UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA "A. GEMELLI"- ROMA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. Protocollo n...

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1 UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA "A. GEMELLI"- ROMA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Protocollo n... Cure Igieniche nel Paziente dipendente 1. Prevenire l insorgenza di infezioni cutanee. 2. Mantenere integra la cute. 3. Promuovere il benessere della persona assistita. 4. Favorire la mobilizzazione nel letto. OBIETTIVI Principi da osservare: Valutare il grado di collaborazione della persona assistita. Compiere movimenti il più sincroni possibili al fine di evitare inutili perdite di tempo e di stancare il malato. Scoprire il malato progressivamente e solo per lo stretto necessario onde non fargli prendere freddo e per garantire la privacy. Osservare attentamente le condizioni della cute e riferire ogni eventuale alterazione MATERIALE OCCORRENTE SPUGNATURA O BAGNO A LETTO Acqua tiepida Soluzione detergente o sapone neutro Cotone e/o manopole o spugne personali Guanti monouso Bacinelle Asciugamani Pettine o spazzola Garze Soluzioni idratanti o sostanze emolienti Deodorante o colonia Lamette (per eventuale tricotomia) Paravento Cambio biancheria personale Cambio biancheria del letto Pannoloni IGIENE PERINEALE Acqua tiepida Soluzione detergente o sapone neutro Falde di cotone Guanti monouso Calice Padella munita di copripadella Cerata o salvaletto Asciugamano piccolo Paravento Uroprofilattici Sacchetto per rifiuti

2 IGIENE DEL VISO Acqua tiepida Garze o manopola Garzine sterili Guanti monouso Bacinella Asciugamano (o traversa) Tavolino portatile Occorrente per eventuale rasatura: Schiuma o sapone da barba Rasoio monouso Lozione dopobarba o soluzione idratante IGIENE DEL CAVO ORALE Acqua tiepida Colluttorio Bicchiere Pinza di Pean o spazzolino monouso Tamponcini di garza Dentifricio e spazzolino (del paziente se collaborante) Arcella Traversa Tavolino portatile Olio di Vaselina o Burro di Cacao Abbassalingua BAGNO O SPUGNATURA A LETTO PROCEDURA Informare il paziente sulle attività che si stanno per compiere. Aprire selettivamente porte o finestre e garantire una temperatura media di circa 25. Portare in stanza del malato il materiale occorrente Posizionare il paravento. Rimuovere copriletto e coperta, lasciando coperto il paziente solo con il lenzuolo superiore. Indossare i guanti monouso. Per ricercarne la collaborazione. Per evitare correnti d'aria e raffreddamento del paziente. Per un utilizzo proficuo delle risorse e per ridurre il disagio del paziente. Per evitare la trasmissione di infezioni. Per salvaguardare la privacy del paziente. Per rispettare la privacy del paziente ed evitare di raffreddarlo. Per non contaminare le mani con eventuali liquidi organici. Scoprire la persona nella parte superiore rimuovendo la giacca del pigiama e gli altri indumenti che proteggono il tronco. Far assumere al paziente la posizione supina lasciando un solo cuscino sotto la testa se consentito dallo stato di salute. E la posizione più confortevole da far assumere durante la procedura e permette di mobilizzare correttamente il paziente secondo necessità. Preparare una bacinella con la soluzione detergente diluita in acqua tiepida (leggere attentamente le indicazioni riportate sul flacone per rispettarne le percentuali di diluizione). La soluzione detergente non va mai usata pura sulla cute per evitare irritazioni o forme di intolleranza al prodotto e per mantenere inalterato il film lipidico cutaneo.

