Trattamento infermieristico in PS degli assistiti con Ipotermia, a Rischio di temperatura corporea squilibrata, PC: ipotermia.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Trattamento infermieristico in PS degli assistiti con Ipotermia, a Rischio di temperatura corporea squilibrata, PC: ipotermia."

Transcript

1 Dott. Nicola Ramacciati Inf. Coord. SC Pronto Soccorso - Accettazione OBI Prof. a contratto MED45 Napoli, 07/11/2013

2 L'ipotermia è una condizione clinica in cui la temperatura corporea di un individuo scende al di sotto di 35 C.

3 Si può classificare in base alla temperatura misurata 1 lieve ( C) moderata (34 30 C) severa (<30 C). oppure definire in base ai segni clinici 2 : 1. Epstein E, Kiran A. Accidental hypothermia. BMJ 2006;332: Brugger H, Durrer B. The medical on site treatment of hypothermia. In: Elsensohn F. Consensus guidelines on mountain emergency medicine and risk reduction (ICAR MEDCOM---IUAAMEDCOM). Lecco (Italy): Casa Editrice Stefanoni; p

4 L ipotermia non è una causa frequente di ricovero ospedaliero 3 o di morte 4 tuttavia, non è raro che l infermiere di Pronto Soccorso debba trattare situazioni in cui l assistito presenti risposte a problemi di salute inefficaci quali: 5 Ipotermia (diagnosi infermieristica reale, NANDA #00006); Rischio temperatura corporea squilibrata (diagnosi infermieristica di rischio, NANDA #00005); Termoregolazione inefficace (diagnosi infermieristica reale, NANDA #00008); Problema Collaborativo: ipotermia (complicanza potenziale). 3. Department of Health. Hospital episode statistics United Kingdom Parliament. Cold-related deaths. 30 Nov 2004:Columns 88-9W NANDA-I Diagnosi Infermieristiche definizioni e classificazione (2012) CEA

5 Ipotermia (00006) (1986, 1988) Dominio 11: Sicurezza/Protezione Classe 6: Termoregolazione Definizione Caratteristiche definenti Brividi Cute fredda Ipertensione Letto ungueale cianotico Pallore Temperatura corporea al di sotto del range normale Piloerezione Riempimento capillare rallentato Tachicardia Temperatura al di sotto del range normale Fattori correlati Abbigliamento inadeguato Agenti farmacologici Consumo di alcol Danno ipotalamico Diminuita capacità di orripilazione Diminuzione del metabolismo Esposizione ad ambiente freddo Età avanzata Evaporazione cutanea in ambiente freddo Inattività Malattia Malnutrizione Trauma NANDA-I Diagnosi Infermieristiche definizioni e classificazione (2012) CEA, p. 566.

6 Rischio di temperatura corporea squilibrata (00005) (1986, 2000) Dominio 11: Sicurezza/Protezione Classe 6: Termoregolazione Definizione A rischio di incapacità di mantenere la temperatura corporea entro il range normale Fattori di rischio Abbigliamento inadeguato alla temperatura ambientale Agenti farmacologici che causano vasocostrizione Agenti farmacologici che causano vasodilatazione Alterazione del metabolismo Attività vigorosa Disidratazione Esposizione ad ambiente molto caldo o molto freddo Età estrema (bambino, anziano) Inattività Malattia che interessa la termoregolazione Peso estremo (sottopeso, sovrappeso) Sedazione Trauma che interessa la termoregolazione NANDA-I Diagnosi Infermieristiche definizioni e classificazione (2012) CEA, p.564.

7 Termoregolazione inefficace (000058) (1986) Dominio 11: Sicurezza/Protezione Classe 6: Termoregolazione Definizione Temperatura che oscilla tra l ipotermia e l ipertermia Caratteristiche definenti Arrossamento cutaneo Aumento della frequenza respiratoria Aumento della temperatura corporea al di sopra del range normale Cute fredda al tatto Convulsioni Ipertensione Letto ungueale cianotico Lievi brividi Oscillazioni della temperatura corporea al di sopra e al di sotto del range normale Pallore moderato Piloerezione Riduzione della temperatura al di sotto del range normale Riempimento capillare rallentato Tachicardia Fattori correlati Età estrema (bambino, anziano) Fluttuazioni della temperatura ambientale Malattia Trauma NANDA-I Diagnosi Infermieristiche definizioni e classificazione (2012) CEA, p.567.

8 Trattamento dell Ipotermia 3800 Definizione: Il riscaldamento e la sorveglianza di un paziente la cui temperatura corporea è inferiore a 35 C Attività: Togliere il paziente dal freddo e porlo in un ambiente riscaldato Monitorare la temperatura del paziente Monitorare per sintomi associati con ipotermia: stanchezza, debolezza, confusione, apatia, disturbi della coordinazione, difficoltà di parola, brividi, e il cambiamento di colore della pelle Determinare i fattori che portano ipotermia dalla domanda circa le attività recenti, come l'attività pesante in clima freddo e umido, anziani soli in ambiente fresco e cattivo stato nutrizionale Monitoraggio di condizioni mediche che possono precipitare l'ipotermia ( es. diabete, mixedema, o anoressia nervosa ) Posto sul monitor cardiaco, a seconda dei casi Monitorare e trattare la fibrillazione ventricolare Coprire con coperte riscaldate, a seconda dei casi Somministrare riscaldato (37 a 40 C) del fluido IV, Somministrare ossigeno riscaldato, a seconda dei casi Applicare le tecniche di riscaldamento attivo (ad esempio lavaggio del colon, emodialisi, dialisi peritoneale, riscaldamento ematico in circolo extracorporeo) Bulechek GM, Butcher Hk, McCloskey Docheerman J. Nursing Intervention Classification (NIC). ((2004) Mosby, p.418.

