ARETINA SERVIZIO DI ODONTOIATRIA ATTIVITÀ DI ODONTOGERIATRIA PER GLI ANZIANI FRAGILI DR. DOMENICO DEL MONACO
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1 AZIENDA U.S.L. 8 - AREZZO ZONA ARETINA SERVIZIO DI ODONTOIATRIA ATTIVITÀ DI ODONTOGERIATRIA PER GLI ANZIANI FRAGILI DR. DOMENICO DEL MONACO
2 IL GOVERNO DELLA DOMANDA ODONTOIATRICA: DALL ODONTOIATRIA D ATTESA ALL ODONTOIATRIA D INIZIATIVA
3 OBIETTIVI AZIENDALI: TUTELA DELLO STATO DI SALUTE ORALE NEGLI ANZIANI FRAGILI, OSPITI DI STRUTTURE RESIDENZIALI, CON UN SERVIZIO SPECIALISTICO DEDICATO (PREVENZIONE DELLA DISABILITÀ) FORMAZIONE DEL PERSONALE ASSISTENZIALE EDUCAZIONE ALL IGIENE ORALE DEGLI OSPITI
4 ANZIANO FRAGILE : L ANZIANO AUTOSUFFICIENTE IN CONDIZIONI DI AUMENTATO RISCHIO DI PERDITA DI AUTONOMIA
5 PROMOZIONE E MANTENIMENTO DELLA SALUTE ORALE DEGLI ANZIANI FRAGILI ED ISTITUZIONALIZZATI
6 LUOGO ATTIVITÀ E RESPONSABILI REGISTRAZIONI Visita in RSA odontoiatra e infermiere R S A Stima dei bisogni odontoiatra cartella odontoiatrica domiciliare A m b u i o A NO Ha bisogno di cure? SÌ piano di trattamento l a t o r U S L o d s a p l e e R S A trattamento in RSA SÌ è trattabile a domicilio? è trattabile in ambulatorio? Intervento in ospedale anestesista-odontoiatra Educazione igiene orale odontoiatra e infermiere follow up NO NO SÌ trattamento in ambulatorio relazione per MMG/RSA -E.B.S. - scheda di attivazione ricovero Relazione di dimissione per MMG/RSA
7 INTRODUZIONE
8 DELIBERA 623 Regione Toscana 06/06/2005 Prevede azioni mirate alla tutela dell anziano fragile ed in particolare l attivazione di un programma di assistenza odontoiatrica presso le Strutture Residenziali
9 PERCORSO ASSISTENZIALE DOMICILIARE Permette la realizzazione a domicilio degli interventi clinici e riabilitativi più semplici con notevole beneficio per il paziente
10 PERCORSO ASSISTENZIALE DOMICILIARE Facilita l istruzione all anziano ancora parzialmente autosufficiente riguardo le corrette manovre di igiene orale e la idonea manutenzione dei manufatti protesici
11 PERCORSO ASSISTENZIALE DOMICILIARE Consente la prevenzione ed il trattamento tempestivo, attraverso il controllo periodico dellle mucose orali, delle patologie del distretto orofacciale
12 PERCORSO ASSISTENZIALE DOMICILIARE Favorisce la creazione di una migliore relazione assistenziale grazie all atmosfera di calma operativa ed alla presenza di volti e luoghi che vengono avvertiti dal paziente come familiari
13 PERCORSO ASSISTENZIALE DOMICILIARE Agevola la comunicazione tra Specialista, MMG e Geriatra attraverso la condivisione di cartelle cliniche e percorsi operativi condivisi
14 CARTELLA DOMICILIARE DEL SERVIZIO ODONTOGERIATRICO DATA VISITA NOME COGNOME DATA NASCITA ETA SESSO (M-1; F-2) NOME STRUTTURA LOCALITA MUCOSA ORALE Condizione: (0-mucose integre 1-lesioni infiammatorie 2-lesioni di incerta natura) SITUAZIONE PROTESICA (superiore-inferiore) - (0-assenza di protesi 1-protesi fissa singola 2-protesi fissa estesa 3-protesi combinata 4-protesi parziale rimovibile 5-protesi totale rimovibile) NECESSITA PROTESICHE (superiore-inferiore) - (0-protesi non necessaria 1-protesi fissa singola 2-protesi fissa estesa 3-protesi combinata 4-protesi parziale rimovibile 5-protesi totale rimovibile) NUMERO DENTI IN ARCATA (superiore-inferiore) - TEST EBS (punteggio totale) MEDICO ESAMINATORE
