Prospettive di recessione?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Prospettive di recessione?"

Transcript

1 VIP - Politica economica Weltpoststrasse 20 CH-3000 Berna 15 T F Unia Segretariato centrale, dipartimento Politica contratuale e gruppi d interesse, Weltpoststrasse 20, CH-3000 Berna 15 Unia rapporto economico, inverno 2008 Prospettive di recessione? A livello congiunturale il 2007 è stato un anno record e fino a poco tempo fa l otimismo contagiava tutti gli ambienti economici. Ala fine del annola crisi del mercato ipotecario statunitense ha innescato una caduta delle borse, che si è protratta ancheal inizio del Finora in realtà le svalutazioni miliardarie del settore finanziario statunitense ed europeo hanno interessato quasi esclusivamente il settore bancario. Malgrado l inversione di marcia dela Federal Reserve e del Amministrazione Bush, la crisi finanziaria americana rischia di investire non solo il settore finanziario ed immobiliare, ma anche l industria, ralentando la crescita economica. I Paesi europei (e la Svizzera) hanno tuttavia ridotto la loro dipendenza economica dagli Stati Uniti e l economia reale non sembra aver perso solidità. Contrariamente a quanto avviene negli Stati Uniti, la maggior parte dei Paesi europei non è colpita dal problema del sovraindebitamento delle famiglie e della bolla immobiliare. Neanche dai mercati emergenti asiatici arrivano segnali di debolezza. In Svizzera la crescita del PIL continua ad essere superiore alla media.l estesa crescita economica è trainata sopratuto dal aumento degli investimenti in beni di equipaggiamento, delle esportazioni e dei consumi privati. Le previsioni pubblicate dagli istituti congiunturali e dalle banche sono quindi relativamente ottimistiche anche per il 2008 e il La crisi americana dei mutui subprime finirà sicuramente per incidere sul tasso di crescita europeo e svizzero: la recessione e quindi il calo della produzione e l aumento dela disoccupazione non sembra tuttavia una minaccia imminente. Congiuntura mondiale A livello mondiale la dinamica congiunturale non ha perso intensità. Anche nel 3 trimestre 2007 la congiuntura mondiale ha registrato una forte espansione. Complessivamente il tasso di crescita del economia mondiale è stato del 4,7%. Il quadro generale risulta tuttavia offuscato dalle incertezze (ancora) legate alla crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti, dal continuo aumento del prezzo del greggio e dal maggiore rischio inflazionistico. Quest anno l economia mondiale dovrebbe registrare un tasso di crescita del 4,3%, sostenuto soprattutto dalla forte crescita dei Paesi emergenti.

2 2/10 Grafico 1: Prodotto interno lordo reale (variazione percentuale destagionalizzata rispeto al anno precedente) % Area euro (13) Svizzera USA Giappone Fonte. Eurostat Crisi negli USA Gli Stati Uniti non hanno ancora superato la crisi immobiliare che continua a gravare fortemente sul economia del Paese. L eccesso di oferta nel mercato degli alloggi spinge verso il basso i prezzi immobiliari e rallenta gli investimenti nel settore: gli investimenti nella costruzione di abitazioni sono ancora in calo. I tassi ipotecari più onerosi, l aumento dei crediti in sofferenza, la politica più restrittiva nella concessione di mutui adottata dalle banche, la svalutazione degli immobili e degli attivi e l ulteriore aumento dei costi energetici dovrebbero frenare la domanda interna. Nel frattempo si registra anche un ristagno del occupazione. Per l anno 2008 il seco prevede una crescita USA del 2%, ma si tratta probabilmente di una previsione troppo ottimistica. Zona Euro ancora stabile Nel 3 trimestre 2007 la crescita economica ha registrato una leggera accelerazione. Sia il mercato interno che le esportazioni sono caratterizzate da uno sviluppo positivo. La crescita economica è estesa a tutti i rami economici, anche se progressivamente si va delineando un rallentamento congiunturale, dovuto alle condizioni più restrittive dei mercati finanziari, al continuo aumento del prezzo del greggio e (per le esportazioni) al forte apprezzamento del euro. L utilizzo dele capacità produttive e i profitti aziendali rimangono tuttavia elevati. Per il 2008 e il 2009 il seco prospetta quindi una crescita del 2%. Questo tasso è sicuramente inferiore a quello registrato negli anni passati, ma rispecchia il potenziale di crescita della Zona Euro. Lo sviluppo congiunturale rimane vivace in numerosi Paesi emergenti o in via di sviluppo e in particolare in Asia, in America latina e nel Europa orientale. Dala Cina e dal India non provengono segnali di raffreddamento, mentre in Giappone si delinea un rallentamento della crescita economica.

