RELAZIONE SUL SERVIZIO SPORTELLO STRANIERI Comune di Cento
|
|
- Mariana Simone
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 2 A N N O RELAZIONE SUL SERVIZIO SPORTELLO STRANIERI
2 PRESENTAZIONE Dopo più di un anno dall apertura del Servizio Sportello Stranieri, sembra opportuno riproporre una relazione in cui si presentano sia i report ottenuti, sia i progetti futuri da realizzare. Nella speranza che tale materiale possa essere un utile strumento non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per gli amministratori che devono essere costantemente a conoscenza dell attività svolta dai servizi dell Ente, al fine di programmare le attività future degli stessi in maniera sinergica. Quest anno la relazione è stata suddivisa in tre parti: La prima riguarda i progetti già realizzati o in corso di realizzazione (Back-office). La seconda riguarda i progetti futuri (Back office). L ultima riguarda l analisi dei dati dell attività di Sportello (Front office).
3 PROGETTI REALIZZATI Come accennato nella presentazione questa parte sarà dedicata a quei progetti che già sono stati realizzati e/o che comunque richiedono un continuo e costante aggiornamento. Tali progetti sono: Realizzazione di pagine web all interno sito del Comune: all interno della rete civica del sono state dedicate delle pagine web al Servizio Sportello Stranieri dove sono presentate tutte le informazioni utili che riguardano lo sportello (dove si trova, i numeri di riferimento, cosa fa, dati statistici, ecc.). Sensibilizzazione all educazione interculturale: attraverso l inserimento nelle pagine web dedicate allo Sportello di un Calendario Multiculturale in cui vengono segnalate mese per mese, le grandi feste religiose, le giornate mondiali e gli anniversari di varie comunità straniere che vivono in Italia. Una rete informale nella rete : tale progetto rientra anche fra i progetti strategici per il PEG Si è già costituito informalmente il gruppo di lavoro tra alcuni soggetti di questa rete: Servizi Sociali del Comune, Sportello Stranieri, Gestione Associata Servizi Socio Assistenziali e un Istituto di scuola media superiore di Cento.
4 Attualmente con questo gruppo di lavoro si sta attuando un progetto relativo all attività di mediazione linguistica e culturale tramite l ampliamento delle competenze della mediatrice, inizialmente assegnata allo Sportello Stranieri, anche agli utenti dei servizi sociali del Comune e della Gestione Associata. Inoltre, è stata attivata una collaborazione con l Istituto F.lli Taddia di Cento per la realizzazione del progetto Sportello linguistico per l anno scolastico 2003/2004, rivolto a tutti gli studenti stranieri delle scuole medie superiori di Cento. Si prevede in futuro di allargare tale gruppo di lavoro anche all U.R.P. e agli altri servizi che all interno dell A.S.L sono coinvolti nelle attività rivolte ai cittadini stranieri. Attivazione di corsi di alfabetizzazione di lingua Italiana: in collaborazione col CTP (Centro Territoriale Permanente per l istruzione e formazione degli adulti) di Ferrara, che grazie ai fondi sociali Europei, ha attivato in accordo con il nostro servizio quattro corsi di lingua italiana (due pomeridiani e due serali, rispettivamente di primo e secondo livello). I corsi non hanno comportato alcun costo né per l ente né per i parteciparti. Percorso formativo per stranieri nel : In collaborazione con l ente di formazione ECAP di Ferrara, si è potuto realizzare con i fondi sociali Europei un progetto formativo denominato Percorsi di integrazione culturale e promozione al lavoro per immigrati che prevede 4 distinti sottoprogetti:
5 Alfabetizzazione linguistica (48 ore) Competenze trasversali (15 ore) Conoscere i servizi territoriali (15 ore) Integrazione culturale e promozione al lavoro (30 ore) Il corso è gratuito per i partecipanti e non comporta alcun costo per il Comune. Convegno conclusivo sulla ricerca La qualità del lavoro di cura nelle famiglie ferraresi : a conclusione del progetto riguardante tale ricerca è stato organizzato un convegno nel quale i diversi soggetti coinvolti hanno portato una sintesi del lavoro svolto e riflessioni per eventuali proposte future utili ad adeguare gli interventi formativi delle donne straniere occupate nei lavori di cura, e ad integrare le azioni dei servizi socio sanitari tenendo conto dei bisogni espressi dalle famiglie e dal personale occupato nei lavori di cura. Inoltre lo studio che ha realizzato tale ricerca ha prodotto una bozza Vademecum per lavoratori e datori di lavoro che potrebbe servire come materiale su cui lavorare per produrre delle brochure informative da diffondere nel territorio provinciale. In particolare tali brochure dovranno contenere notizie brevi e chiare su: Chi è l assistente familiare; Il tipo di contratto di lavoro da applicare; Indirizzi utili.
