Task Miglioramento materiali nuove tipologie di laterizio per il risparmio energetico

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2 SIMEA.TR.1 Progetto SIMEA: Sistema Integrato/distribuito di Monitoraggio Energetico ed Ambientale WP 1. Studio e sviluppo di algoritmi per il monitoraggio distribuito dei parametri ambientali e per la stima dell efficienza energetica degli edifici attraverso reti di sensori Task 1..7 Miglioramento materiali nuove tipologie di laterizio per il risparmio energetico WP 3.4 Implementazione delle procedure di certificazione e sviluppo di prodotti laterizi da costruzione con proprietà isolanti migliorate Task Sviluppo materiali Autore/i Contatto Arch. Giuseppe Clemente Dott.ssa Roberta Giorio (Laboratorio CMR) info@silma.it Riferimento SIMEA.TR.1 Data Dicembre 011

3 SIMEA.TR.1 Indice Introduzione Lo stato dell arte del laterizio all inizio del progetto... 5 INTRODUZIONE: IL LATERIZIO LE FASI DI PRODUZIONE... 5 IL PANORAMA LEGISLATIVO PER LE PRESTAZIONI DI RESISTENZA TERMICA... 6 LA CLASSIFICAZIONE MURATURE VERTICALI... 6 Mattoni pieni... 7 Mattoni semipieni... 7 Mattoni forati... 7 Murature armate... 7 Laterizio alleggerito... 8 Laterizio rettificato... 8 Laterizio termico Lo studio Silma Il laboratorio CMR srl, laboratorio accreditato Le prove in laboratorio Descrizione delle singole prove: Conducibilità termica equivalente Trasmittanza termica... 1 Inerzia termica... 1 Assorbimento d'acqua... 1 Smaltimento dell'umidità Risultati delle prove svolte su blocchi in laterizio e altri materiali presenti nel mercato Blocco da 35 cm Blocco tedesco da 36 cm Blocco tedesco da 36,5 cm Blocco tedesco da 50 cm Blocco tedesco da 50 cm + cocciopesto Analisi complessiva dei blocchi testati MURO 01 Blocco da 35 cm MURO 0 Blocco a T da 17 cm... 0 MURO 03 Blocco da 0 cm + perlite + tramezza da 1 cm... MURO 04 Blocco da 30 cm + sughero + tramezza da 1 cm... 4 MURO 05 Blocco Isospan S MURO 06 Gasbeton... 7 Analisi complessiva dei Muri testati... 8 Metodi teorici... 8 Metodo sperimentale Modalità di prova Risultati delle prove svolte su blocchi in laterizio Silma Silt esistenti SILT-BLOCCo DA 5 cm SILT-BLOCCO DA 30 cm SILMA-BLOCCO DA 30 cm SILMA-BLOCCO DA 30 cm + TERMOINTONACO SILMA-BLOCCO DA 30 cm SILT-BLOCCO DA 39 cm SILT-BLOCCO DA 39 cm CON PERLITE

4 SIMEA.TR.1 08 SILT-BLOCCO DA 45 cm Analisi complessiva dei blocchi testati MURO 01 Blocco SILMA da 5 cm + tramezza SILMA da 1 cm MURO 0 Blocco SILMA da 5 cm + tramezza SILMA da 1 cm + TERMOINTONACO MURO 03 Blocco SILMA da 5 cm + tramezza SILMA da 1 cm SUGHERO... 4 MURO 04 Blocco SILT da 30 cm + tramezza SILMA da 1 cm ARIA Analisi complessiva dei Muri testati (SILMA SILT) PROVA DI ASSORBIMENTO E SMALTIMENTO D ACQUA ASSORBIMENTO D ACQUA PER IMMERSIONE PARZIALE SMALTIMENTO D ACQUA Nuovi prodotti sviluppati dal Gruppo Silma SILT-BLOCCO M DA 36 cm SILT-BLOCCO M DA 39 cm SILT-BLOCCO M DA 45 cm... 5 Metodo sperimentale Prove in opera PROVA IN OPERA 1 Blocco SILT M da 36 cm PROVA IN OPERA Blocco SILT M da 36 cm PROVA IN OPERA 3 Blocco SILT M da 39 cm CONCLUSIONI

5 SIMEA.TR.1 INTRODUZIONE Nell ambito del progetto SIMEA, che si pone come obiettivo generale la realizzazione di un sistema di sensori in grado di produrre un profilo energetico/operativo degli edifici, sono stati fatti diversi test e prove di laboratorio al fine di produrre delle tipologie di laterizio compatibili con le richieste di risparmio energetico. Infatti, con l uscita della normativa riguardante le proprietà termiche degli edifici, è sorta la volontà di capire se e come si potevano produrre dei blocchi da muro tali da garantire dei valori di trasmittanza termica in linea con le nuove direttive senza dover associare ad essi strati isolanti. Lo studio si indirizza verso una tipologia di abitazioni medio-piccole, quali villette, bifamiliari e case a schiera che costituiscono la parte predominante nel territorio del nord-est italiano. E sperabile che il sistema possa essere utilizzato anche per edifici più grandi salvo che la normativa non costituisca un intralcio. 1. LO STATO DELL ARTE DEL LATERIZIO ALL INIZIO DEL PROGETTO INTRODUZIONE: IL LATERIZIO LE FASI DI PRODUZIONE Il laterizio è il materiale da costruzione più antico e diffuso in edilizia. La materia prima è, fin dall'antichità, l'argilla. La produzione si basa su una serie di operazioni che, pur se altamente industrializzate ed automatizzate, in linea di principio sono rimaste identiche da millenni: L argilla proveniente dalla cava viene stoccata temporaneamente all aperto (maturazione) dopodiché subisce le seguenti lavorazioni: frantumazione, raffinazione, bagnatura, omogeneizzazione. Al termine di queste operazioni si ottiene una miscela omogenea che viene stoccata in silos al coperto e successivamente riprelevata per essere avviata alle ulteriori fasi di lavorazione. Il materiale viene quindi formato tramite ESTRUSIONE, tagliato nelle misure richieste, raggruppato e caricato automaticamente su appositi scaffali da inviare alla successiva fase di essiccazione. L ESSICCAZIONE del materiale cosiddetto verde avviene artificialmente in apposito essiccatoio semicontinuo alimentato da bruciatori a gas-metano e dal calore in parte recuperato dal forno di cottura. In questa fase viene stabilizzata definitivamente la configurazione geometrica del prodotto e conferita ad esso la necessaria resistenza meccanica per poter essere accatastato su carrelli e successivamente avviato alla cottura. La COTTURA avviene in apposito forno a tunnel, costituito da una galleria, chiusa alle estremità da un sistema di porte doppie, entro il quale scorrono dei carrelli a ciclo continuo. Sulla volta ed ai lati della galleria sono presenti i bruciatori a gas-metano in modo da realizzare una curva termica ottimale lungo tutto il forno che completi il ciclo preriscaldamento-cottura-raffreddamento a cui devono essere sottoposti i prodotti per essere trasformati in cotto. 5