3 3/10 Mercati azionari deboli Dopo aver mantenuto una certa stabilità rispeto al euro e al franco svizzero dal inizio del 2004, la moneta americana ha registrato un marcato indebolimento rispetto al euro dal agosto 2007 e rispeto al franco svizzero dal setembre dello stesso anno. Il centro di ricerca congiunturale KOF ritiene che il dollaro si stia progressivamente avvicinando ad una soglia critica per le esportazioni europee, rappresentando quindi un rischio supplementare. Nel secondo semestre 2007 l andamento del franco svizzero rispeto al euro è stato caratterizzato da fluttuazioni. Se nel futuro prossimo il franco svizzero continuerà il suo apprezzamento (anche solo rispetto al dollaro), finirà per influire negativamente sulle esportazioni, poiché numerosi Paesi asiatici hanno legato la loro moneta al dollaro. Attualmente i mercati azionari avvertono il peso di una grande incertezza: la crisi dei mutui subprime esercita una forte pressione su varie azioni. Il settore finanziario è in difficoltà: numerosi istituti bancari hanno registrato risultati inferiori alle aspettative e sono stati costretti a rendere note svalutazioni miliardarie. Nel 4 trimestre 2007 la Merrill Lynch, la più grande banca d investimenti del mondo, è stata costretta a procedere ad un ulteriore svalutazione di 14 miliardi di dollari, realizzando il peggior risultato trimestrale dei suoi 93 anni di attività. Non è andata meglio neanche alla banca Citigroup, la prima banca statunitense: costretta anch essa a procedere ad una svalutazione di 18 miliardi di dollari, ha registrato la peggiore chiusura trimestrale della sua storia. Ben peggiore è invece la sorte toccata al UBS, che ha reso notal incredibile svalutazione di 21 miliardi del UBS. L eventuale perdurare dela tendenza al ribasso nei mercati azionari finirebbe per influenzare negativamente i consumi privati e gli investimenti: l orientamento di fondo dela congiuntura non cambia tuttavia con la stessa rapidità dei mercati finanziari. L esperienza mostra inoltre che una massiccia e rapida svendita di azioni può essere seguita a breve termine da un nuovo rialzo azionario. Congiuntura in Svizzera La congiuntura svizzera resta positiva. Sul piano della spesa, la crescita è trainata dal commercio estero, dai consumi privati e dagli investimenti in beni d equipaggiamento. Sul piano produttivo la crescita continua ad essere molto estesa. Rispetto allo stesso trimestre del anno precedente, nel 3 trimestre 2007 il PIL svizzero ha registrato un aumento del 2,9%. Benché i tassi di crescita rallenteranno, la Svizzera non rischia di entrare in una fase di debolezza congiunturale. Le previsioni degli istituti economici e bancari sono tuttavia accompagnate da una maggiore incertezza rispetto al passato:

4 4/10 Tabella 1: Previsioni (variazione percentuale reale rispeto al anno precedente) Consumi Investimenti beni Investimenti PIL privati d equipaggiamento edilizia 2007 KOF 2,8 2,2 5,8 1,4 BAK 2,8 2,1 7,8-2,8 UBS 2,6 2,0 10,2-2,2 seco 2,8 2,1 8,5-2,8 2008(P) KOF 1,9 2,6 3,4-0,4 BAK 2,3 1,8 4,2-0,7 UBS 2,3 2,0 4,3-1,3 seco 1,9 1,9 5,0-2,0 2009(P) KOF 2,0 2,4 1,2 0,2 BAK 2,1 1,6 3,8 0,5 UBS 1,8 1,5 2,1 0,8 seco 1,7 1,7 3,0-1,5 Fonte: Analisi KOF, previsioni 2008/2009, autunno 2007; Previsioni BAK, dicembre 2007; UBS, Outlook 4/2007; Seco, tendenze congiunturali, inverno 2007 La forza trainante dei consumi Nel 2007 i consumi privati sono stati il fattore determinante dello sviluppo congiunturale positivo. Nel 3 trimestre 2007 hanno registrato un ulteriorecrescita, contribuendo sul piano della domanda a più della metà della crescita del PIL dello stesso trimestre. La buona situazione occupazionale e l aumento dei salari sembrano influenzare molto positivamente la propensione al consumo: poiché le stime indicano che a breve termine questi due fattori non dovrebbero subire variazioni, si atende un ulteriore vigorosa crescita dei consumi. Il KOF individua nei consumi privati il motore principale dello sviluppo economico degli anni 2008 e La spesa statale continua ad essere debole, con una crescita limitata allo 0,3%. Rispetto al trimestre precedente gli investimenti in beni d equipaggiamento hanno registrato una leggera flessione (-4,1%), dovuta tuttavia a fattori eccezionali (acquisto di aerei nel periodo precedente). Osservando le singole componenti degli equipaggiamenti si constata che vari beni hanno registrato un forte tasso di crescita. Negli investimenti in beni d equipaggiamento la dinamica resta quindi positiva, anche se, dato il forte aumento delle capacità produttive registrato in questi ultimi anni, per il 2008 il KOF prevede un dimezzamento della crescita. Forte crescita delle esportazioni e della produzione Dopo il rallentamento dei trimestri precedenti, nel 3 trimestre 2007 le esportazioni hanno registrato un accelerazione, con una crescita del 2,3% rispetto al trimestre precedente. La crescita delle esportazioni di servizi (+2,6%) è stata leggermente superiore a quella delle e- sportazioni di merci (+2,2%).L aumentodelle esportazioni di servizi è stato trainato soprattutto dal turismo. Nelle esportazioni di beni la crescita riguarda soprattutto gli orologi, gli strumenti di precisione e i prodotti metallurgici, mentre i prodotti chimici e farmaceutici registrano una leggera flessione rispetto ai trimestri precedenti. Nel 3 trimestre 2007 le importazioni di merci e servizi sono leggermente aumentate, ma se le importazioni di servizi hanno registrato una crescita relativamente marcata (+4,4%), le im-

