4. INTERNET/INTRANET WORKSHOP DI MODELLAZIONE UML SOLO IN HOUSE WORKSHOP DI ANALISI E DISEGNO UML SOLO IN HOUSE
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- Baldo Leone
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1 s e c o n d o s e m e s t r e
2 CALENDARIO 1. GESTIRE LE RISORSE UMANE DELL IT CALENDARIO CORSI DI FORMAZIONE 2 SEMESTRE 2006 IL MIGLIORAMENTO DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI. L UTILIZZO DELL ANALISI TRANSAZIONALE IN AZIENDA ROMA OTTOBRE IVA LE RETI E LE DINAMICHE DELLA COMUNICAZIONE NELL AMBIENTE LAVORATIVO ROMA NOVEMBRE IVA PROBLEM SOLVING ROMA DICEMBRE IVA LA MODERNA ARTE DELLA RETORICA: IL PUBLIC SPEAKING ROMA 30 NOV - 1 DIC IVA L ORGANIZZAZIONE DELLE RIUNIONI ROMA 27 OTTOBRE IVA VALUTARE GLI ALTRI ATTRAVERSO LE DINAMICHE DEL CORPO SOLO IN HOUSE 2. ORGANIZZAZIONE E TECNICHE PER LO SVILUPPO ANALISI E MODELLI DI BUSINESS: 1 MODULO - ORGANIZZAZIONE: PROCESSI E STRUTTURE ROMA 6-7 NOVEMBRE IVA 2 MODULO - BUSINESS MODELING ROMA 8-10 NOVEMBRE IVA ANALISI DEI DATI ROMA OTTOBRE IVA GESTIONE DI PROGETTI ROMA NOVEMBRE IVA GESTIONE DEI REQUISITI CON I CASI D USO ROMA 4-6 DICEMBRE IVA QUALITÀ DEL SOFTWARE, METRICHE E TESTING ROMA NOVEMBRE IVA STIMA DI TEMPI E COSTI NELLO SVILUPPO SOFTWARE ROMA NOVEMBRE IVA WORKSHOP DI DEFINIZIONE DEI REQUISITI E CASI D USO SOLO IN HOUSE GUIDA ALL UTILIZZO PRATICO DEI FUNCTION POINTS SOLO IN HOUSE ANALISI DELLE FUNZIONI SOLO IN HOUSE COMMITTENTI E UTENTI NELLO SVILUPPO SOFTWARE SOLO IN HOUSE 3. UML SVILUPPO APPLICAZIONI CON UML ROMA 9-12 OTTOBRE IVA APPLICARE I FUNCTION POINTS A UN PROGETTO UML SOLO IN HOUSE PATTERNS PER LA PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE SOLO IN HOUSE ANALISI OBJECT-ORIENTED CON UML SOLO IN HOUSE DISEGNO OBJECT-ORIENTED CON UML SOLO IN HOUSE WORKSHOP DI MODELLAZIONE UML SOLO IN HOUSE WORKSHOP DI ANALISI E DISEGNO UML SOLO IN HOUSE 4. INTERNET/INTRANET INTERNET/INTRANET: SVILUPPO DI APPLICAZIONI CON XML E WEB SERVICES ROMA DICEMBRE IVA INTERNET/INTRANET: INTRODUZIONE A TCP/IP NETWORK SECURITY SOLO IN HOUSE INTERNET/INTRANET: SVILUPPO DI APPLICAZIONI IN TECNOLOGIA WIRELESS SOLO IN HOUSE INTERNET/INTRANET: PROGETTAZIONE DI SITI WEB SOLO IN HOUSE LA TECNOLOGIA OPEN SOURCE IN AZIENDA SOLO IN HOUSE ZIONE JAVA SOLO IN HOUSE 5. DATA WAREHOUSE DATA WAREHOUSE: ARCHITETTURA E PRINCIPI ROMA 4-6 OTTOBRE IVA PROGETTAZIONE DEL DATA WAREHOUSE ROMA DICEMBRE IVA 6. CAPACITY MANAGEMENT MISURARE E MANTENERE LE PRESTAZIONI DELLE APPLICAZIONI WEB ROMA NOVEMBRE IVA CAPACITY PLANNING ROMA OTTOBRE IVA IT SERVICE MANAGEMENT CON ITIL SOLO IN HOUSE TEST DI CARICO PER IL COLLAUDO E PER IL TUNING PRESTAZIONALE SOLO IN HOUSE 7. DB2 DB2-MVS: ARCHITETTURA E FUNZIONI SOLO IN HOUSE DB2-MVS: SVILUPPO DI APPLICAZIONI ORIENTATO ALLE PERFORMANCE SOLO IN HOUSE 8. ORACLE ORACLE 9I: ARCHITETTURA E FUNZIONI SOLO IN HOUSE ORACLE 9I: SVILUPPO DI APPLICAZIONI ORIENTATO ALLE PERFORMANCE SOLO IN HOUSE ORACLE 9I: PROGETTAZIONE DI DATABASE IN AMBIENTE DISTRIBUITO SOLO IN HOUSE
3 Il programma è stato realizzato con la collaborazione di: Adriano Comai Renato Comai Emilio C. Porcelli Stefano Rizzi Kaizen Consulting TecnetDati
4 1 GESTIRE LE RISORSE UMANE IL MIGLIORAMENTO DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI. L UTILIZZO DELL ANALISI TRANSAZIONALE IN AZIENDA Nella moderna cultura aziendale è stato ormai acquisito un concetto basilare: l efficienza e la produttività sono legate sia a fattori di tipo tecnico (formazione professionale ed esperenziale) sia a fattori collegati alla comunicazione ed alle relazioni interpersonali tra le risorse aziendali che cooperano ai processi di produzione. È quindi un importante obiettivo strategico fornire a coloro che hanno mansioni di responsabilità nell area IT alcuni strumenti di conoscenza utili al miglioramento dei rapporti interpersonali. L analisi transazionale, nata come psicoterapia e poi applicata alle dinamiche aziendali, costituisce un ottimo metodo per raggiungere questi