9 Trattamento dell Ipotermia 3800 Monitorare per Shok da riscaldamento Somministrare plasma expander, a seconda dei casi Monitor il colore della pelle e la temperatura Monitorare i segni vitali, come appropriato Monitorare per bradicardia Monitorare per squilibrio elettrolitico Monitorare per squilibrio acido-basico Monitorare il bilancio Evitare di somministrare farmaci IM o sottocute durante lo stato di ipotermia Monitorare lo stato respiratorio Dare al paziente fluidi orali caldi, se cosciente e in grado di deglutire Monitorare lo stato nutrizionale Bulechek GM, Butcher Hk, McCloskey Docheerman J. Nursing Intervention Classification (NIC). ((2004) Mosby, p.418-9

10

11 Case report 1. Ipotermia correlata a: Esposizione ad ambiente freddo e Trauma R. E. Donna, 20 anni IN TRIAGE Soggettività Oggettività Annotazioni -- - ACCESSO IMMEDIATO PARAMETRI VITALI IN TRIAGE Data/ora P.A.S P.A.D. F.C. SpO 2. 22/11/ : % (aa) Codice Rosso

12 Ipotermia (00006) (1986, 1988) Dominio 11: Sicurezza/Protezione Classe 6: Termoregolazione Definizione Caratteristiche definenti Brividi Cute fredda Ipertensione Letto ungueale cianotico Pallore Temperatura corporea al di sotto del range normale Piloerezione Riempimento capillare rallentato Tachicardia Temperatura al di sotto del range normale Fattori correlati Abbigliamento inadeguato Agenti farmacologici Consumo di alcol Danno ipotalamico Diminuita capacità di orripilazione Diminuzione del metabolismo Esposizione ad ambiente freddo Età avanzata Evaporazione cutanea in ambiente freddo Inattività Malattia Malnutrizione Trauma NANDA-I Diagnosi Infermieristiche definizioni e classificazione (2012) CEA, p. 566.

13 Case report 1. Ipotermia correlata a: Esposizione ad ambiente freddo e Trauma R. E. Donna, 20 anni IN SALA EMERGENZA Anamnesi (10:13) Politrauma; la p.te parla in inglese; è vigile e collaborante; amnesia da ieri sera; non grossolani deficit stenici Esame Obiettivo (09:01) Esami di laboratorio Emocromo, Biochimico, Quadro Emostatico, Alcolemia, Droghe Accertamenti TC cerebrale, cervicale e massiccio facciale, Consulenze: rianimatoria, ginecologica, neurochirurgica Trattamenti Riscaldamento attivo con n.1 Bair Hugger, Incannulamento venoso, Cateterismo vescicale EV: Ringer lattato, Emagel.

14 Case report 1. Ipotermia correlata a: Esposizione ad ambiente freddo e Trauma R. E. Donna, 20 anni IN SALA EMERGENZA Osservazioni (11:40) Dolore 10:30 VAS 7 Ore 10:35 VAS 10 Ore 10:40 VAS 5 Ore 11:00 VAS 3 Diagnosi Politrauma, Grave trauma Cranio-facciale con due ferite L.C. regione sopraciliare sin e del volto; pneumoencefalo; sconquasso del massiccio facciale; frattura D4, D5, e Apofisi Trasversa di L4 Esito (12:04) Ricovero in Rianimazione PARAMETRI VITALI Data/ora P.A.S. P.A.D. F.C. T.C. SpO 2 GCS 22/11/ : , /11/ : , /11/ : /11/ : ,

15 Case report 2. Rischio di squilibrio della temperatura corporea S. N. Lattante, 1 anno IN TRIAGE Soggettività Oggettività Annotazioni -- - ACCESSO IMMEDIATO Codice Rosso

16 Rischio di temperatura corporea squilibrata (00005) (1986, 2000) Dominio 11: Sicurezza/Protezione Classe 6: Termoregolazione Definizione A rischio di incapacità di mantenere la temperatura corporea entro il range normale Fattori di rischio Abbigliamento inadeguato alla temperatura ambientale Agenti farmacologici che causano vasocostrizione Agenti farmacologici che causano vasodilatazione Alterazione del metabolismo Attività vigorosa Disidratazione Esposizione ad ambiente molto caldo o molto freddo Età estrema (bambino, anziano) Inattività Malattia che interessa la termoregolazione Peso estremo (sottopeso, sovrappeso) Sedazione Trauma che interessa la termoregolazione NANDA-I Diagnosi Infermieristiche definizioni e classificazione (2012) CEA, p.564.

17 Case report 2. Rischio di squilibrio della temperatura corporea S. N. Lattante, 1 anno IN SALA EMERGENZA Anamnesi (10:20) Intossicazione da fumi (incendio di pannolini su una stufa elettrica) Esame Obiettivo (10:59) Stato soporoso. COHB 2.7 Esami di laboratorio Emocromo, Biochimico, Quadro Emostatico, EGA, Enzimi cardiaci, EGA di controllo Accertamenti TC cerebrale, cervicale e massiccio facciale, Consulenze: rianimatoria, ginecologica, neurochirurgica Trattamenti Riscaldamento attivo con Bair Hugger, (underbody) Incannulamento venoso e arterioso, Inserimento SNG, EV: Sodio Cloruro 0,9% 125ML Aerosol. Salbutamolo 4gtt, in S.F. I.O.T.

