LA NORMA ISO 9001 E L'APPROCCIO DELLA QUALITA` TOTALE NEL SOFTWARE

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1 LA NORMA ISO 9001 E L'APPROCCIO DELLA QUALITA` TOTALE NEL SOFTWARE Ing. Ioanis Tsiouras (Convegno Nazionale AICQ, Varese, Ville Ponti, 9-11 Novembre 1994) Qualità non è un'attività E` un'abitudine Aristotele 1. Introduzione Gli standard ISO serie 9000 hanno suscitato molto interesse nell'industria e nelle Pubbliche Amministarzioni di tutto il mondo e particolarmente d'europa, fin dalla loro comparsa avvenuta nel L'interesse che ne deriva è motivato innanzitutto dalla focalizzazione che gli standard accentrano sulla qualità e dal fatto che contengono i requisiti "minimi" di un sistema qualità accettabili sia dal committente che dal fornitore. Le norme ISO 9001/2/3 che definiscono i criteri e i requisiti per i sistemi qualità insieme alla guida ISO 9004, sono norme generiche, rivolte soprattutto alle aziende manufatturiere. Tali norme dicono essenzialmente poco o niente al mondo del software. Attualmente molti sono i committenti ed i governi europei che considerano la certificazione ISO 9000 un requisito fondamentale al fine di poter inserire un loro fornitore nella "vendor list". La norma dei requisiti che trova applicazione nel campo del software è la ISO La guida ISO è stata preparata appositamente per interpretare lo standard ISO 9001 per lo sviluppo e la manutenzione del software. Un'organizzazione che sviluppa software per essere certificata secondo la norma ISO 9001 deve realizzare il suo sistema qualità seguendo le prescrizioni della guida ISO L'intenzione del presente lavoro è di mettere in evidenza i "punti forti" e i "punti deboli" di una certificazione ISO 9001 in un'organizzazione che sviluppa prodotti software. Si intende inoltre comparare l'approccio ISO9001/ con l'approccio del Total Quality Management nel software come il Capability Maturity Model (CMM) del Software Engineering Institute (SEI) e il BOOTSTRAP del Boostrap Institute. 2. La qualità del software attraverso gli standard ISO 9001/ISO La ISO 9001 è una norma generica orientata soprattutto verso le aziende manifatturiere. Essa contiene i requisiti dei sistemi qualità delle aziende di progettazione, sviluppo, produzione, installazione ed assistenza di hardware. Adattare la ISO 9001 in un'organizzazione che sviluppa software è molto difficile; la parola "software" va letta tra le righe dei vari requisiti. Ad aumentare le difficoltà contribuisce anche il fatto che l'attività di sviluppo del prodotto software coincide con l'attività di produzione dello stesso. La difficoltà di affrontare il processo di sviluppo software secondo la ISO 9001 e la necessità di una guida specifica per questo settore sono state ben presto messe in evidenza. Sulla spinta di questa richiesta è stata preparata la guida ISO Per un'organizzazione che sviluppa software la certificazione viene effettuata secondo la ISO 9001 e non secondo la ISO Quest'ultima, come è stato detto, riporta le regole riguardanti la conduzione aziendale per la qualità ed è semplicemente una guida fatta esclusivamente per aiutare le organizzazioni interpretando i requisiti della ISO 9001 per lo sviluppo, la fornitura ed la manutenzione del software e non si presta per la certificazione. Con l'emissione della ISO era risolto il problema delle aziende, mentre esisteva ancora il problema degli auditor. I requisiti della norma ISO 10011/2, relativi alla qualificazione degli auditor di sistemi qualità, sono generici e non richiedono esperienze specifiche nel settore. Questa situazione naturalmente può essere considerata accettabile per i settori che sono oramai Pagina 1 di 1

