, in quando il gel che si forma con l'assorbimento dell'essudato non aderisce alla zona lesa rendendo quindi più agevole la rimozione della medicazione stessa possono essere lasciati in posa anche per 3-5 giorni, in base all'essudazione se trasparenti, o comunque sottili, permettono di osservare il progredire della lesione possono essere usati anche in caso di compressione (calze da compressione, stivaletti di unna, bendaggi elastocompressivi) Se ne sconsiglia l'uso nel caso di lesioni con molto essudato, con tratti sinuosi od infezioni, o circondate da cute fragile possono essere opachi, rendendo cosi difficoltosa la valutazione delle lesioni possono perdere adesività e sollevarsi se la lesione produce una grande quantità di essudato hanno proprietà occludenti che limitano lo scambio di gas tra la lesione e l'ambiente si possono arricciare ai lati durante la loro rimozione possono danneggiare le cute debole 18

19 IDROGEL Azione Indicazioni Vantaggi Svantaggi Gli idrogel sono amorfi a base di acqua o glicerina e spesso di glicol-propilene; si presentano come garze imbevute oppure sotto forme di medicazioni in compressa. A causa dell'elevata presenza di acqua non riescono ad assorbire grandi quantità di essudato, Gli idrogel aiutano a mantenere umida la zona della lesione, favoriscono il debridement autolico,la granulazione e l'epitelizzazione. Esistono in commercio idrogel con percentuali diversi di carbossimetilcellulosa e/o alginati che permettono alò prodotto di assorbire un minimo quantitativo di essudato. Ve ne sono anche con percentuali non trascurabili di cloruro di sodio che facilita il richiamo dai tessuti peri lesionali di acqua, facilitando il debridement del fondo della lesione, Le medicazioni a base di idrogel possono essere utilizzate come medicazioni primarie (garze impregnate e amorfe) oppure come medicazioni primarie e secondarie (compresse) nel caso di lesioni a spessore parziale o a tutto spessore, lesioni profonde (garze impregnate), lesioni con presenza di necrosi o escara, ustoni minime e tessuto danneggiato dalle radiazioni. Sono lenitive ed alleviano il dolore reidratano il letto della lesione favoriscono il debridement autolico riempiono le cavità (garze impregnate, amorfe) garantiscono un assorbimento da minimo moderato in considerazione degli eccipienti, che possono essere in varie percentuali di carbossimetilcellul osa o alginati sono facilmente applicabili e removibili dalla lesione Se ne sconsiglia l'uso nel caso di lesioni con molto essudato spesso richiedono una medicazion e secondaria se ne vengono coperti, si disidratano facilmente possono causare una macerazion e occorre porre attenzione nel loro impegno in caso di infezioni, in quanto a causa della saturazione di acqua sono potenzialm ente occlusivi INIBITORI/ MODULATORI DELLE METALLOPROTEASI Azione Indicazioni Vantaggi Svantaggi Prodotti specifici che attraversano prodotti base differenti, permettono il controllo dello stato di infiammazione attraverso la modulazione o l'inibizione delle metalloproteasi presenti nei tessuti in fase di riparazione. Nelle lesioni croniche spesso questi enzimi sono presenti con livelli troppo elevati che inducono un blocco della riparazione tissutale. Possono essere presenti in medicazione a base di collagene,, idrogeli, pasta o su garza in acetato. Alcuni di questi si possono trovare in formulazione anche con ioni argento. Stati infiammatori cronici delle lesioni cutanee. Lesioni croniche con il margine di ferita non relativo. In base alla presentazione possono essere applicati abbinandoli con altre medicazioni secondarie. Elevati costi 19

20 MEDICAZIONI DETERGENTI Azione Indicazioni Vantaggi Svantagg i Medicazioni con elementi chimici con potere antisettico o con prodotti naturali (sali e carboni) che permettono di controllare la carica batterica sul letto della ferita, consentendo quindi una corretta preparazione del letto della ferita o wound bed preparation. Possono contenere ioni argento, iodofori, clorexidina, carboni, sale, biguanidi, in poliuterano, alginato od ancora in idrocolloidi impregnati o con molecole disperse di antisettico od altro detergente. In base all'abbinamento con il supporto le molecole attive possono essere rilasciate sul letto della lesione oppure inibire la carica batterica all'interno della medicazione medesima. Possono essere medicazioni assorbenti oppure permeabili ai liquidi, che necessitano una medicazione secondaria proprio in base al supporto di cui sono costituite. Le medicazioni impregnate di sale (20%di sodio cloruro) riescono a rimuovere depositi di slough il pus ed i batteri grazie ad una azione osmotica. L'alta con concentrazione di sale inibisce la proliferazione batterica. Alcuni di questi prodotti infine, sono stati registrati come farmaci, per cui in questo caso verranno segnalati con un asterisco (*) a fianco del nome e nella colonna del CND verrà evidenziato invece la registrazione AIC, specifica per il farmaco. In questa categoria invece facciamo rientrare anche le medicazione che lavorano per captazione batterica, anche se non rilasciano prodotti chimici, in quando l'azione detergente sui batteri è mantenuta dalla loro idrofobia di superficie che permette una elevata rimozione meccanica delle colonie batteriche sul fondo di lesione. Trovano indicazione nelle ferite e lesioni cutanee croniche infette od a rischio di infezione. Non permettono la proliferazione della carica batterica e sono praticamente tutte a lenta cessione. Tale condizione evita o per lo meno riduce l'istolesività degli antisettici. Controllano la carica batterica Riducono l'istolesività classica degli antisettici Hanno un ampio spettro d'azione In base alla composizio ne possono esserci problemi di assorbiment o o di stabilità sul letto della ferita: oltre a ciò va detto che queste medicazioni hanno un costo piuttosto elevato. 20

