periodico indipendente di Alberto Costantini

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1 Attualità hotel ristorante meeting Anno XXXVII - n. 8 - AGOSTO distribuzione gratuita ilbassoadige@grafichestella.it Legnago (Verona) IMPUTATO NAPOLEONE, ALZATEVI! di Alberto Costantini Duecento anni fa finiva l avventura di Napoleone, e finiva con una battaglia il cui nome è da allora diventato sinonimo di catastrofe: una Waterloo, appunto. Le ragioni di questa sconfitta sono tante, ma una mi è sempre parsa particolarmente istruttiva: com era successo 2000 anni prima ad Annibale con Scipione, alla fine anche Bonaparte trovò qualcuno, nel caso specifico Wellington, che, avendo studiato a fondo le sue tattiche e avendole apprese, alla fine lo superò. Questo, naturalmente, non toglie che Napoleone fu uno dei più grandi geni tattici e strategici della storia militare. Sul piano politico e organizzativo, poi, creò un modello di Stato al quale si sarebbe ispirata tutta Europa, e quanto all evoluzione delle idee, indubbiamente Napoleone contribuì a far avanzare la storia a passo di carica. Ai posteri l ardua sentenza, dunque, come diceva il Manzoni. Ma se passiamo a valutare il personaggio sul piano etico, il discorso si fa più complesso. Certo, non sta bene utilizzare criteri morali moderni nei confronti di chi è vissuto in un mondo diverso dal nostro, però certi comportamenti erano considerati corretti o immorali anche ai tempi suoi. Nei confronti della Serenissima, ad esempio, Napoleone, fu artefice di una delle peggiori violazioni del diritto internazionale che la storia ricordi, a livello di un Hitler per il cinismo e il disprezzo di ogni norma che non fosse il semplice, egoistico tornaconto personale e nazionale: nella vicenda degli ultimi, convulsi mesi di Venezia, fra l estate del 1796 e la primavera del 1797, c è qualcosa che sinistramente ricorda il gioco al gatto e topo del Führer nazista con l Austria, la Cecoslovacchia o la Polonia. Se dunque fosse esistito allora un Tribunale di Norimberga, come quello istituito nel 1945, Napoleone avrebbe senz altro dovuto rispondere dei medesimi delitti che vennero imputati ai criminali nazisti. (continua a pagina 3) UNA DOPPIA MOSTRA ALLA FONDAZIONE FIORONI E DA FERRARIN ARTE IL 12 ED IL 19 SETTEMBRE PER RICORDARE LA PITTRICE LUIGINA DE GRANDIS di Francesco Occhi E stata programmata una doppia inaugurazione per celebrare con una grande mostra nel mese di settembre a Legnago la pittrice veneziana > ma nata a Spinimbecco di Villa FONDAZIONE FIORONI, LEGNAGO (VR) Bartolomea, Luigina de Grandis. Una doppia inaugurazione suddivisa in due diversi fine ASTRATTI E GRUPPO COLORE 1 settimana, il primo al Museo Fondazione Fioroni ed il secondo negli spazi espositivi di Ferrarin Arte. Due momenti > FERRARIN ARTE, LEGNAGO (VR) importanti, sabato 12 e sabato 19 settembre, per conoscere, scoprire e ricordare una grande artista conosciuta in tutto il mondo e autrice di un libro Teoria e uso del colore, edito da Mondadori e stampato in varie lingue. A patrocinare l evento sono stati ben 21 enti a partire dalla Regione, la Provincia, i comuni di Legnago, Cerea, Villa Bartolomea, Castagnaro e molte associazioni tra cui tra cui Il Basso Adige che riconosce nella De Grandis, una delle grandi artiste testimonial della nostra terra. Le due mostre analizzeranno due aspetti diversi della sua pittura garantendo così un percorso visivo e didattico nella sua Legnago, a due passi da Villa Bartolomea, dove Luigina aveva tanti amici e alla cui cittadina aveva donato un opera in occasione dell inaugurazione del Teatro Salieri restaurato. (continua a pagina 3) Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima della sottoscrizione leggere attentamente il Fascicolo Informativo disponibile sul sito PIANOLIBERO LEGNAGO - Via Matteotti, 75 - Tel. e Fax GUZZO VENICIO VENDITA TERRANEGRA: Nuova costruzione bifamigliare, ottimo capitolato e anche ottimo prezzo; LEGNAGO - PORTO: ampio appartamento, ottimo prezzo e ; LEGNAGO - TERRANEGRA: Appartamento ottimo prezzo e ; LEGNAGO CENTRO: vendita garage di nuova costruzione a partire da e ; Altre opportunità presso il nostro ufficio.

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3 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto IMPUTATO NAPOLEONE, ALZATEVI! (segue da pagina 1) Vediamoli rapidamente (Articolo 6.). Delitti contro la pace (punto A): vale a dire la direzione, la preparazione, lo scatenamento e la continuazione di una guerra d aggressione, o d una guerra in violazione di trattati, assicurazioni o accordi internazionali. Sembrerebbe scritto apposta, quasi alla lettera, per descrivere il comportamento di Napoleone e del Direttorio a cui, almeno nominalmente, rispondeva. Venezia non solo era un Paese neutrale, ma lo era rimasto anche quando tutti gli stati europei s erano coalizzati contro la Francia rivoluzionaria. E infatti, i francesi non mancarono di ringraziare l atteggiamento della Serenissima, si proposero costantemente come amici e alleati di lunga data della Repubblica, garantirono il rispetto assoluto della sua neutralità e sovranità. Quando però videro che i governanti veneti a queste garanzie ci credevano veramente, iniziarono le violazioni degli accordi, l occupazione delle città, le trame di gruppi di giacobini diretti dagli stessi francesi, le pretese sempre più esorbitanti e imperiose di denaro e rifornimenti; di lì, nel rapido volgere di pochi mesi, Napoleone passò alle intimidazioni, ai ricatti, fino alla mostruosità di obbligare sotto la minaccia dell annichilimento completo, un governo legittimo (e amico!) ad abdicare, per istituirne uno a immagine e somiglianza della democrazia francese, salvo poi venderlo al suo peggior nemico in uno squallido mercato delle vacche. Direi: condannato, senza nessuna esitazione. Veniamo pertanto all imputazione B, ossia Crimini di guerra: vale a dire la violazione delle leggi e delle norme della guerra, l assassinio, i cattivi trattamenti e la deportazione per lavori forzati, o per qualsiasi altro scopo, delle popolazioni civili dei territori occupati, l assassinio o i cattivi trattamenti di prigionieri di guerra, l esecuzione di ostaggi, il saccheggio di beni pubblici o privati, la distruzione ingiustificata di città e di villaggi, ovvero le devastazioni non giustificate da esigenze d ordine militare ; anche qui, c è solo l imbarazzo della scelta. I soldati francesi saccheggiavano sistematicamente le campagne, si prendevano ogni libertà con le donne dei pacifici abitanti, passavano per le armi chiunque difendesse il suo pollaio. Eccidi di civili vi furono in tutta la Bassa Veronese, a Pescantina, e ancora a Mussolente, a Lonigo, Schio, Thiene, Salò, in Valsabbia. A Verona città furono fucilati dopo processi farsa i magistrati cittadini che avevano obbedito agli ordini del loro legittimo governo, e con loro anche poveri popolani e preti; soldati veneti arresisi o consegnatisi dopo un regolare armistizio, vennero deportati, e metà di loro morirono nella marcia di trasferimento o per gli stenti della prigionia. Condanna senza appello: non poteva non sapere, anzi, i crimini erano stati commessi in osservanza dei suoi ordini. Punto C. Crimini contro l umanità. Napoleone usò i giacobini locali per rovesciare governi legittimamente operanti, praticò il saccheggio e la metodica devastazione come forma di pressione sulle autorità civili, fece razziare dai suoi Monuments Men all incontrario le opere d arte per arricchire il Louvre, fece demolire o lasciò devastare edifici civili e religiosi. Con Napoleone, Venezia perse il suo ruolo di centro propulsore di un arte e di una musica peculiari, gli storici francesi servilmente crearono la leggenda nera di una Venezia tenebrosa e tirannica, perché non ne sopravvivesse neanche la memoria; l Arsenale fu spogliato, le navi della Marina veneta sequestrate o affondate, il debito pubblico schizzò alle stelle per accontentare l avidità dell erario napoleonico, i commerci paralizzati, la città più bella del mondo depauperata, avvilita, ridotta a un fantasma, precipitata in una crisi da cui non si sarebbe mai più ripresa. E anche qui, direi che la condanna è netta. La difesa potrebbe obiettare col classico così fan tutti, ma stavolta il giochino non funziona: gli austriaci, checché ne dica quel minchione di Jacopo Ortis, si comportarono molto più correttamente, e persino i briganti fecero meno danni. Ma Napoleone portava la libertà si dice. Infatti, per giustificarsi, sosteneva in tutta serietà che gli italiani dovevano pagare per essere liberati, tesi interessante, e curiosamente condivisa da molti studiosi contemporanei, ma su cui mi permetto di avanzare qualche dubbio. Napoleone distruggeva e uccideva per creare qualcosa di nuovo, un umanità migliore. È possibile. Ma anche criminali patentati come Stalin sostenevano la stessa cosa. Sicuramente Napoleone non era uno psicopatico, e la sua dominazione, soprattutto in alcune parti dell Italia, contribuì a svecchiare un Paese ancora sonnacchioso, quindi possiamo pure sospendere il giudizio per un altro paio di secoli. Di sicuro, la nazione veneta non ha motivi per ricordarlo con particolare simpatia. Per cui, anche 200 anni dopo, diciamo: ben fatto, Wellington UNA DOPPIA MOSTRA ALLA FONDAZIONE FIORONI E DA FERRARIN ARTE IL 12 ED IL 19 SETTEMBRE PER RICORDARE LA PITTRICE LUIGINA DE GRANDIS (segue da pagina 1) La prima delle due mostre, alla Fondazione Fioroni, traccerà i diversi aspetti pittorici della sua vita, le varie fasi e i tanti momenti che hanno caratterizzato i suoi dipinti, mentre la seconda, nella galleria Ferrarin Arte, verrà messo in luce l aspetto più astratto e moderno dell artista e si parlerà del libro e delle opere legate ad esso con i suoi ex allievi. Tutti i quadri esposti sia al Fioroni che da Ferrarin Arte provengono da Venezia ed è la prima volta che escono dalla città dove io abito e dove mia mamma ha lavorato per tanti anni ci spiega Chiara Marabini figlia dell artista ed ideatrice delle due mostre- e la scelta di quali quadri portare è il frutto di un lungo ed attento lavoro di catalogazione delle tante opere che ho in casa e che rappresentano le varie fasi ed i vari momenti della sua maturazione e crescita. Il percorso espositivo è quindi diviso in varie fasi che ci permettono di scoprire appieno questa grande artista che ha esposto in tutto il mondo e che ha partecipato a varie Biennali di Venezia e alle Quadriennali di Roma. Ma la duplice mostra, che sarà inaugurata al Fioroni sabato 12 settembre alle ore ad ingresso libero e che rimarrà aperta fino al 18 ottobre, e sabato 19 settembre negli spazi espositivi di Ferrarin Arte, è anche l occasione di presentare il catalogo appena stampato da Marcianum Press e distribuito da Feltrinelli, dedicato alla pittrice Luigina de Grandis ed anche quello, sempre ideato e voluto da Chiara Marabini, dedicato al marito di Luigina e padre di Chiara, lo scultore Mario Marabini. Si riprende la figlia Chiara- i due eventi presso il Fioroni e da Ferrarin Arte, saranno anche l occasione per presentare due cataloghi, quello dedicato a mia madre Luigina de Grandis e a mio padre Mario Marabini Mario Marabini ed avremo anche i due critici che l hanno realizzato, quali Giovanni Bianchi docente di Storia dell Arte Contemporanea presso l Università degli Studi di Padova, esperto di arte contemporanea e delle attività delle principali istituzioni veneziane deputate alla promozione dell arte contemporanea, e la docente e critico d arte Franca Lugato. La mostra del 12 settembre presso la Fondazione Fioroni, avrà inizio alle ore e si terrà nella Sala Orientale Fondazione Fioroni con il saluto delle autorità, musica, lettura di poesie, la presentazione del catalogo a cura di Giovanni Bianchi e anche di quello dedicato a Mario Marabini a cura di Franca Lugato. Seguirà la visita alla mostra; Sabato 19 settembre invece, presso Ferrarin Arte sempre alle si terrà sempre ad ingresso libero, Luigina de Grandis astratti e Gruppo Colore 1 con la presenza del professor Osvaldo Da Pos e un omaggio all opera Teoria e uso del colore con il professor Giovanni Bianchi e il Gruppo Colore 1. Entrambe le mostre rimarranno aperte fino a domenica 18 ottobre e per i ragazzi degli Istituti comprensivi di Legnago, Villa Bartolomea e Castagnaro, è previsto un concorso a loro riservato per dipingere ed immaginare le opere di Luigina de Grandis. Luigina de Grandis ( ) è nata a Villa Bartolomea dove ha sviluppato la sua particolare sensibilità artistica grazie al contatto con la natura. In giovane età si trasferisce a Venezia per studiare i segreti dell arte e con questa magica città stringerà un forte rapporto e in cui si svilupperà il suo iter artistico. Nel 1945 inizia a frequentare l Accademia di Belle Arti: allieva prediletta dell artista bolognese Bruno Saetti, la De Grandis ben presto definisce il proprio linguaggio espressivo, orientato in particolare verso la rappresentazione dei paesaggi naturali, ma anche verso la ritrattistica, gli astratti, i temi religiosi. Varie le tecniche da lei utilizzate: olio su tela, tempera e inchiostro su carta, olio su compensato, solo per fare alcuni esempi. Grazie alla sua incontenibile passione per il colore, la De Grandis riesce a infondere nei suoi dipinti, in modo libero e spontaneo, la sua innata sensibilità pittorica. Proprio la sua passione per il colore diviene oggetto di studio durante gli anni di insegnamento all Istituto d Arte di Padova e poi di Venezia ( ): con l aiuto dei suoi studenti e avvalendosi della collaborazione di fisici, chimici e psicologi della Facoltà di Psicologia dell Università di Padova, la De Grandis scrive Teoria e uso del colore, pubblicato nel Tradotto in spagnolo e inglese, il volume ha un vasto successo e larga diffusione soprattutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Numerose sono le sue mostre personali allestite a Venezia, sul territorio nazionale e all estero, e ancora più numerose le partecipazioni a importanti mostre collettive che la vedono collaborare con nomi di spicco del panorama artistico nazionale. Tra le tante, ricordiamo le presenze alla Biennale di Venezia (1950, 1962, 1970, 1986) e alla Quadriennale di Roma (1951, 1955). Luigina de Grandis muore nel 2003 a Venezia.