2 consolidati ed in cui i processi sono ben noti. Nel settore però delle tecniche informatiche e specialmente nello sviluppo del software, come è stato detto precedentemente, le cose sono diverse. Per esperienza specifica nel settore gli auditor qualificati secondo ISO trovano difficoltà nel valutare il processo di sviluppo software. A nostro avviso anche loro hanno bisogno di specifico addestramento ed una guida di valutazione. La Comunità Europea vanta, in questa attività, una posizione di preminenza a livello mondiale. Essa ha contribuito, con il programma Conformance Testing Services (CTS), alla realizzazione e alla emissione (gennaio 1992) della "European Information Technology Quality System Auditor Guide". Tale guida è stata adottata dall'itqs - Information Technology Quality System (organismo europeo che raggruppa dieci enti europei di certificazione dei sistemi qualità del settore delle tecniche informatiche ed opera in accordo con il regolamenti dell'ecitc) e dal TICKIT (ente di accreditamento nel Regno Unito degli enti di certificazione che operano nel settore delle tecniche informatiche). La guida ITQS ha lo scopo di aiutare l'auditor durante il processo di valutazione di un sistema qualità nel settore delle tecniche informatiche (hardware, software e servizi associati) per verificare la sua conformità alla norma ISO Essa interpreta all'auditor i requisiti della ISO 9001 nel settore delle tecniche informatiche. La guida identifica gli aspetti di un sistema qualità relativi alle tecniche informatiche che l'auditor deve valutare durante la visita ispettiva e cura con particolare attenzione l'argomento software. Utilizzando la guida ITQS la valutazione è orientata verso: la verifica di conformità del sistema qualità ai requisiti della norma, la valutazione della capacità del sistema di mantenere tale conformità, la valutazione della capacità del processo di soddisfare i requisiti delle specifiche dell'utente/cliente. La ISO 9001 e la guida ITQS non danno la possibilità di misurare e di valutare la maturità e la capacità del processo nè di esaminare il livello della tecnologia usata dall'organizzazione per lo sviluppo e l'esecuzione dei test. La maturità e la capacità del processo, intesa come la probabilità di successo del prossimo progetto software affrontato dall'organizzazione, non vengono trattate nemmeno dalla norma ISO La norma, invece, richiede che vengano dichiarati e descritti i livelli qualitativi del prodotto, ma la scelta delle soluzioni e la scelta dei livelli qualitativi e quantitativi non vengono valutati. Non esiste nessuna indicazione da parte delle norme ISO 9001/ su come un'azienda deve essere organizzata a proposito, lasciando ad essa decidere la soluzione adatta; tale soluzione deve essere fatta sulla base del settore merceologico, del settore di mercato dell'azienda e sulla base della classe di rischio del prodotto. Un fornitore potrebbe rivendicare la certificazione ISO 9001 e continuare a consegnare prodotti software di bassa qualità, in quanto il suo processo non è abbastanza maturo per realizzare prodotti complessi e di una certa qualità ed è caratterizzato da una bassa capacità nell'affrontare con sicurezza, ripetibilità e successo i vari progetti. Le norme ISO 9001/ richiedono che l'organizzazione adotti un ciclo di vita adeguato alla classe di rischio di ogni prodotto software senza imporre un ciclo di vita specifico. Tutto questo è giustificato dal fatto che le ISO9001/ sono norme orientate a coprire tutti i settori e tutta la tipologia di prodotti software, compresi quelli critici. Un'organizzazione può operare secondo il ciclo di vita definito dalla norna DOD-STD-2167A, o secondo il ciclo di vita del documento ESA PSS-05-0, o anche secondo il ciclo di vi ta di IEEE Standard, o altre norme. Queste normative trattano la materia in maniera apparentemente diversificata, alcune puntualizzano un determinato aspetto del problema, alcune altri. Anche il livello di dettaglio con cui la materia è affrontata si differenzia alquanto tra una normativa e l'altra. La compatibilità tra le varie normative è difficile da provare e va verificata caso per caso. In linea di principio comunque si può affermare che nelle varie norme i requisiti di carattere generale e gli Pagina 2 di 2