3 Preparare un'altra bacinella con dell'acqua tiepida. Da usare per risciacquare le zone insaponate. Predisporre un salvaletto sotto la zona da lavare e un asciugamano a lato del letto. Bagnare la manopola o il cotone nell'acqua con la soluzione detergente e rimuovere l'acqua in eccesso. Scoprire il tronco del malato e passare la manopola o le falde di cotone procedendo dall'alto verso il basso: insaponare, risciacquare e asciugare tamponando la cute. Porre particolare attenzione alla regione sottoascellare e sotto mammaria, soprattutto nelle persone obese. Procedere secondo un ordine logico in modo tale che un infermiere insapona una parte e l'altro, successivamente, sciacqua e asciuga. Si copre il tronco della persona assistita con il lenzuolo, insaponare la manopola o il cotone e procedere a lavare la spalla, braccio, avambraccio, mano e spazio interdigitale. Un asciugamano serve per evitare di bagnare il letto, l'altro per averlo subito a disposizione per asciugare la cute. Per evitare di bagnare il letto. La cute va asciugata tamponandola per evitare di causare eritemi o lesioni della stessa. Pulire ed asciugare accuratamente tali zone ha lo scopo di evitare che un ambiente umido favorisca la proliferazione di microrganismi e di causare lesioni cutanee. Per un utilizzo proficuo delle risorse e per ridurre il disagio del paziente. Pulire ed asciugare accuratamente gli spazi interdigitali ha lo scopo di rimuovere residui di sporco che facilmente si annidano nelle zone più nascoste e di evitare che un ambiente umido favorisca la proliferazione di microrganismi. Sciacquare, asciugare e procedere con l'altro arto. Lavare ed asciugare il dorso mettendo la persona in posizione seduta o facendola ruotare su un lato Far indossare al paziente la maglietta intima e la giacca del pigiama. In relazione alla capacità di movimento della persona assistita. Per favorire una benefica reazione di calore. Coprire la parte superiore con il lenzuolo e rimuovere gli indumenti della regione inferiore. Scoprire uno dei due arti inferiori, alternativamente, lavare ed asciugare procedendo dalla coscia, gamba, piede e spazio interdigitale. Procedere all'igiene perineale come da protocollo di riferimento. Rivestire completamente il malato e applicare colonia o deodorante secondo le preferenze del paziente. Per evitare un eccessivo raffreddamento della persona e per rimuovere lo sporco evitando di contaminare le zone pulite. L'igiene perineale può essere effettuata sia rispettando la sequenza indicata, sia prima di eseguire l'igiene totale in base alla necessità del malato. Controllare le unghie dei piedi e delle mani, se occorre, tagliarle.

4 Provveddere al cambio della biancheria del letto come da protocollo. Far assumere al paziente la posizione confortevole. Riordinare il materiale usato. Annotare le osservazioni rilevate durante l'esecuzione della tecnica. Per garantire un corretto passaggio di informazioni. PROCEDURA IGIENE Informare il paziente sulle attività che si stanno per compiere. Lavarsi le mani PERINEALE Per ricercarne la collaborazione. Per evitare la trasmissione di infezioni. Posizionare il paravento. Rimuovere copriletto e coperta, lasciando coperto il paziente solo con il lenzuolo superiore. Far assumere al paziente la posizione ginecologica lasciando un solo cuscino sotto la testa se possibile. Per salvaguardare la privacy del paziente. Per rispettare la privacy del paziente ed evitare di raffreddarlo. E la posizione più confortevole da far assumere durante la procedura e permette di mobilizzare correttamente il paziente secondo necessità. Indossare i guanti monouso. Rimuovere gli indumenti della regione inferiore lasciando il lenzuolo appoggiato sulle ginocchia. Per non contaminare le mani con eventuali liquidi organici. Per rispettare la privacy del paziente. Preparare il calice con la soluzione detergente diluita in acqua tiepida e le falde di cotone (leggere attentamente le indicazioni riportate sul flacone per rispettarne le percentuali di diluizione). La soluzione detergente non va mai usata pura sulla cute per evitare irritazioni o forme di intolleranza al prodotto, mantenendo inalterato il film lipico cutaneo.

