MANUALE PER I DEPUTATI

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1 MANUALE PER I DEPUTATI GRUPPO PPE AL PARLAMENTO EUROPEO Version rivista Giugno 2009 Servizio lavori parlamentari IT

2 Questa nuova versione della Guida pratica dei deputati del PPE al Parlamento europeo fornisce informazioni sulla base dei testi e delle prassi in vigore e non ha valore giuridico di per sé. La Guida è stata sottoposta a un attenta lettura da parte dei diversi servizi del gruppo del PPE, in particolare del servizio competente per i lavori parlamentari. 2

3 MANUALE PER I DEPUTATI GRUPPO PPE AL PARLAMENTO EUROPEO Versione rivista Giugno Handbook for Members - EPP Group in the EP

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5 Egregio Onorevole, benvenuto al Gruppo del PPE del Parlamento europeo. Questo manuale è destinato in primo luogo ai deputati neoeletti e si prefi gge di fornire un introduzione ai lavori del Parlamento e del nostro Gruppo. Il manuale è suddiviso in tre capitoli principali: una breve descrizione del ruolo e della struttura del Parlamento; una presentazione dell organizzazione del Gruppo del PPE e dell assistenza offerta ai deputati; informazioni più dettagliate sull attività quotidiana dei parlamentari. Gli allegati forniscono ulteriori precisazioni in merito ai punti principali trattati nel manuale. Molti degli argomenti Le saranno indubbiamente familiari, ma auspichiamo che il manuale nel suo complesso possa costituire per Lei un testo di riferimento chiaro e coerente per la Sua attività di deputato al Parlamento europeo. Ovviamente, in un Parlamento dinamico le norme e le procedure sono soggette a evoluzione; il manuale riassume la situazione del giugno Il sito web del Gruppo e il nostro sito intranet che come è logico vengono aggiornati costantemente, forniscono ulteriori dettagli e contengono le informazioni più recenti. Altri tre link utili sono il sito web del Partito Popolare Europeo stesso, e della European Ideas Network (la rete europea delle idee) del Gruppo, e il sito intranet del Parlamento europeo www. europarl.ep.ec/inside. Spero che queste informazioni possano esserle utili. Resto ovviamente a Sua disposizione, insieme ai collegi del segretariato del Gruppo, per fornirle ulteriore assistenza. Voglia gradire i sensi della mia stima. Martin Kamp Segretario generale 5

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7 SOMMARIO A. IL PARLAMENTO EUROPEO 1. COM È ORGANIZZATO IL PARLAMENTO? Il calendario parlamentare Tornate plenarie Commissioni permanenti...12 Sottocommissioni...12 Commissioni temporanee d inchiesta...13 Altri organi parlamentari: Delegazioni interparlamentari...13 Commissioni parlamentari miste...13 Assemblea parlamentare paritetica ACP-EU...13 Assemblea parlamentare euromediterranea (APEM)...14 Assemblea parlamentare EUROLAT...14 EURONEST...14 Osservazione elettorale nei paesi terzi e altre delegazioni ad hoc...14 Elenco completo delle delegazioni parlamentari IN CHE MODO IL PARLAMENTO ESERCITA I SUOI POTERI PRINCIPALI? Procedure legislative e altre Designazione delle commissioni competenti Azioni intraprese dalle commissioni competenti Relazioni di iniziativa Relatori Relatori ombra Relatori per parere COM È STRUTTURATO IL PARLAMENTO? Organi di governo: Presidente...19 Uffi cio di Presidenza...19 Conferenza dei Presidenti...19 Questori...19 Conferenza dei Presidenti di Commissione...19 Conferenza dei Presidenti di delegazione...19 Segretariato del Parlamento: Segretario Generale...19 Funzionari...19 Strutture amministrative

8 B. IL GRUPPO PPE 1. COM È ORGANIZZATO IL GRUPPO PPE? Introduzione: come vengono assunte le decisioni? Costituzione degli organi del Gruppo Presidenza Ufficio di Presidenza Conferenza della Presidenza del Gruppo e dei capidelegazione nazionali Assemblea plenaria del Gruppo Gruppi di lavoro permanenti Gruppi di lavoro orizzontali Gruppi di lavoro delle commissioni o riunioni preparatorie Coordinatori QUALI SONO LE PRINCIPALI REGOLE DEL GRUPPO PPE? Organizzazione delle riunioni del Gruppo Calendario di base del Gruppo Presenza CHE SUPPORTO OFFRE IL SEGRETARIATO DEL GRUPPO PPE? Segretariato Segretario Generale Organizzazione interna Lavori parlamentari assistenza ai consiglieri politici Unità per la Strategia politica Stampa e comunicazione assistenza agli addetti stampa Politica di vicinato e attività interculturali Servizio di Presidenza Cellula Ricerca Relazioni con i Parlamenti nazionali Relazioni internazionali C. ATTIVITÀ DI DEPUTATO AL PARLAMENTO EUROPEO 1. VOTAZIONI COS È IL SISTEMA WHIP DEL GRUPPO PPE?...31 Obiettivi del sistema whip...31 Preparazione delle votazioni in plenaria...31 Preparazione delle votazioni in sede di Commissione...31 Valutazione della presenza dei membri del Gruppo...32 Informazioni e uso degli elenchi di presenza QUALI SONO LE REGOLE PRINCIPALI PER I LAVORI A LIVELLO DI COMMISSIONE? Partecipazione alle riunioni con diritto di voto...33 Partecipazione alle riunioni in veste consultiva...33 Diritto a presentare emendamenti affinché siano esaminati in Commissione (articolo 150)...33 Ricevibilità degli emendamenti in Commissione...33 Voto in sede di Commissione...34 Procedura semplificata per la votazione di relazioni in sede di Commissione (articolo 43) Riunioni pubbliche o a porte chiuse

