trasformazione in Aziende pubbliche di Servizi alla Persona; trasformazione in associazioni/fondazioni di diritto privato;

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1 Oggetto: L.R. n. 23/2005. Decreto D del Presidente della Regione n. 3/2008. Trasformazione dell Ipab Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe. Nomina commissario straordinario. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale intende proporre un percorso per la trasformazione dell Ipab San Giovanni Battista di Ploaghe in un Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ASP) che, inserita a pieno tiolo all interno del sistema integrato dei servizi sanitari e sociali, possa nell immediato futuro costituire il riferimento regionale per la programmazione e l offerta di servizi integrati sociosanitari. Prima di presentare il disegno organizzativo e la mission della futura Azienda pubblica di Servizi alla Persona, l Assessore ritiene opportuno ripercorrere la recente storia dell Ipab Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe e illustrare le condizioni necessarie per giungere alla sua trasformazione. L Assessore ricorda che la normativa regionale che disciplina la trasformazione delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza prevede tre alternative: trasformazione in Aziende pubbliche di Servizi alla Persona; trasformazione in associazioni/fondazioni di diritto privato; estinzione, con conseguente passaggio delle funzioni, del patrimonio mobiliare e immobiliare e del personale impiegato a tempo indeterminato al al Comune presso cui ha sede legale l Ipab estinta. L Ipab Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe è commissariata dal 2007 a causa della grave situazione debitoria e dell impossibilità evidenziata dall Ente di raggiungere l equilibrio economico. Tale impossibilità è sostanzialmente legata al fatto che i costi della produzione non sono adeguatamente coperti dai ricavi che derivano dall attività di carattere socio sanitario e socio assistenziale storicamente svolta dall Ente attraverso contratti stipulati con le ASL del territorio di riferimento. 1/8

2 L Assessore prosegue ricordando che per far fronte alla complessa situazione dell Ipab, i quattro commissari straordinari che si sono succeduti nel corso di questi anni hanno presentato diverse richieste di trasformazione dell Ente, ipotizzato di volta in volta differenti percorsi, nessuno dei quali ha trovato effettiva attuazione per le ragioni sinteticamente rappresentate di seguito: trasformazione in ASP attraverso la fusione con l Ipab Istituto delle Figlie di Maria di Sassari. L ipotesi fu bocciata dal tavolo tecnico istituito con decreto dell Assessore della Sanità per valutare il Piano congiunto di risanamento presentato dai commissari straordinari delle due Ipab, ritenuto non sostenibile; trasformazione in ASP senza previsione di fusione con altri Enti. Tutti i piani di risanamento presentati a questo scopo dai diversi commissari straordinari si basano sostanzialmente su una richiesta di incremento della produzione attraverso l aumento della copertura dei posti accreditati e dei contratti stipulati con le ASL, senza prevedere una concreta ed efficace politica di gestione del personale e una gestione strategica dell Ente; estinzione a causa dell eccessiva esposizione debitoria. Su questo punto, l Assessore ritiene indispensabile fornire degli elementi che sono strettamente connessi alla concreta possibilità di giungere alla trasformazione dell Ente. L Assessore ricorda che uno dei precedenti commissari straordinari dell'ipab, avv. Bachisio Basoli, aveva presentato in data la domanda di estinzione dichiarando che l ente si trovava nell impossibilità di procedere alla trasformazione in ASP in quanto la situazione debitoria pregressa, maturata nel corso degli ultimi quindici anni e stimata in euro ,23, non consentiva in alcun modo il proseguimento in forma autonoma dell attività istituzionale. La Giunta regionale approvò nel dicembre 2011 un disegno di legge di modifica della normativa in vigore riferita alle Ipab, prevedendo che in caso di estinzione di Ipab che svolgono prevalentemente attività di carattere socio sanitario, non fosse il Comune ma la ASL del territorio di riferimento il soggetto cui sarebbero state trasferiti beni, funzioni e personale dell Ipab estinta. Ciò per evitare che le allora 160 unità di personale dipendente dell Ipab dovessero essere assorbite dal Comune di Ploaghe e che lo stesso Comune si trovasse a dover svolgere funzioni non proprie dell Ente locale. Tale proposta di modifica normativa non fu approvata dal Consiglio regionale. La legge regionale n. 6 del 15 marzo 2012 art. 4, comma 34, dispose un finanziamento di euro a favore dell Ipab San Giovanni Battista per il risanamento dei debiti relativi al personale e per la successiva trasformazione in ASP, a seguito del quale il commissario 2/8