5 Posizionare la padella facendo sollevare il bacino al paziente. Nel caso in cui non fosse in grado di collaborare, ruotare il paziente in decubito laterale, appoggiare la padella sulla regione glutea e riportare la persona assistita in posizione supina. La padella ha lo scopo di raccogliere l'acqua residua del lavaggio e le falde di cotone utilizzate, ma in alcuni casi, quali grave insufficienza respiratoria, pronunciata sporgenza ossea, estese lesioni cutanee, può non essere applicata a condizione che venga posta un altro tipo di protezione per il letto e, la padella sia posta sul letto in prossimità della zona da lavare per riporre il cotone utilizzato. Posizionare l asciugamano sul pube del paziente Versare un po della soluzione contenuta nel calice sulla zona perineale, con attenzione raccogliendola nella padella. Prendere le falde di cotone con le mani e versare delicatamente la soluzione preparata. Procedere alla pulizia con movimenti dall alto verso il basso (dal pube verso l ano). Per proteggere il paziente e averlo a disposizione all'occorrenza. Per non bagnare il letto. Per evitare di bagnare il letto e la persona con l'acqua in eccesso. Per evitare di trasportare microrganismi dalla zona più sporca alla più pulita. Nel caso della paziente donna passare i batuffoli di cotone procedendo dalla regione inguinale verso la parte interna delle coscie, allargando, poi, le grandi e le piccole labbra e cambiando il cotone quando si deve pulire il lato opposto. Per evitare di contaminare le zone più pulite con materiale sporco. Nel paziente uomo prendere il pene con una mano e con l altra abbassare il prepuzio per scoprire bene il glande e poi passare il batuffolo di cotone agendo, con un movimento circolare, dalla zona più centrale (meato urinario) verso l'esterno fino alla zona scrotale. In presenza di catetere uroprofilattico (Conveen) procedere prima alla sua rimozione. In presenza di catetere uretro-vescicale utilizzare una falda di cotone insaponata esclusivamente per la zona uretrale. Togliere la padella ed asciugare accuratamente la zona tamponando con l'asciugamano. Aiutare il paziente ad indossare la biancheria intima pulita. Per evitare di trasportare microrganismi dalla zona più sporca alla più pulita e per rimuovere accuratamente le secrezioni. Per una pulizia completa del pene. Per evitare infezioni delle vie urinarie per risalita dei germi nel canale uretrale. Si asciuga tamponando per evitare di irritare o ledere la cute. Per favorire il benessere della persona. Provveddere al cambio della biancheria del letto come da protocollo. Far assumere al paziente la posizione confortevole.

6 Riordinare il materiale usato. Annotare le osservazioni rilevate durante l'esecuzione della tecnica. Per garantire un corretto passaggio di informazioni. PROCEDURA IGIENE DEL CAVO ORALE Informare la persona assistita dell'atto che si sta per compiere chiedendo e valutando il suo grado di collaborazione. Per evitare il rischio di contaminazioni fra operatore e persona assistita. Rispetto della dignità della persona assistita e del suo diritto di informazione; per stimolare la sua partecipazione alle cure. Posizionare la persona assistita semiseduta col capo rivolto all'indietro e la bocca aperta (se esistono controindicazioni la persona può essere posta in decubito supino col capo rivolto lateralmente). Per facilitare e garantire l'efficacia dell'esecuzione della tecnica. Valutare le condizioni della cavità orale utilizzando, se necessario, una fonte luminosa e l'abbassalingua. Rimuovere, se presente, la protesi dentaria e provvedere, poi, alla sua pulizia. Mettere la traversa o l'asciugamano sul torace o sotto la guancia e il mento del malato a seconda della posizione. Predisporre tutto il materiale a portata di mano. Indossare i guanti monouso. Sistemare la bacinella reniforme sotto la mandibola del malato. Versare un po'di collutorio nel bicchiere diluendolo nell'acqua (rispettare le percentuali di diluizione). Per individuare eventuali affezioni della mucosa orale. Per rimuovere più facilmente eventuali residui di cibo ed evitare di ledere la mucosa orale. Per evitare di bagnare la persona e la biancheria del letto. Per un utilizzo proficuo delle energie e del tempo dell'operatore e per ridurre i disagi della persona assistita. Per evitare che l'operatore si contamini con eventuali secrezioni. Per evitare di bagnare la persona e la biancheria del letto. Per avere un azione disinfettante oltre che detergente Rivestire la pinza di Pean con un tampone di garza ed immergerla nella soluzione con il colluttorio (o usare spazzolino monouso). Premere il tampone contro la parete del bicchiere togliendo il liquido in eccesso. Per evitare di creare lesioni della mucosa con la punta della pinza Per evitare di bagnare il paziente e la biancheria