6 SIMEA.TR.1 IL PANORAMA LEGISLATIVO PER LE PRESTAZIONI DI RESISTENZA TERMICA La pubblicazione del D.Lgs. n. 311 del 9 dicembre 006 "Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 005, n. 19, recante attuazione della direttiva 00/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia" modifica le regole del regime transitorio, in attesa dei decreti attuativi e dello schema per la certificazione energetica degli edifici. Rimane ambiguo il quadro di riferimento delle modalità di calcolo e verifica, mentre sono proposti nuovi valori limite e prescrizioni che impongono maggiore attenzione alle scelte tecnico-costruttive. Per quanto riguarda il laterizio, il Decreto Legislativo introduce i valori limite della trasmittanza termica dell'involucro opaco orizzontale e verticale che devono essere adeguati in tre soglie temporali (006, 008, 010). Negli edifici di nuova costruzione, nelle ristrutturazioni integrali dell'involucro, nelle manutenzioni straordinarie di edifici con superficie utile superiore ai metri quadrati o negli ampliamenti superiori al 0%, e' necessario verificare che la trasmittanza termica delle chiusure non superi di oltre il 30% i valori limite. Nel caso di ristrutturazioni totali o parziali e manutenzione straordinaria dell'involucro differente e' sufficiente verificare che la trasmittanza termica delle chiusure non superi i valori limite. I valori limite di trasmittanza delle partizioni verticali stabilito dal D.Lgs. n. 311 e' indicato nella seguente tabella: Valori limite della trasmittanza termica delle strutture opache verticali espressi in W/m²K Zona climatica Dal 01/01/006 Dal 01/01/008 Dal 01/01/010 A 0,85 0,7 0,6 B 0,64 0,54 0,48 C 0,57 0,46 0,40 D 0,50 0,40 0,36 E 0,46 0,37 0,34 F 0,44 0,35 0,33 Tabella 1: Valori limite della trasmittanza termica delle strutture opache verticali LA CLASSIFICAZIONE MURATURE VERTICALI I materiali per murature verticali possono essere classificati in molteplici sottogruppi in relazione alla funzione (strutturale, tamponamento, divisorio), al formato (mattoni, blocchi), alla percentuale di foratura (mattoni pieni, semipieni, forati), alla natura della materia prima (l'argilla, che puo' essere impiegata al naturale o con opportuni additivi di alleggerimento). I laterizi per muratura, infine, si possono distinguere anche in prodotti destinati a rimanere a vista (mattoni faccia a vista) o coperti da intonaco (blocchi o mattoni comuni). La classificazione seguente si basa sulla natura della materia prima e sulla percentuale di foratura del blocco. I componenti in laterizio per pareti perimetrali possono essere suddivisi nelle seguenti categorie: 1. Mattoni pieni. Mattoni semipieni 6

7 SIMEA.TR.1 3. Mattoni forati 4. Murature armate 5. Laterizio alleggerito 6. Laterizio rettificato. MATTONI PIENI I mattoni pieni sono elementi privi di fori o dotati di una foratura inferiore al 15% dell'area complessiva. Per l'unificazione italiana, i blocchi hanno una dimensione standard di 5,5x1x5 centimetri, ma esistono moltissime varianti che non si discostano piu' di 1/ centimetri dalle misure indicate. In Europa si usano dimensioni nominali di 6x1x5 centimetri mentre nei paesi anglosassoni di 7,5x11,x,5 centimetri. I mattoni pieni si ottengono per pressatura dell'argilla oppure mediante stampaggio del materiale in pasta molle. MATTONI SEMIPIENI I mattoni semipieni sono elementi in laterizio forato, che devono essere posti in opera con i fori ortogonali al piano di posa. La percentuale di foratura varia tra il 15 e il 45%, secondo il tipo di laterizio. Fermo restando il rapporto di foratura, le differenze tra le diverse tipologie di laterizio riguardano le dimensioni, che possono essere multiple dei mattoni pieni (bi-mattoni, tri-mattoni), oppure la forma che consente particolari accostamenti nelle murature. Gli elementi dotati di un volume superiore a 5,5 decimetri cubi sono detti blocchi e hanno un'altezza di circa 5 centimetri, uno spessore compreso tra 1-40 centimetri e una lunghezza compresa tra 0-50 centimetri. I blocchi sono utilizzati prevalentemente per la realizzazione di murature portanti e piu' raramente come tamponamento. MATTONI FORATI Sono elementi in laterizio leggero da porre in opera con i fori disposti orizzontalmente (paralleli al piano di posa). L'area complessiva dei fori puo' arrivare fino al 70-75% dell'area totale della sezione di estrusione. Data la maggiore percentuale di vuoti, la resistenza dei mattoni e dei blocchi forati e' inferiore rispetto a quella dei mattoni a fori verticali. Pertanto, sono prevalentemente utilizzati per pareti di tamponamento e divisorie e hanno dimensioni che variano dai 5,5x1x5 centimetri ai 5x5x35 centimetri. Il "blocco svizzero" e' un elemento semipieno in laterizio di grandi dimensioni per murature portanti, caratterizzato da una percentuale di foratura intorno al 50%. Il blocco, grazie alla presenza di camere d'aria interne, migliora il comportamento tecnicoeconomico delle pareti portanti e di tamponamento in laterizio pesante. A titolo esemplificativo, una doppia muratura con uno spessore totale di 36 centimetri e con intercapedine d'aria ha una trasmittanza di circa 1-0,9W/m²K. Ovviamente il valore migliora notevolmente se l'intercapedine e' riempita con un opportuno isolante termico. MURATURE ARMATE Le murature armate sono murature portanti pensate esplicitamente per sopportare le sollecitazioni meccaniche tipiche delle zone sismiche, attraverso l'inserimento di ferri di armatura verticali e orizzontali. I blocchi sono forati per alloggiare i ferri di armatura, oppure le pareti sono composte da due file parallele di mattoni con interposta un'intercapedine d'aria in cui si cola il calcestruzzo armato. I blocchi sono posti in opera a secco, con spine di centraggio. Di tanto in tanto si esegue la colata di malta, che fluisce 7