6 PROGETTI DA REALIZZARE I progetti in procinto di realizzazione per il prossimo anno sono: Corsi di formazione professionale per cittadini stranieri e per operatori: Corso già finanziato in via di realizzazione: in collaborazione con il CPF, si svolgerà da metà dicembre fino alla fine giugno 2004 un corso per Assistente familiare privata a domicilio per donne prevalentemente di nazionalità straniera che svolgono l attività di assistente familiare con persone anziane e che spesso non hanno un adeguata formazione. Tale corso sarà completamente gratuito per i partecipanti in quanto finanziato dal fondo sociale Europeo; Corsi in attesa di finanziamento: con il sostegno del Comune di Cento i due enti di formazione ECAP e CPF candideranno per l ottenimento dei fondi sociali Europeo due progetti formativi: uno denominato Percorso transculturale nel bisogno d aiuto: la cultura al centro della risposta (ECAP), rivolto agli operatori dei servizi territoriali che nell ambito del loro lavoro hanno rapporti con cittadini stranieri; l altro denominato Formazione formatori della scuola e della formazione professionale sulle tematiche dell integrazione multiculturale (CPF) rivolto a docenti e formatori.
7 Corsi di lingua Italiana: si sta valutando la possibilità di creare una collaborazione continuativa con il CTP attraverso la sottoscrizione di una convenzione con lo stesso finalizzata a: L organizzazione e la gestione di corsi di formazione permanente, in particolare di lingua italiana, rivolta agli adulti, sulla base dei bisogni del territorio, utilizzando le risorse finanziarie del CTP stesso o della Provincia o della Regione o derivanti da Fondo Sociale Europeo. L Ente si impegna comunque a fornire gli spazi idonei per lo svolgimento dei corsi. In questo modo si crea la possibilità di effettuare corsi di lingua italiana riducendo in modo significativo i costi che l Ente ha sostenuto fino al precedente anno. Costituzione di un Osservatorio Sull Immigrazione: tale progetto rientra anche fra i progetti strategici del PEG 2004 e ha le seguenti finalità: Monitorare costantemente il fenomeno dell immigrazione nel attraverso la raccolta, l elaborazione e l analisi dei dati qualitativi e quantitativi che riguardano la presenza e l integrazione dei cittadini stranieri nel nostro territorio; Programmare ed attuare insieme a tutti i soggetti pubblici e privati del territorio, sulla base delle caratteristiche dell immigrazione e delle criticità rilevate, interventi sempre più
8 mirati che favoriscano l inserimento sociale e lavorativo dei cittadini stranieri. Tale progetto potrebbe confluire nella realizzazione/costituzione con questi soggetti di uno sportello unico per i cittadini stranieri per attuare azioni coordinate ed integrate. Progetto con C.F.P San Giuseppe Cesta per il consolidamento e lo sviluppo del Servizio Sportello Stranieri: il Servizio si sta sempre più ampliando, sia per le attività di accoglienza e di informazione, sia per le nuove e maggiori necessità di realizzare progetti mirati all integrazione nel contesto sociale, il tutto pensato sempre in una logica di operare in rete con gli altri servizi del territorio ( La rete informale nella rete ). Ciò comporta non solo l esigenza di consolidare le risorse umane già presenti nel servizio, ma di prevedere risorse finanziarie per eventuali risorse strumentali e per la realizzazione delle diverse progettualità. Pertanto si sta valutando con l Ente di formazione C.F.P San Giuseppe Cesta (che già ha realizzato un progetto simile con il Comune di Copparo attraverso finanziamenti regionali), la possibilità di ottenere dei finanziamenti per l ampliamento del servizio che comporterà una significativa riduzione dei costi attualmente sostenuti. Alla luce di quanto esposto fino ad ora e dell esperienza maturata dallo Sportello Stranieri come primo punto di contatto-incontro del cittadino straniero nel contesto territoriale e quindi come anello