3 obiettivi non differiscono; varia comunque la modalità e la struttura del processo che dipende dalla natura e dal grado di rischio del prodotto software. E` senz'altro possibile incontrare dei requisiti di dettaglio richiesti dall'una o dall'alta normativa che possono non trovare riscontro in un'altro ambito. E` comunque compito di chi deve creare il Sistema Qualità dell'organizzazione che sviluppa software personalizzare una metodologia adeguata all'organizzazione che gli permetta di adattarsi al caso particolare seguendo sempre le norme ISO 9001/ Le ISO 9000 e il miglioramento dei processi La produzione del software è passata, in pochissimi anni, da un livello artigianale a disciplina ingegneristica ponendo nuovi quesiti: dove va cercata ed attuata la qualità? Nel prodotto finale o nel processo che lo genera? E` possibile aggiungere la qualità al prodotto finito? E` emersa la convinzione che un'organizzazione per sopravvivere e prosperare debba essere competitiva; deve quindi abbandonare la metodologia che si basa sulla rivelazione dei difetti, concetto legato alla risoluzione delle azioni correttive delle non conformità riscontrate e adottare l'approccio basato sulla prevenzione dei difetti. L'attenzione dovrà spostarsi dal sintomo alla radice della causa, dal prodotto al processo. La qualità del prodotto non potrà mai essere superiore a quella del processo che lo genera. Migliorare la qualità di un prodotto, significa sempre agire sul processo che lo produce. La strada per ottenere software di qualità, essendo il software un prodotto industriale, deve quindi inesorabilmente passare attraverso uno sviluppo ben gestito e controllato. La qualità, infatti, non può essere aggiunta al prodotto finale, ma deve essere costruita istante per istante, durante tutte le fasi del processo di produzione. Nel suo trattato "Alla Ricerca dell'eccellenza", Thomas J. Peters esprime assai bene questo concetto: nelle aziende di successo il miglioramento, più o meno lento, è sempre continuo. Nel settore del software questo può essere fatto attraverso i cambiamenti nel processo che eliminano cause di difetti speciali e di modo comune introducendo un processo di miglioramento continuo. Nelle norme ISO 9001/ISO il supporto per un miglioramento continuo dei processi è del tutto assente. La ISO 9001 definisce un modello di sistema qualità che copre le attività che influenzano direttamente la qualità del prodotto e lo gestisce basandosi sulle azioni correttive e sulle azioni preventive. Il sistema qualità secondo ISO pone l'enfasi sulle azioni correttive fornendo all'azienda la capacità di correggere qualsiasi errore che possa sorgere e sulle azioni preventive per eliminare potenziali cause di non conformità. Tale norma "suggerisce" un sistema dinamico, adeguato all'organizzazione ed adattabile alle situazioni ed alle evoluzioni dell'azienda. Nessuna indicazione però emerge per quanto riguarda il miglioramento del sistema e dei processi. Questa caratteristica distingue la ISO 9000 dall'approccio della Qualità Totale. L'adozione dei principi della Total Quality Management (TQM) è diventata il margine di competitività nell'industria del software. La Qualità Totale considera la soddisfazione del cliente come il principale obiettivo per assicurare il successo dell'azienda. La soddisfazione del cliente viene raggiunta attraverso un certo numero di caratteristiche (qualità del prodotto, prezzo/qualità, puntualità, qualità del servizio) che possono essere assicurate attraverso la qualità del processo. Diverse sono le aziende che, ispirandosi dall'approccio della Qualità Totale, hanno stabilito dei rapporti di collaborazione con i loro clienti. Nel contesto di questa collaborazione è naturale che i clienti vengano coinvolti nel supportare i miglioramenti dei processi di sviluppo del software dei loro fornitori; in tal modo i miglioramenti diventano obbligatori per ambi le parti, sia per i clienti che per i fornitori. Esistono diversi modelli del Total Quality Management sia per i processi aziendali sia per il processo di sviluppo software. Pagina 3 di 3