7 Invitare il malato ad aprire la bocca; se presenta una certa difficoltà o è inconsciente, introdurre fra i denti un abbassalingua ed esercitare una certa pressione, a mo'di leva, sulla parte esterna oppure effettuare una pressione ai lati della mandibola. Pulire i denti iniziando dall'arcata superiore esterna e procedendo dall'indietro in avanti e dall'alto verso il basso; lo stesso per l'arcata interna. Ripetere l'operazione per l'arcata inferiore, esterna e interna, procedendo sempre dall'indietro in avanti e dal basso verso l'alto. Pulire le pareti interne della bocca e detergere la lingua partendo dalla base verso la punta. Cambiare le garze dopo la pulizia di ogni zona e procedere sempre con un movimento rotatorio. Asciugare le labbra del paziente e applicare olio di vaselina o burro di cacao. Non introdurre mai le dita nella bocca del malato, specie se è in coma o in stato soporoso, perché tende a stringere le mascelle appena viene stimolato. Per favorire la rimozione dei residui alimentari e per non traumatizzare le gengive. Per evitare di trasportare i residui alimentari verso l'interno del cavo orale e sul colletto gengivale. Per rimuovere secrezioni e residui alimentari senza indurre il vomito. Per allontanare efficacemente il materiale asportato e per staccare meglio eventuali secrezioni o altro senza provocare abrasioni. Per mantenere le labbra umide ed evitare secchezza e screpolature. Lasciare il paziente in posizione comoda e confortevole. Riordinare il materiale utilizzato. Annotare le osservazioni fatte durante la procedura e valutare la necessità di effettuarla più volte nella giornata. Per garantire un corretto passaggio delle informazioni. IGIENE DEL VISO PROCEDURA Informare il malato sulle attività che si stanno per compiere. Far assumere al paziente la posizione semiseduta o seduta, se non è possibile si può far assumere anche la posizione supina. Ricoprire con l asciugamano o la traversa il torace e le spalle del paziente. Indossare i guanti monouso. Per ricercarne la collaborazione. Per evitare la trasmissione di infezioni. Per facilitare l'esecuzione della procedura. Per proteggere la biancheria del paziente. Per evitare contaminazioni tra persona assistita e operatore.

8 Sistemare il tavolino portatile difronte al paziente e disporvi la bacinella con acqua tiepida. Bagnare la manopola o le garze nell'acqua e insaponare la fronte, le guancie, il mento, il naso (evitando la zona intorno agli occhi) e la zona intorno alle labbra, il collo e il padiglione auricolare esterno. Per asportare in ogni zona del viso eccesso di sebo o sudore. Sostituire l'acqua nella bacinella e sciacquare viso e collo del paziente. Asciugare accuratamente e delicatamente viso, collo e padiglione auricolare del paziente. Per evitare macerazioni o abrasioni della cute. Vuotare la bacinella. Prendere e piegare in due una garzina porla sulla bacinella e inumidirla con acqua tiepida pulita. Togliere il liquido in eccesso e passare delicatamente sulla rima palpebrale procedendo dall'interno verso l'esterno. Ripetere l'operazione fino a quando è necessario sostituendo ogni volta il batuffolo di garza. Procedere allo stesso modo con l'altro occhio sostituendo tutto il materiale utilizzato. Per non irritare la mucosa congiuntivale. Per evitare che le secrezioni possano ostruire il canale lacrimale. Per evitare contaminazioni. Per evitare contaminazioni tra un occhio e l'altro. Nel paziente uomo la pulizia del viso deve essere preceduta dalla rasatura della barba. Se il malato è munito di rasoio elettrico non vi sono problemi; in caso contrario segnalare il nominativo e il numero del letto al barbiere dell'ospedale (previo consenso del malato) o provvedere personalmente. Assenza di infezioni o lesioni cutanee Mantenimento comfort del paziente Operatori richiesti 2 operatori Tempo impiegato minuti Indicatori di risultato

9 Bibliografia A.A.V.V., Tecniche infermieristiche di base e speciali, Edizioni Minerva Medica, Torino 1992 RF Craven, CJ Hirnle, Principi Fondamentali dell Assistenza Infermieristica Vol. 2, Seconda Edizione, CEA, Milano, 2006 B. kozie, G. Erb, Testo Atlante di Tecniche Infermieristiche, Terza Edizione, Antonio Delfino Editore, Roma, 1994 B.Kozie, G. Erb, Nursing Clinico-Tecniche e Procedure, Edises, Napoli 2006 S.A. Sorrentino, Assistenza Infermieristica di Base: principi e procedure Mc Graw Hill, Milano, 1994 Revisionato il 31/01/2008

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