Il cuore dei popoli accanto al Papa

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1 A PAG. 3 Le regionali del 3-4 aprile Impot reprisée Tassa ricossa Ufficio di Jesi A PAG. 6 La somparsa di Paolo Pirani A PAG. 5 La spada e la grazia settimanale d informazione Euro 0,80 A PAG. 7 Ricordato Carlo Urbani Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi ANNO LII - N. 12 DIREZIONE E REDAZIONE : JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX Domenica 10 aprile 2005 Sabato 2 aprile alle ore si è spento Giovanni Paolo II Il cuore dei popoli accanto al Papa La partecipazione commossa della comunità internazionale - Il dolore dei giovani - L Italia si è fermata. - Intensi e partecipati momenti di preghiera e di riflessione - Il rito funebre venerdì 8 alle ore 10 Una testimonianza splendida In comunione con tutto il mondo, addolorati per il ritorno al Signore del nostro carissimo Papa, siamo fiduciosi che il Signore, che provvede alla sua Chiesa, lo abbia accolto nella Sua Casa, affinchè contempli in eterno il mistero di pace e di amore che egli abbondantemente dispensò alla sua Chiesa. Ricorderemo per sempre questa tensione affettuosa di tutto il mondo, non solo dei cristiani credenti, verso questa figura splendida del nostro Papa, Giovanni Paolo II. Quasi ventisette anni dalla matura giovinezza alla estrema e robusta testimonianza di fede nella malattia, per i quali, con immensa gratitudine, ringraziamo il Signore. Con fermezza, saggezza e fantasia ha guidato la chiesa universale che è stata sacramento di salvezza per il mondo, con l invito: Aprite le porte a Cristo, anzi, spalancate le porte a Cristo!. Non abbiate paura : questo un suo potente invito al coraggio della fede e della missione fino alla fine del mondo. Con la sua attività pastorale ci ha regalato immense encicliche, lettere pastorali, mille insegnamenti. Ha rivoluzionato gli uffici affinchè fossero pronti a regalarci nuovi beati e nuovi santi, testimoni contrapposti al secolarismo. Non ha tralasciato nessuna categoria: la famiglia, i presbiteri, i diaconi, i vescovi, i consacrati, i laici perchè tutti sentissero personalmente la chiamata di Dio e non si attardassero a rispondere. Non si è rassegnato al mondo degli adulti che camminano in piano, ma ha inventato la dimensione cosmica dei raduni e delle Giornate Mondiali della Gioventù perchè il vangelo venisse annunciato alle nuove generazioni e la speranza della giovinezza contribuisse alla evangelizzazione. Con il suo stile missionario, ci ha ricordato che la carità e la verità vanno insieme, controfirmando le decisioni più difficili e più in salita con l espressione mariana Totus tuus. Fiduciosi che il Signore ci regalerà ancora delle sue persone adatte alla sua chiesa e all umanità. + Padre Oscar - Vescovo Ventisei anni di pontificato: il terzo più lungo della storia Alle ore 16,45 del 14 ottobre 1978, dieci giorni dopo il funerale di Papa Giovanni Paolo I, 110 Cardinali elettori, entrarono in conclave, in isolamento dal mondo, per eleggere il suo Successore. Alle ore 18,18 del 16 ottobre, apparve la fumata bianca al piccolo camino della Cappella Sistina, che indicava l avvenuta elezione da parte dei Cardinali elettori del nuovo Pontefice Romano. Ventisette minuti più tardi, il Cardinale Pericle Felici apparve al loggione centrale della Basilica vaticana per annunciare l elezione di Papa Giovanni Paolo II alla Sede di Pietro con le parole: Annuntio vobis gaudium magnum. Habemus Papam Carolum Wojtyla, qui sibi nomen imposuit Ioannem Paulum II. Alle ore 19,15 il nuovo Pontefice, apparve al medesimo balcone e pronunciò in italiano le parole ora familiari a milioni di persone in tutto il mondo: Carissimi fratelli e sorelle. Gli Eminentissimi Cardinali hanno chiamato un nuovo Vescovo di Roma. Lo hanno chiamato da un Paese lontano... Lontano, ma sempre così vicino per la comunione nella fede e nella tradizione cristiana. Ho avuto paura nel ricevere questa nomina, ma l ho fatto nello spirito dell ubbidienza verso Nostro Signore e nella fiducia totale verso la sua Madre, la Madonna Santissima. Non so se posso bene spiegarmi nella vostra, nella nostra lingua italiana. Se mi sbaglio mi correggerete. E così mi presento a voi tutti, per confessare la nostra fede comune, la nostra speranza, la nostra fiducia nella Madre di Cristo e della Chiesa, ed anche per incominciare di nuovo su questa strada della storia e della Chiesa con l aiuto di Dio e con l aiuto degli uomini. Giovanni Paolo II, Cardinale Karol Wojtyla, Arcivescovo di Cracovia, fu eletto 264 Papa al secondo scrutinio del secondo giorno del secondo conclave del 1978, cinque mesi dopo il suo 58 compleanno. Il 22 ottobre 1978, inaugurava solennemente il suo Karol Józef Wojtyla, che assunse il nome di Giovanni Paolo II, è nato a Wadowice, cittadina a 50 km da Cracovia, il 18 maggio 1920, secondo di due figli maschi di Karol Wojtyla ed Emilia Kaczorowka. Sua madre morì nel Il fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell esercito, morì nel Dopo aver conseguito il diploma di maturità nel Liceo Martin Wadowita a Wadowice, si iscrisse alla Università Jagellonica nel 1938 e frequentò anche una scuola di teatro. Le forze di occupazione nazista chiusero l Università nel 1939 e il giovane Karol dovette mettersi a lavorare in una cava e in seguito nella fabbrica chimica Solvay per guadagnarsi da vivere e sfuggire alla deportazione in Germania. Nel 1942 cominciò a frequentare dei corsi presso il seminario clandestino di Cracovia. Fu anche uno dei pionieri del Teatro Rapsodico, anch esso clandestino. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, continuò i suoi studi nel Grande Seminario di Cracovia, una volta riaperto, ed alla Facoltà di Teologia dell Università Jagellonica, fino all Ordinazione Sacerdotale avvenuta a Cracovia il 1 novembre Subito dopo, il Cardinale Sapieha lo inviò a Roma dove proseguì gli studi sotto la guida del Domenicano francese ministero pastorale. Il 2 aprile 2005 era il giorno del Suo Pontificato, dal 22 ottobre Il Pontificato di Giovanni Paolo II è stato il terzo più lungo nella storia del papato. Il Pontificato più lungo fu quello di San Pietro (date sconosciute), seguito da quello di Papa Pio IX ( ): 31anni, 7 mesi, 17 giorni. Nei suoi 26 anni e mezzo di Pontificato, Giovanni Paolo II ha convocato nove Concistori nel corso dei quali ha creato 232 Cardinali, di cui uno in pectore. Dei 117 Cardinali elettori che parteciperanno al conclave, sono solo tre i Cardinali creati dai predecessori di Giovanni Paolo II. Dall inizio del Suo Pontificato, il Santo Padre ha nominato degli oltre Vescovi della Chiesa nel mondo ed ha incontrato ciascuno di essi alcune volte nel corso degli anni, in particolare in occasione della quinquennale Visita ad limina Apostolorum. Giovanni Paolo II ha redatto Garrigou-Lagrange. Nel 1948 discusse la tesi sulla fede nelle opere di San Giovanni della Croce. Allo stesso tempo, durante le vacanze, esercitava il suo ministero pastorale fra gli immigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda. Ritornò in Polonia nel 1948 e divenne Vicario di diverse parrocchie a Cracovia e Cappellano degli studenti universitari fino al 1951 quando riprese gli studi di filosofia e teologia. Nel 1953 difese la tesi: Valutazione sulla possibilità di fondare una etica cattolica nel sistema etico di Max Scheler all Università Cattolica di Lublino. Più tardi divenne Professore di teologia morale e di etica sociale nel Grande Seminario di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino. Il 4 luglio 1958 Papa Pio XII lo nominò Vescovo Ausiliare di Cracovia e il 28 settembre 1958 ricevette la Consacrazione Episcopale nella Cattedrale di Wawel, (Cracovia). Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia da Papa Paolo VI che lo elevò alla porpora cardinalizia il 26 giugno Il Cardinale Wojtyla partecipò al Concilio Vaticano II con un importante contributo all elaborazione della Costituzione Apostolica Gaudium et Spes e prese parte a tutte le Assemblee del Sinodo dei Vescovi sin dalla sua creazione. L ultima apparizione in pubblico di Giovanni Paolo II, il 27 marzo 14 Lettere Encicliche, 14 Esortazioni Apostoliche, 11 Costituzioni Apostoliche, 42 Lettere e 28 Motu proprio, oltre le centinaia di Messaggi e Lettere. In preparazione al Giubileo dell Anno 2000 Giovanni Paolo II ha scritto la Lettera Apostolica Tertio Millennio Adveniente, datata 10 novembre 1994 e pubblicata quattro giorni dopo. Il Papa ha anche creato il Comitato per il Grande Giubileo dell Anno Giovanni Paolo II ha scritto cinque volumi: Varcare la soglia della speranza ; Dono e mistero ; Trittico Romano, Alzatevi, andiamo e Memoria e Identità. Karol Wojtyla ha presieduto più di 15 Sinodi dei Vescovi.Il Santo Padre ha intrapreso 104 Viaggi Apostolici fuori d Italia, l ultimo nell agosto 2004 a Lourdes. 143 sono state le Visite Pastorali in Italia e quasi 700 nella città e nella Diocesi di Roma. Il Papa ha visitato 301 delle 325 Parrocchie della Diocesi di cui è Vescovo, senza Sabato 2 aprile alle ore 21,37 il Santo Padre è deceduto nel suo appartamento privato. La notizia è stata comunicata ai giornalisti dal direttore della Sala Stampa del Vaticano, il dottor Joaquin Navarro-Valls che ha aggiunto: Alle ore 20 era iniziata la celebrazione della Santa Messa della festa della Divina Misericordia nella stanza del Santo Padre, presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Stanislaw Dziwisz con la partecipazione di Sua Eminenza il Cardinale Marian Jaworski, di Sua Eccellenza Stanislaw Rylko e di Monsignor Mieczyslaw Mokrzycki. Nel corso della Santa Messa è stato amministrato a Giovanni Paolo II il Santo Viatico e, ancora una volta, il Sacramento dell Unzione degli Infermi. Le ultime ore del Santo Padre sono state caratterizzate dalla ininterrotta preghiera di tutti coloro che lo assistevano nel pio transito e dalla corale partecipazione in preghiera delle migliaia di fedeli raccolti da molte ore nella Piazza San Pietro. Quando il Santo Padre Giovanni Paolo II è spirato, oltre settanta mila fedeli erano raccolti in preghiera in Piazza San Pietro recitando il Santo Rosario. Per tutta la giornata di venerdì e sabato migliaia di fedeli sempre più numerosi affluivano continuamente sotto le finestre del Palazzo Apostolico, persone di tutte le età e condizioni, provenienti da tutto il mondo, famiglie numerose e non, cattolici e non cattolici, cardinali e vescovi, sacerdoti e seminaristi, religiosi e religiose. Dopo la recita del Santo Rosario presieduta dal Cardinale Edmund Szoka e l annuncio della scomparsa del Papa dato dall Arcivescovo Leonardo Sandri ai fedeli presenti in Piazza San Pietro, il Cardinale Angelo Sodano ha guidato una preghiera speciale per il Santo Padre Giovanni Paolo II. Numerosi fedeli sono rimasti nella Piazza per continuare a pregare mentre nell aria risuonavano i rintocchi funebri delle campane del campanile sinistro della Basilica di San Pietro, che annunciavano al mondo la morte del Papa. (foto Candolfi) contare istituti religiosi, università, seminari, ospedali, case di riposo, prigioni e scuole. Con le sue 247 Visite Pastorali in Italia e all estero Giovanni Paolo II ha percorso chilometri, più di 28 volte la circonferenza della terra. A Roma il Papa riceveva una media di un milione di persone l anno, inclusi i pellegrini che si recano in Vaticano per l Udienza Generale del Mercoledì, oltre ai partecipanti a funzioni liturgiche particolari come la Messa di Natale e di Pasqua, le Beatificazioni e le Canonizzazioni. Il Papa ha ricevuto persone l anno in udienze concesse a gruppi particolari, Capi di Stato e di Governo. All inizio del Pontificato di Giovanni Paolo II, la Santa Sede intratteneva relazioni diplomatiche con 85 Paesi, attualmente intrattiene relazioni diplomatiche con 174 Paesi, con l Unione Europea, il Sovrano Militare Ordine di Malta, la Federazione Russa e l Organizzazione per la Liberazione per la Palestina. Secondo l Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, nei ventisei anni trascorsi, il Papa ha proclamato Beati in 143 cerimonie e 483 Santi, in 52 cerimonie. Nel febbraio 1984, il Santo Padre fondò l Istituto Giovanni Paolo II per il Sahel e nel febbraio 1992 la Fondazione Popolorum Progressio per i popoli indigeni dell America Latina. Fondò inoltre la Pontificia Accademia per la Vita e la Pontificia Accademia per le Scienze Sociali. Istituì la Giornata Mondiale del Malato (che si celebra ogni anno l 11 febbraio) e la Giornata Mondiale della Gioventù. La XX Giornata Mondiale si terrà a Colonia, Germania, nell agosto prossimo. Il Papa stesso ha scelto il tema della giornata e ha sviluppato il suo contenuto nel Messaggio rivolto ai Giovani di tutto il mondo. Vatican Information Service

2 2 Domenica 10 aprile 2005 Azione Cattolica Diocesana Padre nostro che sei nei cieli Ora siamo più soli. La Chiesa è più sola perché senza pastore siamo come pecorelle smarrite. Giovanni Paolo II ci ha lasciato e ha spalancato le sue braccia a Colui che fa nuove tutte le cose. In attesa di avere un nuovo pastore della Chiesa, l Azione Cattolica della Diocesi di Jesi prega per Giovanni Paolo II che ha incontrato per l ultima volta, come associazione, a Loreto. Lì aveva chiesto a tutta l associazione (ragazzi, giovani e adulti) di dare il primato alla contemplazione, di vivere la comunione e la missione. Così cercheremo di fare. Non dimenticheremo facilmente il Papa dei gesti: le feste con i giovani, i viaggi per raggiungere i cristiani sparsi nel mondo che intorno a lui si sono ricordati di essere un unica famiglia, il coraggio di chiedere e L incontro di Loreto dare perdono, la voglia di riannodare i fili della storia (con gli ebrei, con i fratelli cristiani protestanti e ortodossi, con tutti gli uomini di buona volontà) a volte spezzati per la cecità degli uomini. Non dimenticheremo facilmente nemmeno le sue parole: Coraggio, non abbiate paura di aprire, anzi di spalancare le porte a Cristo!. Giovanni Paolo II è stato un Papa che ha avuto il coraggio della verità, in nome di Gesù e del suo Vangelo ha difeso la vita, la pace, la giustizia, la dignità della persona. A lui vogliamo chiedere di guardarci dal Cielo e di infondere in noi ancora il suo entusiasmo di essere cristiani, cioè di Cristo, come Cristo è di Dio. Azione Cattolica Diocesana Protagonisti e testimoni Carissimi, vi invito a rinnovare il vostro si e vi affido tre consegne. La prima è contemplazione: impegnatevi a camminare sulla strada della santità, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, unico maestro e Salvatore di tutti. La seconda consegna è comunione: cercate di promuovere la spiritualità dell unità siate fermento di dialogo con tutti gli uomini di buona volontà. La terza consegna è missione: portate da laici il fermento del Vangelo nelle case e nelle scuole, nei luoghi di lavoro e di tempo libero.. La dolce Madonna di Loreto vi ottenga la fedeltà alla vostra vocazione, la generosità nell adempimento del dovere quotidiano, l entusiasmo di dedicarvi alla missione che la Chiesa vi affida. Coraggio Azione Cattolica! Quando mi è stato chiesto di ricordare con queste righe l incontro dell Azione Cattolica con Giovanni Paolo II a Loreto lo scorso 5 settembre ho pensato e ripensato a lungo alle parole che avrei dovuto utilizzare, o agli argomenti sui quali avrei dovuto porre l attenzione e alla fine, rileggendo il contenuto dell Angelus pregato dal Santo Padre con i di Montorso, ho capito che niente come quelle parole avrebbero sintetizzato meglio e in maniera semplice il significato e il messaggio che da quell incontro doveva partire e arrivare nel vissuto dei partecipanti e di tutti coloro con i quali essi sarebbero venuti a contatto nella quotidianità delle loro azioni. Per molti giovani come me, che ho 28 anni, Giovanni Paolo II fino ad ora non è stato un Papa, ma il Papa: sono cresciuto vedendo alla televisione il suo volto sempre sereno, coinvolgente e rassicurante anche di fronte alla sofferenza, sono cresciuto vedendo i suoi gesti spontanei ed efficaci, sono cresciuto ascoltando le sue parole capaci di riportare alla semplicità concetti lontani e a volte astratti e irraggiungibili. Da giovane di Azione Cattolica, il suo invito a testimoniare la fede mediante virtù normali quali la tenerezza in famiglia, la competenza nel lavoro, la solidarietà nelle relazioni sociali, la creatività nell intraprendere opere utili all evangelizzazione e alla promozione umana è un invito a capire noi in prima persona, a fare propria la convinzione che la fede non allontana i credenti dalla vita quotidiana e dal mondo reale e vissuto ma ce li immerge profondamente e attivamente. Giovanni Paolo II ha sempre riposto grande fiducia in noi giovani, consegnandoci la consapevolezza e la responsabilità del nostro ruolo presente e soprattutto futuro nella comunità cristiana e sociale, invitandoci ad essere protagonisti e testimoni col nostro modo di agire e di pensare In my HeartH: nel nostro cuore e nella nostra terra come recitava infatti lo slogan quanto mai appropriato dell incontro dei giovani di Azione Cattolica a Montorso. Per aiutarci in questa missione cristianamente sovversiva oltre al suo esempio in prima persona, il Papa ha più volte esaltato l esempio di un altra grande laica che attraverso le sue virtù semplici e normali ha cambiato il corso della storia: Maria! In molti hanno definito l incontro di Loreto come un punto di svolta per l Azione Cattolica, dopo il quale l associazione non avrebbe potuto o dovuto più essere la stessa: personalmente credo invece le parole del Santo Padre volessero essere un incoraggiamento ad alimentare continuamente quel fuoco, quel fermento che solo testimoni lieti e forti della speranza che viene dalla Resurrezione di Cristo possono generare. Luca Gramaccioni La Pergolesiana per il Papa Mercoledì 17 giugno 1998, la Corale Pergolesiana di Jesi ha cantato, dopo l udienza papale, in Piazza San Pietro, gremita di folla, ed è stata poi invitata dal Sommo Pontefice per una foto commovente, gioiosa e indimenticabile. Vita ecclesiale Con il Papa alle GMG Parigi 1997 La sede della dodicesima Giornata Mondiale della Gioventù fu Parigi, che venne invasa pacificamente da un milione di giovani nell agosto del 97. Per la prima volta c eravamo anche noi, giovani jesini, presenti ad un evento dal significato spirituale fortissimo. Il culmine di quella Gmg furono gli ultimi tre giorni, quando arrivò Giovanni Paolo II. Lo Champ-de-Mars ai piedi della Tour Eiffel invaso da una marea colorata accorsa lì per accoglierlo. La voglia di ascoltare il Papa ci ha aiutato a superare anche le piccole difficoltà che la Gmg ci presentava giorno per giorno. Le sue parole, nella celebrazione conclusiva, sono state per tutti noi uno stimolo importante. La risposta alla domanda: «Maestro, dove abiti? Venite e vedrete» (il tema di quella Gmg) è abito in tutti gli esseri umani salvati. Cristo abita il suo Popolo, che ha affondato le sue radici in tutti i popoli della terra, il popolo che segue Lui. Un messaggio che abbiamo portato al nostro ritorno a Jesi. Giuseppe Papadia Roma 2000 Non dimenticherò facilmente quell edizione della XV Giornata Mondiale della Gioventù, per motivi personali e spirituali e per la situazione che si stava già verificando a livello internazionale, l anno Giubilare portava con se significati importanti per tutti noi. Nei mesi precedenti alle giornate di Tor