4 L'approccio US National Institute of Standards' Malcom Baldridge Quality Award e l'approccio European Foundation for Quality Management - EFQM, introducono e supportano processi di miglioramento continuo nelle aziende. L'approccio Capability Maturity Model (CMM) del Software Engineering Institute (SEI) e l'approccio BOOTSTRAP del Boostrap Institute introducono e supportano processi di miglioramento continuo nelle organizzazioni che sviluppano software. Il miglioramento della qualità ha come obiettivo primario la soddisfazione dei clienti. La qualità allinea gli affari con le presenti e future necessità ed aspettative dei clienti. Dove la vecchia definizione suggeriva che era sufficiente soddisfare le richieste dei clienti, l'obiettivo odierno è quello di offrir loro qualcosa di più sorprendendoli e deliziandoli al di là delle loro stesse aspettative. La soddisfazione del cliente da parte di un produttore di software enuclea molti aspetti i più importanti dei quali sono: Qualità - soddisfazione dei requisiti espressi, impliciti e attraenti del cliente; Affidabilità - contenere un numero sempre più basso di difetti; Costi - avere i più bassi costi relativi al ciclo di vita e alla manutenzione; Consegna - consegnare nei tempi e nei luoghi richiesti; Assistenza - da fornire come e quando richiesta. Il prodotto in questo contesto è ciò che l'utente riceve, usa e percepisce. Per il software ciò significa documentazione, software, addestramento ed assistenza. Tale capacità è il risultato non solo di un buon sistema qualità, ma anche di diversi altri aspetti come la leadership, le risorse umane, il marketing e le vendite, i processi, la gestione delle risorse, la tecnologia ed il capitale. Le ISO 9001/ supportano solo i primi quattro aspetti: Leadership: la ISO copre la politica della qualità e richiede un "committment" dell'alta direzione per la qualità assicurando che tale politica venga compresa, attuata e sostenuta a tutti i livelli aziendali. Comunque, essa copre solamente una frazione dei criteri relativi alla leadership trattati da Malcom Baldridge Quality Award e dall'efqm la quale richiede espressamente (tra le altre cose) che la leadership dei Senior Executive dimostri il loro impegno personale e la loro visibilità nello sviluppare e mantenere un ambiente favorevole all'eccellenza della Qualità ed all'orientamento verso il cliente. Risorse Umane: la ISO copre questo requisito attraverso la formalizzazione delle procedure che descrivono la modalità di identificazione delle necessità di addestramento delle persone che effettuano attività che influenzano la qualità del prodotto. Essa richiede inoltre la qualificazione delle persone che effettuano specifiche attività sulla base dell'educazione, addestramento e sulla specifica esperienza e capacità dimostrativa. La ISO 9001 non scende nei dettagli di questi requisiti e non specifica nessun requisito relativo al morale ed alla motivazione. La Qualità Totale che pone il suo accento sul fattore umano, si basa invece sul concetto che la qualità è essenziale non solo per il management, ma anche per i lavoratori e per la loro potenziale crescita e sviluppo. Marketing e vendite: la ISO non tratta l'argomento sulla base della determinazione del prodotto giusto per l'utente ed il mercato. La norma concentra l'attenzione sulla revisione o riesame del contratto e sulla valutazione della capacità dell'azienda nel soddisfare le richieste del contratto; questo significa che l'azienda deve preparare procedure per trattare l'argomento dalla richiesta d'offerta fino alla conferma dell'ordine. La ISO estende l'argomento specificando anche gli oblighi del cliente e richiede che sia effettuato un riesame congiunto dell'ordine con il cliente. Non estende l'argomento alla ricerca del mercato e sulla modalità di utilizzo delle informazioni relative alla soddisfazione del cliente. Pagina 4 di 4

