RASSEGNA STAMPA di Martedì 24 APRILE 2012

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1 RASSEGNA STAMPA di Martedì 24 APRILE 2012 A cura Ufficio Stampa Atap spa Pierantonio Stella Mail: addetto.stampa@atap.pn.it / Cell.: 328/

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3 IL METEO Ultimi acquazzoni poi arriva Hannibal: caldo e sole ROMA - Ancora maltempo sull'italia: una nuova perturbazione porterà oggi piogge e venti forti su diverse regioni centrali e settentrionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un'allerta meteo che prevede, a partire dalle prime ore di oggi, piogge e temporali localmente anche molto intensi prima sul Piemonte settentrionale e successivamente su Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Umbria. I fenomeni saranno accompagnati da fulmini e forti raffiche di vento con rinforzi fino a burrasca su Emilia-Romagna, Marche ed Umbria. Possibili anche mareggiate in particolare lungo le coste esposte della Toscana. Il Dipartimento della Protezione civile seguirà l'evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le strutture strutture di protezione civile. A partire da domani però tornerà il bel tempo sulla penisola italiana, con l'instaurarsi pressoché ovunque di tempo stabile e soleggiato, grazie ad Hannibal, alta pressione. Il termometro, in alcune regioni come Val padana, Sardegna, Abruzzo e Puglia, verso la fine del mese salirà fino ai 28 gradi, in linea con le temperature abituali del periodo tra la fine maggio e l'inizio di giugno.

4 TRASPORTI I primi cittadini entro giugno dovranno decidere sul tracciato accanto alla ferrovia esistente La Tav nelle mani dei sindaci Fra Mestre e Portogruaro chiesto l abbattimento di 130 fabbricati nei centri attraversati dall Alta velocità Alberto Francesconi Loris Del Frate MESTRE IL COMMISSARIO L alternativa ora c è. L iter della Tav a Est di Venezia riparte dalla linea esistente, ma soprattutto dal dialogo con i sindaci interessati al progetto di completare l asse della Torino-Trieste. Nel 2010 avevano bocciato a larga maggioranza il tracciato "balneare" che avrebbe attraversato le campagne dopo la fermata (attraverso un tunnel di nove chilometri) all aeroporto di Tessera. Da ieri la "terza via", dopo l ipotesi iniziale di un percorso parallelo alla A4 bocciato dalla Regione Veneto, è nelle mani dei 19 sindaci delle province di Venezia e Treviso che, entro il 30 giugno prossimo, dovranno prendere una decisione. Per il commissario Bortolo Mainardi, che in pochi mesi è riuscito a mettere attorno a un tavolo i tecnici di Italferr e Rfi per rifare il progetto di affiancamento alla linea attuale, l obiettivo è stato raggiunto. Ma il suo invito a scegliere «delle due l una» rappresenta una scommessa dall esito incerto. In due mesi i sindaci, e le rispettive comunità, dovranno esprimersi su un progetto che, fra Mestre e Portogruaro, richiederà l abbattimento di circa 50 case e un ottantina di altri fabbricati nei centri attraversati dall Alta velocità. Il punto di partenza del tracciato alternativo, come illustrato dall ingegner Carlo Comin di Italferr, è il quadro complessivo dei trasporti che, fra Alta velocità e Alta capacità, renderebbe competitivi i porti adriatici - da Ravenna a Fiume - rispetto agli scali del Nord Europa. Per questo sia la Svizzera che l Austria stanno progettando i tunnel per "spianare" le Alpi alle merci dirette ai porti mediterranei. Per questo i progettisti considerano prioritario eliminare le "strozzature" lungo la linea esistente con interventi sulla linea dei Bivi che by-passa Mestre e sul bivio San Polo fra Udine e Cervignano. «Già questo - spiega Comin - farebbe aumentare di 50 convogli al giorno la capacità della linea». Per aumentare la velocità commerciale, che ora sulla Venezia- Trieste non supera gli 80 chilometri orari, è però necessario raddoppiare la linea esistente fino a Portogruaro, da dove la Tav devierebbe verso Nord per Bus con additivi Polveri dimezzate VENEZIA - PM10 abbattute del 60% e CO2 diminuita del 10%. Questi i numeri più rilevanti di Clean Venice, il progetto della Regione Veneto sull'impiego dell'additivo per gasolio Magigas D7 negli autobus Actv, l'azienda del trasporto pubblico locale. Il piano è stato coordinato da Envicon, società veneziana di consulenza ambientale. poi correre in parallelo alla A4, come indicato dal Friuli Venezia Giulia. Semplice? Non proprio, visto che il Comune di Venezia ha ribadito il proprio "no" al tunnel fra Mestre e Tessera, auspicando al suo posto una bretella ferroviaria da Dese all aeroporto. Scelta che ha già spiazzato il vicino Comune di Marcon. L iter, intanto, procede per tappe forzate. Entro 15 giorni i Comuni dovranno presentare le loro osservazioni, poi spetterà alla Provincia coordinare il gruppo di lavoro dei sindaci che dovranno esprimersi sul progetto. Un impegno da rispettare, sottolinea Mainardi: «Il Veneto - ha concluso il commissario - non può permettersi di non decidere sul tracciato». riproduzione riservata PORDENONE «Posti aperti a tutti»: il sindaco lancia la sfida sulle società controllate dal Comune Stop ai partiti, nomine con il "concorso" PORDENONE La sfida ai partiti, arrivati al minimo storico di gradimento, l ha lanciata il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti. Il suo obiettivo è quello di togliere dalle mani della politica le nomine nelle società controllate e partecipate dal Comune. In questo caso si tratta delle due della Fiera, ma pochi giorni fa aveva fatto la stessa cosa con la Gea, la controllata che si occupa della gestione rifiuti. Basta trombati e sottobosco, ma privilegiare qualità, merito e professionalità, anche a scapito della sua maggioranza di centrosinistra. E così è stata lanciata una selezione "aperta" chiedendo ai cittadini (tutti quelli che hanno i requisiti) di avanzare la propria candidatura. Passaggio fondamentale per evitare di subire le pressioni dei partiti sui nomi. Mainardi: «Il Veneto non può permettersi di non decidere sul percorso» Spresiano Treviso San Trovaso Mogliano Veneto Mestre Villorba A57 Marghera A4 La mappa A27 Progetto di nuova TAV Ferrovia esistente A4 Quarto d Altino Gaggio San Liberale Venezia SS. 14 Meolo A4 CONTRO CORRENTE Il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti al centro di possibili polemiche sulla scelta di lasciar fuori i partiti dalla girandola di nomine sulle società controllate dal Comune Gli interessati devono inviare il curriculum dettagliato entro il 4 maggio. Nell'avviso il Comune ha elencato varie incompatibilità previste per l'incarico. Sia chiaro, non si tratta nè di un bando, nè di un concorso. La decisione finale sulla scelta spetterà comunque al sindaco. L obiettivo è tenere lontani i partiti. Non sarà facile per il sindaco però mandare in cortocircuito un equilibrio oramai consolidato nel tempo anche perchè i due rappresentanti nominati tre anni fa dal Comune in Ceggia San Donà di Piave Santo Stino di Livenza Portogruaro Fiera si aspettano la riconferma. E non si tratta di nomi da poco: Alvaro Cardin, attuale presidente della Spa e Giorgio Zaia, imprenditore legato al Pd. Il problema più complesso da superare è che la riconferma di quei nomi fa parte di un accordo pre elettorale sottoscritto dallo stesso sindaco e disattenderlo oggi potrebbe mettere in fibrillazione la maggioranza che regge il Comune. «Lo avevamo detto in campagna elettorale - spiega Claudio Pedrotti - che avremmo cambiato i criteri della scelta degli amministratori e conto di portare avanti la scelta». Potrebbe aprirsi un duro braccio di ferro anche perchè tutte le nomine in Fiera sono frutto di un compromesso politico, compresa quella di amministratore delegato che spetta al centrodestra. Assemblea della Fiera il 9 maggio. riproduzione riservata No di Venezia al tunnel perplessità anche della Regione MESTRE - «Il Comune di Venezia ribadisce un no irremovibile al tunnel in gronda lagunare». È l assessore alla Mobilità Ugo Bergamo a far capire che l iter della Tav fra Venezia e Trieste rimane tutto in salita. Perché se l alternativa di progetto presentata ieri definisce il tracciato dell opera fra Dese e Portogruaro, il passaggio dell Alta velocità a Mestre - a parte il by-pass per le merci lungo la Linea dei Bivi - rappresenta un rebus. La scelta di Venezia fa già arrabbiare il confinante Comune di Marcon: «Per noi - dice il sindaco Pier Antonio Tomasi - la scelta è improponibile». Anche l assessore regionale alla Mobilità Renato Chisso, che a suo tempo aveva presentato il tracciato "balneare", non nasconde le sue perplessità: «Mi sembra che non sia stato valutato a pieno l impatto sociale dell opera - commenta - Avevo chiesto che i centri abitati fossero attraversati in trincea, ma vedo che non è così». Per la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto (Lega Nord), però, avere ottenuto un progetto alternativo è già un successo: «Siamo riusciti ad avere un altra ipotesi progettuale - ha detto Zaccariotto - che ci permetterà di valutare i punti di forza e di debolezza delle diverse ipotesi di tracciato, e di fare una comparazione con le altre soluzioni già condivise con il territorio». La richiesta di procedere secondo un percorso condiviso è apprezzata anche dai consiglieri regionali del Pd Bruno Pigozzo e Lucio Tiozzo e dal deputato Rodolfo Viola. «Il passo fondamentale - rilevano i due - è arrivare all individuazione definitiva e condivisa di un tracciato». Ma un altra esponente del Pd, l on. Simonetta Rubinato, sindaco di Roncade, guarda più avanti, a una «riscrittura della Legge Obiettivo» da parte del Governo che consenta di spendere meno ed evitare le spaccature sociali emerse con il progetto dell Alta velocità. riproduzione riservata