8 SIMEA.TR.1 lungo le forature verticali ed orizzontali senza uscire sulle superfici esterne. L'impiego non e' limitato solo alle zone sismiche. LATERIZIO ALLEGGERITO L'innovazione più interessante nel monoblocco in laterizio e' costituita dall'alleggerimento dell'impasto: i prodotti si ottengono miscelando, prima della loro formatura, l'argilla con un materiale combustibile come carbone, polvere di legno, sfere di polistirolo espanso, farine fossili, farine di cellulosa o sansa esausta. Il materiale brucia completamente durante il processo di cottura, lasciando degli alveoli non comunicanti nell'impasto in laterizio che migliorano le caratteristiche di isolamento termoacustico del blocco. Il processo e' denominato "porizzazione" e consente di aumentare la percentuale d'aria immobile all'interno del materiale, proprio come avviene negli isolanti. Questa microporosità quindi conferisce al mattone un elevato grado di isolamento termico, elevata permeabilità al vapore e resistenza al gelo e al fuoco. A titolo esemplificativo in bibliografia si ritrova che tali blocchi a seconda dello spessore possono avere una trasmittanza termica variabile da 0,4 a 0,8 W/m²K. Il laterizio alleggerito si caratterizza anche per la leggerezza: normalmente l'argilla cotta ha un peso di kg/m³ mentre i materiali porizzati hanno una massa volumica variabile tra 700 e 900 kg/m³ (murature di tamponamento o portanti). I primi tipi di laterizio alleggerito appaiono sul mercato dal 197 con la costituzione del Consorzio POROTON Italia. Il POROTON è un laterizio il cui impasto cotto risulta alleggerito con alveoli sferici ottenuti addittivando all'argilla cruda, prima della fase di formatura, una ben determinata quantità di alleggerenti (per esempio: polistirolo, appositamente espanso in forma di piccole sfere di diametro compreso tra 1 e mm). Durante la successiva fase di cottura il polistirolo brucia scindendosi in anidride carbonica ed acqua. L'impasto rimane in questo modo disseminato di alveoli di forma sferica tra loro non comunicanti, privi di qualsiasi deposito carbonioso e contenenti solo aria. La produzione di polistirolo è tuttavia ad alto impatto ambientale; ciò è dovuto sia al pentano utilizzato per la produzione,(il quale, essendo un idrocarburo, ha effetti nocivi sia sulla salute dell uomo che sull ambiente, anche se inferiore ad altri idrocarburi), sia alla bassa biodegradabilità del prodotto finito. LATERIZIO RETTIFICATO Il laterizio rettificato e' un blocco in laterizio, generalmente a pasta porizzata, che ha subito un'ulteriore lavorazione post-cottura di rettifica delle facce di posa, con un ordine di precisione dimensionale di 1 mm. Il processo avviene per consentire la posa a colla, anziché a malta. A differenza dei blocchi che richiedono circa 1 cm di malta, i blocchi rettificati richiedono solo la presenza di 1 mm di apposito collante, risparmiando il 90% della malta rispetto ai sistemi tradizionali. Il giunto di malta presente nei laterizi tradizionali e alleggeriti ha una resistenza termica che puo' essere anche quattro volte inferiore a quella del laterizio. Si forma così una situazione di ponte termico diffusa che abbassa notevolmente le proprieta' termiche della parete. Nei laterizi rettificati, l'assenza di malta minimizza i ponti termici. Inoltre, anche il giunto verticale e' sostituito dal semplice contatto piano tra un blocco e l'altro o da un sistema d'incastri che ostacolano il fenomeno del ponte termico. La muratura e' dotata di caratteristiche omogenee e 8

9 SIMEA.TR.1 costanti su tutta la superficie. I blocchi di circa 30 centimetri hanno una trasmittanza termica di circa 0,5-0,6 W/m²K. LATERIZIO TERMICO Molte aziende producono blocchi definiti "termici", ovvero dotati di particolare capacita' di isolamento termico delle costruzioni. Con questa terminologia ci si riferisce a blocchi a pasta semplice o porizzati, a posa tradizionale, con malte termiche o con colle speciali. I sistemi sono accomunati da una particolare geometria dei fori e dell'intero blocco, che spesso presenta incastri maschio-femmina al giunto verticale per rompere il ponte termico.. LO STUDIO SILMA Il Gruppo Silma ha sviluppato un attività di ricerca e sviluppo sui propri materiali al fine di giungere alla produzione di nuove tipologie di laterizio alleggerito che associasse a elevate proprietà di isolamento termico delle prestazioni adeguate in senso antisismico. Lo scopo è stato quello di cercare di realizzare murature antisismiche portanti limitando l utilizzo di cemento armato e garantendo nel contempo elevate caratteristiche termiche. Nello studio sono stati presi in esame sia muri portanti che murature di tamponamento per confrontarne i diversi parametri. Le caratteristiche principali che le costruzioni devono possedere secondo il Regolamento (UE) n. 305 del 9/03/011 - Allegato 1 sono: 1. Resistenza meccanica e stabilità - Resistenza a compressione adeguata per garantire un muro solido onde evitare crolli o danni;. Sicurezza in caso d incendio In caso d incendio deve essere limitata la propagazione del fuoco e del fumo garantendo la capacità portante dell edificio per un periodo di tempo determinato; 3. Igiene, salute ed ambiente Durante il loro intero ciclo di vita le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo da non rappresentare una minaccia per l igiene o la salute e la sicurezza dei lavoratori, degli occupanti o dei vicini (sviluppo gas tossici, emissione sostanze o radiazioni pericolose, umidità ecc..). Non devono esercitare un impatto eccessivo sulla qualità dell ambiente o sul clima, durante la loro costruzione, uso e demolizione; 4. Sicurezza e accessibilità nell uso Gli edifici devono essere concepiti e realizzati in modo che il loro funzionamento o uso non comporti rischi inacettabili di incidenti o danni, garantendo l accesso da parte dei disabili; 5. Protezione contro il rumore Gli edifici devono essere realizzati in modo che il rumore cui sono sottoposti gli occupanti e le persone situate in prossimità si mantenga a livelli che non nuocciano alla loro salute e tali da consentire soddisfacenti condizioni di sonno, di riposo e di lavoro; 9