9 significativo della rete dei servizi territoriali, diventa sempre più un esigenza da parte dei Comuni della Gestione Associata quella di operare in maniera sinergica nelle scelte organizzative progettuali che riguardano l area di intervento inclusione sociale-immigrazione. Il progetto di continuità e sviluppo del Servizio Sportello Stranieri proposto potrebbe, pertanto, coinvolgere i Comuni che fanno parte della Gestione dei Servizi Socio-Assistenziali. Esperienze concrete di comunicazione ed interazione tra Educazione alla Cittadinanza e Mediazione Sociale: la proposta di questo progetto nasce dalla necessità di fare della comunicazione uno strumento fondamentale, sia per percorrere specifici percorsi di integrazione e di partecipazione tra la comunità locale, le istituzioni e le comunità straniere presenti sul territorio, sia per far conoscere ai cittadini locali e stranieri quello che le istituzioni stanno facendo per agevolare tali percorsi di integrazione. Il tutto sempre nella logica dello scambio e della sensibilizzazione sul significato dell interazione fra le diverse comunità. Inoltre la comunicazione deve servire per mettere in evidenza l avvenuta integrazione dei cittadini stranieri, che invece rimane sempre invisibile, data quasi per scontata, mentre la marginalità è visibilissima e diventa la rappresentazione dell immigrazione agli occhi della maggioranza autoctona (M. Ambrosini, 2000, pag. 169). Si possono prevedere diverse tipologie di azioni:
10 Incontri, sia pubblici, che con le associazioni (Caritas, S.A.V, Associazione Marrochini, ecc ) e le diverse istituzioni finalizzati alla mediazione ambientale-territoriale volta alla soluzione dei conflitti sorti tra le diverse comunità presenti nel territorio e le pubbliche amministrazioni, miranti ad aprire fra le parti il canale comunicativo ed a porre ciascuna di esse in una situazione di Comprensione delle esigenze dell Altro; Programmazione di incontri integrativi dei progetti didattici presso le scuole per far conoscere l attività dello Sportello Stranieri e degli altri servizi che interagiscono con i cittadini stranieri in un percorso di conoscenza del fenomeno immigratorio; Realizzazione di volantini periodici informativi relativi, a: iniziative promosse e/o gestite e coordinate dallo Sportello con la finalità di mantenere costantemente informati sia i cittadini che gli altri servizi delle attività svolte, tematiche specifiche (Sanità, sociale, ecc ) per le quali è necessaria una particolare sensibilizzazione.
11 DATI RIGUARDANTI L ATTIVITA DELLO SPORTELLO STRANIERI SETTEMBRE 2002 NOVEMBRE DATI RIGUARDANTI L AFFLUENZA ALLO SPORTELLO STRANIERI Il primo grafico presenta il trend del numero di utenti dello Sportello Stranieri operativo dal Settembre Durante il primo mese di apertura, gli utenti sono stati solamente 11, nei due mesi successivi però sono più che raddoppiati, in seguito all elevato numero di richieste d informazioni che riguardavano principalmente la sanatoria (58,33% del totale delle richieste). A dicembre il numero di utenti è nuovamente calato per la limitata apertura dell ufficio al pubblico dovuta alle festività. Da gennaio ha inizio un vero e proprio nuovo corso, dove gli utenti superano la soglia delle 40 unità, senza mai scenderne al di sotto, tranne che ad agosto, mese in cui gran parte dei cittadini va in ferie.
12 Trend dell'affluenza allo sportello Settembre 2002-Novembre Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Nei primi due mesi la maggior parte delle richieste hanno riguardato il permesso di soggiorno (39% circa), alfabetizzazione e lavoro (17% circa l uno), da marzo a maggio ritorna al centro dell attenzione la sanatoria (40% circa), il lavoro ed inizia ad essere significativa la quota di richieste per ricongiungimenti familiari. Nei mesi successivi le domande relative all ambito lavorativo aumentano il loro peso sul totale, seguite a ruota dai ricongiungimenti familiari, conseguenze dirette della sanatoria approvata nei mesi precedenti. A partire da settembre, con l attivazione dei corsi di alfabetizzazione, la quota delle richieste relative alla formazione ha raggiunto il 43,5% del totale, seguite dai ricongiungimenti familiari e dal permesso di soggiorno.