obiettivi. Il corso è rivolto a risorse dell area IT che gestiscono risorse umane (responsabili di struttura, capi progetto) Nessuno. La nascita dell Analisi Transazionale - il corpus teorico dell A.T. - scopi - le prime applicazioni Le Basic Position - le posizioni esistenziali: gestazione e formazione - come riconoscere le posizioni esistenziali dei collaboratori - il loro utilizzo in azienda Gli stati dell io - cosa sono e come riconoscerli La transazione - l analisi della transazione ed il disegno del diagramma relazionale - il miglioramento delle relazioni interpersonali con l utilizzo del diagramma Stimoli e carezze psicologiche (strocke) - gli stimoli comportamentali positivi e negativi - le carezze condizionate e le carezze incondizionate - come utilizzare efficacemente le carezze in azienda Le teorie dell A.T. utilizzabili in azienda - la teoria dei giochi ( manovre messe in atto per ottenere un tornaconto psicologico) - i copioni (comportamenti ripetitivi dettati da uno schema interno) - la simbiosi (comportamenti iperprotettivi e sostitutivi, messi in atto da una figura genitoriale) L Azienda OK - l utilizzo dell Analisi Transazionale per migliorare le relazione in azienda - le qualità del manager che sa gestire efficacemente le risorse umane - la leadership situazionale Test di autodiagnosi transazionale Test sulla leadership Bibliografia Durata: 3 giorni
5 DELL IT LE RETI E LE DINAMICHE DELLA COMUNICAZIONE NELL AMBIENTE LAVORATIVO Il corso si prefigge un obiettivo ambizioso: dare ai partecipanti indipendentemente dalla mansione o dal ruolo svolto alcuni strumenti utili per migliorare la comunicazione infra ed inter-gruppo, allo scopo di aumentare la produttività dei singoli e dei gruppi di lavoro. Il corso introduce le moderne teorie sulla comunicazione e fornisce alcune metodologie di estrema efficacia per le più importanti attività aziendali basate sulla comunicazione. Dato il carattere generale, il corso non richiede specifiche competenze e non è indirizzato a categorie particolari di pubblico ancorché costituisca la base minimale di conoscenze comportamentali per managers, quadri e capi progetto. Nessuno. Introduzione teorica - la comunicazione secondo la scuola di Palo Alto - i processi della comunicazione, il contenuto e la relazione I canali e i codici della comunicazione - la comunicazione verbale e non verbale (comunicazione analogica e numerica) - la comunicazione assertiva. La comunicazione ad una via e a due vie. Le reti di comunicazione - fattori che ostacolano o favoriscono la comunicazione - la bussola della comunicazione La dinamica dei bisogni - la scala di Maslow - la matrice di Rollo-May sull autopercezione della conoscenza - i legami tra bisogni, motivazioni, comportamenti L ottimizzazione delle riunioni - le fasi: preparazione, pianificazione, introduzione, discussione, conclusioni - pericoli - difficoltà - il Brainstorming - i 6 cappelli per pensare Presentare un prodotto o un progetto - gli elementi di base e lo scopo di una presentazione. La definizione degli obiettivi da perseguire - il ruolo del presentatore; la tipologia dei destinatari - la presentazione formale ed informale e le regole della presentazione - i tre fattori dell efficacia nella presentazione: sapere, volere, potere - il linguaggio verbale e non verbale nella presentazione - le fasi della presentazione: preparazione, apertura, svolgimento, chiusura. Pericoli Case Study. Role Play. Prove individuali e di gruppo. Bibliografia Durata: 3 giorni