18 Case report 2. Rischio di squilibrio della temperatura corporea S. N. Lattante, 1 anno IN SALA EMERGENZA PARAMETRI VITALI Data/ora P.A.S. P.A.D. F.C. T.C. SpO 2 Glicemia 16/02/ : (o2) /02/ : ,8 100(o2) 16/02/ : (o2) 16/02/ : /02/ : (o2) 16/02/ : (o2) Osservazioni Diagnosi Stato di coma, intossicazione da fumi e monossido di carbonio Esito (13:22) Trasferito presso la Rianimazione dell Ospedale Mayer di Firenze

19 Case report 3. PC: Ipotermia C. C.V. Uomo, 71 anni IN TRIAGE Soggettività Paziente trovato stamani, dopo che era scomparso dalla serata di ieri (ore 18:00). Oggettività Paziente in ipotermia, sta effettuando infusione di liquidi caldi. Annotazioni Affetto da demenza senile e depressione. PARAMETRI VITALI IN TRIAGE Data/ora P.A.S P.A.D. F.C. T.C. SpO 2. 17/10/ : r 32 C 96% (aa) Codice Giallo

20 Case report 3. PC: Ipotermia C. C.V. Uomo, 71 anni IN SALA EMERGENZA Anamnesi (08:57) Pz trovato in un orto (T. 32 auricolare). Esame Obiettivo (09:01) Paziente sveglio, poco collaborante per incomprensione linguistica, interagisce con la figlia dalla quale si apprende che il pz è affetto da demenza senile, pz freddo (si provvede a riscaldarlo con appositi dispositivi ed infusione di liquidi riscaldati e lavaggi vescicale con SF 100cc riscaldata). Esami di laboratorio Emocromo, Biochimico, Q.E., EGA, Enzimi cardiaci, Controlli EGA Accertamenti TC cerebrale, RX Torace, Consulenze: cardiologica e rianimatoria Trattamenti Riscaldamento attivo con n.2 Bair Hugger, Incannulamento venoso e arterioso, Cateterismo vescicale EV: Sodio cloruro 0.9% Glucosio 33%, Sodio bicarbonato, Emagel. IM: Immunoglobuline antitetaniche.

21 Case report 3. PC: Ipotermia C. C.V. Uomo, 71 anni IN SALA EMERGENZA PARAMETRI VITALI Data/ora P.A.S. P.A.D. F.C. T.C. SpO 2 Glicemia 17/10/ : r 91% (aa) 44 17/10/ : /10/ : , /10/ : , /10/ : , /10/ : /10/ : , /10/ : , /10/ : /10/ : ,2 95 Osservazioni Pz sveglio, lucido ed orientato con miglioramento del quadro emodinamico. Diagnosi Ipotermia lieve moderata Ferita a lembo con perdita di sostanza gamba dx Esito (10:40) Ricovero in Medicina Interna e Scienze Endocrine

22 Case report 4. Termoregolazione inefficace correlata a età estrema(bambino) S. N. Neonato, 5 minuti IN TRIAGE Soggettività Oggettività Annotazioni -- - ACCESSO IMMEDIATO Codice Rosso

23 Termoregolazione inefficace (000058) (1986) Dominio 11: Sicurezza/Protezione Classe 6: Termoregolazione Definizione Temperatura che oscilla tra l ipotermia e l ipertermia Caratteristiche definenti Arrossamento cutaneo Aumento della frequenza respiratoria Aumento della temperatura corporea al di sopra del range normale Cute fredda al tatto Convulsioni Ipertensione Letto ungueale cianotico Lievi brividi Oscillazioni della temperatura corporea al di sopra e al di sotto del range normale Pallore moderato Piloerezione Riduzione della temperatura al di sotto del range normale Riempimento capillare rallentato Tachicardia Fattori correlati Età estrema (bambino, anziano) Fluttuazioni della temperatura ambientale Malattia Trauma NANDA-I Diagnosi Infermieristiche definizioni e classificazione (2012) CEA, p.567.

24 Case report 4. Termoregolazione inefficace correlata a età estrema(bambino) C. C.V. Neonato, 5 minuti IN SALA EMERGENZA Anamnesi Esame Obiettivo Esami di laboratorio Accertamenti Trattamenti Clampato e reciso il cordone ombelicale, asciugato Riscaldamento attivo con n.1 Bair Hugger Posizionamento in isolette da trasporto Trasportato con la madre in Ostetricia

25 Due sono i focus dell infermieristica: quello centrato sulla diagnosi e il trattamento delle risposte umane ai problemi di salute/processi vitali attuali o potenziali della persona e quello determinato dalle complicanze potenziali trattate come problemi collaborativi. Nei contesti di area critica sembrano prevalere le problematiche collaborative, ma forse non è proprio così!

26

EMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA

EMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA EMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI TEMPERATURE ESTREME OBIETTIVI Conseguenze sull organismo umano in ambienti con TEMPERATURE

Dettagli

COLPO DI SOLE IL DISTURBO CHE SI MANIFESTA PER UNA PROTRATTA ESPOSIZIONE AL SOLE.

COLPO DI SOLE IL DISTURBO CHE SI MANIFESTA PER UNA PROTRATTA ESPOSIZIONE AL SOLE. COLPO DI SOLE IL DISTURBO CHE SI MANIFESTA PER UNA PROTRATTA ESPOSIZIONE AL SOLE. COLPO DI SOLE CAUSE LA CAUSA DETERMINANTE E L ECCESSIVA ESPOSIZIONE A L AZIONE DEI RAGGI SOLARI, RADIAZIONE INFRAROSSE

Dettagli

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti

Dettagli

Donazione organi e tessuti: attualità e sicurezza. Il ruolo dell infermiere

Donazione organi e tessuti: attualità e sicurezza. Il ruolo dell infermiere Donazione organi e tessuti: attualità e sicurezza Il ruolo dell infermiere L infermiere di terapia intensiva con l anestesista, è responsabile dell assistenza del potenziale donatore, fino alla comunicazione

Dettagli

Corso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI

Corso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI Corso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI Quali sono i Parametri Vitali? ATTIVITA RESPIRATORIA ATTIVITA CIRCOLATORIA - RILEVAZIONE DEL POLSO - RILEVAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA

Dettagli

Insufficienza Renale Cronica

Insufficienza Renale Cronica Insufficienza Renale Cronica Le nefropatie croniche si classificano in: - Nefropatia con filtrazione glomerulare (FG) normale [ > 90 ml/min/1,73 m²]; - Nefropatia con diminuzione lieve del FG [89-60 ML

Dettagli

I traumi addominali sono la terza causa di morte per trauma nei paesi industrializzati Vengono suddivisi in traumi chiusi e traumi aperti L anatomia

I traumi addominali sono la terza causa di morte per trauma nei paesi industrializzati Vengono suddivisi in traumi chiusi e traumi aperti L anatomia Trauma addominale: ruolo dell infermiere nel Trauma Team Dott.ssa Maria Lombardi Coordinatrice attività infermieristiche Dipartimento Area Critica A.O.U. S. Govanni di Dio E Ruggi d Aragona SALERNO 1 Note

Dettagli

MALORI DA CAUSE AMBIENTALI REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA

MALORI DA CAUSE AMBIENTALI REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA MALORI DA CAUSE AMBIENTALI REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA METABOLISMO = TEMPERATURA CORPOREA ETEROTERMI: (RETTILI ED ANFIBI) VARIANO LA LORO TEMPERATURA IN RELAZIONE ALLA TEMPERATURA AMBIENTALE.