4 4 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto 2015 PARAFARMACIA Dott.ssa Caterina Girardello Piazza Garibaldi - Angolo Via G. Matteotti - Legnago - Tel ERBORISTERIA OMEOPATIA SANITARIA DERMOCOSMESI Le frodi e i trattamenti dannosi o inutili per dimagrire hanno una lunga storia. Si va dalle pubblicità ingannevoli, alle diete dannose, ai cerotti, agli orecchini per stimolare le endorfine, all ipnosi senza abilitazione, ai farmaci contenenti sostanze pericolose, ai pasti sostitutivi proteici che alterano il metabolismo, all aceto miracoloso, agli sciroppi con anfetamine... Immagini truccate, fotomontaggi, vendite promozionali, porta a porta, recensioni di ipotetici clienti accompagnano con modalità ingannevoli gran parte di questo business. Le diete dimagranti possono essere rischiose per la salute soprattutto seguire regimi alimentari molto rigidi, magari senza l aiuto di un esperto nel settore, può essere pericoloso perché si possono creare delle carenze nutritive gravi o danneggiare il funzionamento del metabolismo. A lanciare l allarme, in quest occasione, è l Agenzia di sicurezza sanitaria alimentazione, ambiente e lavoro (Anses) della Francia che in un uno studio ha messo in evidenza i danni che possono provocare alcune diete. Il dito è stato puntato verso delle NOTE E TAN- DIETE DIMAGRANTI: LE FRODI DI PESO TO PUBBLICIZZATE DIETE che, secondo gli esperti francesi, portano ad uno squilibrio importante a livello di vitamine, di minerali e dei macronutrienti (lipidi, glucidi e proteine). L Anses sostiene, inoltre, che nell 80% delle diete l assunzione di proteine è superiore all apporto consigliato e che nel 95% dei casi, dopo aver seguito questi piani di dimagrimento, le persone tendono a riacquistare subito peso. E importante non farsi ingannare!!!! Ma quali sono i principali rischi alla salute? Come appena detto, l esagerata assunzione di proteine e la carenza di vitamine e di fibre possono compromettere la salute. Seguire in modo ossessivo le diete può contribuire a sviluppare disturbi alimentari e le restrizioni ripetute possono provocare osteoporosi e fratture alle ossa nelle donne in menopausa mentre, nelle giovani, problemi all ovulazione e al regolare ciclo mestruale. Un regime alimentare corretto è quello che prevede il raggiungimento di risultati nel lungo periodo e che fornisce all organismo tutto ciò di cui ha bisogno: tanti vegetali, frutta, legumi, molto pesce, carne rossa in maniera moderata e anche i carboidrati. Ci sono tre regole fondamentali da seguire Da sinistra: Dott.ssa Ferrante Marzia, Dott.ssa Girardello Caterina, Dott.ssa Tedesco Chiara. per ottenere dei risultati sicuri e duraturi: uno stile di vita sano fatto di cibi equilibrati e genuini, movimento tutti i giorni e l assunzione di integratori specifici che permette, con l aiuto e il consiglio di personale preparato, di raggiungere l obbiettivo nei tempi e nei modi corretti! La valutazione dell integratore giusto non è semplice perché sono tanti i parametri che devono essere presi in considerazione ed è proprio per questo che gli esperti sconsigliano di fidarsi dei venditori porta a porta e dei consigli presi da internet! Bisogna evitare le diete che promettono di far dimagrire tanto e in pochi giorni; queste sono dannose!!! Le Dott.sse della PARAFARMACIA GIRARDELLO sono sempre a tua disposizione per illustrarti le numerose iniziative e novità di ogni mese. Seguici su Facebook! LEGNAGHESI ILLUSTRI: GIOVANNI SILVA Lo scienziato Giovanni Silva nasce a Legnago il Ultimata la Scuola Tecnica di Legnago nel 1896 e l Istituto Tecnico di Verona nel 1900, studia matematica a Padova, dove nel 1904, a 22 anni, si laurea con lode. Viene subito nominato assistente presso la nuova Stazione Astronomica di Carloforte, nell isola sarda di San Pietro. Nel 1911, per gli ottimi risultati nel campo delle osservazioni astronomiche, diventa Assistente di geodesia all Osservatorio astrofisico di Padova. Durante la prima Guerra Mondiale è ufficiale dell Arma del Genio e contribuisce ad organizzare la rete di informazioni meteorologiche ed a svolgere corsi di astronomia per aviatori. Nel 1921 è professore di geodesia all Università di Torino e dirige anche l Osservatorio astronomico di Pino Torinese, per trasferirsi, nel 1925, alla cattedra di Astronomia all Università di Padova, dove rimane fino alla nomina a professore emerito. Nel 1937 è direttore dell Istituto di geodesia e dal 1942 al 1952 direttore dell Osservatorio astrofisico di Asiago, di cui il Silva è ideatore e creatore, legando per sempre il suo nome all astronomia italiana. Inaugurato nel 1942 sull altopiano dei Sette Comuni, in occasione del terzo centenario della morte di Galileo Galilei, l Osservatorio era dotato di un telescopio di un metro e ventidue di diametro, allora il maggiore d Europa. Giovanni Silva è stato, tra l altro, membro dell Accademia Nazionale dei Lincei dal 1932, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell Istituto Veneto e dell Accademia Patavina di Scienze Lettere ed Arti, dell Accademia delle Scienze di Torino, Membro della Commissione geodetica italiana. La sua opera scientifica supera il centinaio di pubblicazioni, e molte tradotte in diverse lingue, con particolare rilievo sulle traiettorie dei satelliti rispetto al sole, sui moti Kepleriani, sul moto del sole attorno al baricentro del sistema planetario. Muore a Padova, dove nel 1921 aveva sposato Catterina Vigna, il 20 ottobre Nel 1998 l Osservatorio di San Vittore (BO) scopre un nuovo asteroide e lo dedica al nostro scienziato, nominandolo giovannisilva. La sua città natale lo ricorda intitolando a Giovanni Silva l Istituto Tecnico Industriale Statale (ITIS) di via Nino Bixio a Porto e una via nella zona di Casette. Vive a Legnago l A.A.L. - Associazione Astrofili Legnago G.Silva (info@astrofililegnago. org) Ivano Zanoli Bevilacqua (VR) - Via Roma, 63 TEL