6 1 GESTIRE LE RISORSE UMANE PROBLEM SOLVING Raggiungere un obiettivo aziendale è compito decisamente complesso perché richiede creatività e prontezza per risolvere le problematiche e le emergenze che via via si prospettano. Alternando spunti teorici a simulazioni di casi reali, il corso si propone di rendere familiari e concretamente applicabili gli strumenti più frequentemente utilizzati per il Problem Solving: ad esempio il brain storming, il diagramma d impatto, i cinque perché. Il corso non richiede specifiche competenze e può essere seguito da tutti Nessuno. - l organizzazione e la gestione di un corretto setting di Problem Solving - la gerarchizzazione: passare dal problema generale al sottoproblema - gli strumenti per pianificare in modo efficiente ed efficace: il Pert ed il Gantt, due tecniche indispensabili per una efficace strutturazione logica e per una programmazione temporale delle operazioni da svolgere - la creatività: risorsa invisibile ma indispensabile - come mantenere attiva e come sviluppare la propria creatività pratica - esercitazioni di gruppo e individuali: passare dal pensiero creativo all azione - strumenti e metodi per una efficace applicabilità delle tecniche di Problem Solving - il Brainstorming - il Diagramma di impatto - i cinque perché - visione di alcune scene sulla Problem Solution da un DVD o cassetta Durata: 2 giorni
7 DELL IT LA MODERNA ARTE DELLA RETORICA: IL PUBLIC SPEAKING La capacità di presentare efficacemente ad un pubblico eterogeneo un prodotto aziendale è, in larga misura, il frutto di abilità acquisite con un metodo che aiuti a superare lo stress da palcoscenico ed il timore innato di essere giudicati criticamente da chi ci ascolta. Il corso ha quindi un duplice obiettivo: il controllo dello stress negativo (distress) e l abilità nell esprimere in modo vincente risultati, informazioni, notizie a chi ci ascolta. Il corso non richiede specifiche competenze e non è indirizzato a categorie particolari di pubblico ancorché costituisca la base minimale di conoscenze comportamentali per chi debba parlare in pubblico a vario titolo. Nessuno. È tuttavia preferibile (non obbligatorio) aver partecipato al corso Le Reti e le Dinamiche della comunicazione nell ambiente lavorativo. Le difficoltà - perché non è facile parlare in pubblico - come veniamo valutati da chi ci ascolta - lo stress: come combatterlo - gli errori da evitare Ciò che ci aiuta - la parola e il pensiero - l effetto alone - l uso di analogie e metafore - le valenze positive e negative della parola - gli stati mentali Il miglioramento - le regole per migliorare - il linguaggio del corpo - il contatto oculare - le fasi di un discorso in pubblico Prove individuali e di gruppo Durata: 2 giorni
8 1 GESTIRE LE RISORSE UMANE L ORGANIZZAZIONE DELLE RIUNIONI Il corso ha uno specifico obiettivo: condividere con i partecipanti i fattori decisivi per il successo di una riunione. Imparare a organizzare e gestire al meglio riunioni e incontri partecipativi, evitando errori comuni che spesso sottraggono tempo prezioso e impediscono il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il corso non richiede specifiche competenze e può essere seguito da tutti. Nessuno. I principi da utilizzare - la comunicazione secondo la scuola di Marshall B. Rosenberg: principi di base per evitare conflitti e fraintendimenti durante lo svolgimento di una riunione - la comunicazione analogica: una risorsa fondamentale - esercitazione individuale e di gruppo - le parole possono aprire o chiudere le porte: strumenti efficaci per una comunicazione efficiente - l atteggiamento: per aprire una serratura non occorre analizzare la serratura, ciò che serve è una chiave - l atteggiamento secondo la scuola di Steve de Shazer - contesti High e contesti Low : analisi e differenze - alcune definizioni e primi suggerimenti: perché fare riunioni? Quali e quanti partecipanti? - il tempo, risorsa e vincolo Pianificazione e preparazione di una riunione - convocazione e ordine del giorno - preparare una riunione - prepararsi per una riunione Come ottimizzare la riunione - dopo la riunione: cosa fare, cosa non fare - ascolto attivo - il dissenso nelle riunioni - eliminazione dei giudizi, apertura mentale, dialogo e discussione - i tre fattori dell efficacia nella presentazione di una riunione - visione di scene tratte da un DVD o cassetta Durata: 1 giorno
