ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA PARADIGNA Centro Sportivo Giovanni Bettuzzi, Via Sciascia Parma REGOLAMENTO

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1 Chiesi " ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA PARADIGNA Centro Sportivo Giovanni Bettuzzi, Via Sciascia Parma REGOLAMENTO SCUOLA CALCIO/SETTORE GIOVANILE STAGIONE SPORTIVA 2014/2015

2 INTRODUZIONE Carissimi genitori, l obiettivo principale della nostra nuova Scuola Calcio è la formazione sportiva globale dell allievo/a attraverso un percorso per tappe (curriculare) e per capacità di apprendimento (categorie di età), dove la centralità è l allievo/a stesso/a e le sue esigenze. Ogni fascia di età o categoria avrà le sue peculiarità e i suoi obiettivi specifici (profili psicomotori differenti), che porteranno, alla fine del percorso di scuola calcio, alla seconda tappa fondamentale che sarà la specializzazione sportiva, che avverrà quando l allievo/a avrà 13/14 anni (categoria giovanissimi ). La nostra Scuola Calcio, per tutta la durata del percorso, perseguirà il solo obiettivo di formare il/la calciatore/calciatrice nel suo percorso evolutivo-adolescenziale. Oltre la formazione tecnico-tattica (abilità calcistica) tipica del gioco del calcio, particolare rilievo avrà la formazione educativo-sociale dell allievo/a che questo sport richiede, quindi il rispetto delle norme, dei compagni e degli avversari. L allievo/a che sceglie di impegnarsi nello sport, merita rispetto e stima da parte dei genitori, che debbono spronarlo/a ed incoraggiarlo/a nello svolgimento di tale attività, ma soprattutto capire, e far comprendere, che lo sport è prima di ogni cosa, divertimento e voglia di stare insieme, senza nutrire gelosie inutili o false ambizioni, che, il più delle volte sono di ostacolo e non di aiuto. Invitiamo i genitori a riflettere ed eventualmente a confrontarsi con questi semplici pensieri: Stimolare, incoraggiare la pratica sportiva; Instaurare un giusto rapporto con gli altri genitori, per fare in modo che al/alla bambino/a arrivino sempre segnali coerenti dagli adulti di riferimento; Lasciare il/la bambino/a libero/a di esprimersi in allenamento ed in gara; Evitare di esprimere giudizi sui suoi compagni o di fare paragoni con essi; Aiutare il/la bambino/a in una corretta educazione sportiva: rispetto delle regole, degli impegni, delle priorità, degli orari, dei propri indumenti, dei compagni, dell igiene personale; Far sentire la presenza nei momenti di difficoltà, sdrammatizzare, incoraggiare, evidenziare gli aspetti positivi; Avere un atteggiamento positivo ed equilibrato in rapporto al risultato, saper perdere è molto più difficile che saper vincere; nello sport, come nella vita, non ci sono solo vittorie. 2

3 PRINCIPI GENERALI L attività calcistica giovanile è regolata sulla base dei principi della Carta dei diritti dei ragazzi allo Sport (Ginevra 1992 Commissione Tempo Libero O.N.U.), al fine di assicurare a tutti i bambini e le bambine: IL DIRITTO DI DIVERTIRSI E GIOCARE IL DIRITTO DI FARE SPORT IL DIRITTO DI BENEFICIARE DI UN AMBIENTE SANO IL DIRITTO DI ESSERE CIRCONDATI ED ALLENATI DA PERSONE COMPETENTI IL DIRITTO DI SEGUIRE ALLENAMENTI ADEGUATI ALLE LORO STESSE POSSIBILITA DI SUCCESSO IL DIRITTO A PARTECIPARE A COMPETIZIONI ADEGUATE ALLA LORO ETA IL DIRITTO DI PRATICARE SPORT IN ASSOLUTA SICUREZZA IL DIRITTO DI AVERE I GIUSTI TEMPI DI RIPOSO IL DIRITTO DI NON ESSERE UN CAMPIONE L U.E.F.A., riunitasi in più occasioni con le 51 federazioni calcistiche associate, nel trattare argomentazioni che riguardano il calcio giovanile e di base in particolare, ha sottolineato i concetti espressi nella carta dei diritti, e per darne più significato li ha evidenziati in un decalogo che si ritiene utile proporre in questo Regolamento: IL CALCIO E UN GIOCO PER TUTTI IL CALCIO DEVE POTER ESSERE PRATICATO DOVUNQUE IL CALCIO E CREATIVITA IL CALCIO E DINAMICITA IL CALCIO E ONESTA IL CALCIO E SEMPLICITA IL CALCIO DEVE ESSERE SVOLTO IN CONDIZIONI SICURE IL CALCIO DEVE ESSERE PROPOSTO CON ATTIVITA VARIABILI IL CALCIO E AMICIZIA IL CALCIO E UN GIOCO MERAVIGLIOSO IL CALCIO E UN GIOCO POPOLARE E NASCE DALLA STRADA In queste affermazioni, riportate per altro su un documento video ufficiale, si richiama l attenzione circa i modelli educativi a cui si devono riferire tutte le attività promosse, organizzate e praticate nei Settori Giovanili. Per l UEFA, di estrema rilevanza è considerato il ruolo del calcio come agente efficace di integrazione sociale ed è per questo che invita le federazioni a porsi il problema del recupero del calcio di strada (grassroots football), soprattutto come filosofia di fondo alla didattica applicata. INDICAZIONI DIDATTICHE 3