5 BENZINA L annunciata delibera di Ciriani: 27 cent al litro di "verde" in prima fascia Sconto rinforzato fino al 31 maggio UDINE - In virtù di un nuovo sconto regionale approvato ieri pomeriggio in Giunta su proposta del vicepresidente della Regione, Luca Ciriani di concerto con la collega Sandra Savino, il prezzo della benzina verde in Friuli Venezia Giulia torna a diminuire. «Per iniziativa dell'amministrazione regionale torna in vigore, dal 25 aprile al 31 maggio - ha spiegato il vicepresidente Ciriani - lo sconto già attivo nei mesi di febbraio e marzo, pari, in totale, a 27 centesimi per la benzina verde in fascia 1 e 15 centesimi in fascia 2. A tale sconto cumulativo si è giunti aggiungendo con questa delibera 6 centesimi di sconto in fascia 1 e un centesimo di sconto in fascia 2». Il nuovo provvedimento non va a modifcare l'orientamento espresso dall'amministrazione regionale sul tema della contribuzione statale per mitigare il costo dei carburanti nelle zone di confine: «Restiamo in attesa - ha detto ancora Ciriani - che si chiuda con il Governo un accordo in grado di definire uno sconto carburante per il Fvg che non pesi completamente sul bilancio regionale, azione per la quale chiediamo con decisione un ulteriore interessamento da parte del Governo, dopo la disponibilità dimostrata alle Regioni di confine, che così come strutturata risulta insufficiente».

6 ROVEREDO Apre il distributore di benzina senza padroni Acquisterà il carburante più a buon prezzo ROVEREDO - (mm) Entro la metà di maggio a Roveredo aprirà un nuovo distributore di carburanti, esattamente in via XX settembre, a ridosso dell'ingresso del paese. Sarà un impianto, con l'attivazione di quattro pompe, bandiera bianca ovvero non legato a nessuna compagnia petrolifera, consentendole così di acquistare i carburanti ogni volta dal miglior offerente e rivenderli a prezzi concorrenziali. La società titolare è la Termoveneta, che è proprietaria di due aree di servizio nella zona: una a Cordignano, la prima a essere inaugurata, l'altra a Caneva. L'impianto metterà a disposizione anche il servizio di autolavaggio e fornirà il gpl. I lavori nell'area sono praticamente terminati, ora si attendono le ultime carte, relative al collaudo dei vigili del fuoco e degli uffici comunali competenti. Il sito individuato si presenta molto favorevole, in quanto si trova vicino alla Cimolai e più generale alla zona industriale, distante da altre pompe di benzina. riproduzione riservata