9 3. QUALI SONO LE DISPOSIZIONI GENERALI PER I LAVORI IN AULA?...35 Accesso all Aula...35 Elenco di presenza...35 Attribuzione dei posti in Aula...35 Condotta in Aula...35 Interventi sulla procedura...35 Interventi in Aula...36 La struttura delle discussioni...36 Ripartizione del tempo di parola ai gruppi...36 Catch the eye...36 Fatto personale...37 Dichiarazioni conformi all articolo 142, paragrafo Ripartizione del tempo di parola da parte del PPE...37 Votazioni...38 Voto elettronico...38 Correzione del voto...39 Dichiarazioni di voto (articolo 163)...39 Uffi cio per la presentazione dei testi (Tabling offi ce) QUALI SONO GLI STRUMENTI PARLAMENTARI A DISPOSIZIONE DEI DEPUTATI? Poteri ordinari del Parlamento Emendamenti ai testi...40 Votazione per parti separate, per appello nominale e distinta...41 Tempo delle interrogazioni e interrogazioni con richiesta di risposta orale (articolo 108 e 109)...42 Interrogazioni con richiesta di risposta scritta (articolo 110)...44 Proposte di risoluzione (articolo 113)...45 Raccomandazioni destinate al Consiglio (articolo 114)...45 Emendamenti al regolamento del Parlamento (articolo 133)...45 Richiesta di discussione straordinaria (articolo 133)...45 Proposte di risoluzione su casi di violazione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto (articolo 115)...46 Proposta di risoluzione per la chiusura della discussione in merito a una dichiarazione della Commissione, del Consiglio o del Consiglio europeo, o a un interrogazione con richiesta di risposta orale (articoli 103 e 108)...46 Diritto a presentare una dichiarazione scritta (articolo 116)...46 Sorveglianza della Commissione...47 Altri poteri parlamentari: Elezione della Commissione e del suo Presidente...47 Mozione di censura...47 Approvazione della nomina dei membri del comitato esecutivo della BCE...48 Approvazione della nomina dell Alto rappresentante per la PESC...48 Constatazione dell esistenza di una violazione grave e persistente da parte di uno Stato membro dei principi comuni agli Stati membri...48 Iniziativa legislativa del Parlamento europeo

10 5. QUALI INIZIATIVE DI GRUPPO SONO DISPONIBILI PER I DEPUTATI? Hearings COSA SONO GLI INTERGRUPPI? QUALI INTERESSI DEVONO ESSERE DICHIARATI DAI DEPUTATI? COME SONO ORGANIZZATI I GRUPPI DI VISITATORI INVITATI DAI DEPUTATI?.50 APPENDICI 1. CALENDARIO PARLAMENTARE PROGRAMMA DELLA PLENARIA PREPARAZIONE DELL ORDINE DEL GIORNO DELLA PLENARIA PROCEDURE DI VOTAZIONE ORGANIZZAZIONE DELLE DELEGAZIONI E DELLE MISSIONI DI COMMISSIONE SEGRETARIATO DEL PARLAMENTO EUROPEO SEGRETARIATO DEL GRUPPO PPE PROCEDURA DI CODECISIONE CONCILIAZIONE ALTRE PROCEDURE Procedura di cooperazione...65 Procedura di consultazione...65 Procedura di assenso...65 Procedura di bilancio...66 Procedura di discarico...67 Strategia politica annuale e programma di lavoro legislativo SINTESI DELLE MAGGIORANZE PARLAMENTARI RICHIESTE ESEMPIO DI PROSPETTO DEI LAVORI IN CORSO ESEMPIO DI COMUNICAZIONE ALL AULA ESEMPIO DI LISTA DI VOTO GUIDA ALL ELABORAZIONE DI EMENDAMENTI LA FORMULA D HONDT DOVE REPERIRE MAGGIORI INFORMAZIONI

11 A. IL PARLAMENTO EUROPEO 1. COM È ORGANIZZATO IL PARLAMENTO? Il calendario parlamentare L agenda parlamentare di base si articola in un ciclo di tre settimane: - una settimana per le riunioni di Commissione, - una settimana per le riunioni dei gruppi politici - una settimana per le tornate plenarie. All atto pratico, la situazione è resa più complessa dalle settimane aggiuntive per la tornata a Bruxelles (durante le quali sono anche previste le riunioni di Commissione e di Gruppo) e dalle settimane riservate alle attività parlamentari esterne, come le missioni delle delegazioni. Un esempio di come è strutturato, di fatto, il calendario parlamentare è fornito nell allegato 1. In questo capitolo introduttivo prenderemo brevemente in esame tre di queste attività: - tornate, - commissioni, - delegazioni/altre attività esterne. Ulteriori dettagli riguardo ai gruppi politici verranno forniti nel capitolo 2. Tornate Una legislatura completa del Parlamento, per esempio , costituisce una sessione, la quale è suddivisa in tornate che si svolgono per lo più a Strasburgo, ma anche a Bruxelles: - a Strasburgo (tornate ordinarie) per una settimana al mese, dalle di lunedì fi no, approssimativamente, alle di giovedì, tranne ad agosto (non ci sono tornate in quel mese) e settembre (due tornate, di cui una dedicata al bilancio), - a Bruxelles (tornate aggiuntive) per due mezze giornate, a partire dalle di mercoledì fi no alle circa di giovedì. Nel 2009 si sono tenute quattro tornate di questo tipo, sei nel A loro volta, le tornate sono suddivise in sedute di una giornata. La struttura dell ordine del giorno della tornata a Strasburgo si articola quindi in diversi slot che indicano il periodo di tempo in cui si tengono le discussioni prioritarie. Le discussioni sui principali atti legislativi si tengono, di norma, il martedì mattina e pomeriggio, le discussioni politiche più rilevanti il mercoledì mattina e le discussioni sui temi di attualità il mercoledì pomeriggio. Una sintesi indicativa dell ordine del giorno per le tornate è riportata nell allegato 2. Le altre relazioni vengono in genere illustrate il lunedì pomeriggio o il giovedì mattina (con presentazione da parte del relatore e replica della Commissione e con ampia copertura mediatica): La votazione in merito a un punto all ordine del giorno non segue necessariamente la discussione, poiché le votazioni sono raggruppate in sessioni apposite, che si svolgono, di norma, alle ore Tuttavia, per migliorare il collegamento fra discussioni e relative votazioni, le discussioni riguardanti questioni di una certa rilevanza vengono programmate, per quanto possibile, negli slot immediatamente precedenti alla sessione di votazione pertinente. In linea di principio, il Parlamento detiene il pieno controllo della propria agenda, tuttavia è chiaro che il Parlamento coopera strettamente con le altre istituzioni nella gestione delle proposte legislative. Nei trattati sono indicate scadenze formali solo per la seconda lettura della procedura legislativa e per la procedura di bilancio. Una spiegazione più dettagliata delle modalità di preparazione dell ordine del giorno è riportata nell allegato 3. Processo verbale: il processo verbale di ciascuna seduta, contenente le decisioni assunte e il nome degli oratori intervenuti durante la discussione, viene distribuito in tutte le lingue uffi ciali perlomeno mezzora prima dell inizio della seduta (articolo 172). In apertura di ciascuna seduta, il Presidente sottopone il processo verbale della seduta precedente all approvazione dell Aula. Qualora vengano sollevate obiezioni in merito al processo verbale, il Parlamento decide se le modifi che richieste debbano essere prese in considerazione o meno. Una volta approvato, il processo verbale viene pubblicato sulla Gazzetta uffi ciale dell Unione europea nell arco di un mese. Resoconto integrale della seduta: per ogni seduta è redatto, in tutte le lingue uffi ciali, un resoconto integrale delle discussioni (articolo 173). L edizione arcobaleno (in cui tutti gli interventi sono pubblicati nella lingua originale in cui sono stati enunciati) è disponibile, di norma, il giorno dopo ciascuna 11