Vergata il Papa chiedeva perdono per tutti gli atti commessi nella storia da parte della Chiesa. Mi capitò di discutere con persone non credenti, ma non per nulla distratte, di questo messaggio e mi colpì il fatto che un atto del genere non passò inosservato: fedeli e non si ritrovarono di fronte a un personaggio che umilmente chiedeva di far entrare Dio nei nostri cuori, nella nostra vita. Aprite anzi, spalancate le porte al Signore queste furono le sue parole al discorso di apertura della GMG. Oltretutto avevamo di fronte a noi un esempio di uomo che non è stato con le braccia conserte, ma le ha ben allargate per accogliere tutti. In quei giorni fu coniata una parola che cercò di identificarci come gruppi di ragazzi che seguono il Papa, per l appunto i Papa Boys vicini al Santo Padre, uno di loro, in mezzo a loro. Le parole che ancora oggi riecheggiano nel mio cuore: Il verbo si fece Carne e venne ad abitare in mezzo a noi mi ricordano che nella società in cui ci ritroviamo, essere cristiani significa innanzi tutto provare sulla propria pelle i martirii quotidiani dell andare contro corrente. Toronto 2002 Mille parole potrebbero essere dette su quell esperienza di fede, ma preferisco ricordare ancora una volta le parole di fiducia che il Papa ci ha rivolto,dicendoci che noi siamo le sentinelle del nuovo Millennio, della società che nascerà domani e proprio per questo ci ha detto non abbiate paura di essere i santi del nuovo millennio...e lui, con tutta la sua vita ci ha dimostrato che è possibile, che seguire le orme di Cristo è possibile, anche nella società di oggi. In quei giorni conobbi una ragazza che tre anni dopo divenne mia moglie ed insieme ad agosto porteremo Francesco, nostro figlio, alla XX GMG che si terrà a Colonia. Lorenzo Cacciani. È morto così, alle di un sabato sera. È morto guardando una finestra, con lo sguardo rivolto ai giovani e non là fuori, giovane anche Lui, intrappolato nella vecchiaia del corpo. Muore il Papa che sorride, che stringe le mani, che abbraccia. Con Lui muore anche un pezzo di noi, che alle ci troviamo tra le mani una domanda E adesso che si fa? Perché 26, quasi 27 anni di Pontificato sono stati un quarto della vita di ognuno. Chi ha avuto la fortuna di vederlo affacciato a San Pietro nell Ottobre del 1978, chi lo ha incontrato a Buenos Aires, a Parigi, a Toronto, o semplicemente lo ha seguito in uno dei tanti spostamenti nel nostro Paese. Giovanni Paolo II ha insegnato, ha parlato, ma soprattutto ha dato l esempio, ed è questo, a mio parere, il suo dono più grande. Ha sopportato la Sua Croce con tenacia e mitezza, ha fatto sì che noi giungessimo a Lui non solo attraverso giornali, telefonini e televisioni, ma anche, e soprattutto, attraverso i nostri dolori quotidiani, da lui compresi perché vissuti. La sua razionalità, concretizzatasi nelle lotte ai totalitarismi, ad un modernità facile, si è unita alla capacità di sognare e progettare, per sé e per tutti noi, un mondo di Pace. Ecco gli incontri, le GMG, l immenso affetto per i bambini, sfide che ci ha lanciato nel volerci vedere tutti Santi. Ecco il nostro dolore. Lo sentiamo vivo, la scomparsa di un Caro Amico che ha creduto così tanto in noi da non lasciare neanche spazio ai nostri dubbi. Ora tocca a noi. Spetta a noi, a noi giovani soprattutto, il difficile e meraviglioso compito di mostrare al mondo intero, anche grazie alla sempre più vicina Colonia, cosa vuol dire essere Cristiani, cosa vuol dire avere avuto un Padre come Lui. Cosa vuol dire che il Regno dei Cieli è già iniziato. (foto Alessandro Testadiferro) Giorgia Barboni Giovanni Paolo e la bambina Come, il direttore di Voce non scrive su Papa Wojtyla? In quest angolo di giornale, faccio capolino con la riproposta di un disegno che feci di Giovanni Paolo II giusto dieci anni fa e che pubblicai, in una raccolta, accompagnato dalle parole con cui Madre Teresa di Calcutta aveva descritto il Pontefice: Giovanni Paolo II è il regalo più bello fatto da Dio al mondo, alla Chiesa, ad ogni famiglia, ad ogni singolo uomo. Chi lo conosce lo ama, ed è pronto ad aiutarlo non soltanto con le opere, ma anche col cuore. Accanto alle parole di Madre Teresa, mi sembra sufficiente aggiungere, oggi, quelle pronunciate l altro giorno da una bambina di otto anni. Dopo aver ascoltato per giorni in Tv le tante testimonianze sulla figura di questo grande Papa e le espressioni di dolore per la Giovanni Paolo II è sempre stato vicino ai malati ed ai sofferenti: li ha sempre voluti incontrare insieme ai loro accompagnatori per offrire il suo sorriso, il suo conforto e l incoraggiamento della Chiesa. sua scomparsa, la bambina, rivolta alla madre, ha chiesto: Ma perché ci dispiace per lui? Lui è contento, è andato dove c è Gesù, ce ne parlava tanto... siamo noi a stare male senza di lui!. Con tutto il rispetto per i signori adulti, ma nella domanda di quella bambina mi pare ci sia tutto e forse anche qualcosa di più di quanto e del tanto che è stato detto e scritto in questi giorni su Giovanni Paolo II. Il Papa e i malati gi elle Era il 19 settembre 1979, iniziava un nuovo anno scolastico, era il giorno del mio compleanno, era un mercoledì. Avevo già partecipato ad alcuni pellegrinaggi a Loreto con l Unitalsi. Quel giorno andai a Roma insieme ad altri volontari, pellegrini e disabili, per l udienza del Papa riservata alla nostra associazione. Eravamo tanti, tutti pieni di gioia, entusiasmo e curiosità per questo nuovo Papa che aveva voluto incontrare proprio coloro che vanno insieme a quelli che soffrono ad affidare le proprie pene alla Madonna. Non so come, ma mi trovai proprio accanto alla prima fila di carrozzelle, disposte davanti la scalinata della Sala Nervi. Giovanni Paolo II, come poi avrebbe fatto sempre in seguito, scese quelle scale e accarezzò i nostri fratelli disabili, uno per uno; a noi volontari sfiorò una spalla e, guardandoci negli occhi, ci disse: Coraggio. Tornai a casa e da quel giorno ho condiviso tutta la mia vita con coloro che soffrono. Ancora non me ne ero resa conto, ma da quel giorno il Papa mi ha fatto scoprire una vocazione, un carisma che ancora non si è esaurito. Cecilia Possenti Presidente Unitalsi diocesana Nella foto: il Santo Padre con Ubaldo Brutti, volontario delegato di Jesi, all udienza del 6 dicembre Roma, dicembre 2002 Al Giubileo della musica Durante il Giubileo dell Anno Duemila, il Papa ha voluto incontrare anche i gruppi musicali. Al Giubileo degli Artisti e Musicisti, il 18 dicembre, hanno partecipato i membri della Banda Musicale e del gruppo Majorettes di Pianello Vallesina. Dopo la emozionante sfilata con tutte le bande partecipanti, oltre settanta, lungo Via Della Conciliazione si è giunti al sagrato di Piazza San Pietro suonando brani religiosi. E iniziata poi la celebrazione della Santa Messa con il Santo Padre Giovanni Paolo II. Tutta la Piazza era gremita di musicanti, di membri di vari gruppi folcloristici, di artisti e di chi con le note musicali, chi con i balli, chi leggendo varie frasi indirizzate al Santo Padre ha voluto onorare il Giubileo loro dedicato. I nostri musicanti e le majorettes hanno partecipato con molta gioia a questa manifestazione, riportando un bellissimo ricordo di quella giornata e dell incontro avuto con il Santo Padre. Anna Borioni E Lui che cercate quando sognate la felicità. E Lui la bellezza che tanto vi attrae. E Lui che vi provoca con la sete di radicalità. E Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere. E Lui che suscita il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, il coraggio di impegnarvi per migliorare voi stessi e la società. (Giovanni Paolo II ai giovani di Tor Vergata)

3 Attualità Domenica 10 aprile Gian Mario Spacca nuovo presidente Le regionali del 3-4 aprile A Katia Mammoli le maggiori preferenze degli elettori jesini Gian Mario Spacca (Csx + Prc) 57,75 % 24 seggi Fed. Ulivo 15 Prc 2 Verdi 1 Pdci 1 Udeur 1 Quota maggioritaria 4 (foto Anna V. Vincenzoni) Francesco Massi (Cdl) 38,55 % 16 seggi Forza Italia 8 An 5 Udc 2 Quota maggioritaria 1 Gian Mario Spacca (L Unione) Presidente coalizione vincente. Lista regionale: Almerino Mezzolani (Federazione Uniti per l Ulivo); Giuliano Brandoni (Rifondazione Comunista); Cesare Procaccini (Pdci). Francesco Massi (Per le Marche): capolista coalizione perdente. Circoscrizione di Ancona Federazione Uniti per l Ulivo: Fabio Badiali (6.432), Stefania Benatti (6.033), Marco Luchetti (5.884), Katia Mammoli (5.436), Lidio Rocchi (5.029); Rifondazione Comunista: Marco Amagliani (2.276); Forza Italia: Giacomo Bugaro (6.252), Enrico Cesaroni (3.475); Alleanza Nazionale: Carlo Ciccioli (5.545); Udc: Luigi Viventi (4.097); Pdci: Raffaele Bucciarelli (978); Udeur: David Favia (1.043); Verdi: Massimo Binci (1.818). Il commento Le preferenze ottenute nelle sezioni elettorali di Jesi dai candidati a Consigliere regionale: Katia Mammoli 2.055; Fabio Badiali 1.351; Antonio Grassetti 984; Enrico Cesaroni 455; Sabrina Mingarelli 428; Ero Giuliodori 421; Claudio Maderloni 333; Stefania Benatti 328; Lidio Rocchi 310, Marco Luchetti 297; Giacomo Bugaro 279; Sergio Cascia 233; Lorenzo Morganti 216; Carlo Ciccioli 161; Giulio Argalia 130; Simone Cola 114; Marco Amagliani 110; Lorenzo Cantarini 105; Raffaele Bucciarelli 82; Franco Sordoni 81; Luigi Viventi 80; Massimo Binci 77; Giovanni Zinni 76; Nicolino Malerba 58; Luciano Montesi 52; Marcello Pesaresi 47; Lorenzo Corneli 45; Patrizia Casagrande Esposto 41; Filippo Romiti 40; Alvaro Fabbretti 37; David Favia 35; Mauro Tomassoni 35; Giorgio Marchetti 32; Gabriele Cameruccio 27; Mariano Petrolati 22; Alessandro Buccelli e Stefano Dellabella 21; Angelo Costantini e Gianluca Trenta 17; Ruggero Cinti 15; Roberto Callieri Bellezza 14; Maria Teresa Sardella 13; Daniele Solvetti 12; Marco Amerio 11; Simone Marconi, Sergio Novelli, Marica Paggi e Nunzio Proto 10. Seguono altri 49 candidati con meno di dieci preferenze, tra i quali l altra candidata della Vallesina Anastasia Monica Mancinelli con tre preferenze. Perché ha vinto il Centrosinistra? di Vittorio Massaccesi vitt.mass@libero.it La vittoria del centro-sinistra nelle elezioni regionali di domenica scora, si riassume nella conquista di undici regioni su tredici e nel 52 per cento dei voti contro il 45 per cento dei voti del centrodestra. La proporzione degli spostamenti dei voti è stata tale da sorprendere vincitori e vinti. Proviamo a capire il perché di una simile rivoluzione elettorale. Poiché il fenomeno si è verificato in tutte le regioni, comprese anche la Lombardia e il Veneto,che pure sono le uniche rimaste alla Casa delle Libertà, le cause vanno ricercate in fattori di ordine politico generale e non limitate alle singole regioni (buona o cattiva amministrazione locale): 1 Sono stati respinti i paradossi di Berlusconi. Usando un eufemismo, per paradossi intendiamo quelle costanti affermazioni e convinzioni del capo del governo che però non trovano riscontro nella realtà per cui l elettore le ha bollate. Esse sono date dalla convinzione che si debba combattere il comunismo - pericolo numero uno di perdita della libertà e della democrazia proprio come ai tempi di De Gasperi e di Togliatti. Sono date dalla identificazione che Berlusconi fa di se stesso come erede unico e legittimo della figura e dell opera di De Gasperi. Sono date dalla convinzione che egli, Berlusconi, ha contro di sé la maggior parte dei mass.media, a cominciare dalle Tv per finire alla stampa. 2 Ha influito la pesante situazione economica del Paese, una situazione dovuta anche a fattori esterni all Italia, ma aggravata di non poco da iniziative come la diminuzione delle tasse, perché la manovra è stata poi accompagnata da aumenti indifferenziati di molti prodotti di prima necessità, aumenti ricaduti su tutte le categorie in ugual misura colpendo proprio i meno abbienti. Perché la riduzione fiscale ha avvantaggiato le fasce che più guadagnano rispetto alle fasce medie e minori. Perché la minore disoccupazione indicata dalle statistiche, non ha rispondenza nella realtà soprattutto nel Mezzogiorno, dato che ormai i giovani e i meno giovani non si iscrivono nelle liste di attesa per la cronica certezza della sua inutilità. 3 E stato condannato il metodo di legiferare in funzione di interessi troppo specifici, troppo di parte. Soprattutto è stato condannato il metodo con cui si è giunti al cambiamento della Costituzione, un metodo dominato solo dalla Lega che ha ricattato Berlusconi e alleati. Oggi i risultati sono tali da disorientare: basta leggere soltanto gli articoli 14 e 16, quelli che indicano come si dovrà procedere per legiferare, tali da ingarbugliare e rallentare di molto le attuali procedure, già macchinose. Per non dire di come ne escono le regioni del sud con il federalismo voluto da Bossi. *** Le precedenti regionali bollarono il centro-sinistra in forma più modesta di quanto avvenuto oggi contro il centro-destra. Allora D Alema si dimise. Non sappiamo se Berlusconi prenderà atto dell attuale realtà, creata dal governo più che dal centrosinistra. Perché onestà vuole che il risultato delle regionali, a favore di Prodi e alleati, non sia merito dell opposizione quanto demerito del governo. Al Santuario delle Grazie Preghiamo per il Santo Padre Domenica 10 aprile, alle 18,45, dopo la processione al Santuario della Madonna delle Grazie, il Vescovo invita tutto il popolo di Dio alla celebrazione eucaristica e alla preghiera corale di suffragio per il carissimo Papa Giovanni Paolo II. Concerto alla Regina della Pace I giovani del coro universitario polacco nel commosso ricordo del loro Papa Con passo lento e mesto i fedeli della folta comunità polacca presente ormai da diversi anni a Jesi e sul territorio della Vallesina, hanno preso posto tra i banchi della chiesa parrocchiale Regina della Pace nel pomeriggio di domenica 3 aprile. La giornata, per calendario dedicata alla celebrazione della Divina Misericordia in ricordo della santa polacca Maria Faustina Kowalska, canonizzata il 30 aprile del 2000 da Papa Giovanni Paolo II, è risultata epicentro di dolore nel terremoto che ha scosso il mondo intero già nelle prime ombre della sera di sabato 2 aprile con la dipartita di una persona cara quale era per tutti il Pontefice. Doveva essere un incontro festoso - ha constatato con gravità il parroco don Martino Santoni, promotore dell iniziativa, che da tempo segue da vicino le vicende di questa gente che vive in condizioni di precarietà - e lo sarà - nonostante la tristezza del vostro cuore, che è anche la nostra per quanto è Venerdì 8 aprile la presentazione del libro La Porta del Giubileo Venerdì 8 aprile alle 17,30 nella sala conferenze del Museo Diocesano, in piazza Federico II, si terrà la presentazione del libro La Porta del Giubileo, il catalogo della porta omonima in bronzo, inaugurata il 19 settembre scorso. Il volume, in grande formato e stampato dalla ditta Croma di Grottammare, riporta le immagini ravvicinate di quasi tutte le quaranta formelle e dei circa centocinquanta personaggi raffigurati. L opera è introdotta dalla presentazione del Vescovo, che ripercorre l itinerario del progetto e della realizzazione della Porta. Segue il testo di Carlo Chenis, Segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, che permette di entrare nella complessa simbologia (sacrale, architettonica, culturale, sociale, biblica, ecclesiale) di quest opera d arte moderna, ma ancorata alla lunga tradizione dell arte cristiana. Armando Ginesi presenta poi una valutazione della porta dal punto di vista più strettamente artistico. L autore, Paolo Annibali, esprime il suo coinvolgimento emotivo e spirituale in questa sua ultima creazione artistica, per ora la più impegnativa e monumentale. Vittorio Magnanelli infine aiuta a leggere più da vicino le singole immagini dal punto di vista iconografico. Alle 18,30 alla Salara del Palazzo della Si- gnoria, verrà inaugurata la mostra, curata dalla società Noi Cultura in cui verranno esposti i quattro bozzetti (dei quali uno in bronzo) che hanno preceduto la effettiva esecuzione della Porta. Saranno inoltre esposti disegni e bozzetti realizzati per le porte di numerose altre chiese (tra i quali il progetto per una porta di S. Maria Maggiore a Roma). Tra le opere esposte non mancheranno alcune di soggetto profano ma di ispirazione sacra. di Paola Cocola avvenuto - poiché il Papa era per la vita, e non ci è stato tolto per rattristarci, ma perché dalla sofferenza si tragga del bene Grazie alla disponibilità di un sacerdote di madre-lingua, i membri del gruppo polacco, costituito in prevalenza da donne che da diversi anni ormai accudiscono i nostri anziani, hanno potuto partecipare, assieme anche a fedeli italiani, alla santa Messa in polacco, condividere in famiglia il dolore doppiamente immenso per la drammatica separazione dal Papa e per quella, ancora più stoica, dalla propria identità, dal proprio mondo, dalla propria gente, dalla propria casa e dagli affetti, dalla propria terra, dalla propria lingua. L arrivo dei giovani elementi del Coro universitario Lodzkiego, un importante gruppo di canto proveniente da Lodz, una città situata 132 chilometri a sud-ovest di Varsavia, diretto dal maestro Jan Przbylski e impegnato nella rassegna delle cappelle musicali di Loreto, ha assottigliato la soglia della commozione suscitando applausi. Visibilmente provati, con mani leste che asciugavano lacrime furtive, essi hanno cantato comunque, tra una posta e l altra del santo rosario, anche i canti da loro scritti assieme al maestro - che erano piaciuti molto al Papa, con grande bravura ed emozione, quasi a volergli restituire quella voce che Egli, negli ultimi incontri coi fedeli, fortemente cercava di (foto Anna V. Vincenzoni) recuperare per parlare ancora ai giovani, all umanità tutta. E stato forse questo dolore, questo drammatico supplizio dipinto sulle facce dei ragazzi, il momento più commovente e significativo della serata, nella quale tra l altro non si è esibito, in rispetto al coro polacco, il coro Regina della Pace diretto dal maestro Diego Pucci. Un dolore che la dice lunga su quanto il Papa abbia saputo insegnare nei giovani, ossia lasciare il segno, depositare dentro, scrivere nel loro cuore per e- ducare, cioè per tirar fuori, per sviluppare in tutti il meglio di ciascuno, tanto somigliante in questo a Gesù Maestro. Scrive il teologo Rinaldo Fabris Gesù, come i profeti e i sapienti della Bibbia, si è formato alla scuola della vita, ma guardando dentro i fatti e le esperienze di tutti i giorni per coglierne il senso profondo e il valore permanente. In un proverbio e un espressione paradossale si condensa questa sapienza. Per l Università Cattolica Domenica 10 aprile si celebra la 81^ Giornata per l Università Cattolica. La Giornata universitaria può essere considerata un momento forte di comunicazione istituzionale che l Istituto Giuseppe Toniolo promuove per tenere vivo l interesse e il sostegno verso l Università Cattolica. L Università Cattolica del Sacro Cuore ha detto il magnifico rettore dell ateneo, Lorenzo Ornaghi - intende accrescere l impegno nel promuovere, nelle sue cinque sedi e in ognuna delle quattordici facoltà, la formazione delle giovani generazioni e lo sviluppo della ricerca scientifica. Il sostegno, che i cattolici italiani sentiranno di voler offrite alla loro Università, sarà significativo e prezioso per aiutare il nostro crescente lavoro nella ricerca genetica, cellulare, clinica.