4 Il Settore Giovanile e Scolastico, pianificando i programmi delle attività di base, intende promuovere la pratica calcistica giovanile attraverso un corretto e graduale avviamento dell allievo/a al gioco del calcio. Pertanto le finalità delle attività organizzate e proposte all interno della nostra Scuola Calcio, sono legate allo sviluppo armonico dell allievo/a attraverso il gioco del calcio. Questo gioco permette di ampliare in modo naturale il patrimonio motorio dell allievo/a, di favorire la conoscenza della propria corporeità, di sviluppare e di perfezionare gli schemi di movimento. Inoltre a livello cognitivo, il calcio sollecita la capacità di analizzare una quantità notevole di stimoli, di elaborarli e di produrre una risposta di comportamento adeguata alla particolare situazione di gioco. Lo sviluppo motorio sarà perseguito in un ambiente sano, dove le attività calcistiche costituiranno un mezzo efficace per la formazione globale dell allievo/a rivendicando, quindi, la centralità dell allievo/a stesso/a, tenendo conto delle sue necessità, capacità ed aspettative. CENTRALITA DELLA BAMBINA/O La nostra Scuola Calcio, nella consapevolezza che Voi genitori ci affidiate Vostro/a figlio/a, quindi, il bene più prezioso, vuole che questi siano al centro delle attività svolte all interno del nostro centro sportivo. Questa condizione è tanto ovvia quanto difficile da perseguire durante la stagione sportiva. Per facilitare questo percorso chiediamo la collaborazione di Voi genitori a considerare che gli/le allievi/e, all interno dei gruppi, per noi sono tutti uguali ed ad aiutarci affinché Vostro/a figlio/a coltivi lo stesso principio. Gli apprendimenti saranno il naturale risultato di attività tecnico-calcistiche svolte in forma ludica che, sfruttando l innata voglia di giocare del/la bambino/a, ne arricchirà il patrimonio motorio. Questo arricchimento dovrà gradualmente sviluppare nel/la bambino/a un atteggiamento di fiducia nelle proprie capacità e potenzialità. Valorizzeremo il gioco come momento educativo, di apprendimento, di socializzazione e di integrazione, cercando di rendere l ambiente attraente perché emozionalmente significativo. Svilupperemo e miglioreremo il rispetto delle regole attraverso la formazione ad agonismo sano, promuovendo l intercultura ed il rispetto dell altro. Combatteremo il fenomeno del bullismo nel gruppo. Grande cura ed attenzione verrà rivolta allo sviluppo della sfera sociale, alla formazione di una personalità e di una autonomia, il tutto attraverso la giusta considerazione del confronto con gli altri, inteso come momento di verifica dove l eventuale insuccesso non deve determinare sfiducia, ma costruire la capacità di analizzare la sconfitta ed il desiderio di riprovare con l obiettivo di migliorarsi. REGOLAMENTO 4