9 DELL IT VALUTARE GLI ALTRI ATTRAVERSO LE DINAMICHE DEL CORPO Le nostre valutazioni su coloro con cui comunichiamo sono basate, in larga misura, sulle percezioni anche subliminali del linguaggio non verbale. Essere in grado di gestire efficacemente la propria comunicazione corporea è quindi uno dei primi obiettivi di chi gestisce risorse umane. Inoltre coloro che si occupano di selezione e valutazione del personale dovrebbero approfondire queste tematiche la cui padronanza è, spesso, molto più efficace ed eloquente della comunicazione verbale. Il corso non richiede specifiche competenze e può essere seguito da tutti. È comunque particolarmente utile a chi è incaricato di selezionare il personale e a chi gestisce risorse umane a vario titolo. Nessuno. Linguaggio e gesto - l evoluzione della comunicazione - il rapporto tra pensiero e linguaggio - il rapporto tra cultura e comunicazione La gestione della bolla d aria - la gestione dello spazio personale - intrusioni e violazioni L abbigliamento - l importanza dell abbigliamento nella comunicazione non verbale - i messaggi dell abbigliamento Il capo - la struttura anatomica della muscolatura del volto - i movimenti volontari ed involontari - i segnali oculari come vanno letti - pianto e riso - le caratteristiche della voce Le mani - le mani che comunicano - la menzogna - segnali codificati Il torace - i movimenti del busto - le auto-carezze Bibliografia Durata: 2 giorni
10 2 ORGANIZZAZIONE E TECNICHE ANALISI E MODELLI DI BUSINESS Il percorso formativo di analisi e modellazione del Business nasce sotto il segno della crescente integrazione tra le problematiche organizzative e quelle informatiche. Le dinamiche organizzative e di mercato attuali, infatti, comportano sempre più spesso la necessità di ripensare e ridefinire i processi aziendali. Innovazione di prodotti e servizi, ottimizzazione dei costi e dei tempi, ma anche integrazione di realtà precedentemente separate (mergers and acquisitions), oppure valutazione sulle opportunità di esternalizzazione (outsourcing) di attività ad organizzazioni partner. La complessità di tali progetti di cambiamento richiede un attenzione parallela sia agli aspetti organizzativi che a quelli informatici, e una capacità di analizzare i due aspetti in modo integrato. Il percorso è strutturato in due moduli complementari. Il primo, Organizzazione: Processi e Strutture, tratta i concetti e le pratiche fondamentali dell analisi e del cambiamento organizzativo. Il secondo, Business Modeling, tratta le tecniche di modellazione dei processi e delle strutture organizzative, dei ruoli e delle responsabilità, e l utilizzo degli standard internazionali BPMN (Business Process Modeling Notation) e UML (Unified Modeling Language) Il percorso è indirizzato in modo particolare a due ruoli professionali specifici: analisti di organizzazione, coinvolti nella modellazione dei processi interni ad un organizzazione o inter-organizzativi, che intendano aggiornare la propria professionalità con i concetti e le pratiche della visione per processi e della teoria della contingenza, ed avvalersi di tecniche di modellazione sperimentate a livello internazionale analisti di sistemi, coinvolti in progetti di cambiamento che richiedano la comprensione di aspetti inerenti le problematiche organizzative, oltre a quelle specificamente informatiche PRIMO MODULO ORGANIZZAZIONE: PROCESSI E STRUTTURE Il corso presenta i fondamenti dell analisi organizzativa, nell ottica di ottimizzare gli obiettivi di Business (qualità, tempi, costi). Viene effettuata una ricognizione sulle tecniche di rilevazione e analisi organizzativa su processi, micro e macro strutture, e sui criteri relativi di revisione e miglioramento. Il taglio specifico è quello di facilitare un ampliamento dell esperienza di analisi con una visione del contesto in cui la modellazione e le attività inerenti l I.T. si muovono, ma il corso consente anche agli esperti di organizzazione un richiamo alle nuove idee intorno all evoluzione organizzativa e al management.