5 5/10 portazioni di merci hanno perso addirittura terreno (-0,5%). Prosegue anche lo sviluppo positivo del industria svizzera. Rispetto allo stesso trimestre del anno precedente la produzione è cresciuta del 10,7% e le cifre d afari del 12,6%. Anche gli ordini in entrata (+15,7%) e i portafogli ordini (+25,4%) hanno registrato un forte aumento: Tabella 2: Indice dela produzione, degli ordini e dele cifre d afarin alcuni rami selezionati, 3 trimestre 2007; crescita nominale delle esportazioni gennaio - luglio 2007 (variazione in % rispetto al anno precedente) Produzione Ordini Cifre d afari Esportazioni Industria metallurgica 6,3 6,3 12,2 16,7 Fabbr. di macchine e 12,1 21,4 13,3 app. meccanici 12,7 1 Industria elettrica 14,5 28,2 19,2 Industria tessile 31,5 32,0 19,4 7,0 Industria alimentare 5,8 6,0 5,0 12,1 Industria chimica 20,8 dati non disponibili 25,3 10,2 Fonti: UFS, indice della produzione, degli ordini, delle cifre d'affari e delle giacenze nel secondario per il 3 trimestre 2007; AFD, Commercio estero svizzero, 20 dicembre 2007 Industria ancora con il vento in poppa L industria meccanica, eletrotecnica e metalurgica (MEM) svizzera continua a registrare risultati eccellenti: nel 3 trimestre 2007 tutti gli indici chiave hanno registrato un forte aumento. Secondo i dati pubblicati dalla Swissmem, da gennaio a setembre le cifre d afari delle 290 aziende affiliate hanno registrato un aumento del 16,2% rispetto allo stesso periodo del anno precedente, con una crescita più marcata al estero (+16,4%) e leggermente inferiore in Svizzera (+15,4%). Le esportazioni sono aumentate sopratuto verso l Europa orientale, la Cina, l Austria, l Italia e la Germania, mentre la crescita è stata più contenuta verso l Asia (+8,9%) e gli USA (+1,1%). Anche le previsioni future sono rosee. Gli ordini in entrata sono aumentati del 33% rispeto alo stesso trimestre del anno precedente, con una crescita più marcata degli ordini nazionali rispeto a queli esteri. L utilizzo dele capacità produtive è particolarmente elevato (+92,7%) e supera nettamente la media di lungo periodo del 86,1%. Nel 2007 anche il settore chimico-farmaceutico ha confermato la tendenza in forte crescita, con un aumento del valore aggiunto del 6%. La crescita si affievolirà leggermente durante l anno, ma la produzione e lecifre d afari registreranno un forte aumento anche nel Commercio al dettaglio in crescita Le cifre d afari del commercioal dettaglio hanno registrato un forte aumento: tra il novembre 2006 e il novembre 2007 la crescita nominale è stata del 3,6%, a parità di numero di giorni di apertura dei negozi. La maggior parte dei gruppi di prodoti definiti dal Uficio federale di statistica ha registrato una crescita positiva, più marcata tra le imprese di grandi dimensioni: le grandi imprese (più di 45 equivalenti a tempo pieno) hanno registrato un aumento delle cifre d afari del 7,0%, quele medie (da 15 a 45 equivalenti a tempo pieno) del 5,8% e quelle piccole (meno di 15 equivalenti a tempo pieno) del 2,4%. Anche il 2008 dovrebbe essere un anno positivo per il commercio al dettaglio: la propensione al consumo è molto alta (cfr. evoluzione dei consumi privati più avanti). La situazione dovrebbe rimanere momentaneamente inalterata, grazie alle prospettive positive in materia di 1 I dati statistici delle industrie meccanica ed elettrica sono raggruppati

6 6/10 occupazione e salari.l indice del clima di fiducia dei consumatori rilevato trimestralmente dal seco conferma questa evoluzione positiva. Edilizia in flessione Il 3 trimestre 2007 è stato caratterizzato da un ristagno delle cifre d afari del setore del edilizia principale rispeto alo stesso trimestre del anno precedente. Complessivamente, cioè dal gennaio al settembre 2007, il ramo è tuttavia riuscito a realizzare la cifra d afari più elevata dal Anche quest anno la congiuntura del ramo non è stata omogenea: nel 3 trimestre le costruzioni hanno registrato un aumento del 2,1%, mentre il genio civile ha subito un calo del 3,3%. Il buon risultato è merito soprattutto del settore privato. Le cifre d afari hanno registrato un forte aumento nel edilizia industriale e artigianale (+9,2%), mentre la costruzione di abitazioni è in leggera flessione (-1,8%). Il calo registrato nel genio civile è imputabile soprattutto alla riduzione degli appalti pubblici. Tabella 3:variazioni percentuali di alcuni indici del edilizia principale I/2007 II/2007 III/2007 Cifre d afari (nom.) 5,3 5,1 3,3 14,6 2,0-0,4 Ordini in entrata 11,4 7,3 2,0 8,2 12,5-3,4 Portafoglio ordini -2,3-0,8-11,1 1,5 9,2 9,1 Fonte: statistica trimestrale SSIC I/2007 Le prospettive future non sono rosee. Nel novembre 2007 le domande di permessi di costruzione sono diminuite del 4,7% rispetto allo stesso mese del Considerando i primi undici mesi del anno la percentuale sale al 5,7%. Si sottolinea, tuttavia, che il livello continua ad essere decisamente superiore alla media di lungo periodo. Nel mese di novembre i permessi di costruzione sono diminuiti del 19%, anche se probabilmente il dato non è molto rappresentativo. Considerando i primi undici mesi del anno, il calo dei permessi rispeto al anno precedente è stato del 8,7%. L UBS relativizza le ripetute dichiarazioni delle aziende del ramo, che affermano che i profitti sarebbero ancora insufficienti. Nel 2007 i profitti aziendali sono aumentati, anche se per il 2008 le prospettive prevedono un leggero peggioramento. Trova invece conferma l agguerita concorrenza nel ramo. Le cifre relative alle fluttuazioni delle aziende sono impressionanti: dal gennaio 2005 al giugno 2007 sono state fondate oltre 15'500 nuove imprese edili e più di 10'500 hanno cessato l atività. Complessivamente il numero dele imprese edili è quindi cresciuto di circa 5'000 unità, con un aumento del 12,5%. Occupazione in forte crescita Secondo le cifre pubblicate dal Segretariato di stato del economia (seco), alla fine del mese di dicembre 2007 le persone disoccupate iscritte ai centri regionali di collocamento (URC) erano 109'012, con un aumento di persone ovvero del 4% rispetto al mese precedente. Rispetto al mese precedente il tasso di disoccupazione è quindi salito al 2,8%, con una crescita di 0,1 punti percentuali. Rispeto alo stesso mese del anno precedente il tasso di disoccupazione ha invece registrato un calo del 15,2% (quasi 20'000 persone). Si tratta del tasso di disoccupazione più basso registrato da anni nel mese di dicembre.