5 Processi: la ISO richiede che tutti i processi debbano essere sotto controllo. Il punto di forza della ISO 9001 sta nel sistema qualità documentato; esso assicura che l'organizzazione descriva in procedure tutti i processi e garantisca che tutto ciò che è stato pianificato venga effettuato secondo le procedure e le specifiche. L'integrità, l'adeguatezza, lo stato del sistema qualità, nonchè la sua efficace attuazione ed idoneità al conseguimento degli obiettivi vengono verificati attraverso le verifiche ispettive interne ed il riesame dei risultati da parte della direzione. La ISO non introduce e non richiede il miglioramento dei processi. Sotto questi aspetti si ha l'impressione che si tratti di un sistema statico senza innovazione e anche troppo burocratico. 4. I processi di miglioramento nello sviluppo del software Per un'organizzazione che sviluppa e manutiene prodotti software la certificazione ISO 9001 in realtà non offre molto circa la maturità e la capacità del processo. In un'organizzazione il miglioramento del processo di produzione software si identifica con lo sforzo per cambiare e riorganizzare le attività di sviluppo e di manutenzione in modo tale da rendere la produzione più adeguata e conforme alle esigenze del mercato. I processi di miglioramento riguardano sia la capacità sia l'efficienza dell'organizzazione. I miglioramenti della capacità riguardano quei cambiamenti che rendono il processo più prevedibile e controllabile ed insieme al miglioramento dell'efficienza contribuiscono al miglioramento della qualità dei prodotti software. Il principio del miglioramento continuo si basa su un miglioramento che avviene lentamente, in modo stabile, supportato da piccole vittorie quotidiane ed incorporando innovazioni. Questo può avvenire attraverso le valutazioni della qualità (quality assessment) e l'uso di una metodologia per raggiungere tali obiettivi. Il metodo consiste nelle applicazioni ripetute del processo Plan-Do- Check-Act (PDCA) fino a quando un obiettivo non è stato ragiunto. Le quattro fasi del Plan, Do, Check, Act rappresentano l'iter mentale che deve essere continuamente applicato per agire con successo. Il metodo può inoltre includere ancora una fase iniziale (Initiate) che crea la base necessaria per una efficace applicazione delle iterazioni. Gli step Initiate, Plan e Check possono includere le attività di valutazione. La valutazione del processo di sviluppo software (Software Process Assessment) è diventata un prerequisito per impostare un piano di miglioramento. Essa determina lo stato corrente del processo di produzione e le difficoltà che ne impediscono il miglioramento; può essere infatti applicata durante il ciclo di miglioramento o anche conseguente all'applicazione delle attività di miglioramento allo scopo di confermare i miglioramenti ottenuti. La metodologia generalmente è caratterizzata dai seguenti passi: 1. Valutazione dello stato corrente di maturità del processo, 2. Analisi dei risultati della valutazione allo scopo di definire le priorità di intervento, 3. Definizione del Piano di Miglioramento, 4. Attuazione delle attività di miglioramento, 5. Misurazione e definizione quantitativa dei miglioramenti. Il Capability Maturity Model (CMM) del SEI è un ampio modello adatto alla misura della capability del processo di sviluppo software. Esso copre molte attività e classifica la maturità del processo di sviluppo in cinque livelli. La metodologia si basa essenzialmente sul processo di sviluppo dello standard DoD-STD-2167A. La figura 1 presenta i cinque livelli di maturità di un processo di sviluppo software, mentre la figura 2 presenta gli stessi livelli con le varie caratteristiche ed i fattori di promozione. Pagina 5 di 5

6 ottimizzante controllo del processo gestito misure di costi/tempi/qualità misure del processo definito processo definito dati qualitativi definizione del processo ripetibile attribuzione di responsabilità riuso di esperienza pregressa management di base iniziale processo non controllato strumenti non integrati nel processo assenza di procedure formali Figura 1: Livelli di maturità di un ambiente di produzione di software (CMM del SEI) Livello Caratteristiche Fattori di promozione Risultato 5 OTTIMIZZANTE feedback il processo è "controreazionato" Continua evoluzione nel miglioramento del processo Produttività e qualità 4 GESTITO quantitativo il processo è misurato Cambiamenti di tecnologia Prevenzione dei problemi 3 DEFINITO qualitativo il processo é definito in modo istituzionale Misure di processo Analisi di processo Piani di qualità quantitativi 2 RIPETIBILE intuitivo il processo dipende dalle persone, ma c'è una gestione Formazione Review e test sistematici Standard 1 INIZIALE ad hoc caotico Project management Pianificazione Controllo della configurazione Assicurazione di qualità Rischio Figura 2: Software Capability Maturity Model (CMM) Pagina 6 di 6