10 SIMEA.TR.1 6. Risparmio energetico e ritenzione del calore Il consumo di energia (riscaldamento, condizionamento, aereazione ecc..) richiesto durante l uso, deve essere moderato, tenuto conto degli occupanti e della zona climatica. Le opere di costruzione devono essere inoltre efficienti sotto il profilo energetico, e durante la loro costruzione e demolizione deve essere utilizzata quanta meno energia possibile; 7. Uso sostenibile delle risorse naturali Le opere di costruzione devono essere concepite, realizzate e demolite in modo che l uso delle risorse naturali sia sostenibile e garantisca: - il riutilizzo o la riciclabilità delle opere e dei loro materiali dopo la demolizione, - la durabilità delle opere, - l uso di materie prime e secondarie ecologicamente compatibili. Per sviluppare l attività di ricerca, volta ad individuare un modello di muratura che soddisfi a tutte le indicazioni del Regolamento UE e certificarne i risultati, il gruppo SILMA si è appoggiato al Laboratorio di prove CMR srl. Inizialmente si è proceduto a effettuare una serie di prove e analisi sui materiali già esistenti sul mercato al fine di valutarne le varie proprietà principalmente dal punto di vista termico e igrometrico. Avendo come meta il muro costituito da un blocco unico (senza utilizzo di isolanti) gli elementi importanti da considerare sono: 1) I diversi tipi di alleggerente ) la geometria della foratura del laterizio L impasto dei blocchi è infatti costituito da argille, acqua e materiali alleggerenti. Questi ultimi devono essere scelti con cura in quanto, una volta bruciati durante la cottura del materiale, danno origine alla porosità del laterizio. Altro elemento importante è la forma data al nostro impasto che si può sintetizzare nelle dimensioni esterne del blocco e nella disposizione della foratura interna, ossia nella dimensione, forma e disposizione dei fori. Successivamente ci si è dati un target di valori prestazionali attesi per i nuovi prodotti oggetto della ricerca e si è iniziato a lavorare sulla progettazione di una serie di laterizi alleggeriti e con varie geometrie interne. Le caratteristiche di tali prodotti sono state inizialmente studiate mediante appositi software di calcolo, e successivamente verificate tramite misure sperimentali in laboratorio e in opera. Le prove sono state ripetute su campioni di laterizio così ottenuti fino al raggiungimento di una serie di prodotti con le caratteristiche di target. 10

11 SIMEA.TR.1 3. IL LABORATORIO CMR SRL, LABORATORIO ACCREDITATO Durante il progetto il laboratorio ha ottenuto l Accreditamento da parte di ACCREDIA (Organismo Nazionale di Accreditamento) per alcune prove in campo termico tra cui: 1. Materiali e prodotti per l'edilizia - Resistenza termica con il metodo del termoflussimetro UNI EN 1667:001, ASTM C Elementi da costruzione - Resistenza termica e trasmittanza termica in situ ISO 9869:1994, ASTM C ASTM C Involucri edilizi - Rivelazione qualitativa delle irregolarità termiche. Metodo all'infrarosso UNI EN 13187:000 Il laboratorio ha infatti deciso, per offrire una maggiore qualità nei risultati di prova da fornire al cliente, di accreditare, tramite l unico ente abilitato per l Italia, le prove maggiormente interessanti dal punto di vista termico. In questo modo si è cercato e si sta cercando di far prevalere il valore dei dati reali, misurati su campioni veri, rispetto ai semplici valori dedotti da calcoli matematici. L accreditamento attesta il livello di qualità del lavoro di un Laboratorio di prova, verificando la conformità del suo sistema di gestione e delle sue competenze a requisiti normativi internazionalmente riconosciuti, nonché alle prescrizioni legislative obbligatorie. Questo significa che solo i Laboratori di prova accreditati sono in grado di fornire al mercato (business, P.A., consumatori) dichiarazioni di conformità affidabili, credibili e accettate a livello internazionale. ACCREDIA, in quanto Organismo Nazionale di Accreditamento, infatti, valuta e accerta la competenza dei Laboratori di prova, applicando i più rigorosi standard di verifica del loro comportamento e monitorando continuativamente nel tempo le loro prestazioni, e aderisce agli Accordi internazionali di mutuo riconoscimento. LE PROVE IN LABORATORIO L intento della ricerca si è concentrato principalmente sul comportamento termico e igrometrico del laterizio. Si sono quindi effettuate le seguenti prove: - Conducibilità termica equivalente del singolo laterizio (lambda equivalente) - Trasmittanza termica di pareti - Assorbimento d'acqua - Smaltimento dell'umidità DESCRIZIONE DELLE SINGOLE PROVE: CONDUCIBILITÀ TERMICA EQUIVALENTE Un campione di laterizio viene collocato tra due microambienti a diverse temperature, al fine di generare un flusso termico attraverso il campione stesso. L intero sistema è contenuto all interno di una camera a condizioni climatiche controllate al fine di rendere riproducibile la prova. 11

12 SIMEA.TR.1 Sensori di temperatura e flusso termico applicati al campione e all interno delle camere registrano in continuo i parametri del sistema fino al raggiungimento di una condizione di flusso stazionario. Da questi dati si ottengono quindi i valori di conducibilità termica equivalente e trasmittanza termica del campione. TRASMITTANZA TERMICA In questo caso la prova non riguarda il singolo blocco ma una intera porzione di muratura, comprensiva di malta di allettamento ed eventuali strati di finitura. La porzione di muratura viene collocata tra due camere a diversa temperatura, al fine di generare un flusso termico attraverso il campione stesso. La porzione di muratura viene opportunamente isolata ai margini al fine di evitare flussi termici non ortogonali al campione e l intero sistema viene inserito all interno di una camera a condizioni climatiche controllate al fine di rendere riproducibile la prova. Sensori di temperatura e flusso termico applicati al campione e all interno delle camere registrano in continuo i parametri del sistema fino al raggiungimento di una condizione di flusso stazionario. Da questi dati si ottengono quindi i valori di resistenza termica e trasmittanza termica del campione. INERZIA TERMICA La prova si applica per porzioni di muratura, comprensive di malta di allettamento ed eventuali strati di finitura e serve a verificare le caratteristiche termiche dei campioni durante la fase estiva. Ad un lato del campione viene applicato un flusso di calore variabile, assimilabile all onda termica del regime estivo, mentre l altro lato del campione viene mantenuto a temperatura costante. Sensori di temperatura e flusso termico applicati al campione e all interno delle camere registrano in continuo i parametri del sistema. Al raggiungimento di una condizione di equilibrio è possibile effettuare una stima dello sfasamento termico e dell attenuazione dell onda termica da parte della partizione muraria provata. ASSORBIMENTO D'ACQUA Un campione di laterizio viene immerso completamente in acqua demineralizzata e pesato ad intervalli di tempo successivi fino al raggiungimento di peso costante. SMALTIMENTO DELL'UMIDITÀ La prova viene effettuata a partire da campioni di laterizio saturati d acqua. I campioni vengono lasciati asciugare in condizioni controllate e il loro peso viene monitorato a intervalli di tempo prefissati fino al raggiungimento di condizioni di peso stabile. 4. RISULTATI DELLE PROVE SVOLTE SU BLOCCHI IN LATERIZIO E ALTRI MATERIALI PRESENTI NEL MERCATO La ricerca si è svolta su numerose tipologie di blocchi presenti sul mercato di cui presentiamo solo una parte per far capire come si è svolto il lavoro. Riportiamo di seguito le tipologie di blocco e le murature più significative. 1