7 7/10 Grafico 2: disoccupazione in Svizzera Totale 200' ' '000 50' Gen 03 Apr 03 Lug 03 Ott 03 Gen 04 Apr 04 Lug 04 Ott 04 Gen 05 Apr 05 Lug 05 Tasso Ott 05 Gen 06 Apr 06 Lug 06 Ott 06 Gen 07 Apr 07 Lug 07 Ott 07 Disoccupati iscritti Tasso di disoccupazione Fonte: seco, La situazione sul mercato del lavoro, dicembre 2007 La statistica del impiego STATIMP mostra che nel 3 trimestre 2007 il secondario e il terziario occupavano complessivamente 3'870'718 addetti, con un aumento del 2,7% rispetto allo stesso trimestre del anno precedente.nel secondario l aumento è stato del 2,5% (+25'000 occupati) e nel terziario del 2,7% (+75'300 occupati): nel secondario una crescita così straordinaria come quella registrata negli ultimi tre trimestri non veniva più osservata da più di un ventennio. La crescita del occupazione nel secondario è stata trainata sopratuto dal edilizia (+5'450, +1,8%), dalla fabbricazione di prodotti in metallo (+3'000, +3,5%) e dalla fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici (+2'870, +2,8%). Il terziario conferma l inversione di tendenza: dopo tre trimestri negativi, negli ultimi due trimestri l occupazione ha registrato un continuo aumento.nel commercio al detaglio l inversione di tendenza si era verificata già nel primo trimestre 2007 e l aumento del occupazione è stato confermato anche nel secondo e nel terzo trimestre del anno. Tabella 4: addetti per ramo (a tempo pieno e parziale) variazione in % rispetto allo stesso trimestre del anno precedente IV/2005 I/2006 II/2006 III/2006 IV/2006 I/2007 II/2007 III/2007 Industria chimica 1,6 1,1 4,8 1,8 1,9 2,0 0,6 1,1 Lavorazione e trasformaz. del legno 1,2 0,1 0,6 2,0 1,7 3,8 2,5 2,5 Industrie alimentari e delle bevande 0,7-4,2-1,4-0,7-1,1 2,9 1,1-0,4 Apparecchi medicali e di prec., orologi 4,6 1,8 6,3 8,4 8,6 10,8 9,2 6,6 Fabbricazione di prodotti in metallo 1,3 2,3 3,3 3,3 4,4 4,3 4,7 3,5 Fabbr. di macchine e app. meccanici -0,2 3,5 2,4 3,9 6,4 1,9 3,0 2,8 Edilizia 1,8 2,2 1,1 1,3 1,3 2,7 1,9 1,8 Commercio al dettaglio -2,7-2,9-3,3-0,8 0,5 1,7 2,4 2,7 Industria alberghiera e della ristorazione 0,6 2,5 2,0-0,7-1,5-3,6 1,4 3,5 Totale 0,6 1,1 0,9 1,9 2,2 2,4 3,0 2,7

8 8/10 Fonte: UFS Statistica del impiego STATIMP 2 La crescita del occupazione ha interessato tutte le grandi regioni della Svizzera. Ancora una volta l aumento maggiore è stato registrato in Ticino (+4,7%), nella Svizzera centrale (+4,5%) e nella Svizzera nordoccidentale (+2,7%) (cfr. tabella 5). Tabella 5: addetti per grandi regioni (a tempo pieno e parziale): variazione rispetto all'anno precedente, 2007 (III) rispetto al 2006 (III) Variazione assoluta Variazione % Regione del Lemano ,1% Svizzera nordoccidentale ,2% Svizzera centrale ,7% Zurigo ,6% Espace Mittelland ,3% Ticino ,5% Svizzera orientale ,7% Fonte: UFS Statistica del impiego STATIMP La ripresa del mercato del lavoro dovrebbe protrarsi. Sia nel anno in corso che nel prossimo anno l occupazione registrerà un aumento, con conseguente diminuzione della disoccupazione. L afievolimento delo slancio congiunturale dovrebbe tutavia ralentare la crescita del occupazione. Il grafico 3 mostra l evoluzione degli ultimi anni del Indice dei posti liberi nel secondario, nel terziario e nella fabbricazione di macchine e di apparecchi meccanici. Grafico 3: Indice dei posti liberi trimestre 2003= Macchine Secondario Terziario Fonte: UFS Statistica del impiego STATIMP 2 Nel 3 trimestre 2007 l UFS ha rivisto tute le cifre relative al occupazione STATIMP pubblicate dal 1991 (III) al 2007 (II), introducendo importanti modifiche. La crescita totale del occupazione negli ultimi due anni 2005 (III) (II) è ad esempio stata sottostimata di 1,1 punti percentuali (circa 41'000 addetti a tempo pieno e parziale).