11 PER LO SVILUPPO Il filo conduttore è la consapevolizzazione della priorità assoluta costituita dai clienti e dai processi di Business finalizzati alla soddisfazione dei clienti stessi. Si tratta di una priorità non sempre chiara all analista tradizionale e che è comunque basilare nell attività di modellazione. La metodologia di gestione del corso è interattiva anche nella parte più concettuale. È fondato cioè su case study, su momenti di confronto, discussione e esercitazioni. capi progetto analisti I.T. analisti organizzazione esperti di sviluppo risorse umane 1 GIORNATA: LA RILEVAZIONE ORGANIZZATIVA Terminologia organizzativa Le fasi dell analisi del lavoro - la definizione degli obiettivi - la rilevazione - la critica - l analisi di fattibilità - l implementazione La rilevazione bottom up - descrizione del lavoro - il flow (richiamo) - il Gantt - i carichi di lavoro (tecniche di rilevazione) La definizione top down - la definizione di un processo - la definizione di un progetto - la rilevazione B.P.R. - la rilevazione della struttura organizzativa 2 GIORNATA: REVISIONE DEI PROCESSI E DELL ORGANIZZAZIONE L analisi critica delle microstrutture, il job design - analisi della funzione - analisi del valore - frazionamento dei processi - processi decisionali - il ruolo dell I.T. - il ruolo della modellazione - l assegnazione del lavoro
12 2 ORGANIZZAZIONE E TECNICHE Il Business Process Reengineering - ruolo del benchmarking e del prato verde - i criteri del BPR, dal process owner, al team di processo, alla polivalenza, all accorciamento della struttura, al disallineamento, allo sconfinamento, al decentramento - cenni ai concetti di Qualità Totale - i metamodelli delle strutture organizzative e il ruolo delle strategie Durata: 2 giorni SECONDO MODULO BUSINESS MODELING La rappresentazione, sotto forma di modelli, di sistemi organizzativi assume un importanza sempre maggiore, anche come prerequisito per la definizione di soluzioni informatiche. Il che è particolarmente vero quando: ruoli, responsabilità, processi organizzativi non siano già chiari per l analista il prodotto o il servizio da creare (o da innovare) richieda non solo lo sviluppo e/o l acquisizione di software, ma anche mutamenti nei processi delle organizzazioni coinvolte il confine di automazione (le attività che dovranno essere supportate da soluzioni informatiche) non sia predefinito Il corso presenta l utilizzo di due tecniche di modellazione standard e tra loro integrate - BPMN (Business Process Modeling Notation) per la rappresentazione dei processi, e UML (Unified Modeling Language) per la rappresentazione delle strutture, dei ruoli e delle responsabilità. Attraverso un ampio insieme di esempi concreti e di esercitazioni pratiche, il partecipante acquisisce la capacità di rappresentare processi, strutture, ruoli, responsabilità. E la competenza per scegliere nelle diverse situazioni il modello (o i modelli) più adeguato per evidenziare gli aspetti rilevanti della realtà organizzativa da analizzare. capi progetto analisti organizzazione analisti IT Per coloro che non hanno esperienza di analisi organizzativa è consigliabile la partecipazione al corso Organizzazione: Processi e Strutture. Non è invece necessaria esperienza di analisi e sviluppo di sistemi informatici.