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8 Rifiuti, Snua ricorre al Tar contro la concorrenza Impugnata la delibera che prevede una variante per l impianto Ecosinergie Sullo sfondo lo scontro tra le società pubbliche per smaltire le immondizie di Stefano Polzot Guerra a colpi di carte bollate tra la Snua, la società che gestisce l impianto di smaltimento delle immondizie di Aviano, di cui è presidente l amministratore unico di Gea, Marco Tullio Petrangelo, ed Ecosinergie, l azienda frutto della partnership tra Ambiente Servizi del presidente Isaia Gasparotto e il gruppo Boz. Snua, infatti, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale contro la delibera 12 del 19 gennaio scorso della giunta provinciale che ha approvato una variante non sostanziale sull impianto realizzato e recentemente inaugurato in via Clauzetto da Ecosinergie. La variante riguarda il potenziamento alle linee di selezione dei rifiuti e di produzione del combustibile da rifiuto, oltre al sistema di areazione. «Riteniamo - afferma Petrangelo - che ci sia un problema di compatibilità ambientale dell impianto che è stato autorizzato, per il quale ci sentiamo parte lesa». E evidente che si tratta L impianto di Ecosinergie a San Vito il giorno dell inaugurazione dell ennesimo capitolo del braccio di ferro tra le due società controllate dal pubblico nel campo della selezione dei rifiuti che vengono raccolti. Con l impianto di Ecosinergie, infatti, Ambiente Servizi si è posta in diretta competizione con Snua. La struttura aperta a febbraio è in grado di trattare ogni anno 90 mila tonnellate di rifiuti. In una prospettiva ambientale, si garantisce il riutilizzo e la rivendita a terzi, sotto varie forme, di quasi il 90 per cento del materiale trattato e, quindi, un aumento di raccolta differenziata, con benefici sui costi dello smaltimento e, in definitiva, nei portafogli delle famiglie che vanno però ancora verificati. L area dell impianto è ampia 23 mila metri quadri. Il capannone principale (si sviluppa su una superficie di 5 mila metri quadri) comprende tre linee principali: una riguarda la selezione del multimateriale derivante dalla raccolta differenziata di rifiuti urbani e assimilabili; un altra linea è dedicata alla produzione di combustibile da rifiuto (Cdr) di qualità; una terza linea, infine, è utilizzata per la selezione dei materiali cartacei. In una linea a sè stante vengono lavorate le apparecchiature elettriche ed elettroniche. Per il trasporto in uscita verrà utilizzato lo scalo ferroviario della zona Ponterosso. Elemento non secondario: la quasi totalità dell energia necessaria a far funzionare l impianto è garantita da un sistema autonomo di cogenerazione, funzionante con olio vegetale. RIPRODUZIONERISERVATA