4 4 Domenica 10 aprile 2005 Vita ecclesiale Cupramontana: Padre Oscar cittadino onorario Il nostro Vescovo è sempre stato vicino alla comunità di Cupramontana lungo tutti gli ultimi ventisette anni, nei momenti di gioia come nei frangenti più difficili. Una presenza costante nella vita spirituale cittadina, come nell attenzione ai tanti pregiati luoghi di culto del nostro territorio. Questa la sintesi della motivazione con cui il Comune di Cupramontana ha recentemente deciso, dopo un voto unanime Agenda di Pastorale Giovanile dal 10 al 17 aprile Venerdì 8 aprile Corso residenziale in preparazione al matrimonio per fidanzati presso la Casa Crossroads. Termina domenica 10 aprile nel dopocena. Martedì 12 aprile ore 20,30 Consulta Regionale di Pastorale Giovanile presso il Centro Giovanni Paolo II di Loreto Giovedì 14 aprile ore 21,15 Corso Biblico presso la parrocchia Regina della Pace: introduzione alla lettura e alla comprensione delle lettere a Tito, Timoteo, della lettera di Giacomo e di Pietro. Venerdì 15 aprile ore 19,30 4 passi con noi, incontro animato dai seminaristi del seminario regionale di Ancona. Chi è interessato può contattare don Cristiano per partecipare. Partenza da Jesi alle 19,30 (la cena è offerta dal seminario); rientro previsto per le 11,30 circa. Sabato 16 aprile ore 20,30 Verso la Gmg, incontro di preghiera in preparazione all evento di agosto a Colonia, presso la parrocchia Regina della Pace. ore 21,15 Veglia della Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni presso la parrocchia Regina della Pace Notizie Giornata Mondiale della Gioventù - Tutte le informazioni sul sito diocesano A tutti i giovani che desiderano partecipare sempre valido l invito a mandare uno SMS al numero ; alcuni dei messaggi vengono pubblicati il giovedì su Avvenire nella pagina dedicata alla Gmg. - Don Cristiano ed altri giovani che collaborano con il servizio diocesano di Pastorale giovanile sono disponibili ad organizzare incontri di presentazione nelle parrocchie e nei gruppi per far conoscere la Gmg. Per tutte le iscrizioni pervenute nel mese di aprile il costo di partecipazione al pacchetto A (Gemellaggio + Gmg è di 364 euro) Voce della Vallesina settimanale di ispirazione cattolica Associato alla FISC Direttore responsabile Giuseppe Luconi Direzione, redazione amministrazione e pubblicità Piazza Federico II, Jesi telefono e fax: vocedellavallesina@virgilio.it Sito: Abbonamento annuo normale: 30 euro di amicizia: 40 euro sostenitore: 50 euro direttamente in redazione (tutti i giorni feriali dalle 9 alle 11) o a mezzo posta (su c/c ) Registrazione Tribunale Ancona n. 143 del Stampa Litograf s.r.l. Jesi - Via Abbruzzetti, 12 tel del Consiglio comunale, di attribuire la cittadinanza onoraria ad Vescovo della Diocesi di Jesi Mons. Oscar Serfilippi.. Intendiamo comunicare a Monsignor Serfilippi - ha detto il sindaco Fabio Fazi - un segno tangibile del ringraziamento della comunità cuprense conferendogli la più alta onorificenza che un Comune possa concedere. Nativo di Mondolfo, nel pesarese, Sua Eccellenza Oscar Serfilippi ha pronunciato la professione nell Ordine Francescano dei Frati Minori Conventuali nel Eletto all episcopato nel settembre del 1975, guida la diocesi di Jesi dal 23 aprile In questi oltre cinque lustri la diocesi di Jesi ha conosciuto un costante fervore di iniziative che, come ha ricordato proprio il Consiglio comunale di Cupramontana, vanno dalla sfera profondamente religiosa alla concreta collaborazione con le realtà istituzionali e civili. Andrea Brunori (foto Anna V. Vincenzoni) Gli appuntamenti del Ferrini Dal nutrito programma del Circolo Contardo Ferrini, i prossimi appuntamenti: venerdì 15 aprile, ore 16,30, conferenza dell assistente mons. Anselmo Rossetti sul tema: Anno Eucaristico 2005 ; martedì 26 aprile, ore 16,30, il reumatologo dott. Egidio Tittarelli completerà la serie delle sue conferenze su Malattie dei piedi: cause, cure e prevenzione ; sabato 30 aprile, festa di beneficenza nel teatro del Circolo, festa di beneficenza con l intervento della corale diretta dal maestro Giampieri e la partecipazione del baritono Sergio e del soprano Patrizia; sarà presente un gruppo di romeni guidato da don Michele (il ricavato della festa andrà ai bambini rumeni assistiti dalle suore di madre Teresa di Calcutta); domenica 1 maggio, gita alla scoperta delle Marche: da Pergola (per vedere i bronzi) a Suasa e a Senigallia o Fano aprile 2005 Giornata mondiale per le Vocazioni Sabato 16 aprile, alle ore 21, inizierà la Veglia Diocesana di preghiera per le vocazioni. Le conferenze del Meic La Risurrezione Nel marzo di quest anno p.samuele Salvatori ofm, biblista, ha concluso con La risurrezione di Gesù il ciclo di riflessioni sulla Pasqua, iniziato per il Meic nel 2003 con La Cena di Gesù e proseguito nel 2004 con Il mistero della croce. L incontro è stato introdotto dal dott. Alvise Cherubini che, avvalendosi di un articolo pubblicato da Civiltà cattolica, ha tracciato una ricca e significativa panoramica della passione di Gesù così come viene riferita dai quattro evangelisti. Ognuno di essi conferisce alla narrazione un impronta personale, secondo la propria ottica e la propria visione dei fatti. In tutti, però, è presente la volontà di testimoniare una realtà tanto sconvolgente e tanto importante per l opera di evangelizzazione e di diffusione della fede in Cristo. Ricollegandosi a quanto esposto dal dott. Cherubini, il biblista ha sottolineato che tutta la vita di Gesù e tutta la vita della Chiesa hanno un unica ragione d essere: la risurrezione di Gesù e la nostra risurrezione. A questo proposito ha citato S. Paolo, che nella prima lettera ai Corinzi afferma che, se Cristo non fosse risorto, vana sarebbe la nostra fede e vana la predicazione del Suo messaggio. Il cristianesimo non è una filosofia, non è un ideologia e neppure una costruzione fantastica di tipo consolatorio, bensì una realtà di fede: Cristo è morto in croce ed è risorto per noi,anzi noi siamo già risorti in Lui. Fermo restando questo principio essenziale, è interessante porsi alcune domande fondamentali. Come Gesù ha vissuto la sua morte? Come la Chiesa ha interpretato, alla luce della storia e della fede, la risurrezione di Gesù e come ce l ha trasmessa? Dall analisi dei testi comprendiamo che Gesù era ben consapevole di andare incontro ad una fine drammatica. La sua opposizione ai farisei, ai dottori della legge che avevano trasformato il tempio in un mercato, la sua scarsa osservanza della legge, quando questa era pura esteriorità, la sua familiarità con le classi reiette e, infine, il suo proclamarsi figlio di Dio, nonostante la Sua assoluta povertà ed umiltà, non potevano che decretare la sua condanna a morte. Ma che cosa rappresentava la morte per Gesù? La fine di tutto? Gesù era un ebreo. Noi sappiamo che nell Antico Testamento la ricompensa per l uomo giusto consisteva nella lunga vita, nei di Francesca Procaccini molti figli, nella ricchezza materiale. Era insomma un premio da ricevere su questa terra. Soltanto il rapporto intimo con il Padre può aver aiutato Gesù a prendere sempre più consapevolezza che, attraverso l umiliazione della croce, il tradimento di Giuda, il sonno dei suoi discepoli, la sua grande solitudine, era necessario, per la redenzione dell umanità, che si realizzasse la volontà del Padre. Certo, questo è un punto molto delicato, poiché noi siamo tentati di credere che Gesù recitasse un copione a Lui già noto, che conoscesse tutto ab initio. Non dobbiamo cadere in questo errore: Gesù ha preso coscienza gradualmente della sua fine drammatica e di quella che sarebbe stata la realtà ultima, la sua risurrezione. La risurrezione rimane, in ogni caso, per noi tutti un mistero, ma non è ipotizzabile che sia stata un invenzione degli apostoli. Infatti, dai testi evangelici emerge che essi non solo non se l aspettavano, ma che hanno persino stentato a crederci. Pensiamo ai discepoli di Emmaus e a Tommaso. Pensiamo anche alle donne che, andate al sepolcro di Gesù, lo trovarono vuoto e ne diffusero la notizia. Le donne, in quella cultura, non avevano nessuna autorità e sarebbero state delle testimoni poco credibili per chi avesse costruito volutamente la bella favola della risurrezione. Sono queste solo alcune delle prove che depongono a favore della Risurrezione, realtà tuttavia non leggibile con i parametri storici. Possiamo parlare, infatti, di una realtà metastorica, di una realtà che va al di là della storia Le prime comunità cristiane, come attestano gli Atti degli apostoli e le lettere di San Paolo, hanno creduto fermamente che Cristo risorto ha vinto il peccato e la morte.le parole rivolte da Gesù a Tommaso Beati coloro che crederanno senza vedere rappresentano un appello anche per noi oggi, eredi di una cultura illuministica e scientista, lontana dalla logica della fede. Con la risurrezione finisce il tempo del mondo e inizia il tempo di Dio, un tempo di grazia e di salvezza per l umanità intera. Cammino pastorale di Mons. Vescovo Sabato 9 aprile ore 16 Celebrazione con anziani e malati al Santuario delle Grazie Domenica 10 aprile ore 11 Cresima a Pianello Vallesina ore 18,30 Partecipa alla solenne processione alla Madonna delle Grazie Mercoledì 13 aprile ore 18 Incontra i genitori dei cresimandi a Castelbellino Stazione ore 21 Partecipa al Consiglio Pastorale Giovedì 14 aprile A Urbino Mons. Vescovo tiene il ritiro al Clero in occasione del Congresso Eucaristico Diocesano Sabato 16 aprile ore 16 Mons. Vescovo accoglie la Madonnina degli Aviatori che rimane per una settimana a San Francesco d Assisi ore 21 Veglia Diocesana per le Vocazioni di speciale consacrazione Domenica 17 aprile ore 9,30 Cresima a Santa Maria del Piano a Jesi ore 11 Cresima a San Giuseppe di Jesi III Domenica di Pasqua - 10 aprile 2005 Dal Vangelo secondo Luca In quello stesso giorno, il primo della settimana, due dei discepoli erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Èmmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?. Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Cleopa, gli disse: Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?. Domandò: Che cosa?. Gli risposero: Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l hanno visto Ed.egli disse loro: Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?. E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino. Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l un l altro: Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?. E partirono senz indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone. Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Egli entrò per rimanere con loro di Adriana Borgognoni Gesù è morto. E con lui ogni speranza, attesa, sogno di liberazione per Israele. Rimangono solo tristezza e delusione. E perciò che quei due discepoli sono usciti da Gerusalemme e si sono incamminati verso Emmaus: hanno deciso di tornare indietro, alla vita di prima. Anche se non si possono capacitare che tutto sia finito così e parlano fra loro, discutono (il verbo zeteo ci dice che vogliono capire, si fanno domande, cercano risposte). Lungo la via uno sconosciuto si accosta e comincia a camminare con loro. E Gesù, ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo (ekratounto: c era come una forza che li tratteneva, che gli impediva di aprirsi); è troppo appesantito il loro cuore perché gli occhi vedano nello spirito. Allora Gesù ripercorre con loro le Scritture, le interpreta alla luce della sua persona, mostra come già fosse stata annunciata la necessità di questa morte in vista della gloria, si rivela come colui in cui tutto trova compimento. Si sta facendo sera, ormai sono arrivati, ma hanno desiderio di stare ancora con questo straniero che gli fa ardere il cuore nel petto; lo invitano ad entrare e a fermarsi con loro. E lì intorno alla mensa, nel momento in cui lui spezza il pane, che i loro occhi si aprono e lo riconoscono. Non importa che lui a questo punto sparisca: l incontro con il Risorto è avvenuto e ha cambiato ogni prospettiva. Tornano a Gerusalemme subito, anche se l ora è tarda, spinti da una consapevolezza nuova che diventa ragione della loro vita. Quando Dio delude le mie attese, quando devo accettare che i suoi piani sono diversi dai miei, quando mi trovo di fronte allo scandalo della sofferenza, ho bisogno di incontrare Gesù risorto. Allora tutto riceve un senso. Ma c è un cammino da fare per riconoscerlo: lasciare che la sua parola mi infiammi il cuore e partecipare alla fractio panis, alla mensa eucaristica. Solo così potrò sperimentare la presenza reale e continua accanto a me di colui che è risuscitato dai morti ed ora è il Vivente.