12 seduta, all interno della banca dati EPADES (Epades\public\ séance_plénière\compte_rendu\provisoire). Gli oratori possono apportare modifiche al testo dei loro discorsi (correggendo imprecisioni o inesattezze stilistiche, non la sostanza) inviando una versione corretta alla divisione responsabile per i resoconti integrali (Bruxelles PHS 02A059 - tel ; Strasburgo LOW T0387 tel ) entro una settimana dalla tornata. L edizione definitiva è pubblicata come allegato alla Gazzetta ufficiale dell Unione europea (GU). Numero legale: il numero legale è raggiunto quando si trovi riunito nell Aula un terzo dei deputati che compongono il Parlamento (articolo 149). Le votazioni sono valide qualunque sia il numero dei votanti, a meno che, all atto della votazione, il Presidente, su preventiva richiesta di almeno quaranta deputati, non constati che il numero legale non è presente. Qualora dalla votazione risulti la mancanza del numero legale, la votazione è iscritta all ordine del giorno della seduta successiva. Commissioni permanenti Le tornate plenarie sono occasioni importanti per tenere discussioni e svolgere votazioni cruciali sulle attività parlamentari. Tuttavia, gran parte del lavoro minuzioso del Parlamento europeo viene svolta in seno alle commissioni permanenti: AFET: Commissione per gli Affari esteri DEVE: Commissione per lo Sviluppo INTA: Commissione per il Commercio internazionale BUDG: Commissione per i Bilanci CONT: Commissione per il Controllo dei bilanci ECON: Commissione per i Problemi Economici e monetari EMPL: Commissione per l Occupazione e gli Affari sociali ENVI: Commissione per l Ambiente, la Sanità pubblica e la Sicurezza alimentare ITRE: Commissione per l Industria, la Ricerca e l Energia IMCO: Commissione per il Mercato interno e la Protezione dei consumatori TRAN: Commissione per il Trasporto e il Turismo REGI: Commissione per lo Sviluppo regionale AGRI: Commissione per l Agricoltura PECH: Commissione per la Pesca CULT: Commissione per la Cultura e l Istruzione JURI: Commissione Giuridica LIBE: Commissione per le Libertà civili, la Giustizia e gli Affari interni AFCO: Commissione per gli Affari Costituzionali FEMM: Commissione per i Diritti della donna e l Uguaglianza di genere PETI: Commissione per le Petizioni Le attribuzioni delle commissioni permanenti sono illustrate nell allegato VI del regolamento del Parlamento. Le commissioni sono composte da membri titolari e membri supplenti. Tali membri sono eletti nel corso della prima tornata del Parlamento neoeletto (ovvero la tornata inaugurale o costitutiva ) per un periodo di due anni e mezzo. Nella pratica, sono i Gruppi (e i membri non iscritti) a organizzare la ripartizione dei propri deputati all interno delle diverse commissioni. In occasione della loro riunione inaugurale o costitutiva, tali commissioni eleggono un Ufficio di Presidenza composto da un Presidente e, di norma, tre vicepresidenti, eletti a scrutinio segreto e senza discussione, per un periodo di due anni e mezzo (articolo 182). Nella pratica, le nomine vengono emesse una volta distribuiti i seggi fra i vari gruppi politici e gli incarichi vengono attribuiti sulla base della formula d Hondt. È molto raro che le votazioni in seno alle commissioni per le cariche relative all Ufficio di Presidenza non confermino le nomine politiche effettuate e quando questo accade, ne deriva spesso una crisi che necessita di una soluzione politica. La formula d Hondt assicura che l equilibrio fra i membri dell Ufficio di Presidenza delle commissioni, nonché delle delegazioni, rispecchi la distribuzione dei seggi nel Parlamento, in termini di colore politico e nazionalità. Il sistema d Hondt di proporzionalità è utilizzato regolarmente per la ripartizione degli incarichi in seno al Parlamento europeo. Una spiegazione delle modalità di funzionamento di tale sistema è riportata nell allegato 16. Ciascun Gruppo nomina un coordinatore per ogni Commissione. Le riunioni dei coordinatori si tengono regolarmente prima o dopo le riunioni di Commissione e rivestono un ruolo fondamentale nella gestione delle attività delle commissioni. Le commissioni hanno facoltà di inviare delegazioni in missione. I criteri di organizzazione di tali delegazioni sono illustrati nell allegato 5. Sottocommissioni Le commissioni permanenti possono chiedere alla Conferenza dei Presidenti l autorizzazione a nominare, fra i propri membri, una o più sottocommissioni. Le relazioni elaborate dalle sottocommissioni non vengono votate dalle sottocommissioni stesse, bensì dalla Commissione che le ha costituite. In tutte le altre circostanze, la procedura seguita per le commissioni si applica anche alle sottocommissioni. Attualmente, la Commissione per gli affari esteri è coadiuvata da due sottocommissioni: la sottocommissione per la sicurezza e la difesa (SEDE) e la sottocommissione per i diritti dell uomo (DROI). 12