9 Il lavoro a termine sarà più costoso Le imprese potranno assumere tre apprendisti (durata minima 6 mesi) ogni due dipendenti a tempo indeterminato di Andrea Di Stefano Tra le moltissime novità contenute nella riforma del lavoro all'esame del Parlamento ecco le più rilevanti che riguardano l'ingresso: apprendistato, lavoro a termine e contratti a progetto. Apprendistato. L'apprendistato, nelle intenzioni della riforma, dovrebbe diventare il canale privilegiato per l'accesso al mondo del lavoro. Fino ad oggi è un contratto per giovani tra i 16 e i 29 anni che prevede retribuzione e formazione professionale. Viene qualificato come una sorta di contratto a tempo indeterminato dove il datore di lavoro deve fare domanda di disdetta se vuole recedere. Adesso, con la riforma decisa dal governo e all'esame del Parlamento, l'apprendistato avrà una durata minima di sei mesi, ferma restando la possibilità di durate inferiori per attività stagionali. Il datore di lavoro potrà assumere apprendisti purché ne stabilizzi una certa percentuale, il 50% di quelli già in servizio (esclusi i rapporti cessati per recesso durante il periodo di prova, per dimissioni o per licenziamento per giusta causa). Gli apprendisti assunti in violazione del predetto limite saranno considerati lavoratori subordinati a tempo indeterminato, sin dalla data di costituzione del rapporto. La soglia della stabilizzazione è abbassata al 30% nei primi 36 mesi dopo l'entrata in vigore del nuovo provvedimento. Si innalza, invece, il rapporto tra apprendisti e lavoratori qualificati dall' attuale 1/1 a 3/2: il numero complessivo di apprendisti che un'azienda potrà assumere dal primo gennaio 2013 dovrà essere al massimo di 3 ogni 2 lavoratori specializzati e qualificati in servizio. Il datore di lavoro che non abbia alle proprie dipendenze lavoratori qualificati o specializzati, o Flessibilità in entrata Contratti TEMPO INDETERMINATO Costituisce la forma comune di rapporto di lavoro Potenziamento indiretto per l'aggravio di costi per le aziende degli altri tipi di contratto APPRENDISTATO Riservato ai giovani fino ai 29 anni Durata minima: 6 mesi (meno per lavori stagionali) Assunzione di nuovi apprendisti solo dopo averne stabilizzati il 50 per cento (il 30 per cento nei primi 3 anni di applicazione della riforma) Rapporto di 3 assunzioni (dirette o tramite agenzia) ogni 2 dipendenti fissi Certificazione di formazione rilasciata dalle aziende che comunque ne abbia meno di tre, potrà assumere fino a un massimo di tre apprendisti. Contratti a termine. Il Capo II del disegno di legge di riforma del mercato del lavoro è dedicato alla modifica delle tipologie contrattuali esistenti, allo scopo di preservarne gli usi virtuosi e di limitarne quelli impropri, finalizzati essenzialmente ad abbattere il costo del lavoro aggirando gli obblighi previsti per i rapporti di lavoro subordinato. Una delle tipologie contrattuali interessate è il contratto a tempo determinato. In particolare, l'art. 3 del disegno di legge apporta alcune rilevanti modifiche. La prima concerne la "liberalizzazione" del primo contratto a termine di durata non superiore a 6 mesi: in pratica l'impresa non avrà l'obbligo di specificare le TEMPO DETERMINATO Durata massima: 36 mesi in successione Periodo di fermo di 60 o 90 giorni (contratti superiori o inferiori ai 6 mesi), altrimenti il secondo diventa a tempo indeterminato Contratto prolungabile dopo la scadenza fino a un massimo di 30 o 50 giorni (se minore o maggiore di 6 mesi) in via straordinaria Non richiesta la causale per il primo contratto non superiore ai 6 mesi che non verrà prorogato Aumento contributivo per l'azienda: 1,4% recuperabile in caso di stabilizzazione Indennità di conversione e risarcimento tra 2,5 e 12 mesi in caso di contratto illegittimo che deve essere impugnato entro 60/120 giorni DI INSERIMENTO Abrogato ma con clausola di salvaguardia per i contratti in corso e quelli stipulati fino al 31 dicembre 2012 Vantaggio per il lavoratore PART TIME Le regole restano in gran parte invariate Possibilità di ritirare il consenso per i lavoratori studenti e per quelli con patologie oncologiche LAVORO INTERMITTENTE Solo per prestazioni discontinue e lavoratori sotto i 25 e sopra i 45 anni Obbligo di comunicazione amministrativa (sms, fax, pec) per ogni chiamata ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE Massimo 3 associati con deroga se legati da rapporto di parentela entro il 3 grado e di affinità entro il 2 Scatta presunzione di lavoro subordinato in caso di mancata partecipazione a utili Più tutele per i precari: diventa inderogabile il termine dei 36 mesi, fissato a giorni il periodo di fermo. Stangata sulle false partite Iva, cambiano stage e tirocini ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo a cui era normalmente vincolato il ricorso al contratto a termine. Questa semplificazione varrà anche per i contratti di somministrazione (lavoro in affitto o interinale) a tempo determinato. Un'ulteriore novità interviene in tema di prosecuzione del rapporto di lavoro a termine, già oggi consentita, entro prefissati limiti temporali, in relazione alle possibili esigenze organizzative delle imprese con riguardo al completamento delle attività per le quali il contratto a termine è stato stipulato. In questa direzione si giustifica la individuazione di un "periodo di tolleranza" entro il quale il rapporto di lavoro può legittimamente continuare dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato. La modifica legislativa interviene nel senso di un prolungamento del periodo durante il quale il rapporto a termine può proseguire oltre la scadenza per soddisfare esigenze organizzative, da 20 a 30 giorni per contratti di durata inferiore ai 6 mesi, da 30 a 50 giorni per quelli di durata superiore. Viene inoltre previsto A PROGETTO Dal 2013 l'aliquota contributiva per la gestione separata sale al 28% mentre per i pensionati gli iscritti ad altra gestione sale al 19% Dal 2018 co.co.pro al 33% e pensionati o iscritti ad altra gestione al 24% Presunzione di lavoro subordinato se attività del collaboratore è analoga a quella svolta dai dipendenti Abolito programma PARTITE IVA - Applicazione immediata per i nuovi rapporti, tra 12 mesi per quelli già esistenti Indici di presunzione di lavoro subordinato quando si verifica uno solo di questi casi: - collaborazione per più di 6 mesi per anno; - ricavo di più del 75% dei corrispettivi; - disponibilità di una postazione di lavoro presso la sede istituzionale o operativa un vincolo procedurale per la prosecuzione del rapporto di lavoro, ponendosi a carico del datore di lavoro l'onere di comunicare al Centro per l'impiego territorialmente competente, entro la scadenza del termine inizialmente fissato, che il rapporto continuerà oltre tale termine, indicando altresì la durata della prosecuzione. Si allungano i tempi che devono intercorrere tra un contratto e un rinnovo: da 10 a 60 giorni, per i contratti inferiori a 6 mesi, e da 20 a 90 giorni, per i contratti superiori a 6 mesi. Nella stessa ottica di contrasto alla precarietà viene fissato un limite massimo di 36 mesi (comprensivo di proroghe e rinnovi) dei contratti a termine con il medesimo dipendente. Stage e contratti a progetto. Gli stage saranno consentiti solo Vantaggio per l'azienda LAVORO ACCESSORIO Uso limitato a esigenze occasionali di carattere saltuario e compenso attraverso buoni lavoro (voucher) Escluso l'uso per prestazioni a favore di imprenditori commerciali o professionisti TIROCINI O STAGE La materia sarà oggetto di decreto legislativo entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge. La bozza prevede: - durata massima 6 mesi - limite uso entro 12 mesi successivi al diploma - collaborazione con le Regioni per favorire l'inserimento dei giovani - definizione di standard minimi di uniformità per evitare uso distorto e gratuito fino alla laurea e dovranno essere retribuiti mentre per i contratti a progetto le aliquote saranno più alte e scatterà l assunzione se l attività svolta dal collaboratore risulterà analoga a quella dei dipendenti. Partite Iva. Secondo lo schema di riforma messo a punto dal Governo la mannaia sui contratti con partite Iva si preannuncia drastica: il disegno di legge pone un limite di 6 mesi, dopo il quale l'azienda sarà costretta o a considerare queste collaborazioni come rapporto di lavoro a tempo indeterminato oppure sarà obbligata a pagare una sanzione pari ai contributi da versare allo Stato. Ma su questo tema sono in arrivo emendamenti che potrebbero alleggerire la stretta. RIPRODUZIONE RISERVATA