7 Una organizzazione quando raggiunge la certificazione ISO 9001 deve essenzialmente preoccuparsi di mantenerla, cosa che richiede un notevole sforzo. Il modello CMM offre però possibilità di miglioramenti molto più stimolanti. La certificazione stabilisce soltanto che l'organizzazione gestisce determinati processi. In termini CMM, questo si traduce in diversi processi del livello 2 e certi del livello 3. Optimizing (5) continuously improving process Process change management Technology innovation Defect prevention Managed (4) predictable process 4.2/ Quality management Process measurement and analysis 4.2/ / / Defined (3) standard, consistent process Peer reviews Intergroup coordination Software product engineering Integrated software management Training program Organization process definition Organization process focus / /4.9/ / Repeatable (2) disciplined process / Software configuration management Software quality assurance Software subcontract management Software project tracking & oversight Software project planning Requirements management 4.4/4.5/ /4.4 ISO Initial (1) ISO 9001 Tabella 1: Indice di correlazione tra i livelli CMM, ISO 9001 e ISO Un'altra interessante caratteristica del CMM è la possibilità di usare la metodologia per l'autovalutazione (self-assessment), processo proposto e ben documentato dal SEI. La certificazione ISO 9001 invece richiede gli auditor; il valore della certificazione in tal modo dipende dall'esperienza e dalla capacità degli auditor. Questo costituisce uno svantaggio perchè, per organizzazioni mature (secondo la filosofia del TQM) l'autovalutazione è molto più efficace rispetto agli audit. E` un'inconveniente che dipende proprio dalla natura dell'audit stesso. Un'organizzazione spesso subisce un audit perchè ha bisogno della certificazione per riuscire ad ottenere contratti, aprire nuovi mercati e consolidare quelli esistenti. In tal caso la motivazione dell'organizzazione verso il miglioramento continuo spesso non esiste. Le organizzazioni che subiscono un audit effettuano il minimo indispensabile per rispondere ai requisiti della norma e ottenere la certificazione. Pagina 7 di 7

8 In un'autovalutazione invece, l'assessor è consapevole che lo scopo di questo esercizio è quello di migliorare l'organizzazione e conseguentemente l'ambiente di lavoro. Il gruppo di valutazione e le persone intervistate spesso effettuano critiche profonde al processo di sviluppo. 5. L'approccio BOOTSTRAP per il "Software Process Assessment & Improvement" La metodologia BOOTSTRAP è stata sviluppata dal Consorzio Bootstrap, nel corso del progetto ESPRIT 5441 negli anni Lo scopo della metodologia BOOTSTRAP è quello di fornire un'approccio Europeo di valutazione per il miglioramento del processo di sviluppo del software. La metodologia BOOTSTRAP è un'approccio evoluto e supporta sia la valutazione (assessment) del processo di sviluppo del software, sia i miglioramenti. La valutazione BOOTSTRAP, per garantire maggiori benefici, deve essere considerata come parte di un processo di miglioramento ed i risultati della valutazione costituiscono dati di ingresso necessari per la preparazione del Piano di Miglioramento e come risposta alle attività di miglioramento attuate allo scopo di ottenere una valutazione quantitativa del miglioramento stesso. La metodologia BOOTSTRAP: Adotta i livelli di maturità del SEI come scala di misura. Integra nei livelli di maturità i requisiti del sistema qualità delle norme ISO 9001/ISO allo scopo di: inclugere linee