13 Commissioni temporanee d inchiesta e Commissioni temporanee Ai sensi del trattato di Maastricht, il Parlamento europeo, su richiesta di un quarto dei suoi membri, può costituire una Commissione temporanea d inchiesta. Il mandato di una Commissione temporanea dura al massimo dodici mesi, a meno che il Parlamento non decida, allo scadere del termine, di prorogarlo (articolo 176). A seguito di un accordo interistituzionale relativo ai poteri d inchiesta di tali commissioni, il Parlamento europeo ha ampliato i diritti d accesso ai documenti. La relazione elaborata da una Commissione temporanea d inchiesta non viene votata dal Parlamento, bensì dalla Commissione stessa. Una volta approvata la relazione, la Commissione la sottopone al Parlamento, corredata, se del caso, di pareri di minoranza. Laddove la Commissione lo richieda, il Parlamento europeo può procedere a una discussione della relazione in Aula. La Commissione competente verifi ca il seguito dato ai risultati dei lavori della Commissione d inchiesta e, all occorrenza, elabora una relazione in merito. Finora, gli ambiti che hanno formato oggetto di una Commissione temporanea d inchiesta o di una Commissione temporanea per sollecitare azioni a fronte di raccomandazioni della Commissione sono: cambiamento climatico, rafforzamento della sicurezza marittima (MARE), BSE, sistema di transito comunitario, afta epizootica, genetica umana e altre nuove tecnologie della medicina moderna, e sistema di intercettazione ECHELON. Altri organi parlamentari: Delegazioni interparlamentari Per il mantenimento delle relazioni con i parlamenti dei paesi terzi, sia su base individuale che per gruppi geografi ci, vengono istituite apposite delegazioni. Attualmente, esistono 27 delegazioni interparlamentari (elenco contenuto in un allegato?). Oltre a queste delegazioni permanenti, possono essere create delegazioni ad hoc. Di norma, il ciclo di riunioni di delegazione è biennale: nel corso del primo anno, la delegazione del Parlamento europeo si reca in missione presso il paese o i paesi interessati e l anno successivo la controparte visita una delle sedi ordinarie di lavoro del Parlamento. Per ciascuna missione di delegazione, vengono organizzate riunioni preparatorie a cui i membri della delegazione stessa sono tenuti a partecipare, pena la non ammissibilità alla missione. A differenza delle commissioni parlamentari, le delegazioni non hanno la facoltà di elaborare relazioni o presentare proposte di risoluzione all Aula. L elezione dei membri delle delegazioni ha luogo su designazione presso la Conferenza dei Presidenti da parte dei gruppi politici e dei deputati non iscritti, assicurando un equa rappresentanza degli Stati membri e degli orientamenti politici (articolo 188). Vengono altresì nominati membri supplenti, i quali prendono parte alle riunioni delle delegazioni, ma senza diritto di voto, e possono partecipare alle missioni solo nel caso in cui un membro titolare sia impossibilitato a viaggiare. I membri dell Uffi cio di Presidenza della delegazione (Presidente e vicepresidenti) vengono eletti durante la tornata inaugurale, ma anche in questo caso si tratta di una mera formalità, poiché le nomine vengono presentate alla Conferenza dei Presidenti dai gruppi politici e dai deputati non iscritti. Commissioni parlamentari miste Il Parlamento europeo può costituire commissioni parlamentari miste con i parlamenti di Stati associati alla Comunità o di Stati con i quali sono stati avviati negoziati di adesione. I poteri, le competenze e le norme procedurali delle diverse commissioni parlamentari miste sono defi niti all interno di accordi con i paesi terzi interessati. Ad oggi, nel 2009, esistono 7 commissioni parlamentari miste, le quali si riuniscono ogni sei mesi, alternativamente in una delle sedi ordinarie di lavoro del Parlamento europeo e nei paesi interessati. L elezione delle delegazioni del Parlamento europeo alle commissioni parlamentari miste avviene conformemente alla procedura vigente per le commissioni permanenti. Assemblea parlamentare paritetica ACP-EU L accordo di Cotonou tra la Comunità europea e i paesi dell Africa, dei Caraibi e del Pacifi co (paesi ACP) prevede la creazione di un istituzione parlamentare denominata assemblea parlamentare paritetica, quale organo consultivo dotato di poteri di scrutinio e proposta. È composta, in 13

14 egual numero, da rappresentanti del Parlamento europeo e rappresentanti dei paesi ACP (uno per paese). Attualmente conta 154 membri, 77 dei quali eletti dal Parlamento europeo mediante la stessa procedura utilizzata per la costituzione delle delegazioni interparlamentari. L assemblea è presieduta da due copresidenti, uno in rappresentanza dei membri ACP e l altro dei membri europei. Assemblea parlamentare euromediterranea (APEM) L Assemblea parlamentare euromediterranea (APEM) è l istituzione parlamentare costituita nell ambito del processo di Barcellona, con ruolo consultivo riguardo al consolidamento e allo sviluppo del partenariato euromediterraneo, compresa l esecuzione degli accordi di associazione. Presenta risoluzioni di carattere non vincolante alla conferenza euromediterranea. Si riunisce almeno una volta all anno. L APEM è composta da un massimo di 240 membri, di cui 120 europei (75 provenienti dai parlamenti nazionali degli Stati membri dell Unione e 45 dal Parlamento europeo) e 120 rappresentanti dei parlamenti nazionali dei paesi mediterranei partner dell UE (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Autorità Palestinese, Siria, Tunisia e Turchia), a garanzia della parità nord-sud. Assemblea parlamentare EUROLAT Costituita nel 2006, EUROLAT è l istituzione parlamentare del partenariato strategico fra l Unione europea e l America latina e i Caraibi (ALC). Ha facoltà di approvare risoluzioni e raccomandazioni per i vertici EU-ALC e per le istituzioni e gli organi ministeriali incaricati dello sviluppo del partenariato. Comprende membri nominati dal Parlamento europeo e dagli organi legislativi nazionali dei paesi ALC. La nuova assemblea si prefigge gli obiettivi di consolidare le relazioni tra UE e America latina, rafforzare la trasparenza e rispondere alle aspettative dei cittadini, nell ambito di tre principali spettri d azione del partenariato strategico: - Democrazia, politica estera, buon governo, integrazione, pace e diritti umani; - Affari economici, finanziari e commerciali; - Tematiche sociali, scambi interpersonali, ambiente, istruzione e cultura. EURONEST Nel 2009, verrà istituita una nuova assemblea parlamentare per le relazioni con gli Stati dell Europa orientale vicini all Unione: EURONEST. L assemblea EURONEST rafforzerà il dialogo e gli scambi parlamentari multilaterali tra i paesi UE e i loro vicini orientali (Ucraina, Azerbaigian, Armenia, Georgia, Moldova e rappresentanti delle forze democratiche della Bielorussia). Osservazione elettorale nei paesi terzi e altre delegazioni ad hoc Il Parlamento europeo organizza missioni di osservazione finalizzate a rafforzare la legittimità dei processi elettorali nazionali nei paesi terzi interessati, promuovendo una maggiore fiducia del pubblico nelle elezioni, impedendo le frodi elettorali, proteggendo i diritti umani e contribuendo alla risoluzione dei conflitti. Di norma, tali missioni fanno capo a una missione di osservazione elettorale dell Unione europea. Le missioni di osservazione elettorale sono autorizzate dalla Conferenza dei Presidenti sulla base delle richieste presentate dal Gruppo di coordinamento elettorale, un organismo istituito dalla Conferenza stessa per esaminare tutte le tematiche generali concernenti la pianificazione, l organizzazione, la valutazione e il seguito delle missioni di osservazione elettorale del Parlamento. La Conferenza dei Presidenti può autorizzare altre delegazioni ad hoc, come delegazioni che prendano parte a conferenze internazionali o missioni d inchiesta internazionali. Elenco completo delle delegazioni parlamentari In appresso segue l elenco completo delle delegazioni permanenti istituite dal Parlamento europeo: a) Europa, Balcani occidentali e Turchia Delegazioni alla: commissione parlamentare mista UE-Croazia commissione parlamentare mista UE-ex Repubblica iugoslava di Macedonia commissione parlamentare mista UE-Turchia Delegazione per le relazioni con la Svizzera, l Islanda e la Norvegia e alla commissione parlamentare mista dello Spazio economico europeo (SEE) 14