13 SIMEA.TR.1 01-BLOCCO DA 35 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DIMENSIONI PESO CARATTERISTICHE FORATURA IMPASTO DATI TECNICI 40 X 190H X345 mm Kg 78 Fori a setti non sfalsati Alleggerito con segatura PERCENTUALE DI FORATURA <45% RESISTENZA A COMPRESSIONE 11. N/mm UTILIZZO DATI DI PROVA Zone sismiche Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 3.5 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) 0.05 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 1.5W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.46 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W).15 m K/W NOTE Il BLOCCO testato NON rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. L impasto con segatura migliora la resistenza termica (non si è a conoscenza della percentuale nella miscela per poter fare altre valutazioni) ma le camere non sfalsate e i setti non molto sottili impediscono di raggiungere valori di isolamento termico adeguati. Il blocco ha funzione portante ma da solo non soddisfa i requisiti di legge in campo termico, da accoppiare con isolanti. 13

14 SIMEA.TR.1 0-BLOCCO TEDESCO DA 36 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DIMENSIONI PESO CARATTERISTICHE FORATURA IMPASTO DATI TECNICI 50 x 50 x 360 mm 16.5 Kg Multicamere a setti sfalsati Non alleggerito PERCENTUALE DI FORATURA >45% RESISTENZA A COMPRESSIONE UTILIZZO DATI DI PROVA non nota Tamponamento Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 5,1 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) -0,6 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 10,4 W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.45 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W). m K/W NOTE Il BLOCCO testato NON rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. L impasto non alleggerito non aiuta a raggiungere adeguati valori di isolamento termico nonostante le camere sfalsate. 14

15 SIMEA.TR.1 03-BLOCCO TEDESCO DA 36,5 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DIMENSIONI PESO CARATTERISTICHE FORATURA IMPASTO DATI TECNICI 48 x 365 x 49 mm (rett.) 14.0 Kg Multicamere a setti sottili sfalsati Alleggerito con farina di legno e fibra di cellulosa PERCENTUALE DI FORATURA >45% RESISTENZA A COMPRESSIONE 7.5 N/mm UTILIZZO DATI DI PROVA Isolamento termico Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 3.66 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) 0.1 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 5.5W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.3 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W) 4.34 m K/W NOTE Il BLOCCO testato rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. L impasto con segatura e cellulosa migliora la resistenza termica (non si è a conoscenza della percentuale nella miscela per poter fare altre valutazioni) e le numerose camere permettono di raggiungere ottimi valori di isolamento termico. D altra parte il blocco non possiede buone caratteristiche di resistenza meccanica. 15

16 SIMEA.TR.1 04-BLOCCO TEDESCO DA 50 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DIMENSIONI PESO CARATTERISTICHE FORATURA IMPASTO DATI TECNICI 0 x 495 x 50 mm Kg Multicamere a setti sfalsati alleggerente non noto PERCENTUALE DI FORATURA >45% RESISTENZA A COMPRESSIONE UTILIZZO DATI DI PROVA Non nota Isolamento termico Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 5.0 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) 0.5 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 6.7 W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.7 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W) 3.70 m K/W NOTE Il BLOCCO testato rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Lo spessore muro e le multicamere permettono di raggiungere ottimi valori di isolamento termico. Non si conosce la resistenza a compressione ma i setti sottili fanno ipotizzare caratteristiche meccaniche non molto elevate. 16

17 SIMEA.TR.1 05-BLOCCO TEDESCO DA 50 CM + COCCIOPESTO CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DIMENSIONI PESO CARATTERISTICHE FORATURA IMPASTO DATI TECNICI 0 x 495 x 50 mm Kg Multicamere a setti sfalsati alleggerente non noto PERCENTUALE DI FORATURA >45% RIVESTIMENTO UTILIZZO DATI DI PROVA Intonaco a cocciopesto spessore 15 mm Isolamento termico Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 5. C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) 0. C Flusso termico medio Φ (W/m ) 6.3 W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.4 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W) 4.17 m K/W NOTE Il BLOCCO testato rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Lo spessore muro e le multicamere permettono di raggiungere ottimi valori di isolamento termico. L aggiunta di intonaco a coccio pesto di cm 1,5 ha permesso di migliorare ulteriormente la trasmittanza termica. La stratigrafia utilizzata ha le stesse prestazioni di un muro sottile con rivestimento a cappotto. 17