5 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto Più o meno due anni fa al Festival dell Economia di Trento il premio Nobel Michael Spence analizzava lo stato di crisi dei sistemi occidentali e affinché essi potessero riprendere con vigore il cammino della crescita suggeriva, soprattutto per realtà come quella italiana o altre con analoghe caratteristiche e vocazione, di puntare sul settore dei servizi, turismo in primis, piuttosto che su quello manifatturiero, che in molti casi nel passato più o meno recente aveva edificato vere e proprie cattedrali nel deserto, prive delle necessarie infrastrutture di supporto ed alla fine del tutto inadeguate ad operare sul mercato in condizioni di accettabile competitività. Quella di Spence non era affatto una provocazione ma semplicemente una considerazione legittimata dai numeri e dai dati di fatto. Nel nostro Paese sono presenti oltre il 60% dei capolavori artistici mondiali, disponiamo di bellezze naturali incomparabili, l UNESCO ha individuato 50 siti degni di fregiarsi del titolo di Patrimonio Generale dell Umanità, ben più di qualsiasi altra Nazione, per la varietà e qualità delle nostre proposte potremmo essere leader indiscussi del turismo eno gastronomico, ma nonostante ciò negli ultimi 15 anni abbiamo perso posizioni nella classifica degli Stati più visitati, anche nei confronti di concorrenti con offerte decisamente meno appetibili delle nostre. Oggi nel ranking mondiale siamo al 5 posto, dietro Francia Stati Uniti Spagna e Cina, con un numero di visitatori annuali che si attesta sui 50 milioni di presenze, contro i quasi 90 della Francia, i 70 degli USA, i 60 della Spagna ed i 55 della Cina. Anche come incassi assoluti comparati siamo in affanno, se è vero che a prezzi costanti dal 2000 ad oggi registriamo un decremento medio di oltre l 1%. I dati Bankitalia del 2013 fotografano in termini incontrovertibili questa situazione, e collocano al primo posto gli Stati Uniti con oltre 170 miliardi di dollari di ricavi da flussi turistici, seguiti dalla SOUVENIRS D ITALIE Spagna con 62, dalla Francia con 58, dalla Cina con 55 e dall Italia con 44, tallonata a brevissima distanza dalla Tailandia, dalla Germania e dal Regno Unito. Con riguardo al contributo del settore rispetto al PIL, nel complesso (sommando i ricavi di matrice interna a quelli esteri) si raggiungono circa 150 miliardi di, pari al 9,5% del Reddito Nazionale Lordo, mentre il dato occupazionale si attesta sui 2,5 milioni di unità, poco meno dell 11% del totale degli occupati. In termini macroeconomici un apporto significativo come valore assoluto, ma quasi sicuramente inadeguato rispetto alle sue enormi potenzialità. Stime autorevoli ritengono che con un uso razionale delle risorse, con un incremento della produttività nelle strutture esistenti, con una politica di investimenti mirati volta a valorizzare siti e località tuttora ai margini di qualsiasi attività organizzata di accoglienza turistica, si potrebbe arrivare in una decina d anni ad un peso del settore turistico sul PIL vicino al 20%, con i conseguenti benefici sia sul versante della forza lavoro che sui conti pubblici. Negli ultimi 20 anni, dopo l abolizione in seguito al referendum popolare del 1993 del Ministero del Turismo e dello Spettacolo, le competenze in materia sono state in gran parte assegnate alle regioni, con la conseguenza che ognuna ha promosso iniziative individuali senza alcun coordinamento d insieme. A parte poche eccezioni i risultati non sono stati particolarmente brillanti, come dimostrano i riscontri statistici, mentre l impiego delle risorse è stato tutt altro che efficiente. Con l avvio del programma di riforme istituzionali, dal 2014 l intera materia è stata ricondotta nell alveo del Ministero dei Beni Culturali e se non altro le iniziative più recenti sembrano rispondere a criteri di omogeneità e razionalità degli interventi. In particolare, come si evince dall esperienza di Pompei, si è finalmente raggiunto un migliore e più completo utilizzo dei Fondi Europei, dei quali spesso in passato non siamo riusciti a beneficiare. Ma, come non di rado accade nel nostro bellissimo Paese, le buone intenzioni non sono sufficienti a provocare un reale cambiamento di rotta se poi non sono accompagnate da una presa di coscienza individuale e collettiva che riconduca le azioni delle varie categorie sociali e delle loro rappresentanze nella direzione della responsabilità e dell interesse generale. Le ripetute e tormentate vicende dell aeroporto di Fiumicino, tra scioperi e incendi più o meno dolosi e conseguente caos del traffico aereo, l improvvisa chiusura al pubblico di siti archeologici o di monumenti quali la Reggia di Caserta per assemblee sindacali convocate in concomitanza con gli orari di apertura al pubblico, i disaģi giornalieri per gli utilizzatori dei mezzi di trasporto a Roma ed in altre città, il servizio non proprio efficiente di molte municipalizzate addette alla raccolta dei rifiuti, sono tutti piccoli-grandi tasselli di un biglietto da visita che sicuramente non giova alla nostra immagine internazionale. Fulminante a tale proposito una recente vignetta di Ellekappa su Repubblica: Dimmi perché un turista che trova Pompei chiusa dovrebbe ancora restare in Italia C è lo sciopero Alitalia. Quella che sembra mancare è la consapevolezza del danno che certi comportamenti provocano al sistema Paese, al di là di ogni giudizio di merito sulla fondatezza o meno delle rivendicazioni sottostanti. Affermare, come fa qualcuno, che l assemblea sul posto di lavoro costituisce un diritto garantito esercitabile a prescindere da ogni altra considerazione, inclusa la modalità e l orario in cui si tiene, e sostenere che le attese di ore sotto la canicola di chi con i suoi danari consente l esistenza del servizio, cioè gli utenti paganti, tutto sommato rappresentano un male minore che puo agevolmente essere superato con adeguate forniture di gelati e acqua, significa solo ricevere l ennesima conferma sul perenne stato di gravidanza della madre degli imbecilli. Andrea Panziera IL RISPETTO ALIMENTA LA PACE E stata una cerimonia toccante allo stesso tempo molto partecipata quella che si è tenuta, presso la Sala Civica di Castagnaro; ad essere premiati sono stati i ragazzi vincitori del concorso della quarta Giornata della pace patrocinata dall Amministrazione Comunale in collaborazione con l Istituto Comprensivo di Castagnaro e Villa Bartolomea. Al concorso partecipavano gli alunni delle classi terze, quarte e quinte delle Scuole Primarie presenti sul territorio del comune e gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado di Castagnaro che venivano invitati a produrre elaborati di vario genere per rappresentare il tema della pace. Quest anno però la giornata della pace era collegata al progetto di plesso Parola d ordine: rispetto e hanno partecipato all iniziativa, anche se fuori concorso, tutte le classi della Scuola Primaria di Castagnaro. Il tema scelto era Il rispetto alimenta la pace e gli alunni hanno discusso e lavorato su questo argomento così importante e sentito. Hanno parlato del rispetto delle regole a scuola, per la strada, con gli amici del rispetto di sé stessi e della propria salute. Hanno così capito che seguire le regole del vivere insieme in tutti gli ambienti frequentati favorisce la pace e la buona armonia. Proprio per l importanza della materia trattata, i ragazzi hanno prodotto molti elaborati cartelloni, disegni, filmati e fascicoli che sono stati valutati da una giuria e in seguito esposti nei locali della Sala Civica. E la premiazione finale è stata la degna conclusione di questa bellissima esperienza vissuta da tanti e motivati giovani. Francesco Occhi ilbassoadige@grafichestella.it FONDATO NEL 1979 Direttore responsabile: ROBERTO TIRAPELLE Direttore editoriale: GIANNI GALETTO Autor. 462 del Tribunale di Verona. Sede in Legnago (VR) - Via Monache, 4 Pubblicità tel Foto di Paolo Pravadelli. Grafica, impaginazione e stampa: Grafiche Stella s.r.l. - Legnago (VR) Il Basso Adige è portavoce dell Associazione Culturale Il Basso Adige, fondata con atto notarile 6812 del , reg. a Legnago il il cui Consiglio Direttivo è così composto: Presidente: Gianni Galetto Presidente Onorario: Alessandro Belluzzo Vice Presidente: Francesco Occhi Segretario: Giuseppe Mutti Consiglieri: Armandino Bocchi Renzo Peloso

6 6 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto 2015 In estate si dice Agosto moglie mia non ti conosco. Si può presentare l occasione per trascorrere vacanze separate per colpa del lavoro o per esigenze dei figli. Si può incappare in qualche scappatella o semplicemente, chi sta insieme da tempo, può trovarsi ad affrontare segnali di stallo nel rapporto. La crisi è un opportunità, ci dice il pensiero orientale. Un assunto che vale anche in amore soprattutto nelle coppie che stanno assieme da tempo. Sì perchè quando la quotidianità del rapporto lancia segnali di stallo o, peggio, di allontanamento fra i partner è possibile attivarsi per salvare la relazione. Come? Facendo ricorso all aiuto di uno psicologo, per la precisione un terapista di coppia. Ma quali sono questi segnali? Com è possibile coglierli in tempo? Ovviamente non esiste una risposta valida per tutti i casi, ma gli esperti hanno individuato alcune casistiche ricorrenti condivise da molte coppie in crisi. Uno dei sintomi più comuni dell esistenza di problemi è la scarsa comunicazione fra i partner, a volte associata ad una mancanza di piacere nel parlare delle proprie cose. Spesso, questa lontananza comunicativa si associa anche ad una perdita di complicità, che porta ad un calo del desiderio sessuale. E in alcuni casi la scomparsa dell intimità QUANDO LA COPPIA SCOPPIA può spingere uno dei due a cercare un nuovo compagno. Molto comune è anche la conflittualità eccessiva. Molte coppie litigano su tutto, non riescono a comunicare e, alla fine, non si parlano più. La responsabilità però non è solo di chi assume modalità comunicative aggressive, ma anche di chi le subisce senza ribattere, accettando anche di trovarsi in quel tipo di relazione. Altro segnale importante da cogliere è l abitudine a passare poco tempo assieme. Per una coppia, infatti, è fondamentale avere voglia di trascorrere fianco a fianco momenti di qualità, per condivideri bisogni e desideri. In questi casi, però, occorre fare un distinguo: la parola chiave è consapevolezza. Rendersi conto che il tempo speso insieme non è sufficiente per essere felici è già un primo passo per affrontare il problema. Per le coppie, invece, che non ne sono consapevoli le difficoltà aumentano. E importante che i partner capiscano se la loro lontananza fisica è frutto di impegni di lavoro momentanei, oppure se intervengono altri fattori come la necessità di investire in progetti o cercare gratificazioni al di fuori della coppia. Ultimo ma non meno importante segnale è la tendenza a pensare che il partner debba essere diverso da com è e che, quindi, sia giusto provare a cambiarlo. Un atteggiamento che sottintende una mancanza di affinità che può portare i due a sentirsi soli come due estranei che vivono insieme. Una sfumatura di questa casistica si ha quando uno dei partner veste i panni del terapeuta. Accade spesso, per esempio, a chi è fidanzato con un tossicodipendente: frasi come io ti salverò oppure io ti tirerò fuori da questo incubo suonano irreali se pronunciate da una persona che non fa il medico di professione. Ecco perchè è necessario in tutti questi casi rivolgersi ad un professionista. Ma quali sono le corrette modalità per rivolgersi ad un terapista di coppia? La prima regola è che entrambi i partner devono essere assolutamente concordi sul passo da compiere, o quantomeno che ci sia una base comune sulla quale muoversi. La telefonata la fa chi dei due, di solito, veste i panni del portavoce della coppia, ma se la decisione non è condivisa il terapeuta stesso dovrebbe rifiutare di fissare un incontro. Una volta preso l appuntamento, ecco che comincia il percorso. Nella coppia entra così in gioco una terza persona che, se la situazione, lo permette, accompagnerà gradualmente i partner sulla strada della risoluzione dei propri problemi. Uno dei benefici che più di tutti il professionista è in grado di portare in una relazione in crisi è l accesso a chiavi di lettura nuove che permettono di leggere i problemi esistenti sotto punti di vista diversi, e che aprono quindi scenari e possibili soluzioni. Insomma bisogna solo mettersi in gioco, affidarsi ad esperti ed iniziare un cammino che porterà serenità ed equilibrio ad entrambi i partner. Mariapia De Carli Se volete esprimere il vostro parere su questo o altri argomenti trattati in precedenza mandatemi una mail a: m.decarli69@gmail.com DALLA GERMANIA, ELOGIO DELL ANFITEATRO VERONESE, QUALE SCENARIO ECCEZIONALE DELLA LIRICA. QUATTRO DVD DEDICATI AD AIDA, CARMEN E TOSCA, RACCOLTI IN UNA CARTELLA-LIBRO, SULLA CUI COPERTINA APPARE IL GIGANTESCO IL TITOLO ARENA DI VERONA. Offre i DVD la casa di vendita per corrispondenza Rhenania Buchversand s.r.l. di Lahnstein, Germania, service@rhenania-buchver- sand.de. I dettagli descrittivi dell offerta iniziano con l eccellente frase, che onora la città scaligera: Le rappre- sentazioni liriche nell Arena di Verona sono leg- gendarie! La presentazione del prodotto offerto con- tinua, sottolineando come tali rappresentazioni attiri- no visitatori senza numero, che, per partecipare ad uno spettacolo areniano, superano, talvolta, un non sempre confortevole viaggio... Per questo, segnala il vendito- re, vale la pena, di tanto in tanto, di godere le più apprezzate opere liriche in un atmosfera areniana, comodamente a casa... Rhenania Buchversand propone, quindi, i capolavori Aida di Giuseppe Verdi, Carmen di Georges Bizet e Tosca di Giacomo Puccini, su quattro DVD 415 minuti di musica e di canto quali imponenti rappresentazioni operistiche, eseguite su una grandiosa scena, da eminenti artisti, nell atmosfera particolare di un ineguagliabile evento e registrate in diretta, nella famosa Arena di Verona. Segue l indicazione dei vari artisti, interpreti delle tre opere, in cartellone anni fa, non trascurando l importante apporto del Coro e dell Orchestra areniani. Segnaliamo la cosa, tornataci gradita, perché, se è vero che chi ascolterà, nel silenzio della sua stanza, tali registrazioni, magari gustando un buon bicchiere di vino, come suggerisce il proponente, è altrettanto vero che, o prima o poi, non potrà fare a meno di venire, un giorno a Verona, non solo ad assistere de visu ai grandiosi spettacoli areniani, ma anche a degustare in loco, magari nel verde delle viti, gli speciali vini, che i produttori veronesi sanno offrire. Pierantonio Braggio