5 Il presente regolamento si intende accettato da entrambi i genitori o da chi esercita la potestà, al momento dell iscrizione del figlio/a alla Scuola Calcio. Detto Regolamento contiene una serie di norme che dovranno essere rigorosamente osservate dai genitori e dagli allievi, per favorire la realizzazione del progetto sportivo-educativo indirizzato alla formazione dei nostri giovani allievi/e. Articolo 1 - ATTIVITA SPORTIVA L attività della Scuola Calcio è suddivisa per fasce di età che convenzionalmente, nel settore federale del calcio giovanile, vengono così classificate e suddivise: SCUOLA CALCIO: PICCOLI AMICI annata 2008 PICCOLI AMICI annata 2007 PULCINI I ANNO annata 2006 PULCINI II ANNO annata 2005 PULCINI III ANNO annata 2004 ESORDIENTI I ANNO annata 2003 ESORDIENTI II ANNO annata 2002 SETTORE GIOVANILE: GIOVANISSIMI B interprovinciali annata 2001 GIOVANISSIMI A provinciali/regionali annata 2000 ALLIEVI B interprovinciali annata 1999 ALLIEVI A - provinciali/regionali annata 1998 Articolo 2 - NORME COMPORTAMENTALI Elenchiamo di seguito le norme che genitori ed allievi/e dovranno rispettare, e che hanno il solo intento di far svolgere l attività della Scuola Calcio in modo serio e corretto: 1. Si ricorda che il calcio è un gioco di squadra e tutti i bambini sono indispensabili al funzionamento della macchina societaria. Non penalizzate i compagni dei Vostri figli e la Società ritenendo lo sport superficiale, siate fedeli all impegno preso. 2. L unico luogo deputato al cambio degli indumenti è lo spogliatoio, quindi solo in esso verrà consentita tale pratica, ed è obbligatorio per l allievo/a effettuare la doccia dopo gli allenamenti e/o le partite con il proprio gruppo. 3. Le borse debbono essere lasciate all interno dei spogliatoi ed in nessun altro luogo. Negli stessi, non è consigliato lasciare oggetti di valore e/o personali poiché, vista la 5

6 grande affluenza, questa Società declina ogni tipo di responsabilità per qualsiasi mancanza. 4. Per motivi igienici e per motivi psico-comportamentali, non è consentito l ingresso nei spogliatoi ai genitori. Verrà fatta eccezione per l allievo/a particolarmente piccolo/a e/o nei primissimi anni di Scuola Calcio. 5. Per la propria incolumità e di quella degli altri, nonché per un decoro personale e di gruppo, non sarà consentito indossare anelli, orologi, orecchini, piercing ecc. sia in allenamento che in gara. 6. E necessario e consigliabile, per evitare inutili scambi di materiale o involontarie ed indebite appropriazioni, avendo tutti gli atleti la stessa divisa, personalizzarla internamente con le iniziali del bambino. 7. E fatto obbligo all atleta comunicare telefonicamente all istruttore o al dirigente incaricato ed in tempo utile, ogni assenza agli allenamenti. Per assenza dalle gare, avvisare almeno con un giorno di anticipo. 8. Il materiale sportivo e l abbigliamento consegnato deve essere sempre pulito ed in ordine, sia durante gli allenamenti che nelle partite amichevoli e/o ufficiali. Deve essere indossato in allenamento, nelle partite ed in particolari eventi organizzati dalla società. Anche il Kway deve essere sempre portato in borsa, per essere indossato in ragione delle condizioni atmosferiche. 9. In caso di sospensione degli allenamenti, sarà l allenatore insieme al dirigente incaricato ad avvisare i genitori degli atleti. 10. In caso di assenza, avvertire per tempo l autista del pulmino, per chi deciderá di usufruire del servizio di trasporto. 11. I familiari potranno conferire per qualsiasi domanda o chiarimento con il responsabile di categoria, mentre con gli istruttori i rapporti dovranno essere solo di stima e fiducia. Non saranno tollerate interferenze o ingerenze tecnico-tattiche per ciò che concerne convocazioni, ruoli sul campo, inserimenti in gruppi-squadra e quant altro appartiene esclusivamente al rapporto tecnico tra istruttore ed allievo/a. 12. L allievo/a dovrà mantenere sempre comportamenti ed atteggiamenti corretti, leali e sportivi sia all interno del centro sportivo che all esterno, e comunque ogni qual volta rappresenti la società o ne vesta la divisa. 13. Lo stesso comportamento dovrà essere tenuto dai genitori e/o familiari dell allievo/a, in particolar modo nei momenti in cui assisteranno a gare e/o manifestazioni sportive in cui sarà impegnato/a l allievo/a. Qualsiasi atteggiamento non consono e/o lesivo all immagine che questa Società vuole mantenere (e che soprattutto i ragazzi stessi chiedono), potrà essere oggetto di provvedimenti disciplinari. Articolo 3 LE REGOLE DEL BUON GENITORE 6