21 MEDICAZIONI NON ADERENTI Azione Indicazioni Vantaggi Svantaggi Le medicazioni non aderenti sono medicazioni molto semplici, costituite in un singolo strato di rete tessuta che quando viene messo a contatto con la base della lesione agisce come materiale con una bassa aderenza. La struttura può essere costituita da poliestere, poliammide, rayon-viscosa o cotone; può essere impregnata dai più svariati prodotti al fine di ridurne l'adesività, come ad esempi: petrolatum, la carbossimeticellulosa (CMC), la paraffina, la vasellina, l'estere di glicerolo, i polisaccaridi, i trigliceridi, il silicone. Questi materiali permettono all'essudato della lesione di passare alla medicazione secondaria. Alcune ditte hanno abbinato allo strato non aderente che rimane a contatto della cute lesa uno o più strati assorbenti in fibra acrilica, cotone, poliacrilati, ecc. per favorire il confezionamento di medicazioni in caso di lesioni da elevata essudazione. Solidamente, in questo caso piuttosto quando occorre effettuare cambi frequenti, non è indicato l'impiego di medicazioni avanzate più complesse in considerazione del loro elevato costo. Le medicazioni non aderenti possono essere usate come medicazioni primarie nel caso di lesiono a spessore parziale o a tutto spessore, di lesioni con un essudato minimo, moderato o abbondante, e nelle aree di prelievo cutaneo. Possono protegger e la base delle lesioni dai traumi durante i cambi delle medicazio ni possono essere applicati insieme a prodotti topici, di riempime nto delle lesioni, o garze Sono sconsigli ati nel caso di ulcere da pressione al I stadio o nel caso di lesioni superfici ali, disidratat e, o coperte da un'escara oppure con un essudato viscoso richiedon o una medicazi one secondari a 21

22 POLIACRILATI Azione Indicazioni Vantaggi Svantaggi Sono medicazioni attive primarie costituite da cuscinetti pluristratificati super assorbenti,che rilasciano gradualmente nel tempo di soluzioni polisaline tipo Ringer. Le quantità sono variabile in base alle dimensioni del prodotto. Possono essere preimbevuti oppure devono essere attivati versandogli sopra l quantità di soluzione necessaria al momento dell'uso. Una volta poste sul letto della ferita questo tipo di medicazione la mantiene umida e contemporaneamente assorbe l'essudato. La porzione di soluzione salina rilasciata sul letto della lesione di soluzione di salina, lascia libero spazio nel poliacrilato che cosi assorbe essudato e batteri ad alto peso molecolare. Alcune aziende ne stanno producendo non preimbevuti, al fine di utilizzarli essenzialmente per gestire elevati quantitativi di essudato. Possono essere all'interno di tamponi di TNT o racchiude anche in medicazioni multistrato di idrocolloide. Sono prodotti indicati nella fase di detersione e sbrigliamento, pertanto nelle lesioni gialle e nere, quando sono preimbevuti con soluzioni saline. Per la detersione della lesione da elevati quantitativi di essudato, quando utilizzati senza soluzioni. Garantiscono una detersione veloce ed efficiente trattengono i germi che vengono assorbiti insieme all'essudato non aderiscono sul letto della lesione Richiedono nella fase iniziale una certa manualità Hanno bisogno di una medicazione secondaria od un bendaggio Non sono sagomabili in quanto non devono essere tagliati per evitare la perdita di poliacrilato sul letto della lesione Necessitano di un cambio ogni 24 ore Quando saturi possono tendere a macerare il bordo della lesione pertanto per sicurezza deve essere applicato dell'ossido di zinco sul bordo a proteggere del medesimo. SCHIUME DI POLIURETANO Azione Indicazioni Vantaggi Svantaggi Le medicazioni a base di schiume sono assorbenti, possono essere di vario tipo spessore ed essendo antiaderenti non comportano nessuna trauma durante la loro rimozione. Alcune di queste medicazioni hanno un bordo adesivo possono avere anche una pellicola di rivestimento che funge da ulteriore barriera antibatterica. Le schiume creano un ambiente umido e forniscono isolamento termico alla lesione. L'assorbimento proprio in base alla costituzione della schiuma può essere prevalentemente verticale piuttosto che diffuso uniformemente nella matrice. Le medicazioni in schiuma di poliuretano sono prodotte sottoforma di tamponi, compresse o cuscinetti per cavità. Possono avere forma diversa ed esistono sagome per talloni, per le zone sacrali o preformati per l'inserimento in cavità. Le medicazioni in schiuma di poliuretano possono essere impiegate come medicazioni primarie e secondarie per lesioni a spessore parziale o a tutto spessore con drenaggio lieve, moderato o abbondante. La loro struttura, lo spessore ed eventualmente gli eccipienti in esse contenute, possono variarne la capacità di assorbimento e per assorbire il drenaggio attorno ai tubi ed a cannule tracheostomiche. Sono antiaderenti possono evitare l'aggressione di agenti contaminati grazie al film superficiale di poliuretano sono facile applicazione e rimozione assorbono quantità anche notevoli di essudato alcune possono essere utilizzate anche sotto pressione Non sono efficaci nel caso di lesioni con un'escara secca se si impregnano possono macerare la cute intorno alla lesione, se non sono assorbimento verticale. Possono richiedere una medicazione secondaria se cavitarie possono richiedere un cerotto, una copertura o una rete nel caso non abbiano il bordo adesivo 22