7 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto NUOVE DIVISE DI SCUOLA PER I RAGAZZI MALATI DELLA MISSIONE IN INDIA INTITOLATA A PADRE ORFEO MANTOVANI Padre Orfeo Mantovani, il missionario nativo di Menà di Castagnaro è una delle figure di maggior rilievo nella storia del piccolo centro del Basso Veronese. Padre missionario salesiano, visse oltre 35 anni in India e là realizzò uno dei più grandi Centri di accoglienza per lebbrosi e persone abbandonate non solo dell India ma del Mondo intero, ora chiamato Le Beatitudini. Era nato a Menà di Castagnaro e qui abitano ancora molti parenti che mai hanno dimenticato quanto fatto dal padre missionario morto nel Così come la comunità di Menà e anche quella di Castagnaro non hanno voluto dimenticarlo, infatti la piazza di Menà è a lui intitolata così come il Centro Giovanile di Castagnaro mentre uno dei capitelli del comune è stato eretto in onore di Maria Ausiliatrice proprio da lui. Di lui è stato scritto un libro ed anche una via porta il suo nome. In vita, e non solo, fu una grande figura di riferimento nella sua campagna contro la lebbra ed ebbe come alleati il papa Paolo VI, la famiglia Kennedy, la Regione del Piemonte, il Veneto e la Svizzera mentre i giornali La Stampa di Torino e L Arena di Verona fecero una massiccia raccolta fondi in suo favore. Nel 2011 la comunità di Castagnaro celebrò il ricordo di padre Orfeo Mantovani con una grande festa a cui partecipò l attuale direttore del Centro Le Beatitudini di Chennai in India, e per continuare nell opera da lui intrapresa, è stata pure costituita un associazione denominata Amici Padre Orfeo Mantovani per raccogliere fondi da inviare nella missione indiana. Il Centro in India era nato come un lebbrosario (il più grande dell India) e come luogo dove accogliere i derelitti e gli abbandonati oltre che gli anziani, e dalla sua nascita vive solo grazie agli aiuti ed ospita anche i bambini che qui trovano un tetto ed una casa, dalla materna fino al raggiungimento della maggiore età. Una testimonianza che dà aiuto a migliaia di persone e che dimostra la modernità di questo lavoro iniziato negli anni 60 dl secolo scorso ed oggi ancora attualissimo visto che è stato intrapreso un nuovo progetto per realizzare un padiglione per i bambini malati di AIDS e per aiutare i piccoli malati di lebbra ed i figli dei malati di lebbra. Da tempo l associazione che porta il nome del missionario e che vede in prima persona il nipote di padre Orfeo Mantovani, Lido Mantovani presidente della stessa, è impegnata a raccogliere fondi per aiutare i piccoli ospiti della struttura. Oltre a materiale didattico, ausili, vestiti e arredi, Menà e Castagnaro hanno sposato il progetto legato ai piccoli ospiti malati di AIDS e a quelli malati di lebbra o figli di lebbrosi spiega Lido Mantovani- grazie all associazione Amici Padre Orfeo Mantovani siamo riusciti ad inviare diversi aiuti di vario tipo e proprio in questi giorni abbiamo ricevuto delle immagini veramente belle che seguono l ultimo nostro contributo di ,00 che abbiamo inviato loro, somma raccolta grazie a tanti benefattori e attraverso varie iniziative organizzate per aiutare questa grande missione di Madras, ora Chennai in India. Il direttore della missione Le Beatitudini che conserva al suo interno una cripta dedicata a Padre Orfeo, padre Edwin, ci ha mandato le immagini dei bambini e dei ragazzi malati o figli di malati, con le relative nuove divise di scuola acquistate grazie ai nostri fondi. Divise di colori diversi a seconda del tipo di scuola e di classe frequentata, ma che hanno aiutato a vestire circa 300 studenti, un numero rilevante considerati gli ospiti malati presenti nella struttura. E un segno ulteriore di come fare del bene sia importante specie se rivolto ai più piccoli, i più indifesi, i più bisognosi di aiuto. Per questo il mio grazie e quello della associazione che rappresento, va a tutte le persone che ci hanno sostenuto e che continuano a farlo anche grazie alle adozioni a distanza. Francesco Occhi PETER DOIG ALLA FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA Peter Doig in mostra a Venezia: nelle sale storiche di Palazzetto Tito, una delle sedi della Fondazione Bevilacqua La Masa. Una corposa selezione tra grandi tele accanto a diverse opere di piccolo formato, appositamente realizzate e mai esposte precedentemente. Il nuovo corpus di opere di Doig rimanda a diversi immaginari visivi, traendo sia dalla sfera personale sia da immagini trovate. L artista agisce con un metodo di lavoro intuitivo, lasciando che il modo di operare evolva spontaneamente. E, sebbene alcuni temi ricorrano nei dipinti di Doig, le sue opere non sono mai concepite in serie o come progetti. La volontà di includervi il suo immaginario visivo contribuisce al fascino misterioso e alla quieta intensità della sua opera. Dopo oltre trent anni di attività pittorica, Doig è considerato uno degli artisti di maggior talento della sua generazione e un sofisticato pensatore visivo, dotato di una grande sensibilità per le possibilità materiali e le qualità evocative della pittura. I suoi dipinti sono tra le immagini più suggestive nell arte contemporanea. Doig è nato a Edimburgo nel 1959 ed è cresciuto a Trinidad e in Canada, prima di stabilirsi a Londra nel 1979 per studiare pittura. Ha mantenuto uno stile di vita itinerante, vivendo tra Londra, New York, Trinidad e Düsseldorf, dove insegna all Accademia d Arte. Doig è stato finalista al Turner Prize nel 1994; è stato membro del consiglio di amministrazione della Tate dal 1995 al 2000, e nel 2008 è stato insignito del Premio Wolfgang Hahn Prize della Società d Arte Moderna del Museum Ludwig di Colonia. Molti dei dipinti di Doig sono paesaggi astratti, con un chiaro rimando ai paesaggi innevati della sua infanzia in Canada. Egli trae ispirazione per il suo lavoro figurativo da fotografie, ritagli di giornale, scene di film, copertine di dischi e il lavoro di artisti precedenti. Sono paesaggi stratificati formalmente e concettualmente, con stilemi che riallacciano a Munch, Friedrich, Monet e Klimt. In un intervista del 2008, Doig accenna all uso particolarissimo di fotografie e cartoline come pittura per procura, osservando come i suoi dipinti siano tentativo di riflettere l impostazione. Poco dopo la laurea presso il Chelsea College of Art and Design, Doig è stato insignito del prestigioso Premio Whitechapel si conclude con una mostra personale presso la famosa omonima Galleria nel La prospettiva di una grande mostra del genere istituzionale in una fase così formativa nella sua carriera stimolerà un intenso periodo creativo in cui Doig ha prodotto un piccolo numero di tele di grande formato, che ora vede come la matrice tematica per la sua successiva opera. Inclusi nella mostra Whitechapel, grandi opere - Swamped (1990), Iron Hill (1991), e la Casa dell architetto nel burrone (1991) -. Quest ultima raffigura la casa modernista di Eberhard Zeidler a Rosedale, nel cuore del burrone Toronto. L influenza del paesaggio canadese, così come nei soggetti a tema tempo libero di Doig, può essere desunto dal dipinto Ski Jacket (1994), scorcio di una stazione sciistica affollata. Doig deve però consolidata notorietà alla sua serie di tele di appartamenti di vita in comune di Le Corbusier, altresì conosciuto come l Unité d Habitation locative a Briey-en-Forêt. Nei primi anni 1990 Doig è stato coinvolto con un gruppo di architetti e artisti che operarono dall edificio. Le moderne strutture urbane sono parzialmente rivelate ma comunque protette dalla foresta circostante. Come spiega Doig: Quando si cammina attraverso un ambiente urbano, si valuta la stranezza dell architettura per scontato. Creata alla fine del 1990, una serie di dipinti - tra cui opere come Specchietto laterale (1999) raffigurano, via via, un tunnel, un punto di riferimento familiare per i residenti di Toronto o un arcobaleno sovrastante (a nord della città, Don Valley Parkway, 1972). L arcobaleno murale è stata rieditato più di 40 volte nell arco di due decenni, nonostante i tentativi autorità per rimuoverlo. L opera di Doig cattura momenti di tranquillità, che contrastano con gli elementi onirici, elemento forse di disagio. Usa combinazioni di colori insoliti e raffigura scene da angolazioni inaspettate, che contribuiscono a dare al suo lavoro il sentire di un realismo magico.in quest ottica, di Doig ricorderemo Gasthof zur Muldentalsperre (2001) : due figure da fiaba in abiti di foggia elaborata sullo stile militare, stanti presso il cancello d ingresso di una diga fortificata la cui costruzione in muratura pesante si stempera in cangiante cromatismo. In lontananza, sotto un cielo di fusione colorata che ricorda quelli di Edvard Munch, una canoa solitaria galleggia sul lago scuro. Canoe appaiono regolarmente nel suo lavoro, i simboli pregnanti del Canada. Il suo Canoa-Lake, del 1997, trova ispirazione dal film Slasher, Nel 2003, Doig ha iniziato un cineforum settimanale chiamato StudioFilmClub, nel suo studio insieme con l artista di Trinidad, Che Lovelace. Doig non solo seleziona ma il set ma ne dipinge anche il manifesto pubblicitario. Ama questo progetto in corso liberatore molto più immediato del solito lavoro. Nel 2005, è stato uno degli artisti esposti nella I sezione della rassegna Il trionfo della pittura presso la Saatchi Gallery di Londra. Paul Schimmel, curatore capo presso il Museum of Contemporary Art di Los Angeles ha detto in un intervista che la vendita ha fatto consacrare Doig da un eroe di altri pittori ad un bambino del manifesto erede degli eccessi del mercato. La sua arte vidima idee associate con la nuova epoca secondo i dettami del Metamodernismo. In ciò non discostandosi dal postmodernismo, ma piuttosto aprendo ad una oscillazione tra modernità e post-modernità. Metamodernismo, dunque, quale mix tra ingenuità, idealismo pragmatico fanatismo moderato. Caterina Berardi Fondazione Bevilacqua La Masa. Peter Doig. Fino al 4 Ottobre 2015.