7 Nel calcio, in particolare nella fascia di età compresa tra i 6 ed i 16 anni, il genitore si trova di frequente protagonista di situazioni spiacevoli, che creano problemi ed ostacoli ad una serena e positiva attività sportiva per il proprio figlio. Molto spesso, un occhio attento scopre che il vero protagonista delle partite giovanili, colui che è più carico di tensioni, che si è preparato meticolosamente e che poi si dispera se si sbaglia un tiro in porta è proprio il genitore. Il ragazzino, invece, scuote le spalle, cancella quasi subito l'errore o la sconfitta e, in definitiva, l'unica cosa di cui veramente si rammarica è l'idea della predica che lo aspetta a casa. Può capitare che inconsciamente si tenda a realizzarsi attraverso il bambino e a proiettare su di lui i desideri che non si è riusciti a soddisfare da giovani. Con la convinzione che "lo si fa per il suo bene", in realtà si può correre il rischio di diventare veri e propri deterrenti psicologici, non solo condizionando negativamente il rendimento in gara, ma, fatto ancora più grave, danneggiando lo sviluppo psicologico del ragazzo. Molto spesso si vorrebbe che il proprio figlio non dovesse mai soffrire, ne commettere errori, ma ricevere dalla vita solo gioia e felicità: questo, purtroppo, non è sempre possibile, ed il compito del genitore diviene, perciò, quello di non intromettersi nelle scelte del figlio e di non voler vivere la vita al suo posto, capendo che ogni errore commesso ed ogni dolore provato aiuta il ragazzo a crescere ed a formare una sicura personalità. Pensiamo che l'attività sportiva sia uno dei mezzi migliori per aiutare il proprio figlio a maturare e a crescere, in quanto lo sport spinge il giovane ad impegnarsi, a cercare di migliorarsi, a mettersi continuamente alla prova, a stringere rapporti sociali, a comprendere il sacrificio e l'umiltà, ad assumersi delle responsabilità ed a divenire membro di una collettività nella quale vigono, per ciascuno, diritti e doveri. Di seguito vengono proposti alcuni suggerimenti per i genitori, frutto di esperienze e che servono ad indicare un modello di comportamento positivo nei riguardi dei propri figli: Stimolare, incoraggiare la pratica sportiva, lasciando che la scelta dell'attività sia fatta dal bambino. Instaurare un giusto rapporto con l'allenatore per fare in modo che al bambino arrivino sempre segnali coerenti dagli adulti di riferimento. Lasciare il bambino libero di esprimersi in allenamento ed in gara (è anche un modo di educarlo all'autonomia). Evitare di esprimere giudizi sui suoi compagni o di fare paragoni con essi: è una delle situazioni più antipatiche che si possano verificare sia per i piccoli che per i grandi. Evitare rimproveri a fine gara. Dimostrarsi invece interessati a come vive i vari momenti della gara ed eventualmente evidenziare i miglioramenti. Aiutarlo a porsi obiettivi realistici ed aspettative adeguate alle proprie possibilità. Offrire molte opportunità per un'educazione sportiva globale. Rispetto delle regole, degli impegni, delle priorità, dei propri indumenti, degli orari, dei compagni, dell'igiene personale. Il genitore deve concorrere al raggiungimento di questi obbiettivi con l'allenatore. 7