15 RELAZIONE PER IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Il/la Sig/Sig.ra è stato/a sottoposta a visita specialistica odontostomatologica in data presso la.rs.a... presenta Si consiglia Firma del Medico
16 E.B.S (Eating Behavior Scale - J. Muir 1991) Comportamento osservato I V A D La persona è capace di: Cominciare a mangiare Mantenere l attenzione al pasto Localizzazione del cibo Usare appropriatamente le posate Mordere masticare inghiottire Terminare il pasto PUNTEGGIO TOTALE I = indipendente V = incitazione verbale A = con assistenza D = dipendente
17 PROMOZIONE E MANTENIMENTO DELLA SALUTE ORALE DEGLI ANZIANI FRAGILI ED ISTITUZIONALIZZATI
18 Stato Funzionale Modelli di Invecchiamento: Fragilità e Disabilità Stato Funzionale integro Invecchiamento Accelerato Invecchiamento Normale Fragilità Disabilità Physical Ability or... Tempo (età) Modificato da Ferrucci L et al.
19 DEFINIZIONE DI ANZIANO FRAGILE IN SENSO OPERATIVO Soggetti di età avanzata o molto avanzata cronicamente affetti da patologie multiple con stato di salute instabile, frequentemente disabili, in cui gli effetti dell invecchiamento e delle malattie sono spesso complicati da problematiche di tipo socio-economico
20 L ANZIANO FRAGILE : RISCHIO DI DISABILITA EVENTO SCATENANTE LA DISABILITA Nutrizione inadeguata Deficit Cognitivo Mancanza di supporto sociale Riduzione della massa magra Immobilizzazione Patologie acute Trattamenti aggressivi
21 LA QUALITÀ DELLA VITA ATTESA DOPO I 65 ANNI DIPENDE IL LARGA PARTE DALLA PREVENZIONE E DAL CONTROLLO DI MOLTE MALATTIE E CONDIZIONI DI SALUTE DI TIPO CRONICO UNA DELLE CONDIZIONI DI SALUTE CHE PIÙ INFLUISCE SULLA QUALITÀ DELLA VITA È QUELLA ORALE
22 L OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sottolinea l importanza dello stato di salute orale ai fini del mantenimento del benessere generale e di una adeguata qualità di vita, in particolar modo nei soggetti ultrasessantacinquenni
23 L EFFICIENZA DEL SISTEMA STOMATOGNATICO CONSENTE A TUTTE LE ETÀ ED IN PARTIOLAR MODO IN ETÀ AVANZATA L INTEGRAZIONE SOCIALE E FAMILIARE DELL INDIVIDUO, PERMETTENDOGLI DI PARLARE, SORRIDERE, ESPRIMERSI CON LIBERTÀ E NATURALEZZA, IN ASSENZA DI DOLORE O DISAGIO
24 SODDISFACENTE STATO DI SALUTE ORALE: EFFICIENZA MASTICATORIA INTEGRAZIONE SOCIALE E FAMILIARE
25 EDENTULISMO Ridotta efficienza Handicap sociale Malnutrizione Autoisolamento
26 L estensiva perdita di denti riduce la possibilità di masticare e vincola la scelta dei cibi EDENTULISMO dieta ricca di grassi saturi scarso introito fibre
27 Nel soggetto anziano è particolarmente importante realizzare una analisi globale che non consideri solo lo stato di salute orale, ma il suo rapporto con le condizioni cliniche generali: tale analisi è nota come valutazione multidimensionale