10 Cambia l articolo 18 Così il giudice può decidere il reintegro Modificata in extremis la norma sui licenziamenti economici Possibile il rientro in caso di «manifesta insussistenza» di Denis Artioli 18 è il cuore della riforma del mercato del lavoro. Da subito L articolo l attenzione di imprenditori e sindacati si è concentrata sul nodo cruciale dei licenziamenti individuali e delle relative tutele. Proprio sullo Statuto dei lavoratori il governo ha giocato e sta giocando una partita delicatissima. Nelle linee guida, che sono state approvate il 23 marzo dal Consiglio dei Ministri, era sparita la possibilità del reintegro in relazione ai licenziamenti economici. Nel disegno di legge varato dal governo e firmato dal presidente della Repubblica, dopo l incontro del premier Mario Monti con i leaders della maggioranza che sostengono l esecutivo (il cosiddetto ABC, Alfano - Bersani - Casini), è invece ricomparsa la parola chiave: reintegro. Ma ecco come interviene la tutela del nuovo articolo 18 rispetto alle tre tipologie previste di licenziamento individuale illegittimo. Licenziamenti discriminatori. In questi casi, vale sempre il reintegro (anche per le aziende con meno di 15 dipendenti), perché la discriminazione è una grave violazione dell articolo 3 della Costituzione della Repubblica. Il dipendente reintegrato ottiene anche un risarcimento pari a 5 mensilità. Il lavoratore può scegliere, in alternativa al reintegro, un indennità pari a 15 mensilità dell ultima retribuzione. Prima la conciliazione obbligatoria poi il rito speciale per accelerare la causa Il rito speciale" accelera i tempi delle vertenze. Il nuovo processo del lavoro richiede, innanzi tutto, che le motivazioni per cui l azienda decide di allontanare un lavoratore siano esplicitate nella lettera di licenziamento. La comunicazione «deve contenere la specificazione dei motivi che lo hanno determinato», in caso contrario il licenziamento è inefficace. Nelle aziende con più di 15 dipendenti, il datore di lavoro, prima di licenziare il dipendente, deve comunicarlo alla Direzione territoriale del lavoro. Questo atto dà inizio alla procedura di conciliazione. Se questo passaggio viene violato, il licenziamento è inefficace. Quando riceve la comunicazione, la Direzione del lavoro convoca le parti nel termine perentorio di 7 giorni. Azienda e lavoratore possono farsi assistere dalle associazioni di categoria e dal sindacato. La procedura deve concludersi nell arco 20 giorni. Eventuali slittamenti sono possibili se si prospetta un accordo che porti alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Altrimenti, il datore di lavoro può comunicare il licenziamento al dipendente. L impugnazione del licenziamento da parte del lavoratore deve avvenire entro 60 giorni con un ricorso. Il giudice deve fissare l udienza di comparizione entro 30 giorni dal deposito del ricorso. Sentite le parti, il giudice procede all istruttoria e decide con un ordinanza, subito esecutiva, contro cui può essere presentata opposizione entro 30 giorni dalla notifica. Il giudice quindi fissa l udienza di discussione entro i 60 giorni successivi. Restano 30 giorni di tempo per impugnare la sentenza davanti alla Corte d Appello. L udienza di discussione è fissata entro 60 giorni e giudice deve emettere la sentenza entro 10 giorni dall udienza. Ci sono altri 60 giorni per proporre ricorso in Cassazione contro la sentenza d Appello. In questo caso, la nuova udienza viene fissata entro 6 mesi. Licenziamenti disciplinari. Se il fatto non sussiste o poteva essere punito con una sanzione di minor durezza, è previsto il reintegro con un risarcimento fino a 12 mensilità. In alternativa, è prevista l indennità sostitutiva pari a 15 mensilità. In altri casi, salvo che il licenziamento sia manifestamente infondato, il lavoratore non può Flessibilità in uscita Vantaggio per il lavoratore LICENZIAMENTI DISCRIMINATORI Reintegro per tutti con risarcimento di 5 mensilità Possibilità di indennizzo fino a 15 mensilità con risoluzione del rapporto di lavoro Stesso regime in caso di licenziamenti in concomitanza con il periodo di maternità o matrimonio o disposti in modo illecito Rito speciale per ridurre i tempi del processo RITO SPECIALE Il ricorso è presentato dall interessato presso il Tribunale anche con posta elettronica certificata (pec) Il giudice stabilisce i tempi dei procedimenti. Vengono eliminate alcune formalità Il premier Mario Monti DISCIPLINARI Vantaggio per l azienda Nelle aziende oltre 15 dipendenti, se il fatto non sussiste oppure poteva essere punito con una sanzione: reintegro più risarcimento danno retributivo (e pagamento contribuzione) fino a tetto massimo di 12 mesi in alternativa indennità sostitutiva pari a 15 mensilità Altri casi Indennità risarcimento tra le 12 e le 24 mensilità in base all anzianità, numero occupati e dimensione dell azienda Udienza entro 30 giorni da ricorso e accoglimento o rigetto con ordinanza immediata ed esecutiva Udienze in corsia preferenziale con giorni riservati Il testo della riforma ritoccato dopo il vertice tra Monti e i tre segretari della maggioranza. Trovato un difficile punto di equilibrio. Ora la prova del Parlamento far valere un vero e proprio diritto al reintegro, ma è il giudice che ha la facoltà di decidere tra reintegro o indennizzo (compreso tra le 12 e le 24 mensilità). Licenziamenti economici. E prevista ancora la possibilità del reintegro, stabilito dal giudice, nel caso della manifesta insussistenza delle ragioni che stanno alla base dell allontanamento del lavoratore. E la novità principale introdotta tra le modifiche dell articolo 18, rispetto alla prima formulazione contenuta nelle linee guida. Il disegno di legge prevede un percorso che lascia aperte più strade. Il lavoratore licenziato deve presentarsi al tentativo di conciliazione obbligatorio con l azienda, alla Direzione territoriale del lavoro. La convocazione davanti alla Commissione provinciale di conciliazione arriva entro 7 giorni dalla ricezione della comunicazione di licenziamento. Se dipendente e datore di lavoro trovano un accordo, attraverso una transazione economica, la vertenza si conclude con la risoluzione consensuale del rapporto di la- ECONOMICI Nelle aziende oltre 15 dipendenti: Il giudice può stabilire il reintegro solo in caso di manifesta insussistenza dei motivi che hanno portato al licenziamento In tutti gli altri casi l indennità è stabilita dal giudice tra 12 e 24 mensilità in base all anzianità del lavoratore, le dimensioni dell azienda e al comportamento avuto dalle parti in sede di conciliazione Obbligo di comunicazione per l avvio della procedura prima di procedere al licenziamento Conciliazione con il coinvolgimento dei sindacati prima di rivolgersi al giudice Rito speciale abbreviato quando si ricorre al giudice Onere della prova a carico dell azienda. Se il giudice ritiene che i motivi siano discriminatori o disciplinari decide sulla base delle regole stabilite per il tipo di licenziamento accertato voro. Se la conciliazione, invece, fallisce, il lavoratore può scegliere la strada del ricorso al giudice. Il magistrato, nel caso della manifesta insussistenza delle ragioni economiche addotte dall azienda, può decidere il reintegro del dipendente. Il lavoratore licenziato per ragioni economiche può rivolgersi al giudice anche se è convinto che dietro a quelle motivazioni si nascondano elementi discriminatori o disciplinari: nel primo caso è disposto il reintegro, nel secondo il giudice decide tra reintegro o indennizzo. Al dipendente non spetta più l onere della prova, che resta in carico all azienda, ed è il giudice a stabilire a quale tipologia di licenziamento vada ricondotto l allontanamento e quale tutela debba applicarsi. RIPRODUZIONE RISERVATA