15 Delegazione per le relazioni con l Albania, la Bosnia- Erzegovina, la Serbia, il Montenegro e il Kosovo b) Russia, Stati del partenariato orientale, Asia centrale e Mongolia Delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare UE-Russia Delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare UE-Ucraina Delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare UE-Moldavia Delegazione per le relazioni con la Bielorussia Delegazione alle commissioni di cooperazione parlamentare UE-Armenia, UE-Azerbaigian e UE-Georgia Delegazione alle commissioni di cooperazione parlamentare UE-Kazakistan, UE-Kirghizistan, UE-Uzbekistan e per le relazioni con il Tagikistan, il Turkmenistan e la Mongolia c) Maghreb, Mashrek, Israele e Palestina Delegazioni per le relazioni con: Israele il Consiglio legislativo palestinese i paesi del Maghreb e l Unione del Maghreb arabo i paesi del Mashrek d) Penisola arabica, Iraq e Iran Delegazioni per le relazioni con: la Penisola arabica Iraq Iran Delegazione alla commissione parlamentare mista UE- Messico Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Cile f) Asia/Pacifico Delegazioni per le relazioni con: il Giappone la Repubblica popolare cinese l India l Afghanistan i paesi dell Asia meridionale i paesi del Sud-Est asiatico e l Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN) la Penisola coreana l Australia e la Nuova Zelanda g) Africa Delegazioni per le relazioni con: il Sudafrica il Parlamento panafricano h) Assemblee multilaterali Delegazione all Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE Delegazione all Assemblea parlamentare Euromediterranea Delegazione all Assemblea parlamentare eurolatinoamericana Delegazione all Assemblea parlamentare Euronest Delegazione per le relazioni con l Assemblea parlamentare della NATO (composta da membri della sottocommissione per la sicurezza e la difesa); e) Le Americhe Delegazioni per le relazioni con: gli Stati Uniti il Canada i paesi dell America centrale i paesi della Comunità andina il Mercosur 15

16 2. IN CHE MODO IL PARLAMENTO ESERCITA I SUOI POTERI PRINCIPALI? PROCEDURA LEGISLATIVA E ALTRE PROCEDURE Il ruolo e i poteri del Parlamento europeo variano a seconda della natura della procedura legislativa o delle altre procedure in questione. Esistono quattro principali procedure legislative: procedura di codecisione, in virtù della quale il Parlamento, nell ambito di tre letture, è di fatto colegislatore con il Consiglio. Laddove non venga raggiunto un accordo in seguito alla seconda lettura di una proposta, viene avviato un processo volto ad avvicinare le due posizioni, che prevede l intervento del comitato di conciliazione, un comitato congiunto Consiglio/Parlamento; procedura di cooperazione, nell ambito della quale il Parlamento, mediante una doppia lettura, ha facoltà di proporre emendamenti e di respingere legislazioni, qualora non ci sia unanimità in seno al Consiglio (tale procedura è stata ampiamente rimpiazzata da quella di codecisione); procedura di consultazione, che consente al Parlamento di esprimere un parere, in una lettura, che influisca sulla decisione del Consiglio (riguarda materie come la revisione dei prezzi agricoli o la politica della concorrenza) procedura di assenso, che permette al Parlamento di accettare o respingere una proposta (utilizzata per importanti accordi internazionali e l adesione di nuovi Stati membri). Altre procedure chiave comprendono: procedura di bilancio, il Parlamento è uno dei due pilastri dell autorità di bilancio incaricata di stabilire il bilancio di spesa dell Unione; procedura di discarico, il Parlamento concede (o meno) il discarico in merito alle modalità di utilizzo delle risorse dell Unione da parte delle istituzioni; strategia politica annuale e programma di lavoro legislativo, il Parlamento ha la possibilità di influenzare i lavori futuri della Commissione per mezzo di questo dialogo strutturale tra le due istituzioni. Spiegazioni più dettagliate delle procedure di codecisione e di conciliazione sono riportate rispettivamente nell allegato 8 e nell allegato 9. Le altre procedure sono illustrate nell allegato 10. Non solo i poteri del Parlamento variano in funzione della procedura, anche le maggioranze richieste. Una sintesi dei diversi requisiti di maggioranza è riportata nell allegato 11. DESIGNAZIONE DELLE COMMISSIONI COMPETENTI Tutte le proposte della Commissione e del Consiglio vengono inoltrate al Presidente del Parlamento europeo, il quale le trasmette alle rispettive commissioni competenti. Ovviamente, spesso più commissioni hanno interesse in una proposta della Commissione, pertanto qualora le commissioni titolate a occuparsi di una determinata materia siano più di una, vengono designate una Commissione competente per il merito (spesso definita semplicemente Commissione principale ) e un altra Commissione (o altre) competente per parere. Tuttavia, le commissioni a cui è stata simultaneamente sottoposta una questione non possono superare il numero di tre, a meno che non sussistano motivi concreti per derogare a tale norma (articolo 179). I pareri di tali commissioni vengono trasmessi alla Commissione competente per il merito, la quale può tenerne conto in sede di elaborazione della propria relazione, ma l unica Commissione autorizzata a presentare emendamenti in Aula è la Commissione competente per il merito (articolo 46). Talvolta una proposta della Commissione rientra a titolo pressoché paritario nell ambito di competenza di più commissioni o può contenere diversi aspetti che, ai sensi del regolamento del Parlamento, sono riconducibili all ambito di competenza di più commissioni. Al fine di risolvere possibili conflitti di competenza tra commissioni, l articolo 47 prevede una procedura di cooperazione rafforzata tra commissioni. Il suddetto articolo codifica quella che è conosciuta come la procedura Hughes rafforzata : qualora la Conferenza dei Presidenti ritenga che una questione rientri a titolo pressoché paritario nell ambito di competenza di due commissioni, vengono applicate le seguenti normative per quanto riguarda la preparazione e l approvazione di pareri (insieme alle disposizioni dell articolo 46): la programmazione dev essere definita congiuntamente dalle due commissioni; relatore (della Commissione competente per merito) e il relatore per parere (della Commissione competente per parere) devono sforzarsi di concordare sui testi che propongono alle loro commissioni e sulle loro posizioni in merito agli emendamenti; 16