18 SIMEA.TR.1 ANALISI COMPLESSIVA DEI BLOCCHI TESTATI Provino Tipologia Spessore Caratteristiche U (W/m K) 1 Blocco da 35 cm 35 cm Alleggerito con segatura camere a setti non sfalsati 0,46 Blocco tedesco da cm 3 Blocco tedesco da 36,5 36,5 cm 4 Blocco tedesco da cm Non porizzato multicamere a setti sfalsati Alleggerito con segatura e cellulosa, multicamere a setti sottili sfalsati Multicamere a setti sfalsati 0,45 0,3 0,7 5 Blocco tedesco da 50 + cocciopesto 50 cm Come sopra con 1,5 cm di cocciopesto 0,4 Confrontando i blocchi 1 e si osserva come i due parametri che contribuiscono a migliorare l isolamento termico sono: l alleggerente presente nell impasto e la geometria del blocco. L assenza di uno dei due fattori non permette al blocco da solo di raggiungere prestazioni termiche sufficienti per legge. Inoltre questi due blocchi presentano delle tasche che, pur essendo utili per la messa in opera, comportano delle problematiche in termini di: flussi d aria sfavorevoli; problemi in fase di trafilazione. Infatti il blocco 3, alleggerito e con multicamere sfalsate, ottiene prestazioni termiche ottimali già con uno spessore di 36,5 cm, questo però a spese della resistenza meccanica che subisce un notevole peggioramento. Il motivo non è limitato alle dimensioni dei setti ma anche alle problematiche dovute alla trafilazione e all essiccazione che comportano filature e piccole fessurazioni. Con questo tipo di blocco non è possibile costruire muri portanti ma può essere utilizzato per tamponamenti su strutture in cemento. Prestazioni simili al blocco 3 (da 36,5 cm) si ottengono con il blocco 4 che ha uno spessore di 50 cm. Questo fa capire come lo spessore del muro, che chiaramente è importante dal punto di vista dell isolamento termico, deve sempre essere associato ad una corretta geometria dei fori. Certamente lo spessore è utile in quanto permette di realizzare una muratura con più camere. Con una semplice stratigrafia costituita da un blocco da 50 cm e 1,5 cm di intonaco a cocciopesto si ottengono le medesime prestazioni termiche che si avrebbero con un blocco più sottile e una stratigrafia con strati di isolante (sistema a cappotto). 18

19 SIMEA.TR.1 MURO 01 BLOCCO DA 35 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE A B C STRATIGRAFIA MURO A INTONACO Calcina bianca spessore 15 mm B BLOCCO DA 35 CM Dimensioni 50x350x5 mm Peso 17 kg Alleggerito con polistirolo, camere a setti sfalsati C INTONACO Calcina bianca spessore 15 mm GIUNTO PRESTAZIONI ATTESE (calcolo teorico UNI 1745) DATI DI PROVA MISURATI IN CAMERA CLIMATICA Cordolo di malta laterale con fibra di legno centrale U=0.33 W/m K Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 5.3 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) 0.4 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 17.3 W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.61 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W) 1.63 m K/W NOTE Il MURO testato NON rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Le camere e le tasche sono molto grandi, la geometria non permette di ottenere buoni risultati nonostante l alleggerente. Si osserva una notevole differenza (oltre il doppio) rispetto ai valori calcolati per via teorica. 19

20 SIMEA.TR.1 MURO 0 BLOCCO A T DA 17 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE A B C spessore totale 44,5 cm STRATIGRAFIA MURO A INTONACO ESTERNO Calcina bianca 15 mm B BLOCCO A T DA 17 CM IN 3 FILE Dimensioni 340x170x45 mm Spessore totale 45 mm Peso 8, kg Laterizio alleggerito con segatura Foratura <45% C INTONACO INTERNO Calcina bianca 15 mm GIUNTO PRESTAZIONI ATTESE (calcolo teorico UNI 1745) DATI DI PROVA MISURATI IN CAMERA CLIMATICA Malta di allettamento in cocciopesto e cordolo centrale in fibra naturale U=0.387 W/m K Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 5.5 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) 1.1 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 8.78 W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.36 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W). m K/W 0

21 SIMEA.TR.1 NOTE Il MURO testato rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 fino alla zona climatica D come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Si può pensare di migliorare le prestazioni termiche con l ausilio di un intonaco termico. 1

22 SIMEA.TR.1 MURO 03 BLOCCO DA 0 CM + PERLITE + TRAMEZZA DA 1 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE A B C D E spessore totale 47 cm STRATIGRAFIA MURO A RINZAFFO Rinzaffo di calce idraulica spessore 10 mm B C D BLOCCO DA 0 CM PERLITE ESPANSA IN GRANULI TRAMEZZA DA 1 CM Dimensioni 00x50x190 mm Peso 7,6 kg Laterizio comune Foratura <45% Spessore 130 mm λ= W/mK Dimensioni 500x10x38 mm Peso 9,06 kg Laterizio alleggerito con polistirolo 45%< Foratura 55% E RINZAFFO Rinzaffo di calce idraulica spessore 10 mm GIUNTO Malta di allettamento in cocciopesto spessore 5 mm PRESTAZIONI ATTESE U=0.63 W/m K (calcolo teorico UNI 1745) DATI DI PROVA MISURATI IN CAMERA CLIMATICA Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 19.6 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) -1.0 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 7.0 W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.34 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W).94 m K/W

23 SIMEA.TR.1 NOTE Il MURO testato rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Lo spessore del muro e la presenza di un intercapedine in materiale isolante permettono di ottenere buoni risultati termici. I valori misurati si discostano in modo significativo dai valori calcolati per via teorica. 3

24 SIMEA.TR.1 MURO 04 BLOCCO DA 30 CM + SUGHERO + TRAMEZZA DA 1 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE A B C D E F G spessore totale 56,5 cm STRATIGRAFIA MURO A INTONACO TERMICO Spessore 50 mm B RINZAFFO Rinzaffo di calce idraulica spessore 5 mm C D E BLOCCO DA 30 CM SUGHERO GRANULARE TRAMEZZA DA 1 CM Dimensioni 50x300x190 mm Peso 11,8 kg Laterizio comune Foratura <45% Spessore 70 mm λ= 0.05 W/mK Dimensioni 500x10x38 mm Peso 9,06 kg Laterizio alleggerito con polistirolo 45%< Foratura 55% F RINZAFFO Rinzaffo di calce idaulica spessore 5 mm G INTONACO RISANANTE GIUNTO PRESTAZIONI ATTESE (calcolo teorico UNI 1745) Intonaco di calce aerea e idraulica spessore 5 mm Malta di allettamento in cocciopesto e cordolo centrale in fibra naturale U=0.49 W/m K 4

25 SIMEA.TR.1 DATI DI PROVA MISURATI IN CAMERA CLIMATICA Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 4,8 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) -1,5 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 8,5 W/m Trasmittanza termica U (W/m K) W/m K Resistenza termica totale R (m K/W).96 m K/W NOTE Il MURO testato rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Lo spessore del muro e la presenza di un intercapedine in materiale isolante permettono di ottenere buoni risultati termici pur utilizzando del laterizio di prestazioni termiche mediocri. I valori misurati si discostano in modo significativo dai valori calcolati per via teorica. 5