5 Cultura, spettacoli e dintorni Domenica 10 aprile Lo "Stabat Mater" del compositore jesino La spada e la grazia l estremo canto di Pergolesi Vincenzo Bellini lo definì il poema del dolore ; Gioacchino Rossini pianse la prima volta che lo ascoltò. Sin dalla sua nascita, lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi (Jesi 1710-Pozzuoli 1736) ha fatto irruzione nella storia della musica come una vera e propria folgorazione. Il fascino magnetico, quasi ipnotico che ancora oggi questo capolavoro sprigiona nei confronti di chi lo avvicina è l esito naturale di un paradosso innanzitutto artistico, ma in modo particolare umano, esistenziale; di un vorticoso quadro d affetti che rappresenta la sintesi ideale tra i sentimenti di sofferenza e dolcezza, consolazione e pietà, angoscia e serenità, in cui l accettazione del sacrificio e delle apparenti contraddizioni della vita aprono prospettive di fede e di speranza imprevedibili. Alla luce di ciò, poco importa se lo Stabat coincida realmente con il canto del cigno, l opera ultima del compositore di Jesi; oppure se sia stato effettivamente commissionato dalla napoletana Congregazione de Musici di San Nicolò della Carità, tradizionalmente devota alla Vergine Santissima delli Sette Dolori. Questo lavoro è innanzitutto il frutto consapevole di un uomo che, stroncato a soli ventisei anni dalla tubercolosi, aveva visto morire il padre, la madre e un fratello; di un artista acclamato in vita soprattutto grazie alla vis comica e alla vena effervescente di intermezzi come La serva padrona o Livietta e Tracollo, ma che proprio in virtù del sublime Stabat Mater ha conosciuto fama immortale. A un soprano, un contralto e una piccola orchestra d archi (con l accompagnamento di Andrea Milanesi critico musicale dell organo) Pergolesi ha affidato il testo con cui Jacopone da Todi ha descritto il tormento di Maria ai piedi della croce. Alla voce sola (senza coro), alle due doti di finezza e duttilità, al suo lirismo e alle sue potenzialità espressive; mentre, tra arie e duetti, l organico strumentale assolve con grande trasporto al compito di muovere l ascoltatore a una sincera compassione. Chiamando via via a condividere la desolazione e il pianto della Madonna di fronte al corpo straziato del Figlio, la violenza quasi fisica della spada che trafigge il cuore della Vergine o la contemplazione commossa della morte di Cristo; in una crescente tensione, ottenuta mediante il continuo contrasto tra i diversi piani di lettura, la varietà della scrittura musicale e la vivacità dell impianto ritmico. La sorprendente ricchezza di sfumature armoniche e melodiche arriva addirittura a lambire solchi stilistici da melodramma a tratti quasi galanti nella sezione centrale, i cui versi invitano a partecipare nel tempo presente del sacrificio di Cristo; per poi riscattare ancora una volta gli accenti tenebrosi e funerei degli ultimi quadri con un nuovo cambio di tono e di atmosfera. Perché la grazia del canto è la traduzione in musica della Grazia divina, e di questo si fa carico il grandioso e commovente Amen finale, invocazione che apre uno squarcio di fiducioso abbandono verso il mistero: celebrando la vittoria della vita sulla morte, nel presentimento gaioso della festa della resurrezione. (da Luoghi dell Infinito, mensile di Avvenire, marzo 2005) Articoli - Arredi - Statue - Icone - Quadri - Paramenti sacri Santina Buoncompagni Tuniche ed oggetti per Comunioni - Cresime - Nozze - RIcordiamo, inoltre il nostro servizio cortesia riservato al clero, che consiste nel recapito a domicilio delle merci ordinateci e che verrà effettuato nel primo e terzo lunedì di ogni mese, completamente gratuito. ANCONA Via Matteotti 9 tel e fax b.santina@tiscalinet.it SENIGALLIA Via A. Costa 27 tel e fax italeurop@tiscalinet.it Sulle scene dei teatri jesini Dal cuore dell Argentina all ultimo Mozart Il concerto del coro Regina della Pace L itinerario nel mondo della danza ha portato quest anno alla scoperta non solo di stili, ma anche di culture di paesi diversi. Al cuore dell Argentina e a tutto ciò che identifica il temperamento del suo popolo è stato dedicato Pasiones, tango y musical presentato in esclusiva regionale il 19 e 20 marzo dalla compagnia Viento del Sur de Buenos Aires, di cui Adrian Aragon è leader con Erica Boaglio. La musica argentina con i suoi ritmi più tipici - tango e milonga - ha fatto da colonna sonora allo spettacolo, con l inserimento di numeri di danza e canzoni, sequenze recitate e mimate: il tutto per far intendere quale sia il carattere di un popolo che ha non poche affinità con il nostro. In quadri diversi si è passati a descrivere la passione per il fott ball e le gare di ballo, le illusioni e gli amori, i fiori e lo splendore di una terra povera e stupenda, la libertà e la gioia di vivere, la vita animata di quartiere, le serenate, gli scherzi, i corteggiamenti, il lavoro, i ritrovi. Strumenti musicali semplicissimi, ma inconfondibili violino, tamburo, chitarra, bandoneon, flauto -. hanno illuminato i forti contrasti di un allegria scatenata e una malinconia struggente, di una vitalità trascinante e uno spleen che stempera le pasiones. Tutto autentico e umanissimo perché, a ricordare P.B.. Shelley, ogni nostra più sincera gioia è intrecciata con qualche dolore. Il pubblico, in visibilio, ha trovato corrispondenza con quanto vedeva e ascoltava e ha riversato su tutti i più fervidi applausi Mozart, ultimo capolavoro Non è un capolavoro da scroscianti applausi la Messa da requiem, ultima opera composta da Mozart. Pur nella sua grandiosità è una preghiera vera, espressa con dolore, slancio, raccoglimento: anche con trepidazione e misticismo. E da ascoltare tenendo presenti le parole a cui la musica intimamente si rapporta e di cui rende il significato e il pathos. Così nel lento procedimento ascensionale del Kyrie con cui l opera si apre e nel finale Cum sanctis tuis, in cui sono chiusi i momenti di alta drammaticità del Dies irae e del Rex tremendae, la supplichevole invocazione del Salva me e dell Ingemisco in turbinoso contrasto con il Confutatis maledictis e il palpitante, fiducioso Dona Jesu Coriste. E per questo comprensibile che oggi si stia incominciando a intendere quale fede avesse davvero Mozart e perché gli si adatti la definizione, impensabile anche fino a pochi decenni fa, di cristiano cattolico. La Messa da requiem è stata proposta il 23 marzo nell ottavo concerto della Filarmonica Marchigiana diretta dal maestro Corrado Rovaris, con la partecipazione del Coro Lirico Bellini, del soprano Caterina Borruso, del contralto Veronica Simeoni, del tenore Alessandro Liberatore e del basso Andrea Concetti. Un esecuzione pregevole in ombre e luci, equilibrata e ben scandita nei diversi episodi. Teatro esaurito ed applausi sollecitati non da forti emozioni, ma dallo stupore suscitato dalla grandiosità di un simile monumento musicale..e al San Floriano Fanno parte della realtà musicale viva e verde delle Marche anche i numerosi cori costituiti nella regione in tempi di Augusta Franco Cardinali più o meno recenti. Fra questi il coro Regina della Pace, il primo a nascere a Jesi venticinque anni fa per svolgere poi un attività impegnativa, gratificata da successi e riconoscimenti, che l ha portato a volte fuori dai confini d Italia. E agli Amici della Musica che il 24 marzo la Regina della Pace ha offerto un concerto. Includeva pagine consone alle feste pasquali, tratte dalla Passione secondo Matteo e dalla Passione secondo Giovanni di Bach e dal Messia di Händel. Uno stile interpretativo composto e sereno, molto adatto ai brani in programma, ha caratterizzato l esecuzione. Anche le voci soliste o appena emergenti di Elisabetta Amici e di Valeria Pastore, pur librandosi negli slanci hanno rispettato il clima di assorta contemplazione richiesto dal direttore del coro, il maestro Diego Pucci, e appropriatamente sottolineato dagli strumenti, l organo e il pianoforte, affidati rispettivamente a Fabiola Frontalini e a Melissa Mastrolorenzi. Concepire l infinito I busti per provare Olmi ricorda Campitelli Sul prof. Giuseppe Campitelli, scomparso il 2 marzo scorso, hanno scritto su Voce il nostro direttore e il prof. Vittorio Massaccesi. Ci giunge ora da Roma, su Campitelli, una testimonianza di Corrado Olmi, che così lo ricorda: Lontane ma unite nella grandezza La conferenza della prof.ssa Monica Fametti Siamo stati compagni di scuola Peppe Campitelli ed io e siamo rimasti a- mici anche dopo. Un giorno Amos Albanesi chiese a Campitelli di scolpire il busto di suo padre riprendendone i lineamenti da alcune fotografie. Campitelli non aveva mai eseguito ritratti come scultore e, per provare, volle cimentarsi con busti ritratti dal vivo. Pertanto chiese a me ed a Nicola Rossini il favore di posare per poterci ritrarre in due busti. Caro Peppino, ma noi dobbiamo ringraziare te: il favore di posare è stato niente in confronto all opera prima che ci hai regalato! L anno scorso mi trovavo a casa di Luconi quando parlai per telefono con Peppe Campitelli, ci promettemmo che ci saremmo rivisti presto... ma poi l appuntamento con il destino è stato più veloce di noi. Corrado Olmi Nella foto, Olmi e il busto scolpito da Campitelli nel di Cristina Franco Concepire l infinito in Anna Maria Ortese e Cristina Campo è stato l argomento della lunga conferenza tenuta il 16 marzo alla Biblioteca Petrucciana dalla prof.ssa Monica Fametti dell Università di Firenze. La Ortese e la Campo, per certi aspetti così lontane, sono unite dalla grandezza strepitosa e complessa della loro scrittura, oltre che dalla tensione verso l infinito, a cui guardano da due diverse prospettive - ha affermato la relatrice - La lettura dell Ortese, una delle grandi narratrici del 900 europeo, tramortisce e cambia qualcosa nella nostra vita. Scrisse sei grossi romanzi ed una miriade di novelle, gravata, quasi fino in ultimo, da una indigenza angosciante. Nata nel 1913 a Roma, fino all adolescenza visse nel porto di Napoli, priva di un istruzione regolare e di un supporto sociale o della famiglia: in pratica fu quasi analfabeta e certo autodidatta. Se questo in parte la penalizzò, costituì anche la sua grande occasione. Non si identificò con la tradizione letteraria, ma seguì il suo istinto ed il suo stato di grazia intermittente. Come giornalista, si assicurò un minimo di sussistenza. In sessant anni di carriera la sua arte si evolse, acquisì ardimento e si perfezionò. Fu una maestra di pensiero e di vita, con una capacità di trasformazione travolgente. Nel romanzo Il porto di Toledo, una delle più belle autobiografie mai scritte, narra il proprio ingresso nel mondo della scrittura, coincidente con quello nella maturità. È un libro doloroso e splendido, con tante luci ed ombre, il suo primo ed ultimo romanzo, dato che ci lavorò anche poco prima di morire. Esso rivelò subito ai contemporanei un grande talento ed una personalità autonoma ed originale. Dietro Toledo, in realtà senza porto, si cela Napoli, in un travestimento ispanico che permette alla scrittrice di parlare più liberamente dei suoi amori. La nascita della scrittura coincise per la Ortese con uno dei tanti lutti di cui fu costellata la sua vita: la morte di uno dei suoi numerosi fratelli, marinaio. Però dicendo la pena, la pena se ne andava - scrisse - ed una nuova libertà mi prendeva del dolore ho fatto parole di luce che hanno riempito il vuoto della perdita. La morte quindi potenziò le sue facoltà percettive ed espressive che si allargarono oltre i confini del finito. La lingua adoperata è piena di metafore ed è attraversata da tensioni inaudite: mescola parole spagnoli, francesi, tedesche ed altre di un vocabolario speciale da lei inventato. Non si fece scrupolo di non sapere stregonerie come la grammatica e la sintassi: le interessò essenzialmente esprimere un grande atto di amore per il mondo. Cristina Campo nacque invece nel 24 a Bologna da una famiglia di professionisti ed intellettuali. Anche lei non poté seguire un corso regolare di studi per una disfunzione cardiaca che la condusse precocemente alla morte. Ma ebbe insegnanti privati e divenne coltissima e padrona di diverse lingue. Molto importante per la sua formazione fu la lettura di Simone Weil. L infinito per la Campo è da ricercarsi nella dimensione del divino, presente anche nelle fiabe degli inizi. Una costante della sua produzione fu il tema della bellezza, prima esperienza laica e mondana, poi attributo divino. Fra le letture privilegiate nell ultimo periodo della sua vita troviamo i Padri della Chiesa. Allora passò da una produzione in prosa ad una poesia intesa come liturgia. In Sensi soprannaturali, ultimo saggio del suo libro Gli imperdonabili, capì che la vita spirituale, per essere tale, ha bisogno della vita carnale. Al Pergolesi Danza e magia di ombre Fascino e suggestione dal mondo incantato delle fiabe russe sono state offerte al pubblico del Pergolesi il 24 marzo dal Teatro Gioco Vita e dalla Fondazione Nazionale della Danza, artefici di uno spettacolo costruito su L uccello di fuoco di Igor Stravinskj, che ha fuso insieme magicamente balletto e teatro d ombre. Eseguito per la prima volta all Opera di Parigi nel 1910, L uccello di fuoco segnò il trionfante debutto a livello internazionale di Stravinskj. La trama, risultato della fusione di molteplici racconti folcloristici slavi, è stata chiaramente seguibile nella rappresentazione del Pergolesi. In scena solo tre ballerini, impegnati anche nella creazione ed animazione delle ombre. Come una fosca ossessione, sono tornati più volte sullo sfondo i due giganteschi e minacciosi occhi verdi e rossi di Kastchei l Immortale, il semidio terribile che riduce in schiavitù le fanciulle nel suo sinistro castello, e che tramuta in pietre gli uomini che cercano di liberarle. L impresa riesce però allo zarevic Ivan grazie all aiuto di un uccello di fuoco con poteri soprannaturali. La rottura dell uovo che racchiudeva l anima del malvagio Kastchei sancisce il ritorno alla libertà delle fanciulle e dei cavalieri prima impietriti. Pur nella sua essenziale realizzazione, il pubblico di grandi e piccoli ha ben volentieri accolto lo spettacolo. Cristina Franco Incontro alla Petrucciana Mercoledì 13 aprile, alle ore 18,30, nei locali della Biblioteca Petrucciana la dott.ssa Nadia Neri, psicologa analista, terrà un incontro-dibattito sul tema: "Etty Hillesum: un mondo altro è possibile". La Barcaccia al teatro-studio San Floriano venerdì 15 Venerdì 15 aprile (ore 18) la compagnia teatrale La Barcaccia presenterà al teatro studio San Floriano una lettura teatrale del romanzo La felice pianta di Fabio Bertarelli, recentemente pubblicato da Città Ideale. E libero l accesso alla manifestazione.

6 6 Domenica 10 aprile 2005 Jesi e Vallesina Vittima di una tragica fatalità L improvvisa scomparsa di Paolo Pirani L affetto e la gratitudine di tanti per il presidente della Spes In genere programmiamo le stagioni della vita pensando a tempi propizi, poi, improvvisamente, il mistero della morte e dell aldilà sconvolge ogni cosa, ogni nostro progetto. Ed è lì che siamo chiamati a capire e soprattutto a credere. Di fronte alla tragica fatalità che ha strappato Paolo Pirani, 61 anni, alla sua famiglia e ad una città intera, Padre Oscar Serfilippi invita ad aggrapparsi alla fede, al coraggio di credere nella vita eterna. E le parole della sua toccante omelia hanno risuonato, sabato 3 aprile, nella chiesa di San Giuseppe. Una chiesa gremita di gente commossa, che straripava fino al sagrato. Con gli occhi lucidi, in tantissimi sono accorsi ad abbracciare per l ultima volta l amato presidente della Spes. Tra le autorità presenti, il sindaco Fabiano Belcecchi, il vicesindaco Paolo Cingolani, l assessore Daniele Olivi. E poi molti giovani si sono stretti intorno ai familiari di Pirani, la moglie Laura e i tre di Lucia Romiti figli Daniele, Chiara e Giovanni. Una morte assurda, fuori programma l ha definita il Vescovo Padre Oscar Serfilippi. Un addio alla vita così repentino e inaspettato da lasciare tutti in silenzio, attoniti. La domenica di Pasqua il presidente della società calcistica Spes, in vacanza a Canazei, passeggiava con la moglie per un sentiero di montagna. Ad un tratto la tragedia. Pirani è scivolato in un dirupo, sbattendo gravemente la testa. Portato di corsa all ospedale San Maurizio di Bolzano, si è spento due giorni dopo nel reparto di rianimazione. Venerdì 1 aprile la salma di Pirani è arrivata a Jesi, nella chiesa di San Giuseppe, dove in tanti hanno pregato in una lunga veglia notturna. E sabato scorso i funerali, le lacrime, l enorme tributo di affetto ad un uomo che sentiva fortemente la difficile missione dell educazione dei giovani. E i suoi ragazzi erano tutti lì, a salutarlo con la gratitudine di sempre. La bara è stata portata a spalla dalla chiesa al cimitero. I familiari non hanno chiesto fiori, ma solo opere di bene. Paolo Pirani ha donato i suoi organi. E oggi, grazie alla sua generosità, qualcun altro continuerà a vivere. Così lo ricordano Il parroco Ai laici particolarmente spetta di illuminare e ordinare tutte le cose temporali, alle quali sono strettamente legati, in modo che siano fatte e crescano costantemente secondo Cristo e siano di lode al Creatore e Redentore (l.g. n.31) Paolo ha vissuto il Concilio Vaticano Secondo e dopo averlo fatto suo lo ha attuato nel mondo nel quale il Signore lo ha chiamato a vivere. L ha attuato attingendo forza dalla preghiera e dall ascolto della parola non vissute per pratica religiosa o per precetto da assolvere, ma come esigenza della sua vita personale e familiare. Difficilmente si vedeva Paolo da solo all appuntamento domenicale!. L ha attuato come uomo libero e ha testimoniato tale messaggio non con prediche di circostanza o fervorini, ma andando al sodo, all essenziale. L ha attuato leggendo e captando le urgenze di questo tempo senza rimpianti, senza copiare ma con serenità, giovialità e tanta tanta speranza e gioia di vivere! Credeva nella famiglia e sperava nella rinascita di tante famiglie con le quali era a contatto e per le quali volentieri spendeva tempo e incoraggiamento. Una fiducia incondizionata nei giovani e a loro donava vigore e idealità, facendo capire che la vita è, sì, spesso dolorosa ma anche tanto tanto gioiosa. Amava i ragazzi e per loro avrebbe dato la vita e aveva programmato che dopo la pensione il suo interesse primo sarebbe stato dedicare il tempo ai ragazzi che gravitano attorno alla parrocchia. Tutto questo Paolo lo viveva nella professione, nei compiti affidatigli dalla società civile e soprattutto nella parrocchia identificata nel quartiere che amava e per il quale combatteva. Tutti abbiamo perso un amico, un fratello e un padre. Il parroco (Sac. Giuseppe Quagliani ) Il sindaco L amministrazione comunale esprime il proprio cordoglio per l improvvisa scomparsa di Paolo Pirani, di cui ricorda le grandi doti umane e professionali. Pirani ha rappresentato per lunghi anni un punto di riferimento importante per la vita sociale e aggregativa dell intero quartiere San Giuseppe e non solo di esso, con un occhio sempre attento alle più giovani generazioni e alla loro formazione. Persona sempre disponibile e profondamente mite, ha dato impulso a numerose iniziative, contribuendo alla crescita della nostra città e alimentando il senso profondo della comunità. L amministrazione comunale, nell esprimere alla famiglia le più vive condoglianze, si dice certa che l esempio di Paolo Pirani non verrà disperso ed anzi la sua prematura scomparsa darà nuova energia a chi, cresciuto al suo fianco, avrà il compito di portare avanti i tanti progetti che lo rendevano una persona sempre attenta ai bisogni dei soggetti più deboli e per questo profondamente stimata. Jesi, 30 marzo 2005 Fabiano Belcecchi sindaco di Jesi In redazione con Padre Oscar Il 26 marzo, Sabato Santo, nella redazione di Voce della Vallesina, benedizione del nostro Vescovo, Padre Oscar. Presenti, per l occasione, redattori e collaboratori del settimanale. E alla fine del breve incontro, foto di gruppo. In primo piano, in basso, il diacono Antonio Quaranta; in prima fila, da sinistra: Antonio Lombardi, Vittorio Massaccesi, il Vescovo Mons. Oscar Serfilippi, Anna Virginia Vincenzoni, Giuseppe Luconi e Riccardo Ceccarelli; dietro Paola Cocola, Beatrice Testadiferro, Lucia Romiti, Simona Santoni, Cristiana Franco e Augusta Franco Cardinali. (foto Eloisa Testadiferro) Veglia in musica per il Santo Padre Una veglia di preghiera in musica per il Santo Padre. Si è così configurato il concerto ospitato in Duomo il 1 aprile, quando già al sommo Pontefice stavano per spalancarsi luminose le porte del Cielo. Dedicato alla Vergine per la Rassegna "Virgo Lauretana", itinerante in diverse città della regione, ha coinvolto un organico quale raramente nella nostra cattedrale è stato visto e ascoltato: l'orchestra Filarmonica Marchigiana diretta dal maestro David Crescenzi, l'imponente Coro "Arcom" diretto dal maestro Roberto Renili e, quali solisti, il soprano Rasha Talaat, il contralto Serena Pasqualini, il tenore Patrizio Sbudelli e il basso Ezio Maria Tisi. Con la "Messa dell'incoronazione" di Mozart e il "Salve Regina" di Pergolesi, capolavori della musica sacra, il programma presentava anche due composizioni meno frequentemente eseguite: l'esultante "Magnificat" di Schubert e, di J. Massenet, "Devant la Madone", una dolce elegia d'incantevole semplicità e purezza melodica. Brevemente introdotto dal Vescovo, il concerto è stato ascoltato da molti fedeli che, in assorta commozione, gremivano la cattedrale. a.f.c. (foto di Cristina Franco) (foto Candolfi) Paolo Pirani e la sua dedizione per sport: così lo hanno ricordato i familiari in occasione della celebrazione funebre: Grazie, Paolo E la famiglia di Paolo che parla. Che vuole ringraziarlo, ricordarlo, far conoscere il lato meno pubblico della sua persona. A tutti e noto il suo amore per lo sport, ma forse non tutti sanno che appena diciottenne si è classificato terzo ai campionati studenteschi italiani di atletica leggera, in una disciplina durissima, quale la corsa dei cinquemila metri. La passione per il calcio lo porta poi a frequentare il corso per allenatori, ottenendo, oltre al brevetto, anche l esortazione da parte dell istruttore Valcareggi di continuare con lui un corso più avanzato a Coverciano, viste le spiccate doti ed una non comune attitudine ad allenare. L azienda di famiglia ed il lavoro accanto al fratello Aldo ed al padre Giuseppe lo hanno portato a rinunciare, senza rimpianti, a questa opportunità. Abbiamo forse perso un allenatore di fama, di sicuro abbiamo guadagnato un valido e stimato commerciante, un bravo comunicatore con i ragazzi, un buon cristiano, ma soprattutto un ottimo marito e padre. La sua bontà d animo e la sua pazienza erano infinite, perdeva il controllo solo nei campi di calcio e nei palazzetti dello sport, per la sua Spes e per la Sicc, ed allora erano vere e proprie esplosioni. L amore per la sua grande famiglia di origine e per quella attuale, il suo essere sempre disponibile, la sua onestà, la sua indole, il suo sorriso gli valgono la stima e l affetto delle tante persone che ha incontrato. Noi ancora attoniti ed increduli, serbiamo tutto questo come un dono inestimabile e ti diciamo: grazie Paolo! Laura, Daniele, Chiara e Giovanni Giuseppe In alto, foto giovanile di Paolo in montagna dal cui sorriso traspare il suo amore per la natura. Santa Messa Sabato 9 aprile, alle ore 9, nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe verrà celebrata una S.Messa in suffragio di Paolo Pirani Briciole di saggezza antica I canti della sera Controllo infezioni Nei giorni scorsi è stato rinnovato il Comitato di controllo delle infezioni ospedaliere dell Asur-Zona Territoriale n,5 di Jesi, che risulta composto dai dott. Virginia Fedele (presidente e coordinatore), Maurizio Monaco, Savino Antenori, Maria Teresa Gaetti, Barbara Piretti, Stefano Rosati, Francesca Brecciaroli e dalle signore Loredana Amadio e Marcella Coppa. Per i tipi della tipografia Abbatelli di Castelplanio, è uscito in questi giorni I canti della sera, raccolta di poesie di Aroldo Silvestrini. Non più giovanissimo (per tre anni, durante l ultima guerra, è stato occupato alla Savoia Marchetti di Jesi, dove si costruivano aerei) Aldo Silvestrini abita da sempre a Pianello Vallesina e praticamente da se sempre, oltre alla lettura, ama scrivere versi. Sono poco meno di quaranta le poesie che fanno parte di questa raccolta. Sono pensieri in forma di poesia, precisa Riccardo Ceccarelli nella presentazione. E spiega: Aroldo infatti non ha, né ha mai avuto la pretesa di essere un poeta. Ha scritto, e scrive, per non far addormentare il pensiero e la memoria, per tenere allenata la mente, per comunicare e sentirsi vivo, per consegnare alla carta quanto potrebbe perdersi: a queste riflessioni dà la forma di poesia. Canti della sera : il riferimento è alla sera della vita e i canti sono scrive Ceccarelli briciole di una saggezza antica o istanti di una meditazione sul tempo vissuto, sulla piccola e grande storia ; riflessioni sul coraggio di vivere, sulla speranza, sulla gioia e sul dolore ; convinte e suadenti annotazioni per tentare di eseguire al meglio l irripetibile spartito che è la vita di ciascuno. (g.l.)