17 la Commissione competente per merito deve accettare senza votazione gli emendamenti approvati dalla Commissione competente per parere, laddove essi rientrino nell ambito di competenza di quest ultima, e non contraddicano altri elementi della relazione. Talvolta una Commissione può non concordare con l iniziale attribuzione di competenza su una determinata proposta ad un altra Commissione, ravvisando in questo un mancato rispetto degli ambiti di competenza. Conflitti di competenza di questo genere devono essere riportati alla Conferenza dei Presidenti nell arco di quattro settimane lavorative dall annuncio in Aula dell attribuzione alla prima Commissione. Dapprima, spetta alla Conferenza dei Presidenti di Commissione cercare di risolvere il conflitto e inviare poi, eventualmente, una raccomandazione alla Conferenza dei Presidenti. In ogni caso, la Conferenza dei Presidenti è tenuta a prendere una decisione entro 6 settimane lavorative riguardo alla questione di competenza sottopostale, altrimenti il Parlamento assumerà una decisione in merito nel corso della tornata successiva. In caso di dubbio, il Presidente può applicare questa regola anche preventivamente all annuncio in Aula dell attribuzione alla Commissione competente per merito (articolo 60, paragrafo 1, lettera a)). AZIONI INTRAPRESE DALLE COMMISSIONI COMPETENTI PER MERITO Quando una Commissione riceve una proposta dalla Commissione o dal Consiglio, è chiamata a decidere come procedere, in altre parole se seguire la procedura con relazione o la procedura senza relazione o semplifi cata (articolo 158). Procedura con relazione Qualora decida di adottare la procedura con relazione, la Commissione competente per merito nomina uno dei suoi membri titolari o supplenti permanenti come relatore; questa persona è incaricata di elaborare una relazione e argomentarla in sede di Commissione, nonché in Aula (cfr. di seguito). la Commissione approvi la proposta, tali emendamenti vengono trasmessi ai membri della Commissione. Se entro un termine che non può essere inferiore a ventun giorni dalla trasmissione, non vi si oppone almeno un decimo dei membri della Commissione, la relazione si considera approvata da quest ultima. In tal caso, il progetto di risoluzione legislativa e gli emendamenti sono presentati al Parlamento senza discussione. Qualora almeno un decimo dei membri della Commissione si opponga, gli emendamenti sono posti in votazione nella riunione di Commissione successiva. RELAZIONI D INIZIATIVA Oltre a rispondere alle proposte della Commissione o del Consiglio, le commissioni possono elaborare le relazioni d iniziativa ossia relazioni su un argomento di loro competenza. In linea di principio, una Commissione non è autorizzata a lavorare parallelamente più di sei relazioni d iniziativa. Tra l autorizzazione della relazione e la sua approvazione in Commissione, intercorre un periodo di tre mesi, per offrire a tutte le commissioni incaricate il tempo necessario per fornire un parere. Esistono cinque categorie di relazioni d iniziativa, ciascuna contraddistinta da una specifi ca procedura di autorizzazione e trattamento in Aula: relazioni d iniziativa di carattere legislativo: elaborate a norma dell articolo 192 del trattato CE e dell articolo 39 del regolamento, autorizzate dalla Conferenza dei Presidenti; relazioni strategiche: elaborate sulla base di proposte non legislative, fi guranti nell elenco delle iniziative strategiche e prioritarie del programma legislativo e di lavoro annuale della Commissione, autorizzate dalla Conferenza dei Presidenti di Commissione (oggetto di Procedura senza relazione o semplificata Dopo una prima discussione su una proposta legislativa, il Presidente della Commissione può proporre l approvazione della proposta senza emendamenti. Salvo nel caso in cui almeno un decimo dei membri della Commissione vi si opponga, il Presidente della Commissione presenta al Parlamento una relazione recante approvazione della proposta. Il Presidente della Commissione può proporre, in alternativa, che venga elaborata, a sua cura o a cura del relatore, una serie di emendamenti che riflettano la discussione in Commissione. Qualora 17