3 straordinario presentò in data formale istanza di trasformazione in Azienda pubblica di servizi alla persona. L Assessore ricorda quindi che il successivo commissario straordinario dell'ipab, dott. Francesco Baule e il Direttore generale dell'ipab, avv. Giovanni Salvatore Mulas, hanno certificato in data che i debiti relativi al personale dell Ipab alla data del ammontavano ad euro ,21 (euro ,72 personale; euro collaboratori a rapporto convenzionale; euro ,29 INPS; euro ,20 erario). Lo stesso commissario Baule ha trasmesso in data un business plan finanziario anni nel quale si attesta il completo risanamento dell esposizione debitoria nei confronti del personale, dell INPS e dell erario, e si dichiara di dover concludere il pagamento nei confronti dell INPS per la quota sanzioni civili derivanti dal ritardato pagamento dei DM. Sempre il commissario Baule ha trasmesso in data la scheda analitico riepilogativa dell andamento dei costi e ricavi relativi al primo semestre 2013 attestando il sostanziale pareggio della gestione dell attività dell Ipab e in data la scheda attestante il pagamento di euro ,93 a valere sul finanziamento di cui alla legge regionale n. 6 del 15 marzo 2012 art. 4, comma 34. L Assessore evidenzia che nonostante l ingente finanziamento regionale, l ultimo commissario straordinario, rag. Costantino Foddai, ha attestato in data che Il bilancio dell anno 2013 si è chiuso con una perdita complessiva di euro ,63 contro una perdita di euro ,76 dell anno L Assessore riferisce quindi che la Direzione generale delle Politiche sociali e la Direzione generale della Sanità, rilevato che l Ipab aveva accumulato una passività di quasi euro ,63 nel ristretto arco temporale che va dal luglio 2013 al settembre 2014, hanno chiesto all Ipab una puntuale verifica della recente gestione per l individuazione delle cause del nuovo grave deficit gestionale e la trasmissione di un prospetto analitico relativo ai pagamenti effettuati a valere sul finanziamento regionale di euro e all utilizzo delle risorse derivanti dallo svolgimento dell attività istituzionale a decorrere dall al La verifica è ancora in corso poiché si è reso necessario richiedere all Ipab il completamento della produzione documentale richiesta. L accertamento del superamento dell esposizione debitoria e il raggiungimento dell equilibrio di gestione tra costi e ricavi rappresenteranno requisito indefettibile per la conclusione del procedimento di trasformazione dell Ipab. In assenza di tale prerequisito, si dovrà procedere all estinzione dell ente, in conformità a quanto previsto dall art. 44 della legge regionale n. 23/2005 e dal Decreto del Presidente della Regione 22 luglio 2008 n. 3. L excursus riportato evidenzia come le strade fino ad oggi percorse per favorire la trasformazione 3/8

4 dell Ipab Fondazione San Giovanni Battista in ASP si siano dimostrate inefficaci dal punto di vista della garanzia della corretta gestione economica, della possibilità di sopravvivenza futura dell Ente, della garanzia della continuità dell assistenza prestata sul territorio e della tutela dei lavoratori della Fondazione. Alla luce di quanto rappresentato, l Assessore ritiene che si renda necessario ipotizzare un percorso innovativo da seguire per la trasformazione dell Ipab Fondazione San Giovanni Battista in un Azienda pubblica di Servizi alla persona, la cui realizzazione è vincolata alla presenza di tre precondizioni di seguito indicate. 1. Nomina di un Commissario straordinario con specifiche competenze manageriali e di gestione di servizi sanitari territoriali e socio sanitari. La nomina del Commissario straordinario è indispensabile in questo momento per garantire la regolare gestione dell ente, accertare la reale consistenza del debito dell Ipab, verificare la corretta gestione amministrativa e finanziaria e adottare tutti gli atti che si rendessero necessari per la tutela dell Ipab. Riveste importanza cruciale il fatto che il Commissario straordinario chiamato a governare questa fase di trasformazione sia una figura dotata di competenze di tipo manageriale ed esperienza in materia di organizzazione e gestione di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. 2. Attuazione di misure minime per assicurare a breve termine la corretta gestione dell ente e valutare la possibilità di raggiungimento dell equilibrio economico, precondizione indispensabile perché si possa concludere il procedimento di trasformazione dell Ipab. Tali misure dovranno inevitabilmente prevedere: 2.1 adeguamento della dotazione organica alle nuove modalità organizzative e attività dell Ente, attraverso una attenta politica del personale; 2.2 razionalizzazione dell attività della RSA attraverso ipotesi di accorpamento delle strutture attualmente esistenti; 2.3 riclassificazione degli ospiti presenti nella RSA; 2.4 aumento dei volumi di attività e contestuale ridefinizione dei tetti di spesa fino ad un valore della produzione almeno dell'85% dei posti accreditati; 2.5 razionalizzazione e riorganizzazione dell attività di riabilitazione domiciliare; 2.6 aumento dei volumi complessivi e diversificazione delle prestazioni di attività domiciliare con relativi tetti di spesa; 2.7 individuazione di nuovi servizi sociosanitari e sociali da erogare al fine di diversificare e 4/8