8 Far sentire la nostra presenza nei momenti di difficoltà, sdrammatizzare, incoraggiare, evidenziare gli aspetti positivi. In ogni caso salvaguardare il benessere psicologico del bambino. Avere un atteggiamento positivo ed equilibrato in rapporto al risultato, saper perdere è molto più difficile ed importante che saper vincere. Tener conto che l'attività viene svolta da un bambino e non da un adulto. Cercare di non decidere troppo per lui. Cercare di non interferire con l'allenatore nelle scelte tecniche evitando anche di dare giudizi in pubblico sullo stesso (in caso di atteggiamenti ritenuti gravi rivolgersi alla Società). Cercare di non rimarcare troppo al bambino una partita mal giocata o quant'altro, evitando di generare in lui ansia da prestazione (non bisogna essere né ipercritici né troppo accondiscendenti alle sue richieste che spesso sono solo dei capricci). Incitare sempre il bambino a migliorarsi, facendogli capire che l'impegno agli allenamenti in futuro premierà (rendendolo gradualmente consapevole che, così come a scuola, anche a calcio per far bene c'è bisogno di un impegno serio). Abituare il bambino a farsi la doccia, legarsi le scarpe da solo e a portare lui stesso la borsa al campo sia all'arrivo che all'uscita (rendendolo piano piano autosufficiente). Cercare di non entrare nel recinto di gioco e nello spogliatoio. Durante le partite cercare di controllarsi: un tifo eccessivo è diseducativo sia per i bambini che per l'immagine della società nei confronti dell'esterno. Cercare di ascoltare il bambino e vedere se quando torna a casa dopo un allenamento od una partita, è felice. Ricordarsi che sia i compagni che gli avversari del proprio bambino sono anche loro bambini, e che pertanto vanno rispettati quanto lui e mai offesi. Rispettare l'arbitro e non offenderlo. Molto spesso gli arbitri sono dei dirigenti ed anche loro genitori che stanno aiutando il calcio giovanile: tutti possono sbagliare, cerchiamo di non perdere la pazienza. Ricordarsi che molte volte si pensa che "l'erba del vicino sia sempre la migliore", e pertanto prima di criticare l'operato della Società cercare di capire, chiedendo direttamente spiegazioni ai dirigenti, responsabili di eventuali scelte ritenute ingiuste. Articolo 4 - COSTI E MODALITA DI PAGAMENTO Per le annate 2005, 2004, 2003, 2002, 2001, 2000, 1999 la quota annua di partecipazione alla nostra Scuola Calcio è di 250,00. Il pagamento della quota puó avvenire con le seguenti modalità: In un unica soluzione all atto dell iscrizione; 8

9 In due rate, I rata da 175,00 al momento dell iscrizione, II rata da 75,00 entro il 15 Dicembre Per le annate 2008, 2007, 2006 la quota annua di partecipazione alla nostra Scuola Calcio è di 190,00. Il pagamento della quota puó avvenire con le seguenti modalità: In un unica soluzione all atto dell iscrizione; In due rate, I rata da 115,00 al momento dell iscrizione, II rata da 75,00 entro il 15 Dicembre In caso di iscrizione di più figli/e è prevista una riduzione di 100. Sará previsto inoltre un servizio navetta per gli allievi/e che ne faranno domanda. Il costo di tale servizio sará di 120,00 (solo andata) per allievo/a a stagione. Si potrà pagare in contanti, assegno bancario intestato a ASD PARADIGNA o bonifico bancario su IBAN IT88Y , Banca Monte Parma Agenzia n. 4 di Parma C/c 12561/9, beneficiario ASD PARADIGNA, avendo cura di indicare il nome del bambino iscritto. Le iscrizioni e/o le informazioni necessarie possono essere richieste ed eseguite presso la segreteria del Centro Sportivo G. Bettuzzi, in Via Leonardo Sciascia snc Parma, nei seguenti giorni e orari: lunedì 17 > 19:30 mercoledì 17 > 19:30 venerdì 17 > 19:30 telefono: info@asdparadigna.it Articolo 5 - TESSERAMENTO Per il tesseramento sono necessari, oltre alle firme sul cartellino, anche i seguenti documenti: Certificato medico di idoneità al gioco del calcio. Per l allievo/a di età inferiore ai 12 anni è sufficiente il certificato rilasciato dal medico di base e/o pediatra (con sopra riportato il codice regionale del medico stesso), mentre per l allievo/a che abbia giá compiuto i 12 anni di etá è obbligatorio il certificato rilasciato dal medico sportivo che lo abilita alla attività agonistica. Stato di Famiglia e Certificato Cumulativo (in carta semplice). Certificato di Residenza 3 foto tessera. Cartellino federale debitamente compilato e firmato da parte di entrambe i genitori dall allievo/a. Nel caso di separazioni o mancanza di uno dei due genitori potrà firmare solo colui che esercita la patria podestà con allegato il certificato di rito (sentenza di separazione, certificato di morte ecc.). L attività dell allievo/a potrà iniziare soltanto se la pratica sarà consegnata completa di tutta la documentazione richiesta. Per gli altleti di nazionalità straniera sono necessari ulteriori adempimenti. 9