18 eventuale ricorso da parte di un Gruppo politico presso la Conferenza dei Presidenti); relazioni d iniziativa di carattere non legislativo: limitate a quattro pagine, autorizzate dalla Conferenza dei Presidenti; relazioni annuali di attività e di monitoraggio: elaborate sulla base di un elenco stabilito dalla Conferenza dei Presidenti; autorizzazione automatica; relazioni di attuazione: sul recepimento della legislazione UE nel diritto nazionale e sulla relativa attuazione e applicazione negli Stati membri; autorizzazione automatica. RELATORI Il deputato che supervisiona la preparazione del progetto di relazione in seno alla Commissione, pilotandolo poi lungo i vari stadi dell esame in Parlamento è il relatore. Il relatore riveste un ruolo chiave nel ricercare, ove necessario, soluzioni di compromesso all interno della Commissione, fungendo da mediatore con gli altri gruppi e le altre istituzioni. Designazione: i relatori sono formalmente designati dalla Commissione competente per merito, seppur sulla base di una nomina concordata in sede di riunione dei coordinatori. Praticamente per tutte le commissioni, viene utilizzato un sistema a punti per la ripartizione delle nomine dei relatori: a ciascun Gruppo viene assegnata una certa quantità di punti in funzione della sua entità numerica, punti che il Gruppo può quindi utilizzare per acquistare le relazioni (o i pareri). Nel caso di relazioni più importanti, come quelle di bilancio o annuali, la prassi vuole che si utilizzi un sistema a rotazione fra i vari gruppi politici. All interno del Gruppo PPE, è il coordinatore a decidere chi nominare relatore quando è il turno del Gruppo, generalmente in base al lavoro svolto all interno della Commissione, per esempio chi ha assicurato una presenza più assidua e si è espresso nelle votazioni. Elaborazione delle relazioni: di norma, il relatore redige un documento di lavoro e in seguito un progetto di relazione. Una volta ultimato, il testo viene trasmesso al segretariato della Commissione che ne verifica la coerenza formale con le normative vigenti, ne dispone la traduzione in tutte le lingue ufficiali e la distribuzione a tutti i membri della Commissione. Su base limitata, il Parlamento sta cercando di offrire un servizio di interpretariato aggiuntivo in un numero ristretto di lingue a favore di relatori, relatori per parere e relatori ombra, laddove la relazione in questione riguardi il bilancio o il processo di codecisione. Motivazione : la relazione può contenere, o meno, una motivazione. Tale motivazione, che non può superare le 10 pagine, è opzionale per le relazioni di carattere legislativo di prima lettura (articolo 42), ma obbligatoria per le relazioni di carattere non legislativo (articolo 44). Deve comprendere una scheda finanziaria nella quale siano stabiliti l eventuale impatto finanziario della relazione e la sua compatibilità con le prospettive finanziarie. La motivazione è redatta sotto la responsabilità del relatore e non è sottoposta a votazione. Essa deve essere, tuttavia, conforme al testo della proposta di risoluzione adottata e agli eventuali emendamenti proposti dalla Commissione. In caso contrario, il Presidente della Commissione può sopprimere la motivazione (articolo 48). Approvazione da parte della Commissione: una volta elaborata e distribuita, la relazione viene iscritta all ordine del giorno di una riunione della Commissione per essere discussa; al contempo, viene confermato il termine per la presentazione di emendamenti. Nel corso di una riunione successiva, gli emendamenti verranno sottoposti a votazione e la relazione verrà approvata. In questa fase, il relatore svolge una funzione chiave per raggiungere un accordo all interno della Commissione, sui punti più controversi della relazione, per esempio, proponendo degli emendamenti di compromesso. Poiché per alcune importanti votazioni in Parlamento è necessaria una maggioranza assoluta, il relatore cerca, in genere, di raggiungere una base di consenso quanto più ampia possibile fra i gruppi politici in sede di Commissione. Presentazione in Aula: il relatore è tenuto a presentare non già la propria posizione, bensì quella adottata dalla Commissione. Tuttavia, qualora il testo modificato dalla Commissione parlamentare differisca radicalmente dalle opinioni del relatore, quest ultimo ha facoltà di dimettersi. La relazione verrà quindi presentata in Aula da un altro membro del suo Gruppo politico o dal Presidente della Commissione parlamentare. RELATORI OMBRA Quando un relatore appartiene a un altro Gruppo politico, è convenzione che i gruppi politici nominino un relatore ombra fra i propri membri. Il relatore ombra è incaricato di monitorare i progressi della relazione in seno alla Commissione, presentare la posizione del proprio Gruppo di fronte al Parlamento e redigere la lista di voto per il Gruppo, congiuntamente al coordinatore e ad altri membri del Gruppo stesso. RELATORI PER PARERE Se il relatore è la persona incaricata di supervisionare una relazione parlamentare all interno della Commissione per merito, la sua controparte in ciascuna delle commissioni per parere è il relatore per parere. A livello di Commissione, questa figura riveste un ruolo simile a quella del relatore. Vengono designati, inoltre, anche dei relatori ombra. Spesso, nella pratica, i relatori per parere vengono chiamati semplicemente relatori all interno della Commissione. 18

19 3. COM È STRUTTURATO IL PARLAMENTO? GLI ORGANI DI GOVERNO All inizio di ogni nuova legislatura, il Parlamento elegge il suo Presidente, i vicepresidenti, i Questori, nonché i Presidenti di Commissione e di delegazione per un mandato di due anni e mezzo. PRESIDENTE: il Presidente dirige tutte le attività del Parlamento e dei suoi organi costituenti. Presiede le tornate del Parlamento e le riunioni dell Uffi cio di Presidenza e della Conferenza dei Presidenti. Rappresenta il Parlamento all esterno e in particolare nelle relazioni internazionali. UFFICIO DI PRESIDENZA: oltre che dal Presidente del Parlamento, l Uffi cio di Presidenza è composto dai 14 vicepresidenti e dai 5 Questori (questi ultimi, in qualità di osservatori). L Uffi cio di Presidenza è l organo di regolamentazione del Parlamento europeo. Si riunisce due volte al mese per occuparsi di questioni fi nanziarie, organizzative e amministrative riguardanti i deputati, nonché dell organizzazione interna del Parlamento, del suo segretariato e dei suoi organi costituenti. In caso di parità di voti, è decisivo il voto del Presidente. CONFERENZA DEI PRESIDENTI: è composta dal Presidente del Parlamento e dai Presidenti dei gruppi politici. È l organo responsabile dell organizzazione politica dell istituzione. Decide in merito all organizzazione dei lavori parlamentari e a tutti gli aspetti relativi alla programmazione legislativa; gestisce le relazioni con le altre istituzioni e gli organi dell UE, nonché con i parlamenti nazionali degli Stati membri ed è l organo competente in materia di relazioni con i paesi terzi e le istituzioni e organizzazioni extracomunitarie. Si riunisce due volte al mese per defi nire l ordine del giorno della tornata. QUESTORI: i 5 Questori sono responsabili delle questioni amministrative e fi nanziarie che interessano direttamente e personalmente i deputati. CONFERENZA DEI PRESIDENTI DI COMMISSIONE: coordina i lavori delle commissioni parlamentari. Presenta raccomandazioni alla Conferenza dei Presidenti in merito all attività delle commissioni e all elaborazione dell ordine del giorno delle tornate. CONFERENZA DEI PRESIDENTI DI DELEGAZIONE: può presentare alla Conferenza dei Presidenti raccomandazioni in merito ai lavori delle delegazioni. SEGRETARIATO DEL PARLAMENTO SEGRETARIATO GENERALE: il Segretario Generale del Parlamento europeo e il suo vice sono designati dall Uffi cio di Presidenza. Essi assistono il Presidente, l Uffi cio di Presidenza, la Conferenza dei Presidenti e il Collegio dei Questori nello svolgimento delle loro mansioni. Il Segretario Generale è l ordinatore principale per il bilancio dell Unione e dirige un Segretariato in cui organico e organizzazione sono decisi dall Uffi cio di Presidenza. FUNZIONARI: i funzionari del Parlamento europeo sono selezionati mediante concorsi e sono soggetti al medesimo statuto applicabile agli altri funzionari delle istituzioni europee. Le cariche disciplinate dal suddetto statuto sono divise in due categorie: AD (amministratori) e AST (assistenti). STRUTTURE AMMINISTRATIVE: oltre al servizio giuridico e alla Direzione generale della Presidenza, il Segretariato del Parlamento europeo dispone di nove Direzioni generali (cfr. anche allegato 6): Direzione generale della Presidenza: è responsabile dell organizzazione delle sedute plenarie e del seguito da dare ai lavori; Direzione generale delle Politiche interne (IPOL): contribuisce all esercizio e allo sviluppo dei poteri legislativi, di bilancio e di controllo del Parlamento europeo. Assicura il regolare svolgimento delle riunioni delle commissioni parlamentari, sostenendone i Presidenti e i relatori nell esercizio delle loro funzioni; Direzione generale delle Politiche esterne (EXPO): contribuisce all esercizio e allo sviluppo dei poteri legislativi e di controllo del Parlamento europeo nell ambito delle politiche esterne. Al pari della DG IPOL, questa Direzione generale garantisce il regolare 19