8 8 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto 2015 MOSTRA FILATELICA E PREMIO SAN GABRIELE Organizzata nelle sale del Museo Fioroni di Legnago a cura del locale Circolo Filatelico e Numismatico Legnaghese Sergio Rettondini, sarà inaugurata sabato 26 Settembre fino al 4 ottobre, la 33 Mostra Filatelica. Quest anno sarà ricordato con una cartolina ed un annullo postale un altro personaggio legnaghese illustre, che forse pochi legnaghesi conoscono: Orfeo Rossato, l architetto che ha eseguito, tra l altro, i progetti per la costruzione del Sacrario dei Caduti della Grande Guerra ad Asiago. Nato a Legnago il 26 settembre 1885 (130 anniversario che coincide con il giorno di inaugurazione della mostra) è morto prematuramente a Venezia il 18 giugno Domenica 27 settembre, nella sala delle ceramiche del Museo Fioroni, alle ore 11,00, verrà invece proclamato, con una cerimonia pubblica, il vincitore del 33 Premio Internazionale d arte sacra San Gabriele, che premia lo Stato che ha emesso nel corso del 2014 il miglior francobollo al mondo a carattere religioso. E da oltre una decina d anni che Legnago, grazie al locale Circolo Filatelico sostenuto dal suo dinamico Presidente Danilo Bogoni, è stata scelta quale sede mondiale del Premio San Gabriele. In un settore della mostra filatelica sono esposti anche tutti i San Gabriele premiati nel corso degli anni. Nelle mattinate di sabato e domenica dalle ore 9 alle ore 13 sarà presente, al Museo Fioroni, l Ufficio Postale per la obliterazione di due nuove cartoline con gli annulli postali, emessi per l occasione da Poste Italiane, di Orfeo Rossato e del 33 Premio San Gabriele. Ivano Zanoli SPOSI IN VILLA BEVILACQUA SHOWROOM DEGLI SPOSI IN VILLA BEVILACQUA DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015 Un importante appuntamento per tutte le coppie che stanno programmando il loro matrimonio! Torna a Villa Bevilacqua la terza edizione di Sposi in Villa Bevilacqua, l irrinunciabile show room dedicato ai futuri sposi in cui troverete consigli e novità su prodotti e servizi per il vostro matrimonio. Domenica 13 settembre alle ore 10, ad ingresso libero per tutta la giornata, Villa Bevilacqua aprirà le sue porte a tutte le coppie che stanno programmando il loro matrimonio: per l occasione saranno presenti degli espositori attentamente selezionati i quali offriranno tutte le informazioni necessarie per rendere perfetto il Giorno del Sì. Qui i futuri sposi potranno trovare idee, consigli e suggerimenti per soddisfare ogni esigenza e gusto. Le prime 200 coppie di futuri sposi riceveranno un gradito omaggio da parte di Villa Bevilacqua. Programma: Ore 10.00: Apertura degli spazi espositivi. Colazione in Villa Bevilacqua con degustazione di biscotteria a cura della pasticceria Tosato. Ore 11.00: workshop Questo è l abito per me. Consulenza gratuita su come scegliere l abito perfetto in base alla forma e come indossarlo, gli accessori e l abbinamento con lo sposo. (gratuito - su prenotazione - posti limitati) Ore 11.30: Fashion AperiBeauty: l aperitivo dedicato alle donne. La fashion make-up artist Chiara Voltolin del salone Chiara Immagine vi darà molti consigli per un trucco perfetto accompagnato da un aperitivo a buffet. Materiale necessario: specchio ingranditore e propri trucchi. (gratuito - su prenotazione - posti limitati) Ore 15.00: Primi passi de Il ballo degli Sposi. Lezione gratuira di ballo per aprire le danze al vostro matrimonio (gratuito - su prenotazione - posti limitati) Ore 15.30: Corso di cake design. Sarete seguiti passo passo nella realizzazione di alcuni decori per personalizzare i vostri dolci (gratuito - su prenotazione - posti limitati) Ore 16.00: Bride nail art - La manicure della sposa. Lezione gratuita su come rendere perfette le proprie unghie con l applicazione di decorazioni (gratuito - su prenotazione - posti limitati) Ore 17.30: Sfilata di abiti da sposa e sposo. L atelier Emozioni Sposa vi invita a conoscere la nuova collezione 2016 di abiti da sposa e sposo. Ore 18.30: Gran finale. Taglio della wedding cake e assaggi di dolci nuziali della pasticceria Tosato, accompagnati da degustazione di vini selezionati da Villa Bevilacqua. LEGNAGO - Via Matteotti, 94 - Tel. e Fax Costruita nel XVI secolo, Villa Bevilacqua fu una delle tenute della famiglia Bevilacqua di Santa Anastasia. La sua funzione era quella di casa di villeggiatura. Villa Bevilacqua apre le porte ai suoi ospiti per banchetti, ricevimenti e cerimonie. Ampi spazi, sale luminose ed un parco che circonda tutta la struttura la rendono una piccola oasi di tranquillità ed armonia nel centro della cittadina omonima. Nella splendida atmosfera di Villa Bevilacqua gli sposi hanno la possibilità di coronare il loro sogno d amore, non dimenticandosi che ci sono numerosi sconti pensati appositamente per loro. Wedding Promo 2015 Per le ultime date disponibili dei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre 2015, Villa Bevilacqua riserva ai futuri sposi che sceglieranno questa splendida location, un buono sconto del valore di 1000 euro da usufruire nei servizi messi a disposizione da Villa Bevilacqua. Sposati di domenica Scegliete la domenica come vostro giorno ideale per convolare a nozze, e noi lo renderemo ancora più speciale regalandovi uno sconto del 10% sui nostri menù. Sposi feriali Per tutte le coppie di futuri sposi che scelgono di festeggiare le nozze dal lunedì al venerdì, avranno uno sconto del 15% sui nostri menù. Sposati d Inverno Se avete scelto di sposarvi tra il 1 novembre 2015 e il 31 marzo 2016, Villa Bevilacqua riserva per voi uno speciale sconto del 15% sui nostri prelibati menù. Avrete in oltre in omaggio un incantevole soggiorno di una notte presso il Relais Castello Bevilacqua accompagnato da una romantica cena a lume di candela. Tutte le nostre offerte comprendono: Affitto della location; Cucina interna e non servizio catering; Servizio di Wedding planner che accompagnerà passo dopo passo gli sposi alla realizzazione del ricevimento; La stampa dei menù personalizzati; Servizio impiattato delle pietanze e ripasso ad ogni portata; Acqua e vino di qualità senza limiti, compresi nel prezzo; La possibilità di apportare modifiche ai menù proposti; Dolce nuziale compreso; Prova gratuita per gli sposi al momento della conferma del ricevimento; Sala unica climatizzata o riscaldata che può ospitare fino a 200 persone; Ampio parcheggio adiacente alla location. Le offerte non sono tra loro cumulabili. Contatta lo staff di Villa Bevilacqua per conoscere la validità delle promozioni. Informazioni e prenotazioni: Villa Bevilacqua - Via Roma, Bevilacqua (VR) T F info@villabevilacqua.com - COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO (VERONA) ASSOCIAZIONE PRO LOCO 4 MERCATINO FOTOGRAFICO DOMENICA 6 SETTEMBRE 2015 a San Pietro di Morubio (Verona) in via Motta, 2 (Villa Gobetti, sede comunale) ingresso libero - mostra scambio dell usato fotografico - spazio dedicato all editoria fotografica - mostra fotografica collettiva - set fotografici gratuiti con modelle - esposizione ed esibizione di alcuni artisti pittori, scultori, ecc OTTOBRE 2015 VIAGGIO NELLA MEMORIA SALISBURGO - LINZ - MAUTHAUSEN - GUSEN 70 ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE dell ex campo di concentramento e di eliminazione di Mauthausen - Gusen (Austria) in cui soffersero e perirono numerosi deportati civili veronesi / ANNI Sabato 17 OTTOBRE Comune di Villa Bartolomea PROGRAMMA ARMA DI CAVALLERIA Gruppo Basso Veronese Partenza in pullman da Villa Bartolomea (... e Verona - Autostrada); Pranzo libero (con cestino da viaggio); Visita al Centro Storico di Salisburgo (Austria); Sistemazione alberghiera e cena in hotel a 4 stelle a Linz (Austria). Domenica 18 OTTOBRE Trasferimento ai Lager di Mauthausen e Gusen; Celebrazione Santa Messa; Benedizione e posa di nuova lapide nominativa dei 12 MARTIRI di Villa Bartolomea; Pranzo in ristorante; Rientro. Per informazioni: Cav. Catone Sbardellini, via Verdi 25, Villa Bartolomea, cell

9 Cena con delitto: MORTE AL RISTORANTE Venerdì 25 settembre ore Anno XXXVII - n. 8 - Agosto E una cena singolare servita tra le incantevoli mura del Castello Bevilacqua, in cui gli ospiti sono coinvolti ed implicati nel caso, diverso in ogni occasione: quale sarà l identità dei commensali seduti al vostro tavolo? I colpi di scena non mancano mai... intrighi, sospetti e deduzioni si intrecceranno. Spetterà agli ospiti condurre le indagini per svelare il mistero e essere premiati. Buona investigazione!!! VISITA GUIDATA GRATUITA: per chi desidera, dalle ore alle ore 20.30, visita guidata del Castello Bevilacqua per conoscere la storia di questo splendido maniero. Ogni mese il Castello Bevilacqua propone una cena con delitto sempre diversa su cui indagare. La cena viene servita al tavolo durante la quale una compagnia di attori professionisti inscenerà un giallo: sarete accomodati in tavoli multipli ed ogni tavolo costituisce una squadra che, studiando la trama della storia proposta e interrogando i personaggi implicati, dovrà districare la trama del giallo e indovinare il colpevole. Il tavolo vincente si aggiudicherà un premio firmato Castello Bevilacqua. Cena con delitto è la serata ideale per chi vuole gustare dell ottima cucina in modo originale e coinvolgente, e per chi vuole festeggiare un momento speciale con creatività e all insenga del divertimento: compleanno, festa di laurea, addio al nubilato o celibato. La cena con delitto è ideale per accompagnare le vostre cene aziendali. I menù proposti alle Cene con delitto sono studiati, elaborati e preparati dai nostri chef interni e rispecchiano la stagionalità degli ingredienti e la qualità delle materie prime attentamente selezionate. I menù sono composti da quattro portate con ripasso di ogni pietanza, caffè, acqua e vino compresi. Antipasto Insalatina di pancetta nostrana, con radicchio fichi e cipolle di tropea Primo piatto Tortello di melanzane e mozzarella di bufala con pomodoro a filetti e basilico fresco Secondo piatto Trancetto di black angus con uva moscata e pinoli con giardiniera fatta in casa e patate arrosto Dessert Semifreddo alla liquirizia accompagnato da crema al limone del Garda Caffé Acqua e vino compresi Costo a persona euro 49,00 Assaggi d opera: ROSSINI - DONIZETTI - BELLINI Mercoledì 16 settembre ore Al Castello Bevilacqua musica e cultura sono le protagoniste di un nuovo ciclo di eventi che prenderà avvio mercoledì 16 settembre. Ad accompagnare il menù attentamente studiato dagli chef del Castello Bevilacqua, ci saranno i musicisti de I Filarmonici Veneti che presenteranno ed eseguiranno le migliori opere di Rossini, Donizetti e Bellini.territorio e un interpretazione sempre innovativa della cucina veneta. Aperitivo di benvenuto Risotto con melone di Sermide, spuma di grana padano e riccioli di crudo di Montagnana Semifreddo ai fichi con crema inglese e frutta secca tostata Caffé Acqua e vino compresi Costo a persona euro 39,00 I nostri corsi di cucina dalle ore alle ore Lunedì 5 ottobre: il Baccalà a tavola; Lunedì 19 ottobre: preparare e presentare i funghi; Lunedì 26 ottobre: i formaggi e i loro abbinamenti; Lunedì 9 novembre: piccola pasticceria; Lunedì 16 novembre: caffè dall antipasto al dolce; Lunedì 30 novembre: Vigilia di Natale con il pesce. Il Relais Castello Bevilacqua è la vostra nuova destinazione nel cuore della storia. Regalatevi un soggiorno in una delle 7 splendide junior suite, e scoprite i nostri pacchetti Classic, Romance, Wellness e Gourmet. Il ristorante All Antica Ala vi aspetta tutti i giorni dal lunedì sera alla domenica, per un viaggio nel gusto attraverso i sapori e le tipicità della tradizione locale, in un ottica di valorizzazione dei prodotti del territorio. Per informazioni e prenotazioni: tel info@castellobevilacqua.com -