Dettagli

SHOCK SHOCK. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI. Corso formativo PSTI per i Volontari della Croce Rossa Italiana

SHOCK SHOCK. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI. Corso formativo PSTI per i Volontari della Croce Rossa Italiana Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI OBIETTIVI Definire il SIGNIFICATO di Classificare i vari TIPI di RICONOSCERE precocemente l instaurarsi dello stato di Saper TRATTARE lo DEFINIZIONE Lo è un GRAVE

Dettagli

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova CROCE ROSSA ITALIANA Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova 1 SALUTE-MALATTIA Definizione dell OMS: La salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE Opera Lo shock Lo shock è uno stato di sofferenza dell organismo, grave e progressivo, potenzialmente mortale, dovuto a ridotta perfusione ai tessuti, in seguito a caduta della Pressione Arteriosa che

Dettagli

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA PEDIATRICA

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA PEDIATRICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA Università degli Studi di Brescia Dipartimento di Specialità medico chirurgiche, scienze radiologiche e sanità pubblica CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA

Dettagli

Dott. Vinicio Penazzi Ortopedia Delta Lagosanto Primario Dott- R.Faccini

Dott. Vinicio Penazzi Ortopedia Delta Lagosanto Primario Dott- R.Faccini Incident Reporting e audit Dott. Vinicio Penazzi Ortopedia Delta Lagosanto Primario Dott- R.Faccini La gestione del rischio clinico è un processo sistematico di valutazione di rischi attuali e potenziali.

Dettagli

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Gli eventi acuti che mettono in pericolo la vita del bambino sono molto

Dettagli

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI TRASPORTO SANITARIO Trasporto primario: trasferimento di un paziente dal luogo

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

ASU San Giovanni Battista Torino S.C. Cardiologia 2

ASU San Giovanni Battista Torino S.C. Cardiologia 2 ASU San Giovanni Battista Torino S.C. Cardiologia 2 Il processo infermieristico espresso con un linguaggio comune: sviluppo delle competenze professionali attraverso la capacità di formulare diagnosi infermieristiche

Dettagli

Ipotermia. Conosce i rischi legati alla balneazione in acque fredde. Differenziare i diversi gradi dell ipotermia.

Ipotermia. Conosce i rischi legati alla balneazione in acque fredde. Differenziare i diversi gradi dell ipotermia. Modulo Laghi Obiettivi. Conosce i rischi legati alla balneazione in acque fredde. Differenziare i diversi gradi dell ipotermia. Valutare il paziente secondo lo schema CABD. Applicare le misure di primo

Dettagli

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,

Dettagli

Assistenza al neonato in ipotermia

Assistenza al neonato in ipotermia Assistenza al neonato in ipotermia Laura Brombin Sabrina Gibin NEONATO CON ENCEFALOPATIA IPOSSICO ISCHEMICA AFISSIA PERINATALE è un evento raro ( 3-5 neonati / 1.000 nati vivi ) Conseguenze su vari organi

Dettagli

Traumi pediatrici. Gestione del trauma sul territorio

Traumi pediatrici. Gestione del trauma sul territorio Traumi pediatrici Gestione del trauma sul territorio Traumi pediatrici Incidenti stradali Annegamento Incidenti domestici Caratteristiche dei traumi pediatrici Tipo di trauma Traumi associati Differenze

Dettagli

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA Corso per soccorritori volontari L APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA DEFINIZIONE: INSIEME DI ORGANI CHE CONCORRONO ALLA MEDESIMA

Dettagli

LA RILEVAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA. Infermiera Teresa Ghedini UOC Medicina Osp. Bazzano (BO)

LA RILEVAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA. Infermiera Teresa Ghedini UOC Medicina Osp. Bazzano (BO) LA RILEVAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA Infermiera Teresa Ghedini UOC Medicina Osp. Bazzano (BO) E CORRETTO RILEVARE LA TEMPERATURA CORPOREA A TUTTI PAZIENTI DELL U.O.? Congresso Regionale Anìmo 2009

Dettagli

Trieste 15 Novembre 2012

Trieste 15 Novembre 2012 Creazione, implementazione e sperimentazione del critical pathway della persona affetta da scompenso cardiaco acuto sinistro all interno dell U.O. U.T.I.C. della A.O. Spedali Civili di Brescia. Trieste

Dettagli

INFERMIERISTICA IN CARDIOLOGIA WWW.SLIDETUBE.IT

INFERMIERISTICA IN CARDIOLOGIA WWW.SLIDETUBE.IT INFERMIERISTICA IN CARDIOLOGIA Scompenso cardiaco Sindrome in cui non c è adeguata risposta cardiaca alla richiesta tissutale Sintomi e segni tipici ed evidenza obiettiva di una disfunzione miocardica

Dettagli

la gestione del rischio

la gestione del rischio L AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO (SMBG) COME VALUTAZIONE E APPLICAZIONE DI UNA TECNOLOGIA SANITARIA Un opportunità di miglioramento della clinical competence per il diabetologo, attraverso la valorizzazione

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118

a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118 a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118 Importanza dell identificazione precoce del paziente critico Cause dell arresto cardiorespiratorio nell adulto Identificare e