7 Jesi e Vallesina Domenica 10 aprile Contrappunti Necessità e verità di Riccardo Ceccarelli Tutti contenti o quasi del voto di domenica scorsa. Tutti diranno di aver votato secondo coscienza e di aver fatto la scelta più giusta per le sorti della propria regione. A questo proposito desidero ricordare una battuta del senatore Giulio Andreotti in una intervista, apparsa sul Corriere della Sera del 20 marzo scorso, relativa alla sua scelta di non andare a votare in occasione del referendum per l abrogazione delle legge sulla procreazione medicalmente assistita. All osservazione che l attuale referente dell opposizione, Romano Prodi, sarebbe andato a votare, il senatore ha risposto: Prodi ha usato un espressione ricorrente, che però a me non piace. Ha detto che voterà secondo coscienza. Ma ogni volta si deve votare secondo coscienza. Sono parole che dimostrano una ovvietà disarmante, perché proprio come dice Andreotti, ogni volta si deve votare secondo coscienza. Se per questo referendum previsto, astenersi dal voto è una scelta di coscienza di non abrogare una legge che, pur non ottimale secondo i cattolici, mette almeno dei paletti in una materia tanto complessa, il voto politico-amministrativo dei giorni scorsi dovrebbe aver avuto la stessa linea di coscienza. Di ponderazione di uomini e di programmi. *** Colleziono, ormai da qualche decennio, i programmi ed i volti dei candidati alle elezioni amministrative regionali e provinciali con i relativi slogans ad effetto. Ho ritrovato le stesse frasi, le stesse promesse, le stesse proposte per i più diversi candidati. Trovatemi candidati che non siano stati intransigenti sui valori, che non abbiano voluto occuparsi del lavoro, che non siano stati tra la gente, che non abbiano voluto occuparsi dell aumento della sicurezza sociale, che non si siano schierati dalla parte della pace, che non abbiano assicurato prima i fatti e poi le parole, che non abbiano dichiarato di essere vicini al territorio e vicini alla gente, che non siano stati per il buon governo, che non abbiano espresso la forza dei valori e la concretezza delle idee, che non abbiano snocciolato impegni per la famiglia, gli anziani, i meno abbienti, per l ambiente, per la qualità della vita, ecc., ecc. Tutti hanno assicurato - e ci vorrebbe!? - serietà e competenza. *** Come ci siamo regolati allora per votare secondo coscienza di fronte a questi programmi e a queste promesse? Le analogie o le somiglianze che sono scaturite ieri, come nelle altre tornate elettorali, dalle carte e dai proclami, credo, si siano dovute rapportare alle persone concrete che li avevano sottoscritti, alla loro coerenza e alla loro responsabilità, alla dirittura morale, al coefficiente di servizio proclamato e dimostrato, alla intelligenza delle cose e dei problemi, ad una visione della politica e della storia quale fondamento delle soluzioni ai problemi stessi, agli ancoraggi a valori ed idee come garanzia ed apertura al futuro piuttosto che a riproposizioni del passato, ad una lettura dei fatti legata a soluzioni non calate su di essi in maniera solo ideologica o ad esclusivo interesse personale o di parte. L uomo della strada, il cittadino cui è stato richiesto il voto non è riuscito forse a fare una lettura esauriente ed una relativa sintesi di tutto questo, ha dovuto comunque porsi il problema di soppesare e di chiedere un minimo di coerenza tra la persona, il suo pensare politico e le sue promesse. Su tutto questo mi auguro che ci si sia soffermati un po, se si è voluto votare secondo coscienza. In democrazia infatti i voti si contano, non si pesano. Essi stabiliscono chi vince ed anche chi sia il migliore. Per quest ultimo non so se sempre corrisponda al vero. Comunque così si dice. Spesso risulta essere solo un detto. Più per necessità che per la verità. In programma anche un film con Luca Zingaretti Ricordato Carlo Urbani a due anni dalla scomparsa Inaugurata la sede dell associazione intestata all infettivologo E il piccolo Luca Urbani, figlio del medico infettivologo deceduto due anni fa, a svolgere il simbolico taglio del nastro sciogliendo le due bandiere della pace che si trovavano sulla porta d ingresso della inaugurata sede Aicu (Associazione Italiana Carlo Urbani): Una sede per l associazione Una stanza ricavata da una vecchia aula delle ex scuole elementari del capoluogo castelplanese, un luogo di appoggio dove svolgere il lavoro che stiamo già praticando da tempo, afferma Giuliana Chiorrini. Don Mariano Piccotti, parroco di Castelplanio nonché amico di Carlo, benedice la nuova sede e cita una preghiera a cui Carlo era affezionato che inizia così: Signore, fai che il mio lavoro nel mondo e per il mondo diminuisca giorno dopo giorno. Io vedo che il mio lavoro, moltiplicandosi, minaccia di impedirmi sempre la Tua beltà. Presente alla cerimonia anche il presidente della Regione Marche, Vito D Ambrosio: Il lavoro fatto da Carlo Urbani è stato grande ed utile a tutti. Ha lasciato un grande segno di solidarietà e di umanità. Speriamo che le parole della sua preghiera si avverino perché significherebbe che in questo modo il mondo sarebbe sempre meno diverso e più solidale. Presentata, nell occasione,la prima volontaria dell organico di Aicu, Alessia Sebastiano, giovane di Castelplanio che svolgerà funzioni di segreteria. Il concerto di Bubola Il secondo appuntamento della serata è stato nella chiesa di San Sebastiano di Castelplanio in cui si è commemorato il secondo anniversario della scomparsa di Carlo Urbani. Momento toccante è stato l ascolto del brano My way, preferito di Urbani, suonato al sax da Tommaso, suo figlio maggiore. A conclusione della serata, il concerto folk-rock acustico del cantautore chitarrista Massimo Bubola accompagnato dal suo amico violinista Michele Gazich. Un susseguirsi di canzoni precedute da spiegazioni, ricordi, canzoni da cui scaturisce una leggera tristezza, che molte volte si rivolge alla scomparsa di Carlo Urbani. Chiude il concerto con l inno della musica folk, scritto da lui ma più comunemente ascoltato dalla voce di Fiorella Mannoia: Il cielo d Irlanda. Zingaretti sarà Urbani di ENRICO MICHELANGELI di Simone Sebastiano A seguire, il secondo ospite d onore della serata: Luca Zingaretti, attore che ha interpretato, tra i vari, Perlasca, o il più conosciuto commissario Montalbano. Sono felice di questo progetto che si sta attivando. Lo faccio principalmente per i familiari di Carlo, con cui da un paio di anni è nata un amicizia, e lo faccio nel ricordo di Carlo, perché le cose che ha fatto non vengano dimenticate. E stato infatti presentato il progetto della realizzazione di un film su Carlo Urbani. Non si sa ancora quando uscirà, stiamo preparando le bozze, e con molta tenerezza e riservatezza, stiamo cercando informazioni principalmente dai familiari afferma il produttore di Zingaretti. Insomma, Carlo continua a vivere tra noi, con il suo ricordo; le sue opere continuano a lanciare messaggi di speranza, messaggi che dicono che oltre ai potenti ci sono anche i deboli, che se hai un progetto per la tua vita puoi riuscire a realizzarlo ed in ultimo che la solidarietà è la migliore arma con cui combattere l arroganza nel mondo. Cupramontana La Colonnara celebra Veronelli Una speciale etichetta al Vinitaly di Verona Uno dei luoghi che più aveva colpito Luigi Veronelli durante la sua visita del 2000 a Cupramontana, oltre all omonimo vino verdicchio, erano state le vigne di produzione del Tufico, vino della casa vinicola cuprense Colonnara, presso la contrada Follonica (a metà strada tra i territori di Cupra, San Paolo di Jesi e Staffolo). Ora l azienda della capitale ricambia l apprezzamento del maestro recentemente scomparso dedicandogli cento bottiglie del Tufico 1999, con una speciale etichetta presentata nell ambito di una cerimonia nel corso del Vinitaly di Verona. Questo vuole essere un omaggio ed un segno di grande rispetto per Veronelli e per la sua attività. Il rapporto con lui è cresciuto nel tempo, si è sviluppato lentamente, abbiamo voluto ricordarlo degnamente ha affermato il presidente della Colonnara, Angelo Zannotti - Un etichetta speciale per una persona speciale capace negli anni di rappresentare un punto di riferimento insostituibile per appassionati e seguaci del buon bere. Abbiamo deciso di dedicare un annata pregiata di una delle collezioni di punta dell azienda, il Tufico 1999, a Veronelli per omaggiarne la memoria a circa un anno della sua scomparsa, ma anche per contribuire alla sua preziosa attività di promozione e sostegno alla cultura enologica ed alimentare. di Andrea Brunori Non solo intendiamo continuare a ricordare Veronelli, ma ci preme al contempo valorizzare la preziosa eredità del grande giornalista enogastronomico. Non a caso il 50 per cento del ricavato ottenuto dalle vendite sarà devoluto al Seminario Permanente Luigi Veronelli che da circa venti anni si occupa di promuovere e sviluppare una ampia e adeguata cultura alimentare e del vino. Nato nel 2000, il Tufico è un Verdicchio Superiore che prende il nome proprio dalla particolare composizione del terreno in cui nasce che in pochi anni ha già ottenuto importanti riconoscimenti sul mercato italiano ed estero. Le Banche Popolari contro la fame nel mondo La Bpu (Banche Popolari Unite) ha dato vita ad una importante iniziativa in collaborazione con la Cesvi, l organizzazione indipendente fondata a Bergamo che opera nel campo della cooperazione dello sviluppo con progetti e interventi in tutto il mondo. L iniziativa, presentata venerdì 1 aprile al Centro Esagono di Jesi dal presidente della Cesvi dott. Maurizio Carrara e dal presidente della Bpu dott. Emilio Zanetti, tende a coinvolgere potenzialmente anche la clientela della Bpu (quindi anche della Banca Popolare di Ancona) attraverso il lancio di un nuovo prodotto ad alta diffusione. Cambiando la vecchia carta di credito Il cireneo segreto A Castelplanio, da tempo immemorabile, esiste una tradizione che si svolge la sera del Venerdì Santo: la processione in cui partecipa il cireneo. E una persona di cui non si conosce l identità perché nascosto sotto una tunica ed un cappuccio marroni. Costui ha il compito di trascinare una grossa croce di legno sulle sue spalle per tutto il tempo della processione, che avviene normalmente con le preghiere, i canti e le soste della via crucis Ȧ tenere questo segreto è un anziano signore del paese che, come vuole la tradizione, sceglie tra gli abitanti uno che sarà il cireneo. Se ai castelplanesi si dovesse chiedere il significato di questa usanza, la maggior parte risponderebbe che si è sempre fatto, ma in fondo ognuno ha la sua spiegazione. Il cireneo potrebbe essere ognuno di noi, qualsiasi persona che si addossa il peso della croce portata dal Signore; un segno di solidarietà che al giorno d oggi fa sempre bene ricordare, anche con piccoli segni come questo. sim. seb. posseduta con una carta di nuova generazione, la Libra Mastercard, il cliente automaticamente ottiene che la Bpu versi al Cesvi tre euro. Il cliente può scegliere a quale delle seguenti quattro iniziative può devolvere il suo contributo: al fondo Takunga per la lotta all aids in Africa; alle comunità colpite dal maremoto dell Oceano Indiano; allo sviluppo comunitario e conservazione ambientale in Zimbabwe; al microcredito in Uruguay, a sostegno delle piccole imprese. La durata dell iniziativa è da aprile al prossimo dicembre. (foto Anna V.Vincenzoni)

8 8 Domenica 10 aprile 2005 Jesi per via di Paolo Marcozzi Castelletta (Via, da Via Colle Pacifico ai confini con Agugliano) Frazione montana del Comune di Fabriano. Fu uno dei castelli strappati a Fabriano nel 1251 e, successivamente, conquistato nel 1520 dai soldati di Massaccio (Cupramontana), in cerca di autonomia da Jesi. Castelrosino (Via, da Via Macerata a ponte Godarda per Cingoli) Una delle poche frazioni di Jesi. E un piccolo centro rurale, sorto a poca distanza dal Musone; vi sorge la chiesa di Sant Eurosia, che funge da chiesa parrocchiale. Il toponimo deriva forse da Castellesino, il nome che i Lombardi, chiamati a ripopolare la zona dopo la peste, avrebbero voluto assegnare a Santa Maria Nuova. Cavallotti Felice (Viale, dall Arco Clementino a Viale delle Nazioni) Scrittore e uomo politico, nato a Milano nel 1842, morto a Roma nel Nel 1860, partecipò in giovanissima età alla spedizione in Sicilia guidata dal Medici, di rincalzo a quella dei Mille. Spirito estremamente polemico ed animato di sentimenti rivoluzionari, fondò il Gazzettino rosa ed attaccò con violenti articoli la destra parlamentare (con gli uomini più rappresentativi della quale si misurò in ripetuti duelli) non meno della sinistra trasformista di Depretis. Morì in duello colpito dal deputato Ferruccio Màcola, direttore della Gazzetta di Venezia. Scrisse anche poesie ed opere di teatro che ai suoi tempi ebbero molto successo. Sul viale che ne porta il nome furono costruite, nei primi decenni del secolo ventesimo, bellissime ville signorili; all inizio, subito dopo l Arco Clementino, era situata la fabbrica di macchine olearie della famiglia Pieralisi e, alla fine, il campo sportivo, con i bellissimi giardini pubblici e i gazebo che, d estate, ospitavano le orchestrine per il ballo festivo.fròà Cavour Camillo Benso (Via, dalla Piazza della Repubblica a Via Mura Occidentali) Nato a Torino nel 1810 ed ivi morto nel Insieme con Vittorio Emanuele II, Mazzini e Garibaldi, fu uno dei padri della Patria, in una quadriglia di cavalli di razza che, oltre a lui, trova riuniti, incredibilmente, un re, un repubblicano ed un anarchico: proprio per essere stato in grado di controllare tale contraddizione, Cavour può essere, a buon diritto, considerato uno dei più grandi statisti italiani. Abbandonata la carriera militare, viaggiò lungamente accumulando esperienze tecniche, ma anche idee liberali, parlamentari e costituzionali. Dopo aver fatto parte, in qualità di ministro, del governo D Azeglio, fu nominato presidente del Consiglio ed iniziò così il decennio di peparazione, culminato, nel 1855, con l intervento piemontese in Crimea, contro la Russia: al fianco delle grandi potenze europee, il piccolo Piemonte guadagnò le loro simpatie per la causa dell indipendenza italiana, denunciando l intollerabile supremazia austriaca nella penisola. A Plombières stringeva con Napoleone III quell alleanza che, nella guerra contro l Austria del 1859, valse al Piemonte la conquista della Lombardia, perfezionata nel 1860 con l annessione di Toscana ed Emilia-Romagna. L abile appoggio alla spedizione dei mille consentì la liberazione dell Italia meridionale e la proclamazione del Regno d Italia il 14 marzo 1861, gettando le basi per Roma capitale. Morì il 6 giugno di quell anno, senza riuscire a vedere Roma capitale e senza riuscire a fare gli italiani, dopo aver fatto l Italia. L antico nome della via era Via Carradora e terminava con la Porta omonima, oggi scomparsa. Varie Notizie Condono edilizio JESI -Sono state 428 le domande di condono edilizio presentate dai cittadini al Comune di Jesi nel rispetto dei tempi previsti. Per eventuali chiarimenti sulle documentazioni integrative rivolgersi al Comune ( sportello unico per l edilizia ). Volti di donna ANCONA Volti di donna il titolo della mostra di pittura inaugurata il 31 marzo in Ancona, nella Sala Espositiva del Rettorato (piazza Roma). Si tratta di cinquanta opere realizzate nell ambito del Premio Volti di Donna ; la mostra resterà aperta al pubblico fino a sabato 16; venerdì 15, alle ore 18, sarà premiato il quadro vincitore. Giovanni Spadolini JESI Venerdì 8 aprile (ore 17,30) nella sala della Seconda Circoscrizione, Cosimo Beccuti, in occasione dell ottantesimo della nascita, terrà una conversazione su Giovanni Spadolini, il giornalista, lo storico, l uomo delle istituzioni. Presentazione di Romano Ugolini dell Università di Perugia. Premiati ANCONA In occasione della festa di San Giuseppe, la Confartigianato ha premiato aziende distintesi nella diffusione dei loro prodotti nel mondo; tra le aziende premiate: la Temmaplast di Giovanni Costarelli di Moie, l oleificio Benito Rosini di San Paolo di Jesi e Lino Ceccarelli di Jesi. Mostra di Pasquinelli JESI Fino a domenica 10 aprile è possibile visitare al Palazzo dei Convegni la mostra di acqueforti del prof. Mario Pasquinelli. Vola una farfalla JESI Sabato 16 e domenica 17 aprile saranno dedicati alla prima Giornata Nazionale della Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) che si svolgerà nel segno della farfalla. Sarà, infatti, una farfalla di peluche chiamata Serena, contenente finissimo cioccolato, quella che soci e volontari della Uildm distribuiranno in oltre cento piazze italiane, a fronte di un contributo minimo di cinque euro ciascuna. Il Piano idea JESI Il Consiglio comunale, nella seduta di venerdì 25 marzo, ha approvato il Piano idea, il documento che disegna in linee generali quello che sarà lo sviluppo urbanistico della nostra città, documento che ha avuto la completa adesione della maggioranza e l altrettanta completa opposizione della minoranza. Alla stessa