23 AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA Protocollo per il Trattamento delle Lesioni da Pressione DATA ELABORAZIONE Novembre 2013 Rev. Maggio 2014 All. 7 GLOSSARIO DEL WOUND CARE ABRASIONE : trauma superficiale della cute a spessore parziale, spesso causato da frizione ALGINATI : fibre in tessuto non tessuto derivante da alghe marine (derivano dalla parete cellulare delle alghe brune Laminaria e Ascophillum) diffuse in Europa e negli Stati Uniti, da cui si estrae l acido alginico poi convertito nel suo sale, l alginato di sodio o di calcio; il primo, solubile in acqua, è usato come addensante e stabilizzante in industria alimentare e farmaceutica, mentre il secondo, insolubile, trova impiego in medicamenti ed in garze emostatiche. Le medicazioni a base di alginati prima dell uso appaiono soffici e lenose, ma a contatto con l essudato si trasformano in gel. Producono un ambiente umido e sono utili su lesioni piane e cavitarie. Hanno proprietà emostatiche. AMBIENTE UMIDO : microcosmo che si realizza nell interfaccia tra una medicazione avanzata ed il fondo di una lesione. Promuove la riparazione tissutale, facilita la rimozione del materiale devitalizzato tramite autolisi, protegge la lesione dalle contaminazioni esterne. ANAEROBI : organismi che non necessitano di ossigeno per sopravvivere. Gli anaerobi facoltativi possono essere anche attivi anche in presenza di ossigeno. Nell uomo gli anaerobi rappresentano la flora saprofita più comune. Le ferite infette con anaerobi producono un odore acre e putrescente caratteristico. ANGIOGENESI : la formazione di nuovi vasi sanguigni. Nel tessuto danneggiato è presente inizialmente sul fondo della lesione. ANOSSIA : uno stato in cui il tessuto non riceve un adeguato apporto di ossigeno. ANTISETTICI : sostanze in grado di ridurre la carica microbica sulla superficie del tessuto cutaneo o mucoso. ARROSSAMENTO : vedi eritema ASCESSO : raccolta localizzata di pus confinata all interno di una cavità delimitata da tessuto o da un organo. Se l ascesso si rompe e comunica con l esterno del corpo, o con un altra cavità, si può determinare una fistola. ASEPSI : assenza di microrganismi. E finalizzata a prevenire la colonizzazione di una ferita mediante sterilità dei materiali che vengono in contatto con essa come strumenti, fluidi, medicazioni. ATROFIA : diminuzione dello spessore e della resistenza della cute. AUSILI A PRESSIONE ALTERNATA : prodotti costituiti da una serie di cuscini interconnessi che, gonfiandosi e sgonfiandosi alternativamente, impediscono alla pressione di esercitare la propria forza costantemente sulla cute. AUSILI A BASSA PRESSIONE : prodotti costituiti da una serie di cuscini interconnessi fabbricati in tessuto poroso che consente il passaggio d aria dall interno verso il soggetto. Questo movimento di aria aiuta a controllare l umidità, prevenendo i danni da macerazione cutanea. AUTOLISI : rimozione naturale dei tessuti attraverso l azione di enzimi prodotti dalla lesione stessa. BATTERIOSTATICO : agente chimico che inibisce la moltiplicazione dei batteri. BOGGY : edema CELLULITE : infezione non suppurativa dei tessuti molli, normalmente causata dallo Streptococco piogene (Streptococco Beta-Emolitico di gruppo A). Sono presenti sintomi e segni dell infiammazione. La cellulite si manifesta sulla cute perilesionale della ferita, con netta demarcazione rispetto alla cute sana. L infezione può diffondersi attraverso le reti linfatiche. CICATRICE : esito della perdita di sostanza che ha interessato il derma; si caratterizza per assenza di fibre elastiche. 23