20 svolgimento delle riunioni delle commissioni parlamentari, sostenendone i Presidenti e i relatori; Direzione generale della Comunicazione (COMM): è responsabile della promozione e della fornitura di informazioni in merito al ruolo, alle decisioni e alle attività del Parlamento europeo; Direzione generale del personale (PERS): si occupa di fornire al Parlamento europeo le risorse umane necessarie, quali funzionari, personale dei gruppi politici e altri agenti, conformemente allo statuto applicabile ai funzionari e agli agenti delle Comunità europee; Direzione generale delle Infrastrutture e della Logistica (INLO): gestisce gli edifici occupati dal Parlamento europeo nei tre luoghi di lavoro dell istituzione e gli uffici informazioni negli Stati membri, a livello tecnico e amministrativo, oltre alle attrezzature inerenti al funzionamento dei suddetti edifici; gestisce i servizi logistici dedicati ai deputati e al personale, le attrezzature d ufficio e l organizzazione materiale delle sale riunioni (acquisti, trasporti, traslochi, messaggeria, mobilio, ristorazione, punti vendita); Direzione generale della Traduzione (TRAD): fornisce al Parlamento europeo servizi di traduzione, pubblicazione e distribuzione delle sue comunicazioni, in formato cartaceo o elettronico, in tutte le lingue ufficiali dell Unione europea; Direzione generale dell Interpretazione e delle Conferenze (INTE): gestisce l interpretazione per tutte le riunioni organizzate dall istituzione nei tre luoghi di lavoro e al di fuori di essi; assicura la gestione delle sale riunioni del Parlamento europeo e garantisce l assistenza di tecnici di conferenza presso le sale e durante le riunioni; Direzione generale delle Finanze (FINS): prepara il bilancio e ne segue l esecuzione, tiene la contabilità e gestisce i pagamenti; Direzione generale dell Innovazione e dell Assistenza tecnologica (ITEC): gestisce l utilizzo parlamentare di hardware, software e altre esigenze relative ai supporti tecnologici; Servizio giuridico: fornisce consulenza al Parlamento in ambito giuridico e rappresenta l istituzione nel corso dei procedimenti giuridici. 20

21 B. IL GRUPPO PPE 1. COM È ORGANIZZATO IL GRUPPO PPE? INTRODUZIONE: COME VENGONO ASSUNTE LE DECISIONI? In linea di principio, il Gruppo ha una struttura decisionale decentralizzata. Nell ambito delle politiche concordate, i deputati decidono a livello di Commissione, in seno al Gruppo di lavoro della Commissione facente capo al Gruppo politico (talvolta prende il nome di riunione preparatoria). In caso di punti all ordine del giorno particolarmente significativi e/o controversi, la discussione dev essere ampliata e affrontata, innanzitutto, in seno a uno dei gruppi di lavoro permanenti del Gruppo (che riuniscono membri di diverse commissioni), quindi, eventualmente, in una riunione dell Ufficio di Presidenza del Gruppo, e infine in una riunione dell assemblea plenaria del Gruppo. maggioranza richiesta al primo e al secondo turno, viene indetto un ballottaggio fi nale tra i due candidati che hanno ottenuto il più alto numero di voti al secondo turno. PRESIDENZA Ciascun vicepresidente ha responsabilità specifi che: tesoreria, Presidenza dei gruppi di lavoro permanenti, relazioni con le istituzioni, relazioni internazionali ecc. I principali compiti della Presidenza sono: indire e presiedere le riunioni del Gruppo e dirigere il Gruppo in Parlamento; COSTITUZIONE DEGLI ORGANI DEL GRUPPO presiedere i gruppi di lavoro permanenti; rappresentare il Gruppo all esterno; All inizio di ogni legislatura e in fase intermedia, il Gruppo elegge la propria Presidenza (Presidente e dieci vicepresidenti) per un mandato di due anni e mezzo. Il Gruppo vota inoltre le nomine per gli organi di governo del Parlamento (Presidente, vicepresidenti, Questori, Presidenti di Commissione e di delegazione). Tutte le elezioni si svolgono a scrutinio segreto. Un candidato che ottiene l assoluta maggioranza dei voti espressi viene eletto immediatamente. Laddove nessun candidato ottenga la decidere, su proposta del Segretario Generale, in merito alla composizione del segretariato e alle sue modalità di funzionamento; informare il Gruppo delle decisioni strategiche e politiche assunte durante le proprie riunioni; in caso di emergenza, assumere decisioni a nome e in vece degli organi competenti; 21

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