9 9/10 Finalmente aumenti salariali Secondo i calcoli del USS, nel gennaio 2008 i salari contrattuali svizzeri hanno registrato un aumento medio pari circa al 2,4%. Secondo le cifre pubblicate dal UFS, nel 2007 l aumento dei salari contrattuali è stato del 2,0%.L aumento dei salari nominali nel 2008 è il più elevato degli ultimi cinque anni. Tutavia, considerando il rincaro medio del 2007, l aumento reale dei salari contrattuali è dell 1,7%, cioè uguale a quelo delo scorso anno. Calcolando l aumento dei salari reali sulla base del rincaro mese di ottobre,come di prassi, l aumento reale scende al 1,1% ed è quindi inferiore a quello dello scorso anno (cfr. tabella). Negli ultimi due anni gli aumenti salariali sono almeno riusciti a recuperare la riduzione dei salari reali accumulata negli anni precedenti e ad imporre una tendenza positiva. Non è invece stato possibile ridurre in modo consistente lo scarto tra l evoluzione dei salari reali e l evoluzione dela produtività. Considerando gli ultimi cinque anni, il ritardo salariale è ancora superiore al 5%. Tabella 6: Evoluzione salariale Salari nominali edilizia Salari reali edilizia Salari nominali industria Salari reali industria Salari nominali terziario Salari reali terziario Salari nominali economia globale Salari reali economia globale Produttività del lavoro Ritardo salariale Prev ,9% 2,8% 1,6% 1,0% 0,4% 1,1% 1,1% 1,2% 11,6% 2,3% 0,7% 1,5% 1,0% -0,2% -0,1% -0,2% -0,2% 0,9% 3,4% 1,0% 1,5% 2,7% 1,7% 1,2% 0,7% 1,2% 1,2% 0,8% 11,5% 2,6% 0,3% 1,4% 1,1% 0,0% 0,2% -0,1% -0,1% 0,5% 3,3% 1,3% 1,1% 2,3% 1,9% 1,6% 1,2% 0,9% 1,2% 2,4% 13,3% 2,3% -0,1% 1,0% 1,3% 0,4% 0,7% -0,4% -0,1% 2,1% 5,0% 1,0% 1,3% 2,5% 1,8% 1,4% 0,9% 1,0% 1,2% 2,0% 12,7% 2,4% 0,1% 1,2% 1,2% 0,2% 0,4% -0,3% -0,1% 1,7% 4,5% 1,1% 1,6% -0,8% 0,5% 1,0% 2,6% 2,0% 1,6% 1,5% 10,4% 1,0% -1,5% 2,0% 0,7% -0,8% -2,2% -2,3% -1,7% 0,2% -5,7% 0,1% Per gli anni salari medi statistici secondo l Indice dei salari UFS Valori 2007: UFS, accordi salariali CCL per il 2007; valori 2008: stime Unia basate sugli accordi salariali CCL. Salari reali: calcoli sula base del rincaro IPC del otobre del anno precedente. I setori dela comunicazione e del industria MEM hanno registrato un aumento salariale del 2,5-3,5%, mentre il settore bancario, la chimica e il commercio al dettaglio di circa il 2,5%. Gli aumenti accordati nell artigianato (1-2,5%) e nell industria grafica (1-2%) sono invece stati inferiori alla media. Nella maggior parte dei rami professionali Unia i salari reali hanno registrato un consistente aumento. Situazione ancora favorevole per gli utili aziendali

10 10/10 La maggior parte delle imprese continua a registrare utili in crescita. Gli utili aziendali non dovrebbero praticamente calare rispeto al 2006, l annoin cui le società svizzere quotate in borsa hanno registrato la cifra record complessiva di 87 miliardi di utili.per l anno 2007 gli analisti della Banca Vontobel prevedono una riduzione degli utili del 5%, dovuta tuttavia essenzialmente al cativo risultato del UBS. Per il 2008 prevedono invece un aumento degli utili superiore al 20%, una percentuale che forse sorprende tenendo conto delle quotazioni in calo di numerose società. Vari segnali indicano tuttavia che le società sono nuovamente sottoquotate. Attualmente gli acquisti di azioni delle proprie società effettuati dagli insider superano le vendite. Il mercato è più pessimista sulle prospettive aziendali rispetto ai membri, ben informati, dei consigli di amministrazione e dei vertici aziendali. In passato le stime di questi ultimi si sono rivelate spesso esatte. Anche il seco giudica positivamente la situazione delle aziende in materia di bilancio e utili, soprattutto per il fatto che negli scorsi anni le imprese hanno accumulato un capitale proprio superiore alla media. Rincaro in aumento Negli ultimi mesi il costo della vita è cresciuto sensibilmente a causa del aumento dei prezzi energetici e dei prodoti alimentari. Per l iniziodel 2008 non si esclude un aumento passeggero del rincaro superiore al 2%, dovuto agli aumenti del prezzo del greggio e ad altri fattori eccezionali (tassa CO2 e aumenti delle tariffe dei trasporti pubblici). A medio termine il rincaro si attesterà comunque sul 1%, rendendo improbabili ulteriori tagli dei tassi d interesse da parte della Banca nazionale. Né il seco, né il KOF ritengono esista un reale pericolo d inflazione. Per il 2008 la Banca nazionale svizzera prevede un inflazione del 1,7% e per il 2009 dell 1,5%. Grafico 4: Rincaro in Svizzera (variazione percentuale rispetto al anno precedente) % Gen 04 Mar 04 Mag 04 Lug 04 Set 04 Nov 04 Gen 05 Mar 05 Mag 05 Lug 05 Set 05 Nov 05 Gen 06 Mar 06 Mag 06 Lug 06 Set 06 Nov 06 Gen 07 Mar 07 Mag 07 Lug 07 Set 07 Nov 07 Fonte: UFSS Indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) H. Baumann / Ph. Waeber / febbraio 2008

Incontro ABT con i politici ticinesi

Incontro ABT con i politici ticinesi 1 Incontro ABT con i politici ticinesi C. Genasci, Membro della Direzione generale Vezia, 15 febbraio 2007 2006 in generale 2 Congiuntura! PIL (crescita reale 2006) Mondo: +5% (tasso di crescita superiore

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 80 MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti,

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 OTTOBRE 2015 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma allo stesso tempo evidenzia una sostanziale tenuta delle sue dinamiche di fondo.