Dettagli

Azienda USL 6 di LIVORNO Progetto Chronic care model Flow chart scompenso cardiaco Versione 2.1 del 29.3.2010

Azienda USL 6 di LIVORNO Progetto Chronic care model Flow chart scompenso cardiaco Versione 2.1 del 29.3.2010 INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia o b) Controlli clinici a seguito di altra patologia INIZIO Individua tipologia dei pazienti Realizza elenco di pazienti con sintomi di SC e alterazioni strutturali

Dettagli

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale

Dettagli

DISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

DISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna DISTURBI METABOLICI Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna IL PANCREAS Funzione esocrina: supporto alla digestione Funzione endocrina: produzione di due ormoni: insulina e glucagone I due

Dettagli

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: che cosa e? Il tuo medico ti ha detto che sei ammalato di scompenso cardiaco.... Ma che

Dettagli

La diagnosi di morte: la morte encefalica. Dr. Maurizio Cecconi A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 12 Ottobre 2012

La diagnosi di morte: la morte encefalica. Dr. Maurizio Cecconi A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 12 Ottobre 2012 La diagnosi di morte: la morte encefalica Dr. A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 12 Ottobre 2012 Premessa indispensabile per poter parlare di prelievi d organo a scopo di trapianto è il concetto di morte

Dettagli

SULLE SPONDE DEL TICINO

SULLE SPONDE DEL TICINO SULLE SPONDE DEL TICINO PTA CAROTIDEA Presentazione clinico- assistenziale di un caso e tecnologia G.Sasso, P.Fecchio Divisione di Cardiologia Ospedale degli Infermi Rivoli Direttore Ferdinando dr. Varbella

Dettagli

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische

Dettagli

IL PAZIENTE IN DIALISI

IL PAZIENTE IN DIALISI IL PAZIENTE IN DIALISI Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI DIALISI OBIETTIVI Cenni sull INSUFFICIENZA RENALE Diversi tipi di DIALISI Il PAZIENTE DIALIZZATO: problematiche ed emergenze EMORRAGIE della

Dettagli

Lesioni da caldo, freddo e da agenti chimici

Lesioni da caldo, freddo e da agenti chimici Lesioni da caldo, freddo e da agenti chimici LA PELLE LA PELLE La pelle è composta LA PELLE epidermide derma adipe LA PELLE La pelle ha la funzione di: proteggere da microrganismi regolare l equilibrio

Dettagli

Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione

Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, Asma, intossicazioni, primo soccorso e classificazione COMA sindrome clinica caratterizzata da una mancata risposta

Dettagli

PRIMO SOCCORSO EMERGENZE MEDICHE PATOLOGIA DA CALORE CRAMPI DA CALORE ESAURIMENTO DA CALORE COLPO DI CALORE. deplezione IDRICA.

PRIMO SOCCORSO EMERGENZE MEDICHE PATOLOGIA DA CALORE CRAMPI DA CALORE ESAURIMENTO DA CALORE COLPO DI CALORE. deplezione IDRICA. PRIMO SOCCORSO EMERGENZE MEDICHE PATOLOGIA DA CALORE CRAMPI DA CALORE ESAURIMENTO DA CALORE deplezione SALINA deplezione IDRICA COLPO DI CALORE CRAMPI DA CALORE Insorgono in seguito ad una giornata di

Dettagli

Pediatric Alarm. Intercettamento precoce del peggioramento clinico. C. Bondone, I. Bergese, M.C. Rossi, A. F. Urbino

Pediatric Alarm. Intercettamento precoce del peggioramento clinico. C. Bondone, I. Bergese, M.C. Rossi, A. F. Urbino Pediatric Alarm Intercettamento precoce del peggioramento clinico C. Bondone, I. Bergese, M.C. Rossi, A. F. Urbino Centro di Riferimento SIMEUP Torino, Ospedale Infantile Regina Margherita REGIONE PIEMONTE

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA. M.Grazia Fabbri VdS ROMA NORD

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA. M.Grazia Fabbri VdS ROMA NORD Crisi epilettiche Crisi ipoglicemiche CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA M.Grazia Fabbri VdS ROMA NORD Obiettivi Imparare a conoscere i diversi tipi: 2.CRISI EPILETTICHE 3.CRISI IPOGLICEMICHE

Dettagli

MASTER IN AREA CRITICA Assistenza infermieristica in TIN

MASTER IN AREA CRITICA Assistenza infermieristica in TIN I Facoltà di Medicina e Chirurgia MASTER IN AREA CRITICA Assistenza infermieristica in TIN DOTT.SSA Francesca Plaja Unità di degenza del neonato Lettino Culla termica Isola neonatale Culla termica Isola

Dettagli

LA CADUTA ACCIDENTALE NELL ANZIANO: Rischio di cadute in ambito domestico. 12/06/2015 Dott. Antonio Mascio

LA CADUTA ACCIDENTALE NELL ANZIANO: Rischio di cadute in ambito domestico. 12/06/2015 Dott. Antonio Mascio LA CADUTA ACCIDENTALE NELL ANZIANO: Rischio di cadute in ambito domestico 12/06/2015 Dott. Antonio Mascio Cadute Le cadute nell anziano rappresentano uno dei primari problemi di sanità e di spesa pubblica,

Dettagli

ALCOL E TRAUMA CRANICO LIEVE NURSING AL TRIAGE E RESPONSABILITA

ALCOL E TRAUMA CRANICO LIEVE NURSING AL TRIAGE E RESPONSABILITA ALCOL E TRAUMA CRANICO LIEVE NURSING AL TRIAGE E RESPONSABILITA Corso di Laurea in Infermieristica IPAMAS Aeronautica Militare D. Sapienza di Roma Gioia Leonida Prof. Saverio Pompili 1250324 Prof. Sergio

Dettagli

DIPARTIMENTO AREA MEDICA UNITA OPERATIVA

DIPARTIMENTO AREA MEDICA UNITA OPERATIVA DIPARTIMENTO AREA MEDICA A OPERATIVA di PRONTO SOCCORSO DIRETTORE Dr. Antonello Strada DIRIGENTI MEDICI Dr. Vittorio Berruti Dr. Dante Clerici IPAS* Osservazione Breve Intensiva Dr.ssa Francesca Gelli