maniera è stato votato il bilancio di previsione. Arrivano gli Onafifetti Si salvi chi può Viaggio nelle cronache a cura di gi elle E in arrivo il treno a vapore Tornano (siamo alla decima edizione) i Treni d Epoca per le Scuole, l iniziativa volta a diffondere nei giovanissimi la cultura del mezzo pubblico, facendo provare l esperienza davvero unica del viaggio a bordo di un a- utentico treno del tempo andato. Per le scuole della zona di Ancona, è previsto un viaggio per Genga-Fabriano, per giovedì 28 aprile, interamente gestito dall Associazione Dopolavoro Ferroviario di Ancona, d intesa con la direzione Marche di Trenitalia. È possibile scegliere tra due diversi programmi: uno alle Grotte di Frasassi-San Vittore di Genga; l altro al museo della carta e città di Fabriano. Il treno transiterà a Jesi: nell andata alle 8,58, al ritorno alla 17,35 (a Castelplanio rispettivamente alle 9,23 e alle 17,14). Nella foto, un immagine del treno a vapore degli anni scorsi. Pasquetta sull Adriatico Non ha pesato la lunga attesa. Rimandati da inverno a primavera, ma con interesse in crescendo, sono finalmente approdati al Pergolesi il 30 marzo gli Onafifetti : scatenati e al grido di guerra di Osàrm situaien. Una rivoluzione, allora? Non esageriamo. Un assalto, un allarme per tutti? Questo sì. I bischeri jesini questa volta non hanno risparmiato nessuno, scorrazzando dal palazzo alla sacrestia e tirando a destra e a manca a volte frecciate, a volte sberle o calci negli stinchi; a (foto Anna V. Vincenzoni) volte magari solo palline di carta con la cerbottana, ma dure, precise e pericolose anche queste. I nostri hanno dapprima esplorato il campo di battaglia, puntando là dove scorgevano guai: l ipocrisia, in primo luogo, che s insinua dappertutto e il perbenismo che vi attecchisce e prospera; poi il consumismo che toglie l identità e la manipolazione genetica che banalizza la vita e trasforma l uomo in oggetto. Hanno poi corretto il tiro sulla città, dove hanno identificato magagne di ogni genere: il pericolo di essere fagocitati o depredati di ciò a cui più gli jesini tengono, come al teatro Pergolesi (applauditissimo il numero Giù le mani ); la viabilità caotica, la dietrologia e gli intrallazzi politici, la preclusione alla vita pubblica, appalto dei soliti noti ; le opere pubbliche costose e inutili, gli inefficaci provvedimenti antismog, la sanità che non sana. E infine, uno a uno, ad essere passati in rassegna e sbertucciati sono stati tutti i personaggi in vista della città, presenti, assenti e persino defunti ed evocati in una seduta spiritica. Teatro gremito, divertito, spesso plaudente anche a scena aperta. Ma i messaggi su cui meditare sono stati molti, perché ad essere istituito si intendeva che fosse un giudizio universale annunciato ai quattro venti con sonori squilli di tromba. Che sveglia, ragazzi! Si salvi chi può. Augusta Franco Cardinali E quasi un rito universale e imprescindibile, quello della gita fuori porta per la Pasquetta. Pasquetta che, da tempo immemorabile, per gli jesini vuol dire un pomeriggio nella vicina Pantiere per una merenda sull erba e gli immancabili quattro salti. Ma le eccezioni non mancano. C è infatti chi preferisce festeggiare la Pasquetta sulle rive dell Adriatico, minoranze che anticipano le escursioni marine della buona stagione, il piccolo cabotaggio dei vacanzieri della domenica. Tra i personaggi che non t aspetti, tra Marzocca e Senigallia, nella tarda mattinata della Pasquetta 2005, i cavalieri che in fila indiana, a passo d uomo, percorrono i sentieri della battigia, là dove finisce la spiaggia e comincia il mare. E una mattinata senza sole, di un grigio diffuso che armonizza e ammorbidisce colori e sfumature, quasi a sottolineare in trasparenza quella sensazione di malinconia che ci ha accolti in quest inizio di primavera. Tra le inquadrature del flash, quella del cavaliere appiedato, in cammino - si direbbe - verso l orizzonte: un immagine che sembra tratta da un western di Sergio Leone. Nell altra foto, Rosaria, la bambina che dimostra la sua sorpresa e la sua gioia per l inatteso incontro, a un passo dalla spiaggia, non con un cavalluccio marino, ma con un bel cavallo in vena di coccole. (gi elle) (foto Paola Cocola)

9 Jesi e Vallesina Domenica 10 aprile Dopo il lungo restauro Torna a maggio la libreria Pianetti Decorazioni e arredi neoclassici Sarà presentata a maggio la straordinaria libreria settecentesca di Palazzo Pianetti, sulla quale sono stati individuati ben sette strati di colori. Al restauro, che è stato più lungo del previsto, ha collaborato anche il prof. Enrico Colle, docente di Storia delle Arti Decorative a Bologna prof. Enrico Colle e responsabile degli arredi lignei di Palazzo Pitti. Il 15 marzo il prof. Colle ha tenuto al teatrostudio San Floriano una conferenza su Decorazioni d interni e arredi neoclassici a Roma e negli Stati Pontifici. Poco ma colto il pubblico presente. La prima della lunga serie di diapositive proiettate concerneva la Galleria immaginaria con le vedute di Roma antica, una tela di Giovanni Paolo Pannini dipinta nel Qui ben si esprime l avido desiderio dell antico tipico del neoclassicismo, ma le collezioni di vedute e di sculture romane sono disposte ancora con un gusto scenografico tardo barocco. Allora nella Città Eterna si cercava di dare sistematicità agli scavi, creando anche cataloghi di ambienti che gettarono le basi del gusto neoclassico, che si protrarrà fino al Ne sono un esempio le tavole delle Diverse maniere d adornare i cammini, pubblicate nel 1769 da Giovan Battista Piranesi, architetto e incisore veneziano per il quale non bisognava accontentarsi di essere un fedele copista degli antichi, ma occorreva mostrar un genio inventore, e quasi dissacratore; e il Greco, e l Etrusco e l Egiziano con saviezza combinando insieme, aprir l adito al ritrovamento di nuovi ornamenti, e di nuovi modi. Piranesi fu determinante per la diffusione del gusto neoclassico a Roma, dove i Valadier realizzano raffinati e preziosi oggetti. Luigi, ad esempio, progettò centrotavola riproducenti miniature del Circo Massimo o di rovine dell antica Roma. Villa Albani, fatta costruire con la collaborazione dell architetto Carlo Marchionni sulla via Salaria dal cardinale Alessandro Albani, nipote di papa Clemente XI, riassume le istanze antiquarie neoclassiche. Nella villa e nel relativo vasto giardino all italiana è raccolta senza scopi didattici e museografici, ma in piena libertà e suggestivamente, la vasta collezione di antichità del cardinale, che andò contro corrente, rispetto al gusto rococò ancora vigente, fondendo sfarzosi stilemi tardobarocchi con le idee di Piranesi. Dal 1775 lo stile neoclassico si diffuse capillarmente in tutta la penisola e negli stati europei. Nelle collezioni vaticane si riscontra una differenza negli allestimenti: si dà poco spazio alle ricche dorature, con un gusto maggiormente filologico. Il lavoro più remunerativo nella seconda metà del 700 era fare il restauratore: famoso allora Francesco Antonio Franzoni. Col tempo a Roma lo stile ispirato all antico si allontanò dalla fotoservizio di Cristina Franco fastosità ancora presente nelle creazioni di Piranesi e Marchionni. Si usarono ancora le grottesche, non ispirandosi però alle Logge vaticane di Raffaello, ma alle origini, cioè alla Domus Aurea di Nerone. Liborio Coccetti diffuse in Umbria e nelle Marche le grottesche, decorazione che aprì la strada allo stile impero. Le ultime diapositive hanno poi riguardato espressamente le Marche: un tavolo dal duomo di Ascoli, ornati da edifici storici, come la biblioteca comunale di Macerata, palazzo Olivieri a Pesaro, palazzo Pianetti e Villa Spada, sita tra Jesi e Cingoli. Qui finti arazzi alle pareti testimoniano una moda economica dello Stato della Chiesa: erano infatti realizzati con succhi d erba. Teatroluce a Castelbellino La voce di un fiore di loto Molta gente e soprattutto attenta allo spettacolo: Carlo Urbani: la voce di un fiore di Loto portato in scena dalla compagnia Teatroluce la sera del lunedì di Pasqua alla Sala polivalente del Comune di Castelplanio. Su copione di Federica Bernardini, sei attori hanno rappresentato i punti salienti della vita di Carlo Urbani. Una scenografia che ricorda l est, due sedie di iuta, un albero che sale da dietro una di queste a cui sono appese due fotografie. Una serie di liane sparse a caduta per tutta la scena ed un gioco di luci che riuscivano a tradurre i sentimenti e le parole in colori. Si racconta della salita della collina per arrivare alla pagoda del bonzo, dei discorsi con i suoi amici, si leggono parti delle sue lettere. Ma quello che ha colpito ad un certo punto è stato il colloquio del dottore con la sua coscienza. Un dialogo di domande, sicurezze e dubbi che Carlo, nonostante la sua pacatezza, aveva. Una coscienza che lo ha spinto sempre a pensare con gli altri, a guardare a se stesso avanti, oltre gli orizzonti, che lo ha spinto a compiere la sua leggenda personale che lo aveva scelto per essere un medico e per portare aiuto nei mondi più disagiati. In una scena, composta da tre medici che hanno per motto: Mi dispiace, lei muore a causa del mercato!, si porta in luce la Restituisce un milione di euro Il Comune di Maiolatri restituirà in anticipo alla Cassa Depositi e Prestiti un milione di euro di mutui per liberare risorse sul bilancio corrente. Lo ha deciso il Consiglio comunale nell ultima seduta del Consiglio comunale. Un provvedimento che il sindaco Giancarlo Carbini definisce molto importante per gli equilibri del bilancio: Un operazione oculata - sottolinea il primo cittadino - che porterà benefici anche per il futuro.. Il milione verrà versato in tre quote: una di 200 mila e due di 400 mila euro, rispettivamente negli anni 2005, 2006 e 2007 alla data del 30 giugno di ogni anno. L operazione consentirà un estinzione parziale dei mutui visto che il Comune presenta un debito residuo relativo a mutui contratti per investimenti di 3 milioni e 193 mila euro. Un alleggerimento di un milione di euro che libererà risorse per la spesa corrente. * L asterisco Riflessioni sull alleanza e la missione di Simone Sebastiano di Giacomo Galeazzi Negli Stati Uniti il dialogo interreligioso tra ebrei e cattolici ha raggiunto, dopo quello pastorale ed esegetico, il livello più alto e difficile: quello teologico. Perché teologici sono sia il linguaggio che l obiettivo del documento firmato recentemente dai vescovi cattolici americani e da un gruppo di rabbini in rappresentanza delle sinagoghe riformate e conservative (ossia l 80 per cento circa degli ebrei americani). Il documento si intitola Riflessioni sull alleanza e la missione, ed è il consuntivo degli incontri della consulta interreligiosa presieduta dal cardinale William Keeler di Baltimora e dai due rabbini, il riformato Michael Signer e il conservativo Joel Zaiman. Non si tratta di un testo unico, ma di un documento composto di due parti, una cattolica e una ebraica, il cui scopo dichiarato è quello di «incoraggiare una seria riflessione sui temi dell alleanza e della missione da parte di ebrei e cattolici negli Stati Uniti». Come a dire, sulla ragion d essere delle due comunità di fede e sulle loro relazioni più profonde. «Ma la vera (e spinosa) questione affrontata dal documento è quella delle conversioni - spiega lo studioso Massimo Giuliani è teologicamente giusto cercare di convertire gli ebrei al cristianesimo? Come interpretare la recente riscoperta da parte cattolica della permanenza di Israele nel piano salvifico di Dio? Perché i cattolici hanno smesso di invitare gli ebrei a farsi battezzare? Domande delicate e serie, che toccano la natura stessa della Chiesa e che spesso ricevono risposte diverse da parte delle diverse scuole teologiche». disuguaglianza del mondo ricco e di quello povero. Si concretizza a parole di come basti poco a volte per salvare una vita umana, solo trenta centesimi per acquistare un integratore e salvare la vita di un bambino. Ma molte volte questo non può avvenire, perché il mercato dei medicinali nel terzo mondo non crea commercio e quindi guadagno e di conseguenza certi medicinali non arrivano a destinazione delle persone che ne hanno davvero bisogno; si tratta di medicinali di cui il mondo ricco potrebbe persino fare a meno e che nel terzo mondo basterebbero a salvare una vita. Dopo ricordi, monologhi e letture, gli attori si sono disposti sul palco per l atto finale. Un deltaplano rosso si è alzato al centro del palco. Il ricordo culminante di Carlo, infine, della sua passione di volare sopra e vedere, osservare, guardare oltre, scoprire, immaginare, sognare e credere che una luce di pace sarà pure nascosta dietro qualche orizzonte. Confermato l andamento positivo Cassa Risparmio di Fabriano e Cupra nel 2004 l utile netto + 21 per cento Il 2005 l anno del grande rilancio Dopo un brillante 2003, anche il 2004 ha confermato che il nuovo corso di Cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana Spa sta producendo significativi risultati; l utile netto del bilancio 2004, che sarà sottoposto all approvazione dei soci il 29 aprile, è di sette milioni e 254 mila euro (+20,9 per cento). I risultati sono tutti soddisfacenti, pur avendo la Cassa nel corso del 2004 sostenuto costi rilevanti per la migrazione al nuovo sistema contabile che mette al passo l Istituto con le migliori prestazioni tecnologiche del sistema e permetterà di perseguire con successo la sfida dell autonomia rispetto ai grandi competitors. Cresce la fiducia della clientela come dimostra l aumento della raccolta diretta (+11,6 per cento), anche gli impieghi mostrano un significativo segno più (+6,67 per cento) a conferma dell impegno per lo sviluppo delle imprese del Una pièce in favore dello Iom Tenacemente vivere Monsano Bilancio approvato Nella seduta del 21 marzo, il Consiglio comunale di Monsano ha approvato il bilancio di previsione per il 2005, che vede il pareggio a ,21 euro con il livello di servizi alla cittadinanza rimasto invariato, in particolar modo quelli a carattere sociale. Rimane invariata l Ici per la prima casa, ferma da anni al 5 per mille, e l addizionale Irpef, al 2 per cento.. Praticamente invariate - dicono gli amministratori - con adeguamenti esclusivamente fisiologici, le tariffe riguardanti la mensa scolastica (da 4,5 a 5 euro il pasto principale), le colonie marine (servizio svolto con il Comune di Jesi, adeguandone la tariffa a 70 euro) e il trasporto scolastico (150 euro per l anno scolastico ). Ancora in diminuzione, anche se in Maiolati I riti del Venerdì Santo Venerdì santo: la serata temperata e priva di pioggia ha permesso lo svolgimento della sentita processione del Cristo morto nel pieno rispetto della tradizione. Una folla di fedeli, giunti da molte località marchigiane, ma anche majolatesi residenti a Roma e in altre città del nord, hanno partecipato alla lunga processione che ha attraversato tutto il paese. Molti anche i bambini. Già nel pomeriggio il paese si era animato per la presenza di molti giovani, gli scout di San Giuseppe di Jesi, che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione religiosa. Si sono rivisti, lungo le vie illuminate dalle torce, tutti i segni di una liturgia religiosa-popolare: il tamburello, la bandiera dell Addolorata, i misteri portati dai bambini, il Cireneo con il suo fascino di mistero, la Società Filarmonica Gaspare Spontini, minore percentuale rispetto agli esercizi precedenti, i contributi dallo Stato (previsione di euro dai euro del 2004) (nel corso dell anno si cercheranno soluzioni alternative per aumentare la raccolta differenziata e diminuire così la quantità di rifiuti da conferire in discarica a carico del Comune). Approvato dal Consiglio anche il programma annuale e triennale delle opere pubbliche. Per il 2005, sono previsti tre principali interventi, riguardanti la viabilità (manutenzione e risanamento del secondo tratto di via Carbonara e riparazione e protezione dei dissesti idrogeologici in via Aroli) e il patrimonio comunale, con un progetto di completo recupero e riqualificazione del parco urbano di via Garibaldi. la bandiera della Confraternita del Rosario, il cataletto con una bella statua in legno del Cristo e la statua della Madonna Addolorata. Al termine della processione, nella chiesa di Santo Stefano, Padre Lorenzo, dei francescani di Jesi, per il terzo anno ha offerto una riflessione sulla morte e risurrezione di Cristo. m.p. di Augusta Franco Cardinali Quest anno le iniziative dello Iom saranno tutte di carattere culturale. Non si parlerà più dei problemi per i quali opera l associazione. Ormai sono noti a tutti. Così ha esordito Anna Quaglieri, presidente dello Iom, introducendo Dentro di me accade, una pièce di Mario Fedele presentata il 18 marzo al San Floriano in favore dell associazione, alle cui tematiche etiche il soggetto teatrale rispondeva trattando il superamento di un invalidità permanente. Protagonista unica è una donna che, chiusa nella sua stanza dove è ipoteticamente immobilizzata su una sedia a rotelle, ripensa in un lungo