28 Nel soggetto anziano È FONDAMENTALE VALUTARE IL GRADO DI AUTOPERCEZIONE DELLO STATO DI SALUTE ORALE DA PARTE DEL PAZIENTE E QUANTO QUESTO INFLUISCA SULLA QUALITA DI VITA E SUL BENESSERE GENERALE
29 LA VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE NEL PAZIENTE ANZIANO
30 La valutazione multidimensionale consente di intercettare: Stati depressivi ed ansiosi Autocommiserazione Autoisolamento
31 La valutazione multidimensionale consente di intercettare: Mancata accettazione della condizione di edentulia (ripetuti rifacimenti protesici ritenuti dal paziente sempre insoddisfacenti)
32 Valutazione del grado di collaborazione del paziente Riduzione del grado di orientamento temporospaziale e del livello di autonomia (Alzheimer o decadimento involutivo senile valutabile con le apposite scale di riferimento, quali ADL, test di Pfeiffer, EBS)
33 PROMOZIONE E MANTENIMENTO DELLA SALUTE ORALE DEGLI ANZIANI FRAGILI ED ISTITUZIONALIZZATI
34 L ESAME CLINICO ORALE NEL PAZIENTE GERIATRICO
35 ANAMNESI ISPEZIONE DEL CAVO ORALE
36 FORMULA DENTARIA
37 LE MALATTIE ORALI: DIAGNOSI E TERAPIA
38 LA CARIE DENTALE
39 PLACCA BATTERICA E' formata essenzialmente da sostanze di origine alimentare (proteine e zuccheri residui dell'alimentazione) ed è popolata da un gran numero di batteri: più di 30 specie diverse, tra cui lo streptococco mutans ed il lactobacillo. Quest'ultimo batterio è il maggior indiziato nella formazione della carie, perchè nutrendosi degli zuccheri presenti nella placca batterica produce delle scorie acide capaci di intaccare persino la durissima superficie dello smalto dentario.
40 LA MALATTIA PARODONTALE
41 PARODONTOPATIA Per parodontopatia s'intende l'infiammazione acuta o cronica del parodonto. Tale malattia comporta la distruzione progressiva dell'apparato di sostegno del dente, ed è la causa più comune della perdita dei denti nell'adulto.
42 PARODONTOPATIA
43 TERAPIA PARODONTALE Per tutte le forme di parodopatia, la prima fase del trattamento consiste nelle istruzioni di igiene orale, nell'ablazione del tartaro e nella levigatura radicolare che consente di rimuovere i depositi di tartaro con rivalutazione a 3 mesi.
44 AFFEZIONI PATOLOGICHE DELLE MUCOSE ORALI
45 CANDIDOSI ORALE La candidosi è una stomatomucosite causata da lieviti appartenenti al genere Candida (C. Albicans, C. Tropicalis, C. Krusei, C. Stellatoidea). I miceti, oltre ad albergare come saprofiti nel cavo orale, possono raggiungere altre sedi come la mucosa respiratoria e digestiva.
46 STOMATITE ERPETICA Gli Herpesvirus patogeni per l uomo sono riuniti nel gruppo Herpetoviridae e comprendono l Herpes Simplex tipo 1 e 2, il virus della varicella-zoster, il Cytomegalovirus e l Epstei-Barr virus.
47 LICHEN PLANUS Il lichen planus è un affezione che colpisce la cute e le mucose caratterizzata da eruzione di papule. L ipotesi etiopatogenetica attualmente più accreditata è quella autoimmune su base cellulare (linfociti T).
48 PEMFIGO Il pemfigo è un affezione vescicolo/bollosa che colpisce la cute e le mucose. E legato alla produzione di autoanticorpo specifico per la sostanza intercellulare degli epiteli stratificati.