Dettagli

Valutazione delle condizioni dell infortunato

Valutazione delle condizioni dell infortunato Definizione Definizione di valutazione Valutazione delle condizioni dell infortunato Raccolta delle informazioni e insieme delle manovre atte a stabilire il tipo di assistenza necessaria per non fare aggravare

Dettagli

La malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo

La malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo AZIENDA USL 2 LUCCA Corso di aggiornamento La malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo Capannori, 25 maggio 2013 I percorsi di valutazione dell anziano Dott. Marco Farnè Responsabile

Dettagli

PAD Pubblic Access Defibrillation

PAD Pubblic Access Defibrillation PAD Pubblic Access Defibrillation ARGOMENTO DELLA LEZIONE 1) L Importanza della Defibrillazione Precoce: La Morte Cardiaca Improvvisa L incidenza del DAE 2) IL DAE Cos è Come si usa 3) Il DAE nel Pediatrico

Dettagli

Disabilità reumatologiche SCLERODERMIA SCLEROSI SISTEMICA

Disabilità reumatologiche SCLERODERMIA SCLEROSI SISTEMICA SCLERODERMIA SCLEROSI SISTEMICA SCLERODERMIA SCLERODERMIA - Polmoni - Apparato digerente - Cuore - Reni SCLERODERMIA - incidenza SCLERODERMIA - cause AUTOIMMUNITA SCONOSCIUTE MULTIFATTORIALI PREDISPOSIZIONE

Dettagli

Impossibile visualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere

Impossibile visualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere Impossibile visualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riavviare il computer e aprire di nuovo il

Dettagli

Il Triage : novità e responsabilità

Il Triage : novità e responsabilità Il Triage : novità e responsabilità Luciano Pinto Direttivo Nazionale Simeup Il triage nel PS in Italia incompleta diffusione nel territorio nazionale scarsa diffusione di un modello uniforme e condiviso

Dettagli

Patologie da caldo. Collasso da calore o sincope da caldo. Colpo di calore. Ustione. Colpo di sole

Patologie da caldo. Collasso da calore o sincope da caldo. Colpo di calore. Ustione. Colpo di sole Patologie da caldo Patologie da caldo Collasso da calore o sincope da caldo Colpo di calore Ustione Colpo di sole permanenza prolungata e attività fisica in ambiente caldo, perdita elevata di acqua e sali

Dettagli

PILLOLE D EMERGENZA/26 22 GENNAIO 2011. Pillole d Emergenza

PILLOLE D EMERGENZA/26 22 GENNAIO 2011. Pillole d Emergenza Joint Policy Statement Guidelines for Care of Children in the Emergency Department Dichiarazione politica comune - Linee guida per l assi- stenza pediatrica nei dipartimenti di emergenza American Academy

Dettagli

Riconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso

Riconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso Riconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso Dott. Francesco Russi Assistente D.E.A. Humanitas gavazzeni Bergamo Cominciamo bene dalla parte del P.S Non e possibile!!!

Dettagli

La Cartella Infermieristica. Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova

La Cartella Infermieristica. Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova La Cartella Infermieristica Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova Ruolo infermieristico Profilo professionale, DM 17 gennaio 1997 n 70 Codice deontologico/ patto

Dettagli

La valutazione dei rischi e la prevenzione

La valutazione dei rischi e la prevenzione Università di Ferrara Insegnamento di Sicurezza nei luoghi di lavoro CdL Area Sanitaria A.A. 2011-2012 La valutazione dei rischi e la prevenzione Dr. Salvatore Mìnisci 1 RAPPORTO LAVORO / SALUTE CONDIZIONI

Dettagli

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo CONTRO LA 3 ottobre 2015 Verona / Palermo 2015 POSTER - LOCANDINA 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni 10:00-18.00 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni

Dettagli

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale

Dettagli

URGENZA-EMERGENZA. Clinical Competence

URGENZA-EMERGENZA. Clinical Competence PREMESSA L accreditamento delle nuove Strutture Sanitarie destinate all attività di: Pronto Soccorso, Osservazione Breve Intensiva, Terapia Semintensiva Terapia Intensiva e Rianimazione prevede il mantenimento

Dettagli

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IL PRIMO SOCCORSO NELLE SCUOLE QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LE NORME DEL D.M. 388/03 LE RESPONSABILITA DEL PERSONALE SCOLASTICO PRESENZA

Dettagli

Il respiro è la capacità d immettere ed espellere aria dai polmoni, la capacità respiratoria viene misurata come

Il respiro è la capacità d immettere ed espellere aria dai polmoni, la capacità respiratoria viene misurata come PARAMETRI VITALI Definizione : I parametri vitali esprimono le condizioni generali della persona. Principali parametri vitali 1- Respiro 2- Polso 3- Pressione arteriosa 4- Temperatura corporea RESPIRO

Dettagli

La spasticità: nuove possibilità di trattamento

La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: Cos è? Si definisce spasticità un alterazione dei movimenti data da un aumento del tono muscolare involontario, con contratture muscolari

Dettagli

La progressione clinica

La progressione clinica La progressione clinica I medici di fronte alla demenza nella donna e nell uomo Milano, 20 settembre 2014 Francesca Clerici Centro per il Trattamento e lo Studio dei Disturbi Cognitivi U.O. Neurologia

Dettagli

L INFERMIERE DI TRIAGE FUNZIONI- REQUISITI- FORMAZIONE..a cura di Giuseppe Lolaico. Matera 15 giugno 2010

L INFERMIERE DI TRIAGE FUNZIONI- REQUISITI- FORMAZIONE..a cura di Giuseppe Lolaico. Matera 15 giugno 2010 L INFERMIERE DI TRIAGE FUNZIONI- REQUISITI- FORMAZIONE..a cura di Giuseppe Lolaico Matera 15 giugno 2010 Linee guida 1/1996 (G.U. 17 maggio 1996) Linee Guida Per Il Sistema Di Emergenza Urgenza In Applicazione