10 L allievo/a, ed i propri genitori, che hanno sottoscritto il cartellino di durata annuale, non potranno firmare altro cartellino nella stagione sportiva in corso, pena il deferimento agli organi di giustizia sportiva della FIGC, con conseguenti sanzioni disciplinari. Con l iscrizione ogni allievo/a firmerá un tesseramento annuale con la FIGC-SGS, che comprenderá relativa assicurazione come previsto dalle vigenti norme federali. Per ampliare il servizio assicurativo anche sui piú piccoli, non coperti da FIGC, la nostra Scuola Calcio provvederá a tesserare questi bambini/e con il CSI e quindi a procurare relativa assicurazione. La Societá ASD PARADIGNA non sará responsabile per eventualitá non coperte dalle suddette assicurazioni e dei relativi costi annessi. Articolo 6 - MATERIALE SPORTIVO La quota d iscrizione comprende il seguente materiale sportivo. Per le annate 2008/2007/2006/: Tuta di rappresentanza Completo di allenamento Borsa Kway Per le annate che vanno dal 2005 al 1998, il materiele sportivo comprende: Tuta di rappresentanza Completo di rappresentanza estivo Completo di allenamento Giubbotto Borsa Kway Articolo 7 - PROGRAMMA ALLENAMENTO Tutti gli orari di allenamento, che verranno stabiliti con i relativi allenatori, si intendono di entrata ed uscita dal campo di gioco. L allievo/a dovrà arrivare sufficientemente in tempo per potersi cambiare insieme ai compagni/e. L allievo/a verrà accolto all ingresso degli spogliatoi dal proprio allenatore. Durante gli allenamenti o le gare l allievo/a non dovrà girovagare per la struttura né da solo né con i genitori, ma possibilmente sempre accompagnato dal suo allenatore o dirigente incaricato. I genitori, a fine allenamento, attenderanno i propri figli nella zona antistante gli spazi delimitati per gli allievi/e. I genitori non potranno accedere nella zona spogliatoi, tranne che per i casi evidenziati in questo Regolamento. Le partecipazioni alle gare ufficiali saranno assoggettate alla frequenza di allenamento di ogni allievo/a. Gli stessi dovranno comunicare al dirigente incaricato e/o al relativo allenatore l eventuale assenza con il giusto anticipo. 10

11 ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA PARADIGNA Centro Sportivo Giovanni Bettuzzi, Via Sciascia snc Parma LIBERATORIA DI RESPONSABILITÁ ED ACCETTAZIONE REGOLAMENTO ASD PARADIGNA L'ASD Paradigna declina ogni responsabilità per eventuali incidenti, furti o danni subiti all'interno degli impianti sportivi in cui svolge le sue attivitá. L allievo/a è sempre tenuto a controllare e verificare il proprio materiale al termine dell allenamento e prima di uscire dallo spogliatoio. In particolare, i genitori dovranno accompagnare il proprio figlio/a all'ingresso dello spogliatoio, affidarlo all'allenatore o al dirigente incaricato e tornare a riprenderlo al termine dell attività, sempre all'ingresso dello spogliatoio. I bambini, soprattutto quelli più piccoli, non possono essere lasciati nei pressi dell impianto senza diretta custodia dei genitori. Il genitore che non rispetta questa norma si renderà automaticamente responsabile dei potenziali rischi a cui gli allievi/e sono esposti nel tragitto incustodito effettuato dallo spogliatoio all uscita. Il Regolamento dell ASD Paradigna, consultabile sul sito web o presso la segreteria dell Associazione, consegnato inoltre all atto dell iscrizione, dovrà essere letto, sottoscritto ed accettato da almeno uno dei genitori e dall allievo stesso. Nel rispetto del D.Lgs 193/2003, si autorizza la società ASD PARADIGNA all utilizzo dei dati personali dell/allievo/a iscritto/a ai fini di promozione tramite sito web e merchandising vario. Inoltre ad inserire foto e dati personali di allievo/a sul sito internet della società. Parma li Firme per accettazione Genitore Genitore Allievo 11

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