monologo tutta la sua vita. Ad essere evocata è dapprima l infanzia con la figura dominante, rassicurante del padre, poi la scuola, le amiche, le confidenze, le prime esperienze d amore; poi ancora la passione e la gelosia con la rabbia, il desiderio di un estrema vendetta, ma anche la consapevolezza dell altrui meschinità. Ne conseguirà il riscatto attraverso l arte. Infine improvvisamente, all apice del successo, sopravverrà l incidente che tuttavia non la distruggerà, poiché una disperata forza sconosciuta la costringerà a vivere, ad avere a tutti i costi un figlio che lei definisce il mio capolavoro, se pure è un gay. Nel definitivo bilancio della sua vita la donna non rimpiangerà nulla del passato. Lo stesso rifarebbe, eliminando solo, consapevole dei propri limiti, ciò che era superfluo fare ; dosando quindi le emozioni e contemplando se stessa. Tutto è stato raccontato da una superlativa Tiziana Sensi con poetica leggerezza, giocosa gioia di vivere, vibrante passionalità. L ambiente intorno a lei ha palpitato di luci evanescenti delicatamente rapportate ai sentimenti espressi dalla parola; forse non del tutto convincente, ma rivestita di un lirismo che tale poteva renderla. Prodotto dalla Fondazione Lanari per Teatro da Camera, lo spettacolo è stato realizzato con la regia di Mario Fedele, le scene di Giuliana Gualdoni, i costumi di Ilaria Ceccotti. Gli interventi musicali, in parte originali e anche cantati, erano di Riccardo Eberspacher. territorio. In considerazione di questo panorama che offre grande sicurezza, il Consiglio di amministrazione ha deciso di proporre all assemblea per gli attuali soci della Cassa un dividendo dall importo doppio rispetto agli ultimi due: pari a 0,044 euro per azione. L assetto societario è ora composto da Fondazione (51,08), Cattolica Assicurazione (17,42) e da azionisti (31,50) a dimostrazione del legame al territorio. Indicativa a questo proposito è la quota di mercato detenuta dalla Cassa che si conferma di oltre il 50 per cento nell ambito del mercato del credito nel Fabrianese, centro importantissimo per gli assetti socio-economici delle Marche. Per la Banca fabrianese il 2005 rappresenta, dopo l aumento di capitale, l anno del grande rilancio. E atteso infatti da Banca d Italia il nulla osta per l apertura di sei nuove sedi: a Jesi, Pesaro, Ascoli Piceno, Falconara, Ancona e Senigallia, aperture prodromiche di altre complessive venti, entro il Maiolati Un patrimonio da salvaguardare L amministrazione comunale di Maiolati ha siglato un accordo con le Opere Pie Gaspare Spontini per la tutela del patrimonio appartenente al grande compositore maiolatese. Un patrimonio che comprende importanti strutture, come il parco Colle Celeste, il museo Spontini, l ex scuola materna e la Casa delle Fanciulle. L accordo impegna l amministrazione comunale a garantire, programmare e favorire la conservazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare delle Opere Pie, in parte già concesso in uso per finalità di pubblico interesse al Comune. Non più interventi spot, dunque, ma un piano organico. Con una delibera del Consiglio dello scorso dicembre, l amministrazione ha in realtà già previsto in bilancio un accantonamento di 200 mila euro come contributo da concedere alle Opere Pie per la Casa di Riposo, ma adesso l accordo di programma coordinerà tutti i provvedimenti da adottare, i tempi e le modalità di finanziamento. Addio, vecchio capannone Vecchio capannone, costruito più di mezzo secolo fa, nella tua struttura possente hai racchiuso un attività familiare di altri tempi Immensi sacrifici e notti insonni per poterla gestire e il valido contributo di operai dalle mani forti, solidi come rocce, nel loro attaccamento al lavoro e al padrone. Ora non ci sei più, raso al suolo da una potente bocca di acciaio che ha triturato le tue membra Ma nessun mezzo meccanico potrà mai cancellare il ricordo di ciò che hai significato nel cuore di chi ti ha davvero amato Famiglia Javarone

10 LA TUA VOGLIA DI AIUTARE GLI ALTRI NON ANDRÀ IN PENSIONE. FIRMA IL MODELLO CUD PER DESTINARE L 8XMILLE ALLA CHIESA CATTOLICA. C.E.I. Conferenza Episcopale Italiana I contribuenti che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi, possono partecipare comunque alla scelta dell 8xmille con il loro modello CUD. Sul modello, nell apposito riquadro, firmare due volte: nella casella Chiesa Cattolica e, sotto, nello spazio Firma. Chiudere il CUD in una busta bianca indicando sopra cognome, nome e codice fiscale e la dicitura Scelta per la destinazione dell 8xmille dell Irpef Anno Consegnare alla posta o in banca. Informazioni per la firma sul modello CUD si possono avere telefonando al Numero Verde DESTINAZIONE DELL OTTO PER MILLE DELL IRPEF Chiesa cattolica Sulla tua dichiarazione dei redditi o sul modello CUD

11 Sport Domenica 10 aprile Basket Sicc Bpa a Pesaro un derby da non fallire E giovedì 14 si recupera con Reggio Anche il basket si è fermato domenica scorsa, come tutti gli altri sport, per onorare la scomparsa di Giovanni Paolo II. La Sicc Bpa avrebbe dovuto ospitare al PalaTriccoli il Reggio Calabria, ultima in classifica. La Lega Basket ha stabilito che la gara si giocherà giovedì 14 aprile (ore 20.30). I calabresi hanno cambiato allenatore due settimane fa, sostituendo l esonerato Giuliani con Zorzi, decano dei coach (oltre mille panchine in A). Per raggiungere una salvezza che appare difficile, ci si affida ai tiratori Larranaga e Mazzarino ed alla prestanza sotto canestro di Shaw. All andata vinsero i calabresi 90 a 85. I gialloverdi prima di pensare a Reggio Calabria saranno impegnati oggi, domenica 10 aprile, a Pesaro per il derby con la Scavolini (ore 18.15), squadra alla ricerca di punti per la zona playoff. Gli adriatici stanno alternando grandi prestazioni, soprattutto in Eurolega, ad altre di livello più basso. Anche loro, come la Viola, hanno cambiato allenatore (Crespi per Melillo). Da tenere d occhio il cecchino Smith, il play Penn e lo sloveno Milic. All andata la Morro d Alba Scavolini violò il PalaTriccoli 85 a 77. Sabato 26 marzo la Sicc aveva battuto in casa il Reggio Emilia per 70 a 62 al termine di una gara equilibrata sino alla fine. Abbiamo giocato la nostra miglior partita difensiva da quando sono alla guida di Jesi ha detto coach Subotic Gli avversari hanno segnato solo 62 punti e gran parte del merito è nostro. La classifica dopo il decimo turno di ritorno: Treviso 44 punti, Fortitudo Bologna, Cantù, Siena e Milano 38, Roma 28, Pesaro 26, Teramo, Livorno, Roseto, A- vellino, Napoli e Udine 24, Reggio Emilia e Varese 22, Biella 18, Sicc Bpa Jesi 16, Reggio Calabria 14 punti. (foto Giaccaglini) Castello in fiore per i bambini bielorussi di Simona Santoni Colori, profumi, arte e artigianato nel centro storico di Morro d Alba sabato 9 e domenica 10 aprile per la festa Castello in fiore. Organizzata dall associazione Solidarietà per l Infanzia di San Benedetto, dal Comitato organizzativo di accoglienza dei Bambini Bielorussi di Morro e dalla Caritas locale, l appuntamento nasce con la collaborazione di istituzioni e associazioni morresi, unite da un intento di solidarietà: raccogliere fondi per i bambini bielorussi, da anni ospitati da famiglie del posto, e finanziare i progetti della Onlus Solidarietà per l Infanzia di San Benedetto. La festa conterrà una mostra mercato di piante, fiori e articoli da giardino, terrecotte di Ripabianca e ceramiche di Deruta, prodotti in vimini, bambù, ferro battuto, ma anche laboratori floreali, giochi per adulti e per ragazzi, e un concorso di pittura estemporanea su strada: tecniche adottate quella dei madonnari o l infiorata. La competizione artistica è aperta a tutti; le iscrizioni si ricevono dalle ore 15 del sabato e dalle 9 della domenica. Saranno presenti stand gastronomici sia a pranzo che a cena, musica, e sarà possibile anche abbandonarsi al ballo. Castello in fiore sarà sabato dalle 15 alle 22 e domenica dalle 9 alle 22. Gip Volley Finale al cardiopalma In vista degli ultimi decisivi incontri di campionato delle due rappresentative jesine militanti della massima divisione nazionale, il sindaco Fabiano Belcecchi e Il fenomeno delle polveri sottili Giovedì 31 marzo: ultimo giorno di targhe alterne nel perimetro urbano di Jesi. Il provvedimento di limitazione della circolazione a fasce orarie, come noto, era stato assunto dall amministrazione comunale - unitamente ad una serie di altre iniziative sul parco mezzi e sugli impianti pubblici - per far fronte al fenomeno delle polveri sottili, le cosiddette Pm10, il cui sforamento dal limite massimo consentito (50 microgrammi per metro cubo) non può ripetersi per più di 35 volte all anno. Secondo quanto comunicato dall Agenzia regionale per l ambiente delle Marche - l unico soggetto abilitato a certificare i dati delle centraline di rilevamento - le targhe alterne a fasce orarie consentono di abbattere di almeno il 15 per cento il fenomeno delle polveri sottili. Monte Schiavo Banca Marche a Novara si gioca gara quattro Un solo euro per l ingresso Dopo la sosta per la scomparsa del Santo Padre, torna in campo oggi, domenica 10 aprile, la Monte Schiavo Banca Marche al PalaTriccoli (ore 18) per la quarta partita dell emozionante serie play-off che la vede opposta al Novara, attualmente in vantaggio 2-1. Per raggiungere lo spareggio, in programma mercoledì 13 in Piemonte, le prilline sono obbligate a vincere, un successo delle avversarie, infatti, le eliminerebbe dalla corsa scudetto. Per questa importante sfida, il biglietto d ingresso al PalaTriccoli sarà di un solo euro. Per arrivare a questa gara quattro però, la Monte Schiavo ha dovuto infrangere uno storico tabù, quello del paladallago, dove in quattro anni di A1 non aveva mai vinto. Ma andiamo con ordine. La sconfitta delle prilline a Novara mercoledì 23 marzo, nell ultimo turno di campionato, condannava Leggeri e compagne a giocare i quarti proprio con le piemontesi, che vincevano la prima partita della serie play-off sabato 26 marzo al l assessore allo Sport Leonello Rocchetti avevano invitato gli sportivi a mobilitarsi: Prende il via sabato 26 un finale di stagione sportiva decisivo per le due maggiori società di Jesi: la Sicc Bpa nel basket maschile, la Monte Schiavo Banca Marche nel volley femminile. I gialloverdi sono chiamati ad una serie di scontri cruciali per restare nella massima serie, le prilline iniziano la loro nuova avventura nei playoff scudetto. Entrambi gli obiettivi sono difficili, ma il calore del pubblico e l entusiasmo dei tifosi rappresentano armi importanti per affrontare nel migliore dei modi qualsiasi sfida. Per questo ci sentiamo di lanciare un appello agli sportivi di Jesi affinché sostengano con forza entrambe le squadre in un momento così importante dei rispettivi campionati. Grazie a queste due società il Palatriccoli ha ospitato negli ultimi tempi gare davvero emozionanti, caratterizzate da gesti tecnici ed atletici di altissimo livello. Grazie a queste due società il nome di Jesi ha fatto il giro d Italia, alimentando un prestigio sportivo che ormai tutti ci riconoscono. È un patrimonio di ricchezza sociale, ancor prima che sportiva, a cui tutti dobbiamo tenere con forza: eravamo in migliaia il 18 maggio scorso a Bologna per festeggiare la promozione della Sicc in A1, come in migliaia nelle più avvincenti sfide al vertice che negli ultimi tre anni la Monte Schiavo ci ha offerto. È importante recuperare l entusiasmo di allora, mantenerlo vivo, perché è quello che serve oggi per raggiungere traguardi che valgono davvero ancora molto. Il nuovo piazzale di viale Trieste di Giuseppe Papadia PalaTriccoli (3-0) e si ripetevano in casa loro il 30 (3-0). Venerdì 1 aprile però, le rossoblù riaprivano la sfida, violando per la prima volta il palasport novarese (3-1) sempre avaro di gioie. Una monumentale Ritschelova (nella foto), ben spalleggiata da Togut e Pachale, piegavano la resistenza piemontese. Il calendario dei play-off scudetto Quarti di finale: 10 e 13 aprile. Bergamo (1 ) Vicenza (8 ) 3-0; Pesaro (4 ) Chieri (5 ) 0-2; Perugia (2 ) Forlì (7 ); Novara (3 ) Monte Schiavo Banca Marche Jesi (6 ) 2-1. Bergamo qualificata. Semifinali: 17, 21, 24, 27, 30 aprile. Finale: 4, 8, 11, 14, 17 maggio. Si gioca sulla distanza delle tre partite su cinque. Gara due, tre e l eventuale bella si disputano in casa della meglio piazzata. (foto Candolfi) Sabato 9 aprile Giocagin al Palasport Giocagin 2005, la manifestazione nazionale organizzata dall Uisp - Unione Italiana Sport Per tutti - è per il diciottesimo anno consecutivo ai nastri di partenza: sessantadue palazzetti dello sport in tutta Italia, da febbraio a maggio, si animano di bambini, ragazzi e atleti meno giovani che si esibiscono in L almanacco del basket marchigiano Negli ultimi anni il basket marchigiano ha compiuto un forte balzo in avanti: due squadre in serie A, tre in Legadue, altre sette tra B d Eccellenza e B2! A fare il punto della situazione arriva in questi giorni l Almanacco del Basket Marchigiano 2005, pubblicato dall editoriale Vallesina Sport, diretto da Evasio Santoni, coordinato da Michele Paoletti. Uno strumento di facile consultazione per appassionati, tesserati ed addetti ai lavori con organici, indirizzi, calendari, risultati classifiche e cenni storici su squadre e campionati. Gli interessati possono richiedere l almanacco (una copia 15 euro) via all indirizzo almanaccodelbasket@libero.it o telefonando ai numeri o o Basta col turpiloquio Accoglienza, dialogo e pazienza La questione del turpiloquio che, purtroppo, inquina anche qualche gara del Centro Sportivo Italiano merita una riflessione più approfondita rispetto alla scontata e giusta esacrazione. Girando l Italia, dove ogni anno il Csi organizza ottomila tornei e oltre 300 mila gare, mi capita ogni tanto di imbattermi in situazioni assai delicate, con sacerdoti che si lamentano di questo malcostume chiedendo l immediato allontanamento dei ragazzi colpevoli, in quanto di cattivo esempio per gli altri. Può davvero essere così? Si può davvero pretendere che un ragazzo, appena varca i cancelli di una nostra società sportiva, anche se parrocchiale, si trasformi d incanto in un chierichetto? Il turpiloquio impera nelle famiglie, nelle scuole, nelle televisioni. La bestemmia, ahimè, è un intercalare che fa capolino nei linguaggi giovanili. Ma è proprio perché ci sono i maleducati che il Csi propone lo sport educativo. Se i ragazzi d oggi fossero tutti beneducati non ci sarebbe più tanto bisogno di noi. Ora educare è un mestiere difficile, anzi per il cristiano è missione che non può escludere alcuno, tanto meno i peccatori. Accoglienza, dialogo e tanta pazienza costituiscono i ferri del mestiere. Spetta agli operatori e in campo agli arbitri e agli allenatori, far capire ai ragazzi quando sbagliano. Spetta a loro mettere i ragazzi nelle condizioni ideali affinché, nel fare sport, si sentano bene. Quando un ragazzo gioca, si diverte, si sente accolto, difficilmente sentirà il bisogno di imprecare. Sono perciò d accordo con il sanzionare, anche severamente, il turpiloquio, ma non ha senso pensare di risolvere il problema semplicemente liberandosi dei maleducati. Edio Costantini (presidente nazionale Csi) coreografie di ginnastica, danze, balli sudamericani e prove dimostrative di arti marziali. Ricordiamo che Giocagin sostiene un progetto Unicef in favore dell infanzia, e, più esattamente, in Malawi per la riduzione della trasmissione dell Hiv/Aids dalle madri ai figli. Il Malawi è uno dei Paesi più colpiti, con oltre mezzo milione bambini rimasti orfani a causa dell Hiv/Aids. Giocagin per l Unicef lo scorso anno ha coinvolto 31.mila atleti di tutte le età, richiamato oltre 75 mila partecipanti tra il pubblico e raccolto 64 mila euro per i bambini della Moldavia. Il Comitato Territoriale Uisp di Jesi organizza la tredicesima edizione del Giocagin per l Unicef sabato 9 aprile, alle ore 16 al Palasport, dove saranno impegnati circa 1500 atleti suddivisi in diciotto gruppi partecipanti. Da segnalare la presenza di tre gruppi delle scuole materne di tutta la Vallesina per un totale di ottocento piccoli atleti, del foltissimo gruppo Over 50 composto da circa trecento persone. Il derby al Real Fermo, giustamente, anche il calcio, domenica scorsa per dare testimonianza a Papa Giovanni Paolo II, che ci ha lasciati, ricordiamo, per dovere di cronaca, il derby, disputato a Moie, tra Real Vallesina e Jesina, terminato non come l allenatore della Jesina, Oddi (nella foto di Candolfi) avrebbe voluto. Si sono imposti, infatti, i locali di fronte a novecento spettatori per 2-1 con rete di Zaccagnini al 32 e doppietta di Gabrielloni al 73 e all 87. Samuele Gambadori Un portiere con grandi ambizioni Ha disputato tante partite in serie Eccellenza, ma sicuramente ha tante ambizioni per giocare in squadre di alto livello, magari anche in C1, dove a mio avviso potrebbe fare molto bene: sto parlando di un portiere paratutto, 29enne, nativo di Piane di Camerata Picena (quasi jesino!), uomo di grande esperienza: Samuele Gambadori. Magari Gambadori non sarà molto conosciuto, ma è stato ed è un portiere che ha fatto bene ovunque ed ha aiutato a vincere diverse partite con le sue prodezze, ma soprattutto con i suoi colpi di reni. Iniziai a seguirlo da quando avevo circa dodici anni; giocava alla Castelfrettese, in Eccellenza; andai allo stadio Carotti di Jesi per la sfida Jesina-Castelfrettese, vinta poi dalla prima per 1 a 0 con di Daniele Bartocci gol dell argentino Cabello, tuttora stella dei leoncelli jesini. Dalla Castelfrettese si trasferì al Real Vallesina due anni fa e anche qui fece bene; si mise in luce per le sue parate aeree e per i suoi lunghi e precisi rinvii. Nella stagione attuale iniziò a giocare con la Biagio Nazzaro di Chiaravalle per poi passare ad una grande squadra, la Maceratese, già promossa in serie D con sei giornate d anticipo. I numeri e il suo curriculum parlano chiaro; se il suo contratto verrà prolungato, potrà sperare di farsi notare ancora e compiere, perché no?, un ennesimo passo avanti, realizzando il sogno della serie C. Qualcuno dirà che ho un po esagerato, ma, siccome tutto è possibile, coltiviamo la speranza di poterlo vedere con la maglia numero uno nelle serie superiori... Procedono i lavori per la realizzazione della nuova piazza pedonale in fondo a viale Trieste: una piazza elegante ed accogliente sottolinea l amministrazione comunale - affinché non sia solo una zona di passaggio, ma anche di sosta, fruibile al pubblico. Il progetto prevede anche il grande parcheggio dietro alla stazione (con ingresso da via Marco Polo, zona multisala) e la riapertura del sottopasso ferroviario che sbucherà, opportunamente migliorato nell uscita, proprio nella nuova piazza pedonale. I lavori, assegnati alla ditta Fatma, dovranno essere completati entro l estate. (foto Anna V.Vincenzoni)