Dettagli

Il Bambino con dispnea

Il Bambino con dispnea Il Bambino con dispnea PARAMETRI VITALI PEDIATRICI FC VEGLIA FC SONNO FR P.A. SISTOLICA P.A. DIASTOLICA NEONATO 100-180 80-160 40-60 60-90 20-60 LATTANTE (1-12 mesi) 100-160 75-160 30-60 87-105 53-66 INFANZIA

Dettagli

La minaccia nascosta. Smascherare i pericoli del diabete e del colesterolo alto

La minaccia nascosta. Smascherare i pericoli del diabete e del colesterolo alto La minaccia nascosta Farmacia Ferrari Dott.ssa Teresa Via A. Manzoni 215/A - 80123 - NAPOLI tel. 081.5755329 - fax 081.19722793 Cod. Fiscale FRRTRS35L67F839O Partita IVA 00686520636 http://www.farmaciaferrari.altervista.org

Dettagli

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Pavia 18 giugno 2008 Docente Dott. Dario Paladino inf. esperto in wound care Vice-Presidente AISLeC Che cosa è il dolore? 1 Dolore Il dolore è una sgradevole

Dettagli

LO SHOCK Cors r o s B as a e s.. Relat a ore: Mo M nitore C RI R oberto Va V l a erian a i

LO SHOCK Cors r o s B as a e s.. Relat a ore: Mo M nitore C RI R oberto Va V l a erian a i LO SHOCK Corso Base. Relatore: Monitore CRI Roberto Valeriani Lo shock è l insieme dei sintomi che sopravvengono quando l organismo subisce un aggressione acuta. Questo stato patologico esprime la reazione

Dettagli

PROGETTO AREA PEDIATRICA DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO PROBLEMA PRIORITARIO DI SALUTE DEI NEONATI

PROGETTO AREA PEDIATRICA DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO PROBLEMA PRIORITARIO DI SALUTE DEI NEONATI A.S.O. S. Giovanni Battista di Torino Organizzazione e Sviluppo Risorse Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina

Dettagli

SINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE. RIPASSO anno 2012

SINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE. RIPASSO anno 2012 SINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE RIPASSO anno 2012 OBIETTIVI 1. RICONOSCERE I PRINCIPALI SINTOMI DELLE PRINCIPALI SINTOMATOLOGIE MEDICHI 2. IMPOSTARE IL GIUSTO TRATTAMENTO IMA SINTOMATOLOGIA? IMA Retrosternale,

Dettagli

SHOCK. DOTT. Nicola Menestrina

SHOCK. DOTT. Nicola Menestrina SHOCK DOTT. Nicola Menestrina DEFINIZIONE SINDROME CARATTERIZZATA DA UNA IPOPERFUSIONE TISSUTALE SISTEMICA ACUTA CHE CONDUCE AD UNA IPOSSIA DEI TESSUTI E ALLA DISFUNZIONE DEGLI ORGANI VITALI SHOCK SETTICO

Dettagli

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano

Dettagli

RIPOSO-SONNO DOTTORESSA MONICA GIOVANNA IACOBUCCI

RIPOSO-SONNO DOTTORESSA MONICA GIOVANNA IACOBUCCI DOTTORESSA MONICA GIOVANNA IACOBUCCI DEFINIZIONE È uno stato in cui diminuisce la capacità di reazione agli stimoli e la capacità percettiva. DURATA MEDIA Sonno: 7-8 ore; Riposo: 30 minuti - 1 ora. VARIAZIONI

Dettagli

DEFINIZIONE. L annegamento è una sindrome asfittica

DEFINIZIONE. L annegamento è una sindrome asfittica SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA ANNEGAMENTO PROF.SSA A. SCAFURO DEFINIZIONE L annegamento è una sindrome asfittica caratterizzata t dall alterazione lt degli scambi

Dettagli

TOSSICODIPENDENZE TOSSICODIPENDENZE

TOSSICODIPENDENZE TOSSICODIPENDENZE TOSSICODIPENDENZE Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI OBIETTIVI TOSSICODIPENDENZE Identificare e classificare i diversi tipi di DROGHE e SOSTANZE che provocano TOSSICODIPENDENZA Cosa significa DIPENDENZA,

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE Opera MALORI IMPROVVISI PERDITE DI SENSI MALORI DOVUTI A DISTURBI DEL S.N. MALORI PER CAUSE AMBIENTALI 1. Perdite di coscienza transitorie Lipotimia (debolezza con o senza perdita coscienza) Sincope (improvvisa

Dettagli

Esercitazione di gruppo

Esercitazione di gruppo 12 Maggio 2008 FMEA FMECA: dalla teoria alla pratica Esercitazione di gruppo PROCESSO: accettazione della gravida fisiologica a termine (38-40 settimana). ATTIVITA INIZIO: arrivo della donna in Pronto

Dettagli

UPDATE IN PREHOSPITAL

UPDATE IN PREHOSPITAL EDIZIONE N 11 FEBBRAIO 2011 UPDATE IN PREHOSPITAL BACHECA VIRTUALE DELL EMERGENZA TERRITORIALE [Inserire un breve sunto del contenuto del documento.] SOMMARIO: - - Novità operative (A. Orlandini)...pag

Dettagli

OSPEDALE SENZA DOLORE

OSPEDALE SENZA DOLORE OSPEDALE SENZA PROTOCOLLO TERAPIA ANTALGICA PRONTO SOCCORSO Direttore: Dott.ssa Maria Serena Verzuri Imposta la terapia antalgica: medico di reparto Gestione terapia antalgica: medico di reparto Collaboratori:

Dettagli

Il miglioramento delle cure urgenti

Il miglioramento delle cure urgenti Ogni anno più di 1 milione e 700 mila cittadini in Emilia-Romagna si rivolgono al pronto soccorso quando hanno un problema sanitario. È un numero che tende a crescere costantemente determinando spesso