26 SIMEA.TR.1 MURO 05 BLOCCO ISOSPAN S30-5 CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE A B C D E spessore totale 31,5 cm STRATIGRAFIA MURO A INTONACO ESTERNO Cocciopesto spessore 5 mm B/E MATTONE IN TRUCIOLARE DI LEGNO LEGATO CON CEMENTO Spessore 40 mm C CALCESTRUZZO Spessore 160 mm D POLISTIROLO PRESTAZIONI ATTESE (calcolo teorico UNI 1745) DATI DI PROVA MISURATI IN CAMERA CLIMATICA Spessore 50 mm λ=0.04 W/mK U=0.44 W/m K Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 18,7 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) -1.0 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 19.0 W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.8 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W) 1, m K/W NOTE Il MURO testato NON rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Il valore misurato è nettamente superiore a quanto atteso dal calcolo per via teorica (quasi il doppio). La grossa differenza rilevata nel muro in opera può essere imputata probabilmente a due fattori: da un lato il getto in calcestruzzo all interno del blocco peggiora notevolmente le caratteristiche termiche rispetto a quanto atteso. D altra parte le prestazioni a secco del truciolare di legno non corrispondono a quanto misurato dopo la messa in opera. 6

27 SIMEA.TR.1 MURO 06 GASBETON CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE A B C spessore totale 43 cm STRATIGRAFIA MURO A INTONACO ESTERNO Calcina bianca 15 mm B BLOCCHI DI CALCESTRUZZO CELLULARE ESPANSO (DUE BLOCCHI) Dimensioni 65x00X50 mm Spessore totale 400 mm C INTONACO ESTERNO Calcina bianca 15 mm GIUNTO PRESTAZIONI ATTESE (calcolo teorico UNI 1745) DATI DI PROVA MISURATI IN CAMERA CLIMATICA Colla spessore mm U=0.33 W/m K Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 4.8 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) 0.7 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 14.5 W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.60 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W) 1,67 m K/W NOTE Il MURO testato NON rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Il valore misurato è circa il doppio di quello calcolato. Anche in questo caso come per il muro 5 influiscono sulle misurazioni in opera le condizioni ambientali diverse da quelle ipotizzate nel calcolo teorico. 7

28 SIMEA.TR.1 ANALISI COMPLESSIVA DEI MURI TESTATI Provino Stratigrafia Spessore Caratteristiche 1 Blocco da 35 + calcina 38 cm Blocco alleggerito con polistirolo U misurata (W/m K) U calcolata (W/m K) 0,61 0,33 Blocco a T da 17 in 3 file 44,5 cm Blocco alleggerito con segatura 0,36 0,387 3 Blocco da 0 + perlite + tramezza da 1 47 cm Blocco in laterizio comune + tramezza alleggerita con polistirolo 0,34 0,63 4 Blocco da 30 + sughero+ tramezza da 1 56,5 cm Blocco in laterizio comune + tramezza alleggerita con polistirolo 0,338 0,49 5 ISOSPAN S ,5 cm Mattoni di truciolare di legno legato con cemento e riempito con calcestruzzo + polistirolo 0,8 0,44 6 GASBETON 43,0 cm Blocchi di calcestruzzo cellulare espanso 0,60 0,33 Pur avendo considerato delle tipologie apparentemente valide vediamo che dall analisi di questa tabella alcune tipologie di muratura si comportano in modo molto vicino ai valori calcolati per via teorica, mentre altre si discostano in modo importante. Per capire questi comportamenti bisogna analizzare le metodologie di prova e le condizioni alle quali fa riferimento il calcolo termico. Le prestazioni termiche di un blocco o di un pacchetto murario sono, infatti, determinate secondo le modalità descritte nella norma UNI EN 1745 che prevede l utilizzo di procedimenti sperimentali (misure su campioni) o procedimenti teorici. METODI TEORICI I metodi teorici sono utilizzati frequentemente perché permettono di valutare rapidamente il valore della trasmittanza termica in base alle caratteristiche geometriche e termiche dei componenti della muratura. Tuttavia la norma UNI EN 1745 permette di utilizzare differenti metodi di valutazione teorica, a cui corrispondono differenti livelli di approssimazione. Inoltre non specifica un modello standard da impiegare nei calcoli. Ne deriva che i valori di trasmittanza calcolati da diversi operatori non risultano spesso confrontabili tra loro e spesso non corrispondono alla situazione di reale utilizzo. 8

29 SIMEA.TR.1 I principali parametri che concorrono a determinare la trasmittanza termica di un elemento di muratura sono i seguenti: Conduttività termica dell impasto Massa volumica netta Contenuto di umidità Giunto di malta e intonaci misurata tramite misurazioni su 3 campioni di impasto e correlazione con la massa volumica valore ricavato da tabelle La norma prevede di utilizzare il valore desunto dal controllo di produzione senza però specificare il metodo per tale determinazione E possibile utilizzare due condizioni di riferimento: a secco contenuto di umidità del materiale in equilibrio con aria a 3 C e 50% UR La norma non fornisce indicazioni circa la tipologia e gli spessori da utilizzare I principali metodi per la valutazione delle prestazioni termiche teoriche sono i seguenti: analisi numerica agli elementi finiti tridimensionale: è il metodo più rigoroso ma necessita di una elevata capacità di calcolo; analisi numerica bidimensionale delle sezioni orizzontali e verticali della muratura 1 : fornisce valori simili al precedente con una minore potenza di calcolo numerico; analisi numerica bidimensionale del solo elemento per muratura e calcolo semplificato della muratura secondo UNI EN ISO 6946: apporta delle semplificazioni nel calcolo della parete soprattutto per quanto riguarda l effetto delle interruzioni dei giunti di malta; calcolo semplificato sia dell elemento per muratura che della muratura secondo UNI EN ISO 6946: metodo poco utilizzato in quanto implica nel caso di blocchi forati una notevole incertezza nel risultato; valori tabulati contenuti nell Allegato D della norma UNI EN 1745: valido sono per alcune configurazioni standard degli elementi per muratura. I diversi parametri e le diverse modalità di calcolo implicano quindi una notevole variabilità su quelle che saranno le reali prestazioni termiche degli elementi e delle murature. Solamente delle misure condotte tenendo conto di condizioni al contorno il più possibile simili alla realtà possono quindi fornire valori corretti di trasmittanza e resistenza termica. 1 Metodo utilizzato dal Laboratorio CMR per le valutazioni comparative 9