13 Nel corso dei 15 mesi di apertura al pubblico del servizio, il trend dell affluenza è stato chiaramente crescente. L esiguo numero dei contatti dei primi mesi è dovuto alla ancora scarsa conoscenza del servizio da parte degli utenti e, forse, ad una loro timida diffidenza nei confronti delle istituzioni, diffidenza che è stata successivamente sostituita da un crescente interesse. Il dato complessivo fa infatti prospettare un ulteriore aumento degli utenti in futuro, accompagnato da un più ampio ventaglio di richieste, sintomo di una consapevole presa di coscienza dai cittadini del lavoro di sostegno offerto dal Comune in questa direzione. 2. TIPO DI RICHIESTE FATTE ALLO SPORTELLO La Tabella relativa alla percentuale di quesiti per tipo di materia, evidenzia come la sanatoria sia stata al centro dell attenzione degli utenti nel corso dell anno (21,6% del totale), con un 83% dei casi antecedenti a giugno; a seguire il permesso di soggiorno ( 18,8% del totale), equamente distribuito lungo tutto il corso dell anno solare, l istruzione/alfabetizzazione, con un 17,9% massimamente concentrato negli ultimi due mesi.
14 MATERIE OGGETTO DEI QUESITI VALORE PERCENTUALE PERMESSO DI SOGGIORNO 18,5 NORME SANITARIE 2,5 ISTRUZIONE/ALFABETIZZAZ. 17,8 LAVORO 15,0 SANATORIA 20,2 RICONGIUNG. FAM. RE 14,8 ABITAZIONE 1,8 RICHIESTA MODULI 2,2 ALTRO 7,2 TOTALE 100,0 Poco al di sotto, col 15% dei casi l uno, si posizionano le domande per il lavoro e per i ricongiungimenti familiari; in complesso queste 5 voci raggruppano l 88,5% delle richieste, le 4 rimanenti non hanno grande rilevanza.
15 PERCENTUALE DEI QUESITI PER TIPO DI MATERIA, SETTEMBRE NOVEMBRE ,8 2,2 7,2 18,5 14,8 2,5 20,2 15,0 17,8 PERMESSO DI SOGGIORNO ISTRUZIONE/ALFABETIZZAZ. SANATORIA ABITAZIONE ALTRO NORME SANITARIE LAVORO RICONGIUNG. FAM. RE RICHIESTA MODULI 3.PERCENTUALI DI UTENTI DIVISI PER NAZIONALITA, La Tabella seguente disaggrega gli utenti per nazionalità di provenienza, e diversamente da quanto si poteva auspicare, il Paese maggiormente rappresentato è quello italiano.
16 NAZIONALITA' VALORE PERCENTUALE ITALIANA 33,7 AFRICANA 31,6 ASIATICA 10,3 EUROPEA NON UE 17,8 EUROPEA 1,5 AMERICANA 5,1 TOTALE 100,0 Si tratta di datori di lavoro che desiderano regolarizzare i loro dipendenti, privati cittadini che danno lavoro ed alloggio ad una badante o che hanno l'intenzione di ricongiungersi col partner. Al secondo posto troviamo la nazionalità africana, quasi un terzo del totale delle utenze, al terzo posto i paesi dell est europeo, circa un sesto dei contatti locali.