24 CITOTOSSICO : agente potenzialmente mortale per le cellule. COLLAGENE : proteina prodotta dai fibroblasti che fornisce il supporto al tessuto connettivale e rappresenta la maggior proteina strutturale per la cute. Il collagene viene prodotto durante la fase proliferativa e di granulazione della riparazione tissutale, ma viene ristrutturato durante la fase di rimodellamento. COLONIZZAZIONE : moltiplicazione di microrganismi senza evidenti segni clinici. CONNETTIVO : tipo di tessuto che prende il nome da una delle sue funzioni (connettere fra loro i vari organi). Il tessuto connettivo è tipicamente formato da cellule immerse in una sostanza amorfa piena di fibre. CONTAMINAZIONE : presenza di microrganismi senza moltiplicazione degli stessi. EPUAP : organismo internazionale per lo studio delle Ulcere da Pressione (European Pressure Ulcer Advisory Panel) è stato costituito nel 1996 ed ha la finalità di condurre e sostenere tutti i paesi europei nella prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione. DEBRIDMENT : rimozione di tessuto devitalizzato e di materiale estraneo da una lesione. ESSUDATO : liquido infiammatorio extravascolare con elevata concentrazione proteica che si raccoglie nei tessuti del corpo sottoposti ad un processo d infiammazione. Quando l essudato si arricchisce di cellule, globuli bianchi e batteri morti, diventa bianco e cremoso : è il pus. Se tale essudato purulento si raccoglie in cavità preformata abbiamo l empiema, in una cavità neo formata abbiamo l ascesso. FASCIA : una lamina di tessuto connettivale che avvolge le strutture muscolari e gli altri organi. FATTORI DI CRESCITA : elementi essenziali per la proliferazione cellulare, costituite da citochine e peptidi. Vengono definiti con il nome della cellula da cui prendono origine. Hanno una funzione di replicazione e migrazione cellulare, sintesi del collagene e della matrice extracellulare. FIBROBLASTI : cellule della matrice connettivale. Contribuiscono alla formazione di collagene. FILM : medicazione avanzata costituita da una pellicola trasparente di polietilene e poliuretano con adesività selettiva. FISSURAZIONE : presenza, obiettivamente rilevabile, di soluzione di continuo del piano della cute, avente forma lineare, imputabile in molti casi ad eccessiva secchezza. FISTOLA CUTANEA : un tratto anomalo di comunicazione tra un organo interno e la cute. FLITTENE : è un rilievo della cute a contenuto liquido di grandezza superiore alla vescicola (asse maggiore superiore a 0,5 cm). Il contenuto può essere siero-limpido, siero-ematico, siero-purulento. La sede può essere intraepidermica o dermoepidermica. GANGRENA : necrosi tessutale conseguente ad anossia. GRANULAZIONE : tessuto neoformato che appare durante la fase proliferativa della riparazione tissutale. E costituito principalmente da capillari neoformati. IDROCOLLOIDI : medicazioni avanzate che realizzano un ambiente umido ed assorbono piccole/medie quantità di essudato. Disponibili in placche e paste, promuovono la crescita del tessuto di granulazione. IDROCOLLOIDI EXTRASOTTILI : vedi idrocolloidi IDROFIBRE : medicazioni avanzate a base di carbossimetilcellulosa che promuovono un ambiente umido e non determinano traumatismo sulla sede di lesione durante la loro rimozione. Assorbono consistenti quantità di essudato gelificandosi in modo selettivo. IDROFILICA : sostanza in grado di attrarre acqua. IDROFOBICA : sostanza in grado di respingere acqua. IDROGELI : medicazioni avanzate idrofili che promuovono l ambiente umido. Contengono alte percentuali di acqua (fino all 80%) e possono idratare lesioni necrotiche stimolando il debridement autolitico. INFEZIONE : presenza e replicazione di germi all interno di un tessuto con evocazione di una risposta specifica da parte dell ospite. INFIAMMAZIONE : risposta fisiologica dell organismo a trauma o infezione. E caratterizzata da segni clinici quali : eritema, edema, ipertermia, dolore. INNESTO : applicazione di una lamina libera di cute da una sede all altra. Il tessuto può essere realizzato 24

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