guida per l'intero sistema qualità dell'azienda (non presente nel modello CMM), inserire la distinzione tra organizzazione, metodologia e tecnologia (non presente nel modello CMM), assistere le aziende Europee che usano ISO 9000 come standard principale al processo di miglioramento. Offre un adeguato livello di granularità nella valutazione. Offre meccanismi di valutazione affidabili. Potenzia i metodi esistenti. La metodologia si basa essenzialmente sul processo di sviluppo dello standard ESA PSS L'assessment viene effettuato attraverso il questionario preparato appositamente allo scopo; le sue principali caratteristiche sono: è strutturato ad albero sui tre rami principali: Organizzazione Metodologia Tecnologia. Esiste una distinzione tra progetto ed organizzazione complessiva (SPU - Software Producing Unit). Presenta i risultati degli aspetti esaminati sotto forma di profili (utilizzando la scala del CMM) e a diversi livelli di dettaglio. Valuta i requisiti ISO Valuta un insieme ben definito di processi. Il livello di maturità viene calcolato attraverso i risultati dell'assessment e l'oggettività dei risultati quantitativi viene garantita dalla procedura di calcolo che descrive il relativo algoritmo. La metodologia è dotata di tool software attraverso i quali si generano i profili dei livelli di maturità e di capacità i quali indicano i punti di forza e i punti di debolezza per ogni SPU e per ogni progetto valutato. I benefici che derivano dall'applicazione di una valutazione BOOTSTRAP sono molteplici; si presentano qui di segueto quelli che riteniamo siano principali ed interessanti dal punto di vista dell'ingegneria del software: Si ottiene una valutazione quantitativa dei singoli processi. Si ha a disposizione indicatori a diversi livello di dettaglio. Si ottiene un supporto valido alla definizione del Piano di Miglioramento. Pagina 8 di 8

9 Si ha la possibilità di confrontare i risultati dei vari progetti valutati. Si ha la possibilità di confrontare le varie SPU (Software Producing Unit). Si ottengono significative informazioni di ritorno (feedback). Attualmente la metodologia è gestita dal BOOTSTRAP INSTITUTE, con sede presso la ETNOTEAM, per i seguenti aspetti: promuovere la metodologia, gestire la metodologia e introdurre miglioramenti, gestire le licenze, effettuare l'addestramento e l'accreditamento dei valutatori, gestire il data base centrale dei dati delle valutazioni effettuate. I membri del BOOSTRAP INSTITUTE sono distinti in Founding and Full Members e in Corporate Members. Essi sono: Founding and Full Members: CCC Software Professionals Oy, Finland ETNOTEAM S.p.A., Italy LEANSOFT Oy, Finland SCHYNOLL, Germany SYNSPACE GmbH, Germany Corporate Members: UNIVERSITY of OULU, Finland 6. Conclusioni Nella pratica attuale delle aziende europee oggi sussiste un grande interesse per i due approcci che, come abbiamo visto, risultano sostanzialmente diversi. Le aziende che hanno deciso di rinnovarsi nella qualità si trovano difronte ai seguenti problemi: quale sequenza seguire? quale è il migliore punto di attacco? l'applicazione delle ISO 9000 è una fase precedente alla Qualità Totale, oppure contestuale, oppure successiva? Sulla base delle differenze che caratterizzano i due approcci è emersa la convinzione che essi possono essere considerati complementari e che il primo viene definito e controllato dalle norme, mentre il secondo viene definito in un contesto culturale introducendo il concetto della prevenzione e del continuo miglioramento. Per le organizzazioni che sviluppano software e sono orientate verso la certificazione ISO 9001, l'approccio migliore da adottare è quello che dà la possibilità di ottenere maggiori benefici, cioè raggiungere la certificazione introducendo anche una pianificazione per il miglioramento. La metodologia BOOTSTRAP è un'approccio evoluto in quanto integra il concetto del sistema qualità delle norme ISO 9001/ con i processi di miglioramento continuo. Attraverso tale metodologia un'azienda di software subisce sia l'assessment per la verifica della