10 10 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto 2015 CAGNACCIO DI SAN PIETRO Venticinque anni a seguire la retrospettiva al Museo Correr, Cagnaccio di San Pietro ( ) torna a Venezia, proprio a Ca Pesaro, là dove mosse i primi passi ufficiali della sua carriera. Il piccolo ma intenso tributo della Fondazione Musei Civici di Venezia a un grande e ormai internazionalmente riconosciuto campione del Realismo magico e del ritorno alla classicità, tra gli Anni Venti e Trenta, si collega espressamente alla mostra sulla Neue Sachlichkeit in corso al Museo Correr (Nuova Oggettività Arte in Germania al tempo della Repubblica di Weimar , fino al 30 agosto), giacché la visione iperrealistica di Cagnaccio di San Pietro è forse, come ha scritto Claudia Gian Ferrari, tra i principali artefici del suo rilancio, la più apparentabile agli schemi linguistici della Nuova Oggettività tedesca. Una selezione di capolavori curata da Dario Biagi con la collaborazione di Elisabetta Barisoni illustra il panorama tematico di questo artista schivo e appassionato, scomparso a soli quarantanove anni. Dall audace nudo di Primo denaro, parte di una scandalosa trilogia del 1928, a una potente serie di ritratti di uomini, donne e bambini, tra cui l inedito Ritratto di Giuseppina Dalla Pasqua; dalle cangianti natura morta ai soggetti di carattere religioso e allegorico, quali La tempesta e La furia che suggellano, a mo di sovrapposizione l inizio e la fine della sua intensa parabola. Ribelle, anticonformista, Cagnaccio si sente un outsider e agisce come tale, apprezzato e amato più dai colleghi che dalla critica che, in vita, non lo comprende. La Tempesta, datata 1920, segna la riconquista della bellezza classica da parte di Cagnaccio dopo una giovanile infatuazione futurista e il recupero dei capisaldi della tradizione pittorica; ma anche il suo approdo alla fede di fronte a un dramma familiare e la riscoperta dei valori umili e semplici dei compaesani di San Pietro in Volta, borgo dell isola di Pellestrina. Un ritorno all ordine che non lo porta tuttavia sul carro del novecentismo sarfattiano, sia per ragioni ambientali in una Venezia che si rifà comunque alla tradizione del colorismo cinque-settecentesco sia per il rifiuto sistematico di Cagnaccio d aderire a manifesti e movimenti e, infine, per la sua avversione al fascismo: un avversione viscerale prima ancora che ideologica. Alla Biennale del 28, ove siede in commissione Margherita Sarfatti, propone provocatoriamente l opera Dopo l orgia ovviamente respinta in cui fustiga la deriva morale del regime, e qualche anno dopo rifiuta platealmente la tessera del Partito fascista; talora deve fingersi squilibrato e accettare un giorno o due di ricovero a San Servolo, il manicomio dei veneziani, per non scontare in carcere le sue dichiarazioni antiregime, oppure si fa ricoverare all ospedale del Lido. Durante la Resistenza dà rifugio, nella sua amata casa in Calle del Zucchero a partigiani e altri antifascisti ricercati, tra cui i fratelli Armando e Danilo Gavagnin e Gigetto Tito, figlio di Ettore e suo amico fraterno. Per quanto appartato e refrattario a ogni aggregazione artistica, Cagnaccio è tuttavia membro riconosciuto di una pattuglia i Realisti magici minoritaria ma quotata. Casorati, che non a caso indica a Cagnaccio la direzione da prendere passando dalla fase simbolista e Liberty, sotto il segno secessionista di Klimt, al classicismo moderno, è come scrive Biagi il primo dei suoi modelli. Il riferimento alle sue opere attraversa tutto il ventaglio tematico della sua produzione sfociando spesso in una citazione esplicita, come in due dipinti presenti in questa mostra: Natura morta con uova e Maternità I. Anche il Virgilio Guidi di In Tram, ammirato nella sua prima Biennale, quella del 24, suggestiona profondamente Cagnaccio che risulta subito vicino ai rappresentanti più nordici e taglienti di quegli anno, i duri, come li chiama Renato Barilli: Dudreville e Oppi, uno veneziano, l altro di derivazione klimtiana, non a caso assimilati prima di lui alla Nuova Oggettività tedesca. E poi Antonio Donghi. Affiora nella sua pittura vitrea, chiaroscurale e radicalmente lineare anche una parentela diretta con i pittori lagunari del 400: i più spigolosi Bartolomeo Vivarini, Carlo Crivelli, Jacopo da Valenza, Andrea da Murano e altrettanto evidenti sono i rimandi (specie nei dipinti di soggetto religioso) a Bellini, Mantegna e Durer. Con De Maria, Sacchi e Dino Martens, Cagnaccio rappresenta dunque il corrispettivo lagunare della Nuova Oggettività. De Maria è geneticamente tedesco (sua madre è di Brema) ed è figlio d arte di un pittore simbolista; Sacchi si è formato all Accademia di Monaco. Entrambi fin dagli esordi sono inclini a quell onirismo, parallelo o derivato dal realismo magico che assumerà un rilievo autonomo negli Anni Quaranta, attraendo pure l ultimo Cagnaccio. Eppure c è in Cagnaccio una sostanziale distanza dai tedeschi: un sentimento d adesione, quando non di dichiarata appartenenza all umanità raffigurata, che lo rende partecipe e compassionevole. Nel suo sguardo non vi è la volontà di deformare, di mettere in caricatura. I suoi soggetti d elezione (anche se non mancano i ritratti di alto borghesi) sono il popolo, i pescatori della sua Pellestrina, gli ultimi, i diseredati. Né si avverte in lui l attrazione per il morboso e il malato, caratteristica di Schad. Cagnaccio scrive Biagi è il più oggettivo dei realisti magici e, quando è mosso da simpatia-empatia verso i suoi modelli, riesce a restituirli, ancorché congelati in un atmosfera irreale con qualche tratto di freschezza e spontaneità come nel Ritratto di Giuseppina Dalla Pasqua vera e sorprendente primizia di questa mostra : forse l unico ritratto sorridente di tutta la produzione cagnaccesca. E laddove invece, come in alcune celebri figure femminili allo specchio, dipinge volti malinconici o straniati e sguardi assenti è perché tende alla metafora. Solo nella rappresentazione dell infanzia il suo realismo può apparire impietoso. Dal ritratto di Liliana, qui esposto, fino agli ultimi neonati, raffigurati come bambolotti disarticolati nei loro lettini d ospedale: sempre fedele al vero. La compassione e l empatia verso i suoi soggetti, il suo populismo si intensificano con il sopraggiungere della malattia, che lo condurrà precocemente alla tomba: un ulcera recidivante che degenererà in neoplasia. Subisce varie operazioni e la sua vita diventa un calvario. Se prima fustigava, con sprezzo del pericolo, il marcio della società ed era stato il primo a usare il nudo radicale per staffilare i costumi borghesi, ora si moltiplicano, accanto alle immagini di derelitti e plebei, di vecchi e bambini assorti nelle loro banali occupazioni quotidiane, le nature morte smaltate da gran virtuoso. Spariscono i nudi peccaminosi, mentre le scene di vita domestica, familiare e popolare assumono una connotazione sempre più spirituale, al limite dell edificante. Non è un caso che Hitler, che di lì a poco bandirà i dipinti della Nuova oggettività come arte degenerata, si innamori di un suo ritratto di giovane vagabondo, Il randagio, e pretenda a tutti i costi di acquistarlo alla Biennale del 34. E non per nulla l Osservatore romano elogia, nel 36, il suo passato risanato, i suoi intendimenti nuovi, il suo atto di fede nel Dio onnipotente. Un crescente fervore religioso di Cagnaccio, che si concreta negli ultimi anni in una serie di Madonne addolorate e notturne, di Cristi fosforescenti e di metafore eucaristiche e della Passione, non senza allusione alla propria vicenda. Federica Tirapelle Venezia, Ca Pesaro. CAGNACCIO DI SAN PIETRO Il richiamo della Nuova Oggettività. Fino al 27 settembre 2015 Passione Collaborazione Innovazione Sviluppo Sono i nostri valori. Da sempre crediamo che prestazioni eccellenti e innovazione tecnologica siano le qualità migliori per un azienda, ma sappiamo che per essere forti abbiamo bisogno di valori: lavoro di squadra, cooperazione, partecipazione e interazione con i nostri clienti sono indispensabili per raggiungere insieme gli obiettivi più ambiziosi.

11 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto E dedicato al cinema d autore, con le immagini di Antoine Doinel / Jean-Pierre Léaud e in primo piano dell attrice Nastassja Kinski, il manifesto della 72. Mostra di Venezia, ideato e realizzato per il quarto anno da Simone Massi. Il manifesto della 72. Mostra 2015 si colloca in una linea di continuità sia figurativa che narrativa con i tre precedenti ( ). In primo piano, troviamo una figura femminile che rimanda alle fattezze di un icona del cinema d autore degli Anni Ottanta, Nastassja Kinski. Questa volta, il film potrebbe essere Paris, Texas di Wim Wenders. Sullo sfondo, il protagonista del manifesto precedente, ispirato invece dall inquadratura finale de I 400 colpi di François Truffaut e del suo protagonista, Antoine Doinel / Jean-Pierre Léaud. Osservate l una di seguito all altra, le quattro immagini generano un effetto di mise en abyme, offrendosi allo sguardo IL MANIFESTO DELLA 72. MOSTRA DI VENEZIA 72. MOSTRA DAL 2 AL 12 SETTEMBRE 2015 dello spettatore come le tessere di un mini-racconto che ciascuno può liberamente interpretare, lasciandosi guidare dalle suggestioni evocate dai rimandi e dalle citazioni cinematografiche. Everest di Baltasar Kormákur film di apertura della 72. Mostra nel cast Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright, Michael Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson e Jake Gyllenhaal Everest, un film Universal Pictures diretto da Baltasar Kormákur, è il film d apertura, fuori Concorso, della 72. Mostra Internazionale d Arte Cinematografica di Venezia (2-12 settembre 2015), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta. Everest sarà proiettato in prima mondiale il 2 settembre nella Sala Grande (Palazzo del Cinema) al Lido di Venezia. Ispirato a fatti legati al tentativo di raggiungere la vetta della più alta montagna del mondo, Everest documenta il viaggio di due spedizioni che si imbattono in una violentissima tempesta di neve. Il coraggio degli scalatori viene messo a dura prova dalla forza della natura, che trasformerà la loro ossessione in una lotta per la sopravvivenza. Everest è una produzione Working Title Films. È interpretato da Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright, Michael Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson e Jake Gyllenhaal. È prodotto da Tim Bevan, Eric Fellner, Baltasar Kormákur, Nicky Kentish Barnes, Brian Oliver e Tyler Thompson. Everest è presentato da Universal Pictures e Walden Media, in collaborazione con Cross Creek Pictures, ed è adattato per lo schermo da William Nicholson (Il gladiatore) e dal premio Oscar Simon Beaufoy (The Millionaire). Il film è stato girato in Nepal, alle pendici dell Everest, sulle Alpi italiane (Val Senales, Trentino-Alto Adige), negli studi di Cinecittà a Roma e nei Pinewood Studios nel Regno Unito. Universal distribuirà Everest in tutto il mondo; il film sarà distribuito negli Stati Uniti a partire dal 18 settembre, inizialmente solo sugli schermi IMAX 3D e premiumlarge format 3D, mentre dal 25 settembre sarà diffuso in tutte le sale, anche in 2D. L uscita italiana è prevista per il 24 settembre. Roberto Tirapelle Una grande azienda italiana, una grande produzione di oli vegetali ITALIA ITALIA ROMANIA MAROCCO 14_191_Pag_BassoAdige_21x14,6.indd 1 13/02/