17 PERCENTUALE DEGLI UTENTI SPORTELLO STRANIERI PER NAZIONALITA' SETTEMBRE NOVRMBRE ,8 1,5 5,1 33,7 10,3 31,6 ITALIANA AFRICANA ASIATICA EUROPEA NON UE EUROPEA AMERICANA 4. PERCENTUALE UTENTI PER GENERE L ultima tabella raffigura la distinzione tra generi, ed evidenzia la prevalenza di utenti femmine. Questo è dovuto alla suddivisione delle mansioni domestiche all interno del nucleo familiare straniero, dove la donna è tenuta ad assolvere le pratiche burocratiche in orari d ufficio (quando presumibilmente il marito lavora) e all istituzione del
18 corso di lingua pomeridiano, al quale hanno aderito prevalentemente utenti di sesso femminile che ha quindi comportato una maggiore affluenza di utenti donne interessate ad avere informazione in merito. UTENTI DELLO SPORTELLO STRANIERI DIVSI PER GENERE, SETTEMBRE NOVEMBRE ,2 54,8 MASCHI FEMMINE
19 5. UTENTI DIVISI PER FASCIE DI ETA La tabella relativa alle due fasce d età (al di sopra o al di sotto dei 30 anni), attesta che l utente medio non è particolarmente giovane, appunto perché spesso si tratta di datori di lavoro o familiari di persone che necessitano di assistenza domiciliare, assolta tramite l assunzione di una badante. La quota di utenti giovani è in gran parte coperta da donne coniugatesi con residenti e desiderose di informazioni relative a corsi di lingua o di formazione. UTENTI DELLO SPORTELLO STRANIERI DIVISI PER FASCE DI ETA', SETTEMBRE NOVEMBRE ,6 71,4 FINO AI 30 OLTRE I 30
PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA
PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,
DettagliRegistro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014
Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della
DettagliAllegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI
Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza
Dettaglida Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi
da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliCentro Servizi Stranieri
Centro Servizi Stranieri Cittadini stranieri e italiani Servizi, enti, istituzioni, associazioni, gruppi che operano nell ambito dell immigrazione Informazione sulla normativa in tema di immigrazione Supporto
DettagliOrientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015
Orientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015 Esiti del monitoraggio realizzato nei mesi di febbraio marzo 2015 Padova e Mestre, 12 e 17 marzo 2015 Annamaria Pretto Ufficio
DettagliAlunni immigrati, quale scuola? Reggio Emilia 8-9 Maggio 2008
Alunni immigrati, quale scuola? Reggio Emilia 8-9 Maggio 2008 Relazione di Giuliana Casacci docente EMILIA ROMAGNA Questo breve contributo, per motivi organizzativi, non ha un respiro regionale ma riguarda
DettagliLe competenze degli adulti nell ambito delle iniziative PON 2007/2013: modelli di rilevazione e strumenti diagnostici
Le competenze degli adulti nell ambito delle iniziative PON 2007/2013: modelli di rilevazione e strumenti diagnostici Bagheria 16 settembre 2008 Monitoraggio Nazionale EdA a.s. 2006/07 GestioneProgetti
DettagliPrefettura di Firenze Area V Diritti Civili, Cittadinanza, Immigrazione, Diritto d Asilo Consiglio Territoriale per l Immigrazione
Relazione sull attività svolta nell anno 2003 L attività in sintesi Dal mese di aprile 2002 ad oggi, aprile 2004 si sono svolte sette sedute plenarie del durante le quali sono state esaminate numerose
DettagliSCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015)
SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015) Settore di intervento Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Target di riferimento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione e formazione
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA. tra
Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia
DettagliPROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI IN VIGORE DALL ANNO SCOLASTICO 2011-2012 1 INDICE ISCRIZIONE Modulistica da consegnare ai genitori Documenti da richiedere PRIMA ACCOGLIENZA Conoscenza della
DettagliSCHEDA DI RILEVAZIONE
Allegato 3 RICERCA: SCUOLA ED IMMIGRAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE PROGETTO OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE DEGLI IMMIGRATI E SULLO STATO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia
DettagliLa struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento
La struttura del Rapporto di valutazione Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento Il quadro di riferimento teorico del rapporto di valutazione Il Rapporto di valutazione utilizza il Quadro
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 15 2. TITOLO AZIONE Mediazione linguistica 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliRelazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VIA MANIAGO Via Maniago, 30 20134 Milano - cod. mecc. MIIC8D4005 Relazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015 Affidata dal Collegio Docenti
DettagliMEDIATORE INTERCULTURALE
Allegato 1 REGIONE LAZIO MEDIATORE INTERCULTURALE Il Mediatore Inter svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti:
DettagliLe strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie nella provincia di Piacenza