13 PER LO SVILUPPO Introduzione al Business Modeling - quando modellare gli aspetti organizzativi - cosa modellare - livelli di modellazione Modellazione dei processi del sistema organizzativo: BPMN - processi, sottoprocessi, Task - flussi di sequenza e Gateway - eventi di inizio, intermedi, di fine - pool, Lane, Messaggi - costrutti avanzati Modellazione di strutture e ruoli: UML - panoramica sui diagrammi di UML e sul loro utilizzo per il Business Modeling - rappresentazione dei ruoli e delle risorse del Business - gerarchie e relazioni non gerarchiche - diagrammi strutturali (classi e componenti) Casi d uso - elementi di base dei casi d uso - casi d uso Business - realizzazione dei casi d uso: individuazione ed analisi delle opportunità di automazione Modellazione delle comunicazioni e delle responsabilità: diagrammi di interazione - rappresentare le comunicazioni - rappresentare le responsabilità - diagrammi di sequenza - diagrammi di collaborazione Modellazione di stati ed eventi - diagramma di stato - diagramma di attività Case study Durata: 3 giorni
14 2 ORGANIZZAZIONE E TECNICHE ANALISI DEI DATI I dati sono un patrimonio fondamentale dei Sistemi Informativi e le tecniche di analisi dei dati sono alla base di tutte le fasi dello sviluppo applicativo. Il corso descrive un insieme di tecniche di analisi atte a rappresentare la risorsa dati dell impresa attraverso la definizione di uno schema concettuale dei dati indipendente dal particolare ambiente di sviluppo. Il corso presenta con un alternanza di lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche un procedimento generale per la progettazione dei dati svolgendo considerazioni sul disegno del database con particolare riferimento agli ambienti relazionali e object-relational. data administrators database administrators capi progetto analisti applicativi programmatori applicativi Conoscenze generali delle problematiche dello sviluppo. Introduzione al Data Modeling - il ruolo dei dati nel Sistema Informativo aziendale - tipologie di Modelli Il modello Entity-Relationship - entità e attributi - identificatori delle entità - relazioni e associazioni - tipologia di relazioni e associazioni - diagrammazione E-R Il modello relazionale - schemi e modelli dei dati - la struttura relazionale dei dati - regole di integrità - manipolazione delle relazioni Il processo di normalizzazione - forme normali - prima, seconda e terza forma normale - ulteriore normalizzazione Disegno logico di database - fasi e attività di disegno - composizione dello schema dei dati - derivazione del modello logico Case study Durata: 3 giorni
15 PER LO SVILUPPO GESTIONE DI PROGETTI Il corso, frutto di un'esperienza maturata nella conduzione di progetti di ampio respiro, affronta il problema sotto i principali aspetti implicati: validità di una strategia di "sviluppo per progetti"; individuazione dei momenti maggiormente critici di un progetto; definizione dei ruoli e delle responsabilità nell'ambito del progetto; gestione degli obiettivi del progetto gestione della qualità; gestione risorse umane (Peopleware). Particolare peso viene dato all'esame dei problemi di pianificazione, stima, controllo e convalida con una vista sulle nuove metodologie emergenti per la gestione dei progetti complessi. responsabili dell'area sviluppo capi progetto analisti responsabili di funzioni aziendali Conoscenza delle problematiche di sviluppo applicativo. - la gestione degli obiettivi e dei risultati, bilanciamento tra costi, tempi, funzionalità e qualità - il processo gestionale: pianificazione, organizzazione, coordinamento e controllo del progetto - rischi di progetto - margine di rischio e controllo del progetto, fattori di rischio, modelli per la valutazione del margine di rischio - gestione di un progetto complesso - scomposizione in sottosistemi, coordinamento dell'avanzamento di sottoprogetti paralleli in fasi realizzative disomogenee; nuovi modelli di gestione (XPM, Metodi Agili, ecc.) - strutturazione del piano di progetto - obiettivi generali, traguardi intermedi, ruoli e responsabilità - gestione dei requisiti - definizione, ordinamento in funzione delle priorità, verifica, governo delle modifiche - stime - problematiche e approcci metodologici - controllo di un progetto - cosa significa controllare un progetto, supervisione e controllo dell avanzamento, azioni correttive - creazione, sviluppo e mantenimento di un team efficace - gestione dei rapporti interpersonali, fattori sociologici e loro impatto sulla produttività, leadership formale e informale, ruolo del capo progetto - la gestione della qualità all interno del progetto - tecniche per l organizzazione, la pianificazione e il controllo delle attività - costi di progetto - costi diretti e indiretti, conto economico previsionale, i costi come base per valutare l avanzamento lavori Durata: 3 giorni