5 ampliare l offerta; 2.8 predisposizione di un piano di comunicazione e promozione dei servizi offerti. 3. Definizione del progetto di evoluzione futura dell ASP secondo il disegno della presente deliberazione di giunta regionale, qualora si accerti il raggiungimento dell equilibrio economico finanziario dell Ipab. L Assessore evidenzia come il sistema territoriale sociosanitario in questi anni non abbia trovato ancora sistematica collocazione e ruolo strategico nel complessivo sistema del welfare sardo in quanto non pienamente definito e connotato come sistema autonomo, capace di autodeterminarsi attraverso percorsi e processi assistenziali in grado di autogovernarsi e sostenersi rapportandosi con il sistema sanitario e il sistema sociale e le loro specifiche e distinte competenze. L esperienza della legge regionale n. 23 del 2005 ha segnato un inizio di rinnovamento nel settore sociale, sanitario e dell integrazione sociosanitaria. Ciò è avvenuto a partire dai processi di pianificazione attuati attraverso la Pianificazione Locale Unitaria dei Servizi alla Persona (PLUS), la cui attuazione richiede però un nuovo impulso, e attraverso lo sviluppo del sistema PUA/UVT introdotto al fine di governare la domanda di salute nel settore della non autosufficienza e della fragilità e, più in generale, per la presa in carico globale della persona. Anche sotto questo versante l implementazione ha subito rallentamenti in tutta la regione, disegnando una situazione a macchia di leopardo riguardo alla sua sistematizzazione nei diversi ambiti territoriali. La soluzione di queste problematiche strutturali del sistema sociosanitario richiede un rilancio del settore in termini di riproposizione dell integrazione sociosanitaria come visione strategica, ma soprattutto in termini di nuove proposte più coerenti con l evolversi dell intero sistema demografico e socio economico e della sostenibilità dei sistemi di welfare state. Sperimentare nuovi percorsi e processi organizzativi, nuovi programmi strategici e nuove soluzioni gestionali a partire dall esistente può essere una formula vincente per una proposta di nuova governance sociosanitaria nell ambito della riforma del Sistema sanitario regionale. L Assessore ritiene che tale ruolo di rilancio e di programmazione e governo dell integrazione sociosanitaria possa essere svolto dall Azienda pubblica di servizi alla persona che potrebbe costituirsi a seguito della trasformazione dell Ipab Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe, e inserita a pieno titolo all interno del sistema integrato dei servizi sociali e sociosanitari previsti dalla L.R. n. 23/2005, della L.R. n. 10/2006 e della L.R. n. 23/2014. Poiché l attuale sistema remunerativo basato sul sistema di committenza ha creato in passato serie difficoltà di sussistenza economica per l Ipab correlate a incertezze sul pagamento delle rette, ritardi nei trasferimenti delle stesse, contestazioni di appropriatezza delle prestazioni anche 5/8