11 IL CASO Il Pdl: «Iva sulla Tia: Ambiente servizi non rimborsa» SAN VITO Inoltrare una domanda di rimborso dell Iva versata e non dovuta relativa alla Tariffa di igiene ambientale, al momento, pare non produrre alcun effetto: ne sanno qualcosa gli utenti della multiutility sanvitese Ambiente servizi. La questione è ancora oggetto di dibattito. Il punto fermo è che la sentenza della Cassazione del 9 marzo ha definitivamente stabilito l illegittimità dell Iva al 10 per cento sulla tariffa rifiuti. Su come ottenere, conseguentemente, un rimborso, si è sentito di tutto, ma ancora non c è una risposta univoca. Anche perché la somma da restituire ai cittadini, da parte dello Stato che l ha illegittimamente introitata, non sarebbe certo poca cosa. A San Vito, ieri, il consigliere d opposizione Valerio Delle Fratte (Pdl) si è recato agli sportelli di Ambiente servizi per inoltrare la sua richiesta di rimborso, relativa, come spiega, «all Iva versata dal 2003 al Ma alla consegna della lettera mi hanno a sua volta consegnato una lettera prestampata che, facendo riferimento a sentenze precedenti, diceva che la mia richiesta non poteva essere accolta. Al che continua Delle Fratte ho osservato che non era una risposta che poteva essere accettata. Alla fine hanno provveduto a modificare la lettera che mi è stata consegnata informandomi, in sostanza, che al momento non ci sono direttive per il rimborso e che la mia richiesta verrà vagliata una volta che le relative direttive saranno arrivate». «Ma questo aggiunge è il mio caso particolare: ci sono infatti altre richieste. Dunque, solleverò, io o il mio gruppo, il caso in consiglio comunale per cercare di fare chiarezza. Invito i cittadini, ad ogni modo, a presentare le richieste di rimborso ad Ambiente servizi, almeno perché la questione sia presente a chi di dovere». Il vicedirettore generale di Ambiente servizi, Fabio Mior, premette che la multiutility è «forse tra le pochissime in Italia che da due anni non applicano più l Iva. Per quanto riguarda i rimborsi, abbiamo avuto richieste, ma non abbiamo direttive per procedere in alcun modo: d'altronde, l'iva l'ha incassata lo Stato. La sentenza della Cassazione non ha aggiunto nulla rispetto alle altre: si sa che l Iva non va applicata alla Tia, ma non dice alcunché su eventuali rimborsi». (a.s.) RIPRODUZIONE RISERVATA

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13 stangata Un nuovo record per la benzina: vola a quota 1,918 ROMA Stangata in arrivo per le famiglie in partenza per i ponti di primavera. La benzina continua a salire e tocca il nuovo record di 1,918 euro al litro, portando il prezzo di un pieno per una macchina di media cilindrata a ben 96 euro, contro i circa 80 dello stesso periodo dello scorso anno: in dodici mesi l incremento è dunque di un 20% tondo tondo. Il record di ieri spetta alla Shell che, secondo le rilevazioni di Staffetta quotidiana, ha portato il prezzo della verde a 1,918 euro al litro, subito seguita dalla Q8, ferma un millesimo prima, a 1,917. A parziale consolazione c è l andamento in controtendenza del diesel, con i ribassi annunciati da Eni, Esso e Shell, che hanno ridotto i prezzi consigliati di 0,5 centesimi al litro: il prezzo massimo si attesta così a 1,788 euro. Contro gli aumenti è subito insorto il Codacons, che dava per scontato un ulteriore rincaro in prossimità dei ponti del 25 aprile e 1 maggio: «Il calo delle quotazioni del petrolio - osserva l associazione dei consumatori -, al quale avrebbe dovuto corrispondere una riduzione dei prezzi della benzina alla pompa che, al contrario, sono saliti, non può non far nascere il sospetto di speculazioni legate ai viaggi degli italiani».

14 Viabilità, 12 milioni alle Province Serviranno agli enti per la progettazione e realizzazione di nuovi collegamenti UDINE L'assegnazione di risorse della Regione pari a 600 mila euro/anno per 20 anni - complessivamente dunque 12 milioni di euro - è stata approvata ieri dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell'assessore alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, a favore delle quattro amministrazioni provinciali della regione. La cifra servirà dichiaratamente «per la progettazione e la realizzazione di opere viarie di rispettiva competenza». Alle quattro Province di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine saranno destinati (come indicato dalla legge finanziaria regionale 2012) fondi straordinari a copertura degli oneri, in linea capitale e interessi, relativi a mutui, o ad altra forma di ricorso al mercato finanziario che questi Enti stipulano per l'avvio di nuovi interventi in ambito viario. Anche in questo caso, come in analoghe occasioni precedenti, per la distribuzione dei fondi verrà usato il criterio della superficie. In pratica il finanziamento sarà suddiviso tra le Province non a seguito di progetti specifici ma in base alla superficie del territorio da loro rappresentato e alla popolazione residente in quell area. Riccardo Riccardi