Provincia di Piacenza Osservatorio del sistema sociosanitario Le socio-assistenziali e socio-sanitarie nella provincia di Piacenza I dati riassuntivi di seguito esposti sono elaborati dal Settore Sistema
DettagliRelazione attività e report utenza Gennaio-Dicembre 2013
Relazione attività e report utenza Gennaio-Dicembre 2013 INFORMAGIOVANI COMUNE DI ARCENE Per l informagiovani Tatiana Arzuffi L INFORMAGIOVANI P.zza Civiltà Contadina ANDAMENTO UTENZA GENNAIO-DICEMBRE
DettagliI lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia
1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro
DettagliRELAZIONE PUNTO LAVORO. Gennaio dicembre 2014
Associazione Cieli Aperti ONLUS - Via Lazzerini n 1-59100 Prato Sede operativa: Via Marengo n 51 Cod. Fiscale: 92062880486 - P. Iva: 01939060974 Telefono: 0574 607226 3898475801 - Fax: 0574 607226 E-mail:
DettagliPROGETTO DI SINGOLA SCUOLA PROGETTO DI RETI DI SCUOLE PROGETTO IN RETE CON ALTRI SOGGETTI SCUOLA CAPOFILA DI RETE
PROGETTO n. 1: RETE CON LO SPORTELLO SCUOLA PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI DI VERDELLINO E CON GLI ENTI LOCALI DEL TERRITORIO (PIANO DI ZONA L.328/2000) A- PROGETTUALITÀ DELL ISTITUTO PROGETTO
DettagliProgetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30
Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come
DettagliRapporto di monitoraggio dell Istruzione degli Adulti Basilicata Anno scolastico 2007/2008
Rapporto di monitoraggio dell Istruzione degli Adulti Basilicata Anno scolastico 2007/2008 Indice Introduzione I dati in sintesi 1. Le sedi 1.1. Le tipologie 1.2. La distribuzione dei Centri Territoriali
DettagliCORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te
CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te Da richiedere on line sul sito del fondo For.Te il giorno lunedì 21 gennaio 2013 secondo la procedura dell avviso 3/2012 SETTORE SCUOLA Titolo Progettare e valutare:
DettagliGli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna
Gli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna Premessa La Regione Sardegna approva il 1 programma di contrasto delle povertà, in forma sperimentale, nell anno 2007 prevedendo 2 linee d intervento
DettagliPROGETTO INTERCULTURALE DI RETE
CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola
DettagliInformazioni sulle modalità di collaborazione al Progetto Avvocato di Strada
Informazioni sulle modalità di collaborazione al Progetto Avvocato di Strada Uno degli obiettivi istituzionali del Progetto Avvocato di Strada è quello di esportare il proprio modello nelle città dove
DettagliSEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1
SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre
DettagliRELIGIONI E CULTURE DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA REALTÀ E MODELLI A CONFRONTO. Programma di dettaglio
Fondo Europeo per l integrazione di cittadini di Paesi terzi CORSO DI ALTA SPECIALIZZAZIONE RELIGIONI E CULTURE DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA REALTÀ E MODELLI A CONFRONTO Programma di dettaglio
DettagliVADEMECUM UFFICIO PACE
VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso
DettagliIL FUTURO COME VIAGGIO
IL FUTURO COME VIAGGIO Anno di realizzazione 2011 Finanziamento Cariverona Rete di progetto Coop. Kantara; Coop. Progetto Integrazione; Fondazione ISMU, Settore Formazione; Studio Res Corso di formazione
DettagliAzione 1: Partecipazione a programmi comunitari di ricerca e/o di cooperazione
DISCIPLINA SPECIFICA DELLE AZIONI RELATIVE AI CONTRIBUTI PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI DELL ATENEO Il presente documento detta la disciplina specifica delle seguenti azioni istituite
DettagliBadanti e Assistenti Familiari Specializzati
Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati
DettagliIL SERVIZIO DOMICILIARE
CASA ALBERGO PER ANZIANI Sistema qualità certificato COMUNE DI LENDINARA IL SERVIZIO DOMICILIARE Questo opuscolo riporta brevemente le principali informazioni per aiutarvi a capire meglio il servizio domiciliare,
DettagliLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
LA FORMAZIONE PROFESSIONALE I corsi di formazione professionale permettono di integrare le conoscenze scolastiche o di acquisire nuove conoscenze e competenze in ambiti diversi dall indirizzo di studio
DettagliInformazioni sulle modalità di collaborazione con l Associazione Avvocato di Strada Onlus
Informazioni sulle modalità di collaborazione con l Associazione Avvocato di Strada Onlus Uno degli obiettivi istituzionali dell Associazione Avvocato di Strada Onlus è quello di esportare il proprio modello
Dettagli1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL
1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del
DettagliIl progetto di vita: qualità oltre la scuola
Il progetto di vita: qualità oltre la scuola Maria Grosso Associazione Italiana Persone Down 30 anni di cambiamenti nell integrazione! Dalla istituzionalizzazione/separazione all inclusione ( all inclusione
DettagliI docenti di italiano L2 di «Certifica il tuo italiano». Gli esiti del monitoraggio
I docenti di italiano L2 di «Certifica il tuo italiano». Gli esiti del monitoraggio Mariagrazia Santagati Università Cattolica, Fondazione Ismu Mariagrazia Santagati Università Cattolica Fondazione Ismu
DettagliINDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA
INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliCOMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)
COMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE) Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 9 dell 11.02.2004 ART. 1 OGGETTO E RIFERIMENTI
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliACCORDO QUADRO del 7 agosto 2012
Ministero dell Interno Dipartimento per le Libertà civili e l immigrazione Direzione Centrale per lo Politiche dell Immigrazione e dell Asilo Ufficio I - Pianificazione delle Politiche dell Immigrazione
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliPartecipare all organizzazione di convegni ed eventi
Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliChe cos è AIESEC? Cambiare il mondo tramite l educazione
AIESEC Italia Che cos è AIESEC? Nata nel 1948, AIESEC è una piattaforma che mira allo sviluppo della leadership nei giovani, offrendo loro l opportunità di partecipare a stage internazionali con l obiettivo
DettagliN. ore per attività individuali fuori dalla. insegnanti) gestite per gruppi nello stesso gruppo classe): 30
PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ (PAI) Istituto Tecnico "F. Viganò" Anno scolastico 204/205 N. totale alunni frequentanti: 770 Classe/Sezione ^A ^B ^C ^D ^E ^F ^G ^H ^I 2^A 2^B 2^C 2^D 2^E 2^F N. alunni
DettagliIl Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa. Il mestiere d insegnare un mestiere
Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa Il mestiere d insegnare un mestiere Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa
DettagliRev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo
Rev.1 del 30 maggio 2013 Il modello organizzativo INDICE 1. Premessa 2. Missione 3. Sistema di responsabilità 4. Mappa dei processi 5. Mansionario 1. Premessa Un laboratorio congiunto di ricerca sui temi
DettagliADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!
ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliProgramma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Pianificazione e Sviluppo dei servizi sociali e socio - sanitari Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani
DettagliCircolare ABI - Serie Lavoro n. 43-27 maggio 2014
461,25 Circolare ABI - GARANZIA GIOVANI (AS/4090.10.b LL/6040) Protocollo di intesa 15 maggio 2014 tra Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e ABI per la promozione di azioni per favorire l occupazione
DettagliCentro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive
Nuove forme per l accoglienza familiare Firenze, 6 marzo 2013 Centro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive Dott.ssa Sandra Di Rocco Responsabile P.O. Interventi per Minori e Famiglia del Comune
DettagliSERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO
SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.
DettagliCOMMISSIONE FORMAZIONE
COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.
DettagliSTUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ
STUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ ED ENTI, CONSULENZA AMMINISTRATIVO-GESTIONALE E PIANIFICAZIONE AZIENDALE ATTIVITÀ
DettagliPROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI NELLA SCUOLA
PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI NELLA SCUOLA RETE INTERDISTRETTUALE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE VENEZIA ORIENTALE ANNO SCOLASTICO 2008 2009 LINEE GUIDA PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA Una scuola
DettagliSCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015)
SCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015) Settore di intervento Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Target di riferimento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione
DettagliPROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI PIANO DISTRETTUALE DEGLI INTERVENTI del Distretto socio-sanitario di Corigliano Calabro Rif. Decreto Regione Calabria n. 15749 del 29/10/2008 ANALISI DELBISOGNO
DettagliPROGRAMMA REGIONALE PER LE POLITICHE D INTEGRAZIONE CONCERNENTE L IMMIGRAZIONE
PROGRAMMA REGIONALE PER LE POLITICHE D INTEGRAZIONE CONCERNENTE L IMMIGRAZIONE Osservatorio Regionale per l Integrazione e la Multietnicità SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTI AREA IMMIGRAZIONE FONDO ANNO
DettagliPROGETTO PORCOSPINI PREMESSA
PROGETTO PORCOSPINI COORDINATE PSICO-PEDAGOGICHE- ORGANIZZATIVE PER L EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E ALL ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA COME PREVENZIONE AL DISAGIO E AL MALTRATTAMENTO PREMESSA Il Lions Club, associazione
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliADM Associazione Didattica Museale. Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore
ADM Associazione Didattica Museale Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile dei Servizi Educativi del Museo Civico
DettagliLiceo Scientifico Statale N. Copernico Viale Borgovalsugana n. 63 59100 Prato-tel. 0574596616-fax 0574592888 email pops02000g@istruzione.