12 12 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto 2015 APPROVATO IL BILANCIO 2014 DI ACQUE VERONESI. UTILI PER 1,1 MILIONI DI EURO, OPERE PER OLTRE 15 MILIONI. LA TARIFFA PIÙ BASSA DEL VENETO. NOMINATI I MEMBRI DEL NUOVO CDA: CORDIOLI PRESIDENTE «Abbiamo investito oltre 15 milioni di euro sia a Verona che in provincia, riuscendo a risolvere criticità che si trascinavano da anni». Così Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi, ha commentato l approvazione del bilancio relativo all anno 2014 della società consortile avvenuto oggi, lunedì 29 giugno (era presente circa l 80% dei soci dell azienda). Un bilancio all insegna dell efficienza, della razionalizzazione, dell ottimizzazione delle risorse, degli investimenti e di importanti progetti per il futuro. Il bilancio di esercizio, approvato dall Assemblea dei Soci, ha mostrato dati positivi. In primo luogo, va sottolineato, un utile pari a euro, ricavi in leggera flessione rispetto al 2013 che si attestano a circa 88 milioni di Euro, a causa di minori consumi di acqua di oltre 5 milioni di metri cubi rispetto al budget dovuti alle condizioni meteo della primavera estate del L oculatezza delle scelte aziendali ha permesso comunque il raggiungimento di risparmi per oltre 3,2 milioni di euro rispetto al budget che hanno compensato i minori ricavi. L AEEGSI (l Autorità per l energia elettrica il gas ed il sistema idrico) ha approvato definitivamente a Luglio 2014 le tariffe 2014 e 2015 di Acque Veronesi, dando garanzia di stabilità e certezza per il biennio in oggetto. Il Metodo Tariffario introduce un nuovo sistema su scala nazionale che, rispettando gli esiti referendari sull acqua, avrà l obiettivo, per limitare sprechi dovuti alle criticità degli acquedotti spesso inadeguati (oggi, circa il 30% dell acqua immessa nelle in reti va persa) di promuovere investimenti, sia sulle strutture esistenti, sia per la realizzazione di nuovi impianti. La società consortile presieduta da circa 3 anni da Massimo Mariotti, con vice Marco Olivati e da Marco Battistoni, consigliere di amministrazione, gestisce il servizio idrico integrato in 77 comuni della provincia veronese, servendo circa cittadini, attraverso chilometri di acquedotto, chilometri di fognatura ed una settantina di impianti di depurazione. La società consortile, dal 2007 ad oggi, ha investito circa 116 milioni di euro in infrastrutture. Le tariffe applicate finora da Acque Veronesi sono state tra le più basse di Italia e la più economica del Veneto (il dato è stato confermato anche quest anno da numerose ricerche nazionali); infatti una famiglia spende mediamente meno 20 euro al mese per usufruire di oltre litri di acqua potabile all anno e del connesso servizio di fognatura e depurazione. Il volume degli investimenti realizzati nel corso dell anno è stato pari a 15,8 milioni di euro di opere realizzate, perfettamente in linea con quanto previsto nella pianificazione approvata per l anno in questione. Tra le opere più significative concluse nel corso del 2014 si possono ricordare: la realizzazione delle opere acquedottistiche nel comune di Belfiore ( ), la posa del collettore fognario per la zona est di San Bonifacio ( ), il collegamento idrico tra Legnago e Villa Bartolomea ( ), il completamento e l adeguamento della rete fognaria di via Verdi a San Giovanni Ilarione, il rifacimento dei sotto-servizi di via dall Oca Bianca in concomitanza ad interventi di riqualificazione urbana programmati dal comune di Cerro Veronese, il potenziamento della rete fognaria di via Cittella a Bussolengo, l adeguamento funzionale del depuratore Tre Corone di Zevio. Ulteriori consistenti investimenti eseguiti nel 2014 per lavori la cui conclusione è prevista nei prossimi anni hanno riguardato: l estensione della rete fognaria afferente all impianto di depurazione di Cologna Veneta ( ), il rifacimento del collettore fognario della Valpantena ( ), il primo stralcio funzionale per l adeguamento ed il potenziamento della rete idrica di Palù ( ), l adeguamento ed il potenziamento del sistema fognario di Monteforte d Alpone ( ), il primo stralcio funzionale per l ampliamento delle fognature a Bussolengo ( ), il completamento delle opere per il nuovo impianto di depurazione di Nogarole Rocca ( ), l estensione della rete idrica in località Boscoriondo di Oppeano ( ), l avvio dei lavori per la risoluzione dell emergenza PFAS nel potabilizzatore di Almisano ( ), il primo stralcio funzionale per l estensione della rete fognaria a ronco all Adige ( ), l estensione e l adeguamento dei sotto-servizi di loc. La Rizza e via Nino Bixio di Villafranca di Verona ( ), l estensione della rete fognaria in via Santa Croce di Angiari ( ). Sempre nel 2014, gli investimenti più significativi che hanno interessato il comune di Verona sono stati: l avvio dei lavori di fognatura in via Edison ( ), la progettazione di tutti gli interventi per l estensione ed il potenziamento dei sotto-servizi di Verona Sud/ATO4, l estensione della rete fognaria in via Lazzareto ( ), la progettazione e la realizzazione degli interventi per l adeguamento della rete acquedottistica nelle vie Volte Maso, Cason del Chievo, Strada Monte Cillario e vicolo Campo Marzo ( ), la progettazione e la realizzazione dei primi interventi per l estensione della rete fognaria nelle vie Carducci, loc. Poiano, Stradone S.Lucia, via Fenilon e via Sommacampagna ( ). E stato un anno, quello appena passato, caratterizzato inoltre da significative novità gestionali che hanno permesso un importante riduzione delle uscite e dei costi dell azienda, grazie ad una mirata strategia di ottimizzazione delle risorse umane. Il Valore Aggiunto è migliorato rispetto al Budget; a tale risultato hanno certamente contribuito i risparmi di circa Euro 3,2 milioni ottenuti da minori costi sostenuti per l acquisto di Energia Elettrica (1,6 milioni), e per conduzione impianti e contratti di servizio (1,6 milioni). Il Margine Operativo Lordo è risultato migliore di circa 0,5 milioni di euro grazie anche al risparmio sui costi del personale di circa 0,4 milioni rispetto al budget. Molto importante è stata la creazione di Viveracqua, la società consortile a capitale interamente pubblico nata senza scopo di lucro due anni e mezzo fa dalla compartecipazione di Acque Veronesi e Acque Vicentine. Si tratta di una vera e propria rete regionale dell acqua, con la finalità di creare sinergie e gestire in comune molteplici fasi amministrative e operative del servizio idrico, realtà che poi si è allargata in tutto il Veneto. Per il 2015 sono previsti investimenti pari a circa 17 milioni di euro. «I numeri emersi nel corso dell approvazione del bilancio sono frutto di notevoli sforzi economici e tecnici - ha detto Mariotti - Per il futuro sono in cantiere numerosi progetti di ammodernamento delle reti idriche e fognarie in tutta la provincia. A tal fine Acque Veronesi, anche in collaborazione con altre società appartenenti a Viveracqua, è in procinto di concludere nuove operazioni finanziarie che permetteranno alla stessa di garantire risorse per oltre 100 milioni di opere nei prossimi 6 anni. Lascio un azienda sana e vicina alle esigenze del territorio». L Assemblea dei Soci ha eletto il nuovo Consiglio di amministrazione che guiderà la società consortile per i prossimi 3 anni. Sono stati nominati: Niko Cordioli, presidente, Domenico Dal Cero, vicepresidente e Paola Briani, consigliere. Nella stessa seduta sono stati inoltre nominati i componenti del collegio sindacale: Cristiano Maccagnani (presidente), Alberto Mion e Giovanna Rebonato. Nei prossimi giorni si terrà una conferenza stampa di presentazione dei nuovi membri del Cda e del Collegio sindacale. A cura dell Uffico Stampa Acque Veronesi Marco Mistretta ALLE POSTE CENTRALI DI LEGNAGO WIFI GRATUITO E FACILE PER TUTTI Da alcuni giorni l ufficio postale Legnago Centro, in piazzetta 5 Martiri, ha un servizio in più che mette a disposizione di tutti i cittadini il nuovo servizio WiFi gratuito, per connettersi ad internet. Accedere alla rete dall ufficio postale è semplice: basta registrarsi comunicando il proprio numero di telefono mobile al quale verrà inviato un messaggio con le credenziali d accesso al Wi-Fi. A quel punto, attraverso smartphone, tablet o pc sarà possibile navigare in internet, dialogare sui social network o lavorare, in attesa del proprio turno allo sportello. Il servizio sarà attivato entro il 2015 anche negli altri più importanti uffici postali della provincia di Verona. Le Poste centrali di Legnago sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle ed il sabato dalle 8.20 alle 12.35; per informazioni il numero di telefono è 0442/ F.O.