15 di Luca Perrino RONCHI L Antonov 124 ripreso a Ronchi durante le operazioni di scarico delle eliche (Foto Bonaventura) Arrivate a Ronchi col gigante dei cieli le eliche per la Breeze Il gigantesco Antonov 124 le aveve caricate alle Bahamas Pesano 59 tonnellate e sostituiranno quella avariate Un vero e proprio gigante dei cieli per trasportare due nuove eliche destinate alla Carnival Breeze, giunte dalle Bahamas. È tornato all aeroporto di Ronchi dei Legionari, a un anno di distanza, un mastodontico velivolo di nazionalità ucraina, atterrato ieri mattina e con a bordo due gigantesche eliche, dal peso totale di 59 tonnellate, giunte dalle Bahamas e destinate alla Fincantieri. Sono le eliche di propulsione della Carnival Breeze, che fra qualche settimana uscirà dal bacino per le prove finali pre-consegna (la consegna resta fissata a fine maggio), destinate a sostituire quelle attualmente montate sulla gigantesca passeggeri per motivi tecnici emersi durante la prima fase delle prove in mare. A scendere sulla pista dello scalo ronchese è stato un Antonov An-124 dal peso di 392 tonnellate, dall altezza di 21 metri e dall apertura alare di 73 metri. Dalla sua stiva, con l ausilio di una potentissima grù, sono state scaricate le due grandi eliche, trasferite poi fino allo stabilimento navale di Panzano con un trasporto eccezionale che ha utilizzato speciali mezzi dell Italsped di Udine. Far uscire il mastodontico carico dal recinto dell aeroporto di Ronchi dei Legionari non è stato facile, visto che i cancelli risultavano troppo stretti per far passare le due eliche. Ma il personale aeroportuale e dei tecnici che hanno organizzato la spedizione, ha superato l imprevisto grazie alla potente gru. Tornando all'eccezionale visita allo scalo di Ronchi dei Legionari, la grande sagoma dell' Antonov ha attirato l'attenzione di centinaia di persone che, armate di macchina fotografica, hanno immortalato l'evento, di grande impatto emozionale specie tra i bambini. L An , progettato sulla base del modello militare An-124 Ruslan, è uno dei più capienti aerei cargo al mondo e concepito per trasportare carichi pesanti e sovradimensionati. Nonostante abbia compiuto il suo primo volo nel 1983, l Antonov ha ottenuto le certificazioni per iniziarne la produzione solo nel RIPRODUZIONERISERVATA

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17 Maternità e paternità Nuove tutele e stop a dimissioni in bianco Per il padre in via sperimentale tre giorni di permesso Diritto a 11 mesi di voucher per pagare la baby-sitter di Annalisa D Aprile Incentivi per le aziende che assumono le donne (specie nelle aree svantaggiate, come il Mezzogiorno), tutela della maternità e della paternità, contrasto delle dimissioni in bianco delle neo mamme: in una parola famiglia. Il quinto capitolo della riforma del lavoro firmata dal ministro Elsa Fornero è dedicato a sostenere, attraverso nuove norme e disposizioni, le mamme ed i papà perché si organizzino al meglio per far fronte meglio al loro ruolo di genitori. Più donne lavoratrici. Per incrementare l aumento dell occupazione femminile, la riforma prevede «la riduzione del 50 per cento dei contributi a carico del datore di lavoro» nel caso di assunzione di donne di qualsiasi età nel Mezzogiorno. Dimissioni in bianco. Tra gli impegni assunti dal ministro c è il contrasto al fenomeno delle dimissioni in bianco delle madri lavoratrici. Ora, l articolo 55 del ddl estende da uno a tre anni di vita del bambino il periodo entro il quale le dimissioni devono essere convalidate dal servizio ispettivo del ministero del Lavoro. Inoltre, affinché le dimissioni siano efficaci, dovrà essere provata la «veridicità e contestualità della manifestazione di volontà risolutoria del rapporto di lavoro» da parte del lavoratore o rivolgendosi agli ispettori del dicastero del Lavoro o sottoscrivendo Donne e famiglia Vantaggio per il lavoratore DIMISSIONI IN BIANCO efficacia dimissioni condizionata da convalida con modalità da individuare sanzioni amministrative da 5 a 30 mila euro per abusi di tale pratica maggiore tutela della maternità rafforzamento (esteso fino ai 3 anni di età del bambino) del regime di convalida delle dimissioni rese dalle lavoratrici madri Vantaggio per l'azienda CONGEDI DI PATERNITÀ solo sperimentale e finanziati dal fondo per l occupazione giovanile e delle donne congedi obbligatori per gli uomini, collegato alla nascita di un figlio 3 giorni consecutivi entro i cinque mesi dalla nascita ANSA-CENTIMETRI un apposita dichiarazione in calce alla ricevuta della comunicazione di cessazione del rapporto. Le stesse regole sono valide anche per i genitori che adottano o hanno in affidamento un minore. Congedo obbligatorio per i neo papà. Introdotta in via sperimentale, per gli anni dal 2013 al 2015, è la norma sui papà lavoratori. L articolo 56 del testo di riforma recita che il «padre dipendente entro i cinque mesi dalla nascita del figlio, ha l obbligo di astenersi dal lavoro per un periodo di tre giorni, anche continuativi». Buoni pagati per la baby-sitter. Lo stesso articolo del ddl, sottotitolato sostegno alla genitorialità, ha l obiettivo di «promuovere una cultura di maggiore condivisione dei compiti di cura dei figli all interno della coppia e per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro». Dunque, sperimentale per il prossimo biennio come il congedo obbligatorio, è l introduzione di buoni per il servizio di baby-sitting. Le neo-mamme avranno diritto a richiederli all Inps alla fine della maternità obbligatoria per gli 11 mesi successivi in alternativa al congedo facoltativo. La corresponsione di voucher per l acquisto del servizio andrà richiesta al datore di lavoro, mentre il numero e l importo dei buoni terrà conto anche della situazione economica del nucleo familiare che lo richiede. RIPRODUZIONE RISERVATA