49 STOMATITI AFTOSE Le stomatiti aftose sono affezioni caratterizzate da lesioni ulcerative recidivanti che interessano le mucose orali e genitali, presentandosi nella maggior parte dei casi come lesioni isolate, potendosi però accompagnare anche ad un coinvolgimento sistemico, come avviene nella sindrome di Behcet.
50 LEUCOPLASIA La leucoplasia è una alterazione della mucosa il cui epitelio va incontro a cheratinizzazione ed ispessimento. Numerosi fattori locali (stimoli di natura chimica, fisica e meccanica) possono facilitarne l insorgenza. E considerata una lesione a rischio di evoluzione neoplastica.
51 NEOPLASIE
52 LA REGOLA DEI 14 GIORNI L Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)raccomanda di considerare potenzialmente maligne e quindi necessarie di accertamento diagnostico tutte le lesioni delle mucose orali che, entro 14 giorni (c.d. two weeks rule ), non regrediscono in maniera spontanea o dopo la rimozione degli irritanti locali.
53 LA REGOLA DEI 14 GIORNI
54 MALATTIE SISTEMICHE CORRELATE AL CAVO ORALE
55 Malattie sistemiche correlate al cavo orale con impatto sulla salute generale DIABETE LES, SCLERODERMIA MALATTIA DI PAGET IPERPARATIROIDISMO ACROMEGALIA
56 Malattie sistemiche correlate al cavo orale con impatto sulla salute generale PEMFIGO E PEMFIGOIDI PSORIASI LICHEN PLANUS SCLEROSI MULTIPLA MORBO DI CROHN COLITE ULCEROSA ENTEROPATIA DA GLUTINE MIELOMA MULTIPLO AMILOIDOSI
57 Malattie sistemiche correlate al cavo orale con impatto sulla salute generale ANEMIA, DEFICIENZA DI FOLATI, VITAMINE DEL GRUPPO B E ZINCO LESIONI METASTATICHE COAGULOPATIE E PIASTRINOPENIE NEUTROPENIA, SINDROMI MIELODISPLASTICHE INFEZIONE DA HIV, SARCOMA DI KAPOSI
58 MALATTIE ORALI DI INTERESSE SISTEMICO
59 Malattie orali di interesse sistemico LESIONI DA TERAPIE ANTINEOPLASTICHE (MUCOSITE DA RADIAZIONI, OSTEORADIONECROSI, XEROSTOMIA, STOMATITE E MIELODEPRESSIONE DA ANTIBLASTICI)
60 Malattie orali di interesse sistemico STOMATITE AFOSA RICORRENTE (SAR) CANDIDOSI HERPES SIMPLEX E ZOSTER CHEILITE ATTINICA BURNING MOUTH SYNDROME
61 Malattie orali di interesse sistemico ERITROPLACHIA LEUCOPLACHIA LEUCOCHERATOSI LESIONI NEOPLASTICHE (CARCINOMA, MELANOMA)
62 PROMOZIONE E MANTENIMENTO DELLA SALUTE ORALE DEGLI ANZIANI FRAGILI ED ISTITUZIONALIZZATI
63 LA CONDIZIONE DI EDENTULIA: OPZIONI RIABILITATIVE NEL PAZIENTE GERIATRICO
64 LA CONDIZIONE DI EDENTULIA Determina conseguenze diverse in relazione al numero ed alla posizione degli elementi perduti: Funzionali (migrazioni dentarie, traumi occlusali, disturbi muscolari ed algico-disfunzionali, lesioni cariose, problemi parodontali) Estetici (perdita degli elementi anteriori, modificazioni della muscolatura periorale, alterazione delle proporzioni del viso)
65 LA CONDIZIONE DI EDENTULIA ANCHE SE VIENE PROTESICAMENTE CORRETTA, LA CONDIZIONE DI EDENTULIA RAPPRESENTA SEMPRE UNA FONTE DI DISAGIO PER L INDIVIDUO
66 LA CONDIZIONE DI EDENTULIA PUÒ DETERMINARE PROBLEMI PSICOLOGICI E COMPORTAMENTALI (DEPRESSIONE, RIDUZIONE DELL AUTOSTIMA, AUTOISOLAMNETO)
67 GENERALITA E CLASSIFICAZIONE DELLE PROTESI DENTARIE Si definisce protesi qualsiasi mezzo artificiale utilizzato per sostituire anatomicamente e funzionalmente una parte del corpo mancante o perduta. La protesi odontoiatrica ripristina l estetica e la funzione derivante dalla mancanza o dalla perdita di una qualsiasi parte dell organo stomatognatico.