conformità del suo sistema qualità ai requisiti della norma ISO 9001, sia l'assessment per la valutazione dello stato di maturità del processo ai fini della definizione del Piano di Miglioramento. Le aziende di software che ottengono maggiori vantaggi da un'assessment BOOSTRAP sono quelle che si trovano ai livelli 1 o 2 del CMM. L'assessment BOOTSTRAP aiuta tali organizzazioni a crescere introducendo, attraverso il piano di intervento, il Sistema Qualità secondo ISO 9000, i processi basilari e i processi di miglioramento allo scopo di raggiungere il livello 3 ed arrivare alla certificazione ISO Per organizzazioni più mature (livello di maturità 3) la certificazione può essere solo un fatto formale in quanto i vari processi sono già ben gestiti, mentre l'assessment BOOTSTRAP può proiettare l'organizzazione a livelli superiori (livello 4 e livello 5) caratterizzati dal "management by metrics" e dalla continua evoluzione nel miglioramento del processo basandosi sulla prevenzione. Pagina 9 di 9

10 7. Riferimenti [1] ISO 9001 "Quality System - Model for quality assurance in design/development, production, installation and servicing" [2] ISO "Guidelines for the application of ISO 9001 to the development, supply and maintenance of software" [3] ISO /2/3 Guidelines for auditing quality systems - Auditing - Qualification criteria for quality systems auditors - Management for audit programms [4] ITQS "European IT Quality System Auditor Guide" January 1992" [5] W.S. Humphrey "Characterizing the Software Process: A Maturity Framework" IEEE Software, March 1988 [6] M.C. Paulk, B. Curtis, M.B. Chrissis and C.V. Weber: "Capability Maturity Model for Software, Version 1.1" Technical Report CMU/SEI-93-TR-024. Software Engineering Institute (February 1993). [7] M.C. Paulk, C.V. Weber, S.M. Garcia, M.B. Chrissis and M. Bush: "Key Practices of the Capability Maturity Model, Version 1.1." Technical Report CMU/SEI-93-TR-025. Software Engineering Institute (February 1993). [8] P. Kuvaja, J. Similae, L. Krzanik, A. Bicego, G. Koch, s. Saukkonen: "Software Process Assessment & Improvement. The BOOTSTRAP Approach" Blackwell Business - Etnoteam 1994 [9] Members of Bootstrap Institute "BOOTSTRAP: Europe's Assessment Method" IEEE Software, May 1993 [10] Materiale di presenazione servizi Etnoteam International: BOOTSTRAP - The Industry Standard Software Process Assessment. [11] Thomas J. Peters, Robert H. Waterman Jr. "Alla ricerca dell'eccellenza" Sperling & Kupfer Editori [12] Malcom Baldrige National Quality Award "1993 Award Criteria" [13] EFQM "Total Quality Management. The European Model for Self-Appraisal 1993". Guidelines for Identifying and Addressing Total Quality Issues [14] F. Coallier "How ISO 9001 fits into the software world"; IEEE Software, January 1994 [15] I. Tsiouras "La certificazione in europa dei sistemi qualità nel settore delle tecniche informatiche e di telecomunicazione"; AEI, Volume 10, Ottobre 1993 [16] G. Bazzana "ISO 9000: la centralità del processo per il raggiungimento della qualità dello sviluppo del software" Conferenza ANIE, March 1993 [17] G. Bazzana et al. "ISO 9126 and ISO 9000: Friends or Foes?" [18] H.R. Berlack "Can ISO 9000 & ISO Assess Software Capability & Maturity?" American Programmer, February 1994 Vol.7 no.2 Pagina 10 di 10

11 [19] Lowell Jay Arthur "Improving Software Quality" J. Wiley & Sons. Inc., 1993 [20] G. Mattana "Qualità, Affidabilità, Certificazione" Edizione Franco Angeli [21] M. Maiocchi "Il controllo di qualità del software" Edizione Franco Angeli [22] Tesi di Laurea di Virginia Ghisani. Università degli Studi di Milano "Un approccio realistico CWQC alla produzione di software" Anno Accademico [23] I. Tsiouras Dispense del corso "Elementi sulla qualità del software, le norme e la ITQS auditor guide". Doc. CESI CER 94/9761, Marzo [24] Hitishi Kume (University of Tokyo) "Quality Management by ISO 9000 and by TQM" [25] G. Mattana "Un quadro di riferimento per la Qualità Totale" L'MPRESA N Pagina 11 di 11

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