Liceo Scientifico Statale N. Copernico Viale Borgovalsugana n. 63 59100 Prato-tel. 0574596616-fax 0574592888 email pops02000g@istruzione.it Prato, 17 dicembre 2007 Circolare n. Ai Docenti Agli Studenti
DettagliLaboratorio sperimentale teatrale. Vanno in scena l integrazione sociale e il dialogo IL PROGETTO
Laboratorio sperimentale teatrale Vanno in scena l integrazione sociale e il dialogo IL PROGETTO LA FILOSOFIA Il progetto si propone di stimolare, tramite l attività teatrale, il confronto, l integrazione
DettagliIn fase iniziale, giugno/luglio 2011, si è resa necessaria soprattutto un attività di sensibilizzazione
Relazione annuale 26 maggio 2011 26 maggio 2012 L Ufficio Provinciale Giovani, servizio istituito dalla Provincia del Medio Campidano con l obiettivo di informare e supportare la popolazione giovanile
Dettagli1 di 5 05/11/2015 16.42
1 di 5 05/11/2015 16.42 Identificazione dell'ente/azienda Denominazione ente/azienda Nominativo Referente (Nome, Cognome) E-mail Ufficio Scolastico Regionale del Lazio Mariangela Caturano mariangela.caturano@istruzione.it
DettagliLE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR
Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello
DettagliIstituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELL UMBRIA Istituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI PREMESSA Relativamente
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI
ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto
DettagliUNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA
ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliRELAZIONI FINALE FUNZIONE STRUMENTALE AL P.O.F. 2012/2013 AREA 5: GESTIONE TECNOLOGIE DIDATTICHE
Prof. Carmelo La Porta Al Dirigente Scolastico Liceo Scientifico E. Fermi RAGUSA RELAZIONI FINALE FUNZIONE STRUMENTALE AL P.O.F. 2012/2013 AREA 5: GESTIONE TECNOLOGIE DIDATTICHE Gli interventi effettuati
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Questo documento si propone quale parte integrante del P.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta
DettagliTab. 1 Servizi per macro aree di assistenza nella diocesi di Milano
INTRODUZIONE Nel corso del 2010 si è svolto il Censimento nazionale dei servizi sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali collegati con la Chiesa Cattolica, promosso congiuntamente dall Ufficio nazionale
DettagliBANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015
BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare
DettagliPROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE
PROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE 24 maggio 2013 Il contributo dell Ordine dell Emilia Romagna Report dei questionari
DettagliMaster in Europrogettazione
Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli
DettagliForma.Temp novità operative novembre 2015
Forma.Temp novità operative novembre 2015 Formazione Continua a gestione diretta delle ApL 2 Definizione ed obiettivi Migliorare le qualificazioni dei lavoratori, le loro competenze al fine di rafforzare
DettagliPROGETTO: SPORTELLO DONNA CENTRO DI ORIENTAMENTO FORMAZIONE ED INTEGRAZIONE SOCIALE PER DONNE IMMIGRATE
PROGETTO: SPORTELLO DONNA CENTRO DI ORIENTAMENTO FORMAZIONE ED INTEGRAZIONE SOCIALE PER DONNE IMMIGRATE SOGGETTI PROPONENTI IL PROGETTO 1) Denominazione Cooperativa Servizi & Formazione Indirizzo Viale
DettagliREGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)
COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato
Dettagli16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA
16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati
DettagliREGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado
Dettagli5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI
5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.
DettagliAlcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri
Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Integrazione educativa Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri a cura di Carla Bonino Gli interventi che la Divisione Servizi
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012
PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
Dettagli