Dettagli

La prevenzione delle lesioni da pressione. a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza

La prevenzione delle lesioni da pressione. a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza La prevenzione delle lesioni da pressione a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza Le lesioni da pressione: Sono aree localizzate di danno della cute e del tessuto sottostante che si realizzano

Dettagli

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare

Dettagli

BLS E PRIMO SOCCORSO. M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia

BLS E PRIMO SOCCORSO. M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia BLS E PRIMO SOCCORSO M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia DEFINIZIONE Il Bls (Basic Life Support) è una sequenza coordinata di azioni da intraprendere immediatamente

Dettagli

CORSO SOCCORRITORE-ESECUTORE N. P.A.CROCE DELL'ADDA Cassano d'adda

CORSO SOCCORRITORE-ESECUTORE N. P.A.CROCE DELL'ADDA Cassano d'adda CORSO SOCCORRITORE-ESECUTORE N Inizio lezioni ore 1 P.A.CROCE DELL'ADDA Cassano d'adda DATA GIORNO ARGOMENTO ORE TEORIA ORE PRATICA ISTRUTTORE 14/01/1 LUNEDI Introduzione e presentazione, ANPAS ANPASLOMBARDIA

Dettagli

Il ruolo e la responsabilità dell infermiere nella presa in carico del pz affetto da IR

Il ruolo e la responsabilità dell infermiere nella presa in carico del pz affetto da IR Il ruolo e la responsabilità dell infermiere nella presa in carico del pz affetto da IR Benedetto Maria Teresa Imola, 11/6/08 PERCORSI AMBULATORIO NEFROLOGICO AMBULATORIO DI PREDIALISI AMBULATORIO DIALISI:

Dettagli

Valvulopatie. Stenosi Mitralica Insufficienza Mitralica

Valvulopatie. Stenosi Mitralica Insufficienza Mitralica Valvulopatie Stenosi Mitralica Insufficienza Mitralica Stenosi Mitralica:Eziologia Patologia ormai rara nei paesi sviluppati:nella quasi totalità dei casi è di origine reumatica. Predilige il sesso femminile

Dettagli

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Misericordia di Empoli Centro Formazione Primo Soccorso Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Il Trauma E detto trauma un evento violento che reca un danno psico-fisico ad un individuo. Incidente SI Infarto

Dettagli

A cura di A. Pitidis, F. Taggi Istituto Superiore di Sanità - Roma Dipartimento Ambiente Reparto Ambiente e Traumi 2006

A cura di A. Pitidis, F. Taggi Istituto Superiore di Sanità - Roma Dipartimento Ambiente Reparto Ambiente e Traumi 2006 SINIACA A cura di A. Pitidis,, F. Taggi Dipartimento Ambiente Reparto Ambiente e Traumi 2006 In Italia ogni anno gli incidenti domestici causano almeno 4.500 decessi, 130.000 ricoveri ospedalieri e 1.300.000

Dettagli

STUDIO RETROSPETTIVO SULLE INTOSSICAZIONI DA CO IN PIEMONTE Dott. L. Maffi, Dott. G. Falcone

STUDIO RETROSPETTIVO SULLE INTOSSICAZIONI DA CO IN PIEMONTE Dott. L. Maffi, Dott. G. Falcone STUDIO RETROSPETTIVO SULLE INTOSSICAZIONI DA CO IN PIEMONTE Dott. L. Maffi, Dott. G. Falcone In questo lavoro retrospettivo sono stati inseriti i casi di Intossicazioni da Monossido di Carbonio in Piemonte

Dettagli

L'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO

L'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO L'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO Latina, 26 Maggio 2012 Dott.ssa Federica Sebastiani Dipartimento di Oncologia.

Dettagli

IPOTALAMO. Fattori che producono calore. Fattori che disperdono calore

IPOTALAMO. Fattori che producono calore. Fattori che disperdono calore Negli esseri viventi, per il corretto mantenimento delle funzioni vitali, è necessaria una determinata temperatura corporea, che varia da specie a specie. Ogni essere vivente adotta una serie di metodi

Dettagli

su registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF

su registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF Nata x la diagnostica in travaglio di parto Sibasasu: su registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF Scaricato da www.sunhope.it

Dettagli

Incident Reporting e specificitàdel Dipartimento di Diagnostica per Immagini: Esperienze Regionali e Linee di Sviluppo

Incident Reporting e specificitàdel Dipartimento di Diagnostica per Immagini: Esperienze Regionali e Linee di Sviluppo SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ravenna DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOLOGIA INTERVENTISTICA Incident Reporting e specificitàdel Dipartimento

Dettagli

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI 1 Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori informazioni:

Dettagli

ULSS2INCONTRA I mercoledì della Salute

ULSS2INCONTRA I mercoledì della Salute ULSS2INCONTRA I mercoledì della Salute Primo soccorso.pronto Soccorso Relatori:dr. F. Diana dr. E. Rossi UOC Pronto Soccorso e Accettazione Data: 12 marzo 2014 Aula Piccolotto- Feltre Quando trovi questo

Dettagli

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra

Dettagli

TRATTAMENTO INTENSIVO PRE-ENDOSCOPICO NEL PAZIENTE CON EMORRAGIA DIGESTIVA. Dott. Gianni Bozzolani Medicina di Emergenza Urgenza AOU di Ferrara

TRATTAMENTO INTENSIVO PRE-ENDOSCOPICO NEL PAZIENTE CON EMORRAGIA DIGESTIVA. Dott. Gianni Bozzolani Medicina di Emergenza Urgenza AOU di Ferrara TRATTAMENTO INTENSIVO PRE-ENDOSCOPICO NEL PAZIENTE CON EMORRAGIA DIGESTIVA Dott. Gianni Bozzolani Medicina di Emergenza Urgenza AOU di Ferrara Valutazione iniziale del paziente con emorragia digestiva

Dettagli