13 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto RISOTTI PER ESALTARE IL RISO MADE IN ITALY L INIZIATIVA DI COLDIRETTI VERONA: PORZIONI DA GUINESS PER UN EXPO DA RECORD. TRA I PRESENTI ANCHE IL BASSO ADIGE Una giornata da record quella dedicata alle eccellenze veronesi lo scorso 19 agosto Expo. Tra le numerose iniziative organizzate da Coldiretti Verona davanti al Padiglione No farmers, No party, l evento clou è stato il risotto all Isolana da record per 1000 persone preparato dall Azienda Agricola Melotti di Isola della Scala in collaborazione con Riso Gallo a pranzo e a cena. Un evento unico, da guiness, che ha visto impegnate 15 persone a cucinare il risotto in un grande paiolo di rame del diametro di 160 cm e quattro paioli di rame dal diametro cm. 70. Anche gli ingredienti sono stati da record. Infatti, per 1000 persone servono 100 kg di Riso Vialone Nano Veronese I.G.P., 200 litri di brodo di carne, Kg 80 di carne Tastasale, Kg. 20 di formaggio Grana Padano DOP, Kg 15 di burro della Lessinia, 200 gr. di canella fresca, 500 gr. di rosmarino fresco.tra i numerosi partecipanti, era presente anche il Basso Adige con il responsabile Giovanni Galetto. L Expo ha evidenzato Claudio Valente, presidente di Coldiretti Verona è l opportunità per presentare i nostri prodotti e soprattutto le persone che li producono. Anche in questa occasione, come abbiamo fatto a maggio, abbiamo portato all Expo prodotti tipici veronesi come le pesche, il riso, l olio per citarne solo alcuni, che sono il frutto del faticoso lavoro dei nostri agricoltori che ogni giorno ci mettono la faccia per quello che fanno e producono. L Expo non può essere l esposizione delle multinazionali ma deve essere soprattutto la capacità di interpretare il lavoro delle persone e la cultura che sta dietro le loro attività. A Verona il vialone nano Igp è una nicchia di qualità ha aggiunto Claudio Valente - abbiamo 2 mila ettari coltivati quasi esclusivamente con questa varietà. La bontà e la qualità di questo riso è dovuta alla presenza di risorgive limpide e pure utilizzate nelle risaie Il risotto da record ha commenta Gianmaria Melotti, dell omonima azienda agricola - e un modo per far conoscere ai visitatori dell Expo il riso italiano, una vera eccellenza agroalimentare. è importante valorizzare l agricoltura italiana e locale attraverso le produzioni storiche, come il Vialone Nano Veronese e farle conoscere attraverso un piatto gustoso come il risotto. Particolarmente apprezzata dai visitatori è stata la colazione contadina a base di latte, orzo, succhi e dolci della cucina veronese. La giornata un susseguirsi di assaggi di prodotti tipici veronesi come olio, riso, vino, formaggi, salumi, pesce di lago, miele, frutta presentati direttamente dai produttori. un lunch servito dallo chef mobile, con in più la possibilità di organizzare un take away grazie alla novità assoluta dell agribag. Dentro una rettangolare scatola di cartone riciclabile, c è un panino con salume tipico, un succo di frutta, un frutto fresco di stagione e un dolce. Un toccasana per i visitatori impegnati nella visita a Expo. Nel pomeriggio atteso lo show dei cuochi intagliatori e ampio spazio dedicato alla tintarella estiva con speciali centrifughe green. Interessante l appuntamento serale con l happy hour al primo piano del padiglione, sull ampia terrazza panoramica, dove la cucina amica su prenotazione è disponibile ad organizzare pranzi e cene vip. Le note anni 60 di Vito Lonardi hanno accompagnato una serata di degustazione alla scoperta dei vini veronesi Bardolino, Custoza, Lugana e Durello. Il nostro obiettivo ha precisato Giuseppe Ruffini, direttore di Coldiretti Verona - è far conoscere Verona attraverso i suoi numerosi prodotti agroalimentari. Per le giornate in cui siamo presenti cerchiamo di variare i prodotti anche secondo la stagione e di turnare i produttori così da dare a più aziende agricole l opportunità di presentare il loro lavoro. La giornata è iniziata nei migliore dei modi con un affluenza importante di persone interessate e curiose delle nostre attività. Durante tutta la giornata il Gruppo Ricerca Danza Popolare di Verona accompagnato dalla Diamantini Folkbanda ha animato il cardo con danze in costume della tradizione veneta. Ada Sinigalia iacere di servirvi Ristorante - Pizzeria DA SABATO 29 AGOSTO I SABATI DANZANTI OGNI SABATO NOVITÀ ORCHESTRALI SI ACCETTANO ISCRIZIONI AL BALLO COUNTRY INIZIO CORSI A SETTEMBRE PRIMA LEZIONE GRATUITA MENU A BUFFET Antipasto Primo Secondo Contorno Dolce 1/2 l. acqua 10 e dal lunedì al sabato a mezzogiorno 15 e la domenica a mezzogiorno Via Rovigo, 50 - Vigo di Legnago - Per prenotazioni telefonare ai numeri o

14 14 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto 2015 GSP VIGO: MOLTI COLPACCI PER TORNARE IN PRIMA CATEGORIA Il GSP Vigo è al lavoro dal 17 agosto in preparazione al prossimo campionato. Il presidente Raimondo De Angeli, da ben 16 anni al timone della società biancogranata, ha presentato alla stampa giovedì 23 luglio la squadra al ristorante Zonaro di Vigo. Ben 12 Raimondo De Angeli con mister Passera durante il suo intervento. le novità della squadra con un nuovo allenatore Luis Gustavo Passera. L allenatore argentino ha detto: Torno a casa mia, a Vigo dove ho giocato in prima categoria ed allenato. Sono carico, ho tanta voglia, la squadra si fa sul campo lavorando sodo e con impegno. Il presidente De Angeli ha rivelato che Passera ha una buona macchina da guidare, una squadra da play off, ma per scaramazia è giusto parlare di salvezza.il direttore sportivo Renzo Dante ha manifestato la sua percezione di una buona squadra con un allenatore ( Passera ) che dà grinta. Intervento fiume del giornalista Andrea Nocini che su pianeta calcio ha così illustrato la cena: Questo l ottimo menù innaffiato da un rosato, granata ed appannato rabusello: primo piatto a base di lasagne, fetuccine al ragù di anatra, vitel tonè di secondo con roast-beef più patatine fritte, macedonia con gelato, dessert a base di sfogliatina con crema Chantilly e di foto: NAVARRO pesche caramellate (offerte dalla ditta Belllettato Spa). Poi, caffè ed anima nera per tutti, limoncello gradito dalla tromba legnaghese, nonché incallito milanista, il dottor Aldo Navarro. Dopo Nocini interventi lampo dei giornalisti Aldo Navarro che ha augurato a Passera amico dell ex bomber del Legnago Trinchieri di portare il Vigo in prima categoria e di Stefano Paganetto di radio rcs. Questa la rosa del G.S.P. Vigo 1944: Portieri: Matteo Artioli e Michele Ferrari (dal Bonavigo) Difensori: Daniele Bernardinello (dal Castelbaldo Masi), Antonio Ciocca, Daniele Faccioli, Enrico Gambin, Lorenzo Rossignoli (dal Porto), Riccardo Tedesco, Federico Tobaldo, Yaya Abdou Malik. Centrocampisti: Luca Cecilli (dal Bovolone), Simone Corrias, Simone Danielli, Donato Delli Priscoli, Andrea Pagliarini (dal Bevilacqua), Marco Rigobello (dal Sanguinetto Venera), Riccardo Segala (Dal Villabartolomea), Marco Soave. Attaccanti: Dennis Belletato, Thomas Pasti (dal Bovolone), Domenico Pepe (dal Porto), Alberto Zanetti. Staff tecnico: Allenatore Luis Gustavo Passera (ex Bonavigo), vice allenatore Simone Scavazza, preparatore dei portieri Pierluigi Maggioni, massaggiatore Adriano Legacci Staff dirigenziale: Presidente Raimondo De Angeli, vice presidente Giuseppe De Angeli, Direttore Sportivo Renzo Dante, dirigente accompagnatore e addetto stampa Bruno Tagliaferro, Responsabile campo e magazziniere Paolo Nardo. A.N. BIS DELLA VIRTUS VECOMP NEL MEMORIAL BUBOLA La Virtus Vecomp ha vinto giovedì 13 agosto anche la seconda edizione del Memorial Bubola per un pasticcio difensivo del Legnago. Al Memorial in ricordo di Mario Bubola ex diesse del Legnago per vent anni scomparso a 62 anni l 11 agosto di 25 anni fa in una giornata caldissima erano presenti al «San- Un momento della premiazione. drini» circa 150 spettatori, due figli di Bubola, Maurizio e Patrizia e alcuni foto: NAVARRO giocatori di quel tempo (Lucchini, Murari e Sbampato) l allenatore Romano Mattè, Un breve e commosso discorso di Galeazzo Cinti prima delle tre gare di 45 minuti. La prima partita fra il Legnago e il Villafranca si è conclusa con un netto 2-0 per il Legnago con reti di Adriano e Zerbato. La seconda gara fra il Villafranca e la Virtus si è conclusa con una vittoria (2-1) in rimonta dei Fresco-boys. La terza gara fra il Legnago e la Virtus si è decisa al 32 : sugli sviluppi di un corner Mensah incornava, il pallone deviato dal difensore biancazzurro Bigolin sorprendeva il portiere Cybulko. Durante le premiazione finali alle quali non ha partecipato il Villafranca interventi di Romano Mattè per ricordare Mario Bubola e di Gigi Fresco contento di essere stato invitato al Memorial. A.N. 80 articolo SIBILLA Eccoci giunti all ottantesima puntata della rubrica di AstroMitologia del Basso Adige. Oggi continueremo a descrivere le divinità minori dell antichità greco-romana soffermandoci sulla figura della Sibilla. Le Sibille erano leggendarie profetesse presenti nella mitologia ma esistite storicamente. Erano vergini capaci di virtù profetiche ispirate dal dio Apollo, in grado di fornire profezie e fare predizioni. Tali donne rivelavano abitualmente ai profani ed alle folle le loro profezie, sempre vane, lievi e numerose come le foglie, che il vento sparpagliava disperdendone il testo lasciando così spazio alle illusioni delle persone che interpretavano a loro piacimento le profezie. Le sibille erano collocate in diversi luoghi del bacino del Mediterraneo: in Italia (a Cuma), in Libia, in Grecia (a Delfi) e in Asia Minore. Tra le più conosciute vi erano la Sibilla Eritrea, del gruppo ionico, la Sibilla Cumana, del gruppo italico, e la Sibilla Delfica, del gruppo orientale. Inizialmente Sibilla era un nome proprio di persona, presumibilmente quello di una delle più antiche sibille, la Sibilla Libica, e col tempo il nome Sibilla è diventato un epiteto, passando a indicare un tipo particolare di profetessa. Ciò avvenne in seguito al nascere di santuari in diversi luoghi che resero necessario l aggiunta, dopo il nome Sibilla, della località interessata che permetteva di distinguerle l una dall altra. Per alcuni antichi qualche sibilla, avendo longevità millenarie, passava da un luogo all altro del Mediterraneo per dimorarvi lunghi periodi, venendo ogni volta chiamata con un nuovo nome geografico benché fosse sempre la stessa persona. Nella Roma repubblicana e imperiale un collegio di sacerdoti custodiva gli Oracoli sibillini, testi sacri di origine etrusca, consultati in caso di pericoli o di catastrofi. Platone nei suoi scritti cita solo una Sibilla, anche se in seguito le sibille divennero una trentina; infatti lo scrittore Marco Terenzio Varrone ne elenca dieci che in ordine di antichità sono: Persica, Libica, Delfica, Cimmeria, Eritrea, Samia, Cumana, Ellespontica, Frigia e Tiburtina. Nella zona italica la sibilla più celebre era certamente la Sibilla Cumana ubicata nella città magnogreca di Cuma. Ella svolgeva la sua attività oracolare nei pressi del Lago d Averno, in una caverna conosciuta come l Antro della Sibilla dove la sacerdotessa, ispirata dalla divinità, trascriveva le sue profezie su foglie di palma le quali, alla fine di ogni predizione, erano mescolate dai venti, rendendo le profezie sibilline. Nel prossimo numero della rubrica continueremo a parlare delle divinità minori dell antichità grecoromana. Arrivederci al prossimo mitologico numero! Gianluigi Viviani

15 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto

16 16 Anno XXXVII - n. 8 - Agosto 2015 Growing Equipment since 1973 Growing Equipment since 1973 ing Equipment since 1973 NUTRIZIONE E SPECIALITÀ E E SPECIALITÀ PER L AGRICOLTURA GRICOLTURA SEGUI FOMET ANCHE SU: Via Vialarga, S. Pietro di Morubio (VR) ITALY-CE Tel Fax fomet@fomet.it SEGUI FOMET SEGUI ANCHE FOMET ANCHE SU: SU: FOMET spa ottiene la Certificazione OHSAS Via Vialarga, S :2007, Pietro di Morubio ora sono (VR) quattro! ITALY-CE Nella foto, in ordine da destra: l ing. Evelin Via Vialarga, Tel S. Pranovi, Pietro - Responsabile di Fax Morubio ++39 (VR) Sicurezza, 045 ITALY-CE Ambiente, Tel Energia e - Qualità Fax ++39 in fomet@fomet.it Fomet 045 spa e che cura e segue tutte le certificazioni, con il certificato della ISO ; Dr. fomet@fomet.it Matteo Casella, Direttore di Stabilimento, con il certificato della ISO (ambientale); l ing. Andrea Burato, del Laboratorio Fomet spa con il certificato della ISO (energetica); il Dr. Roberto Bonotto, Responsabile Commerciale Fomet spa con il certificato Responsabile Care di Federchimica.