68 REQUISITI ED OBIETTIVI DELLE RIABILITAZIONI PROTESICHE Sostituzione degli elementi perduti Ripristino della funzione masticatoria Stabilizzazione della dentatura residua Recupero del corretto rapporto tra lingua, labbra, guance e muscolatura periorale Eventuale correzione terapeutica del rapporto occluso-articolare
69 CLASSIFICAZIONE DELLE PROTESI PROTESI FISSA: Protesi ancorata permanentemente agli elementi dentali o alle radici naturali residue PROTESI RIMOVIBILE: Protesi rimossa quotidianamente dal paziente per le manovre di igiene orale
70 CLASSIFICAZIONE DELLE PROTESI PROTESI TOTALE: Ripristino della totalità dei denti naturali perduti con le strutture ad essi connesse PROTESI PARZIALE: Ripristino di parte degli elementi dentali perduti con le strutture ad essi connesse
71 INDICAZIONI In generale la PROTESI FISSA è indicata per la correzione delle edentulie parziali, posto che i pilastri siano in numero ed in condizioni sufficienti
72 INDICAZIONI Nei pazienti ultrasessantacinquenni le PROTESI PARZIALI REMOVIBILI sono frequentemente utilizzate per diversi motivi: estensione dell area di edentulia perdita dell osso alveolare condizioni degli elementi residui esigenze economico-sociali del paziente facilità di manutenzione
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74 SISTEMI DI RITENZIONE DELLA PROTESI PARZIALE RIMOVIBILE I GANCI sono dispositivi extracoronali che agendo direttamente sui denti pilastro forniscono la ritenzione alla protesi rimovibile
75 SISTEMI DI RITENZIONE DELLA PROTESI PARZIALE RIMOVIBILE Gli ATTACCHI sono dispositivi di ritenzione composti da almeno due elementi disinseribili tra loro di cui uno solidarizzato alle corone di ancoraggio ed uno fissato alla parte rimovibile di cui forniscono la ritenzione
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78 PROTESI SU IMPIANTI Per la riabilitazione protesica di pazienti parzialmente o totalmente edentuli possono essere utilizzati gli impianti endossei. Attualmente la PROTESI IMPLANTARE permette di conseguire successi a lungo termine, soprattutto in pazienti totalmente edentuli e perfino in pazienti con forte riassorbimento della cresta alveolare
79 STOMATITE E LESIONI DA PROTESI
80 Condizioni delle mucose Iperemia ed edema Ulcerazione Iperplasia (epulide fissurata) Stomatite da protesi Cheilite angolare
81 LA MUCOSA ORALE SOTTOSTANTE LE PROTESI PUÒ ANDARE INCONTRO A FENOMENI DI INFIAMMAZIONE, ULCERAZIONE ED IPERPLASIA CHE DEVONO ESSERE ATTENTAMENTE INTERCETTATI E TRATTATI
82 Stomatite da protesi Classificazione di Newton Tipo 1 : macule eritematose Tipo 2: eritema diffuso Tipo 3: iperplasia papillare
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86 Oltre alla stomatite da protesi, altre lesioni della mucosa orale possono essere messe in relazione alla presenza di riabilitazioni protesiche mobili incongrue: ulcere traumatiche iperplasie fibrose Candidosi lesioni leucoplasiche
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91 PROMOZIONE E MANTENIMENTO DELLA SALUTE ORALE DEGLI ANZIANI FRAGILI ED ISTITUZIONALIZZATI
92 PLACCA BATTERICA La placca batterica è un aggregato (biofilm) di germi tenacemente adesi tra loro e alle superfici dentali, che promuove e sostiene le comuni patologie orali: carie e parodontopatie. La deposizione di sali di calcio e di fosfati la trasforma in tartaro.