6 riguardo ai profili assistenziali e tariffari da applicare, questo appare poco funzionale allo sviluppo futuro proposto per l ASP, dovrà essere gradualmente superato e dovrà concludersi con i trasferimenti diretti da parte della Regione di fondi sanitari e sociali, come previsto dall art. 3, comma 1 e dall art. 26, comma 3 della L.R. n. 10/2006. Il percorso di trasformazione dell Ipab S. Giovanni Battista di Ploaghe dovrà prevedere, soprattutto nella prima fase, la partecipazione diretta delle ASL di Sassari e di Cagliari. La prima in quanto competente sul territorio sul quale insistono gli interventi attuati dall attuale Ipab Fondazione San Giovanni Battista; la ASL di Cagliari per la sua consolidata esperienza di governance sociosanitaria impostata fin dal 2005 su mandato della stessa Regione Sardegna e ormai consolidata come Sistema PUA/UVT, dopo la sperimentazione come modello regionale, e come Sistema di committenza sociosanitaria ben governata attraverso il Dipartimento di Coordinamento dei Distretti. Il contenuto e le modalità di collaborazione dovranno essere definiti dalle due ASL, secondo le indicazioni e il coordinamento della Direzione generale della Sanità. In sede di riparto delle risorse del Fondo sanitario regionale, si terrà conto degli oneri sostenuti dalle due ASL per l attuazione di quanto disposto con la presente deliberazione. Tutto ciò premesso l Assessore, rilevato che il mandato conferito al Commissario straordinario è venuto a decadenza per decorso del termine e constatata la necessità di provvedere al conferimento di un nuovo incarico commissariale propone la nomina, per un periodo di tempo comunque non superiore a sei mesi in conformità a quanto previsto dall art. 4, lett. s), della L.R. n. 1/1977, del dott. Giuseppe Frau, quale commissario straordinario dell Ipab Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe. La designazione proposta, in virtù della specifica formazione e della notevole competenza e professionalità acquisita nel campo della gestione di servizi socio sanitari territoriali, desumibili dal curriculum vitae del dott. Giuseppe Frau, corrisponde all esigenza di garantire alla Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe una gestione orientata al perseguimento degli obiettivi strategici come sopra delineati. L Assessore precisa quindi che il commissario straordinario, dott. Giuseppe Frau, nello svolgimento dell incarico conferito dovrà garantire la regolare gestione dell ente, l accertamento della reale consistenza del debito, la verifica della corretta gestione amministrativa e finanziaria, l attuazione di tutte le misure idonee a ricondurre la gestione in equilibrio e l adozione di tutti gli atti che si rendessero necessari per la tutela dell Ipab. A conclusione del mandato conferito il commissario dovrà predisporre una relazione finale dell attività compiuta nella quale dovrà dare atto dell effettiva possibilità del raggiungimento o meno dell equilibrio economico - finanziario da parte dell Ipab Fondazione San Giovanni Battista di 6/8

7 Ploaghe. Nel primo caso il commissario dovrà elaborare un progetto di evoluzione futura dell ASP secondo il disegno della presente deliberazione, nel caso di mancato raggiungimento dell equilibrio economico il commissario dovrà invece predisporre gli atti propedeutici all estinzione dell Ipab e al passaggio delle funzioni, del patrimonio e del personale al Comune di Ploaghe come previsto dall art. 44, comma 8, della L.R. n. 23/2005 e dal decreto del Presidente della Regione 3/2008. La Giunta regionale, udita e condivisa la proposta dell Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale, e constatato che il Direttore generale delle Politiche Sociali e il Direttore generale della Sanità hanno espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame DELIBERA di nominare, per le motivazioni in premessa, il dott. Giuseppe Frau commissario straordinario dell Ipab Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe, per un periodo di tempo comunque non superiore a sei mesi in conformità a quanto previsto dall art. 4, lett. s), della L.R. n. 1/1977; di approvare che: a. nello svolgimento dell incarico conferito il commissario dovrà garantire la regolare gestione dell ente, l accertamento della reale consistenza del debito, la verifica della corretta gestione amministrativa e finanziaria, l attuazione di tutte le misure idonee a ricondurre la gestione in equilibrio e l adozione di tutti gli atti che si rendessero necessari per la tutela dell Ipab; b. a conclusione del mandato conferito il commissario dovrà predisporre una relazione finale dell attività compiuta nella quale dovrà dare atto dell effettiva possibilità del raggiungimento o meno dell equilibrio economico finanziario, in conformità a quanto previsto dall art. 29 della L.R. n. 5/2015, da parte dell Ipab Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe; c. nel primo caso il commissario dovrà elaborare un progetto di evoluzione futura dell ASP secondo il disegno della presente deliberazione, nel secondo caso, ovvero in caso di mancato raggiungimento dell equilibrio economico, il commissario dovrà invece predisporre gli atti propedeutici all estinzione dell Ipab e al passaggio delle funzioni, del patrimonio e del personale al Comune di Ploaghe come previsto dall art. 44, comma 8, della L.R. n. 23/2005 e dal decreto del Presidente della Regione n. 3/2008; 7/8

8 di dare mandato alle Direzioni generali della Sanità e delle Politiche Sociali di assicurare le condizioni che consentano l attuazione delle misure di cui ai punti da 2.1 a 2.8 della premessa alla presente deliberazione e di accertare, sulla base della relazione finale del commissario straordinario, la sussistenza delle condizioni per la successiva trasformazione dell Ipab in ASP ovvero per la sua estinzione; di dare mandato alla Direzione generale della Sanità di fornire le indicazioni e coordinare la definizione del contenuto e delle modalità di collaborazione tra la ASL di Sassari e la ASL di Cagliari; in sede di riparto delle risorse del Fondo sanitario regionale, si terrà conto degli oneri sostenuti dalle due ASL per l attuazione di quanto disposto con la presente deliberazione. Il Direttore Generale Alessandro De Martini Il Presidente Francesco Pigliaru 8/8

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