30 SIMEA.TR.1 METODO SPERIMENTALE MODALITÀ DI PROVA Il singolo blocco o il campione di muratura viene inizialmente posto in camera climatica a 0 C e a % di umidità relativa per 7 ore dopo il confezionamento al fine di portarlo a condizioni standard simili a quelle reali. La camera climatica è uno strumento importante per simulare qualsiasi tipo di condizione ambientale e testare le murature nelle diverse condizioni climatiche presenti nella realtà. La prova, sviluppata secondo la norma UNI EN 1934, consiste quindi nel porre le due facce del campione a contatto rispettivamente con una camera calda e una camera fredda e accuratamente isolato su tutti i bordi. La differenza di temperatura presente ai due lati del campione genera quindi un flusso di calore che viene misurato tramite una serie di termo flussimetri collocati nella parte centrale della muratura. Vengono inoltre misurate le temperature superficiali sui due lati del campione e le temperature dell aria nelle due camere. La prova si svolge nell arco di almeno 3 giorni in modo da poter raggiungere condizioni stazionarie di flusso termico. I risultati ottenuti sperimentalmente indicano che la molteplicità delle variabili portano, nella realtà, valori diversi da quelli attesi. 5. RISULTATI DELLE PROVE SVOLTE SU BLOCCHI IN LATERIZIO SILMA SILT ESISTENTI Riportiamo di seguito alcune prove effettuate sui blocchi prodotti dal Gruppo Silma al fine di analizzare le tipologie più vicine ai nostri obiettivi. 30

31 SIMEA.TR.1 01 SILT-BLOCCO DA 5 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DIMENSIONI PESO CARATTERISTICHE FORATURA IMPASTO DATI TECNICI 50 X 185H X500 mm 18.0 Kg Camere a setti non sfalsati Alleggerito con polistirolo PERCENTUALE DI FORATURA >45% RESISTENZA A COMPRESSIONE 18.9 N/mm UTILIZZO DATI DI PROVA Muri da tamponamento Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 3.5 Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) 0.3 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 16.4W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.63 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W) 1.58 m K/W NOTE Il BLOCCO testato NON rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Il muro di spessore di appena 5 cm e le tasche piuttosto grandi non permettono di ottenere buoni risultati. 31

32 SIMEA.TR.1 0 SILT-BLOCCO DA 30 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DIMENSIONI PESO CARATTERISTICHE FORATURA IMPASTO DATI TECNICI 300 X 185H X50 mm 11.0 Kg Multicamere a setti sfalsati Alleggerito con polistirolo PERCENTUALE DI FORATURA >45% RESISTENZA A COMPRESSIONE 14 N/mm UTILIZZO DATI DI PROVA Muri da tamponamento Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 3.7 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) C Flusso termico medio Φ (W/m ) 1.4W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.48 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W).08 m K/W NOTE Il BLOCCO testato NON rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Si tratta comunque di una buona prestazione per un muro di appena 30 cm. 3

33 SIMEA.TR.1 03 SILMA-BLOCCO DA 30 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DIMENSIONI PESO CARATTERISTICHE FORATURA IMPASTO DATI TECNICI 300 X 190H X450 mm 4.0 Kg Camere a setti non sfalsati Alleggerito con polistirolo PERCENTUALE DI FORATURA 45% RESISTENZA A COMPRESSIONE 14. N/mm UTILIZZO DATI DI PROVA Zone sismiche Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 5. C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) 0.8 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 15.7W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.58 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W) 1.7 m K/W NOTE Il BLOCCO testato NON rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. La disposizione delle camere e l impasto alleggerito con il polistirolo non permettono di raggiungere i valori minimi richiesti dalla normativa. 33

34 SIMEA.TR.1 04 SILMA-BLOCCO DA 30 CM + TERMOINTONACO CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DIMENSIONI PESO CARATTERISTICHE FORATURA IMPASTO DATI TECNICI 300 X 190H X450 mm 4.0 Kg Camere a setti non sfalsati Alleggerito con polistirolo PERCENTUALE DI FORATURA 45% RESISTENZA A COMPRESSIONE 14. N/mm RIVESTIMENTO UTILIZZO DATI DI PROVA Termointonaco spessore 4 cm Zone sismiche Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 4.5 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) 0.3 C Flusso termico medio Φ (W/m ) 9.3W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.36 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W).78 m K/W NOTE Il BLOCCO testato rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 fino alla zona climatica D come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Il termointonaco migliora le prestazioni termiche del 38% circa. 34

35 SIMEA.TR.1 05 SILMA-BLOCCO DA 30 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DIMENSIONI PESO CARATTERISTICHE FORATURA IMPASTO DATI TECNICI 300 X 190H X50 mm 14. Kg Multicamere a setti non sfalsati Alleggerito con farina di legno PERCENTUALE DI FORATURA 45% RESISTENZA A COMPRESSIONE 16 N/mm UTILIZZO DATI DI PROVA Zone sismiche Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 5.46 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) C Flusso termico medio Φ (W/m ) W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.44 W/m K Resistenza termica totale R (m K/W).7 m K/W NOTE Il BLOCCO testato NON rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Il blocco presenta caratteristiche termiche migliori rispetto al blocco analogo alleggerito con il polistirolo (blocco n. 0). 35

36 SIMEA.TR.1 06 SILT-BLOCCO DA 39 CM CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DIMENSIONI PESO CARATTERISTICHE FORATURA IMPASTO DATI TECNICI 390 X 185H X300 mm.5 Kg Multicamere a setti sfalsati Alleggerito con paglia macinata PERCENTUALE DI FORATURA >45% RESISTENZA A COMPRESSIONE 15 N/mm UTILIZZO DATI DI PROVA Muri da tamponamento Temperatura superficiale lato caldo Ts caldo ( C) 4.03 C Temperatura superficiale lato freddo Ts freddo ( C) -0. C Flusso termico medio Φ (W/m ) 9.49 W/m Trasmittanza termica U (W/m K) 0.38W/m K Resistenza termica totale R (m K/W).63 m K/W NOTE Il BLOCCO testato NON rientra nei parametri previsti dal Dlgs 311/006 come si può ricavare dalla tabella riportata a pag 6. Il blocco presenta comunque delle prestazioni termiche vicine ai limiti di legge, dovute sia alla buona geometria che all impasto alleggerito con la paglia. 36

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