12 12 Domenica 10 aprile 2005 Agenda Altavallesina-Grottefrasassi I vent anni del Rotary Club La sera del 22 marzo, presso hotel Le Grotte a Genga, si è celebrato il ventennale del Rotary Altavallesina-Grottefrasassi. Il presidente dott. Bruno Borioni ha ricordato le iniziative che hanno caratterizzato il Club nei suoi venti anni di attività. Tra i progetti realizzati, quello Vita per l Albania, finalizzato a diffondere la vaccinazione antiepatite B, i primi soccorsi, le borse di studio fino alla recente raccolta di libri per una biblioteca a Tirana. I contributi in denaro alla Rotary Foundation per le sue attività di solidarietà nel mondo e per sostenere la campagna contro la poliomielite, ma anche a sostegno ai bisogni locali (ad esempio, il restauro della icona di San Demetrio a Sassoferrato). Dalla lunga serie di iniziative ricordiamo le adozioni a distanza e i tanti contributi ad associazioni e privati per sostegni di solidarietà. Il presidente Il santo del giorno Venerdì 8 aprile San Dionigi Sabato 9 San Demetrio - Domenica 10 San Terenzio Lunedì 11 Santo Stanislao - Martedì 12 San Giulio San Zeno Santa Sofia - Mercoledì 13 San Martino Sant Ermenegildo - Giovedì 14 Santa Liduina San Tiburzio San Valeriano Venerdì 15 Beato Damiano de Veuster Sabato 16 Santa Bernardetta San Lamberto - Domenica 17 San Roberto di Molesmes. Agenda Venerdì 8 aprile Jesi Circolo Cittadino (ore 21) per la stagione concertistica degli Amici della Musica : Festival pianistico. Jesi Enoteca regionale (ore 21,15) concerto con Riccardo Federici (sassofono), Luca Martarelli e Giorgia Amadio (pianoforte), coro di voci bianche della scuola G.B.Pergolesi ; direttore Michele Quagliani. Domenica 10 aprile Giornata per l Università Cattolica Lunedì 11 aprile Jesi Seconda Circoscrizione, via San Francesco (ore 21) per i Seminari di prevenzione psico-sociale, conferenza della dott.chiara Pagnanelli su Le ansie sociali. Giovedì 14 aprile Jesi teatro-studio San Floriano (ore 21) per il ciclo I colori della musica, concerto di Mimmo Locasciulli (pianoforte, voce), Federico Marchesano (contrabbasso) e Mike Applebaum (tromba, filicorno). Venerdì 15 aprile Jesi teatro Pergolesi (ore 21) per la stagione sinfonica Kuhn dirige Strass e Mahler, con il soprano Michela Sburlati. Jesi Circolo Cittadino (ore 21) per la stagione concertistica degli Amici della Musica : Festival pianistico. Poggio San Marcello teatro comunale (ore 21) Serata dell anziano, incontro con i rappresentanti di Avuls e Auser. Jesi Enoteca regionale (ore 21,15) concerto con Giulia Ciccarelli e Fabiola Frontalini (pianoforte), Monica Mengoni (violino) e il Gruppo da Camera della scuola musicale G.B.Pergolesi. In televisione Sabato 9 aprile ore 10,30 (Rai Due) Sulla via di Damasco - ore 17,15 (Rai Uno) A sua immagine con Andrea Sarubbi Domenica 10 aprile ore 8,40 (Canale 5) Le frontiere dello spirito a cura di mons. Gianfranco Ravasi e Maria Cecilia Sangiorgi ore 10 (Retequattro) Santa Messa. ore 10,15 (Rai Uno) Santa Messa. Messaggio Pasquale e Benedizione Urbi et Orbi. Anagrafe Nati (a Jesi, salvo diversa indicazione) 8 marzo Alessia Maria Carolina Ascione; 9 marzo Michele Di Pietropaolo (Ancona); 10 marzo Elena Galassi e Yu Zhang; 11 marzo Lavinia Allouaka Ahoudjoud e Giulia Galdelli; 12 marzo Safet Glisic; 14 marzo Michel Andreucci; 16 marzo Gioele Guzzon; 17 marzo Lorenzo Canonico, Andrea Togni e Nicolò Sansoni; 18 marzo Bnedetta Calducci, Lucrezia Ricci e Susanna Quaranta. Oggi sposi 9 aprile: Francesco Pastore e Marta Matteucci a San Sebastiano; 10 aprile: Alessio Roghi e Lucia Ubaldi a Santa Maria di Tabano. Defunti (a Jesi, salvo diversa indicazione) 12 marzo Luigi Sbaffi (89 anni) di Morro d Alba; 13 marzo Amedea Guidi Petrini (74 anni); 14 marzo Francesco Latini (79 anni) di Castelplanio; 15 marzo Leonardo Giuseppe Di Giacomo (83 anni), Anna Maria Gabbarini (78 anni), Maria Mazzarini (83 anni) di Castelbellino; 16 marzo Ersilio Gagliardini (83 anni); 17 marzo Velia Catani (71 anni) di Monsano, Alma Petrucci (90 anni); 18 marzo Luigi Taini (68 anni) di Apiro, Sara Gigli (53 anni) di Cingoli; 19 marzo Cristina Pieralisi (96 anni), Emilio D Ascanio (87 anni), Maria Teresa Curzi (89 anni) di Maiolati Spontini; 22 marzo Silvio Palmieri (92 anni) di Monteroberto, Matteo Morresi (23 anni) di Castelbellino; 24 marzo Gina Maraschio (85 anni) di Filottrano. Farmacie di turno Venerdì 8 aprile Cerni sabato 9 Comunale 2 domenica 10 Grammercato lunedì 11 Coppi martedì 12 Moretti mercoledì 13 Barba giovedì 14 Martini venerdì 15 Calcatelli - sabato 16 Delle Grazie domenica 17 Comunale 1. si è soffermato anche sulla vita del Club, sugli incontri anche itineranti nel territorio, sugli argomenti trattati, sempre di attualità, sugli interventi di autori e personalità. Il nostro club ha detto il dott. Bruni è oggi una vivace e costruttiva realtà senza avere alle spalle una città importante e questa senza dubbio è stata una scommessa vinta da tutti noi. Ha concluso auspicando che il Club possa ulteriormente crescere ed esercitare sempre più la sua azione rivolta ai grandi valori umani e sociali. E seguita la consegna del premio Paul Harris Yellow al socio dott. Giuliano Grasselli, segretario comunale di Serra de Conti e Poggio San Marcello. in segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo tangibile e significativo apporto nel promuovere una migliore comprensione reciproca e amichevoli relazioni fra popoli di tutto il mondo. A proposito del referendum Pubblichiamo le parti essenziali della lettera del sig. Roberto Giorgetti, una riduzione che egli stesso ha approvato data la lunghezza dell originale; lettera indirizzata al prof. Vittorio Massaccesi: Egr. sig. Vittorio, ho letto con interesse il suo articolo su Voce della Vallesina di domenica 20 marzo, e trovo opportuno fare delle precisazioni e delle osservazioni, quale componente del Comitato regionale Marche per il sì ai quattro referendum abrogativi della legge 40/2004. Può un vescovo parlare di politica e invitare i cittadini italiani a votare in un modo piuttosto che in un altro o non votare affatto? certo che può! e può farlo per il semplice motivo che l Italia (Italia ben diversa da quella del 20 settembre 1870) è un Paese democratico, laico e pluralista che riconosce a tutti il diritto di espressione e di parola. il Cardinale Ruini non ha meno diritti di altri perché prete, ma non ne ha più di altri in quanto cardinale. Qual è dunque lo scandalo? I punti importanti sono due... Quando un cardinale parla della religione, della società, delle leggi e delle conseguenze che queste hanno sulla vita degli individui è certamente nel campo delle sue facoltà, di cittadino e di prete; ma quando invita qualcuno a votare in un certo modo, allora diventa un uomo politico che gode nella sua posizione di un ampia platea. Egli può continuare a parlare, se questo non gli crea imbarazzo, ma dovrà per forza aspettarsi una critica da parte di chi non condivide le sue dichiarazioni politiche Il secondo punto entra in merito allo strumento referendario. Non è vero che la legge prevede il voto di astensione; l astensione è invece un non voto Se non si raggiunge il quorum del 50 per cento più uno le votazioni sono nulle, ovvero come non avvenute. Questo da un punto di vista pratico vuol dire che le modifiche richieste dai quesiti non saranno accolte e la legge rimane quella di prima, ma da un punto di vista politico la differenza è sostanziale: la legge sopravissuta potrà essere di nuovo sottoposta ad un altro referendum, cosa che non avverrebbe se vincessero i no. Ed i costi economici del fallimento non possono essere addebitati ai promotori, ma semmai agli astensionisti! Astensione che non boccia il referendum, ma lo boicotta. L eventuale annullamento dei quattro referendum significa anche annullare le 750 mila firme raccolte su ognuno di essi, avvero ignorare volutamente le richieste di migliaia di cittadini che chiedono la modifica democratica di una legge che loro ritengono sbagliata oltre che imperfetta..cittadini che non vogliono modificare la legge da soli, né vogliono riscriverla a loro piacere, ma chiedono di conoscere la volontà e il contributo di tutti i cittadini italiani. Il referendum è solo una richiesta, un segnale forte di chi vuole che su temi così importanti siano i cittadini a decidere con una risposta chiara. La scelta fra il sì ed il no, non è una semplificazione, né un impoverimento del dibattito.. E la domanda chiara ad una esigenza chiara: volete cambiare questa legge? Purtroppo entrare ora nel merito di tutti e quattro i quesiti sarebbe troppo lungo, ma se lei o il suo giornale vorrete organizzare un incontro con noi, ci troverà disponibili. Cordiali saluti. Risponde il prof. Massaccesi: Gent. sig. Giorgetti, nel ringraziarla per la sua attenzione al nostro settimanale, mi permetta una breve replica alle sue osservazioni. Dunque lei, a differenza del lettore del Corriere della Sera, ammette il diritto di un vescovo di entrare nel merito di un tema tanto importante come quello sollevato dal prossimo referendum. Certo, lei ha ragione da vendere quando afferma che un Ruini, un vescovo, o chi per loro, devono poi subire le conseguenze di un dibattito che magari scende troppo nei particolari fino ad indicare esplicitamente come votare. La critica che subiscono è terreno ideale per continuare il dibattito, per approfondire, per chiarire Varie LETTERE Siamo perfettamente d accordo. Non siamo d accordo quando lei boccia l orientamento verso l astensione. Se per i referendum la legge ha previsto la necessità del 50 per cento degli elettori cosa non prevista per le elezioni politiche e amministrative un motivo ci sarà. Ed è proprio quello di garantirsi che, dovendosi risolvere un problema con un semplice sì o no, almeno sia la metà dei cittadini a pronunciarsi. A questo punto io che non ho chiesto il referendum, io che non condivido il contenuto del referendum, io che desidero confermare la legge 40 così come è stata approvata dal parlamento, perché non posso scegliere, proprio ai fini di difendere la legge, la via dell astensione? Riconosco che trattasi di una scorciatoia, perché la mia astensione cosciente e voluta allo scopo di bloccare un referendum si unisce all astensione di chi per pigrizia o disinteresse non va a votare. Ma è una scorciatoia legittimissima, usata, nel passato, anche dal referendista per eccellenza Pannella e da tanti altri. Nel caso della difesa legge 40, mi approprio di tutte le vie legali utili per raggiungere lo scopo, come sempre si è fatto nel passato. E l astensione, al momento, appare il modo concreto per meglio difendere la legge. L albero di Pasqua Dal sindaco di Monte Roberto, Renzo Zuccaro: Caro direttore, ho letto su Voce della Vallesina di domenica 20 marzo un breve corsivo intitolato l albero di Pasqua (pag, 6) a cui, se mi permette, vorrei rispondere con delle precisazioni. Probabilmente il suo corrispondente da Monte Roberto (r.c.) non ha avuto il tempo di informarsi a riguardo dell albero diventato il personaggio principale, suo malgrado, dell ironico (?) articolo. L amministrazione comunale ha concesso un contributo di 250 euro alla Pro loco di Monte Roberto per l acquisto e l addobbo di un albero natalizio da posizionare nel capoluogo, esattamente all ingresso del centro storico (piazza Roma). E vi è rimasto anche a seguito delle abbondanti nevicate che si sono verificate a fine gennaio nel nostro territorio; inoltre per prelevarlo era necessario un mezzo pesante, esattamente una gru, che né la Pro loco né il Comune posseggono. In ogni caso la presenza e lo smontaggio erano a cura della Pro loco; e quindi se l estensore dell articoletto - come presumo - è la stessa persona che faceva e fa parte del Consiglio direttivo dell associazione, dovrebbe saper bene come stanno i fatti. Ad ogni buon conto, l albero è stato prelevato da un vivaista, che ha curato il ripristino del verde dopo i danni delle nevicate. Attualmente lo tiene presso il proprio vivaio in deposito per essere utilizzato successivamente. Vorrei infine ricordare che certe considerazioni non apportano nessun beneficio alla nostra comunità, soprattutto quando è compiuto da persone che stimo per il loro bagaglio culturale. Cordialmente r.c. ringrazia per le precisazioni e anche perché il settimanale viene letto. Comunque l albero è stato tolto da una ditta incaricata dal Comune il 24 marzo. Asur: entro 90 giorni La direzione della Zona Territoriale di Jesi della Asl comunica che in caso di mancato ritiro entro novanta giorni dalla data fissata dei risultati di visite specialistiche o esami diagnostici e di laboratorio il paziente sarà tenuto al pagamento per intero delle prestazioni, se effettuate in regime di esenzione, o della differenza residua rispetto al ticket già eventualmente pagato. Pertanto, trascorsi i novanta giorni previsti, l Ufficio competente della Zona Territoriale n.5 procederà al recupero del credito nei confronti dei pazienti interessati tramite lettera, fornendo le indicazioni necessarie al pagamento. Monsano: le tariffe della mensa scolastica Il Comune di Monsano, a proposito della mensa scolastica, precisa che le nuove tariffe per l anno scolastico sono previste in euro - come segue: scuola materna: quota pasto da 3,20 a 3,50; scuola elementare: quota pasto da 3,40 a 3,50; diritto fisso mensile, per entrambe le scuole: da 14,50 a 15; diritto fisso mensile figli oltre il primo: da 7,25 a 7,50. Il Comune e le istanze dei cittadini Roberto Vecci, presidente della Prima Circoscrizione, con un comunicato stampa ha espresso la propria soddisfazione per l esito positivo che ha avuto l istanza formulata dai cittadini ; il Comune, infatti, non ha ignorato le indicazioni dei cittadini nell apportare alcune modifiche alla viabilità di via del Fortino. L ordinanza del Comune consente, ai residenti nella via, con regolare autorizzazione, di poter effettuare la svolta, sia a destra che a sinistra, nell intersezione con via Garibaldi e istituisce conseguentemente il doppio senso di marcia nel tratto di strada compreso tra via. Sauro e via Bersaglieri, con obbligo, per i veicoli che giungono all intersezione da via del Fortino, di arrestarsi e accordare la precedenza a tutti i veicoli in transito sulla via Garibaldi, in entrambi i sensi di marcia. Il San Carlo verso la normalità Il cantiere di ponte San Carlo lungo via Marconi sarà chiuso tra pochi giorni, con largo anticipo rispetto ai tempi previsti dal contratto con la Fatma di Fabriano che esegue i lavori. Lo ha annunciato l amministrazione comunale, dopo gli interventi proposti per far fronte ai disagi alla viabilità conseguenti ai lavori, come si vede nella foto qui sopra. Il Comune rinnova comunque l invito ai cittadini che debbono recarsi verso Filottrano o Macerata di utilizzare la superstrada servendosi, in entrata, degli svincoli Jesi est e Jesi ovest per poi uscire a Jesi centro ed imboccare la Statale 362 dopo Minonna. Viceversa, a coloro che provengono dalla Statale 362 (e dunque da Filottrano o Macerata) si consiglia di immettersi in superstrada allo svincolo Jesi centro per poi raggiungere la città attraverso gli altri due svincoli presenti ad est e ad ovest. (foto Paola Cocola)

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