16 2 ORGANIZZAZIONE E TECNICHE GESTIONE DEI REQUISITI CON I CASI D USO Il corso fornisce il bagaglio di conoscenze necessario a definire, in accordo con i committenti, i requisiti di un sistema software, e a gestire il cambiamento di tali requisiti durante le diverse fasi di un progetto. Vengono affrontati in particolare: i ruoli coinvolti nella gestione dei requisiti; il ciclo di lavorazione dei requisiti, dalla scoperta all analisi, alla negoziazione, all accordo, alle verifiche in corso d opera; il conflitto di requisiti e quello tra requisiti, costi e tempi; la definizione dei criteri di accettazione per la verifica di corrispondenza tra requisiti e sistema. Per l individuazione e la specifica dei requisiti vengono presentate tecniche complementari, con una particolare attenzione alla definizione dei casi d uso e al loro utilizzo concreto, sia per la modellazione dei processi del Business che per l approfondimento e la specifica degli scenari di operatività degli utilizzatori nei confronti del sistema informatico. Il corso propone ai partecipanti una serie di esercitazioni sulle tecniche affrontate in sede di esposizione teorica, con attenzione particolare alla definizione dei modelli di casi d uso e alla loro descrizione testuale. management Sistemi Informativi capi progetto analisti esperti di dominio coinvolti nella definizione dei requisiti sviluppatori È opportuna una conoscenza generale delle problematiche relative allo sviluppo e all evoluzione dei sistemi software. I requisiti nello sviluppo dei sistemi - ruoli coinvolti nella gestione dei requisiti e le loro relazioni - ciclo di lavorazione dei requisiti e dei sistemi software nei diversi approcci metodologici (a cascata, incrementale, Unified Process, processi agili ) - gestione dei requisiti in ISO 9000 e nel Capability Maturity Model (CMM) - gestione della tracciabilità dei requisiti, cioè dei legami tra requisiti, componenti del sistema, test - gestione del cambiamento dei requisiti in corso d opera Tecniche per la scoperta dei requisiti - identificazione degli interlocutori da coinvolgere - interviste e workshop - recupero e analisi di documentazione da sistemi esistenti - descrizione degli scenari di utilizzo - prototipi degli scenari di interazione Analizzare e specificare i requisiti - classificazione dei requisiti per tipologia - importanza e priorità relativa dei singoli requisiti - eliminazione delle ambiguità dai requisiti, e modalità di verifica - forme di documentazione e template - strumenti per la definizione e la gestione dei requisiti
17 PER LO SVILUPPO Casi d uso - teoria dei casi d uso e ambito della loro applicazione - individuazione degli attori e definizione del contesto del sistema - relazioni tra attori e casi d uso - modello dei casi d uso Business - modello dei casi d uso per il sistema software - differenze tra casi d uso e altre tecniche di definizione dei requisiti Specificare i casi d uso - descrizione testuale degli scenari (scenario base, scenari alternativi, varianti) - stili utilizzabili per la descrizione e linee guida di scrittura - esercitazioni pratiche di scrittura dei casi d uso, con verifica in aula - ruolo e utilizzo dei diagrammi UML dei casi d uso - relazioni tra casi d uso in UML (specializzazione, extend, include) e ambito della loro applicazione Durata: 3 giorni
18 2 ORGANIZZAZIONE E TECNICHE QUALITÀ DEL SOFTWARE, METRICHE E TESTING Il corso illustra i metodi e le tecniche dell assicurazione e del controllo di qualità come parte integrante delle migliori pratiche correnti dell ingegneria del software, presentandone una visione allargata alla pianificazione e alla gestione della qualità a livello progettuale. Nel suo svolgimento le attività di misura, validazione e verifica vengono infatti correlate sistematicamente con le diverse fasi e momenti del ciclo di vita del software, con riferimento ai metodi e alle tecniche applicabili e all uso di strumenti di supporto responsabili progetti software specialisti di metodi e standard personale dell assicurazione e del controllo di qualità Nessuno. Introduzione alla qualità del software - definizioni della qualità - assicurazione e controllo di qualità - organizzazione e costi della qualità Obiettivi di qualità del software - fattori di qualità e attributi critici del software - definizione degli obiettivi di qualità: traguardi, piano e rapporto di qualità Assicurazione e controllo di qualità - la qualità nel ciclo di vita del software - attività di revisione: revisioni formali, ispezioni, walkthrough - standard - uso di strumenti automatici Metriche del software - metriche previsionali e di controllo - metriche per il sizing: linee di codice, punti funzione - metriche della complessità: McCabe, misure della coesione e del coupling - metriche della affidabilità: misure e modelli previsionali - metriche del riuso Testing - finalità e tipologia dei test - test statici - test dinamici: white box e black box testing - valutazione dell efficacia dei test - strumenti di supporto Introduzione del controllo e dell assicurazione di qualità - come cominciare - assessment e benchmarking - fattori di rischio e condizioni di successo Esercizi e revisioni Durata: 3 giorni
19 PER LO SVILUPPO STIMA DI TEMPI E COSTI NELLO SVILUPPO SOFTWARE Stimare in modo efficace i tempi e i costi di un attività di sviluppo software, che si tratti di un progetto articolato o di un semplice intervento di manutenzione, è una pratica con cui si cimentano costantemente i project managers ma anche, in generale, tutti gli addetti alla realizzazione del software. La stima basata sull esperienza personale, che ad oggi rimane la più consueta, anche se porta a buoni risultati presta, sempre e comunque, il fianco a diverse critiche. Nasce quindi l esigenza di disporre di tecniche di stima più oggettive e formali, basate su criteri più scientifici, raffrontabili in ambienti eterogenei. Il corso, dopo aver ripreso le problematiche più comuni nella gestione delle stime, illustra alcune tecniche di stima largamente utilizzate e le inquadra nell ambito di un processo di stima che ne guida l utilizzo. Nell ambito del corso sono previsti ampi ed esaurienti riferimenti alla teoria e all utilizzo nell ambito delle stime dei Function Points: strumento cardine per il dimensionamento del software. Al termine del corso, i partecipanti: avranno appreso i principi base dei Function Points e le problematiche legate alla loro applicazione (per poter iniziare ad applicare la tecnica a casi pratici) avranno una chiara idea dei fattori di cui tenere conto nelle stime dei tempi e dei costi dello sviluppo software conosceranno le più diffuse tecniche di stima (applicabili in funzione delle dimensioni del progetto) e le modalità con cui calare le stime in un processo di sviluppo del software avranno conoscenza dei principi fondamentali di un processo di gestione delle stime capi progetto, team leaders analisti funzionali specialisti nel campo delle metriche del software Conoscenza delle problematiche legate al dimensionamento del software e alla stima di tempi e costi dello sviluppo del software. Le problematiche legate alle stime Il problema del dimensionamento del software le metriche del software, i Function Points: elementi di base, conteggio e stima Stima dell effort la stima per analogia, la stima bottom-up, la stima top-down basata sui workproduct, la stima basata sui Function Points, la stima basata su modelli matematici Il processo di stima calato nel processo di sviluppo quando e come stimare (i momenti di stima e le tecniche più idonee), la gestione delle stime in ambito di progetto e in ambito aziendale Gli strumenti per la stima templates, repository, ecc. Caso studio 1 stima dell effort di un piccolo intervento di manutenzione evolutiva Caso studio 2 stima di tempi e costi di un progetto in fase alta Caso studio 3 stima finale di un progetto Durata: 2 giorni
20 2 ORGANIZZAZIONE E TECNICHE WORKSHOP DI DEFINIZIONE DEI REQUISITI E CASI D USO Il workshop ha l obiettivo di guidare i partecipanti nell impostazione e nella definizione dei requisiti e del modello dei casi d uso di un progetto. personale di progetto (analisti, progettisti) committente e altre parti interessate (stakeholders) Data la natura fortemente interattiva del workshop, è opportuno che il numero dei partecipanti non superi le dieci-dodici persone. È opportuno che i partecipanti abbiamo seguito il corso Gestione dei requisiti con i casi d uso o posseggano conoscenze equivalenti. Impostazione preliminare - definizione degli obiettivi specifici dell intervento - acquisizione da parte del conduttore della documentazione progettuale, in modo da permettere una preparazione preventiva per la conduzione della sessione Sessione (due giorni consecutivi, a distanza di almeno una settimana dall aquisizione della documentazione progettuale). I contenuti specifici della sessione variano in funzione degli obiettivi concordati. Possono comprendere (tipicamente): - elicitazione ed analisi dei requisiti - definizione modello casi d uso - definizione modalità di validazione e verifica Durata: 2 giorni
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