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni La congiuntura italiana N. 3 FEBBRAIO 2014 Il Pil torna positivo nel quarto trimestre ma il dato è sotto le attese. La crescita si prospetta debole, penalizzata della mancanza di credito e per ora sostenuta

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 1. QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE Negli ultimi mesi del 2011 si è verificato un peggioramento delle prospettive di crescita nelle principali economie

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

I dati significativi del mercato assicurativo italiano nel contesto economico (dati aggiornati a febbraio 2016)

I dati significativi del mercato assicurativo italiano nel contesto economico (dati aggiornati a febbraio 2016) I dati significativi del mercato assicurativo italiano nel contesto economico (dati aggiornati a febbraio 2016) Servizio Attuariato, Statistiche e Analisi Banche Dati ANIA Agenda Il contesto economico

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Costruzioni, investimenti in ripresa?

Costruzioni, investimenti in ripresa? Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil La congiuntura italiana N. 6 LUGLIO 2015 Secondo i dati congiunturali più recenti la lieve ripresa dell attività economica nel primo trimestre sta proseguendo. Tuttavia le indicazioni degli indicatori

Dettagli

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008

Dettagli

Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100)

Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100) capitolo 12 prezzi Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100) Capitoli Numeri indici Varizioni medie annue

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE. Sintesi per la stampa

INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE. Sintesi per la stampa INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE Sintesi per la stampa Roma, 11 settembre 2014 Sintesi per la Stampa L attività produttiva del settore metalmeccanico, dopo la fase recessiva protrattasi

Dettagli

A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A

A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A Ma g g i o 2 0 0 3 di G i u s e p p e A i e l l o 1. L andamento

Dettagli

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015)

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) La Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) 1 ECONOMIA IN ITALIA In Italia, dopo tre cali annuali consecutivi (2012-2,8%, 2013-1,7%, 2014-0,4%), il CSC prevede una crescita del PIL dell 1%. quest

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Ottobre 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Ottobre 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Ottobre 2015 (principali evidenze) 1. A settembre 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013 1. IL QUADRO MACROECONOMICO I primi dati delle indagini congiunturali indicano una ripresa della crescita economica mondiale ancora modesta e disomogenea

Dettagli

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di 1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2

Dettagli

MEDIOLANUM RISPARMIO REDDITO

MEDIOLANUM RISPARMIO REDDITO MEDIOLANUM RISPARMIO REDDITO RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 86 MEDIOLANUM RISPARMIO REDDITO NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti, il 29 giugno

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO 13. Commercio STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA E FARMACEUTICA 3.

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013

INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013 INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013 Le previsioni delle imprese manifatturiere liguri per il terzo trimestre 2013 hanno confermato alcuni

Dettagli

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia

Dettagli

terziario friuli venezia giulia ottobre 2013

terziario friuli venezia giulia ottobre 2013 ! terziario friuli venezia giulia ottobre 2013 osservatorio trimestrale sull andamento delle imprese del terziario del friuli venezia giulia rapporto di ricerca terzo trimestre 2013 trieste, 17 ottobre

Dettagli

IL QUADRO MACROECONOMICO

IL QUADRO MACROECONOMICO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO LA CONGIUNTURA ECONOMICA - PUNTI DI VISTA E SUGGERIMENTI DI ASSET ALLOCATION IL QUADRO MACROECONOMICO DOTT. ALBERTO BALESTRERI Milano, 22 novembre 2013 S.A.F.

Dettagli

LE PROSPETTIVE PER L ECONOMIA ITALIANA NEL 2013-2014

LE PROSPETTIVE PER L ECONOMIA ITALIANA NEL 2013-2014 6 maggio 2013 LE PROSPETTIVE PER L ECONOMIA ITALIANA NEL 2013-2014 Nel 2013 si prevede una riduzione del prodotto interno lordo (Pil) italiano pari all 1,4% in termini reali, mentre per il 2014, il recupero

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO 8. Industria alimentare e delle bevande STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 dicembre 2015 Credito alle imprese in stallo I dati di ottobre 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la ripresa del settore creditizio, con l unica nota stonata

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2016 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2016 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2016 (principali evidenze) 1. A fine 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.830,2 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

IL QUADRO MACROECONOMICO

IL QUADRO MACROECONOMICO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO LA CONGIUNTURA ECONOMICA - PUNTI DI VISTA E SUGGERIMENTI DI ASSET ALLOCATION IL QUADRO MACROECONOMICO DOTT. ALBERTO BALESTRERI Milano, 16 marzo 2015 S.A.F.