93 PLACCA BATTERICA Già dopo pochi minuti dallo spazzolamento, i denti si ricoprono di una pellicola formata da uno strato di mucoproteine salivari, che viene rapidamente colonizzata dai microorganismi presenti nel cavo orale: streptococcus mutans, salivarius, mitis, lactobacillus ecc.
94 PLACCA BATTERICA
95 PLACCA BATTERICA
96 PLACCA BATTERICA
97 PLACCA BATTERICA
98 IGIENE DEL CAVO ORALE
99 IGIENE DEL CAVO ORALE Gli strumenti più utilizzati per una corretta igiene domiciliare del cavo orale sono lo spazzolino ed il filo interdentale.
100 IGIENE DEL CAVO ORALE Lo spazzolino deve sempre essere spostato dalla gengiva verso il dente in modo da penetrare con le setole anche negli interstizi dentali e con un inclinazione di 45 gradi.
101 IGIENE DEL CAVO ORALE Per pulire i denti superiori il suo movimento deve avvenire dall alto verso il basso. Per pulire i denti superiori il movimento deve procedere dal basso verso l'alto.
102 IGIENE DEL CAVO ORALE Per mantenere una igiene adeguata è necessario spazzolare gli elementi dentali 3 volte al giorno per circa 3 minuti.
103 IGIENE DEL CAVO ORALE L uso quotidiano del filo interdentale permette di eliminare la placca batterica adesa alle superfici dentali cosiddette mesiali e distali (o interprossimali). La placca batterica che qui si accumula può causare carie e infiammazioni della gengiva interdentale (papillite).
104 IGIENE DEL CAVO ORALE Il filo tradizionale in seta, non cerato, è considerato la prima scelta. Se i punti di contatto tra i denti sono ristretti, sarà utile un filo interdentale cerato, oppure uno in teflon (più scorrevoli). Se lo spazio è leggermente maggiore, si potrà utilizzare un filo spugnoso.
105 IGIENE DEL CAVO ORALE Se tra due elementi dentali lo spazio è ampio anziché il filo viene più correttamente utilizzato lo scovolino.
106 MANUTENZIONE E IGIENE DELLE PROTESI
107 MANUTENZIONE E IGIENE DELLE PROTESI La conservazione continua delle protesi in acqua con o senza compresse igienizzanti può facilitare la colonizzazione della resina da parte di ife fungine e l insorgenza di lesioni da Candida albicans Per ciò vari autori consigliano accurata pulizia e mantenimento della protesi all asciutto
108 MANUTENZIONE ED IGIENE DELLE PROTESI
109 MANUTENZIONE ED IGIENE DELLE PROTESI
110 MANUTENZIONE ED IGIENE DELLE PROTESI
111 MANUTENZIONE ED IGIENE DELLE PROTESI
112 MANUTENZIONE ED IGIENE DELLE PROTESI
113 MANUTENZIONE ED IGIENE DELLE PROTESI
114 MANUTENZIONE ED IGIENE DELLE PROTESI
115 MANUTENZIONE ED IGIENE DELLE PROTESI
116 MANUTENZIONE ED IGIENE DELLE PROTESI Aggiustamenti del corpo protesico (relining e rebasing), correzioni occlusali, controlli periodici riducono il rischio di comparsa di iperplasia fibrosa e di epulidi fissurate.
117 MANUTENZIONE ED IGIENE DELLE PROTESI In caso di comparsa di lesioni da decubito la protesi deve essere rimossa fino a guarigione della ferita che deve avvenire entro quindici giorni.
118 GRAZIE PER L ATTENZIONE!
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