18 Si allarga la tutela per i disoccupati L Assicurazione sociale per l impiego (Aspi) andrà a regime nel Ridotto il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria di Maria Rosa Tomasello ASPI Vantaggio per il lavoratore Assicurazione sociale per l'impiego Vantaggio per l'azienda Il sussidio coprirà anche apprendisti e una parte dei lavoratori con contratto a termine. Sarà istituito uno speciale fondo di mobilità per il sostegno degli over 58 La nuova assicurazione sociale per l impiego, destinata a inglobare ogni forma di tutela per la disoccupazione. La cassa integrazione straordinaria solo per i casi di ristrutturazione aziendale. I fondi di solidarietà. Con una ristrutturazione del sistema per cui il governo ha stanziato 1,7 miliardi nel 2013, spesa che si attesterà a 2,2 miliardi a regime, nel 2021, secondo le stime sarà possibile garantire tutela a 12 milioni di persone rispetto a 4 milioni di oggi. Per l Inps la riforma degli ammortizzatori sociali non potrà che apportare «una semplificazione nella gestione oltre a una maggiore equità». Di segno opposto e negativo alle dichiarazioni rilasciate il 12 aprile in Senato dal presidente dell istituto Antonio Mastrapasqua il giudizio della Cgil: «I meccanismi previsti non raggiungono l obiettivo dell universalità, così come non c è una risposta effettivamente inclusiva per i lavoratori discontinui». Duro il commento del segretario generale Susanna Camusso: «Tradita l idea di universalità che pure il governo aveva sostenuto». Stretto tra interpretazioni contrastanti, il testo sotto esame a palazzo Madama, dunque, potrebbe arrivare alla fine dell iter modificato in un capitolo la cui importanza, secondo Tiziano Treu, uno dei due relatori al ddl, «è confermata dalle ricadute che essi potranno avere sul mercato del lavoro nel suo complesso: un buon funzionamento di questi meccanismi assicurativi, infatti, potrà essere utile a una riduzione degli abusi contrattuali». La nuova Aspi. La riforma è costruita attorno a tre pilastri: l Aspi, le tutele in costanza del rapporto di lavoro e gli strumenti per gestire gli esuberi strutturali. Contrariamente alle previsioni iniziali, i nuovi ammortizzatori andranno a regime nel 2017, in modo da poter fronteggiare la crisi economica con strumenti oggi in vigore come la mobilità. Con la nuova assicurazione il quadro attuale sarà semplificato: l Aspi infatti assorbirà quattro tipi di indennità: mobilità, disoccupazione non agricola ordinaria, disoccupazione con requisiti ridotti e disoccupazione speciale edile. Il sussidio sarà esteso a categorie oggi escluse da forme di protezione: apprendisti, artisti e dipendenti della pubblica amministrazione con contratto a termine. Per averne diritto bisognerà avere un anzianità contributiva di 2 anni e almeno 52 settimane nell ultimo biennio: 1119,32 euro per 12 mesi ai lavoratori con meno di 55 anni, 18 mesi dai 55 anni in avanti. L importo subirà un taglio progressivo del 30% entro i primi 12 mesi. Per finanziare la copertura sarà prevista una contribuzione con un aliquota all 1,3% per i contratti a tempo indeterminato e all 1,4% per quelli a tempo determinato. Prevista anche una mini-aspi in sostituzione dell attuale disoccupazione con requisiti ridotti, mentre per i collaboratori coordinati e continuativi resta in vigore il regime di una tantum, che sarà però rafforzato con maggiori tutele Sostegno anziani. Con la scomparsa dell indennità di mobilità, tuttavia, si affievoliscono le DAL 2017, QUANDO ANDRÀ A REGIME, SOSTITUIRÀ LE VARIE INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE I requisiti Anzianità contributiva di 2 anni e almeno Durata per 12 mesi sotto i 54 anni 18 mesi dai 55 anni in poi 52 settimane nell'ultimo biennio 1.119,32 importo massimo -15% dopo primi 6 mesi e altro -15% nei 6 mesi successivi mini ASPI con requisiti ridotti ma sempre con 2 anni di anzianità assicurativa e almeno 13 settimane di contribuzione nell'ultimo anno con durata pari a metà delle settimane di contribuzione dell'ultimo biennio protezioni per gli over 50, che oggi, nei casi di licenziamenti collettivi, beneficiano di un paracadute di 36 mesi (fino a 48 a Sud), mentre scompaiono gli sgravi per chi assume i lavoratori anziani. Dopo l allarme lanciato dai sindacati, al supporto di chi ha più di 58 anni sarà destinato il Fondo di mobilità da 700 milioni di euro, che sarà usato come sostegno al reddito dei lavoratori anziani che perdono il posto o per integrare la durata dell Aspi, fissata in questa fascia d età in 18 mesi. Con l accordo dei sindacati più rappresentativi sarà possibile per le imprese incentivare l uscita dei dipendenti sopra i 58 anni: il datore di lavoro dovrà versare lo 0,3% di contributi per colmare la penalizzazione. La cassa integrazione. La riforma conserva la cassa integrazione ordinaria e i contratti di solidarietà, ma cambia la cassa integrazione straordinaria, Gli altri ammortizzatori Vantaggio per il lavoratore CASSA INTEGRAZIONE che resta solo nei casi di ristrutturazione e non viene più applicata alle cessazioni di attività in caso di procedura concorsuale, perché non è finalizzata alla conservazione del posto di lavoro. I meccanismi di finanziamento non cambiano. I fondi di solidarietà. La riforma prevede, inoltre, la creazione di speciali fondi per le aziende con più di 15 dipendenti per i settori non coperti dalla cassa integrazione. E prevista una regolamentazione formalizzata da un decreto Vantaggio per l'azienda Cassa integrazione ordinaria e contratti di solidarietà restano invariati Cassa integrazione straordinaria mantenuta solo nei casi di ristrutturazione e crisi aziendale Invariate le forme di finanziamento della cassa Riconversione ai fondi di solidarietà per settori come trasporto aereo e sistema aeroportuale Indennità per giornate di mancato avviamento al lavoro per lavoratori delle compagnie portuali FONDI DI SOLIDARIETÀ Aziende con più di 15 dipendenti Obbligo di costituzione di fondi di solidarietà per le aziende con più di 15 dipendenti che non sono coperte dalla cassa integrazione attraverso la contrattazione collettiva Obbligo di bilancio attivo Possibilità di determinare aliquota contributiva SOSTEGNO ANZIANI In vigore dal 2017 solo per i lavoratori over 58/60 Copertura dai Fondi per la mobilità (che confluiranno nell'aspi), uso anche per integrare la durata dell'aspi (che sarà di 18 mesi anziché i 36 previsti per mobilità) Accordi sindacali per incentivare l'uscita dei lavoratori oltre i 58 anni dal mondo del lavoro con costi a carico del datore di lavoro interministeriale e basata sulla contrattazione collettiva. Il finanziamento potrà essere affidato anche all apporto di fondi interprofessionali. Dovranno avere il bilancio in attivo e dovrà essere possibile determinare o modificare la quota contributiva a carico del datore di lavoro per garantire la copertura. Nel caso in cui non venissero costituiti, un ulteriore decreto ministeriale provvederà alla creazione di un fondo residuale. RIPRODUZIONE RISERVATA

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