Dettagli

Febbraio 2016. market monitor. Analisi del settore edile: performance e previsioni

Febbraio 2016. market monitor. Analisi del settore edile: performance e previsioni Febbraio 2016 market monitor Analisi del settore edile: performance e previsioni Esonero di responsabilità I contenuti del presente documento sono forniti ad esclusivo scopo informativo. Ogni informazione

Dettagli

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Novembre 2014 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A OTTOBRE 2014 1. Genova Evoluzione delle compravendite

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Novembre 2014 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A OTTOBRE 2014 1. Genova Evoluzione delle compravendite Numero di compravendite Numero di compravendite Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Novembre 1 G E N O V A NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A OTTOBRE 1 1.. Evoluzione delle compravendite Settore

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 9 luglio 2014 Ancora luci ed ombre I dati presentati in questo aggiornamento sono interlocutori. Da un lato, in negativo, abbiamo il credito, ancora in territorio negativo, e

Dettagli

Scenari macroeconomici e prospettive di crescita

Scenari macroeconomici e prospettive di crescita Scenari macroeconomici e prospettive di crescita Luca Paolazzi Direttore Centro Studi Confindustria Lo scenario economico globale presenta condizioni favorevoli. Ma l incertezza è il maggior ostacolo a

Dettagli

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 -

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - L analisi congiunturale di TRENDER: indicatori di domanda fatturato totale - totale settori fatturato interno - totale settori 115 105,00 113,74 102,97 115,55 108,51

Dettagli

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Venezia, 10 novembre 2008 COMUNICATO STAMPA Indagine congiunturale di Unioncamere del Veneto sulle imprese manifatturiere III trimestre 2008 L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Trimestre negativo

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11giugno 2014 Prime luci in fondo al tunnel I dati del mese di aprile mostrano un estensione dei segnali di miglioramento, con una graduale risalita degli impieghi dai valori

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI L andamento dell Industria di Roma e Provincia nel quarto trimestre del 2002 è risultato sostanzialmente negativo. Con riferimento al Comune, i

Dettagli

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015 Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015 Le esportazioni di Vicenza e la dinamica del cambio nei mercati del made in Vicenza Tra i primi 20 mercati di destinazione dei prodotti

Dettagli

LA CONGIUNTURA IMMOBILIARE PRIMO SEMESTRE 2012 BOLOGNA

LA CONGIUNTURA IMMOBILIARE PRIMO SEMESTRE 2012 BOLOGNA OSSERVATORIO SUL MERCATO IMMOBILIARE Comunicato stampa LA CONGIUNTURA IMMOBILIARE PRIMO SEMESTRE 2012 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A MAGGIO 2012 Trimestre Bologna Numero di compravendite

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze con i dati di fine 2014)

RAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze con i dati di fine 2014) RAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze con i dati di fine 2014) 1. A fine 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.820,6 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze) 1. Ad agosto 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Maggio 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Maggio 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Maggio 2015 (principali evidenze) 1. Ad aprile 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825,8 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2015 (principali evidenze) 1. A giugno 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.833 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 31/7/1 Pagina 1 Questa

Dettagli

Adecco Swiss Job Market Index

Adecco Swiss Job Market Index Adecco Swiss Job Market Index Quarterly Report Q2/214 Q2/214 Dopo il boom di assunzioni in primavera, l economia svizzera cerca ora meno personale. L (ASJMI) è calato del 7% nell ultimo trimestre. Tenendo

Dettagli

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA di Giuseppe D Aloia 1 - Retribuzioni Lorde di fatto Reali- Industria manifatturiera - Valuta Nazionale (deflazionate con il

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2013 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2013 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2013 (principali evidenze) 1. A giugno 2013 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.893 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è sempre

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 marzo 2015 Timidi segnali di risveglio I dati di gennaio 2015 1 confermano, al netto di alcuni salti statistici, il lento miglioramento nella dinamica delle più importanti

Dettagli

Statistica sulla domanda di turismo alberghiero in Ticino

Statistica sulla domanda di turismo alberghiero in Ticino Statistica sulla domanda di turismo alberghiero in Ticino Marzo - maggio 2015 Contenuti La sintesi dell Osservatorio del Turismo 3 Analisi per regioni turistiche svizzere 4 Arrivi e pernottamenti mensili

Dettagli

Nel 2012 i consumi finali delle economie domestiche hanno sostenuto la crescita

Nel 2012 i consumi finali delle economie domestiche hanno sostenuto la crescita Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale di statistica UST Comunicato stampa Embargo: 29.08.2013, 9:15 4 Economia N. 0352-1309-30 Conti economici nazionali della Svizzera nel 2012 Nel 2012

Dettagli

Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009

Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009 Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009 Comitato per la qualificazione della spesa pubblica Comitato per lo sviluppo provinciale Sandro Trento Enrico Zaninotto Quadro internazionale: 2010 migliore, ma

Dettagli

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013 Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013 Alcuni indicatori economici Focus sull artigianato nella provincia di Vicenza Dati a supporto della mobilitazione nazionale Rete Imprese

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

imprese della provincia di latina luglio 2013

imprese della provincia di latina luglio 2013 imprese della provincia di latina luglio 2013 indagine trimestrale congiunturale sulle imprese della provincia di rapporto di ricerca secondo trimestre 2013 roma, 30 luglio 2013 (12153lq 02) agenda 1.

Dettagli

COMMERCIO CON L ESTERO

COMMERCIO CON L ESTERO 17 novembre 014 Settembre 014 COMMERCIO CON L ESTERO Rispetto al mese precedente, a settembre 014 si rileva un aumento sia delle esportazioni (+1,5%) sia delle importazioni (+1,6%). L aumento congiunturale

Dettagli

Le imprese attive nel comune di Bologna dal 2008 al 2014

Le imprese attive nel comune di Bologna dal 2008 al 2014 Le imprese attive nel comune di Bologna dal 28 al 214 33. Imprese attive nel comune di Bologna 32.5 32. 31.5 31. Fonte: UnionCamere Emilia-Romagna Il numero delle imprese attive a Bologna tra il 28 e il

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

UNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO?

UNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO? 478 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com UNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO? 24 giugno 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Una bolla pronta a scoppiare? Le parole di un esperto

Dettagli

Sempre meno auto private

Sempre meno auto private Sempre meno auto private La struttura del vede ancora un rilevante calo del segmento dei privati: le immatricolazioni in maggio sono scese del 10,7% a 81.121 unità, con una quota che perde altri due punti

Dettagli

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 4 trimestre 2015 e previsioni 1 trimestre 2016

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 4 trimestre 2015 e previsioni 1 trimestre 2016 CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 4 trimestre 2015 e previsioni 1 trimestre 2016 Trieste, 19 febbraio 2016 Corso Vittorio Emanuele II, 47-33170 Pordenone - Tel. +39 0434 381211 - fax +39 0434

Dettagli

Se non diversamente segnalato, i seguenti commenti si riferiscono ai valori totali, incluse le attività cessate in Germania.

Se non diversamente segnalato, i seguenti commenti si riferiscono ai valori totali, incluse le attività cessate in Germania. Esercizio 2010 La relazione orale vale Forte redditività operativa - utile netto inferiore Relazione di Beat Grossenbacher, Direttore Finanze e Servizi, in occasione della conferenza annuale con i media

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

BILANCIO ANNO 2014. MERCATO DI MODENA Prezzo medio categoria 156/176 kg: 1,469 /kg (-2,1%)

BILANCIO ANNO 2014. MERCATO DI MODENA Prezzo medio categoria 156/176 kg: 1,469 /kg (-2,1%) 01/2015 Mercato Mercati nazionali 5.1.11 di Cosmino Giovanni Basile BILANCIO ANNO 2014 MERCATO DI MODENA Prezzo medio categoria 156/176 kg: 1,469 /kg (-2,1%) Nel 2014, il prezzo medio dei suini da industria

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2015 (principali evidenze) 1. A maggio 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.815 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2014

Il credito in Toscana. III trimestre 2014 Il credito in Toscana III trimestre 2014 Firenze, Febbraio 2015 Il contesto di riferimento Prosegue il rallentamento dei prestiti concessi dalle banche al settore privato italiano (-1,7% il dato di agosto

Dettagli

3. Il mercato internazionale dei titoli di debito

3. Il mercato internazionale dei titoli di debito Gregory D. Sutton (+41 61) 280 8421 greg.sutton@bis.org 3. Il mercato internazionale dei titoli di debito La decelerazione dell economia mondiale sembra aver frenato la domanda di nuovi finanziamenti internazionali,

Dettagli

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 423 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 30 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Le previsioni sull economia Alcuni grafici

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 30/04/201 Pagina 1 Questa

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 maggio 2015 I primi effetti del QE! I dati di marzo 2015 del sistema bancario italiano 1 mostrano i primi effetti del Quantitative Easing della BCE. L effetto di questa misura

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 31/03/201 Pagina 1 Questa

Dettagli

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 Udine, 20 novembre 2015 Corso Vittorio Emanuele II, 47-33170 Pordenone - Tel. +39 0434 381211 - fax +39 0434

Dettagli

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI CREDITO DA PARTE DELLE FAMIGLIE A si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati Le

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 10 novembre 2014 Verso quota 0% I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento trend di miglioramento in corso da alcuni mesi: le variazioni annue dello stock

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze) 1. A febbraio 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.855 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;

Dettagli

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Piano Economico Finanziario 2008 e previsioni anni 2009 e 2010 Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Indice Scenario & Previsioni PIANO ANNUALE 2008 1Fonti di finanziamento 2Impieghi 3Ricavi 4Costi

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze) PRINCIPALI GRANDEZZE BANCARIE: CONFRONTO 2013 VS 2007 2007 2013 Prestiti all'economia (mld di euro) 1.673 1.851 Raccolta da clientela (mld di euro)

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE Elaborazione del 3// Pagina 1 Questa nota ha finalità puramente informative e riflette

Dettagli

IL QUADRO MACROECONOMICO

IL QUADRO MACROECONOMICO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO LA CONGIUNTURA ECONOMICA - PUNTI DI VISTA E SUGGERIMENTI DI ASSET ALLOCATION IL QUADRO MACROECONOMICO DOTT. ALBERTO BALESTRERI Milano, 20 novembre 2014 S.A.F.

Dettagli

Mercati finanziari e valore degli investimenti

Mercati finanziari e valore degli investimenti 7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre

Dettagli

Prospettive congiunturali per il settore dell automobile svizzero

Prospettive congiunturali per il settore dell automobile svizzero BAKBASEL Previsioni di settore Prospettive congiunturali per il settore dell automobile svizzero Analisi e previsioni per conto della Unione professionale svizzera dell automobile (UPSA) Novembre 2013

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 Maggio 2013 Più raccolta, meno prestiti PIÚ RACCOLTA, MENO PRESTITI Continuano a ridursi gli impieghi, con saggi che nel caso delle famiglie raggiungono valori di massimo

Dettagli

Agosto 2012. Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011

Agosto 2012. Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011 Agosto 2012 Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011 Aumentano le imprese con Ebitda insufficiente per sostenere oneri e debiti finanziari Alla ricerca della marginalità perduta Sintesi dei risultati

Dettagli

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI RISULTATI GENERALI Nel settore dei Servizi, come noto, sono presenti realtà produttive molto varie e tra loro non omogenee. Il settore ha dato nel complesso segni di

Dettagli

Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali

Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Massimo Scaccabarozzi, Presidente Farmindustria 52 Simposio AFI -1 giugno 2012 La farmaceutica è la prima industria hi-tech per

Dettagli

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e centro studi CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Dopo sei anni di continui cali nelle erogazioni per finanziamenti per investimenti in edilizia, anche

Dettagli

OSSERVATORIO PERMANENTE

OSSERVATORIO PERMANENTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE CONGIUNTURALE - I SEMESTRE

Dettagli

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte SCHEDA D INFORMAZIONE N 3: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte Parlare della riforma dell imposizione delle imprese significa anche affrontare i timori relativi

Dettagli